Igiene urbana: il Tar dà ragione al Comune Una sentenza boccia la tesi di Area sud Milano spa, dando così maggiore forza alla decisione dell'Amministrazione di adeguarsi alla normativa europea mettendo a gara il servizio di pulizia, raccolta e smaltimento rifiuti. Una svolta forse ai problemi sollevati più volte dai corsichesi Corsico (22 agosto 2014) – L'affidamento diretto ad Area sud Milano spa del servizio di igiene urbana (che comprende la pulizia del territorio, la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti) non è conforme alle norme comunitarie. Lo ha deciso il Tar lombardo, che ha dichiarato infondato il ricorso presentato dalla società per ottenere l'annullamento della delibera con la quale il consiglio comunale, nella seduta del 6 giugno 2013, aveva evidenziato la questione, revocando il contratto di servizio e avviando, di fatto, le procedure per una gara europea. “Siamo molti soddisfatti – precisa la sindaca Maria Ferrucci, che è anche vicepresidente di Avviso Pubblico – perché la sentenza del Tar, che ne richiama una del Consiglio di Stato del 2010, ha dato ragione alla nostra tesi: non si può affidare un servizio in via diretta, senza gara e quindi eludendo la concorrenza”. Una decisione che permette alla città di cambiare pagina, in termini di pulizia e raccolta dei rifiuti. “In questo modo – sottolinea l'assessore ai rapporti con Area sud Milano, Emilio Guastamacchia – viene data maggiore forza nell'attuazione di uno dei punti fondamentali del nostro programma, cioè trovare una soluzione ai problemi più volte evidenziati dai cittadini e per i quali gli sforzi messi in campo si sono rivelati insufficienti”. La sentenza, oltre ad accogliere l'eccezione di irricevibilità del ricorso, sollevata dal Comune perché presentato tardivamente dalla società, ha affrontato nel merito le questioni e ha bocciato la tesi di Area Sud. "Nelle aggiudicazioni – motiva il Tribunale amministrativo regionale – il principio generale è sempre quello della gara..." confermando così la correttezza dell'azione del Comune. “Le società partecipate sono sempre più al centro del dibattito politico – prosegue la sindaca – sotto molteplici profili, dalla tutela della concorrenza ai riflessi delle esternalizzazioni sui bilanci degli enti soci, ai 26 miliardi di euro di costo a carico delle casse dello Stato, come ha evidenziato il procuratore generale della Corte dei Conti, che le circa ottomila partecipate hanno prodotto lo scorso anno. Per questo noi condividiamo – evidenzia Maria Ferrucci – il disegno di ristruttuazione organico e complessivo delle partecipate che preveda regole chiare e cogenti, forme organizzative omogenee, trasparenza e maggiori controlli. Esigenze espresse anche nella relazione annuale della Corte dei Conti. E condividiamo la necessità, avanzata nei giorni scorsi dal premier Renzi, di ridurre il numero degli enti partecipati dagli attuali 8.000 a 3.000”. Nel respingere il ricorso presentato da Area sud Milano, il Tar ha evidenziato che anche la tesi della vicinanza territoriale non sussiste. "Il territorio del Comune di Corsico – si legge nel dispositivo – non può definirsi limitrofo o contiguo a quello del Comune di Rozzano, per il quale era stata espletata la procedura originaria, in quanto i Comuni sono separati dal Comune di Buccinasco e dal Comune di Assago, nei quali il servizio di igiene non è gestito da Area Sud". Ufficio stampa Comune di Corsico scaricato dal sito: www.comune.corsico.mi.it
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