Rassegna Stampa Mercoledì 29 Ottobre 2014 Sommario Testata Data Pag. Titolo p. 1. Fondi pensione Sole 24 Ore (Il) 29/10/2014 41 Consulta - Tfs, partita chiusa sulle trattenute 1 (Trovati Gianni) Italia Oggi 29/10/2014 36 Contributi Inpgi da regolarizzare (Comegna 2 Leonardo) 2. Previdenza Sole 24 Ore (Il) 29/10/2014 13 Contratti - «Ai 48mila assicurativi 181 euro di aumento» (Casadei Cristina) 3 Sole 24 Ore (Il) 29/10/2014 41 Regolarizzazione - Extracomunitari, contributi e premi a rate per l'emersione (Gheido Maria Rosa) 4 Italia Oggi 29/10/2014 1 Il Tfs è legittimo (Oliveri Luigi) 5 Estratto da pag. Mercoledì 29/10/2014 41 Direttore Responsabile Diffusione Testata Roberto Napoletano 196.767 Consulta. Legittimi i mancati rimborsi Tfs, partita chiusa sulle trattenute Ritaglio stampa ad uso esclusivo interno, non riproducibile ——— Selpress è un'agenzia autorizzata da Repertorio Promopress Gianni Trovati MILANO La trattenuta del 2,5% sulTfr degli stataliè illegittima, tanto è vero che è stata cancellata dalla Corte costituzionale con la sentenza 223/12, ma non è illegittimo il fatto che alcuni dipendenti delle Pubbliche amministrazioni non siano riusciti a ria-IL PRINCIPIO Per la Corte la mancata restituzione è dovuta alla successione di leggi e a Ila intangibilità del giudicato vere indietro i soldi pagati nel periodo di vigenza della norma: queste situazioni sono «inevitabilmente dovute alla successione di diverse disposizioni normative», che si uniscono «al generale principio di intangibilità del giudicato». Parola della stessa Consulta, che nella sentenza 244/14 depositata ieri è tornata a occuparsi dell'intricata vicenda della buonuscita degli statali. Tutto parte dalla manovra estiva 2O1O (articolo 12, comma io del DI 78/10), che aveva fatto transitare nel regime del Tfr tutti i dipendenti pubblici assunti prima del 2001, la cui "liquidazione" era regolata dalla disciplina del Tfs, più generosa ma accompagnata da una trattenuta del 2,5% sull'8o% della retribuzione. Il passaggio dal Tfs al Tfr non aveva cancellato la trattenuta, con il risultato di creare una disparità di trattamento rispetto agli assunti più recenti e ai dipendenti privati. Di qui la prima sentenza della Consulta, che ha cancellato l'equiparazione. Per rimediare, il Governo Monti nella legge 228/12 (articolo i, commi 98-101) ha abrogato le regole del 2010, ma ha estinto di diritto tutti i ricorsi tranne quelli già passati in giudicato. Alcuni dipendenti, di conseguenza, hanno ottenuto la restituzione delle trattenute operate fra 2010 e 2012, altri invece non hanno raggiunto lo stesso obiettivo perché il loro contenzioso non si è concluso (mentre chi si è rivolto direttamente all'Inps si è visto negare il rimborso dal messaggio 10065 del 21 giugno 2013). Ma questa disparità, secondo la Consulta, non viola la Costituzione. [email protected] ©RIPRODUZIONE RISERVATA Fondi pensione Pag. 1 Estratto da pag. Mercoledì 29/10/2014 36 Direttore Responsabile Diffusione Testata Pierluigi Magnaschi 41.297 Entro il 16/12 l'aumento di settembre Contributi Inpgi da regolarizzare Ritaglio stampa ad uso esclusivo interno, non riproducibile ——— Selpress è un'agenzia autorizzata da Repertorio Promopress DI LEONARDO COMEGNA Hanno tempo sino al 16 dicembre le aziende editrici per regolarizzare, senza aggravio di somme aggiuntive, la variazione (1% ) della quota di contribuzione relativa al mese di settembre dovuta all'aumento dell'aliquota contributiva. Lo precisa la circolare Inpgi n. 17/2014. Di cosa si tratta. Al fine di fronteggiare le esigenze finanziarie degli istituti di sostegno al reddit» (cig straordinaria, mobilità, contratti di solidarietà) gestiti dall'Inpgi, con intesa intervenuta il 26 marzo 2009 tra le parti sociali, è stato previsto che ciascuna azienda, operante nel campo di applicazione della Cigs, versasse un contributo mensile pari allo 0,60% della retribuzione. Tuttavia, stante il progressivo acuirsi dello stato di crisi del settore, che ha determinato uno squilibrio sull'andamento della spesa per ammortizzatori sociali, con una crescita esponenziale delle prestazioni temporanee, con intesa intervenuta il 24 giugno 2014 tra le parti sociali in occasione del rinnovo del Contratto nazionale (intesa recepita dal Cda dell'ente il 30 luglio), è stato previsto che l'Inpgi con codice contributivo nn. 02, 09,18, 26, 27 e 35. La regolarizzazione del periodo di paga di settembre 2014, per il quale è già scaduto il termine di pagamento della contribuzione, limitatamente all'elevazione del contributo in oggetto, potrà essere effettuata, senza l'aggravio di somme aggiuntive, entro il 16 dicembre 2014. temporaneamente, fino al 31 dicembre 2016, il contributo per gli ammortizzatori sociali sia incrementato, nella quota a carico del datore di lavoro, dell'1%. Ok del ministero. In seguito all'approvazione della delibera da parte del ministero del lavoro (del 16 ottobre), l'Istituto di previdenza rende noto che a decorrere dal periodo di paga di settembre 2014 e fino al 31 dicembre 2016, tutte le imprese editrici o stampatrici di giornali quotidiani e periodici e le agenzie di stampa a diffusione nazionale sono tenute al versamento del contributo per ammortizzatori sociali nella nuova misura dello 1,60% della retribuzione imponibile di ogni giornalista dipendente (di cui 1,50% a carico del datore di lavoro e lo 0,10% a carico del giornalista). Sono interessate alla variazione di aliquota le aziende inquadrate presso Fondi pensione Pag. 2 Estratto da pag. Mercoledì 29/10/2014 13 Direttore Responsabile Diffusione Testata Roberto Napoletano 196.767 Ritaglio stampa ad uso esclusivo interno, non riproducibile ——— Selpress è un'agenzia autorizzata da Repertorio Promopress Lavoro ASSICURATIVI Le richieste dei sindacati Cristina Casadei •• pagina 17 Contratti. Al via le assemblee sulla piattaforma che i sindacati presenteranno all'Ania «Ai 48mila assicurativi 181 euro di aumento» Area contrattuale, occupazione e welfare gli altri punti del testo Cristina Casadei L'obiettivo «è dare un futuro al contratto collettivo nazionale Ania». Luca Esposito, segretario nazionale della Fisac Cgil, riassume così il significato politico della piattaforma per il rinnovo degli assicurativi. Riguarda 48mila lavoratori, in un universo che però ne occupa almeno 25omila. Con contratti diversi. E non è un caso quindi che tra i terni che i sindacati sottoporranno ad Ania c'è anche quello di riportare nel perimetro del contratto persone che oggi non lo sono, pur svolgendo attività che richiedono una professionalità alta come i lavoratori dei calì center. I sindacati chiedono un aumento dell'8,3O% oltre 2 punti in più dei bancari - che per il livello medio di riferimento (quarto livello, settima classe) significherebbe un aumento di 181 euro mensili, a regime, pari a 2.545 euro an~ nui lordi. A partire da questa settimana la piattaforma - di cui anticipiamo i contenuti - verrà sottoposta alle assemblee dei lavoratori e a fine novembre i sindacati (Fi ba, Fisac, Pna, Snfia e Uilca) la presenteranno alle imprese che in questi mesi non hanno perso occasione per lanciare messaggi sui terni su cui vorrebbero lavorare, dall'orario di lavoro, alla fungibilità, alla flessibilità, agli automatismi, come gli scatti di anzianità, da rivedere. La piattaforma ha quattro punti fondamentali: area contrattuale, Previdenza occupazione, welfare e parte economica. Ognuno ha un obiettivo specifico. Per l'area contrattuale è il rafforzamento per evitare che ci siano attività che sfuggono all'applicazione del contratto attraverso le esternalizzazioni e per riportare nel perimetro le attività proprie del ciclo produttivo come per esempio i lavoratori disciplinati dal contratto Aisa e i produttori di Alleanza assicurazioni. Per l'occupazione gli obiettivi che si vogliono raggiungere sono due: da un lato la salvaguardia dell'occupazione ripristinando l'operatività del fondo liquidazioni coatte amministrative che consente di gestire criticità amministrative e lo sviluppo della buona occupazione, attraverso il riconoscimento normativo ed economico dei calì center che sono diventati vere e proprie aree professionali. Per quanto poi riguarda il welfare l'obiettivo è chiedere più attenzione per il work life balance, dato che il contratto Ania si è sempre caratterizzato per un buon livello di responsabilità sociale. Infine coerente con l'andamento del settore e con le difficoltà del ceto medio che rappresentiamo». La piattaforma, molto snella, conta appena otto pagine e se per la parte economica si riallaccia al 2O11, per quella normativa va indietro fino al 2007. Esposito parla della necessità di «un contratto Ania capace di governare l'intera filiera». Roberto Garibotti, segretario nazionale della Fiba Cisl, ricorda che «lo scorso rinnovo ha riguardato solo la parte economica, mentre la parte normativa è ferma al 2007. In questi sette anni le aziende sono cambiate e quindi si è cercato di dare risposte alla nuova situazione che si è creata. Per esempio ci siamo resi conto che l'area contrattuale non tiene più» e che si rende necessaria quella che Pellegrini chiama «una blindatura dell'area contrattuale». Certamente, dice Garibotti «siamo aperti a una discussione a 360°, non ci sottrarremo di fronte a nessun tema e piuttosto che iniziare battaglie sugli orari su cui in molti gruppi abbiamo fatto accordi pilota innovativi, con questo rinnovo dobbiamo cercare di portare a casa posti di lavoro la parte economica: «L'aumento per i giovani, visto che gli dell'8,3O% - spiega Esposito - è indicatori sono positivi». dato dal recupero dell'inflazione ©RIPRODUZIONE per gli anni 2011,2012,2013 che è RISERVATA stato stimato in un 1,17%. Poi c'è l'inflazione prevista per 2014 2015, 2016 che è stata stimata in un 5,67%. Infine è stato stimato un 2,3% di andamento di settore». Nonostante si stia vivendo una situazione di crisi del paese il comparto assicurativo è in controtendenza, al punto che in agosto Fitch ha modificato Poutlook del comparto assicurativo da negativo a stabile. Gli indicatori po- I Gli assicurativi I lavoratori interessati dal contratto collettivo nazionale Ania sono 48mila, in un comparto che dove nelcomplesso lavorano 250mila. 48mila 8,30% L'aumento I sindacati hanno chiesto il riconoscimento di un aumento dell'8,30% che per il livello medio di riferimento (quarto livello, settima classe) di traduce in 181 euro mensili, a regime, pari a 2.545 euro annui. sitivi per i sindacati sono tali da giustificare la cifra. «E una richiesta importante - conviene Renato Pellegrini, segretario nazionale della Uilca -, ma Pag. 3 Estratto da pag. Mercoledì 29/10/2014 41 Direttore Responsabile Diffusione Testata Roberto Napoletano 196.767 Maria Rosa Gheido Le pratiche di emersione del lavoro "nero" dei cittadini extracomunitari ancora in sospeso presso gli Sportelli unici dell'immigrazione potranno essere definite anche con il pagamento rateale dei contributi e dei premi assicurativi dovuti ad Inps ed Inail e, se previsto, alla Cassa Edile. Lo affermano il ministero del Lavoro e quello dell'Interno con la circolare congiunta 5698 delo 24 ottobre in considerazione del tempo trascorso fra la data di presentazione della domanda di emersione e la convocazione da parte dello Sportello, circostanza che può aver fatto lievitare notevolmente le somme dovute in concomitanza, peraltro con una diffusa situazione di difficoltà finanziaria da pare dei datori di lavoro. La procedura di emersione risale, infatti, al Digs n. 109 del 15 luglio 2O12, il cui articolo 5 introduce una disposizione transitoria volta a permettere ai datori di lavoro di dichiarare l'esistenza di rapporti di lavoro irregolari in atto da almeno tre mesi, alla data di presentazione della domanda, con lavoratori stranieri comunque presenti sul territorio nazionale. Destinatari della previsione sono pertanto i datori di lavoro italiani o cittadini di uno Stato membro dell'Unione europea, ovvero i datori di lavoro stranieri in possesso del permesso di soggiorno per soggiornanti di lungo periodo che, alla data di entrata in vigore del Digs 109 (9 agosto 2012), occupavano irregolarmente alle proprie dipendenze da almeno tre mesi e ancora li avevano in forza alla data di pre LA DECISIONE In riparazione del tempo intercorso tra presentazione delle domande e convocazione da parte dello Sportello unico sentazione della dichiarazione di emersione. All'atto della presentazione della domanda doveva essere versato un contributo forfettario di mille euro, mentre all'atto della stipula del contratto di soggiorno il datore di lavoro deve essere in regola con quanto dovuto a titolo retributivo, contributivo e fiscale per il periodo di occupazione, con un minimo di sei mesi. All'atto della convocazione presso lo Sportello unico il datore di lavoro deve dimostrare tale regolarità, fermo restando che fino alla conclusione del procedimento di regolarizzazione sono sospesi quelli penali e amministrativi nei suoi confronti e del lavoratore per le specifiche violazioni. In realtà, è lo stesso Sportello Unico che in sede di convocazione richiede agli istituti e agli enti interessati il rilascio del Dure, ossia del documento di regolarità contributiva del datore di lavoro interessato. La mancanza dei requisiti richiesti per il rilascio di questo documento costituisce, pertanto, causa ostativa alla conclusione favorevole del procedimento. La circolare congiunta sottolinea che l'Inps, l'Inaii e, se del caso, le Casse edili, devono provvedere a richiedere la regolarizzazione delle eventuali omissioni con il preavviso di accertamento negativo di cui al decreto ministeriale 24 ottobre 2007, che riconosce al trasgressore almeno 15 giorni di tempo per regolarizzare la posizione. In caso di richiesta di rateazione, il requisito della regolarità che consente allo Sportello unico per l'immigrazione di definire la domanda di emersione si verifica con il pagamento della prima rata. Per la verifica della regolarità vale anche la rateazione concessa dall'agente della riscossione se le somme dovute sono già in tale fase. ©RIPRODUZIONE RISERVATA Ritaglio stampa ad uso esclusivo interno, non riproducibile ——— Selpress è un'agenzia autorizzata da Repertorio Promopress Regolarizzazione. La circolare del Lavoro e dell'Interno Extracomunitari, contributi e premi a rate per l'emersione Previdenza Pag. 4 Estratto da pag. Mercoledì 29/10/2014 1 Direttore Responsabile Diffusione Testata Pierluigi Magnaschi 41.297 PI IIIÌUCO IMI'IEGO Per la Corte costituzionale ok il trattamento di fine servizio u........... Oliven a pag. 30 iu.......... Ritaglio stampa ad uso esclusivo interno, non riproducibile ——— Selpress è un'agenzia autorizzata da Repertorio Promopress La Consulta sul trattamento di fine servizio II Tfs è legittimo Oh per gli assunti ante 2001 DI LUIGI OLIVERI 11 trattamento di fine servizio dei dipendenti pubblici, ripristinato dalla legge 228/2012 dopo la sua riforma disposta dal di 78/2010, è costituzionalmente legittimo, anche se si applica solo ai dipendenti assunti prima del 2001. Lo ha deciso la Corte costituzionale con la sentenza 244/2014, che torna per l'ennesima volta sulla complessa questione. La Consulta con la sentenza 223/ 2012, aveva dichiarato l'illegittimità costituzionale dell'ari. 10, e. 12, di 78/2010, che aveva esteso il regime del Tfr disciplinato dall'ari. 2120 cc ai dipendenti pubblici e, in particolare, sulle anzianità contributive maturate dall'1/1/2011. La Corte aveva stabilito che era stata irragionevolmente applicata l'aliquota del 6,91% sull'intera retribuzione, senza escludere nel contempo la vigenza della trattenuta a carico del dipendente pari al 2,50% della base contributiva della buonuscita, operata a titolo di rivalsa sull'accantonamento per l'in quali è stato ripristinato il Tfs) e quelli assunti post 2001, per i quali è in vigore la disciplina del Tfr. Ma per la Consulta il Tfs è un istituto diverso dal Tfr privato e normalmente di maggior favore. Di conseguenza, il fatto che il dipendente pubblico avente diritto a tale Tfs (o, indennità di buona uscita) partecipi al suo finanziamento, con il contributo del 2,50% sull'80% della sua retribuzione, non integra un'irragionevole disparità di trattamento rispetto al dipendente assunto dopo il 2001, che, invece, ha diritto al trattamento di fine rapporto. Per altro verso, spiega la Consulta, «il fatto che alcuni dipendenti delle pubbliche amministrazioni godano del trattamento di fine servizio e altri del trattamento di fine rapporto è conseguenza del transito del rapporto di lavoro da un regime di diritto pubblico a un regime di diritto privato». Altrettanto infondata è stata giudicata la censura avverso la disposizione della legge 2228/2012 che aveva stabilito l'estinzione delle controversie in corso in quel momento, aventi dennità di buonuscita. Per porre rimedio alla situazione determinata ad oggetto la restituzione della dalla sentenza, il Parlamento abolì quota del 2,50% a carico dei le disposizioni con l'art. 1, e. 98, dipendenti pubblici, visto che della legge 228/2012, ristabilendo l'interesse dei ricorrenti era stato il regime del trattamento di fine comunque assicurato e servizio. Il Tribunale ordinario di perseguito col ripristino della Reggio Emilia, però, ha normativa riformata dalla legge considerato non manifestamente del 2010. infondata e rilevante la questione di legittimità costituzionale proposta avverso tale disposizione del 2012, che, a dire dei ricorrenti, avrebbe introdotto disparità di trattamento tra i dipendenti pubblici e i dipendenti privati (per i quali non è previsto nessun prelievo a titolo previdenziale, ma solo un accantonamento del 6,91% sull'intera retribuzione, non tassabile); e anche tra i dipendenti pubblici assunti prima del 2001 (per i Previdenza Pag. 5
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