il coordinamento dei club degli alcolisti in trattamento

IL COORDINAMENTO DEI
CLUB DEGLI ALCOLISTI
IN TRATTAMENTO
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Il Coordinamento del lavoro fra i club è un
problema delicato……
(Hudolin, 1994)
Bisognerebbe rivolgere un’attenta considerazione
alla qualità organizzativa del Club, delle
Associazioni dei Club e di tutte le altre attività che
ne discendono. L’organizzazione deve rispettare
le idee ecologico-sociali, etiche e antropologicospirituali che sono alla base della
teoria ecologico-sociale.
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Il sistema ecologico-sociale è costituito da tutti
coloro che operano secondo il modello ecologico
sociale (club, corsi di formazione, associazioni,
ecc.) e le associazioni rappresentano solamente
una delle istanze, peraltro mai definita come
necessaria dal Prof. Hudolin, mentre la
centralità del sistema appartiene sicuramente al
club
L’appartenenza al sistema ecologico-sociale
discende solamente dall’essere membro di un
club (nessuno ha titolo di conferirla o toglierla)
ASSOCIAZIONE NAZIONALE
ASSOCIAZIONE REGIONALE
ASSOCIAZIONE PROVINCIALE
ASSOCIAZIONE ZONALE
CLUB
CLUB
CLUB
CLUB
CLUB
CLUB
CLUB
CLUB
ASSOCIAZIONE ZONALE
ASSOCIAZIONE PROVINCIALE
ASSOCIAZIONE REGIONALE
ASSOCIAZIONE NAZIONALE
CLUB
A
U
TT
U
R
Z
IZ
N
Z
A
DIRETTIVO
A
G
PRESIDENTE
E
N
IO
ST
R
R
O
STATUTO
CARICHE
QUOTE ASSOCIATIVE
ASSOCIAZIONE
VERTICISMO
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…........ preferire una modalità di
funzionamento non strutturata, una sorta
di coordinamento funzionale dei Club che
abbia il semplice scopo di creare le
condizioni per le quali i Club possano
incontrarsi e comunicare liberamente…
come oggi.
Niente di più, niente di meno.
(Guidoni e Tilli, 2009)
1) CENTRALITA' E AUTONOMIA DEL
CLUB
2) COMUNICAZIONE E COOPERAZIONE
per aumentare il numero dei club
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MODELLO DI
COORDINAMENTO
DEI CLUB DEGLI
ALCOLISTI
IN TRATTAMENTO
(in dodici passi …)
(Guidoni e Tilli, 2011)
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1. Ogni club è autonomo ed indipentente da
qualsiasi istituzione pubblica o privata e
con il suo funzionamento rappresenta
l’”organizzazione di base” del sistema
ecologico-sociale”
Non è necessaria una formalizzazione
attraverso statuti regolamenti, iscrizioni a
albi, ecc.
Ogni club ha un suo recapito telefonico (e
anche un indirizzo mail)
INDIRIZZARIO
DEI CLUB DEGLI ALCOLISTI IN TRATTAMENTO
CLUB...... SEDE
ORARIO
SERVITORE RECAPITI
INSEGN.
Di la d‘arno S. Giovanni Lunedi ore Stefania
V.no via….. 20,30
Noferi
055…
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2. Ogni Club collabora con i Club dello
stesso territorio e con i servizi per la
protezione e promozione della salute della
comunità per lo sviluppo dei programmi
alcologici territoriali.
Autonomia nelle iniziative territoriali e nelle
relazioni istituzionali
Impegno per l’aumento del numero dei club
Scuole Alcologiche Territoriali di III modulo
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3. Il coordinamento tra club non costituisce
un livello organizzativo necessario:
laddove se ne ravvisa la necessità questa
ha solo funzioni di servizio al fine di
garantire un miglioramento delle attività
dei singoli Club di un determinato
territorio.
Ogni Club è libero di decidere se aderire o
meno ai coordinamenti di vario livello
Non è necessaria una formalizzazione
attraverso statuti, regolamenti, ecc.
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4. Ogni coordinamento locale, al fine di
servire adeguatamente le necessità dei
Club che vi aderiscono, non raggruppa
più di 12 Club. Livelli più ampi di
coordinamento possono essere previsti
ogni 50 Club (livello sovrazonale), ogni
500 Club, fino al livello nazionale.
Non è vincolante il criterio geografico
ma prevale quello funzionale
5. Per ogni livello di coordinamento vengono
individuate i compiti ordinari che rappresentano
quelli di gran lunga più importanti cui dedicare
la gran parte delle risorse
Coordinamento locale
– aumento del numero dei club
– scuole alcologiche territoriali I e II livello
– interclub
– aggiornamento per servitori insegnati
– ricerca
– pubblicazioni/indirizzari club
– rapporti con comunità locale/istituzioni
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Coordinamento sovrazonale
(provinciale/regionale)
– corso di sensibilizzazione
– interclub
– corsi monotematici
– pubblicazioni/opuscoli/indirizzari
– rapporti con istituzioni
Coordinamento nazionale
– interclub
– Pubblicazioni/opuscoli/indirizzari/sito web
– rapporti con istituzioni
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6. In generale più ci si allontana dal Club e
meno sono le attività sviluppate
direttamente dal livello di coordinamento
che si propone esclusivamente come un
riferimento di coordinamento
organizzativo, conoscenza, scambio di
esperienze.
Meno adempimenti formali e burocratici ci
sono meglio è.
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7. Il coordinamento si comporta nei
confronti dei singoli Club così come il
servitore-insegnante si comporta con le
famiglie del Club di cui è membro.
intervenire solo laddove c’è qualche problema
che possa richiede un intervento e comunque
si dovrebbe sempre stimolare i Club, come fa il
servitore con le famiglie, ad attivarsi nella
comunità locale, senza mai sostituirsi ad essi
facilita la piena responsabilità dei membri
nelle scelte e nella gestione di queste
meno fa meglio è!
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8. Il funzionamento del coordinamento viene
garantito attraverso un gruppo di
coordinamento funzionale con incarichi
(non cariche) e gruppi di lavoro a tempo
fra i membri di Club che aderiscono al
coordinamento; i gruppi di lavoro vengono
organizzati per la realizzazione delle
attività ordinarie
non ci sono mai votazioni e elezioni!!!
solo i Club hanno i Presidenti
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9. Il numero delle riunioni del
coordinamento è contenuto: non oltre una
ogni due mesi a livello locale e sempre
meno per i livelli di coordinamento più
ampi
Far sì che siano sempre più i club a lavorare
(p.e. interclub)
Favorire la partecipazione
Liberare energie
LOCALE
REGIONALE
NAZIONALE
1 ogni 2 mesi
1 ogni 4 mesi
1 ogni 6 mesi
SI
SI
SI
Organizzazione
AGGIORNAMENTO
SI
1/ANNO
1/ANNO
1/ANNO
Organizzazione
INTERCLUB
1/ANNO
1/ANNO
1/ANNO
Organizzazione
SAT 1 e 2 modulo
SI
NO
NO
Banca dati
SI
SI
SI
Corso sensibilizzzione
SI
NO
NO
Organizzazione
SITI WEB
SI/NO
SI
SI
Rapporti con le
istituzioni
Locali
Regionali
Nazionali
Rotazione
coordinamento
3 anni
2 anni
1 anno
N° INCONTRI
INDIRIZZARIO
Le SAT di 3° modulo
non rientrano nelle attività del
coordinamento.
Sono una responsabilità specifica
del Club (famiglie e SI)
Non la organizza il servizio
pubblico (eventualmente
collaborazione)
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10. All’interno delle riunioni e delle altre
attività del coordimento le questioni si
affrontano “come al club”: gli eventuali
problemi si discutono di persona e non per
scritto, si decide senza votare, si affrontano i
problemi partendo dal cambiamento
personale (formazione)
Anche a livello dei vari coordinamenti ci si
impegna per la promozione della pace, della
solidarietà, dell’amicizia, dell’amore e per il
cambiamento della cultura generale
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….... ciò che è importante è la
comunicazione, la discussione, lo
scambio, e non il trovare la
soluzione perfetta.
(Angela Tilli, 2006)
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11. Come nei club, così nei vari livelli di
coordinamento e nelle attività da questi
promosse, si favorisce una sempre
maggiore equità di presenze tra servitoriinsegnati e membri di famiglie dei club ma
anche tra giovani, adulti ed anziani ed
anche in modo particolare tra uomini e
donne
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12. Come nel club ogni livello di
coordinamento si dota di modalità di
autovalutazione del proprio operato
(schede, incontro di verifica, ecc)
ricordandosi che in ogni caso l’obbiettivo
finale è sempre l’aumento del numero dei
club e delle famiglie che partecipano ai
club
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Autonomia
L’equilibrio per il lavoro dei Club
Comunicazione e Cooperazione