Obiettivi - Parrocchia Santa Maria Immacolata delle Grazie

PIANO OFFERTA FORMATIVA
Anno 2014-2015
Che cosa è
Il Piano per l’Offerta Formativa è la carta d'identità con cui la
Scuola si definisce nei confronti delle famiglie e della realtà locale
Gli obiettivi che il P.O.F. si pone sono:
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illustrare la struttura, l’organizzazione della Scuola e le attività che vi si
svolgono
presentare tutti i progetti, le attività e i servizi offerti dall'istituto
elevare la qualità dei servizi
permettere il confronto con l’utenza, per verificare quelli che sono i reali
bisogni di alunni e genitori
fornire le necessarie informazioni alle famiglie, agli enti locali o ad altri
soggetti coi quali la scuola opera.
STORIA DELLA SCUOLA
La scuola dell’infanzia “Borgo Porta Nuova” ebbe origine nell’anno 1901 per
iniziativa del parroco della “Parrocchia Santa Maria Immacolata delle Grazie” in
Bergamo, Mons. Agostino Musitelli, allo scopo di accogliere e custodire
gratuitamente nei giorni feriali i bambini poveri della Parrocchia stessa, dell’età dai
tre ai sei anni, e di provvedere alla loro educazione.
La direzione dell’asilo fu affidata alle suore del “Divino Infante” (una congregazione
religiosa di origine francese) alle quali, dopo due anni, subentrarono le Suore di
“Carità” dette di “Maria Bambina”.
La Scuola non ha scopi di lucro, è gestita da un consiglio di amministrazione, di cui il
presidente è il parroco della Parrocchia S. Maria Immacolata delle Grazie, mons.
Ottolini Valentino; accoglie bambine e bambini dai tre ai sei anni senza alcuna
discriminazione di nazionalità, credo religioso o condizioni psicologiche,
provvedendo all’ educazione integrale della loro personalità.
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IL COMPITO DELLA SCUOLA
La Scuola dell’infanzia rappresenta il primo luogo, diverso dalla casa, in cui il
bambino vive con altri coetanei e adulti per molte ore al giorno ed è il primo aiuto
sistematico alla responsabilità educativa della famiglia.
Per questo si prende cura sia del momento del distacco, durante l’inserimento, sia
del rapporto con le famiglie, come fonte d’identità e di ricerca di un cammino
adeguato ad ogni bambino, creando un ambiente rassicurante e proposte stimolanti
e gioiose.
hanno la radice e il principale riferimento nella famiglia, da
cui imparano a stare di fronte alla realtà; la Scuola interagisce con essa
condividendo il cammino educativo proposto.
Il bambino è un soggetto attivo, ricco di attese e desideri, viene accolto per quello
che realmente è, sollecitato affinchè l’incontro con la realtà diventi stupore e
desiderio di conoscere.
Ogni aspetto della sua persona viene valorizzato perché ognuno cresca avendo
stima di sé e delle sue possibilità.
La bambina e il bambino
L’ insegnante accompagna il bambino e la bambina
nei passi quotidiani fatti di gioco,
esplorazione, amicizia, conquiste. L’insegnante introduce i piccoli ad un modo
positivo di guardare e di conoscere attraverso una relazione affettiva rassicurante, in
continuità con la famiglia.
Il metodo si fonda sull’esperienza non insegnata ma vissuta, capace di stimolare il
mondo interiore del bambino e mobilitarne l’intelligenza, l’affettività e la curiosità.
Non è caratterizzato solo dal “fare” ma crea le condizioni perché il bambino
possa compiere un passo in consapevolezza e il suo agire diventi sempre
più ricco di significato.
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è chiamata a garantire la qualità del servizio erogato
attraverso il coordinamento di tutte le operatrici sia insegnanti che ausiliare che
svolgono attività di cura ed educazione dei bambini e delle bambine.
Il suo ruolo comprende funzioni interne ed esterne al servizio stesso.
La coordinatrice didattica
Tra le funzioni interne, vi sono il coordinamento del progetto psico-pedagogico che
tende alla realizzazione del POF:
- gestione organizzativa
- relazioni con le famiglie
- vigila sul benessere generale delle bambine dei bambini
- si occupa della formazione e aggiornamento delle operatrici
- propone alle operatrici strumenti di lavoro che possono permettere di definire
meglio gli obiettivi e di agire in modo più efficace
- organizza incontri ed eventi: riunioni con rappresentanti dei genitori, open day,
feste annuali, iniziative varie
Le funzioni esterne si esplicano mediante il raccordo del servizio con altri soggetti
territoriali quali: il Comune, la Parrocchia, Comitato scuole paritarie e accreditate,
Università per eventuali tirocini, i consulenti ASL per bambini con certificazione o in
situazione di disagio
LA DOCUMENTAZIONE
La documentazione racconta l’esperienza vissuta ed è elemento di qualità per la
scuola dell’infanzia; è un dovere dell’insegnante e un diritto del bambino che
attraverso quel racconto dà prova dei passi compiuti .
Dà valore a ciò che si fa con i bambini e le bambine, esplicitando e valorizzando i
momenti più belli che accadono nel quotidiano.
E’ un modo efficace per condividere con le famiglie il progetto educativo
e rafforzare la collaborazione
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IL TEMPO
E’ la successione dei momenti che caratterizzano la giornata,
scanditi quotidianamente per dare senso e ordine al tempo che
passa e per creare punti stabili di riferimento
L’accoglienza avviene in sezione. E' un momento importante e delicato in cui il
bambino deve percepire che qualcuno lo attende e lo introduce nell'incontro con i
compagni e l'ambiente. E' il momento in cui i bambini sono aiutati a riconoscersi
parte di un gruppo.
La cura di sé riguarda i gesti di vita quotidiana: andare in bagno, lavarsi le mani, il
riordino della sezione, l'attenzione alla propria persona. L'adulto accompagna il
bambino e la bambina in questi gesti, li aiuta, li rassicura, non si sostituisce e non ha
fretta perché consapevole che questi momenti sono la possibilità di una scoperta
corporea e di un prendersi cura di sé con piacere.
Il pranzo assume per le bambine e i bambini un grande valore simbolico e affettivo.
L'insegnante pranza insieme a loro e questo crea un momento di intimità
particolare; è qui che alcuni raccontano di sé, della propria casa favorendo il
crescere dei legami. E’ un’ottima occasione per osservare il rapporto del bambino
con il cibo (con tutto ciò che questo rapporto comporta).
Il gioco è sicuramente la modalità privilegiata con cui le bambine e i bambini
incontrano la realtà, la rielaborano e se ne appropriano.
Il gioco è vissuto in modo costruttivo e adeguato nel momento in cui i piccoli
avvertono che l'adulto ha stima di quello che fa.
Spazio del riposo è un’aula attrezzata di lettini in cui i bambini e le bambine della
sezione dei piccoli che ne fanno richiesta, vengono accompagnati a riposarsi dopo il
pranzo fino al momento della merenda. L’ascolto della fiaba o di musica rilassante,
favorisce il silenzio e accompagna la fase del sonno.
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LO SPAZIO
Lo spazio non è un contenitore neutro, bensì uno
strumento importante nel lavoro educativo.
Tenuto conto dell’edificio che ormai risale a più di un secolo fa, e quindi all’interno
delle caratteristiche che esso presenta, si vogliono pensare spazi e arredi caldi e
interessanti; il fatto che sia un edificio “datato” presenta il vantaggio di avere spazi
molto ampi, luminosi e ariosi che le strutture nuove non possiedono.
L’ambiente è un ulteriore “educatore” che facilita le esperienze dei bambini e delle
bambine che lo abitano.
Spazi interni
• tre sezioni che operano in tre aule collegate da un corridoio/spogliatoio
• un salone di accoglienza e ricreazione, lo spazio è strutturato in angoli in
maniera tale da rendere possibile lo svolgimento contemporaneo di diverse
attività:
angolo delle costruzioni e incastri; angolo del mercato
angolo delle macchinine; angolo morbido; angolo del disegno;
angolo della casa; angolo della lettura
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due bagni a misura e arredo per bambini
sala del riposo attrezzata con apposite brandine
una sala da pranzo
una cucina interna
un salone adibito a laboratori
una direzione / segreteria
spazi adibiti solo al personale (sala ristoro, spogliatoio, bagni)
Spazi esterni
• ampio cortile con fondo in materiale antigraffio, dotato di giochi, casette e
vari tipi di percorsi
• due spazi verdi che, seppur di piccole dimensioni, consentono sperimentazioni
con la terra ed insieme ai tigli che circondano il cortile, facilitano
l’osservazione della natura nell’evolversi delle stagioni
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PROGETTAZIONE ANNUALE
Il tema che accompagnerà tutto l’anno scolastico 2014-2015 è il seguente:
alla scoperta dei
quattro elementi
PREMESSA
Una fondazione britannica “National Trust” nata nel 1895 per difendere luoghi
storici e spazi verdi, ha lanciato la campagna:
50 cose da non perdere prima dei 12 anni
pensata per aiutare bambini e genitori a recuperare il contatto con il mondo della
natura. Nell’elenco si trova tra l’altro:
scalare un albero, correre sotto la pioggia, rotolarsi nel prato, accendere un fuoco
senza fiammiferi, far volare un aquilone, ecc.
E’ evidente che la natura offre al bambino un sillabario di esperienze irrinunciabili,
travolgenti, ma spesso in nome della sicurezza assoluta, gli mettiamo un guinzaglio,
gli impediamo di essere l’esploratore che è e che è necessario che sia.
Proprio per rispondere all’esigenza naturale del bambino di indagare l’ambiente in
cui vive, si propone per l’anno scolastico 2014-2015 il percorso sugli elementi.
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I FANTASTICI QUATTRO:
FUOCO ARIA TERRA ACQUA
Gli elementi naturali fanno parte della nostra vita fin da
quando rivolgiamo il primo sguardo al mondo
Veniamo a contatto con l’acqua in ogni momento della giornata dalla semplice
azione di bere a quella del bagnetto.
Sentiamo l’aria sul nostro viso e sappiamo che è abitata da tanti animaletti che
vediamo girarci attorno.
Sulla terra ci si cammina e prima ancora ci si gattona.
Il fuoco lo vediamo molto volentieri quando dobbiamo spegnere le candeline su di
una bella torta di compleanno.
Il bambino vive immerso nel mondo della natura, ha bisogno di essere condotto per
mano per osservare, analizzare e comprendere tutto ciò che lo circonda.
La motivazione dell’argomento scelto nasce dall’esigenza di fornire risposte
stimolanti e adeguate alle curiosità tipiche del bambino.
Il lavoro è stato strutturato in 4 unità di apprendimento legate per ordine alle
stagioni e ai relativi fenomeni climatici-metereologici:
TERRA: ottobre, novembre
ARIA: marzo, aprile
ACQUA: gennaio, febbraio
FUOCO:
maggio, giugno
Nell’organizzazione didattica non si sono volutamente considerare i mesi di settembre, dedicato
all’inserimento, e dicembre dedicato alla preparazione della festa di Natale.
Terra / Acqua / Aria / Fuoco non sono solo oggetto di attenzione, fonte di
scoperta, occasione per manipolare, toccare, sentire… ma anche elementi
fondamentali per stimolare il sentire, l’immaginazione e l’espressione di sè.
Il contatto con la natura concorre al raggiungimento di uno stato di maggiore
benessere psico-fisico: il bambino gioisce nel trovare piccoli tesori, ascolta estasiato
rumori e i suoni che la natura offre, guarda, osserva, ascolta, si gusta la semplicità e
la bellezza della natura, immagina, immagazzina dentro di sé tutto quanto i suoi
sensi registrano, conserva preziosi questi vissuti, li elabora e rielabora in un
particolare stato d’animo di serenità.
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FINALITA’
Alla luce di ciò, abbiamo pensato di proporre ai bambini un progetto che
permettesse loro come finalità ultima:
 Avvicinamento al mondo reale (sempre più spesso confuso con quello
virtuale) con un atteggiamento creativo e di ricerca
 Incrementare consapevolezza, sensibilità e rispetto nei confronti
dell'ambiente
OBIETTIVI
 Avvicinare fin da piccoli alla natura, ai suoi ritmi, ai suoi tempi, alle sue
manifestazioni.
 Conoscere le caratteristiche di terra, fuoco, aria, acqua.
 Trovare un ambiente da esplorare, manipolare, rispettare e amare.
 Passare dall’esplorazione senso-percettiva alla rappresentazione simbolica.
 Utilizzare diverse tecniche espressive e comunicative.
 Sviluppare la capacità di lavorare in gruppo e cooperare.
METODOLOGIA
Il percorso si articola con un metodo comune a tutti
gli elementi trattati e che consiste in:
 osservazione
 esperienza, ricerca, scoperta
 laboratorio esperienziale
 gioco psicomotorio
 produzione grafica
 produzioni di oggetti
 supporto di fiabe, poesie, filastrocche
 lettura di immagini e conversazioni
 restituzione verbale
 documentazione del lavoro
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Il bambino sarà stimolato: ad esplorare e conoscere i 4 elementi; ad elaborare in
senso critico; ad affinare il senso estetico e cromatico, incoraggiato e indirizzato alla
scoperta e conoscenza del proprio mondo e territorio, attraverso l’incontro con la
realtà e la fantasia; ad interpretare dati e materiali raccolti. Tutto ciò lo renderà
soggetto attivo nelle esplorazioni ed esperienze didattiche, che risulteranno
altamente motivanti e suggestive.
I bambini sperimentando, potranno acquisire una forte consapevolezza di queste
sostanze così quotidiane eppure spesso sconosciute.
Dopo un primo approccio da spettatori, diventeranno i protagonisti
di esperienze e di scoperta di fenomeni, grazie ai quali esiste la vita.
I quattro elementi saranno rappresentati da quattro personaggi:
GEO, GOCCIA, SOFFIO, FIAMMA
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IL MONDO DELLA TERRA
GEO
La terra mi permette di vivere perché mangio i suoi frutti
E’ il mondo delle cose, delle costruzioni dell’uomo, delle tane, degli animali che
camminano o strisciano sotto o sopra il suolo, degli alberi, delle erbe, dei fiori, dei
campi, dei boschi, delle montagne, delle pianure e delle colline, dei frutti buoni e
cattivi e di quanto si può mangiare, delle pietre e della sabbia.
La terra può essere umida come il terriccio del giardino dopo la pioggia, o secca
come la sabbia del deserto, fertile e quindi ricoperta di vegetazione.
ATTIVITA’
- osservare le caratteristiche della terra in giardino
- strappare l’erba, osservare le radici radicate nella terra
- prendere la terra ed incollarla sul foglio
- annusare la terra dopo la pioggia
- terra per giocare: pasticciamento ed esperienze con la creta
- costruzione di pizze e torte con fango e sassi
- piantare i semi e le nuove piantine (es. fagioli)
- ascoltare il rumore della terra schiacciata con le scarpe
- la sabbia che riempie e svuota il secchiello
- la terra che ci offre le cose che mangiamo
- lavoro del contadino
- la terra da non sporcare (non buttare le cose a terra, raccogliere la cacca dei nostri cani…)
- racconti, fiabe, canzoni, filastrocche, canti sull’elemento terra
- *………………………………………………………………………………………………………………………………………
- *………………………………………………………………………………………………………………………………………
* lasciamo spazi vuoti per accogliere idee e stimoli che avvengono in itinere
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IL MONDO DELL’ACQUA
GOCCIA
L’acqua mi permette di vivere perché mi disseta
L’acqua è un elemento vitale, per i bambini i giochi con l’acqua sono i preferiti, il
contatto dà piacere e benessere, fa scoprire rumori, colori e sensazioni. Alle prime
scoperte sulle caratteristiche dell’acqua, possiamo aggiungerne delle altre per capire
come influenza la nostra vita e quella dell’ambiente in cui viviamo.
ATTIVITA’
- le tue trasformazioni con il freddo (ghiacciolo) con il caldo (fumo del vapore)
- travasare in diversi recipienti
- percepire il proprio corpo nell’acqua
- i vari usi dell’acqua: lavare, cucinare, innaffiare…
- percepire l’acqua nel nostro corpo (la saliva, le lacrime)
- giochi d’acqua
- animali che vivono in acqua
- il lavoro del pescatore
- utilizzare vari materiali in relazione all’acqua (bicchieri, spugne, cucchiai,
bottiglie ecc..)
- le gocce di pioggia sui vetri delle finestre
- assaggiare acqua pura e acqua leggermente aromatizzata
- l’acqua che scorre dai rubinetti
- fare le bolle di acqua con l’uso della cannuccia e del sapone
- ascolto della pioggia
- acqua che ci disseta, ci permette di vivere
- acqua da non sprecare
- racconti, fiabe, canzoni, filastrocche, canti sull’elemento acqua
- *…………………………………………………………………………………………………………………………………………
*…………………………………………………………………………………………………………………………………………
* lasciamo spazi vuoti per accogliere idee e stimoli che avvengono in itinere
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IL MONDO DELL’ARIA
SOFFIO
L’aria mi permette di vivere perché la respiro
Il mondo dell’ aria è nel cielo azzurro percorso da nubi o nascosto da nebbie, abitato
da venti, brezze, correnti d’aria e cicloni. A questo mondo appartengono gli uccelli e
innumerevoli insetti, gli aerei, gli asciugacapelli, i deltaplani, paracaduti, le bolle di
sapone, i profumi dei fiori, i deodoranti, i gas inquinanti e quelli che ci servono, il
fumo degli incendi, il vapore dei soffioni e quelli del the bollente
ATTIVITA’
- Esplorare diversi modi per produrre aria: battere le proprie mani e utilizzare
oggetti vari
- sentire l’aria che il nostro corpo produce (es: lo starnuto, lo sbadiglio)
- fare bolle di sapone
- produrre aria calda con l’uso del phon
- produrre aria fredda con il ventilatore
- gonfiare e sgonfiare i palloncini
- percepire il vento
- cose che volano: aerei, mongolfiere, elicotteri…..
- animali che volano
- sentire l’aria sull’altalena, sullo scivolo
- l’aria che puzza (inquinata) o che profuma
- il respiro: aria che entra dentro il mio corpo e che esce
- racconti, fiabe, canzoni, filastrocche, canti sull’elemento acqua
- costruzione di girandole, aquiloni, ventagli
- *…………………………………………………………………………………………………………………………………………
*…………………………………………………………………………………………………………………………………………
* lasciamo spazi vuoti per accogliere idee e stimoli che avvengono in itinere
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IL MONDO DEL FUOCO
FIAMMA
Il fuoco mi permette di vivere perché mi riscalda e mi illumina
ll fuoco è un elemento molto attraente per le sue caratteristiche e per il fatto che
difficilmente viene consentito ai bambini di avvicinarsi e di avere un contatto diretto
a causa degli effetti che può produrre e dei pericoli che rappresenta.
Tuttavia, con le dovute precauzioni, è possibile farne esperienza e scoprire quanto il
calore e la luce siano importanti per la vita dell’uomo; accorgerci che il fuoco è una
grande forza della natura e renderci conto che tanti fenomeni e realtà sono legati a
questo elemento: vulcani, lampi, incendi.
ATTIVITA’
-
percepire il calore del corpo ponendo le due mani sul viso
strofinare le mani e i piedi finchè non diventano caldi
accendere una candela per vedere la fiamma e gli oggetti illuminati attorno
esperienze di luce e ombra
racconti e storie sul fuoco
i colori del fuoco
fuoco per cucinare, riscaldare, illuminare
il pericolo del fuoco: scottarsi, bruciarsi
l’incendio
il vigile del fuoco
*…………………………………………………………………………………………………………………………………………
*…………………………………………………………………………………………………………………………………………
* lasciamo spazi vuoti per accogliere idee e stimoli che avvengono in itinere
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DOCUMENTAZIONE
La documentazione è lo strumento principe per creare una memoria del tempo
trascorso, delle esperienze vissute e dei progressi compiuti.
Tutte le attività, collegate e non, al progetto saranno documentate con cartelloni
e fotografie.
VERIFICA
La verifica si basa sull’osservazione degli elaborati, dei comportamenti e dei
cambiamenti messi in atto dai bambini.
SPAZI
A scuola e all’aperto, sfruttando le risorse offerte dal territorio (esplorazioni,
uscite).
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LABORATORI INTERDISCIPLINARI
Ogni insegnante è responsabile di un’attività laboratoriale per la
quale autonomamente si occuperà della stesura del progetto,
della conduzione e della verifica finale
LABORATORIO ESPRESSIVO- MANIPOLATIVO
Insegnante : Giovanna Rinaldi
Premessa e motivazioni
Il progetto nasce dalla consapevolezza dell’importanza della manipolazione quale
veicolo privilegiato di scoperta e di conoscenza.
Attraverso esperienze quali … si attiva lo sviluppo di competenze non solo
espressive ma anche motorie e cognitive, si affina la coordinazione oculo-manuale e
la motricità fine.
Il progetto offre ai bambini un percorso di stimoli che permette di sperimentare in
modo più specifico l’esplorazione e la scoperta, le caratteristiche e le proprietà dei
materiali usati e le possibili trasformazioni di questi ultimi.
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Finalità
 Stimolare fantasia, creatività, capacità manipolative
 Ampliare la capacità di esprimersi liberamente mediante la sperimentazione
di diverse tecniche e materiali
 Scoprire l’utilizzo proficuo e le potenzialità di materiali “poveri” e di recupero,
avvicinandosi così all’esperienza del riciclo.
Obiettivi
 mettere “le mani in pasta” e coglierne il piacere
 imparare, prima di buttare, a riutilizzare qualcosa
 conoscere la realtà attraverso il contatto diretto con gli elementi naturali
e i diversi materiali
 affinare la manualità
 arricchire le percezioni sensoriali
 scoprire caratteristiche e le possibilità d’uso dei materiali
 scoprire la possibilità di trasformazione dei materiali (es: la scatola del latte
diventa un castello)
 individuare a casa propria oggetti che andrebbero buttati, ed invece…
 scoprire le diverse azioni del fare:
toccare, mescolare, appallottolare, schiacciare, premere, strisciare, plasmare,
trasformare, costruire, ritagliare, assemblare …
Materiali
Utilizzeremo i seguenti materiali:
farine - cereali - legumi - sale - elementi naturali
schiume - impasti - pongo - creta - colori di vario genere
carte e cartoni di vario genere
Usufruiremo inoltre di materiale di recupero come:
vasetti dello yogurt, scatole del latte, carte dei biscotti,
contenitori uova, tappi, rotoli dello scottex o carta igienica,
cialde del caffè, ecc..
l bambini saranno sollecitati a portare da casa il materiale di riciclo
favorendo così una continuità di intenti e di esperienza tra casa e scuola.
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Metodo
L’educatrice accompagnerà i bambini nelle varie fasi, ponendosi come facilitatrice
soprattutto per coloro che non amano sporcarsi o approcciare materiali inusuali.
Il lavoro sarà individuale o in piccoli gruppi , che si formeranno sia spontaneamente
sia in modo mirato.
Sarà compito dell’insegnante documentarsi per individuare materiali e lavori più
opportuni alle esigenze e alle abilità dei singoli bambini
Verifica
Osservazione ricorrente, il confronto con le colleghe, la supervisione della
coordinatrice, il feedback dalle famiglie, permetteranno una verifica costante
sull’andamento del progetto.
LABORATORIO DI PREGRAFISMO (per i grandi)
Insegnante : Chiara Sessa
Il bambino non è un piccolo adulto, ma un
essere totalmente diverso: questo andrà
tenuto presente se si vorrà che le
competenze del leggere, del fare di conto
(così come quelle del vivere e convivere) si
imprimano nel suo cuore e nella sua mente.
Considerato che, dal punto di vista
pedagogico, è nel movimento, nell’imitazione
e nella volontà e non nel pensiero, sarà
nostro compito proporre attività in cui l’elemento fisico, la libera iniziativa e la
fantasia possano esprimersi.
Si inizierà con i pregrafismi di base preceduti dal racconto di brevi e divertenti
storielle. Dopo questa fase i bambini sperimentano con il movimento (nell’aria…)
prima, e poi con il disegno, la verticale, l’orizzontale, l’obliquo e la curva; “Forme”
indispensabili per poter rappresentare in modo adeguato, in una fase successiva,
vocali e consonanti.
Grazie a tali attività i bambini acquisiscono nel tempo “dita abili” capaci di influire
sullo sviluppo del pensiero.
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Obiettivi
 Far comprendere ai bambini che i “segni sulla carta” hanno un significato, cioè
rappresentano qualcosa.
 Far acquisire l’abilità motoria e la coordinazione occhio-mano necessarie per
dirigere la matita a tracciare il segno grafico desiderato.
 Far acquistare sicurezza nel tracciare alcune forme geometriche ed altri segni
e nel riprodurre certi rapporti spaziali.
 Far comprendere le capacità logiche (seriazione).
 Ampliamento linguaggio
ATTIVITA’ DI ESPERIENZA SENSORIALE (per i mezzani)
Insegnante : Chiara Sessa
Si svilupperà attraverso i 4 elementi: Terra, Acqua, Fuoco e Aria
• Il sottobosco: manipolazione di vari elementi della terra e della
natura (sabbia, sabbia, foglie, pigne, terra…)
• A mollo: differenza acqua naturale/frizzante e calda/fredda,
rumore dell’acqua (ascolto), cosa galleggia cosa va a fondo, le
bolle con le cannucce, coloriamo l’acqua…
• Raggi di luce: i bambini sperimentano il loro corpo, la percezione
dello spazio e degli oggetti in un contesto di “luce nuova”; il
setting è una stanza buia, illuminata da diverse sorgenti luminose
(luce di torce, letture luminose, ombre cinesi, luci colorate con
proiettore, creano ispirati dalle immagini…)
• Il vento birichino: odori e profumi che ci ricordano cose belle o
meno belle, giochi e costruzione di oggetti che volano con l’aria.
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Obiettivi
 Conoscenza dei 4 elementi
 Affinare il tatto
 Affinare la vista
 Affinare l’udito
 Affinare il gusto
 Affinare l’olfatto
 Attraverso i sensi superare le paure di
quello che non si conosce
ATTIVITA’ DI SENSIBILIZZAZIONE ALLA RELIGIONE
Insegnante : Chiara Sessa
Per dar forza ad ogni insegnamento è
importante che ogni intervento educativo
parta dall’esperienza diretta del bambino, dalla
sua realtà concreta; questo vale anche per
l’insegnamento della religione cattolica. Alcuni
racconti biblici adatti all’età permetteranno di
costruire un percorso strutturato per far
conoscere al bambino la vita di Gesù e i
messaggi cristiani.
L’offerta didattica e l’intervento educativo promuovono e favoriscono lo sviluppo
dell’intera persona:
• Il SE’ e l’ALTRO: scopre la persona e l’insegnamento di Gesù per iniziare a
maturare un positivo senso di sé e sperimentare relazioni serene con gli altri
• Il CORPO in MOVIMENTO: esprimere con il corpo la propria esperienza religiosa
per cominciare a manifestare adeguatamente con i gesti la propria interiorità,
emozioni…
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• LINGUAGGI, CREATIVITA’, ESPRESSIONE: riconosce alcuni linguaggi simbolici e
figurativi tipici della vita cristiana
• I DISCORSI e le PAROLE: impara alcuni termini del linguaggio cristiano ascoltando
semplici racconti biblici
• La CONOSCENZA del MONDO: osserva con meraviglia ed esprime con curiosità il
mondo, riconosciuto come dono di Dio, per sviluppare sentimenti di
responsabilità
Obiettivi








Riflettere sui doni di Dio
Osservare la realtà circostante
Cogliere il valore delle cose osservate
Partecipare attivamente
Riconoscere i segni e i simboli dei Cristiani
Rispettare ogni individualità
Conoscere episodi della vita di Gesù
Cogliere il valore della fratellanza tra gli uomini
Per i MEZZANI si svilupperà un percorso dalla nascita di Gesù, attraverso i racconti
della sua vita aiuteremo i bambini a scoprire la gratuità (molte persone intorno a lui
che gli vogliono bene) e la bellezza di vivere come amici.
Per i GRANDI si svilupperà un percorso attraverso i racconti e personaggi della
Bibbia (Noè, Mosè, Abramo, Gesù…) che trattano i temi di Acqua, Terra, Aria e
Fuoco come da programmazione.
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LABORATORIO MUSICALE
Insegnante : Giovanna Adamo
L’esperienza della musica durante l’infanzia, oltre che ad essere propedeutica x lo
studio di uno strumento, aiuta il bambino a conoscere e coordinare il proprio
corpo tramite il ritmo, a sviluppare la memoria, l’intonazione e a stimolare la
creatività la fantasia e la voglia di socializzare.
La musica svolge un ruolo fondamentale nello sviluppo globale dell’individuo
Agisce sulle emozioni, è nutrimento della mente e dello spirito, ma è anche
divertimento, gioco, strumento per sviluppare potenzialità e creatività.
Vera e propria forma di comunicazione la musica entra in gioco fin dall’inizio della
vita dei bambini e gli permette di interagire con gli altri e con l’ambiente.
Obiettivi
- Offrire un approccio divertente e spontaneo al fare e ascoltare musica
- Esplorare l’ambiente sonoro
- Sviluppare la vocalità e sensibilità uditiva
- Imparare ad ascoltare e vivere il ritmo tramite il corpo
- Imparare ad ascoltare il suono e il silenzio
- Riconoscere il suono e le sue caratteristiche: intensità, altezza, durata, timbro
- Offrire un primo contatto con gli strumenti musicali
- Costruire strumenti con materiale di recupero
- Sviluppo della propria immaginazione e creatività
- Potenziare le proprie capacità comunicative
- Accrescere attenzione e concentrazione
Inoltre si focalizzerà il lavoro sulla comprensione di elementi opposti e complementari, quali:
rumore - silenzio
leggero - pesante
veloce - lento
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LABORATORIO PSICOMOTORIO
Insegnante : Elena Chiari
0
.
L'attività psicomotoria consente di mettere in moto contemporaneamente
corpo, emozioni e pensieri in maniera fluida. Il bambino è posto nella
condizione di sviluppare una consapevolezza del proprio corpo in relazione
all'altro e all'uso degli oggetti. L'obiettivo è di permettergli di esplorare,
sperimentare e approfondire la propria relazione con il mondo che lo circonda
nella direzione di uno sviluppo psicofisico armonioso
Obiettivi
- aumentare la consapevolezza del proprio corpo, sviluppando uno schema
corporeo sempre più affinato
- vivere il piacere dell’azione con il corpo, sperimentando le proprie potenzialità
- favorire l’apertura alla comunicazione;
- favorire il gioco simbolico e, in questo, la relazione con l’altro;
- facilitare nel bambino, attraverso il “far finta di..” la presa di coscienza delle
proprie capacità e limiti, per consolidare una positiva immagine di sé;
- saper rispettare le regole, i tempi e gli spazi;
- favorire la capacità di ascolto;
- favorire l’apertura alla creatività;
- favorire attraverso il gioco, l’emergere di stati d’animo e quindi la possibilità
di dirsi senza l’utilizzo del canale verbale
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Attività
Questi esercizi comprendono la percezione globale del corpo, della sua unità, della
sua posizione nello spazio, ma anche del movimento dei singoli arti in relazione di
ciò che lo circonda. il bambino si trova a fare movimenti nuovi, che solitamente gli
sono proibiti dall'adulto, conoscendosi e iniziandosi a muovere in modo coordinato.
LABORATORIO TEATRALE
Insegnante: Daniela Beretta
Perché fare teatro con bambini della scuola dell'infanzia?
Per un motivo molto semplice: il lavoro teatrale aiuta a crescere
Il presupposto che in un primo momento può sembrare presuntuoso, è
fondamentale per capire come il percorso teatrale sia di fatto un'esperienza e come
tale si depositi sul bambino accompagnandolo nella sua crescita.
La base del laboratorio teatrale è l'espressività, che non viene sviluppata
singolarmente, ma all'interno di un contesto di gruppo e di relazione con lo spazio.
La relazione è infatti l'altro elemento fondamentale della dinamica teatrale. I
bambini e le bambine amano i giochi del "far finta" perché danno loro l'opportunità
di esprimersi attraverso una molteplicità di linguaggi. In ogni scuola dell'infanzia vi è
l'angolo della casetta e dei travestimenti e questi spazi consentono ai bambini di
immaginare, fingere, identificarsi in ruoli diversi. Ed è proprio il teatro una tra le
forme espressive che più si avvicina al gioco simbolico, libero, semplice e spontaneo
dei bambini. Dal gioco libero "del far finta" fino alla strutturazione di un laboratorio
teatrale significa coinvolgere i bambini nell'invenzione di storie, di suoni e di tanti
modi di utilizzare il proprio corpo e la propria voce attraverso un percorso di
carattere propedeutico.
23
Le attività pratiche saranno le seguenti:
•
•
•
•
studio e utilizzo dello spazio;
esercizi di concentrazione e rilassamento;
giochi di espressione corporea e gestualità;
rappresentazione di una storia con l'invenzione di semplici coreografie e
colonne sonore.
Il linguaggio della musica e del teatro assume una grande valenza perché assicura la
comunicazione tra i bambini che, attraverso la realizzazione e la rappresentazione di
una storia, dovranno condividere idee ed emozioni, e permette agli stessi di crescere
e di sviluppare la propria creatività, di esprimere paure, sentimenti e incertezze, di
aumentare la fiducia in sé stessi e negli altri, di valorizzare le diversità per un
reciproco arricchimento, di liberare la fantasia.
Obiettivi
attraverso il gioco teatrale il bambino inizierà quindi a:
parlare con il corpo
sviluppare l'uso della voce
lavorare in gruppo
liberare la sua creatività
Con i bambini verrà poi a fine anno rappresentata una storia, il "IL MAGO OTUS", e
rappresentate canzoni animate e drammatizzate. Tutto il percorso sarà realizzato
nel pieno rispetto del bambino riconoscendolo come persona con i suoi limiti e le
sue potenzialità.
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LABORATORIO D' INGLESE
Insegnante: Marta Zambelli
Questo laboratorio di lingua inglese ha come obiettivo principale quello
di far avvicinare i bambini, della scuola d'infanzia, ad una lingua
diversa dalla propria.
Obiettivi
-
Comprendere e ripetere parole e frasi in lingua inglese.
Comprendere ed eseguire semplici indicazioni in lingua inglese.
Attribuire in modo corretto il nome straniero ad un oggetto
Pronunciare correttamente alcuni vocaboli in lingua inglese.
Memorizzare filastrocche, rime e canzoncine in lingua inglese.
Aver fiducia nelle proprie capacità comunicative.
Metodologia Glottodidattica ludica che si caratterizza per la :
• Sensorialità: uso di tutte le qualità sensoriali dei bambini nel momento
di approccio alla lingua.
• Motricità: natura pragmatica e funzionale della lingua
(TPR=total physical response).
• Relazionalità: apprendere la lingua con i compagni.
• Espressività: esprimere l'io con i suoi sentimenti e desideri e nel gioco
questi trovano un veicolo naturale.
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Attività
- Ascolto e ripetizione di canzoncine, filastrocche e rime.
- Giochi di gruppo, a coppie, individuali, dinamici.
- Mimare azioni e situazioni.
GIORNATA TIPO
COSA FACCIO A SCUOLA?
7.45 - 8.30
Anticipo GIOCO LIBERO
8.30 - 9.30
Arrivo a scuola GIOCO LIBERO
9.30 - 9.45
RIORDINO E MI RIPOSO MANGIANDO UN FRUTTO
9.45 - 11.30
SVOLGO LE ATTIVITA’
11.30 - 11,50
IGIENE PERSONALE
11.50 - 12.30
MANGIO AL RISTORANTE DELLA SCUOLA
12.30 - 13.30
GIOCO LIBERO IN SALONE O IN CORTILE
13 circa
13.30 - 15
per i mezzani e i grandi: SVOLGO LE ATTIVITA’
15 - 15.30
GIOCO LIBERO E MI PREPARO PER L’USCITA
15.30
15.45 - 16.00
16.00 - 17.30
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i piccoli: MI PREPARO E RIPOSO NELLA STANZA DEL SONNO
per i bimbi del tempo prolungato: LA MERENDA
… VI ASPETTO
tempo prolungato GIOCO LIBERO
PROGRAMMAZIONE SETTIMANALE
LUNEDI’
Attività nella propria
sezione con
l’insegnante di
riferimento
Mezzani:
laboratorio
sensoriale
con l’insegnante
Chiara
Grandi:
laboratorio teatrale
con l’insegnante
Daniela
una ins. di sezione
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MARTEDI’
MERCOLEDI’
GIOVEDI’
Piccoli:
attività motoria
insegnante Elena
nella sala di
psicomotricità
Piccoli:
laboratorio
musicale
insegnante
Giovanna
Piccoli:
laboratorio
espressivo
insegnante Giò
Mezzani:
laboratorio
espressivo
insegnante Giò
Mezzani:
attività motoria
insegnante Elena
Mezzani:
laboratorio
musicale
insegnante
Giovanna
Grandi:
laboratorio
musicale
insegnante
Giovanna
Grandi:
laboratorio
espressivo
insegnante Giò
Grandi:
attività
motoria
insegnante
Elena
Mezzani:
educazione
religiosa
insegnante Chiara
Mezzani e
Grandi
insegnanti
Chiara, Anna e
una ins. di
sezione
Mezzani:
“ libro
operativo”
insegnante
Daniela
Grandi:
pasticciamo con i
quattro elementi
(acqua,aria,fuoco e
terra)
sino a novembre
una ins. di sezione
Mezzani e Grandi
in alternanza
baby english
(da novembre)
progetto
biblioteca
e
costruzione di un
libro
VENERDI’
Attività nella
propria sezione
con
l’insegnante di
riferimento
Mezzani:
laboratorio
teatrale
insegnante
Daniela
una ins. di
sezione
una ins. di
sezione
Grandi:
“lascia il
segno”
pregrafismo
con ins.Chiara
Grandi:
educazione
religiosa
con ins. Chiara
SUDDIVISIONE DELLE SEZIONI
Gli iscritti sono suddivisi in 3 sezioni eterogenee per età
In tal modo i bambini e le bambine possono ampliare le opportunità di scambio e di
confronto, anche mediante l’aiuto reciproco, la tutela dei più piccoli o le
sollecitazioni dei più grandi.
Per evitare sezioni chiuse, sono programmati i laboratori in intersezione dove il
bambino si sente appartenere ad un contesto più ampio oltre al suo gruppo
specifico di appartenenza.
PERSONALE
All’interno della scuola dell’infanzia sono presenti le seguenti figure professionali:
personale ausiliario
una cuoca
tre inservienti
personale docente
tre insegnanti di sezione
tre insegnanti per laboratori (inglese, religione, teatro)
personale direttivo
una coordinatrice didattica
una responsabile amministrativa
Per il personale sono previsti nel corso dell’anno incontri di aggiornamento
e percorsi formativi sull’equipe stessa di lavoro.
La coordinatrice didattica
(Daniela Beretta)
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Il presidente della scuola dell’infanzia
(don Valentino Ottolini)
Bergamo, 10 settembre 2014