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XXXVIII
CONGRESSO
NAZIONALE
VOGLIAMO
Le riforme per la ripresa
Firenze, Istituto degli Innocenti
24-25 ottobre 2014
CON IL PATROCINIO DI
CON IL SUPPORTO DI
IN COLLABORAZIONE CON
MEDIA PARTNER
VOGLIAMO
XXXVIII CONGRESSO NAZIONALE ANDAF
Le riforme per la ripresa
Lettera del Presidente
Firenze, Istituto degli Innocenti
24-25 ottobre 2014
Cari Colleghi,
Benvenuti alla XXXVIII edizione del Congresso Nazionale ANDAF che si tiene a Firenze, nella magnifica
sede dell’Istituto degli Innocenti, il più antico Orfanotrofio laico al mondo.
CON IL PATROCINIO DI
CON IL SUPPORTO DI
IN COLLABORAZIONE CON
MEDIA PARTNER
Approfitteremo di questi due giorni per esaminare la situazione dell’Italia e per dibattere sulle riforme
che occorre fare per migliorarla, poiché dobbiamo purtroppo constatare che anche il 2014 è un anno
difficile, che registra una ripresa molto tenue e al di sotto delle attese e che pertanto non aiuta a risolvere
il problema più acuto del Paese, la disoccupazione.
“L’Italia che vogliamo. Le riforme per la ripresa” è il titolo del congresso: è una scelta netta e decisa,
abbiamo voluto rappresentare la speranza degli Italiani di vivere in un Paese “normale”, dove i cittadini
non devono essere costretti a combattere contro un’ottusa burocrazia che tarpa le ali a tante iniziative
e blocca gli investimenti esteri.
Vogliamo un’Italia dove la disoccupazione non raggiunga livelli altissimi, gettando nello sconforto milioni
di famiglie e spingendo i giovani ad emigrare cercando all’estero le opportunità che qui non si trovano
più.
Vogliamo un Paese libero dalla corruzione dilagante e dal clima di sfascio morale, che oltre a frenare lo
sviluppo e la meritocrazia, ci espongono al discredito internazionale.
Vogliamo un Paese che si faccia sentire nel contesto europeo, e si sieda con pari dignità al tavolo dove si
prendono le decisioni per il futuro del continente.
Vogliamo che vengano risolti in tempi certi i problemi principali del Paese, che verranno dibattuti nel
corso dei vari interventi, cui parteciperanno qualificati relatori provenienti dall’area del governo, dalle
istituzioni, dall’industria, dalla finanza, dall’università e dai nostri Comitati Tecnici.
Riteniamo che dal dibattito complessivo emergeranno suggerimenti utili ai responsabili delle istituzioni,
che potranno contribuire al rilancio del Paese, e potranno certamente accrescere il bagaglio professionale di noi CFO.
Avremo infine l’opportunità di goderci la magica atmosfera di bellezza e di cultura che caratterizza la
splendida città di Firenze, che arricchirà sicuramente il ricordo del Congresso 2014.
Un caro saluto a tutti!
Fausto Cosi
Presidente ANDAF
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XXXVIII
CONGRESSO
NAZIONALE
XXXVIII CONGRESSO NAZIONALE ANDAF
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Programma del congresso
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Visita al Corridoio Vasariano
(attività opzionale - 20,00 euro a persona)
16.00 - 18.00
ottobre
24
08.00 - 09.30 09.30 - 10.15
10.15 - 11.00
11.00 - 11.40
11.40 - 12.20
12.20 - 13.00
13.00 - 14.30 14.30 - 15.20
15.20 - 16.10
16.10 - 17.00
17.00 - 17.30
17.30 - 19.00
19.00 - 20.45
20.45 - 23.00
25
08.45 - 09.45
Power Breakfast
10.00 - 10.15
Indirizzo di saluto
10.30 - 11.00
Il Fisco che vogliamo
11.00 - 11.45
Coffee break
11.45 - 12.45 Affrontare la Metamorfosi
12.45 - 13.00
Chiusura lavori
13.00
Buffet lunch
ottobre
ottobre
Registrazione dei partecipanti e Welcome coffee
Cerimonia di apertura XXXVIII Congresso ANDAF
Cambiare l’Europa
Scenari futuri
I media: il racconto di una visione
La Pubblica Amministrazione
Light lunch
La Magistratura civile e tributaria
I settori trainanti del Made in Italy: la moda
Le iniziative per lo Sviluppo
Coffee break
Visita guidata alla Galleria dell’Accademia
Tempo libero
Cena di Gala presso Palazzo Capponi all’Annunziata
La partecipazione all’intera durata dei lavori congressuali
consente di maturare 13 crediti formativi per
gli iscritti all’Ordine dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili
VOGLIAMO
XXXVIII CONGRESSO NAZIONALE ANDAF
Le riforme per la ripresa
AGENDA congressUALE
Firenze, Istituto degli Innocenti
8.00 – 9.30 24-25 ottobre 2014
9.30 – 10.15
CON IL PATROCINIO DI
Registrazione dei partecipanti e Welcome coffee
24 ottobre
CERIMONIA DI APERTURA XXXVIII CONGRESSO ANDAF
CON IL SUPPORTO DI
IN COLLABORAZIONE CON
MEDIA PARTNER
Benvenuto
Giovanni Battista Decandia, Presidente Sezione ANDAF Toscana
Saluto autorità
Dario Nardella, Sindaco Firenze
Enrico Rossi, Presidente Regione Toscana
Apertura lavori
Fausto Cosi, Presidente ANDAF
10.15 – 11.00
CAMBIARE L’EUROPA (e cambiare l’Italia)
Keynote speech
Illustra le riforme necessarie in Europa perché i Paesi dell’Euro, in particolare l’Italia, possano ripartire.
11.00 – 11.40
IL CONTESTO GLOBALE
Scenari futuri
L’analisi di un autorevole economista sulle prospettive macroeconomiche:
quale futuro ci aspetta?
11.40 – 12.20 I MEDIA: IL RACCONTO DI UNA VISIONE
Luigi Gubitosi, Direttore Generale RAI - Radiotelevisione Italiana
Illustra il grande ruolo avuto dalla RAI nel nostro Paese e la sua evoluzione quale driver
in termini di visione e motivazione per i futuri imprenditori e manager.
Ne parla con Marcello Mancini, Direttore de “La Nazione”.
12.20 – 13.00 LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE: FATTORE FONDAMENTALE DEL CAMBIAMENTO
Laura Benedetto, Segretario Generale Camera di Commercio Firenze
Francesco Rana, Vice Capo di Gabinetto e Dirigente dell’Unità per la Semplificazione, Ministero per la 13.00 – 14.30 Stefano Micossi, Direttore Generale Assonime, Professore al Collegio d’Europa, Dipartimento Economia
Gregorio De Felice, Head Economist IntesaSanPaolo
Semplificazione e la Pubblica Amministrazione
Pierluigi Verbo, Partner Public Sector KPMG Advisory
Discutono delle riforme auspicabili per sburocratizzare, velocizzare e riqualificare l’opera della Pubblica Amministrazione, nell’ottica di supporto alla ripresa economica.
Alla luce di quanto sopra, le Camere di Commercio hanno ancora un ruolo utile?
Light lunch
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XXXVIII
CONGRESSO
NAZIONALE
XXXVIII CONGRESSO NAZIONALE ANDAF
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AGENDA congressUALE
24 ottobre
14.30 – 15.20 LA MAGISTRATURA CIVILE E TRIBUTARIA
Ivo Caraccioli, Presidente Centro di Diritto Penale Tributario, già Magistrato e Professore Ordinario di Diritto Penale Università di Torino
Michele Cordola, Presidente Associazione Magistrati Tributari Lombardia
Alberto Pera, Partner Gianni Origoni Grippo Cappelli & Partners, già Segretario Generale Autorità Antitrust
Federico Sutti, Managing Director Europa e Africa DLA PIPER
Illustrano il ruolo della Magistratura civile e tributaria nel vissuto giornaliero delle imprese e come le stesse possono trasformarsi, grazie a opportune
riforme, da fattore frenante a fattore trainante del PIL.
15.20 – 16.10 I SETTORI TRAINANTI DEL MADE IN ITALY: LA MODA
Ferruccio Ferragamo, Presidente Salvatore Ferragamo
Luca Peyrano, Head of Continental Europe - Primary Markets Borsa Italiana LSE Group
Andrea Tessitore, CEO Italia Independent
Dante Valobra, Partner EY, Responsabile Fashion
Dibattono i nuovi orizzonti della creatività italiana in un settore che può contribuire molto alla ripresa del Paese, se supportato da adeguate riforme.
16.10 – 17.00 LE INIZIATIVE PER LO SVILUPPO
Francesco Caio, Amministratore Delegato Poste Italiane
Nicola Ciniero, Presidente e Amministratore Delegato IBM Italia
Riccardo Raffo, Partner Deloitte e CFO Program Leader
Dibattono sulle problematiche dell’industria italiana, proponendo possibili soluzioni.
17.00 – 17.30 Coffee break
17.30 – 19.00 Visita guidata alla Galleria dell’Accademia
19.00 – 20.45 Tempo libero
20.45 Aperitivo e Cena di gala - Palazzo Capponi all’Annunziata
VOGLIAMO
XXXVIII CONGRESSO NAZIONALE ANDAF
Le riforme per la ripresa
AGENDA congressUALE
25 ottobre
Firenze, Istituto degli Innocenti
24-25 ottobre 2014
8.45 – 9.45
Power Breakfast (necessaria pre-registrazione)
La Grande Alleanza per la riqualificazione e l’efficientamento del sistema produttivo italiano
CON IL PATROCINIO DI
CON IL SUPPORTO DI
IN COLLABORAZIONE CON
MEDIA PARTNER
Claudia Carta, Responsabile Progetti Lighting Italia e Mercati Internazionali Gewiss
Daniele Di Anselmo, Responsabile Marketing & Sviluppo Commerciale Alba Leasing
Enrico Rainero, Coordinatore BRaVe Building & Operations Politecnico di Milano
10.00 – 10.15
Luis Ortiz Hidalgo, Chairman IAFEI
Gino Mazzi, Presidente ODCEC Firenze
10.15 – 11.15 COME RISPONDERE ALLA CRISI: LE PROPOSTE ANDAF
Fabrizio Acerbis, Managing Partner PwC Tax and Legal Services
Agostino Nuzzolo, Direttore Fiscale e Legale Italcementi
Raffaele Rizzardi, Delegato Italiano Fiscal Committee Confédération Fiscale Européenne
Sandro Santi, Membro Consiglio Nazionale ODCEC
Piergiorgio Valente, Presidente Comitato Tecnico ANDAF Fiscale
Dibattono le riforme necessarie nel settore fiscale, nell’ottica di semplificazione.
11.15 – 11.45
Coffee Break
11.45 – 12.45 AFFRONTARE LA METAMORFOSI
Umberto Galimberti, Filosofo
Descrive la “fatica di vivere” in tempi di metamorfosi e fornisce consigli per
affrontare positivamente il cambiamento.
12.45 – 13.00 Chiusura lavori
Fausto Cosi, Presidente ANDAF
13.00 Buffet lunch
Modera i lavori congressuali
Fulvio Giuliani, Capo Redattore RTL 102.5
INDIRIZZO DI Saluto
Tavola rotonda – Il Fisco che vogliamo
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XXXVIII
CONGRESSO
NAZIONALE
XXXVIII CONGRESSO NAZIONALE ANDAF
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ISTITUTO DEGLI iNNOCENTI
L’Istituto degli Innocenti, edificato nella prima
metà del ‘400, rappresenta la prima istituzione nel
mondo allora conosciuto dedicata esclusivamente
all’assistenza dei bambini, oltre a essere una
delle prime architetture rinascimentali, forse la
prima in assoluto, su progetto iniziale di Filippo
Brunelleschi.
Fu un importante lascito testamentario, quello del
mercante pratese Francesco Datini, a determinare
nel 1419 la costruzione in Firenze di un grande
Ospedale per i trovatelli.
L’Arte della Seta, individuata per la gestione dei
lavori di costruzione del nuovo Ospedale intitolato
a Santa Maria degli Innocenti, affidò il progetto
a Filippo Brunelleschi. I lavori della fabbrica
procedettero per buona parte del ‘500 ma i
bambini vi furono accolti già dal 1445. Considerato
ben presto un modello universale, l’Ospedale,
oggi Istituto degli Innocenti, ha proseguito nei
secoli l’impegno iniziale, adeguandosi alle nuove
normative sulla tutela dell’infanzia e della famiglia
e contribuendo anche alla loro determinazione.
Attualmente ospita due asili nido, una
scuola materna, tre case famiglia destinate
all’accoglienza di bambini in affido familiare e
madri in difficoltà. E’ divenuto inoltre Centro
nazionale di documentazione e analisi sull’infanzia
e l’adolescenza, punto di riferimento nazionale ed
europeo per la promozione della cura dei diritti
dell’infanzia.
La realizzazione dell’ospedale rinascimentale
Il disegno dell’Ospedale degli Innocenti fu per
Brunelleschi l’occasione per fissare i principi
della nuova architettura occidentale: è qui infatti
che si apre la prima stagione rinascimentale.
Agli Innocenti, dopo secoli, l’architettura torna
finalmente a misurarsi con i bisogni dell’uomo e
si pone al servizio della comunità, rivelando la sua
intrinseca potenzialità di trasformare e plasmare
lo spazio praticabile.
A segnare il legame con la città, Brunelleschi
scelse di marcare tutto il fronte sulla piazza con il
portico che inglobava completamente la struttura
protetta dell’interno. Raggiunse così un risultato
di perfetta armonia destinata a condizionare nei
secoli il disegno della piazza, che deriverà la sua
forma definitiva proprio da questa matrice che
ricorda un foro di epoca imperiale.
La
concezione
modulare
dell’architettura
brunelleschiana agevolava la trasposizione
del disegno anche all’interno, dove gli spazi si
dispiegavano intorno al Cortile degli Uomini,
perfetto elemento di rappresentanza e di snodo
strutturale.
Brunelleschi non rimase agli Innocenti fino alla
conclusione dei lavori, ma il suo spirito così
innovativo aveva ormai modificato la concezione
stessa della prassi architettonica. Guidate dalla sua
idea, le maestranze impegnate nella costruzione
del Cortile delle Donne dettero prova, con la
realizzazione del piccolo loggiato del primo ordine,
di una insospettabile sensibilità nel “progettare a
misura di bambino”.
Grazie alla lungimiranza dei committenti il luogo
su cui sorse il nuovo Ospedale era lontano dal
cuore civico-politico della città, ma al centro di
quella che sarà la citta medicea, basti pensare
al vicino convento di San Marco, alla basilica
dell’Annunziata, alla via Larga e a palazzo Medici.
VOGLIAMO
PALAZZO CAPPONI
Il Palazzo Capponi all’Annunziata, dimora storica
fiorentina tra le più famose, ci ospiterà la sera del
24 ottobre per la cena di Gala.
Fu fatto edificare dal senatore Alessandro Capponi
a partire dal 1702 su progetto di Carlo Fontana,
uno degli architetti romani più in voga dell’epoca,
e fu completato in pochi anni grazie alle ingenti
disponibilità finanziarie e all’esperienza culturale e
mondana appresa dal committente durante il suo
lungo soggiorno a Roma.
La decorazione pittorica delle sale, la più
importante del primo Settecento fiorentino, fu
iniziata nel 1703 e portata a termine, con alcune
interruzioni, nel 1725. Il progetto del giardino fu
messo in opera tra il 1736 e il 1741. La facciata
principale sulla strada si presenta molto regolare
e non troppo fastosa, quella interna, con i due
grandi corpi laterali avanzati sul giardino e la parte
centrale movimentata da un porticato, segue
una tipologia propria dei coevi palazzi romani. La
magnificenza della residenza, la fama delle sue
decorazioni e delle ricche collezioni qui ospitate,
ne fecero la mèta di molti viaggiatori stranieri, tra
cui Cochin e Montesquieu.
Firenze, Istituto degli Innocenti
24-25 ottobre 2014
CON IL PATROCINIO DI
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Alla morte del nipote Alessandro, il palazzo fu
ereditato da Pier Roberto Capponi, appartenente
a un altro ramo della famiglia, e quindi passò al
figlio Gino Capponi (1792-1876). Uomo colto e
progressista, fu tra le personalità più importanti
della Firenze dell’Ottocento, fondò l’“Antologia” del
Vieusseux e divenne Senatore del Regno. Negli anni
del primo Risorgimento la dimora accolse molti
esuli politici e fu punto di incontro dei maggiori
esponenti della vita culturale italiana ed europea,
tra cui Giacomo Leopardi, Alessandro Manzoni, lo
storico Colletta, Alphonse de Lamartine, Massimo
d’Azeglio e Giuseppe Giusti.
I Capponi
Provenienti forse dal contado Senese, sono
presenti a Firenze almeno dalla prima metà del XIII
secolo. All’inizio della loro ascesa sociale furono
mercanti soprattutto di lana e seta e politicamente
abbracciarono la fede guelfa. Non tardò ad arrivare,
al pari delle altre famiglie maggiorenti fiorentine,
anche un banco, una compagnia d’affari, che aveva
sedi anche a Milano, a Bologna, a Lione e in Oriente.
Le cariche politiche furono quasi una conseguenza
della ricchezza e del prestigio acquisito, per cui la
famiglia contò ben dieci gonfalonieri di giustizia e
cinquantasette priori tra i suoi membri.
Grande figura familiare fu Pier Capponi,
ambasciatore e condottiero che nel 1494 tenne
testa al Re Carlo VIII di Francia disceso in Italia
con un esercito alla conquista di Napoli. Alle
minacce di attacco dei francesi a fronte di pesanti
richieste finanziarie è rimasta celebre la sua
risposta: «E se voi suonerete le vostre trombe noi
suoneremo le nostre campane!» Sottintendeva
al fatto di essere pronto a radunare l’esercito
fiorentino, se necessario.
Sebbene l’ambasceria del Capponi fosse stata
chiara fu poi la mollezza di Piero di Lorenzo de’
Medici il Fatuo a far passare liberamente il Re di
Francia e il suo esercito per la Toscana cedendo
a ogni sua richesta: una leggerezza che gli costò
l’esilio dalla città, ma che probabilmente evitò una
rovina ben più disastrosa davanti a un esercito
più numeroso e moderno, dotato di artiglierie
trainate da cavalli. Piero divenne in seguito uno
dei personaggi emblematici della Repubblica
di Firenze. Venne ucciso in battaglia durante gli
scontri per la riconquista di Pisa del 1496.
XXXVIII CONGRESSO NAZIONALE ANDAF
Le riforme per la ripresa
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XXXVIII
CONGRESSO
NAZIONALE
XXXVIII CONGRESSO NAZIONALE ANDAF
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i luoghi di dante
Nel cuore della Firenze medievale, nell’anno 1265,
viene al mondo Durante di Alighiero degli Alighieri,
detto Dante e divenuto poi famoso come il Poeta
per antonomasia. Nato e cresciuto “sovra ‘l bel
fiume d’Arno a la gran Villa” (Inf. XXIII), l’autore
della Divina Commedia viene battezzato nel “bel
San Giovanni”.
Immaginiamo quindi un viaggio “nel mezzo del
cammin della sua vita”, per conoscere le sue opere
e capire il forte legame con la sua città natale.
Il tour parte da via Santa Margherita, dove sorge la
casa che ne ha visto i natali, oggi divenuta il Museo
Casa di Dante.
A pochi passi da qui si trova la chiesetta di Santa
Margherita dei Cerchi, dove Dante sposò Gemma
Donati, madre dei suoi tre figli. La tradizione vuole
inoltre che qui il poeta abbia conosciuto Beatrice.
Sono ancora lì, Dante e Beatrice, sulla parete
destra della chiesa, in un quadro che ne raffigura
proprio il primo incontro.
Si passa quindi a Piazza San Firenze, nel Palazzo
del Bargello. Al primo piano, nella cappella del
Palagio del Podestà, l’Alighieri è ritratto in rosso
tra le anime del Paradiso. Il profilo è attribuito a
Giotto di Bondone.
In Piazza Santa Croce incontriamo di nuovo il divino
Poeta, stavolta scolpito da Enrico Pazzi, mentre si
stringe nel suo abito con sguardo imponente.
Dentro la Basilica di Santa Croce c’è il
cenotafio che lo ricorda, in cui l’Italia e la
Poesia scolpite, ne piangono la scomparsa.
E torna ancora nella Cattedrale di Santa Maria del
Fiore, nell’affresco di Domenico di Michelino in cui
è ritratto con la Divina Commedia tre le mani, sullo
sfondo i tre regni e la città di Firenze.
Curiosità dantesche
1. In Piazza del Duomo, girate intorno alla
Cattedrale, fino alla piccola Piazza delle Pallottole.
Una lastra di marmo ricorda “Il sasso di Dante“. Si
dice che in quel punto il poeta restasse seduto a
lungo, a riflettere, tra un’ opera e l’altra.
2. Nella Chiesa di Santa Maria Maggiore c’è la
tomba di Brunetto Latini, letterato e notaio di
Firenze che insegnò a Dante “come l’uom s’eterna”
facendogli da maestro e da mentore.
3. Cercate, nell’angolo in cui Palazzo Vecchio
incontra il Piazzale degli Uffizi, inciso nel muro,
il profilo di Dante Alighieri. Sì, è proprio lui,
fronte alta e naso pronunciato. Secondo altri si
tratterebbe del profilo di Michelangelo.
4. In via Por Santa Maria, vicino al Ponte Vecchio,
c’è la Torre degli Amidei. Ai piedi della loro torre gli
Amidei uccisero Buondelmonte de’ Buondelmonti,
membro della famiglia rivale. L’episodio viene
ricordato da Dante nella Divina Commedia.
VOGLIAMO
la firenze medicea
Firenze, Istituto degli Innocenti
Per più
24-25 ottobre 2014
CON IL PATROCINIO DI
di tre secoli la famiglia Medici ebbe un
legame strettissimo con la città. Potere privato e
potere pubblico si confondono, dapprima nelle
astute mani di Cosimo il Vecchio e poi in quelle di
Lorenzo il Magnifico.
CON IL SUPPORTO DI
IN COLLABORAZIONE CON
MEDIA PARTNER
Attivi mercanti e banchieri, i Medici ebbero uno
stretto legame con la Chiesa e con le più illustri
case regnanti d’Europa, tanto da raggiungere il
Papato e il trono di Francia. Mecenati dell’arte,
favorirono il Rinascimento; propugnatori della
cultura e della scienza, fecero di Firenze la capitale
di uno stato ricco, potente e rispettato.
Un possibile itinerario mediceo in città parte dal
Palazzo Medici, costruito nel 1444 da Michelozzo
per Cosimo il Vecchio. All’interno la piccola
Cappella esalta il peso politico e civile della corte
medicea, con Lorenzo rappresentato in veste di
giovane Re.
Passato ai Riccardi, il palazzo fu ampliato con una
Galleria seicentesca dove è dipinta l’Allegoria dei
Medici.
Quasi a fianco del Palazzo Medici è il complesso
laurenziano con la Biblioteca che conserva i
preziosi libri raccolti sin dal tempo di Cosimo il
Vecchio e dal figlio Piero (l’uno grande e benefico
donatore del convento di San Marco, l’altro della
SS. Annunziata e di San Miniato al Monte) e con
la chiesa di San Lorenzo che conserva, con la
Sagrestia Vecchia, la Sagrestia Nuova e la Cappella
dei Principi le tombe della famiglia, estintasi nel
1737.
Attraversando l’antico centro della città si ha
memoria del primo insediamento mediceo nel
Mercato Vecchio (via Medici) e del banco mediceo
presso la Loggia del Mercato Nuovo, voluta da
Cosimo I (1547).
In piazza Signoria e in Palazzo Vecchio sono
visibili i segni del passaggio del potere politico in
mani medicee. Le sculture della piazza e quelle
sotto la Loggia (che fu denominata ‘dei Lanzi’ nel
Cinquecento) sottolineano il potere dei duchi e
granduchi medicei: da Ercole e Caco del Bandinelli
al Perseo del Cellini, al Nettuno dell’Ammannati,
al Ratto delle Sabine e al Monumento Equestre di
Cosimo I del Giambologna.
Nel cortile di Palazzo Vecchio e al suo interno, la
presenza di Cosimo I ed Eleonora di Toledo è resa
visibile nelle trasformazioni eseguite dal Vasari e
dai suoi numerosi assistenti che trasformarono
il Palazzo della Signoria comunale in un grande
palazzo ducale, sfarzosamente decorato con cicli
pittorici e sculture.
Ma è la costruzione degli Uffizi (1560) a segnare
l’apice del potere di Cosimo I, che incarica il Vasari
di collegare Palazzo Vecchio con la nuova reggia
di Palazzo Pitti, grazie al Corridoio Vasariano
edificato sopra alle antiche botteghe del Ponte
Vecchio.
All’ultimo piano fu allestita una delle più
prestigiose raccolte di opere d’arte di ogni genere,
e nella Tribuna il Buontalenti creò uno scrigno
magico per le gemme, i dipinti e le sculture di
maggior pregio.
A Palazzo Pitti e a Boboli, lussuoso giardino
creato dietro la reggia dal Tribolo (1550), i Medici
vissero come sovrani incontrastati, circondandosi
di dipinti e arredi di altissima qualità e di fascino
straordinario.
XXXVIII CONGRESSO NAZIONALE ANDAF
Le riforme per la ripresa
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XXXVIII
CONGRESSO
NAZIONALE
XXXVIII CONGRESSO NAZIONALE ANDAF
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DA VEDERE A POCHI PASSI DAL CONGRESSO
GALLERIA DEGLI UFFIZI
Piazzale degli Uffizi, 6
Da martedì a domenica, ore 8,15-18,50
Chiusura: tutti i lunedì, Capodanno, 1° maggio,
Natale. La biglietteria chiude alle 18.05
Biglietto intero: € 6,50
GALLERIA DELL’ACCADEMIA
Via Ricasoli 60
Da martedì a domenica, ore 8,15-18,50
Chiusura: tutti i lunedì, Capodanno, 1° maggio,
Natale
La biglietteria chiude alle 18.20
Biglietto intero: € 6,50
MUSEO NAZIONALE DEL BARGELLO
Palazzo del Bargello - Via del Proconsolo, 4
Lunedì – Domenica ore 8.15 - 13.50
Chiusura: 1°, 3°, 5° domenica, 2° e 4° lunedì di ogni
mese; 1° gennaio, 1° maggio, 25 dicembre
La biglietteria chiude alle 13.20
Biglietto intero: € 4,00
MUSEO DELLE CAPPELLE MEDICEE
Piazza Madonna degli Aldobrandini, 6
Da lunedì a domenica, ore 8,15-13,50
La biglietteria chiude alle 13.20
Le operazioni di chiusura iniziano alle 13.35
Biglietto intero: € 6,00
MUSEO DI SAN MARCO
Piazza S. Marco 3
Dal lunedì al venerdì: ore 8,15 – 13,50
La biglietteria chiude alle 13,20
Le operazioni di chiusura iniziano alle 13.30
Biglietto intero: € 4,00
GALLERIA PALATINA
Piazza de’ Pitti, 1
Da martedì a domenica, ore 8,15-18,50
Chiusura: tutti i lunedì; Capodanno, 1° maggio,
Natale. La biglietteria chiude alle 18.05
Le operazioni di chiusura iniziano alle 18.30
Biglietto intero: € 8,50
CENACOLO DEL GHIRLANDAIO E MUSEO DI
OGNISSANTI
Borgo Ognissanti 42
Lunedì-martedì-Sabato ore 9,00 -12,00,
Chiusura: Capodanno, 1° maggio, Natale
TEPIDARIUM
Via Bolognese, 17
Tutti i giorni, 8.30-19
(con variazioni stagionali)
Ingresso gratuito
MUSEO STIBBERT
Via Frederick Stibbert, 26
Da lunedì a mercoledì, 10-14. Da venerdì a
domenica, 10-18 (chiuso giovedì)
Sezione giapponese aperta su prenotazione
il venerdì alle ore 15:00, il sabato alle 11:00 e
domenica alle 15:00.
Biglietto intero: € 8,00
VOGLIAMO
INFORMAZIONI UTILI
Firenze, Istituto degli Innocenti
FIRENZE CONVENTION BUREAU
24-25 ottobre 2014
Quest’anno mettiamo a disposizione dei
partecipanti al congresso un servizio innovativo
offerto dal Florence Congress Booking, il
portale ufficiale di prenotazione alberghiera
dedicato alle conferenze che si svolgono a
Firenze. Realizzato da Firenze Convention
Bureau e utilizzato da associazioni nazionali
e internazionali offre ai congressisti il canale
più conveniente e sicuro per prenotare il loro
soggiorno a Firenze.
VI RICORDIAMO CHE IL MESE DI
OTTOBRE PER FIRENZE è ALTA
STAGIONE E VI CONSIGLIAMO DI
PRENOTARE IL PRIMA POSSIBILE IL
VOSTRO SOGGIORNO.
Avendo selezionato gli hotel per la conferenza
ogni delegato avrà l’opportunità di vivere a
pieno l’esperienza condividendo il soggiorno
con i colleghi e sfruttando tutte le opportunità
di networking.
Grazie alle numerosissime partnership e il
rapporto che Firenze Convention Bureau ha
con gli albergatori fiorentini possiamo offrire
le migliori tariffe disponibili e condizioni di
prenotazione favorevoli, fino a esaurimento.
e dopo aver cliccato su
CON IL PATROCINIO DI
CON IL SUPPORTO DI
IN COLLABORAZIONE CON
MEDIA PARTNER
Per accedere al servizio è necessario
collegarsi al portale
www.florencecongressbooking.com
BOOK YOUR ROOM
inserire il codice per accedere all’area
riservata dedicato al congresso ANDAF:
14C194
XXXVIII CONGRESSO NAZIONALE ANDAF
Le riforme per la ripresa
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XXXVIII
CONGRESSO
NAZIONALE
XXXVIII CONGRESSO NAZIONALE ANDAF
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visita al corridoio vasariano *
23 ottobre
€ 20,00 a persona
inizio ore 16.00 - durata 2 ore
Il Corridoio Vasariano fu realizzato nel 1565
dall’architetto Giorgio Vasari che già aveva
realizzato l’attuale Galleria degli Uffizi. L’opera fu
commissionata dal granduca Cosimo I de’ Medici
in concomitanza del matrimonio di suo figlio
Francesco e Giovanna d’Austria. L’idea del percorso
sopraelevato era nata per dare opportunità ai
granduchi di muoversi liberamente e senza pericoli
dalla loro residenza al palazzo del governo. Per
evitare cattivi odori al passaggio del granduca, il
mercato delle carni che si svolgeva su Ponte Vecchio
fu trasferito altrove e sostituito dalle botteghe degli
orafi che ancora oggi occupano il ponte.
Oltrepassato l’Arno il corridoio passa sopra il
loggiato della facciata di Santa Felicita e con un
balcone, protetto dagli sguardi da una pesante
cancellata, si affaccia direttamente dentro la chiesa,
per far sì che i componenti della famiglia granducale
potessero assistere alla messa senza scendere tra
il popolo. Sul finire della Seconda guerra mondiale
il passaggio sul Corridoio Vasariano, era l’unico
punto di attraversamento nord-sud della città,
come immortalato in un episodio del film Paisà di
Roberto Rossellini.
Attualmente il Corridoio Vasariano fa parte della
Galleria degli Uffizi e al suo interno è raccolta la
più vasta e importante collezione al mondo di
autoritratti, che vanta un’origine di tutto rispetto,
legata al nome di un membro della famiglia Medici,
il cardinale Leopoldo (del quale sono esposti ben
tre ritratti).
Oggi la collezione conta oltre settecento esemplari.
I ritratti seguono un ordine approssimativamente
cronologico e stilistico: pochi gli esemplari del
Cinquecento (Andrea del Sarto, Giorgio Vasari,
Baccio Bandinelli, la Tintoretta), vastissima
invece la collezione secentesca (Ludovico Cigoli,
i due Annibale Carracci, i senesi Francesco Vanni
e Ventura Salimbeni, Guido Reni, Rubens, il
Domenichino, Pietro da Cortona, il Suttermans,
Bernini, la copia di Van Dyck, Velasquez, Rembrandt,
Carlo Dolci, Chaivistelli, Gumpp, Luca Giordano,
Baciccio, Andrea Pozzo) per poi continuare con il
Settecento e il primo Ottocento (Niccolò Cassana,
Giuseppe Maria Crespi, Rosalba Carriera, Giovanni
Domenico Ferretti, Liotard, Pompeo Batoni, Joshua
Reynolds, lo Zoffany, Angelica Kauffmann, David, la
Vigée- Lebrun, Canova, Ingres, Corot e Delacroix).
Gli italiani Hayez, Fattori e Lega, Pellizza da Volpedo,
Corcos; gli inglesi Hunt, Leighton, l’olandese Alma
Tadema, gli impressionisti americani Chase e
Sargent, lo svizzero Giron.
* Questa attività è opzionale e sarà effettuata solo al raggiungimento del numero
minimo di 25 persone
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