PRESENTATO IL PROGETTO CLARA - Università degli Studi di

Periodico dell’Università di Ferrara
Aut. Tribunale n. 5 del 4/10/2011
PRESENTATOILPROGETTOCLARA
'Smart cities' e tecnologie innovative al servizio delle città
Nella foto: un momento della presentazione
Si è tenuta lunedì 3 marzo 2014, nella sala del Consiglio Comunale di Ferrara (p.zza
Municipio, 2), la presentazione pubblica del progetto CLARA (CLoud plAtform and
smart underground imaging for natural Risk Assessment), a cui sono intervenuti i sindaci,
tecnici e operatori delle città e delle aziende coinvolte, insieme al Rettore e a docenti
dell'Università di Ferrara.
Il progetto, che ha ottenuto il finanziamento del Ministero dell'Istruzione, Università e
Ricerca, è finalizzato allo sviluppo di sensori, tecnologie e sistemi innovativi per la
diagnostica non invasiva del sottosuolo per la mitigazione del rischio sismico e
idrogeologico e individua come tre casi di studio i territori comunali di Ferrara, Matera
ed Enna. Si tratta di una grande opportunità che prevede per Ferrara, come per le altre
realtà territoriali partner del progetto, la redazione di un piano di prevenzione del rischio
sismico e di salvaguardia di beni architettonici e monumentali.
"Il progetto CLARA è un'iniziativa di respiro nazionale - ha affermato durante il convegno
l'Assessora all'Ambiente del Comune di Ferrara Rossella Zadro - infatti potremo
realizzare le azioni messe in campo grazie alla vincita di un bando nazionale istituito dal
Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca. Ferrara e Matera hanno deciso di
unire esperienze e progetti riguardanti la tematica 'Sicurezza del Territorio' e questa scelta
sinergica di grande valore culturale ha permesso al progetto di aggiudicarsi la seconda
posizione nella categoria. Il tema centrale di questa iniziativa riguarda la valutazione dei
rischi sismici e idrogeologici presenti sul territorio che verranno analizzati con metodo
sistematico e con l'ausilio di una forte componente tecnologica che farà da collante a tutto
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il meccanismo di ricerca. L'avvento e la costruzione di una 'smart city' ferrarese adattata
alle nuove esigenze del territorio ha l'intento di creare, attraverso una serie di azioni
coordinate, la conoscenza e l'informazione dei cittadini riguardo le tematiche ambientali e i
rischi connessi. Il cittadino informato dovrà diventare anche un valido supporto e un buon
alleato dell'Amministrazione comunale per l'interpretazione dei segnali di rischio
esistenti".
Il Sindaco di Ferrara Tiziano Tagliani ha affermato a questo proposito nel corso del
dibattito "che la cittadinanza, per essere parte integrante e attiva del meccanismo, ha
bisogno di riappropriarsi della storia sociale che la accompagna e sta alla base di tutto.
Dobbiamo prendere coscienza della realtà di ieri ma soprattutto di quella attuale per essere
pronti ad agire in situazioni che non ci sono familiari. Il Comune ha già intrapreso attività
e percorsi che consentiranno alla rete informativa di crescere e ampliarsi sempre di più;
laboratori ed esercitazioni fatte nelle scuole ne sono un esempio pratico. A supportare il
ricco sistema informativo che prevede una collaborazione diretta e democratica tra Stato,
Enti e cittadini, la segnalazione e la diffusione delle notizie deve essere semplice e
immediata. Clausola fondamentale: un linguaggio accessibile, chiaro, alla portata di tutti".
Il Rettore dell'Università di Ferrara Pasquale Nappi, ha sottolineato che "il maggior
punto di forza di questa nuova progettualità è la stretta collaborazione fra tutti i partner,
ovvero privati, enti di ricerca ed enti pubblici. Diverse realtà come aziende e istituzioni,
dislocate su tutto il territorio nazionale, hanno l'obbiettivo di convergere nella stessa
direzione di ricerca per raggiungere quelle politiche e quelle azioni in grado di migliorare la
vita delle comunità di riferimento. L'unione delle forze può portare a risultati scientifici
mai raggiunti, ecco perché puntiamo tutto sulle sinergie".
LA SCHEDA DEL BANDO E DEL PROGETTO C.LA.R.A.
Il Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca (MIUR) ha finanziato il 19
febbraio 2014 i progetti selezionati sul Bando Nazionale "Smart Cities and Communities"
(D.D. n. 391/Ric del 5 luglio 2012). Il Progetto "CLARA - CLoud plAtform and smart
underground imaging for natural Risk Assessment", finalizzato allo sviluppo di sensori,
tecnologie e sistemi innovativi per la diagnostica non invasiva del sottosuolo per la
mitigazione del rischio sismico e idrogeologico in aree urbane, è una delle due proposte
selezionate per tematica "Sicurezza del Territorio".
Questo risultato è particolarmente significativo poiché il bando MIUR è stato molto
competitivo. La Commissione di valutazione, strutturata in 16 panel tematici, formata da
35 esperti, ha lavorato in sessioni a distanza per poter beneficiare, in tutte le fasi, del
contributo continuativo e necessario dei 17 membri internazionali selezionati nell'ambito
dell'albo esperti della Commissione Europea. Le proposte sono state sottoposte a una
rigorosa valutazione comparata, che ha portato alla formulazione del giudizio per ogni
singolo progetto di ricerca.
Il progetto, il cui valore si aggira complessivamente attorno ai 20 milioni di euro
finanziati in gran parte con risorse del MIUR, vede quale soggetto promotore il
CNRIMAA ed un partenariato misto pubblico-privato costituito da Centri di Ricerca
(Consiglio Nazionale delle Ricerche, Osservatorio Geofisico Sperimentale di Trieste),
Università (Università di Ferrara, Università La Sapienza di Roma, Università di
Catania, Università di Enna), grandi imprese (tra le quali e-Geos, Meridionale Impianti,
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Sidercem, IDS, Gruppo HERA) e PMI (Tecnoin, Sinergis, altre) con forte propensione
all'innovazione ed un sistema di stakeholders (Comune di Ferrara, Comune di Matera,
Protezione Civile della Provincia di Enna) capace di esprimere una domanda
"Intelligente" e con forti contenuti tecnologici.
Il progetto individua tre casi di studio su cui sperimentare e promuovere l'utilizzo di un
sistema innovato integrato per la gestione dei rischi naturali in ambiente urbano e
periurbano: uno nella Città di Ferrara, interessata a redigere un adeguato piano per
prevenzione del rischio sismico e di salvaguardia di beni architettonici e monumentali,
uno nella Città di Matera, interessata allo studio del sottosuolo urbano nel centro storico
dei Sassi ed il terzo nell'area della Provincia di Enna per la mitigazione del rischio
idrogeologico.
L'obiettivo principale del progetto è la mitigazione degli effetti dei dissesti idrogeologici e
sismici, che interessano i centri abitati, mediante l'acquisizione di una maggiore
conoscenza del territorio. Cambiamenti climatici e progressiva antropizzazione del suolo,
infatti, hanno reso le nostre città sempre più vulnerabili alle calamità naturali. CLARA
sperimenterà nuove tecnologie osservative (in-situ e remote) ed ICT per il rafforzamento
delle capacità sociali per affrontare i rischi naturali in ambiente urbano.
CLARA svilupperà smart technology diffuse che consentano la gestione e la condivisione
di informazioni complesse, quali le basi di dati relative alla reale esistenza e consistenza
dei livelli di pericolosità dei fenomeni idrogeologici e sismici e di vulnerabilità delle
risorse esposte nelle aree urbanizzate, adottando i paradigmi open-government ed
opendata, anche per il coinvolgimento attivo della popolazione alla percezione,
comunicazione e mitigazione dei rischi naturali, per lo sviluppo di comunità resilienti agli
effetti dei cambiamenti climatici e per una consapevole partecipazione pubblica alle
politiche ambientali.
CLARA pone al centro l'esploratore urbano: l'uomo in mobilità ed in perenne connessione
ad internet che i dispositivi a realtà aumentata non solo rendono sempre informato di ciò
che avviene attorno a lui, ma che gli permettono anche di condividere in tempo reale
quanto dai lui osservato.
L'efficacia dei risultati della ricerca verranno verificati e dimostrati in un contesto
urbano attraverso dei Living Labs come strumento all'interno di interventi coerenti con
la strategia delle Smart Cities. La proposta adotta un approccio sistemico per
realizzazione di un infrastruttura open per la rappresentazione di dati spaziali (SDI) e
per la caratterizzazione delle principali proprietà fisiche di suolo e sottosuolo basato sulla
piena integrazione delle più moderne tecnologie geofisiche di esplorazione del sottosuolo
(es. tomografia sismica attiva e passiva, tomografia a microonde, tomografia di
resistività), sensoristica avanzata (es. fiber optics, MEMS, sciami UAV) e tecnologie ICT
(es: open Cloud, spatio temporal reasoning, web-gis, web-services, web-sensors) per la
visualizzazione e la modellazione di dati geologici e geofisici del sottosuolo.
Ferrara, 3 marzo 2014
Maria Grazia Campantico