Strumenti di vetro - Young Jazz Festival

YOUNG JAZZ FESTIVAL 14
X edizione – Foligno (17 - 25 maggio 2014)
COMUNICATO STAMPA
A Young Jazz si suona anche il vetro riciclato!
In “Jazz Community”, la parte sociale di Young Jazz Festival, fa ingresso un tema socioambientale come il riciclo, con il vetro trasformato in eccezionale strumento musicale.
L’iniziativa è resa possibile dall’incontro tra l’agenzia Arpa Umbria, l’azienda
Blueside/Steroglass e straordinari percussionisti (Tetraktis e Michele Rabbia).
Domani, sabato 17 maggio, alle 21.30 nello spazio Zut! in programma quindi
uno straordinario e suggestivo concerto per la prima giornata di festival,
che invece prenderà il via ufficialmente alle 18 presso il Relais Metelli
con l’esibizione dell’Ugoless Duo (Daniele Tittarelli e Fabio Sasso)
FOLIGNO – Si suonerà utilizzando strumenti musicali come gong, udu drum, maracas, shekerè,
tubofoni, campane tibetane, campane tubolari, glass chimes. Ma la loro straordinaria particolarità
ed unicità è quella di essere in vetro. Sarà quindi sicuramente un momento magico ed irripetibile il
concerto in programma sabato 17 maggio all’interno del nuovo spazio Zut! di Foligno in
occasione della prima giornata di Young Jazz Festival, l’edizione del decennale, e con inizio alle
21.30.
Una partenza originale e molto suggestiva per il festival folignate che quest’anno all’interno della
sua sezione rivolta al sociale “Jazz Community” ha inserito - al fianco quindi delle altre iniziative
(Giezzisti, Liberorchestra, Spring Jazz) che fanno diventare il jazz la musica che unisce e dà voce
a tutta la comunità, compresi i disabili, gli anziani, i bambini e gli stranieri - pure un tema socioambientale come quello del riciclo. Protagonista sarà quindi il vetro che grazie all’esperienza,
all’artigianalità e all’innovazione tecnologica firmate Blueside/Steroglass (la Steroglass è azienda
perugina leader nel campo delle apparecchiature scientifiche in vetro che da qualche anno ha
scelto di differenziarsi puntando pure all’arredamento di design con il marchio Blueside) è stato
trasformato in eccezionale ed originale strumento musicale per stimolare alla sperimentazione
e spingere all'improvvisazione.
E per questo, come afferma il direttore artistico Giovanni Guidi, Young Jazz si conferma “un
festival unico al mondo nel legare l’improvvisazione del jazz all’intera comunità e alle tematiche
sociali”. Come sicuramente è unico al mondo a presentare un concerto con soli strumenti di
vetro. Young Jazz ospiterà così un’esibizione di straordinari percussionisti, Tetraktis insieme a
Michele Rabbia. In circa quindici anni di attività i Tetraktis (Matteo Flori, Gianni Maestrucci, Laura
Mancini, Leonardo Ramadori, Gianluca Saveri) seguono un percorso che prende origine dalla
musica contemporanea di derivazione classica ma che incontra molti altri linguaggi tra cui a
musica popolare antica, il jazz, il pop. La principale scelta artistica che orienta il percorso del
gruppo è quella di non porre barriere di genere, cercando anzi gli incontri più vari ed inusuali. E
proprio dall’incontro con Michele Rabbia, un funambolo della batteria e di tutto ciò che si può
percuotere per la sua capacità attraverso il ritmo di costruire narrazioni musicali e suscitare
emozioni, scaturisce un concerto che evocherà atmosfere speciali, grazie al vetro che si
trasformerà quindi in strumento musicale.
A raccontare come è nato questo progetto è Roberto Falocci, amministratore della Blueside:
“L'idea è nata dalle forti passioni per il vetro, per il design e per la musica – afferma Falocci – ma
è per puro caso che sono venuto a contatto con Leonardo Ramadori grande musicista dei Tetraktis
un gruppo perugino di percussionisti di professione che assieme ai tecnici dell'Arpa di Perugia mi
hanno incoraggiato a sviluppare il progetto di questi strumenti musicali in vetro, partendo da scarti
di lavorazione e da vecchie materie prime di taglio alchimistico oramai desuete e destinate al
riciclo, utilizzate in passato per reazioni chimiche. I tetraktis grazie alla loro esperienza ci hanno
suggerito di realizzare una vera e propria gamma di percussioni con le quali riescono
autonomamente a sostenere un concerto senza bisogno di altri strumenti”.
“Con l’utilizzo del vetro per questa destinazione – spiega anche Svedo Piccioni, direttore generale
Arpa Umbria (Agenzia regionale per la protezione ambientale) – abbiamo voluto dare una idea
diversa, grazie ai nostri tecnici ad un imprenditore illuminato come Falocci e ai Tetraktis, di come si
possono recuperare i materiali di scarto e l’Arpa quindi in questo modo vuole pure dimostrare che
si può fare questo mestiere non facendo solo controlli ma anche in maniera innovativa ed utile. Ed
il modo più immediato per trasmettere soprattutto ai giovani cosa significhi riciclare è stato pensare
ad un’iniziativa come questa”.
Poi c’è stato l’incontro con Young Jazz che, secondo Falocci, “ha manifestato interesse al nostro
progetto, lo ha ritenuto innovativo e adatto al proprio spirito sperimentale e culturale”. “E siamo
veramente lusingati – continua – che Michele Rabbia abbia deciso di improvvisare sul lavoro
musicale impostato dai Tetraktis che propongono sia brani propri, che scritti da John Cage, padre
della musica minimale contemporanea dei primi del novecento. Sarà sicuramente un momento di
musica senza confini”.
Ma come “suonano” questi strumenti? Ad illustrarlo è ancora Falocci: “Grazie alla sua
composizione chimico fisica precisa e rigorosa il vetro borosilicato può garantire la massima
riproducibilità sia nelle forme che nei suoni. La risposta sonora del vetro borosilicato è unica e
diversa da quella di qualsiasi altro tipo di vetro. Le sonorità sono bellissime e delicatissime, il
timbro di questi strumenti è unico; si possono ottenere suoni primordiali altamente evocativi. Il loro
design ricercato, la loro trasparenza, li fa sembrare sospesi nell'aria. Per tutte queste ragioni i
nostri strumenti verranno commercializzati a breve nei nostri store e nei principali negozi di
strumenti musicali sia italiani che internazionali”.
Young Jazz comunque, prima di questo concerto-evento, prenderà il via ufficialmente alle 18 con
l’esibizione presso il Relais Metelli dell’Ugoless Duo composto da Daniele Tittarelli al sax e
Fabio Sasso alla batteria. Il suond di questo nuovissimo gruppo è ancora tutto da scoprire, ma
voci di corridoio
parlano di “qualcosa di strano che si avvicina”, “un dado a nove facce”, “emozioni
forti, atmosfere rarefatte e colorate con riferimenti al passato e al presente”, “musica per i
lavoratori”, “Jazz a 380 gradi”.
Per info:
www.youngjazz.it
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Ufficio Stampa “Young Jazz Festival”
Danilo Nardoni - 349.1441173 - [email protected] - [email protected]