www.temponews.it tempo.carpi Settimanale di @Tempo_di_Carpi a soli € 0,50 in edicola venerdì 25 aprile 2014 anno XV - n. 16 attualità, cultura, spettacolo, musica, sport e appuntamenti Spedizione in Abbonamento Postale Regime libero Modena tassa riscossa, Tax percue. Autorizzazione della Filiale di Modena Poste Italiane spa Sondaggio della settimana A scuola fino al venerdì anche alle medie? FAVOREVOLE O CONTRARIO? VOTA SU WWW.TEMPONEWS.IT Federico Andreoli Dorio Silingardi EX STELLA: carpi ha la sua NUOVA residenza Psichiatrica Andrea Rossi Lo sport? Una filosofia di vita Il fatto di essere diventato il cognato di Matteo Renzi non lo ha cambiato. “Continuo a investire sulla mia professionalità e a occuparmi della mia famiglia: la mia vita è quella di sempre” afferma il personal trainer Federico Andreoli, carpigiano, classe 1972, oggi residente nel bolognese. tra le righe: Il vescovo sbarca su Twitter SOCIETA’ di Sara Gelli testimoni di geova in crescita in città SALUTE I RAGAZZI DELLA 3A delle Guido Fassi si RIUNISCONO DOPO 51 ANNI fecondazione eterologa La parola al dottor Emilio Arisi amianto a carpi: “siamo in gravissimo ritardo” il report ichese fa luce sulle trivellazioni: imbarazzo della regione venerdì 25 aprile 2014 2 anno XV - n. 16 Sondaggio della settimana A scuola fino al venerdì anche alle medie? FAVOREVOLE O CONTRARIO? VOTA SU WWW.TEMPONEWS.IT Un nuovo orario delle lezioni dal lunedì al venerdì anche alle scuole medie: questa la proposta avanzata da un gruppo di genitori delle Scuole Don Milani. Il nuovo orario sarebbe dalle 8 alle 14 con due brevi pause, dal lunedì al venerdì, a partire dall’anno scolastico 2015-2016. Tra le righe... A i fedeli della Diocesi di Carpi la Pasqua ha portato un’ importante novità perché sulle orme del papa, anche il vescovo Francesco Cavina è sbarcato su Twitter: Francesco Cavina (@CavinaVescovo) è il suo account, già visibile sul popolare social network. Il primo tweet, intorno alle 23.30 di sabato al termine della Veglia pasquale (“Cristo ha vinto la morte ed è vivo, Egli è qui, adesso e bussa alla porta della nostra vita! Buona Pasqua!”). Dopodiché ha twittato tutti i giorni. Nell’ultimo scrive: “A tutti è riservata la grazia della resurrezione. L’unica condizione è quella di scegliere il Risorto come Signore della propria vita”. Il vescovo Cavina sa bene che viviamo in un’epoca in cui anche Il graffio Il vescovo su Twitter parla al ‘continente digitale’ le varie forme di siti, applicazioni e reti sociali possono aiutare l’uomo a vivere momenti di riflessione e di autentica domanda. Nella essenzialità di brevi messaggi, spesso non più lunghi di un versetto biblico, si possono esprimere pensieri profondi, occasioni di preghiera o condivisione della Parola di Dio. Per ora suoi i followers, cioè le persone che seguono i suoi tweet, sono 44 mentre i following (quelli che il Vescovo Cavina segue su Twitter) sono l’Osservatore Romano, l’Avvenire, il settimanale diocesano Notizie e papa Francesco. Ce la farà il Vescovo Cavina a replicare, a livello locale, il successo di papa Francesco che ha raggiunto il record di 1 milione e 660 followers? Sara Gelli Frase della settimana... La Iena Errani, messo al palo da Science, chiede scusa per lo scivolone. Non ero in malafede, assicura. C’è chi si è dimesso per molto meno. Non nel nostro Paese naturalmente... “Gli ideali della cultura di Sinistra sono nel mio cuore ben custoditi e difesi, non certo nei comportamenti dei nostri amministratori”. Dichiarazione di Deanna Guidi, candidata nella lista civica Carpi del fare per Benatti, candidato sindaco di Forza Italia. Foto della settimana Qualcuno ci osserva... attualità, cultura, spettacolo, musica, sport e appuntamenti DIRETTORE RESPONSABILE Gianni Prandi CAPOREDATTORE Sara Gelli REDAZIONE Jessica Bianchi, Federica Boccaletti, Francesca Desiderio, Enrico Gualtieri, Francesca Zanni, Marcello Marchesini, Clarissa Martinelli, Chiara Sorrentino. IMPAGINAZIONE e GRAFICA Liliana Corradini PUBBLICITA’ Multiradio - 059698555 STAMPA Centro stampa delle Venezie - 049-8700713 REDAZIONE e AMMINISTRAZIONE Via Nuova Ponente, 24/A CARPI Tel. 059 645566 - Fax 059 642110 [email protected] COOPERATIVA RADIO BRUNO arl Registrazione al Tribunale di Modena N. 1468 del 9 aprile 1999 Chiuso in redazione il 23 aprile 2014 venerdì 25 aprile 2014 anno XV - n. 16 3 sisma e ricostruzione E siste un nesso tra le operazioni di iniezione/ estrazione e stoccaggio di fluidi e l’attività sismica del maggio 2012? A questo inquietante interrogativo è stata sostanzialmente chiamata a rispondere la Commissione tecnico-scientifica (Ichese) incaricata dalla Regione Emilia Romagna. “L’attività sismica immediatamente precedente il 20 maggio e l’evento principale del 20 maggio sono statisticamente correlati con l’aumento dell’attività di estrazione e re-iniezione di Cavone”, si legge nelle conclusioni della relazione stilata. E, ancora, “l’attuale stato delle conoscenze e l’interpretazione di tutte le informazioni raccolte ed elaborate non permettono di escludere, ma neanche di provare, la possibilità che le azioni inerenti lo sfruttamento di idrocarburi nella concessione di Mirandola possano aver contribuito a innescare l’attività sismica del 2012 in Emilia”. E, infine, “lo studio effettuato non ha trovato evidenze che possano associare la sequenze sismica del maggio 2012 in Emilia alle attività operative svolte nei campi di Spilamberto, Recovato, Minerbio e Casaglia, mentre non può essere escluso che le attività effettuate nella Concessione di Mirandola abbiano potuto contribuire a innescare la sequenza. Va comunque considerato che tutto l’orogene appenninico sottostante la pianura padana è sismicamente attivo ed è quindi essenziale che alle attività produttive vengano associate azioni appropriate che contribuiscano a gestire il rischio sismico inerente La Commissione Ichese sostiene che non si possa escludere una relazione di causa effetto fra i terremoti dell’Emilia del maggio scorso e le attività di estrazione ma a Cavone si continua come se nulla fosse accaduto Il report segreto fa nuova luce sulle trivellazioni L’Assemblea legislativa della Regione Emilia Romagna ha sospeso in via precauzionale qualsiasi nuova attività di ricerca e coltivazione di idrocarburi su tutto il territorio regionale. queste attività”. Sono questi i passaggi fondamentali delle conclusioni che la commissione Ichese ha elaborato, i quali aprono scenari nuovi sulle trivellazioni nel nostro territorio. Dopo l’imbarazzato silenzio da parte dei vertici della Regione sul report Ichese, consegnato a metà febbraio e mai reso pubblico, sino alla pubblicazione di alcune indiscrezioni sulla rivista Science, il presidente Vasco Errani chiede venia: “nessuna sottovalutazione dei problemi, ma è necessario un approfondimento tuttora in corso poiché questa relazione non dà risposte risolutive. Abbiamo sempre agito in buona fede”. Buona fede o no, la Regione ha deciso di estendere, sino all’acquisizione dei risultati di una nuova commissione convocata dal Ministero dello Sviluppo economico (un’altra?) la sospensione di qualsiasi nuova attività di ricerca e coltivazione (sono 14 al momento le richieste in corso di valutazione ambientale). Per quanto riguarda le trivellazioni in corso e quelle già autorizzate invece, Cavone compreso, nessun blocco: potranno continuare la propria attività. Un provvedimento insufficiente che non soddisfa il La Regione ha deciso di estendere, sino all’acquisizione dei risultati di una nuova commissione la sospensione di qualsiasi nuova attività di ricerca e coltivazione (sono 14 al momento le richieste in corso di valutazione ambientale). Per quanto riguarda le trivellazioni in corso e quelle già autorizzate, invece, Cavone compreso, nessun blocco: potranno continuare la propria attività. Movimento No Triv di Reggio Emilia, come ci spiega l’attivista Elisabetta Sala dopo l’incontro in Regione, durante la seduta dell’Assemblea Legislativa con gli assessori Paola Gazzolo e Giancarlo Muzzarelli, lo scorso 15 aprile. “Da anni chiediamo trasparenza su queste attività, dati pubblici e accessibili, in modo non solo da non generare confusione e illazioni di fantasia, ma anche per poter condividere scelte sul territorio insieme a chi ci amministra. Tre settimane fa, una delegazione di No Triv, insieme al sindaco di Ferrara Tagliani e ad altri primi cittadini, doveva essere ricevuta in Regione dall’assessore Muzzarelli che non si è nemmeno presentato all’appuntamento, sostituito dal sottosegretario Bertelli in rappresentanza delle istituzioni e da alcuni membri del Servizio Geologico. Alla mia domanda sullo stato del rapporto Ichese hanno dichiarato che la Commissione era stata sospesa a data da destinarsi per gravi problemi di salute di due componenti e che, in ogni caso, era ancora lontana dal prendere qualsiasi decisione. Sapere che il rapporto è rimasto per oltre un mese tra le mani dei nostri amministratori regionali, ci fa malissimo, come cittadini e come persone che hanno chiesto da sempre trasparenza e partecipazione”. La conclusione del rapporto è chiara: non si può escludere completamente la correlazione tra le attività di estrazione in corso nella Bassa dagli Anni 80 e il sisma del 2012. “Ciò dovrebbe bastare per programmare uno stop di queste attività, soprattutto in presenza di faglie attive sismogenetiche. Problematica gravissima che si va ad aggiungere alle nostre rimostranze circa l’impatto ambientale di tali operazioni e l’effettiva necessità di estrarre idrocarburi, dal momento che per la loro scarsa presenza in Italia, ne importiamo ben oltre il 90%. Il gioco non vale la candela”. Oggi più di ieri. Jessica Bianchi 4 venerdì 25 aprile 2014 Casa mia, quanto mi costi... L a crisi non molla e si moltiplicano le famiglie incapaci di far fronte alle numerose spese legate alla gestione della casa. La perdita del lavoro infatti comporta un’inevitabile contrazione del reddito che si ripercuote pesantemente sulla capacità delle persone di onorare le rate del mutuo o dell’affitto, così come le spese delle utenze e del condominio. Tra coloro che rischiano di ritrovarsi in mezzo alla strada non solo stranieri ma anche famiglie italiane e padri o madri separati. Un fenomeno preoccupante che si sta allargando sempre più anche nella nostra città. Un quadro drammatico al quale i servizi sociali faticano a offrire risposte concrete. Le quattro storie che vi raccontiamo oggi sono storie di ordinaria quotidianità. Quattro nuclei famigliari che lottano con la mancanza di liquidità e non sanno più a che santo appellarsi. C’è M. quarantenne italiana costretta a chiudere la propria attività per stare anno XV - n. 16 La crisi non molla e si moltiplicano le famiglie incapaci di far fronte alle numerose spese legate alla gestione della casa. La perdita del lavoro infatti comporta un’inevitabile contrazione del reddito che si ripercuote pesantemente sulla capacità delle persone di onorare le rate del mutuo o dell’affitto, così come le spese delle utenze e del condominio Storie di ordinaria drammaticità accanto a un congiunto malato ma, oggi, il lavoro part time che ha trovato non le consente di far fronte a tutte le spese. “Ho tre figli minorenni a carico - racconta - e la situazione è davvero difficile”. La famiglia vive in un appartamento in affitto “in nero”. Poi la donna scopre che il locale presto sarà messo all’asta: “ho smesso di pagare il canone di locazione ma abbiamo accumulato arretrati nel pagamento delle utenze e non so come farvi fronte”. E poi ci sono A. e R. una coppia straniera con un bimbo piccolo: lei ha lavorato in maglieria Tutti loro si sono rivolti a Porta Aperta per cercare aiuto, conforto e ascolto. Purtroppo, a mancare, è il lavoro e con esso il sacrosanto diritto di avere un tetto sopra la testa e la possibilità di vivere una vita dignitosa. fino al 2011, lui nel settore meccanico fino a due anni fa. La crisi ha rubato loro il lavoro e con quello la possibilità di immaginare un futuro sereno: “la palazzina nella quale vivevamo aveva molti problemi. Nessuno pagava l’affitto e le rate condominiali e il proprietario, stufo, ha deciso di vendere tutto”. La coppia ha trovato un’altra sistemazione ma ha accumulato debiti per quasi 2.000 euro tra spese condominiali, utenze non pagate e un paio di affitti non onorati. “I risparmi che abbiamo messo da parte sono praticamente finiti. Non sappiamo più cosa fare”. Al coro si unisce anche la voce di G. un cinquantenne italiano, sepa- rato e inoccupato, che non riesce più a pagare i 180 euro mensili per la camera che occupa, in un appartamento condiviso con altre persone. La disperazione fa capolino anche nella vita di un’altra famiglia carpigiana la quale, dopo aver accumulato quasi 3.000 euro di debiti per affitti non pagati, si è vista arrivare l’avviso di sfratto. “E ora?” domandano con la voce rotta. “Cosa faremo?”. Tutti loro si sono rivolti a Porta Aperta per cercare aiuto, conforto e ascolto. Purtroppo, a mancare, è il lavoro e con esso il sacrosanto diritto di avere un tetto sopra la testa e la possibilità di vivere una vita dignitosa. Jessica Bianchi “ Con gli attuali ritmi di dismissione, per bonificare l’Italia dall’amianto ci vorranno almeno altri 85 anni. Un ritardo gravissimo che compromette la salute dell’ambiente e la nostra. Su questo tema scontiamo anni di silenzio ma per non generare panico servono informazione, trasparenza e azioni concrete tese ad arginare il problema, ed è per questo che l’Ona (Osservatorio nazionale Amianto presieduto dall’avvocato Ezio Bonanni) ha elaborato un piano nazionale amianto alternativo a quello del Governo (presentato il 24 aprile presso la Camera dei Deputati unitamente al Movimento 5 Stelle)”. Non fa sconti il solierese Andrea Rossi, commissario del Comitato Ona di Carpi. E la nostra città non sfugge alla tendenza generale: “la strada da fare anche a livello locale è in salita. Occorre un piano strutturale di bonifica, ad oggi non predisposto, dal momento che il censimento dell’amianto nelle strutture pubbliche non è ancora completo e non ne esiste uno per quelle private”. In città, al tema dei manufatti in cemento/amianto si aggiunge, come è noto, anche quello della presenza dell’agente cancerogeno nella rete idrica. Ona ha appena depositato un’interrogazione parlamentare tesa a “spezzare la cortina di silenzio che avvolge la pericolosità dell’amianto, contribuendo a sollevare il dibattito e a migliorare la situazione”. Al centro, del documento, “la legittimità della sperimentazione sulla rete idrica” che Aimag sta per adottare (con il be- N el corso del primo mandato (20042009), dopo una prima fotografia effettuata sulle infrastrutture delle discipline praticate, era emersa la loro insufficienza a soddisfare le esigenze delle società sportive. Pertanto fu deciso di pianificare investimenti per la realizzazione di strutture sportive di base allo scopo di assicurare la pratica sportiva nelle scuole e nei settori gio- venerdì 25 aprile 2014 anno XV - n. 16 5 Il solierese Andrea Rossi è commissario di Ona, Osservatorio nazionale Amianto, di Carpi “Amianto: siamo in grave ritardo” Andrea Rossi “La strada da fare anche a livello locale è in salita. Occorre un piano strutturale di bonifica, ad oggi non predisposto, dal momento che il censimento dell’amianto nelle strutture pubbliche non è ancora completo e non ne esiste uno per quelle private”. neplacito dell’Ausl) per arginare la presenza di fibre di amianto nell’acqua, ovvero l’immissione nella piu vecchia delle due tubature principali dell’acquedotto (una risalente al 1959 e una al 1972) di una sostanza alimentare costituita da monofosfato di sodio e zinco la quale dovrebbe favorire il processo di formazione di una pellicola di idrossicarbonato di zinco sulle pareti interne dei tubi, impedendo così il contatto fra acqua ed L’intervento... eternit. Una spesono numerosi i medici che “Con gli rimentazione, la invitano alla prudenza e alla attuali ritmi cui efficacia, come “potenziale correlazione di dismissioha sottolineato lo con lo sviluppo di patologie ne, per bonificare stesso ideatore del tumorali” (ndr dottoressa l’Italia dall’amianto progetto, dottor Fiorella Belpoggi, dottor ci vorranno almeItalo MelchiorVito Totire e professor no altri 85 anni. Un re, è tutta da Giancarlo Ugazio, comporitardo gravissimo dimostrare. “Un nente del comitato tecnicoche compromette la scientifico di Ona). “Per il provvedimento salute dell’ambiennon condivisiprincipio di precauzione te e la nostra salute”. bile - continua - conclude Andrea Rossi - si il commissario deve fare in modo che le perchè quando c’è cambio di maggiori sicurez- fibre di amianto non inquidi mezzo la salute za e salubrità?” domanda nino in alcun modo l’acqua. provocatoriamente Rossi. occorre applicare L’obiettivo di Ona non è il principio di pre- “Una rete che, tra l’alallarmare, bensì prevenire cauzione. E allora tro, non perderebbe più 2 situazioni di pericolo. Sia milioni di metri cubi d’acperché perdere questo concreto o soltanto qua ogni anno”. Difficile, tempo? Il formupotenziale. Per tale motiprecisa anlato proposto da “E chi lo dice vo riteniamo cora Andrea Aimag costa reopportuno e che i Rossi, capire lativamente poco doveroso evicarpigiani (circa 15mila euro cosa abbia tare ogni forma per sei mesi di spe- provocato la non sarebbero di ingestione di dispersione disposti a ripagarsi rimentazione) ma fibre di amianla rete idrica in di fibre di l’unica soluzione to, in modo che cambio di sicurezza non contamiamianto è quella di sostie salubrità?” tuire le tubature in nelle tunino l’organibature ma amianto con altre smo umano”. mi domando se, a Carpi, i che non lo conIntanto Ona, congiuntamennostri amministratori abbia- te al Movimento 5 stelle, tengono”. Mirco Arletti, presidente no “fatto tutto il necessario ha presentato una proposta per evitare tale fenomeno, di Aimag, ha più di legge per agevolare la recependo i principi della volte ribadito che dismissione di manufatti in il rifacimento dei 218 chilo- legge del 1996 che invita amianto, portando gli incengli enti a sfruttare ogni metri di tubature in cementivi statali dal 65 al 72% e occasione possibile (come to-amianto presenti in città introdurre l’obbligatorietà le rotture del manto strada(circa il 45% del totale), della bonifica, a prescindere le per rimettere mano alla costerebbe circa 60 miliodalle condizioni di deterete fognaria o alla posa di ni di euro, una spesa non rioramento del cemento/ fibre ottiche…) per sostisostenibile nell’immediato amianto. Vedremo se in un tuire tratti di rete in eternit, senza aumentare le bollette quadro di silenzioso semi ottimizzando dei cittadini. immobilismo, qualcosa si “L’unica così le risorse”. muoverà. Per il bene nostro “E chi lo dice soluzione La pericolosità e delle giovani generazioni che i carpiè quella di dell’ingestiogiani non affinché non si ritrovino a sostituire le ne di fibre sarebbero fare i conti con un ambiente tubature in amianto di amianto è disposti a sempre più deturpato e pericon altre che non lo estremamente coloso per la loro salute. ripagarsi la dibattuta, ma rete idrica in contengono”. Jessica Bianchi Sottopasso Bretella di C.Alberto D’Addese (assessore) Approvato uno studio per dare il via a una cordata e realizzare un Palazzetto dello Sport vanili, garantendo le attività agonistiche di 1° livello. Con la realizzazione delle Palestre Leonardo da Vinci, Santa Croce, Palestra della Solidarietà, Campo Mul- tisport Ciccio Siligardi e la palestra in costruzione di Cibeno, il quadro degli investimenti su queste strutture sarà completato. Per quanto riguarda gli inve- stimenti sulle strutture sportive per le attività agonistiche di vertice è necessario invece realizzare un Palazzetto dello Sport. Per questi motivi la scorsa settimana è stato approvato in Giunta uno studio di fattibilità in modo da poter dare il via a una cordata per la sua realizzazione. L’area individuata è quella occupata attualmente dalla piscina coperta. Riteniamo che investire prima nelle strutture di base sia stata la scelta giusta anziché destinare migliaia di euro a una sola struttura agonistica di alto livello che avrebbe impedito ai tanti ragazzi dei nostri quartieri di praticare sport. Non vanno dimenticati infine l’intervento di sistemazione dello Stadio Cabassi e l’avvio dei lavori per la costruzione della nuova Piscina Onorio Campedelli. L’intervento è in attesa di copertura finanziaria I n risposta alla lettera apparsa sullo scorso numero di Tempo, intitolata Il sottopasso ciclopedonale della Bretella è indecente, vorrei sottolineare che, per ovviare al problema descritto dalla cittadina, è previsto un intervento che prevede: la chiusura della aperture laterali del sottopasso, la realizzazione di un raccoglitore centrale dell’acqua, l’istallazione di una pompa per il sollevamento dell’acqua per il superamento del dislivello e il suo scarico e l’impiantistica per l’alimentazione. L’intervento è attualmente in attesa di copertura finanziaria. 6 A venerdì 25 aprile 2014 Carpi la Residenza psichiatrica ora c’è: tempo un mese e la struttura privata ricavata all’interno dell’immobile ex camiceria Stella di via Tre Febbraio sarà pronta per accogliere i pazienti. “E’ in corso la richiesta di autorizzazione al funzionamento e la richiesta di accreditamento presso la Regione Emilia Romagna per renderla operativa a tutti gli effetti” spiega Dorio Silingardi, presidente di Segesta di Carpi, società specializzata in realizzazioni e ristrutturazioni di strutture socio- sanitarie e assistenziali, di cui assume anche la gestione, spesso in convenzione con le aziende sanitarie. Nella nostra provincia, nel 2008, Segesta in collaborazione con altri part- Dorio Silingardi L a matematica, si sa, non è un’opinione ma, alle volte, può accadere che i conti non tornino. Ed è ciò che si perpetra da anni all’ospedale Ramazzini di Carpi dove, pur susseguendosi le inaugurazioni di nuovi reparti e di innovative dotazioni tecnologiche, lo status quo rimane pressoché immutabile. Un esempio è costituito dal Centro Impianti dell’Unità operativa di Otorinolaringoiatria, diretta dal dottor Stefano Galli: punto di riferimento nazionale per la microchirurgia dell’orecchio, i medici e i tecnici che vi operano hanno sostanzialmente le mani legate e le liste d’attesa non si riducono. Il Reparto di Otorinolaringoiatria dell’Ospedale, centro regionale accreditato per la cura della sordità, al quale si somma un Servizio di Audio - Vestibologia tra i migliori in Italia, rischia per mancanza di volontà politica, di saltare o, nella migliore delle ipotesi, di continuare a lavorare ai minimi termini, nonostante oggi il Ramazzini vanti ben dieci sale operatorie. “Lo scorso anno - spiega il dottor Maurizio Negri - abbiamo applicato 18 impianti cocleari e 4 protesi Baha (acronimo di Protesi Acustica Ancorata all’Osso), donate dall’associazione carpigiana Asi - Affrontiamo insieme la sordità. Nel 2014, sinora, abbiamo impiantato 5 orec- anno XV - n. 16 Tra un mese la struttura privata ricavata all’interno dell’immobile ex camiceria Stella di via Tre Febbraio sarà pronta per accogliere i pazienti La residenza psichiatrica ora c’è ners del settore ha inaugurato l’RSA Residenza Formigine Srl per anziani ricavata negli spazi dell’ex ospedale di Formigine e, più di recente, nel 2013, a Castelfranco Emilia, la struttura residenziale educativa integrata dedicata ai minori affetti da disagio e vittime di abusi denominata Torre dei Cappi. A Carpi esistono luoghi di promozione della vita sociale per le persone affette da disturbo psichico ma la Residenza psichiatrica di via Tre Febbraio è la prima a carattere sanitario. Gli spazi ampi e luminosi completamente ristrutturati accolgono, al piano rialzato, gli spazi per un centro diurno mentre al primo e al secondo piano trovano posto la Residenza a Trattamento Intensivo e la Residenza a Trattamento Protratto (20 posti letto in totale). I colori pastello dall’arancione al giallo, dall’azzurro al verde caratterizzano le pareti dei diversi piani dove sono stati ricavati spazi comuni come la sala mensa e la sala fumatori, ma anche l’ambulatorio medico, camere doppie e singole con bagno, una sala e una tisaneria a ogni piano. Considerando che il Centro di salute mentale (Csm) di Carpi è privo dal 2007 dei suoi dieci posti letto spariti e mai più ripristinati, trasferiti dall’Ausl nella casa di cura privata convenzionata Villa Rosa a Modena, Segesta si è resa disponibile per convenzionare i posti letto secondo le necessità dell’Ausl, che ancora però non ha preso una decisione definitiva. D’altra parte, il dibattito sulla necessità di una Residenza psichiatrica a Carpi va avanti dal 2009 a colpi di parole spe- se e promesse non mantenute, progetti annunciati e poi abortiti. Il precedente direttore Ausl Caroli aveva stanziato un milione e mezzo di euro poi destinati alla ristrutturazione delle sale operatorie del Ramazzini; poi si era parlato di un possibile accordo con Villa Rosa che però nel frattempo aveva cambiato proprietà e dalla famiglia Forghieri era passata alla Kos del Gruppo De Benedetti; Kos e Gulliver avevano individuato la possibile sede della Residenza Psichiatrica negli edifici della Fondazione Paltrinieri a Santa Croce ma al progetto si era opposta la Diocesi. L’ultima dal fronte pubblico è la promessa dell’attuale direttore Ausl Martini di costruire a Fossoli in via Del Carpine una struttura per dodici posti complessivi. Le famiglie sono ancora in attesa di una risposta concreta e intanto il fabbisogno è cresciuto perché è in sensibile aumento il numero di persone affette da patologie psichiatriche. Il Reparto di Otorinolaringoiatria dell’Ospedale, centro regionale accreditato per la cura della sordità, al quale si somma un Servizio di Audio - Vestibologia tra i migliori in Italia, rischia per mancanza di volontà politica, di saltare o, nella migliore delle ipotesi, di continuare a lavorare ai minimi termini I conti non tornano A vigilare sulla situazione Ci sono i componenti di Asi, capitanati dal presidente, Pinto. Una realtà nata per difendere i diritti delle persone affette da ipoacusia. chi artificiali”. Per restare centro accreditato ogni anno debbono essere applicati almeno 12 impianti e la direttrice sanitaria, Teresa Pesi, ha assicurato “che tali standard saranno mantenuti”, ma i numeri potrebbero crescere se solo l’Azienda lo volesse. E con un discreto guadagno per le sue casse: l’applicazione di un impianto cocleare prevede un esborso di circa 20mila euro. Come centro di riferimento regionale, Carpi ha la possibilità di accogliere pazienti da tutt’Italia beneficiando di un rimborso da parte della Regione di circa 30mila euro a impianto, un vantaggio economico per l’Azienda Usl. Ora, con 10 sale operatorie, il Ramazzini potrebbe assumere un ruolo di spicco nel panorama sanitario della Provincia di Modena, dando risposte di qualità al tema della sordità. “In quanto riconosciuti dalla Regione come centro di terzo livello, siamo autorizzati, certificati e attrezzati per trattare la sordità dalla A alla Z”, prosegue il dottor Negri. Peccato che, riconoscimenti a parte, l’èquipe di medici e tecnici della U.O. ORL del Ramazzini, non venga valorizzata e impiegata quanto meriterebbe. A vigilare sulla situazione ci sono anche i componenti di Asi, capitanati dal presidente, Domenico Pinto. Una realtà, quella di Asi, nata oltre due anni fa, per difendere i diritti delle persone affette da ipoacusia, offrire informazioni sugli impianti cocleari e sollecitare l’intervento di enti e strutture sanitarie per quanto riguarda la diagnosi precoce, una corretta protesizzazione e un’assistenza duratura ed efficace. Un presidio quello di Asi a cui nulla sfugge: “abbiamo incontrato Cristina Marchesi, direttore sanitario dell’Azienda Usl di Modena, la quale ci ha rassicurati circa il destino del centro regionale accreditato per la cura della sordità di Carpi. Ciò non toglie che le liste d’attesa debbano essere ridimensionate e il numero di impianti cocleari posti ogni anno non deve conoscere battute d’arresto, poiché i costi di tali impianti sono ben poca cosa rispetto a quelli elevatissimi che la società deve sostenere per L’idea di disporre già ora di posti in Residenza psichiatrica potrebbe almeno convincere l’Ausl a riportare sul territorio le convenzioni attualmente a Modena in attesa della costruzione della struttura in via del Carpine a Fossoli: i pazienti e le loro famiglie potrebbero evitare così i disagi del trasferimento a Modena. L’ex camiceria Stella sta, dunque, per rinascere e un angolo del centro storico da anni abbandonato sarà presto restituito alla città: la Residenza psichiatrica è anche un bell’esempio di riqualificazione dell’esistente senza cementificazione ulteriore del territorio. “Le ristrutturazioni costano un po’di più rispetto a strutture progettate e costruite ex novo – prosegue Silingardi – ma è una scelta di campo: evitare di costruire consumando ancora il territorio e avere il valore aggiunto di una struttura situata in un contesto urbano che gode della vicinanza dei servizi, dell’ospedale e di tutto quello che offre il nostro meraviglioso centro storico”. Sara Gelli ogni persona lasciata alla sua sordità”. Obiettivo di Asi è quello di rompere il silenzio su un handicap di cui poco si sa e poco si parla, la sordità appunto: “ci stiamo battendo per far sentire la nostra voce in Regione così come a Roma e creare una nuova cultura intorno al tema della sordità”. Asi fa anche rima con solidarietà: “un 17enne colpito da una malattia rarissima, nato senza il condotto uditivo, necessitava di una protesi ossea impiantabile, intervento che l’Ufficio invalidi di competenza gli ha rifiutato. Abbiamo deciso di fare qualcosa noi”. E così Asi ha donato all’ospedale di Carpi quattro protesi Baha, affinché non una, bensì quattro persone, potessero cominciare a sentire. Ha inoltre acquistato 300 batterie per una famiglia con un bimbo sordo cieco a carico, nella quale il padre ha perduto il lavoro e non è più in grado di far fronte a tale spesa non coperta dalla Regione: “dove non arrivano le istituzioni ci sono le associazioni. Un contributo preziosissimo quello offerto, giorno dopo giorno, dai volontari”, ha dichiarato l’assessore alle Politiche Sociali, Alberto Bellelli. Vero, peccato che spesso, tale contributo, venga sminuito da scelte politiche scarsamente condivisibili. Modena centriche e poco lungimiranti. Jessica Bianchi I l pasticcio all’ospedale Pertini ha generato nuove paure nelle coppie con problemi di fertilità che già si sottopongono a faticose e costose cure pur di procreare. Al professor Emilio Arisi, ginecologo carpigiano per anni primario all’Ospedale Santa Chiara di Trento, chiediamo: Quali consigli darebbe a chi sta per affrontare questa esperienza? “Va detto che problemi di questo tipo sono avvenuti anche in altre parti del mondo e nel passato anche in Italia. Ricordo che pochi anni fa negli Stati Uniti, nel laboratorio gestito da un famosissimo ginecologo, furono impiantati per errore embrioni di razza nera in donne bianche e viceversa. Il problema riscontrato all’Ospedale Pertini di Roma è evidentemente un fatto di grande risonanza mediatica, che pone problemi di ordine etico e psicologico alle donne che devono affrontare queste procedure e altri di carattere pratico, come la necessità di avere livelli di controllo molto stretti in ognuno dei passaggi. Il che non ci può esimere dal fare considerazioni sugli organici carenti con cui gli operatori della sanità in generale sono costretti a lavorare, tenendo conto che in Italia i tagli sullaSanità sono sempre più pesanti e tali da compromettere la qualità delle prestazioni. Il primo consiglio che darei è comunque quello di rivolgersi a strutture pubbliche e private qualificate, con casistiche I n occasione della ricorrenza dell’8 marzo, Festa della Donna, l’Europa, attraverso il Comitato Europeo dei diritti sociali, ha condannato duramente l’Italia per la sostanziale disapplicazione della legge 194 del 1978 sull’interruzione volontaria di gravidanza. Il Consiglio d’Europa, scendendo nel dettaglio del problema, chiama in causa lo spropositato numero di medici ginecologi obiettori di coscienza evidenziando come, in intere province e regioni italiane, il diritto della donna è pesantemente violato. L’Europa ci mette sul banco degli imputati di fronte a questa diffusa violazione della legge 194, la quale provoca, almeno in numerose zone del Paese, la disapplicazione della legge. Il duro monito dell’Europa ha, però, un difetto: è stato mosso troppo tardi (la legge sull’aborto è entrata in vigore 30 anni fa) consentendo di sottrarre alle donne di tante nostre realtà, un diritto costituzionalmente protetto. Nonostante il numero degli aborti negli ultimi anni si sia sensibilmente ridotto, sono aumentati, in controtendenza, i casi di obiezione, che costringono le donne a un’emigrazione forzosa, alla ricerca di strutture ospedaliere dove il numero di medici non obiettori garantistica il servizio in modo soddisfacente contando su strutture adeguate (si vedano la Regione Emilia Romagna e molte venerdì 25 aprile 2014 anno XV - n. 16 7 Il pasticcio all’ospedale Pertini ha generato nuove paure nelle coppie con problemi di fertilità che già si sottopongono a faticose e costose cure pur di procreare. Ne parliamo col ginecologo Emilio Arisi Fecondazione eterologa: la Corte Costituzionale dice sì Emilio Arisi importanti, nelle quali vi sia un numero adeguato di personale, in termini di medici e biologi, capaci di garantire il controllo di ogni passaggio della procedura (dal prelievo dell’ovocita, alla etichettatura delle provette, che va sempre eseguita in presenza di due operatori…), la cui operatività venga controllata e certificata da enti esterni. Strutture che pubblichino sistematicamente i propri risultati. Una volta scelta la struttura alla quale rivolgersi, la donna e la coppia si devono fidare, poiché non è possibile vivere un’esperienza psicologicamente tanto coinvolgente come quella della fecondazione assistita con la continua paura che qualcosa vada nel verso sbagliato”. Quanti tentativi sono da considerarsi sani prima di cadere nell’accanimento? “Il numero dei tentativi di fecondazione assistita cui la coppia può sottoporsi sono ovviamente in relazione con le ragioni cliniche che portano la coppia ad affrontare la procedura, ma L’intervento... anche con l’età della donna e della coppia e con il tipo di tecnica utilizzata (più o meno invasiva). Un numero razionale di tentativi si può collocare intorno a 2/3, anche perché i dati della letteratura dimostrano che oltre non ha senso procedere, in quanto le probabilità di successo svaniscono”. Quanto costa mediamente cercare di avere un figlio con la fecondazione assistita? “I costi di una procedura per la fecondazione assistita sono soprattutto di tipo psicologico e la loro quantificazione è difficile, per il diverso coinvolgimento di ogni singola persona. Vi è poi certamente il costo economico diretto, diversificato a seconda del tipo di struttura, pubblica o privata. In quella pubblica i costi possono essere limitati ad alcune centinaia di euro per i ticket, mentre nella struttura privata i costi in Italia possono raggiungere alcune migliaia di euro. A questo però si sommano i costi per le giornate di lavoro perse, i viaggi da e per il centro, eventuali soggiorni fuori casa e altre spese aggiuntive. Senza dimenticare il fatto che le strutture pubbliche spesso hanno lunghe liste d’attesa. Alla luce di ciò, molte coppie, ogni anno, scelgono di andare all’estero: il cosiddetto turismo riproduttivo. Una delle mete più frequentate dagli italiani è la Spagna, dove la legge permette la fecondazione assistita anche per le donne single, l’ovodonazione, l’embrio-donazione, oltre che l’anonimato dei donatori”. Qualche giorno prima dello scandalo al Pertini, un giudice ha ripristinato la legittimità dell’eterologa. In cosa consiste? “La fecondazione eterologa rende possibile la fecondazione con sperma od ovociti non provenienti dalla coppia. In altri termini una donna può essere fecondata con sperma proveniente da un donatore, oppure può ricevere l’impianto di un ovocita donato da altra donna e fecondato con lo sperma del proprio partner. Ciò che la sentenza della Corte Costituzionale ha ripristinato il 9 aprile 2014 è un fatto etico fondamentale, in quanto consente una scelta personale senza obbligare nessuno a intraprenderla se non è d’accordo”. Perchè oggi tante coppie faticano ad avere figli dell’avvocato Saverio Asprea L’obiezione di coscienza è contraria alla legge sull’interruzione di gravidanza province che ne fanno parte, di cui diremo più diffusamente in seguito) e sul supporto di consultori efficienti. L’origine di queste larghe inadempienze rispetto alla 194 sta nel fatto che questa legge è nata fortemente squilibrata, favorendo sin dall’origine l’obiezione senza strumenti giuridicamente legittimi, per limitarla. Il rifiuto del medico è un diritto individuale che attiene alla coscienza dell’uomo prima che del professionista: nessuno lo può cancellare o contestare, è nato con la legge e su questa si fonda la sua forza. Si potrebbe fare un confronto sulla portata e il peso dei diritti che la legge 194 riconosce e, ovviamente, tutela: quale di essi è più meritevole? Quello della donna che affronta il dramma dell’aborto rinunciando alla maternità o quello del medico e del personale ausiliario che, di fronte alla richiesta della donna, oppone il proprio diritto a dire no all’eliminazione del feto? Si può fare una sorta di graduatoria tra questi diritti per stabilire quale dei due meriti maggiore protezione e prevalenza sull’altro? A nostro parere il problema non sta qui. La legge è nata così, controbilanciando quei diritti. C’è stato un eccesso di garantismo a favore del personale sanitario e senza preoccuparsi se le strutture ospedaliere sarebbero state, nel prosieguo dell’applicazione della legge, idonee a garantire il servizio abortivo rendendolo efficiente attraverso l’organizzazione all’interno della struttura ospedaliera o in ambito regionale. Ciò che oggi si deve constatare, sulla scia della condanna pronunciata dal Comitato Europeo è che il numero di obiettori in Italia ha raggiunto una percentuale che oscilla tra il 75% e il 90% e perciò supera quella, ottimistica, contenuta nella relazione del Ministero della Sanità che parla di un 70%. Il monitoraggio che la nuova ministra della salute, con la collaborazione delle Regioni, ha avviato, attribuisce le difficoltà ad accogliere le richieste delle donne anche a una distribuzione di personale medico non adeguata nelle singole strutture e da regione a regione. Né si può caricare di responsabilità per l’inadeguatezza del servizio di IVG, l’aumento di richieste di interruzione poiché il nostro Paese, oggi, è agli ultimi posti nella graduatoria: nel 2012 sono state 106.000 circa, con uno scarto enorme rispetto alle interruzioni del 1982 (furono circa 235.000). Come già detto, mentre gli aborti diminuiscono, le obiezioni di coscienza aumentano (negli ultimi 30 anni, del 17%). Secondo l’associazione dei medici ginecologi (Laiga) basta offrire qualche esempio di ospedali nei quali il numero degli obiettori è largamente prevalente, se non assorbente. Nell’ospedale civile di Como sono 18 su 20; negli ospedali riuniti di Venezia sono 8 su 10; nel Policlinico Umberto I di Roma sono 39 su 40; nell’ospedale civile di Cosenza su 16 medici 15 sono obiettori. Ci sono poi tre ospedali sardi, quelli di Bosa, Ozieri e Businco in cui tutti i medici ginecologi sono obiettori. In regioni come Lazio, Campania e Calabria, l’interruzione della gravidanza incontra gravi difficoltà. Basti ricordare il caso di Valentina, segnalato un mese fa dai giornali, che si è trovata priva di assistenza per l’aborto richiesto a un ospedale di Roma ed è stata costretta a partorire nel bagno il feto, già compromesso da una malattia genetica. Da noi come vanno affrontate queste drammatiche vicende? Dalla situazione illustrata dal dottor Paolo Accorsi, primario di Ginecologia, è possibile trarre un certo conforto. Le nostre donne, se debbono rivolgersi all’interruzione volontaria, non sono esposte ai rischi di cui si è accennato. naturalmente? “La sterilità di coppia è certamente una problema percentualmente in aumento per una serie di ragioni, in parte comprensibili in parte di difficile interpretazione. L’inquinamento ambientale e lo stress hanno sicuramente riflessi negativi sugli ormoni sessuali maschili e femminili, riducendo il numero degli spermatozoi prodotti in ogni eiaculato e creando disequilibri sul ciclo mestruale con la conseguente riduzione delle probabilità di una buona ovulazione. Altre componenti sono certamente lo stile di vita (fumo, droghe, alcool, comportamenti sessuali a rischio di malattie sessualmente trasmesse). Un altro fattore molto importante è il fatto che la gravidanza venga cercata in epoca fertile sempre più avanzata, ma la fertilità diminuisce col progredire dell’età. Infatti se la probabilità di restare gravida entro un anno è massima intorno al 35% - tra i 20 e i 25 anni, scende al 20% a 35 anni e al 10% a 40. Ma oggi le donne che cercano figli oltre i 35 anni sono molte, per una complessa serie di ragioni economico-sociali”. Clarissa Martinelli Il reparto dispone di 5 medici ginecologi non obiettori, che garantiscono la puntualità nel servizio e il rispetto dei tempi previsti dalla legge. C’è un giorno alla settimana destinato all’intervento. In media ogni anno sono effettuati 180 aborti, 3/4 alla settimana, di cui 130 chirurgici e 50 farmacologici. Il servizio funziona poiché può contare sul lavoro di supporto del Consultorio e sulla collaborazione del servizio di Anestesia. Negli ultimi anni si è verificata una certa diminuzione di richieste anche perché sul nostro ospedale non ricadono richieste esterne provenienti da altri ospedali della Provincia: tranne l’ospedale di Baggiovara, che non dispone del “punto nascite”; gli altri ospedali (Mirandola, Policlinico di Modena e Vignola, ad esempio) ne sono dotati. Importante, per il nostro ospedale, è anche poter contare sul Pronto soccorso ostetrico nei giorni di sabato e domenica collegato alla Ginecologia, che rientra nelle competenze del dottor Accorsi. A Carpi, poi, le obiezioni dei farmacisti di fronte alle richieste della pillola RU 486 per l’interruzione farmacologia della gravidanza, sono molto limitate a differenza di molte realtà italiane, come ad esempio Milano, e piccoli comuni del Sud. Restano comunque diffuse difficoltà di commercializzazione della pillola del giorno dopo, con evidenti pressioni di natura ideologica. 8 E venerdì 25 aprile 2014 tà media 47 anni, equamente divisa tra uomini e donne, la squadra dei potenziali consiglieri comunali del Pd ha riservato un paio di sorprese. Tra i 24 nomi, per lo più i soliti noti, spiccano quelli di due professionisti molto conosciuti e amati in città. Due persone che di politica non ne hanno mai “masticata”. Sono Ruggero Consarino e Giuliana Arbizzi. Medico lui, insegnante lei. La 58enne Giuliana Arbizzi, da 38 anni è un’insegnante di scuola primaria. Il suo valore più grande? “La famiglia - risponde prontamente - ho il grande privilegio di avere accanto a me tre perle, ovvero i miei due figli e mio marito. E’ solo a loro che devo la mia felicità”. Un amore, il suo, che si esprime anche attraverso un forte impegno in Parrocchia e, giorno dopo giorno, tra i banchi di scuola, coi bambini. Cosa l’ha spinta a scendere in politica? “Mi è stato proposto e ho accettato con gioia poiché credo che, aldilà dei giochi politici, la scuola necessiti di un aiuto strutturale. Da vent’anni versa in una condizione di grandissima sofferenza ma puntare sull’istruzione è fondamentale. Si parla di scuola solo dal punto di vista economi- anno XV - n. 16 Tra i candidati del Pd per sedere in Consiglio Comunale vi sono anche due professionisti molto amati in città: Ruggero Consarino e Giuliana Arbizzi La politica non è il nostro mestiere Ruggero Consarino Giuliana Arbizzi co, per riequilibrare bilanci, trovare risorse… nessuno rilancia l’importanza del suo ruolo educativo e di trasmissione di valori simili a quelli delle famiglie. La scuola è sì un’istituzione ma è, allo stesso tempo, un imprescindibile veicolo di cultura: non dimentichiamolo mai. Io, in prospettiva, vorrei poter dare voce alle esigenze di docenti, alunni e famiglie per tenere alta l’attenzione su queste delicate tematiche. Poi, da qui a essere votata, ce ne passa”. Cosa significherebbe per lei sedere in Consiglio Comunale? “Io di politica non ne mastico. Non ne conosco il linguaggio, il formalismo e gli equilibri ma occupare una poltrona in Consiglio sarebbe un’opportunità straordinaria per dar voce a chi mi ha scelta e votata. Oggi più che mai credo sia necessario farsi portatori, nelle sedi deputate, delle istanze dei cittadini. Concretezza è la parola chiave. Sono abituata a portare avanti con forza gli impegni presi e, futuribilmente e compatibilmente con la mia famiglia e il mio lavoro, coglierei volentieri la possibilità di rappresentare la cittadinanza in Consiglio”. Ruggero Consarino, invece, è uno stimato medico, ostetrico e ginecologo, che opera nel pubblico, diviso fra il Consultorio e l’Ospedale Ramazzini di Carpi. “Da sempre mi occupo di salute femminile - spiega - che cerco di affrontare quando è possibile con un’ottica non convenzionale essendo da tempo anche un omeopata accreditato”. Cosa l’ha spinta a lanciarsi in questa avventura? “Pur non essendomi mai occupato di politica attiva, come medico sono sempre a contatto con una realtà spesso cruda, la quale costringe a riflettere e, implicitamente, a far politica. La salute, di per sè, ha connotazioni etiche e dipende dalla politica, in quanto questa condiziona l’ambiente e può creare circostanze in grado di favorire gli individui e, in particolare, i più deboli, accrescendone la fiducia, l’autonomia e la dignità. La salute tocca il punto più alto laddove la realtà circostante accresce le capacità personali necessarie per far fronte alla vita in modo autonomo e responsabile. Basterebbe solo questo per giustificare un impegno concreto o, per lo meno, la volontà di voler partecipare e provare a dare un contributo anche solo sedendo in Consiglio Comunale”. Una sfida che, ammette sorridendo il dottor Consarino “m’inquieta, per il senso di responsabilità che tale opportunità comporta; ma si sa, senza un pizzico di emotività e intuito, le cose non s’afferrano efficacemente e nulla cambia”. Jessica Bianchi I l fatto di essere diventato il cognato di Matteo Renzi non lo ha cambiato. “Continuo a investire sulla mia professionalità e a occuparmi della mia famiglia: la mia vita è quella di sempre” afferma Federico Andreoli, carpigiano, classe 1972, oggi residente a Castenaso, nel bolognese. “Quando nel 1999 mi sono sposato con Benedetta (ndr. Renzi, sorella di Matteo) abbiamo preso casa a metà strada tra la sua Rignano sull’Arno e la mia Carpi. Lei lavorava per l’impresa di famiglia, la Eventi 6 mentre io, terminati gli studi all’Università di Scienze Motorie, mi apprestavo a cercare lavoro e la città di Bologna offriva un numero maggiore di opportunità rispetto al contesto carpigiano”. Infatti, al primo colloquio Andreoli viene assunto come istruttore in sala pesi al Club Sport Village di Bologna. Continua la sua formazione nella rieducazione motoria, la ginnastica funzionale e il pilates. Successivamente, nel 2004, entra come personal trainer nel secondo club della catena inglese Virgin Active, dove rimane per quattro anni maturando un’esperienza sul campo che diventerà fondamentale nel suo percorso di personal trainer, un servizio a quei tempi poco diffuso nella provincia ma già molto richiesto nelle grandi città. “Ho frequentato una scuola di chiropratica (dal greco keir, mano e praxis, agire) e mi sono formato per studiare la relazione tra struttura e funzione e sul modo in cui tale equilibrio influenza il recupero e il mantenimento della salute. Ho iniziato a fare rieducazione posturale e prevenzione, con un approccio olistico”. Insomma, Andreoli si è concentrato sempre più sulla cura del corpo in situazioni di sofferenza e continua a formarsi in tal senso attraverso aggiornamenti continui. Cinque anni fa il ‘cambio campo’: dopo l’esperienza dei 5mila mq e dei grandi numeri di Virgin, Andreoli sceglie i 1.500 mq e la dimensione familiare di una struttura privata a San S i può andare in vacanza e occuparsi di solidarietà? Se si tratta del Comitato comunale soggiorno anziani, la risposta è assolutamente affermativa. Sono 20 le candeline che il Comitato spegnerà quest’anno, ed è tempo di bilanci. Molto positivi. Da due decenni l’associazione - nata per organizzare le vacanze degli anziani e dei loro familiari - opera a Carpi attraverso l’impegno dei vari circoli affiliati ad Arci, Ancescao e delle associazioni di pensionati di Cgil e Cisl. Tra soggiorni estivi, invernali e termali, gite culturali e venerdì 25 aprile 2014 anno XV - n. 16 9 Il fatto di essere diventato il cognato di Matteo Renzi non lo ha cambiato. “Continuo a investire sulla mia professionalità e a occuparmi della mia famiglia: la mia vita è quella di sempre” afferma il personal trainer Federico Andreoli, carpigiano, classe 1972, oggi residente a Castenaso Lo sport? Una filosofia di vita “Mi dà grandi soddisfazioni poter aiutare le persone che mi chiedono di stare loro vicino per affrontare situazioni che causano sofferenza o non permettono loro di vivere una vita normale. Di contro, non sempre riesco a farmi capire e non tutti, per pigrizia o paura, si mettono in discussione per comprendere che la salute è un bene”. Se dovessi elencare le tue priorità lo sport sarebbe al primo posto? “Sì lo sport per me è fondamentale: fare sport dà una sensazione di benessere e se non ce l’hai ti manca. Ci sono gli sportivi da Tv e “No, non è nei programmi ma oggi apprezzo di Carpi aspetti che ho sempre dato per scontati. Comunque ho trovato la città migliorata negli ultimi tre anni e più viva”. Gazzetta, quelli che preferiscono la palestra al chiuso e quelli, come me, che prediligono lo sport all’aria aperta”. Qual è la tua più grande impresa sportiva? “Negli ultimi anni ho affrontato diverse imprese sportive: tre maratone, diverse Granfondo in bicicletta, tra cui le ultime due edizioni della Granfondo Selle Italia di Carpi, l’Eroica, che si svolge nella splendida zona del Chianti e l’edizione dell’Elbaman 70.3 del 2013, una gara di triathlon estrema: 1,9 km di nuoto in mare aperto, 95 chilometri in bici con dislivelli e 21 km di corsa (mezza maratona)”. Qualche consiglio gratis ce lo dai? “Fate sport o attività fisica con costanza e programmazione. Datevi un piccolo obiettivo che possa stimolare le vostre ambizioni. Trovate l’attività adatta a voi, partecipate alla vita sportiva con il cuore: sarete Federico Andreoli Giorgio di Piano, “dove c’è spazio per chi lavora sulla qualità e sull’individual training” e ha deciso di lavorare nelle strutture sportive dei paesi della cintura bolognese, “possibilmente all’aria aperta soprattutto con bambini e anziani, Over 60 che non avrebbero mai pensato di entrare in un club. In tanti chiedono di poter migliorare la qualità della loro vita: mi chiedono di stare meglio con la schiena, di migliorare la loro dieta, di dimagrire, di migliorare le loro performance sportive ma, soprattutto, mi chiedono di conservare la loro forza. Il mio lavoro, per il target di persone a cui si rivolge, richiede un’attenzione all’aspetto psicologico e alla comunicazione anche non verbale”. Un esempio? “Un tempo in queste campagne si sfruttavano i maceri per l’irrigazione, piccoli bacini artificiali, laghetti d’acqua, in cui i ragazzi buttavano i coetanei senza considerare le conseguenze: c’è chi non ce l’ha fatta e chi è rimasto traumatizzato perché ha rischiato di perdere la vita. Oggi quelle persone mi chiedono di imparare a nuotare per superare quelle paure. Non è facile”. Quali sono gli aspetti positivi del mestiere e quali quelli negativi? “Sì lo sport per me è fondamentale: fare sport dà una sensazione di benessere e se non ce l’hai ti manca. Ci sono gli sportivi da Tv e Gazzetta, quelli che preferiscono la palestra al chiuso e quelli, come me, che prediligono lo sport all’aria aperta”. sempre vincitori”. Carpi e lo sport: cosa manca? “Non vivo più a Carpi da quindici anni ormai ma la ricordo molto attenta alla pratica sportiva. Seguo i risultati della squadra di calcio in Serie B. Il consiglio è quello di valorizzare le società che danno a tutti la possibilità di mettersi in gioco, indipendentemente dal talento perché la cultura sportiva inizia da bambini, a partire dall’ora di ginnastica a scuola così bistrattata. Non bisogna poi stupirsi se l’età dell’abbandono è collocata tra i 15 e i 18 anni. Lo sport dev’essere promosso come filosofia di vita non solo con l’obiettivo di arrivare a nuove medaglie”. C’è qualcuno che condivide in famiglia la tua passione? “Tutti: i miei tre figli Mattia, Gabriele e Ginevra e anche Benedetta che, quando riesce, si concede lunghe passeggiate”. Quando torni a Carpi cosa fai? “Pranzo in famiglia e poi do un’occhiata all’acetaia. Se riesco vado a correre a Santa Croce dove rivedo vecchi amici”. Hai intenzione di tornare? “No, non è nei programmi ma oggi apprezzo di Carpi aspetti che ho sempre dato per scontati. Comunque ho trovato la città migliorata negli ultimi tre anni e più viva”. Sara Gelli Comitato comunale soggiorno anziani Vent’anni e non sentirli... gastronomiche, il Comitato è riuscito a mandare in vacanza migliaia di persone. Ma non solo: il contributo che l’agenzia viaggi di riferimento garantisce al comitato, ha permesso di destinare fondi importanti a numerose associazioni di volontariato e progetti socialmente meritevoli. “Abbiamo acquistato un’automobile per il progetto Anziani in rete spiega Giulio Lazzaretti, uno dei volontari – e una macchina per la fisioterapia per l’Ospedale di Carpi, ma anche l’attrezzatura per una palestra per disabili dell’associazione L’Abbraccio”. Ultimo in ordine cronologico, il contributo destinato alla Fondazione Progetto Per la Vita, la quale si occupa del futuro delle persone con disabilità. “Nel periodo di crisi che stiamo attraversando è importante far conoscere la nostra attività – prosegue Giulio – dato che riguarda esclusivamente i viaggi in gruppo di quelle persone che, per motivi di età, difficilmente riuscirebbero ad andare in vacanza da soli, senza assistenza o accompagnatori”. Il Comitato partecipa anche al progetto Turismo di sollievo - Una vacanza per tutti che, grazie al contributo di Fondazione Crc e Casa del Volontariato, consente a soggetti parzialmente non autosufficienti e ai loro familiari di trascorrere qualche settimana presso località marittime. 10 E venerdì 25 aprile 2014 rano oltre 700 le persone di ogni età che, lo scorso 14 aprile, si sono ritrovate tra Carpi e Soliera per ricordare la morte di Gesù. La commemorazione, che corrisponde al 14 nisan del calendario ebraico, è la celebrazione più importante dei Testimoni di Geova. Stando ai dati del 2013 infatti, insieme a quelli di Carpi e Soliera, altri 19 milioni di persone – di cui circa 8 milioni di Testimoni – si sono riuniti nelle Sale del Regno di 239 Paesi in tutto il mondo. E quella dei Testimoni di Geova – che ci tengono a specificare non è “né una setta né una religione americana, bensì una confessione cristiana a tutti gli effetti” – è, nel nostro territorio, una realtà in crescita, moderata ma costante, da diversi anni: se tra Carpi, Soliera, Novi e Campogalliano i fedeli sono circa 480, la percentuale di aumento si aggira, secondo stime nazionali, intorno all’1,5% annuo. Dall’inizio della loro attività a Carpi, alla fine degli Anni Sessanta, oggi esistono, germogliate da quella originaria, almeno altre 10 congregazioni, due delle quali nella stessa Città dei Pio. A prevalere, con una media che si aggira intorno al 55-60%, sono le donne. La fascia giovanile rappresenta il 20-30% del totale, mentre l’età più rappresentata è quella tra i 40 e i 50 anni. “Se il numero dei presenti alla cerimonia di lunedì scorso è più alto del numero dei fedeli – spiega Pierantonio Carretti, che si occupa della comunicazione per Modena e Reggio Emilia – è perché diventare anno XV - n. 16 Testimoni di Geova: una realtà in crescita costante. Nel territorio dell’unione sfiorano i 500 “Non siamo una setta” Alcuni momenti della Commemorazione nella Sala del Regno di via Brunelleschi e in Sala Congressi Testimoni di Geova non è né automatico né scontato, ma richiede altresì un percorso e una consapevolezza precisi, la lettura e lo studio della Bibbia e la libera scelta personale. Per questo il battesimo viene impartito quando una persona è in grado di decidere in autonomia la propria scelta di vita”. A Carpi è presente anche un gruppo di 20 persone che utilizza la Lingua Italiana dei Segni e in zona ve ne sono altri che predicano in lingue diverse dall’italiano: spagnolo, francese, twi (Ghana), romeno, cinese, inglese e tagalog (Filippine). “Siamo convinti – prosegue Carretti – che la Bibbia aiuti non solo a diventare uomini, donne, mogli, mariti e figli migliori, ma che contenga anche la speranza più bella e concreta che si possa prospettare all’umanità, quella rappresentata dal Regno di Dio”. La prima comparsa a Carpi dei Testimoni è avvenuta nel 1968 quando, da Parma, si trasferirono in città due famiglie. Un anno dopo nacque ufficialmente, con nove predicatori, la congregazione. Da allora i Testimoni, di strada, ne “Invitiamo le persone ad ascoltare quel che abbiamo da dire e soltanto dopo a giudicare e scegliere in totale libertà. Molti ci identificano ma non sanno quale sia la nostra realtà e cosa predichiamo. Cerchiamo di basarci sulla Bibbia, che dovrebbe essere la guida di chiunque si riconosca nell’insegnamento di Cristo. Perché se credi in Dio, dovresti anche credere a Dio, ovvero ascoltare quel che ha da dirti”. hanno fatta tanta, spostandosi di sede in sede (la prima si trovava in un piccolo locale in un sottoscala in via Giuseppe Rocca, mentre negli Anni ’90 fu costruita l’attuale Sala del Regno in via Brunelleschi) man mano che il loro numero andava crescendo. Crescita così rapida che, alla fine del decennio successivo, si dovettero fondare nuove congregazioni a Correggio, Soliera, Novellara, Castelnuovo di sotto, Rubiera, Cavezzo e Novi. “La maggior parte delle persone crede in un’entità superiore che ci ha creati – chiosa Carretti – e dunque la cosa più importante, per chi crede in Dio, dovrebbe essere l’interesse a discuterne con altri, a interrogarsi su quali siano i suoi comandamenti, a impegnarsi a vivere in accordo con il suo volere. Invitiamo allora le persone che incontriamo ad ascoltare quel che abbiamo da dire e soltanto dopo a giudicare e scegliere in totale libertà. Purtroppo molti, anche se ci riconoscono, non ci conoscono, nel senso che ci identificano ma non sanno quale sia la nostra realtà e cosa predichiamo. In realtà cerchiamo semplicemente di basarci sulla Bibbia che dovrebbe essere la guida di chiunque si riconosca nell’insegnamento di Cristo. Perché se credi in Dio, dovresti anche credere a Dio, ovvero ascoltare quel che ha da dirti”. Marcello Marchesini C ’erano proprio tutti in occasione della presentazione dei risultati di un’indagine conoscitiva tesa a valutare lo stato di salute del commercio in centro storico, Carpi va di moda, voluta da Lapam Confartigianato e Licom. Tutti i candidati sindaco (sei) hanno infatti presenziato, lo scorso 16 aprile, per “ascoltare i bisogni, le esigenze e le proposte degli esercenti e non per fare promesse elettorali”, ha chiarito Roberto Benatti. La fotografia che emerge - attraverso le risposte ai questionari sottoposti a 134 operatori del commercio e dell’artigianato di servizio operanti nel cuore di Carpi - è fatta di luci e ombre. Tra le criticità maggiori denunciate, l’annoso tema dell’accessibilità, della carenza di parcheggi (problema denunciato dal 44,6% del campione) e della pericolosità delle piste ciclabili (14%). Problemi a cui si potrebbe far fronte, hanno suggerito i commercianti, “aumentando il tempo di sosta del disco orario, riducendo l’area pedonale e introducendo navette che attraversano Piazza Martiri”. Tutti d’accordo anche sulla realizzazione del parcheggio interrato nel Piazzale delle Poste (piace al 64,2% degli intervistati) e la riapertura di Piazza Martiri alle automobili. Tema, quest’ultimo, che ha sollevato l’indignazione venerdì 25 aprile 2014 Lapam e Licom hanno presentato i risultati dell’indagine sul commercio in centro storico. Tra le maggiori criticità emerse l’annoso tema dell’accessibilità e della carenza di parcheggi Riapriamo la piazza al traffico? di Giorgio Verrini (Apc): “certo l’Amministrazione Comunale dovrà impegnarsi con forza per contribuire al rilancio del centro e alla valorizzazione della Piazza. Aprirla al traffico non è certo la soluzione ai problemi”. Dalla ricerca emergono anche un generalizzato desiderio di protagonismo e di partecipazione da parte degli esercenti, come sottolinea Rita Cavalieri, presidente Licom: “oltre ai dati statistici ciò che colpisce è la partecipazione, la voglia di parlare e confrontarsi per il bene comune della città. I commercianti desiderano un centro più accessibile ma anche eventi in grado di attrarre i carpigiani e una migliore illuminazione”. Alla domanda: ritiene che la rete commerciale del centro sia adeguata alla richiesta di bisogni da parte dei cittadini, comprensibilmente, solo il 9,6% degli intervistati ha risposto “per nulla”, a fronte di un 48% che ha commentato “abbastanza”. Meno generosi invece sono stati coi colle- Cinque candidati sindaco: Sara Rovatti, Alberto Bellelli, Roberto Benatti (in piedi), Cristian Rostovi ed Eros Andrea Gaddi “I commercianti, rispetto a un’indagine svolta nel 2007 si sono dimostrati più preoccupati a causa della crisi e del conseguente abbassamento del potere d’acquisto delle famiglie ma, allo stesso tempo, hanno superato gli individualismi di un tempo. Hanno voglia di fare gruppo, di farsi promotori di eventi e iniziative in grado di rendere il centro storico appetibile e in grado di attrarre persone”. DOCUMENTO REDATTO AI SENSI DELL’ART. 7 COMMA 2 DELLA LEGGE 22 FEBBRAIO 2000 CODICE DI AUTOREGOLAMENTAZIONE IN MATERIA DI ATTUAZIONE DEL PRINCIPIO DEL PLURALISMO, DISPOSIZIONI DI ATTUAZIONE DELLA DISCIPLINA IN MATERIA DI COMUNICAZIONE POLITICA E DI PARITA’ DI ACCESSO AI MEZZI DI INFORMAZIONE Il sottoscritto Prandi dott. Gianni in qualità di legale rappresentante di RADIO BRUNO società cooperativa con sede legale in Carpi (MO) Via Nuova Ponente 24/A, codice fiscale 00754450369 quale titolare dell’impresa del periodico denominato “TEMPO” con riferimento al proprio intendimento di diffondere messaggi politici autogestiti a pagamento per le Elezioni Amministrative ed Europee RENDE NOTO quanto segue: a) condizioni temporali di prenotazione degli spazi per messaggi politici autogestiti a pagamento con l’indicazione del termine ultimo entro il quale gli spazi medesimi possono essere prenotati: - inizio 31 marzo 2014 - termine ultimo 12 maggio 2014 b) modalità di prenotazione degli spazi per i suddetti messaggi politici autogestiti a pagamento: - tramite telefono, fax o e-mail alla ns. sede di Carpi tel. 059.645566 fax 059.698113 c) Presso la sede dell’editore è depositato il regolamento con le relative tariffe di accesso, in ottemperanza alle normative vigenti. d) I testi contenenti messaggi politici autogestiti e relative foto, devono essere recapitati, alla sede del periodico TEMPO non oltre il lunedi’ mattina di ogni settimana, per l’uscita del venerdì. Il testo deve essere redatto in WORD e le foto devono essere in formato JPG. e) Le interviste devono essere rilasciate entro il lunedì della settimana inerente la pubblicazione. In fede anno XV - n. 16 11 Radio Bruno società cooperativa (Prandi dott. Gianni) ghi stranieri: l’apertura di esercizi da parte di persone di altre etnie in centro è guardata come “fonte di preoccupazione” dal 73,2% del campione. Pressoché plebiscitaria la motivazione addotta: “concorrenza sleale”, “bassa qualità della merce” e “degrado”. In un momento particolarmente difficile, derivante dai cali dei consumi e dalla concorrenza della grande distribuzione, rilancia il presidente fare gruppo, di farsi promotori di eventi e iniziative in grado di rendere il centro storico appetibile e in grado di attrarre persone. Nel 2007 gli esercenti giudicavano male l’operato dell’amministrazione oggi sono più collaborativi e le loro critiche costruttive. Si respira tra loro una voglia di partecipazione al cambiamento”. Un vento di rinnovamento che passa anche attraverso i social network di Lapam, Enrico Gasparini è “fondamentale che i centri commerciali naturali, e quello di Carpi è tra i più significativi, imparino a ragionare come veri e propri shopping village”. Basterà a salvare il centro storico dalle continue chiusure (da Benetton a quella annunciata di Max&Co solo per citarne alcune)? “I commercianti, rispetto a un’indagine svolta nel 2007, l’anno pre crisi per intenderci, si sono dimostrati certamente più preoccupati a causa della congiuntura economica negativa e il conseguente abbassamento del potere d’acquisto delle famiglie - rileva Carlo Alberto Medici di Lapam - ma, allo stesso tempo, hanno superato gli individualismi di un tempo. Hanno voglia di e la Rete: il 50% del campione ha dichiarato di non possedere strumenti informatici ma di volersi aggiornare, mentre la restante parte ha sottolineato come questi siano un veicolo di promozione essenziale. E se il 72,7% degli intervistati ha dichiarato di aderire alle aperture straordinarie in occasione di eventi speciali, pare che nel cuore dei commercianti, le kermesse più amate siano due: Carpi in fiore e la Notte bianca. E infine un’annotazione, considerato il clima elettorale in cui viviamo: solo il 32,5% del campione ha detto di “sapere chi votare alle Amministrative”, mentre un significativo 22% ha annunciato di “non andare a votare”. Jessica Bianchi L’onorevole Ghizzoni commenta la chiusura di Max&Co “Donne penalizzate” L ’ultimo a chiudere, in ordine di tempo, è stato il punto vendita in centro a Carpi, ma il ridimensionamento del numero dei negozi di abbigliamento del monomarca Max&Co è un fenomeno esteso che sta passando nella disattenzione generale. A lanciare l’allarme è la deputata del Pd Manuela Ghizzoni che, con un’interrogazione firmata anche dal collega Davide Baruffi, componente della Commissione Lavoro, ha posto il tema all’attenzione del ministro del Lavoro, Giuliano Poletti. Nel 2011 i negozi Max&Co, che fanno capo al Max Mara Fashion Group, distribuiti sul territorio nazionale, erano 55. Dal 2012 sono iniziate le chiusure: a oggi risultano essere state almeno 16, a cui potrebbero aggiungersene altre 3. La conseguenza è stata il licenziamento di circa una sessantina di addette alle vendite. Ad aggravare la situazione pesa il fatto che tutti i licenziamenti riguardano donne che, come ribadiscono le ricerche, sono tra le categorie più penalizzate sul mercato del lavoro. “Da un gruppo così affermato nel mondo – chiosa Ghizzoni – ci si sarebbe aspettati almeno un tentativo di più efficace difesa del marchio e, di conseguenza, del personale occupato. Le chiusure e i licenziamenti non possono che rappresentare l’ultimissima opzione”. 12 venerdì 25 aprile 2014 anno XV - n. 16 venerdì 25 aprile 2014 Circa 600 gli studenti delle scuole superiori carpigiane che hanno assistito alla conferenza-spettacolo per prevenire il gioco d’azzardo Vincere è facile solo per il banco S ono stati circa 600 – tanti da riempire completamente il Cinema Corso – gli studenti degli istituti superiori cittadini che, lo scorso 16 aprile, hanno assistito per circa due ore alla conferenza-spettacolo Fate il nostro gioco, ideata dal matematico e dal fisico torinesi Paolo Canova e Diego Rizzuto al fine di utilizzare matematica e statistica, in maniera giocosa, coinvolgente e accattivante, per prevenire il gioco d’azzardo. L’evento, realizzato dalla rete di enti, associazioni e singoli cittadini Non giocarti il futuro, grazie al contributo di Fondazione Cassa di Risparmio di Carpi e Fondazione Casa del Volontariato e con il patrocinio del Comune di Carpi, è stato talmente apprezzato che, al termine, decine di ragazzi si sono avvicinati al palco per complimentarsi con i due anfitrioni. Attraverso esempi, giochi matematici e calcoli improbabili – da quante probabilità ci siano di indovinare il numero di telefono di casa Buffon, prova realizzata tramite uno scherzo telefonico in sala, alla possibilità che un asteroide colpisca la terra, dalla storia dell’uomo colpito da sette fulmini nel corso della vita (e rimasto illeso) all’utilizzo distorto delle probabilità nel processo O. J. Simpson – i due divulgatori hanno dimostrato alla platea come, in fondo, il gioco d’azzardo non valga la candela né, tantomeno, il denaro speso nel tentativo di raggiungere una alquanto improbabile vincita. “Dal momento che si pubblicizzano sempre i pochi vincitori – hanno spiegato i due ricercatori – sembrerebbe che il colpo di fortuna sia alla portata anno XV - n. 16 13 “Dato che si pubblicizzano sempre i pochi vincitori sembra che il colpo di fortuna sia alla portata di tutti. Ma pensate se, insieme ai vincitori, giornali, televisioni e tabaccherie mostrassero anche le foto di tutti coloro che non hanno vinto”. di tutti. Ma pensate se, insieme ai vincitori, giornali, televisioni e tabaccherie mostrassero anche le foto di tutti coloro che non hanno vinto”. Allora sarebbe finalmente chiaro che sì, vincere è facile: per il banco però... 14 5 venerdì 25 aprile 2014 1 anni sono passati e ancora tutti ci siamo ritrovati, anche se un po’ più vecchi siamo diventati! Ma lo spirito che ci accompagna davanti alla Pizzeria Il Caminetto dove Fausto (e figli) ci aspettava, è lo stesso. Sempre grande è l’impegno che Walter ci mette per riunire tutti noi e chiudere la serata in bellezza con il racconto di una barzelletta raccontate da Bruno e Nansen e… alla prossima! Gli alunni della classe 3A delle Scuole Guido Fassi anno XV - n. 16 gli ex studenti della 3A delle Scuole Guido Fassi si sono ritrovati alla Pizzeria Il Caminetto Reunion 51 anni dopo In foto: Dante Attolini, Davide Baraldi, Dimes Bertacchini, Giuseppe Cagossi, Rino Carnevali, Pasquale De Angelis, Bruno Forghieri, Mario Lasagni, Geremia Losi, Walter Maccaferri, Marino Nanetti, Valentino Neri, Maino Parmigiani, Alberto Sabbadini, Lorenzo Sguotti, Rino Veronesi, Maurizio Veroni, Fermino Vignoli, Loris Vincenzi, Omer Reggiani, Nansen Malagoli e Norberto Malagoli. S ettimana di grandi ospiti a Radio Bruno quella appena trascorsa. Enrico Ruggeri martedì 15 e Gianni Morandi mercoledì 16 aprile sono stati protagonisti di Brunomattina con Clarissa Martinelli e Roberto Trapani. Ruggeri ha parlato del suo più recente lavoro discografico, Frankestein 2.0 e del suo impegno per la onlus Grade di Reggio Emilia a favore della quale ha organizzato un concerto benefico. Durante la chiacchierata ha affermato di sentirsi infastidito dalla sensazione che tutti seguano la stessa Onda (titolo anche del suo singolo), che tanti si sentano in dovere di ripetere frasi di circostanza per fare bella figura in società, terrorizzati dal risultare politicamente scorretti: l’effetto collaterale è la saga Una settimana di grandi ospiti Ruggeri e Morandi ai microfoni di Radio Bruno 1944. Curatissimo, profumato, impeccabile, corre ogni giorno ed è molto attento all’alimentazione, anche se ha abbandonato il vegetarianesimo da un paio di anni. La sua vitalità ha pochi eguali, ma sport e cibo sano non sono l’unica ragione: “non ho mai dato niente per scontato - ha detto Morandi - ho fatto molti sacrifici, lavorato sodo, conosciuto momenEnrico Ruggeri Gianni Morandi tra Clarissa Martinelli e Roberto Trapani dell’ipocrisia. Gianni Morandi ha raccontato di essere appena tornato da un affollatissimo concerto in Russia e in procinto di partire per Boston (il 21 ha corso la Maratona). Poi dal 10 maggio inizierà il suo tour dall’Unipol Arena di Bologna, già sold out. In seguito andrà col figlio minore in Brasile a seguire i Mondiali di calcio: non male per un personaggio classe ti bui durante la mia carriera tanto da dover ripartire daccapo, non mi spaventano le sfide e neanche la fatica. Credo di aver trattato tutti con rispetto ricevendolo sempre in cambio. Quelli della mia generazione sono temprati, siamo cresciuti quando niente era dovuto; adesso purtroppo è il contrario e questo porta pretese e prepotenza”. “ Le donne impegnate nell’industria, nel commercio e nelle attività produttive danno all’economia generale una spinta in più, determinata dalle loro caratteristiche che si basano su concretezza, tenacia e fantasia. Doti che, aggiunte a un sano ottimismo, consentono loro di superare anche i momenti più negativi”. Queste alcune delle argomentazioni di Bruna Lami, l’imprenditrice carpigiana operante nel settore del commercio e della distribuzione, nonché vice presidente di Ascom Confcommercio di Modena, al convegno provinciale svoltosi nella sede modenese dell’associazione, la scorsa settimana, sul tema del contributo delle imprenditrici al rilancio dell’economia soprattutto in questo momento di forte recessione. E Bruna Lami ha aggiunto che “la sensibilità femminile è allo stesso tempo strumento e mezzo di crescita del modello economico e produttivo. Una sensibilità naturale che porta le donne a essere aperte e ben disposte nei confronti della nuova imprenditoria”. Al convegno sono intervenute e hanno parlato la venerdì 25 aprile 2014 L’Angolo di Cesare Pradella L’importanza delle donne per lo sviluppo giornalista Anna Spadafora, Sandra Albanelli Zinelli, presidente dell’associazione regionale, dirigenti d’azienda e le imprenditrici modenesi Simona Nardini, Claudia Prati, Laura Santarossa, Rossella Setti e Gloria Vignali. Nelle sue conclusioni Bruna Lami ha poi citato una frase di Christine Lagarde, presidente del Fondo monetario internazionale, secondo la quale “Se si vuole lo sviluppo delle singole realtà economiche nazionali, è necessario dare la possibilità alle donne di operare non solo nei circuiti economici e produttivi, ma anche nei settori della cultura, dell’istruzione e dell’arte dove sensibilità e determina- Bruna Lami L ’artista carpigiano Romano Pelloni, classe 1931, ha donato all’Amministrazione Comunale un olio su tela di grandi dimensioni il cui soggetto si collega a un suo ricordo di gioventù: il 16 agosto del 1944, quando nella piazza centrale di Carpi vennero uccisi dai fascisti sedici civili. All’eccidio assistette un Pelloni adolescente e nel quadro l’autoreè in primo piano, mentre sullo Ricordi su tela Le fiere sono più vicine A nche per il 2014, il progetto Carpi Fashion System, cofinanziato dalla Fondazione Cassa di Risparmio di Carpi e coordinato dal Comune di Carpi insieme ad Apmi, Cna, Confindustria e Lapam, supporta le imprese che investono nella promozione internazionale, attraverso una serie di attività, tra cui la partecipazione a fiere in Italia e all’estero. Nell’ambito di queste manifestazioni, il contributo di Carpi Fashion System è relativo al supporto economico delle iniziative messe in campo per promuoversi tramite un parziale rimborso delle spese sostenute. Il progetto ha infatti tra i suoi obiettivi quello di sostenere le aziende produttrici di tessile/abbigliamento e moda del distretto attraverso il supporto ad azioni che permettano, anche a realtà medio-piccole, di promuovere le loro collezioni e i loro brands a livello nazionale e internazionale. Per il primo semestre del 2014 i fondi stanziati e in parte già erogati per la partecipazione alle fiere sono stati di circa 100.000 euro. Tra le fiere sulle quali si è concentrato il maggiore interesse da parte delle imprese vi sono Who’s Next (Parigi) con 6 aziende del distretto partecipanti, Cpm (Mosca) con 17 imprese dell’area, Première Vision e Modadont (Parigi) con una ventina di imprese presenti e una decina beneficiarie del supporto; Central Asia Fashion (Almaty in Kazakistan) con 7 imprese. L’azione di supporto alla partecipazione alle manifestazioni fieristiche proseguirà con Moda Prima che si terrà a maggio e vedrà la presenza di una trentina di aziende del nostro distretto con un contributo totale di circa 30.000 euro. “La sensibilità femminile è allo stesso tempo strumento e mezzo di crescita del modello economico e produttivo. Una sensibilità naturale che porta le donne a essere aperte e ben disposte nei confronti della nuova imprenditoria”. zione possono far fare un salto di qualità alla società nella quale viviamo”. sfondo vengono raffigurati il Duomo, il Portico Lungo e Palazzo Pio. Alla cerimonia di donazione oltre al sindaco Enrico Campedelli e all’autore hanno partecipato Dante Colli, presidente dell’associazione culturale Il Portico e Silvio Cavazzoli, segretario generale della medesima associazione. L’opera entrerà a fare parte del patrimonio museale cittadino e verrà esposta nelle sale del Municipio. Romano Pelloni dona un quadro al Comune di Carpi Carpi Fashion System: Per il primo semestre del 2014 i fondi stanziati e in parte erogati per la partecipazione alle fiere sono stati di circa 100.000 euro anno XV - n. 16 15 Il 30 aprile dibattito organizzato da Cna con Alberto Piantoni, amministratore delegato di Missoni Le strade della moda I l settore moda è oggetto di una ristrutturazione continua determinata dalla congiuntura economica, dalle tendenze stilistiche, dalla concorrenza di sempre nuovi e più agguerriti competitor e dalle mutate abitudini di consumo. Anche le piccole imprese del nostro territorio devono fare i conti con questi fattori. Cna Federmoda ha organizzato un incontro – dibattito per fare il punto sulla situazione e sulle prospettive del tessile-abbigliamento di casa nostra. L’iniziativa prevede la presenza di Alberto Piantoni (in foto) amministratore delegato della Missoni spa, una delle più note maison italiane, che dibatterà con gli imprenditori. L’iniziativa, aperta al pubblico, è in programma mercoledì 30 aprile, alle 19, presso la Sala dei Cimieri. 16 venerdì 25 aprile 2014 anno XV - n. 16 venerdì 25 aprile 2014 L’avvocato risponde... di Laura Vincenzi - [email protected] Le azioni degli eredi sul conto corrente cointestato I n relazione alla disciplina sui conti correnti può essere interessante e utile sapere cosa succede in presenza di un conto cointestato, qualora uno dei contitolari muoia. Se il conto corrente è intestato a più persone, con possibilità per ciascuno di poter operare a firme disgiunte e uno dei cointestatari deceda, il conto corrente continua a esistere e ognuno degli altri titolari ha la possibilità di operare sul conto. Lo stesso diritto spetta agli eredi del defunto, i quali possono subentrare, chiedendo alla banca la variazione dell’intestazione del conto (al nome del defunto verranno sostituiti quelli degli eredi). Tuttavia gli eredi, a differenza dei cointestatari originali, dovranno operare congiuntamente tra loro. Ai fini poi della movimentazione del rapporto per l’interruzione del termine decennale di cui all’art. 1, lettera B), Dpr 116/2007 (conto corrente dormiente) le operazioni di “risveglio” potranno essere eseguite dai cointestatari superstiti, ovvero dagli eredi, i quali devono operare congiuntamente. Se infatti un conto corrente rimane inattivo per 10 anni, perché il titolare e/o i titolari non lo movimentano, la normativa prevede che le somme depositate vengano indirizzate e servano ad alimentare un fondo del Ministero dell’Economia e delle Finanze, che utilizzerà tali importi per finalità sociali. Diverso è invece il caso in cui muoia il cointestatario di un conto corrente nel quale è prevista l’operatività con firma congiunta. La banca in questa ipotesi bloccherà il conto corrente fino al momento in cui non siano individuati gli eredi del cointestatario defunto. Successivamente gli eredi dovranno operate congiuntamente ai titolari originari superstiti. In mostra al Chiostro dell’Abbazia di San Pietro Apostolo di Modena, in via San Pietro, 7, fino al 22 maggio, le opere dell’artista carpigiano Carlo Coppelli. Vernissage giovedì 1° maggio alle 18 L’essenza del tempo L ’essenza del tempo Lenzuoli dormienti e dipinti tra le antiche memorie di pietra è questo il titolo della mostra installazione dell’artista carpigiano Carlo Coppelli, allestita fino al 22 maggio, presso il Chiostro dell’Abbazia di San Pietro Apostolo di Modena. Il senso della proposta nelle sale del complesso abbaziale di San Pietro, appartiene soprattutto alla logica del dialogo fra due spazi segnati dalla memoria, quella individuale del pittore e quella storica dell’abbazia: fra lo spazio della tela e quello definito dalle mura della struttura architettonica. Ciò attraverso il dialogo fra l’antico e il contemporaneo. In questo senso gli spazi del chiostro sottolineano la loro vocazione di luogo di contemplazione e raccoglimento e contenitore di immagini e immaginazione, nel confronto tra sacro ed espressione artistica. In questo processo la pittura aiuta a definire Islam e dintorni... di Francesca Zanni, Laureata in Storia, Culture e Civiltà Orientali, e in Cooperazione internazionale, Sviluppo e Diritti Umani presso l’Università di Bologna Depenalizzato il reato di clandestinità E ’ dello scorso 2 aprile la grande novità in materia di immigrazione in Italia: con 332 voti a favore è passato alla Camera il disegno di legge dal nome Delega al Governo in materia di depenalizzazione, sospensione del procedimento con messa alla prova, pene detentive non carcerarie, nonchè sospensione del procedimento nei confronti degli irreperibili, che prevede, tra le altre cose, la depenalizzazione del reato di clandestinità. La condizione di “clandestinità”, altro modo per definire l’immigrazione irregolare, era infatti reato in Italia dal 2009. La presenza di questo reato ha creato in questi anni diverse situazioni anomale: oltre al gran numero di cause contro rei di essere entrati senza un visto, costringeva al carcere migranti che erano considerati criminali per questo motivo. L’immigrazione irregolare è però depenalizzata soltanto per la prima volta, infatti, i recidivi (coloro che sono già stati espulsi per la condizione di irregolarità che rientrano in Italia di nuovo non essendo in regola con i documenti) saranno perseguibili penalmente allo stesso modo di quanto sono stati finora i cosiddetti “immigrati clandestini”. Movimento 5 stelle, Lega Nord e Fratelli d’Italia sono stati i grandi oppositori di questo disegno di legge, che è però stato ammesso alla Camera nonostante i voti contrari dei rappresentanti di tali partiti. La nuova legge, stabilirà quindi che entrare in Italia senza documenti sia un illecito soltanto amministrativo e non penale, ma ci vorranno ancora alcuni mesi prima che le cose possano davvero cambiare, in quanto la legge deve ancora essere attuata dal Governo. I n Germania, sullo sfondo della seconda Guerra Mondiale, si svolgono le vicende di Liesel Meminger, una bambina vivace e coraggiosa affidata dalla madre al signor Hans Hubermann, un imbianchino buono e gentile, e a sua moglie Rosa. Liesel fatica ad adattarsi sia a casa che a scuola, dove i compagni la prendono in giro perché non sa leggere. Tuttavia, con grande determinazione e con l’aiuto del signor Hubermann, riuscirà a cambiare la sua situazione. Testimone della feroce repressione della libertà di espressione da parte del partito nazista, grazie all’amicizia con Max, un ragazzo ebreo,si trasformerà in un’incallita ladruncola di libri. Ci sono film in cui il Libro ha anno XV - n. 16 17 l’indefinito e l’intuitivo, per la sua capacità di rievocare ancor più che descrivere e per la sua essenza di contenitore. Vernissage giovedì 1° maggio alle 18. Orari d’apertura: dal mercoledì al venerdì dalle 10,30 alle 12,30 e dalle 17 alle 19. Sabato e domenica dalle 10 alle 13 e dalle 16,30 alle 19,30. Sabato 3 maggio, dalle 9,30 alle 12, presso il chiostro, laboratorio di arte terapia dal tema TeLi Regalo - Il lenzuolo come metafora del dono, conduce Luigi Curcio. Sabato 17 maggio, dalle 9,30 alle 12, presso i locali attigui alla spezieria del monastero e nel giardino delle erbe officinali, appuntamento col laboratorio di attivazione olfattiva e traduzione in immagini dal tema, Il profumo: immagini della memoria, condotto da Carlo Coppelli. Info e prenotazioni (340.2227616 346.6087595). Prevista una quota di iscrizione relativa al rimborso spese di 15 euro per ciascun laboratorio (20 euro per la partecipazione a entrambi). Libri da non perdere! La serva del Signore Di Jean-Louis Fournier L a serva del Signore è un piccolo libro scritto da Jean-Louis Fournier. Al centro delle sue pagine c’è la figlia, perduta agli affetti familiari dopo una conversione religiosa. Il padre si professa panteista con tendenze iconoclaste, comunque un dubitante felice d’esser tale. La figlia, dopo un brillante avvio nell’arte grafica, si è trasferita in una casetta sul mare e grazie a Monsignore - un teologo “vestito di nero, stivaletti lucidi e le orecchie a punta come Belzebù” - una sera, nel fiammeggiare del tramonto, ha visto Gesù. E nel racconto del padre si è progressivamente trasformata in una bigotta occhiuta e grigia. Proprio lei, che da ragazza era così buffa, spiritosa, affascinante, è diventata autoritaria, dogmatica, incapace di scherzare su se stessa e sulle cose della vita. Fournier ha scritto una sorta di diario, caustico e dolente. Lui, il padre, si sente vecchio e solo. Ora che anche Sylvie, la sua seconda compagna, è morta, passa i Natali guardando vecchie fotografie della figlia, rileggendo certe sue vecchie missive intrise di humour nero. E proprio Per la rassegna Prima all’Ariston, venerdì 25 e domenica 27 aprile, alle 20,30, al Cinema di San Marino, proiezione del film Storia di una ladra di libri, per la regia di Brian Percival Quando la cultura salva l’uomo la potenza di salvare l’uomo, tramandando il valore della memoria, come dimostra il Diario di Anna Frank. Il romanzo di Markus Zusak venduto in otto milioni di copie, Storia di una ladra di libri, è una parabola umanista che sventola la bandiera della cultura contro la barbarie. Racconto di formazione, molto ben servito dagli attori, la Liesel di Sophie Nelisse è luminosa e dolcemente diabolica, mentre Geoffrey Rush ed Emily Watson sono commoventi genitori adottivi. non si capacita che quella stessa donna adesso pratichi “l’humour rosa, pastorizzato, con veri pezzi di fragola”. Che sia “caduta nel corredino mistico”. Che abbia dimenticato il sangue e la carne di cui è fatta la vita, per abbandonarsi a una melensa pappa del cuore. “Monsignore ha vinto, l’ha conquistata. Le può raccontare quello che vuole, lei ci crede. Se un giorno le rivelasse di essere Dio, lei sarebbe capace di crederci”. Può essere che una ragazza così brillante, leggera, intelligente, sia diventata preda di tale ottusa e assoluta pesanteur? Mia figlia, grida il padre disperato dalle pagine del libro, non ha più dubbi, vive nella certezza e nel segreto. “Ha preso gli ordini o è agli ordini?”. Eppure, continua lo scrittore, io l’ho amata con tutto me stesso. Magari sarò stato troppo serio e noioso, troppo disincantato e sprezzante. Però una cosa credevo di avergliela insegnata. Che la vita è grande, troppo grande, per essere imbrigliata in un rigido steccato. E invece me la ritrovo che gioca a far la santa. Imbozzolata in se stessa e in una verità incrollabile che non ammette contradditorio. Lo so che una figlia non viene messa al mondo per rendere felice un padre. L’importante è che sia felice lei. Ma appunto, lei, è felice? In Francia Fournier è stato obbligato da una causa in tribunale ad aggiungere, in coda al suo romanzo, la risposta della figlia Marie. E’ vero, non sono più la stessa, dice: “Non ho più voglia di suicidarmi ogni mattina, non mi drogo più, non ho più paura”. E’ forse un male? Ora prego, digiuno, vado a messa, aiuto il prossimo. E non sono affatto grigia come dici tu. Tu pensi che a rendere liberi sia il dubbio, mentre ciò che rende davvero liberi è la verità”. Per la rassegna Prima all’Ariston, giovedì 1° maggio, alle 20,30, al Cinema di San Marino, proiezione del film L’ultima ruota del carro, per la regia di Giovanni Veronesi Lo sguardo dell’uomo comune E rnesto è un autotrasportatore, un “uomo qualunque” che, tra case e traslochi, per quarant’anni ha girato l’Italia. Dal finestrino del camion, il suo sguardo semplice si è posato sullo scorrere del tempo tra scandali e malaffare, speranze e delusioni, burrasche e schiarite. E’ uno dei tanti eroi del quotidiano che, nonostante tutto, sono riusciti a schivare gli ostacoli più insidiosi restando fedeli alla famiglia, agli amici e ai propri ideali. La commedia di Giovanni Veronesi è di gran lunga il suo miglior film, merito probabilmente del soggetto, la storia vera di Ernesto Fioretti, uomo dai mille mestieri, attualmente autista di Carlo Verdone e dello stesso Veronesi, che ha attraversato l’Italia degli ultimi quarant’anni - con i suoi innamoramenti politici e le sue illusioni di facile benessere - conservando tutta la sua genuinità e un invidiabile rigore morale. La commedia possiede una sua gradevole cifra civile, che evita le trappole del rimpianto e del sarcasmo e, raccontando la cronaca nazionale dalla parte dell’ultima ruota del carro, ci restituisce un ritratto partecipe e gentilmente affettuoso. Una storia che ripercorre la storia e la memoria italiana e punta a modelli alti, da C’eravamo tanto amati a Una vita difficile. venerdì 25 aprile 2014 18 anno XV - n. 16 L’aforisma della settimana... “L’ottimista pensa che questo sia il migliore dei mondi possibili; e il pessimista sa che è vero”. Robert Oppenheimer appuntamenti Teatro Per una gita fuori porta, in occasione dei vari ponti che ci attendono, noi vi consigliamo una visita a Pienza, dall’1 all’11 maggio L’effimera bellezza dei fiori… CARPI 28, 29 e 30 aprile - ore 21 Beatles submarine Con Neri Marcorè e la Banda Osiris Testo e regia di Giorgio Gallione Teatro Comunale Mostre CARPI Fino al 29 aprile Abbiamo bisogno dei bambini Mostra collettiva curata da tre artisti, Mauro Vincenzi, Campo’s e Oto Covotta, con un unico intento: Narrare storie di bambini Sala espositiva Fondazione Cassa di Risparmio Fino al 30 aprile L’umorismo ai tuoi piedi Personale di Mariano Congiu O&A Centro Affari Fino al 4 maggio FareArte 2014 Esposizione delle opere partecipanti al 5° Concorso di Pittura Città di Carpi Sala Ex Poste di Palazzo dei Pio Fino al 10 maggio Paesino di salubre follia Personale delle opere di Enrico Pantani Mostra curata da Giovanni Cervi Spazio Meme Fino al 25 maggio Carlo Contini, tra eclettismo e ricerca Opere della collezione personale A cura di Simona Santini Sala Cervi Fino al 25 maggio S - Veli - Amo Archimede Mostra ideata e realizzata dagli studenti del Vallauri Musei di Palazzo dei Pio Fino al 31 dicembre 100 oggetti per 100 anni Musei di Palazzo Pio Eventi CARPI 25 aprile - ore 7/22 mercanFOSSOLIamoci... assieme Mercatino Riuso, Arti e Mestieri Via Mar Ionio - Fossoli 25 aprile Festa della Liberazione Ore 10 - Cimitero Urbano Deposizione delle corone al Sacrario dei Caduti U n capolavoro caravaggesco mai esposto prima, uno spettacolare giardino effimero e un emozionante tour in parchi storici tra i più belli (e privati) della Toscana. Il tutto a Pienza, “Città Ideale” per definizione, a dominare quel paesaggio, anzi quell’immenso giardino, unico al mondo che è la Val d’Orcia. Dall’1 all’11 maggio, per la ventinovesima edizione de Pienza e i fiori promossa da Comune, Pro Loco e Centro Commerciale Naturale Città di Pienza, con il sostegno di Bottega Verde. Cominciamo dal dipinto. Si tratta di stupenda e inedita Natura Morta di ambito caravaggesco, gioiello di uno dei maggiori pittori naturalisti toscani del XVII secolo: Simone del Tintore. All’esposizione sarà collegata l’edizione di un catalogo scientifico a cura di Francesca Baldassari famosa specialista del ‘600 fiorentino. A ospitare il prezioso dipinto è il museo del rinascimentale Palazzo Borgia, in una sala riservata alla sola opera ospite. Qui la Natura Morta di Simone del Tintore resterà offerta all’ammirazione del pubblico sino al 2 giugno. Ai piedi del Palazzo, nella perfetta geometria di Piazza Pio II, gioiello architettonico della cittadina senese Patrimonio Mondiale dell’Umanità, nello spazio di una sola notte crescerà, come per magia, un meraviglioso giardino. Giardino perfetto, vivo eppure effimero. Destinato a durare il tempo della Festa dei Fiori, cioè i dieci giorni che intercorrono tra il 1° e l’11 maggio, appunto. Un nuovo giardino a ogni nuova edizione. Per quei giorni, terra, siepi, alberi, fiori trasformano lo storico selciato in un paradiso in terra, offrendo un volto verde alle pietre collocate Bernardo Gambarelli detto il Rossellino e cesellate dai secoli. Il tema di quest’anno, in linea con quello dell’opera d’arte che al giardino funge da ideale “testimonial”, sarà il Giardino Rococò, a raccontare un’altra pagina della grande storia del giardino che, anno dopo anno, qui si rievoca. Da un giardino effimero a quelli veri, lungo un itinerario verde che si inerpica e inoltra in città e in Val d’Orcia. Sarà possibile visitare, per l’occasione, i magnifici giardini storici del territorio di Pienza: il giardino di Palazzo Piccolomini e quello di Palazzo Massaini, ma anche lo straordinario giardino di villa la Foce e gli Horti Leonini di S. Quirico d’Orcia, in una emozionante carrellata che passa in rassegna l’architettura verde dal Rinascimento al Novecento. Pienza e i fiori ospiterà quest’anno l’esposizione di un Pugnalone di Acquapendente, un grande mosaico di fiori e foglie (2.60 metri di larghezza per 3.60 di altezza). Le origini della festa dei Pugnaloni risalgono al lontano 1166, quando Acquapendente si ribellò alla tirannia di Federico I Barbarossa, distruggendo il castello simbolo del potere imperiale, trovando la forza nell’evento straordinario della fioritura di un ciliegio secco, preso a simbolo dell’oppressione degli aquesiani. Da qui la comunità decise di ricordare ogni anno la riconquista della libertà, e nel corso dei secoli la rievocazione ha subito le normali trasformazioni del tempo arrivando alla meravigliosa festa che è oggi. Il nome Pugnalone deriva da “pungolo”, e cioè l’attrezzo di ferro simile a una spatola infilato su un lungo bastone che gli fa da manico, utilizzato per pulire l’aratro e per punzecchiare i buoi. Anticamente era proprio il pungolo ad essere portato in processione ornato con i rami di ginestra. Poi, con il passare dei secoli, sono nati i moderni Pugnaloni realizzati da gruppi di giovani aquesiani che nei giorni precedenti, fino a notte tarda, lavorano alla creazione dei maestosi quadri. appuntamenti Ore 10.30 - Municipio Saluto di Francesco Lioce, Presidente dell’Anpi di Carpi Interventi di Enrico Campedelli, sindaco Massimo Mezzetti, assessore regionale Accompagnamento musicale a cura del Corpo Bandistico Città di Carpi Ore 10/13 - Piazza Martiri L’inverno di Diego: Resistenza a fumetti Esposizione presso il banchetto dell’Anpi Carpi delle tavole originali di Roberto Baldazzini alla presenza dell’autore Ore 14.30 - Municipio Carpi - Fossoli, biciclettata resistente Sosta al Poligono di tiro di Cibeno e arrivo all’ex Campo di concentramento di Fossoli Ore 14/19 - Ex Campo Fossoli Parole e musica Programma a cura della Fondazione ex Campo Fossoli Ore 15.30 Inaugurazione della mostra Luoghi Quattro Campi, la loro Storia, la nostra Memoria A cura di Elisabetta Ruffini, ISREC Bergamo Foto di Isabella Balena Ore 16 Libertà l’è morta Canti popolari e anarchici tra Ottocento e Novecento Di e con Francesco Benozzo & Fabio Bonvicini Ore 17 Luoghi Resistenti Concerto del Corpo Bandistico di Carpi Con esecuzione di brani originali e tradizionali ispirati ai luoghi della memoria storica della provincia di Modena Letture di Cantiere dell’anima a cura di Sara Gozzi Dirige il M° Pietro Rustichelli Ore 19.30 - Circolo Mattatoio Reading Lett(era)ture Resistenti Lettura di brani della letteratura resistenziale italiana e di altri paesi a cura dei lettori volontari del progetto Donare Voci, con accompagnamento musicale Ore 21.30 Canti anarchici di lotta e resistenza Voce: Mara Redeghieri Contrabbasso: Nicola Bonacini Chitarra classica: Lorenzo Valdesalici In collaborazione con Anpi Carpi e Associazione Amici ex Campo Fossoli e Museo a l Deportato Sentieri resistenti Escursione sui sentieri della Linea Gotica Partenza da Castel d’Aiano con letture, poesie a tema e canti del Coro del Cai Carpi venerdì 25 aprile 2014 appuntamenti 25 aprile - ore 12.30 Pranzo della Resistenza! Circolo Guerzoni 25 aprile - dalle 9.30 5° Trofeo Nazionale Città di Carpi 1° Memorial Renato Giacobazzi Stadio Cabassi 25 aprile Cicloraduno - 3° Trofeo Uisp Circolo La Fontana Fossoli 26 aprile - ore 21 Grande concerto in Piazza Martiri di Paolo Belli & Big Band Sangue Blues Tour Ingresso gratuito Piazza Martiri 27 aprile - ore 10 Francesco da Buenos Aires La rivoluzione dell’uguaglianza In diretta via satellite Docufilm biografico sulla vita di Jorge Mario Bergoglio, dall’infanzia sino all’età adulta Ingresso gratuito Cinema Multisala Space City 26 aprile - ore 22.30 Massendefect Mattatoio Culture Club 26 aprile - ore 21 Amigh... amigh un coren Compagnia Teatro Dialettale La Vintarola Commedia comico brillante di Guido Gazzi Circolo Guerzoni 27 aprile - ore 19.30 Soft Metals Mattatoio Culture Club 27 aprile - ore 12.45 Pranzo di beneficenza: Südtirol liebt Fossoli Anche quest’anno torna in campo la solidarietà a Fossoli, grazie alla collaborazione nata nel maggio 2012 tra la Parrocchia della Natività di Maria e il Circolo Arci La Fontana e al generoso interessamento dell’Enoteca Gandolfi di Bolzano. Il ricavato dell’iniziativa, che oltre al pranzo prevede un mercatino di prodotti tipici, un’estrazione a premi e intrattenimento a tema sarà diviso tra circolo e parrocchia ancora alla ricerca dei fondi per la riparazione delle strutture danneggiate dal sisma del maggio 2012 Circolo La Fontana Fossoli 27 aprile - dalle 9 Campionato Regionale Uisp di Motocross Pista di Motocross 26 e 27 aprile Gara di accelerazione auto Gara aperta a tutti i tipi di auto sia stradali che da competizione Aeroporto di Carpi Torna la rassegna di arte pittorica Il Miniquadro Città di Soliera, dal 25 aprile a giovedì 1° maggio Piccoli ma… preziosi! G iunge alla sua decima edizione la rassegna di arte pittorica contemporanea Il Miniquadro Città di Soliera che l’associazione Amici dell’Arte, in collaborazione con la Fondazione Campori del Comune di Soliera, propone da venerdì 25 aprile a giovedì 1° maggio, negli spazi espositivi del Centro Sportivo di Piazzale Loschi. Anche quest’anno partecipano affermati pittori del panorama italiano con opere di dimensioni che non superano i 30x40 centimetri. Alcuni nomi spiccano fra gli altri, noti al pubblico per aver partecipato a passate edizioni della Biennale e per i riconoscimenti ottenuti: Chiarani, Rassatti, Marini, Davoli, Pogni, Scola, Erani, Bedeschi, Tonelli, Ferrari, Gueggia e Maltoni. La rassegna artistica si arricchisce anche di una personale dello scultore e orafo cesenate Leonardo Lucchi. L’inaugurazione avrà luogo nella mattinata del 25 aprile, alle 10,30. Mercoledì 30 aprile, alle 16.30, nell’area antistante il Centro Sportivo di piazzale Loschi, i bimbi dei Nidi Roncaglia e Arcobaleno saranno impegnati in un laboratorio di manipolazione del colore. Di seguito, alle 19, presso il bar del Centro Sportivo, si terrà una conversazione in preparazione della visita alle mostre Da Vermeer a Rembrandt (Bologna 6 maggio 2014) e Matisse, la figura (Ferrara 1° giugno 2014). Interverrà il professor Nevio Bedeschi. Giovedì 1° maggio, alle 11, è in programma una visita guidata al Monumento Specchio della vita di Davide Scarabelli, dedicato alla guerra di liberazione a Soliera e ai Fatti d’Arme del 20 novembre 1944 di Limidi. A seguire, al Centro Culturale Il Mulino, si terrà una presentazione a cura di Guido Malagoli dell’Associazione Natalia Ginzburg di Soliera. La mostra si potrà visitare dal 25 aprile al 1° maggio nei seguenti orari: giorni festivi: 10,30-12,30; 16-22,30 ; giorni feriali: 20,3022,30. L’ingresso è libero. appuntamenti Fino al 28 aprile Xtreme Motor Show Drifting - Truck - American Cars - Freestyle -Supermoto Testacoda - Parcheggi incredibili - Auto e Camion su due ruote Effetti cinematografici - Motor Scooter - Moto Dragster Monster Truck e... tanto altro ancora Area Fieristica zona Piscina 29 aprile - ore 20.30 EducAzione d’Amore Cos’è la Nuova Educazione La Relazione che rende felici (Relazione e ascolto) L’Amore nella Presenza Asilo Nido Cipì 30 aprile - ore 15 Quali sono i problemi più frequenti nell’occhio in caso di diabete Relatore: dottor Alessandro Cenatiempo, Direttore U.O. Oculistica Distretto di Carpi Centro Sociale Guerzoni 30 aprile - ore 20.30 Nonni si diventa: un’esperienza che cambia la vita Incontro condotto dalla psicologa Marzia Dall’Olio Circolo Anziani Bruno Losi Fino al 4 maggio 15 giornate di divertimento per tutta la famiglia Torna il Luna Park a Modena U na bella occasione per trascorrere i giorni di festa che ci attendono all’insegna del divertimento per tutta la famiglia. Ha aperto il Grande Luna Park di Modena, il parco di divertimenti di via Divisione Acqui. Ce ne sarà per tutti i gusti: giostre che uniscono velocità e acrobazie, stand gastronomici, giochi per mettere alla prova le proprie abilità e attrazioni per i più piccoli. Ad accogliere i visitatori ci saranno oltre 120 operatori, che animeranno i 38mila mq del piazzale asfaltato adiacente il PalaCasaModena Giuseppe Panini: un’area messa completamente in sicurezza per la salvaguardia di tutti i visitatori, perfetta per ospitare il primo luna park per affluenza di pubblico a anno XV - n. 16 19 livello regionale. Sempre presenti le giostre che hanno divertito più di una generazione, dal Brucomela alla Nave Pirata, dagli autoscontri acquatici allo scivolo gigante: ci saranno anche diverse novità e attrazioni speciali, come il Saltamontes direttamente dalla Spagna. Il Grande Luna Park di Modena sarà aperto tutti i giorni fino a domenica 4 maggio: nei giorni festivi e prefestivi dalle 10 all’1.00, e nei giorni feriali dalle 15 alle 24. 60 titoli di paginette in vendita, ma anche magliette, block notes per appunti, magneti e altri gadget: il festivalfilosofia è presente alla Fiera Campionaria di Modena, da venerdì 25 aprile a giovedì 1 maggio In attesa della gloria il Festival è in fiera A nche quest’anno il festivalfilosofia partecipa alla Fiera Campionaria di Modena. Da venerdì 25 aprile a giovedì 1 maggio, infatti, i visitatori possono fare tappa allo stand del festival, in vetrina lungo la Galleria Centrale di ModenaFiere. Qui - in attesa della prossima edizione, dal 12 al 14 settembre - si possono trovare 60 titoli delle “paginette”, le monografie tascabili e leggere che ripropongono le principali lezioni magistrali. Ma anche le magliette delle varie edizioni del festival, i block notes per gli appunti, i magneti “filosofici” e molti altri gadget griffati con le inconfondibili virgolette rosse del festivalfilosofia. Sempre presso lo stand, tutti i visitatori riceveranno in omaggio una cartolina-annuncio in vista dell’edizione 2014, dedicata alla gloria. 20 venerdì 25 aprile 2014 anno XV - n. 16 Ph Carlo Foschi Calcio – Gol ed emozioni al Cabassi, il Carpi resiste ad un grande Modena (2-2) Un derby sincero Il pareggio d’orgoglio chiarisce l’orizzonte e la salute delle due squadre. Ai biancorossi mancano i ricambi e le differenze dei migliori. Letizia e Bertoni ko, Ardemagni in crisi: Sabato a Siena torna Sgrigna da falso nueve. I l Carpi esce incolume dal derby, aggrappato a un punto d’orgoglio, di fondamentale valenza psicologica. Lo ha giocato con coraggio e passione, ne ha tenuto il controllo finché ha avuto fiato. Si è difeso e si è riproposto, aggredendo forte per sfuggire veloce ai propri limiti di salute. Ha insomma fatto molto per vincerlo. Poi ne è stato fagocitato, sopraffatto dalla fatica, fino quasi a sparire dal campo. Ma alla fine ha trovato la propria Pasqua, ed è risorto. Adesso è davvero pronto per chiudere la stagione, ha tutte le carte in regola per arrivare bene in fondo, senza il rischio di perdersi. Anzitutto ha una mappa certa, un orizzonte chiaro e vicino: non può guardare in alto, non ha abbastanza forza per puntare ai playoff. Ma ha carattere e organizzazione a sufficienza per conquistare l’ultimo pezzo di tranquillità che manca. Soprattutto è di nuovo vestito a misura, grazie alla sagacia di Pillon che ha saputo ricucire con credibilità il 4-3-3 di Vecchi. D’altronde, un uomo di calcio e di buon senso non poteva fare altrimenti: nove giocatori densi dietro la palla, un solo attaccante, un esterno di squilibrio per ripartire (Di Gaudio), uno di equilibrio per attaccare lo spazio da centravanti-ombra (Concas). E Memushaj a determinare il ritmo del gioco, senza altre ombre intorno. MODENA - E’ stato un vantaggio affrontare il Modena in questo momen- I MARCATORI Risale Pavoletti Mancosu (Trapani) 20 Pavoletti (Varese) 18 Caracciolo (Brescia) 17 Babacar (Modena) 17 Tavano (Empoli) 16 Antenucci (Ternana) 16 Jonathas (Latina)13 Hernandez (Palermo) 13 ... Memushaj (Carpi) 8 … Concas (Carpi) 6 … Ardemagni e Sgrigna (Carpi) 4 to delicato, di prolungata convalescenza. Resistergli significa acquisire anticorpi, dunque curarsi. E’ un grande avversario in rimonta. Potrebbe pagare tutto lo sforzo sul traguardo. Ma intanto è il miglior attacco del campionato. Si sviluppa con estrema praticità sotto due centravanti difficilmente marcabili, che si migliorano a vicenda. In mezzo e sulle fasce ha tutta la qualità svelta che serve per giocare di prima. E quattro ottimi specialisti di PROSSIMO TURNO Due anticipi, nessun posticipo 36ESIMA GIORNATA Sabato 26/4/2014, ore 15 AVELLINO – CROTONE CESENA – BRESCIA EMPOLI – SPEZIA LATINA – PALERMO PADOVA – BARI REGGINA – CITTADELLA SIENA – CARPI TRAPANI – J.STABIA VARESE – V.LANCIANO ANTICIPI Venerdì 25/4/2014 Ore 15: PESCARA – NOVARA Ore 18: MODENA – TERNANA uno-contro-uno (Babacar, Molina, Rizzo e l’inesauribile Garofalo) che ti costringono continuamente a raddoppiarli. E’ perciò un impianto flessibile che sa orientare le partite modificando sé stesso. Nel primo tempo, Novellino ha capito che sarebbe stato inutile insistere coi triangoli laterali. Nell’intervallo ha spiegato ai suoi che stavano andando a sbattere contro il pressing. Perciò gli ha ordinato di difendere la sconfitta per ribaltarla. Ovvero di lasciare palla al Carpi per farlo dilatare in verticale. L’intento è quasi riuscito. I gol sono arrivati su punizione, ma i falli (in verità un po’ dubbi) sono stati spesi per fermare due ripartenze dentro spazi improvvisamente più lunghi, laddove Romagnoli e Gagliolo sono dovuti uscire in affanno, senza copertura vicina. CARPI – In tre aggettivi, il derby è stato: modesto per volumi tecnici, pochi colpi di vero calcio; bellissimo per contenuti emotivi e musicali, lunghe sinfonie d’intensità selvaggia sul pallone; sincero in tutto il resto. Ha espresso un risultato complessivamente corretto. Ma ha anche detto la verità sulla distanza che attualmente separa le due squadre. Il Carpi è in ritardo. Sta ritrovando condizione, non esplosività. Non può avere continuità perché non ha ricambi. Nei finali viene fuori l’usura dei più impiegati. Ora che è venuta meno l’energia di Lollo (meniscopatia), Letizia (caviglia in disor- dine: almeno tre settimane di stop) e Mbakogu (stiramento muscolare: tornerà in maggio) cominciano a pesare le lungodegenze di Poli, Inglese e Acosty. Ai quali s’è appena aggiunto Bertoni (ginocchio ko: stagione finita). Ma ciò che sta mancando profondamente sono le differenze individuali per coprire il logorio della squadra. Ci sono altre sette partite per rovesciare il bilancio, però a oggi non c’è dubbio che il mercato di gennaio sia saltato. Qualche prestazione di colore in mezzo al grigio, nessuna costante positiva. Algebricamente, Colombi non ha aggiunto nulla a Kovacsik: ha difeso un paio di punti, altrettanti gliene sono scappati di mano. Ardemagni è una ruota che non c’è modo di mantenere gonfia. Resta solo ed esclusivamente un enorme problema fisico, Continua a pagina 21 LA CLASSIFICA PALERMO LATINA EMPOLI CROTONE CESENA (-1) SIENA (-8) SPEZIA VIRTUS LANCIANO MODENA TRAPANI AVELLINO PESCARA BARI (-3) BRESCIA CARPI TERNANA VARESE NOVARA CITTADELLA PADOVA REGGINA JUVE STABIA PT 72 57 56 55 52 51 51 51 49 49 49 46 46 46 45 44 43 39 36 35 28 17 IN GENERALE PARTITE RETI G V N P F S 35 21 9 5 52 23 35 15 12 8 36 28 35 15 11 9 44 29 35 15 10 10 49 42 35 13 14 8 38 28 35 15 14 6 49 34 35 13 12 10 38 40 35 14 9 12 34 36 35 12 13 10 52 36 35 12 13 10 46 43 35 12 13 10 37 37 35 12 10 13 44 43 35 13 10 12 37 37 35 11 13 11 44 46 35 12 9 14 39 44 35 10 14 11 44 42 35 11 10 14 46 51 35 9 12 14 35 47 35 8 12 15 32 42 35 8 11 16 38 52 35 6 10 19 33 57 35 2 11 22 33 63 MI -2 -10 -11 -13 -12 -8 -15 -16 -15 -15 -15 -18 -17 -18 -20 -19 -20 -23 -25 -25 -30 -38 CASA PARTITE V N P 12 4 2 9 4 4 8 7 2 8 7 3 7 7 3 11 4 2 6 7 5 8 6 4 10 4 3 6 6 5 9 4 4 5 6 6 9 5 4 5 7 6 5 6 7 8 5 5 7 6 4 8 6 4 5 6 7 5 7 5 4 5 8 1 7 10 RETI F S 27 10 19 12 26 12 26 16 22 15 29 16 20 21 18 15 34 12 21 17 20 15 25 22 22 15 27 28 16 21 25 19 22 18 21 17 15 18 20 25 20 27 20 34 FUORI PARTITE V N P 9 5 3 6 8 4 7 4 7 7 3 7 6 7 5 4 10 4 7 5 5 6 3 8 2 9 7 6 7 5 3 9 6 7 4 7 4 5 8 6 6 5 7 3 7 2 9 6 4 4 10 1 6 10 3 6 8 3 4 11 2 5 11 1 4 12 RETI F S 25 13 17 16 18 17 23 26 16 13 20 18 18 19 16 21 18 24 25 26 17 22 19 21 15 22 17 18 23 23 19 23 24 33 14 30 17 24 18 27 13 30 13 29 venerdì 25 aprile 2014 Continua da pagina 20 in nessun modo tattico. Comunque gli si chieda di accelerare (incontro o profondo, orizzontale o verticale) non tiene la strada. Nella speranza che si stabilizzi, a Siena rivedremo Sgrigna da falso nueve. E’ la soluzione più funzionale. Gli restituisce un ruolo di regista d’attacco senza obblighi di rientro. Ed è sostenibile a condizione che il pallone scorra rasoterra. Ovvero che il ministero della costruzione ritorni a Bianco, l’unica vera personalità tecnica del centrocampo. Il migliore delle ultime due partite, per come ha riportato ordine e geometria a un gioco che da troppo tempo soffriva di confusione. Su queste basi PROSSIMO AVVERSARIO: SIENA Seconda forza sul campo N la salvezza arriverà presto. La quota, nel frattempo, è lievitata presso i 50 punti, in virtù della piccola rinascita delle padovane. Altrove, il Palermo è a due risultati pieni dalla Serie A: già sabato potrebbe festeggiare. Lo aspetta il Latina, l’ultima delle sorprese, la prima delle seconde. Enrico Gualtieri Calcio – Istantanee di una notte irripetibile: Carpi-Modena è molto più che una questione di calcio Scatti d’epoca Un evento trasversale: è stato il primo vero derby globale, mediatico e social. E da adesso in poi nessuno potrà più mettere in discussione che sia un derby. P arafrasando Josè Mourinho: chiunque pensi che sia stata solo una serata di calcio, come minimo non capisce nulla di calcio. Sì, perché ci sono storie di pallone che innervano e descrivono le storie della gente che lo gioca e lo vive. E ci sono partite che hanno la forza di cambiarle per sempre. Questa ne è stata un perfetto esempio. Talmente unica e irripetibile da tratteggiare distintamente una demarcazione tra ciò che è successo prima da ciò che succederà dopo. E’ il stato primo derby di campionato sotto le V enerdì 25 aprile si svolgerà la quinta edizione del Trofeo nazionale Città di Carpi – 1° Memorial Renato Giacobazzi organizzato dal Carpi F.C.1909 e riservato alla Categoria Pulcini terzo anno (nati nel 2003). Dopo due anni a Campogalliano, l’edizione 2014 fa ritorno allo Stadio Cabassi, dove sui due campi ricavati sul prato dello stadio che vede protagonista la prima squadra biancorossa saranno al via dodici formazioni con nove giocatori che si affronteranno suddivise in tre gironi da quattro. A conferma del buon lavoro svolto negli anni nel settore giovanile e del credito ottenuto dal anno XV - n. 16 21 stelle. Il primo targato Serie B al Cabassi, che per l’occasione ha registrato il primo fulmineo sold-out degli anni Duemila. Ed è stato il primo derby veramente globale, mediatico e social, per la vivacità con cui è stato atteso e preparato su internet oltre che sui giornali, in tv, per radio, nei bar, ovunque la gente abbia avuto modo di parlarne e farne parlare. Di qua e di là dal Secchia. E’stato insomma un evento trasversale che traccia uno scatto d’epoca lungo quei 20 km mal misurati che separano la Ghirlandina da Palazzo Pio e Piazza Martiri da Piazza Grande (che si chiamerà pure Grande, ma è più piccola della nostra). E’stato insomma il derby che, più di ogni altro in passato, ha autenticato a Carpi-Modena la patente di derby. Perché da qua in poi, nessuno, ma proprio nessuno, potrà più far finta che sia una gara come le altre. Molto più che una questione di pallone: è stato un carnevale privato, una sagra sportiva dei nostri campanili. La rappresentazione di una rivalità dinastica tra chi domina diacronicamente il territorio fingendo di non avere vicini di casa, e chi invece vive da secoli all’ombra, inseguendo un’autonomia mai riconosciuta. E’cominciato con una scenografia circolare di cui non si ricordano precedenti da queste parti: migliaia di bandierine biancorosse sventolate in tutti i settori. Una miniatura di Honk Kong nella notte del Capodanno del Drago. E’ proseguito coi messaggi degli Ultras, sostanzialmente tre motti d’assimilazione tra città e squadra, i codici del folklore: il sentimento (“Forza Vecchio Cuore Biancorosso”), l’appartenenza (“Fieri dei nostri colori”) e l’orgoglio della diversità (“Da sempre senza Provincia”). Si è concluso con uno di quei gol metaforici che il calcio costruisce apposta per i derby. Il colpo fuori programma dell’eroe che non t’aspetti. Deviato dalla natica dell’avversario e spinto in porta da tutto lo stadio amico. Già, il Cabassi. Mai così simbolo e protagonista della scena. Uno gnomo di 86 anni accovacciato sulle sue stampelle di lamiera e cemento. Odiamato, discusso, vituperato, eppure ancora in piedi. Orgoglioso e fedele. E’ finita pari, ma alla fine ha vinto lui. Enrico Gualtieri Venerdì 25 aprile si svolgerà la quinta edizione del Trofeo Nazionale Città di Carpi – 1° Memorial Renato Giacobazzi organizzato dal Carpi F.C.1909 Pulcini protagonisti essun sintomo lascia intuire ciò che si aspettavano tutti. Ovvero che i dissesti societari, più in generale quelli del motore finanziario della città, venissero tradotti sul campo. Il Siena è trasparente ed impermeabile alla tempesta che lo circonda. Sta resistendo a qualunque sventura: all’handicap di partenza, al progressivo declassamento, al continuo ritardo degli emolumenti (in arrivo un ulteriore supplemento di penalizzazione), alle dolorose partenze di gennaio (Giannetti e Paolucci) che hanno spolpato l’attacco e rinforzato le rivali playoff (Spezia e Latina). Tutto ciò che non l’ha ucciso, lo sta fortificando: è la seconda forza del campionato per punti sul campo. E nel ritorno ha addirittura accelerato: rispetto all’andata conta 3 punti in più (25 a 22) e ha incassato la metà dei gol (9 contro 18). Al Franchi è quasi perfetto: solo Palermo e Pescara sono riusciti a violarlo; e dopo la sosta soltanto l’Empoli ne è uscito indenne (1-1). Mister Beretta investe su tutta la qualità che ha a disposizione. Tiene ormai stabilmente Giacomazzi al centro della difesa per cominciare l’azione, quasi da vecchio libero. Chiede e ottiene spinta dai due favolosi atleti che coprono le fasce (Angelo e Feddal). Riempie il centrocampo di fantasisti (Valiani-Pulzetti-Spinazzola), e lascia piena libertà a Rosina, dalle cui variazioni sgorga il gioco d’attacco. Semplicemente incostituzionale a questo livello del calcio: è nettamente il miglior giocatore del campionato per quello che fa sia da fermo che a tutta velocità. Gli garantisce puntuali sponde la grande scoperta dell’anno: Valerio Rosseti, classe ’94, centravanti completo, di rapina e di manovra. Sabato mancherà quasi certamente Vergassola: capitano, bandiera, coscienza dello spogliatoio e match-winner al Cabassi il 24 novembre scorso (0-1). E.G. I PRECEDENTI 48 anni fa l’unico successo Sono 6 i precedenti all’Artemio Franchi di Siena. Il più recente dista 15 anni: 16 maggio 1999, atto finale di quell’infausto campionato di C1 concluso con i record di futilità al terzo livello del calcio italiano (minor numero di punti: 20; massimo di sconfitte: 26 su 34; peggior difesa: 56) e con un ko di goleada: 1-4. Segnò il gol della bandiera una promessa del vivaio, che tuttavia poi non mantenne granché: Matteo Bondi. Lo si sarebbe rivisto un lustro più tardi in tv, con la maglia del Cervia, nel reality “Campioni” (per modo di dire…). Il bilancio è favorevole ai toscani: tre vittorie, tutte nelle ultime tre sfide. Due i pareggi, entrambi per 0-0. Un solo successo biancorosso, quasi mezzo secolo fa, nel primo incrocio assoluto: 8 maggio 1966, serie C unica, 2-1. Furono gol d’autore, l’alfa e l’omega di quella Stirpe d’Oro: Luigi Silvestri, il più grande libero della Storia del Carpi, e Gianfranco Poletto, il bomber di sempre. E.G. CALCIO DILETTANTI Correggese più vicina al sogno D entro l’uovo di Pasqua, la Correggese trova un pezzo del proprio sogno. Nel terzultimo turno di Giovedì Santo batte il Mezzolara con un gol per tempo (Selvatico e Paganelli) e stacca la Lucchese, bloccata nel derby della Versilia (0-0). Adesso ha due punti di vantaggio, e domenica andrà difenderli proprio a Massa Carrara, mentre i rivali ospiteranno il derelitto Forcoli, ormai retrocesso. E’ l’ultimo interludio prima del gran finale al Borelli, che quasi certamente deciderà il campionato. E con esso, la storia e il futuro delle due società. PROVINCIALI – Domenica si chiude il torneo di Seconda: la Virtus si gioca sul campo del Quattroville le ultime speranze di secondo posto. Contemporaneamente comincia la Coppa di Terza che vedrà impegnate quattro delle nostre squadre a caccia del trofeo che vale il passaggio di Categoria. Negli ottavi: il San Marino attende il Puianello, la Cabassi va a Fiorano, e la Cortilese farà visita alla testa di serie United che è contestualmente coinvolta nello spareggio triangolare con le altre seconde (Real Dragone e Muratori) per il ripescaggio in Seconda. E.G. Città di Carpi nel panorama nazionale, anche questa edizione vedrà al via alcune tra le più blasonate realtà del calcio italiano, che si sfideranno per succedere nell’albo d’oro ad Atalanta (2010), Internazionale (2011), Chievo Verona (2012) e Juventus (2013). Il torneo è intitolato per la prima volta a Renato Giacobazzi, storico collaboratore del settore giovanile del Carpi mancato l’inverno scorso.Questi i gironi (via alle 9,30, finali dalle 17): Girone A Hellas Verona, Parma, Cremonese e Sassuolo; Girone B Chievo, Empoli, Reggiana e Modena; Girone C Bologna, Inter, Carpi e Mantova.Questo invece il programma delle gare. Ore 9,30: Hellas Verona-Sassuolo e Parma-Cremonese. Ore 10.10: Carpi-Bologna e Mantova-Inter. Ore 10.50: Chievo Verona-Reggiana e Modena-Empoli. Ore 11.40: Hellas Verona-Parma e Sassuolo-Cremonese. Ore 12.10: Carpi-Inter e BolognaMantova. Ore 14.30: ChievoModena e Reggiana-Empoli. Ore 15.10: Verona-Cremonese e Parma-Sassuolo. Ore 15.50: Carpi-Mantova e Bologna-Inter. Ore 16.30: Chievo-Empoli e ModenaReggiana. Ore 17.10-17.50 e 18.30: girone finale con le tre vincitrici dei gironi. Alle 19 sono invece previste le premiazioni. 22 R venerdì 25 aprile 2014 ubiera. Terraquilia vince ed entusiasma il numeroso pubblico accorso al Palabursi di Rubiera per questo anticipo della 3a giornata di ritorno della poule play-off, gara ripresa dalle telecamere di Rai Sport Satellite 1. I ragazzi di coach Serafini, dopo aver sofferto nel primo parziale, hanno disputato una ripresa di altissimo spessore, con il portiere Malavasi paratutto e le prodezze di Di Matteo (standing ovation) e Sperti a scaldare le mani del pubblico. Inizio convincente dei biancorossi (5-2 al 7’) con il contropiede di Giannetta (2 reti), ma i toscani riagguantano prima la parità (5-5 al 12’) per poi passare a condurre (6-8 al 15’). Terraquilia costretta a inseguire, il doppio vantaggio arride sempre ai toscani, Di Matteo con tre reti nel finale di tempo tiene in corsa i compagni. Terraquilia soffre anche a inizio ripresa (15-18 al 2’), poi Molina e Sperti suonano la riscossa e anno XV - n. 16 Pallamano Serie A - Dopo aver battuto 31 a 27 la formazione toscana dell’Ambra, Terraquilia deve recuperare gli infortunati Marrochi e Tojcic, perché la semifinale di andata play-off scudetto casalinga con il Fasano di sabato 3 maggio è sempre più vicina Il grande cuore di Terraquilia parità 19-19 al 7’; Ambra risponde subito 19-21 al 10’ e 20-22 al 12’. Terraquilia però con un parziale di 6-0 ribalta completamente il risultato: Polito, Sperti e Di Matteo non danno scampo agli avversari (26-22 al 19), Terraquilia è padrona del campo, i toscani provano a ricucire (28-25 al 24’), ma i ragazzi di Serafini non si fanno intimorire e il giovane Beltrami spegne le ultime speranze degli avversari (30-25 al 26’). Ora bisogna recuperare gli infortunati Marrochi e Tojcic, perché la semifinale di andata play-off scudetto casalinga con il Fasano si avvicina (sabato 3 maggio), ma per ora Terraquilia Carpi ha offerto una prestazione tutta cuore e sostanza che fa ben sperare per i prossimi impegni. I Falchi hanno vinto l’ultima partita del Girone Emilia Romagna del Campionato Amatori Uisp contro i Gorilla Rugby di Spilamberto e si sono classificati al 4° posto (su 6) al termine delle dieci giornate di campionato grazie a due vittorie e setti punti bonus. Dal 4 maggio inizierà invece la fase di playoff con gli incroci con le squadre provenienti dagli altri gironi. Il Rugby Carpi non potrà M anca davvero poco al fischio iniziale della nuova estate che porta il marchio Champions’ Camp! La nona edizione dedica allo sport e al divertimento giovanile un’impronta molto forte basata su programmi sportivi e di animazione ad hoc, ideali per tutti i ragazzi dai 7 ai 15 anni. Le località delle settimane multisportive saranno la sede di Bellaria Igea Marina, per chi preferisse un tuffo al mare e il teatro di scena della storica Palagano oltre alla sede di Pievepelago per un’arrampicata in montagna e non solo. Proprio a Pievepelago sarà proposto il Camp di specializzazione di pallavolo, rivolto a ragazzi dai 14 ai 17 anni e organizzato in collaborazione con Modena Volley Punto Zero. L’importante sodalizio tra Champions’ Camp e la società modenese ha dato origine a tante iniziative, tra le quali le varie domeniche al Palazzetto dello Sport di Modena che hanno visto impegnato lo staff dei Champions’ Camp a distribuire tanti gadget e regali ai tifosi. Ma il Champions’ Camp non si stanca mai di Rugby - Prima squadra e giovanili impegnate in giro per l’Italia Tempo di playoff, si andrà a Varese Manca poco al fischio d’inizio della nuova estate che porta il marchio Champions’ Camp Pronti, partenza… via! Comitato Emilia Romagna e il Gruppo Sportivo Silenziosi di Reggio Emilia, ha creato un bellissimo progetto: protagonisti i partecipanti non udenti e udenti che si divertiranno insieme con la possibilità stupire! Quest’estate saranno presenti nello staff anche Andrea Sala, capitano della squadra di A1 e Fabio Donadio, libero della compagine modenese. Inoltre in questa nona edizione saranno tre gli sport nuovi proposti: il badminton, il tchoukball e il tennis tavolo, che si sommeranno ai 20 sport già presenti da anni. I Camp multisportivi e quelli monosportivi di volley, basket e calcio verranno proposti in tutte tre le sedi su vari turni settimanali, dal 22 giugno al 2 agosto. Tutti gli anni i Champions’ Camp puntano sul valore educativo dello sport come mezzo di crescita e di integrazione per i ragazzi e anche questa stagione non sono stati da meno. Nella settimana che va dal 6 al 12 luglio a Pievepelago l’organizzazione, in collaborazione con la Federazione Sport Sordi Italia del giocarsi il titolo nazionale Uisp ma andrà a disputare i playoff bowl dove è stato abbinato ai Rosafanti, formazione di Cassano Magnago (Varese). Per le categorie giovanili continuano i concentramenti regionali (ufficiale: a Carpi si ospiterà quello del 25 maggio) e i tornei. L’Under 12 di mister Alessio Sabattini parteciperà al XXI Torneo nazionale di Calvisano il 1° maggio. di vivere lo sport e l’animazione in modo formativo. L’organizzazione dei Champions’ Camp pensa proprio a tutto: compresa nella quota di iscrizione, infatti, è a disposizione l’assistenza sanitaria 24 ore su 24, la consegna della chiavetta usb con tutte le foto e i video della settimana, il kit d’abbigliamento, la gita settimanale e tanto altro. Quest’anno l’organizzazione ha poi inserito il servizio della partenza dei pullman anche da Reggio Emilia, mantenendo le fermate di Carpi e di Modena. Per informazioni e iscrizioni ci si può rivolgere al 366.4851031, al 334.2005249, scrivere a [email protected]. venerdì 25 aprile 2014 Domenica 13 aprile si è svolta al campo sportivo di Fossoli la seconda edizione della Friend’s Cup Calcio: un momento educativo per grandi e piccini D omenica 13 aprile si è svolta al campo sportivo di Fossoli, la seconda edizione della Friend’s Cup, torneo giovanile di Calcio a 7 riservato ai nati negli anni 2005/06. L’iniziativa è stata organizzata dal Comitato Csi di Carpi e dalla Polisportiva Fossolese. Hanno partecipato 12 squadre, suddivise inizialmente in tre gironi; nel pomeriggio, ne sono stati formati altri tre sulla base delle classifiche del mattino. Ogni squadra ha giocato sei brevi partite con tre incontri in contemporanea e, alle 18, la premiazione ha riguardato tutti senza una vera e propria classifica finale. Friend’s cup vuol essere infatti un’attività ludico-sportiva e, nel contempo, offrire un momento educativo e formativo per i ragazzi e non solo, dato che, in occasione del torneo, viene distribuita ai genitori una pergamena riguardante i Consigli per il genitore a bordo campo, un invito in 5 punti al corretto comportamento per i grandi che seguono i figli. Sanmarinese Si sono svolte il 13 aprile, le fasi finali del Campionato italiano di Karate Fekda, a San Bonifacio di Verona Ricco medagliere per i Black Dragons S i sono svolte, lo scorso 13 aprile, le fasi finali del Campionato italiano di Karate Fekda, a San Bonifacio di Verona. Alcuni atleti dei Black Dragons asd, allenati dal maestro Matteo Romagnoli 6° Dan, hanno partecipato alla competizione e arricchito il loro medagliere con tre ori, sei argenti e 4 bronzi. Michele Conte, Categoria Speranze, si è classificato 2° nelle cinture verdi e 4° nelle nere (Kumite Sanbon, combattimento sportivo al meglio dei 6 punti). Davide Giagnorio, Categoria Cadetti, si è classificato 1° nel Kumite Ippon (combattimento sportivo al meglio dei 2 punti). Matteo Trotta, Categoria Cadetti, si è classificato 2° nel Kumite Ippon. Lilian Porcireanu, Categoria Cadetti, si è classificato 2° nelle cinture verdi e 3° nelle cinture nere (Kumite Sanbon). Francesco Andreoli, Categoria Cadetti, si è classificato 3° nel Kumite Ippon. Francesco Capobianco, Categoria Junior, si è classi- ficato 1° nel Kumite Ippon. Nicolas Cimardi, Categoria Junior, si è classificato 2° nelle cinture verdi e blu (Kumite Ippon). Mattia Landini, Categoria Junior, si è classificato 3° nelle cinture nere (Kumite Sanbon). Mouhamed Fraied, Categoria Senior, si è classificato 3° nelle cinture nere (Kumite Sanbon). Marcello Barigazzi, Categoria Senior, si è classificato 1° nelle cinture verdi e 2° nelle nere (Kumite Sanbon). anno XV - n. 16 23 Le commissioni danza e ginnastica dei comitati Csi di Modena e Carpi hanno organizzato il primo Concorso provinciale di coreografia Csi al Palazzetto La scuola Backstage incoronata vincitrice O ttimo spettacolo quello offerto domenica 13 aprile al Palazzetto dello Sport Enzo Ferrari di Carpi dove le commissioni danza e ginnastica dei comitati Csi di Modena e Carpi hanno organizzato il primo Concorso provinciale di coreografia Csi. Scopo dell’iniziativa, dare spazio all’originalità e al lavoro di gruppo all’interno delle scuole di danza e delle società di ginnastica artistica e ritmica. Hanno partecipato 17 gruppi di 13 diverse scuole che si sono esibiti nei vari tipi di danza classica, moderna, acrobatica e di ginnastica ritmica, sotto gli occhi attenti della giuria che ha designato vincitrice la scuola Backstage con la coreografia My strenght. Come premio alla migliore coreografia presentata è sta- ta messa a disposizione una borsa di studio per la partecipazione al Festival del Sole di Riccione che si terrà dal 29 giugno al 4 luglio. Molti gli applausi per la bravura e l’impegno dei gruppi, specialmente per le esibizioni delle più piccole che hanno catturato la simpatia del pubblico. Soprattutto per Csi Carpi si trattava di una novità, col fine di proporre attività diverse che, al giorno d’oggi, richiamano un vasto interesse e larga partecipazione soprattutto in ambito femminile. Gruppo vincente Backstage KATIA RICCIARELLI . . e m i d o r t Al in di Maurizio Costanzo Enrico Vaime con Francesco Zingariello Regia Marco Mattolini con i danzatori Simona De Nittis - Sebastiano Andrea Meli e L'ensemble Musicale “Il Canto della Vita” Musiche originali e arrangiamenti Valter Sivilotti Scene e costumi Francesca Linchi Coreografie Gloria Pomardi LQIRZZZ.altrodime.com DOMENICA Teatro Comunale di Carpi 4 MAGGIO ore 21.00 Prevendita con il circuito vivaticket (www.vivaticket.it) anche presso Radio Bruno 059.641430
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