presentazione Centro - "Vittorio di Capua" Onlus

26 marzo 2014
Centro di Riabilitazione Equestre
Vittorio di Capua
Annalisa Roscio, Aurora Sotgiu, Roberta Giobellina, Chiara Luzzoli
Da più di trent anni il Centro di Riabilitazione Equestre Vittorio di Capua
pratica sia Terapie Assistite con gli Animali (TAA) che Attività Assistite con
gli Animali (AAA); i due termini hanno sostituito la vecchia dizione di Pet
Therapy, che può generale pericolosa confusione fra terapia e attività.
Nel 2011-12 l equipe del Centro ha partecipato alla stesura delle “Linee
Guida Nazionali per gli Interventi Assistiti con gli Animali”.
http://www.centroreferenzapet-therapy.it
IN RIABILITAZIONE EQUESTRE
Le sedute terapeutiche possono essere individuali o di gruppo
Lo SPORT per disabili non rientra nella fase terapeutica
MOLTEPLICITÀ DELLA CASISTICA
in Riabilitazione Equestre
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Équipe multidisciplinare
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Il terapista può utilizzare le molteplici caratteristiche del
cavallo, strumento vivo e ricco di informazioni, come la
corporeità, la ritmicità, il movimento e il temperamento
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Progetti individualizzati
LA SEDUTA DI R.E. COMPRENDE:
terapia a cavallo
terapia occupazionale
Le attività a terra, facendo leva sul profondo rapporto che si crea tra bambino
e cavallo, divengono importanti mezzi terapeutici, in quanto fungono da
stimolo globale per le abilità del bambino.
Il cavallo richiede accudimento, quindi un cambiamento di ruolo da passivo ad
attivo del soggetto, favorisce la capacità di prendersi cura dell’altro e di sé,
incrementando l autonomia, il senso di competenza e di responsabilità.
Queste attività se svolte in gruppo migliorano le abilità comportamentali e
relazionali.
PERCHÉ IL CAVALLO?
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esperienze propriocettive
- sia a cavallo fermo che con il cavallo in movimento il bambino utilizza
attivamente i muscoli per mantenere la postura.
- l andatura può essere variata (lento, veloce, rettilineo/curvo) e impegna
il bambino a livello conscio ad adattare i propri movimenti a quelli del
cavallo; a livello incoscio il bambino contemporaneamente sperimenta i
movimenti del suo stesso corpo con una percezione di se stesso diversa
dal mondo esterno.
esperienze esterocettive, sensitive e sensoriali: Il paziente cavalcando
riceve stimoli acustici, visivi, olfattivi, ma soprattutto riceve intense
stimolazioni tattili, vestibolari e propriocettive. (Rafferty 1992).
Sono esperienze multisensoriali che aiutano la definizione del proprio sé
corporeo.
facilitazione posturale la posizione a cavallo e il suo movimento
favoriscono il controllo del capo e del tronco, senza impegnare il paziente
a controllare gli A.I., facilitando le reazioni di raddrizzamento e di
equilibrio.
perché il cavallo?
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esperienze motorie significative Gli studi hanno dimostrato che:
- i movimenti tridimensionali (su tutti e 3 i piani: sagittale, frontale e
trasversale) e ritmici del passo del cavallo producono spostamenti nello
spazio per il cavaliere molto simili ai movimenti attivati durante la
deambulazione (Baumann 1978 e Minetti 1999)
- la sensazione data dai movimenti ritmici e regolari effettuati dal cavallo
incrementa la co-contrazione, la stabilità articolare e il bilanciamento del
peso, intesi come reazioni di aggiustamento posturale ed equilibrio.
- il movimento del cavallo migliora la stabilità posturale dinamica, la
capacità di contrastare lo sbilanciamento e la capacità di controllo
posturale sia anticipatorio siacome feedback (J. Sterba, Does
Hoeseback Riding Therapy or therapist-directed hippotherapy rehabilitate
children with cerebral palsy? Developmental medicine e child
Neurology 2007, 49: 68-73)
- il movimento del cavallo attraverso le emozioni che suscita permette di
attivare vie neurologiche alternative. E noto che i centri neurologici
interessati dal movimento cambiano se interviene l attivazione del
sistema limbico o delle emozioni (A. Damasio 2000)
perché il cavallo?
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esperienze in autonomia nello spazio e nel tempo che portano a
un arricchimento globale (intenzionalità, finalità, progettualità)
aumentando la consapevolezza del proprio corpo.
il cavallo permette una regressione a stadi precedenti di sviluppo
recuperando le funzioni materne quali holding, handling e object
presenting (Winnicott)
il cavallo costituisce uno specchio dove il bambino proietta la sue
emozioni anche negative (es. aggressività: denti del cavallo) e
consente di elaborarle.
mediatore della relazione Il cavallo come tutti i mammiferi (ma
anche rettili e uccelli) è dotato di strutture (sistema limbico, neuroni
a specchio) che permettono facilmente di entrare in empatia con il
bambino agendo come facilitatore della relazione.
Il setting non medicalizzante è uno spazio di transizione tra
ambiente di cura (palestra, ospedale) e ambiente sociale (scuola,
casa).
FORMAZIONE
Bibliografia
Bibliografia
1. Baumann JU., “Indication der Reitheratstorungen”, Therapie Woche 1978; 23:4624-29.
2. Minetti AE et al., “The relationship between mechanical work and energy expenditure of
locomotion in horses”, The Journal of Experimental Biology 1999;202:2329-38.
3. Ballarini G., Animali terapia dell anima, Brescia, Fondazione iniziative zooprofilattiche e
zootecniche, 2000. Sito consigliato: http://www.galileonet.it/Dossier/doss23/dossier23_5.html;
ultima consultazione 13/11/2007.
4. Gruppo Italiano per la paralisi Cerebrale Infantile, “Manifesto per la riabilitazione del
bambino”, Eur Med Phys 2000 36(4).
5. Meraviglia MV. et al., La Riabilitazione Equestre, Atti Convegno Società Italiana Medicina
Fisica e Riabilitazione, Chieti, Minerva Medica 2004. Eur Med Phys 2004;40(3):908-9.
6. Onofri MP, Caviezel MS, Roscio A., “Il vissuto della patologia nel bambino disabile e nella sua
famiglia: studio in Riabilitazione Equestre”, La Riabilitazione 1996; 29(4):243-56.
7. Onofri MP, Roscio A, Volontè MV, Attardo M., “La pet-therapy: l esperienza del Centro di
Riabilitazione equestre V. Di Capua, La Riabilitazione 1998;31(3):109-12.
8. Onofri MP, Roscio A, Giussani V, Dell Eva F., “Il cavallo a dondolo: gioco e terapia in
Riabilitazione equestre”, La Riabilitazione 2002;35:38-42.
9. Conti B, Cosignani F, Ferrari T, Roscio A., “Esperienze preliminari di Riabilitazione Equestre
nei disturbi dell equilibrio di origine centrale”, La Riabilitazione 1994;27(2):83-90.
www.riabilitazionequestre.it