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VOICES from the Blogs
We capture the sentiment of the net
Social TV e pluralismo:
la mappa ideologica dei talk show politici
9 Dicembre 2014
Voices from the Blogs S.r.l.
Sede Legale: Via Edmondo De Amicis 49, 20123 Milano
Numero 1999899 del R.E.A.
P.IVA: 08046080969 C.F.: 08046080969
Url: www.voicesfromtheblogs.com
Email: [email protected]
Twitter: @blogsvoices
DATI
Periodo considerato: Settembre-Novembre 2014
Lingua e fonte: commenti in italiano pubblicati su Twitter
Tweet analizzati: 135.000 (di cui codificati per il training set: 17.800)
DETTAGLI SULLA METODOLOGIA
Nell’analisi ci siamo concentrati sui 10 talk show politici trasmessi nel palinstesto serale: Ballarò, Di
Martedì, La Gabbia, Matrix, Ottoemezzo, Piazzapulita, Porta a Porta, Quinta Colonna, Servizio Pubblico
e Virus. Abbiamo seguito tre puntate di ciascun programma, scegliendo del tutto casualmente tre
settimane nei mesi di settembre, ottobre e novembre, per un totale di 30 puntate complessivamente
analizzate. In ciascuna puntata abbiamo identificato gli ospiti di destra e di sinistra (com’è noto, agli
attivisti grillini è inibita la partecipazione a talk show), misurando poi attraverso l’algoritmo iSA®
sviluppato da VOICES from the Blogs (Ceron, Curini e Iacus 2013) il gradimento fatto registrare da
ciascuno di essi, in termini di sentiment (positivo, neutro e negativo). La tecnica effettua una analisi semiautomatizza dei testi attraverso due stadi di analisi. Nel primo stadio i codificatori analizzano
manualmente una parte dei commenti (nel nostro caso ne sono stati codificati complessivamente 17.800,
ossia circa 600 per ciascuna puntata considerata), identificando il sentiment espresso nei confronti di ogni
ospite. Nel secondo stadio questa informazione viene poi utilizzata dall’algoritmo iSA® che estende
l’accuratezza dell’analisi manuale all’intera popolazione di commenti considerati (nel nostro caso circa
135.000 tweet relativi ai diversi talk). N.B. l’utilizzo della codifica manuale ha anche permesso di isolare
ed ignorare i commenti prodotti da “crew” di account Twitter che sistematicamente ri-twittano le frasi
pronunciate
dai
leader
di
partito
senza
però
formulare
opinioni
“originali”
(http://www.lettera43.it/politica/twitter-salvini-e-l-app-dei-retweet-automatici_43675130215.htm).
I risultati sono stati poi utilizzati in un duplice modo per misurare il posizionamento dei diversi talk show
su ognuna delle due dimensioni politiche selezionate ex-ante. La prima dimensione considerata è la
tradizionale scala sinistra-destra, che distingue i programmi seguiti prevalentemente da una audience di
sinistra rispetto a programmi indirizzati ad un pubblico di destra. La posizione di ciascun talk show sulla
scala sinistra-destra è stata misurata sottraendo alla media del sentiment positivo fatto registrare dagli
ospiti di destra, il sentiment positivo medio ottenuto dagli ospiti di sinistra. Valori negativi indicano
quindi un talk di sinistra mentre i valori positivi sono riferiti a talk show di destra. Dopo l’ingresso del
Movimento 5 Stelle nel panorama politico, la tradizionale scala sinistra-destra non è più necessariamente
l’unica dimensione di conflitto politico. A questa, infatti, va aggiunta una ulteriore dimensione sistemaantisistema che permette di distinguere tra coloro che sostengono lo status quo (in generali non avversi
alla politica e ai politici tout court) e coloro che si oppongono esprimendo atteggiamenti antipolitici.
Questo vale sia per l’elettorato, sia per il pubblico televisivo. Per questo motivo abbiamo anche distinto i
programmi sulla base di questa seconda dimensione. La posizione di ciascun talk show su questa scala è
stata calcolata come la media di sentiment negativo riportata complessivamente da tutti gli ospiti politici
presenti in casciun programma. Valori bassi indicano un basso livello medio di negatività verso la politica
(e identificano talk pro-sistema), mentre valori elevati indicano un alto livello medio di negatività nei
confronti della classe politica nel suo complesso (e ci aiutano quindi a riconoscere i talk show antisistema). L’identificazione delle aree di attrazione dei singoli network televisivi è sata invece misurata
attraverso un diagramma di Voronoi.
RISULTATI
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I media non sono tutti uguali. Lungi dall’essere tutti ‘super-partes’, ogni mezzo di informazione tende al
contrario a comportarsi in modo un po’ ‘partisan’. Il pubblico, a sua volta, tenderà a selezionare
contenuti omogenei rispetto alle proprie credenze e opinioni, e di conseguenza ciascun media finirà
inevitabilmente per attirare un pubblico con una caratterizzazione ideologica ben definita. Ma è possibile
misurare l’ideologia dell’audience, e quindi indirettamente anche quella dei media, ottenendo una misura
di pluralismo televisivo? Un modo per farlo è sfruttando il concetto di social TV: attraverso l’analisi di
oltre 135 mila commenti relativi a 30 puntate (tra settembre e novembre) dei principali talk show
politici italiani, e in particolare misurando il sentiment (positivo o negativo) espresso nei confronti degli
ospiti politici che di volta in volta si succedevano nelle varie trasmissioni, diventa infatti possibile
posizionare l’audience di ciascuno dei 10 talk show serali in una mappa ideologica, che misura sia
quanto l’audience sia di destra o di sinistra che al contempo quanto sia anti-politica, anti-casta o antisistema che dir si voglia.
Figura 1: Posizione dell’audience di ciascun talk show
I dati dicono che Servizio Pubblico risulta essere il talk show con una audience più di sinistra, ma in
buona compagnia. Infatti anche Ballarò, condotto da Giannini, e Ottoemezzo sembrano decisamente
schierati da quel lato; più a sinistra della media sono anche Di Martedì e Piazzapulita. A destra troviamo
invece Porta a Porta, seguito dai due talk di Mediaset (Quinta Colonna e Matrix), e da Virus e La
Gabbia, questi ultimi collocati sempre a destra ma in posizione più moderata. Sulla seconda dimensione
(quella verticale) troviamo, ad un estremo, Porta a Porta, che è decisamente il talk meno anti-sistema
tra quelli analizzati, mentre sull’altro estremo troviamo La Gabbia, condotto da Paragone, la trasmissione
politica al contrario più capace di attrarre il pubblico “anti-casta”.
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Figura 2: posizione media di ciascun network televisivo e area di attrazione
E a livello di network televisivi nel loro complessivo? In generale, se consideriamo l’intero palinsesto
“politico” offerto da ciascuna emittente, è molto significativo il divario tra La7 rispetto a Rai e Mediaset.
La7 propone infatti talk show decisamente indirizzati ad un pubblico anti-sistema, offrendo una maggiore
varietà di programmi all’audience di sinistra rispetto all’audience di destra, coperta solo da La Gabbia.
Rai e Mediaset invece offrono talk di livello più moderato. La Rai tende ad avere una offerta più
eterogenea sulla dimensione sinistra-destra, con Ballarò, Virus e Porta a Porta che coprono l’intero spettro
delle preferenze ideologiche, sempre proposte in chiave pro-sistema. Complessivamente però, la Rai
finisce per attrarre un pubblico tendenzialmente di centro-sinistra, perché quello di destra viene più
facilmente catturato da Mediaset che, anche nell’interesse dell’editore (leader storico del centro-destra),
ha un incentivo a veicolare programmi con contenuti che diano maggiore copertura ai consumatori
ideologicamente conservatori. Ma nell’area di riferimento di Mediaset entrano anche fasce di pubblico
anti-politico, che viene invece pressoché ignorato dalla televisione pubblica.
Insomma, da questa analisi sembrerebbe che i talk serali nella loro interezza non premino unicamente
un’area politica a scapito di un’altra. Merito della Rai, come detto, ma anche delle televisioni private, che
riescono a coprire nicchie più o meno grandi di telespettatori (come ad esempio quelli più anti-politici o
più radicali) che altrimenti rischierebbero di non trovare sul video contenuti a loro graditi.
CONTATTI
Luigi Curini, Prof., PhD
CEO VOICES
Email: [email protected]
Cell: +39 366 1652058
Stefano Maria Iacus, Prof. PhD
Vice President VOICES
Email: [email protected]
Cell: +39 366 1652064
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Andrea Ceron, PhD
Senior Officer VOICES
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