SPICCHI IL PERSONAGGIO DI SPORT Testo Samuele Prosino Foto Ti-Press / Pablo Gianinazzi Presente e futuro van sempre di corsa Lukas Oehen e Roberto Delorenzi sempre più protagonisti della Corsa in montagna Comandano la classifica della U20 e della U30 maschile per una disciplina molto particolare: la corsa in montagna. Sanno esattamente quali sono i loro limiti e le loro aree di miglioramento. Sanno parlare e stupire con la loro voglia di fare sport ad alto livello. Sono Roberto Delorenzi e Lukas Oehen, rispettivamente il futuro e il presente della corsa in montagna ticinese. Prima di parlare di loro, però, è meglio fare un passo indietro. Cos'è esattamente la corsa in montagna? Niente di più semplice: si tratta di una disciplina dell'atletica che prevede tratti in pendenza all'interno di un percorso solitamente non più lungo di 12-13 chilometri, da fare... correndo. In Ticino esiste una combattuta Coppa Montagna, organizzata dalla sezione podismo dell'Associazione Sportiva Ticinese, nella quale sono inserite corse come la Cronometro del Nara, la Vacallo-Bisbino, la Tesserete-Gola di Lago e altre prestigiose manifestazioni. Roberto e Lukas sono protagonisti assoluti di questa Coppa, grazie alla loro passione e, ovviamente, ai loro risultati. Lukas, classe 1986, è il luminoso presente di questo sport; è considerato, nonostante non sia un neofita, ancora un giovanissimo. Roberto, nato nel 1997, è invece l'astro nascente; un ragazzo dalle idee molto chiare che potrebbe presto andare a rivaleggiare con i migliori della categoria. 24 25 IL PERSONAGGIO IL PERSONAGGIO Lukas Oehen Cognome: aggio 1986 scita: 12 m na Data di lea scita: Basi Luogo di na cantone M e Gialle al Club: Frecc per la sua er Federer Idolo: Rog alti costanza ad longevità e livelli. Nome: Vista la loro amicizia, nata sui campi di gara e condita con un rispetto reciproco assoluto, Sportiamo ha deciso di metterli uno a fianco all'altro per scoprire, domanda dopo domanda, cosa hanno in comune. Quando avete cominciato a fare sport seriamente? lukas: «Già dalla prima elementare ero uno sportivo, senza predilezioni particolari; la corsa, fatta per davvero, è arrivata quando frequentavo la seconda media. Non l'ho più abbandonata». roberto: «Ho sempre fatto sport, ma in terza media ho deciso che avrei portato avanti la corsa». 26 Il vostro sentiero preferito per correre. l: «Nel Malcantone, in generale, ci sono luoghi perfetti per correre. Se devo sceglierne uno, cito il bellissimo percorso vita di Cassina d'Agno». r: «Direi i sentieri sopra casa mia, a Sigirino». Il luogo dove non avete mai corso ma che vorreste provare assolutamente. l: «Sono due, i luoghi nei quali vorrei correre. Uno è il deserto, non importa quale. Il secondo è un posto dove... ci sia una maratona. Entrambe sono sfide parecchio “estreme”, ma ovviamente da portare a termine dopo una seria preparazione. Non sono certo un kamikaze...». r: r: «Mi piacerebbe correre in alta montagna, sui ghiacciai. Ad esempio nelle zone più alte dell'Engadina». «Non è un rito, però in gara non metto mai la fascia cardio perché poi mi sembra di andare peggio...». Il luogo dove non correreste mai. l: «Non ho alcuna preclusione. La corsa va provata ovunque!». r: «Penso che correrei dappertutto, non mi viene in mente nulla...». l: «...Forse sott'acqua!». Correreste centinaia di chilometri per conquistare una donna? l: «Non credo... La cosa “triste” è che piuttosto lo farei solamente per il piacere di correre». r: «Non mi sono mai posto il problema! Così su due piedi non lo farei, ma potrei pensarci...». Avete dei riti scaramantici? l: «Prima delle gare nulla di particolare, ma nella vita di tutti i giorni metto sempre prima la scarpa sinistra». Un record assurdo che vorreste battere. l: «Non è proprio così assurdo in termini assoluti, ma vorrei davvero fare un buon tempo in una maratona. Sul tempo non mi espongo, mi lascerò sorprendere...». r: «Mi piacerebbe moltissimo battere il record del Giir di Mont (gara organizzata a Premana, provincia di Lecco, Italia), battendo il tempo del fuoriclasse Kilian Jornet. Sarebbe interessante anche fare una buona figura all'Ultra-Trail du MontBlanc (168 km).». Nella corsa in montagna servono due cose: la grinta e le palle... – Lukas Oehen – Cosa vi piace leggere? «Premettendo che è sempre interessante informarsi sul proprio “mestiere”, sfogliando riviste e letteratura della corsa e dello sport, io amo molto i racconti di mare». r: «Non mi piace granché leggere, anche se mi tengo aggiornato con le riviste specializzate sulla corsa». l: Che tipo di musica ascoltate prima della gara? l: «Non ho un genere né un artista preferito, però di solito mi piace ascoltare una musica piuttosto attiva». r: «Ascolto di tutto, ma prediligo musica ritmata; di sicuro non classica, se no rischio di addormentarmi...». Piatti preferiti? «La fondue. Infatti, prima di un trail o di un gigathlon avevo la particolare usanza, due giorni prima, di prepararmela. Non è consigliabile per le gare più corte!». r: «Direi lasagne». l: Che tipo di percorso preferite? l: «Sentieri non troppo ripidi. Dopo una certa pendenza, vi- sto che non sono il più esile tra i corridori, non sono più favorito. Meglio pendenze intermedie». r: «Amo i sentieri alpini, nei quali si possano anche utilizzare le mani nei passaggi obbligati tra le rocce». Come definireste la corsa in montagna? l: «Il nostro è uno sport duro, che si può affrontare solo conoscendo bene il proprio corpo». r: «Divertente, perché i percorsi variano sempre, ma al contempo durissima». Avete dei soprannomi? l: «Un mio caro amico mi chiama Caterpillar, riferendosi scherzosamente alla mia “potenza”.». r: «Semplicemente Roby». 27 IL PERSONAGGIO IL PERSONAGGIO Roberto orenzi Cognome: Del 97 : 22 luglio 19 ita sc na Data di o ng ita: Sore Luogo di nasc priaschese Ca SC U Club: Jornet, il fuoriIdolo: Kilian della corsa in classe spagnolo altre discipline montagna e di e an di parecchi affini, recordm . se ce as competizioni e Nome: Prima di una gara non ascolto mai musica classica: rischio di addormentarmi... – Roberto Delorenzi – Cosa credete possa mancarvi per superare il vostro livello attuale? l: «Dovrei essere meno dispersivo, concentrandomi di più sulla corsa in montagna. Ho appena passato un anno tribolato con gli infortuni, quindi un'altra cosa che mi serve davvero è avere sei mesi senza problemi, per poter imbastire una bella preparazione. Purtroppo, nei mesi scorsi, ha pesato molto il fatto che il corpo non si dimentica degli sforzi a cui lo sottoponi...». r: «Vorrei allenarmi più specificatamente per questa disciplina per poter raggiungere i migliori risultati possibili». 28 Quale dote rubereste all'altro? l: «Roberto ha molto margine di crescita, essendo giovane. Vorrei avere i suoi anni e anche le sue lunghe leve». r: «Senz'altro gli ruberei la velocità». fondamentali per avere buoni risultati». r: «Ci vogliono fisico, allenamento e tanta testa. Senza un buon approccio mentale non vai da nessuna parte». I vostri prossimi traguardi. «La maratona è un sogno a lungo termine, vista la preparazione specifica che va messa in atto. Per quanto riguarda la corsa in montagna, l'anno prossimo vorrei fare più corse oltre cantone per vedere come è il mio stato di forma a livello svizzero». r: «Vorrei partecipare ai campionati svizzeri, provando a vincere la U20». l: Cosa conta di più nel vostro sport? l: «Nella corsa in montagna, in definitiva, servono solo due cose: la grinta e le palle. Il talento è importante, ma senza la giusta carica finisci lì. Quando è il momento di “menare”, il talento non è mai sufficiente. La calma e la pazienza sono altre doti Due facce da corsa a confronto, pronte a sorridere e a riflettere su ciò che è stato e ciò che sarà della loro carriera. Lukas e Roberto correranno spesso uno contro l'altro, ma avranno sempre in comune un'importantissima dote: la passione per la corsa. Chi andrà più lontano? Solo la montagna saprà rispondere a questa (ultima) domanda. Un posto dove mi piacerebbe correre? ...Nel deserto! – Lukas Oehen – 29
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