Spedizione in Abbonamento postale D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) Art. 1 Comma i DCB PERUGIA poste italiane s.p.a. Primo numero il 14 Settembre 1937 Bollettino della Pro Foligno - Anno 14º NUMERO 2, Febbraio 2014 EDITORIALE La questione della promozione e della visibilità di Foligno a fini turistici e’ tornata in questi giorni d’attualità dopo il grande evento della Madonna di Foligno di Raffaello che, esposta con grandissimo successo per una settimana presso il Monastero di S. Anna, ha richiamato numerossimi visitatori da ogni parte d’Italia. Tutto ciò è avvenuto grazie all’intervento dei Musei Vaticani e ad uno sponsor di eccezione l’ENI che ha curato magistralmente ogni particolare, compresa la comunicazione. Più volte su queste pagine è stato ribadito che è necessario promuovere con più convinzione l’immagine di Foligno con iniziative di ampio respiro, che facciano conoscere a livello nazionale e, perché no, internazionale, grazie al suo vasto e particolare patrimonio storico e artistico.Il recente evento della Madonna di Foligno ne è la prova tangibile.Per fare questo a nostro avviso occorre più che mai “unirsi e fare sistema”, come più volte ribadito, in quanto è evidente che il fatto di unirsi e promuoversi insieme, permette di concretizzare iniziative importanti, può quindi significare una possibilità concreta di offrire a più vasto raggio una immagine della nostra Città verso i tanti potenziali turisti. Dobbiamo senza indugi arrivare ad una autopromozione del nostro territorio, mirare a risultati concreti e immediati e lavorare sodo anche sotto il profilo della accoglienza, senza attendere l’intervento, il più delle volte carente perché distaccato, di enti e istituzioni (ad esempio la Regione, la cui attività non sembra utile per la nostra Città, che molte e direi troppe volte viene ignorata, salvo rarissime eccezioni.). In questa ottica faccio presente che la Pro Foligno si è attivata per raccogliere tutto il materiale promozionale esistente concernente la nostra Città ed il suo patrimonio monumentale culturale, così da costituire un archivio da divulgare all’esterno tramite internet con semplici spedizioni. I nostri uffici turistici, lo stesso GAL VALLE UMBRA hanno prodotto molto materiale promozionale che però resta del tutto inutile se continua a giacere in città. Invitiamo quindi quanti fossero in possesso di supporti informatici nei vari formati (foto-testi), nonché link a comunicarli alla nostra Associazione. Non voglio essere ripetitivo ma nell’ottica della “autopromozione” di cui sopra si torna ancora a suggerire di costituire con ogni urgenza un punto di riferimento per tutti i soggetti del ramo interessati (ad esempio Assessorato del Turismo del Comune di Foligno, Pro Foligno e operatori turistici e della ricezione di Foligno), “che abbia il compito di monitorare, progettare e coordinare ogni iniziativa e che sia al contempo attuativo delle idee per un efficace sviluppo turistico del nostro territorio che è ormai palese, ha concrete possibilità date le straordinarie risorse culturali, espresse anche da un patrimonio artistico veramente unico,come spesso ci ricordava Federico Zeri. Alfredo Ottoviani www.profoligno.it PRO FOLIGNO 1905 “Santa Angela: la poverella di Foligno” intervista a padre Domenico Alfonsi Mario Lai Padre Alfonsi è un insigne studioso di Sant’Angela; recentemente gli è stata conferita la cittadinanza onoraria, deliberata dal consiglio comunale e dal sindaco Mismetti: “ per gli alti meriti conseguiti nel campo culturale, storico e sociale e per la preziosa azione volta alla conoscenza e valorizzazione della figura di Sant’Angela da Foligno e della sua eredità spirituale”. Padre Alfonsi, il 9 ottobre u.s., Papa Francesco, con la formula equipollente, ha dichiarato Angela da Foligno “Santa”, una donna nobile e bella che rinunciò a tutto! Lei che ne è un grande studioso ci può parlare della Sua personalità eclettica che non ha mai smesso di affascinare? Il fascino di Angela non sta tanto in ciò che è, ma in ciò che indica. Potrei definirla con due immagini: un cartello stradale ed una finestra. Come al cartello stradale non richiediamo se è d’oro o di ferro ma che ci indichi con precisione la direzione giusta, così Angela è tutta tesa nell’indicare Dio. E una volta imboccata la direzione giusta lei diventa una finestra che si apre sul mistero di Dio dando anche a noi la possibilità e la gioia di “navigare nel seno della Trinità”. Papa Giovanni Paolo II, domenica 20 giugno 1993, venne a pregare sulla tomba di Sant’Angela; che cosa ricorda di quei momenti? Ho avuto la fortuna di celebrare il 17 febbraio 1993 (anniversario della mia ordinazione Sacerdotale) la S.Messa con Giovanni Pa- olo II, nella sua cappella privata in Vaticano e di avergli potuto chiedere di venire a Foligno a venerare la Beata Angela. La sua risposta fu netta :”Io verrò”. La gioia della sua venuta il 20 giugno 1993 e la mezz’ora di preghiera personale per la pace del mondo davanti all’Urna con il corpo di Angela resta incancellabile. Lei ha scritto diversi libri sulla Santa; secondo lei ai giorni nostri potrà mai esserci un’altra donna come Angela? Siccome Angela non è grande in sé , ma per lo spazio vuoto che nella sua anima ha lasciato a disposizione dell’amore di Dio, così tante anime si possono mettere su questa strada e superarla. E lei ne sarà felice. Il 4 gennaio u.s. nella Chiesa di San Feliciano c’era tanta gente per festeggiare Sant’Angela. Il Vescovo ha detto: “Una gioia che condivido con tutti”; i folignati ora sentono di più la devozione verso la nostra concittadina? Decisamente si, ma c’è ancora molto da fare perché il Liber di Angela non è “consumabile” e ci rimanda a continui approfondimenti per penetrare sempre più e meglio nella profondità del mistero di Dio. Sulle pagine di un mensile cittadino c’era scritto che “il Cattolicesimo è continua a pag. 2 Bollettino della Pro Foligno - Anno 14º NUMERO 2, Febbraio 2014 “Sant’Angela: la poverella di Foligno” intervista a padre Domenico Alfonsi continuazione dalla prima pagina l’oppio del popolo italiano, l’indifferentismo il suo migliore alleato….”. Padre Alfonsi cosa può rispondere? Nulla! Sono slogan e rigurgiti ampiamente giustiziati dalla storia. Vuol parlarci dell’attività del Cenacolo? Fin dall’inizio si è proposta una triplice attività intorno alla figura di Sant’Angela? Dalla sua ricostituzione (1989) il Cenacolo ha individuato tre attività principali da realizzare: il Culto, la Cultura e la Spiritualità, dando però a quest’ultima la preeminenza su tutto. Il culto è approdato alla canonizzazione (grazie anche all’opera di Papa Francesco), la cultura ha visto numerosi scritti e convegni che hanno approfondito il suo messaggio e la spiritualità è stata portata a tante anime soprattutto a Foligno ove abbiamo tenuti ben 60 incontri (Week-end Spirituali) per persone provenienti da tutta Italia. Con il moltiplicarsi degli studi su Sant’Angela la sua figura conosce un notevole incremento di popolarità in Italia e nel mondo ed è stato costituito un centro di documentazione sulla “nostra “Santa. Ce ne vuol parlare? Il centro di documentazione che stiamo portando avanti da alcuni anni si propone di raccogliere tutto ciò che è stato scritto su Angela per poterlo poi immettere in rete a servizio di quanti vogliono avvicinarsi per studio e per devozione alla “più grande mistica francescana” (Pio XII). Secondo lei quale messaggio può mandare Sant’Angela alle giovani di oggi? Il suo insegnamento è ancora valido? Alle fidanzate, alle mogli, alle mamme Sant’Angela può essere di aiuto, di conforto, di esempio? Angela non ha dei “pacchetti” specifici per queste categorie di persone. Il suo è un messaggio radicale e totalizzante: Dio è Dio e chi si accosta a Lui e da Lui si fa amare, ha trovato la felicità e la forza di andare avanti nella vita qualunque sia il suo stato sociale”. “La ragazza con l’orecchino di perla” in mostra a Bologna DATE DA RICORDARE MARZO Il cinema per Francesco d’Assisi Pro Foligno e Cineclub/azioni 2 domenica ore 17 - Libreria Carnevali ex Astra Francesco Giullare di Dio regia di Roberto Rosellini 9 domenica ore 17 - Libreria Carnevali ex Astra Francesco d’Assisi regia di Michael Curtiz La presidente della sede Archeoclub di Foligno, dottoressa Lucia Bertoglio, è riuscita ad ottenere una prenotazione per visitare a Palazzo Fava di Bologna la mostra che include tra i tanti capolavori anche il dipinto di Veermer “La ragazza con l’orecchino di perla”. Si tratta di un evento eccezionale che difficilmente potrà ripetersi, sarebbe pertanto una buona occasione per i soci della Pro Foligno accettare il gentile i invito degli amici dell’Archeoclub. La visita alla mostra di Bologna è prenotata per martedì 22 aprile con il seguente programma: Ore 6,30 Partenza da Foligno in pullman dal Piazzale Holiday Inn Ore 11,30 Incontro con la guida ed ingresso alla Mostra Ore 13,15 Trasferimento al ristorante Ore 15 Visita guidata della città Ore 18 Inizio del viaggio di ritorno a Foloigno Quota di partecipazione: Euro 60,00 (pranzo escluso) Euro 85,00 (pranzo incluso) Per prenotare telefonare in sede (tel. 0742-355722) o al numero 0742-381256 Le prenotazioni verranno accettate da subito fino all’esaurimento dei posti (50 partecipanti) 16 domenica ore 17 - Libreria Carnevali ex Astra Francesco d’Assisi (1966) regia di Liliana Cavani 30 domenica ore 17 - Libreria Carnevali ex Astra Fratello Sole, Sorella Luna regia di Franco Zeffirelli 7 venerdì ore 16,30 - Biblioteca Jacobilli In occasione della Giornata Internazionale della Donna “Maria Cristina di Savoia (1812-1836) La bambina, la donna, la Regina proclamata beata” Relatrice Anna Maria Rodante Lettore Luciano Falcinelli (Convegni Maria Cristina di Savoia) 12 mercoledì ore 16,30 - Biblioteca Jacobilli “La ‘scrittura della magia’ forme espressive e tecniche grafiche nei documenti iscritti della ‘magia’ greco-romana” Relatrice Gabriella Bevilacqua Archeoclub Foligno 13 giovedì ore 16,30 - Biblioteca Jacobilli “I Giovedì per la Storia” Teotecno Trabalza (1817-1891) Combattente della Repubblica Romana Del 1849 Promotore della Società Operaia di mutuo soccorso (1863) Relatore Fabio Bettoni Lettore Mario Lai 23 domenica ore 17 - Auditorium S. Domenico Lo schiaccianoci di P.I. CAJKOVSKIJ (Ass.ne Amici della Musica) pagina 2 www.profoligno.it Bollettino della Pro Foligno - Anno 14º NUMERO 2, Febbraio 2014 Parlare di Francesco d’Assisi attraverso il cinema Da tempo abbiamo annunciato la programmazione di un ciclo di carattere francescano attraverso la proiezione, con adeguata presentazione, di pellicole girate sul personaggio Francesco e sulla sua straordinaria vicenda. Inizieremo con “Francesco giullare di Dio” di Roberto Rossellini, che verrà proiettato domenica 2 marzo alle 17 alla “libreria Carnevali” – ex cinema Astra – che collabora fattivamente con la Pro Foligno per la positiva riuscita dell’iniziativa. Le altre pellicole per ora in programma sono Francesco d’Assisi di Michael Curtiz, Fratello Sole di Franco Zeffirelli, Francesco d’Assisi di Liliana Cavani (il primo dei due) nelle date 9 marzo, 16 marzo, 30 marzo.Abbiamo scelto la domenica pomeriggio per dar modo, anche a chi ha impegni di lavoro, di partecipare. Parlare di Francesco d’Assisi attraverso il messaggio cinematografico offrirà sicuramente occasioni di conoscenza e di riflessione che contribuiranno in modo significativo al progetto della Pro Foligno sulla valorizzazione della presenza nella nostra città del grande Santo e del ruolo di Foligno in tutta la vicenda dell’Ordine francescano. “San Francesco nella piazza di Foligno” di Franco Cosperi è il luogo della rassegna cinematografica Il logo scelto per l’iniziativa è quello studiato per Nemetria diversi anni fa dall’artista assisano Franco Prosperi. Poichè focalizza l’episodio di Foligno con particolare efficacia ed appropriata modalità espressiva, ci è sembrato giusto adottare questa immagine, pubblichiamo di seguito un testo di Giuseppe De Rita introduttivo al volumetto “San Francesco al mercato di Foligno nel 1226” di Luciano Radi. Capita talvolta che si capiscano le ragioni di una scelta solo “dopo” cha la scelta è stata compiuta. Così è capitato a me, con il “logo” di Nemetria, che si richiama espressamente alla vendita che nel 1206 San Francesco fece a Foligno delle stoffe pregiate sottratte al padre. Mi sembrò solamente, quando lo deci- demmo, un logo semplice ed elegante, solo in parte evocativo. Ed invece con il tempo ho capito che spiegava tutto, se letto in profondità. Spiegava che il mondo attuale nasce con il passaggio da una religiosità che viveva nel cosmo (come quella benedettina e medievale) ad una religiosità che vuole vivere nella storia; cresce con il passaggio da una morale di tipo buonista e caritativa ad una tecnica di impegno quotidiano nello sviluppo delle comunità locali; si sviluppa nella vitalità di tali comunità e dei loro soggetti economici (artigiani, mercanti, banchieri); si radica nella volontà di non chiudersi nel sacro più o meno mistico, assumendo invece il rischio del “mondo” delle attività mondane; si nutre della stessa radicale “differenzazione fra il tempo generale ed il tempo proprio, tra il pempo di Dio e quello del mercante”. Opera di Franco Prosperi raffigurante San Francesco nella piazza di Foligno www.profoligno.it pagina 3 Bollettino della Pro Foligno - Anno 14º NUMERO 2, Febbraio 2014 Non solo salvaguardia ma promozione della città M. Giovanna Galligari Consiglio direttivo Club Unesco e Pro Foligno Recentemente in Foligno, tante sono state le iniziative che istituzioni, associazioni ed enti hanno organizzato per cercare una terza via allo sviluppo della città, visto che la crisi ha messo in ginocchio parte dell’industria, del commercio e del terziario, e che il turismo in città ha dato segno “negativo”. Sempre di più ci si rende conto che una fetta importante della nuova crescita, che speriamo si concretizzi presto, è affidata al turismo, e quindi, a chi il turismo lo sa promuovere e valorizzare nei tempi e modi e nelle sedi opportune. Da poco a Milano c’è stata la BIT (Borsa Italiana del Turismo) ove tutte le città si sono messe in mostra. C’è da chiedersi se anche Foligno ha giocato la sua parte, o perlomeno se è stata inclusa nelle promozioni regionali presenti a Milano, avendo letto sulla stampa che proprio la stessa Regione Umbria ha portato in mostra vari progetti e indicazioni, tra cui S. Francis’s way – “la via di Francesco”. A questo proposito ricordiamo tra l’altro l’istituzione del premio ideato dalla Pro Foligno e finalizzato ad individuare un progetto per una opera da collocare nella nostra Piazza, che ricordi il primo atto di santità di Francesco di Assisi allorché si portò a Foligno per reperire i fondi per ricostruire S. Damiano. Val la pena di ricordare a proposito, che anche circa duecento anni fa, nel 1818, fu pubblicato un compendio della vita di S. Francesco che proprio a Foligno fa riferimento, raccontando tale episodio. “Per poterla riparare… San Damiano, come gli aveva prescritto il Signore, pi- pagina 4 gliò in casa di suo padre una quantità di panni, e, condottosi a Fuligno, li vendè insieme col suo cavallo. Tornossene a piedi…”. Questa vera via francescana, originale e autentica, ormai possiamo dirlo, contraddicendo con fonti storiche gli increduli, al primo atto di santità di Francesco, potrebbe fungere, senza alcun dubbio, da volano del territorio, solo che lo si voglia, pubblicizzandolo a dovere nelle reti telematiche apprestate allo scopo, nonché nei congressi dedicati al Turismo come la BIT. Spesso su tutte le pagine regionali e a caratteri cubitali rinveniamo articoli in cui si mette proprio in evidenza che “il turismo punto sul sentiero Francescano”. Tutto ciò con l’obiettivo di far conoscere o valorizzare i luoghi della spiritualità francescana, specie ora che, con la nomina di Papa Francesco, turisti e visitatori in Assisi sono raddoppiati. Occorrono progetti sulla fattibilità dell’opera, che coinvolgerà tutto il nostro territorio sia sotto l’aspetto di sviluppo turistico locale, che di impulso all’approfondimento religioso e spirituale. E’ necessari ocreare un circuito di strutture recettive, di sosta e di pernottamento, nonché di approfondimento storico-culturale. Sarebbe importante anche coltivare il gemellaggio culturale con Milano, per riscoprire ed approfondire il volto piermariniano in tutte le opere realizzate e progettate dal grande architetto nostro concittadino, sia in Lombardia che nella nostra città, ove è situata la sua casa da adibire a casa museo dove raccogliere i suoi disegni e gli oggetti da lui creati. Ed ancora, potrebbero valorizzarsi e pubblicizzarsi, sempre nelle vie telematiche e progettuali, i numerosissimi elementi barocchi di Foligno, come i palazzi, gli orti tutti ancora da riscoprire, i numerosi oratori, individuando percorsi tipici per favorire la loro conoscenza. Infatti, essi sono sconosciuti ai più, ma sono scrigni di pregevole bellezza non solo architettonica e merityerebbero specifici percorsi a tema. Occorre dunque una volontà di incidere materialmente e fattivamente sul territorio, con azioni concrete, non fermandosi né accontentandosi solo di sparuti episodi e pubblicazioni che poi finiscono con lo scemare nel nulla. E’ ora di passare dalle parole, ivi comprese le pubblicazioni, i convegni e le dichiarazioni di intenti, a fatti concreti ed azioni di promozione vera del nostro territorio e , ricalcando il pensiero di Vanni Bovi proprio di questi giorni “a progetti concreti per crescere”. Foligno in Fiore Rita Falnelli Marini Il desiderio di rendere Foligno, dopo i laboriosi lavori di riqualificazione urbana, sempre più vivibile e accogliente ha condotto ad un’intesa tra Comune di Foligno, Pro Foligno, Associazione Vivere il Centro Storico, Fondazione Barbanera e GAL Valle Umbra e Sibillini valorizzando con decorazioni floreali vicoli, piccole piazze, finestre, balconi, chiostri del centro storico della città. E’ nato così il concorso “Foligno in fiore” con l’autorevole patrocinio della Facoltà di Agraria della Università degli Studi di Perugia. La partecipazione al concorso è aperta a tutti i residenti nel centro storico o proprietari di immobili che dovranno attenersi alle disposizioni del regolamento appositamente formulato. Il concorso si articola nelle categorie: finestre, balconi e scorci fioriti; terrazze e chiostri fioriti, vie e piccole piazze fiorite; la partecipazione è gratuita. Chi volesse partecipare dovrà compilare una domanda su apposito modulo predisposto che dovrà pervenire alla Pro Foligno . La valutazione degli allestimenti seguirà i seguenti criteri: combinazione dei colori e delle piante, originalità delle decorazioni, utilizzo di specie arboree e floreali del territorio, valorizzazione delle strutture edilizie e architettoniche, rigogliosa crescita di fiori e piante per tutto il periodo del concorso che intende dare valore e bellezza alla città nel periodo primavera estate. I premi nelle tre categorie saranno di 250,00 , 150,00 e 100,00 Euro per primo, secondo e terzo qualificato. Durante il periodo tarda primavera – estate verranno poi organizzate manifestazioni collaterali legate appunto alla cultura floreale. Coltivare fiori e piante è, aldilà di esibizioni, concorsi, competizioni diverse, una gioia profonda e una possibilità di vivere in sintonia con i ritmi e le regole della natura. E’, con una espressione oggi ricorrente, “una buona pratica” che in questo caso non alimenta soltanto il nostro piacere, la nostra soddisfazione personale, ma concorre ad una azione sociale verso la città e verso tutti coloro che la vivono o verranno a visitarla. www.profoligno.it Bollettino della Pro Foligno - Anno 14º NUMERO 2, Febbraio 2014 I GIOVEDI’ PER LA STORIA: ANGELO MARINI, CHIRURGO, MAZZINIANO ( 1803 – 1880 ), DEPUTATO DELLA REPUBBLICA ROMANA DEL 1849 in collaborazione con Ordine dei Medici Sandra Remoli Il 13 Febbraio si è tenuta la seconda conferenza del 2014 de “I giovedì per la storia”; non potendo essere presente , come da programma, il relatore Bruno Marinelli ( a causa di problemi personali ), è stato sostituito da Fabio Bettoni. Come è ormai consuetudine, una lettura introduttiva di Mario Lai ci ha permesso di inquadrare al meglio il contesto in cui si mosse Angelo Marini, protagonista dell’incontro. Leggendo i nomi dei membri del Comitato Elettorale del Circondario di Foligno nel 1861 , che candidò il Marini a deputato al Parlamento, si apprende che i più erano moderati ed appartenenti alla vecchia classe dirigente, solo tre erano infatti personaggi legati al Risorgimento: Ettore Sesti, Giovanni Ricci e Giuseppe Casciola ( e solo quest’ultimo repubblicano), i cattolici monarchici costituivano la maggioranza. Nonostante ciò, fu tale gruppo a proporre Angelo Marini , repubblicano. Ad oggi il contenuto della sua personalità politica non è conosciuto, egli accettò la candidatura ma non possediamo il suo programma; sappiamo però che, a concorrere con lui per la stessa carica, ci sarà l’avvocato perugino Tiberio Berardi, che apparterrà alla destra storica, e che aveva partecipato ai moti del ’31 e del ’48, fu ufficiale reclutatore ed uno dei capi dell’Insurrezione di Perugia del 1859. Ettore Sesti fu probabilmente il personaggio chiave per la scelta di Marini; www.profoligno.it nato nel 1829, nel 1860 era il capo della Società Nazionale Italiana, era monarchico di idee, ma ebbe a che fare con i Repubblicani membri del nucleo clandestino di Foligno: Benedetto Roncalli Benedetti, Teotecno Trabalza, figlio di un carbonaro ed imparentato con Colomba Antonietti, Luigi Petri, conciatore di pelli, Giuseppe Marini, chirurgo, Andrea Raccogli, operaio. Accanto a questo “nucleo di testa”, altri componenti erano maestri senza bottega ed operai, ciò dimostra che il movimento risorgimentale non fu un fatto elitario né borghese e le celebrazioni del 150esimo anniversario dell’Unità di Italia, hanno contribuito ad evidenziare questo importante dato. Ovviamente fu un movimento urbano, perché le campagne rimasero legate al papato. Tornando al Sesti, pur essendo monarchico (capeggiava la rete di Filippo Gualtiero, uomo di Cavour ), si sentiva più vicino ai Repubblicani che non ad un liberale di destra come il Berardi, e credeva che con Marini si sarebbe potuta sbloccare la situazione di empasse del gruppo dirigente del Consiglio Comunale di Foligno. Lo stesso Sesti ripeteva che senza i Repubblicani l’Italia non si sarebbe fatta. Per quanto riguarda la biografia di Angelo Marini, sappiamo che nacque a Civitanova Marche nel 1825, prese la cosiddetta Patente, ovvero il diploma di laurea dell’epoca, per diventare chirurgo a Roma, successivamente conseguì la titolarità dell’addestramento alla pratica di ostetricia. Dopo un lungo periodo nelle Marche come chirurgo condotto, nel ’32 vinse un concorso per Foligno, dove arrivò nella seconda metà di quello stesso anno. Nei documenti che permettono di ricostruire la figura del Marini, si riscontra un “buco” di circa quattro anni, ovvero dal 1843 al 1847 non abbiamo più alcuna indicazione al suo riguardo. Sappiamo tuttavia che le Marche erano un vivaio giacobino e abbiamo alcune notizie sull’attività risorgimentale del Marini attraverso un suo servo, di nome Vincenzo Recchi, anche lui di Civitanova, che si trasferì al seguito del padrone a Foligno nel ’32. A fine secolo (1881), dopo la morte dello stesso Marini, il servo Recchi fece circolare un foglietto con la propria storia patriottica ( sappiamo che si dedicò anima e corpo al Risorgimento) : apprendiamo così che nel ’31 si era recato nelle Romagne al seguito di Sercagnani, pertanto possiamo dedurre che fosse lì col proprio padrone Marini. Purtroppo della storia e della vita politica di Marini sappiamo poco altro, sembra che nessuno lo abbia conosciuto, nonostante fosse stato eletto nel 1849 come rappresentante del popolo per la Provincia di Perugia, secondo solo dopo Benaducci ( rispettivamente 7025 voti contro 7162). Fu anche tra i 120 deputati che proclamarono l’Istituzione della Repubblica Romana. Marini fu inoltre molto legato al Circolo Popolare di Foligno, di cui fu medico e per il quale ricoprì anche altre cariche; tali Circoli , nati ufficialmente nel ’48, ma in embrione già dal 46 (ai tempi di Pio IX°), diedero l’impronta al moto di costruzione della democrazia “dal basso” , al loro interno si svolgevano anche dei pre-voti, una sorta di primarie dell’epoca, pertanto farne parte significava essere calati nella realtà politica territoriale. Infine , con Benaducci, Garibaldi ed altri, fu fra i firmatari della Costituzione del ’48. pagina 5 Bollettino della Pro Foligno - Anno 14º NUMERO 2, Febbraio 2014 Lo spettacolare “trionfo”di San Carlo Foligno 1613 La quintana e la città Borromeo nella Foligno del 1613 Isella Remoli Tra le iniziative per ricordare i quattrocento anni (1613 – 2013) della Giostra della Quintana spicca la presentazione del volume “Lo spettacolare “trionfo”di San Carlo Borromeo nella Foligno del 1613”, pubblicazione voluta dall’Ente Giostra e presentata nell’ambito di Segni Barocchi Festival il 18 settembre 2013; edita da “Il Formichiere”. Nel testo compare la ristampa anastatica di un’operetta del nobile folignate Curzio Cirocchi, coevo all’avvenimento, dal titolo”Descrittione dell’apparato et processione delle sacre reliquie di San Carlo”; il n.h. descrive l’evento religioso che il 23 giugno 1613 diede forma ad una vastissima partecipazione di popolo e culminò il 28 luglio dello stesso anno con la posa della prima pietra per la costruenda chiesa dedicata a San Carlo Borromeo, di cui ancora oggi in via Aurelio Saffi possiamo vedere la facciata. A tracciare il quadro storico di quello scorcio di vita secentesca nostrana non poteva che essere il professor Fabio Bettoni, attento conoscitore del nostro passato ( … e non solo) e sottile censore. Egli inizia il suo intervento con un esame sul variare delle dedicazioni toponomastiche nella zona intorno al San Carlo; evidenzia come negli anni il Santo (Carlo Borromeo), al quale la principale via era stata dedicata, sia stato relegato in un secondario vicolo delle vicinanze e come con il tempo il Risorgimento e i suoi eroi abbiano predominato in tutte le strade circostanti. E’ il frutto dell’evolversi della Storia e delle menti. Fabio Bettoni cita il ruolo primario che l’Istituto San Carlo (con i Gesuiti ed i Barnabiti) ha esercitato fin dal primo Seicento in città nella formazione culturale e religiosa dei giovani. I Barnabiti nel XVII secolo prevalsero ed imposero il loro programma didattico anche nella scuola pubblica che, pur proponendo un insegnamento di dignitosa levatura, sentiva all’epoca la necessità di una svolta. I Padri accolsero nel loro collegio anche allievi esterni (solo di sesso maschile) di tutti i ceti, ovviamente però furono i giovani di famiglia abbiente ad usufruirne. Varie le materie proposte nel loro programma didattico, tutto ispirato all’ortodossia cattolica tridentina. Questi Padri educatori hanno segnato la storia della scuola folignate fino a diventare nel 1728 scuola pubblica. La processione “trionfo” del 1613 si inserisce in città con la loro presenza; fu una grande pagina 6 manifestazione di culto e di popolo, che percorse un tragitto lungo il quale venne esibita la più spettacolare grandiosità: archi di trionfo, fontane, esibizione di apparati, tappezzerie, quadri … Tutto questo suscita in Fabio Bettoni qualche dubbio circa la spinta devozionale: fu il “trionfo di un Santo venuto da lontano, o piuttosto il trionfo della città? Nobiltà e plebe avevano superato una difficile crisi economica, si accingevano a godere di un rinnovato benessere, occorreva mostrare quindi, anche con una processione memorabile, che i tempi stavano cambiando; si tornava a sperare. E una scuola diretta dai Barnabiti, Maestri delle Arcimbolde di Milano, ne rappresentava un’eccellente premessa. Nel volume intervengono altri illustri studiosi come la professoressa Elena Laureti con una attenta analisi del testo di Curzio Cirocchi e dell’ Oda in honore di S. Carlo, di autore ignoto, ivi compresa; il professor Attilio Turrioni con una riflessione critica e la traduzione dei versi latini; il dottor Bruno Marinelli con la genealogia della nobile famiglia Cirocchi di Foligno; la dottoressa Lucia Bertoglio che indaga sulla personalità del letterato Marco Antonio Bonciari; il dottor Roberto Tavazzi sulle origini e l’espandersi dei Barnabiti; il dottor Saverio Sturm con“I nuovi ordini religiosi e il Barocco religioso nell’Umbria”; la dottoressa Irene Giustina che illustra la Chiesa di San Carlo in Foligno. Ognuno ha analizzato il tema di propria competenza con meticolosa ricerca e con rivelazioni molto interessanti di cui sarebbe opportuno parlare in modo molto più esteso, questa modesta recensione ha soltanto lo scopo di segnalare un testo di alto livello che offre un ampio sguardo sull’orizzonte meno conosciuto del Seicento a Foligno. Il 10 febbraio si è concluso il quarto centenario del documento “Stimolo generoso di virtute” dal quale deriva la Giostra della Quintana moderna. Ettore Tesorieri, poeta e musicista, nonché cancelliere del Comune di Foligno, nel 1613, il 10 febbraio descrisse con ricchezza di particolari la Giostra della Quintana ideata e realizzata in quel momento. Il documento è rimasto per secoli sconosciuto finché trascritto e pubblicato tra fine Ottocento e primi Novecento da mon Signore Faloci, è stato ripreso, su proposta di Emilio De Pasquale, per dare forma alla Giostra della Quintana del 1946. Per sottolineare il valore del documento e nello stesso tempo delle manifestazioni centenarie, il Comitato Centrale dell’Ente Giostra ha voluto realizzare un volume che, oltre ad esaminare le complesse sfaccettature della variegata macchina della Quintana, ne propone, con una straordinaria documentazione fotografica, il volto attuale. Il volume, curato con passione e professionalità dall’architetto Luciano Piermarini, è stato realizzato dalle Edizioni Orfini Numeister. Ne sono autori Fabio Bettoni, Bruno Marinelli, Giordana Benazzi, Emanuela Cecconelli, Luigi Sensi, Anna Maria Rodante, Giancarlo Malacarne, Piero Lai, Alex Revelli Sorini, Marco Servili, Ariodante Picuti, Pierluigi Mingarelli, Stefano Trabalza, Bernardino Sperandio, Luciano Piermarini. L’apparato fotografico è stato realizzato a più mani e si compone anche di immagini ormai storiche, legate alla Giostra nelle sue prime edizioni. La foto di copertina, di straordinaria efficacia, possiamo dire che sia di una esordiente: Livia Sperandio che dal padre Bernardino ha indubbiamente ereditato sensibilità e professionalità. Il prestigioso volume è in vendita nelle librerie della città. www.profoligno.it Bollettino della Pro Foligno - Anno 14º NUMERO 2, Febbraio 2014 Un fiume, una storia Il Topino ieri e oggi Lanfranco Cesari Fu a suo tempo la spiaggia dei folignati. E lo fu soprattutto negli anni sofferti dell’immediato secondo dopoguerra del Novecento quando la vacanza al mare era un “lusso” per pochi privilegiati. Il Le acque erano ancora limpide, pescose, abbondanti. I punti del fiume più affollati erano il “millesimo”, la “scalinata”, lu “cupagghiu”. Qui l’acqua era piuttosto alta (tre, quattro e anche cinque metri) e consentiva di tuffarsi, di nuotare, di immergervi il corpo quente nell’inverno, nei periodi di grandi piogge o con lo sciogliersi delle nevi. Le piene del Topino si chiamavano “pinare”. Le acque irrompevano impetuose e turbolente, il loro rumore era assordante e trascinavano animali morti, tronchi d’albero, masserizie, a valle rompevano spesso gli argini allagando la campagna con gravi danni alle coltivazioni. Delle pinare resta oggi solo un vago e sbiadito ricordo. Con gli anni Cinquanta del Novecento il corso del fiume subisce un altro colpo ancora inferto dall’acquedotto perugino che si appropria anche delle acque della sorgente di San Giovenale. Viene così a configurarsi il Topino di oggi alimentato dai magri e scarsi affluenti che contribuiscono a rendere meno amara la sua sorte immeritata. Il Parco fluviale Hoffmann Maggio 1938: Casalinghe al “lavoro” sulla riva destra del Topino poco oltre il ponte di Porta Firenze, all’altezza di Viale XVI Giugno. L’appuntamento con il fiume per lavare i panni di casa era ricorrente per le massaie dell’epoca Topino, il nostro fiume, aveva peraltro già subito il primo colpo inferto al suo ricco patrimonio idrico dall’acquedotto perugino che negli anni Trenta lo aveva privato della sorgente di Bagnara. Tra gli anziani non c’è comunque chi non ricorda oggi di aver trascorso d’estate sul fiume e sulle sue ancora invitanti rive le ore di svago più belle. www.profoligno.it per un bagno piacevole e rilassante. Ma bisognava fare anche molta attenzione, bagnarsi con prudenza e prevenire le insidie del fiume. Il Topino era anche crudele e faceva spesso le sue vitime. Le “pinare” La minaccia delle piene non era infre- Lungo le rive del Topino sono attualmente praticabili percorsi pedonali che consentono lunghe e salutari passeggiate. La pesca inoltre è ancora privilegiata dalla presenza nel fiume di una ricca varietà di pesci. Ed è praticata anche la pesca sportiva. Ma la novità del Duemila è il Parco Hoffmann sorto lungo il fiume a cavallo tra i quartieri di Sportella Marini e Prato Smeraldo su una superficie di sedici ettari con quasi tre chilometri di piste ciclabili. La sua realizzazione ha coinvolto Comune e privati nell’intento di consentire la fruizione delle sponde del Topino e di strutture industriali storiche come le fornaci Hoffmann. Il Parco prende quindi il nome dall’impianto di produzione di laterizi, le fornaci Hoffmann, insediatesi nella zona di San Giovanni Profiamma nei primi anni del Novecento, proprio in virtù della presenza di acqua fornita dal fiume e sfruttata per le necessarie opere idrauliche. Tra gli scorci più suggestivi del Parco è il ponte pedonale in acciaio e legno, in prossimità del quale è stato realizzato, con l’intento di perseguire finalità sia ludiche e ricreative che economiche, il complesso architettonico destinato ad ospitare un anfiteatro per spettacoli e manifestazioni all’aperto, due edifici destinati a servizi pubblici, bar e sale polivalenti per attività culturali e sociali. pagina 7 Bollettino della Pro Foligno - Anno 14º NUMERO 2, Febbraio 2014 Brevi di vit Break the chain – Rompi la catena L’Assessorato alle politiche di genere e pari opportunità del Comune di Foligno il 14 febbraio, giorno di San Valentino, ha aderito allo svolgersi della manifestazione “One Billion rising” durante la quale si sono svolte danze sulle note della colonna sonora“Break the chain – Rompi la catena” in Piazza della Repubblica. L’evento è stato organizzato per aderire al movimento contro la violenza sulle donne. Ben vengano queste iniziative insieme a durissime condanne ;verso i “violenti che dovrebbero restare in carcere per tutta la vita e lavorare sodo per guadagnare il pane che mangiano. Cinque rumeni sorpresi a rubare nei supermercati umbri Con un brillante intervento i Carabinieri di Foligno hanno sventato ulteriori furti e restituito la merce sottratta ai gestori di alcuni supermercati umbri. Individuata un’auto in sosta lungo la Statale “75” con persone sospette, i militi hanno effettuato una perquisizione e rintracciato refurtiva del valore di circa 3.000 Euro. Nell’auto, occupata da cinque rumeni (due donne e tre uomini) residenti in Aprilia, c’erano anche dei bimbi molto piccoli. Data la presenza dei bambini, le donne sono state solo denunciate, gli uomini arrestati. Come cercare il lavoro forestieri presenti le bellissime opere d’arte all’interno del convento che di recente, per una settimana, è ritornato ad essere la dimora dello splendido dipinto “La Madonna di Foligno” di Raffaello. Tempi duri per gli spacciatori Un albanese di 47 anni privo di permesso di soggiorno e stato “pizzicato” in via Piermarini mentre spacciava hashish e cocaina. I Carabinieri hanno arrestato il malvivente e perquisito l’appartamento Visite guidate al Monastero di Sant’Anna L’Associazione delle guide turistiche dell’Umbria ha organizzato il 15 febbraio visite guidate gratuite all’interno del Monastero di Sant’Anna e della casa dell’Alunno. Questa iniziativa, denominata “Sorella Arte”, intende così far conoscere alla cittadinanza e ad eventuali pagina 8 La Regione Umbria ha finanziato un progetto chiamato “Pro-muoversi” che ha lo scopo di indicare come agire per la ricerca di un’occupazione. L’iniziativa prevede sei incontri della durata complessiva di trenta ore con l’intento di fornire indicazioni per una efficace ricerca di lavoro. Le lezioni, gratuite, sono aperte a cittadini di ogni età, italiani e stranieri; il termine per presentare la domanda di iscrizione scade il 28 febbraio. Per informazioni: sito www.azione.com – telefono 075/5997340 Carnevale !!! Festa grande a Sant’Eraclio che lo ospitava nel quale è stato trovato materiale per confezionare dosi da spaccio. Onore e merito dei nostri militi dell’Arma. Domenica 16 febbraio è iniziata la 53° edizione del “Carnevale dei Ragazzi” di Sant’Eraclio. Moltissime le maschere lungo la sfilata, grande attenzione per il carro che ha per protagonista Papa Franwww.profoligno.it Bollettino della Pro Foligno - Anno 14º NUMERO 2, Febbraio 2014 ta cittadina ticolare il disegno. Inaugurazione dei casalini cesco che scaccia i “mercanti dal Tempio” e tante tante sorprese per la delizia dei bimbi. Per coloro che desiderano gustare piatti eccellenti è, aperta fino a notte fonda, l’Osteria del Carnevale. Da Trieste alla Pro Foligno Il signor Bruno di Trieste, che si dichiara folignate di adozione per aver trascorso lunghi periodi di vacanze nella “bellissima cittadina” e anche per la presenza di due famiglie a lui legate da vincoli di parentela, chiede di essere accolto nella Pro Foligno. Felici di accoglierlo tra noi e di poterlo incontrare presto in quanto, secondo quanto annunciato, sarà a Foligno nei prossimi mesi. Al Ciac Espone Luciano Fabro medioevali In occasione della conferenza stampa per la presentazione della mostra dedicata a Luciano Fabro. Il Presidente del Centro per la Cultura e lo Sviluppo Economico, arch. Giancarlo Partenzi, ha annunciato che il prossimo mese di giugno nei casalini medievali siti in Piazza Santa Angela, ci sarà l’inaugurazione degli spazi che conterranno l’Archivio storico e la Biblioteca della Cassa di Risparmio e della Fondazione Cassa di Risparmio. Saranno anche approntate delle sale che saranno messe a disposizione delle associazioni culturali folignati. architettura rinascimentale, sito in via Mazzini, un distaccamento dell’ordine degli Architetti di Perugia e della Fondazione Umbria Architettura. O quintanari o sportivi? Sabato 14 giugno 2014, a mezzanotte la Nazionale Italiana sarà in campo per la prima partita dei mondiali di Tra gli obiettivi per il 2014 quello di essere presenti nel territorio per divulgare iniziative di promozione informativa, culturale e tecnica insieme. Il rione Giotti ha vinto il Gareggiare dei Convivi Sabato 15 febbraio alle ore 17.30 presso il Centro Italiano di Arte Contemporanea è stata inaugurata la mostra: “Disegno In-Opera” dedicata a Luciano Fabro, uno dei massimi esponenti dell’Arte Povera. Curata da Bruno Corà, Giacinto di Pietrantonio, Italo Tomassoni, in collaborazione con Silvia Fabro e l’Archivio Fabro, la mostra è un omaggio all’artista scomparso nel 2007. Riconosciuto per le “sue Italie”, seppe usare molte forme espressive ed in parwww.profoligno.it calcio. Mentre domenica 15 giugno ci sarà la Giostra della sfida. E qui sono nate le polemiche di molti quintanari non soddisfatti per lo spostamento della giostra da sabato a domenica. Difficile mettere tutti d’accoro! In conclusione quindi: o si è quintanari o si è sportivi? Il rione Giotti ha vinto la finale del Gareggiare dei convivi, dopo una sfida a colpi di sapori con il rione Morlupo. Il presidente della commissione artistica Stefano Trabalza, prima del verdetto ha fatto esibire trampolieri, mangiafuoco ed un’attrice acrobata che ha deliziato i commensali con le sue evoluzioni alla La prima sede degli Architetti E’ stata inaugurata a palazzo Cybo Nocchi, splendido esempio di raffinata pagina 9 Bollettino della Pro Foligno - Anno 14º NUMERO 2, Febbraio 2014 Centro d’arte contemporanea espone Luciano Fabro Franca Scarabattieri Dal 15 febbraio al 4 maggio presso il C.I.A.C. si potrà ammirare una preziosa mostra di Luciano Fabro dal titolo: Disegno In-Opera. Artista poliedrico, nato come scultore, Luciano Fabro si esprime soprattutto nel disegno dopo essere stato alla scuola milanese di Lucio Fontana. I disegni presentano funzioni differenti: possono essere intesi come pratica alla base del processo creativo o come mezzo per trasmettere messaggi. Ci sono disegni in cui è esplicito il riferimento alla scultura e disegni come campo di indagine e di sperimentazione. Ma anche disegni come forme grazie alle quali Fabro indaga e attraversa l’esperienza dello spazio già avviato da Di origini torinesi - dove ebbe i natali nel 1936 - cresciuto in Friuli, si trasferì a Milano nel 1959 dove conobbe e frequentò i massimi artisti del tempo. E’ così che divenne uno dei massimi esponenti dell’Arte Povera e fu conosciuto in tutta Europa fin dalla seconda metà degli anni sessanta. Nel 1968 cominciò a realizzare le Italie, una serie di lavori che ripropongono la sagoma della nostra penisola rappresentata in modi sempre diversi e con materiali sempre diversi. Dopo una lunga carriera si spegne nel 2007 alla vigilia di due grandi mostre a lui dedicate: una al MADRE di Napoli e l’altra in Giappone. La mostra di Foligno, aperta il 15 febbraio, comprende oltre cento disegni, in buona parte inediti, raccolti in quarant’anni di attività, ed alcune sculture. Lucio Fontana. Molti dei disegni in mostra sono eseguiti su supporti eterogenei (cartoncini delle schede di catalogazione nelle biblioteche, fogli di carta millimetrata, carta paglia, carta di Fabriano) e realizzati con tecniche e materiali diversi; disegni di solo testo e disegni collage. La mostra è stata resa possibile grazie all’impegno del direttore artistico del C.I.A.C. avv. Italo Tomassoni e alla disponibilità della figlia dell’artista, Silvia Fabro, oltre alla collaborazione di Bruno Corà e Giacinto di Pietrantonio. Non va dimenticata la collaborazione con la GAMeC – galleria d’Arte Moderna e Contemporanea di Bergamo che ha provveduto ad un catalogo di grande valore edito in occasione della mostra che nel 2013 si è avvalsa degli spazi della città lombarda. Il gioco del “lotto” per l’arte Il gioco del Lotto è da sempre legato all’arte. Se ne trovano tracce già alla fine del Seicento, quando, ad esempio, Papa Innocenzo XII autorizzò a versare le entrate de “il gioco del Lotto” per il completamento del Palazzo Montecitorio, l’attuale sede della Camera dei Deputati. Oppure quando nel 1731 Papa Clemente XII decise di destinare i proventi del Lotto al finanziamento di opere architettoniche e di pubblica utilità, come la costruzione della Fontana di Trevi. Al gioco più famoso d’Italia è legata anche oggi la grande arte per dare opportunità alla crescita culturale, del talento, del sapere. Rita Casciola Sebastiani pagina 10 Presenze record per la Calamita cosmica al Ciac. Giancarlo Partenzi: “attiviamo sinergia comune, pronti a fare la nostra parte” E’ stato un vero e proprio boom di presenze, quello che hanno fatto registrare i due poli museali gestiti dal Centro cultura e sviluppo economico di Foligno, in occasione delle aperture straordinarie dell’ex Chiesa dell’Annunziata e del Centro italiano di arte contemporanea, in concomitanza con l’esposizione della ‘Madonna di Foligno’. Circa 1500 persone in soli tre giorni, hanno ammirato la Calamita Cosmica, il gigantesco ‘scheletrone’ opera di Gino De Deminicis, mentre la mostra di Carlo Maria Mariani, appositamente prorogata al Ciac di via del Campanile, ha raggiunto quasi 500 visitatori. ‘Siamo molto soddisfatti da questi numeri e per questo risultato, auspico che ci siano più occasioni del genere e che si vada anche oltre i grandi eventi – commenta il presidente Giancarlo Partenzi – proprio la strategia d’intesa tra un grande gruppo come l’Eni, l’amministrazione comunale, le istituzioni e le associazioni cittadine, hanno dimostrato come occorra fare squadra. Come Centro cultura e sviluppo economico, vorremmo che si venisse a creare una strategia di promozione integrata – dichiara Partenzi - in cui noi siamo già pronti, come sempre, a fare la nostra parte da protagonisti, mettendo a disposizione non soltanto le nostre strutture, ma anche la nostra professionalità, nonché proposte artistiche e culturali. Il polo museale che gestiamo non è statico – rileva – nell’ex Chiesa dell’Annunziata organizziamo eventi, cicli di conferenze, dibattiti e serate dedicate all’arte mentre al Ciac ospitiamo artisti di fama internazionale, che rendono nella nostra regione questa offerta unica nel settore e che grazie a queste iniziative – fa notare Partenzi – viene coinvolto anche un pubblico più ampio che si avvicina così a questo mondo. I due poli museali di arte contemporanea ed il Centro cultura sono quindi pronti a dare un prezioso contributo di qualità all’offerta artistica, culturale e turistica della città: fiori all’occhiello unici, tra tanti gioielli preziosi che a Foligno sono tornati a brillare. www.profoligno.it Bollettino della Pro Foligno - Anno 14º NUMERO 2, Febbraio 2014 Il Rotary Club Foligno incontra il Prof. Pierluigi Mingarelli Giovanni Bianchini Molto interessante per i soci del Club l’incontro che la Presidente Signora Loredana Ferrarese Muzzi ha organizzato con il Prof. P.Luigi Mingarelli che ha illustrato “Il parco delle scienze e delle arti” e la Prof.ssa Marta Maffei. Il progetto prevede la costruzione di un “centro di diffusione della cultura scientifica”, dove la scienza, la tecnologia e la ricerca siano caratterizzate, individuate e rappresentate, nelle diverse e variegate attività previste e prevedibili, nella loro attuale dimensione di motori di cambiamento socio-economico e degli assetti culturali. Tale struttura dovrebbe articolarsi in spazi didattici e scientifici: luoghi della pratica della sperimentazione scientifica e dell’esame razionale dei fenomeni, con un’ampia dotazione di laboratori, fortemente innovativi per contenuti, metodologie, strumentazioni scientifiche e tecnologiche e spazi espositivi, con strutture scientifiche, guide virtuali, macchine tecnologiche e artistiche, sempre più complesse e interattive che costituiscono il cuore della struttura. L’auspicio è che le proposte formulate siano in grado di collegare Foligno e il suo territorio ai luoghi e ai processi culturali ed economici in atto, maggiormente caratterizzati, per il futuro, da ricerca e innovazione. La Prof.ssa Marta Maffei ( figlia del nostro concittadino Astrofisico Prof. Paolo Maffei, scienziato di fama internazionale e pioniere della ricerca astronomica dell’infrarosso, che nel 1968 ha scoperto due galassie note come le principali costituenti di quello che è stato definito Gruppo di Galassie Maffei ) ha illustrato tra l’altro la biblioteca nella casa paterna specializzata in astronomia e astrofisica e che oggi è aperta agli studiosi e a colore che desiderano coscerla. www.profoligno.it Il Kiwanis club di Foligno compie 10 anni (2003 -2013) Franca Scarabattieri L’11 ottobre c.a. presso la “Sala Rossa di Palazzo Trinci” si è svolta la Cerimonia di apertura del Decennale della costituzione del Club Kiwanis di Foligno, che in questi anni ha raggiunto importanti obiettivi uniti ad una esponenziale crescita. All’evento, patrocinato dal Comune di Foligno, hanno partecipato, oltre alle Autorità Kiwaniane, il Sindaco, rappresentato nell’occasione dall’Assessore Dr.ssa Rita Zampolini, nonché tutte le associazioni culturali e Club locali di servizio (Pro Foligno, Centro Studi Federico Frezzi, Orfini Numeister, Officina della Memoria, Anmig, Amici della Musica, Laboratorio Scienze Sperimentali, Lions e Rotary). La cerimonia è stata occasione di doveroso omaggio alla Città di Foligno che in questi anni ha apprezzato le finalità umane e solidaristiche, i progetti e le azioni a tutela dei minori ed a difesa dell’infanzia violata, e perciò il Kiwanis ha dedicato la Conferenza a “Foligno al tempo dei Trinci”, Relatore Prof. Silvestro Nessi, per conservare viva la memoria di uno dei più importanti contesti storico-culturali della ns. Città. Il Kiwanis Club di Foligno - che fa parte del Kiwanis International sorto nel 1915 Organizzazione Mondiale e che dal 1983 svolge la sua azione per la tutela dei diritti dell’infanzia e dei minori in difficoltà - in questo decennio ha partecipato con successo, insieme all’Unicef, alla battaglia per la eliminazione delle malattie dovute a carenza di iodio. Dall’anno 2011, sempre con l’Unicef, il Kiwanis è orientato a raggiungere un altro storico traguardo quello per la Eliminazione del Tetano Materno Neonatale (TMN). L’obiettivo è di giungere, entro il 2015, alla comple- ta eliminazione del tetano attraverso la sistematica campagna di prevenzione (vaccinazione) in tutti i Paesi in cui madri e figli, che vivono in zone remote oppure colpite da situazioni di emergenza sanitaria, restano vittime dei laceranti e letali effetti del tetano. Nel corso della cerimonia è stato evidenziato come il Club Kiwanis di Foligno, con l’entusiasmo che lo contraddistingue, non ha mancato di indirizzare la propria azione anche e soprattutto in ambito locale, a favore dei minori che versano in difficili situazioni di disagio familiare. Per l’impegno profuso in questo decennio, in particolare nell’anno 2011-2012, il Kiwanis Club di Foligno, figura nel ristretto numero di Club Kiwanis che, a livello nazionale, hanno avuto il riconoscimento di “Club Distinto”. La relativa onorificenza è stata consegnata dal Luogotenente Governatore Alberto Pardi nelle mani del Past President Avv. Serenella Mosconi e del Presidente Dr. Sandro De Felicis in occasione della cerimonia di apertura del Decennale. pagina 11 Bollettino della Pro Foligno - Anno 14º NUMERO 2, Febbraio 2014 Il Telaio di Rasiglia e la Musica meccanica Maria Anna Vaccari A dicembre del 1993 Papa Giovanni II° nel ricevere una delegazione di rappresentanti dell’arte per via tra cui l’associazione AMMI, così si esprimeva: “Circensi e lunaparchisti, fieranti ed artisti della strada come madonnari, cantastorie, suonatori ambulanti,sono i veri artigiani della festa, gli autentici dispensatori di gioia, di meraviglie e di stupore. Aprono ai loro visitatori uno spazio di festa e di amicizia, fanno nascere il sorriso di un bambino e illuminano per un istante lo sguardo disperato di una persona sola: attraverso lo spettacolo e la festa, rendono gli uomini più vicini gli uni agli altri”. Questa citazione riflette l’atmosfera di festa e di stupore creatasi il 26 Dicembre a Rasiglia per la settima edizione del Presepe vivente in cui sono stati attori due strumenti musicali meccanici :un organo portativo funzionante con schede perforate e un altro a spalla funzionante con rullo di carta perforata denominati rispettivamente “Puccini” e “Rossini”. Malgrado la pioggia incessante , l’affluenza è stata notevole dimostrando molta curiosità e attenzione al mondo della musica meccanica. In quella occasione S.E. il Vescoco Gualterio Sigismondi è stato accolto nella chiesuola di S.Filippo con la musica trasmessa dall’organo Puccini e ha dimostrato stupore e gradimento chiedendo poi che fosse replicata. Stupore anche dei suonatori provenienti da Cesena per la bellezza e la suggestione del Presepe e del Borgo tanto da continuare a Organo portativo a spalla funzionan te con rullo di carta perforata, denominato “Rossini” pagina 12 suonare per le vie malgrado il maltempo. Il mondo degli strumenti musicali meccanici a funzionamento automatico ha una storia antichissima che raramente viene presa in considerazione nei programmi accademici. Dagli organi idraulici e automi di epoca alessandrina, alle ville rinascimentali ai piani a cilindro e gli organi da strada, dalle serinette alle aristocratiche scatole musicali a lamina pizzicate, dai numerosissimi strumenti ad ance libere ottocenteschi, alle varie applicazioni di movimenti automatici, il mondo della musica meccanica ha costantemente acquisito, trasformato e riadattato i repertori musicali più amati nel corso dei secoli. L’importanza assunta dalla musica nella vicenda umana ha stimolato la ricerca di meccanicismi idonei in diverse forme, tutti antesignani della moderna informatica e robotica. E’ il caso di citare il francese Jacques de Voucanson che già tra il 1744 e il 1750 mise a punto nuove tecniche rivolte a quel nuovo modo di produrre con mezzi in grado di sostituire l’opera dell’uomo e che è alla base della nascita dell’industria. Tante furono le apparecchiature raccolte e organizzate durante la Rivoluzione francese ed attualmente conservate presso “Le Conservatoire Nationale des arts metiers “ a Parigi. Nel secolo seguente fiorisce poi una grande produzione di macchine musicali che permettevano l’ascolto e la programmazione di musiche senza l’intervento del musicista. Uno storico esempio tutto italiano è l’organo meccanico di Angelo Barbieri ,cremonese, coadiutore e i paesini della provincia di Lodi, che a causa di una forte antipatia nello scrivere la musica si dedicò anche all’invenzione e realizzazione della sua prima macchina musicale, l’automusicografo, capace di registrare su rullo di carta perforata , l’esecuzione di una sua composizione. A Milano fondò una fabbrica di organi meccanici depositando i brevetti delle sue invenzioni in almeno otto paesi del mondo: italia, Germania, Austria, Spagna, Francia, Belgio, Inghilterra, USA. Tanto e altro ancora potrei scrivere,ma vorrei lasciare nuovi spazi da dedicare alla prossima edizione delle giornate di Penelope a Rasiglia, principalmente per quanto non ancora detto in merito ad alcuni elementi esistenti nello stesso borgo e riconducibili all’archeologia industriale. Organo portativo funzionante con schede perforate, denominato “Puccini” , con i due suonatori www.profoligno.it Bollettino della Pro Foligno - Anno 14º NUMERO 2, Febbraio 2014 Il filosofo Duccio Demetrio parla del suo libro: La religiosità della terra. Una fede civile per la cura del mondo Accademia del Silenzio Umbria Proprio lui, il prestigioso e autorevole filosofo Duccio Demetrio – tra i grandi protagonisti del dibattito culturale contemporaneo - ha presentato a Foligno, venerdì 21 febbraio, ore 17.30 alla Libreria Carnevali, il suo ultimo libro “La religiosità della Terra. Una fede civile per la cura del mondo”. Un volume che si colloca al centro delle riflessioni individuali e collettive, etiche e sociali, che stanno attraversando il nostro tempo. L’evento inaugura il programma 2014 delle iniziative messe in campo dall’Accademia del Silenzio Umbria affidata a Luana Brilli, che coordinerà l’incontro. Fondatore e direttore scientifico della Libera Università dell’Autobiografia di Anghiari e di Accademia del Silenzio, già professore ordinario di Filosofia dell’educazione e di Teorie e pratiche della narrazione all’Università Milano-Bicocca, Duccio Demetrio ha di recente dato vita, nell’ambito della Libera Università toscana ad “Ecologia narrativa. La terra si racconta, raccontiamo la terra”, iniziativa volta all’indagine e al recupero dell’ancestrale rapporto uomo terra. Ed e studi da moltissimi anni – foltissima è la schiera delle sue pubblicazioni – che è nato “La religiosità della Terra. Una fede civile per la cura del mondo” (R. Cortina, Milano 2013 ). Il volume esplora infatti il legame esistente tra l’uomo e la terra, un legame che può essere riscoperto o valorizzato attraverso la narrazione e che oggi più che mai impone un impegno di custodia e di cura dell’ambiente. è proprio sulle sollecitazioni di questo tema di grande attualità, a cui in realtà il prof. Demetrio sta dedicando attenzioni “La religiosità della terra – scrive Demetrio - non è una devozione neopagana e nemmeno un culto. È un modo di sentire umano tra i più immediati e istintivi… Sia il credente sia il non credente, dinanzi alla natura, non possono che provare identiche emozioni. Per questo oggi è necessaria una comune fede civile, un’alleanza feconda nella custodia del mondo, tra tutti coloro che intendono opporsi alle aggressioni, alle negligenze, ai saccheggi indiscriminati contro la nostra terra che, da madre, si rivela sempre più figlia.” Via Monte Acuto, 7 - Torre 4 - FOLIGNO (Pg) Lo scrittore Duccio Dematrio www.profoligno.it Tel. 0742.340711 - Fax 0742.349784 - email:[email protected] pagina 13 Bollettino della Pro Foligno - Anno 14º NUMERO 2, Febbraio 2014 Pubblichiamo un pensiero ottimistico ed esortativo della Signora Franca Franconi Falfari sulla condizione di chi ( … e siamo tanti) è avanti con gli anni. Sono parole profonde che fanno riflettere sulla possibilità di rendersi utili e gradevoli in ogni stagione della vita. Ringraziamo la Signora anche per la bella poesia inviata al nostro Bollettino in occasione del Natale che per questioni di spazio non abbiamo potuto pubblicare nel mese di dicembre. De Senectute Franca Franconi Falfari Anche se detestata, temuta, ignorata all’improvviso irrimediabilmente arriva di certo e il fisico non è che ci guadagna, l’immagine di un uomo calvo e zoppicante o quella di una donna rugosa col bastone non è piacevole, ma se si è ancora sani e il male non ci tormenta, se solo allo specchio ci vediamo vecchi, il discorso cambia; sì, non c’è solo il corpo. Le idee, i pensieri, la critica, l’esperienza, il “sapere” ogni giorno ci arricchiscono, ogni giorno fanno crescere a nuova vita, ogni giorno ci fanno sentire più sicuri, più convinti, più responsabili, più consapevoli e spesso avvertiamo nelle nuove generazioni superficialità e inesperienza. E’ bello sentirsi paghi della vita, soddisfatti del proprio operato e di ciò che si è seminato. E’ bello anche sentirsi liberi dal lavoro, anche se, a volte, lo rimpiangiamo o ci manca; è bello godere dei grandi spazi che ci riserva una pensione meritata, disporre di tanto tempo libero da riempire con entusiasmo, dando sfogo a impulsi repressi, a “hobby” insoddisfatti, dedicandoci a ciò che ci piace, inventando qualsiasi cosa solleciti la nostra mente, magari tornando un po’ bambini, abbandonandoci agli affetti e alle cure di figli e nipoti che via via cambiano atteggiamento, ruolo e rapporto, viziandoci un po’. Anche i regali sono diversi, prima un capo firmato, un profumo di moda, un oggetto prezioso o di grido, oggi un dono utile necessario, di conforto o d’aiuto. Il nostro è un periodo speciale che va vissuto appieno dedicandoci a ciò che ci appassiona, solo così una penna, un ago, un uncinetto, un pennello coloreranno gli anni tanto svelti a passare. VIA DEL FORNO RISTORANTE (Hotel Italia) Piazza Matteotti, 12 FOLIGNO tel. 0742.350412 0742.344964 fax 0742.352258 www.hotelitaliafoligno.com [email protected] pagina 14 IL SUICIDIO DELL’OCCIDENTE Da un libro di James Burnham Correte gente per fallimento oggi si liquida quest’Occidente. Occidente dei sogni Occidente dei guai Occidente good bye Senza inventario doniamo storie di giorni euforici di vecchie glorie Occidente che fuggi e non sai dove vai Occidente good bye Le fedi spente le guerre vinte le date storiche tutto per niente Occidente che butti tutto quello che hai Occidente good bye Leggende e miti un po’ sciupati di tempi magici li hai regalati. Occidente credevi di non chiudere mai Occidente good bye Occidente sbagliato se ancora ci sei batti un colpo … Occidente good bye Testo proposto da R.C.S. Nel primo bollettino della Pro Foligno, pubblicato il 14 settembre 1938, si legge: Tutti i soci che ricevono il presente numero sono pregati di versare il canone societario in L. 10 annue. Problema di sempre, dunque. Oggi raccomandiamo ai soci di regolarizzare la quota associativa 2014 La quota è di € 30,00. Le quote associative possono essere versate presso la sede dell’Associazione in Piazzetta Piermarini (lunedì e giovedì ore 10,00 - 12,00) oppure con bonifico bancario alle seguenti coordinate: IT46 M03359 01600 1000000 75571 www.profoligno.it Bollettino della Pro Foligno - Anno 14º NUMERO 2, Febbraio 2014 L’A.D.S. “Diamoci una mossa” in serie B Riparte il Campionato Italiano a Squadre di scacchi e l’A.S.D. “Diamoci Una Mossa” dopo aver avuto due promozioni in due anni consecutivi si ritrova a lottare per il passaggio in Serie A2. Quando l’associazione folignate venne iscritta per la prima volta, due anni fa al Campionato fu iscritta in Serie Promozione Umbra. Grazie alle sue quattro vittorie consecutive di squadra e ai suoi 14.5 punti individuali su 16 si classificò al primo posto guadagnandosi così l’ingresso in Serie C. L’anno successivo invece si trovò costretta ad affrontare squadre di rango più elevato, ma questo non la fermò. Collezionò altre quattro vittorie, continuando a macinare punti individuali come se nulla fossa. I suoi 8 punti squadra ornati dai 15 punti individuali le hanno permesso così di entrare nella storia e di partecipare alla Serie B. Mirko Trasciatti capitano della squadra, Fausto Calandri, Francesco Tortolini e Leopoldo Cesarini puntano a battere ogni tipo di record nella storia scacchistica Umbra. Il calendario prevede l’inizio della manifestazione per domenica 28 febbraio con la prima trasferta a Cupramontana, per poi proseguire con la seconda giornata il 9 marzo a Perugia. La prima partita in casa avverrà solamente alla fine del mese di marzo (presso Flex Village a Sant’Eraclio), infatti si giocherà il 23 contro la rappresentativa di Terni. Gli ultimi due turni rispettivamente contro P.S. Elpidio (trasferta) e Perugia (in casa) saranno giocati invece il 30 marzo e il 4 aprile. Per per chi fosse interessato l’A.D.S. “Diamoci Una Mossa” tiene delle lezioni di scacchi per i ragazzi, tutti i martedì dalle 18.00 alle 19.30 presso l’Istituto Tecnico Commerciale “Feliciano Scarpellini”. Per chi fosse interessato a giocare o in alternativa a prendere parte a lezioni per adulti, gli istruttori Danilo Antonini e Mirko Trasciatti saranno presenti tutti i giovedì dalle 18.30 alle 19.30 presso il Flex Village di Sant’Eraclio. Per maggiori informazioni si può consultare il loro sito internet (www.diamociunamossa.com) dove è possibile reperire tutte le informazioni di cui si necessita. Periodico della Pro Foligno Aut. trib. Pg n° 505 del 12/01/1989 Resp. Giovanni Bosi Squadra A.D.S. “ Diamoci una mossa” 2013 Uffici e Produzione Via Roma, 38 - telefono 0742.340380 FOLIGNO Pasticcerie in FOLIGNO Via Mazzini, 7 - telefono 0742.352243 Via Garibaldi, 61- telefono 0742.351539 www.profoligno.it Sede Redazione: FOLIGNO - Piazza G. Piermarini tel e fax 0742 355722 e-mail: [email protected] - www.profoligno.it Comitato di Redazione Alfredo Ottaviani Adua Bartolini Franca Buttaro Rita Fanelli Marini Maria Giovanna Galligari Mario Lai Luca Radi Elvira Luisa Remoli Sandra Remoli Franca Scarabattieri Hanno collaborato a questo numero Giovanni Bianchini, Lanfranco Cesari, Rita Fanelli Marini, Franca Franconi Falfari, Maria Giovanna Galligari, Mario Lai, Alfredo Ottaviani, Isella Remoli, Franca Scarabattieri. Segreteria di Redazione: Silvio D’Aurizio - Francesco Di Salvo Impaginazione e Stampa tipolitografia Mancini & Valeri - Foligno Chiuso in tipografia il 25 febbraio 2013 pagina 15 BICICLETTE ELETTRICHE GARANZIA 2 ANNI FINANZIAMENTO A TASSO ZERO via Santocchia, 82 - FOLIGNO (Pg)
© Copyright 2024 ExpyDoc