EDITORIALE - Pro Foligno

Spedizione
in Abbonamento postale
D.L. 353/2003
(conv. in L. 27/02/2004 n° 46)
Art. 1 Comma i DCB PERUGIA
poste italiane s.p.a.
Primo numero il 14 Settembre 1937
Bollettino della Pro Foligno - Anno 14º NUMERO 2, Febbraio 2014
EDITORIALE
La questione della promozione e della visibilità di Foligno a fini turistici e’ tornata
in questi giorni d’attualità dopo il grande
evento della Madonna di Foligno di Raffaello che, esposta con grandissimo successo
per una settimana presso il Monastero di S.
Anna, ha richiamato numerossimi visitatori
da ogni parte d’Italia. Tutto ciò è avvenuto
grazie all’intervento dei Musei Vaticani e ad
uno sponsor di eccezione l’ENI che ha curato
magistralmente ogni particolare, compresa
la comunicazione. Più volte su queste pagine
è stato ribadito che è necessario promuovere con più convinzione l’immagine di
Foligno con iniziative di ampio respiro,
che facciano conoscere a livello nazionale
e, perché no, internazionale, grazie al suo
vasto e particolare patrimonio storico e
artistico.Il recente evento della Madonna
di Foligno ne è la prova tangibile.Per fare
questo a nostro avviso occorre più che mai
“unirsi e fare sistema”, come più volte
ribadito, in quanto è evidente che il fatto
di unirsi e promuoversi insieme, permette
di concretizzare iniziative importanti, può
quindi significare una possibilità concreta
di offrire a più vasto raggio una immagine
della nostra Città verso i tanti potenziali
turisti. Dobbiamo senza indugi arrivare ad
una autopromozione del nostro territorio,
mirare a risultati concreti e immediati e
lavorare sodo anche sotto il profilo della
accoglienza, senza attendere l’intervento, il
più delle volte carente perché distaccato, di
enti e istituzioni (ad esempio la Regione, la
cui attività non sembra utile per la nostra
Città, che molte e direi troppe volte viene
ignorata, salvo rarissime eccezioni.). In questa ottica faccio presente che la Pro Foligno
si è attivata per raccogliere tutto il materiale
promozionale esistente concernente la nostra
Città ed il suo patrimonio monumentale
culturale, così da costituire un archivio da
divulgare all’esterno tramite internet con
semplici spedizioni. I nostri uffici turistici,
lo stesso GAL VALLE UMBRA hanno
prodotto molto materiale promozionale
che però resta del tutto inutile se continua
a giacere in città. Invitiamo quindi quanti
fossero in possesso di supporti informatici
nei vari formati (foto-testi), nonché link a
comunicarli alla nostra Associazione. Non
voglio essere ripetitivo ma nell’ottica della
“autopromozione” di cui sopra si torna
ancora a suggerire di costituire con ogni
urgenza un punto di riferimento per tutti i
soggetti del ramo interessati (ad esempio
Assessorato del Turismo del Comune di
Foligno, Pro Foligno e operatori turistici
e della ricezione di Foligno), “che abbia il
compito di monitorare, progettare e coordinare ogni iniziativa e che sia al contempo
attuativo delle idee per un efficace sviluppo
turistico del nostro territorio che è ormai
palese, ha concrete possibilità date le straordinarie risorse culturali, espresse anche da un
patrimonio artistico veramente unico,come
spesso ci ricordava Federico Zeri.
Alfredo Ottoviani
www.profoligno.it
PRO FOLIGNO 1905
“Santa Angela: la poverella di Foligno”
intervista a padre Domenico Alfonsi
Mario Lai
Padre Alfonsi è un insigne studioso di
Sant’Angela; recentemente gli è stata
conferita la cittadinanza onoraria, deliberata dal consiglio comunale e dal
sindaco Mismetti: “ per gli alti meriti
conseguiti nel campo culturale, storico
e sociale e per la preziosa azione volta
alla conoscenza e valorizzazione della
figura di Sant’Angela da Foligno e della
sua eredità spirituale”.
Padre Alfonsi, il 9 ottobre u.s., Papa
Francesco, con la formula equipollente, ha dichiarato Angela da Foligno
“Santa”, una donna nobile e bella
che rinunciò a tutto! Lei che ne è un
grande studioso ci può parlare della
Sua personalità eclettica che non ha
mai smesso di affascinare?
Il fascino di Angela non sta tanto in
ciò che è, ma in ciò che indica. Potrei
definirla con due immagini: un cartello stradale ed una finestra. Come
al cartello stradale non richiediamo
se è d’oro o di ferro ma che ci indichi
con precisione la direzione giusta, così
Angela è tutta tesa nell’indicare Dio. E
una volta imboccata la direzione giusta
lei diventa una finestra che si apre sul
mistero di Dio dando anche a noi la
possibilità e la gioia di “navigare nel
seno della Trinità”.
Papa Giovanni Paolo II, domenica 20
giugno 1993, venne a pregare sulla
tomba di
Sant’Angela; che
cosa ricorda di quei
momenti?
Ho avuto la
fortuna di
celebrare il
17 febbraio
1993 (anniversario
della mia
ordinazione Sacerdotale) la
S.Messa
con Giovanni Pa-
olo II, nella sua cappella privata in
Vaticano e di avergli potuto chiedere
di venire a Foligno a venerare la Beata
Angela. La sua risposta fu netta :”Io
verrò”. La gioia della sua venuta il 20
giugno 1993 e la mezz’ora di preghiera
personale per la pace del mondo davanti all’Urna con il corpo di Angela
resta incancellabile.
Lei ha scritto diversi libri sulla Santa;
secondo lei ai giorni nostri potrà mai
esserci un’altra donna come Angela?
Siccome Angela non è grande in sé , ma
per lo spazio vuoto che nella sua anima
ha lasciato a disposizione dell’amore di
Dio, così tante anime si possono mettere
su questa strada e superarla. E lei ne
sarà felice.
Il 4 gennaio u.s. nella Chiesa di San
Feliciano c’era tanta gente per festeggiare Sant’Angela. Il Vescovo
ha detto: “Una gioia che condivido
con tutti”; i folignati ora sentono
di più la devozione verso la nostra
concittadina?
Decisamente si, ma c’è ancora molto
da fare perché il Liber di Angela non è
“consumabile” e ci rimanda a continui
approfondimenti per penetrare sempre
più e meglio nella profondità del mistero
di Dio.
Sulle pagine di un mensile cittadino
c’era scritto che “il Cattolicesimo è
continua a pag. 2
Bollettino della Pro Foligno - Anno 14º NUMERO 2, Febbraio 2014
“Sant’Angela: la poverella di Foligno”
intervista a padre Domenico Alfonsi
continuazione dalla prima pagina
l’oppio del popolo italiano, l’indifferentismo il suo migliore alleato….”.
Padre Alfonsi cosa può rispondere?
Nulla! Sono slogan e rigurgiti ampiamente giustiziati dalla storia.
Vuol parlarci dell’attività del Cenacolo? Fin dall’inizio si è proposta una
triplice attività intorno alla figura di
Sant’Angela?
Dalla sua ricostituzione (1989) il
Cenacolo ha individuato tre attività
principali da realizzare: il Culto, la
Cultura e la Spiritualità, dando però a
quest’ultima la preeminenza su tutto. Il
culto è approdato alla canonizzazione
(grazie anche all’opera di Papa Francesco), la cultura ha visto numerosi scritti
e convegni che hanno approfondito il
suo messaggio e la spiritualità è stata
portata a tante anime soprattutto a
Foligno ove abbiamo tenuti ben 60 incontri (Week-end Spirituali) per persone
provenienti da tutta Italia.
Con il moltiplicarsi degli studi su
Sant’Angela la sua figura conosce un
notevole incremento di popolarità in
Italia e nel mondo ed è stato costituito
un centro di documentazione sulla
“nostra “Santa. Ce ne vuol parlare?
Il centro di documentazione che stiamo portando avanti da alcuni anni si
propone di raccogliere tutto ciò che è
stato scritto su Angela per poterlo poi
immettere in rete a servizio di quanti
vogliono avvicinarsi per studio e per
devozione alla “più grande mistica
francescana” (Pio XII).
Secondo lei quale messaggio può
mandare Sant’Angela alle giovani di
oggi? Il suo insegnamento è ancora
valido? Alle fidanzate, alle mogli, alle
mamme Sant’Angela può essere di
aiuto, di conforto, di esempio?
Angela non ha dei “pacchetti” specifici
per queste categorie di persone. Il suo
è un messaggio radicale e totalizzante:
Dio è Dio e chi si accosta a Lui e da
Lui si fa amare, ha trovato la felicità
e la forza di andare avanti nella vita
qualunque sia il suo stato sociale”.
“La ragazza con
l’orecchino di perla”
in mostra a Bologna
DATE
DA RICORDARE
MARZO
Il cinema per Francesco d’Assisi
Pro Foligno e Cineclub/azioni
2 domenica
ore 17 - Libreria Carnevali ex Astra
Francesco Giullare di Dio
regia di Roberto Rosellini
9 domenica
ore 17 - Libreria Carnevali ex Astra
Francesco d’Assisi
regia di Michael Curtiz
La presidente della sede Archeoclub di
Foligno, dottoressa Lucia Bertoglio, è
riuscita ad ottenere una prenotazione
per visitare a Palazzo Fava di Bologna la
mostra che include tra i tanti capolavori
anche il dipinto di Veermer “La ragazza
con l’orecchino di perla”.
Si tratta di un evento eccezionale che
difficilmente potrà ripetersi, sarebbe
pertanto una buona occasione per i soci
della Pro Foligno accettare il gentile i
invito degli amici dell’Archeoclub.
La visita alla mostra di Bologna è prenotata per martedì 22 aprile con il seguente
programma:
Ore 6,30 Partenza da Foligno in pullman
dal Piazzale Holiday Inn
Ore 11,30 Incontro con la guida ed
ingresso alla Mostra
Ore 13,15 Trasferimento al ristorante
Ore 15 Visita guidata della città
Ore 18 Inizio del viaggio di ritorno a
Foloigno
Quota di partecipazione:
Euro 60,00 (pranzo escluso)
Euro 85,00 (pranzo incluso)
Per prenotare telefonare in sede (tel.
0742-355722) o al numero 0742-381256
Le prenotazioni verranno accettate da
subito fino all’esaurimento dei posti
(50 partecipanti)
16 domenica
ore 17 - Libreria Carnevali ex Astra
Francesco d’Assisi (1966)
regia di Liliana Cavani
30 domenica
ore 17 - Libreria Carnevali ex Astra
Fratello Sole, Sorella Luna
regia di Franco Zeffirelli
7 venerdì
ore 16,30 - Biblioteca Jacobilli
In occasione della Giornata Internazionale della Donna “Maria Cristina di Savoia
(1812-1836) La bambina, la donna, la
Regina proclamata beata”
Relatrice Anna Maria Rodante
Lettore Luciano Falcinelli
(Convegni Maria Cristina di Savoia)
12 mercoledì
ore 16,30 - Biblioteca Jacobilli
“La ‘scrittura della magia’ forme espressive e tecniche grafiche nei documenti
iscritti della ‘magia’ greco-romana”
Relatrice Gabriella Bevilacqua
Archeoclub Foligno
13 giovedì
ore 16,30 - Biblioteca Jacobilli
“I Giovedì per la Storia”
Teotecno Trabalza (1817-1891)
Combattente della Repubblica Romana
Del 1849 Promotore della Società Operaia
di mutuo soccorso (1863)
Relatore Fabio Bettoni
Lettore Mario Lai
23 domenica
ore 17 - Auditorium S. Domenico
Lo schiaccianoci di P.I. CAJKOVSKIJ
(Ass.ne Amici della Musica)
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www.profoligno.it
Bollettino della Pro Foligno - Anno 14º NUMERO 2, Febbraio 2014
Parlare di Francesco d’Assisi
attraverso il cinema
Da tempo abbiamo annunciato la programmazione di un ciclo di carattere
francescano attraverso la proiezione,
con adeguata presentazione, di pellicole
girate sul personaggio Francesco e sulla
sua straordinaria vicenda. Inizieremo con
“Francesco giullare di Dio” di Roberto
Rossellini, che verrà proiettato domenica
2 marzo alle 17 alla “libreria Carnevali” – ex cinema Astra – che collabora
fattivamente con la Pro Foligno per la
positiva riuscita dell’iniziativa.
Le altre pellicole per ora in programma
sono Francesco d’Assisi di Michael
Curtiz, Fratello Sole di Franco Zeffirelli,
Francesco d’Assisi di Liliana Cavani (il
primo dei due) nelle date 9 marzo, 16
marzo, 30 marzo.Abbiamo scelto la domenica pomeriggio per dar modo, anche
a chi ha impegni di lavoro, di partecipare.
Parlare di Francesco d’Assisi attraverso
il messaggio cinematografico offrirà sicuramente occasioni di conoscenza e di
riflessione che contribuiranno in modo
significativo al progetto della Pro Foligno
sulla valorizzazione della presenza nella
nostra città del grande Santo e del ruolo
di Foligno in tutta la vicenda dell’Ordine
francescano.
“San Francesco nella piazza di Foligno”
di Franco Cosperi è il luogo della rassegna cinematografica
Il logo scelto per l’iniziativa è quello
studiato per Nemetria diversi anni fa
dall’artista assisano Franco Prosperi.
Poichè focalizza l’episodio di Foligno
con particolare efficacia ed appropriata
modalità espressiva, ci è sembrato giusto
adottare questa immagine, pubblichiamo di seguito un testo di Giuseppe De
Rita introduttivo al volumetto “San
Francesco al mercato di Foligno nel
1226” di Luciano Radi.
Capita talvolta che si capiscano le ragioni di una scelta solo “dopo” cha la
scelta è stata compiuta. Così è capitato
a me, con il “logo” di Nemetria, che si
richiama espressamente alla vendita che
nel 1206 San Francesco fece a Foligno
delle stoffe pregiate sottratte al padre.
Mi sembrò solamente, quando lo deci-
demmo, un logo semplice ed elegante,
solo in parte evocativo. Ed invece con
il tempo ho capito che spiegava tutto,
se letto in profondità. Spiegava che il
mondo attuale nasce con il passaggio
da una religiosità che viveva nel cosmo
(come quella benedettina e medievale)
ad una religiosità che vuole vivere
nella storia; cresce con il passaggio da
una morale di tipo
buonista e caritativa ad una tecnica
di impegno quotidiano nello sviluppo delle comunità
locali; si sviluppa
nella vitalità di
tali comunità e dei
loro soggetti economici (artigiani,
mercanti, banchieri); si radica
nella volontà di
non chiudersi nel
sacro più o meno
mistico, assumendo invece il rischio
del “mondo” delle
attività mondane;
si nutre della stessa radicale “differenzazione fra il
tempo generale ed
il tempo proprio,
tra il pempo di
Dio e quello del
mercante”.
Opera di Franco Prosperi raffigurante San Francesco nella piazza di Foligno
www.profoligno.it
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Non solo salvaguardia
ma promozione della città
M. Giovanna Galligari
Consiglio direttivo Club Unesco e Pro Foligno
Recentemente in Foligno, tante sono state
le iniziative che istituzioni, associazioni
ed enti hanno organizzato per cercare
una terza via allo sviluppo della città,
visto che la crisi ha messo in ginocchio
parte dell’industria, del commercio e
del terziario, e che il turismo in città ha
dato segno “negativo”. Sempre di più ci
si rende conto che una fetta importante
della nuova crescita, che speriamo si
concretizzi presto, è affidata al turismo, e
quindi, a chi il turismo lo sa promuovere
e valorizzare nei tempi e modi e nelle sedi
opportune. Da poco a Milano c’è stata la
BIT (Borsa Italiana del Turismo) ove tutte
le città si sono messe in mostra.
C’è da chiedersi se anche Foligno ha
giocato la sua parte, o perlomeno se è
stata inclusa nelle promozioni regionali
presenti a Milano, avendo letto sulla
stampa che proprio la stessa Regione
Umbria ha portato in mostra vari progetti e indicazioni, tra cui S. Francis’s
way – “la via di Francesco”. A questo
proposito ricordiamo tra l’altro l’istituzione del premio ideato dalla Pro Foligno
e finalizzato ad individuare un progetto
per una opera da collocare nella nostra
Piazza, che ricordi il primo atto di santità
di Francesco di Assisi allorché si portò a
Foligno per reperire i fondi per ricostruire
S. Damiano. Val la pena di ricordare a
proposito, che anche circa duecento anni
fa, nel 1818, fu pubblicato un compendio
della vita di S. Francesco che proprio a
Foligno fa riferimento, raccontando tale
episodio.
“Per poterla riparare… San Damiano,
come gli aveva prescritto il Signore, pi-
pagina 4
gliò in casa di suo padre una quantità di
panni, e, condottosi a Fuligno, li vendè
insieme col suo cavallo. Tornossene a
piedi…”. Questa vera via francescana,
originale e autentica, ormai possiamo
dirlo, contraddicendo con fonti storiche
gli increduli, al primo atto di santità di
Francesco, potrebbe fungere, senza alcun
dubbio, da volano del territorio, solo che
lo si voglia, pubblicizzandolo a dovere
nelle reti telematiche apprestate allo
scopo, nonché nei congressi dedicati al
Turismo come la BIT. Spesso su tutte le
pagine regionali e a caratteri cubitali rinveniamo articoli in cui si mette proprio in
evidenza che “il turismo punto sul sentiero Francescano”. Tutto ciò con l’obiettivo
di far conoscere o valorizzare i luoghi
della spiritualità francescana, specie ora
che, con la nomina di Papa Francesco,
turisti e visitatori in Assisi sono raddoppiati. Occorrono progetti sulla fattibilità
dell’opera, che coinvolgerà tutto il nostro
territorio sia sotto l’aspetto di sviluppo
turistico locale, che di impulso all’approfondimento religioso e spirituale. E’
necessari ocreare un circuito di strutture
recettive, di sosta e di pernottamento, nonché di approfondimento storico-culturale.
Sarebbe importante anche coltivare il
gemellaggio culturale con Milano, per
riscoprire ed approfondire il volto piermariniano in tutte le opere realizzate e
progettate dal grande architetto nostro
concittadino, sia in Lombardia che nella
nostra città, ove è situata la sua casa da
adibire a casa museo dove raccogliere i
suoi disegni e gli oggetti da lui creati. Ed
ancora, potrebbero valorizzarsi e pubblicizzarsi, sempre nelle vie telematiche e
progettuali, i numerosissimi elementi
barocchi di Foligno, come i palazzi, gli
orti tutti ancora da riscoprire, i numerosi
oratori, individuando percorsi tipici per
favorire la loro conoscenza. Infatti, essi
sono sconosciuti ai più, ma sono scrigni
di pregevole bellezza non solo architettonica e merityerebbero specifici percorsi
a tema. Occorre dunque una volontà di
incidere materialmente e fattivamente
sul territorio, con azioni concrete, non
fermandosi né accontentandosi solo di
sparuti episodi e pubblicazioni che poi
finiscono con lo scemare nel nulla. E’
ora di passare dalle parole, ivi comprese
le pubblicazioni, i convegni e le dichiarazioni di intenti, a fatti concreti ed
azioni di promozione vera del nostro
territorio e , ricalcando il pensiero di
Vanni Bovi proprio di questi giorni “a
progetti concreti per crescere”.
Foligno in Fiore
Rita Falnelli Marini
Il desiderio di rendere Foligno, dopo i
laboriosi lavori di riqualificazione urbana, sempre più vivibile e accogliente
ha condotto ad un’intesa tra Comune
di Foligno, Pro Foligno, Associazione
Vivere il Centro Storico, Fondazione
Barbanera e GAL Valle Umbra e Sibillini
valorizzando con decorazioni floreali
vicoli, piccole piazze, finestre, balconi,
chiostri del centro storico della città. E’
nato così il concorso “Foligno in fiore”
con l’autorevole patrocinio della Facoltà
di Agraria della Università degli Studi di
Perugia. La partecipazione al concorso è
aperta a tutti i residenti nel centro storico
o proprietari di immobili che dovranno attenersi alle disposizioni del regolamento
appositamente formulato. Il concorso si
articola nelle categorie: finestre, balconi
e scorci fioriti; terrazze e chiostri fioriti,
vie e piccole piazze fiorite; la partecipazione è gratuita.
Chi volesse partecipare dovrà compilare
una domanda su apposito modulo predisposto che dovrà pervenire alla Pro Foligno . La valutazione degli allestimenti
seguirà i seguenti criteri: combinazione
dei colori e delle piante, originalità delle
decorazioni, utilizzo di specie arboree
e floreali del territorio, valorizzazione
delle strutture edilizie e architettoniche,
rigogliosa crescita di fiori e piante per
tutto il periodo del concorso che intende
dare valore e bellezza alla città nel periodo primavera estate. I premi nelle tre
categorie saranno di 250,00 , 150,00 e
100,00 Euro per primo, secondo e terzo
qualificato. Durante il periodo tarda primavera – estate verranno poi organizzate
manifestazioni collaterali legate appunto
alla cultura floreale. Coltivare fiori e
piante è, aldilà di esibizioni, concorsi,
competizioni diverse, una gioia profonda
e una possibilità di vivere in sintonia
con i ritmi e le regole della natura. E’,
con una espressione oggi ricorrente,
“una buona pratica” che in questo caso
non alimenta soltanto il nostro piacere,
la nostra soddisfazione personale, ma
concorre ad una azione sociale verso la
città e verso tutti coloro che la vivono o
verranno a visitarla.
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Bollettino della Pro Foligno - Anno 14º NUMERO 2, Febbraio 2014
I GIOVEDI’ PER LA STORIA: ANGELO MARINI,
CHIRURGO, MAZZINIANO ( 1803 – 1880 ),
DEPUTATO DELLA REPUBBLICA ROMANA DEL 1849
in collaborazione con Ordine dei Medici
Sandra Remoli
Il 13 Febbraio si è tenuta la seconda conferenza del 2014 de “I giovedì per la storia”;
non potendo essere presente , come da
programma, il relatore Bruno Marinelli
( a causa di problemi personali ), è stato
sostituito da Fabio Bettoni. Come è ormai
consuetudine, una lettura introduttiva di
Mario Lai ci ha permesso di inquadrare
al meglio il contesto in cui si mosse
Angelo Marini, protagonista dell’incontro. Leggendo i nomi dei membri del
Comitato Elettorale del Circondario di
Foligno nel 1861 , che candidò il Marini
a deputato al Parlamento, si apprende che
i più erano moderati ed appartenenti alla
vecchia classe dirigente, solo tre erano
infatti personaggi legati al Risorgimento:
Ettore Sesti, Giovanni Ricci e Giuseppe
Casciola ( e solo quest’ultimo repubblicano), i cattolici monarchici costituivano
la maggioranza. Nonostante ciò, fu tale
gruppo a proporre Angelo Marini , repubblicano. Ad oggi il contenuto della sua
personalità politica non è conosciuto, egli
accettò la candidatura ma non possediamo
il suo programma; sappiamo però che, a
concorrere con lui per la stessa carica, ci
sarà l’avvocato perugino Tiberio Berardi,
che apparterrà alla destra storica, e che
aveva partecipato ai moti del ’31 e del
’48, fu ufficiale reclutatore ed uno dei capi
dell’Insurrezione di Perugia del 1859.
Ettore Sesti fu probabilmente il personaggio chiave per la scelta di Marini;
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nato nel 1829, nel 1860 era il capo della
Società Nazionale Italiana, era monarchico di idee, ma ebbe a che fare con i
Repubblicani membri del nucleo clandestino di Foligno: Benedetto Roncalli
Benedetti, Teotecno Trabalza, figlio di un
carbonaro ed imparentato con Colomba
Antonietti, Luigi Petri, conciatore di
pelli, Giuseppe Marini, chirurgo, Andrea
Raccogli, operaio. Accanto a questo
“nucleo di testa”, altri componenti erano
maestri senza bottega ed operai, ciò dimostra che il movimento risorgimentale
non fu un fatto elitario né borghese e le
celebrazioni del 150esimo anniversario
dell’Unità di Italia, hanno contribuito
ad evidenziare questo importante dato.
Ovviamente fu un movimento urbano,
perché le campagne rimasero legate al
papato. Tornando al Sesti, pur essendo
monarchico (capeggiava la rete di Filippo
Gualtiero, uomo di Cavour ), si sentiva
più vicino ai Repubblicani che non ad
un liberale di destra come il Berardi, e
credeva che con Marini si sarebbe potuta
sbloccare la situazione di empasse del
gruppo dirigente del Consiglio Comunale
di Foligno. Lo stesso Sesti ripeteva che
senza i Repubblicani l’Italia non si sarebbe fatta. Per quanto riguarda la biografia
di Angelo Marini, sappiamo che nacque
a Civitanova Marche nel 1825, prese la
cosiddetta Patente, ovvero il diploma di
laurea dell’epoca, per diventare chirurgo
a Roma, successivamente conseguì la
titolarità dell’addestramento alla pratica
di ostetricia. Dopo un lungo periodo nelle
Marche come chirurgo condotto, nel ’32
vinse un concorso per Foligno, dove
arrivò nella
seconda metà
di quello stesso anno. Nei
documenti
che permettono di ricostruire la figura
del Marini,
si riscontra
un “buco” di
circa quattro
anni, ovvero dal 1843
al 1847 non
abbiamo più
alcuna indicazione al suo riguardo.
Sappiamo tuttavia che le Marche erano
un vivaio giacobino e abbiamo alcune
notizie sull’attività risorgimentale del
Marini attraverso un suo servo, di nome
Vincenzo Recchi, anche lui di Civitanova, che si trasferì al seguito del padrone
a Foligno nel ’32. A fine secolo (1881),
dopo la morte dello stesso Marini, il servo
Recchi fece circolare un foglietto con la
propria storia patriottica ( sappiamo che si
dedicò anima e corpo al Risorgimento) :
apprendiamo così che nel ’31 si era recato
nelle Romagne al seguito di Sercagnani,
pertanto possiamo dedurre che fosse lì
col proprio padrone Marini.
Purtroppo della storia e della vita politica
di Marini sappiamo poco altro, sembra
che nessuno lo abbia conosciuto, nonostante fosse stato eletto nel 1849 come
rappresentante del popolo per la Provincia
di Perugia, secondo solo dopo Benaducci
( rispettivamente 7025 voti contro 7162).
Fu anche tra i 120 deputati che proclamarono l’Istituzione della Repubblica
Romana. Marini fu inoltre molto legato
al Circolo Popolare di Foligno, di cui fu
medico e per il quale ricoprì anche altre
cariche; tali Circoli , nati ufficialmente nel
’48, ma in embrione già dal 46 (ai tempi
di Pio IX°), diedero l’impronta al moto di
costruzione della democrazia “dal basso”
, al loro interno si svolgevano anche dei
pre-voti, una sorta di primarie dell’epoca,
pertanto farne parte significava essere calati nella realtà politica territoriale. Infine
, con Benaducci, Garibaldi ed altri, fu
fra i firmatari della Costituzione del ’48.
pagina 5
Bollettino della Pro Foligno - Anno 14º NUMERO 2, Febbraio 2014
Lo spettacolare “trionfo”di San Carlo Foligno 1613
La quintana e la città
Borromeo nella Foligno del 1613
Isella Remoli
Tra le iniziative per ricordare i quattrocento anni (1613 – 2013) della Giostra
della Quintana spicca la presentazione del
volume “Lo spettacolare “trionfo”di San
Carlo Borromeo nella Foligno del 1613”,
pubblicazione voluta dall’Ente Giostra e
presentata nell’ambito di Segni Barocchi
Festival il 18 settembre 2013; edita da
“Il Formichiere”. Nel testo compare la
ristampa anastatica di un’operetta del
nobile folignate Curzio Cirocchi, coevo
all’avvenimento, dal titolo”Descrittione
dell’apparato et processione delle sacre
reliquie di San Carlo”; il n.h. descrive
l’evento religioso che il 23 giugno 1613
diede forma ad una vastissima partecipazione di popolo e culminò il 28 luglio
dello stesso anno con la posa della prima
pietra per la costruenda chiesa dedicata a
San Carlo Borromeo, di cui ancora oggi
in via Aurelio Saffi possiamo vedere la
facciata. A tracciare il quadro storico di
quello scorcio di vita secentesca nostrana non poteva che essere il professor
Fabio Bettoni, attento conoscitore del
nostro passato ( … e non solo) e sottile
censore. Egli inizia il suo intervento con
un esame sul variare delle dedicazioni
toponomastiche nella zona intorno al San
Carlo; evidenzia come negli anni il Santo
(Carlo Borromeo), al quale la principale
via era stata dedicata, sia stato relegato
in un secondario vicolo delle vicinanze
e come con il tempo il Risorgimento
e i suoi eroi abbiano predominato in
tutte le strade circostanti. E’ il frutto
dell’evolversi della Storia e delle menti.
Fabio Bettoni cita il ruolo primario che
l’Istituto San Carlo (con i Gesuiti ed i
Barnabiti) ha esercitato fin dal primo
Seicento in città nella formazione culturale e religiosa dei giovani. I Barnabiti
nel XVII secolo prevalsero ed imposero
il loro programma didattico anche nella
scuola pubblica che, pur proponendo
un insegnamento di dignitosa levatura,
sentiva all’epoca la necessità di una
svolta. I Padri accolsero nel loro collegio anche allievi esterni (solo di sesso
maschile) di tutti i ceti, ovviamente però
furono i giovani di famiglia abbiente ad
usufruirne. Varie le materie proposte nel
loro programma didattico, tutto ispirato
all’ortodossia cattolica tridentina. Questi
Padri educatori hanno segnato la storia
della scuola folignate fino a diventare
nel 1728 scuola pubblica. La processione “trionfo” del 1613 si inserisce in
città con la loro presenza; fu una grande
pagina 6
manifestazione di culto e di popolo, che
percorse un tragitto lungo il quale venne
esibita la più spettacolare grandiosità:
archi di trionfo, fontane, esibizione di
apparati, tappezzerie, quadri … Tutto
questo suscita in Fabio Bettoni qualche
dubbio circa la spinta devozionale: fu il
“trionfo di un Santo venuto da lontano, o
piuttosto il trionfo della città? Nobiltà e
plebe avevano superato una difficile crisi
economica, si accingevano a godere di un
rinnovato benessere, occorreva mostrare
quindi, anche con una processione memorabile, che i tempi stavano cambiando;
si tornava a sperare. E una scuola diretta
dai Barnabiti, Maestri delle Arcimbolde
di Milano, ne rappresentava un’eccellente
premessa. Nel volume intervengono altri
illustri studiosi come la professoressa
Elena Laureti con una attenta analisi del
testo di Curzio Cirocchi e dell’ Oda in
honore di S. Carlo, di autore ignoto, ivi
compresa; il professor Attilio Turrioni
con una riflessione critica e la traduzione
dei versi latini; il dottor Bruno Marinelli
con la genealogia della nobile famiglia
Cirocchi di Foligno; la dottoressa Lucia
Bertoglio che indaga sulla personalità
del letterato Marco Antonio Bonciari;
il dottor Roberto Tavazzi sulle origini e
l’espandersi dei Barnabiti; il dottor Saverio Sturm con“I nuovi ordini religiosi
e il Barocco religioso nell’Umbria”; la
dottoressa Irene Giustina che illustra la
Chiesa di San Carlo in Foligno. Ognuno
ha analizzato il tema di propria competenza con meticolosa ricerca e con rivelazioni
molto interessanti di cui sarebbe opportuno parlare in modo molto più esteso,
questa modesta recensione ha soltanto lo
scopo di segnalare un testo di alto livello
che offre un ampio sguardo sull’orizzonte
meno conosciuto del Seicento a Foligno.
Il 10 febbraio si è concluso il quarto centenario del documento “Stimolo generoso
di virtute” dal quale deriva la Giostra
della Quintana moderna. Ettore Tesorieri,
poeta e musicista, nonché cancelliere
del Comune di Foligno, nel 1613, il 10
febbraio descrisse con ricchezza di particolari la Giostra della Quintana ideata e
realizzata in quel momento. Il documento
è rimasto per secoli sconosciuto finché
trascritto e pubblicato tra fine Ottocento e
primi Novecento da mon Signore Faloci,
è stato ripreso, su proposta di Emilio De
Pasquale, per dare forma alla Giostra
della Quintana del 1946. Per sottolineare
il valore del documento e nello stesso
tempo delle manifestazioni centenarie,
il Comitato Centrale dell’Ente Giostra
ha voluto realizzare un volume che, oltre
ad esaminare le complesse sfaccettature
della variegata macchina della Quintana, ne propone, con una straordinaria
documentazione fotografica, il volto
attuale. Il volume, curato con passione
e professionalità dall’architetto Luciano
Piermarini, è stato realizzato dalle Edizioni Orfini Numeister. Ne sono autori
Fabio Bettoni, Bruno Marinelli, Giordana
Benazzi, Emanuela Cecconelli, Luigi
Sensi, Anna Maria Rodante, Giancarlo
Malacarne, Piero Lai, Alex Revelli Sorini,
Marco Servili, Ariodante Picuti, Pierluigi
Mingarelli, Stefano Trabalza, Bernardino
Sperandio, Luciano Piermarini. L’apparato fotografico è stato realizzato a più
mani e si compone anche di immagini
ormai storiche, legate alla Giostra nelle
sue prime edizioni. La foto di copertina, di
straordinaria efficacia, possiamo dire che
sia di una esordiente: Livia Sperandio che
dal padre Bernardino ha indubbiamente
ereditato sensibilità e professionalità.
Il prestigioso volume è in vendita nelle
librerie della città.
www.profoligno.it
Bollettino della Pro Foligno - Anno 14º NUMERO 2, Febbraio 2014
Un fiume, una storia
Il Topino ieri e oggi
Lanfranco Cesari
Fu a suo tempo la spiaggia dei folignati.
E lo fu soprattutto negli anni sofferti
dell’immediato secondo dopoguerra del
Novecento quando la vacanza al mare
era un “lusso” per pochi privilegiati. Il
Le acque erano ancora limpide, pescose,
abbondanti. I punti del fiume più affollati
erano il “millesimo”, la “scalinata”, lu
“cupagghiu”.
Qui l’acqua era piuttosto alta (tre, quattro
e anche cinque metri) e consentiva di
tuffarsi, di nuotare, di immergervi il corpo
quente nell’inverno, nei periodi di grandi
piogge o con lo sciogliersi delle nevi. Le
piene del Topino si chiamavano “pinare”. Le acque irrompevano impetuose e
turbolente, il loro rumore era assordante
e trascinavano animali morti, tronchi
d’albero, masserizie, a valle rompevano
spesso gli argini allagando la campagna
con gravi danni alle coltivazioni. Delle
pinare resta oggi solo un vago e sbiadito ricordo. Con gli anni Cinquanta del
Novecento il corso del fiume subisce un
altro colpo ancora inferto dall’acquedotto
perugino che si appropria anche delle
acque della sorgente di San Giovenale.
Viene così a configurarsi il Topino di oggi
alimentato dai magri e scarsi affluenti che
contribuiscono a rendere meno amara la
sua sorte immeritata.
Il Parco fluviale Hoffmann
Maggio 1938: Casalinghe al “lavoro” sulla riva destra del Topino poco oltre il ponte di Porta Firenze, all’altezza di Viale XVI Giugno. L’appuntamento con il fiume per lavare i panni di casa era ricorrente per le massaie
dell’epoca
Topino, il nostro fiume, aveva peraltro
già subito il primo colpo inferto al suo
ricco patrimonio idrico dall’acquedotto
perugino che negli anni Trenta lo aveva
privato della sorgente di Bagnara. Tra gli
anziani non c’è comunque chi non ricorda
oggi di aver trascorso d’estate sul fiume
e sulle sue ancora invitanti rive le ore di
svago più belle.
www.profoligno.it
per un bagno piacevole e rilassante. Ma
bisognava fare anche molta attenzione,
bagnarsi con prudenza e prevenire le
insidie del fiume. Il Topino era anche
crudele e faceva spesso le sue vitime.
Le “pinare”
La minaccia delle piene non era infre-
Lungo le rive del Topino sono attualmente praticabili percorsi pedonali che
consentono lunghe e salutari passeggiate.
La pesca inoltre è ancora privilegiata
dalla presenza nel fiume di una ricca
varietà di pesci.
Ed è praticata anche la pesca sportiva.
Ma la novità del Duemila è il Parco
Hoffmann sorto lungo il fiume a cavallo
tra i quartieri di Sportella Marini e Prato
Smeraldo su una superficie di sedici ettari
con quasi tre chilometri di piste ciclabili.
La sua realizzazione ha coinvolto Comune e privati nell’intento di consentire
la fruizione delle sponde del Topino e
di strutture industriali storiche come le
fornaci Hoffmann.
Il Parco prende quindi il nome dall’impianto di produzione di laterizi, le fornaci
Hoffmann, insediatesi nella zona di San
Giovanni Profiamma nei primi anni del
Novecento, proprio in virtù della presenza
di acqua fornita dal fiume e sfruttata per
le necessarie opere idrauliche.
Tra gli scorci più suggestivi del Parco è
il ponte pedonale in acciaio e legno, in
prossimità del quale è stato realizzato, con
l’intento di perseguire finalità sia ludiche
e ricreative che economiche, il complesso
architettonico destinato ad ospitare un
anfiteatro per spettacoli e manifestazioni
all’aperto, due edifici destinati a servizi
pubblici, bar e sale polivalenti per attività
culturali e sociali.
pagina 7
Bollettino della Pro Foligno - Anno 14º NUMERO 2, Febbraio 2014
Brevi di vit
Break the chain – Rompi
la catena
L’Assessorato alle politiche di genere e
pari opportunità del Comune di Foligno
il 14 febbraio, giorno di San Valentino,
ha aderito allo svolgersi della manifestazione “One Billion rising” durante la
quale si sono svolte danze sulle note della
colonna sonora“Break the chain – Rompi
la catena” in Piazza della Repubblica.
L’evento è stato organizzato per aderire
al movimento contro la violenza sulle
donne. Ben vengano queste iniziative
insieme a durissime condanne ;verso i
“violenti che dovrebbero restare in carcere per tutta la vita e lavorare sodo per
guadagnare il pane che mangiano.
Cinque rumeni sorpresi a rubare nei supermercati umbri
Con un brillante intervento i Carabinieri
di Foligno hanno sventato ulteriori furti
e restituito la merce sottratta ai gestori
di alcuni supermercati umbri. Individuata
un’auto in sosta lungo la Statale “75” con
persone sospette, i militi hanno effettuato
una perquisizione e rintracciato refurtiva
del valore di circa 3.000 Euro.
Nell’auto, occupata da cinque rumeni
(due donne e tre uomini) residenti in
Aprilia, c’erano anche dei bimbi molto
piccoli. Data la presenza dei bambini,
le donne sono state solo denunciate, gli
uomini arrestati.
Come cercare il lavoro
forestieri presenti le bellissime opere
d’arte all’interno del convento che di
recente, per una settimana, è ritornato ad
essere la dimora dello splendido dipinto
“La Madonna di Foligno” di Raffaello.
Tempi duri per gli spacciatori
Un albanese di 47 anni privo di permesso
di soggiorno e stato “pizzicato” in via
Piermarini mentre spacciava hashish e
cocaina. I Carabinieri hanno arrestato il
malvivente e perquisito l’appartamento
Visite guidate al Monastero di
Sant’Anna
L’Associazione delle guide turistiche
dell’Umbria ha organizzato il 15 febbraio visite guidate gratuite all’interno
del Monastero di Sant’Anna e della casa
dell’Alunno. Questa iniziativa, denominata “Sorella Arte”, intende così far
conoscere alla cittadinanza e ad eventuali
pagina 8
La Regione Umbria ha finanziato un
progetto chiamato “Pro-muoversi” che
ha lo scopo di indicare come agire per la
ricerca di un’occupazione.
L’iniziativa prevede sei incontri della
durata complessiva di trenta ore con
l’intento di fornire indicazioni per una
efficace ricerca di lavoro. Le lezioni,
gratuite, sono aperte a cittadini di ogni
età, italiani e stranieri; il termine per
presentare la domanda di iscrizione scade
il 28 febbraio.
Per informazioni: sito www.azione.com
– telefono 075/5997340
Carnevale !!! Festa grande a
Sant’Eraclio
che lo ospitava nel quale è stato trovato materiale per confezionare dosi da
spaccio. Onore e merito dei nostri militi
dell’Arma.
Domenica 16 febbraio è iniziata la 53°
edizione del “Carnevale dei Ragazzi” di
Sant’Eraclio. Moltissime le maschere
lungo la sfilata, grande attenzione per il
carro che ha per protagonista Papa Franwww.profoligno.it
Bollettino della Pro Foligno - Anno 14º NUMERO 2, Febbraio 2014
ta cittadina
ticolare il disegno.
Inaugurazione dei casalini
cesco che scaccia i “mercanti dal Tempio”
e tante tante sorprese per la delizia dei
bimbi. Per coloro che desiderano gustare piatti eccellenti è, aperta fino a notte
fonda, l’Osteria del Carnevale.
Da Trieste alla Pro Foligno
Il signor Bruno di Trieste, che si dichiara
folignate di adozione per aver trascorso
lunghi periodi di vacanze nella “bellissima cittadina” e anche per la presenza
di due famiglie a lui legate da vincoli
di parentela, chiede di essere accolto
nella Pro Foligno. Felici di accoglierlo
tra noi e di poterlo incontrare presto in
quanto, secondo quanto annunciato, sarà
a Foligno nei prossimi mesi.
Al Ciac Espone Luciano
Fabro
medioevali
In occasione della conferenza stampa per
la presentazione della mostra dedicata a
Luciano Fabro. Il Presidente del Centro
per la Cultura e lo Sviluppo Economico,
arch. Giancarlo Partenzi, ha annunciato
che il prossimo mese di giugno nei casalini medievali siti in Piazza Santa Angela,
ci sarà l’inaugurazione degli spazi che
conterranno l’Archivio storico e la Biblioteca della Cassa di Risparmio e della
Fondazione Cassa di Risparmio. Saranno
anche approntate delle sale che saranno
messe a disposizione delle associazioni
culturali folignati.
architettura rinascimentale, sito in via
Mazzini, un distaccamento dell’ordine
degli Architetti di Perugia e della Fondazione Umbria Architettura.
O quintanari o sportivi?
Sabato 14 giugno 2014, a mezzanotte
la Nazionale Italiana sarà in campo
per la prima partita dei mondiali di
Tra gli obiettivi per il 2014 quello di
essere presenti nel territorio per divulgare
iniziative di promozione informativa,
culturale e tecnica insieme.
Il rione Giotti ha vinto il
Gareggiare dei Convivi
Sabato 15 febbraio alle ore 17.30 presso
il Centro Italiano di Arte Contemporanea
è stata inaugurata la mostra: “Disegno
In-Opera” dedicata a Luciano Fabro, uno
dei massimi esponenti dell’Arte Povera.
Curata da Bruno Corà, Giacinto di
Pietrantonio, Italo Tomassoni, in collaborazione con Silvia Fabro e l’Archivio
Fabro, la mostra è un omaggio all’artista
scomparso nel 2007.
Riconosciuto per le “sue Italie”, seppe
usare molte forme espressive ed in parwww.profoligno.it
calcio. Mentre domenica 15 giugno ci
sarà la Giostra della sfida. E qui sono
nate le polemiche di molti quintanari
non soddisfatti per lo spostamento della
giostra da sabato a domenica. Difficile
mettere tutti d’accoro! In conclusione
quindi: o si è quintanari o si è sportivi?
Il rione Giotti ha vinto la finale del
Gareggiare dei convivi, dopo una sfida
a colpi di sapori con il rione Morlupo.
Il presidente della commissione artistica
Stefano Trabalza, prima del verdetto ha
fatto esibire trampolieri, mangiafuoco
ed un’attrice acrobata che ha deliziato
i commensali con le sue evoluzioni alla
La prima sede degli Architetti
E’ stata inaugurata a palazzo Cybo
Nocchi, splendido esempio di raffinata
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Bollettino della Pro Foligno - Anno 14º NUMERO 2, Febbraio 2014
Centro d’arte contemporanea
espone Luciano Fabro
Franca Scarabattieri
Dal 15 febbraio al 4 maggio presso il
C.I.A.C. si potrà ammirare una preziosa
mostra di Luciano Fabro dal titolo:
Disegno In-Opera.
Artista poliedrico, nato come scultore,
Luciano Fabro si esprime soprattutto
nel disegno dopo essere stato alla scuola
milanese di Lucio Fontana.
I disegni presentano funzioni differenti:
possono essere intesi come pratica alla
base del processo creativo o come mezzo
per trasmettere messaggi.
Ci sono disegni in cui è esplicito il riferimento alla scultura e disegni come
campo di indagine e di sperimentazione.
Ma anche disegni come forme grazie
alle quali Fabro indaga e attraversa
l’esperienza dello spazio già avviato da
Di origini torinesi - dove ebbe i natali nel
1936 - cresciuto in Friuli, si trasferì a Milano nel 1959 dove conobbe e frequentò
i massimi artisti del tempo.
E’ così che divenne uno dei massimi esponenti dell’Arte Povera e fu conosciuto in
tutta Europa fin dalla seconda metà degli
anni sessanta.
Nel 1968 cominciò a realizzare le Italie,
una serie di lavori che ripropongono la
sagoma della nostra penisola rappresentata in modi sempre diversi e con materiali
sempre diversi. Dopo una lunga carriera si
spegne nel 2007 alla vigilia di due grandi
mostre a lui dedicate: una al MADRE di
Napoli e l’altra in Giappone.
La mostra di Foligno, aperta il 15 febbraio, comprende oltre cento disegni,
in buona parte inediti, raccolti in quarant’anni di attività, ed alcune sculture.
Lucio Fontana.
Molti dei disegni in mostra sono eseguiti
su supporti eterogenei (cartoncini delle
schede di catalogazione nelle biblioteche,
fogli di carta millimetrata, carta paglia,
carta di Fabriano) e realizzati con tecniche
e materiali diversi; disegni di solo testo
e disegni collage. La mostra è stata resa
possibile grazie all’impegno del direttore
artistico del C.I.A.C. avv. Italo Tomassoni
e alla disponibilità della figlia dell’artista,
Silvia Fabro, oltre alla collaborazione di
Bruno Corà e Giacinto di Pietrantonio.
Non va dimenticata la collaborazione con
la GAMeC – galleria d’Arte Moderna e
Contemporanea di Bergamo che ha provveduto ad un catalogo di grande valore
edito in occasione della mostra che nel
2013 si è avvalsa degli spazi della città
lombarda.
Il gioco del “lotto” per l’arte
Il gioco del Lotto è da sempre legato all’arte. Se ne trovano tracce già alla fine
del Seicento, quando, ad esempio, Papa Innocenzo XII autorizzò a versare le
entrate de “il gioco del Lotto” per il completamento del Palazzo Montecitorio,
l’attuale sede della Camera dei Deputati.
Oppure quando nel 1731 Papa Clemente XII decise di destinare i proventi
del Lotto al finanziamento di opere architettoniche e di pubblica utilità, come
la costruzione della Fontana di Trevi. Al gioco più famoso d’Italia è legata
anche oggi la grande arte per dare opportunità alla crescita culturale, del
talento, del sapere.
Rita Casciola Sebastiani
pagina 10
Presenze record per la
Calamita cosmica al Ciac.
Giancarlo Partenzi: “attiviamo
sinergia comune, pronti a fare la
nostra parte”
E’ stato un vero e proprio boom di
presenze, quello che hanno fatto
registrare i due poli museali gestiti dal Centro cultura e sviluppo
economico di Foligno, in occasione
delle aperture straordinarie dell’ex
Chiesa dell’Annunziata e del Centro
italiano di arte contemporanea, in
concomitanza con l’esposizione della
‘Madonna di Foligno’.
Circa 1500 persone in soli tre giorni,
hanno ammirato la Calamita Cosmica, il gigantesco ‘scheletrone’
opera di Gino De Deminicis, mentre
la mostra di Carlo Maria Mariani,
appositamente prorogata al Ciac di
via del Campanile, ha raggiunto quasi
500 visitatori.
‘Siamo molto soddisfatti da questi
numeri e per questo risultato, auspico
che ci siano più occasioni del genere e
che si vada anche oltre i grandi eventi
– commenta il presidente Giancarlo
Partenzi – proprio la strategia d’intesa tra un grande gruppo come l’Eni,
l’amministrazione comunale, le istituzioni e le associazioni cittadine, hanno
dimostrato come occorra fare squadra.
Come Centro cultura e sviluppo
economico, vorremmo che si venisse
a creare una strategia di promozione
integrata – dichiara Partenzi - in cui
noi siamo già pronti, come sempre, a
fare la nostra parte da protagonisti,
mettendo a disposizione non soltanto
le nostre strutture, ma anche la nostra
professionalità, nonché proposte artistiche e culturali.
Il polo museale che gestiamo non è statico – rileva – nell’ex Chiesa dell’Annunziata organizziamo eventi, cicli di
conferenze, dibattiti e serate dedicate
all’arte mentre al Ciac ospitiamo artisti
di fama internazionale, che rendono
nella nostra regione questa offerta
unica nel settore e che grazie a queste
iniziative – fa notare Partenzi – viene
coinvolto anche un pubblico più ampio
che si avvicina così a questo mondo.
I due poli museali di arte contemporanea ed il Centro cultura sono quindi pronti a dare un prezioso contributo
di qualità all’offerta artistica, culturale
e turistica della città: fiori all’occhiello
unici, tra tanti gioielli preziosi che a
Foligno sono tornati a brillare.
www.profoligno.it
Bollettino della Pro Foligno - Anno 14º NUMERO 2, Febbraio 2014
Il Rotary Club Foligno
incontra il Prof.
Pierluigi Mingarelli
Giovanni Bianchini
Molto interessante per i soci del Club
l’incontro che la Presidente Signora
Loredana Ferrarese Muzzi ha organizzato
con il Prof. P.Luigi Mingarelli che ha
illustrato “Il parco delle scienze e delle
arti” e la Prof.ssa Marta Maffei.
Il progetto prevede la costruzione di
un “centro di diffusione della cultura
scientifica”, dove la scienza, la tecnologia e la ricerca siano caratterizzate,
individuate e rappresentate, nelle diverse
e variegate attività previste e prevedibili,
nella loro attuale dimensione di motori
di cambiamento socio-economico e degli
assetti culturali. Tale struttura dovrebbe
articolarsi in spazi didattici e scientifici:
luoghi della pratica della sperimentazione scientifica e dell’esame razionale
dei fenomeni, con un’ampia dotazione
di laboratori, fortemente innovativi per
contenuti, metodologie, strumentazioni
scientifiche e tecnologiche e spazi espositivi, con strutture scientifiche, guide
virtuali, macchine tecnologiche e artistiche, sempre più complesse e interattive
che costituiscono il cuore della struttura.
L’auspicio è che le proposte formulate
siano in grado di collegare Foligno e il
suo territorio ai luoghi e ai processi culturali ed economici in atto, maggiormente
caratterizzati, per il futuro, da ricerca e
innovazione. La Prof.ssa Marta Maffei (
figlia del nostro concittadino Astrofisico
Prof. Paolo Maffei, scienziato di fama
internazionale e pioniere della ricerca
astronomica dell’infrarosso, che nel
1968 ha scoperto due galassie note come
le principali costituenti di quello che è
stato definito Gruppo di Galassie Maffei
) ha illustrato tra l’altro la biblioteca nella
casa paterna specializzata in astronomia
e astrofisica e che oggi è aperta agli studiosi e a colore che desiderano coscerla.
www.profoligno.it
Il Kiwanis club di Foligno
compie 10 anni (2003 -2013)
Franca Scarabattieri
L’11 ottobre c.a. presso la “Sala Rossa di Palazzo Trinci” si è svolta la
Cerimonia di apertura del Decennale
della costituzione del Club Kiwanis di
Foligno, che in questi anni ha raggiunto
importanti obiettivi uniti ad una esponenziale crescita.
All’evento, patrocinato dal Comune di
Foligno, hanno partecipato, oltre alle
Autorità Kiwaniane, il Sindaco, rappresentato nell’occasione dall’Assessore
Dr.ssa Rita Zampolini, nonché tutte le
associazioni culturali e Club locali
di servizio (Pro Foligno, Centro Studi
Federico Frezzi, Orfini Numeister, Officina della Memoria, Anmig, Amici
della Musica, Laboratorio Scienze Sperimentali, Lions e Rotary). La cerimonia
è stata occasione di doveroso omaggio
alla Città di Foligno che in questi anni
ha apprezzato le finalità umane e solidaristiche, i progetti e le azioni a tutela
dei minori ed a difesa dell’infanzia
violata, e perciò il Kiwanis ha dedicato la Conferenza a “Foligno al tempo
dei Trinci”, Relatore Prof. Silvestro
Nessi, per conservare viva la memoria
di uno dei più importanti
contesti storico-culturali
della ns. Città.
Il Kiwanis Club di Foligno - che fa parte del
Kiwanis International
sorto nel 1915 Organizzazione Mondiale e che dal
1983 svolge la sua azione
per la tutela dei diritti
dell’infanzia e dei minori
in difficoltà - in questo
decennio ha partecipato
con successo, insieme
all’Unicef, alla battaglia
per la eliminazione delle
malattie dovute a carenza
di iodio.
Dall’anno 2011, sempre
con l’Unicef, il Kiwanis
è orientato a raggiungere
un altro storico traguardo
quello per la
Eliminazione del Tetano Materno Neonatale
(TMN).
L’obiettivo è di giungere,
entro il 2015, alla comple-
ta eliminazione del tetano attraverso la
sistematica campagna di prevenzione
(vaccinazione) in tutti i Paesi in cui
madri e figli, che vivono in zone remote
oppure colpite da situazioni di emergenza sanitaria, restano vittime dei laceranti
e letali effetti del tetano.
Nel corso della cerimonia è stato evidenziato come il Club Kiwanis di Foligno,
con l’entusiasmo che lo contraddistingue, non ha mancato di indirizzare la
propria azione anche e soprattutto in
ambito locale, a favore dei minori che
versano in difficili situazioni di disagio
familiare. Per l’impegno profuso in
questo decennio, in particolare nell’anno 2011-2012, il Kiwanis Club di
Foligno, figura nel ristretto numero di
Club Kiwanis che, a livello nazionale,
hanno avuto il riconoscimento di “Club
Distinto”.
La relativa onorificenza è stata consegnata dal Luogotenente Governatore
Alberto Pardi nelle mani del Past
President Avv. Serenella Mosconi e
del Presidente Dr. Sandro De Felicis in
occasione della cerimonia di apertura
del Decennale.
pagina 11
Bollettino della Pro Foligno - Anno 14º NUMERO 2, Febbraio 2014
Il Telaio di Rasiglia e
la Musica meccanica
Maria Anna Vaccari
A dicembre del 1993 Papa Giovanni
II° nel ricevere una delegazione di
rappresentanti dell’arte per via tra
cui l’associazione AMMI, così si
esprimeva: “Circensi e lunaparchisti, fieranti ed artisti della strada
come madonnari, cantastorie, suonatori
ambulanti,sono i veri artigiani della festa,
gli autentici dispensatori di gioia, di
meraviglie e di stupore. Aprono ai
loro visitatori uno spazio di festa e di
amicizia, fanno nascere il sorriso di un
bambino e illuminano per un istante lo
sguardo disperato di una persona sola:
attraverso lo spettacolo e la festa, rendono gli uomini più vicini gli uni agli altri”. Questa citazione riflette l’atmosfera di festa e di stupore creatasi il
26 Dicembre a Rasiglia per la settima
edizione del Presepe vivente in cui sono
stati attori due strumenti musicali meccanici :un organo portativo funzionante
con schede perforate e un altro a
spalla funzionante con rullo di carta
perforata denominati rispettivamente “Puccini” e “Rossini”.
Malgrado la pioggia incessante , l’affluenza è stata notevole dimostrando molta
curiosità e attenzione al mondo della musica meccanica. In quella occasione S.E. il
Vescoco Gualterio Sigismondi è stato
accolto nella chiesuola di S.Filippo con la
musica trasmessa dall’organo Puccini e ha dimostrato stupore e gradimento
chiedendo poi che fosse replicata. Stupore anche dei suonatori provenienti da
Cesena per la bellezza e la suggestione del
Presepe e del Borgo tanto da continuare a
Organo portativo a spalla funzionan
te con rullo di carta perforata, denominato
“Rossini”
pagina 12
suonare per le vie malgrado il maltempo.
Il mondo degli strumenti musicali
meccanici a funzionamento automatico ha una storia antichissima che
raramente viene presa in considerazione nei programmi accademici.
Dagli organi idraulici e automi di epoca alessandrina, alle ville
rinascimentali ai piani a cilindro e gli
organi da strada, dalle serinette alle
aristocratiche scatole musicali a lamina pizzicate, dai numerosissimi
strumenti ad ance libere ottocenteschi,
alle varie applicazioni di movimenti
automatici, il mondo della musica
meccanica ha costantemente acquisito,
trasformato e riadattato i repertori musicali più amati nel corso dei secoli.
L’importanza assunta dalla musica nella
vicenda umana ha stimolato la ricerca
di meccanicismi idonei in diverse forme, tutti antesignani della moderna
informatica
e
robotica.
E’ il caso di citare il francese Jacques
de Voucanson che già tra il 1744 e il
1750 mise a punto nuove tecniche rivolte
a quel nuovo modo di produrre con mezzi
in grado di sostituire l’opera dell’uomo e che è alla base della nascita
dell’industria. Tante furono le apparecchiature raccolte e organizzate durante
la Rivoluzione francese ed attualmente
conservate presso “Le Conservatoire
Nationale des arts metiers “ a Parigi. Nel
secolo seguente fiorisce poi una grande
produzione di macchine musicali che permettevano l’ascolto e la programmazione
di musiche senza l’intervento del musicista. Uno storico esempio tutto italiano è
l’organo meccanico di Angelo Barbieri
,cremonese, coadiutore e i paesini della
provincia di Lodi, che a causa di una
forte antipatia nello scrivere la musica si
dedicò anche all’invenzione e realizzazione della sua prima macchina musicale,
l’automusicografo, capace di registrare
su rullo di carta perforata , l’esecuzione
di una sua composizione. A Milano
fondò una fabbrica di organi meccanici
depositando i brevetti delle sue invenzioni in almeno otto paesi del mondo:
italia, Germania, Austria, Spagna,
Francia, Belgio, Inghilterra, USA.
Tanto e altro ancora potrei scrivere,ma
vorrei lasciare nuovi spazi da
dedicare alla prossima edizione delle giornate di Penelope a Rasiglia,
principalmente per quanto non ancora detto in merito ad alcuni elementi
esistenti nello stesso borgo e riconducibili
all’archeologia industriale.
Organo portativo funzionante con schede
perforate, denominato “Puccini” , con i due
suonatori
www.profoligno.it
Bollettino della Pro Foligno - Anno 14º NUMERO 2, Febbraio 2014
Il filosofo Duccio Demetrio parla del suo libro:
La religiosità della terra. Una fede civile
per la cura del mondo
Accademia del Silenzio Umbria
Proprio lui, il prestigioso e autorevole
filosofo Duccio Demetrio – tra i grandi
protagonisti del dibattito culturale contemporaneo - ha presentato a Foligno,
venerdì 21 febbraio, ore 17.30 alla Libreria Carnevali, il suo ultimo libro “La
religiosità della Terra. Una fede civile
per la cura del mondo”.
Un volume che si colloca al centro
delle riflessioni individuali e collettive,
etiche e sociali, che stanno attraversando il nostro tempo. L’evento inaugura
il programma 2014 delle iniziative
messe in campo dall’Accademia del
Silenzio Umbria affidata a Luana Brilli,
che coordinerà l’incontro. Fondatore e
direttore scientifico della Libera Università dell’Autobiografia di Anghiari e di
Accademia del Silenzio, già professore
ordinario di Filosofia dell’educazione
e di Teorie e pratiche della narrazione
all’Università Milano-Bicocca, Duccio Demetrio ha di recente dato vita,
nell’ambito della Libera Università
toscana ad “Ecologia narrativa. La
terra si racconta, raccontiamo la terra”,
iniziativa volta all’indagine e al recupero
dell’ancestrale rapporto uomo terra. Ed
e studi da moltissimi anni – foltissima è
la schiera delle sue pubblicazioni – che
è nato “La religiosità della Terra. Una
fede civile per la cura del mondo” (R.
Cortina, Milano 2013 ).
Il volume esplora infatti il legame esistente tra l’uomo e la terra, un legame
che può essere riscoperto o valorizzato
attraverso la narrazione e che oggi più
che mai impone un impegno di custodia
e di cura dell’ambiente.
è proprio sulle sollecitazioni di questo
tema di grande attualità, a cui in realtà il
prof. Demetrio sta dedicando attenzioni
“La religiosità della terra – scrive
Demetrio - non è una devozione neopagana e nemmeno un culto. È un modo
di sentire umano tra i più immediati e
istintivi… Sia il credente sia il non credente, dinanzi alla natura, non possono
che provare identiche emozioni. Per
questo oggi è necessaria una comune
fede civile, un’alleanza feconda nella
custodia del mondo, tra tutti coloro che
intendono opporsi alle aggressioni, alle
negligenze, ai saccheggi indiscriminati
contro la nostra terra che, da madre, si
rivela sempre più figlia.”
Via Monte Acuto, 7 - Torre 4 - FOLIGNO (Pg)
Lo scrittore Duccio Dematrio
www.profoligno.it
Tel. 0742.340711 - Fax 0742.349784 - email:[email protected]
pagina 13
Bollettino della Pro Foligno - Anno 14º NUMERO 2, Febbraio 2014
Pubblichiamo un pensiero ottimistico ed esortativo della Signora Franca Franconi
Falfari sulla condizione di chi ( … e siamo tanti) è avanti con gli anni. Sono parole
profonde che fanno riflettere sulla possibilità di rendersi utili e gradevoli in ogni
stagione della vita. Ringraziamo la Signora anche per la bella poesia inviata al
nostro Bollettino in occasione del Natale che per questioni di spazio non abbiamo
potuto pubblicare nel mese di dicembre.
De Senectute
Franca Franconi Falfari
Anche se detestata, temuta, ignorata
all’improvviso irrimediabilmente arriva
di certo e il fisico non è che ci guadagna, l’immagine di un uomo calvo e
zoppicante o quella di una donna rugosa
col bastone non è piacevole, ma se si è
ancora sani e il male non ci tormenta, se
solo allo specchio ci vediamo vecchi, il
discorso cambia; sì, non c’è solo il corpo.
Le idee, i pensieri, la critica, l’esperienza,
il “sapere” ogni giorno ci arricchiscono,
ogni giorno fanno crescere a nuova
vita, ogni giorno ci fanno sentire più
sicuri, più convinti, più responsabili,
più consapevoli e spesso avvertiamo
nelle nuove generazioni superficialità
e inesperienza. E’ bello sentirsi paghi
della vita, soddisfatti del proprio operato e di ciò che si è seminato. E’ bello
anche sentirsi liberi dal lavoro, anche
se, a volte, lo rimpiangiamo o ci manca;
è bello godere dei grandi spazi che ci
riserva una pensione meritata, disporre di
tanto tempo libero da riempire con entusiasmo, dando sfogo a impulsi repressi,
a “hobby” insoddisfatti, dedicandoci a
ciò che ci piace, inventando qualsiasi
cosa solleciti la nostra mente, magari tornando un po’ bambini, abbandonandoci
agli affetti e alle cure di figli e nipoti
che via via cambiano
atteggiamento, ruolo
e rapporto, viziandoci
un po’. Anche i regali
sono diversi, prima
un capo firmato, un
profumo di moda, un
oggetto prezioso o di
grido, oggi un dono
utile necessario, di
conforto o d’aiuto. Il
nostro è un periodo
speciale che va vissuto
appieno dedicandoci a
ciò che ci appassiona,
solo così una penna, un
ago, un uncinetto, un
pennello coloreranno
gli anni tanto svelti a
passare.
VIA DEL FORNO
RISTORANTE
(Hotel Italia)
Piazza Matteotti, 12
FOLIGNO
tel. 0742.350412
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pagina 14
IL SUICIDIO
DELL’OCCIDENTE
Da un libro di James Burnham
Correte gente
per fallimento
oggi si liquida
quest’Occidente.
Occidente dei sogni
Occidente dei guai
Occidente good bye
Senza inventario
doniamo storie
di giorni euforici
di vecchie glorie
Occidente che fuggi
e non sai dove vai
Occidente good bye
Le fedi spente
le guerre vinte
le date storiche
tutto per niente
Occidente che butti
tutto quello che hai
Occidente good bye
Leggende e miti
un po’ sciupati
di tempi magici
li hai regalati.
Occidente credevi
di non chiudere mai
Occidente good bye
Occidente sbagliato
se ancora ci sei
batti un colpo …
Occidente good bye
Testo proposto da R.C.S.
Nel primo bollettino della
Pro Foligno, pubblicato il
14 settembre 1938, si legge:
Tutti i soci che ricevono
il presente numero sono
pregati di versare
il canone societario
in L. 10 annue.
Problema di sempre, dunque.
Oggi raccomandiamo ai soci
di regolarizzare
la quota associativa 2014
La quota è di € 30,00.
Le quote associative possono
essere versate presso la sede
dell’Associazione in Piazzetta Piermarini
(lunedì e giovedì ore 10,00 - 12,00)
oppure con bonifico bancario
alle seguenti coordinate:
IT46 M03359 01600 1000000 75571
www.profoligno.it
Bollettino della Pro Foligno - Anno 14º NUMERO 2, Febbraio 2014
L’A.D.S. “Diamoci una mossa” in serie B
Riparte il Campionato Italiano a Squadre di scacchi e l’A.S.D. “Diamoci Una
Mossa” dopo aver avuto due promozioni
in due anni consecutivi si ritrova a lottare
per il passaggio in Serie A2. Quando
l’associazione folignate venne iscritta
per la prima volta, due anni fa al Campionato fu iscritta in Serie Promozione
Umbra. Grazie alle sue quattro vittorie
consecutive di squadra e ai suoi 14.5 punti
individuali su 16 si classificò al primo
posto guadagnandosi così l’ingresso
in Serie C. L’anno successivo invece
si trovò costretta ad affrontare squadre
di rango più elevato, ma questo non la
fermò. Collezionò altre quattro vittorie,
continuando a macinare punti individuali come se nulla fossa. I suoi 8 punti
squadra ornati dai 15 punti individuali
le hanno permesso così di entrare nella
storia e di partecipare alla Serie B. Mirko
Trasciatti capitano della squadra, Fausto
Calandri, Francesco Tortolini e Leopoldo
Cesarini puntano a battere ogni tipo di
record nella storia scacchistica Umbra.
Il calendario prevede l’inizio della manifestazione per domenica 28 febbraio con
la prima trasferta a Cupramontana, per
poi proseguire con la seconda giornata
il 9 marzo a Perugia.
La prima partita in casa avverrà solamente alla fine del mese di marzo (presso
Flex Village a Sant’Eraclio), infatti si
giocherà il 23 contro la rappresentativa
di Terni. Gli ultimi due turni rispettivamente contro P.S. Elpidio (trasferta) e
Perugia (in casa) saranno giocati invece
il 30 marzo e il 4 aprile. Per per chi
fosse interessato l’A.D.S. “Diamoci Una
Mossa” tiene delle lezioni di scacchi
per i ragazzi, tutti i martedì dalle 18.00
alle 19.30 presso l’Istituto Tecnico
Commerciale “Feliciano Scarpellini”.
Per chi fosse interessato a giocare o in
alternativa a prendere parte a lezioni per
adulti, gli istruttori Danilo Antonini e
Mirko Trasciatti saranno presenti tutti i
giovedì dalle 18.30 alle 19.30 presso il
Flex Village di Sant’Eraclio.
Per maggiori informazioni si può consultare il loro sito internet (www.diamociunamossa.com) dove è possibile reperire
tutte le informazioni di cui si necessita.
Periodico della Pro Foligno
Aut. trib. Pg n° 505 del 12/01/1989
Resp. Giovanni Bosi
Squadra A.D.S. “ Diamoci una mossa” 2013
Uffici e Produzione
Via Roma, 38 - telefono 0742.340380
FOLIGNO
Pasticcerie in FOLIGNO
Via Mazzini, 7 - telefono 0742.352243
Via Garibaldi, 61- telefono 0742.351539
www.profoligno.it
Sede Redazione:
FOLIGNO - Piazza G. Piermarini
tel e fax 0742 355722
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Comitato di Redazione
Alfredo Ottaviani
Adua Bartolini
Franca Buttaro
Rita Fanelli Marini
Maria Giovanna Galligari
Mario Lai
Luca Radi
Elvira Luisa Remoli
Sandra Remoli
Franca Scarabattieri
Hanno collaborato a questo numero
Giovanni Bianchini, Lanfranco
Cesari, Rita Fanelli Marini, Franca
Franconi Falfari, Maria Giovanna Galligari, Mario Lai, Alfredo
Ottaviani, Isella Remoli, Franca
Scarabattieri.
Segreteria di Redazione:
Silvio D’Aurizio - Francesco Di Salvo
Impaginazione e Stampa
tipolitografia Mancini & Valeri - Foligno
Chiuso in tipografia il 25 febbraio 2013
pagina 15
BICICLETTE
ELETTRICHE
GARANZIA 2 ANNI
FINANZIAMENTO A TASSO ZERO
via Santocchia, 82 - FOLIGNO (Pg)