2014 Agricoltura

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2014
ventuno
Agricoltura
A COLLOQUIO con Madeleine Murenzi | Presidente del Forum nazionale Scuola in fattoria
I sensi e i profumi:
sulle tracce dei nostri alimenti
Sul logo della «Scuola in fattoria», la mucca che ride esce
da un libro come ad invitare insegnanti e allievi ad alzare,
a loro volta, la testa dai libri.
Punto di partenza: entrare nella stalla. Seguono il risveglio
dei sensi a contatto con l’universo della terra e degli aromi,
la scoperta della provenienza degli alimenti, un’immersione
nella realtà di coloro che rendono gustosa e saporita
la mela della ricreazione...
I sensi sono spesso citati nel racconto di Madeleine Murenzi: toccare, guardare, ascoltare, sentire, tutti verbi agli onori durante
una giornata in fattoria. Le sensazioni e le emozioni così vissute
finiscono sempre per prendere la forma di un oggetto che il/la
bambino/a riporta a casa. «Può per esempio trattarsi di una piccola treccia da lui/lei preparata o di un frutto raccolto nel frutteto.
Attraverso questo prodotto, i bambini possono raccontare la storia di ciò che hanno vissuto in fattoria.»
Madeleine Murenzi riempie il luogo dell’incontro di energia,
quella stessa energia che perdura anche dopo una giornata trascorsa all’aria aperta. Di energia, la presidente del Forum nazionale della Scuola in fattoria ne ha da vendere: la sua giornata è
caratterizzata dall’incontro fra due mondi che simboleggiano, a
modo loro, l’attività e la vitalità!
Dialogo fra città e campagna, fra pregiudizi e realtà
Oltre 300 aziende agricole in Svizzera partecipano al programma
nazionale «Scuola in fattoria». Ogni anno accolgono all’incirca
32 500 allievi/e, prevalentemente di classi provenienti dalle città
e dai grandi agglomerati. «È ovvio!», spiega Madeleine Murenzi,
«La domanda per una tale attività proviene prima di tutto dalle
regioni urbane. In campagna, infatti, il legame con la produzione alimentare è presente anche al giorno d’oggi. Sono soprattutto i bambini delle città che devono scoprire da dove proviene
il latte che si trova nel cartone.»
«Lo scopo della ‹Scuola in fattoria› è di far conoscere gli alimenti
di base dalla A alla Z. I bambini accompagnano il contadino nei
campi, lo aiutano a piantare o seminare, a raccogliere e a trasportare i prodotti della terra. Scoprono così in che ambiente cresce il
cibo. Passando dal granaio alla cucina, essi partecipano alla trasformazione degli ingredienti. Preparare, provare, sentire… tutte
attività in cui si utilizzano i cinque sensi.»
E il linguaggio in tutto ciò? Come fanno a capirsi gli abitanti
delle campagne e i bambini di città? «È importante porsi questa
domanda!», prosegue Madeleine Murenzi che precisa: «La ri-
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sposta risiede nella pratica e nei gesti. Non appena i bambini
possono toccare e sentire, le parole non sono più necessarie.
D’altronde, il contadino non è un insegnante. Il suo ruolo è di
prendere per mano l’allievo/a, nel senso proprio del termine, e di
far nascere quel senso di meraviglia che i bambini di città conoscono poco.
Anche l’accompagnamento dell’insegnante è importante: preparare dapprima la scoperta, organizzare e condurre la classe
durante la visita, passare in rivista e analizzare le esperienze
della giornata. È proprio la cooperazione fra insegnanti e contadini a fare la forza pedagogica del progetto.»
esistenza, di cui 20 sotto l’egida del Forum nazionale. Ma il successo più importante è prima di tutto dato dalle reazioni raccolte: «Il miglior feedback è quando i bambini portano i loro genitori alla stessa fattoria la domenica seguente per poi ritornarci
l’anno successivo per organizzare una festa di compleanno. È
anche il bambino che riconosce in città il contadino che lo ha
accolto e lo presenta spontaneamente ai suoi genitori. Viviamo
regolarmente storie di questo genere.»
Scommettiamo che dopo un’esperienza in fattoria i bambini
guarderanno diversamente i prodotti della linea «La vache qui
rit».
Un lavoro nel tempo
Fra le offerte proposte dalla «Scuola in fattoria», la nostra interlocutrice raccomanda in particolare le visite suddivise sull’arco
dell’anno, anche se la difficoltà sta nel fatto che un anno scolastico non corrisponde necessariamente ai cicli delle colture.
«Prendiamo l’esempio delle verdure. In primavera i bambini
aiutano a seminare le carote.
Due mesi più tardi, ritornano e osservano il loro sviluppo. Le
carote sono cresciute, si devono togliere le erbacce. Poi arriverà
il momento del raccolto: addentare una carota appena estratta
dalla terra, passare alla fontana per lavare il cestino pieno di
mazzi di carote, togliere gambi e foglie, tagliare le carote, mescolarle con altre verdure, preparare la minestra e degustarla…»
Peccato che la pentola non si posi, come per magia, accanto al
blocco degli appunti e al microfono!
Quanto al successo e alla continuità del programma, le cifre parlano da sé: nel 2015, la «Scuola in fattoria» festeggerà i 30 anni di
Un anno per l’agricoltura
a scuola
La scuola in fattoria
e gli insegnanti
L’ONU ha ufficialmente proclamato il 2014 quale Anno
internazionale dell’agricoltura familiare (AIAF) che ha
come slogan « Nutrire il mondo, avere a cuore la Terra ».
L’insegnante che prepara una giornata o un progetto di
scuola in fattoria può contare, in ogni cantone, su una persona di contatto. Per preparare al meglio la visita è messo a
disposizione dell’insegnante una documentazione didattica
(scaricabile online) suddivisa in sei sezioni che comprendono le informazioni di base per insegnanti e agricoltori,
delle possibili attività, una presentazione per l’insegnante di
oggetti o generi alimentari tipici, la lista delle aziende agricole che aderiscono alla proposta, una ricca bibliografia e
per finire una serie di indirizzi utili.
L’obiettivo è quello di dare maggiore visibilità, nel
mondo intero, al ruolo che ha l’agricoltura familiare
negli ambiti della
sicurezza alimentare e
dello sviluppo rurale.
In Svizzera, il comitato
che riunisce l’unione
svizzera dei contadini,
il gruppo svizzero per le regioni di montagna, l’unione
svizzera delle donne contadine e rurale, Helvetas
e Swissaid, si occupa di fornire le informazioni e
promuove una serie di progetti durante tutto l’anno.
2014
Ulteriori informazioni su www.familyfarming.ch
Per iniziare il vostro progetto ESS consultate il sito
www.scuolainfattoria.ch
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Editoriale
Ueli Anken
Responsabile Comunicazione éducation21
Invito in fattoria
Il quarto numero della rivista ventuno è dedicato alla terra
e a tutto quanto le vostre allieve e i vostri allievi possono
scoprire a contatto con una famiglia di contadini.
Seminare e raccogliere sono attività all’ordine del giorno. In
ginocchio nel campo, sperimentare la leggera resistenza di
una carota quando viene estratta dal suolo. Pulir via la terra
umida e poi addentare il croccante ortaggio. Nella zona del
morso, esaminare attentamente le sfumature di colore e i dettagli della struttura della radice e delle sue foglie. E nel contempo chiedersi anche in quali condizioni si coltivano gli alimenti altrove sul pianeta. Raccogliere le carote nel campo,
foraggiare gli animali nella stalla o preparare una treccia in
cucina: una giornata di scuola in fattoria coinvolge tutti i
sensi.
Bambini e ragazzi si immergono nella struttura economica,
ecologica e sociale di un’azienda agricola. Vivono in prima persona il lavoro e le interrelazioni che si celano dietro il cibo che
mangiano ogni giorno. Ed imparano a conoscere le persone
che nel 21° secolo modellano la vita quotidiana di una famiglia
di contadini fra i cicli della natura e le insidie della tecnologia.
Indice
Scuola dell’infanzia, piste per l’insegnamento4–5
Scuole elementare e media:
progetto trasversale
6–7
piste per l’insegnamento 8–9 Scuola media superiore: piste per l’insegnamento
10
Materiali didattici:
Agricoltura
11–12
Nuovo nell’assortimento13
Azioni
14
é21 ha una nuova sede
15
Vendita e prestito
15
Colpo d’occhio16
Questa esperienza personale permette agli allievi di calarsi
letteralmente nei panni dei coltivatori. Il cambiamento di prospettiva così effettuato può essere portato avanti sia sul posto che durante le lezioni. Come lavorano i contadini in paesi
con un altro clima? Quale contributo forniscono le famiglie
contadine alla sicurezza alimentare? Cosa succede dopo la
perdita di un raccolto? Quali sono i fattori che rendono un cibo
costoso o economico? Cosa significano i termini bio, ingegneria genetica, rintracciabilità? I contadini come suddividono i
compiti fra di loro?
Le contadine e i contadini di tutte le regioni della Svizzera sono
a disposizione in veste di interlocutori formati. Dialogando con
loro potrete creare giornate didattiche e avventurose adatte
alle esigenze della vostra classe e delle singole aziende agricole. A tale scopo vi sono nelle pagine seguenti esempi, proposte e una selezione di mezzi didattici.
Vi auguriamo gite istruttive nell’ambito del settore primario e
siamo curiosi di sapere che cosa sorprenderà maggiormente le
vostre allieve ed i vostri allievi. Saremmo quindi oltremodo lieti
di ricevere un resoconto delle vostre esperienze!
Il portale nazionale ESS
Un anno dopo il suo lancio, il portale nazionale ESS
education21.ch è stato sottoposto ad un primo lifting.
Per facilitare l’accesso degli utenti alle molteplici
attività, informazioni e risorse pedagogiche di qualità,
la pagina iniziale e in particolare il menu di navigazione
sono stati riorganizzati. Ora è più facile orientarsi in
questo mare d’informazioni e individuare offerte,
prestazioni e competenze utili per integrare l’ESS
nell’insegnamento e nella formazione degli insegnanti.
www.education21.ch
ventuno online
La rivista ventuno propone ai docenti, dalla scuola
dell’infanzia al settore postobbligatorio, delle piste di
lavoro e dei materiali didattici per fare dell’educazione
allo sviluppo sostenibile (ESS). Ora la rivista è disponibile
su carta e in formato elettronico. Quest’ultimo permette
di accedere direttamente alle risorse in rete:
www.education21.ch/it/insegnamento/ventuno
www.filmeeineweltvod.ch
Il servizio «Film per un solo mondo» ora permette di
visionare una scelta di film online tramite il servizio
Video on Demand (VOD). Contro fattura si riceve
l’accesso per tre, cinque o dieci film, che restano
disponibili per 15 giorni. Questo servizio attualmente è
disponibile unicamente in lingua tedesca o francese.
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Scuola dell’infanzia | Piste per l’insegnamento
Tommaso Corridoni, SUPSI-DFA | Cinzia Pradella, Orto a Scuola | Manuela Ghezzi, ProSpecieRara
L’orto nella scuola dell’infanzia: un’occasione per l’ESS
L’evidenza quotidiana dell’evolversi della nostra società porta a
riconoscere sempre più precocemente nella propria esperienza le
problematiche dello Sviluppo Sostenibile (SS): il solo confronto fra
il proprio stile di vita e quello dei suoi nonni permetterebbe già a un
bambino di scuola primaria la scoperta di aspetti impliciti ed espliciti. Impliciti, perché necessari nel mondo rurale e contadino: la
stagionalità, il rispetto per la biodiversità, la località, le relazioni
fra ambiente, tradizioni ed economia. Espliciti invece nella visione
del mondo moderna, sempre più cittadina, terziarizzata, complessa e globale.
Accompagnare il bambino nella costruzione di questa visione
rende ovviamente necessaria un’educazione allo sviluppo sostenibile (ESS), ma pone anche i docenti davanti a problemi non indifferenti, primo fra tutti, la distinzione fra obiettivi dello SS e dell’ESS.
La coltivazione esclusivamente intensiva di un ambiente, è ad
esempio un problema di SS; come tale è però di natura anche sociale, e non può quindi essere posto al singolo come se dovesse risolverlo da solo: una tale richiesta genererebbe unicamente frustrazione o autoderesponsabilizzazione. L’obiettivo dell’ESS non è
dunque risolvere problemi di SS, né addestrare a procedure sostenibili, bensì far costruire alla persona valori che ne autodeterminino i comportamenti (nel caso, un consumo responsabile).
Proprio il coinvolgimento della sfera valoriale, definita da adulti,
suggerisce di introdurre quanto prima l’ESS, portando subito il
bambino a una visione sistemica dell’ambiente, di cui è parte e non
padrone, di cui ha rispetto e non paura. Ecco perché fare dell’ESS
fin dalla Scuola dell’Infanzia (SI): se la vicinanza alla natura permetteva al «bambino d’altri tempi» di appropriarsi empiricamente
di fenomeni, cicli e processi complessi, resi accessibili da una cultura selezionatasi nei secoli, oggi deve essere la scuola a innescare
la curiosità e l’interesse del «nuovo bambino» verso fenomeni e
processi magari non più familiari.
La coltivazione di un orto scolastico rappresenta in tal senso
un’opportunità didattica unica per la costruzione, già nella SI, di
valori alla base di atteggiamenti sostenibili.
L’orto è in effetti un ambiente in senso lato: luogo nel quale avvengono processi spazi-, tempor- e cultur-almente definiti, che evolve
con ritmi naturali ma anche con la cura e le scelte dell’uomo che
coltiva. È poi un luogo di scoperta ma anche di tradizione, di scelta
estetica ed emotiva come di necessità tecnica, di fantasia come di
osservazione oggettiva. Una lista di domande che possono sorgere
spontaneamente in una coltivazione didattica sottolinea i profondi
interrogativi sul delicato equilibrio fra processi naturali e responsabilità dell’uomo che un orto può innescare già a 3–5 anni:
•a cosa serve, dove, come vogliamo fare un orto?
•mettiamo terra o sabbia?
•come si fa, cosa succede, cosa serve alle piante?
•cosa sono i semi? Quali piante seminiamo? In che stagione?
•pomodori, fagioli, mais: colori, grandezze diverse, ...
•le parti della pianta sopra e sotto la terra, come, dove sono?
•come crescono le piante, in altezza, nel tempo, nella
struttura?
•altre piante e animali nell’orto: cosa fare?
•lavoriamo nell’orto: perché, con quali strumenti, chi fa cosa?
•ci piace lavorare nell’orto?
•innaffiamo: quanto, dove va l’acqua?
•vedere la crescita, raccogliere: quanto aspettiamo? Perché?
•cosa si fa con i pomodori, i fagioli, il mais?
•i pomodori del mercato vengono dal nostro orto?
•dove sono andati a finire i semi?
Nella SI l'orto costituisce in sostanza un laboratorio per esperienze
sia scientifico-ambientali interdisciplinari (osservare la crescita
delle piante, il ciclo fiore-frutto, il clima, gli insetti, la cultura contadina, ecc.), sia sociali, emotive, valoriali (lavorare, attendere, scegliere assieme, gestire le risorse, avere cura e responsabilità, collaborare, condividere, essere autonomi, ecc.), finalizzato dunque
a quell’integrazione di competenze cognitive e sociali tipica di
un’educazione nel senso più profondo del termine. Un ambiente da
vivere appieno, dunque, integrando educazioni non-in/formali.
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L’associazione
Il progetto didattico
L’Orto a Scuola
Lo scrigno dell’orto
L’associazione Orto a Scuola è nata nel giugno 2013 per promuovere gli orti scolastici nella Svizzera italiana. Data la presenza di diverse sperimentazioni di orti con classi o gruppi di
doposcuola, si è sentita infatti l’esigenza di supportare queste e future iniziative con consigli, scambi di conoscenze,
idee e proposte didattiche.
Il docente di SI che realizza un orto ne riconosce subito la ricchezza educativa. Ma quali attività innescano nei bambini
quali apprendimenti? E come affrontare la complessità? Per
rispondere a queste domande si sta realizzando una valigetta didattica che raccolga percorsi risultati significativi in
una sperimentazione sul campo. A tal fine, quattro allieve
maestre (AM) di SI del SUPSI-DFA, in collaborazione con ProSpecieRara e l’associazione Orto a Scuola, svolgono, come
diploma Bachelor, itinerari didattici sull’orto da loro progettati.
L’associazione intende recuperare e unire in modo mirato gli
sforzi fin qui fatti per proporsi come sostegno e accompagnamento per docenti e animatori nella realizzazione e gestione di un orto scolastico. In tutto questo l’orto è visto
come strumento multifunzionale e interdisciplinare con cui
approfondire aspetti dell’educazione ambientale, socio-culturali e alimentari.
Avvicinare i bambini alla terra facendo loro coltivare dei frutti
e degli ortaggi è un approccio molto pratico e coinvolgente
per educarli alla diversità, alla stagionalità, ai metodi di coltivazione, al rispetto per la natura e alla salute. A differenza
di un orto comune, la produzione di ortaggi in un orto scolastico non è esclusivamente il fine, ma soprattutto il mezzo
attraverso il quale i bambini sperimentano di persona i delicati equilibri che regolano la natura e la nostra vita. Fare
l’orto rappresenta infine un’occasione pratica per confrontarsi con importanti problemi attuali, come l’impatto ambientale delle proprie scelte e dei propri comportamenti, il
trasporto internazionale del cibo e le sue conseguenze per
l’ambiente, gli sprechi alimentari, la denutrizione e la malnutrizione.
www.ortoascuola.ch
Tramite la realizzazione di piantagioni o serre in SI del territorio ticinese, le AM hanno coinvolto i bambini in attività di
scelta delle procedure, di selezione delle sementi, coltivazione e gestione dell’orto che, oltre a gratificarli cognitivamente e percettivamente, innescassero obiettivi di sviluppo
sociale (molte delle domande sono sorte dai bambini durante
queste sperimentazioni). Procedendo in tal modo, i bambini
hanno legato indissolubilmente la scoperta del proprio orto,
e dell’influenza delle proprie scelte su di esso, con la costruzione di atteggiamenti dai quali cogliere i valori e i ritorni
emotivi. Rendendo gli spazi e i tempi dell’orto un contesto
completo per le esperienze educative fondamentali e identitarie del bambino di SI.
Analizzando le produzioni dei bambini (riflessioni scritte,
rendiconti, schemi e rappresentazioni grafiche, sintesi delle
discussioni raccolte da filmati, registrazioni e griglie d’osservazione) le AM hanno poi osservato quali processi di apprendimento sia cognitivo sia sociale si innescano dall’orto,
ossia quali saperi e comportamenti i bambini selezionano e
mantengono stabili nel gruppo a seguito di quali attività. Il
lavoro è ancora in corso, e terminerà in marzo-aprile 2014,
permettendo la realizzazione de «Lo scrigno».
Per andare oltre
Gli itinerari sperimentali sull’orto
In un’ottica di ESS longitudinale e
interdisciplinare, è chiaro che il tema
dell’orto potrà essere utilizzato e
arricchito, in termini di obiettivi e
competenze raggiunti, su più livelli
scolastici, in particolare nelle scuole
ticinesi, dove scuola dell’infanzia e
scuola elementare si trovano in una
stessa sede.
A tale proposito, in parallelo ai 4 lavori
Bachelor in SI, è già in corso un
itinerario Bachelor in SE.
Tutti gli interventi didattici realizzati e
testati saranno poi utilizzati dalla
SUPSI nella formazione DFA dei docenti
di SI e SE, potendo poi essere divulgati,
tramite la formazione continua, ad altri
docenti intenzionati a proporre ed
estendere tale tematica.
In collaborazione con l’associazione
Orto a Scuola, le esperienze svolte
durante i lavori di diploma citati saranno
raccolte per elaborare il contenuto
dello strumento didattico «Lo scrigno
dell’orto», realizzato dall’associazione
stessa.
Riferimenti bibliografici principali
Corridoni, T. (2012). Piante, alberi e
patate. Concezioni e modelli di pianta
in una scuola dell’infanzia.
Goldie, S. (2013). Il mio orto. Bologna:
Editoriale Scienza srl.
Kreuter, M. L. (2011). Orto e giardino
biologico, Firenze: Giunti.
Zavalloni, G. (2010). La pedagogia della
lumaca, per una scuola lenta e non
violenta. Bologna: EMI.
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Scuole elementare e media | Progetto trasversale
Urs Kocher, SUPSI-DFA | Luca Reggiani, SUPSI-DFA
Scoprire la complessità fuori dalle aule
Percorso didattico che ha coinvolto in modo congiunto
i docenti in formazione della scuola elementare e media per
le materie di scienze naturali e geografia. Si è voluto
dare in questo modo al progetto formativo una dimensione
trasversale alle discipline e longitudinale ai settori
scolastici.
Il territorio cambia sotto i nostri occhi
Quasi tutte le comunità umane serbano una cultura che si tramanda di generazione in generazione e di civiltà in civiltà,
sull’uso del suolo e l’arte di coltivare/allevare le specie di viventi
idonee a soddisfare il bisogno primario per eccellenza: nutrirsi.
Il Mendrisiotto è la propaggine meridionale del territorio Svizzero. Terra di transizione geografica e culturale per antonomasia, nella quale in virtù di una situazione geomorfologica e climatica particolarmente favorevole, l’essere umano agisce e ha
agito da quando la fusione delle lingue dei ghiacciai del Ticino e
dell’Adda ha fatto emergere un altopiano prealpino particolarmente adatto all’uso agricolo. A Sud, in prossimità di Stabio, un
piccolo fiume si forma da emergenze d’acqua sparse nei campi. È
il Laveggio che su questa morfologia periglaciale invece di defluire verso Sud, si dirige a Nord e sfocia nel lago di Lugano. Volevamo seguire l’alveo del Laveggio come fonte d’ispirazione a un
itinerario didattico di scoperta o riscoperta dell’antica vocazione agricola di questa terra, messa sempre più sotto pressione
dalle attività industriali e commerciali che, dalla seconda metà
del secolo scorso, si sono progressivamente estese dalle zone limitrofe ai Borghi fino alle sponde del Laveggio. P. Crivelli, geo-
grafo e docente, ci aveva anticipato i possibili luoghi d’interesse
e degni di una visita che avrebbe visto coinvolti contemporaneamente i futuri docenti di scuola elementare e media in formazione presso il DFA della SUPSI. A seguito del sopralluogo Crivelli ci comunicava alcune sue riflessioni in un messaggio dal
titolo «il territorio cambia sotto i nostri occhi»: «l’esplorazione
dell’itinerario lungo il Laveggio … ha dato esiti deludenti. Dopo
una partenza rassicurante dalla foce del Laveggio fino all’orticoltura Oberti … si sono susseguiti aspetti di degrado… Il territorio del basso Mendrisiotto cambia sotto i nostri occhi ... di male
in peggio!»
Parole poco incoraggianti se lette dalla posizione di chi assiste
inerme alla rapida trasformazione del paesaggio, ma assai significative se inserite in quel processo di apprendimento attivo e
partecipativo, cardine dell’educazione alla sostenibilità e che
permette quindi di porsi delle domande critiche, di lavorare per
un futuro positivo e sostenibile e di esplorare in modo dialettico
le relazioni tra tradizione e innovazione.
Dal Laveggio alla collina in quattro tappe
La scelta finale sui luoghi di visita voleva prendere in esame la
convivenza tra la tradizione contadina ancora presente nelle
colline e la pressione delle attività commerciali e industriali
sulle residue attività agricole in pianura. L’itinerario finale
scelto prevede due tappe sull’ultimo tratto del Laveggio tra Riva
S. Vitale e San Martino (Mendrisio) con una visita all’azienda
ortofrutticola a produzione intensiva sotto tunnel e serra e
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sviluppa in modo longitudinale ai settori scolastici e trasversalmente alle discipline,
nel caso specifico scienze naturali e geografia, anche se
tutte le discipline tradizionali
potrebbero essere coinvolte a
iniziare dalla storia.
un’azienda agricola con attività più diversificate, passata recentemente dall’allevamento di bovini da latte a quella dei cavalli
per sport equestri. Le altre due aziende si trovano in collina tra
Mendrisio e Castel S. Pietro, e si occupano di vitivinicoltura e di
lavorazione e stagionatura delle carni. La preparazione dell’uscita è iniziata con la visita e le interviste agli operatori locali
allo scopo di individuare gli aspetti più controversi da usare
come fonte d’ispirazione per progettare itinerari didattici di ESS
sia per i bambini di scuola elementare, sia per allievi di scuola
media.
I dati raccolti nel corso delle visite e delle interviste sono stati
rielaborati e riportati in schede sinottiche a uso degli operatori
locali per prepararsi ad accogliere gli studenti. Per ogni azienda
la scheda comprendeva tre capitoli: descrizione dell’azienda, stimoli d’approfondimento e attività previste con gli studenti. Gli
studenti ricevevano una scheda analoga priva dei punti descrittivi che avrebbero dovuto acquisire nel corso della visita.
Artigianato agroalimentare ed etica,
echi e suggestioni dal Mendrisiotto
La visita ha permesso di avvicinare gli studenti alla vita reale
attraverso il riconoscimento delle problematiche sollevate dagli
operatori locali e a prenderne consapevolezza. Dalle domande e
brevi discussioni che sono seguite ci si è interrogati e si è iniziato
a riflettere in modo critico su alcune questioni più controverse.
Sono emerse le prime prese di posizione e in ultima analisi ci si
è resi conto della complessità e della molteplicità dei fattori coinvolti nelle attività umane che agiscono in un preciso contesto
economico, sociale e ambientale, con una particolare attenzione
agli aspetti etici che emergono ogniqualvolta si tenta di conciliare queste tre dimensioni dell’ESS. Il debutto sul terreno è servito da base progettuale per attività didattiche da svolgere concretamente nelle pratiche professionali primaverili con le classi
di applicazione. Gruppi di studenti selezionati per settore scolastico hanno scelto un tema d’approfondimento specifico a una
delle quattro aziende e sul quale fosse possibile ricondurre una
trattazione con implicazioni di carattere etico. Intorno al tema
scelto si è poi sviluppato un percorso didattico da svolgere con i
bambini di SE e gli allievi di SM. In questo modo lo stesso tema si
Con questo approccio si è voluto mettere i futuri insegnanti
nella condizione di sviluppare
tra le altre, la capacità di realizzare delle situazioni di apprendimento (metodi e contenuti) per promuovere in modo
adeguato ai cicli di scolarità,
quei processi cognitivi propri
all’ESS che, nel caso delle tematiche affrontate, si indirizzano in
modo particolare verso il pensiero critico e riflessivo e la partecipazione diretta e aperta ai problemi del mondo reale e disposta
all’azione. I canovacci della progettazione didattica sono stati
sottoposti a una prima verifica durante la giornata dedicata
all’ESS che si tiene annualmente a Locarno. Gli studenti hanno
presentato in forma di Atelier le piste che intendono seguire per
impostare le lezioni del loro percorso didattico. L’esito dell’applicazione nelle classi fornirà indicazioni utili sulle strategie pedagogiche e didattiche più efficaci e per riconoscere in quale misura sia possibile trattare lo stesso tema nell’ambito dell’ESS nei
diversi settori scolastici e ai vari livelli di competenza che gli
allievi sono chiamati a sviluppare. I risultati ottenuti saranno
presentati in una seconda giornata di studio prevista il sabato 17
maggio nel Mendrisiotto.
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Scuole elementare e media | Piste per l’insegnamento
Un’azienda zootecnica - L’etica nel settore agroalimentare per la scuola elementare
I bambini riconoscono i diritti degli animali
La scelta del tema da trattare è scaturita quasi sempre da
un interesse particolare che le visite sul territorio hanno
suscitato negli studenti. È il caso dell’azienda zootecnica
che ha attirato l’attenzione delle studentesse che erano
già state coinvolte in attività con cavalli o mucche.
La sfida per i formatori era di mantenere vivo questo interesse,
allorché si sarebbe trattato di focalizzarsi su un tema più specifico agli aspetti etici legati all’industria agroalimentare. Le cure
riservate ai cavalli da competizione osservate all’azienda Meroni propongono una relazione privilegiata tra essere umano e
cavalli in antitesi con i metodi
d’allevamento di animali destinati a uso esclusivamente
alimentare. Partendo da questa disparità di trattamento
tra l’animale da competizione
e quello da carne, è possibile
rendere attenti i bambini ai bisogni dell’animale?
Sarà importante metterli nella
condizione di comprendere il
principio di reciprocità: se
l’essere umano ha bisogno degli animali, occorre riconoscere i loro bisogni e rispettare
i loro diritti. I bambini stessi
potranno proporre una carta
dei diritti da confrontare ed
eventualmente completare con
quella delle associazioni per la protezione degli animali.
La visita alla scuderia costituirà la tappa essenziale dell’intero
percorso e potrebbe essere proposta all’inizio per permettere di
toccare con mano la realtà di un allevamento, di entrare in rela-
zione con gli animali stessi e costituire in questo senso lo spunto
di partenza per riconoscerne i loro bisogni. Una seconda visita
darà l’opportunità ai bambini di verificare se nell’allevamento
sono rispettati i diritti che loro hanno reputato essenziali.
Un’estensione del percorso potrebbe prevedere il confronto sulle
condizioni di vita degli animali in altri tipi di allevamento: animali per la carne o animali selvatici in cattività (zoo e circhi).
Una discussione a piccoli gruppi seguita da un dibattito plenario
finale renderà attenti i bambini alle condizioni di vita degli animali nei circhi o negli allevamenti intensivi e rappresenterà per
la maestra l’occasione per stabilire in quale misura sia stato maturato un autentico rispetto verso gli animali, o comunque la
capacità di mettersi in discussione e di saper riflettere in modo
critico su una problematica che in ogni caso non è di facile soluzione.
Trasversalità con la scuola media
Un caso di studio, soluzioni possibili
Per gli allievi di scuola media la storia dell’azienda passata
dall’allevamento bovino a quello dei cavalli da competizione
costituisce un caso di studio nel quale ci si confronta con i
molteplici fattori che possono spingere un imprenditore
agricolo a determinate scelte. Le fasi di lavoro che permetteranno agli allievi di affrontare il caso nella sua complessità partono dall’apparente contraddizione che l’allevamento di mucche presenta dei vantaggi rispetto a quello dei
cavalli, soprattutto per quanto riguarda la dimensione
economica. La disamina del caso avviene per gruppi di
allievi che approfondiscono le tre principali problematiche e
permettono di ricomporre lo scenario che ha portato
l’agricoltore ad abbandonare l’allevamento delle mucche da
latte: l’evoluzione del prezzo del latte, il territorio agricolo
sotto la morsa dei capannoni industriali, la maggior
tolleranza dei vicini per un allevamento meno invasivo. In
questa fase come in quelle precedenti sarà importante
rendere attenti gli allievi che la politica aziendale seguita
dall’imprenditore è una tra quelle possibili, non l’unica. In tal
modo, l’esito dell’analisi del caso non è vincolato a priori e la
decisione finale può aprirsi a molteplici soluzioni sulle quali
gli allievi saranno chiamati a decidere.
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Un’azienda orticola - L’etica nel settore agroalimentare per la scuola media
Un mestiere di primaria importanza, meglio non farlo?
Pendendo spunto da ciò che hanno potuto scoprire visitando l’Orticola Oberti a Riva S. Vitale, 4 studenti in
formazione al DFA hanno proposto un percorso didattico
per allievi di SM sul tema «Alimentazione ed etica».
Molteplici sono gli spunti raccolti e ognuno degno di essere
scelto quale tema per un itinerario didattico: denominazione
«Suisse garantie» vs. «Bio», coltivazione tradizionale vs. idroponica, monocultura vs. agricoltura estensiva, vendita diretta
vs. grande distribuzione. La scelta infine è caduta sul concetto
di «chilometro zero», legato al fatto che l’azienda dei fratelli
Oberti ha uno spaccio di vendita diretta.
Il percorso didattico progettato perseguiva i seguenti obiettivi: sensibilizzare al concetto di «chilometro zero», all’inquinamento atmosferico, all’utilizzo di fertilizzanti e pesticidi e
alle colture biologiche. L’inizio del percorso didattico prevedeva una situazione problema (scelta tra due pomodori a prima
vista identici, uno ticinese e l’altro spagnolo), seguita dalla
messa in evidenza, a gruppi, delle diversità legate alla provenienza dei pomodori (con l’aiuto di documenti specifici: gusto,
provenienza, stagionalità e disponibilità nel corso dell’anno,
costo, condizioni di lavoro degli agricoltori) e da un dibattito
sulle conseguenze indotte dall’acquisto di un tipo di pomodoro
piuttosto che un altro. A conclusione dell’itinerario era prevista la preparazione di cartelloni pubblicitari atti a sensibilizzare compagni, genitori e docenti sulle difficoltà che il settore
primario incontra, in particolare nelle regioni più antropizzate
del cantone.
Spunti di riflessione
Il legame con il futuro programma di formazione
La visita all’orticola Oberti ha voluto mostrare ai futuri
docenti SE e SM quanto sia importante avere occasioni di
contatto concreto con la realtà quotidiana per impostare
attività didattiche che permettano agli allievi di dare un
senso alle situazioni di apprendimento.
Con l’introduzione dei nuovi programmi di formazione nelle
scuole dell’obbligo si vogliono aiutare gli allievi a sviluppare
competenze trasversali atte a reinvestire in situazioni
concrete di vita ciò che affrontano a scuola e permettere
loro di diventare adulti in grado di vivere nella società
odierna con possibilità e strumenti efficaci per inserirsi in
modo ottimale sia dal punto di vista sociale che professionale (HarmoS). Attività al di fuori della scuola permettono
d’affrontare in maniera complessa e reale una molteplicità
di fatti consueti.
Nel caso esposto dell’azienda orticola, dalle informazioni
raccolte nel corso della visita, vari sono gli aspetti che si
possono affrontare nell’ambito dell’educazione allo
sviluppo sostenibile. Già le modalità adottate nella coltivazione dei pomodori ad esempio, permetteno in modo
spontaneo di affrontare questioni fondamentali relative alla
sostenibilità. Riguardo agli aspetti maggiormente legati
all’ambiente possono essere affrontati i temi dell’utilizzo
intensivo del suolo, la dipendenza dell’agricoltura da
fertilizzanti e pesticidi, lo spreco energetico e ancora
l’inquinamento causato dal trasporto dei prodotti o dal
combustibile per riscaldare le serre. Per l’aspetto sociale si
possono pianificare interessanti discussioni sulle condizioni di vita e di lavoro degli operai agricoli, qui e altrove,
così come il rapporto di sfruttamento e di dipendenza
finanziaria da chi è proprietario dell’azienda. Dal punto di
vista economico possono essere affrontati argomenti come
il prezzo del prodotto e la sua dipendenza da vari fattori
(clima, salari, catena di distribuzione). Non da ultimo per la
dimensione etica si possono prendere in considerazione il
rispetto della stagionalità dei prodotti agricoli, gli elementi
che concorrono alla scelta di un prodotto piuttosto che di
un altro, la disponibilità di posti di lavoro secondo il tipo di
produzione utilizzata. Si possono poi valutare quali siano le
possibilità reali e per tutti di acquistare prodotti a «chilometro zero».
Dal punto di vista educativo riteniamo questo genere di
riflessioni di estrema importanza. Permette infatti agli
allievi di rendersi conto che non esiste mai una soluzione
perfetta, che le scelte individuali e collettive sono fondamentali per il futuro e il benessere di tutti ed è per questa
ragione che devono essere fatte in base a un’accurata
conoscenza della situazione, un’adeguata riflessione sul
problema e, soprattutto, con coscienza.
10
Scuola media superiore | Piste per l’insegnamento
Riso nel Laos
Questo documentario di 17 minuti, estratto dal DVD
«Aiuto, sviluppo autonomo, responsabilità», offre la
possibilità di affrontare il tema della sicurezza
alimentare nel Laos e di rendere le allieve e gli allievi
consapevoli delle interazioni e della complessità
che comporta la cooperazione allo sviluppo nel mondo.
Nel Laos, ex colonia francese, oltre i tre quarti della popolazione
vivono di agricoltura, quasi esclusivamente dedicata al riso. Il
metodo di produzione tradizionale, tuttavia, non basta sempre a
coprire il fabbisogno del paese. Questo documentario illustra in
che modo l’Istituto internazionale di ricerca sul riso (IRRI) nelle
Filippine ha elaborato, con il sostegno della Direzione dello Sviluppo e della Cooperazione (DSC), un programma per promuovere l’autonomia alimentare del Laos e sviluppare, senza manipolazioni genetiche, varietà di riso dalla resa migliore. Descrive
pure il sistema di consulenza agricola sviluppato in questo paese, basato sullo scambio di esperienze fra famiglie contadine
locali, e presenta un progetto volto a realizzare una filiera diretta
di commercializzazione di riso biologico di alta qualità.
Il documentario è arricchito da suggerimenti didattici per permettere agli insegnanti di sfruttare il film in classe sull’arco di
1–2 lezioni. L’accento è messo soprattutto sul riconoscimento
dell’importanza del riso in quanto alimento di base in gran
parte del mondo e sulla comprensione dei meccanismi della cooperazione allo sviluppo. Il DVD contiene pure altri sei documentari le cui tematiche possono essere correlate all’argomento
«Riso per tutti nel Laos», favorendo in tal modo la ricerca di parallelismi o disparità fra paesi che vivono situazioni distinte ma
spesso simili.
Questo DVD si inserisce pure in un’offerta pedagogica di più ampio respiro attorno alla tematica «Cooperare allo sviluppo». Si
tratta di nove moduli didattici che comprendono una parte teorica, suggerimenti educativi e schede per allieve e allievi, in versione su carta o da scaricare.
www.cooperazione-sviluppo.ch
Per andare oltre
Fare pace con la terra
Vandana Shiva è diventata una delle più importanti
testimonial delle lotte per la difesa dell’ecosistema,
contro il saccheggio delle risorse naturali che le grandi
multinazionali da tempo perseguono, senza alcun rispetto
per le popolazioni e i luoghi. Contro questo saccheggio
si sta formando la consapevolezza che pone al centro
i diritti di Madre Terra (ulteriori informazioni a pagina 13).
Mystery – Acqua virtuale: l’esempio del cotone uzbeko
Un Mystery è una forma d’apprendimento che promuove
l’interdisciplinarità di pensiero e ha l’obiettivo di
determinare e riflettere sulla complessità delle interrelazioni globali nel nostro quotidiano (ulteriori informazioni
a pagina 11).
Aiuto, sviluppo autonomo, responsabilità
Trovate ulteriori informazioni su questo DVD a pagina 11.
11
Agricoltura
Consiglio
Dimmi cosa mangi
Editore Alliance Sud, Bern
Anno di pubblicazione 2007
Media Fotolinguaggio con dossier pedagogico
Articolo n.o FES07-03
Prezzo CHF 39.–
Consigliato da 9 a 14 anni
16 famiglie situate nei cinque continenti, con tutto ciò
che mangiano durante una settimana... ma mangiare è
ben più che la semplice assunzione di alimenti!
16 magnifiche fotografie a colori, in formato A3, per
gettare uno sguardo al di là e al di sopra del piatto in cui
mangiamo ogni giorno. Le foto sono accompagnate da
un dossier didattico che propone un’ampia scelta di
attività adattabili a tutti i livelli.
Uno strumento indispensabile per delle attività centrate
su temi come: alimentazione ieri e oggi, qui e altrove,
carenza e abbondanza, politica e globalizzazione,
commercio e acquisti, produzione e dipendenze alimentari.
Adatto, grazie al grande formato delle foto, al lavoro di
gruppo. Ottenibile anche in francese e tedesco.
Aiuto, sviluppo autonomo,
responsabilità - Come funziona la cooperazione allo
sviluppo?
Editore Film per un solo mondo; Bern
Anno di pubblicazione 2011
Media DVD/DVD-Rom (7 film in D/F/I)
Articolo n.o FES11-09
Prezzo CHF 60.–
Consigliato a partire da 11 anni
La globalizzazione ha reso
necessaria una cooperazione mondiale quale
conseguenza delle sfide
attuali quali per esempio i
flussi migratori, il cambiamento climatico, la sicurezza
alimentare o la distribuzione
iniqua della ricchezza.
I piccoli cuochi – Ricette da
tutto il mondo
Editore UNICEF Italia
Anno di pubblicazione 2007
Media libro di cucina e ricettario
Articolo n.o FES10-03
Prezzo CHF 25.80
Consigliato a partire da 4 anni
Questo libro di cucina ti farà
fare un viaggio intorno al
mondo. nelle sue pagine
sono presentati i piatti
preferiti dai bambini di diversi
Paesi. Passo dopo passo si
possono realizzare le ricette
scoprendo l’infinita varietà
di cibi, piatti e gusti di tutto il
mondo, oltre al desiderio di
saperne di più sui bambini.
Consiglio
L’alimentazione
a piccoli passi
Autrice Michèle Mira Pons
Editore Motta Junior; Milano
Anno di pubblicazione 2008
Media libro per ragazzi
Articolo n.o FES11-06
Prezzo CHF 12.40
Consigliato a partire da 7 anni
Perché quando mangi un piatto di pastasciutta hai l’energia necessaria per una lunga corsa? Sei il solo a preferire
le patatine fritte all’insalata? Per quale ragione è buona
regola consumare tutti i giorni frutta e verdura? È
possibile eliminare completamente la carne dalla dieta?
Per diventare grandi, mantenersi in forze e non ammalarsi, dobbiamo nutrirci regolarmente e consumare
un po’ di tutto. Imparando a conoscere meglio gli alimenti
e a cucinarli, mangiare diventa un piacere... Anzì, una
vera festa!
Il libro presenta i vari aspetti legati all’alimentazione dal
percorso nel corpo, al fabbisogno quotidiano, alla storia
e alle abitudini alimentari nel mondo, alla provenienza
dei cibi fino ai pericoli per la salute, con alcune semplici
ricette e un quiz finale.
100 domande sul cibo - manuale di sopravvivenza tra il
supermercato e la tavola
Autore Stefano Carnazzi
Editore Edizioni Ambiente; Milano
Anno di pubblicazione 2009
Media Libro
Articolo n.o FES11-01
Prezzo CHF 19.80
Consigliato a partire da 11 anni
In 100 domande i timori e le
incertezze che caratterizzano il nostro rapporto con
l’alimentazione e il cibo.
Nelle risposte un aiuto a
comprendere la realtà del
nostro sistema alimentare e
delle buone pratiche su come
comprare meglio e sano.
.
Mystery – Acqua virtuale:
l’esempio del cotone uzbeko
Autore Martin Seewer
Editore éducation21; Bern
Anno di pubblicazione 2013
Media mystery con dossier pedagogico
Articolo n.o FES04-10
Prezzo gratuito (scaricabile come PDF)
Consigliato a partire da 11 anni
Grazie al mystery, sulla base
di una domanda chiave e di 24
cartoline con informazioni
diverse, gli allievi provano a
comprendere le relazioni che
esistono fra il cotone, la vita
dei pescatori nel mare di Aral,
il consumo dei vestiti da noi e
l’utilizzo dei pesticidi.
12
Agricoltura
Consiglio
Commercio mondiale:
equo o iniquo?
Autori AAVV
Editore Film per un solo mondo, Bern
Anno di pubblicazione 2009
Media DVD/DVD-Rom (3 film in D,F,I)
Articolo n.o FES10-01
Prezzo CHF 45.–
Consigliato a partire da 11 anni
«Arance amare – Suco justo» è un rap che racconta la
storia di Pedro, un ragazzo che raccoglie arance sognando una vita migliore. La canzone illustra il rapporto
che sussiste tra il nostro comportamento in veste di
consumatori e la produzione nei paesi in via di sviluppo.
«Coffee to go» tematizza la materia prima più scambiata
del mondo. Ma da dove arriva e chi ci guadagna? Il film
racconta la globalizzazione che di regola penalizza i
paesi coltivatori e mostra un’alternativa: una cooperativa
di coltivatori in Uganda.
«Chicken Curry per il mercato mondiale» il mercato
globale di pollame è agguerrito e ciò si fa sentire soprattutto sui piccoli produttori. Tuttavia vi sono anche
barlumi di speranza: in Asia e Africa, ma anche in Svizzera, sempre più persone iniziano a impegnarsi a favore
delle piccole aziende.
La tela del ragno
Il mercante d’acqua
Autori M. Dotti, G. Fornaio, M. Lepratti
Editore EMI; Bologna
Anno di pubblicazione 2006
Media libro
Articolo n.o FES06-14
Prezzo CHF 21.50
Consigliato per docenti
Autore Francesco Gesualdi
Editore Feltrinelli; Milano
Anno di pubblicazione 2007
Media racconto per ragazzi
Articolo n.o FES13-01
Prezzo CHF 11.70
Consigliato a partire da 11 anni
Un manuale centrato sui
pregiudizi più diffusi sulla
povertà nel mondo, che aiuta
ad accompagnare i giovani
verso la conoscenza e la
comprensione critica delle
problematiche attuali,
formando in loro le condizioni
per una cittadinanza attiva e
consapevole.
Sergio, giovane giramondo,
arriva sull’Isola di Terra
Secca. La comunità che
incontra sembra aver
scoperto la formula dell’utopia sociale, una convivenza
all’insegna della solidarietà
e dei beni comuni.
La vita scorre serena fino a
quando sopraggiunge una
terribile siccità.
Consiglio
Il cuoco leggero
Manuale per un cibo ecologico
e solidale quotidiano
Autrice Marinella Correggia
Editore Altraeconomia edizioni; Milano
Anno di pubblicazione 2010
Media libro
Articolo n.o FES10-10
Prezzo CHF 7.40
Consigliato a partire da 11 anni
Il rispetto di Madre Terra come pane, e per companatico la
giustizia globale: questo manuale mette in tavola un cibo
«diverso», ecologico e solidale, locale e cosmopolita,
vegetale e salutare, rapido da preparare e anche economico. Ecco allora come ridurre la nostra impronta
ecologica, a partire dalla scelta delle materie prime e
dalla spesa quotidiana fino alle stoviglie.
La prima parte del manuale comprende una serie di
«saggezze alimentari» sulle emergenze ambientali e
sociali nel mondo. Nella parte centrale ci sono delle
riflessioni sulle nostre abitudini con consigli per fare
meglio: partendo dagli acquisti fino alla spazzatura.
Nella parte finale invece propone 100 ricette veg-italiane
alla portata di tutti, da provare anche in compagnia e
in pubblico, per ispirare le tavole altrui.
Rose e spine - Un fiore tra
simbologia e business
Autrice Alessia Carrer
Editore EMI; Bologna
Anno di pubblicazione 2007
Media libro a capitoli con DVD (39’)
Articolo n.o FES09-09
Prezzo CHF 28.–
Consigliato a partire da 15 anni
Il mercato delle rose e la
filiera produttore-consumatore. In particolar modo l’uso
di pesticidi, la sostenibilità e
le condizioni di lavoro. Temi
ripresi dal filmato allegato
«Il viaggio di una rosa» che si
riferisce alla produzione
di rose in Ecuador e il loro
viaggio fino in Ticino.
Il caffè
Autrice Tatjana Bassanese
Editore EMI; Bologna
Anno di pubblicazione 2005
Media libro a capitoli con DVD (25’)
Articolo n.o FES09-11
Prezzo CHF 28.–
Consigliato a partire da 15 anni
Questo piccolo libro racconta
la grande storia del caffè:
da chi è coltivato, a quali
condizioni e le nuove strade
che percorre per giungere
fino a noi grazie al Commercio
equo e solidale, che restituisce dignità al lavoro di tutti
coloro che lo producono.
Il tutto visto sotto il profilo
etico e sociale.
13
Nuovo nell’assortimento
La patata radioattiva
Economia!
Autrice Silvia Forzani
Editore Girotondo; Torino
Anno di pubblicazione 2011
Media Libro illustrato
Articolo n.o FES14-01
Prezzo CHF 21.05
Consigliato da 4 anni
Autori Davide Ciferri, Stefano Di Colli
Editore Lapis; Roma
Anno di pubblicazione 2012
Media libro a capitoli
Articolo n.o FES14-02
Prezzo CHF 18.85
Consigliato a partire da 11 anni
Quando una serie di strabilianti eventi avvengono tutti
nello stesso istante,
possono accadere le cose
più straordinarie, come la
nascita di una SuperPatata!
Un testo divertente unito a
illustrazioni dal grande
potere suggestivo, che
propongono un argomento di
grande attualità.
Come funziona l’economia?
Perché ci sono le crisi
finanziarie e si pagano le
tasse? Cos’è lo sviluppo
sostenibile? E lo spread? Il
libro spiega l’economia in
modo esauriente e comprensibile, con esempi di vita
quotidiana, curiosità storiche,
illustrazioni e interviste ai
protagonisti storici.
Io come te
L’acqua e il mistero
di Maripura
Autrice Chiara Carminati
Editore Fatatrac; Casalecchio di Reno
Anno di pubblicazione 2013
Media libro illustrato
Articolo n.o FES14-03
Prezzo CHF 24.50
Consigliato a partire da 4 anni
Storia dei semi
Autrice Vandana Shiva
Editore Feltrinelli Kids; Milano
Anno di pubblicazione 2013
Media libro a capitoli
Articolo n.o FES14-04
Prezzo CHF 18.85
Consigliato a partire da 8 anni
Una fiaba estremamente
attuale che, attraverso la
storia del paese di Maripura,
riesce a trasmettere con
semplicità e immediatezza
anche ai più piccoli il valore
dell’acqua come bene
dell’umanità e diritto di tutti.
Comprendere la biodiversità
e la straordinaria ricchezza
delle piante utili all’uomo
che si trovano in natura
e raccontare la magia della
diversità per preservarla
e costruire una coscienza
ecologica: questo è il
messaggio di Vandana Shiva.
Straniero… strabianco
Fare pace con la terra
Mare chiuso
Autrice Paola Capriolo
Editore Edizioni EL; S. Dorligo della Valle
Anno di pubblicazione 2011
Media racconto per ragazzi
Articolo n.o FES14-05
Prezzo CHF 15.25
Consigliato a partire da 11 anni
Autrice Nadia Cerchi
Editore Il ciliegio; Lurago d’Erba
Anno di pubblicazione 2012
Media racconto per ragazzi
Articolo n.o FES14-06
Prezzo CHF 14.50
Consigliato da 5 a 7 anni
Autrice Vandana Shiva
Editore Feltrinelli; Milano
Anno di pubblicazione 2012
Media libro
Articolo n.o FES14-07
Prezzo CHF 26.10
Consigliato a partire da 15 anni
Autori Stefano Liberti, Andrea Serge
Editore minimum fax; Roma
Anno di pubblicazione 2013
Media libro con DVD (60’)
Articolo n.o FES14-08
Prezzo CHF 18.85
Consigliato a partire da 13 anni
Giovani teppisti danno fuoco
a un immigrato che finisce in
ospedale. Uno di loro però
decide di aiutarlo: andrà lui a
vendere le rose, travestito.
È l’inizio di una spiazzante
avventura e sperimentazione
di umiliazioni, intolleranza e
razzismo.
Il libro aiuta a riflettere sul
l’importanza di saper
accogliere nuovi compagni
stranieri o con diverse abilità,
mettendosi nell’ottica del
«come mi sentirei io se fossi
al suo posto». Attraverso un
ribaltamento di prospettiva
insegna ad affrontare i
cambiamenti senza pregiudizi e senza paura.
Questo libro documenta la
guerra in atto contro la Terra
e i suoi abitanti, ma anche la
lotta in sua difesa, per il
diritto dei popoli a godere del
suolo e dell’acqua, delle
foreste, delle sementi e della
biodiversità.
Un implacabile documentario
di denuncia, con testi di
approfondimento, che
offrono la testimonianza
della complicità dell’Italia in
una scandalosa violazione
dei diritti umani condannata
dalla Corte europea dei diritti
dell’uomo di Strasburgo.
Offerte speciali
Spot spot, la pubblicità
spiegata ai ragazzi!
Noi in gioco: giochi e attività
per stare meglio con gli altri
Autore Emanuele Fucecchi
Editore EMI; Bologna
Anno di pubblicazione 2006
Media libro
Articolo n.o FES06-12
Prezzo CHF 11.55 (invece di 16.50)
Consigliato da 9 a 14 anni
Autrici R. Dalfonso, L Parolini, I. Politi
Editore EGA; Torino
Anno di pubblicazione 2007
Media Libro
Articolo n.o FES09-06
Prezzo CHF 22.50 (invece di 25.00)
Consigliato a partire da 11 anni
La pubblicità fa nascere
dentro di noi il desiderio di
comprare tante cose. La
sfida proposta nel libro è di
capire i meccanismi della
pubblicità da un punto di
vista globale, per attribuirle
un ruolo adeguato: divertente, utile, a volte geniale,
ma non maestra di vita.
La camicia di Giuha
Stellaluna
Autore Kamal Attia Atta
Editore EMI; Bologna
Anno di pubblicazione 2002
Media Libro illustrato
Articolo n.o FES02-08
Prezzo CHF 9.60 (invece di 12.00)
Consigliato a partire da 7 anni
Autrice Janell Cannon
Editore Semi di luce; Vicenza
Anno di pubblicazione 2000
Media Racconto per bambini
Articolo n.o FES00-02
Prezzo CHF 12.90 (invece di 21.50)
Consigliato da 4 a 10 anni
Il libro propone un articolato
itinerario didattico che
offre agli insegnanti pratici
strumenti operativi per
consolidare alcune delle
abilità sociali dei ragazzi,
come la capacità di ascolto,
la collaborazione e il rispetto
delle regole. Con suggerimenti per la pratica in classe.
Raccolta di alcune favole del
patrimonio popolare del
mondo arabo: vuole mostrare
l’esperienza quotidiana, la
sensibilità e la filosofia di
vita di milioni di persone, che
ancora oggi sentono proprie
queste storie.
Il libro, riccamente illustrato,
è scritto in italiano e in lingua
araba.
La diversità, l’altro e
l’amicizia interculturale
vissuta dal punto di vista di
una pipistrellina separata
dalla madre prima di aver
imparato a volare che viene
accolta in un nido di uccelli.
Al di là della loro diversità, i
piccoli scopriranno l’essenza
dell’amicizia in modo
toccante e divertente.
Didattica interculturale
della musica
Didattica interculturale della
matematica
New Media, Internet e intercultura
Intercultura, ambiente,
sviluppo sostenibile
Autore Maurizio Disoteo
Editori EMI; Bologna, Quaderni
dell’interculturalità 7
Anno di pubblicazione 1998
Media libro
Articolo n.o FES01-12
Prezzo CHF 5.50 (invece di CHF 11.–)
Consigliato per docenti
Autrice Anna Maria Cappelletti
Editori EMI; Bologna, Quaderni
dell’interculturalità 16
Anno di pubblicazione 2000
Media libro
Articolo n.o FES00-01
Prezzo CHF 5.50 (invece di CHF 11.–)
Consigliato per docenti
Autori Aluisi Tosolini, Sebi Trovato
Editori EMI; Bologna, Quaderni
dell’interculturalità 19
Anno di pubblicazione 2001
Media libro
Articolo n.o FES01-03
Prezzo CHF 5.50 (invece di CHF 11.–)
Consigliato per docenti
Autore Esoh Elamé
Editori EMI; Bologna, Quaderni
dell’interculturalità 23
Anno di pubblicazione 2002
Media libro
Articolo n.o FES03-11
Prezzo CHF 5.50 (invece di CHF 11.–)
Consigliato per docenti
La musica non è un linguaggio universale: il testo
mostra come si possa
giungere a una maggiore
comprensione di società
e culture attraverso
l’approfondimento delle
loro specifiche produzioni
musicali.
La matematica come una via
d’interazione e dialogo con
altre culture. Dalla lettura
interculturale della storia dei
numeri all’apprendimento dei
calcoli, con indicazioni
metodologiche per un
coinvolgimento sia cognitivo
che emozionale.
Il testo vuole precisare il
significato delle nuove
tecnologie in chiave educativa e la relazione tra queste
e l’educazione interculturale, superando i luoghi
comuni che anche a livello
educativo, si cristallizzano
attorno al loro uso.
Intercultura, ambiente e
sviluppo sono profondamente interconnessi.
L’educazione interculturale
porta alla luce l’intreccio dei
grandi problemi del mondo
e fa comprendere i legami
che stringono ciò che è vicino
a ciò che è lontano.
15
é21 ha una nuova sede
Vendita e prestito
Dopo anni di permanenza nel quartiere di Besso a Lugano,
la fondazione éducation21 ha traslocato la propria sede nel
Sopraceneri, in una delle piazze più caratteristiche della
Svizzera italiana: Piazza Nosetto a Bellinzona.
Fondazione éducation21
Piazza Nosetto 3
6800 Bellinzona
T +41 91 785 00 21
[email protected]
NOVITÀ: nella Svizzera italiana la sede è aperta al pubblico il
mercoledì pomeriggio dalle 14.00 alle 17.00.
Fuori orario è necessario richiedere un appuntamento.
Per Oliviero Ratti, uno dei vantaggi dello spostamento sta nel
fatto che finalmente la sede si trova in centro città, in mezzo alla
gente e facilmente raggiungibile vista la vicinanza della stazione ferroviaria. «L’attività di éducation21 ha sempre voluto
essere vicina al territorio e in questo senso i nuovi spazi ci permetteranno di essere un punto d’incontro per le persone interessate a conoscere i progetti sostenuti da é21».
Dal canto suo Roger Welti è particolarmente fiero dello spazio
d’accoglienza ed espositivo che dispone di una biblioteca di consultazione (con libri, riviste e una postazione internet) e l’esposizione completa dei materiali didattici in vendita in lingua italiana. Inoltre ci sono alcuni tavolini dove ci si può mettere
comodi per leggere o scambiarsi opinioni: «Finalmente abbiamo
uno spazio accogliente per ricevere i docenti interessati al nostro materiale e alle nostre tematiche».
Mentre Fabio Guarneri – in forza alla fondazione da inizio febbraio, ma già coordinatore della «Giornata ESS» dal 2005 – vede
di buon occhio la possibilità di usufruire di un’ampia sala ben
equipaggiata per incontri e conferenze sull’educazione allo sviluppo sostenibile, il tutto in un luogo centrale e aperto: «Ora
abbiamo le potenzialità per essere la piattaforma ideale che
mette in rete tutti gli attori che si adoperano o che sono interessati all’ESS nella Svizzera italiana».
La nuova sede è aperta al pubblico il mercoledì pomeriggio dalle
14.00 alle 17.00 e sarà possibile vedere i materiali in vendita, consultare la biblioteca e ricevere informazioni sul sostegno finanziario di progetti scolastici e sulle altre prestazioni.
I prezzi riportati sono soggetti a possibili variazioni e/o modifiche senza alcun obbligo di preavviso.
Le spese di spedizione sono escluse.
I materiali didattici che trovate in vendita da noi, in gran parte
sono disponibili anche in prestito presso i centri didattici:
Centri didattici
Viale Stefano Franscini 32 | Stabile Torretta | 6500 Bellinzona
T +41 91 814 63 11 | F +41 91 814 63 19
[email protected]
Via Vergiò 8 | 6932 Breganzona
T +41 91 815 60 21 | F +41 91 815 60 24
[email protected]
www.ti.ch/scuoladecs
Alcuni materiali si trovano pure nelle biblioteche scolastiche.
A questo scopo consigliamo di consultare il catalogo scolastico del sistema bibliotecario cantonale per fare una ricerca.
Sistema bibliotecario
www.sbt.ti.ch > Catalogo scolastico – SBS01
Le risorse presentate su ventuno e inerenti altri temi si trovano su
www.education21.ch > shop
Ulteriori approfondimenti e collegamenti attivi si trovano su
www.education21.ch > ventuno
Impressum
ventuno Informazioni e materiale pedagogico destinato all’educazione allo sviluppo sostenibile (ESS) in Svizzera.
Editore éducation21, Monbijoustrasse 31, 3011 Bern | Edizione numero 1 del febbraio 2014 | Il prossimo numero è previsto in giugno 2014 (appare 3–4 volte all’anno)
Redazione Ueli Anken, Delphine Conus Bilat, Tommaso Corridoni, Manuela Ghezzi, Cinzia Pradella, Urs Kocher, Luca Reggiani, Roger Welti | Fotografie Res Haeschbacher (p1-2-16),
Pierre Gigon (p3), DFA-SUPSI (p4-6-7-8-9), Film Du riz pour tous au Laos (p10), Roger Welti (p.15-16) | Impaginazione Kinga Kostyàl (responsabile), Isabelle Steinhäuslin, Roger Welti
Concetto grafico visu’l AG | Stampa Stämpfli Publikationen AG | Tiratura 18 830 tedesco, 16 080 francese, 2 300 italiano
Abbonamento l’abbonamento è offerto gratuitamente agli utenti e ai partner di éducation21, così come a tutte le persone interessate all’ESS in Svizzera.
Sottoscrizione su www.education21.ch | contatto
www.education21.ch | Facebook, Twitter: education21ch, #e21ch | [email protected]
éducation21 la fondazione éducation21 coordina e promuove l’educazione per uno sviluppo sostenibile (ESS) in Svizzera,
in qualità di centro di competenza nazionale per le scuole obbligatorie e le medie superiori su mandato della Conferenza svizzera
dei direttori cantonali della pubblica educazione, della Confederazione e delle istituzioni private.
A colpo d’occhio
Samsara
Film del 2011, senza dialogo o testo descrittivo, girato su
cinque anni in 25 Paesi, che ci trasporta in luoghi sacri, zone
sinistrate, siti industriali, e meraviglie naturali.
Una sequenza affronta, in particolare, il tema degli allevamenti intensivi: inizia con il pollame risucchiato da due spazzole su di un nastro trasportatore e spinto verso dei cassettoni, successivamente vi sono il macello e la pulizia e infine i
bovini che ruotano in una macabra giostra.
Ma la sequenza più agghiacciante è, forse, quella dell’allattamento dei giovani maiali attaccati a una scrofa fatta crescere all’inverosimile e bloccata in uno spazio angusto.
Dall’allevamento intensivo le immagini passano alle cucine
dei fast food e da qui agli scaffali e alle casse dei supermercati, quindi alle tavole dei fast food.
Low cost nel piatto
La sequenza (durata 06’15’’) è scaricabile dal sito vimeo:
http://vimeo.com/73234721
Nel mese di gennaio la trasmissione «Patti chiari» si è occupata del cibo a buon mercato. I giornalisti hanno analizzato
dei prodotti seguendone tutta la filiera, confrontandoli con
prodotti simili più cari e soprattutto hanno tentato di rispondere ad alcune domande fondamentali: quali conseguenze ci
sono sulla materia prima? Che cosa mangiamo veramente? Ci
sono rischi per la salute? Senza dimenticare il gusto: sono
anche buoni?
come anche l’intero documentario (durata 102’):
http://vimeo.com/60455342
La trasmissione si può rivedere in streaming sul sito della RSI
(durata 1h17’46’’): www.rsi.ch/pattichiari/node/5021
P.P.
CH-3011 Bern
01
2014
ventuno
Agricoltura