Giugno 2014 a Salerno La Manifestazione Nazionale Il VII

Trimestrale Anno XVII N. 2/2014 aprile/giugno – Poste Italiane SpA Spedizione in A.P. 70% Roma Aut. N. C/RM/56/2012
Giugno 2014 a Salerno
La Manifestazione
Nazionale
Il VII Congresso
Nazionale
Ordinario
In alto:
il Congresso al lavoro
A sinistra:
in battello verso la
costiera amalfitana
In basso:
a Pompei
NOTIZIARIO
Anse
N. 2/2014
Direttore Responsabile
Franco Pardini
Editore
Associazione Nazionale
Seniores Enel
Associazione di
solidarietà tra dipendenti
e pensionati delle
aziende del Gruppo Enel
Viale Regina Margherita,
125 – 00198 Roma
Iscr. ROC n.14740
Comitato di redazione
Francesca Bracchetti
Pasquale Cutino
Carlo Daccò
Prospero Figundio
Federico Memo
Giovanni Salvini
Domenico Tresca
Inquestonumero:
Prima
linea
4
Voci
dall’Anse
24
- Cannavinelle, la tragedia ed il ricordo
- Cartoline dalla Toscana
- Storie di nostri Soci
Pensieri
e parole
40
- Strada facendo
Enel News
42
- Enel Energia porta l’efficienza energetica nelle
piazze italiane
- Enel nomina il nuovo CdA con Francesco Starace
nuovo Ad e Direttore Generale
Periscopio
46
- Il bocciodromo di Torre de’ Passeri
- Profumo di città
- Il VII Congresso dell’Anse
- Il Raduno nazionale
Editing
Monica Guido
Redazione
e Amministrazione
Viale Regina Margherita,
125 – 00198 Roma
Tel. 06.83057422
06.83057390
Fax 06.83057440
Impaginazione
e fotolito
Aleteia
Communication S.r.l.
Stampa Tipografia
Facciotti S.r.l. – Roma
Questo numero è stato
edito in 19.000 copie.
Pubblicazione fuori
commercio
Reg. Tribunale
di Roma n. 197/98
del 20 marzo 1998
Edizione telematica:
Reg. Tribunale
di Roma n. 405/07
del 18 settembre 2007
Questo periodico
è associato
alla Unione Stampa
Periodica Italiana
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i lavoratori che abbiano comunque maturato un periodo di servizio in aziende del
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Anche per l’anno 2014 la quota associativa è rimasta invariata:
16€ per i lavoratori in servizio ed in pensione del Gruppo Enel
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5€ per i familiari in possesso dei requisiti che si iscrivono
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che ti interessa sulla cartina d’Italia riportata nella prima pagina del sito.
Editoriale
C
Documento
programmatico e
cariche nazionali
per il prossimo
quadriennio
ari Amici,
la vita associativa, soprattutto in questo ultimo scordi Franco Pardini
cio di quadrimestre, è stata molto intensa. Due
eventi l’hanno fatta da padrone; li cito in successione cronologica: la nostra Manifestazione nazionale
ed il Congresso ordinario. Entrambi gli eventi si sono svolti a Salerno ed entrambi sono meritevoli di commento. Ovviamente, si tratta di eventi di importanza nettamente
diversa.
Comincio dal Congresso, nel corso del quale, oltre alla definizione delle linee programmatiche alle quali dovranno ispirarsi le attività, vengono eletti i nuovi Organi direttivi nazionali che governeranno l’Associazione per il prossimo quadriennio.
Cercando di evitare l’enfasi con la quale spesso si commentano gli eventi importanti,
mi sentirei comunque di osservare che è stato un Congresso di svolta, con il quale è
stata profondamente rinnovata l’équipe dirigente: sono nuovi i due Vice Presidenti ed
i quattro componenti del Comitato Direttivo Nazionale. Anche negli altri Organi, seppure non in maniera così pervasiva, vi sono stati dei cambiamenti.
Sarà naturalmente il futuro a giudicare della bontà o meno delle scelte congressuali.
In questa sede, oltre ad un doveroso ringraziamento ai vecchi componenti degli Organi sociali, mi sento solo di rassicurare i nostri Soci, ossia tutti voi, dell’impegno che
sicuramente i “nuovi” non faranno mancare per continuare ad assicurare un avvenire
decoroso all’Associazione, facendosi carico delle vostre aspettative.
Voglio anche osservare, ora che la dialettica congressuale è alle spalle e, quindi, certi
commenti possono essere formulati senza il sospetto di retro pensieri, che è solo in un
contesto di sinergia, empatia e leale collaborazione da parte di tutti gli Organi Associativi centrali e territoriali, che può essere fruttuosamente assicurato un prospero futuro associativo.
La nostra Manifestazione nazionale anche quest’anno, potrei dire quest’anno più degli altri anni, ha fatto registrare un lusinghiero successo: le notizie più dettagliate le
troverete nel seguito del giornale. Qui mi piace richiamare, con compiacimento, l’interesse che i partecipanti hanno manifestato per l’evento culturale, nel corso del quale è stato trattato il tema – molto sentito – del nuovo ruolo degli anziani nella famiglia
di oggi. Le prospettive di approfondimento, coltivate da due eminenti docenti, un sociologo ed una pedagoga, si sono rivelati fruttuosamente complementari e sicuramente ci hanno arricchito. Direi che ci ha arricchito anche il programma turistico: la visita agli scavi di Pompei (con l’assistenza di guide altamente specializzate) e la visita
dal mare alla costiera amalfitana ed ai suoi pregevoli monumenti. Naturalmente anche i momenti di socializzazione, a tavola, sono stati gradevoli, allietati dalla benaugurante presenza di taluni graziosi bambini, nipoti di nostri Soci. La chiusura, in bellezza, con una compagnia napoletana di canto e ballo era…quello che ci voleva!
Poi, inevitabilmente c’è stato, c’è, il ritorno alla prosa della vita, alla quotidianità della
esistenza. Ci siano di sollievo i momenti lieti passati assieme, augurandoci di esserci
anche il prossimo anno.
Un caro saluto a tutti voi
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Prima Linea
Il VII Congresso nazionale Anse
Si è svolto a Salerno, il 17 e 18 giugno 2014.
I temi principali sono: la redazione del Documento programmatico;
l’elezione delle nuove cariche nazionali.
T
Anse Nazionale
Inizia il Congresso
Il Congresso si apre alle 9,30 di martedì 17 giugno:
sono presenti i titolari uscenti delle cariche nazionali, i Presidenti di Sezione ed i 50 Delegati eletti
dalle Sezioni: in tutto 79 convocati (8 dei quali,
non potendo intervenire, hanno conferito delega),
più un folto gruppo di osservatori delle Sezioni.
Dopo l’appello, si procede ai consueti adempimenti preliminari: elezione per acclamazione del Presidente del Congresso (Angelo Pruzzo, Presidente
della Sezione Liguria), cui spetta la gestione dei lavori congressuali, e di due collaboratori (Vincenzo
De Blasiis, Delegato della Sezione Basilicata; Laurentino Menchi, Presidente della Sezione Toscana).
Segue l’elezione – sempre per acclamazione – della Commissione elettorale (Giuliana Biancini, Delegata della Sezione Lombardia; Raffaele Demattè,
Presidente della Sezione Trentino Alto Adige; Serafino Freddi, Presidente della Sezione Marche;
Sergio Meloni, Presidente della Sezione Piemonte
e Valle d’Aosta; Luigi Punzi, Presidente della Sezione Basilicata) e della Commissione per la redazione
del Documento programmatico (Raffaele Casalini,
Presidente della Sezione Puglia; Francesco Cibin,
Presidente della Sezione Veneto; Quintino Jirillo,
Presidente della Sezione Calabria; Enzo Severini,
Presidente della Sezione Umbria; Pietro Solli, Presidente della Sezione Sicilia).
Il Presidente del Congresso comunica che Luigia Di
Bonaventura (Delegata della Sezione Campania)
4
assisterà il Segretario nazionale Giovanni Salvini
per gli adempimenti connessi alle operazioni elettorali, rammenta che alle ore 17,00 scade il termine per la presentazione delle candidature ed invita i convocati a prenotare gli interventi per il dibattito congressuale.
Quindi il Presidente nazionale uscente svolge la relazione sullo stato dell’Associazione.
La relazione del Presidente nazionale
Lo Statuto, com’è noto, prevede all’art. 24, comma
5, che in occasione del Congresso, il Presidente svolga una relazione “morale, politica e finanziaria” e
formuli poi le sue considerazioni sullo stato dell’Associazione.
È in assolvimento di tale impegno che avviene questo mio intervento.
Mi atterrò a questo ideale itinerario, intendendo essere sobrio e attento soprattutto ai fatti: come eravamo all’inizio del quadriennio; come siamo ora; gli
eventi significativi accaduti, le prospettive future.
Come eravamo
Dal Bilancio 2010, risulta che la base associativa era
costituita da 22.905 Soci, così articolata: 2.012
(8,8%) Soci in servizio; 18.754 (81,9%) Soci pensionati; 1.805 (7,9%) Soci superstiti e 334 (1,4%) Soci
familiari.
La base associativa era sostanzialmente invariata rispetto al 2006 (22.672 Soci). La quota unitaria media pagata era pari a 15,5 euro, quindi prossima ai
16 euro essendo limitata l’incidenza dei Soci con
quota ridotta.
Dal punto di vista della consistenza patrimoniale, rilevabile dall’ammontare dei Fondi in essere (Fondo
patrimoniale e Fondi per attività varie), il consuntivo 2010 evidenziava un “capitale” di 774.194,61
euro; unitariamente 33,8 euro per Socio.
Il 2010 si era poi chiuso con un avanzo di 18.518,70
euro, somma algebrica di un attivo di gestione maturato in 12 Sezioni (13 con la Sede nazionale) e di
un disavanzo registrato in 7 Sezioni.
Il mix però è diverso e da un certo punto di vista sicuramente fonte di attenzione:
• i Soci in servizio sono 1.732 (7,2%);il decremento, rispetto al 2010 è stato di 280 unità, in % del
14%;
• i Soci in quiescenza 15.912 (65,8%), con un decremento di 2.842 unità; in % 15,1;
• i Soci superstiti 1.630 (6,7%) ed i Soci familiari
4.920 (pari al 20,3%).
In altre parole, la tenuta dalla base associativa è stata assicurata da una significativa adesione di Soci
familiari (a tariffa ridotta), che hanno compensato i
decrementi registrati nell’universo “dipendenti e
pensionati”, che costituiscono, meglio devono comunque costituire, la base associativa prioritaria.
La modifica del mix di composizione dei Soci è evidenziata significativamente dalla riduzione della
quota media unitaria, che si è ridotta a 13,4 euro
con un decremento del 13,4% rispetto al 2010, proprio per l’aumentata incisiva incidenza dei Soci a
quota ridotta. Nel biennio 2012-2013 per effetto
delle nuove modalità di iscrizione dei soci familiari,
si è registrato un decremento complessivo di entrate pari a circa 26.000 euro.
Dal punto di vista della consistenza patrimoniale, il
patrimonio (sempre come somma del Fondo patrimoniale e dei Fondi speciali) ammonta, a fine
2013, a 1.011.247,38 euro, con un incremento
del 23,7% rispetto al 2010; unitariamente 41,8
euro per Socio, rispetto ai 33,8 di inizio quadriennio, come sopra evidenziato.
Come siamo
La stessa fotografia, prendendo a riferimento il consuntivo 2013, evidenzia la seguente situazione:
i Soci sono 24.194, ed hanno fatto registrare un incremento del 5,6% rispetto al 2010.
5
Il 2013 si è concluso con un avanzo di gestione di
48.120,07 euro, somma algebrica dei risultati positivi di 15 Sezioni, e della Sede nazionale, e dei risultati
negativi di 4 Sezioni (due dei quali di importo assolutamente trascurabile). Anche negli anni intermedi,
2012 e 2013, si sono registrati risultati non dissimili.
L’avanzo di gestione cumulato nel quadriennio è stato pari a 151.320,43 euro.
Se ne può concludere, se si conviene che i numeri richiamati siano significativi (per me lo sono, anche se
potrebbero essercene altri):
- che l’Associazione, per quanto riguarda la base associativa, continua ad avere un buon radicamento,
anche rapportato al continuo decremento dei dipendenti di ENEL Italia, pari a 34.451 a fine anno 2013;
- che l’Associazione dispone di una dotazione patrimoniale del tutto congrua, anzi qualcuno la potrebbe considerare “eccessiva”, se rapportata ai consolidati volumi di attività. Ma, a mio avviso, e mi permetto di sottoporlo all’attenzione dei nuovi Organi direttivi, andrebbe approfonditamente discussa anche la
politica delle “contribuzioni” (termine che andrebbe
tra l’altro univocamente definito). Se si teorizza e soprattutto si pratica la politica del, semplifico, “tutto a
carico del socio” non ci si può meravigliare se a fine
anno si realizzano degli avanzi di gestione che, comunque, rapportati al complessivo volume di affari
generato dall’ attività associativa sono modesti.
Sul tema mi riservo qualche ulteriore considerazione
di seguito.
Il tema proselitismo è stato approfonditamente
trattato nel corso del quadriennio: in questa sede
6
non ci ritorno sopra. Come novità devo informare
che ho acquisito la disponibilità dell’Azienda ad
ascoltare l’Associazione per concordare il “da farsi” al fine di sostenere la base associativa: ritengo
debba essere una delle priorità dei nuovi Organi
direttivi a tutti i livelli la definizione delle concrete iniziative da assumere non per un generico allargamento della base sociale ma, almeno questa
è la mia opinione, per la sua prioritaria “riqualificazione”, ponendo al centro della nostra attenzione i neo pensionati ed i dipendenti, che sono
la base istituzionale di elezione che tra l’altro garantisce il più sicuro collegamento con l’Azienda.
Ma la vita associativa è fatta innanzitutto di eventi ed è quindi opportuno dar conto, anche criticamente, di quello che è successo nel quadriennio.
I macroeventi da ricordare li traggo dalla Relazione sociale del 2013:
Anno 2010
È stato effettuato un intervento di solidarietà verso l’Abruzzo, colpito dal tragico terremoto dell’aprile 2009, consistito nella donazione di 8 apparecchi audiovisivi completi di supporto, installati
nelle stanze di cura day-hospital dei reparti Ecografia-Scintigrafia, Oncologia dermatologica,
Ematologia e Oncologia medica del Presidio
Ospedaliero S. Salvatore de L’Aquila, e di un furgone Ford Transit per trasporto di persone e materiali al Comitato Provinciale de L’Aquila del Centro
Sportivo Italiano, necessario per la realizzazione di
un progetto di integrazione sociale finalizzato a
favorire l’aggregazione dei ragazzi, attraverso
proposte sportive, e degli anziani, mediante attività culturali e ricreative. L’onere dell’intervento è
stato di € 26.651,20 cui va aggiunta una devoluzione di fondi per € 3.000 a favore della Sezione
ANSE Abruzzo per iniziative a favore dei Soci.
Posso recare testimonianza, avendo affiancato il
Presidente ANSE Abruzzo nella cerimonia di consegna, della gratitudine con la quale sono state accolte le nostre donazioni, precedute, per quanto riguarda gli apparecchi audiovisi, da una solenne
riunione alla quale hanno partecipato le massime
autorità sanitarie a amministrative dell’Ospedale.
Anno 2011
L’Associazione ha compiuto i primi venti anni dalla sua costituzione, avvenuta il 21 giugno 1991.
Quindi, l’anno è stato caratterizzato dalla celebrazione del ventennale dell’ANSE, che ha visto il
suo momento più importante nella cerimonia celebrativa svoltasi a Roma l’8 luglio 2011, nell’Auditorium dell’ENEL, alla presenza dei componenti
degli Organi centrali dell’Associazione, dei Responsabili territoriali e di una rappresentanza di
Soci convenuti da tutta Italia. Alla celebrazione
sono intervenuti numerosi alti Dirigenti del Gruppo ENEL ed i rappresentanti di altre organizzazioni ed istituzioni sociali, con le quali l’ANSE intrattiene rapporti di collaborazione o di amicizia. Nel
corso della cerimonia, il Presidente nazionale ha
tenuto una relazione rievocativa delle vicende
più significative della vita associativa.
In concomitanza della cerimonia, è stata allestita,
sempre nell’Auditorium ENEL, una mostra di do-
cumenti ed immagini, selezionati dal ricco archivio ANSE, per rievocare le tappe e gli eventi di
vent’anni di vita associativa.
L’anno del ventennale si è chiuso con la pubblicazione del Catalogo della mostra, a ricordo delle
celebrazioni. Il Catalogo, edito in 22.000 copie, è
stato distribuito gratuitamente a tutti i Soci ed ai
simpatizzanti come supplemento al numero di
Natale del Notiziario ANSE. La selezione e l’ordinamento del materiale documentale esposto nella mostra e l’allestimento del Catalogo sono stati
realizzati prevalentemente con risorse umane interne, limitando allo stretto indispensabile il ricorso a prestazioni di terzi (grafica e stampa).
È stata fornita un’importante ed apprezzata collaborazione al Progetto “C’era un volt” della Direzione della Comunicazione ENEL, iniziata già nel
2010.
Da segnalare anche la partecipazione dei componenti del CDN al Convegno organizzato dalla FIAPA a Roma a fine ottobre sul tema: “La protezione degli anziani vulnerabili: aspetti economici e
giuridici della fragilità” a conclusione del quale
venne anche approvata la “Carta universale della
protezione degli anziani vulnerabili” della quale
vi è stata data informativa a fine novembre 2011,
e che costituisce un documento di sicura rilevanza al quale, forse, non è stato dato il rilievo adeguato.
7
Anno 2012
È stato l’anno dei primi 50 anni di ENEL. L’Associazione ha risposto con impegno e slancio alle
iniziative di ENEL nelle quali è stata coinvolta,
tramite i tanti Soci protagonisti e custodi della
memoria di quegli anni. Al concorso “ENEL,
18.250 giorni di emozioni e ricordi”, riservato ai
dipendenti in servizio (in Italia e all’estero) e ai
Soci ANSE, la partecipazione dell’ANSE si è concretizzata in 208 contributi (tra foto, racconti e
video) su 611 complessivi presentati ed è risultata, in base ai giudizi formulati, qualitativamente
elevata.
Anche a livello regionale sono state organizzate,
da parte di alcune Sezioni, manifestazioni e mostre celebrative in collaborazione con le strutture
territoriali dell’Azienda.
In campo solidaristico è stato fatto un intervento
nei confronti della Sezione Emilia Romagna con
l’erogazione di 27 sussidi in denaro, per complessivi € 20.000 ad altrettanti Soci più pesantemente colpiti dall’evento sismico verificatosi nella regione nella primavera.
8
In ambito amministrativo sono stati realizzati interventi finalizzati a migliorare l’attività amministrativa e contabile.
Il primo ha riguardato la sostituzione della vecchia versione del programma di Contabilità, con
la versione più aggiornata. Con l’occasione sono
stati effettuati interventi formativi nei confronti
dei Tesorieri di Sezione circa l’utilizzo del programma e per rendere più uniforme l’applicazione dei criteri di assegnazione contabile, migliorando dal punto di vista qualitativo l’attività amministrativa delle Sezioni.
L’altro intervento ha riguardato l’avvio dell’operazione di unificazione (completata nel 2013)
delle condizioni economiche e normative che regolano i rapporti di conto corrente postale delle
19 Sezioni con Poste Italiane, con l’obiettivo di
riordinare la situazione e di razionalizzare i costi
di gestione.
Anno 2013
Per quanto riguarda l’anno 2013 l’attività si è
svolta secondo i binari consolidati: la prosecuzione delle attività di consulenza in campo previden-
ziale e fiscale e le consuete attività istituzionali
operosamente svolte ai vari livelli, certificate dai
dati del Bilancio sociale, ai quali rinvio.
Come evento meritevole di evidenziazione, deve
essere ricordato il Progetto di Gestione Soci online installato su piattaforma Internet, che ha sostituito l’applicazione basata su archivi sezionali gestiti localmente. Il progetto è stato realizzato con
il contributo di risorse interne e con il ricorso a
prestazioni professionali esterne, esclusivamente
per quanto riguarda competenze informatiche.
Da ricordare, come evento straordinario, conclusivo delle celebrazioni per i 50 anni di ENEL, la cerimonia di proclamazione dei vincitori del concorso
“ENEL, 18.250 giorni di emozioni e ricordi” alla
quale come ANSE ho partecipato con il Vice Presidente Vicario (eravamo entrambi membri della
giuria): il vincitore del primo premio assoluto
(“Scalata di un traliccio innevato”) è stato un nostro Socio della Sezione Basilicata; mentre il premio per il miglior contributo ANSE è andato ad
una Socia della Sezione Campania per una foto
d’epoca (1957: Sala perforazione Centro Meccanografico Via P.E. Imbriani, 42 Napoli”).
Come iniziative di solidarietà, in aggiunta quanto
già evidenziato, si segnala che nel periodo 2010 –
2014 la Sede nazionale è intervenuta in aiuto di
11 Soci in particolari difficoltà economiche attraverso l’erogazione di sussidi finanziari per complessivi 24.500 euro.
Fare una sintesi delle attività istituzionali svolte
nel quadriennio è complicato e comunque allungherebbe troppo questa relazione. Un sintetico
indice di attività può essere tuttavia rappresentato dal numero degli eventi organizzati e dai Soci
partecipanti (meglio, dalle partecipazioni registrate):
• 2010: 282 eventi con 16.686 partecipazioni;
rapporto partecipazioni/soci: 72,8%
• 2011: 284 eventi con 16.169 partecipazioni;
rapporto partecipazioni/soci: 64,1%
• 2012: 295 eventi con 16.252 partecipazioni;
rapporto partecipazioni/soci: 66,1%
• 2013: 292 eventi con 15.125 partecipazioni;
rapporto partecipazioni/soci: 62,5%
Le partecipazioni complessive nel quadriennio
sono state 64.232.
Le iniziative sviluppate, pur con sensibili differenze quantitative tra le Sezioni, si collocano nell’area turistico-culturale e si segmentano in due
grandi aree: i raduni, ossia le “macromanifestazioni” organizzate dalle Sezioni e di norma molto
partecipate, e gli altri eventi (gite, della durata di
uno o più giorni, incontri conviviali ed eventi vari), nettamente più numerosi – organizzati prevalentemente dai Nuclei e che sono quelli che, globalmente, registrano le partecipazioni complessive più elevate.
Senza entrare, in questa sede, nelle dinamiche
dei rapporti tra Sezioni e Nuclei, esprimo comunque il convincimento che anche per la fisiologica
tendenza all’innalzamento dell’età media dei nostri Soci, con crescenti vincoli, fisici e psicologici,
alla mobilità, il futuro associativo debba molto
poggiare su microeventi di prossimità, che non
impongano gravosi spostamenti e che consenta-
9
no al Socio di ritrovarsi in piccoli gruppi di colleghi conosciuti, che sono più propizi anche al dispiegamento di una socialità più vissuta.
Naturalmente tali eventi devono coesistere con i
Raduni che sono un momento di incontro dei Soci delle Sezioni e che sono anche un importante
momento per il rafforzamento della identità associativa.
Come è stato suggerito in passato, rinnovo un invito ai nuovi organi direttivi perché coltivino forme di collaborazione tra le Sezioni, soprattutto
tra quelle che insistono in una medesima aerea
geografica e per le quali è forse più facile sviluppare forme di collaborazione nell’area turistico
culturale.
Un cenno penso di poterlo riservare anche alla
manifestazione nazionale che ormai viene organizzata ogni anno e fa registrare decorose partecipazioni in termini numerici ma, soprattutto,
molta soddisfazione nei partecipanti, come abbiamo potuto verificare proprio qui a Salerno la
scorsa settimana.
Dalle numerose e reiterate mie partecipazioni
agli eventi associativi territoriali, che sono stata
anche una occasione privilegiata di contatto con i
Soci, ho tratto sensazioni molto confortanti: vi è
sicuramente un forte senso di attaccamento, direi
di vigile attaccamento all’Associazione, a condizione tuttavia che essa continui ad essere all’altezza delle loro aspettative.
I complessivi oneri sostenuti per le manifestazioni
sociali sono stati, nel quadriennio, pari a
10
526.413,19 euro; al netto dell’onere straordinario
per la celebrazione del ventennale (conto economico del 2011, pari a 22.228,89 euro) tali oneri si
riducono a 504.184,30 euro. Ossia, 5,2 euro per
Socio e 7,8 euro per partecipante.
Funzionamento Associativo
Gli Organi collegiali associativi nazionali e territoriali si sono riuniti secondo le frequenze puntualmente registrate nei Bilanci sociali.
Nel quadriennio, i dati sono i seguenti:
1 congresso ordinario (nel 2010)
8 riunioni dell’Assemblea nazionale (2 all’anno);
18 riunioni della Presidenza nazionale (6 nel
2011; 7 nel 2012; 5 nel 2013);
24 riunioni del Comitato direttivo nazionale (6 nel
2010; 5 nel 2011; 6 nel 2012; 7 nel 2013);
20 riunioni e visite del Collegio dei Revisori Contabili (4 nel 2010; 7 nel 2011; 5 nel 2012; 4 nel
2013);
4 riunioni del Collegio dei Probiviri (1 nel 2011 e
3 nel 2013);
160 assemblee di Sezione (44 nel 2010; 40 nel
2011; 36 nel 2012; 40 nel 2013);
224 riunioni dei Comitati direttivi di Sezione (74
nel 2010; 51 nel 2011; 42 nel 2012; 57 nel 2013).
Devono essere ricordate anche le riunioni dei Presidenti di Sezione, dedicate alla libera discussione
delle problematiche associative. Cito, in proposito:
- la riunione di Fiuggi del 5/6 ottobre 2010, che
fu una riunione programmatica dedicata ai temi
da sviluppare nel quadriennio: cito le nuove modalità di iscrizione dei Soci familiari, i principi ai
quali attenersi nella organizzazione delle manifestazioni sociali ed alcune regole da seguire nel
funzionamento associativo;
- gli incontri formativi con i Responsabili dei Nuclei tenutisi a Verona e Grottaferrata del febbraio/marzo 2011;
- la riunione dei Presidenti di Sezione del 16/17
ottobre 2012 dedicata all’approfondimento di taluni temi associativi: cito, tra gli altri il “Proselitismo” e il progetto “ANSE ti ascolta”;
- la riunione, sempre dei Presidenti di Sezione del
13 e 14 marzo 2013 centrata sul tema delle nuove adesioni.
In questi primi mesi del 2014, la vita associativa
ha fatto registrare 4 riunioni del Comitato direttivo nazionale, l’Assemblea nazionale di fine marzo, 4 riunioni del Collegio dei Revisori e le recentissime riunioni del Collegio dei Probiviri che si è
pronunziato sullo svolgimento delle procedure
elettorali in talune Sezioni.
Proprio per il rispetto che deve essere assicurato
ai vari Organi associativi e nel caso specifico al
Collegio dei Probiviri, mi astengo da qualunque
commento sia sugli eventi che hanno determinato l’intervento del Collegio, sia sulle determinazioni adottate, ritenendo più corretto prendere
atto di quanto deliberato.
Gli oneri sostenuti per il funzionamento associativo, sono stati pari, nel quadriennio, a 417.442,52
euro; essi, al netto dell’onere del congresso ordinario 2010 (41.041,17 euro), ammontano a
376.401,35 euro. Ossia 3,88 euro per Socio: tale
onere può definirsi il costo unitario della demo-
crazia associativa, che non tiene ovviamente conto del valore del tempo dedicato all’Associazione
dai Soci componenti gli organi direttivi.
Il rapporto, per il quadriennio tra oneri di funzionamento e oneri per manifestazioni sociali (che
sono in realtà il valore tangibile dell’impegno finanziario dispiegato in maniera diretta a favore
dei Soci) è pari a 0,75: ossia per la erogazione di
un euro a favore dei Soci se ne spendono 0,75
nelle procedure – in senso lato – deliberative.
I dati disaggregati per Sezione sono molto variabili. Il tema meriterebbe comunque una riflessione.
E per essere più significativo dovrebbe tener conto anche dell’indotto, ossia degli oneri sostenuti
direttamente dai Soci.
Ovviamente il “riassunto” del funzionamento associativo non può essere circoscritto a queste considerazioni, qualcuno potrebbe osservare, troppo
da “ragioniere”!
Il quadriennio, sto parlando della dinamica associativa da me più direttamente vissuta, è stato
molto disuguale: tranquillo nella prima parte, poi
con increspature crescenti ed infine abbastanza,
intendo dire dialetticamente, vivace.
Per un’Associazione che deve guardare al futuro
non credo sia saggio soffermarsi troppo sul contingente: ognuno di noi può formarsi il proprio
giudizio esaminando i documenti ufficiali ossia i
verbali del Comitato direttivo nazionale.
11
Eviterò quindi di dare lettura della ricostruzione –
ovviamente dal mio punto di vista – delle ultime
vicende associative e mi concentrerò sul futuro.
Bene. Quali sono le sfide, le prospettive, le opportunità dell’Associazione per il prossimo quadriennio? Naturalmente do per assolutamente scontato che tutti noi in questa sala – intendo anche
quelli che sento caratterialmente ed anche culturalmente lontani – abbiamo a cuore le sorti dell’Associazione. Il suo futuro si costruisce con uno
sforzo coeso e solidale di quelli che ci saranno.
Ma in quale contesto e con quali obiettivi? Mi
provo a fornire, in tutta modestia, qualche spunto
di riflessione, utilizzando anche il documento relativo alle Tesi congressuali.
Intanto il contesto socio economico anche per il
futuro – stando a quello che è ragionevolmente
prevedibile oggi – sarà caratterizzato da perduranti elementi di incertezza e di precarietà, con
forme di occupazione, per quanto riguarda il mercato del lavoro, assai variegate, e delle quali la instaurazione del rapporto di lavoro a tempo indeterminato costituisce spesso il punto di arrivo riservato ad una minoranza degli occupati precari.
La diffusione della cultura della concorrenza, all’esterno ed anche all’interno delle aziende, tra le
varie constituencies aziendali non è la più propizia ad alimentare la fedeltà aziendale, che è stata
la pietra angolare – o una delle pietre angolari –
sulle quali è stata costruita la nostra Associazione.
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Il nostro Sponsor è ormai una multinazionale, con
un volume di affari delle consociate estere superiore a quello realizzato da ENEL Italia che, per
quanto riguarda la politica occupazionale, è in
costante contrazione degli effettivi; quindi la base dei potenziali affiliabili è in costante restringimento, mentre è sicuramente in espansione il numero degli “esodati” (prepensionati o in attesa di
pensione), spesso però usciti con modalità vissute
come coercitive e quindi poco disposti ad entrare
in una comunità come la nostra che ha come bandiera la vicinanza all’Azienda.
Su un piano più generale, per contro, il peso degli
Anziani nella Società, con tutte le declinazioni
specifiche dell’essere anziani, è in aumento, anche a seguito delle dinamiche demografiche maturate nei passati decenni.
Traendo spunto anche da studi recenti, in primis
lo Studio Censis commissionato nei mesi scorsi
dall’ANLA, il “mondo anziani” può essere sinteticamente così caratterizzato:
• gli anziani costruiscono un universo “vitale”,
desideroso di impegnarsi, di fare (cose utili ovviamente!), di essere protagonista anche in un contesto di rapida evoluzione tecnologica che sembra
presidiato dai “nativi digitali” (ma lo Studio ci dice
che gli anziani ce la “stanno mettendo tutta” per
stare al passo coi tempi); alcuni dati a certificazione di tale dichiarata vitalità: il 47,7% degli over 65
si definisce attivo e dinamico ed il 34,7% dei pensionati afferma che svolgerebbe una attività lavorativa; la sede privilegiata di attenzione e impe-
gno degli anziani è la famiglia: il 73% degli anziani ritiene che fare cose utili per i propri cari sia un
impegno prioritario nell’attuale fase della vita;
• gli anziani sono sempre di più un sostegno
economico della loro rete familiare, alla quale restituiscono molte delle risorse percepite sotto forma di assegni ed emolumenti di pensione. Il tema
della spesa pensionistica, spesso al centro dell’attenzione dei media, è complesso perché comprende le situazioni più disparate, frutto di una
over 60 aiuta economicamente figli e nipoti (nel
2004 era il 32%) e quindi restituisce al contesto
sociale una quota parte di quanto percepito;
• gli anziani sono comunque un universo dotato
di una significativa capacità di spesa, che potrebbe (dovrebbe) essere fatta pesare sulle politiche
dei prezzi della grande distribuzione, “condizionandola” ad avere un occhio di riguardo per tale
categoria di consumatori (per la verità già avviene che in taluni giorni delle settimana si offrano
stratificazione di provvedimenti che nel tempo
hanno creato indubbiamente situazioni “singolari”, delle quali non dovrebbero essere ritenuti responsabili – e penalizzati – i pensionati divenuti
tali dopo una pluriennale vita lavorativa interamente coperta con il regolare pagamento dei
contributi; è questo un tema che, osservo di passata, meriterebbe una riflessione meditata, magari con il sostegno di qualche esperto, per coltivare una possibile strategia “difensiva” a tutela
degli interessi qui rappresentati; circa il 48% degli
sconti per gli acquirenti al di sopra di una certa
soglia di età).
Su un piano più specifico i nostri anziani sono un
universo abbastanza omogeneo, che ha alle spalle un retroterra lavorativo tutelato ed un trattamento pensionistico che, per quanto in continua
erosione, continua ad assicurare un tenore di vita
decoroso.
Guardando al di là del nostro contesto specifico
quali sono le iniziative con le quali – in collegamento ovviamente con Associazioni simili (ANLA,
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UGAF e non solo) – possa essere assicurata la tutela del mondo Anziani?
Vi è abbastanza consenso sul prevedere un rafforzamento della collaborazione con Associazioni simili al fine di proporre piattaforme comuni su temi di interesse da fare oggetto di iniziative di sensibilizzazione del mondo politico sociale.
Temi specifici necessariamente generali sui quali
coltivare iniziative comuni sono stati individuati
nel welfare, nella protezione sanitaria, più a misura delle esigenze dei seniores e nella loro protezione dalle truffe e frodi informatiche, che hanno registrato un forte incremento, stando ai casi
denunciati alle autorità di polizia che nel 2012
ammontavano a circa 117.000 casi.
Il tema della protezione dalle frodi – e quello più
generale della protezione degli anziani vulnerabili – è già stato affrontato da tempo, guarda caso dalla FIAPA, della quale l’ANSE è membro attivo da tanto tempo e la cui opportunità di affiliazione è stata messa in discussione: ma avranno
modo di riparlarne i nuovi organi direttivi.
Così delineato il quadro esterno nel quale si muoverà l’Associazione, esaminiamo brevemente il
contesto più prossimo a noi.
Riprendo dalle Tesi congressuali il quesito: rinnovamento o rassegnazione. Per quanto mi riguarda proporrei: illuminata conservazione.
Cosa può, meglio, deve significare? Meglio, declinabile come?
Al di là di quelli che possono essere i nostri personali desideri, non credo, se il contesto occupazio-
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nale aziendale è quello attuale, che sia realistico prevedere una espansione significativa dei nostri iscritti:
ogni sforzo – a mio avviso –
deve essere indirizzato alla
acquisizione di quei nuovi
Soci (dipendenti in servizio
o neo pensionati, pur con le
difficoltà già richiamate)
che favoriscano un aggiornato collegamento con l’Azienda che è una delle condizioni, anche, del corretto funzionamento associativo.
L’Azienda, di recente, ha confermato la disponibilità a sostenerci nelle azioni di proselitismo. Auspico sia uno degli impegni dei nuovi Organi direttivi la valorizzazione e la traduzione operativa
di tale disponibilità.
Non ho parlato esplicitamente in precedenza dei
rapporti con l’Azienda, che si sono conservati nel
quadriennio del tutto soddisfacenti, ed improntati per quanto ci riguarda ad offrire la massima collaborazione quando ci è stata richiesta: vedi ad
esempio il sostegno dato dall’Associazione nelle
celebrazioni del cinquantennale ed il nuovo accordo di collaborazione stipulato con ENEL Mercato nel 2012.
Di norma l’Azienda oltre alla puntuale erogazione del contributo annuo è stata sempre disponibile a valutare le nostre esigenze, pur in un contesto di politiche aziendali sempre più attente al
contenimento dei costi (logistici in primis). Non
ho motivo di ritenere che l’Azienda farà mancare
il proprio sostegno anche in futuro ai nuovi Organi direttivi.
Ma in termini di impegni e di attività, cosa c’è da
attendersi in futuro? Non intendo qui riproporre
le eccellenti considerazioni svolte nelle Tesi congressuali. Mi limito ad esporre il mio punto di vista maturato dopo una – spero mi si riconosca –
attiva partecipazione alla vita associativa:
- In tema di organizzazione, la nostra rete organizzativa (ossia l’articolazione in Sezioni e Nuclei),
è stato osservato non ha più alcun collegamento
con l’organizzazione aziendale, ma di per sé questo distacco non è significativo. È viceversa strategica la percezione che della nostra rete hanno i
Soci, e che i quadri direttivi a tutti i livelli devono
fare in modo che sia percepita come prossima,
amichevole ed attenta alle loro esigenze, dei Soci
intendo dire. Sono sicuramente condivisibili ed
anzi auspicabili tutte le iniziative tese la favorire la
partecipazione, la formazione ed il responsabile
coinvolgimento dei quadri direttivi ai vari livelli,
senza realisticamente dimenticare “l’equazione
soggettiva” con la quale si devono fare i conti
quando si parla di coinvolgimento e che spesso, a
parità di contesto, determina modalità di impegno assai diverse: un’analisi del comportamento
organizzativo dei Responsabili di Nucleo conferma, con solare evidenza, questa affermazione.
Comunque, sono sicuro, o quanto meno auspico
che i nuovi Organi direttivi riprendano con rinnovato vigore tutte le più opportune iniziative di formazione e comunicazione ritenute auspicabili,
senza realisticamente dimenticare che, in passato,
in certi momenti vi è stata abbastanza tiepidezza
a fronte di talune iniziative formative.
Le nuove cose da fare, oltre a quelle che già si
fanno, non le saprei individuare in questa sede:
sicuramente l’ascolto dei Soci è fondamentale se
è un ascolto sensibile e competente e capace poi
di tradursi in iniziative di ritorno.
Credo comunque conclusivamente che a mio avviso le condizioni per un
sempre maggiore radicamento
associativo
possono essere così sintetizzate (riprendo taluni spunti offerti dalle Tesi congressuali).
• Un rafforzamento, in
taluni casi sarebbe da
dire una attivazione, dei
collegamenti con istituzioni simili anche a livello territoriale al fine di
aumentare la visibilità associativa ed anche la
possibilità di attivare sinergie tese ad ampliare i
possibili servizi a favore dei Soci. A livello nazionale, sia pure con qualche lentezza, tali rapporti
sono in essere; la stessa cosa in talune Sezioni; in
altre mi è sembrato di cogliere una labile attenzione. Un maggior sforzo in questa direzione sarebbe auspicabile!
• Una costante attenzione agli eventi significativi aziendali nel territorio di competenza, coltivando i rapporti con i responsabili locali e facendosi
anche promotori di manifestazioni tese a far conoscere e premiare le buone prassi aziendali (cito
per tutte il programma “Infortuni zero” che è stata occasione in talune Sezioni per attribuire riconoscimenti a talune unità aziendali e per risaldare i legami con le stesse).
• Lo svolgimento, ovviamente, delle consolidate
attività turistico sociali, sicuramente apprezzate
dai Soci, migliorandone ove possibile gli standard
qualitativi e dando ingresso – concreto ingresso –
nella loro organizzazione a forme di collaborazione tra le Sezioni come da tempo auspicato; tale
collaborazione potrebbe essere un utile correttivo anche ai diversi indici di attività, leggi intraprendenza, delle Sezioni.
• La prosecuzione delle consolidate attività di
consulenza previdenziale e fiscale, per le quali
rinvio a quanto osservato nelle Tesi congressuali.
• Infine, la consapevolezza del carattere volontario del ruolo per il quale ci siamo candidati, vis-
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suto innanzitutto come servizio e come disponibilità all’empatia nei confronti del prossimo. È se ci
sarà questo fertile terreno che la popolarità ed il
radicamento della nostra Associazione aumenteranno.
La faccio finita con i toni lirici e mi avvio alla conclusione. È stato un quadriennio intenso: il tempo
che ho dedicato all’Associazione – lascio a voi valutarne la qualità – è stato elevato e ricco comunque di gratificazioni e, naturalmente, come è normale nelle cose della vita, di qualche delusione,
ma le prime sono state nettamente superiori anche nei rapporti esterni: tanto per citare due
esempi presso la FIAPA e l’ANLA mi sono sentito
gratificato.
Questa gratificazione la voglio condividere con
voi tutti che ne siete stati la sorgente principale,
invitandomi ed accogliendomi con grande amicizia alle vostre manifestazioni, che per me sono
state anche una incredibile occasione di dialogo
con i Soci, dai quali ho ricevuto sempre attestazioni di stima ed in qualche caso attenzioni che
mi hanno commosso.
Ringrazio naturalmente anche i componenti del
Comitato direttivo nazionale ed in particolare il
Vice Presidente Vicario, per la poliedrica attività –
e nessuno meglio di me la conosce – svolta con
competenza a favore dell’Associazione e che non
sono certamente le diverse vedute emerse nel
tempo che possano indurmi a ridimensionare o
peggio ignorare.
Ma nella mia lista dei ringraziamenti, non posso
passare sotto silenzio le persone che anche in
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questo quadriennio mi sono state le più vicine: il
Segretario Rag. Rampino al quale mi lega una
pluriennale consuetudine lavorativa dei tempi
gloriosi di Via Dalmazia (la sede della Direzione
del Personale) che è stato un eccellente Segretario, attivo e competente e che mi rimprovero di
non avere saputo adeguatamente proteggere al
momento opportuno tenendolo lontano da dinamiche che nei fatti non lo riguardavano o lo riguardavano solo di riflesso; il subentrante Dr. Salvini, anch’egli grande amico e collega di vecchia,
meglio vecchissima data, per il quale è superfluo
ogni apprezzamento, tanto la sua competenza e
capacità analitiche sono conosciute ed apprezzate. E da ultimo uno dei più sicuri asset dell’Associazione: le due ineguagliabili Antonia e Maria Rita competenti, professionali e, ricche di umanità
che mi hanno accompagnato nel vivere serenamente la quotidianità di questo quadriennio.
Saluti e auguri a tutti e lunga vita all’Associazione.
Inizia quindi il dibattito congressuale. Intervengono, ponendo l’accento su diversi temi: Stefano
Di Vincenzo (Membro uscente del Comitato direttivo nazionale), Enzo Severini (Presidente della Sezione Umbria), Emilio Forte (Delegato della
Sezione Veneto), Roberto Palmieri (Delegato
della Sezione Puglia e Membro uscente del Comitato direttivo nazionale), Antonio De Gasperi
(Delegato della sezione Veneto), Luigi Punzi
(Presidente della Sezione Basilicata), Roberto
Spinoglio (Delegato della Sezione Piemonte Valle d’Aosta), Franco Dri (Presidente della Sezione
Friuli Venezia Giulia), Vincenzo De Blasiis (Delegato della Sezione Basilicata), Diego Ronconi
(Delegato della Sezione Lombardia), Pietro Solli
(Presidente della Sezione Sicilia), Camillo Ciancetta (Delegato della Sezione Abruzzo), Prospero
Figundio (Vice Presidente vicario uscente),
Edoardo Riva (Membro uscente del Comitato direttivo nazionale), Quintino Jirillo (Presidente
della Sezione Calabria), Federico Memo (Vice
presidente nazionale uscente), Luciano Sanna
(Presidente della Sezione Sardegna), Gianfranco
Podda (Delegato della Sezione Sardegna), Luigi
Ramazzotti (Delegato della Sezione Lazio), Raffaele Casalini (Presidente della Sezione Puglia),
Lino Lazzareschi (Presidente uscente del Collegio dei Probiviri) ed Angelo Pruzzo (Presidente
della Sezione Liguria).
Il Segretario nazionale rammenta che alle ore
17,00 scade il termine per la presentazione delle ultime candidature.
Quindi il Presidente del Congresso dichiara chiuso il dibattito congressuale, convoca la Commissione per la redazione del Documento programmatico e legge le candidature presentate nei
termini statutari.
Il successivo 18 giugno l’assemblea procede all’unanimità all’approvazione del Documento
programmatico, che fissa l’indirizzo generale
dell’Associazione per il prossimo quadriennio.
po di diffondere all’interno dell’azienda la conoscenza dell’associazione che non rappresenta solo un’associazione di pensionati ma elemento di
aggregazione della famiglia degli elettrici. Internazionalizzare ANSE in tema di Global (come inteso da ENEL).
Rinnovamento
Sul punto del rinnovamento viene auspicato un
maggiore coinvolgimento del personale in servizio che rappresenta il naturale ricambio della
classe dirigente.
In tale prospettiva valorizzare ogni disponibilità
acquisita ed affidare ruoli di responsabilità nell’ambito dall’associazione a queste nuove risorse,
senza con questo ritenere esaurito il ruolo di chi ha
guidato da tanti anni l’Associazione. Coinvolgere
ogni risorsa disponibile che sia portatrice di nuove
idee e capace di realizzare iniziative positive.
Il Documento programmatico
Il Congresso udita la relazione del Presidente Nazionale uscente a conclusione del dibattito individua le seguenti linee programmatiche sulle
quali dovrà svilupparsi l’attività dell’Associazione
nel prossimo quadriennio e ne approva il contenuto.
Considerato che l’ANSE, così come ogni altra associazione, risente della recessione del contesto
economico che ha generato ridimensionamenti
di attività ed introduzione di forme sempre più
flessibili delle forze lavoro e della mancanza di fiducia nei confronti delle istituzioni e delle associazioni, il dibattito si è sviluppato su cinque argomenti fondamentali: rapporti con ENEL; rinnovamento; proselitismo; volontariato e solidarietà;
rapporto con Istituzioni, altre associazioni ed enti.
Rapporti con ENEL
Occorre consolidare e sviluppare i vincoli di collaborazione con ENEL in aderenza al dettato statutario e rappresentare per l’azienda uno strumento di comunicazione nell’ottica di un reciproco
sostegno. Con questo strumento l’ANSE diventerebbe patrimonio di tutto il personale. È auspicale realizzare una community ANSE-ENEL allo sco-
Proselitismo
Sviluppare quanto già previsto nel documento
del 2012 redatto da un GDL nazionale in sede
ANSE. Il dibattito ha affrontato in particolare il tema dei neoassunti e degli esodati proponendo
soluzioni condivise con l’azienda considerando
l’ANSE un polo di attrazione.
Volontariato e solidarietà
Sviluppare quanto già previsto nel documento
del 2012 redatto da apposito GDL nazionale in
sede ANSE.
L’ANSE sempre di più al servizio del volontariato e
della solidarietà.
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Rapporto con Istituzioni, altre associazioni ed enti.
È stato affrontata in sede di Congresso la necessità di una particolare attenzione agli interessi sociali ed economici degli associati consolidando i
rapporti già presi con Istituzioni, altre associazioni ed enti e sviluppandone altri. Per tutti i punti
sopraelencati si farà riferimento alla sintesi degli
interventi effettuati in sede di Congresso.
Le nuove cariche nazionali
Nella mattina del 18 giugno iniziano le operazioni elettorali – compito dei 19 Presidenti di Sezione e dei 50 Delegati – al termine delle quali hanno subito inizio gli scrutini; si rende necessario
procedere al ballottaggio per il quarto e quinto
posto del Collegio dei Revisori contabili. Tutte le
operazioni hanno termine nel pomeriggio.
Il Presidente del Congresso comunica quindi i risultati delle elezioni:
Presidente nazionale: Franco Pardini, con 61 voti
(unico candidato);
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2 Vice Presidenti nazionali: Giovanni Pacini, con
54 voti e Riccardo Iovine, con 39 voti (4 candidati);
4 Membri del Comitato direttivo nazionale:
Giovanni Salvini, con 54 voti; Giuseppe Tedesco,
con 41 voti; Diego Ronconi con 34 voti; Roberto Spinoglio con 34 voti (10 candidati);
5 Membri del Collegio dei Revisori contabili (3
effettivi e 2 supplenti): Carlo Pagella, con 45 voti; Mario Marcelletti con 36 voti; Agostino Giuseppe Marazzini con 31 voti; Alfredo Mugellini,
con 37 voti, in ballottaggio; Vita Maria Marchese, con 31 voti, in ballottaggio (10 candidati);
5 Membri del Collegio dei Probiviri (3 effettivi e
2 supplenti): Lino Lazzareschi, con 53 voti; Eugenio Serra, con 38 voti; Bruno Bigotti, con 27
voti; Mario Brunetti, con 25 voti; Teresa Guiseppina D’Elia, con 21 voti (7 candidati).
Dopo un intervento di saluto del neoeletto Presidente nazionale Franco Pardini, il Presidente
del Congresso dichiara la chiusura dei lavori.
Salerno, città europea
T
Carlo Ghironi
Salerno è una sintesi affascinante di quanto il
Mediterraneo possa offrire a tutti coloro che vogliano conoscerlo più da vicino e il suo caratteristico lungomare offre un panorama mozzafiato
su tutto il golfo. Giovane città dinamica e in continua trasformazione, nell’ultimo decennio ha visto decuplicare le proprie aree verdi divenendo
così “Città Giardino”. Grazie a un clima invidiabile, alla buona qualità della vita, al buon cibo, ad
una movida, diurna e notturna, sana e divertente, alle innumerevoli manifestazioni artistiche e
culturali, annualmente ospita milioni di visitatori.
A questi si sono aggiunti quest’anno anche i circa trecento Soci dell’Anse che hanno partecipato
alla Manifestazione annuale, ospiti del Grand
Hotel sul lungomare.
Un serpentone di amici provenienti dalle diverse
regioni si è snodato per le stradine, piazze, chiese e palazzi ove si può leggere il passato cittadino, si percepisce un’immagine delle vicende che
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con sculture e mosaici. Nella Cappella del Tesoro
invece si possono ammirare diversi reliquiari gotici tra cui il braccio di S. Matteo e le statue dei
S.S. Martiri Salernitani. Nel livello inferiore vi è la
cripta con le volte a riquadri delimitati da stucchi
e dipinti: qui è realizzato il doppio altare centrale di San Matteo dove è possibile celebrare simultaneamente due messe. La gita in mare a Positano e Amalfi ha trasformato il soggiorno in una giornata vacanziera: comodamente seduti sui ponti del traghetto, i Soci
hanno potuto godere di una visione quasi cinematografica della scogliera amalfitana, con i suoi
caratteristici paesini sul mare, tutti simili ma dalle caratteristiche diverse. I vicoli sono tutto un
si sono susseguite nel corso del tempo, la testimonianza dello splendore, della floridezza economica, sociale e culturale dei secoli passati. Mirabile la visita alla Cattedrale di San Matteo,
inaugurata nel 1084, il cui ingresso principale è
costituito da una porta bronzea bizantina e nella navata centrale si possono notare i celebri amboni degli ultimi decenni del XII secolo decorati
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susseguirsi di negozi di tessuti floreali, ma al centro si erge la chiesa dedicata a Maria Assunta,
una delle più belle presenti in Italia.
Trasferiti ad Amalfi, la famosa scalinata si è prestata per la foto di gruppo prima della visita al
Duomo: da qui si accede anche al Chiostro del
Paradiso, vero e proprio angolo d’oriente nel sud
Italia. Prima fra le repubbliche marinare, rivaleggiò con Pisa, Venezia e Genova per il controllo
del Mar Mediterraneo.
Per trasportare tutti i Soci a Pompei, sono stati
necessari ben sei pullman. Qui tra gli scavi della
città sepolta dalla lava, è stato percorso un lungo
giro calpestando pietre secolari, ormai consumate. Per finire, un po’ di pace nel Santuario della
Madonna del Rosario, tra i più visitati al mondo,
dove un Diacono, nostro collega, ci ha brevemente illustrato il significato di questa fede popolare,
impartendo poi una benedizione generale.
Per finire, nel bel salone del ristorante con vista
sul mare, c’è stata la cena di gala e di saluto, col
taglio della classica torta Anse da parte del Presidente Pardini. Ma la sorpresa vera, che tutti ci
porteremo nel cuore, è venuta sul finale con un
divertente spettacolo di varietà napoletano. Non
ci crederete, ma non c’eravamo ancora alzati dai
tavoli che alcuni già chiedevano del prossimo anno... quale migliore augurio?
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Voci dall’Anse
Note Umbria 2014
T
Sonia Fossarelli
Maestri del Lavoro
Nella suggestiva cerimonia del Primo Maggio presso la Camera di Commercio di Perugia sono stati
insigniti i nuovi Maestri del Lavoro. L’onorificenza
della Stella al Merito, assegnata dal Presidente della Repubblica a coloro che si sono distinti nella propria esperienza lavorativa per laboriosità, perizia e
condotta morale, è stata attribuita quest’anno a
due nostri Soci: Luciana Pierotti, ex dipendente di
Enel Servizi e Massimo Paraciani, dipendente di
Enel Mercato. Ai neonominati le più vive congratulazioni da parte dell’Anse.
Gruppo Enel Donatori di sangue
A Terni e Perugia, nell’ambito delle Feste dei Donatori di Sangue, sono stati festeggiati i quaranta
anni di cultura della donazione. La forza degli oltre
cento donatori abituali, patrocinati da Arca e Anse, spicca nelle parole di ringraziamento dei medici dei Servizi Immunotrasfusionali dell’Umbria, intervenuti alle due serate: la dottoressa Cristina Betti di Perugia, il dottor Sandro Argenti di Foligno e il
dottor Augusto Scaccetti di Terni. Un momento
fortemente sentito dal Responsabile del Gruppo
Enzo Severini, che – alla presenza del Presidente
dell’AVIS Regionale Giovanni Magara e del Responsabile dell’AVIS Comunale di Terni Patrizio
Fratini – ha espresso la riconoscenza per il particolare impegno dei donatori Claudio Cassini, Francesco Marri, Dalida Furiani, Carlo Cerati, Leonardo
Pucciarini, Ottavio Vergari, Roberto Paoletti.
Gilberto Carletti è stato premiato con una medaglia in oro per aver raggiunto e superato, primo
nella storia del Gruppo dei Donatori Enel, quota
cento donazioni.
Senior 2014
Riconoscimenti per dipendenti, ex-dipendenti e
superstiti Enel sono stati assegnati nel corso della XVI edizione del Senior Enel, l’annuale manifestazione fortemente voluta dal Presidente regionale Anse Enzo Severini. La cerimonia si è tenuta
a Perugia nel Salone d’Onore di Palazzo Donini,
sede della Giunta Regionale dell’Umbria, con il
coordinamento dei lavori affidato a Severino Di
Marco, di Relazioni Esterne di Enel e al Socio Alberto Laudenzi.
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Prima della consegna dei riconoscimenti, parole
di stima per l’attività svolta in azienda sono stati
rivolti ai partecipanti dai Responsabili Enel Gianluigi Fioriti, Francesco Fattibene e Luca Moscatello e dall’Assessore regionale all’Ambiente Silvano
Rometti.
Alla presenza del Presidente Nazionale dell’Anse
Franco Pardini sono stati insigniti del titolo di Senior Enel i dipendenti Iliano Fedeli, in servizio presso Zona Terni e Carlo Piersanti, in servizio presso
Enel Sole di Perugia. Premiate anche Anna Maria
Piervittori, moglie di Giuseppe Tortoioli che ha pre-
stato servizio a Perugia fino al 1986 e Esterina Stella, moglie di Orlando Catasti che ha prestato servizio a Papigno fino al 1972. Premiati inoltre i pensionati Guido Bianchi, ex dipendente dell’Agenzia
di Perugia, Sante Calia, ex dipendente di Villavalle,
Enzo Fornari, ex dipendente del Distretto Umbria,
Luigi Guidubaldi, ex dipendente della Agenzia di
Assisi, Giancarlo Ottavi, ex dipendente del Distretto Umbria, e Mara Romualdini, ex dipendente della Zona di Terni.
Ai premiati una targa Anse e un simpatico gadget
offerto da Enel Energia.
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DALLE SEZIONI
Cartoline dalla Toscana
T
Carlo Ghironi
Siena, raduno Anse
Una Siena festante in onore di Santa Caterina, patrona della citta, ha accolto domenica 4 maggio oltre 200 Soci della Toscana, salutati lungo le vie cittadine da gruppi di tipici sbandieratori. Presso il Cinema Metropolitan si è svolta la cerimonia ufficiale con la proiezione di un filmato sull’attività sociale dell’anno concluso; il Presidente della Sezione
Laurentino Menchi ha ricordato i valori dell’Associazione, molto impegnata tutto l’anno nel volontariato praticato dai propri Soci nelle varie organizzazioni e il legame con l’Azienda Enel, che fa da comune denominatore tra gli ex dipendenti.
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Erano presenti il Console Regionale dei Maestri
del Lavoro, ing. Taiti, il Presidente Nazionale Anse, Franco Pardini e la dottoressa Cavallini dell’Associazione di Volontariato fiorentina Pallium Onlus. Quest’ultima ha illustrato le finalità dell’organizzazione che ha lo scopo di aiutare le famiglie
con malati gravi in casa e ha invitato tutti a superare diffidenze limitative per praticare queste
buone attività.
È seguita la consegna di una targa ricordo a tre Soci particolarmente impegnati: Enrico Banchetti,
Gabriella Galli e Leo Fabbri e la proiezione di fotografie di una volta, dedicate al lavoro elettrico.
L’ingegner Fioriti di Enel Distribuzione ha descritto
il cambiamento dell’Azienda in questi anni, con
particolare riferimento alla distribuzione e alle
nuove tecnologie in dotazione al personale, soprattutto agli operativi, che l’Azienda si accinge a
integrare con assunzione di giovani ai quali è richiesta una preparazione tecnologica sempre più
elevata. A conclusione Laurentino Menchi ha consegnato a Gianluigi Fioriti il premio per la strategia
del cambiamento che ha visto Enel Distribuzione
operare nella direzione dell’innovazione tecnologica e dell’efficienza per offrire un servizio elettrico eccellente a Siena e alla Toscana. “L’attività della nostra Associazione – ha ribadito il Presidente
Toscano – consiste nel mantenere rapporti di amicizia e di solidarietà con tutti coloro che sono stati
dipendenti Enel in una dialettica positiva con l’Azienda in cui abbiamo trascorso la nostra vita professionale prestando un servizio importante al
Paese e alla Toscana”.
Dopo il pranzo conviviale, la giornata si è conclusa
tra le mura medievali della bella Monteriggioni dove i nostri Soci hanno avuto l’accoglienza da parte
delle autorità in costume dell’epoca sul sagrato
della Chiesa, con tanto di spettacolo di tamburi e
bandiere.
Il Sindaco ha ricordato il protagonismo delle donne nella dura vita dei paesi montani e la tanta
emigrazione, specialmente dopo l’abbandono
dell’estrazione del mercurio. Ha quindi rimarcato
l’importanza della geotermia che deve essere accettata perché garantisce sviluppo e sopravvivenza in queste zone, certo con le necessarie garanzie
rese disponibili dalla tecnica moderna. Il Responsabile Anse Raffaele Casuccio ha gestito i lavori introducendo i vari interventi sul tema delle pari opportunità. Silvia Valsecchi ha testimoniato la sua
esperienza personale di donna e madre con re-
Donne in Enel, un ruolo determinante
A Santa Fiora, sulle pendici del Monte Amiata, terra di minatori e impianti geotermici, su iniziativa di
Anse Toscana, Nucleo di Follonica, Enel Green
Power e l’Amministrazione comunale è stato organizzato un evento in occasione della giornata delle pari opportunità, per la valorizzazione del lavoro delle donne in Enel.
In una sala comunale gremita di Soci provenienti
dalle varie parti della regione, si è svolta la cerimonia alla presenza di Silvia Valsecchi, Responsabile
Enel Green Power di Firenze, del Sindaco di Santa
Fiora Verdi e di Monterotondo Marittimo Giannetti e della dottoressa De Simone della Commissione
Pari Opportunità della Provincia di Grosseto e della Professoressa Gentile di quella di Follonica.
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sponsabilità anche sul luogo di lavoro. Poi ha presentato un toccante video sulle iniziative che Enel
Green Power ha messo in campo in alcuni Paesi in
via di sviluppo per portare l’elettricità nei villaggi
utilizzando l’impegno e il senso di responsabilità
delle donne che, improvvisatesi abili tecnici, hanno installato impianti fotovoltaici sulle proprie
modeste abitazioni. Ha poi espresso un pensiero
alla collega Antonella Vanni, tragicamente scomparsa con altri due dipendenti Enel nell’auto di
servizio durante l’alluvione in Maremma dello
scorso anno. L’Anse ha voluto onorarne la memoria con la consegna di una dedica ai familiari, presenti alla manifestazione.
Una targa alle donne di Enel è stata consegnata
dal Vice Presidente dell’Anse Toscana, Emilio Cappelli, alla rappresentante Enel Green Power, con la
seguente motivazione: Alle donne di EGP che con il
loro lavoro, iniziativa e creatività contribuiscono a
produrre elettricità da fonte rinnovabile e rendere il
mondo più vivibile per una società sostenibile e responsabile.
Prima della cerimonia il gruppo, su invito del Sindaco, ha visitato la cittadina che trae le sue origini
dagli etruschi e vanta, all’interno della Chiesa, alcune opere di Andrea Della Robbia. Di particolare
interesse il Museo delle Miniere, con una ricostruzione realistica delle gallerie e poi la peschiera, alimentata dall’acqua di fonti sotterranee, dove si allevavano le trote per rifornire i vari conventi e i signori del tempo.
L’emozione più forte è stata la risalita alle origini
del fiume Fiora, che alimenta l’omonimo famoso
acquedotto costruito intorno al 1920, per dissetare la Maremma: percorrendo una galleria di oltre
600 metri all’interno della montagna si arriva a un
pozzo, dove l’acqua sgorga direttamente dalla
roccia con una forza impressionante e una velocità
di oltre 5.000 litri il secondo! Insomma un’energia
che si rinnova continuamente da oltre cent’anni.
Dalla Basilicata
T
Luigi Punzi
La Scuola Sommergibili con il suo sommergibile
“Prini” della classe Sauro III, risalente agli anni ’80,
lo scorso 8 marzo è stata la meta di un gruppo di
Soci della Sezione Basilicata.
Dopo il benvenuto da parte di alcuni Ufficiali e Sottufficiali della Marina Militare e la consueta foto di
gruppo, un interessante briefing sulla Componente Subacquea tenuto dal Sottotenente di Vascello,
ha consentito di conoscere la gloriosa storia dei
sommergibili e dei sommergibilisti.
Fino ai tempi della “guerra fredda” il sommergibile veniva impiegato soprattutto come vettore di
un sistema d’arma (siluro, missile, ecc.), mentre oggi è impiegato come “sensore avanzato”. La sua
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peculiarità risiede nella capacità di operare rimanendo occulto e nella possibilità di effettuare registrazioni audio, video, elettromagnetiche, ecc.,
senza condizionare il comportamento dei soggetti
osservati.
I sommergibili della Marina Militare Italiana sono
utilizzati come contrasto ai traffici illeciti (immigrazione clandestina, traffico di esseri umani, di armi
e di droghe, terrorismo internazionale, inquinamento ambientale, contrabbandi vari, pirateria e
altro). Forniscono, inoltre, il loro contributo in altri
importanti settori della società civile, quali l’oceanografia, la meteorologia, l’acustica subacquea, lo
studio dei cetacei e delle loro migrazioni.
Dopo una pausa caffè in hangar, due sottufficiali
hanno guidato il gruppo di Soci nella visita al Centro Addestramento Sommergibili, “Fucina di sommergibilisti”, con i suoi sistemi addestrativi, simulatori di piattaforma, di immersione, di propulsione,
di falla e fumo.
Qui, attraverso un percorso teorico-pratico, i sommergibilisti vengono addestrati ciclicamente per
essere in grado di svolgere tutte le mansioni connesse al loro impiego a bordo e per acquisire quell’elevata professionalità che li consente di raggiun-
gere quel non comune spirito di adattamento, spirito di corpo e altissima abnegazione per integrarsi perfettamente con il mezzo e con l’equipaggio
con il quale vivere a stretto contatto di gomito per
i lunghi periodi di missione.
La visita a bordo ha dato l’opportunità di verificare
e di provare, per pochi minuti, le reali condizioni di
vita che questi ”uomini speciali” sono chiamati a
condurre.
Dopo il ringraziamento e il saluto, i Soci si sono
spostati a Martina Franca, nota cittadina situata all’interno della suggestiva Valle d’Itria e nota per le
sue architetture barocche. All’ottimo pranzo all’interno dei Trulli ha fatto seguito la visita guidata al
centro storico, alla Basilica di San Martino, ai palazzi nobiliari e alle splendide sale del Palazzo Ducale,
residenza in passato della famiglia Caracciolo, decorate dal Carella, uno dei più illustri pittori del
700 pugliese.
A tavola, non potevano mancare gli auguri del Presidente e un piccolo omaggio a tutte le donne nel
giorno della loro festa.
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Cannavinelle, la tragedia ed il ricordo
(62 anni fa il sacrificio degli operai)
T
Pasquale Cutino
Il Comune di Mignano Montelungo, situato nell’alto Casertano a pochi chilometri da Montecassino,
è ricordato tra l’altro per due eventi eccezionali
molto diversi tra loro che hanno come comune denominatore l’aver contribuito a rendere il nostro
Paese più civile e più giusto. Il primo risale alla seconda guerra mondiale nel settembre del 1943.
In queste valli e su queste alture,
per la posizione dominante di
Montecassino, si attestarono le
truppe naziste con la linea difensiva Gustav (nome del generale che l’ha costituita), che andava dall’Adriatico al Tirreno,
dividendo trasversalmente il
Paese in due parti e impedendo
alle truppe alleate e al ricostituito esercito italiano l’avanzata
verso Roma finalizzata alla liberazione del Paese dal nazi-fascismo. Tanti atti di eroismo e sofferenze della popolazione di Mignano Montelungo precedettero il 16 dicembre del 1943, quando il rinato esercito italiano, sostenuto dalla solidarietà dei cittadini
di Mignano, aprì alle truppe alleate in un’eroica
battaglia – ricordata come la battaglia di Monte
Lungo – la strada verso Cassino e successivamente
verso Roma. Nasceva in questa terra il primo nucleo dell’esercito di Liberazione Nazionale che, riconquistandosi il diritto di combattere accanto
agli alleati per difendere la Patria, ridiede dignità
all’Italia dopo l’infausto 8 Settembre. Quei giovani
soldati morti in questo luogo testimoniarono che
l’Italia era viva e salva, era l’unità nazionale. Essi
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scrissero col sangue la prima pagina della guerra di
liberazione. Il Comune di Mignano Montelungo
per questi atti di grande eroismo è stato decorato
con medaglia d’oro al valore militare e con medaglia d’oro al merito civile.
Altro episodio degno di menzione avvenne sessantadue anni fa e precisamente il 25 marzo 1952, durante la costruzione della galleria che da Roccapipirozzi porta a
Cannavinelle lunga poco più di 4
chilometri, scavata sotto il monte Cesima che doveva convogliare le acque del fiume Volturno
verso la grande centrale idroelettrica di Monte Lungo. La Società Meridionale di Elettricità
(S.M.E) per contribuire allo sforzo comune, teso alla ricostruzione del Paese, progettò la costruzione di una centrale elettrica al
fine di assicurare a quelle zone e
all’Italia centro meridionale, devastate dalla guerra, tutta l’energia elettrica necessaria per il loro sviluppo civile ed
economico.
Quel luogo assunse il nome di galleria della morte,
perché l’esplosione avvenuta nel cuore della montagna quando i lavori erano quasi completati a
800 metri dalla sommità e a 3.200 metri dall’ingresso di Cannavinelle, costò la vita a 42 lavoratori
e il ferimento di altri 55. Le due squadre che avevano effettuato la perforazione della montagna da
due versanti opposti (Roccapipirozzi e Cannavinelle), un anno prima avevano vissuto l’emozione che
si ha nel momento dell’incontro dopo tanto fatico-
so lavoro. Si stavano completando le rifiniture e livellando le pareti con micro cariche di esplosivo.
Tutti i particolari della tragedia sono stati raccontati in un libro scritto dal nostro Socio Andrea Fontaine, presente alla manifestazione anche nella veste di Vice Console Provinciale dei Maestri del Lavoro di Caserta, per molti anni responsabile degli
impianti idroelettrici della zona. Era presente anche l’altro autore del volume il Prof. Giacomo De
Luca, Sindaco di Mignano Montelungo dal 1990 al
2004, testimone diretto della tragedia di Cannavinelle, nonché studioso di storia.
Attraverso accurate ricerche fatte presso l’archivio
storico di Enel è stata portata alla luce tutta la documentazione relativa alla tragedia, tra cui i verbali della Procura della Repubblica di Cassino per gli
accertamenti sulle cause dello scoppio verificatosi
quel tragico 25 marzo 1952 alle ore 11,15. Nelle
relazioni degli esperti si legge che le lampade ad
acetilene avrebbero potuto causare lo scoppio dei
detonatori per accensione fortuita delle micce.
Il più giovane dei caduti Giuseppe Proietti aveva solo ventidue anni, mentre Massimo Di Giacomo, che
l’anno prima si era laureato in ingegneria con il
massimo dei voti e la lode, ne aveva ventisei e quel
giorno era venuto per la prima volta da Napoli con
l’ing. Mayer, dirigente SME, per fare un’esperienza lavorativa su un’opera considerata di alto livello.
Il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano,
con decreto del Novembre 2007, ha solennemente conferito ai 42 lavoratori periti la decorazione
della “Stella al Merito del lavoro” alla memoria con
il titolo di “Maestri del Lavoro”.
Come ogni anno in occasione del sessantaduesimo
anniversario di quest’evento, che scosse la popolazione locale e l’intera Nazione, il Comune di Mignano Montelungo, unitamente all’Enel, ha organizzato la celebrazione di Cannavinelle, una delle
più grandi tragedie legate ai caduti sul lavoro verificatesi nel dopoguerra. Tuttavia come immediata
conseguenza si ebbe una significativa spinta legislativa in tema di sicurezza sul lavoro. Infatti il 27
aprile 1955 fu emesso il DPR 547, uno dei capisaldi per la prevenzione degli infortuni sul lavoro.
L’Anse Campania ha partecipato alla commemorazione con oltre 150 Soci e loro familiari, ponendo
all’ingresso della galleria una lapide svelata dal
Sindaco di Mignano, dal nostro Presidente Nazionale e da un superstite alla tragedia; su tale lapide
è scritto:
La strage di Cannavinelle
Il 25 Marzo 1952 ivi persero tragicamente la vita
42 lavoratori
impegnati a costruire la centrale idroelettrica di
Montelungo.
Per non dimenticare il loro spirito di sacrificio
l’Anse Campania (Ass. Naz. Seniores Enel)
pone questa lapide
additando alle future generazioni
un esempio dell’Italia migliore.
Mignano Monte Lungo,25 Marzo 2014
Oltre alle numerose autorità civili e militari presenti hanno partecipato alla giornata gli studenti
dei Comuni di Marzano Appio, Mignano Montelungo, Tora e Piccilli, Presenzano e Pietravairano.
Nei locali della centrale idraulica dell’Enel ove tutto il gruppo si è spostato, ricevuto con molta cordialità dall’ing. Topo, Responsabile degli impianti
idraulici della zona, da Ciro Posabella e dalla sig.ra
Persico, l’Enel ha allestito una mostra di fotografie, articoli di giornali dell’epoca che mettono in
evidenza tutta la drammaticità vissuta dai familiari dei caduti, dalla popolazione di Mignano stretta
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intorno ad essi in un grande abbraccio di solidarietà. Tutto il materiale è stato fornito dal dott.
Paolo De Luce Responsabile dall’archivio storico di
Napoli. La significativa presenza delle scuole è stata organizzata dall’amministrazione comunale e
dai nostri Soci Fontaine e De Francesco allo scopo
di mantenere viva la memoria alle future generazioni. Gli avvenimenti passati, ha detto il Sindaco
Antonio Verdone nel suo intervento, possano insegnarci a migliorare il presente ed evitare che
tragedie come quella di Cannavinelle si ripetano.
Nei locali della centrale elettrica è stata celebrata
la Santa Messa officiata dal Parroco Don Maurizio
Autieri, coadiuvato dal superstite ultraottantenne
Benedetto Parisi. Il Presidente Napolitano ha inviato un messaggio di solidarietà alle famiglie dei
caduti sperando che il doloroso evento costituisca
un perenne e severo monito per tutto il mondo
del lavoro. Una lettera di ringraziamento è pervenuta all’Anse dal Sindaco per il significativo contributo dato dall’Associazione alla commemorazione.
Il Friuli Venezia Giulia a Follina
T
Bernardetta Rizzardi
Di buon mattino, si parte decisi verso la nostra meta: il piccolo centro di Follina. Tra le diverse ipotesi, il nome dovrebbe derivare dal modo di lavorare
la lana, ovvero la “follatura”. Si trova in una valle a
meridione delle Prealpi bellunesi detta “Valdimareno”, a pochi chilometri da Vittorio Veneto. Ci ritroviamo catapultati nel racconto della nostra guida la quale narra che la ricchezza raggiunta da Follina è dovuta all’operato dell’abbazia, costituito
da dodici monaci cistercensi che vennero da Chia-
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ravalle Milanese nel 1146 e che attuarono ampi lavori di bonifica così la zona venne battezzata “Sanavalle”. Il centro si sviluppò intorno al parco dell’abbazia; la bellezza degli edifici è testimone di
un passato glorioso e ricco. A pochi metri, la guida
ci mostra il fiume la cui acqua era fondamentale
per la lavorazione della lana. Proseguiamo la passeggiata e ritroviamo un altro ex lanificio. Questo
edificio, veramente imponente, è stato perfettamente restaurato e trasformato in una serie di ser-
vizi per la collettività tra i quali una biblioteca.
Ci avviamo verso l’abbazia, eretta su una precedente edificazione benedettina nel XII° secolo e rivista poi in epoca cistercense. L’attuale basilica
presenta la tipica costruzione a pianta latina con la
facciata rivolta a ponente e l’abside rivolta a levante proprio come prevedeva la simbologia cistercense. All’interno della basilica si rimane immediatamente colpiti dalla grande ancona lignea di stile
neogotico costruita da maestranze veneziane nel
1921, copia perfetta dell’originale ancora presente
nella chiesa di S. Zaccaria di Venezia. Essa accoglie
la statua in arenaria della Madonna del Sacro Calice: si pensa sia di origine nubiana del VI° secolo e
da sempre oggetto di venerazione e pellegrinaggio da parte degli abitanti di Follina e da fedeli
provenienti da tutta Italia.
Il chiostro, terminato nel 1268, permette di accedere a molti altri ambienti, tra cui lo Scriptorium, il Refettorio e la cucina. L’apertura in alto indica la ricerca di Dio e permette di rivolgere lo sguardo verso
l’alto. Le 36 colonnine lisce, disposte attorno al giardino, rappresentano la comunità dei credenti e sono interrotte da alcune colonne singole finemente
lavorate che simboleggiano i Padri della chiesa.
La parte più antica del complesso è la torre del
1200, alta trenta metri e realizzata in stile romanico.
Ritorniamo sul pullman e, dopo un ultimo sguardo
verso l’abbazia, ci dirigiamo verso il Comune di Refrontolo. Il nome deriva da Ronco (luogo disboscato). Nel 1807, tramite decreto firmato da Napoleone, per la prima volta il Comune diventa autonomo. Abbiamo l’opportunità di attraversare la via
del prosecco, contrassegnata da una grande quantità di vigneti.
Immersi in un dolce e verde paesaggio, ci incamminiamo verso il Molinetto della Croda, antico mulino ad acqua che si trova nella valle del Lierza, in
provincia di Treviso. Il mulino è sorto nel XVII° secolo e sfrutta le acque del torrente Lierza, principale affluente del Soligo, ai piedi di un salto d’acqua
di 12 metri. Ci hanno detto che il luogo diventa
davvero meraviglioso in primavera ed estate.
Le piogge abbondanti dei giorni scorsi ci permettono di ammirare la cascata quasi al massimo della sua portata: uno spettacolo davvero incantevole. Inoltre ci viene mostrato il mulino in funzione,
che ci macina una piccola quantità di farina di mais
Marano di ottima qualità. Il fragore dell’acqua accompagna le nostre passeggiate nei dintorni del
mulino, mentre alcuni assaporano i vini locali: il
Prosecco e il Passito. Dopo aver scattato una miriade di fotografie per immortalare questo luogo idilliaco, in cui il tempo sembra essersi fermato, lasciamo il mulino recentemente restaurato e la bella cascata e ci avviamo verso il pullman.
Ripartiamo verso la parte più goliardica e golosa
della giornata: il pranzo con piatti tipici di questa
parte sinistra del Piave. Ci accoglie, a Pieve di Soligo, un ristorante di lunga tradizione, realizzato negli anni Sessanta, che ha ricevuto numerosi premi
per la sua cucina casalinga e squisita: locale acco-
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gliente, la musica riscalda l’atmosfera. La fame
però si fa sentire e ci avviamo impazienti verso la
sala dell’aperitivo con verdure fritte ancora calde,
tra cui il famoso e apprezzato radicchio di Treviso.
Iniziamo un ottimo pasto, che si conclude con la
meravigliosa e davvero buona torta dell’Anse. Intanto numerose coppie si scatenano nella danza.
Prima di procedere all’estrazione della lotteria, il Presidente Franco Dri saluta tutti i partecipanti e illustra
il programma del raduno nazionale che quest'anno
si terrà a Salerno. Nello stesso luogo verrà anche convocato il Congresso nazionale Ordinario per il rinnovo delle cariche nazionali. Con l'estrazione della lotteria ci avviamo verso la conclusione della giornata.
Nonostante il lauto pasto, prima della partenza ci
vengono distribuiti sulle tavolate alcuni vassoi di
crostoli. I balli si chiudono con il “trenino” che coinvolge tutta la sala. Con la distribuzione dei fiori a
tutte le signore presenti si chiude in bellezza una
bella e solare giornata, vissuta allegramente in
compagnia. Un mix perfetto di arte, spiritualità,
ammirazione del paesaggio naturalistico, degustazioni enogastronomiche e divertimento!
DAI NUCLEI
Calabria: obiettivo zero infortuni
T
Anse Calabria
Da Crotone
Il 19 marzo, presso la sede Enel della UO di Crotone, Quintino Jirillo e Giuseppe Basile, Vice Presidente e Segretario dell’Anse Calabria, hanno consegnato a Tommaso Gabriele, Responsabile della Zona di Crotone, una targa, a riconoscimento dell’importante risultato “Obiettivo Zero Infortuni” conseguito sui luoghi di lavoro negli ultimi tre anni.
La consegna del riconoscimento è avvenuta durante un incontro tematico sulla sicurezza tenuto
dal Responsabile di Zona a tecnici e operai.
L’occasione, che ha visto i colleghi particolarmente soddisfatti e orgogliosi per il risultato raggiunto, ha offerto ai rappresentanti Anse l’opportunità di migliorare il proprio impegno a mantenere sui luoghi di lavoro comportamenti sempre improntati al rispetto delle norme sulla sicurezza, in
modo da conservare l’obiettivo “Zero Infortuni”
già raggiunto.
Nucleo di Palmi
Il raduno del Nucleo di Palmi si è svolto a Mammola (RC) lo scorso 30 marzo, con la partecipazione di 56 Soci.
Dopo la visita della cittadina i Soci si sono ritrovati
in un ristorante per gustare un pranzo a base del
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tipico pesce stocco (insalata di stocco, frittelle, polpette, panzerotti, fagiolata, stocco fritto, tagliolini
allo stocco, stocco tradizionale mammolese).
Al raduno ha partecipato anche il Vicepresidente
Quintino Jirillo e il Segretario Giuseppe Basile che
hanno portato i saluti del Presidente di Sezione
Umberto Rutella e del Presidente nazionale Franco Pardini che ha inviato una lettera personale al
Responsabile di Nucleo Carmine Vizzari.
Jirillo, nell’occasione ha illustrato le manifestazioni
in corso e quelle programmate dalla sezione Calabria: Raduno Nazionale a Salerno 4-8 Giugno;
Udienza con Papa Francesco l’11 giugno; Crociera
lungo i fiordi norvegesi in luglio; Gita a Palermo
con la collaborazione della Sezione Sicilia in settembre; Raduno a Reggio Calabria in ottobre.
Jirillo ha parlato anche delle attività per i Soci
quali “Anse ti ascolta” e le iniziative con Enel.
Infine la Sezione Calabria ha donato una targa
con un attestato di lode al Responsabile di Nucleo che ha ringraziato facendo presente che l’attestato non è di sua proprietà, ma appartiene a
tutti i Soci del Nucleo.
Lo stocco di Mammola
“Prodotto d’eccellenza della gastronomia Mammolese”
Colore bianco, sapore polposo, con la forma caratteristica del merluzzo spugnato e aperto, è un elemento concentrato e gustoso ad alto contenuto energetico, digeribile e adatto a qualunque dieta, essendo
un pesce povero di grassi e ricco di vitamine proteine
e sali minerali. La sua lavorazione, esclusivamente artigianale è suddivisa in varie fasi e dura circa 8/9 giorni.
Lo Stocco di Mammola è stato incluso dal Ministero
delle Politiche Agricole e Forestali nell’elenco dei
prodotti tipici Agro – Alimentari Tradizionali.
Prima di arrivare a Mammola, lo stocco, passa attraverso la pulizia delle parti interiori (sbudellamento),
poi viene legato dalla coda e appeso e inizia così la
fase di essiccazione che dura circa tre mesi, dopo di
che viene fatta la selezione delle varie qualità dello
stocco e messo nei cartoni per essere spedito a destinazione, da dove poi inizia la lavorazione. Si parte
dalla pulizia esteriore delle alette e della coda per
una questione di igiene e anche per una migliore
maturazione dello stocco.
Dopo la fase di pulitura esterna viene messo in acqua
nelle apposite vasche di marmo per 12 ore in modo
che assorba abbastanza acqua da poterlo lavorare
con facilità. Bisogna far attenzione a non rovinarlo
perché da qui inizia la vera lavorazione artigianale.
Viene messo sul tavolo da lavoro per esser diviso in
senso verticale per poter ricavare ricavare due parti
uguali. Nello stesso tempo viene estratta la lisca centrale. Questa fase di lavorazione è fatta a mano senza uso di macchinari, ma con appositi coltelli (ronca).
La fase della divisione è certamente una delle più impegnative, si deve fare attenzione a non tagliare lo
stocco in zone non interessate. Dopo questo passaggio lo stocco si rimette in acqua corrente, per circa 24
ore e si passa alla lavorazione della ventresca.
La lisca centrale o per meglio dire la colonna vertebrale dello stocco dopo essere estratta viene rimessa
in acqua per un’ora circa. Per estrarre in maniera più
semplice la ventresca, in dialetto Mammolese, ”a
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trippiceia” che a sua volta viene rimessa in acqua corrente a maturare per 4/5 giorni prima di essere messa in commercio. Nella seconda fase di lavorazione
viene prima di tutto cambiata l’acqua in modo tale
che tutti i residui dello stocco che si sono posati nel
fondo della vasca siano eliminati. Lo stocco che il
giorno prima è stato aperto in due parti uguali deve
subire ancora un altro taglio, questa volta però in
senso orizzontale. Dividendolo in questo modo affronta una fase di maturazione migliore e naturale.
Dopo si immerge in acqua e lo si lascia per un altro
giorno con l’acqua corrente. In questo frangente lo
stocco assorbe l’acqua e a sua volta diventa più morbido. Inizia così a diventare di colore bianco. Nella
terza fase di lavorazione dopo una giornata immerso nell’acqua corrente lo stocco è pronto per essere
pulito. La fase di pulitura è abbastanza delicata e deve essere fatta in modo perfetto. Una volta che lo
stocco viene rifinito a regola d’arte si rimette in acqua corrente così facendo ha una qualità di maturazione migliore perché permette all’acqua di penetrare in ogni sua parte. Questa è la vera lavorazione artigianale e soprattutto naturale e genuina del vero
stocco di Mammola.
Storie di nostri Soci
T
Anse Lombardia
Riportiamo un breve articolo di Laura Arnoldi, apparso su “L’Eco di Bergamo” del 3 febbraio 2014,
dedicato a Giovanni Galbiati nostro Socio del Nucleo di Treviglio.
NANNI, IL GLOBETROTTER DELLA SOLIDARIETà.
HA 87 ANNI: CENTO VIAGGI, E ORA IL CONGO
Tra pochi giorni partirà per l’Africa per raggiungere altri volontari dell’Associazione Missiomundi.
Obiettivo: realizzare una centrale elettrica a Watsa
nel nord della Repubblica democratica del Congo,
al confine con Sudan e Uganda.
Fin qui quasi nulla di strano, dal momento che
molti bergamaschi mettono tempo e competenze
al servizio dei missionari.
Giovanni Galbiati, però, è un energico ottantasettenne che di viaggi in giro per il mondo ne ha fatti un
numero imprecisato: “Possiamo calcolare una media
di due viaggi e mezzo all’anno in Africa e Sud America – dice approssimando per difetto –. Parto da
trent’anni”. Il che significa quasi un centinaio di missioni della durata di circa un mese, tutte finalizzate
ad interventi specialistici in Bolivia, Messico, Brasile,
Mozambico, Kenya, Costa d’Avorio, Malawi, Congo.
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Nanni (così lo chiamano tutti) è un ex dipendente
dell’Enel, originario di Romano di Lombardia, ma
che da una vita abita ad Alzano insieme alla moglie Irma. Una volta andato in pensione, ormai nel
lontano 1978, ha deciso di dedicarsi al volontariato, prima al Patronato come insegnante e poi in giro per il mondo con un gruppo di tecnici. “Quando
lavoravo in Enel un giovane collega era stato in
Africa con gli Amici del Ruanda; all’epoca non potevo stare via per periodi lunghi, ma l’idea di poter
fare qualcosa non mi ha abbandonato”.
Con la pensione iniziano così i viaggi in cui viene
coinvolto anche il fratello più giovane di quattro
anni Francesco. E i Galbiati diventano noti per il tipo di progetti che sono in grado di realizzare. È
sempre in Africa che la storpiatura del loro cognome in “Gabbiani” diventa il nome del gruppo: in
fondo dall’Italia arrivano in volo.
Ostaggio per due volte
Si potrebbe stare ad ascoltare Nanni per ore, tante sono le esperienze vissute con alcune disavventure affrontate sempre con uno spirito ottimista.
Nel 2003 in Congo, e prima nel 1994 in Ruanda,
venne addirittura tenuto in ostaggio con alcuni
compagni da un gruppo di ribelli: “Stavamo installando un impianto fotovoltaico per i Pigmei.
Una mattina sentiamo delle mitragliate; scappiamo con tutti gli altri nella foresta. Siamo stati poi
“salvati” dal vescovo locale. In Ruanda, invece,
proprio un mese prima che avvenisse il genocidio,
avevamo costruito una centralina idroelettrica.
Quella volta fummo rapiti da un gruppo che aveva svolto dei lavori per ripulire il bacino della diga
dal fango. A loro sembrava che tenere nelle mani
degli italiani fosse una garanzia di pagamento,
ma il sindaco fece intervenire la polizia e vidi alcuni pestati duramente”.
Nonostante pericoli e difficoltà, i viaggi di Nanni
dimostrano che il mal d’Africa esiste: “Certo che si
prova; è molto diverso da qua, ma ciò che ti conquista di più sono le persone. È incredibile tornare
in alcuni luoghi in cui abbiamo lavorato e scoprire
che ai bambini hanno dato i nostri nomi”.
La Bolivia è affascinante, ma Galbiati ama tanto
anche la sua valle: “Amo vedere dalla finestra i nostri Misma e il Podona”.
Si dice che dietro un grande uomo ci sia sempre
una grande donna. Ciò vale anche per Nanni, che
forse non vorrebbe essere considerato un grande,
ma uno che fa ciò che ritiene giusto. “Quando torna – dice Irma – lo vedi contento e soddisfatto; nel
2000 ha subito un intervento e pochi mesi dopo
era già in Camerun”. Così la moglie ha sempre sostenuto l’attività dell’instancabile marito: “I viaggi
sono impegnativi come tempo e come costi. I volontari si pagano tutto”, ma certamente ha capito
cosa significa partire, perché ha condiviso due
viaggi con Nanni in Bolivia e Congo. “Davvero ci si
rende conto di quanto siamo condizionati da tante cose inutili” dice Irma che ha fatto crescere
quattro figli “più uno”, come dice lei. Oltre a Anna,
Giuliana, Marco e Stefano, infatti c’è Daudi, arrivato dalla Somalia quando aveva solo otto anni e che
i Galbiati hanno deciso di accogliere nella propria
famiglia: “Il giorno prima dell’arrivo però ero molto spaventata, sono andata in chiesa e ho sentito
le parole: ogni volta che accogliete uno di questi
piccoli, accogliete me: ogni dubbio è svanito”.
A riempire la vita di Irma e Nanni, come se ce ne
fosse bisogno, i 14 nipoti. “Leonardo, che frequenta il secondo anno di università – dice Nanni nascondendo una certa soddisfazione – verrà con me
in Congo. È il primo nipote che mi segue”.
Cartolina da Sala Consilina
T
Anse
Con una simpatica cerimonia avvenuta durante
l’elezione del Comitato di Nucleo, il neoresponsabile del Nucleo di Sala Consilina Carmine Salomone – eletto in sostituzione del compianto Raffaele
Gnazzo – ha premiato con una targa ricordo il Socio ultraottantenne Raffaele Scarano. Nella fotografia si notano insieme al festeggiato i Soci Romualdo Gaetano, Francesco Alfano, Rosario Siani,
Carmine Salomone, Dario Cataldi, Alfredo Pejrani,
Luigi Caputo e Pietro Cavallaro.
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Le iniziative del Nucleo di Bari
T
Emilia Sisti
Il Comitato del Nucleo di Bari, in ottemperanza al
piano delle attività previste nel corso del 1° semestre 2014, ha organizzato lo scorso 20 marzo una
Conferenza inerente ai problemi ortopedici e malattie neurodegenerative presso l’Opera Don Guanella. Sono intervenuti il dott. Mauro Scattarella ortopedico e la dott.ssa Roberta Di Fede neurologa.
Dopo una breve presentazione effettuata dal Responsabile del Nucleo ai numerosi intervenuti, il
dottor Scattarella ha iniziato parlando dell’artrosi,
fenomeno degenerativo che colpisce il tessuto osseo a cominciare dalla cartilagine che riveste le articolazioni e che si manifesta in genere negli anziani.
Questa patologia comporta dolori alle ossa, limitazione nei movimenti e a volte tumefazioni. Si ammalano le ginocchia, gli omeri le mani i piedi, le articolazioni. Ha poi illustrato l'artrite: patologia infiammatoria che colpisce le ossa, in particolare le
articolazioni, di origine batterica, virale, a carattere
sistemico; l'osteoporosi, patologia che colpisce il
tessuto osseo, consumandolo; l'osteopenia, che
colpisce gli anziani, comportando la perdita di consistenza del tessuto osseo. Ma cosa si può fare per
le patologie ossee? Oltre agli antinfiammatori antidolorifici e altri farmaci in base alla patologia ossea,
è necessaria una costante attività fisica, ginnastica
dolce, deambulazione, una corretta alimentazione,
cure termali in genere, cure idroponiche, quando
possibili. Terminata la relazione ci sono state diverse richieste di chiarimenti in merito. Subito dopo la
dott.ssa Di Fede ha parlato e dimostrato con delle
diapositive che la demenza senile è una patologia a
carattere degenerativo delle cellule neuronali di cui
è formato il cervello, con disturbi della memoria,
dell'intelligenza, del comportamento e della relazione. La manifestazione più grave della demenza
senile si ha con l’Alzheimer, in cui il soggetto perde
ogni cognizione del tempo e dello spazio. Non si
può prevenire, ma esercitare il cervello studiando,
impegnandolo nelle varie attività della vita, non arrendendosi mai, imparando cose nuove fa sempre
bene al corpo e all'anima e allontana le malattie.
I Soci, molto soddisfatti di tale iniziativa, hanno
chiesto che queste Conferenze vengano fatte più
spesso, perché servono a chiarire i molteplici problemi e dubbi dell’età.
E ALTRO ANCORA
Dio è giovane, ecco la dimostrazione
T
C. G.
Chissà perché dobbiamo immaginare Dio come un
vecchio con la barba lunga? Forse per l’idea di saggezza che trasmette. «Ma ve lo immaginate il Padreterno senza barba?», domandava lo storico Franco
Cardini. Eppure Dio, comunque vada, è giovane. Riccardo Clementi, nostro Socio, nonché collega delle
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Relazioni Esterne della Toscana, di motivi validi per
dimostrarlo ne ha individuati «settanta volte sette»,
un numero infinito. Dio è giovane. Non perché abbia un’età, ma perché il suo amore fa nuove tutte le
cose, restituisce vigore a chi è nella rassegnazione e
ridona speranza a quanti sono schiacciati dalla di-
sperazione. Lui è la giovinezza dell’umanità, chi lo accoglie non rimane deluso, trova il senso profondo della vita e scopre la
via della felicità. Riccardo Clementi lo spiega nel suo libro “Dio è giovane. Settanta
sette volte sette buoni motivi per crederci”,
edito da Mauro Pagliai nella collana «Le ragioni dell’Occidente».
Clementi, giovane giornalista nato e cresciuto in provincia di Firenze, già autore di una
biografia di Giorgio La Pira, apre l’opera con
un’introduzione di sette paragrafi, proseguendo
poi con riflessioni e meditazioni su settanta brani
del Vangelo di Matteo in cui emerge con forza il
concetto della giovinezza di Dio. Matteo, convertito dallo sguardo di Gesù, invita i giovani del
nuovo millennio a spalancare le porte a
Cristo e a lasciarsi conquistare da lui, facendone esperienza. È Gesù che riporta
unità nelle famiglie, guarisce le ferite interiori e, come a Cana, viene a fare nozze
con l’umanità per trasformare l’acqua insipida in vino buono. Un libro per capire,
come ripete Papa Francesco, che non
possiamo farci rubare la speranza, perché il cristianesimo è giovinezza da vivere in pienezza e da annunciare con gioia ai fratelli e alle
sorelle di questo mondo.
Al passo con i tempi, dunque, e al ritmo del Dio
giovane, con la barba o senza. Dove c’è Dio, là c’è
il futuro: e prospettive nuove, spesso insospettate, oltre l’oggi, oltre l’effimero.
LO CHEF CONSIGLIA
La Basilicata a tavola
T
Franco Pardini
Alcuni amici lucani mi hanno fatto omaggio di una
pubblicazione curata dalla Sede di Potenza della
Università delle Tre Età (UNITRE) dedicata alle classiche ricette lucane. Mi sembra altamente meritevole di attenzione ed intendo utilizzarla per segnalarvi il Gran Ragù Lucano, che è una delle numerose ricette proposte. La scelta dipende dalla
mia passione per la pasta asciutta condita … come
si deve.
Bene: per 12 persone si deve disporre di 300 gr. di
carne di maiale, 400. gr. di carne di vitello, 500 gr.
di carne di agnello, 3 o 4 salsicce grasse, olio extra
vergine di oliva, sugna, un battuto di lardo, sale, cipolla, prezzemolo, vino rosso, 150 gr. di concentrato di pomodoro, 3 kg. di pomodori pelati.
La procedura è la seguente: si rosola in una teglia
il battuto di lardo con la cipolla e il prezzemolo tri-
tati; si aggiunge poi, quando la cipolla sarà dorata,
la salsiccia e la carne, tagliate a pezzi. Si bagna
quindi con il vino rosso.
Quando il tutto sarà rosolato si unisce il concentrato di pomodoro e dopo circa 10 minuti i pomodori
pelati. Una volta preso il bollore si abbassa la fiamma e si fa cuocere per circa 3 ore, ovvero finché il
grasso galleggi sul sugo. Facoltativa l’aggiunta di
cerasella secca, rafano e formaggio grattugiati per
condire la pasta, rigorosamente fatta in casa (per la
“pasta d’ncasa” vi è una ricetta specifica, non pubblicabile per motivi di spazio, ma sono sicuro che
non avrete problemi per soluzioni alternative). La
sete, rimanendo in zona, si può soddisfare bevendo
un robusto Aglianico, poi, in una solare giornata di
luglio, penso ci siano le condizioni per un rilassante
sonnellino. Buon appetito a tutti.
39
Pensieri e Parole
Strada facendo
T
Wanda De Giorgis
Oggi vorrei intrattenermi con un bene prezioso: “Il
Tempo”, quello che è stato, che è ora e quello che
ancora verrà, anche se non riuscirò a fermarlo, non
mi risponderà e, come sempre, scivolerà via in fretta e farà il suo mestiere, cioè quello di scappare a
velocità impressionante, senza voltarsi indietro.
Gli parlo, facendo un po’ i conti con il passato, perché lui è costantemente nei miei pensieri e non lo
dico tanto per dire, ma perché lui c’era già, il giorno del mio diciottesimo compleanno, quando gli
dedicai una poesia che conservo.
La capo-ufficio raccomandava a noi giovanissime
dattilografe, quando non avevamo lavoro da svolgere, di battere a macchina qualcosa, qualunque
cosa, così chi passava nei pressi dell’ufficio udendo
il ticchettio dei tasti, ne ricavasse l’impressione che
le sue ragazze non stessero mai senza fare niente.
Io in quelle felici e inaspettate pause nelle quali
potevo cullarmi in un mondo solo mio, pieno di
manciate di sogni, scrivevo lettere alle amiche, abbozzavo storie di grandi amori, di grandi speranze
inventando trame che mi divertivo a cucire con il filo della fantasia su stoffa comune, come comune e
poco brillante è a volte la realtà. Contando diligentemente le sillabe, componevo poesie a rima baciata e alternata, come si usava allora.
Ricordando quella dedicata al Tempo e che, recentemente, ho trovato tra le montagne di carte accuratamente conservate negli anni, che mi accingo a
stracciare, prima di chiudere il sipario in previsione
della cerimonia degli addii, mi sono resa conto che
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avrei potuto comporla tale e quale anche oggi che
di anni non ne ho più diciotto. Significa che in questo lunghissimo spazio di passi in avanti non ne ho
fatti tanti se cercando di rivedere, come alla moviola, le puntate della mia vita, mi pare di girare
sempre, in punta di piedi, intorno agli stessi luoghi
del pensiero.
Infatti, ancora oggi, come allora, mi rammarico di
non apprezzare il Tempo come merita e di stare a
contare le ore che passano velocemente anziché
riempirle di tante cose belle, tutte quelle che ancora non ho fatto e che non ho potuto fare quando
ero ricca, non di soldi, non li ho mai avuti, ma soprattutto di gioventù, creatività, magnifici sogni.
Quando, oggi mi pare incredibile, come tante ragazze che osservo, anch’io facevo le scale correndo e non mi lasciavo mai scappare un tram. Mi rendo conto che le invidio per questa loro agilità nei
movimenti e prontezza dei riflessi, un bene di cui
non sono consapevoli, come non lo ero io quando
questo bene lo possedevo. Lo apprezzo solo ora
che l’ho perduto. Le invidio per questo, non per la
vita ancora tutta da vivere che hanno davanti. La
mia l’ho vissuta e, chissà poi perché, potendo, non
vorrei rifarne un’altra anche se diversa e, magari,
migliore.
Penso alla mia adolescenza con nostalgia, alle sue
luci e alle sue ombre e la rivedo con lenti probabilmente deformanti, dipinta con splendidi colori.
Ricordo che allora, le persone cantavano percorrendo le strade in bicicletta e cantavano anche le
massaie stendendo i panni sui balconi e lavando i
vetri delle finestre. C’era la guerra, in casa non avevamo nemmeno l’apparecchio radio, quindi le
canzoni in voga s’imparavano così.
Adesso che sono vecchia (è un eufemismo dire anziana) e gli impegni di casalinga sono ridotti, ma
sempre tanti a causa della lentezza che mi accompagna e di cui non mi sembra proprio il caso di farne l’elogio, se n’è andata purtroppo, la voglia, come se fosse una moneta fuori corso, di occuparmi
di tutto quel che m’interessava e che non avevo il
tempo di fare.
Inseguendo i pensieri, me ne sto qui a far circolare
i ricordi filtrati attraverso la clessidra della vita, e a
lamentarmi per il “Tempo”che mi è stato rubato,
prima dal lavoro alle dipendenze di altri, poi dalla
famiglia, dai figli soprattutto e dalle indispensabili
e urgenti faccende di casa. Forse pensando a me i
miei figli mi rivedranno incollata alla finestra in ansiosa attesa del loro rientro a casa. Eppure la fetta
più consistente della mia esistenza, a parte i quindici anni vissuti in ufficio da ragazza, l’ho trascorsa
a cucinare, fare spese, riordinare stanze, lavare, stirare, rigovernare montagne di piatti sporchi.
Una volta, quando, nell’epoca dei miraggi, avevo
il desiderio di ricercare me stessa, di ascoltarmi, di
realizzare non sapevo ancora che cosa, e di realizzarmi – ma come? – non avrei voluto perdere il
Tempo, quel bene prezioso, ma lottare per sottrarlo ai doveri (prima il dovere, poi il piacere diceva mia madre e questo suo insegnamento mi
ha, condizionato sempre), per studiare, leggere,
dipingere, scrivere, per coltivare insomma quelle
inclinazioni che , ripensandoci, erano doni da non
trascurare del tutto e per chi mi viveva accanto e
non li considerava importanti erano, invece, soltanto bizzarre fantasie che mi distraevano da
quel che veramente contava ed era necessario e
urgente fare.
Adesso è tardi e il futuro, se c’è, è brevissimo, quindi non mi resta che coccolarmi nelle ombre della
sera. Leggere è sempre interessante, ma, dopo poche pagine, gli occhi denunciano fatica (ma ero io
quella che nei giorni di riposo riusciva a terminare
la lettura di un libro in un solo giorno?), dipingere
sarebbe gratificante se non dovessi ogni volta ricominciare da capo: “Tu mi lasci un giorno” sussurrano il pennello e i colori “noi ti lasciamo un anno”.
D’accordo, mi resta la scrittura, e ora per esorcizzare l’ansia del tempo scaduto – merce rara che non
si può acquistare a nessun prezzo – e il rimpianto
per i giorni, i mesi, gli anni che sono fuggiti via, e
non puoi assolutamente riacchiappare, e mantenere l’illusione di trattenerli, lo faccio scrivendo
questi sterili lamenti.
Per consolarmi, grazie alla vita che è più saggia di
noi e scioglie i nodi dai quali non sappiamo uscire e con la consapevolezza acquisita, nonostante
tutto, strada facendo, penso che se il Tempo non
è stato proprio quello che avrei voluto fosse, cioè
tutto per me, è anche vero che non è trascorso invano, senza lasciare tracce. Gli sono perciò riconoscente per quel che mi ha permesso di fare e di
ottenere e per quel che mi concede ancora di
sperare.
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Enel News
Enel Energia porta l’efficienza energetica
nelle piazze italiane
Con Enel Green Solution Tour l’Azienda porta l’energia del futuro nelle piazze d’Italia. Il tour, partito da Napoli, con uno stand innovativo e una stazione di servizio per veicoli elettrici porta i visitatori in maniera divertente e interattiva nel mondo
dell’efficienza energetica e di Enel Green Solution,
la gamma di offerte, prodotti e servizi per l’efficienza energetica che permettono di migliorare il
benessere e la produttività semplicemente usando
al meglio l’energia elettrica e il gas. Si tratta di una
serie di soluzioni pensate per rendere energeticamente più efficiente la propria casa, o il proprio
impianto produttivo e per rispondere alle esigenze
di ciascun cliente, che viene assistito da Enel Energia in tutte le fasi del processo: dalla scelta del prodotto più adeguato alle pratiche autorizzative,
dall’accesso agli incentivi fino alla manutenzione
post-installazione.
Enel Green Solution in tour toccherà 25 città italiane in cui sarà presentata la gamma di
offerte che comprende: fotovoltaico e solare termico, caldaie a condensazione, climatizzatori e
scaldacqua a pompa di calore, lampadine a led e
bici elettriche. Soluzioni in grado di rendere più efficienti le abitazioni e la propria vita, scelte da produttori di qualità come Ariston, Samsung, Sonnenkraft, Olimpia Splendid, Philips e Atala per fare
alcuni esempi e forniti in diverse taglie e tipologie.
Dal 24 al 27 Luglio Enel Green Solution Tour sarà a
Pescara in Piazza Salotto con quattro giorni all’insegna di emozioni, esperienze, laboratori, spettacoli, dove l’energia diventa 2.0. Si potranno vedere
gli esperimenti di energia del TRIO MEDUSA, si potrà partecipare alla Mystery Box di Masterchef, ci si
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potrà unire al Cantù Project, direttamente da Zelig,
per conoscere i segreti dell’efficienza energetica e
si potranno fare test-drive con il meglio delle auto
elettriche: la nuova BMW i3, la Smart ED, la Nissan
Leaf, la Renault Zoe;
E ancora, si potrà saltare sul sellino delle nuove bici elettriche Enel Green Solution e fare un giro;
vedere video gag, tutorial, quiz, giochi
La casa efficiente di Enel
“Ripensare all’energia in termini di efficienza ha bisogno di un cambio di paradigma nella quotidianità, perché anche le piccole scelte che compiamo
ogni giorno possono aiutare a creare un circolo virtuoso” ha detto Antonio Scala, responsabile
Energy Service Mass Market divisione GEM e Mercato Italia. La struttura 2.0 si presenta come una
vera “casa efficiente” e mette in mostra il presente,
ma anche il futuro. Nei diversi ambienti domestici
– cucina, soggiorno e spazio esterno – si trovano
tutti i prodotti della gamma Enel Green Solution
già sul mercato, mentre una struttura adiacente è
dedicata alle soluzioni che molto presto potrebbero entrare nelle nostre case. In cucina, per esempio, i visitatori possono scoprire come funziona il
nuovo piano a induzione, mentre nel soggiorno è
esposto un climatizzatore a pompa di calore di ultima generazione che, tra le altre caratteristiche,
offre la possibilità di un controllo da remoto gestibile attraverso delle App. Altre soluzioni “verdi” riguardano il solare termico e il fotovoltaico, servizi
importanti che consentono al cliente di diventare
produttore di energia a impatto zero. Infine, nell’ambiente esterno sono esposte varie soluzioni di
caldaie efficienti. Per esempio quelle a condensazione che consentono di utilizzare i gas di scarico
per produrre ulteriore energia e quindi di risparmiare. Molto interessante anche la sezione dedicata al futuro che illustra principalmente come il controllo da remoto di tutti gli elettrodomestici attraverso un semplice smartphone consentirà al cliente di monitorare i propri consumi e quindi di trovare soluzioni sempre più vantaggiose.
Enel Green Solution
Le offerte Enel Green Solution hanno il vantaggio di
essere chiavi in mano e garantiscono la semplicità di
una rateizzazione in bolletta. Con la promozione Interessi No Problem essere
cliente Enel Energia ha un
vantaggio in più, perché
per chi rimane cliente
Enel Energia saranno restituiti gli interessi in bolletta senza alcun costo accessorio.
“Con le Enel Green Solution ci poniamo non solo
come fornitore di energia
ma anche come venditori
di soluzioni per l’efficienza energetica – afferma
Gianfilippo Mancini, direttore Divisione Generazione, Energy Management e Mercato Italia di Enel. Lo sviluppo delle tecnologie legate all’efficienza è un’opportunità vincente per tutti: per i clienti, che risparmiano e incrementano comfort e qualità della vita, per il Paese in
termini di Pil, occupazione e ambiente. Ai nuovi servizi offerti da Enel Energia corrispondono infatti importanti prospettive per l’occupazione degli operatori coinvolti sul territorio che effettueranno le proprie prestazioni professionali per l’analisi tecnica degli interventi, l’installazione e manutenzione. Una
conferma dell’impegno di Enel per lo sviluppo territoriale del Paese e della capacità di rispondere alle
esigenze di tutti i cittadini che
sono sempre più attenti non solo a quanto spendono ma alla qualità e all’efficienza dei propri consumi energetici”.
Enel Green Solution comprende anche l’offerta di
lampadine a LED, in grado di ridurre in media i
consumi di energia dell’80% con la comodità di
poterle pagare comodamente a rate in bolletta, e
Enel Drive le soluzioni studiate per chi guida auto
elettriche. All’interno del tour è infatti possibile effettuare un test drive con quattro autovetture elettriche di altrettante case automobilistiche partner
di Enel Energia: Nissan (Leaf), Daimler (Smart ED –
Electric Drive), BMW (i3) e Renault (Zoe) e conoscere le modalità e i sistemi di ricarica che Enel ha
ideato e propone a clienti, aziende, amministrazioni pubbliche ed enti
locali. Alle auto elettriche si aggiunge anche la
possibilità di provare alcuni modelli di biciclette
elettriche a pedalata assistita, anch’esse rateizzabili in bolletta.
“Il messaggio che vogliamo far passare attraverso momenti anche di intrattenimento si riassume in tre parole – racconta Luca Marchisio, responsabile Marketing divisione GEM e Mercato Italia – accessibilità, poiché
grazie alla rateizzazione in bolletta le offerte sono
davvero alla portata di tutti; comodità di un servizio chiavi in mano; efficienza energetica e quindi
risparmio in bolletta”. L’obiettivo è difatti quello di
“portare l’efficienza energetica ai nostri 32 milioni
di clienti che possono scegliere Enel, come interlocutore unico dalla scelta del prodotto più adeguato alle proprie esigenze fino alle pratiche autorizzative, per l’accesso agli incentivi fino all’installazione e alla manutenzione dei prodotti” spiega Michele Grassi, responsabile Customer Service Macro
Sud Area Mercato.
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Enel nomina il nuovo CdA con Francesco
Starace nuovo Ad e Direttore Generale
Lo scorso 22 maggio l’Assemblea degli Azionisti ha nominato il Consiglio di Amministrazione di Enel. I nuovi
consiglieri, che saranno in carica per un triennio, sono Alessandro Banchi, Alberto Bianchi, Paola Girdinio, Patrizia Grieco, Salvatore Mancuso, Alberto Pera, Francesco Starace, Anna Chiara Svelto, Angelo Taraborrelli.
L’Assemblea ha attribuito a Patrizia Grieco la carica di Presidente. Il nuovo CdA ha poi conferito a Francesco
Starace la carica di Amministratore Delegato e Direttore Generale di Enel. Il nuovo Consiglio di Amministrazione, riunitosi per la prima volto lo scorso 23 maggio ha approvato l’assetto dei poteri, riconoscendo al Presidente Patrizia Grieco un ruolo di supervisione sulle attività di audit, di impulso e supervisione sull’applicazione
delle norme di corporate governance riguardanti le attività del Consiglio di Amministrazione, nonché l’incarico di intrattenere, d’intesa e in coordinamento con l’Amministratore Delegato, rapporti con organi istituzionali e autorità. All’Amministratore Delegato sono stati attribuiti, in linea con l’assetto precedente, tutti i poteri per l'amministrazione della Società, ad eccezione di quelli diversamente attribuiti dalla normativa applicabile, dallo statuto sociale o mantenuti dal Consiglio di Amministrazione nell’ambito delle proprie competenze.
Il Consiglio ha quindi verificato il possesso da parte dei Consiglieri dei requisiti di indipendenza previsti tanto
dal Testo Unico della Finanza quanto dal Codice di Autodisciplina delle società quotate, nonché il possesso, da
parte del Presidente Patrizia Grieco, dei soli requisiti di indipendenza previsti dal Testo Unico della Finanza,
non consentendo il Codice di Autodisciplina di considerare indipendente il Presidente del Consiglio di Amministrazione, in quanto “esponente di rilievo” della Società.
PATRIZIA GRIECO
Patrizia Grieco nasce a Milano e si laurea in giurisprudenza presso l’Università
Statale. Inizia la sua carriera
presso la Direzione Legale e
Affari Generali di Italtel, diventandone responsabile nel 1994. Nel 1999 è Direttore Generale di Italtel con il compito di riorganizzare
l’azienda, di cui diventa Amministratore Delegato nel 2002. Nel settembre 2003 diventa
AD di Siemens Informatica. Inoltre, è stata
partner di Value Partners e Amministratore
Delegato del Gruppo Value Team. A novembre 2008 è stata nominata AD di Olivetti di cui
nel 2013 è diventata Presidente. Attualmente
è Consigliere di Amministrazione di Fiat Industrial (oggi CNHI), Space e Anima Holding.
L’assemblea di Enel l’ha nominata Presidente
lo scorso 22 maggio.
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FRANCESCO STARACE
Nato a Roma nel 1955, Francesco Starace è laureato in ingegneria nucleare
al Politecnico di Milano. Dopo una prima esperienza nel settore nucleare
presso Nira Ansaldo, dal 1982 al 1987
ha ricoperto diversi incarichi manageriali nel campo dell’Ingegneria e costruzione di centrali elettriche, con responsabilità crescenti – in Italia, negli Stati Uniti, in Arabia
Saudita, in Egitto e negli Emirati Arabi – in società del
gruppo General Electric. Successivamente dal 1988 al
2000 ha ricoperto importanti incarichi in ABB e poi in Alstom Power Corporation, in Svizzera, dove è stato amministratore delegato di ABB Combustion Engineering Italia e, successivamente Senior Vice President delle vendite
globali per la divisione turbine a gas. Nel 2000 è entrato
in Enel, dove ha rivestito diverse posizioni manageriali di
primo piano all’interno della Divisione Generazione ed
Energy Management e successivamente come direttore
della Divisione Mercato. A partire da ottobre 2008 è stato Amministratore Delegato di Enel Green Power, sino
alla nomina il 23 maggio 2014 come Amministratore Delegato e Direttore Generale di Enel.
TRE ANNI INTENSI PAOLO ANDREA COLOMBO
I momenti in cui le persone, dopo aver percorso insieme un tratto significativo della propria esistenza, si salutano per intraprendere strade diverse, sono di solito intrisi di malinconia. Desidero invece salutarvi con un
sorriso, facendo prevalere il ricordo di questo periodo che ha lasciato dentro di me un segno profondo e indelebile; un ricordo fiero e orgoglioso degli importanti traguardi che abbiamo raggiunto in questi anni, un
ricordo che ci deve proiettare tutti nel futuro, guardando con fiducia e ottimismo verso nuove sfide.
Questi anni sono stati per me un’esperienza straordinaria, che mi ha consentito di conoscere da una posizione di elevata responsabilità una delle più importanti realtà industriali a livello nazionale e internazionale e di apprezzare la straordinaria qualità delle persone che vi lavorano; un’esperienza umana e professionale che mi accompagnerà per il resto della mia vita. Tre anni che sono volati, ma che nello stesso
tempo mi danno la sensazione di aver trascorso qui una vita, a testimonianza di un’esperienza intensa e
avvolgente che mi ha fatto e mi fa sentire uno di voi. Vi lascio con un sentimento di profondo orgoglio,
per aver avuto l’onore di collaborare con voi, di essere stato il vostro Presidente e di aver rappresentato
con questo ruolo il Gruppo Enel.
Auguro a tutti voi di vivere questo momento apprezzando gli aspetti innovativi che il cambiamento porta con sé, cogliendo quest’occasione per rimettervi in discussione, cercando nuovi stimoli per affrontare
le sfide che vi troverete di fronte.
Vi auguro inoltre di raggiungere tutte le soddisfazioni professionali che meritate, e di raggiungere insieme gli obiettivi che un’impresa come la nostra deve conseguire per consolidare la propria leadership. Il
mio è un augurio, che per voi deve rappresentare un impegno, verso voi stessi e tutti gli stakeholder – ma
anche nei confronti di chi oggi vi saluta ma continuerà a seguirvi e a fare il tifo per voi. Grazie a tutti voi,
che con il vostro lavoro quotidiano avete contribuito, con passione e professionalità, a costruire la grande azienda che siamo oggi e che sono certo sarete, ancor di più, domani. AD MAIORA! FULVIO CONTI
Questi anni trascorsi in Enel sono stati un’esperienza di vita umana e professionale straordinaria ed entusiasmante. A tutti voi colleghi rivolgo i miei più sentiti ringraziamenti per la passione, per il grande impegno che
quotidianamente dedicate al vostro lavoro, per gli sforzi e i sacrifici compiuti in tempi difficili, per i successi
raggiunti insieme e per l’inestimabile contributo apportato al Gruppo. Rivolgo un pensiero anche ai colleghi
che lavorando con noi hanno subíto infortuni o perso la vita, con l’auspicio che il loro ricordo ci dia ancora più
forza per raggiungere e mantenere l’ambizioso obiettivo di essere un’azienda senza incidenti.
Quando, nel 2005, ho avuto l’onore di assumere la guida del Gruppo, Enel era un operatore energetico
sostanzialmente nazionale. Da allora, Enel si è trasformata realizzando una crescita imponente, ampliando sensibilmente la propria presenza all’estero e diventando un’affermata e rispettata multinazionale
dell’energia. Oggi siamo l’operatore elettrico di riferimento tra le utility europee e mondiali, un’azienda
che porta risultati e crea valore per tutti i propri stakeholder. Abbiamo raggiunto un solido posizionamento nei mercati emergenti e nei settori a più alto potenziale, costruendo un portafoglio tecnologicamente ben bilanciato e geograficamente diversificato, e aumentando la nostra dimensione di scala con
un’attenzione costante al miglioramento e alla ricerca dell’eccellenza.
Siate orgogliosi, così come lo sono io, di questa azienda e di quello che abbiamo saputo costruire. Lascio
in buone mani una multinazionale determinata ad andare avanti nel miglioramento dei risultati, un’azienda solida, in grado di crescere in modo sostenibile poggiandosi su valori forti e condivisi. A Patrizia
Grieco, che porta in Enel la sua esperienza industriale, a Francesco Starace, che lavora con noi da molti
anni e tanto ha contribuito con il suo lavoro ai nostri successi, ai membri del CdA, e soprattutto ai lavoratori del Gruppo, faccio il mio più grande in bocca al lupo, certo che sapranno farsi valere e continuare nel
percorso che renderà Enel la migliore azienda al mondo.
45
Periscopio
Prestito obbligazionario Enel 1994-2019
– Serie speciale
T
Recapiti dei Soci
T
Anse nazionale
Viene, da più parti, segnalata l’esigenza di disporre, tra i dati dei Soci memorizzati in archivio, anche
di quelli relativi al loro recapito telematico: ciò per
consentire il contenimento della corrispondenza
cartacea ed il più rapido inoltro delle comunicazioni d’interesse sociale. I Soci sono pertanto invitati a
trasmettere, alla Sezione di appartenenza, gli
estremi del loro recapito telematico, nonché a comunicare ogni eventuale, successiva variazione.
Parimenti dicasi per quanto concerne i cellulari.
Il bocciodromo di Torre de’ Passeri
intitolato a Carmine Di Giulio
T
Domenico Tresca
L’Enel ha reso noto che il tasso d’interesse nominale annuo lordo posticipato sul prestito obbligazionario 1994/2019 – serie speciale aperta riservata ai
dipendenti ed al personale in quiescenza delle Società del Gruppo Enel – per il semestre 1° luglio/31
dicembre 2014 è stato fissato nella misura dello
0,30% (zerovirgolatrentapercento).
50 anni di matrimonio
T
46
Anse
L’Anse formula i più vivi
auguri al Socio molisano
Costantino Cirelli ed alla
moglie, che festeggiano i
50 anni di matrimonio.
Profumo di città
T
Con Delibera di Giunta
del 24.12.2013 il Comune
di Torre de’ Passeri ha intitolato a Carmine Di Giulio,
compianto Vice Presidente dell’ANSE Abruzzo, la nuova struttura “Bocciodromo” alla cui realizzazione egli aveva dato determinante impulso quando era in vita, vedendo nell'opera, al di là della funzione propria, un “centro di
aggregazione sociale a favore di tutto il paese”.
Tra le motivazioni della delibera viene posta in evidenza la dedizione di Carmine “all’impegno sociale
svolto durante la sua attività lavorativa come Vice
Presidente dell'ANSE Abruzzo per ben quattro
mandati consecutivi
durante i quali è stato
sempre al servizio dell’Associazione
con
grande attenzione ed
abnegazione verso i più
soli e bisognosi”.
Enel
Giovanni Pacini
Ancora una volta mi trovo a presentare un libro pubblicato dal nostro Socio del Nucleo di Lucca Odino Raffaelli (Edizioni Daris Libri) e
lo faccio con grande piacere sia
per l’amicizia che ci lega che, ancor più, per la piacevolezza della lettura delle sue opere. Fatti semplici di
un passato ormai lontano che stimola i ricordi della
nostra infanzia, raccontati con una scrittura altrettanto semplice e scorrevole, ma mai semplicistica.
Questa volta ha abbandonato l’autobiografia che
permeava le sue prime tre opere per guardare ad
un mondo che partiva dalle sue montagne per ritrovarsi in mezzo ai profumi delle città, però non
sempre piacevoli: le giovani donne che andavano
“a servizio”. A mio giudizio, da semplice lettore,
questa volta l’autore, che ha maturato qualche
esperienza, ha arricchito le sue trame con piccole
dosi di “suspense” che rendono più difficile interrompere la lettura: bravo!
INDIRIZZI DELLE SEZIONI ANSE
Anse – Sezione Piemonte – Valle d’Aosta
c/o Enel Corso Regina Margherita, 267 – 10143 Torino
Tel. 011/2787329 – 011/2787301 Fax 011/2787465
c/c postale n. 372102
[email protected][email protected]
Anse – Sezione Liguria
c/o Enel Via Brignole De Ferrari, 4 – 16125 Genova
Tel. 010/4347468 Fax 010/4347568
c/c postale n. 12313169
[email protected]
Anse – Sezione Lombardia
Via Beruto, 18 – 20131 Milano
Tel. 02/23203554/3552 – Fax 02/23203553
c/c postale n. 21074208
[email protected]
Anse – Sezione Veneto
c/o Enel Via G. Bella, 3 – 30174 Mestre – Venezia
Tel./Fax 041/8214592 – c/c postale n. 10006302
[email protected]
Anse – Sezione Trentino Alto Adige
c/o Enel Viale Trieste, 43 – 38100 Trento
Tel. 0461/457119 Fax 0461/457180
c/c postale n. 17475385
[email protected]
Anse – Sezione Friuli Venezia Giulia
Via Flavia, 100 Loc. Zaule – 34147 Trieste
Tel. 040/2627917
c/c postale n. 17063348
[email protected]
Anse – Sezione Umbria
c/o Enel Via del Tabacchificio, 26 – 06127 Perugia
Tel.: 075/6522006 Fax: 075/6522166
c/c postale n. 10884062
[email protected]
Anse – Sezione Marche
c/o Enel Via G. Bruno, 22 – 60127 Ancona
Tel. 071/2812603 – 2498451 Fax 071/2812603
c/c postale n. 1013346653
[email protected]
Anse – Sezione Molise
c/o Enel Via S. Giovanni in Golfo snc – 86100 Campobasso
Tel. 0874/299662 Fax 0874/299628
c/c postale n. 11100864 – [email protected]
Anse – Sezione Campania
c/o Enel Centro Direzionale Isola G3 – p. 9
Via G. Porzio – 80143 Napoli
Tel. 081/3672468 – 9893 Fax 081/3672379
c/c postale n. 26879809 – [email protected]
Anse – Sezione Puglia
Via Tenente Casale, 27 – sc. D – 1° piano – 70123 Bari
Tel. 080/2352110 Fax 080/2352328
c/c postale n. 14565709
[email protected]
Anse – Sezione Emilia Romagna
Anse – Sezione Basilicata
Via G. Di Vittorio, 2 – 40133 Bologna
Tel. 051/4233343
Tel./Fax 051/4233341
c/c postale n. 23293400 – [email protected]
c/o Enel Via della Tecnica, 4 – 85100 Potenza
Tel. 0971/1987013 Fax 0971/1987012
c/c postale n. 10842854
[email protected]
[email protected]
Anse – Sezione Toscana
Via Q. Sella, 81 – 50136 Firenze
Tel. 055/5233124 – 5233123
c/c postale n. 1013344856
[email protected][email protected]
Anse – Sezione Calabria
c/o Enel Via della Lacina – Siano – 88100 Catanzaro
Tel. 0961/403440
c/c postale n. 12002879
[email protected]
Anse – Sezione Lazio
Anse – Sezione Sicilia
c/o Enel V.le Regina Margherita, 125 – 00198 Roma
Tel. 06/83052909 – 2452 Fax 06/83052435
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