Prot. n. 485/VII di verbale del 29.05.2014

Deliberazione n. VII di verbale
della seduta del 29/05/2014
Protocollo Generale N. 485/14
Assemblea d’Ambito
Oggetto: Veneziana Energia Risorse Idriche Territorio Ambiente
Servizi SpA- Approvazione dello “schema regolatorio” relativo
all’applicazione del nuovo metodo tariffario (MTI) ai sensi della
Deliberazione n.643/2013 dell’AEEGSI, Programma degli Interventi
(PdI) 2014-2018, Relazione di accompagnamento per la definizione
della tariffa del SII, conseguenti valori tariffari per gli anni 2014-2015
e Piano Economico Finanziario 2014-2018
N. Registro int. 5
E’ richiesta l’Immediata Eseguibilità:
Atto che comporta impegno di spesa:
Allegati a corredo dell’atto N. 3
SI X
NO 
SI  NO X
1
Comune di Campagna Lupia
0,008788
X
2
Comune di Campolongo Maggiore 0,013104
X
3
Comune di Camponogara
0,016370
X
4
Comune di Caorle
0,014942
X
5
Comune di Cavallino Treporti
0,016677
6
Comune di Ceggia
0,007872
X
7
Comune di Chioggia
0,063017
X
8
Comune di Dolo
0,018983
9
Comune di Eraclea
0,016078
10 Comune di Fiesso d’Artico
0,009792
11 Comune di Fossalta di Piave
0,005339
12 Comune di Fossò
0,008598
13 Comune di Jesolo
0,031016
14 Comune di Martellago
0,026825
X
15 Comune di Mira
0,048848
X
16 Comune di Mirano
0,033521
X
17 Comune di Musile di Piave
0,014594
18 Comune di Noale
0,019903
19 Comune di Noventa di Piave
0,008670
20 Comune di Pianiga
0,015164
21 Comune di Salzano
0,016064
X
22 Comune di San Donà di Piave
0,051501
X
23 Comune di Santa Maria di Sala
0,021914
X
24 Comune di Scorzè
0,023952
25 Comune di Spinea
0,034036
26 Comune di Strà
0,009587
27 Comune di Torre di Mosto
0,006005
28 Comune di Venezia
0,331161
X
29 Comune di Vigonovo
0,012534
X
30 Comune di Cessalto
0,004858
X
31 Comune di Mogliano Veneto
0,034981
32 Comune di Morgano
0,005527
33 Comune di Preganziol
0,021251
34 Comune di Quinto di Treviso
0,012347
35 Comune di Zenson di Piave
0,002259
36 Comune di Zero Branco
0,013920
X
0,712300
19
TOTALE
Conferma I.E.: SI X
NO 
IL PRESIDENTE
IL SEGRETARIO
X
X
X
Consiglio di Bacino
“LAGUNA DI VENEZIA”
Prot. n. 485/VII di verbale del 29.05.2014
OGGETTO: VERITAS SpA: Veneziana Energia Risorse Idriche Territorio Ambiente Servizi SpAApprovazione dello “schema regolatorio” relativo all’applicazione del nuovo metodo tariffario (MTI) ai
sensi della Deliberazione n.643/2013 dell’AEEGSI, Programma degli Interventi (PdI) 2014-2018,
Relazione di accompagnamento per la definizione della tariffa del SII, conseguenti valori tariffari per gli
anni 2014-2015 e Piano Economico Finanziario 2014-2018.
VISTE le seguenti disposizioni di legge:
Decreto Legislativo n. 152/2006 “Norme in materia ambientale”, parte terza che all‟art. 147 prevede che
i servizi idrici siano organizzati sulla base degli ambiti territoriali ottimali definiti dalle regioni in
attuazione della Legge 5 gennaio 1994, n. 36, all‟art. 149 individua nel Piano economico Finanziario
uno dei documenti che costituiscono il contenuto del Piano di Ambito e che all‟art. 154 prevede e norma
la tariffa del servizio idrico integrato;
Decreto Legge n. 201/2011, art. 21, commi 13 e 19 che ha trasferito all‟Autorità per l‟Energia Elettrica
e il Gas (AEEG) “le funzioni di regolazione e controllo dei servizi idrici”, tra le quali vi sono quelle,
previste dall‟art. 10, comma 14, lett. d) ed e) del Decreto Legge n.70/2011, di predisporre “il metodo
tariffario per la determinazione, con riguardo a ciascuna delle quote in cui tale corrispettivo si articola
della tariffa del servizio idrico integrato(…)” e di “approva[re] le tariffe predisposte dalle autorità
competenti”;
Decreto Legge n. 179/2012, come convertito dalla Legge n. 221/2012, recante “Ulteriori misure urgenti
per la crescita del Paese”, che con l‟articolo 34, comma 29 modifica il comma 4 dell'articolo 154 del
D.lgs. n. 152/2006: "Il soggetto competente, al fine della redazione del piano economico-finanziario di
cui all'articolo 149, comma 1, lettera d), predispone la tariffa di base, nell'osservanza del metodo
tariffario di cui all'articolo 10, comma 14, lettera d), del decreto-legge 13 maggio 2011, n. 70,
convertito, con modificazioni, dalla legge 12 luglio 2011, n. 106, e la trasmette per l'approvazione
all’Autorità per l'energia elettrica e il gas";
Decreto del Presidente Consiglio dei Ministri del 20.07.2012 che specifica che l‟AEEG “predispone e
rivede periodicamente il metodo tariffario per la determinazione della tariffa del servizio idrico
integrato (…), vigilando sull‟applicazione delle tariffe ed “approva le tariffe del servizio idrico
integrato, ovvero di ciascuno dei singoli servizi che lo compongono compresi i servizi di captazione e
adduzione a usi multipli e i servizi di depurazione ad usi misti civili e industriali, proposte dal soggetto
competente sulla base del piano di ambito di cui all'art. 149 del decreto legislativo 6 aprile 2006, n.
152, impartendo, a pena d'inefficacia prescrizioni. In caso di inadempienza, o su istanza delle
amministrazioni e delle parti interessate, l'Autorità per l'energia elettrica e il gas intima l'osservanza
degli obblighi entro trenta giorni decorsi i quali, fatto salvo l'eventuale esercizio del
poteresanzionatorio, provvede in ogni caso alla determinazione in via provvisoria delle tariffe sulla
base delle informazioni disponibili, comunque in un'ottica di tutela degli utenti.”;
DATO ATTO che, in adempimento alla normativa sopra citata, l‟Autorità per L‟Energia Elettrica e il Gas e
il Sistema Idrico:
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con Deliberazione 347/2012/R/IDR, come integrata e modificata dalle deliberazioni 412/2012/R/IDR e
485/2012/R/IDR, ha provveduto alla definizione dei contenuti minimi informativi e delle procedure di
raccolta dati in materia di servizio idrico integrato;
con Deliberazione 585/2012/R/IDR ha provveduto all‟ approvazione del Metodo tariffario transitorio
(MTT) per la determinazione delle tariffe 2012 e 2013;
con Deliberazione 73/2013/R/IDR ha provveduto all‟ approvazione delle linee guida per la verifica
dell‟aggiornamento del piano economico finanziario del piano d‟ambito e modifiche alla deliberazione
dell‟Autorità per l‟Energia Elettrica ed il Gas 585/2012/R/IDR”;
con deliberazione 271/2013/R/IDR ha esplicitato alcuni chiarimenti procedurali in ordine alla disciplina
tariffaria del servizio idrico stabilendo che ai fini dell‟approvazione da parte dell‟Autorità delle
predisposizioni tariffarie degli Enti d‟Ambito e dei soggetti competenti o comunque elaborate, ai sensi
delle Deliberazioni 585/2012/R/IDR e 88/2012/R/IDR, queste debbono essere corredate dell‟atto
deliberativo di approvazione da parte dell‟organo competente, nonché dei piani economico finanziari e
programmi degli interventi, coerentemente elaborati ed adottati, per ciascuna singola gestione;
con Deliberazione 643/2013/R/IDR ha provveduto all‟ approvazione del Metodo Tariffario Idrico
(MTI) e delle disposizioni di completamento per la predisposizione delle tariffe degli anni 2014 e 2015;
con Determinazione 2/2014/R/IDR la Direzione Sistemi Idrici dell‟AEEGSI ha approvato la definizione
delle procedure di raccolta dati ai fini della determinazione delle tariffe del servizio idrico integrato per
gli anni 2014 e 2015 ai sensi della Deliberazione 643/2013/R/IDR;
con Determinazione 3/2013/R/IDR la Direzione Sistemi Idrici dell‟AEEGSI ha approvato gli allegati
n.1 e n.2 relativi rispettivamente allo schema degli interventi e alla relazione di accompagnamento
prevista al comma 5.3, lettera d), punto III, della Deliberazione 643//2013/R/IDR;
VISTA la Legge Regionale n.17/2012, “Disposizioni in materia di risorse idriche” che recepisce quanto
disposto dalla normativa nazionale e attribuisce le funzioni svolte dalle Autorità d‟Ambito del Servizio Idrico
Integrato ai nuovi Enti denominati Consigli di Bacino;
VISTA la Deliberazione della Giunta Regionale prot n. 1006 del 5/06/2012 con la quale viene approvato lo
schema di Convenzione per la cooperazione degli enti locali appartenenti a ciascun ambito territoriale ottimale
del servizio idrico integrato e viene stabilito il procedimento da seguire per la sua approvazione da parte della
Conferenza d‟Ambito e di ogni singolo comune;
VISTA la Deliberazione prot. n. 606/1 di verbale del 26.07.2012 con la quale la Conferenza d‟Ambito
"Laguna di Venezia" ha approvato il sopra citato schema di Convenzione;
VISTO l'atto del 17.12.2012 con il quale il Segretario del Comune di Venezia, in qualità di Ufficiale
rogante, dichiara istituito il Consiglio di Bacino Laguna di Venezia così come attestato dalla registrazione della
Convenzione sottoscritta dagli enti locali facenti parte dell'Ambito "Laguna di Venezia", Repertorio n. 130831
del 17.12.2012 e registrata il 21.12.2012 agli Atti Pubblici con il n. 1367;
VISTI i seguenti atti dell‟Autorità d‟Ambito Territoriale Ottimale "Laguna di Venezia”:
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Deliberazione prot. n. 866 del 31.12.2003 con la quale l‟Assemblea d‟Ambito ha approvato il Piano
d‟Ambito dell‟Autorità d'Ambito Territoriale Ottimale "Laguna di Venezia", Piano d‟Ambito mai
aggiornato nei termini previsti dall‟art. 149, comma 1 del D.lgs. 152/2006 ed in particolare
relativamente al piano economico finanziario;
Deliberazioni dell‟Assemblea d‟Ambito prot. n. 515 del 22.12.2003 di approvazione dello schema di
Convenzione per la regolazione dello svolgimento del Servizio Idrico Integrato dell‟Autorità d'Ambito
Territoriale Ottimale "Laguna di Venezia" nel periodo di Salvaguardia, prot. n. 730 del 28.07.2004 di
approvazione degli allegati alla convenzione, prot. n. 285 del 28.02.07 di successive modifiche alla
convenzione e prot. n. 1064/IX del 16.10.2008 di proroga della scadenza dei termini della stessa;
Deliberazione dell‟Assemblea d‟Ambito prot. n. 335/II di verbale del 11.03.2009 avente per oggetto
“Affidamento del Servizio Idrico Integrato. Ulteriore proroga scadenza termini Convenzione di
Salvaguardia.” che differisce la durata della salvaguardia del Servizio Idrico Integrato sino al
01.06.2009 alle medesime condizioni già sottoscritte dalle parti;
Deliberazione dell‟Assemblea d‟Ambito prot. n. 646/X di verbale del 29.05.2009 avente per oggetto
“Affidamento „in house‟ del Servizio Idrico Integrato” che ha stabilito:
 di confermare che è affidata a VERITAS S.p.A. la gestione del Servizio Idrico Integrato nell’AATO
“Laguna di Venezia” senza soluzione di continuità con l’affidamento in essere;
 di confermare l’assegnazione a VERITAS S.p.A. della realizzazione del Piano d’Ambito,
approvato in data 31.12.2003 con deliberazione dell’Assemblea d’Ambito prot. n. 866 del
31.12.2003, e tutta la documentazione conseguente;
 di confermare che la durata dell’affidamento è stabilita sino al 31.12.2018, salva scadenza di
durata successiva disposta da questa Assemblea ovvero dalla legge;
 di confermare che l’affidamento a VERITAS S.p.A. è regolato dalla Convenzione di Salvaguardia
in essere, sino all’approvazione della nuova Convenzione prevista dalla Deliberazione
dell’Assemblea d’Ambito prot. .n. 806 /VI di verbale del 30/07/2008;
deliberazioni dell‟Assemblea d‟Ambito prot. n. 805/V di verbale del 30.07.2008; prot. n. 336/III di
verbale del 11.03.2009; prot. n. 470/V di verbale del 03.05.2010; prot. n. 1174/XIII di verbale del
22.11.2010; prot. n. 1257/XX di verbale del 22.12.2011 con le quali sono stati approvati il piano degli
interventi e il piano tariffario degli esercizi 2008, 2009, 2010, 2011 e 2012;
PREMESSO CHE:
con deliberazione dell‟Assemblea d‟Ambito prot. n. 382/III di verbale del 14.03.2006 avente per
oggetto “Organizzazione del Servizio Idrico Integrato. Scelta della forma di gestione” si è stabilito che
la forma di gestione del servizio idrico integrato sia quella prevista dall‟articolo 113 del D. Lvo 267 del
2000, comma 5 lettera c), anche in relazione a quanto prevede il successivo comma 15 bis, secondo
periodo del citato Decreto;
con deliberazioni dell‟Assemblea d‟Ambito prot. n. 806/VI di verbale del 30.07.2008 e prot. n. 646/X
del 29.05.2009 aventi per oggetto “Affidamento in house del Servizio Idrico Integrato” è stata affidata e
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confermata fino al 31.12.2018 in base all‟art. 113, comma 5, lettera c) del D.Lgs. 267/2000, la gestione
del Servizio Idrico Integrato dell‟ATO Laguna di Venezia alla società VERITAS S.p.A.;
DATO atto che:
all‟esito di apposita istanza di riperimetrazione dell‟ambito territoriale ottimale, la Giunta Regionale,
con deliberazione n. 856 del 04.06.2013 avente per oggetto: “ Approvazione della proposta di
variazione degli Ambiti Territoriali Ottimali “Laguna di Venezia” e “Veneto Orientale”. Inclusione dei
Comuni di Caorle, Ceggia, Cessalto, Eraclea, Fossalta di Piave, Jesolo, Musile di Piave, Noventa di
Piave, San Donà di Piave, Torre di Mosto e Zenson di Piave nell’Ambito Territoriale Ottimale
“Laguna di Venezia”, ha approvato, ai sensi dell‟art. 2 comma 2 della Legge Regionale n. 17 del
27.04.2012, la variazione degli Ambiti Territoriali Ottimali nonché gli elenchi dei Comuni di cui
all‟allegato A della sopra citata Legge Regionale, includendo pertanto nell‟Ambito Territoriale Ottimale
“Laguna di Venezia” gli 11 Comuni richiamati nell‟oggetto della citata deliberazione;
il percorso amministrativo di riperimetrazione dell‟ambito territoriale ottimale si è concluso a seguito
della sottoscrizione della “Convenzione per la cooperazione tra gli enti locali partecipanti compresi
nell‟ambito territoriale ottimale del Servizio Idrico Integrato “Laguna di Venezia”da parte di tutti e 36
Comuni appartenenti all‟ambito così come individuati nell‟allegato A alla Legge Regionale n. 17 del
27.04.2012 rideterminato per effetto della citata deliberazione di Giunta Regionale n. 856 del
04.06.2013;
a seguito dell‟allargamento dell‟ambito territoriale ottimale si è reso necessario provvedere
all‟affidamento del Servizio Idrico Integrato negli 11 Comuni (d‟ora in poi Comuni del basso Piave) che
sono stati inclusi per effetto della citata deliberazione di Giunta Regionale n. 856 del 04.06.2013 fino al
31.21.2018;
con Deliberazione del Consiglio di Bacino Laguna di Venezia Prot. n. 295/III di verbale del 25/03/2014
è stato affidato il Servizio Idrico Integrato nel territorio dei 11 Comuni del Basso Piave alla società
Azienda Servizi Integrati (A.S.I.) S.p.A con durata dal 1.04.2014 al 31.12.2018;
VISTE, in particolare, le seguenti disposizioni previste dalla Deliberazione AEEGSI 643/2013/R/IDR, art.
5:
“- 5.1 La tariffa è predisposta dagli Enti d’Ambito o dagli altri soggetti all’uopo competenti, come definiti
nell’Allegato A alla presente deliberazione, sulla base della metodologia di cui al precedente
Articolo 4 e dei dati già inviati nell’ambito del procedimento di raccolta dati disposto dalla
deliberazione 347/2012/R/IDR, come aggiornati ai sensi del successivo comma 5.2. A tal fine gli
Enti d’Ambito o gli altri soggetti competenti preposti validano le informazioni fornite dai gestori e le
integrano o le modificano secondo criteri funzionali al riconoscimento dei costi efficienti di
investimento e di esercizio.
- 5.2 La determinazione delle tariffe per l’anno 2014 si basa sui dati raccolti ai sensi della precedente
regolazione tariffaria transitoria, aggiornati con i dati di bilancio relativi all’anno 2012 o, in
mancanza, all’ultimo bilancio disponibile, trasmessi nelle modalità previste. Analogamente, per la
determinazione delle tariffe per l’anno 2015, i dati utilizzati saranno aggiornati con i dati di bilancio
relativi all’anno 2013 o, in mancanza, all’ultimo bilancio disponibile.
- 5.3 Entro il 31 marzo 2014, l’Ente d’Ambito o altro soggetto competente:
a) definisce gli obiettivi e, acquisita la proposta del gestore riguardo agli interventi necessari
al relativo conseguimento, redige il programma degli interventi (PdI) di cui al comma 4.2;
b) predispone la tariffa per gli anni 2014 e 2015 nell'osservanza del metodo di cui all’Allegato
A alla presente deliberazione;
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c)
redige coerentemente - ed adotta con proprio atto deliberativo di approvazione - il piano
economico finanziario (fino al termine dell’affidamento) che garantisca, ai sensi dell’art.
149, comma 4, del d.lgs.152/06, “il raggiungimento dell’equilibrio economico finanziario e,
in ogni caso, il rispetto dei principi di efficacia, efficienza ed economicità della gestione,
anche in relazione agli investimenti programmati”;
d) ai fini dell’approvazione da parte dell’Autorità, trasmette lo schema regolatorio di cui
all’articolo 4, inviando:
i.
il programma degli interventi, come disciplinato al comma 4.2;
ii.
il piano economico-finanziario, che esplicita il vincolo ai ricavi del gestore e
il moltiplicatore tariffario teta (ϑ) che ciascun gestore dovrà applicare in
ciascun ambito tariffario, rispettivamente per il 2014 e il 2015, secondo
quanto previsto al comma 4.2;
iii.
una relazione di accompagnamento che ripercorra la metodologia applicata;
iv.
l’atto o gli atti deliberativi di predisposizione tariffaria ovvero di
approvazione dell’aggiornamento del piano economico-finanziario;
v.
l’aggiornamento, ai sensi del precedente comma 5.2, dei dati necessari
richiesti. “
DATO ATTO che, in applicazione della normativa citata, compete al Consiglio di Bacino Laguna di
Venezia predisporre la tariffa del servizio idrico integrato per gli anni 2014 e 2015 sulla base della metodologia
prevista dalla Deliberazione 643/2013/R/IDR dell‟AEEGSI e dei dati inviati dai Gestori;
VISTE le riunioni intercorse con VERITAS S.p.A, volte:
alla discussione ed all‟approfondimento delle questioni legate all‟aggiornamento tariffario 20142015;
alla raccolta di dati tecnici ed economici necessari per la determinazione delle tariffe 2014-2015;
alla verifica della validità delle informazioni e dei dati disponibili ai sensi della Deliberazione n.
347/2012/R/IDR;
all‟aggiornamento dei dati sopracitati nel rispetto delle disposizioni di cui alla Deliberazione n.
643/2013/R/IDR;
alla condivisione delle risultanze finali dell‟aggiornamento del Piano degli Interventi 2014-2018;
VISTA la nota prot. n. 30136 del 29.04.2014 (ns. prot. 420/2014) di VERITAS S.p.A, con la quale il
Gestore ha inviato al Consiglio di Bacino Laguna di Venezia formale istanza di aggiornamento tariffario per gli
anni 2014 e 2015;
CONSIDERATO che il Gestore, in attesa di approvare il bilancio relativo all‟anno 2013, ha trasmesso dei
dati parziali per l‟anno 2013, per cui la determinazione dei conguagli maturati nell‟anno 2013 e del
moltiplicatore tariffario 2015 sono stati effettuati sulla base di stime;
VISTA la proposta di “schema regolatorio” redatta ai sensi dell‟art. 4 della Deliberazione
643/2013/R/IDR dal Consiglio di Bacino Laguna di Venezia, formata dai seguenti documenti allegati al
presente provvedimento:
Allegato 1 – “Piano degli Investimenti 2014-2018 Gestore VERITAS SpA” predisposti sulla base
della proposte dei Gestori e seguendo le disposizioni stabilite dall‟AEEGSI con Deliberazione
643/2013/R/IDR e Determinazione 3/2014/R/IDR - DSID ;
Allegato 2 – “Piano Economico Finanziario (PEF) 2014-2018 Gestore VERITAS SpA” redatto
secondo gli schemi allegati alla della Deliberazione AEEGSI 643/2013/R/IDR;
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Allegato 3 – “Relazione d‟Accompagnamento alla predisposizione della tariffa per gli anni 2014 e
15 ai sensi della Deliberazione AEEGSI 643/2013/R/IDR Gestore VERITAS SpA”;
TUTTO CIÒ PREMESSO E CONSIDERATO;
L’ASSEMBLEA D’AMBITO
su conforme proposta del Comitato Istituzionale prot. n. 444/6 di verbale del 13.05.2014
DELIBERA
1.
Di prendere atto della documentazione trasmessa dal Gestore VERITAS SpA redatta ai sensi di
quanto previsto dalla Deliberazione AEEGSI n. 643/2013 e secondo gli standard indicati nelle
Determinazioni AEEGSI n. 2/2014 e n.3/2014;
2.
Di approvare lo “schema regolatorio” del servizio idrico integrato dell‟ATO del Consiglio di Bacino
Laguna di Venezia costituito dai seguenti documenti allegati al presente provvedimento:
 Allegato 1 – “Programma degli interventi 2014-2018 Gestore VERITAS SpA”;
 Allegato 2 – “Piano Economico Finanziario (PEF) 2014-2018 Gestore VERITAS SpA”;
 Allegato 3 – “Relazione d‟Accompagnamento alla predisposizione della tariffa per gli anni 2014
e 2015 ai sensi della Deliberazione AEEGSI 643/2013/R/IDR Gestore VERITAS SpA”;
3.
Di approvare di conseguenza per gli anni 2014 e 2015 i seguenti valori:
VERITAS S.p.A
Vincolo al Ricavo del Gestore (VRG)
Fondo Nuovi Investimenti (FoNI)
Moltiplicatore tariffario ϑ
Incremento annuale del moltiplicatore tariffario ϑ
Limite al moltiplicatore tariffario (co. 9.3 All A del MTI)
2014
€ 114.236.316
€ 9.544.744
1,149
1,013
1,065
2015
€ 115.904.181
€ 9.670.030
1,200
1,044
1,065
4.
Di riservarsi di ridefinire il moltiplicatore tariffario per l‟anno 2015 a seguito della trasmissione da
parte di VERITAS SpA dei dati consuntivi relativi all‟annualità 2013, nonché di eventuali nuovi
coefficienti di calcolo disposti da AEEGSI;
5.
Di disporre la trasmissione della presente deliberazione e della documentazione suddetta all' Autorità
per l'Energia Elettrica e il Gas e VERITAS SpA;
Parere favorevole in ordine alla regolarità tecnica ex art. 49, D. Lgs. 18 agosto 2000 n. 267
IL DIRETTORE
Dott. Nicola Nardin
Si attesta la conformità alla normativa vigente, allo Statuto ed ai Regolamenti
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IL DIRETTORE
Dott. Nicola Nardin
La suestesa proposta di deliberazione viene posta in votazione con il seguente risultato:
Presenti n. 19
Astenuti n. 1
Votanti n.18
Favorevoli n.17
Contrari n.1
Per l‟effetto, l‟Assemblea del Consiglio di Bacino approva
Con successiva separata votazione con
Favorevoli n. 17
Contrari n. 1
Astenuti n. 1
Su n. 19 consiglieri presenti, il presente provvedimento viene dichiarato immediatamente eseguibile
per motivi d‟urgenza, ai sensi dell‟art. 134, comma 4, del D.lgs. n. 267/2000;
IL PRESIDENTE DELL‟ASSEMBLEA
IL SEGRETARIO
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TARIFFA SII 2014 – 2015
Determinazione 27 dicembre 2013 643/2013/R/IDR, Allegato A
Determinazione 7 marzo 2014, n. 3/2014 – DSID
PIANO DEGLI INVESTIMENTI 2014-2018
IL DIR. SERVIZIO IDRICO INTEGRATO
ing. Giuseppe Favaretto
REDAZIONE
ing. Paola Cossettini
IL DIR. INGEGNERIA
ing. Umberto Benedetti
Veritas S.p.a.
Santa Croce, 489
30135 Venezia (VE)
tel. 041.72.91.111 – fax
041.72.92.643
e-mail: [email protected]
ALL.
PROGRAMMA DEGLI INTERVENTI
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CODICE LABORATO:
0
REV.
Marzo 2014
DATA
.
CODICE SAP:
Emissione
MOTIVO
ESEGUITO
CONTROLLATO
APPROVATO
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PROGRAMMA DEGLI INTERVENTI
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Direzione Ingegneria
Determinazione 27 dicembre 2013 643/2013/R/IDR,
Allegato A
Determinazione 7 marzo 2014, n. 3/2014 - DSID
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PROGRAMMA DEGLI INTERVENTI
INFORMAZIONI GENERALI
3
1.
3
Caratteristiche del territorio e obiettivi generali della pianificazione
1.1
Quadro Normativo di riferimento regionale
3
1.2
Obiettivi Generali della pianificazione
5
1.3
Caratteristiche del territorio e dell’infrastrutturazione presente
11
2.
Criticità nell’erogazione del SII
23
3.
Parametri di performance del SII
31
4.
Livelli di servizio
31
5.
Livelli di servizio obiettivo – Obiettivi specifici
32
6.
Strategie di intervento
32
7.
Cronoprogramma degli interventi
32
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Determinazione 27 dicembre 2013 643/2013/R/IDR,
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Determinazione 7 marzo 2014, n. 3/2014 - DSID
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INFORMAZIONI GENERALI
ATO:
Consiglio di Bacino Laguna
di Venezia
Data di compilazione:
marzo 2014
Regione: Veneto
Distretto Idrografico:
Veneto Orientale
Soggetto responsabile della
stesura del documento:
VERITAS S.p.A.
Gestore del Sistema Idrico
Integrato: VERITAS S.p.A.
La presente relazione, redatta secondo le indicazioni ed i contenuti specificati nella
deliberazione dell’Autorità per l’Energia Elettrica, il Gas e i Servizi Idrici n. 643/2013/R/IDR
del 27 dicembre 2013 e nello schema fornito nell’Allegato 1 della Determinazione n.
3/2014 – DSID del 7 marzo 2014, descrive le opere di manutenzione straordinaria e le
nuove opere da realizzare che sono state individuate per il mantenimento o il
miglioramento dei livelli minimi di servizio e la garanzia del soddisfacimento della
domanda dell’utenza.
Il Piano degli Investimenti copre il periodo 2014 – 2018, anno di scadenza dell’attuale
affidamento del servizio a Veritas, Gestore del Servizio Idrico Integrato.
La tabella “Veritas S.I.I. Programma degli Interventi 2014 - 2018 Criticità, Interventi,
Indicatori e Obiettivi” (Allegato 1), rappresenta in forma tabellare, tra l’altro, la strategia
d’intervento prescelta per il periodo 2014-2018, con individuazione delle criticità cui si
riferiscono, delle opere da realizzare, del costo dell’intervento, degli output prodotti, del
grado di raggiungimento atteso dei livelli di servizio obiettivo e delle località interessate
da ciascuna opera.
Il Cronoprogramma degli Interventi, riportato nel dettaglio in Allegato 2, individua gli
impegni finanziari ed i tempi di realizzazione delle opere previste. L’impegno finanziario
indicato è comprensivo degli interventi finanziati con fonti diverse dalla tariffa del SII.
1.
Caratteristiche del territorio e obiettivi generali della pianificazione
1.1
Quadro Normativo di riferimento regionale
Note le normative di settore a livello europeo e nazionale, si riporta in questo paragrafo un
elenco della normativa regionale e/o sub-regionale di riferimento ad oggi vigente. Dove
non già in vigore, sono indicate le relative decorrenze di applicazione.
Vengono inoltre richiamate le norme cosiddette di “Legge Speciale per Venezia”,
promulgate a livello nazionale per la tutela della specificità veneziana.
Norme nazionali di Legge Speciale
Decreto del Ministro dell’ambiente di concerto con il Ministro dei lavori pubblici 30
luglio 1999 “Limiti agli scarichi industriali e civili che recapitano nella laguna di
Venezia e nei corpi idrici del suo bacino scolante, ai sensi del punto 5 del decreto
interministeriale 23 aprile 1998 recante requisiti di qualità delle acque e
caratteristiche degli impianti di depurazione per la tutela della laguna di Venezia”
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Decreto del Ministro dell’ambiente 26 maggio 1999 “Individuazione delle
tecnologie da applicare agli impianti industriali ai sensi del punto 6 del decreto
interministeriale 23 aprile 1998 recante requisiti di qualità delle acque e
caratteristiche degli impianti di depurazione per la tutela della laguna di Venezia”
Decreto del Ministro dell’ambiente di concerto con il Ministro dei lavori pubblici 9
febbraio 1999 “Carichi massimi ammissibili complessivi di inquinanti nella laguna di
Venezia”
Decreto del Ministro dell’ambiente di concerto con il Ministro dei lavori pubblici 16
dicembre 1998 “Integrazioni al decreto 23 aprile 1998 recante requisiti di qualità
delle acque e caratteristiche degli impianti di depurazione per la tutela della
laguna di Venezia e relativa proroga dei termini”
Decreto del Ministro dell’ambiente di concerto con il ministro dei lavori pubblici 23
aprile 1998 “Requisiti di qualità delle acque e caratteristiche degli impianti di
depurazione per la tutela della laguna di Venezia”
Decreto-legge 29 marzo 1995, n. 96 “Interventi urgenti per il risanamento e
l’adeguamento dei sistemi di smaltimento delle acque usate e degli impianti
igienico-sanitari nei centri storici e nelle isole dei comuni di Venezia e di Chioggia”
Decreto del Presidente della Repubblica 20 settembre 1973, n. 962 “Tutela della
città di Venezia e del suo territorio dagli inquinamenti delle acque”
Legge 16 aprile 1973, n. 171 “Interventi per la salvaguardia di Venezia”
Leggi e Delibere regionali
L.R. n. 17 del 27 aprile 2012 “Disposizioni in materia di risorse idriche”. Questa legge
istituisce i Consigli di Bacino in sostituzione delle AATO e abroga la L.R. 27 marzo
1998, n. 5.
D.G.R. n. 3856 del 15 dicembre 2009 “Individuazione degli agglomerati. Direttiva
91/271/CEE, D. Lgs. 152/2006 e Piano di Tutela delle Acque”.
D.G.R. 18/10/2005, n. 3111 “Diagnosi di vulnerabilità e progettazione di un sistema
integrato di urgenza e sicurezza del sistema idrico dell’A.A.T.O. Laguna di Venezia”
D.G.R. 29/12/2004, n. 4458 “Competenze dell’A.A.T.O. per quanto rigurda la
tipologia delle opere, la programmazione, la progettazione esecutiva ed
affidamento per esecuzione dei lavori”
D.G.R. n. 4453 del 29 dicembre 2004 "Piano di Tutela delle Acque. Misure per il
raggiungimento degli obiettivi di qualità dei corpi idrici significativi"
Circolare 9 agosto 2002, n. 12 "Norme di Attuazione del Piano Regionale di
Risanamento delle Acque. Testo coordinato con la normativa statale e regionale
vigente in materia di tutela delle acque dall'inquinamento"
D.G.R. 26/02/2001, n. 365 e approvazione del progetto preliminare del Progetto
Integrato Fusina e successivi aggiornamenti ed integrazioni.
D.G.R. 16/06/2000, n. 1688 “Articolo 14, L.R. 27 marzo 1988, n.5, Modello strutturale
degli acquedotti del Veneto. Approvazione”
Circolare n. 18 del 13.08. 1999 "Primi indirizzi operativi del D.lgs. 11.05.1999, n. 152
recante "Disposizioni sulla tutela delle acque dall'inquinamento e recepimento
della direttiva 91/271/CEE concernente il trattamento delle acque reflue urbane e
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della direttiva 91/676/CEE relativa alla protezione delle acque dall'inquinamento
provocato dai nitrati provenienti da fonti agricole"
D.G.R. 12/02/1999, n. 3888 “Convenzione tipo e disciplinare relativo ai rapporti tra
A.A.T.O. e Gestori dei Servizi Idrici Integrati”
L.R. 27 marzo 1998, n. 5 "Disposizioni in materia di risorse idriche, istituzione del
servizio idrico integrato ed individuazione degli ambiti territoriali ottimali, in
attuazione della legge 5 gennaio 1994, n. 36". Questa legge, relativa all’Istituzione
dei Servizi Idrici Integrati, consente alla Regione Veneto di dare pratica attuazione
a livello regionale dei principi della L 36/94. Vengono a riguardo individuati gli
ambiti territoriali ottimali, disciplinate le forme ed i modi di cooperazione tra
Comuni e Province nonché i rapporti tra gli enti locali e i soggetti gestori dei servizi
pubblici di captazione, distribuzione ed erogazione di acqua ad usi civili, di
fognatura e di depurazione e rigenerazione delle acque reflue; vengono dettati
inoltre i criteri per il razionale utilizzo delle risorse idriche. La Legge è stata abrogata
con l’emanazione della L.R. n. 17 del 27 aprile 2012.
P.C.R. n. 962 del 1 settembre 1989 "Piano Regionale di Risanamento delle Acque"
L.R. n. 33 del 16 aprile 1985 "Norme per la tutela dell'ambiente"
Obiettivi Generali della pianificazione
Vengono di seguito indicati i riferimenti normativi e descritti gli obiettivi generali della
pianificazione imposti dalla normativa comunitaria, recepita a livello nazionale e
regionale o specifici per la realtà locale.
Il Piano di Tutela delle Acque (previsto dall’art. 121 del D.Lgs. 152/2006 e s.m.i.) costituisce
un piano stralcio di settore del Piano di Bacino di cui alla L. 183/89, ed è lo strumento di cui
le Regioni debbono dotarsi per il raggiungimento e il mantenimento degli obiettivi di
qualità ambientale e per specifica destinazione dei corpi idrici regionali, stabiliti dagli artt.
76 e 77 del decreto stesso.
Il Piano di Tutela delle Acque è stato adottato con deliberazione della Giunta Regionale
del Veneto n. 4453 del 29/12/2004, integrata da deliberazioni successive.
Successivamente, a seguito di osservazioni alle Norme Tecniche di Attuazione adottate,
pervenute da oltre quaranta soggetti diversi, in particolare da parte delle Province e di
alcuni Comuni e a seguito delle variazioni normative introdotte dal D.Lgs n. 152/2006 è
stata trasmessa dalla Giunta Regionale al Consiglio Regionale una nuova versione del
Piano di Tutela delle Acque con DGR-CR n. 94 del 24 luglio 2007, ai fini della successiva
approvazione. Sempre in tale data, con DGR n. 2267, sono state approvate le “norme di
salvaguardia” del Piano di Tutela delle Acque, che sono entrate in vigore dal 21 agosto
2007. La versione definitiva, è entrata in vigore con Deliberazione della Giunta Regionale
n. 842 del 15 maggio 2012 “Piano di Tutela delle Acque, D.C.R. n. 107 del 5/11/2009,
modifica e approvazione del testo integrato delle Norme Tecniche di Attuazione del
Piano di Tutela delle Acque (DGR n. 141/CR del 13/12/2011)”.
Con tale Piano la Regione Veneto individua gli strumenti per la protezione e la
conservazione della risorsa idrica, in applicazione del Decreto Legislativo n.152/2006 e in
conformità agli obiettivi e alle priorità d’intervento formulati dalle Autorità di Bacino.
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Il Piano definisce gli interventi di protezione e risanamento dei corpi idrici superficiali e
sotterranei e l’uso sostenibile dell’acqua, individuando le misure integrate di tutela
qualitativa e quantitativa della risorsa idrica, che garantiscono anche la naturale
autodepurazione dei corpi idrici e la loro capacità di sostenere comunità animali e
vegetali ampie e ben diversificate.
Il documento “Indirizzi di Piano”, che costituisce una parte del Piano di Tutela delle
Acque, contiene l’individuazione degli obiettivi di qualità e le azioni previste per
raggiungerli: la designazione delle aree sensibili, delle zone vulnerabili da nitrati e da
prodotti fitosanitari, delle zone soggette a degrado del suolo e desertificazione; le misure
relative agli scarichi; le misure in materia di riqualificazione fluviale.
Le Norme Tecniche di Attuazione del medesimo Piano, invece, contengono la disciplina
delle aree richiedenti specifiche misure di prevenzione dall’inquinamento e di
risanamento (aree sensibili, zone vulnerabili, aree di salvaguardia delle acque destinate al
consumo umano), la disciplina degli scarichi, la disciplina per la tutela quantitativa delle
risorse idriche.
In particolare l’art. 20, comma 10 delle N.T.A. del Piano di Tutela delle Acque dispone che
le AATO (oggi Consigli di Bacino) nell’aggiornamento dei Piani d’Ambito devono favorire i
collegamenti fra reti fognarie contermini in modo da ottenere la depurazione della
massima quota possibile di reflui. Le AATO, inoltre, devono procedere alla valutazione per
l’individuazione delle reti fognarie contermini e relativi impianti di trattamento finale, che
deve essere improntata su criteri di massima economicità ed efficienza.
I progetti delle reti di fognatura devono comprendere anche tutte le opere di
allacciamento delle utenze. Il gestore deve provvedere, a propria cura e spese, alla
realizzazione in suolo pubblico dei condotti di allacciamento e del relativo pozzetto in
corrispondenza del confine di proprietà, mentre sono a carico dei privati le opere di
allacciamento fino al suddetto pozzetto. Nel caso in cui l'allacciamento, inteso come
collegamento tra il tratto in suolo pubblico ed il tratto in proprietà privata, sia realizzato
dal gestore, quest'ultimo può rivalersi sul privato limitatamente alle spese sostenute.
Per le installazioni o edifici isolati non collettabili alla rete fognaria pubblica, e comunque
fino alla potenzialità di 50 Abitanti equivalenti, è ammesso l'uso di uno dei seguenti sistemi
individuali di trattamento delle acque reflue domestiche ovvero di tecnologie diverse, in
grado di garantire almeno analoghi risultati:
a) in caso di recapito in acque superficiali, deve essere prevista una vasca tipo Imhoff
seguita da dispersione su terreno (eventualmente piantumato) con drenaggio (e fondo
impermeabilizzato se il terreno non è naturalmente impermeabile) e scarico in corpo
idrico superficiale.
b) In caso di scarico su suolo, in presenza di terreni permeabili e di falde acquifere
sufficientemente profonde e protette, è possibile l'impiego di vasche Imhoff con
dispersione del refluo in trincee o letti di subirrigazione
c) In caso di falda vulnerabile, l'effluente della vasca tipo Imhoff deve essere fatto
passare in filtri di sabbia con drenaggio, seguiti da subirrigazione su terreno
(eventualmente fitoprotetta su suolo piantumato, utilizzando specie ad elevato tasso di
evapotraspirazione quali pioppi, salici, ontani).
Per potenzialità maggiori ai 50 abitanti equivalenti si applicano i sistemi di trattamento
previsti e riportati in altro articolo del testo delle norme tecniche (art. 21).
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L’art. 22 prevede che siano stabiliti trattamenti appropriati in funzione delle zone
omogenee di protezione individuate al comma 1, nella quali sono ubicati gli scarichi e del
carico inquinante raccolto dalla rete fognaria, espresso in abitanti equivalenti. In ogni
zona omogenea di protezione devono, inoltre, essere individuate soglie diverse di
popolazione (S) per le quali è ritenuto appropriato un trattamento primario delle acque
reflue urbane.
I sistemi di trattamento individuati al comma 3 dell’art. 22 devono essere soggetti al
rispetto di una percentuale minima di riduzione rispetto al refluo in ingresso pari al 50% per
i Solidi Sospesi Totali, al 25-35% per il BOD5 ed il COD.
Nelle reti fognarie servite dai sistemi di trattamento primari, di potenzialità fino alla soglia S,
è ammesso lo scarico delle sole acque reflue domestiche o di acque provenienti dai
servizi igienici anche annessi ad attività produttive o di servizio.
Ai fini della disciplina degli scarichi e delle autorizzazioni, sono assimilate alle acque reflue
domestiche le acque:
▪
aventi caratteristiche qualitative equivalenti a quelle domestiche:
▪
le acque reflue provenienti da attività di servizio quali:
▪
laboratori di parrucchiere, barbiere e istituti di bellezza;
▪
lavanderie e stirerie che siano rivolte esclusivamente all'utenza residenziale e che
abbiano al massimo due lavatrici ad acqua analoghe a quelle di uso domestico;
▪
attività di vendita al dettaglio con generi alimentari o altro commercio al dettaglio,
anche con annesso laboratorio di produzione finalizzato alla vendita stessa;
▪
le acque reflue provenienti dai servizi igienici annessi a stabilimenti industriali,
qualora siano collettate e scaricate con rete separata da quella delle acque reflue
industriali;
▪
le acque reflue provenienti da ogni altra attività industriale, artigianale o relativa a
prestazioni di servizi che, prima di ogni o qualsiasi trattamento depurativo, siano
caratterizzate da parametri contenuti entro i limiti di alla specifica tabella riportata
nell'articolo 34.
E' ammesso lo scarico secondo le modalità indicate all'articolo 21 per gli insediamenti
citati, qualora la loro potenzialità sia inferiore a 50 abitanti equivalenti.
Tutti gli scarichi diversi da quelli indicati sopra, e riportati nell’art 34, devono rispettare i
limiti per le acque reflue industriali.
Gli scarichi di acque reflue industriali sono sempre soggetti al rispetto dei limiti stabiliti
nelle tabelle riportate in allegato B.
E' vietato lo scarico al suolo delle acque reflue industriali. E' ammessa deroga al divieto di
scarico su suolo per quelli che sia accertata l'impossibilità tecnica o l'eccessiva onerosità,
a fronte di benefici ambientali conseguibili, a recapitare in corpi idrici superficiali Sono
definite nell'articolo le distanze, in relazione al corpo idrico superficiale, oltre le quali è
ammesso lo scarico al suolo.
E' ammessa deroga al divieto di scarico sul suolo anche per le acque provenienti dalla
lavorazione delle rocce naturali e degli impianti di lavaggio delle sostanze minerali,
purché i fanghi siano costituiti solo da acqua ed inerti naturali e non vi sia
danneggiamento delle falde o rischio di instabilità per i suoli. La deroga deve essere
richiesta all'ente competente al rilascio dell'autorizzazione allo scarico.
Le reti di scarico di acque reflue industriali, di nuova realizzazione, devono prevedere linee
separate di collettamento e scarico per le acque di processo, le acque di
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raffreddamento e le acque meteoriche. In caso di dimostrata impossibilità tecnica,
devono essere predisposti idonei punti di campionamento, che consentano di accertare
le caratteristiche delle acque reflue di processo, prima della loro miscelazione con le atre.
Per gli scarichi che recapitano in canali o scoli consortili o condotte di proprietà di terzi,
l'autorizzazione allo scarico è rilasciata previa acquisizione del nulla-osta da parte del
competente consorzio di bonifica o del proprietario.
Gli scarichi di acque reflue industriali sono ammessi in fognatura purché rispettino le
norme tecniche, le prescrizioni e i valori limite adottati dal gestore del servizio idrico
integrato. Qualora il gestore non provveda a stabilire limiti di emissione per lo scarico in
fognatura delle acque reflue industriali, esse dovranno rispettare i limiti dell'apposita
tabella della normativa (art. 37).
Sono considerate aree esterne adibite ad attività produttiva tutte le aree scoperte ove vi
sia la presenza di depositi di rifiuti, materie prime, prodotti, non protetti dall'azione degli
agenti atmosferici oppure in cui avvengano lavorazioni con qualche sistematicità, a
causa dei quali vi sia il rischio significativo di dilavamento di sostanze indesiderate.. In
questo caso, le acque di dilavamento sono considerate acque reflue industriali e, dunque
sono soggette al rilascio dell'autorizzazione allo scarico ed al rispetto dei limiti di emissione
(art. 38).
Il Piano Direttore 2000 (DCR 01.03.2000, n.24) costituisce il più recente strumento di
programmazione della Regione Veneto per gli interventi di prevenzione
dell’inquinamento e il risanamento delle acque del bacino idrografico immediatamente
sversante nella laguna di Venezia. Con questo documento vengono fissati gli obiettivi di
disinquinamento, individuate le linee guida e le strategie operative relativamente agli
interventi nei settori civile ed urbano diffuso, industriale, agro-zootecnico e del territorio,
anche a riguardo all’abbattimento delle emissioni gassose, alla gestione dei rifiuti e alla
bonifica dei siti inquinati.
La finalità del Piano Direttore 2000 è quello di ridurre i carichi inquinanti complessivamente
sversati in laguna a livelli tali da assicurare stabilmente alla Laguna di Venezia le
caratteristiche di mesotrofia che le sono proprie. I livelli-obiettivo sono fissati a 3.000
tonnellate all’anno sversate di azoto e 300 tonnellate sversate di fosforo.
Per quanto riguarda i microinquinanti la finalità è quella di raggiungere concentrazioni
nelle componenti della rete trofica dell’ecosistema in linea con il cosiddetto decreto
Ronchi-Costa che ha fissato gli obiettivi di qualità per le acque lagunari, e con i recenti
decreti interministeriali in materia.
Tali finalità verranno perseguite orientando l’azione di disinquinamento su obiettivi
operativi che possono essere così riassunti in estrema sintesi, rinviando per i dettagli al
piano medesimo.
▪
La riduzione dei carichi civili e dell’inquinamento urbano diffuso
Per quanto riguarda gli interventi per la riduzione dei carichi civili si tratta di perseguire le
azioni già previste dal precedente piano direttore, incentivando soprattutto gli
allacciamenti e sperimentando nuove azioni che garantiscano una maggiore
permeabilità dei suoli, in modo da ridurre gli impatti del cosiddetto inquinamento urbano
diffuso (le acque di prima pioggia che scolando rapidamente su sempre più ampie
superfici impermeabili raggiungono rapidamente i corsi d’acqua che sversano in laguna).
▪
La riduzione dei carichi industriali
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Per quanto riguarda la riduzione ed il trattamento dei carichi industriali, il Piano punta, in
termini di prevenzione, sul miglioramento della progettazione delle migliori tecnologie di
processo, dei sistemi di uso e scarico delle acque e della riorganizzazione dei processi
industriali che comporterebbero la riduzione dei fabbisogni e degli scarichi industriali.
Mentre, in termini di riduzione, prevede l’applicazione delle migliori tecnologie di
produzione e di trattamento dei reflui industriali, finalizzate al contenimento dello scarico
di inquinanti, secondo quanto disposto dai decreti interministeriali.
Obiettivo strategico del Piano su questo terreno è l’attuazione del progetto di riuso degli
effluenti industriali di Porto Marghera da attivarsi in sinergia con quello degli interventi
integrati di Fusina, volto alla riduzione e al controllo di tutti gli scarichi idrici diretti in
Laguna. L’impianto di Fusina diventerà dunque un centro di trattamento polifunzionale
per tutta l’area industriale e per le acque di prima pioggia di Mestre, Marghera e Porto
Marghera. Il progetto Fusina prevede un bacino di finissaggio, da ricavarsi in parte nei 150
ha della cassa di colmata A opportunamente sistemata e in parte nelle aree tra la cassa
ed il Naviglio Brenta; bacino di finissaggio destinato a svolgere anche una importante
funzione di area di stoccaggio temporaneo delle acque di prima pioggia per
precipitazioni intense. La individuazione del recapito del refluo finale dell’impianto di
Fusina costituisce un importante questione di cui il Piano lascia aperta la soluzione
demandandone l’individuazione ad un apposito studio di impatto ambientale.
▪
La riduzione dei carichi agricoli
Per quanto concerne la riduzione dei carichi di origine agricola e zootecnica,
l’orientamento del Piano è anzitutto quello di coordinare le azioni di promozione di cambi
colturali (incentivi a colture che richiedono minori quantitativi di fertilizzanti e
antiparassitari) con le politiche previste dal “Piano di sviluppo rurale 2000-2007”, così da
ottimizzare l’impiego degli incentivi possibili. In secondo luogo si tratta di modernizzare
l’agricoltura del bacino, soprattutto mediante l’introduzione di tecniche oramai
consolidate di irrigazione che consentano di ridurre gli sprechi di risorsa idrica ed i
conseguenti dilavamenti dei terreni. In terzo luogo si tratta di avviare azioni sperimentali
che inducano processi di cambiamenti culturali tali da favorire lo spontaneo e convinto
consolidarsi nel territorio del bacino scolante di un modello di azienda agro-zootecnica
compatibile con la salute dei suoi corsi d’acqua e quindi della laguna.
▪
Gli interventi sul territorio
Per quanto concerne infine gli interventi sul territorio, l’orientamento è quello di
incrementare le capacità autodepurative del sistema sia mediante progetti di
fitodepurazione, sia mediante interventi di rinaturalizzazione dei corsi d’acqua e del
territorio stesso.
Il Piano Regionale di Risanamento delle Acque, approvato dalla Regione del Veneto nel
1989, rappresenta lo strumento principale per quanto riguarda la pianificazione degli
interventi di tutela delle acque, di differenziazione e ottimizzazione dei gradi di protezione
del territorio, di prevenzione dei rischi da inquinamento, di individuazione delle strutture
tecnico-amministrative deputate alla gestione del disinquinamento.
Il P.R.R.A. si pone quali obiettivi il miglioramento dell’ecosistema idrico interno alla regione
e all’alto Adriatico e il raggiungimento del massimo grado di protezione delle risorse
idriche, compatibili con lo stato di fatto infrastrutturale e con le previsioni di sviluppo.
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Le strategie che il P.R.R.A. prevede di utilizzare per il raggiungimento dell’ottimale grado di
protezione dell’ambiente idrico, sono riconducibili all’individuazione di zone omogenee
caratterizzate da diversi indici di protezione dall’inquinamento in funzione della
vulnerabilità dei corpi idrici. Tali zone sono il risultato della intersezione tra le aree tributarie
principali e le fasce omogenee.
Per quanto attiene le caratteristiche geomorfologiche ed insediative del Veneto, sono
state individuate le seguenti fasce territoriali omogenee in ordine decrescente di
rilevanza: fascia di ricarica, fascia costiera, fascia di pianura – area ad elevata densità
abitativa, fascia di pianura – area a bassa densità abitativa, fascia collinare e montana.
Per quanto riguarda invece le principali aree tributarie, il maggiore condizionamento, ai
fini della classificazione, è rappresentato dalle destinazioni d’uso preminenti o più
pregiate del corpo idrico.
Il Piano articola la depurazione in diversi livelli di trattamento, per classi di potenzialità
degli impianti di depurazione e per zone territoriali omogenee, richiedendo depurazioni
maggiori per aree a vulnerabilità più elevata.
Il Piano inoltre individua e vincola gli schemi principali delle reti fognarie precisando il
bacino servito, l’ubicazione degli impianti di potenzialità superiore a 5.000 A.E. ed il corpo
ricettore.
La scelta di privilegiare gli impianti consortili è stata dettata dalla maggiore affidabilità
degli impianti di depurazione di media – grande dimensione che possono utilizzare
tecnologie più affidabili rispetto ad impianti di piccole dimensioni, sparsi nel territorio, a
servizio dei singoli comuni, che risultano essere oltre che scarsamente affidabili anche di
difficile ed onerosa gestione.
Il Piano prevede, pertanto, limiti di accettabilità per gli scarichi dei depuratori pubblici,
differenziati per zona e per potenzialità, via via più severi con l’aumentare della
vulnerabilità del territorio e della protezione delle risorse idriche; sono riservati perciò limiti
di accettabilità più restrittivi per scarichi ricadenti nella fascia della ricarica degli acquiferi,
nel bacino scolante della Laguna di Venezia e recapitanti nei corsi d’acqua destinati alla
potabilizzazione (Po, Adige, Bacchiglione, Sile, Livenza).
La Giunta Regionale del Veneto, con deliberazione n. 1688 del 16.6.2000, ha approvato il
Modello Strutturale degli Acquedotti del Veneto (M.O.S.A.V.), previsto dall’art. 14 della
suddetta L.R. 5/1998, al fine di coordinare le azioni delle otto Autorità d’ambito istituite
con la legge medesima.
Tale elaborato, adottato dalla Giunta Regionale con deliberazione n. 83 CR del
07.09.1999, ha acquisito i pareri favorevoli della VII Commissione consiliare regionale, delle
Autorità di Bacino nazionali dei fiumi dell’Alto Adriatico, del fiume Adige e del fiume Po, e
del Magistrato alle Acque.
Tale elaborato, successivamente adottato dalla Giunta Regionale con deliberazione n. 83
CR del 07.09.1999, consiste nell’individuazione degli schemi di massima delle principali
strutture acquedottistiche della regione, nonché delle fonti da salvaguardare per risorse
idriche per uso potabile.
Il dettato della legge in questione offre la grande occasione di razionalizzare i sistemi idrosanitari (acquedotti e depurazioni) veneti con chiari obiettivi di funzionalità e di
economia, ma anche di sicurezza dei relativi servizi.
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In sostanza l’obiettivo finale è quello di garantire ai cittadini piena e sicura disponibilità di
un prodotto indispensabile quale l’acqua potabile, nonché il suo riutilizzo dopo l’uso.
Condizione fondamentale per raggiungere efficacemente tali obiettivi è la gestione
unitaria degli acquedotti, delle fognature e degli impianti di depurazione corrispettivi,
considerandoli momenti successivi di un unico percorso di uso dell’acqua, percorso
chiamato appunto “ciclo integrale dell’acqua”.
Obiettivo prioritario del Modello è quello innanzitutto della rimozione degli inconvenienti
causati dall’eccessiva frammentazione delle strutture acquedottistiche attuali, mediante
l’accorpamento massiccio dei piccoli e medi acquedotti, onde ricavare consistenti effetti
di economia di scala e di risorsa, nonché di funzionalità.
Altro obiettivo fondamentale che viene perseguito è quello dell’interconnessione delle
grandi e medie condotte di adduzione esistenti. Con questa operazione il sistema
acquedottistico veneto diventerà di tipo reticolare, cioè capace di eliminare i rischi
funzionali delle condotte ed i rischi di fallanze delle fonti, migliorando sensibilmente
l’affidabilità del servizio.
Così facendo, si possono ridurre le attuali fonti di approvvigionamento con un risparmio
non inferiore al 15% rispetto alle risorse idropotabili ora impegnate.
1.3
Caratteristiche del territorio e dell’infrastrutturazione presente
Vengono di seguito descritte sinteticamente le caratteristiche geomorfologiche del
territorio e illustrate le più significative peculiarità infrastrutturali del servizio attualmente
erogato, evidenziando in maniera aggregata le principali criticità ed eventuali carenze.
1.3.1 Caratteristiche del territorio
L’ambito territoriale del Gestore Veritas S.p.A. è suddiviso nelle seguenti aree territoriali
(figura 1):
Venezia – ex VESTA
Riviera del Brenta e Miranese – ex ACM
Chioggia – ex ASP
Mogliano – ex SPIM
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Figura 1 – AATO Laguna di Venezia - Aree territoriali VERITAS S.p.A.
Le aree territoriali sono costituite complessivamente da 25 Comuni (figura 2) di cui 20 in
Provincia di Venezia e 5 in Provincia di Treviso.
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Figura 2 – ATO Laguna di Venezia – Comuni serviti da VERITAS S.p.A.
In figura 3 è riportata una tabella riassuntiva comprendente gli abitanti presenti sul
territorio dell’Ambito, e gestito da Veritas S.p.A. e la relativa superficie interessata.
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Figura 3 - Popolazione residente nei Comuni ricadenti nell’ATO Laguna di Venezia (dati ISTAT 2007- Fonte Risorse Idriche e
Bilancio Idrogeologico – AATO 2010).
Il territorio dell’Ambito è pianeggiante e percorso da grandi fiumi, nel passato confluenti
in ampie lagune. Le aree dell’entroterra sono costituite da pianure di vecchio impianto,
che si alternano a vaste centuriazioni, e altre di più recente formazione, realizzate a
seguito degli interventi di bonifica idraulica delle zone depresse.
Il territorio dell’ATO si presenta come un’area estremamente ricca e diversificata.
La laguna, le risorgive e i numerosi fiumi e canali esistenti sono elementi che descrivono e
rappresentano la grande varietà ambientale del territorio considerato soprattutto per
quanto concerne la risorsa idrica.
L’abbondanza di acqua associata alla presenza della laguna e ad un’orografia che
colloca vasta parte del territorio peri-lagunare al di sotto dello 0 s.l.m.m., crea una
situazione di fragilità in cui il confine tra acqua e terra è definito e mantenuto
artificialmente da un sistema di canalizzazioni ed idrovore. Senza di questo, la Laguna, il
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livello delle falde molto vicino alla superficie, i corsi d’acqua che solcano il territorio,
riporterebbero tutta l’area di gronda ad essere una palude.
La complessità del mantenimento del delicato equilibrio idrico del territorio spiega la
presenza di varie Autorità, Consorzi ed Istituzioni aventi come fine il governo delle acque.
La maggior parte del territorio gestito dal Consiglio di Bacino ricade nell’area del bacino
scolante della Laguna di Venezia, mentre una piccola porzione situata a nord-est rientra
nel bacino del Fiume Sile.
Il territorio di competenza è inserito nell’area più vasta costituita dal Bacino Scolante della
Laguna di Venezia, cioè la porzione di territorio le cui acque piovane e fluviali sono
recapitate in laguna.
La superficie del bacino scolante è di 1877.5 km2, cui vanno aggiunti 503 km2 di specchio
di acqua lagunare per una superficie totale di circa 2380 km2.
Il bacino è delimitato a Sud dal Canale Gorzone, a Ovest dalla linea dei Colli Euganei e
dalle Prealpi Asolane e a Nord dal Fiume Sile. Il sottobacino del Vela, che comprende i
canali Vallio e Meolo, situato a Nord del Sile, costituisce un’appendice settentrionale del
bacino.
Fanno parte del bacino scolante:
isole della Laguna aperta (29.1 km2);
argini di confine delle valli da pesca (4.9 km2);
argini e isole interne alle valli da pesca (2.4 km2);
entroterra scolante in Laguna (1810 km2);
litorali scolanti in Laguna (30.9 km2).
Dal punto di vista amministrativo, al bacino scolante (compresa la Laguna di Venezia)
appartengono 102 comuni, il cui elenco è stato recentemente modificato ed integrato
nell’ultima versione del Piano Direttore (Regione del Veneto, 2000).
Il bacino scolante, tramite 27 punti di recapito, convoglia nella Laguna di Venezia
scarichi, acque dolci, pluviali e fluviali.
Ai fini della determinazione dei carichi puntiformi di origine civile e industriale, nel Piano
Direttore per la Laguna, il territorio del bacino scolante nella Laguna di Venezia è stato
suddiviso in 9 aree omogenee. Le prime 8 aree riguardano la terraferma mentre l’ultima
comprende Venezia insulare e la penisola del Cavallino. Ciascuna area è costituita da
un’aggregazione di sottobacini idrografici elementari che vengono accorpati tra loro per
semplificare la gestione della distribuzione dei carichi e delle portate sul territorio ed alla
foce in Laguna (fonte: Regione Veneto, Piano Direttore, 2000).
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Figura 4. Bacino Scolante Convenzionale Idrografico (fonte www.arpa.veneto.it)
La Legge di Salvaguardia di Venezia e Disinquinamento del Bacino Scolante impone, ai
Consorzi di Bonifica come anche agli enti gestori delle fognature, di applicare ed
enfatizzare i processi depurativi già presenti normalmente nelle acque dei canali e nelle
aree umide.
Il territorio è caratterizzato dalla presenza di:
Laguna di Venezia, città di Venezia ed Isole, la più vasta area lagunare italiana,
con una superficie di circa 550 km2, al cui valore naturalistico-ambientale, si
aggiunge il valore storico-culturale legato al centro storico di Venezia e alla
presenza di isole di origine naturale o artificiale che rappresentano l'8% circa della
superficie lagunare, dichiarata zona SIC e ZPS (Laguna medio-inferiore di Venezia,
Laguna superiore di Venezia) e sito UNESCO.
Bacino del Fiume Sile, sottoposto a regime di PARCO NATURALE con le
conseguenze e ricadute sul Piano della Tutela della risorsa e dell’ambiente fluviale
e interessato da una estesa rete di canali artificiali di scolo e di irrigazione, con molti
punti di connessione con la rete idrografica naturale.
Corsi d’acqua, tra i quali i più importanti sono Marzenego, Cimetto, Lusore,
Piovego, Naviglio Brenta, Zero, Dese, Muson, dai quali provengono acque che
infiltrandosi nel sottosuolo ricaricano le falde più profonde e perché essi stessi
costituiscono il corpo ricettore dei reflui provenienti dalla depurazione.
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Risorgive, situate nella zona di passaggio tra l’alta e la media pianura, la quale
interessa i comuni settentrionali dell’ATO, ovvero quelli del trevigiano e quelli a nord
della provincia di Venezia (soprattutto Scorzè). Nella fascia delle risorgive avviene
l’emungimento principale per l’intero sistema dell’AATO. In questa zona infatti le
falde, di tipo artesiano, consentono un prelievo di maggior efficienza viste le
pressioni in gioco.
Zone SIC e ZPS, oltre alla laguna di Venezia, sono state individuati il Bosco di
Carpenedo, le Cave di Gaggio, le ex Cave di Martellago, le ex Cave di Villetta di
Salzano, le Cave di Noale, Sile: sorgenti, paludi di Morgano e S. Cristina, il Bosco
Nordio, Dune residue del Bacucco, Lido di Venezia: biotopi litoranei, Penisola del
Cavallino: biotopi litoranei
altre aree protette quali zone umide e aree di tutela paesaggistica
zone densamente urbanizzate alternate ad aree a vocazione agricola
1.3.2 Infrastrutturazione presente: Settore Acquedotto
La fornitura d’acqua al territorio, tramite la rete di acquedotto, proviene principalmente
dalle falde, tramite 61 pozzi artesiani che si trovano nei campi acquiferi in provincia di
Treviso, Padova e Venezia e che producono circa 90 milioni di m3 di acqua l’anno (87%
della produzione).
L’acqua prelevata dai fiumi Sile (fiume di risorgiva) ed Adige (per la zona di Chioggia) e
potabilizzata negli impianti di Cà Solaro (Venezia) e Cavanella d’Adige (Chioggia), sono
circa 12 milioni di m3.
I campi pozzi ad utilizzo acquedottistico gestiti da Veritas S.p.A. sono collocati nella fascia
degli acquiferi in pressione (parte meridionale della provincia di Treviso e settentrionale di
quella di Venezia) della media pianura, appartenente all’area di risorsa idropotabile
precedentemente definita.
I campi pozzi sono localizzati nei Comuni di Trebaseleghe (PD), Morgano (TV), Quinto di
Treviso (TV), Zero Branco (TV), Scorzé (VE), Preganziol (TV) e Treviso. I comuni di
Trebaseleghe e Treviso non sono compresi entro i confini dell’ATO Laguna di Venezia.
L’area territoriale di Chioggia non dispone di campi pozzi ed è rifornita in parte
dall’acquedotto di Venezia, tramite una condotta sublagunare dedicata ed in parte
dall’impianto di potabilizzazione di Cavanella d’Adige.
In figura 5 si riporta una schematizzazione semplificata delle principali fonti di
approvvigionamento idrico nelle aree territoriali di competenza.
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Figura 5. Schematizzazione semplificata dell’approvvigionamento idrico del territorio servito da acquedotto Veritas (fonte
Veritas S.p.A.)
Come esempio di schema acquedottistico, in figura 6 si riporta una schematizzazione
della rete acquedottistica del Comune di Venezia, dove è indicata la rete di adduzione.
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Figura 6. Schematizzazione della rete acquedottistica di Venezia e Mestre (fonte Veritas S.p.A.)
Le principali criticità del settore sono da ricercare nell’obsolescenza delle condotte
adduttrici, in alcuni casi in funzione da più di un secolo e nella vulnerabilità della risorsa
idrica, in termini, soprattutto nel breve – medio termine di qualità della stessa, in aree
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localizzate del territorio, quale l’area trevigiana che ha registrato la presenza di
contaminazione da Mercurio nei pozzi privati, per la soluzione della quale sono stati
realizzati interventi di emergenza ed è in corso la costruzione della rete di acquedotto per
rifornire le utenze che precedentemente si approvvigionavano dai suddetti pozzi.
1.3.2 Infrastrutturazione presente: Settore Acque Reflue
Il territorio di competenza è generalmente servito da rete di fognatura che recapita ad
impianti di depurazione.
In figura 7 e 8 si riportano gli agglomerati definiti dalla Regione Veneto con DGRV n. 3856
del 15 dicembre 2009 “Individuazione degli agglomerati. Direttiva 91/271/CEE, D. Lgs.
152/2006 e Piano di Tutela delle Acque”.
L’Ambito è stato suddiviso in 12 agglomerati, che confluiscono, ad eccezione di Venezia,
isole e parte del territorio di Cavallino Treporti, Lido e Pellestrina in 10 impianti di
depurazione.
L’Autorità d’Ambito, sulla base delle reali caratteristiche del territorio, ha richiesto alla
Regione Veneto con nota prot. 1270/2011 del 29/12/2011, la revisione della ripartizione
definita con D.G.R. 3856/09 visto che, come anticipato, Venezia, isole e parte del territorio
di Cavallino Treporti, Lido e Pellestrina ricadono nell’ambito di applicazione della L. 206/95
e pertanto di diretta competenza del Comune di Venezia.
Il servizio di fognatura e depurazione del Centro Storico di Venezia e delle isole della
laguna non rientrano pertanto nelle competenze del Servizio Idrico Integrato.
La definizione degli agglomerati è in corso di revisione da parte della Regione.
Figura 7. Agglomerati e impianti di depurazione ATO Laguna di Venezia (fonte: DGRV 3856/09)
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Figura 8. Mappa agglomerati e impianti di depurazione ATO Laguna di Venezia (DGRV 3856/09)
In riferimento all’agglomerato 25001 – Albarea, afferente all’impianto di depurazione di
Pianiga (17164), si specifica che dal 2011 l’impianto è stato dismesso e le acque reflue
vengo conferite per il trattamento di depurazione alla rete del gestore ETRA.
In figura 9 viene riportata la distinzione tra le aree territoriali afferenti ai principali impianti
di depurazione dell’ATO (Fusina e Campalto).
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Figura 9. Ambiti fognari di Fusina e Campalto (fonte Veritas S.p.A.)
In figura 9 vengono riportati i volumi di acque reflue trattati dagli impianti di depurazione
nel 2012.
Figura 9. Volumi trattati per impianto di depurazione – anno 2012 (fonte Veritas S.p.A.)
Le principali criticità del settore sono da ricercare nella avanzata ma ancora non
completa copertura del servizio di fognatura, nella necessità di rinnovamento e
efficientamento tecnologico ed energetico di alcuni impianti di depurazione che
risalgono agli anni ’80, nell’obsolescenza delle reti.
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Criticità nell’erogazione del SII
Si riportano nel seguito in modo più specifico le criticità che caratterizzano l’erogazione
del SII nel territorio di competenza, introdotte nel capitolo precedente.
Le criticità sono state classificate e ricondotte nelle sette aree tematiche individuate
dall’AEGGSI e identificate dal medesimo codice alfanumerico.
Per ciascuna tipologia di criticità puntuale, qualora applicabile all’ambito di intervento, è
indicata la località e l’elemento infrastrutturale in cui la medesima criticità si è
manifestata.
A. Criticità di approvvigionamento idrico (captazione e adduzione):
Si intendono criticità di approvvigionamento idrico quelle direttamente legate ai
fabbisogni primari dell’utenza.
La deliberazione dell’Autorità per l’Energia Elettrica, il Gas e i Servizi Idrici n.
643/2013/R/IDR del 27 dicembre 2013 individua criticità quali: assenza delle infrastrutture di
acquedotto, qualità dell’acqua non conforme agli usi umani, interruzioni impreviste della
fornitura, bassa pressione.
Si riportano di seguito, suddivise secondo le indicazioni di cui alla Determinazione 7 marzo
2014, n. 3/2014 – DSID, le criticità individuate nella categoria “criticità
approvvigionamento idrico” applicabili alle caratteristiche del territorio di competenza.
A1. assenza delle infrastrutture di acquedotto
Le principali criticità individuate riguardano il territorio dei Comuni di Zero Branco e
Morgano, in provincia di Treviso, zone non dotate di acquedotto in quanto
approvvigionate attraverso emungimento da pozzi privati. I Comuni di Quinto di Treviso e
Preganziol sono serviti solo parzialmente.
A seguito del superamento dei parametri limite per Mercurio in alcuni dei suddetti pozzi,
dal 2011 sono stati predisposti e sono in corso di realizzazione progetti per l’estensione
della copertura infrastrutturale in sostituzione dell’approvvigionamento puntuale a
maggiore garanzia della qualità dell’acqua.
A2. alto tasso di interruzioni impreviste della fornitura
Criticità non riscontrata.
A3. bassa pressione
Le criticità riscontrate, in aree localizzate del territorio (ad esempio nel Comune di
Pianiga), sono state risolte e sono comunque gestite attraverso gli interventi di
manutenzione straordinaria previsti nel Piano Interventi.
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A4. vetustà delle reti e degli impianti
Le potenziali criticità collegabili all’obsolescenza delle infrastruttura sono gestite attraverso
gli interventi di manutenzione straordinaria e sostituzione delle parti elettromeccaniche.
Un’altra criticità puntuale di necessità di adeguamento dell’infrastruttura è stata rilevata
in una frazione del Comune di Chioggia (Valli – Cà Bianca).
A5. altre criticità.
Non applicabile.
B. Criticità nella fornitura di acqua potabile (potabilizzazione e distribuzione):
La deliberazione dell’Autorità per l’Energia Elettrica, il Gas e i Servizi Idrici n.
643/2013/R/IDR del 27 dicembre 2013 individua come criticità correlate alla sicurezza delle
forniture all’utenza, le seguenti: obsolescenza delle reti e degli impianti, restrizioni all’uso,
perdite, dotazione minima garantita.
Si riportano di seguito, suddivise secondo le indicazioni di cui alla Determinazione 7 marzo
2014, n. 3/2014 – DSID, le criticità individuate nella categoria “criticità nella fornitura di
acqua potabile” applicabili alle caratteristiche del territorio di competenza.
B1. vetustà delle reti e degli impianti
Le principali criticità individuate riguardano la rete di approvvigionamento del Comune di
Venezia, la cui realizzazione risale alla fine del XIX secolo.
Sono pertanto stati individuati, quali interventi prioritari:
Il completamento e messa in esercizio della nuova centrale di accumulo e
sollevamento acquedotto presso l’Isola del Tronchetto a Venezia, in sostituzione
della storica centrale di S. Andrea, a Venezia;
La realizzazione ex novo, in sostituzione/potenziamento delle linee esistenti dei tratti
di condotte di adduzione sub – lagunari (San Giuliano – Tronchetto) a garanzia
dell’efficienza della nuova centrale
La realizzazione ex novo del tratto di condotta Tronchetto – Sacca Fisola, finalizzata
al potenziamento della fornitura d’acqua al comune di Chioggia.
Le ulteriori potenziali criticità collegabili all’obsolescenza delle infrastruttura sono per il
periodo 2014 – 2018 gestite attraverso gli interventi di manutenzione straordinaria e
sostituzione delle parti elettromeccaniche. Ulteriori interventi di rinnovamento saranno
programmati per il periodo di esercizio successivo.
B2. qualità dell’acqua non conforme agli usi umani
Si rimando a quanto riportato al punto A1.
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B3. presenza di restrizioni all’uso
Criticità non riscontrata.
B4. alto livello di perdite e presenza perdite occulte
Le perdite riscontrate nella rete sono riconducibili principalmente alla vetustà
dell’infrastruttura e considerate negli interventi riportati al punto B1.
Nello specifico inoltre, nel 2013, il gestore Veritas è risultata beneficiaria di uno specifico
finanziamento europeo, rientrante nei fondi assegnati al programma Adriatic IPA, come
partner del progetto DrinkAdria, insieme ad altri 16 soggetti italiani e stranieri.
Il finanziamento assegnato, di circa 580.000 €, prevede tra l’altro l’attivazione di un
progetto pilota di monitoraggio delle perdite da acquedotto nel centro storico di
Venezia. Trattandosi di finanziamento europeo, l’intervento non è stato inserito tra gli
investimenti del calcolo tariffario.
B5. alto tasso di interruzioni impreviste della fornitura
Criticità non riscontrata.
B6. bassa pressione
Criticità non riscontrata.
B7. mancato raggiungimento della dotazione minima garantita
La criticità non è riscontrabile nelle attuali situazioni di esercizio, tuttavia, considerati i
potenziali rischi derivanti dall’inquinamento delle fonti di approvvigionamento, in
particolar modo per quelle derivanti dagli emungimenti da falda, è prevista la
terebrazione ed avvio dell’attingimento di un nuovo pozzo situato nell’area dei campi
pozzi di Trebaseleghe (PD), collegato alla rete di adduzione che serve il comune di
Venezia e Chioggia.
B8. altre criticità.
Non applicabile.
C. Criticità del servizio di fognatura:
La deliberazione dell’Autorità per l’Energia Elettrica, il Gas e i Servizi Idrici n.
643/2013/R/IDR del 27 dicembre 2013 individua come criticità riconducibili
all’allontanamento delle acque nere e miste l’assenza del servizio, l’obsolescenza delle
reti, le fuoriuscite, il rischio di allagamenti.
Si riportano di seguito, suddivise secondo le indicazioni di cui alla Determinazione 7 marzo
2014, n. 3/2014 – DSID, le criticità individuate nella categoria “criticità del servizio di
fognatura” applicabili alle caratteristiche del territorio di competenza.
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Determinazione 27 dicembre 2013 643/2013/R/IDR,
Allegato A
Determinazione 7 marzo 2014, n. 3/2014 - DSID
Rev.
Data
00
MARZO 2014
Pagina 26 di 33
C1. assenza del servizio
Le criticità rilevate riguardano l’assenza di copertura della rete di fognatura in alcune
zone del territorio o la presenza delle condotte, non collettate con gli impianti di
depurazione.
Gli interventi individuati sono volti ad incrementare la copertura della rete e a realizzare
linee separate per ridurre il rischio di sfioro delle portate nere in caso di eventi meteorici
intensi e riguardano le 4 aree di competenza di Veritas:
Venezia – ex VESTA (interventi nelle zone di Zelarino e Trivignano – Comune di
Venezia)
Riviera del Brenta e Miranese – ex ACM (interventi nei comuni della Riviera del
Brenta e Miranese)
Chioggia – ex ASP (interventi nelle aree di Chioggia e Sottomarina)
Mogliano – ex SPIM (interventi nei 5 Comuni – Mogliano, Preganziol, Zero Branco,
Quinto di Treviso, Morgano - in provincia di Treviso)
Si rimanda al documento “Veritas S.I.I. Programma degli Interventi 2014 - 2018 Criticità,
Interventi, Indicatori e Obiettivi” per gli obiettivi di incremento della copertura.
C2. vetustà delle reti e degli impianti
Le principali criticità individuate riguardano le aree di Venezia e Chioggia.
Gli interventi individuati sono volti al ripristino della piena efficienza delle condotte e alle
manutenzioni straordinarie delle stesse.
Sono inoltre in corso attività di ricerca delle acque parassite in fognatura e di
modellazione delle reti volte alla definizione delle soluzioni strutturali di eliminazione delle
infiltrazioni.
C3. alto tasso di fuoriuscite
Le principali criticità rilevate riguardano le aree di Venezia e Chioggia, per la presenza di
fognature miste.
Gli interventi individuati sono volti parallelamente all’eliminazione/riduzione delle aree
esondabili e all’eliminazione/riduzione degli sfiori di acque nere nella rete di acque
superficiali/laguna.
In particolare per la terraferma veneziana sono state individuate come prioritarie le opere
previste dal Progetto Interato Campalto che prevede la riduzione e la modulazione
dell’apporto di acque meteoriche all’impianto di depurazione di Campalto (Mestre) e il
potenziamento del tratto di condotta dall’ultimo sollevamento fognario (S6) della rete
afferente all’impianto di depurazione di Fusina all’impianto stesso per ridurre
significativamente gli sfiori in rete idrica superficiale e quindi in laguna.
Nell’area di Chioggia si prevede la realizzazione delle opere definite dall’Accordo di
Programma per la Salvaguardia Ambientale del Bacino del Lusenzo nella Laguna di
Venezia e per la prevenzione del Rischio Idraulico dell’Area di Sottomarina, tra le quali, 2
lotti (il 2° e il 4°) sono stati assegnati a Veritas.
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Determinazione 27 dicembre 2013 643/2013/R/IDR,
Allegato A
Determinazione 7 marzo 2014, n. 3/2014 - DSID
Rev.
Data
00
MARZO 2014
Pagina 27 di 33
C4. alta frequenza di allagamenti
La terraferma veneziana è stata negli ultimi anni soggetta ad eventi di meteorici intensi
che hanno più volte messo in crisi la rete fognaria mista, creando ampie zone di
allagamento, di rilevante gravità, tanto da richiedere, nel settembre 2007, la
dichiarazione di emergenza di protezione civile e la nomina di un Commissario delegato
per la soluzione della stessa.
Nelle aree della Riviera del Brenta e Miranese, sono da risolvere alcune criticità puntuali di
commistione tra rete idrografica superficiale e rete fognaria.
Per le soluzioni in progetto si veda quanto indicato ai punti C1 e C3.
C5. altre criticità
Non applicabile.
D. Criticità del servizio di depurazione:
La deliberazione dell’Autorità per l’Energia Elettrica, il Gas e i Servizi Idrici n.
643/2013/R/IDR del 27 dicembre 2013 individua le criticità che coinvolgono impianti di
trattamento delle acque reflue l’assenza di trattamenti, l’obsolescenza degli impianti, gli
scarichi fuori norma.
Si riportano di seguito, suddivise secondo le indicazioni di cui alla Determinazione 7 marzo
2014, n. 3/2014 – DSID, le criticità individuate nella categoria “criticità del servizio di
depurazione” applicabili alle caratteristiche dei sistemi di trattamento delle acque reflue.
D1. assenza di trattamenti depurativi
Tutto il territorio di competenza è servito da impianti di depurazione.
D2. vetustà degli impianti di depurazione
Gli impianti di depurazione esistenti risalgono alla fine degli anni ’80 e richiedono pertanto
rilevanti interventi di rinnovamento.
Gli interventi individuati in particolare riguardano:
Impianto di depurazione di Fusina – revamping tecnologico e manutenzione
straordinaria sulle opere edili
Impianto di depurazione di Campalto – revamping tecnologico e ottimizzazione
dei flussi in impianto
Impianto di depurazione di Chioggia – revamping tecnologico
D3. scarichi fuori norma
Criticità non rilevante, che in ogni caso trova soluzione con gli interventi indicati ai punti
D2 e D4.
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Determinazione 27 dicembre 2013 643/2013/R/IDR,
Allegato A
Determinazione 7 marzo 2014, n. 3/2014 - DSID
Rev.
Data
00
MARZO 2014
Pagina 28 di 33
D4. altre criticità – portate trattate insufficienti ai fabbisogni
Le criticità rilevate riguardano la potenziale carenza di potenzialità degli impianti di
depurazione in caso di incremento delle utenze collettate alla pubblica fognatura e/o di
realizzazione di nuovi insediamenti.
Il problema più rilevante riguarda i comuni del trevigiano ed in particolare il Comune di
Zero Branco.
Relativamente alle aree di Venezia, la realizzazione delle opere previste nel progetto
“trattamenti primari” del Progetto Integrato Fusina, conclude l’incremento di capacità di
trattamento dell’impianto di depurazione. Il depuratore di Campalto risulta adeguato a
seguito dell’entrata in esercizio della IV linea di depurazione, finanziata dal comune di
Venezia tramite fondi di Legge Speciale.
Il depuratore di Chioggia è stato recentemente adeguato, sempre grazie a fondi di
Legge Speciale.
E. Criticità dell’impatto con l’ambiente
La deliberazione dell’Autorità per l’Energia Elettrica, il Gas e i Servizi Idrici n.
643/2013/R/IDR del 27 dicembre 2013 individua le criticità dell’impatto sull’ambiente lo
smaltimento dei fanghi, negli elevati consumi energetici, dalla presenza di fonti di
pressione sul territorio.
Si riportano di seguito, suddivise secondo le indicazioni di cui alla Determinazione 7 marzo
2014, n. 3/2014 – DSID, le criticità individuate nella categoria “criticità dell’impatto con
l’ambiente” applicabili per le problematiche rilevate.
E1. difficoltà di smaltimento dei fanghi di potabilizzazione
Criticità non rilevata.
E2. difficoltà di smaltimento dei fanghi di depurazione
Lo smaltimento dei rifiuti derivanti dai trattamenti di depurazione costituisce una criticità in
quanto ad impianti di destinazione, data l’imminente entrata in vigore delle restrizioni
normative per lo smaltimento a discarica, ed i relativi costi, non avendo nel territorio
impianti idonei.
Il problema riguarda non solo i fanghi da depurazione, ma anche i residui dei
pretrattamenti, quali quelli derivanti dalla grigliatura e dissabbiatura dei reflui fognari.
Al fine di ridurre l’impatto ambientale della gestione di questi ultimi (riduzione dei trasporti
fuori provincia, recupero delle frazioni idonee con riduzione dei rifiuti a smaltimento,
ottimizzazione logistica, autosufficienza dell’Azienda, ecc..) si prevede la realizzazione di
un nuovo impianto per la selezione e il lavaggio delle sabbie e dei materiali grossolani
derivanti da grigliatura e dissabbiatura per il successivo recupero presso l’impianto di
depurazione di Campalto.
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Determinazione 27 dicembre 2013 643/2013/R/IDR,
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Determinazione 7 marzo 2014, n. 3/2014 - DSID
Rev.
Data
00
MARZO 2014
Pagina 29 di 33
E3. elevato consumo di energia elettrica
Criticità che viene sostanzialmente risolta attraverso la realizzazione delle opere previste al
punto D2.
E4. presenza di subsidenza, stress delle fonti, difficoltà al mantenimento del “flusso
ecologico” e in genere di pressioni sui corpi idrici di ricezione e di prelievo
Le potenziali criticità rilevate riguardano la presenza di scarichi degli impianti di
depurazione nei corpi idrici recettori.
Il progetto di collegamento sublagunare dei reflui dall’impianto di Lido all’impianto di
depurazione di Fusina, è volto all’eliminazione di uno scarico a mare, trasferendo il
trattamento depurativo a Fusina, con scarico definitivo a 10 km dalla costa.
L’intervento costituisce inoltre un efficientamento del sistema attraverso la trasformazione
dell’impianto di Lido in una stazione di accumulo e sollevamento e l’accentramento del
trattamento.
E5. altre criticità
Non applicabile.
F. Criticità del servizio di misura
Si intendono criticità legate alla presenza ed efficienza dei sistemi di misura, alla
frequenza di lettura, alla presenza del servizio di autolettura.
Si riportano di seguito, suddivise secondo le indicazioni di cui alla Determinazione 7 marzo
2014, n. 3/2014 – DSID, le criticità individuate nella categoria “criticità del servizio di
misura” applicabili alle caratteristiche dei sistemi di trattamento delle acque reflue.
F1. non totale copertura di misuratori funzionanti di impianto
Si veda punto F3.
F2. non totale copertura di misuratori funzionanti di utenza
Criticità non rilevata.
F3. alta vetustà misuratori di impianto
Tutti gli impianti e le reti di Veritas sono dotati di sistemi di misura dei flussi in ingresso ed
uscita, telecontrollati in remoto. La criticità riscontrata riguarda la necessità di
aggiornamento di alcuni degli strumenti di misura meno recenti e l’incremento dei punti di
controllo e misura, sia per l’infrastruttura di acquedotto e potabilizzazione, sia per la rete
fognaria e depurazione.
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Determinazione 27 dicembre 2013 643/2013/R/IDR,
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Determinazione 7 marzo 2014, n. 3/2014 - DSID
Rev.
Data
00
MARZO 2014
Pagina 30 di 33
Gli interventi di manutenzione straordinaria programmata sono volti alla graduale
soluzione del problema con taratura e sostituzione degli strumenti, collegati al sistema di
telecontrollo.
F4. alta vetustà misuratori di utenza
Gli interventi di manutenzione straordinaria programmata sono volti alla graduale
soluzione del problema con la sostituzione degli strumenti.
F5. basso tasso di lettura effettiva dei misuratori
La criticità non è rilevante e si prevede la sua completa soluzione tramite l’introduzione di
una procedura completamente automatizzata per il recupero delle letture.
F6. assenza servizio di autolettura
Veritas ha attivato il servizio di autolettura dei contatori dell’acqua. Si prevede di
aggiornare il sistema di comunicazione tramite l’introduzione della possibilità per l’utente
di inserire in un portale on line i dati letti e per l’Azienda di inviare comunicazioni.
F7. bassa affidabilità dei dati raccolti tramite lettura e/o autolettura
Criticità non rilevata.
F8. altre criticità
Non applicabile
G. Criticità nei servizi al consumatore
La deliberazione dell’Autorità per l’Energia Elettrica, il Gas e i Servizi Idrici n.
643/2013/R/IDR del 27 dicembre 2013 individua le criticità collocabili nell’area dei rapporti
con l’utenza, tra cui: lettura contatori, bollettazioni, call center, trattamento dei reclami,
risarcimenti.
Si riportano di seguito, suddivise secondo le indicazioni di cui alla Determinazione 7 marzo
2014, n. 3/2014 – DSID, le criticità individuate nella categoria “criticità nei servizi al
consumatore” applicabili alle caratteristiche dei sistemi di trattamento delle acque reflue.
G1. Inadeguatezza del sistema di fatturazione (esempio scarsa frequenza di fatturazione,
rettifiche elevate)
Criticità non rilevata.
G2. Inadeguatezza del servizio di assistenza clienti (es. call center, pronto intervento,
sportelli e trattamento dei reclami)
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Determinazione 27 dicembre 2013 643/2013/R/IDR,
Allegato A
Determinazione 7 marzo 2014, n. 3/2014 - DSID
Rev.
Data
00
MARZO 2014
Pagina 31 di 33
Le principali criticità rilevate riguardano:
Segnalazione guasti: l’attuale copertura, 24 ore su 24, prevede un call center in
orario d’ufficio e la risposta del personale reperibile al di fuori di questo orario. Si
prevede di implementare il sistema rendendo il servizio call center disponibile 24
ore su 24.
Operatività di sportelli e back office: revisione sale d’attesa e indicatori luminosi di
chiamata.
Procedure di gestione e rendicontazione reclami: aggiornamento e adeguamento
sistemi informativi.
G3. Bassa performance nella continuità del servizio (numerose interruzioni per interventi di
manutenzione, razionamento idrico in condizioni di scarsità, interruzioni in caso di pericolo
o non conformità all’uso idropotabile)
Criticità non rilevata.
G4. Qualità del servizio inferiore agli standard individuati dalla carta dei servizi
Criticità non rilevata.
G5. altre criticità – criticità nel sistema informatico
Veritas è dotata del sistema gestionale SAP, il più aggiornato e completo programma
informatico per la gestione, tra l’altro, dei dati dei clienti, dei consumi e dei cicli attivi e
passivi.
Come ulteriore miglioria, si prevede un aggiornamento del sistema Informativo e
dell’organizzazione per la gestione documentale dei contratti idrici e degli allacciamenti
con l’obiettivo di dematerializzare la gestione dei dati contrattuali e l’informatizzazione
delle procedure di accesso ai servizi idrici.
3.
Parametri di performance del SII
Nell’allegata tabella “Veritas S.I.I. Programma degli Interventi 2014 - 2018 Criticità,
Interventi, Indicatori e Obiettivi” sono riportati, per ciascuna criticità individuata al
capitolo 2, gli interventi individuati per la soluzione di ciascuna criticità ed i parametri
(variabili, indicatori, indici) di performance individuati per rappresentare le condizioni di
esercizio del SII.
I parametri indicati sono stati scelti per rappresentare la criticità sulla base delle
caratteristiche della stessa e delle informazioni specifiche a disposizione.
4.
Livelli di servizio
Nell’allegata tabella “Veritas S.I.I. Programma degli Interventi 2014 - 2018 Criticità,
Interventi, Indicatori e Obiettivi” sono riportati, per ciascuna criticità individuata al
capitolo 2, gli interventi individuati per la soluzione di ciascuna criticità e la relativa
località in cui verrà realizzata e il valore rilevato allo stato di fatto del corrispondente
parametro di performance.
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Determinazione 27 dicembre 2013 643/2013/R/IDR,
Allegato A
Determinazione 7 marzo 2014, n. 3/2014 - DSID
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Data
00
MARZO 2014
Pagina 32 di 33
I livelli di servizio sono stati desunti da:
esiti delle rilevazioni di Customer Satisfaction effettuata annualmente da soggetto
terzo incaricato (riferimento anno 2012);
rilevazione e analisi del rispetto degli standard definiti nella Carta dei Servizi di
Veritas S.p.A.
I metodi di rilevazione sono prevalentemente di tipo informatico (sistema gestionale SAP e
come estrattore il programma Qlik View). I dati vengono estratti ed analizzati dal
responsabile del sistema di gestione qualità e ambiente e validati annualmente dal
Direttore Generale e Direttore del SII in sede di Riesame della Direzione.
5.
Livelli di servizio obiettivo – Obiettivi specifici
Nell’allegata tabella “Veritas S.I.I. Programma degli Interventi 2014 - 2018 Criticità,
Interventi, Indicatori e Obiettivi” sono riportati, per ciascuna criticità individuata al
capitolo 2, gli interventi individuati per la soluzione di ciascuna criticità e la relativa
località in cui verrà realizzata ed i livelli di servizio obiettivo (obiettivi specifici) da
raggiungere attraverso l’attuazione del programma degli interventi.
6.
Strategie di intervento
Le strategie di intervento sono individuate sulla base delle specifiche criticità rilevate sul
territorio. Gli interventi previsti sono brevemente descritti nel capitolo 2.
Nell’allegata tabella “Veritas S.I.I. Programma degli Interventi 2014 - 2018 Criticità,
Interventi, Indicatori e Obiettivi” sono riportati, per ciascuna criticità individuata al
capitolo 2, gli interventi individuati per la soluzione di ciascuna criticità e le informazioni
richieste nei precedenti paragrafi 3, 4 e 5. Per ciascun intervento è inoltre riportato il
valore economico preventivato, così come definito nei QE di progetto.
Considerate le caratteristiche del territorio, il suo delicato equilibrio, e la tipologia delle
criticità rilevate, non si è ritenuto necessario riportare o valutare eventuali soluzioni di
intervento alternative.
Tra gli interventi previsti, l’unico soggetto a Verifica Preliminare di Valutazione di Impatto
Ambientale (art. 20 del D. Lgs. 152/06 e s.m.i.) è l’impianto di lavaggio sabbie (si veda
voce E2). Per detto impianto l’alternativa può essere data da una diversa collocazione
rispetto a quella oggi prevista.
7.
Cronoprogramma degli interventi
Nell’allegata tabella “Veritas S.I.I. Programma degli Interventi 2014 - 2018 Criticità,
Interventi, Indicatori e Obiettivi” si rappresenta in forma la strategia d’intervento prescelta
per il periodo 2014-2018, con individuazione delle criticità cui si riferiscono, delle opere da
realizzare, del costo dell’intervento, degli output prodotti, del grado di raggiungimento
atteso dei livelli di servizio obiettivo, delle località interessate da ciascuna opera, dello
stato del procedimento di approvazione al 31/12/2013 e dell’anno presunto di messa in
esercizio.
Dove la procedura non risulta conclusa, l’avvio degli interventi è subordinato alla
conclusione delle procedure di approvazione ed alle relative eventuali prescrizioni.
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Determinazione 27 dicembre 2013 643/2013/R/IDR,
Allegato A
Determinazione 7 marzo 2014, n. 3/2014 - DSID
Rev.
Data
00
MARZO 2014
Pagina 33 di 33
Per lo sviluppo temporale delle opere si rimanda al documento “Allegato 2:
Cronoprogramma degli Interventi”, nel quale sono indicate anche le previsioni annuali di
spesa e le fonti di finanziamento.
Le previsioni di spesa sono state quantificate attraverso:
Nuove opere e rifacimenti: Quadri Economici di progetto;
Manutenzioni straordinarie: preventivi di spesa sulla base dell’elenco delle
manutenzioni previste e consuntivi di spesa degli anni precedenti.
ALLEGATO 1 - VERITAS S.I.I. PROGRAMMA DEGLI INTERVENTI 2014 - 2018 CRITICITA', INTERVENTI, INDICATORI E OBIETTIVI
AREA CRITICITA'
Cod.
Criticità
Criticità
AREA D'INTERVENTO
CATEGORIA CESPITE
05-CONDUTTURE E OPERE IDR.
FISSE
Non applicabile
COLLEGAMENTO ACQUEDOTTO TRA LE FRAZIONI DI VALLI E CA'BIANCA
05-CONDUTTURE E OPERE IDR.
FISSE
Da avviare
Estensione rete acquedotto nel Comune di Preganziol + ATS
05-CONDUTTURE E OPERE IDR.
FISSE
05-CONDUTTURE E OPERE IDR.
Estensione rete acquedotto nel Comune di Quinto di Treviso
FISSE
Integrazione copertura del servizio: acquedotto
A1
A - CRITICITA'
APPROVVIGIONAMENTO IDRICO
A1
Assenza di infrastrutture di
acquedotto
Assenza di infrastrutture di
acquedotto e qualità acqua pozzi
privati non conforme agli usi
umani
SETTORE ACQUEDOTTO
U.M.
LIVELLO INIZIALE
LIVELLO DI
PROGETTO
INDICATORE
U.M.
OBIETTIVO
stato
qualità
buono
-
conservazione
-
buono
stato
qualità
sufficiente
-
conservazione
-
buono
Concluso
860'000.00
2015
abitanti serviti
n.
120
incremento abitanti
serviti
%
+1%
Concluso
1'230'000.00
2014
abitanti serviti
n.
1'788
incremento abitanti
serviti
%
+18%
150'000.00
2014
abitanti serviti
n.
50
incremento abitanti
serviti
%
+1%
Annuale
stato
qualità
buono
-
conservazione
-
buono
Non applicabile
05-CONDUTTURE E OPERE IDR.
FISSE
Da avviare
05-CONDUTTURE E OPERE IDR.
FISSE
Non applicabile
Condotta sub-Lagunare San Giuliano-Tronchetto
05-CONDUTTURE E OPERE IDR.
FISSE
Da avviare
Condotta sub-Lagunare Tronchetto-Sacca Fisola
05-CONDUTTURE E OPERE IDR.
FISSE
Da avviare
Vetustà impianti e reti
Vetustà reti
Manutenzioni straordinarie: reti idriche (sostit.ne e potenz.to)
Centrale di sollevamento del Tronchetto - COMPLETAMENTO 08-IMPIANTI DI SOLLEVAMENTO
B1
PARAMETRO
2018
05-CONDUTTURE E OPERE IDR.
FISSE
COLLEGAMENTO ACQUEDOTTO TRA LE FRAZIONI DI VALLI E CA'BIANCA
B1
ANNO MESSA IN
ESERCIZIO
Annuale
In corso
Opere di captazione e adduzione
IMPORTO INTERVENTO
INGEGNERIA
1'390'000.00
05-CONDUTTURE E OPERE IDR.
FISSE
Estensione rete acquedotto comune Quinto di Treviso 2° stralcio
A4
STATO APPROVAZIONE
PROGETTO
1'390'000.00
2018
stato
qualità
sufficiente
-
conservazione
-
buono
Annuale
stato
qualità
buono
-
conservazione
-
buono
10'000'000.00
2018
stato
qualità
sufficiente
-
conservazione
-
ottimo
5'000'000.00
2018
stato
qualità
sufficiente
-
conservazione
-
ottimo
2018
stato
qualità
sufficiente
-
conservazione
-
ottimo
stato
qualità
sufficiente
-
conservazione
-
buono
buono
In corso
12'500'000.00
Concluso
23'385'424.50
Vetustà reti
B - CRITICITA' DELLA FORNITURA
DI ACQUA POTABILE
Centarle sollevamento Tronchetto - Vasca
Opere idrauliche sostitutive e demolizione Serbatoio Pensile S.Andrea
05-CONDUTTURE E OPERE IDR.
FISSE
In corso
430'000.00
2014
In corso
1'700'000.00
2014
05-CONDUTTURE E OPERE IDR.
FISSE
B1
Vetustà impianti
Impianti Potabilizzazione: acquedotto
07-IMPIANTI DI TRATTAMENTO
Non applicabile
Annuale
stato
qualità
buono
-
conservazione
-
B1
Vetustà impianti
Impianti stoccaggio e sollevamento: acquedotto
08-IMPIANTI DI SOLLEVAMENTO
Non applicabile
Annuale
stato
qualità
buono
-
conservazione
-
buono
B7
Mancato raggiungimento
dotazione idrica minima garantita
2015
stato
qualità
buono
-
conservazione
-
buono
C1
Assenza reti
sufficiente
-
conservazione
-
sufficiente
67
incremento
allacciamenti
%
+2%
Collettamento nuovo pozzo S.Ambrogio 11-ALTRI IMPIANTI
05-CONDUTTURE E OPERE IDR.
FISSE
Integrazione copertura del servizio: fognatura
Completamento della fognatura di tipo separato zona Trivignano – Prog 2 - 05-CONDUTTURE E OPERE IDR.
Fognature in via Chiesa e via Delfica FISSE
SETTORE FOGNATURA
C1
Da avviare
200'000.00
Annuale
stato
qualità
511'000.00
2015
allacci
n.
Non applicabile
Concluso
05-CONDUTTURE E OPERE IDR.
Separazione di rete di fognature nella zona di Zelarino
FISSE
Da avviare
6'300'000.00
2018
stato
qualità
-
conservazione
-
buono
COLLEGAMENTO FOGNATURA TRA LE FRAZIONI DI VALLI E CA'BIANCA
05-CONDUTTURE E OPERE IDR.
FISSE
Da avviare
1'390'000.00
2018
abitanti
n.
5'000
incremento abitanti
serviti
%
+100%
Realizzazione fognatura fraz. Cà Pasqua - Chioggia
05-CONDUTTURE E OPERE IDR.
FISSE
Da avviare
300'000.00
2017
allacci
n.
50
incremento
allacciamenti
%
+100%
Risanamento fognature Centro Storico di Chioggia
05-CONDUTTURE E OPERE IDR.
FISSE
In corso
500'000.00
2015
stato
qualità
-
conservazione
-
buono
FOGNATURA CANAL VENA
05-CONDUTTURE E OPERE IDR.
FISSE
Concluso
2'000'000.00
2014
allacci
n.
80
incremento
allacciamenti
%
+1%
05-CONDUTTURE E OPERE IDR.
Estensione rete fognaria Trivignano-Zelarino - Lotto B - Via Ca' Lin
FISSE
Concluso
1'188'000.00
2015
allacci
n.
53
incremento
allacciamenti
%
+5%
Estensione rete fognaria Trivignano-Zelarino - Vie Tarù-Molino Marcello
05-CONDUTTURE E OPERE IDR.
FISSE
Concluso
1'900'000.00
2015-2016
allacci
n.
60
incremento
allacciamenti
%
+5%
Estensione rete fognaria Trivignano-Zelarino - Vie Boscariola-Rio Moro-Parolari
05-CONDUTTURE E OPERE IDR.
FISSE
In corso
1'780'000.00
2017-2018
allacci
n.
90
incremento
allacciamenti
%
+3%
Estensione fognatura Trivignano - via Novelli
05-CONDUTTURE E OPERE IDR.
FISSE
Concluso
1'100'000.00
2014
allacci
n.
45
incremento
allacciamenti
%
+4%
buono
sufficiente
Assenza reti
05-CONDUTTURE E OPERE IDR.
Estensione rete fognaria Isola Saloni - Chioggia
FISSE
Da avviare
1'800'000.00
2015
abitanti
n.
1'000
nuova lottizzazione
%
+100%
ESTENSIONE RETE FOGNARIA NEI COMUNI DI :PREGANZIOL - QUINTO - MOGLIANO - 05-CONDUTTURE E OPERE IDR.
ZERO BRANCO - MORGANO FISSE
Da avviare
10'000'000.00
Annuale
abitanti
%
73%
81%
incremento abitanti
serviti
%
8%
In corso
20'000'000.00
Annuale
lunghezza nuova rete
km
140
56
% avanzamento
%
+9%
Da avviare
10'000'000.00
Annuale
Annuale
stato
qualità
buono
-
conservazione
-
buono
buono
Completamento Nuovo Prog. Generale Fognature area Riviera del Brenta e Miranese
Vetustà reti
05-CONDUTTURE E OPERE IDR.
FISSE
05-CONDUTTURE E OPERE IDR.
FISSE
Manutenzioni straordinarie: reti fognarie
Non applicabile
05-CONDUTTURE E OPERE IDR.
Ripristino cedimento condotta Via Orlanda e estensione rete fogn.
FISSE
In corso
185'000.00
2014
stato
qualità
buono
-
conservazione
-
Ripristino cedimento collettore via Bissagola
05-CONDUTTURE E OPERE IDR.
FISSE
In corso
482'000.00
2016
stato
qualità
buono
-
conservazione
-
buono
Rifacimento attraversamento ferroviario Fognature via Frassinelli
05-CONDUTTURE E OPERE IDR.
FISSE
Concluso
60'000.00
2014
stato
qualità
buono
-
conservazione
-
buono
Rifacimento Tratto condotta via Banchina dell'Azoto
05-CONDUTTURE E OPERE IDR.
FISSE
Concluso
300'000.00
2014
stato
qualità
buono
-
conservazione
-
buono
Rifacimento fognature Centro Storico Chioggia e Sottomarina
05-CONDUTTURE E OPERE IDR.
FISSE
Da avviare
500'000.00
2017
stato
qualità
buono
-
conservazione
-
buono
C2
Vetustà reti
05-CONDUTTURE E OPERE IDR.
Adeguamento impianti 26A - 27A - 29A
FISSE
560'000.00
2014
stato
qualità
buono
-
conservazione
-
buono
Progetto Integrato per eliminazione Acque da Origine Freatica e da reti di Fognatura -05-CONDUTTURE E OPERE IDR.
Ambito Campalto FISSE
Non applicabile
1'040'000.00
2015
stato
qualità
buono
-
conservazione
-
buono
Opere di disinquinamento ambito Fusina, diminuzione acque parassite
05-CONDUTTURE E OPERE IDR.
FISSE
Non applicabile
3'200'000.00
2016
stato
qualità
buono
-
conservazione
-
buono
Individuazione e riduzione di acque parassite nella fognatura (Bacino Lido)
05-CONDUTTURE E OPERE IDR.
FISSE
Non applicabile
1'600'000.00
2017
stato
qualità
buono
-
conservazione
-
buono
C2
Vetustà impianti
Manutenzioni straordinarie: impianti di sollevamento fognatura
08-IMPIANTI DI SOLLEVAMENTO
Non applicabile
C3
Alto tasso fuoriuscite
Prevenzione allagamenti
05-CONDUTTURE E OPERE IDR.
FISSE
Non applicabile
Completamento impianto Idrovoro e vasca via Torino 08-IMPIANTI DI SOLLEVAMENTO
Vasca accumulo Bissuola 1° stralcio - ( PIC - Nodo Bissuola ) 06-SERBATOI
C3
Alto tasso fuoriuscite
PIC - Nuova condotta collegamento S6-Fusina
05-CONDUTTURE E OPERE IDR.
FISSE
REALIZZAZIONE IMPIANTO IDROVORO VIA OBERDAN 08-IMPIANTI DI SOLLEVAMENTO
SII
SII
SETTORE DEPURAZIONE
Interventi finalizzati alla riduzione alllagamenti ( accordo di programma LUSENZO) 06-SERBATOI
SETTORE RAPPORTI
CON L'UTENZA
Concluso
D2
Vetustà impianti
D2
Vetustà impianti
Manutenzioni straordinarie: impianti di depurazione (in questa voce sono inseriti
anche gli inteventi su immobili)
07-IMPIANTI DI TRATTAMENTO
Interventi di efficientamento impianti di depurazione: Fusina 07-IMPIANTI DI TRATTAMENTO
Annuale
stato
qualità
sufficiente
-
conservazione
-
sufficiente
stato
qualità
sufficiente
-
conservazione
-
sufficiente
In corso
6'800'000.00
2018
stato
qualità
sufficiente
-
conservazione
-
buono
In corso
14'000'000.00
2019
stato
qualità
sufficiente
-
conservazione
-
buono
In corso
10'062'034.00
2018
riduzione sfioro S5
mc/h medi in tempo
di pioggia
6'000
1'750
% riduzione
%
71%
qualità
sufficiente
-
conservazione
-
buono
% media riduzione
%
86%
Concluso
In corso
400'000.00
2014
stato
9'540'000.00
2016
riduzione carico
inquinante sfiorato
Annuale
stato
qualità
sufficiente
-
conservazione
-
sufficiente
14'000'000.00
2018 - 2021
stato
qualità
sufficiente
-
conservazione
-
buono
2'057'651.17
2014 - 2015
stato
qualità
buono
-
conservazione
-
buono
1'200'000.00
2018
stato
qualità
buono
-
conservazione
-
buono
buono
Non applicabile
Da avviare
Concluso
D2
Vetustà impianti
Interventi di efficientamento impianti di depurazione: Campalto 07-IMPIANTI DI TRATTAMENTO
D - CRITICITA' DEL SERVIZIO DI
DEPURAZIONE
Da avviare
D2
Vetustà impianti
Interventi impianto di depurazione Chioggia 07-IMPIANTI DI TRATTAMENTO
Da avviare
D4
Portate trattate insufficienti ai
fabbisogni
Efficientamento impianti di depurazione area Treviso 07-IMPIANTI DI TRATTAMENTO
Da avviare
D4
Portate trattate insufficienti ai
fabbisogni
PIF- Trattamenti primari 07-IMPIANTI DI TRATTAMENTO
E2
Criticità di smaltimento rifiuti da
depurazione
E4
Pressione su corpi idrici recettori
F3
Vetustà misuratori di impianto e di
Monitoraggio e telecontrollo servizio acquedotto
utenza
13-TELECONTROLLO
Non applicabile
F3
Vetustà misuratori di impianto
Monitoraggio e telecontrollo servizio Fognature
13-TELECONTROLLO
Non applicabile
F4
Vetustà misuratori di utenza
Interventi su Allacci e Contatori : rinnovo allacciamenti e sostituzione contatori
nuovi allacci
Non applicabile
F5
Basso tasso di lettura effettiva dei
misuratori
CONTATORI NON LETTI - Campagna di intervento per il recupero delle letture non
fatte da molto tempo
15-STUDI, RICERCHE, BREVETTI,
DIR. UT.
Non applicabile
F6
Assenza servizio di autolettura
LETTURE ACQUA - Implementazione sistemi di interazione mediante piattaforme WEB e 15-STUDI, RICERCHE, BREVETTI,
DIR. UT.
con i piu' recenti social media
E - CRITICITA' DELL'IMPATTO CON
L'AMBIENTE
F - CRITICITA' DEL SERVIZIO DI
MISURA
2'500'000.00
2018
stato
qualità
sufficiente
-
conservazione
-
20'200'000.00
2018
stato
qualità
sufficiente
-
conservazione
-
ottimo
Da avviare
1'500'000.00
2016
stato
qualità
sufficiente
-
conservazione
-
buono
Concluso
6'000'000.00
2018
stato
qualità
sufficiente
-
conservazione
-
ottimo
Annuale
stato
qualità
sufficiente
-
conservazione
-
buono
Annuale
stato
qualità
sufficiente
-
conservazione
-
buono
Annuale
stato
qualità
sufficiente
-
conservazione
-
buono
15'000.00
2015
stato
qualità
sufficiente
-
conservazione
-
buono
Non applicabile
80'000.00
2015
stato
qualità
sufficiente
-
conservazione
-
buono
15-STUDI, RICERCHE, BREVETTI,
DIR. UT.
Non applicabile
35'000.00
2014
stato
qualità
sufficiente
-
conservazione
-
ottimo
16-ALTRE IMMOBILIZZAZIONE
MAT. E IMM.
Non applicabile
50'000.00
2015
stato
qualità
sufficiente
-
conservazione
-
ottimo
Interventi di efficientamento impianti di depurazione e gestione rifiuti: Lavaggio
07-IMPIANTI DI TRATTAMENTO
sabbie - Campalto
Condotta sub.lagunare da Imp.Dep. Lido a Imp. Dep. Fusina
05-CONDUTTURE E OPERE IDR.
FISSE
Concluso
G2
Inadeguatezza del servizio di
assistenza clienti
SEGNALAZIONE GUASTI H24/365
G2
Inadeguatezza del servizio di
assistenza clienti
Sistemi elimina code e indicatori luminosi di chiamata
G2
Inadeguatezza del servizio di
assistenza clienti
15-STUDI, RICERCHE, BREVETTI,
Aggiornamento sistema informatico gestione reclami
DIR. UT.
Non applicabile
70'000.00
2015
stato
qualità
sufficiente
-
conservazione
-
ottimo
G5
Criticità nel sistema informatico
15-STUDI, RICERCHE, BREVETTI,
DIR. UT.
Non applicabile
250'000.00
2016
stato
qualità
sufficiente
-
conservazione
-
ottimo
G - CRITICITA' NEI SERVIZI AL
CONSUMATORE
Aggiornamento sistema informatico gestione contratti e allacciamenti
ALLEGATO 2 - VERITAS S.I.I. CRONOPROGRAMMA DEGLI INTERVENTI 2014 - 2018
AREA CRITICITA'
Cod.
Criticità
Criticità
AREA D'INTERVENTO
Integrazione copertura del servizio: acquedotto
A1
A - CRITICITA'
APPROVVIGIONAMENTO IDRICO
A1
Assenza di infrastrutture di
acquedotto
CATEGORIA CESPITE
STATO APPROVAZIONE
PROGETTO
05-CONDUTTURE E OPERE IDR.
FISSE
Non applicabile
05-CONDUTTURE E OPERE IDR.
COLLEGAMENTO ACQUEDOTTO TRA LE FRAZIONI DI VALLI E CA'BIANCA
FISSE
Assenza di infrastrutture di
acquedotto e qualità acqua pozzi
privati non conforme agli usi umani
2015
100'000
860'000.00 Tariffa SII
7'108
Estensione rete acquedotto nel Comune di Quinto di Treviso
05-CONDUTTURE E OPERE IDR.
FISSE
Concluso
1'230'000.00 Tariffa SII
669'166
In corso
150'000.00 VERITAS
150'000
05-CONDUTTURE E OPERE IDR.
FISSE
100'000
Non applicabile
Tariffa SII
2017
2018
100'000
100'000
100'000
645'000
599'154
412'000
502'000
280'000
698'500
1'423'000
1'457'000
100'000
645'000
599'154
1'273'000
2'518'000
2'221'000
2'278'000
2'404'500
780'000
2'730'000
2'730'000
3'635'138
1'700'000
Vetustà impianti e reti
Vetustà reti
Da avviare
1'390'000.00 VERITAS
05-CONDUTTURE E OPERE IDR.
FISSE
Non applicabile
05-CONDUTTURE E OPERE IDR.
FISSE
Da avviare
10'000'000.00 Tariffa SII
05-CONDUTTURE E OPERE IDR.
Condotta sub-Lagunare Tronchetto-Sacca Fisola
FISSE
Da avviare
5'000'000.00 Tariffa SII
Manutenzioni straordinarie: reti idriche (sostit.ne e potenz.to)
Condotta sub-Lagunare San Giuliano-Tronchetto
Tariffa SII
500'000
Centrale di sollevamento del Tronchetto - COMPLETAMENTO
B1
2016
1'390'000.00 VERITAS
Concluso
05-CONDUTTURE E OPERE IDR.
COLLEGAMENTO ACQUEDOTTO TRA LE FRAZIONI DI VALLI E CA'BIANCA
FISSE
SETTORE ACQUEDOTTO
Tariffa SII
2014
05-CONDUTTURE E OPERE IDR.
FISSE
Opere di captazione e adduzione
B1
FONTE DI
FINANZIAMENTO
Estensione rete acquedotto nel Comune di Preganziol + ATS
05-CONDUTTURE E OPERE IDR.
Estensione rete acquedotto comune Quinto di Treviso 2° stralcio
FISSE
A4
Da avviare
IMPORTO INTERVENTO
INGEGNERIA
08-IMPIANTI DI
SOLLEVAMENTO
In corso
Tariffa SII /VERITAS
Centarle sollevamento Tronchetto - Vasca
Opere idrauliche sostitutive e demolizione Serbatoio Pensile S.Andrea
05-CONDUTTURE E OPERE IDR.
FISSE
Concluso
1'000'000
2'000'000
1'000'000
1'000'000
586'474
2'000'000
2'000'000
2'000'000
2'000'000
12'500'000.00
Vetustà reti
B - CRITICITA' DELLA FORNITURA DI
ACQUA POTABILE
300'000
1'000'000
23'385'424.50
In corso
430'000.00
In corso
1'700'000.00
05-CONDUTTURE E OPERE IDR.
FISSE
430'000
Tariffa SII
1'700'000
B1
Vetustà impianti
Impianti Potabilizzazione: acquedotto
07-IMPIANTI DI TRATTAMENTO
Non applicabile
Tariffa SII
277'000
630'000
480'000
330'000
280'000
B1
Vetustà impianti
Impianti stoccaggio e sollevamento: acquedotto
08-IMPIANTI DI
SOLLEVAMENTO
Non applicabile
Tariffa SII
250'000
475'000
525'000
50'000
50'000
B7
Mancato raggiungimento
dotazione idrica minima garantita
200'000.00 Tariffa SII
30'000
170'000
C1
Assenza reti
Tariffa SII
0
850'000
350'000
350'000
50'000
100'000
3'000'000
3'000'000
100'000
620'000
596'489
100'000
200'000
Collettamento nuovo pozzo S.Ambrogio 11-ALTRI IMPIANTI
05-CONDUTTURE E OPERE IDR.
FISSE
Integrazione copertura del servizio: fognatura
Completamento della fognatura di tipo separato zona Trivignano – Prog 2 - Fognature 05-CONDUTTURE E OPERE IDR.
in via Chiesa e via Delfica FISSE
SETTORE FOGNATURA
C1
Da avviare
Non applicabile
511'000.00 VERITAS
30'000
456'521
Separazione di rete di fognature nella zona di Zelarino
05-CONDUTTURE E OPERE IDR.
FISSE
Da avviare
Concluso
6'300'000.00 VERITAS
110'000
90'000
COLLEGAMENTO FOGNATURA TRA LE FRAZIONI DI VALLI E CA'BIANCA
05-CONDUTTURE E OPERE IDR.
FISSE
Da avviare
1'390'000.00 VERITAS
05-CONDUTTURE E OPERE IDR.
Realizzazione fognatura fraz. Cà Pasqua - Chioggia
FISSE
Da avviare
300'000.00 VERITAS
Risanamento fognature Centro Storico di Chioggia
05-CONDUTTURE E OPERE IDR.
FISSE
In corso
500'000.00 VERITAS
390'000
FOGNATURA CANAL VENA
05-CONDUTTURE E OPERE IDR.
FISSE
Concluso
2'000'000.00 VERITAS
760'935
89'366
05-CONDUTTURE E OPERE IDR.
Estensione rete fognaria Trivignano-Zelarino - Lotto B - Via Ca' Lin
FISSE
Concluso
1'188'000.00 Tariffa SII
79'646
Estensione rete fognaria Trivignano-Zelarino - Vie Tarù-Molino Marcello
05-CONDUTTURE E OPERE IDR.
FISSE
Concluso
1'900'000.00 Tariffa SII
200'000
700'000
921'021
Estensione rete fognaria Trivignano-Zelarino - Vie Boscariola-Rio Moro-Parolari
05-CONDUTTURE E OPERE IDR.
FISSE
In corso
1'780'000.00 Tariffa SII
0
100'000
100'000
Estensione fognatura Trivignano - via Novelli
05-CONDUTTURE E OPERE IDR.
FISSE
Concluso
1'100'000.00 Tariffa SII
Estensione rete fognaria Isola Saloni - Chioggia
05-CONDUTTURE E OPERE IDR.
FISSE
Da avviare
1'800'000.00 Tariffa SII
300'000
1'500'000
ESTENSIONE RETE FOGNARIA NEI COMUNI DI :PREGANZIOL - QUINTO - MOGLIANO - ZERO 05-CONDUTTURE E OPERE IDR.
BRANCO - MORGANO FISSE
Da avviare
10'000'000.00 Tariffa SII
0
2'000'000
2'000'000
2'000'000
2'000'000
In corso
20'000'000.00 Tariffa SII
2'394'318
4'000'000
4'000'000
4'000'000
4'000'000
Da avviare
10'000'000.00 Tariffa SII
0
2'000'000
2'000'000
2'000'000
2'000'000
Tariffa SII
455'000
2'181'500
1'956'500
1'634'500
2'305'000
219'632
100'000
326'521
Assenza reti
Completamento Nuovo Prog. Generale Fognature area Riviera del Brenta e Miranese
Vetustà reti
Manutenzioni straordinarie: reti fognarie
Ripristino cedimento condotta Via Orlanda e estensione rete fogn.
200'000
400'000
05-CONDUTTURE E OPERE IDR.
FISSE
05-CONDUTTURE E OPERE IDR.
FISSE
Non applicabile
05-CONDUTTURE E OPERE IDR.
FISSE
In corso
185'000.00 Tariffa SII
In corso
482'000.00 Tariffa SII
20'000
Concluso
60'000.00 Tariffa SII
40'446
300'000
05-CONDUTTURE E OPERE IDR.
Ripristino cedimento collettore via Bissagola
FISSE
Rifacimento attraversamento ferroviario Fognature via Frassinelli
05-CONDUTTURE E OPERE IDR.
FISSE
Rifacimento Tratto condotta via Banchina dell'Azoto
05-CONDUTTURE E OPERE IDR.
FISSE
Concluso
300'000.00 Tariffa SII
Rifacimento fognature Centro Storico Chioggia e Sottomarina
05-CONDUTTURE E OPERE IDR.
FISSE
Da avviare
500'000.00 VERITAS
C2
Vetustà reti
05-CONDUTTURE E OPERE IDR.
Adeguamento impianti 26A - 27A - 29A
FISSE
20'000
469'422
05-CONDUTTURE E OPERE IDR.
FISSE
Non applicabile
3'200'000.00 VERITAS
65'000
1'100'000
Non applicabile
1'600'000.00 VERITAS
230'000
400'000
400'000
570'000
Vetustà impianti
Manutenzioni straordinarie: impianti di sollevamento fognatura
08-IMPIANTI DI
SOLLEVAMENTO
Non applicabile
Tariffa SII
737'556
883'400
833'400
833'400
833'400
C3
Alto tasso fuoriuscite
Prevenzione allagamenti
05-CONDUTTURE E OPERE IDR.
FISSE
Non applicabile
Tariffa SII
50'000
250'000
250'000
0
0
20'000
1'000'000
2'000'000
2'000'000
1'621'931
C3
Alto tasso fuoriuscite
PIC - Nuova condotta collegamento S6-Fusina
REALIZZAZIONE IMPIANTO IDROVORO VIA OBERDAN
05-CONDUTTURE E OPERE IDR.
FISSE
08-IMPIANTI DI
SOLLEVAMENTO
Interventi finalizzati alla riduzione alllagamenti ( accordo di programma LUSENZO) 06-SERBATOI
SETTORE DEPURAZIONE
1'253'404
C2
Vasca accumulo Bissuola 1° stralcio - ( PIC - Nodo Bissuola ) 06-SERBATOI
SII
400'000
150'000
1'040'000.00 VERITAS
08-IMPIANTI DI
Completamento impianto Idrovoro e vasca via Torino
SOLLEVAMENTO
D2
Vetustà impianti
D2
Vetustà impianti
Manutenzioni straordinarie: impianti di depurazione (in questa voce sono inseriti anche
gli inteventi su immobili)
07-IMPIANTI DI TRATTAMENTO
Interventi di efficientamento impianti di depurazione: Fusina 07-IMPIANTI DI TRATTAMENTO
In corso
6'800'000.00 VERITAS
In corso
14'000'000.00 VERITAS
In corso
10'062'034.00 VERITAS
Concluso
In corso
400'000.00 Tariffa SII
9'540'000.00 Tariffa SII /VERITAS
Non applicabile
Da avviare
Tariffa SII
D2
Vetustà impianti
Interventi di efficientamento impianti di depurazione: Campalto 07-IMPIANTI DI TRATTAMENTO
D - CRITICITA' DEL SERVIZIO DI
DEPURAZIONE
VERITAS
Interventi impianto di depurazione Chioggia 07-IMPIANTI DI TRATTAMENTO
Da avviare
1'200'000.00 VERITAS
Da avviare
2'500'000.00 Tariffa SII
Vetustà impianti
D4
Portate trattate insufficienti ai
fabbisogni
Efficientamento impianti di depurazione area Treviso 07-IMPIANTI DI TRATTAMENTO
D4
Portate trattate insufficienti ai
fabbisogni
PIF- Trattamenti primari 07-IMPIANTI DI TRATTAMENTO
E2
Criticità di smaltimento rifiuti da
depurazione
Interventi di efficientamento impianti di depurazione e gestione rifiuti: Lavaggio sabbie 07-IMPIANTI DI TRATTAMENTO
Campalto
05-CONDUTTURE E OPERE IDR.
Condotta sub.lagunare da Imp.Dep. Lido a Imp. Dep. Fusina
FISSE
5'000'000
3'500'000
3'500'000
2'700'000
2'000'000
3'000'000
4'163'319
3'370'064
2'644'500
2'739'500
2'501'000
2'216'000
670'000
3'000'000
3'000'000
1'000'000
100'000
800'000
300'000
5'000'000
5'000'000
1'000'000
1'000'000
306'384
30'000
30'000
30'000
185'759
262'820
2'057'651.17
Da avviare
D2
E - CRITICITA' DELL'IMPATTO CON
L'AMBIENTE
Tariffa SII
5'000'000
188'273
14'000'000.00 Tariffa SII
Concluso
F - CRITICITA' DEL SERVIZIO DI
MISURA
392'202
Non applicabile
05-CONDUTTURE E OPERE IDR.
Individuazione e riduzione di acque parassite nella fognatura (Bacino Lido)
FISSE
SII
560'000.00 Tariffa SII
Progetto Integrato per eliminazione Acque da Origine Freatica e da reti di Fognatura - 05-CONDUTTURE E OPERE IDR.
Ambito Campalto FISSE
Opere di disinquinamento ambito Fusina, diminuzione acque parassite
SETTORE RAPPORTI
CON L'UTENZA
Concluso
100'000
Concluso
1'057'651
20'200'000.00
Da avviare
1'500'000.00 Tariffa SII
Concluso
6'000'000.00 Tariffa SII
500'000
2'000'000
2'860'849
5'000'000
500'000
988'645
E4
Pressione su corpi idrici recettori
F3
Vetustà misuratori di impianto e di
utenza
Monitoraggio e telecontrollo servizio acquedotto
13-TELECONTROLLO
Non applicabile
F3
Vetustà misuratori di impianto
Monitoraggio e telecontrollo servizio Fognature
13-TELECONTROLLO
Non applicabile
Tariffa SII
30'000
30'000
30'000
30'000
F4
Vetustà misuratori di utenza
Interventi su Allacci e Contatori : rinnovo allacciamenti e sostituzione contatori
nuovi allacci
Non applicabile
Tariffa SII
822'200
1'382'000
1'405'000
1'418'000
1'415'000
F5
Basso tasso di lettura effettiva dei
misuratori
CONTATORI NON LETTI - Campagna di intervento per il recupero delle letture non fatte
da molto tempo
15-STUDI, RICERCHE, BREVETTI,
DIR. UT.
Non applicabile
15'000.00 Tariffa SII
7'500
7'500
F6
Assenza servizio di autolettura
LETTURE ACQUA - Implementazione sistemi di interazione mediante piattaforme WEB e
con i piu' recenti social media
15-STUDI, RICERCHE, BREVETTI,
DIR. UT.
Non applicabile
80'000.00 Tariffa SII
30'000
80'000
G2
Inadeguatezza del servizio di
assistenza clienti
Non applicabile
35'000.00 Tariffa SII
35'000
G2
Inadeguatezza del servizio di
assistenza clienti
Sistemi elimina code e indicatori luminosi di chiamata
16-ALTRE IMMOBILIZZAZIONE
MAT. E IMM.
Non applicabile
50'000.00 Tariffa SII
25'000
25'000
G2
Inadeguatezza del servizio di
assistenza clienti
Aggiornamento sistema informatico gestione reclami
15-STUDI, RICERCHE, BREVETTI,
DIR. UT.
Non applicabile
70'000.00 Tariffa SII
35'000
35'000
G5
Criticità nel sistema informatico
Aggiornamento sistema informatico gestione contratti e allacciamenti
15-STUDI, RICERCHE, BREVETTI,
DIR. UT.
Non applicabile
250'000.00 Tariffa SII
85'000
85'000
G - CRITICITA' NEI SERVIZI AL
CONSUMATORE
15-STUDI, RICERCHE, BREVETTI,
SEGNALAZIONE GUASTI H24/365
DIR. UT.
Tariffa SII
80'000
VERITAS - PIANO DEGLI INVESTIMENTI DEL SII 2014 - 2018 RIEPILOGO GENERALE
(proposta all'Assemblea d'Ambito del 29.05.2014)
CATEGORIA CESPITE
AREA D'INTERVENTO
05-CONDUTTURE E
Manutenzioni straordinarie: reti idriche (sostit.ne e potenz.to)
OPERE IDR. FISSE
Condotta sub-Lagunare San Giuliano-Tronchetto
Condotta sub-Lagunare Tronchetto-Sacca Fisola
05-CONDUTTURE E
OPERE IDR. FISSE
05-CONDUTTURE E
OPERE IDR. FISSE
Collettamento nuov o pozzo S.Ambrogio 11-ALTRI IMPIANTI
Centrale di sollev amento del Tronchetto - COMPLETAMENTO
SETTORE ACQUEDOTTO
Centarle sollev amento Tronchetto - Vasca
Demolizione Serbatoio Pensile S.Andrea
Sistemazione idraulica x la demolizione del serbatoio pensile
08-IMPIANTI DI
SOLLEVAMENTO
05-CONDUTTURE E
OPERE IDR. FISSE
IMMOBILIZZ.
Tariffa SII
200.000,00
2015
CAPITALIZZ.
1.273.000,00
124.861,93
-
Tariffa SII
EXTRA TARIFFA
SOLLEVAMENTO
12.500.000,00
413.525,83
23.385.424,50
23.385.424,50
IMMOBILIZZ.
2016
CAPITALIZZ.
2.518.000,00
2.518.000,00
IMMOBILIZZ.
2.221.000,00
2017
CAPITALIZZ.
2.221.000,00
IMMOBILIZZ.
2018
CAPITALIZZ.
2.278.000,00
IMMOBILIZZ.
2.278.000,00
CAPITALIZZ.
2.404.500,00
2.404.500,00
780.000,00
2.730.000,00
2.730.000,00
3.635.138,07
10.000.000,00
300.000,00
1.000.000,00
2.000.000,00
1.700.000,00
5.000.000,00
30.000,00
170.000,00
500.000,00
1.000.000,00
1.000.000,00
1.000.000,00
586.474,17
4.500.000,00
2.000.000,00
2.000.000,00
2.000.000,00
2.000.000,00
8.000.000,00
0,00
23.385.424,50
8.263.310,39
200.000,00
4.879.539,07
Tariffa SII
430.000,00
430.000,00
430.000,00
Tariffa SII
1.700.000,00
1.700.000,00
1.700.000,00
Tariffa SII
277.000,00
277.000,00
630.000,00
630.000,00
480.000,00
480.000,00
330.000,00
330.000,00
280.000,00
280.000,00
Tariffa SII
250.000,00
250.000,00
475.000,00
475.000,00
525.000,00
525.000,00
50.000,00
50.000,00
50.000,00
50.000,00
Monitoraggio e telecontrollo servizio acquedotto
13-TELECONTROLLO
Tariffa SII
30.000,00
30.000,00
30.000,00
30.000,00
30.000,00
30.000,00
30.000,00
30.000,00
Interventi su Allacci e Contatori : rinnov o allacciamenti e sostituzione contatori
nuov i allacci
Tariffa SII
822.200,00
822.200,00
1.382.000,00
1.382.000,00
1.405.000,00
1.405.000,00
1.418.000,00
1.418.000,00
1.415.000,00
1.415.000,00
Tariffa SII
100.000,00
100.000,00
100.000,00
100.000,00
100.000,00
100.000,00
100.000,00
100.000,00
05-CONDUTTURE E
OPERE IDR. FISSE
COLLEGAMENTO ACQUEDOTTO TRA LE FRAZIONI DI VALLI E CA'BIANCA
Estensione rete acquedotto nel Comune di Preganziol + ATS
Estensione rete acquedotto nel Comune di Quinto di Trev iso
Esensione rete acquedotto comune Quinto di trev iso 2° stralcio
05-CONDUTTURE E
OPERE IDR. FISSE
05-CONDUTTURE E
OPERE IDR. FISSE
Tariffa SII EXTRA TARIFFA
05-CONDUTTURE E
OPERE IDR. FISSE
05-CONDUTTURE E
OPERE IDR. FISSE
Ripristino cedimento condotta Via Orlanda e estensione rete fogn.
Ripristino cedimento collettore v ia Bissagola
Rifacimento attrav ersamento ferrov iario Fognature v ia Frassinelli
Rifacimento Tratto condotta v ia Banchina dell'Azoto
Rifacimento fognature Centro Storico Chioggia Sottomarina
Adeguamento impianti 26A - 27A - 29A
Progetto Integrato per eliminazione Acque da Origine Freatica e da reti di Fognatura - Ambito Campalto
Opere di disinquinamento ambito Fusina, diminuzione acque parassite
Indiv iduazione e riduzione di acque parassite nella fognatura (Bacino Lido)
05-CONDUTTURE E
OPERE IDR. FISSE
05-CONDUTTURE E
OPERE IDR. FISSE
05-CONDUTTURE E
OPERE IDR. FISSE
05-CONDUTTURE E
OPERE IDR. FISSE
05-CONDUTTURE E
OPERE IDR. FISSE
05-CONDUTTURE E
OPERE IDR. FISSE
05-CONDUTTURE E
OPERE IDR. FISSE
05-CONDUTTURE E
OPERE IDR. FISSE
05-CONDUTTURE E
OPERE IDR. FISSE
08-IMPIANTI DI
Manutenzioni straordinarie: impianti di sollevamento fognatura
SOLLEVAMENTO
13-TELECONTROLLO
Monitoraggio e telecontrollo servizio Fognature
05-CONDUTTURE E
Integrazione copertura del servizio: fognatura
OPERE IDR. FISSE
Completamento della fognatura di tipo separato zona Triv ignano – Prog 2 - Fognature in v ia Chiesa e v ia 05-CONDUTTURE E
Delfica OPERE IDR. FISSE
Separazione di rete di fognature nella zona di Zelarino
COLLEGAMENTO FOGNATURA TRA LE FRAZIONI DI VALLI E CA'BIANCA
SETTORE FOGNATURA
Realizzazione fognatura frazione Cà Pasqua - Chioggia
Risanamento fognature Centro Storico di Chioggia
FOGNATURA CANAL VENA
Estensione rete fognaria Triv ignano-Zelarino - Lotto B - Via Ca' Lin
Estensione rete fognaria Triv ignano-Zelarino - Vie Tarù-Molino Marcello
Estensione rete fognaria Triv ignano-Zelarino - Vie Boscariola-Rio Moro-Parolari
Estensione fognatura Triv ignano - v ia Nov elli
Completamento fognature MALCONTENTA
ESTENSIONE RETE FOGNARIA NEI COMUNI DI :PREGANZIOL - QUINTO - MOGLIANO - ZERO BRANCO - MORGANO
Completamento Nuov o Prog. Generale Fognature area Riv iera del Brenta e Miranese
Estensione rete fognaria Isola Saloni
Prevenzione allagamenti
05-CONDUTTURE E
OPERE IDR. FISSE
05-CONDUTTURE E
OPERE IDR. FISSE
05-CONDUTTURE E
OPERE IDR. FISSE
05-CONDUTTURE E
OPERE IDR. FISSE
05-CONDUTTURE E
OPERE IDR. FISSE
05-CONDUTTURE E
OPERE IDR. FISSE
05-CONDUTTURE E
OPERE IDR. FISSE
05-CONDUTTURE E
OPERE IDR. FISSE
05-CONDUTTURE E
OPERE IDR. FISSE
05-CONDUTTURE E
OPERE IDR. FISSE
05-CONDUTTURE E
OPERE IDR. FISSE
05-CONDUTTURE E
OPERE IDR. FISSE
05-CONDUTTURE E
OPERE IDR. FISSE
06-SERBATOI
Completamento impianto Idrov oro e v asca v ia Torino
08-IMPIANTI DI
SOLLEVAMENTO
Vasca accumulo Bissuola 1° stralcio - ( PIC - Nodo Bissuola ) 06-SERBATOI
PIC - Nuov a condotta collegamento S6-Fusina
REALIZZAZIONE IMPIANTO IDROVORO VIA OBERDAN
05-CONDUTTURE E
OPERE IDR. FISSE
08-IMPIANTI DI
SOLLEVAMENTO
Accordo di programma Laguna del Lusenzo - Chioggia Lotto 2 Vasca Europa 06-SERBATOI
Accordo di programma Laguna del Lusenzo - Chioggia Lotto 4a Vasca Niccolò De Conti 06-SERBATOI
Accordo di programma Laguna del Lusenzo - Chioggia Lotto 4c Condotta dei Ghezzi
Manutenzioni straordinarie: impianti di depurazione (in questa v oce sono inseriti anche gli intev enti su immobili)
Interv enti di efficientamento impianti di depurazione: Fusina
Interv enti di efficientamento impianti di depurazione: Campalto
Interv enti impianto depurazione Chioggia
Interv enti di efficientamento impianti di depurazione e gestione rifiuti: Lav aggio sabbie - Campalto
Efficientamento impianti di depurazione area Trev iso
Condotta sub.lagunare da Imp.Dep. Lido a Imp. Dep. Fusina
PIF- Trattamenti primari
05-CONDUTTURE E
OPERE IDR. FISSE
07-IMPIANTI DI
TRATTAMENTO
07-IMPIANTI DI
TRATTAMENTO
07-IMPIANTI DI
TRATTAMENTO
07-IMPIANTI DI
TRATTAMENTO
07-IMPIANTI DI
TRATTAMENTO
07-IMPIANTI DI
TRATTAMENTO
05-CONDUTTURE E
OPERE IDR. FISSE
07-IMPIANTI DI
TRATTAMENTO
15-STUDI, RICERCHE,
SEGNALAZIONE GUASTI H24/365
Tariffa SII
OPERE IDR. FISSE
OPERE IDR. FISSE
Manutenzioni straordinarie: reti fognarie
EXTRA TARIFFA
05-CONDUTTURE E
05-CONDUTTURE E
Opere di captazione e adduzione
SETTORE DEPURAZIONE
5.000.000,00
Tariffa SII
08-IMPIANTI DI
Integrazione copertura del servizio: acquedotto
SETTORE RAPPORTI CON L'UTENZA
Tariffa SII
OPERE IDR. FISSE
TRATTAMENTO
Impianti stoccaggio e sollevamento: acquedotto
10.000.000,00
05-CONDUTTURE E
2014
1.273.000,00
Tariffa SII
EXTRA TARIFFA
08-IMPIANTI DI
IMPORTO TOTALE
QUOTA
LIC AL 31.12.2013 FINANZIATA EXTRA
TARIFFA SII
Tariffa SII
SOLLEVAMENTO
07-IMPIANTI DI
Impianti Potabilizzazione: acquedotto
TIPO
FINANZIAME
NTO
EXTRA TARIFFA
1.390.000,00
45.846,43
860.000,00
572.891,51
1.230.000,00
560.833,86
150.000,00
150.000,00
150.000,00
1.457.000,00
412.000,00
412.000,00
502.000,00
502.000,00
Tariffa SII
455.000,00
455.000,00
2.181.500,00
2.181.500,00
1.956.500,00
1.956.500,00
1.634.500,00
1.634.500,00
2.305.000,00
2.305.000,00
240.000,00
326.521,43
482.000,00
400.000,00
500.000,00
570.000,00
1.600.000,00
Tariffa SII
240.000,00
20.367,68
219.632,32
Tariffa SII
482.000,00
35.478,57
20.000,00
Tariffa SII
60.000,00
19.554,19
40.445,81
60.000,00
Tariffa SII
300.000,00
300.000,00
300.000,00
EXTRA TARIFFA
500.000,00
Tariffa SII
560.000,00
100.000,00
500.000,00
100.000,00
410.000,00
410.000,00
150.000,00
150.000,00
1.040.000,00
EXTRA TARIFFA
1.040.000,00
550.578,39
1.040.000,00
20.000,00
469.421,61
EXTRA TARIFFA
3.200.000,00
781.596,18
3.200.000,00
65.000,00
1.100.000,00
1.253.403,82
EXTRA TARIFFA
1.600.000,00
1.600.000,00
230.000,00
400.000,00
400.000,00
Tariffa SII
34.244,39
737.555,61
771.800,00
Tariffa SII
883.400,00
833.400,00
833.400,00
833.400,00
833.400,00
833.400,00
833.400,00
30.000,00
30.000,00
30.000,00
30.000,00
30.000,00
30.000,00
30.000,00
30.000,00
0,00
850.000,00
850.000,00
350.000,00
350.000,00
350.000,00
350.000,00
50.000,00
50.000,00
511.000,00
EXTRA TARIFFA
511.000,00
24.479,30
511.000,00
30.000,00
456.520,70
EXTRA TARIFFA
6.300.000,00
-
6.300.000,00
110.000,00
90.000,00
EXTRA TARIFFA
1.390.000,00
73.510,89
EXTRA TARIFFA
300.000,00
EXTRA TARIFFA
500.000,00
20.633,64
500.000,00
390.000,00
EXTRA TARIFFA
2.000.000,00
1.239.064,74
2.000.000,00
760.935,26
Tariffa SII
1.188.000,00
1.108.354,09
Tariffa SII
1.900.000,00
78.979,09
Tariffa SII
1.780.000,00
Tariffa SII
731.750,25
731.750,25
1.500.000,00
34.447,00
Tariffa SII
10.000.000,00
Tariffa SII
20.000.000,00
Tariffa SII
10.000.000,00
Tariffa SII
1.800.000,00
EXTRA TARIFFA
100.000,00
3.000.000,00
3.000.000,00
6.300.000,00
1.390.000,00
100.000,00
620.000,00
596.489,11
1.390.000,00
300.000,00
100.000,00
200.000,00
300.000,00
200.000,00
400.000,00
400.000,00
400.000,00
89.366,36
500.000,00
79.645,91
0,00
1.188.000,00
200.000,00
700.000,00
700.000,00
0,00
100.000,00
0,00
1.500.000,00
2.000.000,00
2.000.000,00
2.000.000,00
2.000.000,00
2.000.000,00
2.000.000,00
2.000.000,00
1.605.682,35
2.394.317,65
4.000.000,00
4.000.000,00
4.000.000,00
4.000.000,00
4.000.000,00
4.000.000,00
4.000.000,00
4.000.000,00
0,00
2.000.000,00
2.000.000,00
2.000.000,00
2.000.000,00
2.000.000,00
2.000.000,00
2.000.000,00
2.000.000,00
300.000,00
1.500.000,00
1.800.000,00
250.000,00
250.000,00
250.000,00
250.000,00
0,00
0,00
0,00
0,00
2.000.000,00
1.621.930,60
6.800.000,00
5.000.000,00
5.000.000,00
3.500.000,00
3.500.000,00
10.062.034,00
2.216.000,00
2.216.000,00
6.800.000,00
EXTRA TARIFFA
14.000.000,00
448.663,50
14.000.000,00
EXTRA TARIFFA
10.062.034,00
173.761,34
10.062.034,00
400.000,00
214.240,52
EXTRA TARIFFA
3.540.000,00
376.681,37
3.540.000,00
16.703,61
Tariffa SII
4.000.000,00
50.000,00
20.000,00
1.000.000,00
2.700.000,00
500.000,00
700.000,00
1.800.000,00
3.000.000,00
812.000,00
1.376.000,00
435.318,63
3.000.000,00
688.000,00
924.000,00
1.928.000,00
3.540.000,00
2.739.500,00
2.739.500,00
3.370.064,39
400.000,00
3.386.768,00
14.000.000,00
2.644.500,00
2.644.500,00
670.000,00
Tariffa SII
262.819,92
2.057.651,17
2.501.000,00
2.501.000,00
3.000.000,00
3.000.000,00
1.000.000,00
7.670.000,00
100.000,00
800.000,00
300.000,00
1.200.000,00
1.000.000,00
1.000.000,00
306.384,31
6.000.000,00
5.000.000,00
5.000.000,00
5.000.000,00
20.200.000,00
47.361.469,83
130.413.358,50
1.000.000,00
737.180,08
EXTRA TARIFFA
1.057.651,17
EXTRA TARIFFA
1.200.000,00
Tariffa SII
1.500.000,00
Tariffa SII
2.500.000,00
Tariffa SII
6.000.000,00
3.693.615,69
20.200.000,00
2.339.151,30
EXTRA TARIFFA
2.000.000,00
188.272,66
185.759,48
3.000.000,00
Tariffa SII
731.750,25
2.000.000,00
158.069,40
3.000.000,00
100.000,00
0,00
6.800.000,00
Tariffa SII
1.000.000,00
-
EXTRA TARIFFA
3.000.000,00
921.020,91
0,00
50.000,00
EXTRA TARIFFA
2.000.000,00
0,00
Tariffa SII
Tariffa SII
3.200.000,00
883.400,00
Tariffa SII
16-ALTRE
Sistemi elimina code e indicatori luminosi di chiamata IMMOBILIZZAZIONE MAT. Tariffa SII
BREVETTI, DIR. UT.
1.230.000,00
1.457.000,00
15.000,00
15-STUDI, RICERCHE,
669.166,14
280.000,00
1.423.000,00
Tariffa SII
CONTATORI NON LETTI - Campagna di intervento per il recupero delle letture non fatte da molto tempo
30.000,00
280.000,00
1.390.000,00
1.423.000,00
80.000,00
BREVETTI, DIR. UT.
580.000,00
599.153,57
698.500,00
Tariffa SII
15-STUDI, RICERCHE,
7.108,49
645.000,00
698.500,00
35.000,00
LETTURE ACQUA - Implementazione sistemi di interazione mediante piattaforme WEB e con i piu' recenti social
media
100.000,00
Tariffa SII
Tariffa SII
BREVETTI, DIR. UT.
1.390.000,00
0,00
1.057.651,17
1.057.651,17
1.200.000,00
11.355,20
20.200.000,00
500.000,00
988.644,80
1.500.000,00
500.000,00
2.000.000,00
2.500.000,00
2.860.848,70
35.000,00
35.000,00
80.000,00
80.000,00
7.500,00
7.500,00
15.000,00
50.000,00
25.000,00
25.000,00
50.000,00
Tariffa SII
70.000,00
35.000,00
35.000,00
70.000,00
Tariffa SII
250.000,00
85.000,00
85.000,00
SPORTELLI E BACK OFFICE :
E IMM.
Aggiornamento sistema informatico gestione reclami
Aggiornamento sistema informatico gestione contratti e allacciamenti
PEF AEEG - Totali :
PROPOSTA 29/05/2014 - Consiglio di Bacino Laguna di Venezia
15-STUDI, RICERCHE,
BREVETTI, DIR. UT.
15-STUDI, RICERCHE,
BREVETTI, DIR. UT.
€
213.487.859,92
€
39.631.526,82
€
93.413.534,63
19.745.650,98
21.201.018,25
41.091.981,20
29.039.051,17
80.000,00
250.000,00
51.640.309,59
38.849.400,00
51.631.900,00
20.766.900,00
Allegato 2 - "Piano Economico Finanziario (PEF) 2014-2018 Veritas SpA": Piano Tariffario
PIANO TARIFFARIO
Pagina 1 di 3
SCHEMI REGOLATORI
Op2013
UdM
euro
valore
54.861.201
COeff2013
euro
59.465.424
Opnew,a
euro
0
nessuna variazione di obiettivi o attività del gestore:
(0)
oppure
0/1
presenza di variazioni negli obiettivi o nelle attività del gestore:
0
(1)
∑2_2014^
euro
53.591.832
RABMTT
euro
360.940.967
∑2_"2014" ^"2017" IP_t^exp "RAB" _"MTT" ω (0) oppure SCHEMA REGOLATORIO
(1)
0/1
0
(I, II, III, IV)
I
a
a
new,a
COMPONENTI DI COSTO Opex , Capex e FNI
Opex
a
end
Opex
a
al
UdM
euro
2014
58.363.742
euro
17.707.147
Opexa
euro
76.070.890
2015
2016
2017
2018
OFa
euro
8.116.941
9.751.945
9.526.533
10.112.081
OFisca
euro
3.613.250
4.325.444
4.180.906
4.395.103
4.749.682
AMMa
euro
14.031.626
14.013.679
13.598.253
12.169.298
10.715.498
11.064.695
ΔCUITa
euro
0
0
0
0
0
Capexa
euro
25.761.817
28.091.067
27.305.692
26.676.482
26.529.874
Capexa
euro
euro
12.217.463
25.761.817
16.904.882
28.091.067
23.855.587
27.305.692
613.900
26.676.482
81.973.018
26.529.874
FNInew,a
euro
0
0
0
0
0
Opexa
UdM
euro
2014
76.070.890
2015
78.143.083
2016
78.005.188
2017
77.722.820
2018
77.718.544
Capexa
euro
25.761.817
28.091.067
27.305.692
26.676.482
26.529.874
FoNIa
euro
9.544.774
9.670.030
9.609.063
9.210.318
9.988.802
RCaTOT
euro
2.858.836
0
1.963.896
3.863.896
3.363.896
_^
SVILUPPO DEL VRG
ERCa
euro
0
0
0
0
0
euro
114.236.316
115.904.181
116.883.839
117.473.516
117.601.117
VRG
UdM
euro
2014
114.236.316
2015
115.904.181
2016
116.883.839
2017
117.473.516
2018
117.601.117
Cba‐2
euro
23.588.673
23.851.361
23.851.361
23.851.361
23.851.361
Rba‐2
euro
26.132.621
26.681.406
27.241.716
27.813.792
27.813.792
Σ tarif2012*vscala‐2
euro
73.926.970
71.087.337
71.087.337
71.087.337
71.087.337
VRG
a
SVILUPPO DEL MOLTIPLICATORE TARIFFARIO
a
ϑ
Limite al moltiplicatore tariffario (co. 9.3 All. A ‐ MTI)
n.
n.
1,149
1,065
1,200
1,065
1,206
1,065
1,207
1,065
1,209
1,065
a
ϑ applicabile
n.
1,149
1,200
1,206
1,207
1,209
a FONDO NUOVI INVESTIMENTI
AMMaFoNI
UdM
euro
2014
9.544.774
2015
9.670.030
2016
9.609.063
2017
9.210.318
2018
9.988.802
FNIaFoNI
euro
0
0
0
0
0
ΔCUITaFoNI
euro
0
0
0
0
0
FoNI
euro
9.544.774
9.670.030
9.609.063
9.210.318
9.988.802
UdM
euro
euro
euro
euro
euro
%
2014
16.003.598
3.786.135
12.217.463
358.062.410
165.226.407
0,023
2015
26.762.114
9.857.233
16.904.882
391.971.031
161.125.855
0,025
2016
37.941.991
14.086.404
23.855.587
385.421.733
162.290.394
0,025
2017
20.766.900
20.153.000
613.900
404.112.183
169.549.335
0,025
2018
100.005.591
18.032.573
81.973.018
434.878.390
181.391.992
0,025
Ipc,t
UdM
euro
valore
853.774.716
FAIP,c,t
euro
361.051.304
CFPc,t
euro
358.625.633
FACFP,c,t
LIC
euro
euro
135.117.508
64.620.087
VR a fine concessione
euro
333.835.374
INVESTIMENTI
Investimenti al lordo dei contributi
Contributi
Investimenti al netto dei contributi
CIN
CINfp
OF/CIN
VALORE RESIDUO A FINE CONCESSIONE
Allegato 2 - "Piano Economico Finanziario (PEF) 2014-2018 Veritas SpA": Conto Economico
Pagina 2 di 3
CONTO ECONOMICO
Ricavi da tariffe (al Lordo del FoNI)
Contributi di allacciamento
Altri ricavi SII
Ricavi da Altre Attività Idriche Totale Ricavi
Costi Operativi (al netto del costo del personale)
Costo del personale
Totale Costi
MOL
Ammortamenti e accantonamenti
Reddito Operativo
Interessi passivi
Risultato ante imposte
IRES
IRAP
Totale imposte
Risultato di esercizio
UdM
euro
euro
euro
euro
euro
euro
euro
euro
euro
euro
euro
euro
euro
euro
euro
euro
euro
2014
90.579.907
822.200
498.081
27.241.716
119.141.903
‐49.352.927
‐31.172.756
‐80.525.683
38.616.220
‐18.222.620
20.393.600
‐2.021.298
18.372.301
‐6.818.400
‐2.493.494
‐9.311.894
9.060.407
2015
90.882.881
1.382.000
36.463
27.813.792
120.115.136
‐49.352.927
‐31.172.756
‐80.525.683
39.589.453
‐18.430.241
21.159.212
‐2.208.671
18.950.541
‐7.129.334
‐2.550.170
‐9.679.504
9.271.037
2016
85.700.759
1.405.000
36.463
27.813.792
114.956.013
‐49.352.927
‐31.172.756
‐80.525.683
34.430.330
‐18.486.708
15.943.622
‐3.110.971
12.832.651
‐5.434.759
‐2.323.999
‐7.758.758
5.073.893
2017
85.834.477
1.418.000
36.463
27.813.792
115.102.732
‐49.352.927
‐31.172.756
‐80.525.683
34.577.049
‐16.811.682
17.765.367
‐4.034.842
13.730.525
‐5.602.174
‐2.389.903
‐7.992.077
5.738.448
2018
85.926.193
1.415.000
36.463
27.813.792
115.191.448
‐49.352.927
‐31.172.756
‐80.525.683
34.665.765
‐22.143.225
12.522.540
‐4.583.350
7.939.189
‐4.164.767
‐2.188.731
‐6.353.498
1.585.691
Allegato 2 - "Piano Economico Finanziario (PEF) 2014-2018 Veritas SpA": Rendiconto Finanziario
Pagina 3 di 3
RENDICONTO FINANZIARIO
Ricavi da Tariffa SII (al netto del FONI) Contributi di allacciamento Altri ricavi SII
Ricavi da Altre Attività Idriche RICAVI OPERATIVI Costi operativi COSTI OPERATIVI MONETARI Imposte IMPOSTE FLUSSI DI CASSA ECONOMICO Variazioni circolante commerciale Variazione credito IVA Variazione debito IVA FLUSSI DI CASSA OPERATIVO Investimenti con utilizzo del FoNI Altri investimenti FLUSSO DI CASSA ANTE FONTI FINANZIAMENTO FoNI Erogazione debito finanziario a breve Erogazione debito finanziario medio ‐ lungo termine Erogazione contributi pubblici Apporto capitale sociale FLUSSO DI CASSA DISPONIBILE PER RIMBORSI Rimborso quota capitale per finanziamenti pregressi Rimborso quota interessi per finanziamenti pregressi Rimborso quota capitale per nuovi finanziamenti Rimborso quota interessi per nuovi finanziamenti TOTALE SERVIZIO DEL DEBITO FLUSSO DI CASSA DISPONIBILE POST SERVIZIO DEL DEBITO Valore residuo a fine concessione
Stock di debito non rimborsato a fine affidamento (capitale + interessi)
UdM
euro
euro
euro
euro
euro
euro
euro
euro
euro
euro
euro
euro
euro
euro
euro
euro
euro
euro
euro
euro
euro
euro
euro
euro
euro
euro
euro
euro
euro
euro
euro
2014
82.300.379
822.200
498.081
27.241.716
110.862.375
‐80.525.683 ‐80.525.683 ‐9.311.894 ‐9.311.894 21.024.798
1.717.078
0
0
22.741.876
‐6.919.961 ‐10.101.070 5.720.845
6.919.961
0
738.857
2.963.935
0
16.343.599
‐14.322.300 ‐2.002.827 0
‐18.471 ‐16.343.599 0
Udm
%
%
n.
n.
n.
valore
INDICATORI DI REDDITIVITA' E LIQUIDITA'
TIR unlevered TIR levered ADSCR
DSCR minimo
LLCR
3,58%
7,08%
1,00
1,00
1,00
2015
82.507.695
1.382.000
36.463
27.813.792
111.739.950
‐80.525.683 ‐80.525.683 ‐9.679.504 ‐9.679.504 21.534.763
‐74.706 0
0
21.460.057
‐7.010.772 ‐34.081.209 ‐19.631.924 7.010.772
0
20.445.471
8.475.233
0
16.299.551
‐14.090.880 ‐1.660.592 0
‐548.080 ‐16.299.551 0
2016
77.362.976
1.405.000
36.463
27.813.792
106.618.230
‐80.525.683 ‐80.525.683 ‐7.758.758 ‐7.758.758 18.333.790
‐104.759 0
0
18.229.031
‐6.966.571 ‐44.750.420 ‐33.487.960 6.966.571
0
28.548.830
12.681.404
0
14.708.845
‐11.597.873 ‐1.338.034 0
‐1.772.937 ‐14.708.845 0
2017
77.783.645
1.418.000
36.463
27.813.792
107.051.900
‐80.525.683 ‐80.525.683 ‐7.992.077 ‐7.992.077 18.534.139
‐32.972 0
0
18.501.168
‐6.677.481 ‐44.354.419 ‐32.530.732 6.677.481
0
22.107.137
18.735.000
0
14.988.885
‐10.954.043 ‐995.506 0
‐3.039.336 ‐14.988.885 0
2018
77.309.493
1.415.000
36.463
27.813.792
106.574.747
‐80.525.683 ‐80.525.683 ‐6.353.498 ‐6.353.498 19.695.566
‐22.615 0
0
19.672.951
‐7.241.882 ‐41.019.588 ‐28.588.519 7.241.882
0
12.934.935
16.617.573
0
8.205.871
‐3.622.521 ‐667.962 0
‐3.915.388 ‐8.205.871 0
Consiglio di Bacino Laguna di Venezia Relazione di Accompagnamento per la definizione della tariffa del SII secondo metodologia MTI e conseguenti valori tariffari anni 2014 e 2015 Gestore VERITAS SpA 29/05/2014 1
Sommario 1. Informazioni sulla gestione .............................................................................................................................................. 3 1.1. Perimetro della gestione e servizi forniti .......................................................................................................... 3 1.2. Precisazioni su servizi SII e altre attività idriche ........................................................................................... 3 1.3. Altre informazioni rilevanti .................................................................................................................................... 4 2. Dati relativi alla gestione nell’ambito territoriale ottimale ................................................................................ 4 2.1 Dati tecnici e patrimoniali ....................................................................................................................................... 4 2.1.1 Dati su territorio gestito e affidamento ................................................................................................... 4 2.1.2 Dati tecnici............................................................................................................................................................ 4 2.1.3 Fonti di finanziamento .................................................................................................................................... 4 2.1.4 Altri dati economico‐finanziari .................................................................................................................... 5 2.2 Dati di conto economico ........................................................................................................................................... 5 2.2.1 2.2.2 2.3 Dati relativi alle immobilizzazioni ....................................................................................................................... 8 2.3.1 Investimenti e dismissioni ............................................................................................................................. 8 2.3.2 Infrastrutture di terzi ................................................................................................................................... 10 2.4 3. Dati di conto economico ................................................................................................................................. 5 Focus sugli scambi all’ingrosso ................................................................................................................... 8 Corrispettivi applicati all’utenza finale ........................................................................................................... 10 2.4.1 Ambiti tariffari applicati .............................................................................................................................. 10 2.4.2 Struttura dei corrispettivi applicata ad inizio 2012 ........................................................................ 10 2.4.3 Proposta di modifica della struttura dei corrispettivi .................................................................... 10 Predisposizione tariffaria ............................................................................................................................................... 11 3.1 3.1.1 Selezione del quadrante .............................................................................................................................. 11 3.1.2 Valorizzazione delle componenti del VRG ........................................................................................... 11 3.2 4. Quadrante dello schema regolatorio ............................................................................................................... 11 Moltiplicatore tariffario ......................................................................................................................................... 12 3.2.1 Calcolo del moltiplicatore ........................................................................................................................... 12 3.2.2 Confronto con il moltiplicatore previgente ......................................................................................... 13 3.2.3 Moltiplicatore tariffario approvato dal soggetto competente ..................................................... 13 Piano economico‐finanziario del Piano d’Ambito (PEF) ................................................................................... 14 4.1 Piano tariffario .......................................................................................................................................................... 14 4.2 Schema di conto economico ................................................................................................................................ 22 4.3 Rendiconto finanziario .......................................................................................................................................... 24 2 1.
Informazioni sulla gestione 1.1. Perimetro della gestione e servizi forniti Non sono presenti modifiche nel perimetro della gestione di Veritas SpA e dei servizi forniti dalla stessa rispetto a quanto comunicato in ottemperanza alla Delibera AEEGSISI 347/2012/R/IDR. Tuttavia, a seguito della Delibera di Giunta Regionale n. 856 del 4.6.2013, i Comuni Soci di ASI SpA sono usciti dal Territorio dell’ATO "Veneto Orientale" e sono entrati a far parte dell’Ambito Ottimale “Laguna di Venezia”. Il Consiglio di Bacino dell’Ambito Ottimale “Laguna di Venezia” nel corso del 2014 ha, pertanto, provveduto ad affidare, con apposita Convenzione, ad ASI SpA la gestione del SII negli 11 Comuni, per il periodo 1/4/2014‐31/12/2018. Il territorio dell’ATO che viene gestito da Veritas presenta un’estensione di 1.272km2 sulla quale sono presenti 25 comuni, con una popolazione residente servita dal servizio acquedotto di 648.648 abitanti e una popolazione fluttuante pari a 163.103 unità. La popolazione residente servita da fognatura è di 519.978 abitanti e quella servita da depurazione è di 506.028 abitanti. In termini di abitanti equivalenti, il numero trattato è pari a 604.271. La lunghezza della rete acquedotto è di 3.970 km e di quella fognaria di 2.660. 1.2.Precisazioni su servizi SII e altre attività idriche Nelle colonne SII e AAI sono state inseriti gli importi relativi alle attività così come definiti nella delibera 347/2012; sono state considerate anche le successive modifiche apportate dall’Autorità ai dati di Conto Economico (vecchio foglio ModCo) attraverso il blocco delle celle e la conseguente diversa collocazione di alcuni importi (del 643/2013). In particolare, rispetto ai dati 2011: COSTI: Costi di realizzazione degli allacciamenti idrici e fognari Gestione fognature bianche Pulizia e manutenzione caditoie stradali Nel 2011 erano riepilogati alla colonna AAI, mentre nella versione consuntivo 2012 sono contabilizzati in SII. RICAVI: A4) Incrementi di immobilizzazioni per lavori interni (inclusi costi del personale)
di cui per realizzazione allacciamenti idrici e fognari
I ricavi “per realizzazione allacciamenti idrici e fognari” erano in colonna AAI, mentre nelle versione consuntivo 2012 sono contabilizzati in SII. SPECIFICAZIONI DI RICAVI: Contributi di allacciamento
Nel 2011 erano riepilogati alla colonna AAI, mentre mentre nelle versione consuntivo 2012 sono contabilizzati in SII. Lavori conto terzi
3 Nel 2011 erano riepilogati nelle due colonne SII e AAI, a seconda del tipo di lavoro, mentre nelle versione consuntivo 2012 sono contabilizzati in AAI. ALLACCIAMENTI: Da sempre Veritas contabilizza i costi per Allacciamenti tra gli investimenti di esercizio e i contributi tra i ricavi di competenza dell’esercizio (voce A1). Ai fini tariffari in applicazione dell’art. 17.6 Allegato A MTI i ricavi da contributi da allacciamento sono considerati come contributi pubblici a fondo perduto. 1.3.Altre informazioni rilevanti La società di gestione del Servizio Idrico Integrato non presenta casi di esclusione tariffaria ai sensi dell’art. 7 della deliberazione 643/2013/R/IDR, né casi di esclusione in merito alla situazione giuridico patrimoniale, né ricorsi pendenti o sentenze passate in giudicato. 2.
Dati relativi alla gestione nell’ambito territoriale ottimale 2.1
Dati tecnici e patrimoniali 2.1.1
Dati su territorio gestito e affidamento Documenti deliberativi per l’applicazione delle tariffe 2012 e 2013: Anno 2012 Anno 2013 Data decorrenza 01/01/2012 01/01/2013 Atto deliberativo Del. Assemblea Consiglio di Bacino 'Laguna di Venezia' n. 577 del Del. Assemblea Consiglio di Bacino 23/07/2013, (perfezionato con 'Laguna di Venezia' n. 1257 del Delibera n. 740/XV di verbale del 22/12/2011 16/10/2013, a seguito Del.459/2013/R/IDR dell’AEEGSI) Nel corso del 2013 è stato applicato il ‘theta’ di 1,134225 ai volumi 2013 a decorrere dal 01/01/2013. 2.1.2
Dati tecnici Non sono presenti modifiche significative rispetto agli anni precedenti. La società di gestione ha fornito i dati nella forma richiesta dalla Delibera 643/2013/R/IDR. 2.1.3
Fonti di finanziamento Essendo Veritas una società multiutilty, il dettaglio delle fonti di finanziamento da mezzi di terzi si riferisce alla società nel complesso. Questi sono i valori delle fonti terze di finanziamento: 4 Tipologia di finanziamento da terzi
31/12/2012
31/12/2013
Scoperto e fidi di cassa
Mutui
Finanziamenti per mezzi operativi
Factoring e anticipi su fatture
42.745.400
121.292.260
1.268.475
2.263.466
4.632.371
122.549.586
1.729.509
6.700.000
Totale finanziamento da terzi
167.569.601
135.611.466 Nel 2012 sono stati accesi n. 3 mutui per un totale di € 12.500.000 e nel 2013 sono stati accesi n. 3 nuovi mutui per un totale di € 21.000.000 e rifinanziato un vecchio mutuo per € 6.000.000. 2.1.4
Altri dati economico­finanziari Non sono presenti modifiche rispetto agli anni precedenti. Con riferimento a quando previsto al comma 29.1 del MTI, non sono presenti variazioni sistemiche o eventi eccezionali aventi effetto sulle singole voci costo. 2.2
Dati di conto economico 2.2.1
Dati di conto economico Con riferimento ai dati di Conto Economico, si tenga innanzitutto presente che il gestore VERITAS ha predisposto e inviato a questo Ente di Ambito sia i dati consuntivi 2012, riferiti al Bilancio di Esercizio di tale anno, che quelli preconsuntivi 2013. Questo Ente di Ambito, tuttavia, in linea di principio ha ritenuto opportuno utilizzare ai fini della predisposizione tariffaria 2015 i dati consuntivi 2012, ovvero quelli presenti nell’ultimo bilancio disponibile alla data di elaborazione dei documenti di Pianificazione. I valori inseriti nella sezione di Conto Economico relativa all’anno 2013 sono pertanto quelli del 2012 inflazionati secondo le indicazioni presenti nel MTI eccezione di quelli relativi alle voci: • energia elettrica da imprese del gruppo • energia elettrica da altre imprese • spese di funzionamento dell’ente di Ambito • contributi ai Consorzi di Bonifica • Altri Oneri locali i quali sono aggiornati ai valori di preconsuntivo 2013. A partire dalla classificazione attività come da delibera 347/2012 AEEGSI (allegato 3, tabella 1), il gestore ha classificato gli ordini interni e cdc di Veritas in: ‐servizio idrico integrato – SII ‐altre attività idriche – AAI ‐attività non idriche che utilizzano anche infrastrutture del servizio idrico – ANI ‐altre attività non idriche – AANI Successivamente ha effettuato l’estrazione (da gestionale SAP) dei conti economici relativi alle quattro classi sopra identificate e la riconciliazione degli stessi con il conto economico civilistico totale Veritas. In particolare il gruppo AANI è stato strutturato in modo da separare la gestione operativa dai costi generali dell’azienda. 5 Questi ultimi sono stati poi attribuiti in quota parte al sistema idrico (e conseguentemente al resto dei settori aziendali) secondo drivers già in uso in azienda (condivisi con il Comitato di direzione e con la società di Revisione). La quota parte complessivamente attribuita al sistema idrico è stata poi ulteriormente ripartita tra le categorie che lo compongono (SII, AAI, ANI) in proporzione al rispettivo Valore della Produzione, fatte salve voci di costo/ricavo che per loro natura siano già attribuibili in modo specifico (ad esempio, i costi per lettura contatori sono attribuiti direttamente al settore SII). Il risultato di tale procedura è quindi un conto economico totale Veritas suddiviso in 4 colonne corrispondenti alla classificazione attività prevista da AEEGSI. Tutti i criteri fin qui esposti non hanno subito variazioni rispetto alla compilazione dei moduli ex delibera 347/2012/R/IDR. ‐ DETTAGLIO “RICAVI DA ALTRE ATTIVITA’ (non inclusi nelle voci di ulteriori specificazioni dei ricavi)” VERITAS CNS 2012
7003003
Ric. gest. imp. c/o
7003020
Ric. per vendita di
7003021
Ricavi per Consulenze
7003022
Ricavi per noleggi
7003025
Altre prestaz. di se
7003036
Sconti e Abbuoni a Clienti
7003045
Ric. soprall. acqua
7003055
Ricavi rip Sifagest
7201001
Penal. ritard. pagam
7201002
Rimborsi dal personale
7201003
Fitti attivi
7201004
Concessioni di spazi
7201006
Rimborsi da carta servizi
7201007
Arrotondamenti attivi
7201008
Indenn. da soc. di a
7201009
Rimborso danni e varie
7201010 Sopravv. Att. e ins.
0,00
58.692,42
0,00
7201012
Arrotondamenti attivi TIA
7201013
Rim. pers.dist/disab
7201014
Penali contrattuali
7201015
Arrotond. x incassi
7201016
Utilizzo fondo ripri
7201018
0,00
39.139,97
Compensi reversibili
12.933,93
Riaddebiti spese varie
11.109,31
TOTALE ALTRI RICAVI 19.527.870,52
7201023
10,92
Altri proventi
7201022
8.849,52
17.617,53
7201011
7201021
TOT AAI
3.984.933,44
334,83
69.293,00
0,00
20.903,98
0,01
84.596,80
15.219.433,64
0,00
0,00
21,23
Rim. spese fondo I
Addebito spese solleciti
6 VOCI DI BILANCIO SPECIFICHE COSTI ulteriori specifiche dei costi:
voce di bilancio
Costi connessi all'erogazione di liberalità
B14
Costi pubblicitari e di marketing (incluse le imposte connesse)
B7‐ pubblicità
B14‐ omaggi
Oneri per sanzioni, penalità, risarcimenti automatici e simili
B14
Oneri straordinari
B14
Spese processuali in cui la parte è risultata soccombente
B7
Contributi associativi
B14
B7
B9‐rimborsi viaggio a personale dip.
Spese di viaggio e di rappresentanza
Spese di funzionamento Ente d'Ambito
B14
Canoni di affitto immobili non industriali
B8
Costi di realizzazione degli allacciamenti idrici e fognari
B6, B7, B8, B9, B14
Gestione fognature bianche
B7, B8, B9
Pulizia e manutenzione caditoie stradali
Oneri locali
B7, B8, B9, B14
contributi per consorzi di bonifica
B8
altri oneri locali (TOSAP, COSAP, TARSU)
B14
Alla voce ONERI LOCALI non sono compresi importi relativi a contributi solidaristici. 7 2.2.2
Focus sugli scambi all’ingrosso In riferimento agli acquisti da vari enti grossisti: 1 Azienda Servizi Integrati S.p.A. Azienda Servizi Pubblici Sile‐
2 Piave S.p.A. 3 Etra S.p.A. Azienda Servizi Pubblici Sile‐
2 Piave S.p.A. tariffa volumi 2012 2013 0,3812400 364.672 tariffa 2013 theta 2013 0,4054800 1,06347 dep/fognatura 62.386 0,4861120 64.048 0,4861120 convenzione acqua 7.202 0,5605682 6.905 0,5605682 convenzione servizio acqua acqua volumi 2012 363.470 32.883 0,5200000 convenzione Per quanto attiene all’acqua all’ingrosso venduta da VERITAS SpA nel corso del 2012 si conferma che l’unico soggetto acquirente è ASI. Nell’anno 2013 alla tariffa di vendita è stato applicato il theta pari a 1,134225 con una tariffa da € 0,381240/mc a € 0,43241194/mc. Soggetto Ente d'Ambito ASI S.P.A. ATO VENETO ORIENTALE
volume 2012
8.246 volume 2013 5.549 2.3
Dati relativi alle immobilizzazioni 2.3.1
Investimenti e dismissioni Si riporta il dettaglio relativo alle tipologie di cespiti acquisite per le “altre attività idriche”: anno acquisizione
2013
2013
2012
2012
2013
2013
2013
2013
2013
2013
2013
2013
2013
2013
Definizione del cespite
Motrice Iveco+allest 3assi 450c Pmez EM607EP BS005
Motrice Iveco+allest 2assi 300cP.Mez EM608EP BS006
Camion espurgo fognatura RA08 AF82396
Camion espurgo fognatura RA009 AF82412
LAVORI ALLESTIMENTO EM051EP/LEASING
Autovettura Fiat N Panda VAN EM991EP VL095
Furgone Fiorino 1.4 nat power SX VL096 EM862EP
Prefabbricato mm 6000x2440x2700HxSett.Autob.Espur
SCALA ALLUMINIO FRIGERIO 1959/3X20 PULIZIE INDUSTR
2 ARMADI INDUSTRIALI 2 PIANI PULIZIE INDUSTRIALI
2 ARMADI INDUSTRIALI 4 PIANI PULIZIE INDUSTRIALI
ARMADIO INDUSTRIALCON SERRATUR PULIZIE INDUSTRIALI
IDROPULITRICE ALCE MOF. IDRA 200/15
6 Ricetrasmittenti Icom IC-F4029SDR
Valore
dell'investimento
288.008,60
216.080,60
70.749,85
70.749,85
2.560,71
9.542,13
11.436,18
2.110,00
1.212,00
483,60
1.124,40
392,70
1.960,00
2.246,24
Relativamente ai contributi a fondo perduto, si illustra la riconciliazione tra la somma indicata per l’anno 2012 e l’eventuale variazione dei risconti passivi indicata nel bilancio 2012: 8 Variazione del 2012 dei Risconti Passivi Contributi c/impianti:
Saldo 1.1.2012
Saldo 31.12.2012
169.173.758
167.366.739
Variazione Risconti 2012
-1.807.019
Incrementi Contributi del 2012 del Servizio Idrico
Incrementi Contributi del 2012 per Altre Attività non Idriche
Storno 2012 di Risconti Passivi per cespiti dismessi con contributo
Quota annua 2012 a ricavi dei contributi in conto impianti
3.709.133
637.500
-171.353
-5.982.299
Variazione Risconti 2012
-1.807.019
Riconciliazione con i dati inseriti nei nuovi investimenti 2012 Valore contributi inseriti nei nuovi investimenti 6.096.691 ‐ Contributi di allacciamento (inseriti in CE) 2.248.466 ‐ Contributi 2010 erroneamente fatturati* 139.092 Incremento contributi a bilancio 2012 3.709.133 * Nel 2010 VERITAS aveva richiesto il contributo per l’opera “adeguamento e potenziamento idrovoro ca’ emiliani”, prima per euro 263.499,97, poi un ulteriore importo di euro 160.000,00. Nel 2012 è emerso che, all’interno della richiesta di euro 160.000, era stato compreso per errore anche l’importo di euro 139.091,98, che in realtà era già all’interno della richiesta di euro 263.499,97. Gli importi in questione (euro 263.499,97 + euro 160.000,00) erano stati inseriti all’interno del modstratificazione1, nel CFP del 2010 della caterogia 8‐
impianti di sollevamento (valore inserito euro 2.272.299,45). In questa sede si è pertanto provveduto a correggere il valore inserito nel CFP 2010 della categoria 8 riducendolo di euro 139.091,98. Nel 2012 e nel 2013 non è stato indicato nessun importo con riferimento alla voce “17‐
Imm.immat. (avviamento, capitalizz. concessioni, etc.). 9 2.3.2
Infrastrutture di terzi Come effettuato già in sede di applicazione della Deliberazione 585/2012/R/IDR non sono state considerate le stratificazioni dei beni dei Comuni. Non sono presenti modifiche dei dati sui mutui per effetto dell’applicazione di tassi variabili, o altre clausole già presenti nell’originario contratto di mutuo, rispetto ai dati 2014–fine affidamento utilizzati nell’ultimo PEF approvato. 2.4
Corrispettivi applicati all’utenza finale 2.4.1
Ambiti tariffari applicati Gli Ambiti tariffari facenti parte dell’AATO ‘Laguna di Venezia’ sono quattro con applicazioni tariffarie distinte. Progressivo Ambito tariffario 1 EX ACM 2 EX ASP 3 EX SPIM 4 EX VESTA 2.4.2
Struttura dei corrispettivi applicata ad inizio 2012 La struttura dei corrispettivi applicata nel corso del 2012 è la seguente: (tariffe 2012 moltiplicate per i (tariffe 2012 moltiplicate per i volumi volumi 2011) 2012) 2011 2012 quote variabili € 74.052.356 € 72.427.131 quote fisse € 1.291.907 € 1.496.696 € 479 € 3.144 € 75.344.743 € 73.926.970
vendita all’ingrosso Si precisa che dalla moltiplicazione delle tariffe 2012 per volumi 2012 indicati nel ModTariffe si ottiene un ammontare che non considera né i rimborsi (partite negative) effettuati ai sensi della sentenza c.c. 335/2008 (che in ogni caso risultano pari a zero), né agevolazioni tariffarie, né la componente UI1 (partita positiva), comunque non prevista nel 2012. Nel corso del 2012 non sono state applicate particolari agevolazioni tariffarie all’utenza. 2.4.3
Proposta di modifica della struttura dei corrispettivi Per gli anni 2014 e 2015 non si prevede alcuna modifica alla struttura dei corrispettivi. 10 3.
Predisposizione tariffaria 3.1
Quadrante dello schema regolatorio 3.1.1
Selezione del quadrante Nella tabella seguente sono riepilogati i parametri sui quali si basa la scelta dello schema regolatorio da applicare per le determinazioni tariffarie 2014 e 2015 ai sensi dell’art. 12 Allegato A al MTI. Come si evince dalla tabella lo schema regolatorio applicato risulta essere quello di cui al I Quadrante in quanto: • non sono presenti modifiche al perimetro della gestione del servizio e negli obiettivi assegnati al gestore; • il valore degli investimenti da realizzare nel quadriennio 2014‐2017 rapportato al capitale investito iniziale (RAB) risulta essere inferiore allo 0,5. L’applicazione del I Quadrante consente l’applicazione di un incremento massimo, definito sulla base di quanto disposto dall’art. 9.3 Allegato A MTI, del 6,5%. 3.1.1.1 Ammortamento finanziario Il primo quadrante regolatorio non contempla la possibilità di applicare l’ammortamento finanziario. Ne deriva che lo sviluppo degli ammortamenti è stato effettuato applicando le aliquote di ammortamento risultanti dalla vite regolatorie definite da AEEGSISI di cui all’art. 18.2 allegato A MTI. 3.1.1.2 Valorizzazione FNInew,a Tale componente non è prevista nel Primo Quadrante regolatorio. 3.1.2
Valorizzazione delle componenti del VRG La seguente tabella riepiloga le componenti di calcolo del VRG. 11 3.2
Moltiplicatore tariffario 3.2.1
Calcolo del moltiplicatore Nella tabella seguente sono riportate le componenti di calcolo del moltiplicatore tariffario. Il theta esposto nella precedente tabella rappresenta il theta calcolato per il soggetto gestore VERITAS SpA. 12 3.2.2
Confronto con il moltiplicatore previgente La tabella seguente mette a confronto il moltiplicatore tariffario applicato nell’ultima fatturazione dell’anno 2013 con quello approvato dall’Ente di Ambito e da AEEGSI. La tabella seguente illustra la verifica dell’applicabilità del theta calcolato dal soggetto gestore. In particolare sia il valore del moltiplicatore tariffario calcolato per l’anno 2014 che quello relativo al 2015 (in funzione delle scelte assunte per il 2014) si collocano entro il limite di cui al comma 9.3 del MTI (6,5%) determinato in funzione del quadrante regolatorio prescelto (I Quadrante), 3.2.3
Moltiplicatore tariffario approvato dal soggetto competente Nella tabella seguente è riportato in sintesi il valore del moltiplicatore tariffario di cui si richiede l’approvazione da parte di AEEGSI. 2014
Moltiplicatore tariffario approvato dal soggetto competente
2015
ϑ ϑ 1,149
1,200
note
I valori sopra esposti sono coerenti con quanto riportato nel PEF di cui si chiede l’approvazione da parte di AEEGSI. 13 4.
Piano economico­finanziario del Piano d’Ambito (PEF) Secondo quanto disposto dell’art. 4 comma 2 lettera b della delibera 643/2013 AEEGSI, l’Ente di Ambito o altro soggetto competente adotta, all’interno dello schema regolatorio, il piano economico finanziario (PEF) redatto su base annuale secondo le disposizioni contenute nel metodo tariffario idrico. La redazione del PEF è necessaria al fine di verificare il mantenimento dell’equilibrio economico finanziario del gestore. L’aggiornamento del PEF deve tenere conto dell’avvenuta revisione del piano degli interventi per quanto attiene la programmazione degli investimenti ed è utile all’AEEGSI al fine di esprimere osservazioni, rilievi e impartire prescrizioni sugli elementi tecnici ed economici e sulla necessità di modificare le clausole contrattuali e gli atti che regolano il rapporto tra l’ATO e il Gestore, ai sensi dell’art. 10 comma 14 lettera f) del DL 70/2011. Nell’approntare l’aggiornamento tariffario si allega alla predisposizione tariffaria 2014‐2015 il PEF redatto secondo le modalità previste dalla delibera AEEGSI n. 643/2013 e composto dal piano tariffario, dal conto economico e dal rendiconto finanziario. Il piano tariffario evidenzia per tutto il periodo di affidamento le componenti di costo ammesse nel VRG cosi come individuate nella più volte citata delibera nonché il valore degli incrementi tariffari previsti fino alla fine della concessione. Il conto economico rappresenta per lo stesso periodo e per macro voci la composizione del risultato economico netto del servizio idrico integrato. Il rendiconto finanziario, infine, illustra la previsione dei flussi finanziari in entrata ed in uscita, il fabbisogno finanziario derivante dall’implementazione del Piano nonché la capacità del gestore di far fronte al rimborso dei finanziamenti contratti. È opportuno evidenziare già da ora che la brevissima durata dell’affidamento non consente al Piano di garantire il rimborso del debito entro la scadenza della concessione. Si evidenzia tuttavia che a fronte di un debito residuo a fine concessione di 82,8 milioni di euro il Piano presenta un valore residuo del gestore del SII, di cui all’art. 33.1 lettera a), pari a circa 332 milioni di euro. In applicazione dell’art. 5.1 dell’allegato A al MTI l’arco temporale di riferimento del PEF va dal 2014 al 2018, anno di fine affidamento. 4.1
Piano tariffario Ipotesi alla base del piano tariffario Il PEF è costruito a moneta costante, ovvero applicando alle sue componenti un tasso d’inflazione pari a zero, ad eccezione, ai soli fini della determinazione delle componenti tariffarie: • delle immobilizzazioni alle quali è stato applicato un deflatore calcolato a partire dalla data di entrata in esercizio sino all’annualità di riferimento; • degli oneri finanziari tengono conto per gli anni 2014 e 2015 del tasso atteso di inflazione pari all’1,5%; • dei costi operativi incrementati per gli anni 2014 e 2015 dal tasso atteso di inflazione pari al 2,1%. Il perimetro delle attività incluse nel PEF comprende le attività del SII con evidenziazione dei contributi di allacciamento e degli altri ricavi del SII, nonché le altre attività idriche. Ai fini della determinazione del VRG la componente costo delle immobilizzazioni è posta pari alla variabile Capex e la componente di costo operativo è posta pari al valore assunto dalla 14 variabile Opex determinata nel I quadrante dell’art. 12.1 dell’Allegato A della delibera n. 643/2013 inflazionato fino all’anno 2015. Con riferimento ai Dati di Conto Economico utilizzati ai fini della predisposizione tariffaria occorre precisare, come già anticipato al paragrafo 2.2.1, che benché il gestore abbia provveduto a comunicare anche i dati di preconsuntivo 2013 tali dati non sono stati utilizzati ad eccezione di quelli relativi alle seguenti voci: • energia elettrica da imprese del gruppo • energia elettrica da altre imprese • spese di funzionamento dell’ente di Ambito • contributi ai Consorzi di Bonifica • Altri Oneri locali Il Piano tariffario tiene conto dei valori della componente RCtot e della tempistica di recupero della stessa modificata al fine di contenere gli incrementi tariffari ed evitare picchi eccessivi nell’andamento della curva delle tariffe applicate all’utenza. Il Piano tariffario è stato predisposto a partire dalle tariffe applicate nell’anno 2012, moltiplicate per i fattori theta dall’anno 2014. All’interno dei costi operativi le transazioni all’ingrosso sono state determinate per l’anno 2014 applicando un theta pari a 1 sui costi del 2012, non disponendo del theta dei relativi grossisti. Il dato relativo al 2013 non risulta ad oggi disponibile ed è stato stimato applicando ai valori 2012 il tasso di inflazione previsto per i Costi operativi (2,1%). Volumi Si riportano di seguito i valori del volumi di acquedotto, fognatura e depurazione considerati ai fini dello sviluppo tariffario. I volumi del 2013 sono stati considerati costanti per l’intero periodo di affidamento. Valore delle immobilizzazioni Per la ricostruzione della consistenza delle immobilizzazioni sono stati considerati gli investimenti realizzati negli anni fino al 2013 risultanti dal Bilancio di esercizio fino al 2012, e dai dati di preconsuntivo per il 2013. Su tali valori ai fini del calcolo del theta e del VRG sono state applicate le aliquote di ammortamento derivanti dalle vite utili regolatorie previste dall’art. 18.2 Allegato A alla Delibera 643/2013. La componente AMMFoni è stata considerata sulla base dei valori risultanti dall’applicazione delle vite regolatorie AEEGSI agli investimenti realizzati con Contributi pubblici e con il FONI. La componente DeltaCUIT sulla base della decisione assunta dall’Assemblea del Consiglio di Bacino in sede di applicazione dell’MTT non è stata valorizzata. Immobilizzazioni in corso Le immobilizzazioni in corso a cui fare riferimento sono quelli al 31.12.2013 come risultanti dal preconsuntivo 2013. La completa entrata in esercizio di tali investimenti è stata assunta 15 oltre il 2018 coerentemente con il Piano degli investimenti predisposto e posto alla base dello sviluppo del Piano. Per tutti gli anni successivi al 2013 le immobilizzazioni in corso sono state valorizzate in funzione dell’effettiva previsione di entrata in ammortamento degli investimenti pianificati nel Piano degli Interventi. Time lag Sulla base di quanto indicato all’art. 19.4 dell’Allegato A alla Delibera 643/2013 a partire dal 2014 sugli investimenti realizzati a partire dal 2012 è stata applicata la maggiorazione a titolo di onere finanziario forfettario (time lag) pari allo 1%. Fondo nuovi investimenti La quota parte di FONI spesa investita nell’anno n‐2, al netto della componente ammortamento sui contributi pubblici riferita al medesimo anno e al netto dell’effetto fiscale, è allocata proporzionalmente a ciascuna categoria di cespite realizzato ai fini della determinazione delle immobilizzazioni lorde ed è considerata come contributo a fondo perduto percepito nello stesso anno. OPEX Nella tabella seguente si riporta i riepilogo dei costi operativi considerati nel Piano tariffario. Costi endogeni (OPEXend) I costi efficientabili (Opex end) per gli anni 2014 e il 2015 sono determinati tenuto conto dell’inflazione secondo quanto previsto dall’art 12.2 dell’Allegato A della Delibera 643/13 e mantenuti costanti per gli anni successivi. 16 Costi operativi aggiiornabili (OPEXal) Si riporta di seguito iil dettaglio delle comp
ponenti dellla voce deii costi operrativi aggio
ornabili. Eneergia Eletttrica Cossti degli accquisti all’iingrosso Mu
utui e altri corrispetttivi dei prop
prietari nfrastruttu
ure di terzi sono statee consideraate le somm
me relativee Fra gli altri costi perr l’uso di in
all’uso dellla condottta facente capo c
alla società Veneto Acque e dell’impianto di deepurazionee del PIF di proprietà d
della societtà SIFA. Si riporta il dettaglio
o dei valori inseriti con
n riferimen
nto a tale vo
oce. P è stato
o valorizzaato come quota q
afferente ai cossti di gestiione (euro
o Il costo reelativo al PIF 455.488,4
41 nel 2014
4) e come co
omponentee relativa all’impianto
o (euro 712
2.632,00) nel 2014. Nel premeettere che l’iscrizionee di questii due costi a titolo dii oneri di ggestione e canone dii impianto n
non sotten
ndono ad allcuna presaa di posizio
one della sscrivente au
utorità in m
merito allaa qualificaziione del concession
nario regio
onale S.I.F
F.A. s.c.p.a. come “grossista”” o comee “proprietaario”, gli im
mporti sono stati così ccalcolati. Per quantto concern
ne il costo di gestion
ne, trattasi dell’imporrto che il ggestore Veeritas devee versare peer il convogliamento dei reflui del proprio
o impianto
o di depuraazione all’im
mpianto dii trattamen
nto PIF, qu
uantificati in euro 0,,013 euro//mc aggiorrnati ISTA
AT, come definiti d
dall contratto di concesssione della progettazione definiitiva ed esecutiva, co
ostruzione e gestionee del Progettto Integratto Fusina. La compo
onete relattiva all’imp
pianto nascce dal pro
ocedimento
o aperto congiuntam
mente dallaa Regione V
Veneto e daal concessio
onario regionale S.I.F..A. s.c.p.a. v
volto a vedersi ricono
osciuta unaa quota dei costi di reaalizzazione dell’impianto. Tale procedimen
nto è stato iiniziato dallla Regionee Veneto co
on nota pro
ot. 539241 del 27.11.2
2012 con lla quale haa inoltrato rrichiesta riicevuta dall concession
nario regio
onale finalizzzata all’inserimento in tariffa d
di un imporrto a tale tiitolo pari aa circa 9 ml.. di euro an
nnui. 17 I successivi tavoli tecnici aperti non hanno ad oggi portato alla definizione né se è dovuto un riconoscimento, né, in caso di risposta affermativa, il quantum. A fini quindi esclusivamente prudenziali, si valuta di inserire in tariffa una quota pari alla ricaduta nella stessa dei costi di realizzazione delle opere che il gestore Veritas avrebbe dovuto realizzare e non più necessarie a seguito della realizzazione del P.I.F.. Trattasi in particolare degli adeguamenti del comparto disinfezione e della costruzione delle opere destinate ai trattamenti terziari, il tutto valutato in circa 7 ml. di euro. Per quanto concerne l’importo inserito come canone per l’utilizzo della condotta di Veneto Acque S.p.A., il relativo valore (euro 364.386,51 per il 2014) è stato inserito a titolo prudenziale al fine di precostituire le risorse finanziarie per la chiusura di un contenzioso che ha visto, da ultimo, una sentenza del Consiglio di Stato (n. 1655/2012) che ha imposto al Consiglio di bacino di provvedere alla determinazione della relativa tariffa. Il criterio di calcolo si basa sull’applicazione dei criteri di calcolo del Metodo Tariffario Idrico partendo da una serie di assunzioni. Il relativo importo sarà comunque definitivamente dovuto dal gestore a Veneto Acque S.p.A. successivamente all’approvazione dell’ipotesi di accordo che andrà a regolare anche le annualità pregresse e che sarà portato all’esame ed all’approvazione dell’Assemblea d’Ambito. Altre componenti di costo operativo Le spese di funzionamento dell’Ente di Ambito, in seguito al passaggio del gestore ASI all’ATO della Laguna di Venezia, sono state adeguate al fine di tenere conto delle previsioni di Bilancio preventivo del Consiglio di Bacino. Il costo complessivo è stato ribaltato sul gestore VERITAS in funzione degli abitanti residenti nei comuni di riferimento. Tale valore risulta inferiore a quello previsto nel Piano di Ambito originario e nel PEF approvato in applicazione del MTT. Esso risulta inoltre inferiore al valore massimo determinato in applicazione dell’art 28.2 allegato A MTI. La tabella seguente riporta il calcolo delle Spese di funzionamento effettuato secondo art. 28.2 allegato A MTI a partire dai valori presenti nel bilancio dell’anno a‐2. La tabella seguente riporta, invece, il valore delle Spese di funzionamento effettivamente inserite in tariffa. Le caselle in grigio relative agli anni 2014 e 2015 sono state determinate in funzione delle previsioni di Bilancio del Consiglio di Bacino. Dal 2016 in avanti viene ripristinata la formula del metodo. 18 Il contributo AEEG è stato determinato in applicazione dell’art. 28.4 allegato A MTI. La componente a copertura del costo di morosità è stata posta per tutto il periodo dell’affidamento pari al 1.6% del fatturato del secondo anno precedente a quello di riferimento come previsto dall’art. 30 allegato A MTI. I costi residuali comprendono i contributi ai consorzi di bonifica e gli altri oneri locali. Conguagli 2012 e 2013 (Rc) Il gestore ha maturato per gli anni 2012 2013 un conguaglio a credito pari rispettivamente a € 5.858.836 e € 6.191.688. Quest’ultimo valore è tuttavia da considerarsi provvisorio non essendo ancora disponibili tutti i dati consuntivi relativi al 2013. Al fine di contenere gli incrementi nel PEF si propone un tempistica di recupero diversa da quella prevista dall’art. 29 allegato A al MTI. Si riporta di seguito la tabella di dettaglio dei Conguagli maturati per il periodo 2012 – 2013 e la tempistica di recupero degli stessi. 19 Si riporta di seguito la sintesi del Piano tariffario 2014‐2018 redatto secondo lo schema predisposto da AEEGSISI. 20 21 Recupero delle partite pregresse Ai fini dello sviluppo del Piano Tariffario e del Piano economico – finanziario si è tenuto inoltre conto delle partite pregresse maturate relativamente ai periodi antecedenti l’anno 2012 già approvate dall’Ente di Ambito ma non ancora recuperate in tariffa. Si riporta di seguito la tempistica di recupero dei conguagli il cui andamento è stato definito con l’obiettivo di evitare forti oscillazioni nella tariffa percepita dall’utente. La tabella seguente illustra invece il theta percepito dall’utente considerando anche le componenti tariffarie al di fuori del VRG. 4.2
Schema di conto economico Ricavi da tariffe I ricavi da tariffe sono determinati per tutto il periodo di affidamento, moltiplicando il coefficiente di ogni periodo per il valore dei ricavi da tariffe dell’anno a‐2 (rispettivamente il 2012 e il 2013 per il 2014 e 2015) ottenuti moltiplicando i volumi dell’anno a‐2 per la tariffa a suo tempo applicata. Dal 2016 in avanti i ricavi da tariffa dell’anno a‐2 restano costanti ai valori 2015. I ricavi da tariffa sono esposti nel Conto Economico al lordo del FONI e al lordo dei conguagli tariffari a credito del gestore per partite pregresse. Con riferimento al FONI tuttavia è stata prevista la creazione di un fondo accantonamento non deducibile. Il valore accantonato è pari al FONI generato in ciascun anno dal Piano considerato al netto del 27,5% per tenere conto dell’effetto fiscale. Tale fondo nel prospetto di Conto Economico, non essendo prevista una voce specifica è compreso nella voce ammortamenti. Ai ricavi da tariffa derivanti dall’applicazione del metodo si sommano quelli derivanti dal recupero delle partite pregresse non ancora recuperate in tariffa che in applicazione dell’art. 29.2 sono esposti separatamente in bolletta. 22 Contributi di allacciamento Il valore dei contributi di allacciamento per il periodo 2014‐ 2018 è stato previsto in funzione dei valori di investimento presenti nel Piano degli interventi. In applicazione dell’art. 17.6 i contributi di allacciamento percepiti a partire dal 2012 sono considerati come contributi pubblici. Costi operativi e del personale Sono stati determinati sulla base dai dati di bilancio 2012 applicando l’inflazione sino all’anno 2015 e mantenuti costanti per i periodi successivi sino alla scadenza dell’affidamento. Ammortamenti Gli ammortamenti corrispondono con quelli previsti nello sviluppo tariffario ai sensi dall’art. 18 dell’Allegato A della delibera 643/13, ovvero calcolati tenendo conto delle vite utili definite da AEEGSISI per ciascuna categoria di cespiti. Interessi passivi Gli interessi passivi inseriti nel Conto Economico comprendono sia gli interessi maturati sui finanziamenti contratti al 31.12.2013 che sul nuovo indebitamento generato dal Piano nel periodo residuo di concessione. I primi coerentemente con i contratti di finanziamento esistenti sono calcolati in funzione dei piani di rientro del debito, che saranno aggiornati di anno in anno, i secondi sono calcolati ad un tasso del 5%. Determinazione delle imposte Le imposte sono state determinate applicando alle basi imponibili Ires ed Irap rispettivamente le aliquote del 27,5% e del 4,30%. Si riporta di seguito il Conto Economico redatto secondo lo schema predisposto da AEEGSISI. 23 4.3
Rendiconto finanziario Ricavi I ricavi esposti nel rendiconto finanziario sono coerenti con quelli presenti nel Conto Economico. Costi operativi I costi operativi corrispondono a quelli presenti nel Conto Economico depurati delle componenti non monetarie. Imposte Le imposte corrispondono a quelle indicate nel Conto Economico. Capitale circolante netto Le variazioni del capitale circolante netto sono state determinate applicando i criteri di seguito riportati. I crediti commerciali sono stati calcolati stimando tempi medi d’incasso di 90 giorni. I debiti commerciali sono stati determinati considerando una dilazione media pagamento di 60 giorni. Il PEF è redatto senza stima della gestione IVA e assume l’invarianza delle scorte di magazzino. Immobilizzazioni I flussi finanziari relativi alla realizzazione degli investimenti corrispondono ai SAL presenti nel Piano degli interventi e sono suddivisi coerentemente con lo schema predisposto da AEEGSISI in investimenti realizzati mediante utilizzo FONI e altri investimenti. Questi ultimi sono in parte finanziati da Contributi pubblici. Fonti di finanziamento Il piano prevede il rimborso dei finanziamenti pregressi acquisiti dalla società di gestione entro il 2013 illustrati al precedente punto 2.1.3 . A tali finanziamenti si aggiungono gli ulteriori fabbisogni generati dal Piano per un valore complessivo di circa 84.7 milioni. Il rimborso di tali risorse è stato ipotizzato applicando un tasso del 5%. e un DSCR pari a 1,3. Data la brevissima durata dell’affidamento il Piano non consente il rimborso del debito entro la scadenza della concessione. Si evidenzia tuttavia che a fronte di un debito residuo a fine concessione di 84,7 milioni di euro il Piano presenta un valore residuo del gestore del SII, di cui all’art. 33.1 lettera a), pari a circa 334 milioni di euro. Contributi pubblici Nel Piano Economico finanziario sono previsti contributi pubblici nel periodo 2014 – 2018 per un valore complessivo di 59.473.145 euro. Determinazione degli indicatori di redditività e liquidità Si riportano di seguito i valori degli indicatori richiesti da AEEGSI. TIR unlevered Tale indice è il tasso di rendimento interno del piano che eguaglia il valore attuale netto dei flussi di cassa economici e degli investimenti. Il valore di tale indicatore risulta pari a 3,58%. 24 TIR levered Tale indice è il tasso di rendimento interno del piano che eguaglia il valore attuale netto dei flussi di cassa economici, degli investimenti e del rimborso della quota capitale del debito. Il valore di tale indicatore risulta pari a 7,08%. ADSCR Tale indice è stato determinato come valore medio, per i soli periodi in cui non si prevede l’erogazione dei finanziamenti, quale rapporto tra i flussi di cassa disponibili per il rimborso del debito ed il totale del servizio del debito. Il valore dell’ADSCR risulta essere pari a 1. DSCR minimo E’ stato determinato come valore minimo degli DSCR annuali determinati nei periodi successivi all’ultimazione dell’erogazione dei finanziamenti. Il valore del DSCR minimo risulta essere 1. LLCR E’ stato determinato come il rapporto tra la sommatoria del valore attuale netto (VAN) dei flussi di cassa disponibili per il rimborso del debito e la sommatoria del valore attuale netto (VAN) del servizio del debito, comprensivo di capitale e interessi, entrambi attualizzati al tasso del 5% come previsto per i nuovi finanziamenti. Il valore del LLCR previsto è di 1. Si riporta di seguito la sintesi di Rendiconto Finanziario predisposto secondo lo schema predisposto da AEEGSI. 25 26