Segreteria Nazionale Via Farini, 62 - 00186 Roma Tel. +39 06 48903773 - 48903734 Fax: +39 06 62276535 [email protected] www.coisp.it COISP · COORDINAMENTO PER L’INDIPENDENZA SINDACALE DELLE FORZE DI POLIZIA Prot. 606/14 S.N. Roma, 23 giugno 2014 AL SIGNOR CAPO DELLA POLIZIA Direttore Generale della Pubblica Sicurezza Prefetto Alessandro PANSA OGGETTO: Polizia Stradale di Arezzo – Necessita un’ispezione ministeriale e il trasferimento dell’attuale dirigente. Preg.mo Signor Capo della Polizia, siamo purtroppo ancora una volta costretti a disturbare la Sua persona in quanto ci fa obbligo segnalarLe l’inqualificabile condotta di un funzionario della Polizia di Stato. Si tratta del dirigente della Sezione Polizia Stradale di Arezzo, dott. Alessandro ROSSI (il signore della foto a fianco, tratta da internet), nei confronti del quale la Segreteria Provinciale COISP di Arezzo, sin dal maggio 2012, ha in corso un cospicuo numero di vertenze. Stante la rigidità e la sostanziale “impermeabilità” a dette rivendicazioni sindacali, la conflittualità tra il COISP e detto funzionario è inevitabilmente cresciuta, sino a raggiungere il suo culmine con la legittima denuncia da parte di questa Organizzazione Sindacale di schiette inadeguatezze in materia di D.Lgs. 81 del 2008, riguardanti il Distaccamento di Ponte a Poppi e successivamente la Sottosezione di Battifolle, cui taluni Deputati hanno ritenuto di dover prestare la loro attenzione proponendo delle interrogazioni parlamentari. Alla prima di tali iniziative, il dott. ROSSI, guarda caso, ha fatto seguire una ristrutturazione dell’organico della “sua” Sezione che ha finito per penalizzare proprio il massimo rappresentante del COISP presso la Polizia Stradale, cioè il Sovrintendente Alessandro CHIUPPI componente della Segreteria Provinciale del COISP di Arezzo, nonché della Segreteria Regionale “Toscana”. Rimozione peraltro anticipatagli soltanto per le vie brevi e previa proposta di un “accordo tra uomini” (sic!). Orbene, fatta questa stringata premessa in fatto, vorremmo innanzitutto ripercorrere in diritto talune norme, di particolare valore, di cui il Dott. ROSSI, in due anni di dirigenza della Stradale aretina, ha fatto carta straccia: - artt. 54 comma 2 e 97 comma 1 della Costituzione: “I cittadini cui sono affidate funzioni pubbliche hanno il dovere di adempierle, con disciplina ed onore, prestando giuramento nei casi stabiliti dalla legge…I pubblici uffici sono organizzati secondo disposizioni di legge, in modo che siano assicurati il buon andamento e la imparzialità dell'amministrazione.” - art. 54 bis comma 1 D.Lgs. 165 del 2001: “Fuori dei casi di responsabilità a titolo di calunnia o diffamazione, ovvero per lo stesso titolo ai sensi dell'articolo 2043 del codice civile, il pubblico dipendente che denuncia all'autorità giudiziaria o alla Corte dei conti, ovvero riferisce al proprio superiore gerarchico condotte illecite di cui sia venuto a conoscenza in ragione del rapporto di lavoro, non può essere sanzionato, licenziato o sottoposto ad una misura discriminatoria, diretta o indiretta, avente effetti sulle condizioni di lavoro per motivi collegati direttamente o indirettamente alla denuncia.” - art. 28 comma 1 della Legge n. 300 del 1970: “Qualora il datore di lavoro ponga in essere comportamenti diretti ad impedire o limitare l'esercizio della libertà e della attività sindacale nonché del diritto di sciopero, su ricorso degli organismi locali delle associazioni sindacali nazionali che vi abbiano interesse, il pretore del Segreteria Nazionale Via Farini, 62 - 00186 Roma Tel. +39 06 48903773 - 48903734 Fax: +39 06 62276535 [email protected] - www.coisp.it COISP · COORDINAMENTO PER L’INDIPENDENZA SINDACALE DELLE FORZE DI POLIZIA luogo ove è posto in essere il comportamento denunziato, nei due giorni successivi, convocate le parti ed assunte sommarie informazioni, qualora ritenga sussistente la violazione di cui al presente comma, ordina al datore di lavoro, con decreto motivato ed immediatamente esecutivo, la cessazione del comportamento illegittimo e la rimozione degli effetti.” Ancor più recentemente, nell’ambito del cosiddetto “pacchetto anticorruzione” (D.P.R. 62 del 2013), è stato approvato il codice di comportamento dei dipendenti pubblici, a norma dell'articolo 54 del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165, al quale si è fatto cenno sopra. Se si pone attenzione all’art. 13 di detto codice, si potranno agevolmente rinvenire alcuni precise virtù richieste ai dirigenti: “Il dirigente assume atteggiamenti leali e trasparenti e adotta un comportamento esemplare e imparziale nei rapporti con i colleghi, i collaboratori e i destinatari dell'azione amministrativa. Il dirigente cura, altresì, che le risorse assegnate al suo ufficio siano utilizzate per finalità esclusivamente istituzionali e, in nessun caso, per esigenze personali (comma 4). Il dirigente cura, compatibilmente con le risorse disponibili, il benessere organizzativo nella struttura a cui è preposto, favorendo l'instaurarsi di rapporti cordiali e rispettosi tra i collaboratori, assume iniziative finalizzate alla circolazione delle informazioni, alla formazione e all'aggiornamento del personale, all'inclusione e alla valorizzazione delle differenze di genere, di età e di condizioni personali (comma 5). Il dirigente assegna l'istruttoria delle pratiche sulla base di un'equa ripartizione del carico di lavoro, tenendo conto delle capacità, delle attitudini e della professionalità del personale a sua disposizione. Il dirigente affida gli incarichi aggiuntivi in base alla professionalità e, per quanto possibile, secondo criteri di rotazione.(comma 6). Il dirigente svolge la valutazione del personale assegnato alla struttura cui è preposto con imparzialità e rispettando le indicazioni ed i tempi prescritti (comma 7). Il dirigente intraprende con tempestività le iniziative necessarie ove venga a conoscenza di un illecito, attiva e conclude, se competente, il procedimento disciplinare, ovvero segnala tempestivamente l'illecito all'autorità disciplinare, prestando ove richiesta la propria collaborazione e provvede ad inoltrare tempestiva denuncia all'autorità giudiziaria penale o segnalazione alla corte dei conti per le rispettive competenze. Nel caso in cui riceva segnalazione di un illecito da parte di un dipendente, adotta ogni cautela di legge affinché sia tutelato il segnalante e non sia indebitamente rilevata la sua identità nel procedimento disciplinare, ai sensi dell'articolo 54-bis del decreto legislativo n. 165 del 2001 (comma 8). Il dirigente, nei limiti delle sue possibilità, evita che notizie non rispondenti al vero quanto all'organizzazione, all'attività e ai dipendenti pubblici possano diffondersi. Favorisce la diffusione della conoscenza di buone prassi e buoni esempi al fine di rafforzare il senso di fiducia nei confronti dell'amministrazione (comma 9)”. Insomma, in astratto, il dirigente è il garante assoluto del rispetto delle disposizioni di legge nell’ambito dell’Ufficio che dirige … in modo che siano assicurati il buon andamento e la imparzialità dell'amministrazione. Ad Arezzo succede però, in concreto, che il dirigente della Polstrada, adotti provvedimenti e ponga in essere condotte in chiaro pregiudizio dei dirigenti sindacali del COISP, dei suoi iscritti e del personale tutto, senza curarsi delle conseguenze che ciò comporta anche sul buon andamento e sull’imparzialità dell’ufficio che gli è stato fatto dirigere! Di seguito, in maniera più dettagliata possibile, tutti gli accadimenti…. In data 25 ottobre u.s. la nostra Segreteria Provinciale di Arezzo, nella veste di rappresentante dei lavoratori per la sicurezza, ha effettuato una visita ai locali del Distaccamento Polizia Stradale di Ponte a Poppi, al fine di accertare la loro corrispondenza ai dettami del Decreto legislativo 81/2008 in materia di sicurezza nei luoghi di lavoro. Al termine di tale attività, in data 4 novembre u.s., inviava una lettera al dirigente della Sezione Polizia Stradale di Arezzo (figura individuata dalla norma quale datore di lavoro per quanto concerne il citato Distaccamento), nella quale evidenziava tutte le situazioni ritenute non conformi alle leggi e potenzialmente pericolose per i poliziotti che sono chiamati a prestare servizio presso il Reparto in questione. È stato inoltre rammentato al Dott. ROSSI che il Suo compito avrebbe dovuto essere anche quello di garantire adeguati ambienti di lavoro al personale della Polizia di Stato che a lui è sottoposto o del quale, come Pagina | 2 Segreteria Nazionale Via Farini, 62 - 00186 Roma Tel. +39 06 48903773 - 48903734 Fax: +39 06 62276535 [email protected] - www.coisp.it COISP · COORDINAMENTO PER L’INDIPENDENZA SINDACALE DELLE FORZE DI POLIZIA nel caso di specie, incarna la figura del datore di lavoro e che sembrava che finora si fosse dimenticato di tale responsabilità. Il COISP di Arezzo concludeva la propria missiva al dirigente della Sezione Polizia Stradale invitandolo “a trovare urgenti soluzioni alla sopra testimoniata situazione di precarietà, figlia della trascuratezza, che i poliziotti del Distaccamento di Ponte a Poppi sono costretti a subire ogni qual volta accedono nel loro posto di lavoro”. Ebbene, con nota datata 21.11.2013 e recante Nr. di prot. 17269 Rep. – 110.7, il funzionario della Polizia Stradale di Arezzo aveva inteso rispondere alla missiva del COISP come prima cosa “ringraziando” per aver «inteso rappresentare, in modo estremamente puntuale, una serie di situazioni alle quali però non sempre corrispondono carenze tali da fare definire lo stabile “in stato di abbandono” o addirittura sanzionabili a norma di legge». Beh, come dargli torto? Il dott. ROSSI aveva chiaramente mal tollerato la pretesa del Sindacato di tutelare i diritti dei poliziotti. Non ci si è mai abituato! Aveva tuttavia ragione su una questione: alle situazioni rilevate dalla nostra Segreteria Provinciale ed a lui rappresentate «non sempre corrispondono carenze tali da fare definire lo stabile “in stato di abbandono”». «Non sempre» ma qualche volta sì! Non ogni singola situazione ma tutte insieme sì!! Proseguiva poi, detto funzionario, puntualizzando che alcune “situazioni” erano state prontamente sistemate, tante altre già si conoscevano (ed evidentemente se ne infischiava), altre ancora vanno bene così come stanno (… il Comandante del Distaccamento non ha alcuna difficoltà a premere un interruttore della luce posto dietro un armadio …), altre “valuteremo” se sistemarle (eh già, non sono a norma ma il dott. ROSSI “valuterà” se adeguarle …), altre sono state appositamente volute, di qualcun’altra fa finta di non leggere …. La lettera del citato Dirigente si concludeva nello stesso spirito e con gli stessi toni che ne avevano caratterizzato l’inizio: «Sarà infine cura di questo Ufficio provvedere ad informare il Medico competente, che forse per mera dimenticanza di codesta O.S. non è stato interessato della faccenda, ai sensi della normativa di riferimento e per le valutazioni che gli competono». È sicuramente superfluo ricordare che della “faccenda” il COISP non aveva effettivamente informato il Medico competente in quanto nessun obbligo in tal senso viene posto dalla norma in capo al rappresentante dei lavoratori per la sicurezza. Probabilmente «per mera dimenticanza» il dirigente della Stradale di Arezzo aveva scordato di leggere, almeno una volta, la normativa vigente in materia di tutela della salute e sicurezza sul lavoro, a meno di non dover pensare ad una risposta, da parte sua, che tendesse strumentalmente a rovesciare responsabilità che sono, invece, proprie del suo stato giuridico. E arriviamo all’11 dicembre 2013. Alle ore 08:30 circa, il dott. Alessandro ROSSI convocava il Sovrintendente Alessandro CHIUPPI, in forza all’Ufficio Servizi di detta Sezione, nonché – come già detto - massimo rappresentante del COISP presso la Polizia Stradale aretina, e gli proponeva di fare “un accordo tra uomini”: dal prossimo mese di gennaio lo avrebbe destinato al servizio di vigilanza esterna per 6 mesi. Affermava il funzionario, in tale incontro, di voler togliere un elemento dalla Squadra di Polizia Giudiziaria (il Sovrintendente B.M.) per inserirlo all’Ufficio Servizi che, cosi, avrebbe avuto un organico di 3 elementi, uno dei quali a rotazione sarebbe stato 6 mesi di pattuglia (guarda caso avrebbe iniziato il Segretario del COISP….!!). Ben comprendendo il reale intento del dott. ROSSI (già l’anno precedente in tutta la Sezione si era sparsa la voce che il nostro Dirigente sindacale sarebbe stato tolto dall’Ufficio Servizi perché il COISP “rompeva”), CHIUPPI rispondeva che tale “accordo” non gli interessava ed invitava il dirigente a fare quello che riteneva opportuno. Verso le successive ore 9 circa, mentre si apprestava ad entrare nella Questura di Arezzo, il citato funzionario notò all’esterno di essa, nei pressi del vicino bar, il Segretario Generale Provinciale di Arezzo di quella struttura territoriale del COISP, MARTINI Iuri, e gli si avvicinò. Pagina | 3 Segreteria Nazionale Via Farini, 62 - 00186 Roma Tel. +39 06 48903773 - 48903734 Fax: +39 06 62276535 [email protected] - www.coisp.it COISP · COORDINAMENTO PER L’INDIPENDENZA SINDACALE DELLE FORZE DI POLIZIA Il dott. ROSSI, scrollando la testa, disse al nostro MARTINI che “avevamo esagerato” e alla richiesta di questi di spiegare con chi ce l’avesse, rispose: “il tuo Sindacato … avete fatto fare pure una interrogazione parlamentare attaccandomi per quanto riguarda Ponte a Poppi”. Quindi, bianco in volto, chiaramente in uno stato di tensione nervosa che cercava di dissimulare, senza peraltro riuscirvi, dietro un sorriso di circostanza, continuava a ripetere che non era possibile arrivare a fare tanto per una situazione non così grave … anche perché Lui aveva sanato immediatamente tutto, gli interruttori, la luce in bagno, la lampada di emergenza che sarebbe stata sostituita proprio oggi, gli idrocarburi di colore verde che non erano quello che Noi pensavamo ma semplicemente detersivo di colore verde …. Il tutto venne espresso in modo molto concitato … con continua ed assillante ripetizione che avevamo esagerato andando fino in Parlamento. Alle ore 10.30 circa del giorno successivo, il Dott. ROSSI ebbe a convocare nuovamente il Sovrintendente CHIUPPI per informarlo di una ridistribuzione del personale burocratico che avrebbe attuato a brevissimo, ancora diversa da quanto prospettato solo il giorno prima. In primis avrebbe tolto dall’aliquota pattuglianti un Assistente, B.D. (uno tra i poliziotti meno anziani della Sezione Polstrada di Arezzo) per farlo diventare referente informatico visto che “l’attuale titolare per problemi di salute non rientrerà prima di 3 mesi”. Quindi, poiché era venuto a conoscenza di una situazione disastrosa presso l’Ufficio Automezzi con grossi problemi per via del materiale che, pur in carico, di fatto non sarebbe presente in officina, avrebbe trasferito il CHIUPPI dall’Ufficio Servizi a quell’Ufficio Automezzi per un periodo di 6-8 mesi, il tempo necessario per sistemare quella situazione. Asseriva, in tal frangente, di aver pensato al nostro Segretario CHIUPPI per le qualità dallo stesso dimostrate durante la permanenza all’Ufficio Servizi, che avevano effettivamente prodotto benefici all’andamento generale della Sezione con un aumento di pattuglie ed una ottimale organizzazione dei servizi. Aggiungeva, inoltre, che al suo posto, all’Ufficio Servizi, avrebbe trasferito personale della Squadra di Polizia Giudiziaria (il Sovrintendente B.M.) e che altro dipendente in forza ad un Ufficio (l’Assistente Capo C.M.) sarebbe andato a far parte dell’aliquota pattuglianti. In risposta, Alessandro CHIUPPI ricordava al dirigente che, per ben tre volte dal suo insediamento, lo aveva convocato per dirgli che lo avrebbe tolto dall’Ufficio Servizi, motivando sempre la sua decisione con rocamboleschi discorsi sulla funzionalità degli Uffici, mentre era di tutta evidenza che tale volontà aveva il solo scopo di arrecare danno all’Organizzazione Sindacale COISP, che CHIUPPI rappresenta per tutta la Stradale della Toscana ed in particolare per quella di Arezzo, in quanto la nostra O.S. è in aperto conflitto con certi atteggiamenti di coloro che intendono l’opera di dirigenza come un gioco svincolato dalle norme. Alle obiezioni di CHIUPPI sul perché non avesse preso in considerazione personale più qualificato di lui e che negli anni ha peraltro già lavorato presso l’Ufficio Automezzi (proprio il Sovrintendente che il funzionario avrebbe messo al suo posto dentro l’Ufficio Servizi) oppure personale che, già da tempo, aveva prodotto istanza di trasferimento per esservi assegnato (l’Assistente Capo PILIA Diego) il dott. ROSSI ribatteva: “mi serve uno con la qualifica e sveglio” (…. in realtà il collega B.M. ha anch’egli “la qualifica” e tutti e tre i colleghi sono di certo “svegli”). Aggiungeva inoltre, il ROSSI, di non avere alcun rancore verso il COISP (e come no!), concludendo che avrebbe eseguito il movimento nella prima settimana del gennaio 2014. Beh, Lei, Signor Capo della Polizia, potrebbe chiedersi: ma è possibile che il solo intervento per tutelare i colleghi del Distaccamento Polizia Stradale di Ponte a Poppi e un’interrogazione parlamentare (che la nostra Segreteria di Arezzo non ha sollecitato pur avendo apprezzato l’interessamento dei Deputati che hanno inteso interessarsi della questione!) possa aver causato tanta acredine contro il COISP ed i suoi Dirigenti sindacali? Beh, premesso che non è certo cosa normale, per una Istituzione chiamata a garantire il rispetto delle leggi, che la legittima attività di un Sindacato trovi in risposta “prepotenza” e “vendetta”, la verità è che il COISP di Arezzo, nel tempo, non ha certo lesinato – nell’ambito però della più corretta e costruttiva dialettica sindacale – critiche e forti contestazioni nei riguardi dell’attività del dott. ROSSI. 17 maggio 2012 : (il citato funzionario è da circa un mese il nuovo Dirigente della Sezione Polizia Stradale di Arezzo) Pagina | 4 Segreteria Nazionale Via Farini, 62 - 00186 Roma Tel. +39 06 48903773 - 48903734 Fax: +39 06 62276535 [email protected] - www.coisp.it COISP · COORDINAMENTO PER L’INDIPENDENZA SINDACALE DELLE FORZE DI POLIZIA La Segreteria del COISP di Arezzo interveniva nei confronti del dirigente del Compartimento Polizia Stradale per la Toscana in quanto il dott. ROSSI non intendeva conteggiare le ore di lavoro straordinario che alcuni suoi dipendenti erano stati costretti a svolgere in occasione della visita ad Arezzo di Sua Santità Benedetto XVI. Nel contempo si denunciava che, di contraltare alla citata illegittima negazione, a qualcun altro veniva concesso di fare ogni mese un esorbitante ed ingiustificato numero di ore di lavoro straordinario (40-50 ed anche oltre). 7 giugno 2012 : La Segreteria del COISP di Arezzo interveniva nei confronti del dirigente del Compartimento Polizia Stradale per la Toscana denunciando le gravi anomalie gestionali relative all'aggiornamento professionale e addestramento al tiro che si evidenziavano presso la Polizia Stradale di Arezzo ove, a fronte di 97 unità, nell’anno 2011, ben 39 dipendenti non avevano effettuato nessuna esercitazione di tiro ed altri 28 poliziotti ne avevano effettuato una sola. 17 luglio 2012 : La Segreteria del COISP di Arezzo pubblicizzava un comunicato ove denunciava, ancora una volta, la volontà del dott. ROSSI di gratificare qualche dipendente consentendogli di effettuare 50 ore di straordinario al mese (parliamo di Polizia Stradale, non di una Squadra Mobile!). 11 gennaio 2013: La Segreteria del COISP di Arezzo interveniva nei confronti del dirigente del Compartimento Polizia Stradale per la Toscana, denunciando l'interpretazione alquanto machiavellica dell'istituto del “cambio turno” messo in atto presso la Sezione Polizia Stradale di Arezzo ad opera del suo dirigente, il dott. ROSSI, al quale sfugge, evidentemente il rispetto di norme fin troppo chiare. 11 gennaio 2013: La Segreteria del COISP di Arezzo interveniva nei confronti del dirigente del Compartimento Polizia Stradale per la Toscana, denunciando violazioni e condotte poste in essere dal dott. ROSSI a discapito del personale ed in palese avversità alle prerogative sindacali. 05 aprile 2013: La Segreteria del COISP di Arezzo interveniva nei confronti del dirigente del Compartimento Polizia Stradale per la Toscana, denunciando il fatto che personale della Sottosezione Autostradale di Battifolle di Arezzo veniva chiamato ad una nuova modalità di consultazione della Banca Dati Interforze senza la necessaria preventiva formazione tecnica. 23 ottobre 2013: La Segreteria del COISP di Arezzo interveniva nei confronti del Dirigente del Compartimento Polizia Stradale per la Toscana, denunciando, ancora una volta, l’anomalo utilizzo da parte di un dipendente della Sezione di Arezzo, con la chiara condivisione del dirigente dott. ROSSI, della risorsa economica dello straordinario emergente, posto in essere fuori da ogni previsione normativa ed a proprio uso e consumo, in maniera sistematica ed addirittura prima di intraprendere il servizio in assenza di qualsivoglia emergenza che potesse giustificare minimamente il ricorso alla risorsa in questione che, come noto, è istituzionalmente diretta a far fronte a straordinarie ed imprevedibili esigenze che obblighino il dipendente a svolgere attività lavorativa in aggiunta a quella disposta con ordine di servizio giornaliero. Denunciava inoltre che l’assurdo ed evidentemente illegittimo uso dello straordinario emergente veniva posto in atto, evidentemente non senza l’avallo del dirigente della Sezione di Arezzo, anzi non senza che il predetto lo abbia disposto (così prevede la norma), anche da un secondo dipendente che, terminato il servizio al corpo di guardia o di vigilanza stradale, si sarebbe trattenuto presso l’ufficio verbali per il disbrigo di pratiche burocratiche che avrebbero dovuto essere affrontate con altri strumenti, appositamente previsti dalla normativa vigente. Il COISP di Arezzo puntualizzava anche che sarebbe stato più ragionevole non sprecare le risorse dei contribuenti per quelle che appaiono gestioni clientelari. Pagina | 5 Segreteria Nazionale Via Farini, 62 - 00186 Roma Tel. +39 06 48903773 - 48903734 Fax: +39 06 62276535 [email protected] - www.coisp.it COISP · COORDINAMENTO PER L’INDIPENDENZA SINDACALE DELLE FORZE DI POLIZIA Ai citati esempi si sommavano innumerevoli altre rimostranze della nostra Segreteria Provinciale aretina nei confronti della gestione della Polizia Stradale da parte del dott. Alessandro ROSSI, esternate con comunicati, lettere, durante incontri, durante riunioni di “verifica” e di “confronto” (artt. 5 e 19 del vigente A.N.Q.), durante le riunioni periodiche previste dal Decreto legislativo 81/2008, etc. etc.…. Il COISP di Arezzo aveva solo preteso il rispetto delle leggi e questa sua pretesa aveva da sempre infastidito il Dirigente della Stradale il quale ha ben pensato di punire il massimo rappresentante della Segreteria Provinciale di questo Sindacato in servizio alle sue dipendenze. Quanto sopra, Preg.mo Signor Capo della Polizia, veniva esplicitato dalla Segreteria Nazionale di questa O.S. COISP all’Ufficio per le Relazioni Sindacali del Dipartimento con nota del 13 dicembre 2013, recante prot. 1505/13 S.N.. Nella circostanza veniva preteso un immediato e deciso intervento di citato Ufficio e veniva chiesto di informare la S.V. di quanto si verificava, adoperandosi altresì affinché si concretizzasse l’immediato trasferimento del dott. Alessandro ROSSI dalla Polizia Stradale di Arezzo. In risposta (nota dell’11 febbraio 2014), il citato Ufficio per le Relazioni Sindacali riferiva che “il dirigente del Compartimento Polizia Stradale Toscana ha assicurato che una volta realizzata la riorganizzazione dell’Ufficio Automezzi, il Sovrintendente CHIUPPI potrà rientrare presso l’Ufficio Servizi, ove era precedentemente assegnato”. Tale nota, in realtà, era preceduta da un colloquio, sollecitato verbalmente dallo stesso Ufficio ministeriale, avvenuto il 20 dicembre 2013 tra il funzionario della Stradale aretina e il Segretario Nazionale del COISP Sergio Bognanno, nel corso del quale il dott. ROSSI aveva ovviamente negato (ma non riusciva a convincere nemmeno sé stesso!) che il trasferimento del Segretario Provinciale del COISP aretino fosse stato posto in essere quale rivalsa nei confronti del Sindacato e aveva garantito, sottoscrivendolo pure, che una volta che il predetto avesse risolto le problematiche rilevate presso l’Ufficio Automezzi (verificare la sospetta mancanza del materiale in dotazione) sarebbe rientrato presso l’Ufficio Servizi. Per adempiere a tale compito lo stesso funzionario indicava un tempo massimo di tre mesi. Ebbene, sebbene il nostro Segretario CHIUPPI avesse svolto il compito assegnatogli già prima della fine di febbraio 2014, il dott. ROSSI l’ha costretto a rimanere presso l’Ufficio Automezzi (a non fare nulla!) fino al 25 marzo, così da far trascorrere per intero quel “tempo massimo di tre mesi” dal trasferimento. L’aveva indispettito qualcos’altro? Chiaramente sì! L’aver messo CHIUPPI all’Ufficio Automezzi non è stata certo una scelta rivelatasi felice per il dirigente della Polizia Stradale di Arezzo, atteso il fatto che detto Sovrintendente, confermando ciò che lo stesso dirigente gli aveva prospettato, ha rilevato, mettendolo però nero su bianco, il consistente ammanco di materiale presso citato settore (circa 80 utensili, una pistola avvita dadi pneumatica, due compressori, pneumatici, etc…) e, soprattutto, ha negato la propria disponibilità a testimoniare per iscritto l’avvenuto fuori uso, durante la sua gestione dell’Ufficio, del materiale di cui era stata accertata la mancanza e che di certo non si era volatilizzato da solo. L’intenzione di porre rimedio a tali “presunte” sottrazioni, affermando, adesso, che il materiale risultato mancante veniva posto in fuori uso o, comunque, in qualche modo smaltito, veniva prospettata dal dirigente della Sezione Polizia Stradale anche durante un incontro con il nostro Segretario Generale Provinciale di Arezzo Iuri MARTINI e, successivamente, durante altro incontro, con il nostro Segretario Nazionale Sergio BOGNANNO. In entrambe tali circostanze veniva anche evidenziata, dal dott. ROSSI, una verosimile condivisione di tale “procedura” da parte dell’Autocentro di Firenze. Preg.mo Signor Capo della Polizia, il COISP dovrebbe tacere sul fatto che un Ufficio di Polizia è stato talmente mal gestito negli ultimi due anni che il dirigente non si è mai accorto che una innumerevole quantità di materiale, che l’Amministrazione non ha certo ricevuto in regalo, si stava “volatilizzando” come poi è stato accertato?? Dovrebbe tacere sul fatto che, probabilmente, alcuna inchiesta è stata avviata per accertare come si erano potuti verificare tali ammanchi e chi poteva averli posti in essere?? Pagina | 6 Segreteria Nazionale Via Farini, 62 - 00186 Roma Tel. +39 06 48903773 - 48903734 Fax: +39 06 62276535 [email protected] - www.coisp.it COISP · COORDINAMENTO PER L’INDIPENDENZA SINDACALE DELLE FORZE DI POLIZIA Ebbene, a fronte di un evidente disinteresse nella gestione della cosa pubblica, il dott. Alessandro ROSSI, nel frattempo, non faceva mancare il suo impegno contro il COISP e i suoi iscritti, tanto che la nostra Segreteria Provinciale di Arezzo si trovava costretta, nuovamente, a interessare questa Segreteria Nazionale. Lo faceva in data 22 febbraio 2013, con nota recante prot. 54/14-COISP/AR la quale non veniva tuttavia inviata al Dipartimento ma consegnata, brevi manu, al dirigente del Compartimento Polizia Stradale di Firenze Maurizio GELICH il quale assicurava il suo intervento sulle varie questioni in essa riportate. Ciò avveniva in data 7 marzo 2014 nel corso di un incontro tra il predetto dirigente, il nostro Segretario di Arezzo Iuri MARTINI ed il Segretario Nazionale Sergio BOGNANNO. Cosa denunciava ancora la nostra Segreteria di Arezzo? Eccolo riportato: I fatti che saranno di seguito riportati, al di là della loro pur non trascurabile valenza nell’ambito della loro analisi isolata, dovranno essere valutati con una chiave di lettura più ampia, accomunati tra loro ora per l’unicità del palese disegno organizzativo, ora per la loro chiara interdipendenza, dovuta allo stimolo emulativo artatamente ed ecletticamente promosso dal dottor ROSSI: fattori questi che ne hanno fatto un unicum di difficile soluzione. Oltre a quanto già oggetto di compiuta segnalazione nella nota di questa Segreteria Provinciale cui si fa seguito, con particolare riguardo ai “precedenti” del dottor ROSSI – fatti che già da soli dovrebbero bastare a dar misura di quanto detto funzionario appaia disattento nei confronti del rispetto dei propri precipui obblighi istituzionali relativi al rispetto di leggi e regolamenti – oggi, i fatti sotto riportati daranno chiara contezza di quanto la citata disattenzione sia solo una delle peculiarità che caratterizzano l’operato del V.Q.A. Alessandro ROSSI nel suo attuale incarico. Si deve purtroppo rilevare che, nonostante la chiarezza delle contestazioni verbalizzate in occasione della verifica ex art. 5 A.N.Q. dalla Segreteria Provinciale di Arezzo in data 3 dicembre 2013 circa le lapalissiane violazioni dell’accordo decentrato dallo stesso poste in essere, ed alle mancate risposte danti causa alla lettera del 13 dicembre indirizzata a codesta Segreteria Nazionale cui si fa seguito, detto funzionario continua, protervamente imperterrito, nel suo illegittimo atteggiamento di violazione degli accordi sottoscritti, tanto che, alla data odierna, nessuno dei dipendenti che non aveva fruito delle previste giornate di aggiornamento è stato formalmente informato del numero delle giornate residue da fruire, così da poter loro consentire l’esercizio del diritto di fruirne tramite lo “studio libero”, come sancito dagli accordi decentrati. L’inadeguatezza dell’azione di dirigenza adottata dal Dr. ROSSI, traspare in tutta la sua evidenza laddove lo stesso ha consentito, in un clima di generale tensione, che fosse portata avanti per circa tre settimane una iniziativa di raccolta firme in calce ad un documento di forte critica all’azione sindacale del COISP aretino, susseguente alla divulgazione mediatica delle inadeguatezze strutturali del Distaccamento di Poppi prima e della Sottosezione di Battifolle dopo, dalla quale è scaturita la presentazione di ben due interrogazioni parlamentari presentate da alcuni deputati. Tralasciando la solerzia di qualcuno nel cercare di “persuadere” colleghi non del tutto convinti a firmare, era del tutto evidente l’inopportunità di una tale azione in un momento come quello che si sta vivendo nella Polizia Stradale aretina. Tale inopportunità avrebbe sicuramente consigliato ad un saggio dirigente di stoppare sul nascere siffatta iniziativa che ha avuto come unica conseguenza l’ulteriore esacerbazione degli animi di tanti. Evidentemente la saggezza non appartiene a tutti! Peraltro, ammesso e non concesso che ad un dirigente di un ufficio sfugga per ben tre settimane un’azione di raccolta firme nel suo ufficio per fatti di tale rilevanza, la questione assumerebbe contorni ancora più inquietanti, perché verrebbe da chiedersi come quel dirigente eserciti la sua azione dirigenziale e dove passi il suo tempo. E’ comunque ben noto che il Dottor ROSSI abbia personalmente aperto una caccia alle streghe, contornata di affermazioni, travestite miseramente da battute, che ama profferire pubblicamente, creando convinzioni di impunità in tutti quei dipendenti che sono a lui particolarmente vicini per i più vari motivi e che hanno inteso aderire alla politica di governo del personale da manuale adottata dal dirigente. Infatti, il 23 gennaio scorso, questa Segreteria, al fine di spiegare le proprie ragioni ai colleghi dopo le accuse ricevute pubblicamente dai sottoscrittori del documento dalla dubbia spontaneità di cui sopra, stilò l’allegato documento che ribadiva chiaramente il significato di Democrazia, richiamando l’attenzione di tutti sul fatto che quanto abbiamo oggi – Pagina | 7 Segreteria Nazionale Via Farini, 62 - 00186 Roma Tel. +39 06 48903773 - 48903734 Fax: +39 06 62276535 [email protected] - www.coisp.it COISP · COORDINAMENTO PER L’INDIPENDENZA SINDACALE DELLE FORZE DI POLIZIA poco o tanto che sia - lo dobbiamo alla dure battaglie di chi ci ha preceduti ed ha pagato sulla propria pelle le conseguenze del suo impegno e che appare quanto mai inopportuno, oltre che poco credibile, che un Sindacato venga attaccato dalla base per il suo impegno contro evidenti violazioni poste in essere da un dirigente, precisando poi che qualora non se ne approvi il metodo, rimane in capo a ciascuno il diritto di condividere un percorso o meno con quel Sindacato: MAI però difendere l’abuso spregiudicato….. da qualunque parte arrivi! Ebbene, la verità espressa nel nostro comunicato è apparsa talmente scomoda da indurre un dipendente della Sezione, non appena divulgata tale nota al corpo di guardia degli uffici della Sezione, a commentarlo con plateale negatività ed alla presenza di altri colleghi, giungendo a chiudere la propria pantomima con un finale di sicuro effetto quale quello di strapparlo e cestinarlo, in atteggiamento da consumato attore. Il grave comportamento sopra descritto non risulta abbia avuto alcun tipo di reprimenda dal dottor ROSSI che ha così confermato quello che a questa O.S. appare un comportamento inadeguato ed incompatibile con il suo ruolo. Neppure è credibile, a meno di non chiedersi, come sopra detto, come quel dirigente eserciti la sua azione dirigenziale e dove passi il suo tempo, vista la vasta eco che ha avuto la distruzione del comunicato sindacale, che il dottor ROSSI non sia venuto a conoscenza dell’accaduto. Sicuramente egli avrà buon agio di affermare, domani, di aver seriamente richiamato il suo dipendente, provvedimento questo che, se anche adottato (ma non ci risulta minimamente!) questa O.S. non riterrebbe commisurato alla gravità del fatto. Il discredito del COISP e dei suoi iscritti, scientificamente messo in atto dal dottor ROSSI, ha consistito e continua a consistere in esternazioni che sarebbe troppo facile definire semplici battute, laddove esse hanno riguardato solo il COISP, i suoi iscritti e nessun altro. Esternazioni sicuramente mai proprie di persone assennate, fatte in circostanze che hanno fatto si che esse assumessero inequivocabilmente una valenza minatoria neppure tanto velata. Ed è così che, prima di recarsi per servizio presso il Distaccamento di Poppi, il dott. ROSSI si permetteva di annunciare provocatoriamente alla presenza di più subalterni “Vado a Poppi, a sentire le lamentele di quelli del COISP!” girando poi lo sguardo verso un dipendente ivi presente e che egli sapeva bene essere Segretario di Sezione di questo Sindacato. Così come, nel successivo pomeriggio (23 gennaio scorso), rivolgendosi nuovamente al predetto dipendente, tenendo in mano un comunicato del COISP esternava: “Ma cosa hanno scritto? Questi del COISP che se fumano?? Lei iscrivendosi al COISP ha perso punti!” Risale poi solo al 27 gennaio scorso l’ennesimo episodio emblematico delle pseudo battute del dottor ROSSI che ha costretto il Segretario Provinciale Generale Iuri MARTINI che si trovava in Sezione per adempimenti sindacali, a tollerare infamanti accuse, altro che battute. Il brillante dottor ROSSI, ha chiesto al dipendente della Sezione che assisteva il nostro Segretario “quale cifra avessero raggiunto quel giorno i poliziotti pattuglianti annunciatisi malati” e, ottenuta l’amara risposta sull’alto numero, non ha esitato a mettere in moto la macchina del fango che tanto ben gestisce commentando: “tutti del COISP ovviamente?”. Il fatto che questa esternazione non fosse una battuta è ulteriormente reso evidente dal fatto che, alle legittime rimostranze del Segretario, egli ha inteso andare alla precisa disamina dei nominativi, mostrandosi estremamente informato su coloro che sono iscritti al COISP, ma rimanendo deluso dal fatto che questi fossero solo 2 sui sei o sette malati. La Santa battaglia del dottor ROSSI contro il COISP, oltre agli attacchi più o meno diretti, si completa nell’evidente adozione da parte del dirigente di due pesi e due misure nella gestione del personale. Alla persecuzione posta in essere nei confronti del personale iscritto al COISP fa da contraltare la disponibilità a chiudere, non un occhio ma tutti e due, in riferimento ai privilegi del rimanente personale. L’utilizzo di ordini di servizio calibrati, l’aumento delle sanzioni disciplinari ed altro rappresentano la sistematicità della gestione ordinaria. Ed anche su tale argomento il dottor Rossi, sicuro del fatto suo, nel corso di un incontro svoltosi nel mese corrente con il Segretario Generale Provinciale Iuri MARTINI e teso a trovare punti di convergenza finalizzati a ridurre l’altissimo livello di tensione dei rapporti tra le parti, non ha avuto remore a manifestare la propria intenzione, affermandone il proprio diritto, di porre in essere una opera di “moralizzazione” nei confronti del personale turnista della Sezione che, come al predetto funzionario è ben noto, è in buona parte aderente al COISP. Ci viene da chiederci se sia lecito spingere detta opera di moralizzazione fino alla violazione delle norme e degli accordi. Infatti, nella sua opera di persecuzione degli iscritti al COISP, il dottor ROSSI ha cambiato turno Pagina | 8 Segreteria Nazionale Via Farini, 62 - 00186 Roma Tel. +39 06 48903773 - 48903734 Fax: +39 06 62276535 [email protected] - www.coisp.it COISP · COORDINAMENTO PER L’INDIPENDENZA SINDACALE DELLE FORZE DI POLIZIA per ben tre volte ad un nostro iscritto “pattugliante” solo per coprire turnazioni lasciate scoperte da altri colleghi: BEN 3 VOLTE E DI DOMENICA NELLO STESSO MESE, in violazione di quanto statuito dall’art. 9 numero 4 dell’Accordo Nazionale Quadro. Ma soprattutto è da rilevarsi che molti altri colleghi, normalmente addetti agli uffici, sono rimasti al caldo nelle loro case…. già ma non erano iscritti al COISP. Congratulazioni al dottor ROSSI, siamo sicuri che sarà convinto di esser riuscito a far capire a quel dipendente, ma anche agli altri pattuglianti, cosa significhi moralità. Sempre nell’ambito dell’opera di disinfezione del personale dal “morbo di COISP”, merita autonoma menzione il “discutibile” utilizzo dello strumento della disciplina del Dottor ROSSI. In questo ambito appare degno di citazione un procedimento avviato dal funzionario nei confronti di un Assistente Capo (manco a dirlo iscritto e anche dirigente sindacale del COISP), ritenuto responsabile di non aver precisato, all’atto della comunicazione effettuata all’ufficio la domenica per il lunedì del proprio stato di malattia, se avrebbe usufruito del congedo straordinario o dell’aspettativa e di non aver indicato il luogo in cui avrebbe fruito di detto periodo. Purtroppo per il Dirigente, invece, tale comunicazione era stata tempestivamente fatta anche al collega in servizio al corpo di guardia il lunedì (oltre che già la domenica) come da questi testimoniato in relazione. Scagionato il primo Assistente Capo, la sacra collera del dirigente si è riversata sul secondo collega (lasciamo immaginare a quale Sindacato fosse iscritto tale secondo collega …) che non aveva avvisato l’Ufficio Servizi il lunedì (ufficio peraltro già avvisato tempestivamente la domenica precedente tanto che aveva già provveduto a correggere i servizi). Tale castello accusatorio è caduto miseramente dopo relazione dell’addetto allo stesso ufficio servizi che ha testimoniato di aver avuto notizia anche il lunedì della malattia, per la seconda volta e proprio dal secondo Assistente Capo. Ciò nonostante il secondo collega è stato punito ugualmente pur in carenza motivazionale, se non quella, non provata, di non aver compilato l’apposito modulo che, invece, è stato compilato ma, inspiegabilmente, risulta smarrito dall’ufficio (ove non ci sono iscritti al COISP ….!). “Dura lex sed lex!” Ma quale legge? Quella della prevaricazione impunita e del terrore? Ma del terrore di chi se stiamo parlando di dipendenti la cui anzianità di servizio contiamo in decenni? Il risultato vero è che, dall’avvento del dottor ROSSI quale dirigente, i dati produttivi della Sezione Polstrada di Arezzo si sono ridotti fortemente: evidente risultato, a parere del COISP, di incapacità gestionale della dirigenza e di carenza di quelle doti che dovrebbero contraddistinguere un Comandante di uomini. Due pesi e due misure, anticipavamo prima. Si, perché a fronte di tanta severità verso gli iscritti al COISP, consta una grande disponibilità nei confronti di alcuni del rimanente personale, una disponibilità talmente incondizionata dall’essere totalmente slegata dal rispetto delle regole e del tutto indifferente ai danni prodotti anche economicamente all’erario. Sotto il profilo puramente formale, stupisce – ma forse no – che il dottor ROSSI, così attento a tutte le lievi mancanze del personale iscritto al COISP, come sopra indicato ma si potrebbe allungare la lista a dismisura, consenta il non rispetto dell’orario contrattualmente previsto, adottato presso la Sezione, ad un Sostituto Commissario il quale arriva sovente, quasi ogni mattina, in orario diverso da quello previsto. Invece delle 08,00 arriva alle ore 08,15, 08,20, 08,10 eccetera, registrando tale orario di ingresso nel foglio ingresso/uscita. Per carità, lo stesso Sostituto Commissario non ruba nulla andando via alle ore 14,15, 14,20, 14,10 eccetera ed ugualmente registrando tale orario di uscita nel foglio ingresso/uscita, ma non ci risulta che il Sostituto Commissario sia equiparabile ad un Primo Dirigente: l’orario è orario e, come tale va rispettato da tutti senza essere interpretato. Il bello della cosa è che il dottor Rossi, TUTTI I GIORNI, sigla per conferma il foglio ingresso/uscita, avallando tale comportamento contrario alle norme. Grandioso esempio dell’assunto mutuato da una famosa canzone.. “e questa è casa mia e qui comando io”. Questa Segreteria intende evidenziare che il comportamento tenuto dal dottor ROSSI non è stato influenzato positivamente neppure dagli eventi che hanno portato ad un interessamento di codesta Segreteria Nazionale e del Dipartimento a seguito di quella che appare ancora più evidentemente essere stata una vendetta contro questa O.S. e cioè lo spostamento del Segretario Provinciale Alessandro CHIUPPI ad altro incarico. Vendetta che continua ad essere posta in essere nonostante la lettera diretta alla nostra Segreteria Nazionale con la quale il dottor ROSSI aveva affermato che il CHIUPPI sarebbe tornato nel proprio ufficio non appena avesse terminato un compito assegnatogli (verificare i materiale presenti in ufficio) e nonostante che lo stesso Pagina | 9 Segreteria Nazionale Via Farini, 62 - 00186 Roma Tel. +39 06 48903773 - 48903734 Fax: +39 06 62276535 [email protected] - www.coisp.it COISP · COORDINAMENTO PER L’INDIPENDENZA SINDACALE DELLE FORZE DI POLIZIA Ministero, con nota 557/RS/557/RS/75/8/F del 11 febbraio scorso si fosse impegnato in tal senso recependo le assicurazioni ricevute dal funzionario. Ebbene, ad oggi il lavoro di verifica svolto dal CHIUPPI è giunto da tempo a termine ma non solo egli non è stato rimesso al suo posto, ma il dottor Rossi ha anche direttamente detto al nostro Segretario Provinciale Generale Iuri MARTINI di aver già pronto un altro compito per il predetto, sempre all’interno dello stesso Ufficio Automezzi. Inutile dire che stupisce tutta questa improvvisa attenzione verso il settore motorizzazione, per quanto necessaria, quando si pensa che il consegnatario è andato in pensione da circa 2 anni ed il dottor ROSSI non ha mai inteso preoccuparsi prima di tale delicata situazione; tanto delicata, come dimostrano anche i numerosi ammanchi di materiale rilevati e segnalati dal nostro Quadro Sindacale e sui quali si fa riservare di tornare ad interloquire dettagliatamente. Tutto ciò premesso, poiché gli interventi effettuati, lungi dal produrre risposte positive, hanno ingenerato evidentemente nel funzionario reazioni di intolleranza cui hanno fatto seguito politiche gestionali addebitabili anche a quello che a questa O.S. appare uno spostamento sul livello personale del disagio del dottor ROSSI - il quale, se da un lato ha inteso perseverare ingiustificatamente nel mancato rispetto di norme ed accordi, d’altro canto ha posto in essere comportamenti personali reattivi incompatibili con il ruolo istituzionale rivestito - in data 12 febbraio scorso, questa Segreteria Provinciale ha interrotto i rapporti con il V.Q.A. Alessandro ROSSI e rimette a codesta Segreteria Nazionale ogni intervento che riterrà opportuno adottare. Nondimeno questa Segreteria non può non evidenziare che la gravità delle argomentazioni sopra espresse testimonino, oltre ogni dubbio, la perdita della necessaria obiettività ed imparzialità del dottor Alessandro Rossi che, anche per aver posto in essere evidenti comportamenti di ingiustificabile rivalsa, pare aver perso la necessaria serenità istituzionale essendo rimasto vittima di un evidente coinvolgimento emotivo sul piano personale. E’ nell’interesse anche dell’Amministrazione, pertanto, che si segnala che la rottura creatasi con questa Segreteria non pare avere più margini di risoluzione. Codesta Segreteria Nazionale vorrà informare di tutto quanto precede il Dipartimento della P.S., significando a questo che il ripristino di una situazione di ordinaria legalità non può che realizzarsi mediante l’allontanamento di citato funzionario dalla sede di Arezzo. Come detto, tale lettera veniva consegnata al dirigente del Compartimento Maurizio GELICH ma questo probabilmente nemmeno la leggeva. Di certo non ha posto in essere alcuna azione per impedire il protrarsi della situazione di assoluta illiceità denunciata presso la Polstrada aretina. Con il dott. GELICH, tuttavia, si teneva un nuovo incontro in data 5 giugno 2014 a margine di una “verifica” della contrattazione decentrata della Polstrada di Arezzo, che lo stesso aveva presieduto. Ad apertura di tale incontro il citato dirigente teneva a precisare che il COISP era l’unico Sindacato che si lamentava del dott. Alessandro ROSSI. Il COISP di Arezzo, presente anche il nostro Segretario Nazionale BOGNANNO, mostrava la propria noncuranza riguardo l’affermazione del funzionario e, dati alla mano, testimoniava che gli atteggiamenti ed i comportamenti messi in atto dal dott. ROSSI hanno ingenerato un meccanismo inutile, dannoso e senza precedenti di caccia alle streghe tra il personale. Sono state quindi riproposte al Dott. GELICH le questioni già evidenziate con la nota scritta datata 22 febbraio 2014 (quella sopra integralmente riportata) e tale funzionario, nei cui confronti è stato duramente stigmatizzato il fatto che lo stesso non aveva posto in essere alcuna azione in ordine alle questioni segnalate, in quanto forse convinto – ma sbagliava!! – che il trascorrere del tempo avrebbe portato questa O.S. a lasciar correre, si è stavolta impegnato a dare immediate risposte sulle varie questioni, puntualizzando anche che nell’eventualità di un suo imminente trasferimento, sulle cose su cui non sarebbe potuto intervenire per mancanza di tempo, avrebbe dettagliatamente riferito al suo successore. Alcuni giorni dopo, come peraltro richiesto dallo stesso dirigente, il nostro Segretario Generale Provinciale di Arezzo chiamava il Compartimento di Firenze, apprendendo, dall’addetta alle relazioni sindacali, che il dott. GELICH si trovava in congedo straordinario per trasferimento ….. e tale trasferimento ancora non era stato fatto!!! Pagina | 10 Segreteria Nazionale Via Farini, 62 - 00186 Roma Tel. +39 06 48903773 - 48903734 Fax: +39 06 62276535 [email protected] - www.coisp.it COISP · COORDINAMENTO PER L’INDIPENDENZA SINDACALE DELLE FORZE DI POLIZIA In data 12 giugno 2014 le Segreterie Provinciali di Arezzo del COISP, SIULP, SAP, SIAP, UGL, rappresentative del 94,77% dei poliziotti aretini, inviavano la seguente lettera al menzionato dirigente del Compartimento: Preg.mo Dott. Gelich, in più occasioni ci siamo trovati costretti a denunciare le condotte fin troppo autoritarie poste in essere dal Dirigente della Polizia Stradale di Arezzo dott. Alessandro Rossi, condotte che i nostri iscritti non riescono più a tollerare. Auspicavamo che il tempo e talune nostre prese di posizione portassero consiglio a tale funzionario ma abbiamo dovuto prendere atto che la lontananza di questi dal personale, dai loro diritti, dal rispetto delle norme contrattuali, è anzi sempre più marcata ed evidenzia una convinzione oltremodo dispotica di rappresentare l’Amministrazione. Non è nostra intenzione continuare a permetterlo. Con la presente siamo quindi a chiederLe un urgentissimo incontro e siamo sin da ora costretti a rappresentarLe che laddove Lei non volesse o non riuscisse a riportare su un piano di assoluta normalità la funzionalità della Polizia Stradale di arezzo, non esiteremo a rivolgerci in altre sedi, non mancando di rendere pubblici determinati comportamenti che riteniamo del tutto lontani dai principi e valori della Polizia di Stato. Si rimane in attesa di cortese riscontro. Non ci ha mai fatto paura dover affrontare da soli le varie battaglie. A quanto pare, però, adesso, anche altri Sindacati si sono accorti della condotta inaccettabile del dott. ROSSI. Le “paure” del dott. GELICH, che pensava che solo il COISP si lamentava del dott. ROSSI, svanivano quindi nel nulla! Tutto ciò premesso, nell’interesse di tutti e dell’Amministrazione intesa nella sua interezza organizzativa, fin troppo ultimamente bersagliata da attacchi mediatici tendenti al suo scientifico discredito, al fine di evitare che le situazioni sopra riportate solo in via riassuntiva debbano trovare ulteriore e più precisa connotazione che obblighi al successivo interessamento di diverse Autorità, sicuramente competenti alla valutazione dei fatti stessi, Le chiediamo, Signor Capo della Polizia, di intervenire con la più grande fermezza nei confronti di tutti gli attori che in questa vicenda hanno avuto parti degne di altri scenari che nulla dovrebbero condividere con la nostra Polizia di Stato. Le chiediamo di tener conto della totale, preordinatamente attendista condotta del dirigente del Compartimento di Firenze, sempre informato compiutamente dei fatti e del tutto incurante di essi. Le chiediamo di inviare immediatamente una ispezione presso la Polizia Stradale Aretina, che possa direttamente accertare i fatti da noi descritti ed aiutarLa a valutare integralmente la condotta del Dottor ROSSI, il quale non potrà sicuramente mai più rimanere nella sede di Arezzo senza che ogni suo singolo comportamento al di fuori della norma non trovi la più pronta reprimenda di questa O.S., la cui più grande attenzione non verrà mai più meno fino a quando detto funzionario rimarrà in sede. In attesa di cortese urgente riscontro, Le invio i più cordiali saluti. Il Segretario Generale del Co.I.S.P. Franco Maccari Pagina | 11
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