PERIODICO DI INFORMAZIONE DELLA COMUNITÀ CRISTIANA DI SANTA MARIA IN DOMNICA ALLA NAVICELLA GENNAIO FEBBRAIO 2015 www.santamariaindomnica.it SENZA DIO NON C’È PACE Pubblichiamo due interventi di Papa Benedetto XVI e Papa Francesco sul rapporto tra violenza e religione come aiuto alla riflessione di tutti in seguito ai tragici fatti di Parigi. BENEDETTO XVI, Discorso ai rappresentanti delle religioni riuniti ad Assisi, 27 ottobre 2011 La critica della religione, a partire dall’illuminismo, ha ripetutamente sostenuto che la religione fosse causa di violenza e con ciò ha fomentato l’ostilità contro le religioni. Che qui la religione motivi di fatto la violenza è cosa che, in quanto persone religiose, ci deve preoccupare profondamente. Vediamo la religione come causa di violenza anche là dove la violenza viene esercitata da difensori di una religione contro gli altri. I rappresentanti delle religioni convenuti nel 1986 ad Assisi intendevano dire – e noi lo ripetiamo con forza e grande fermezza: questa non è la vera natura della religione. È invece il suo travisamento e contribuisce alla sua distruzione. Come cristiano, vorrei dire a questo punto: sì, nella storia anche in nome della fede cristiana si è fatto ricorso alla violenza. Lo riconosciamo, pieni di vergogna. Ma è assolutamente chiaro che questo è stato un utilizzo abusivo della fede cristiana, in evidente contrasto con la sua vera natura. Il Dio in cui noi cristiani crediamo è il Creatore e Padre di tutti gli uomini, a partire dal quale tutte le persone sono tra loro fratelli e sorelle e costituiscono un’unica famiglia. La Croce di Cristo è per noi il segno del Dio che, al posto della violenza, pone il soffrire con l’altro e l’amare con l’altro. Il suo nome è “Dio dell’amore e della pace” (2 Cor 13,11). È compito di tutti coloro che portano una qualche responsabilità per la fede cristiana purificare continuamente la religione dei cristiani a partire dal suo centro interiore, affinché – nonostante la debolezza dell’uomo – sia veramente strumento della pace di Dio nel mondo. Se una tipologia fondamentale di violenza viene oggi motivata religiosamente, po- nendo con ciò le religioni di fronte alla questione circa la loro natura e costringendo tutti noi ad una purificazione, una seconda tipologia di violenza dall’aspetto multiforme ha una motivazione esattamente opposta: è la conseguenza dell’assenza di Dio, della sua negazione e della perdita di umanità che va di pari passo con ciò. I nemici della religione – come abbiamo detto – vedono in questa una fonte primaria di violenza nella storia dell’umanità e pretendono quindi la scomparsa della religione. Ma il “no” a Dio ha prodotto crudeltà e una violenza senza misura, che è stata possibile solo perché l’uomo non riconosceva più alcuna norma e alcun giudice al di sopra di sé, ma prendeva come norma soltanto se stesso. Gli orrori dei campi di concentramento mostrano in tutta chiarezza le conseguenze dell’assenza di Dio. L’assenza di Dio porta al decadimento dell’uomo e dell’umanesimo. PAPA FRANCESCO, Discorso ai leaders delle altre religioni e denominazioni cristiane, Viaggio in Albania, 21 settembre 2014 L’Albania è stata tristemente testimone di quali violenze e di quali drammi possa causare la forzata esclusione di Dio dalla vita personale e comunitaria. Quando, in nome di un’ideologia, si vuole estromettere Dio dalla società, si finisce per adorare degli idoli, e ben presto l’uomo smarrisce sé stesso, la sua dignità è calpestata, i suoi diritti violati. Voi sapete bene a quali brutalità può condurre la privazione della libertà di coscienza e della libertà religiosa, e come da tale ferita si generi una umanità radicalmente impoverita, perché priva di speranza e di riferimenti ideali. I cambiamenti avvenuti a partire dagli anni ’90 del secolo scorso hanno avuto come positivo effetto anche quello di creare le condizioni per una effettiva libertà di religione. Ciò ha reso possibile ad ogni comunità di ravvivare tradizioni che non si erano mai spente, nonostante le feroci persecuzioni, ed ha permesso a tutti di offrire, anche a partire dalla propria convinzione religiosa, un positivo contributo alla ricostruzione morale, prima che economica, del Paese. In realtà, come affermò san Giovanni Paolo II nella sua storica visita in Albania del 1993, «la libertà religiosa […] non è solo un prezioso dono del Signore per quanti hanno la grazia della fede: è un dono per tutti, perché è garanzia basilare di ogni altra espressione di libertà […] Niente come la fede ci ricorda che, se abbiamo un unico creatore, siamo anche tutti fratelli! La libertà religiosa è un baluardo contro tutti i totalitarismi e un contributo decisivo all’umana fraternità» (Messaggio alla nazione albanese, 25 aprile 1993). Ma subito bisogna aggiungere: «La vera libertà religiosa rifugge dalle tentazioni dell’intolleranza e del settarismo, e promuove atteggiamenti di rispettoso e costruttivo dialogo» (ibid.). Non possiamo non riconoscere come l’intolleranza verso chi ha convinzioni religiose diverse dalle proprie sia un nemico molto insidioso, che oggi purtroppo si va manifestando in diverse regioni del mondo. Come credenti, dobbiamo essere particolarmente vigilanti affinché la religiosità e l’etica che viviamo con convinzione e che testimoniamo con passione si esprimano sempre in atteggiamenti degni di quel mistero che intendono onorare, rifiutando con decisione come non vere, perché non degne né di Dio né dell’uomo, tutte quelle forme che rappresentano un uso distorto della religione. La religione autentica è fonte di pace e non di violenza! Nessuno può usare il nome di Dio per commettere violenza! Uccidere in nome di Dio è un grande sacrilegio! Discriminare in nome di Dio è inumano. E poi, vorrei accennare ad una cosa che è sempre un fantasma: il relativismo, “tutto è relativo”. Al riguardo, dobbiamo tenere presente un principio chiaro: non si può dialogare se non si parte dalla propria identità. Senza identità non può esistere dialogo. Sarebbe un dialogo fantasma, un dialogo sull’aria: non serve. Ognuno di noi ha la propria identità religiosa, è fedele a quella. Ma il Signore sa come portare avanti la storia. Partiamo ciascuno dalla propria identità, non facendo finta di averne un’altra, perché non serve e non aiuta ed è relativismo. 1 COSA RESTA DEL RAPPORTO NELL’ERA DI FACEBOOK Sono tanti i genitori, e lo saranno sempre di più, che si chiedono cosa significhi educare i propri figli ad avere un rapporto costruttivo ed umano con le tecnologie. Per venire incontro a questa esigenza la nostra comunità ha voluto invitare, nell’ambito degli incontri su “Il compito di educare” presso il Centro, LUIGI BALLERINI, psicoanalista e scrittore. Di seguito riportiamo l’articolo che il sito centriculturali.org ha pubblicato in merito. Ballerini parte da una osservazione: il virtuale dei social affascina ragazzi e adulti perché sembra mantenere tre grandi pro-messe: che ci sia sempre qualcuno lì pronto ad ascoltarti, che si possa sempre essere altrove, che non si sia mai soli. “To Siri with love”. Inizia così Luigi Balllerini, psicoanalista e scrittore, citando un articolo del New York Times, in cui la mamma di un bambino autistico scrive al sistema di risposta elettronico Siri ringraziandolo perchè sta aiutando suo figlio a comunicare. Come cambiano i nostri rapporti ora che siamo perennemente connessi, sempre in contatto coi social, ora che i nostri figli hanno lo smartphone o l’ipad a quattro anni? Ovviamente le tre promesse hanno una realizzazione illusoria, ottengono dei surrogati di risposte. Ma questi sono surrogati fasulli di risposte a delle domande vere, a dei bisogni esistenti. In che senso sono solo dei surrogati dei rapporti? Innanzitutto perchè sembrano più facili, sono immediati, non richiedono la mediazione della realtà, non esigono, come i rapporti reali, la mediazione, il compromesso, la negoziazione: ti prendo e ti mollo con un click. Rifacendosi alla sua grande esperienza con ragazzi, adulti, scuole, genitori, Ballerini chiarisce con molti esempi che cosa significa che la realtà e i rapporti reali esigano la mediazione, e come questo por-ti noi tutti ad imparare dalla realtà. “E’ più comodo disegnare sull’Ipad, così il bambino non sporca, non fa guai e con un click va tutto a posto.” gli ha detto una mamma una volta. Ma vuoi mettere quanto impara il bambino stendendo la pittura, sentendo la consistenza e l’odore della materia, magari provando ad asciugarsi le mani sulla tenda, sentendo il rimprovero e la spiegazione della mamma e imparando a rapportarsi alla realtà anche da questa esperienza? Non possiamo vivere di anacronismi: i ragazzi del 2014 non possono non fare i conti con la tecnologia (anche la scuola glielo chiede con i registri elettronici e gli ebook), e sarà sempre di più così. I genitori non devono essere ingenui: devono sapere quali strumenti mettono in mano ai figli, e quali sono i pericoli, soprattutto più piccoli. Ogni genitore deve decidere come vigilare, adottando le opportune misure. Ma non ci si può limitare a una pura posizione di controllo o negazione: la sfida col virtuale viene vinta nel reale. Tocca all'adulto proporre e offrire occasioni di esperienza nel reale che siano soddisfacenti e convincenti: aprire le case, favorire i luoghi di incontro reali (scuola, oratorio, squadra sporti-va…). Gli adulti per primi non devono avere paura della realtà. In quest'ottica il virtuale cessa di essere nemico e pericoloso, ma sa e può mettersi al servizio del reale, senza esserne alternativo. Sabato, 22 novembre 2014. Nella Sala-tendone del Centro Giovanile “Il Centro” a due passi da Santa Maria Maggiore a Roma, un’ottantina di adulti, giovani coppie, insegnanti, genitori (di quei ragazzini che intanto stanno vociando mentre giocano giù nel cortile) si ritrovano per il secondo appuntamento del ciclo “Il compito di educare”. Il ciclo si propone di mettere a tema l’educazione, aiutando i partecipanti a condividere le domande, a confrontarsi con esperienze positive già in atto (il primo incontro del ciclo, per dire, è stato con Wael Farouk e i suoi allievi). Così, condividendo i problemi che ogni genitore e ogni educatore incontra (cosa faccio con mio figlio che non studia? cosa faccio con mia figlia che sta tutto il giorno sulle chat? etc), ci si ritrova compagni di tanti colleghi, amici o conoscenti, e si è spinti a tentare insieme un giudizio critico e sistematico sulla realtà, compresa quella virtuale.… Il relatore è già noto a molti della platea, è già intervenuto alcune volte negli anni scorsi qui al Centro. Col tempo è La sfida del virtuale viene vinta dal reale. Ognuno si porta nata una bella amicizia, si respira un clima di stima e di a a casa stasera una rinnovata energia, una nuova curiosità reale desiderio di capire e di mettersi in discussione. di lanciarsi con speranza e gioia nella vita . “Cosa resta del rapporto nell’era di facebook?” (Teresa Succi) GLI INCONTRI DEL CICLO IL COMPITO DI EDUCARE SI SVOLGONO UNA VOLTA AL MESE PRESSO IL CENTRO GIOVANILE “IL CENTRO” DI VIA DELLE SETTE SALE 30. PER RIMANERE AGGIORNATI SUGLI APPUNTAMENTI DEI PROSSIMI MESI, CONSULTATE IL SITO www.ilsitodelcentro.it 2 STELLE DI SAN LORENZO PER I BAMBINI DELLE ELEMENTARI La compagnia delle Stelle di San Lorenzo si rivolge ai bambini delle elementari (dalla seconda elementare fino alla quinta) e vuole essere per loro l'occasione di conoscere Gesù e imparare la sua amicizia. Ci troviamo ogni sabato pomeriggio alle 16.30 presso il Cortile della Navicella (ingresso da villa Celimontana). Il pomeriggio finisce con la partecipazione alla Messa delle 19.00 presso la chiesa della Navicella. Ai bambini che chiedono di ricevere la Prima Comunione, noi chiediamo, dopo aver frequentato la Compagnia per almeno due anni, di seguire un breve corso di corso di catechismo per rileggere ciò che nella Compagnia hanno vissuto alla luce delle parole della Tradizione della Chiesa. Di seguito il calendario dei prossimi appuntamenti: SABATO 31 GENNAIO, 7 FEBBRAIO E 14 FEBBRAIO ci vediamo alle 16.30 presso il cortile della Navicella (alle 15.45 con i bambini che riceveranno la Prima Comunione) DOMENICA 22 FEBBRAIO ci sarà il ritiro di Quaresima. Orari e luoghi verranno comunicati via mail e sul sito degli avvisi. SABATO 28 FEBBRAIO ci vediamo alle 16.30 presso il cortile della Navicella (alle 15.45 con i bambini che riceveranno la Prima Comunione) INCONTRO PER TUTTI I GENITORI DEI BAMBINI SABATO 7 FEBBRAIO alle 17.00 presso il Salone parrocchiale della Navicella. Potete trovare tutti gli avvisi aggiornati sul sito del Centro www.ilsitodelcentro.it cliccando sul logo delle Stelle Per altre informazioni scrivere a [email protected] BARCA DI PIETRO PER I RAGAZZI DELLE MEDIE La compagnia della Barca di Pietro si rivolge ai ragazzi delle scuole medie ed è nata aiutarsi a vivere insieme a loro ogni aspetto della vita alla luce dell’amicizia con Gesù. Ci troviamo ogni sabato pomeriggio alle 16.00 presso il Centro (via delle Sette Sale 30). Il pomeriggio finisce con la partecipazione alla Messa delle 19.00 presso la chiesa della Navicella. Ci troviamo ogni giovedì pomeriggio dalle 15.30 alle 18.30 presso il Centro per il Curiosando (pomeriggio di studio insieme). Di seguito il calendario dei prossimi appuntamenti: GIOVEDÌ 29 GENNAIO ci vediamo dalle 15.30 alle 18.30 al Centro per il Curiosando (studio insieme). SABATO 31 GENNAIO ci vediamo alle 16.00 presso il Centro. dal 6 all’8 FEBBRAIO con i ragazzi che l’hanno chiesto, parteciperemo alla Promessa ad Orvieto. GIOVEDÌ 12 FEBBRAIO ci vediamo dalle 15.30 alle 18.30 al Centro per il Curiosando (studio insieme). SABATO 14 FEBBRAIO ci vediamo alle 16.30 presso il Centro. GIOVEDÌ 19 FEBBRAIO ci vediamo dalle 15.30 alle 18.30 al Centro per il Curiosando (studio insieme). SABATO 21 FEBBRAIO ci sarà il ritiro di Quaresima. Orari e luoghi verranno comunicati via mail e sul sito. GIOVEDÌ 26 FEBBRAIO ci sarà il Curiosando XL: alle 15.30 ci vediamo al Centro per studiare insieme. A seguire cena e serata. Termine previsto per le 21.15. Per partecipare alla cena portare 5 euro ed iscriversi entro lunedì 23 mandando una mail a [email protected] SABATO 28 FEBBRAIO ci vediamo alle 16.30 presso il Centro. INCONTRO PER TUTTI I GENITORI DEI RAGAZZI SABATO 31 GENNAIO alle 17.00 presso il Centro (via delle Sette Sale 30). Potete trovare tutti gli avvisi aggiornati sul sito del Centro www.ilsitodelcentro.it cliccando sul logo della Barca Per altre informazioni scrivere a [email protected] CENE E SERATE PER LE FAMIGLIE La prossime cene per il mese di febbraio sono fissate per SABATO 7 FEBBRAIO e SABATO 21 FEBBRAIO alle ore 20.00. Chi volesse partecipare deve mandare appena possibile una mail all’indirizzo [email protected] Indicando nome, cognome e numero dei partecipanti. 3 RAGAZZI DELLE SUPERIORI Ogni venerdì alle 14.30 pranzo insieme per i ragazzi delle scuole superiori (adesioni entro il mercoledì inviando mail a: [email protected]). Alle 15.30 incontro con ordine del giorno settimanale. Dal martedì al giovedì è possibile trovarsi al Centro per studiare dalle 15.00 alle 18.30. Sabato 31 gennaio, 14 febbraio e 28 febbraio alle 20.00 cena insieme, a seguire serata di giochi e canti. Per iscriversi alla cena (costo 5 euro) mandare una mail a [email protected] CENA PER GLI UNIVERSITARI GIOVEDÌ 19 FEBBRAIO alle 20.00 Cena al Centro per gli universitari. Per iscriversi mandare un mail a [email protected] ANNIVERSARI DI MATRIMONIO DOMENICA 10 MAGGIO alle 19.00 Celebreremo la S. Messa per le coppie degli sposi di cui ricorre il 5°, 10°, 15°, 20°, 25°, 30°,… anniversario di Matrimonio. Coloro che vogliono partecipare possono segnalarlo alla segreteria della parrocchia aperta negli orari che trovate qui sotto. GIORNATA PER LA VITA In occasione della Giornata per la Vita indetta dalla Conferenza Episcopale italiana, sabato 14 e domenica 15 febbraio 2015 verrà allestito un banchetto per la vendita di Primule (sabato alle ore 19.00, domenica alle ore 11.30 e alle ore 19.00). I fondi raccolti saranno devoluti al Segretariato Sociale per la Vita Onlus (servizio di aiuto alle donne in gravidanza perché possano accogliere il loro bambino concepito e farlo nascere). Dal 2010 il punto di Solidarieta Condividere propone la raccolta mensile di generi alimentari di prima necessità. I prodotti raccolti sono poi consegnati come pacco alimentare a persone, famiglie ed enti che vengono così concretamente raggiunti dalla luce della carità di Cristo. PROSSIMA GIORNATA DI RACCOLTA* Sabato 7 e domenica 8 febbraio * la raccolta si effettua nel portico antistante la Chiesa il sabato dalle 18.30 alle 20, la domenica dalle 10.30 alle 12 e dalle 18.30 alle 20. PRODOTTI CHE RACCOGLIAMO Biscotti, Caffè, Carne in scatola, Farina, Fette biscottate, Formaggio grana, Legumi in scatola (fagioli, lenticchie, ceci, piselli, soia), Olio di oliva, Olio di semi, Omogeneizzati (di verdure, carne, frutta, formaggio), Orzo, Pasta, Pelati e passata di pomodoro, Riso, Tonno in scatola, Zucchero. BASILICA PARROCCHIALE DI S. MARIA IN DOMNICA ALLA NAVICELLA Via della Navicella 10, 00184 Roma. tel. 06.77.07.67.94 mail: [email protected] sito: www.santamariaindomnica.it Parroco: don Sergio Ghio - Viceparroco: don Luca Speziale La Segreteria è aperta dal lunedì al venerdì 8.30-12.30; 16.30-19.00. Sante Messe Adorazione eucaristica Festivi: 9.30; 11.30; 19.00 il primo lunedì del mese Feriali: 8.00; 19.00 (sabato 8.30) alle 18.00 UFFICIO CERIMONIE 06-77.20.26.85 per la prenotazione di cerimonie (matrimoni, battesimi, anniversari) e la richiesta di certificati l’ufficio è aperto MARTEDÌ DALLE ORE 18.00 ALLE ORE 20.00 SABATO DALLE ORE 09.00 ALLE ORE 11.00 Si raccomanda il rispetto dell’orario di apertura. Per offerte a favore della Parrocchia e delle sue opere è possibile: - Rivolgersi direttamente ai sacerdoti - Utilizzare le cassette in chiesa - Effettuare un bonifico bancario sul conto corrente intestato a “Parrocchia S. Maria in Domnica”, codice IBAN IT76L 05216 03207 0000 0000 3879 SI RICORDA CHE NESSUNO È AUTORIZZATO A RACCOGLIERE OFFERTE IN NOME E PER CONTO DELLA PARROCCHIA 4
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