Belfiore VOI Belfiore VOI Settembre 2014 NEWS Belfiore X Voi vi invita alla serata pubblica Bilancio di metà mandato VENERDì 10 OTTOBRE 2014, ore 20.45 Aula Magna delle Scuole Medie - Via degli Alpini - Belfiore Ampliamento Maxi Di: si poteva ottenere di più Molti introiti per il Comune, rimangono dubbi su posti di lavoro ai belfioresi, viabilità, impatto ambientale Rendering della rotonda di Via Cicogna estratto dalla Relazione tecnica. Non c’è traccia della torre alta 30 metri... segue a pag. 2 www.belfiorepervoi.it 2 | Belfiore VOI NEWS segue da pag. 1 È giunta alla fase conclusiva una delle opere che più ha impegnato l’amministrazione nel corso del mandato: l’ampliamento dello stabilimento Maxi Di s.r.l. di Viale del Lavoro. La materia è molto complessa e difficile da illustrare in poche righe. Cerchiamo di chiarire i punti principali. La domanda di MAXI DI Con il Piano degli Interventi approvato il 24.9.2013 il Comune di Belfiore ha accolto la domanda di ampliamento presentata dalla MAXI DI s.r.l. La proposta di accordo (Scheda n. 9) presentata in Consiglio Comunale nel marzo 2013 prevede la trasformazione in area produttiva di una superficie di circa 180.000mq, con edificazione su 90.000mq, per consentire “la realizzazione del programma di ampliamento del centro di distribuzione della società MAXI DI, motivata dalla volontà di concentrazione di tutta l’attività aziendale, comprensivo delle lavorazioni, con assunzione di personale”. Le osservazioni di Belfiore per Voi Belfiore per Voi ha presentato osservazioni alla proposta di MAXI DI. In particolare abbiamo richiesto: a) più garanzie sulle ricadute dell’ampliamento su viabilità e traffico pesante già dalla fase di cantiere; b) più chiarezza sui livelli occupazionali derivanti dall’ampliamento; c) più chiarezza sulle opere compensative e/o monetizzazioni; d) che il Sindaco e la Giunta assicurassero il pieno rispetto ambientale e paesaggistico dell’insediamento proposto. Vista dell’insediamento da Via Linale. Si vede il magazzino robotizzato di 30 metri. L’accordo approvato La domanda veniva approvata nel settembre 2013 con alcune prescrizioni: - veniva fissata un’altezza massima per il magazzino robotizzato in metri 30,00 (si ricorda che il Regolamento Edilizio prevede un’altezza massima per gli edifici produttivi di metri 12,50); - veniva richiesta la presentazione, unitamente al Piano attuativo, di uno studio sulla viabilità sin dalla fase di cantiere; - venivano prescritte “misure di mitigazione per un suo idoneo inserimento nel contesto”. Cosa prevede il progetto? Il progetto finale prevede la costruzione di un capannone industriale di circa 80.000mq alto 14 metri destinato a lavorazione di prodotti ortofrutticoli, sezionamento e pre-incarto carni, lavorazioni di gastronomia e formaggi, manipolazione e confezionamento di prodotti ittici e di un magazzino robotizzato di 7800mq alto 30 metri. Sono previsti l’ampliamento della rotatoria di Viale del LavoroVia San Francesco e la costruzione di una strada interna di accesso allo stabilimento. Proviamo a valutare aspetti positivi e negativi dell’opera. ASPETTI POSITIVI ü risorse per il Comune: MAXI DI s.r.l. dovrà versare al Comune di Belfiore € 836.000 per il cambio della destinazione d’uso (accordo perequativo) ed € 732.000 per monetizzazione delle superfici cedute. Ancora da chiarire gli importi dovuti per oneri di urbanizzazione (vedi sotto); ü se saranno confermati (e fatti rispettare…) gli attuali divieti di circolazione su Via Porto e su Viale del Lavoro, il traffico pesante in ingresso ed in uscita dall’impianto dovrebbe transitare su Via Castelletto e quindi sulla Nuova Porcilana, senza ricadute sul centro abitato; ü si prevede un potenziale aumento occupazionale; la relazione stima l’impiego di circa 420 addetti, ma non vi è alcuna garanzia dei posti di lavoro riservati ai belfioresi. ASPETTI NEGATIVI ûrilevante impatto ambientale, derivante dalla edificazione di un’area di 90.000 mq, dall’elevazione di una torre alta 30 metri e dal notevole aumento dell’inquinamento da traffico pesante: lo studio della viabilità commissionato da MAXI DI prevede nell’ora di punta un traffico di 89 veicoli pesanti/ora e 120 auto/ora; û incertezza sulla natura e sull’ammontare degli oneri di urbanizzazione, non indicati nella convenzione ed il cui calcolo è stato rinviato al futuro rilascio del Permesso di Costruire. Il calcolo degli oneri dipende dalla natura produttiva o commerciale dell’insediamento. Gli Belfiore VOI NEWS | 3 oneri per insediamento produttivo ammontano a circa la metà di quelli per insediamento commerciale ed in quest’ultimo caso sarebbero dovuti anche contributi sul costo di costruzione pari al 7% del preventivo. Tra le due ipotesi è in gioco una differenza di qualche milione di Euro. Ad oggi non risulta ufficialmente che cosa deciderà l’Amministrazione, ma si capisce come siano ben diversi gli interessi del privato e quelli del Comune; û l’amministrazione non ha preteso alcuna opera compensativa, con l’unica eccezione del prolungamento della pista ciclopedonale della lottizzazione Serega lungo Via San Francesco e Viale del Lavoro fino all’ingresso del Campo Sportivo e di parcheggi per auto e camion (precisamente 23 posteggi per camion, ma non pare che tale numero sia congruo rispetto all’afflusso di veicoli nel nuovo insediamento). Ad esempio si sarebbero potuti chiedere la realizzazione di un asilo nido aziendale, di un’area verde attrezzata oppure un contributo per l’ultimazione della Scuola Materna. Considerazioni finali L’ampliamento è una grande occasione per il paese di Belfiore. Riconosciamo che il potere contrattuale dell’amministrazione di un Comune così piccolo sarebbe stato in ogni caso scarso rispetto alla quarta realtà commerciale della provincia di Verona, con un fatturato 2012 di 1,7 miliardi di Euro. Tuttavia riteniamo che il Sindaco in primis e la maggioranza tutta avrebbero dovuto tenere in maggiore considerazione le prerogative dei belfioresi. Non può bastare la promessa generica di nuove assunzioni o di mirabolanti opere compensative, che poi non sono state richieste, a giustificare qualsiasi tipo di intervento. In troppe occasioni si è avuta l’impressione che l’insediamento dovesse procedere senza incontrare alcuno ostacolo, e che questo fosse l’unico vero obiettivo dell’amministrazione comunale. Tanto per fare un esempio, lavori di getto di calcestruzzo sono iniziati nell’area del magazzino robotizzato già il 26 agosto, senza che ci risulti il rilascio di alcun Permesso di Costruire nè fossero stati pagati i relativi oneri. Noi pensiamo che in una situazione di grave crisi economica gli investimenti si devono attrarre e non respingere: tuttavia dovere dell’amministrazione è garantire un equilibrato sviluppo della comunità, che tenga insieme le esigenze economiche e la qualità della vita, dell’ambiente e del territorio. Forse non ha giovato la irrisolta situazione di conflitto di interesse che anche in questo ambito coinvolge l’amministrazione. L’impressione è che la Giunta dovesse districarsi tra diversi interessi confliggenti, tra i quali quello dei belfioresi era forse solo uno dei tanti da tenere in considerazione. Alessio Albertini e Gianfranco Danese Planimetria dall’alto del nuovo complesso. COME SPENDERE I SOLDI Belfiore deve fare un uso intelligente e lungimirante delle massicce entrate derivanti dall’ampliamento Brendolan. Queste risorse vanno investite per creare ulteriore ricchezza e benessere e non sperperate con scelte improduttive. Riteniamo che ci siano alcune scelte da privilegiare. Innanzitutto una cospicua riduzione dei mutui (oggi l’esposizione complessiva è di circa 1,5 milioni), al fine di allentare la morsa del patto di stabilità. Va intrapresa una seria politica di incentivo al recupero e ristrutturazione degli immobili: ciò consentirebbe all’edilizia di ripartire ed al paese di abbellirsi e ammodernarsi. Va ultimato il piano rialzato della Scuola Materna. Infine le tasse comunali vanno mantenute ferme o ridotte, se consentito dai vincoli di bilancio. www.belfiorepervoi.it 4 | Belfiore VOI NEWS Un piano degli interventi fallito Previsto molto residenziale, resterà quasi tutto non attuato Il piano degli interventi presentato dal Sindaco per l’approvazione nel 2013 prevede tre nuove zone residenziali per circa mq 50.000. Si tratta: a) dell’area tra Via Veneto e il depuratore; b) dell’area nell’angolo tra Viale del Lavoro e Viale del Commercio; c) dell’area a fianco di Via Piave. Il totale della superificie da lottizzare è enorme: una dimensione pari a quella della lottizzazione Serega che sta procedendo molto lentamente ed è ancor oggi in gran parte non edificata. A Belfiore non servono case nuove, ma vanno sistemate quelle esistenti Il Piano degli interventi prevede che nelle aree da lottizzare arrivino altri 556 abitanti rispetto agli attuali 3.077. Considerato anche il completamento della lottizzazione Serega l’amministrazione consente di costruire case per altre circa 1.000 persone oltre gli abitanti attuali. Peccato che l’ISTAT preveda che la popolazione di Belfiore nei prossimi 10 anni non crescerà. Non si prevede un aumento dell’immigrazione straniera, nè che arrivino a Belfiore persone dai paesi vicini, visti i prezzi eccessivamente elevati degli immobili a Belfiore. La stessa redistribuzione di popolazione già residente, per la quale sarebbe sufficiente il recupero dell’esistente e non nuove costruzioni, non comporta aumento di popolazione e già oggi è comunque impedita dai prezzi del mercato belfiorese: sono infatti numerose le giovani famiglie costrette ad andare a vivere lontano da Belfiore. Un Piano degli Interventi fallito La decisione di rendere edificabili aree per ulteriori 50.000 mq è incomprensibile ed ingiustificata sotto tutti i punti di vista. Innanzitutto sotto quello economico: con l’attuale crisi era prevedibile una difficoltà o scarso interesse del privato a lottizzare le aree. Infatti delle tre aree destinate a residenziale, soltanto per una di esse, quella tra Viale del Lavoro e Viale del Commercio, è stata presentata dai proprietari richiesta di accordo. In sostanza la pianificazione dell’amministrazione (costata quasi 30.000 euro) è stata quasi inutile perchè si sapeva che non c’erano le condizioni economiche per far partire le lottizzazioni. Come è possibile che l’amministrazione abbia inserito aree nel piano degli interventi senza avere la sicurezza che i proprietari avrebbero dato seguito alla domanda? Quindi il Piano degli interventi non farà ripartire il mercato immobiliare e non consentirà di far diminuire i prezzi delle case. Dal punto di vista ambientale questo Piano consuma la quasi totalità del terreno edificabile previsto dal PAT. Manca inoltre ogni misura di sostegno alla riconversione e riqualificazione urbana, per non parlare della bioedilizia o dell’urbanistica partecipata, secondo le migliori esperienze che molti Comuni italiani hanno realizzato. La nostra proposta Innanzitutto occorre incentivare il recupero dell’esistente rispetto alla costruzione di nuove case, specialmente oggi che il Comune ha le risorse per farlo. Al limite, come abbiamo già scritto un anno fa, si poteva individuare un’area di piccole dimensioni, da suddividere in lotti di medio-piccola pezzatura e da vendere a prezzi calmierati. Ciò avrebbe consentito da un lato ai giovani belfioresi di radicare la loro famiglia in paese, dall’altro di creare un effetto concorrenza in grado di far ripartire il mercato immobiliare e le numerose attività edilizie ed impiantistiche ad esso legate. Era dello stesso avviso anche il Sindaco, quando nel giugno 2011, subito dopo essere stato eletto, affermava in un’intervista a L’altro Giornale: “Intendo sviluppare questa tematica nel corso del mandato, valutando due opzioni: l’acquisizione di un terreno nel patrimonio comunale e la successiva trasformazione, oppure, usando gli strumenti della nuova legge urbanistica, cercare di ottenere tramite accordi tra pubblico e privato dei lotti a prezzo agevolato.” La realtà invece è andata nella direzione opposta, la stessa già intrapresa nel recente passato a Belfiore. Le nostre proposte di modifica sono state respinte e il Piano è stato approvato con i voti di tutti i consiglieri di maggioranza e del consigliere della Lega Nord. Alessio Albertini e Alberto Lovison Ripresa aerea del territorio di Belfiore Belfiore VOI NEWS | 5 Centrale idroelettrica: via al cantiere Resta il mistero sulle entrate per il Comune Sono finalmente iniziati i lavori di costruzione della centrale idroelettrica sull’Adige. Secondo le previsioni ufficiali i lavori dovrebbero durare 18 mesi. Chi costruisce e gestisce l’impianto? L’autorizzazione è stata ricevuta dalla società EN.IN ESCO, che nel giugno 2013 è stata acquisita al 100% da AGSM Verona s.p.a. Amministratore unico di ENIN è stato nominato Paolo Paternoster, che è pure presidente di AGSM. In sostanza sarà AGSM a curare la costruzione e la gestione dell’impianto. “8%: un accordo che non ha nessun altro Comune veronese e veneto” D. Pagangriso (L’Arena del 18.8.2011) Il cantiere: riflessi sul traffico Per la costruzione della centrale saranno scavati 30.000 metri cubi di terra, dei quali 20.000 trasportati altrove. Da tempo abbiamo chiesto all’amministrazione di fare in modo che i camion per il movimento terra creino il minor disagio e danno possibile sia alle strade che alla viabilità del paese. ENIN si è impegnata a ripristinare l’argine sul quale transiteranno i camion, come confermato dall’ing. Rossato nel corso della riunione pubblica dell’agosto 2011 (L’Arena 18.8.2011) Un’opera eccezionale, ma quanto incassa il Comune? La centrale sull’Adige è un’opera eccezionale, perchè produce energia pulita, con un impatto ambientale praticamente inesistente e porta risorse al Comune. Anche per questo abbiamo presentato diverse interrogazioni e sollecitazione per far sì che i lavori partissero quanto prima possibile. ENIN ha già versato nel dicembre 2013 il primo anticipo di € 100.000. Altri due anticipi dello stesso importo dovranno essere versati nel 2014 e nel 2015. Ricordiamo che ENIN dovrà versare al Comune di Belfiore l’8% del fatturato lordo e dei certificati verdi per i primi 15 anni, mentre per i successivi l’8% del solo fatturato lordo. Questa percentuale è stata più volte sbandierata dal Sindaco come un risultato eccezionale ottenuto dalla precedente amministrazione (la Convenzione è del 2006). A dire il vero noi siamo sempre stati prudenti rispetto a tutte queste mirabolanti dichiarazioni, da un lato perchè i progettisti ci tenevano a precisare che “la normativa in materia non prescrive alcunché e non obbliga i privati a versare nulla all’ente pubblico” (intervista all’ing. Cherubini, L’Arena del 2.4.2009), dall’altro perchè i gestori di altri impianti simili solitamente riconoscono importi inferiori ai Comuni. I nostri dubbi a quanto pare erano fondati perchè AGSM avrebbe già scritto al Comune di non riconoscere la Convenzione a suo tempo stipulata da EN.IN. e di voler versare soltanto il 4,5% anzichè l’8% come pattuito. In sostanza una stima di 200.000 € all’anno invece dei 350.000€ previsti. Ancora un intreccio di interessi La questione diventa a questo punto delicata perchè in sostanza il Sindaco dovrà confrontarsi con ENIN-AGSM per far rispettare la convenzione sottoscritta dal Comune. Ci risulta che il Comune, sia a livello formale che informale, abbia fatto valere la Convenzione e si sia mantenuto fermo sulla pretesa dell’8%. Così dovrà essere. Ci risulta tuttavia che il Sindaco, quale privato cittadino, sia in affari con AGSM per la costruzione di un’altra centrale idroelettrica nel comune di Dolcè. Non abbiamo alcun elemento per dubitare del rigore del nostro primo cittadino, tuttavia è significativo che sulle due opere più importanti di questa amministrazione (ampliamento Brendolan e centrale idroelettrica) esista un oggettivo intreccio tra gli interessi del Comune di Belfiore e quelli personali del Sindaco. A. A. www.belfiorepervoi.it 6 | Belfiore VOI NEWS Nuova scuola dell’infanzia Dallo scorso novembre i bambini sono entrati nella nuova scuola, che su una superficie di 1560 mq può accogliere fino a 150 alunni nella materna e 38 nel nido. La precedente struttura era stata chiusa nel maggio del 2009 perché dichiarata inagibile (nonostante quasi 300.000 euro spesi sul vecchio edificio nel 2003) e in questi anni è stata completamente ricostruita, ampliata e modernizzata. I lavori, primo e secondo stralcio, sono costati circa 1,5 milioni di euro per il completamento della struttura e del piano terra dell’edificio, utilizzato da materna e nido. Ci auguriamo che siano soddisfatte le attese di genitori e insegnanti, oltre ovviamente a quelle dei piccoli, che negli ultimi anni si sono dovuti adattare a soluzioni di ripiego e a spazi limitati. Purtroppo non esistono tempi certi per il completamento del primo piano, dove dovrebbero essere ricavate alcune sale civiche, molto attese dalle associazioni di Belfiore. Il piano triennale 2014-2016 stima un costo di altri 940.000 euro per completare l’opera (con una lievitazione rispetto ai 750.000 già previsti) da finanziare in due anni tra il 2014 ed il 2015. L’edificio quindi verrà a costare almeno 2,4 milioni di euro. Il Piano triennale individua nel 2° trimestre 2014 l’inizio dei lavori, che ad oggi però non ci risultano iniziati. Alessandro Trevisan Argine di Bionde: pista ciclabile? Il tratto di argine di circa 3 km che collega via Porto con la località “Torrione di Bionde” è un percorso ciclabile e pedonale. Lo ha stabilito la delibera del Consiglio Comunale n. 14 del 28 giugno 2002. Purtroppo abbiamo ricevuto numerose lamentele da parte di cittadini che segnalano il continuo passaggio di automobili sull’argine, creando rischio e disagio a pedoni e ciclisti. Con una mozione proposta da Belfiore per Voi e approvata all’unanimità ad aprile 2014, il Sindaco e la Giunta Comunale si sono impegnati a migliorare la segnalazione del percorso e a studiare in tempi brevi una soluzione per far rispettare il divieto di transito sul percorso ciclabile e pedonale, fatti salvi ovviamente i frontisti. L’estate ormai è finita, speriamo che prima della prossima siano mantenute le promesse. Belfiore VOI NEWS | 7 Bilancio di previsione: luci e ombre Le ingenti entrate dovranno essere spese bene e non sperperate Il bilancio di previsione 2014 presenta numeri da capogiro. Le enormi entrate previste dagli oneri di urbanizzazione fanno del nostro Comune un’isola a dir poco felice in un panorama desolante. Le entrate più rilevanti (6 milioni di euro in totale) sono costituite da tributi (1 milione di euro), da contributi e trasferimenti (126.000 euro), da oneri di urbanizzazione (2,5 milioni). Le previsioni di spesa/investimenti più importanti sono: - 1 milione di euro per estinzione mutui - 470.000 euro per completamento della Scuola dell’infanzia (altri 470.000 euro sono previsti per il 2015) - 260.000 euro per trasferimenti all’Unione dei Comuni (+47.000 euro rispetto al 2013) - 154.000 euro per consulenze tecniche a professionisti - 200.000 euro per mantenimento delle scuole elementari e medie - 200.000 euro per la costruzione di marciapiedi in Via Argine Maronari - 120.000 euro di illuminazione pubblica Gli elementi positivi di questo bilancio sono: ü riduzione cospicua dei mutui, che consente di alleggerire notevolmente i vincoli del patto di stabilità; ü l’investimento per il completamento del primo piano della Scuola dell’infanzia, che dovrà essere cantierato il prima possibile; ü la scelta di utilizzare parzialmente gli oneri di urbanizzazione per le spese correnti, così da mantenere inalterata la pressione fiscale; Gli elementi che non ci convincono: û il piano triennale delle opere, il documento che dovrebbe descrivere le intenzioni dell’amministrazione, è quasi completamente da rifare (vedi box sotto); û va chiarito il motivo dell’aumento del 20% dei trasferimenti all’Unione dei Comuni: occorre tenere l’attenzione costante sul rapporto tra qualità dei servizi resi dall’Unione (Polizia Locale, servizi sociali in particolare) e costo degli stessi; û non si intravede nessuna idea innovativa di incentivo o di investimento sul tema delle smart cities, dell’edilizia sostenibile, di miglioramento estetico del paese. Enrico Albertini Piano triennale: speriamo sia una bufala Il Piano Triennale delle opere, si sa, viene considerato come il libro dei sogni irrealizzabili. Quando però un Comune si trova ad avere parecchie risorse da spendere, il Piano Triennale diventa l’unico elemento dal quale capire dove vuole andare l’amministrazione e non può essere sottovalutato. Ecco, nel 2014 (e siamo ormai a settembre) si prevede di iniziare il piano rialzato della Scuola Materna (470.000 euro), i lavori del fondo “Cava Moneta” (130.000 euro) e di realizzare i marciapiedi in Via Argine Maronari (300.000 euro). Nel 2015 si prevede di ampliare la palestra (595.000 euro), di asfaltare strade (120.000 euro), di ultimare la scuola materna (470.000 euro) e il fondo “Cava Moneta” (200.000 euro). Nel 2016 infine si intende realizzare il campo di allenamento sintetico (300.000 euro), il primo stralcio della pista ciclabile Greenway (150.000 euro) e… tenetevi forte: la casa di soggiorno per anziani (2milioni)!!! Basta ricercare su Google “crisi casa di riposo” e si capisce come in tutto il nord Italia ormai le case di riposo siano in grave difficoltà per mancanza di richieste a causa delle rette insostenibili. Lo conferma anche un articolo del Corriere del Veneto del 16 settembre 2014. Riteniamo che le risorse a disposizione del Comune devono essere investite per creare ricchezza e non semplicemente spese, come abbiamo scritto più volte in questo numero di BelfioreXVoi news. www.belfiorepervoi.it 8 | Belfiore VOI NEWS A cura di Alessandro Trevisan UN minut , una notizia 2. GIOCO D’AZZARDO È stata approvata all’unanimità la mozione proposta da Belfiore per Voi che impegna il nostro comune ad aderire al Manifesto dei Sindaci a contrasto del gioco d’azzardo e a promuovere la raccolta di firme a favore della proposta di legge popolare che vuole riordinare la normativa sui giochi con vincite in denaro. 3. SICUREZZA DEL PONTE SUL CANALE S.A.V.A. La strada “della Bova”, che collega Belfiore ad Albaro, passa al di sopra del canale S.A.V.A. e del fiume Adige. Con una mozione Belfiore per Voi ha segnalato il degrado delle protezioni metalliche su entrambi i lati del ponte sul canale S.A.V.A., probabilmente installate più di 50 anni fa e mai più manutenute. La mozione voleva impegnare il Sindaco e la Giunta ad intervenire per una verifica e la immediata messa in sicurezza del ponte, oltre a sollecitare la Provincia di Verona per l’installazione di nuove barriere. Il Sindaco ha spiegato che non è chiaro se la competenza della manutenzione spetti alla Provincia o ad Enel ed in definitiva ha proposto di approvare solamente l’invio di un sollecito alle sedi opportune. 4. FUORI I CAMION DAL CENTRO ABITATO La Provincia, con ordinanza n° 60 del 25 febbraio 2014, ha vietato ai mezzi superiori a 2,3m di larghezza il transito sulla strada provinciale 39/b della Bova, a causa della larghezza ridotta della carreggiata. Il provvedimento, recepito con ordinanza del Comune di Belfiore, di fatto libera il centro abitato dai mezzi pesanti, fatta eccezione per i frontisti, i mezzi agricoli e gli autobus. Ora che i cartelli sono stati installati devono essere assicurati i controlli affinché il divieto sia fatto rispettare. 5. ACQUEDOTTO Sono iniziati un anno fa i lavori di realizzazione della nuova rete idrica di Belfiore. L’opera è realizzata da Acque Veronesi e ormai dovrebbe essere ultimata. Il costo complessivo è di 2 milioni 850 mila euro, di cui 1 milione finanziato dalla Regione Veneto che sarà impiegato per realizzare i 9km di collegamento all’acquedotto di San Bonifacio. Gli allacciamenti avverranno in un secondo momento e non saranno obbligatori: “chi vorrà potrà allacciarsi avendo garanzie sull’acqua potabile, oppure potrà rimanere con il proprio pozzo”, affermava il Sindaco in sede di presentazione dell’opera. 6. INFORMAGIOVANI Grazie all’iniziativa di Belfiore per Voi anche Belfiore ha un nuovo sportello Informagiovani. Il servizio, gestito dall’Unione di Comuni “Verona Est”, è attivo con sede in Biblioteca (via degli Alpini) il Mercoledì dalle ore 16:00 alle ore 18:00. (Tel: 0456145020 - e-mail: [email protected]) Riteniamo che l’amministrazione potrebbe impegnarsi maggiormente per pubblicizzare e promuovere la fruizione del servizio offerto. 7. LA BIBLIOTECA DI BELFIORE DIVENTA PROVINCIALE A partire da quest’anno la Biblioteca di Belfiore aderisce al Sistema Bibliotecario della Provincia di Verona. La convenzione tra Comune e Provincia stabilisce degli obblighi reciproci, tra cui orari minimi di apertura, per garantire un servizio di qualità. Si tratta di un passo importante, che inserisce la Biblioteca in una rete coordinata a livello provinciale, con un catalogo collettivo e accessibile online (OPAC) e rende possibile il prestito interbibliotecario. Committente responsabile: Alessio Albertini - Foto di 3V 1. INCENERITORE CÀ DEL BUE Con una serata pubblica nel 2013 abbiamo portato per primi a Belfiore la discussione sul tema dell’inceneritore di Cà del Bue, che ci riguarda da vicino visto che in linea d’aria dista soltanto 10km. In seguito con un’importante mozione abbiamo espresso la nostra contrarietà alla realizzazione di un progetto antieconomico e potenzialmente dannoso per la salute. Ad aprile di quest’anno siamo tornati alla carica con un’interrogazione affinchè il Sindaco e la Giunta prendessero una posizione chiara contro il progetto che consideriamo definitivamente un male non necessario. Oggi l’opera è seriamente messa in dubbio perché l’azienda spagnola Urbaser, che ha vinto l’appalto, sembra intenzionata a rinunciare al progetto se non saranno erogati i contributi statali Cip 6. Per dire l’ultima parola si attende l’esito del ricorso che Agsm ha presentato al Consiglio di Stato, ma sono minime le speranze che venga accolto.
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