Rassegna stampa 19 marzo 2014

Mercoledì 19 marzo 2014 il Giornale dell’Umbria
www.giornaledellumbria.it - [email protected] - Spedizione in abb. post. D.L. 353/03 (Conv.L.46/04) art. 1 comma 1, DCB - Fil. Perugia - Euro 1,10
Templari, un caso
ancora aperto
I legami con Perugia
in un convegno
Unicredit: decine di posti per giovani
La Polizia di Stato cerca 650 agenti under 30
Pubblico e privato, le offerte in tutta la la regione
DA PAGINA 33 A PAGINA 47
BENE PAGINA 59
Anno XV numero 77
In abbinamento obbligatorio con il Sole 24 Ore a 1,10 euro
La black list delle tasse,
i Comuni “tartassoni”
L. PARTENZI PAGINE 28-29
La Finanza a Terni
Dramma a Spoleto
Contrabbando
di gasolio
Palazzina in fiamme, il garage
trappola mortale per un anziano
Sigilli a una raffineria,
due arresti e 13 denunce
Aldo Marinucci, di 83 anni, ha tentato invano
di rifugiarsi in una nicchia: il fumo lo ha soffocato
SCHILLACI PAGINA 23
Cronache
E45 colabrodo,
indaga
la Procura
FIORUCCI PAGINA 4
Broker morto,
disposta
l’autopsia
PAGINA 13
Perugia, altri
controlli sulle
case “hard”
PAGINA 10
FRATEPIETRO PAGINA 18
Studenti cinesi,
un Collegio
a Perugia
Il progetto lanciato durante la visita
alla Stranieri della donna più ricca della Cina
G. CASTELLINI PAGINE 8-9
UNIVERSITÀ STRANIERI
«Spese folli? Macché»
Corte dei conti, Giannini spiega:
«È solo un affitto mancato»
Trasporti locali, oggi lo stop
Sciopero: bus e treni garantiti
solo in alcune fasce orarie,
la mappa dei possibili disagi
FIORUCCI PAGINA 10
PER LE FAMIGLIE UMBRE
Affitti, aiuti per 1,5 milioni
Dalla Regione fondi per 73 Comuni
che cofinanziano il contributo
BORRELLI PAGINA 30
PAGINA 5
Elezioni
ADRENALINA
Perugia: centrodestra
su Zaganelli. Terni:
cattolici spina del Pd
UNIVERSITÀ: CHE SIA
LA “SVOLTA BUONA”?
BURATTINI, CARDUCCI PAGINE 6 E 21
Berlusconi
La Cassazione
conferma: 2 anni
di interdizione
PAGINA 25
di MARCELLA CALZOLAI
è la data: 25 marzo. Ed è
un punto fermo per il parto
del nuovo consiglio di amministrazione dello Studium. Il senato, quel giorno, è chiamato a eleggere i cinque membri interni del cda,
scegliendo tra la rosa dei dieci (...)
C’
SEGUE A PAGINA 63
Mercoledì 19 marzo 2014 il Giornale dell’Umbria
EFFICIENZA ENERGETICA
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umbria
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Altri quattro milioni per i Comuni
Regione, quadruplicato il plafond
per i progetti di riduzione dei consumi
di elettricità negli edifici pubblici
di ANDREA LUCCIOLI
PERUGIA - Molto più di una semplice operazione contabile. La Regione ha infatti “potenziato” il fondo destinato agli interventi per migliorare l’efficienza energetica per
i Comuni umbri con altri 4 milioni.
In pratica è stato quadruplicato il
fondo a disposizione per gli interventi che riguarderanno edifici
pubblici non residenziali. La decisione è stata presa nell’ultima riunione della Giunta Marini. Le nuove risorse “rimpolpate” permetteranno di far scorrere la graduatoria
con i progetti che sono già arrivati a
Palazzo Donini e quindi permettere
l’avvio di ulteriori interventi di cui
beneficeranno tutti, dalle Amministrazioni ai cittadini. Al momento,
con il primo milione e mezzo di euro già assegnato - hanno spiegato
dall’assessorato all’Ambiente guidato da Silvano Rometti - sono stati
finanziati i progetti di Torgiano,
Magione, Sant’Anatolia di Narco,
Trevi e Perugia.
I progetti già finanziati. Il Comune di Torgiano (278.276,75 euro
di contributo) realizzerà l’intervento di riqualificazione energetica del
Palasport comunale, i Comuni di
Sant’Anatolia di Narco (300.000) e
di Magione (253.872) hanno previsto la riqualificazione energetica
dei rispettivi palazzi comunali,
mentre i Comuni di Trevi e di Perugia hanno in progetto interventi di miglioramento
dell’efficienza
energetica di edifici
scolastici tra cui il
polo scolastico di
Trevi (280.714,87)
È la percentuale di riduzioe la scuola dell'infanzia di Ramazzane dei consumi di elettricino (225.576,24).
tà che deve essere garan«Attraverso il bantita dall’inter vento
do - ha spiegato Roda finanziare
risorse messe
metti - si sono rese
sul piatto, invefruibili le risorse dispoce, non sono altro
nibili nell’ambito dell’atfondi europei inizialtuale programmazione dei
fondi europei assegnati all’Umbria mente previsti per una misura che
per il periodo 2007-2013 e, con- poi non è stata più attuata. Così la
temporaneamente, si è anticipata Regione ha deciso di riposizionare i
anche quella che sarà l’azione cen- 4 milioni di euro sul fondo per l’eftrale della strategia regionale per la ficientamento energetico.
Destinatari e interventi. I destiprogrammazione 2014-2020, che
vedrà la promozione dell’efficien- natari del finanziamento, va preciza energetica e la riqualificazione sato, sono le amministrazioni codegli edifici pubblici anche attra- munali che, sia in forma singola che
verso un utilizzo intelligente associata che hanno presentato prodell’energia e una valorizzazione getti per la riqualificazione energedelle fonti rinnovabili». Le nuove tica degli edifici e per gli impianti
-20%
Bolletta energetica “light” per i
Comuni virtuosi
grazie ai fondi
regionali
di immobili pubblici esistenti con
destinazione d’uso non residenziale, cui sono stati associati interventi
complementari per l’installazione
di sistemi di produzione di energia
da fonti rinnovabili, che dovranno
garantire all’edificio una riduzione
del fabbisogno annuo di energia
primaria non inferiore al 20% rispetto al consumo precedente l’intervento. Quadruplicando le risorse, fanno sapere dalla Regione, la
portata dell’intervento si amplia in
maniera consistente a beneficio dei
Comuni che possono così alleggerire la loro “bolletta energetica”.
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umbria
Un tratto della E45
Buche E45, indaga la Procura
SUPERSTRADA COLABRODO
Inchiesta dei magistrati aretini dopo gli esposti di un comitato di cittadini
e del consigliere umbro della Lega, Cirignoni, sui lavori per 20 milioni
PERUGIA - Lavori, investimenti
milionari per ovviare a buche e disagi. Ma il problema non si risolve,
anzi. Incidenti, forature e guasti ai
vicoli si ripetono. La protesta degli
automobilisti, confluita anche in
gruppo su Facebook, è diventato un
esposto alla Procura della Repubblica di Arezzo, a cui ha fatto seguito quello del consigliere regionale
umbro della Lega Nord, Gianluca
Cirignoni (nella foto). Due esposti
per un’indagine della magistratura
toscana che vuole fare luce sugli interventi previsti per la E45, in particolare quelli sulla tratta San Giustino - Pieve Santo Stefano. Nella
parte che attraversa la Valtiberina
umbro toscana, da due anni l’intervento deve essere completato, ma, i
risultati, secondo quanto raccolto
negli esposti, non si vedono. Da qui
la richiesta del rappresentate di Palazzo Cesaroni che venga fatta luce
sull’avanzamento delle opere, a
fronte del consistente intervento
economico. Una richiesta che gli
aderenti al comitato di automobilisti ribadiscono nel nome della sicurezza di chi viaggia e della salvaguardia dei mezzi di trasporto, sottoposti a sollecitazioni eccessive.
Cirignoni, nel suo esposto in cui
fa riferimento all’articolo 432 del
codice penale, ovvero l’attentato alla sicurezza dei trasporti, che risale ad alcuni
mesi fa, racconta, in particolare, un episodio che lo ha
visto protagonista suo malgrado: «Il 14 ottobre 2013
stavo percorrendo la superstrada Orte/Ravenna (cosiddetta E45) in direzione sud.
«
Il lungo cammino
per diventare autostrada
PERUGIA - Il nodo manutenzione e quello “politico”
della trasformazione della E45 in autostrada. Con un
sistema innovativo per il pagamento del pedaggio niente caselli, ma pagamento “on line” - ma per i sostenitori della trasformazione, con una migliore gestione anche dal punto di vista degli interventi a sostegno di un’arteria nevralgica per l’Umbria e non solo. Come molti favorevoli, però, è ampio il fronte dei
contrari.
Il consiglio regionale, a febbraio, ha detto sì alla trasformazione, approvando la mozione firmata dai
consiglieri del Pd, Andrea Smacchi e Renato Locchi.
Secondo quanto aveva detto in aula, l’opera sarà
completata entro il 2021.
La partenza dei lavori, negli auspici del presidente
dell'Anas, Pietro Ciucci, dovrebbe essere entro l’anno. Il costo complessivo dell'opera è previsto intorno
ai 10 miliardi, due dei quali messi a disposizione dallo Stato, i restanti otto arriveranno dai soggetti privati
che poi, attraverso l’incasso del pedaggio, recupereranno, e remunereranno, l'investimento fatto.
L'autostrada in Umbria costerà 2 dei dieci miliardi
complessivi e ricalcherà per il 90 per cento il tragitto
attuale, «con poche richieste di variante a Narni e
Torgiano. La strada si allargherà di circa 3 metri, senza dunque un impatto rilevante sul territorio» ha spiegato in più occasioni l’assessore regionale ai trasporti, Silvano Rometti.
Sul viadotto compreso tra le entrate
di Pieve Santo Stefano sud e Madonnuccia a causa di un malfunzionamento improvviso dell’impianto
a gas, ero costretto a fermare l’autovettura lungo la corsia di marcia
normale, nei pressi di un restringimento della carreggiata, dovuto alla presenza di cartelli di segnalazione di fondo stradale irregolare. Sceso, potei notare, dopo il cartello di
interruzione, la presenza sulla corsia di marcia normale di una voragine senza fondo delle dimensioni
di circa 50 centimetri per 50, inoltre
osservando attraverso la voragine,
si poteva vedere chiaramente l’armatura in ferro del fondo stradale e
il terreno posto a circa
20 metri sotto». Quella
voragine, ricorda ancora il consigliere, nei
giorni precedenti, aveva provocato diversi
incidenti stradali, «con
gravi danni ad almeno
Ogni volta che sopravvivo alla
E45 mi sento un supereroe
Un post sulla pagina Facebook degli automobilisti
»
cinque veicoli».
Sul tratto, sottolinea ancora
l’esponente leghista nell’esposto,
erano da poco conclusi dei lavori
«per 19.997.316 euro». «Chiedo ci conclude l’esposto - di verificare
l’esistenza nell’ipotesi di specie
dell’eventuale sussistenza di estremi di reato, procedendo con gli opportuni provvedimenti nei confronti di chi si ritenga responsabile».
Gli umori di chi utilizza la via di
comunicazione si sintetizza nei diversi messaggi pubblicati nella pagina del gruppo: «Ogni volta che
sopravvivo alla E45 da Cesena verso Città di Castello mi considero un
supereroe».
Ora, sulla situazione, e sugli interventi per la tratta presa in esame
dagli esposti, si è accesa la luce della Procura della Repubblica di
Arezzo, che ha aperto un fascicolo,
al momento contro ignoti, avviando gli accertamenti relativi all’appalto dei lavori che ai disagi messi
in evidenza da chi ha dovuto fare i
conti con sospensioni, semiassi,
copertoni danneggiati a causa delle
condizioni della strada.
Da chiarire, ovviamente, quale
iter abbia affrontato il cantiere stradale, se il completamento degli interventi, per esempio, non sia dovuto, per esempio, a eventuali violazioni delle regole previste dal bando di appalto stesso.
Sulla E 45, l’Anas ha in previsione, proprio per la sicurezza, un insieme di interventi molto consistenti. Solo poche settimane fa, per
L’esposto
«Una voragine di mezzo
metro e molti incidenti
Eppure in quel tratto
dovevano essersi appena
conclusi degli interventi»
il tratto aretino, dal km 154,750 al
156,180, ha appaltato un intervento
di consolidamento di un viadotto
per 7,4 milioni di euro, 2,7 serviranno per ripristinare standard di sicurezza in seguito a emergenze e
incidenti.
L. F.
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umbria
AMMINISTRATIVE NEI PARTITI
Il blitzkrieg forzista sul dossier
candidature
Nel capoluogo si chiude
sul nome di Zaganelli,
a cascata la scelta
in tutti gli altri Comuni
di PIERPAOLO BURATTINI
PERUGIA - Se i potenziali alleati,
vedi gli alfaniani del Nuovo centrodestra, sono pure vissuti come potenziali avversari, è inutile ritrovarseli davanti al tavolo delle trattative
dandogli la possibilità di giocare le
loro carte e chiedere le loro “quote”:
meglio sfogliare un buon manuale di
tattica di combattimento e optare per
una sorta di blitzkrieg, che tradotto
significa forzare sui propri candidati
e costringere gli altri ad accodarsi.
A Foligno ha funzionato sulla
scelta di Stefania Filipponi e la stessa “misura” è andata in scena a Terni, dove però il Nuovo centrodestra
ha scelto Todini invece che Crescimbeni. Ma in casa forzista nessuno pare che sospiri di rimpianto, tantoché la strategia in parte è stata
adattata anche sul capoluogo: il nome dell’avvocato Corrado Zaganelli (pronte un paio di liste a sostegno
esterne ai partiti) è quello su cui tutti
i berlusconiani hanno forzato in
pressing e su cui gli alfaniani hanno
dato il via libera senza particolare
entusiasmo (almeno una parte di loro). Nella tortuosa partita, il giovane
coordinatore provinciale di Fratelli
Le scelte La platea forzista,
in primo piano
Nevi e Modena
d’Italia, Squarta, ha dato prova di
buone doti diplomatiche. «Chi non
ci sta, si assume l’onore di favorire i
grillini» è l’avvertimento forzista
spedito nelle ultime ore di trattativa
ai “cari amici” del Nuovo centrodestra. Se non salta tutto all’ultimo minuto, nei prossimi giorni la candidatura del professionista sarà presentata in pompa magna.
Certo è che nel quartier generale
azzurro berlusconiano ci hanno preso gusto ed è per questo che la strategia del blitz lampo sarà portato
avanti anche in altre zone come ad
esempio Spoleto, Umbertide, Marsciano e Castiglione del Lago. Il rischio dell’andata in ordine sparso
c’è, perché gli alfaniani fanno comunque resistenza. Ed è per questo
che nella città Ducale è alta la possibilità che alla fine ci scappi la spaccatura: il Nuove centrodestra a sostegno del candidato di “Rinnovamento”, Cardarelli, mentre Forza
Italia e Fratelli d’Italia dalla parte di
Petrini o dell’ex senatrice Urbani.
Con più possibilità per la seconda
che per il primo di spuntarla. Gli appelli all’unità, al di là delle apparenze, funzionano solo davanti a un dato prettamente numerico, altrimenti
la divisione sembra ormai essere
nell’ordine delle cose. Un notabile
forzista la spiega, ruvidamente, così, senza sfumature sentimentali:
«Noi puntiamo ad andare tutti insieme, ma senza farci imporre né tempi
né candidati; se l’unità c’è bene e se
invece qualcuno si ritrova da solo su
Le partite
A Spoleto
è soltanto
corsa a due
A Gubbio
Baldinelli
Socialisti, via alla lista con l’Unione civica
Perugia, 15 associazioni insieme per un unico progetto a sostegno di Wladimiro Boccali
di ANDREA LUCCIOLI
PERUGIA - Ufficialmente si è
trattato “solo” della presentazione
dell’Unione civica per Perugia.
Ovvero 15 associazioni civiche e
politiche cittadine che si sono
strette sotto un unico vessillo,
quello della «città che vogliamo»,
come hanno spiegato Simone Picotti, Stefano Feligioni, Angelo
Garofalo e Massimiliano Sirchi.
In realtà, però, la conferenza di
ieri a Palazzo dei Priori, non è stato
altro che il primo passo di un patto
già stretto con i Socialisti e riformisti. Non a caso in sala c’erano il
segretario regionale del Psi Aldo
Da sinistra,
Simone Picotti,
Stefano Feligioni, Massimiliano
Sirchi e Angelo
Garofalo
un altro candidato bene lo stesso». E
se è così, si capisce perché i forzisti
tentino di giocare in molti Comuni
di sponda in primo luogo con la truppa di Fratelli d’Italia. Così probabilmente avverrà a Marsciano sul nome di Pescatori, a Castiglione su
quello di Baiocchi e in quel di Gubbio su Baldinelli.
Nella Stalingrado dell’Umbria,
ovvero Umbertide, alla fine la partita della candidatura a sindaco se la
giocheranno Monni e Molinari, anche se la ricerca potrebbe approdare
anche fuori dalla stretta appartenenza di partito. «Chiusa la partita su
Perugia, vedrà, che il resto sarà più
facile». Il cronista prende nota. E allora, occhio, al blitzkriegdei forzisti.
Potenza, l’assessore regionale Silvano Rometti e il vicesindaco di
Perugia, Nilo Arcudi.
L’intesa già c’è: verrà creata
un’unica lista “mista” tra Socialisti e civici per sostenere la candidatura a sindaco di Wladimiro
Boccali. Un sostegno «critico e
propositivo», è stato detto ieri
mattina da Picotti, Feligioni, Sirchi e Garofalo, che hanno sottolineato poi la necessità di essere uno
strumento di interlocuzione diretta
con l’Amministrazione più efficace rispetto al “filtro” operato dei
partiti.
Le associazioni e i movimenti in
campo sono quelli che fanno parte
del laboratorio delle idee “Perugia
Europa 2020” e che adesso, insieme ai Socialisti, lavoreranno ad un
programma basato sugli elementi
raccolti negli incontri del laboratorio di idee.
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perugia
«Un collegio per gli studenti cinesi
alla Stranieri di Perugia»
Il progetto lanciato dal Rettore Giovanni Paciullo durante
la visita all’Ateneo di Chan Laiwa, la donna più ricca della Cina
2,3
L’INTERVISTA
In miliardi di
dollari, l’ammontare del
patrimonio
di Chan Laiwa
A tavola
con la “self
made woman”
25.000
G.C.
I RAPPORTI CINA-UMBRIA
PERUGIA - «Un fascino straordinario, un’emozione grandissima».
Non usa mezze parole, la signora
Chan Laiwa, nell’esprimere quello
che ha provato lunedì ad Assisi, dove si è recata subito dopo il suo arrivo. È rimasta impressionata dalla
bellezza della città e, afferma, «dal
suo ordine armonico». Ma soprattutto cita la visita alla Basilica di
San Francesco. Lei buddhista, è affascinata dalla figura del Poverello.
L’occasione per parlare con la donna più ricca della Cina è il pranzo
che si è tenuto presso le Cantine
Lungarotti di Torgiano. Al tavolo,
oltre alla signora e al cronista, il
professor Giancarlo Elia Valori
(«Lei è mio amico - gli dice a un certo punto Chan Laiwa - e una persona di straordinaria intelligenza. Lei
è un amico della Cina»), il marito e
la figlia della “self made woman”
cinese, Chiara Lungarotti e il direttore generale dell’Università per
stranieri, Cristiano Nicoletti.
Signora Chan Laiwa, lei è la
donna più in vista della Cina (sorride compiaciuta mentre le mostrano il titolo del Giornale
dell’Umbria di ieri, “Alla Stranieri la donna più ricca della Cina”)
e il suo patrimonio è il 15esimo del
mondo. Quale è il suo segreto?
«Il lavoro, la costanza e la pazienza. E l’amicizia, perché avere amici
sinceri è fondamentale. L’amicizia
per me è un valore assoluto. E Giancarlo Elia Valori (dice girandosi
verso di lui, ndr) è un mio carissimo
amico».
Lei domani (oggi, ndr) vedrà il
Papa. Cosa gli dirà?
«L’udienza che il Papa ha concesso grazie ai buoni uffici di Giancarlo Elia Valori, è di carattere privato.
Non ho alcun messaggio, né ufficiale, né ufficioso, da trasmettere».
Lei ha creato nel 1999 il prestigioso museo dedicato al famoso
sandalo rosso. Ne dicono meraviglie.
«Ne sono orgogliosa. Per comprenderlo, si deve visitare. La invito
a venire, mi lasci i suoi recapiti».
E il vino Rubesco Lungarotti
che ha davanti a sè?
«Non bevo vino, ma oggi l’ho fatto. Assaggiata questa delizia, credo
che dovrò imparare a berlo. Questo
prodotto (dice rivolgendosi a Chiara Lungarotti) è davvero eccellente.
In Cina dovrà avere più spazio di
quello che già oggi non abbia».
I metri quadri
del prestigioso
museo del
sandalo rosso
da lei creato
di GIUSEPPE CASTELLINI
PERUGIA - Quando entra nell’Aula Magna, 300 studenti cinesi
dell’Università per stranieri di Perugia scoppiano in un tripudio. Applausi scroscianti, grida, entusiasmo alle stelle. Un ingresso trionfale, quello di Chan Laiwa, la signora
più ricca della Cina (oltre 2,3 miliardi di dollari il suo patrimonio personale, secondo l’autorevole classifica di Forbes il quindicesimo nel
mondo). Accanto a lei il Magnifico
rettore dell’Università per stranieri,
Giovanni Paciullo, e Giancarlo Elia
Valori, importante figura della vita
economica italiana e uomo di grandi
relazioni internazionali, che ha reso
possibile la visita grazie alla fraterna amicizia con Chan Laiwa e la sua
famiglia. Insieme a loro Cristiano
Nicoletti, direttore generale della
Stranieri. In sala anche docenti e
personale amministrativo dell’Ateneo, oltre a varie autorità e a tanti
giornalisti. L’invito del Rettore Paciullo a Chan Laiwa è per conferirle
la “Medaglia d’oro Speciale”
dell’Università per stranieri
Presenti anche il marito della signora, notissimo attore cinese protagonista di un serial televisivo di
grande successo (alla sua comparsa
nell’Aula Magna sono saliti applausi e grida), e la figlia (non c’era il figlio, che Chan Laiwa ha indicato co-
«
Il giudizio
Questo
Ateneo?
Un’eccellenza
me suo erede nella gestione delle attività economiche).
L’Umbria è la prima tappa, e quella principale, della visita della “self
made woman” cinese. Una tappa
importante con due cardini: Assisi,
che la signora ha visitato lunedì, subito dopo il suo arrivo (è affascinata
dalla figura di San Francesco), e
l’Università per stranieri di Perugia.
Un Ateneo tra le eccellenze italiane
nel mondo che, grazie al progetto
italiano “Marco Polo”, accoglie
ogni anno circa 500 studenti provenienti dalla Cina. E che ora lancia il
progetto di un “Collegio Cina”, che
ieri il Magnifico Rettore Paciullo ha
presentato alla signora Chan Laiwa,
confidando che dalla collaborazione con il suo gruppo possa arrivare
una forte spinta di questa iniziativa,
che sarebbe uno snodo importante
nei rapporti tra cultura italiana e
quella cinese, oltre che capace di
aprire altre forme di collaborazione
sul piano economico e sociale.
«Il progetto di un collegio universitario per studenti cinesi nasce,
dunque, - ha detto il Rettore dall’esigenza di garantire a questi
giovani l’opportunità di trovare, in
una struttura immobiliare funzionale, integrata e moderna, la soddisfazione di tutte le loro esigenze, coerentemente con le peculiarità proprie della cultura cinese, al fine di
agevolarli e supportarli nell’esperienza di studio a Perugia».
«L’Università per Stranieri - è stato detto durante i discorsi ufficiali vuole sottolineare l’importanza di
questa visita, nella prospettiva di un
rinnovato sviluppo dei rapporti con
la Cina e il suo sistema universitario, riaffermandosi con un ruolo istituzionale di primo ordine nell’ambito della formazione linguistica
prevista dal Programma di formazione Marco Polo, progetto formativo rivolto agli studenti cinesi che intendono frequentare corsi di laurea e
di laurea magistrale presso le università italiane e dal Programma Turandot per le arti, la musica e il desi-
Ringrazio Giancarlo Elia Valori, mio grande amico, per aver
reso possibile questa visita
Chan Laiwa durante il suo discorso alla Stranieri
»
gn, che consente l’accesso alle istituzioni accademiche italiane di alta
formazione artistica e musicale».
Da parte sua, la signora Chan Laiwa si è detta «colpita per il ruolo di
primo piano che l’Ateneo ricopre
nell’ambito dei rapporti fra Italia e
Cina, dal un punto di vista formativo
e di sviluppo delle relazioni internazionali».
Emozionante il momento in cui a
Chan Laiwa (che, oltre ad essere
presidente del Fu Wah Group International, è anche membro del Comitato nazionale della Conferenza
consultiva politica del popolo cinese, una sorta di nostro Senato) è stata
conferita la “Medaglia d’oro Speciale” dell’Ateneo. A scaldare ancora di più la platea, poi, le parole di
Giancarlo Elia Valori, che ha sottolineato, oltre al ruolo di grande imprenditrice di Chan Laiwa, quello di
animatrice di importanti iniziative
culturali, sociali e filantropiche, definendola «la più conosciuta diplomatica culturale cinese».
Il Premio Il Rettore dell’Università per stranieri
di Perugia, Giovanni Paciullo,
consegna a
Chan Laiwa la
“Medaglia d’oro
Speciale”
dell’Ateneo
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perugia
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LE TAPPE
Due giorni intensi
sarà in udienza privata da Papa
Francesco. Benché buddhista,
Chan Laiwa è affascinata dalla figura di San Francesco.
La signora Chan lunedì ha visitato
Assisi, ieri la consegna del premio
a Palazzo Gallenga-Stuart. Oggi
LE PROSPETTIVE
Investimenti
in turismo
e cultura
Dall’altro in basso: foto di gruppo in
Ateneo; il marito di Chan Laiwa, noto
attore in Cina; l’intervento di Valori
La cena di gala al castello di Solfagnano
Ospite di Francesca e Paola Colaiacovo, la signora ha chiuso in bellezza la tappa umbra,
la più importante della sua visita in Italia. Con lei il marito, notissimo attore, e la figlia
PERUGIA - Finale in grande stile
della visita di Chan Laiwa in Umbria al castello di Solfagnano, dove si è svolta la cena di gala che ha
suggellato la visita in Umbria della donna più ricca della Cina, con
un patrimonio che è il quindicesimo nel mondo. Ospite di Francesca e Paola Colaiacovo, la signora
Chan Laiwa ha espresso parole di
grande ammirazione per il castello di loro proprietà, informandosi
sui particolari architettonici. Con
lei, ammirato, il marito, notissimo
attore in Cina. Presente alla cena
di gala anche il Rettore dell’Università per stranieri, Giovanni Paciullo. «Una visita indimenticabile, questa in Umbria - ha detto
Chan Laiwa -. Una terra davvero
bella, piena di spiritualità, di cose
antiche molto ben tenuto, come
anche questo affascinante castello».
La signora Chan Laiwa in tema
di arte e cultura ha il palato davvero fine, come dimostrano le tante iniziative da lei realizzate in Cina, a cominciare dal China Red
Sandalwood Museum, prestigioso museo dedicato al pregiato legno di sandalo rosso, che si estende su un’area di 25mila metri quadrati, dove ad oggi risiede. Figura
molto nota per la responsabilità
sociale e l’attività filantropica,
Chan ha donato 130 milioni di
yuan (lo yuan è la valuta cinese)
per le catastrofi avvenute nel
2005 e 265 milioni nel 2004, sempre in seguito alle catastrofi naturali.
La signora Chan Laiwa è discendente della nobile famiglia
Manchu 8Yellow Banner Clan).
Il commiato
«Grazie, grazie e ancora
grazie per avermi ospitato
in questa struttura»
Nella foto si riconoscono Chan Laiwa, il marito, Paola e Francesca Colaiacovo
Al castello di Solfagnano
Nasce nel palazzo d’estate a Pechino, un vasto complesso di laghi, giardini e palazzi, incluso dal
1998 nella lista dei siti Unesco patrimonio dell’Umanità. Crea
all’inizio degli anni Novanta il
Fuwah Group International, gruppo che opera principalmente nel
settore dell'immobiliare ma vanta
un portafoglio diversificato nei
settori dell'agricoltura, del turismo, dell'elettronica e dell’ospitalità.
«Grazie, grazie e ancora grazie», ha detto la signora a Paola e
Francesca Colaiacovo prima di
accomiatarsi.
PERUGIA - Ha promesso di
tornare in Umbria, la signora
Chan Laiwa. Perché le è piaciuta, perché vuole dare un mano al
progetto del “Collegio degli
studenti cinesi”, lanciato dal
Rettore dell’Università per stranieri, Giovanni Paciullo. Perché
con il suo occhio di imprenditrice ha notato che possono crearsi
buone occasioni per investimenti nel campo turistico. Con
un patrimonio di oltre 2,3 miliardi di dollari e un gruppo che
ha il suo “core business”
nell’immobiliare, ma estende il
suo raggio d’azione a molte altre attività, tra cui il turismo, la
signora potrebbe decidere di diversificare i suoi investimenti
guardando all’Italia e all’Umbria. Anche perché il crescente
numero di studenti universitari
cinesi della Stranieri potrebbe
rappresentare un “serbatoio” interessante da cui pescare quelle
professionalità in grado di interfecciare le attività in Cina con
quelle in Italia e in Europa.
SERVIZIO NECROLOGI
075 395041
075 395043
Il giorno 16 Marzo 2014, è mancato
all’affetto dei suoi cari il
PROF. DOTT.
PIETRO SABATINI
A tumulazione avvenuta ne danno il doloroso annun-
LE NECROLOGIE
SI RICEVONO
TUTTI I GIORNI
cio la moglie Anna Maria, i figli Silvia, Andrea, Laura e
Francesca, i generi, la nuora, i nipoti ed i parenti tutti.
Perugia, 19 Marzo 2014
FINO ALLE ORE 17,30
Mercoledì 19 marzo 2014 il Giornale dell’Umbria
foligno-gualdo-nocera
Piastra logistica,
via a settembre
IN BREVE
Il concerto
Calibro 35, venerdì
sera al Supersonic
FOLIGNO - È tutto pronto per
venerdì sera quando il Supersonic music club di Foligno accoglierà i Calibro 35, uno dei
gruppi protagonisti dello scenario alternative rock italiano
che dal 2007 ad oggi ha sfornato ben tre album e si appresta a
presentare in tour il quarto,
“Traditori di Tutti”, partendo
proprio dal club folignate. Una
delle poche date in Italia, visto
che il collettivo di artisti milanesi proseguirà per Ghent (Belgio), Parigi, Londra e Manchester.
Un appalto da 20 milioni di euro:
a giugno inizieranno gli espropri
Le ricadute occupazionali
di FRANCESCA PETRUCCIOLI
FOLIGNO - Finalmente si è arrivati al rush finale. Almeno così
sembra: la piastra logistica di Foligno potrebbe vedere la posa della
prima pietra a settembre. Ci sono
stati innumerevoli ritardi ma stavolta, pare, (il condizionale è d’obbligo) che ci siamo. Tutti gli adempimenti burocratici di competenza
del Comune di Foligno sono stati
effettuati e la “palla” passa alla regione che dovrà portare a termine
quanto è di sua competenza.
Ricordiamo che il progetto della
piastra logistica vede un appalto di
20 milioni di euro che era stato vinto da un raggruppamento temporaneo (Ati) di imprese umbre. Tutto
questo, di certo, avrà anche delle
ricadute occupazionali non indifferenti per tutto il territorio.
I progetti sono alla fase finale e,
quindi fra un paio di mesi, si provvederà ad effettuare gli espropri
previsti che serviranno per la rea-
Droga Arresto e denuncia
Spacciatore
consegnava dosi
a un altro pusher
ai domiciliari
FOLIGNO - Spacciatore consegnava marijuana ad un altro pusher detenuto ai domiciliari.
È stata questa la scoperta dei carabinieri fatta in un’abitazione
in pieno centro storico. I carabinieri si sono accorti del fatto durante un controllo di routine
presso l’abitazione del soggetto
sottoposto agli arresti domiciliari.
Il rinvenimento è avvenuto
dopo un allontanamento con fare sospettoso da parte di un giovane, poi identificato come E.C
classe 1995, alla vista della pattuglia. Il giovane, all’alt dei carabinieri, si è disfatto di una bustina di cellophane che conteneva 15 grammi di marijuana. È
seguita una perquisizione personale durante la quale è stato trovato un altro grammo di ecstasy.
Durante la perquisizione del suo
domicilio, è stato rinvenuto altro
materiale utile allo spaccio.
Il tutto è stato seguito da una
perquisizione anche nell’abitazione del soggetto già sottoposto
ai domiciliari, D.B., dove sono
stati ritrovati due grammi di marijuana che gli erano appena stati
consegnati dall’altro giovane.
E.C. è stato dunque sottoposto ai
domiciliari, mentre D.B. è stato
denunciato per aver contravvenuto a una prescrizione che gli
impediva di incontrare persone
diverse dai suoi familiari. E.C. è
stato rimesso in libertà (pena sospesa) perchè incensurato.
lizzazione della piastra logistica.
Un’infrastruttura, che gli imprenditori folignati aspettavano da
tempo, che si estenderà, come recita il progetto, per oltre 30 ettari e
sarà collegata direttamente alla rete viaria attraverso la statale 75
Centrale Umbra, riagganciandosi
alla statale Flaminia. E nel progetto si parla anche del supporto
dell’aeroporto folignate e della linea ferroviaria Orte-Falconara.
C’è da star sicuri che la realizzazione della piastra logistica avrà le
sue ricadute positive su Foligno,
sia in fase di costruzione sia, ov-
Gualdo Tadino
Bagno di folla
per la maialina Peppa Pig
Una piastra logistica per lo smistamento delle merci
viamente, quando finalmente entrerà in funzione. La piattaforma di
Foligno, aveva detto la presidente
Marini, «sarà cruciale per la sua in-
IN VIALE FIRENZE
Sventato un furto dal pastore tedesco
FOLIGNO - È stato più fortunato del suo vicino, il proprietario di una
villetta in viale Firenze: il suo pastore tedesco ha “convinto” i ladri
che hanno provato ad entrare in casa ma che hanno poi abbandonato
in fretta e furia, lasciando anche un cacciavite. Nella villetta accanto,
invece, il colpo è riuscito. Bottino magro, ma tanti danni.
Dagli ex grillini nasce
“Tadinati in Movimento”
Gualdo Tadino, sono undici le possibili liste in pista
GUALDO TADINO - C’è tempo
fino al 26 aprile per presentare le
candidature e, al momento, a
Gualdo Tadino è un fiorire di liste
elettorali. A sostegno della candidatura di Massimiliano Presciutti
(Pd), venerdì, ne sono state annunciate tre, lo stesso dovrebbe
essere in appoggio a Roberto
Morroni (centrodestra), due potrebbero presentarsi in favore di
Ermanno Rosi (Movimento 30
Aprile e lista civica “Sandra Monacelli”), almeno una uscirà dal
17
percorso intrapreso dall’Appello
per Gualdo (il 30 marzo si disputeranno le primarie tra Brunello
Castellani e Gianluca Graciolini),
e una lista per il candidato a sindaco dei 5 Stelle Stefania Troiani.
Nel centrodestra la partita potrebbe riaprirsi con la discesa in
campo anche del circolo “22 Dicembre”. Ma non finisce qui. Lunedì sera, è stata divulgata una nota con cui si dà notizia che sarà
della partita anche la lista civica
termodalità gomma-ferro, in
quanto ricade in un’area che rappresenta uno dei maggiori nodi
ferroviari dell’Italia Centrale e in
cui la componente “merci” è in
forte espansione grazie anche alle
attività del porto di Ancona,
del’'interporto di Jesi e di quello
previsto ad Orte».
Un iter complesso, dicevamo,
che giunge dopo diversi atti, non
ultimo quello dell’acquisizione
del parere sulla procedura di gara
da parte dell’Autorità di vigilanza
sui contratti pubblici.
Tadinati in Movimento, nata
«dalla scissione di un gruppo di
delusi dal locale Meetup Movimento 5 Stelle, persone che non si
riconoscono più nella linea politica del movimento capitanato da
Grillo; persone stanche di sentire
il terzo partito del paese dire no su
tutto, di sentire criticare senza costruire, indignate dalle continue
epurazioni di sapore dittatoriale».
Partendo da un’analisi sulla grave crisi economica, sociale e politica (commissariamento), i Tadinati ritengono che le ricette fin qui
proposte siano inadeguate. Capisaldi del movimento civico sono il
«rilancio culturale, la valorizzazione del turismo, la sicurezza», il
rilancio di immobili e aree «degradate» quali il centro promozionale della ceramica, Villa Luzi,
Santa Margherita e il Calai.
GUALDO TADINO - Un vero
e proprio bagno di folla per la
maialina più famosa del mondo
dei cartoon, Peppa Pig, star
d’eccezione dell’evento con il
quale il centro commerciale
Porta Nova di Gualdo Tadino
ha festeggiato, domenica il suo
quinto anniversario. Per l’occasione il pupazzo del noto
cartone animato britannico ha
sfilato davanti ai negozi del polo commerciale gualdese e
nell’area del superstore Conad,
fra gli organizzatori dell’evento, facendo numerose soste per
essere immortalata da genitori
e bambini.
Bevagna
Rubinetti all’asciutto
in centro storico
BEVAGNA - È prevista per
oggi la sospensione dell’erogazione dell'acqua in tutto il centro storico di Bevagna dalle
8,30 alle 16. Si avvertono i cittadini che subito dopo si avvertirà forte odore di cloro nell'acqua, dunque si provvederà a
una disinfezione supplementare nell'acqua distribuita. È consigliata la bollitura dell'acqua
utilizzata per uso alimentare
per le 24 ore successive alla
riapertura. Per informazioni rivolgersi allo 800
663036.
CHIARA GIOMBINI
La maggioranza reagisce : «È un attacco farneticante»
Nocera Umbra, il gruppo “Vivere Nocera” risponde a Pd e Progetto civico
di ALESSANDRO ORFEI
Sindaco e assessori della giunta nocerina
NOCERA UMBRA - «Comunicato farneticante e che descrive l’esatto contrario di quello che
è successo nell’ultimo consiglio comunale». Il
gruppo di maggioranza “Vivere Nocera” risponde con queste parole alla dura nota di Partito democratico e Progetto civico, che avevano
attaccato il sindaco, definendolo “podestà, al
quale la gestione della situazione è scappata di
mano”. Per la lista che sostiene il sindaco si tratta di un «tentativo di mistificare la verità e di
creare ad ogni costo il dubbio», che però «viene
respinto dal gruppo di maggioranza, sempre più
unito e compatto nell’interesse di Nocera e del
territorio».
Quindi si entra nel merito della situazione
contestata dall’opposizione, cioè la mancanza
del numero legale della maggioranza nell’ulti-
mo consiglio. «Nessun numero legale è mancato
- dice la maggioranza - e nessuna pratica presenta interrogativi poco chiari. Il punto all’ordine
del giorno contestato, che riguarda una sistemazione per gli impianti sportivi attesa da decenni,
è stato rinviato per motivi tecnici all’interno della pratica e non per chissà quali irregolarità. Tre
consiglieri sono dovuti uscire per motivi di parentela e il consigliere Tinti ha correttamente garantito il numero legale, permettendo il rinvio».
Per la maggioranza sarebbe stato sufficiente
«chiedere spiegazioni e il tutto si sarebbe potuto
risolvere perché frutto di un errore materiale che
nella trascrizione dell’atto invertiva la tipologia
dei terreni oggetto della permuta. Invece si è cercato il caso che nella pratica non esiste». La pratica comunque arriverà nella prossima riunione
del consiglio comunale, «dopo tanti anni, consentendo l’avvio dei lavori di ricostruzione»
Mercoledì 19 marzo 2014 il Giornale dell’Umbria
spoleto-valnerina
Agevolazioni
pure alle attività
delle frazioni
In Comune Un momento della riunione di ieri della commissione normativa
Piano regolatore generale vigente
come “Zona A”». Al di là della questione sulla sede legale o operativa,
che sarà affrontata domani dai
membri della commissione, una
polemica è nata perché il Prg vigente ora è quello del 1988 che comprende nella zona in questione anche quella della Posterna. Cosa che
ha fatto infuriare Antonio Cappelletti (Rinnovamento): «chi apre
un’attività in questa area, dotata di
parcheggi, non può avere gli stessi
benefici di una in piazza del Mercato».
Da più parti è stata chiesta chiarezza su vari aspetti ed alla fine sulle posizioni dell’assessore sono apparsi essere soltanto tre esponenti
del Pd (Tiberi, Tosti e Rutili), mentre critici sono stati Montesi (Pd),
Alleori (Psi) e i consiglieri di opposizione (Loretoni, Militoni, Profili
e Spedalieri). Il nuovo round è atteso per domani dalle 14,30 in poi.
La bozza del regolamento, no limiti d’età
di SARA FRATEPIETRO
SPOLETO - Agevolazioni economiche per chi aprirà nuove attività
commerciali ed artigianali non solo
nel centro storico del capoluogo ma
anche in quelli delle frazioni. Anche se alcuni dettagli restano da definire, l’impianto del regolamento,
al centro di una querelle politica la
scorsa settimana tra il capogruppo
socialista Enzo Alleori e l’assessore al bilancio Carlo Alberto Zualdi
(in quota “Spoleto sì”), finalmente
c’è ed è chiaro. E a breve l’atto per
regolamentare le agevolazioni dovrebbe essere approvato, anche se
rimane da discuterci ancora un po’
sopra.
Le tensioni politiche sembrano
essersi placate abbastanza, ma anche ieri la riunione della commissione normativa è stata piuttosto
animata. Dopo che i commissari
avevano sollevati molti dubbi sulla
proposta di regolamento approvata
dalla Giunta, a tempi record l’as-
sessore Zualdi ha riportato il documento, con alcune modifiche,
all’attenzione dei consiglieri comunali. Che ne hanno previste altre, ed altre ancora ne definiranno
domani, quando la commissione è
stata nuovamente convocata.
Per evitare che queste agevolazioni si trasformino in una «marchetta elettorale», come è stato evidenziato da più parti ieri, è stato deciso di non limitare il beneficio economico agli under 35 (requisito che
per tutta la mattinata è stato il punto
fermo di Zualdi, che poi ha dovuto
cedere), ma di aprirlo a tutti.
Le «agevolazioni fiscali e tributarie» verranno quindi concesse a
chi intenderà «realizzare nuove
idee imprenditoriali con sede ope-
rativa e/o unità locale nei centri storici del Comune di Spoleto, intendendo per essi l’area urbanisticamente perimetrata e classificata dal
L’APPUNTAMENTO
“Essere genitori”, oggi il terzo incontro
SPOLETO - Terzo incontro del
progetto “Essere genitori - spazi
per discutere e riflettere insieme”: l’appuntamento è per oggi
alle 17 al centro di documentazio-
19
ne “Il Guscio della Chicciola” di
viale Martiri della Resistenza
(presso l’asilo nido Il Girotondo).
L’appuntamento è organizzato
dal Comune di Spoleto e condotto
dallo psicologo Federico Fanelli,
si continuerà a parlare delle problematiche comunicative nella
relazione tra genitori e figli preadolescenti. La partecipazione è libera, ci sarà a disposizione anche
uno spazio gioco per bambini.
ARREDO URBANO, È TUTTO
SOSPESO A CAUSA DEL PRG
In discussione ieri in commissione
normativa c’era anche l’aggiornamento sul piano per l’arredo urbano, fermo praticamente da un paio
d’anni. L’assessore Margherita Lezi era pronta per dare finalmente
una sferzata alla pratica. Se ne è dovuta andare con un pugno di mosche: l’argomento è stato subito
rinviato, visto che finché non si approva l’eventuale sanatoria al Piano regolatore non si può far niente,
è tutto bloccato.
CASTEL RITALDI
Norcia Celebrazioni nel clou
Le manifestazioni più importanti
racchiuse in un’unica giornata
La Fiaccola
benedettina
oggi dal Papa
NORCIA - Arriverà oggi in Vaticano la Fiaccola benedettina “Pro
pace et Europa una”. A portarla da
Papa Francesco per l’udienza settimanale saranno le delegazioni delle città di Subiaco, Cassino e un
gruppo di nursini, guidato dal sindaco Gian Paolo Stefanelli e
dall’arcivescovo Renato Boccardo. Insieme a tutti loro, i tedofori a
scorta della torcia.
Dopo la tappa di Zagabria, in
Croazia, il simbolo della pace e fraternità fra i popoli andrà nella città
capitale del cattolicesimo, mentre
domani e venerdì partiranno le celebrazioni nella città natale del patrono d’Europa.
Prima di arrivare a Norcia, domani la fiaccola di fermerà anche nelle
abbazie benedettine di Sant’Anatolia di Narco e di Sant’Eutizio a
Preci, poi farà il suo ingresso trionfale in piazza San Benedetto, dove
ad accoglierla saranno numerose
autorità, tra le quali il ministro
all’Istruzione Stefania Giannini e
l’ambasciatore croato nella Santa
Sede Filip Vucak, che nella sala del
consiglio maggiore del palazzo comunale, alle ore 16, parteciperanno
alla conversazione sul tema: “Riscoprire la perenne attualità della
Regola di San Benedetto”. La serata si concluderà con l’accensione
del tripode ai piedi della statua del
Norcia I tedofori
con la Fiaccola
benedettina
Santo, i saluti istituzionali e lo spettacolo piromusicale.
Dopo domani l’arrivo delle autorità è previsto per le ore 9,30
nell’omonima piazza. Sono attesi,
tra gli altri, la presidente della Regione Catiuscia Marini, il prefetto
della Provincia di Perugia Antonio
Reppucci e il sindaco della città gemellata di Ottobeuren, Bernd
Schafer. Alle 10 prenderà il via la
sfilata del corteo storico. Fino alle
18, verrà attivato un servizio filatelico temporaneo con annullo speciale, per solennizzare la ricorrenza del 50° anniversario della proclamazione di San Benedetto a patrono europeo nella sede municipale di via Solferino.
PAOLA CINTIO
CASTEL RITALDI - Si terrà domenica la manifestazione dal titolo “Eventi a Castello”. Una
giornata pensata per far vivere a
tutti i presenti i principali appuntamenti che si svolgono nel territorio durante l’arco dell’anno e
proiettati in una dimensione plurisensoriale fatta di tipicità, luoghi e sapori. Ad aprire la rassegna, alle ore 9.30 a piazza di Castel San Giovanni, sarà “Natura a
cavallo” mentre dalle 15 alle 19 è
in programma il “Paese delle fiabe”, che metterà al centro una visione tutta dedicata al mondo
dell’infanzia, e a come i bimbi
guardano e immaginano la realtà
circostante. Grandi e piccoli saranno invitati a godere del piacere della lettura e della scrittura e a
condividere la grande ricchezza
dell’umanità: la narrazione, il saper fare della vita un racconto.
Si proseguirà poi alle 16.30 con
un assaggio di “Frantotipico”, un
vero e proprio tributo all’olio
extravergine di oliva fiore all’occhiello della produzione agroalimentare umbra che si tiene tra la
fine di ottobre e l’inizio di novembre nel piccolo borgo di Colle del Marchese, tra le colline
adiacenti a Castel Ritaldi, circondata da ettari di piante da frutto e
sede di ben tre mulini oleari.
Alle 17 sarà la volta del “Palio
del Fantasma”, con il quale si farà un’immersione nel Medioevo
per ridare vita ad un antico gioco
d’elite, voluto, nell’agosto del
1499, dal Conte Ritaldi per onorare l’ospitalità nel suo castello
di Lucrezia Borgia. Alle 19 spazio alle “Note di Trebbiano” dalla Torre della Botonta con il
“Duo Francioli - Scarabottini”
mentre a chiudere la manifestazione sarà la cena goliardica dal
titolo “Il di…vino gioco di Vannozza”.
FILIPPO PARTENZI
Al teatro civico stasera “Risate sotto le bombe”,
sul palco Gianni Fantoni e il trio Sorelle Marinetti
NORCIA - “Risate sotto le bombe”. Questo è
il titolo dello spettacolo che si terrà stasera al
Teatro Civico, alle ore 21,15, interpretato da
Gianni Fantoni e dal trio Sorelle Marinetti.
La scena ricalcherà uno spettacolo musicale
ambientato in un piccolo teatro di provincia
nel pomeriggio dell’8 settembre 1943 in piena
guerra, dove nessuno è al sicuro. Durante la
prova dello show suonerà però l’allarme aereo, creando il panico tra i presenti e la piccola
compagnia di attori e cantanti si rifugia sotto il
palcoscenico del teatro attendendo che l’allarme cessi. Tuttavia, per impiegare il tempo e
scacciare la preoccupazione, gli artisti decidono fare un nuovo spettacolo per il quale si spera in un debutto la settimana successiva in un
grande teatro di Genova, ma la fame, le forze e
l’entusiasmo sono in via di esaurimento e il
pubblico si aspetta un successo.
Una messa in scena dove sorprese e suspense verranno offerte a tutti i presenti.
PA. CI.
Una scena dello spettacolo
Mercoledì 19 marzo 2014 il Giornale dell’Umbria
20 todi-deruta-marsciano
Redazione Tel. 075 52911 Fax 075 5295162
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Marsciano, il Comune
investe sulle strade
Pronto un milione e 200mila euro
per la sistemazione della viabilità, le vie
interessate. Todini: soldi che consentono
di recuperare il ritardo causato dai tagli
MARSCIANO - Un milione 200mila euro per le strade di Marsciano.
Sul territorio marscianese stanno
per partire importanti interventi di
riqualificazione della viabilità finanziati attraverso due canali: da un
lato i fondi regionali per il ripristino
della rete viaria a seguito dei danni
causati dell’alluvione del novembre
2012, circa 630mila euro che si aggiungono ai 140 mila che la stessa
Regione ha inizialmente stanziato
per la gestione dell’emergenza, e
dall’altro lato l’accensione, da parte
del Comune, di un mutuo di 600mila
euro con la Cassa Depositi e Prestiti
che si è resa possibile a fine 2013 con
l’allentamento dei vincoli imposti
dal patto di stabilità.
«La qualità delle nostre strade - afferma il sindaco Alfio Todini - è notevolmente peggiorata, al pari di
quella di tutti gli altri Comuni. I continui tagli ai bilanci e la necessità di
DERUTA
Al via la riqualificazione dei giardini pubblici,
presto saranno tutti completamente fruibili
DERUTA - È questione di giorni e tutti i giardini del Comune di Deruta
saranno fruibili completamente. «Conservare e migliorare le aree verdi ha detto l’assessore al Patrimonio, Franco Battistelli - è compito dell’amministrazione comunale». Il verde pubblico è un settore articolato che richiede personale specializzato, per tale motivo il Comune ha deciso di affidarne la manutenzione all’Agenzia forestale regionale. «A questo punto - ha detto ancora Battistelli - è necessario che ogni cittadino si faccia
promotore di una campagna per il rispetto delle regole che riguardano
l’uso di un bene comune». Tra pochi giorni diverrà funzionante un sistema informatico per la segnalazione di eventuali carenze.
MAURO BRANDA
concentrare le risorse per le manutenzioni sulle cose prioritarie, a partire dalle scuole, non hanno permesso di fare di più, qui come ovunque.
Ora questo investimento consentirà
di recuperare il ritardo in modo non
completo ma molto significativo, su
tutto il territorio comunale».
Le somme provenienti dalla Regione saranno indirizzate per i seguenti interventi di sistemazione dei
fondi stradali: strada che collega
Spina ad Olmeto, strada di Migliano, strada della Caccia a San Biagio,
via Settevalli nei pressi di San Biagio, strada San Costanzo a Castello
delle Forme, strada di Pimpinella tra
il quartiere di Schiavo e Papiano.
L’intervento su queste strade ammonta a un totale di circa 460mila
euro.
Con la restante parte dei fondi della Regione si provvederà a realizzare un canale di scolo per le acque meteoriche lungo un tratto di via della
Resistenza a Schiavo e a consolidare
alcuni movimenti franosi. Per quanto riguarda invece i fondi stanziati
direttamente dal Comune questi saranno in parte, circa 225mila euro,
utilizzati per interventi su tratti delle
seguenti strade: via Acqua Calda,
di tre tratti di marciapiede, uno in località Papiano stazione che andrà,
lungo la strada provinciale, dall’incrocio con via Allende fino alla fine
della zona abitata, e gli altri due a Olmeto e Villanova. La parte restante
dei 600mila euro di fondi comunali
sarà utilizzata per il consolidamento
di un movimento franoso a Cerqueto
in via Pio Dominici e per il cofinanziamento, con circa 150mila euro,
della rotatoria di via Larga.
ISABELLA ZAFFARAMI
Tra gli obiettivi un progetto di trasformazione giuridica
Cappuccini, scarico di liquami
acque non sono più convogliate nelle condotte ormai inesistenti e scorrono sui terreni e senza essere filtrate dagli appositi pozzetti, con rischio di grave inquinamento dei
campi, dei fossi e di tutto l'ambiente
circostante. Da informazioni raccolte dai cittadini sembrerebbe che
il fenomeno sia stato segnalato alle
autorità territoriali e di gestione della rete fognaria competenti, Comune di Todi e Umbra Acque, senza
che nessuno abbia affrontato realmente il problema. Preme evidenziare - si legge nell’interrogazione che sono aumentati i fenomeni franosi che interessano le sponde di
destra e di sinistra del crinale lungo
via Tiberina in zona Cappuccini».
via del Mattatoio, via Coppi, via
Bersani, via Appiani e via Briziarelli
nel capoluogo; via Allende a Papiano Stazione; la strada del Vallone tra
San Valentino e Villanova; via dello
Sport, via della Circonvallazione e
via delle Piagge a Castiglione della
Valle; via Gramsci a Cerqueto; via 2
Giugno, via 24 Maggio e tratti della
strada comunale tra il cimitero e il
centro della frazione a Villanova.
190mila euro sono invece i fondi che
saranno investiti nella realizzazione
Todi, costituito il tavolo per riordinare
gli istituti di assistenza
Todi FI denuncia il rischio di frane nella zona e chiede un rapido intervento all’amministrazione
TODI - Reflui in libera uscita nei
campi di Cappuccini, Primieri e
Pizzichini chiedono spiegazioni. In
un’interrogazione i due consiglieri
FI denunciano che «da qualche
tempo i campi che si trovano sul
versante di sinistra della strada Tiberina in direzione Collevalenza
sono oggetto di fenomeni franosi
che hanno praticamente fatto saltare tutta la rete fognaria di collettamento dei reflui delle abitazioni,
nonché della acque di raccolta degli
scoli stradali».
«Sul posto - spiegano i consiglieri
- sono visibili tubazioni rotte che
emergono in superficie, materiali in
eternit sparsi sui campi e pozzetti di
filtraggio divelti; in pratica tutte le
La scelta Il Comune di Marsciano
Le tubazioni danneggiate
TODI - Con l’istituzione di un tavolo interistituzionale l’amministrazione comunale ha avviato il progetto di riordino delle istituzioni pubbliche di assistenza e beneficenza. Il
tavolo, composto dai rappresentanti
di Comune, Etab “La Consolazione”, Apsp Veralli-Cortesi, istituto
Crispolti, Asl1 Distretto socio sanitario n.3, dal segretario generale del
Comune e dai segretari degli enti
coinvolti, ha diversi obiettivi: il primo è quello di elaborare un progetto
complessivo di trasformazione giuridica delle Ipab che operano sul territorio di Todi (Etab, Veralli-Cortesi
e Istituto Crispolti); il secondo di verificare la concreta fattibilità
dell’unificazione di Etab e VeralliCortesi; il terzo è quello di predisporre un progetto di innovazione
del welfare del territorio mettendo a
sistema tutte le risorse disponibili. Il
Comune è il soggetto coordinatore
del tavolo, al quale saranno invitati a
partecipare, di volta in volta, organizzazioni sindacali e di categoria. Il
La residenza protetta Veralli Cortesi
tavolo potrà anche avvalersi della
eventuale consulenza di tecnici ed
esperti regionali.
«La costituzione del tavolo - commenta l’assessore ai Servizi sociali
Catia Massetti - si inserisce nell’ambito della progettazione di un sistema integrato di servizi socio assistenziali sul territorio. Per continuare il percorso di coesione ed equità
sociale intrapreso dall’amministrazione è fondamentale organizzare le
risposte che incontrino i nuovi bisogni».
I.Z.
Mercoledì 19 marzo 2014 il Giornale dell’Umbria
22 terni
Ast, Thyssen Krupp
prende tempo
Si lavora alla riorganizzazione, piano in estate
TERNI - Serve tempo per (ri)avviare il nuovo corso Ast targato Thyssen Krupp. Ma da quanto è emerso
ieri dalle parole di Joachim Limberg, presidente del comitato di gestione della Business unit special
materials nel quale le acciaierie di
Terni sono confluite insieme a Vdm
dopo l’operazione con Outokumpu,
non si tratta di una semplice “melina” ma di una necessità vera per consentire una seria riorganizzazione
capace di riproiettare Ast sul mercato e renderla nel medio termine anche appetibile a potenziali compratori. Limberg, in missione a Terni,
ha incontrato nel pomeriggio di ieri i
rappresentanti dei sindacati dei metalmeccanici, e oggi in viale Brin vedrà i rappresentanti di Regione, Provincia e Comune. Ai sindacati ha
spiegato ulteriormente i motivi, più
economici e finanziari che di strategia industriale, per i quali la Tk si è
ripresa dai finlandesi le acciaierie.
Due anni di indeterminatezza che
non hanno fatto certo bene agli stabilimenti di viale Brin costretti di
fatto a giocare una partita autonoma
sul mercato visti i problemi di Outokumpu. Quello di oggi è dunque una
L’incontro
Il presidente
della unità
“materials”
ha parlato
coi sindacati
LA VERTENZA
Sangemini, la Regione
trasferisce le concessioni
al gruppo Norda
TERNI - Trasferite al gruppo Norda le concessioni
minerarie della Sangemini. L’assessorato regionale
all’Ambiente - dicono dalla Regione - nel rispetto
delle conclusioni del tribunale, ha dato il via all’attuazione delle procedure di concordato finalizzate
al superamento della vertenza Sangemini e all’individuazione di un nuovo gestore per le concessioni di
acqua minerale dei bacini Sangemini e Amerino.
«In attesa della definitiva acquisizione delle aziende
- afferma l’assessore Rometti - il nuovo gestore Sangemini Acque s.p.a. del Gruppo Norda, ha ottenuto
dalla Regione il trasferimento temporaneo delle
concessioni minerarie per poter garantire le attività
di gestione dei bacini idrominerali e di imbottigliamento per il periodo di fitto del ramo aziendale fatto
salvo il definitivo trasferimento dopo l’acquisizione
delle aziende stesse. Confidando nelle note capacità
imprenditoriali nel settore delle acque minerali dimostrate in questi ultimi anni da parte del Gruppo
Norda - prosegue - auspico una positiva conclusione
dell’iter concordatario, nonché il definitivo superamento della crisi aziendale per dare certezze ai tanti
lavoratori coinvolti e alle loro famiglie».
sorta di “anno zero” da cui si riparte
però non da zero considerando lo
sforzo del management locale, riconosciuto dallo stesso Limberg, per
far rimanere comunque a galla le acciaierie ternane. Nella divisione
“Materials” dunque Ast e Vdm sono
stati in qualche maniera catapultati
quasi improvvisamente ma allo stesso modo non si può improvvisare
una strategia di rilancio che porti il
sito ternano a tornare a fare utili o, in
una prima fase, quantomeno a riassorbire le perdite degli ultimi anni.
Numeri non ne sono stati fatti al tavolo di ieri, è stato confermato invece - come scritto nella lettera inviata
nei giorni scorsi ai dipendenti - che il
piano industriale non arriverà prima
dell’estate. Sarà elaborato con il management locale, ha sottolineato
Limberg chiedendo la collaborazione dello stesso sindacato. «Faremo il
compito che ci compete e siamo
pronti a fornire la collaborazione
che dal sindacato non è mai mancata
- commenta Daniele Francescangeli
dell’Ugl - ma abbiamo ribadito che
non siamo disposti a fare sconti sul
personale poiché i sacrifici che sono
stati fatti di recente li intendiamo già
inquadrati dentro il piano industriale
che si dovrà predisporre». Dal manager tedesco sono arrivate anche
rassicurazioni sulla bontà della scelta di dividere Ast dai centri di servizi, come Terninox, che sono confluiti in una unità distinta. Poiché di fatto la divisione materials ha già la
competenza di politica commerciale
del gruppo e potrebbe consentire ad
Ast, senza l’intermediazioni dei
centri di servizio, di trarre dei vantaggi da una rapporto più diretto con
il cliente finale. Così come la vasta
gamma di produzioni e relazioni che
gestisce potrebbe essere una vetrina
per la stessa Ast di fronte a potenziali futuri acquirenti. Intenzioni che i
sindacati vogliono però che si traducono in fatti concreti rimandando
ogni valutazione alla definizione del
piano industriale. Oggi, come detto,
il tour italiano di Limberg prosegue
con l’incontro con i rappresentanti
istituzionali. Sul tavolo della discussione, in questo caso, finiranno anche le questioni legate all’approvvigionamento energetico e alle infrastrutture, su tutte il completamento
della Terni-Orte-Civitavecchia.
V. C.
Pesce conservato male, multe a ristorante
cinese e a pescheria
TERNI - Sono proseguiti i controlli in materia di pesca nella provincia di Terni da parte degli uomini
della Guardia costiera di Civitavecchia. La scorsa settimana, infatti, sono stati controllati supermercati, punti vendita e ristoranti
della zona, riscontrando ancora alcune irregolarità nella tracciabilità
e nella conservazione dei prodotti
ittici. Nello specifico, un ristorante
di cucina orientale con sede in città
è stato doppiamente sanzionato per
aver conservato del pesce in maniera promiscua con altri generi
alimentari e averlo detenuto senza
alcuna certificazione di tracciabilità. Nella zona di Narni, invece, la
pescheria di un supermercato di
Ferentillo, discarica a cielo aperto lungo le sponde
del fosso tra Precetto e Monterivoso
FERENTILLO - Le sponde del fosso che
proviene da Monterivoso in prossimità
di Precetto sono diventate un discarica a
cielo aperto e non bastano le rimostranze
dei turisti che vanno a visitare il museo
delle mummie a far prendere l’iniziativa
a chi di competenza nel mettere mano alla pulizia degli argini. Il luogo è quello
contraddistinto dalla rupe dove è situato
il sentiero che conduce al museo delle
mummie e al centro storico di Precetto
Nuovo corso Tk
lavora alla riorganizzazione
delle acciaierie
di Terni
solcato da migliaia di turisti durante l’anno, ma soprattutto in questo periodo di
giornate primaverili. Oltre al problema
dei sentieri incolti che conducono alle
rocche l’emergenza proviene anche dalle sponde dei corsi d’acqua.
«Le sponde di questo corso d’acqua
sono diventate una discarica a cielo aperto - affermano alcuni residenti- è una
vergogna tenerle in questo stato. Ci si
trova di tutto, dai vecchi lavelli in mar-
IN BREVE
Nigeriana in cella
Droga, oggi si decise sulla scarcerazione
TERNI - È attesa per oggi la decisione del giudice
Maurizio Santoloci in merito alla richiesta di scarcerazione della nigeriana 31enne avanzata dall’avvocato Francesco Mattiangeli. La donna, madre di 4
figli e in attesa di un quinto, è stata arrestata con altri immigrati nell’ambito di un’operazione antidroga della squadra Mobile scattata dopo la denuncia
di una mamma coraggio di un 15enne. Il marito della nigeriana, che nega ogni accusa, ha invece ammesso in parte i fatti.
In via Lungonera Savoia
Anziano trovato morto in casa per malore
TERNI - I parenti e i vicini di casa non lo sentivano
da alcuni giorni e si sono preoccupati. Dopo vari e
inutili tentativi di contatto via telefono e via citofono, hanno deciso di chiamare i vigili del fuoco per
aprire la porta della sua abitazione in via Lungonera Savoia. Così ieri pomeriggio è stato trovato ormai senza vita un anziano di 71 anni. L’uomo, che
viveva da solo, era dentro il suo letto. Sul corpo
nessun segno di violenza. L’ipotesi più plausibile
del decesso è dunque quella di un improvviso malore, l’anziano, tra l’altro, pare soffrisse di disturbi
cardiaci. Sul posto, oltre al 118 e al medico legale,
è intervenuta anche la polizia.
Il vicesindaco Paci
«Bilancio, aliquote Tasi al minimo»
Pesce in esposizione sul bancone
una nota catena nazionale è stato
sanzionato per aver esposto prodotti ittici senza alcuna etichettatura, obbligatoria ai fini della vendita. Per tutti la Guardia costiera ha
provveduto ad elevare le sanzioni
amministrative previste.
mo, a bottiglie e contenitori di plastica,
pezzi di ferro e vecchie gabbie per gli
animali. Insomma non si può più tollerare questo disordine come la montagna di
cenere accantonata vicino ai contenitori
della nettezza urbana. Se percorriamo
all’interno il sentiero che costeggia il
fosso - aggiungono - si possono anche
vecchie carcasse di elettrodomestici. Qui
in questa oasi dove per la purezza delle
acque si riproducono le trote Fario questa sporcizia non giova senza’altro ne alla integrità naturale del luogo e ne alla
bella immagine del paese».
CARLO FAVETTI
TERNI - Aliquote Tasi sotto la soglia minima ed
esenzioni per prima casa e redditi bassi. È l’ipotesi
a cui sta lavorando il Comune nella definizione del
bilancio consuntivo 2013 e nel previsionale 2014
che sarà approvato prima della fine del mandato.
«Nel nostro comune - dice il vicesindaco con delega al Bilancio, Libero Paci - per compensare il minor gettito Imu prima casa pari a 9,5 milioni dovremmo spingere al massimo le aliquote della Tasi
(3,3 per mille per l’abitazione principale, 11,4 per
mille di Imu+Tasi per gli altri immobili) con un aggravio per molte categorie. La proposta di applicazione della Tasi a cui stiamo lavorando muove in
una direzione opposta. L’orientamento è quello di
aliquote contenute sensibilmente al di sotto di
quelle consentite dalla normativa, con un gettito inferiore rispetto a quello Imu prima casa e con diverse agevolazioni a carico del bilancio comunale.
Il proposito della giunta è di salvaguardare l’abitazione principale, le attività economiche, le categorie più deboli con aliquote ridotte e in molti casi
con l’esenzione dal pagamento della Tasi. Le esenzioni riguarderanno le rendite catastali e i redditi
più bassi relativamente all’abitazione principale,
nonché le aree edificabili sulle quali non si pagherà
la Tasi». La proposta verrà presentata alle associazioni della proprietà edilizia e dell’inquilinato e alle associazioni dei consumatori in un
incontro fissato per il 26 marzo.
Mercoledì 19 marzo 2014 il Giornale dell’Umbria
Ma i trasferimenti calano solo di 95 milioni
PERUGIA - A fronte dell’ impennata del prelievo fiscale da parte dei
Comuni, la ricerca del Centro studi
rileva che i trasferimenti correnti da
parte di Stato e Regione sono diminuiti complessivamente di 95 milioni di euro (-38%), scendendo dai 248
milioni del 2009 ai 153 del 2013.
Considerando che l’aumento delle
entrate tributarie è stato di 168 milioni, la differenza sarebbe comunque positiva per 73milioni di euro.
Ecco, quindi, che non si giustificherebbero imposte così elevate.
28
TRIBUTI COMUNALI IL RAPPORTO
Dall’Imu all’Irpef, i Comuni
dove si paga di più
Indagine del centro studi Sintesi commissionata
da Cna Umbria: batosta su cittadini e imprese,
in 5 anni il prelievo è aumentato di 168 milioni
di LARA PARTENZI
PERUGIA - Tra vecchia Ici e nuova
Imu l’aumento è stato del +76,9%,
che si somma al +35,1% introitato
con l’addizionale comunale Irpef. E
sul conto va messo anche il costo del
servizio per l’asporto dei rifiuti che unica costante tra i continui cambiamenti normativi che lo hanno
trasformato da Tarsu a Tia a Tares di anno in anno non ha fatto che aumentare. Cinque anni senza tregua
per le famiglie e le imprese umbre,
che dal 2009 al 2013 hanno visto impennare il prelievo fiscale da parte
dei Comuni di oltre l’81%, senza però avere un’altrettanto “dinamismo” sul fronte della spesa per gli
investimenti effettuata dagli enti locali, che non solo non è aumentata
ma è stata ridotta del -28%.
I conti li ha fatti il centro studi Sintesi, che ha realizzato su commissione della la Cna dell’Umbria uno
studio dettagliato sui bilanci previsionali di 18 Comuni dell’Umbria
I bilanci
L’analisi riguarda i bilanci di previsione di
18 Comuni
IL DETTAGLIO
Su la spesa corrente,
ma si investe di meno
PERUGIA - E se i cittadini sono chiamati sempre più
a far fronte alle esigenze di cassa degli enti locali, nei
Comuni non vi è cenno a una riduzione significativa
delle spese correnti. In base a quanto rilevato dallo
studio di Sintesi, infatti, pur con qualche eccezione,
la spesa corrente dal 2009 al 2013 cresce mediamente
del 13%, con differenze sensibili da Comune a Comune ( + 39,9% di Foligno, + 1% a Città di Castello).
La spesa più elevata per abitante a Perugia (1.216 euro), quella più bassa a Magione (740 euro). E se tali
aumenti possono essere imputati in alcuni casi alla
gestione «in house» di alcuni servizi, come quello
della raccolta dei rifiuti «è pur vero che se togliamo
una lieve riduzione delle spese per il personale, dovuta essenzialmente alla mancata sostituzione di dipendenti andati in pensione, le spese per acquisto di beni
e servizi crescono quasi ovunque, «segno della necessità di revisione non solo delle piante organiche
ma anche di tutta la gestione dei servizi da parte dei
Comuni».
Ma ciò che preoccupa di più è la diminuzione delle
spese per investimenti, calate del 28,4%, sebbene nel
2013 ci sia stata un’inversione di tendenza (+8%).
(vedi l’elenco riportato nella tabella
della pagina a fianco), rilevando un
aumento vertiginoso del livello
complessivo di tassazione in quasi
tutte le città prese in esame.
Analizzando il capitolo delle “entrate tributarie”, vediamo che tra il
2009 e il 2013 il prelievo fiscale
complessivo da parte dei Comuni da
205 milioni ai 373 del 2013. Stiamo
parlando di un aumenta di 168milioni, di cui 79 sono dovuti al passaggio dall’Ici all’Imu, l’imposta
municipale unica introdotta nel
2012 che ha pesato fortemente
sull’incremento complessivo del
gettito fiscale delle amministrazioni
comunali, 14 all’aumento delle aliquote Irpef reso possibile dal 2012
(prima erano bloccate) e 20 milioni
(ma il dato è parziale, in quanto riguarda soltanto 14 dei 18 Comuni
presi in esame) sono dovuti all’aumento del servizio per l’asporto dei
rifiuti.
L’Imu, che rappresenta ormai circa la metà delle entrate tributarie dei
Comuni umbri, per un totale di 181
milioni rilevati nel 2013, cresce in
quasi tutte le realtà municipali, in
parte perchè dal 2013 è stato loro attribuito l’intero gettito Imu ad
esclusione della parte relativa agli
immobili “D” (capannoni, opifici,
alberghi), ma soprattutto per le scelte fatte dai sindaci, che in alcuni casi
hanno innalzato l’aliquota ordinaria
fino al livello massimo consentito.
Analizzando la dinamica delle entrate Imu tra il 2012 e il 2013, emerge che l’aumento più sostenuto si ri-
leva ad Assisi (+63%), seguita da
Fabro (+45,6%) e Bastia Umbra
(+38,1%). Gli unici due Comuni in
cui il gettito Imu è in calo sono Perugia (-19,3%) ed Umbertide (2,8%). Andando nel dettaglio comunale, risulta che l’Imu ha pesato
per 473 euro su un abitante di Città
della Pieve, che conserva il primato
di Comune più «esigente», mentre i
cittadini meno vessati, si fa per dire,
sono stati quelli di Narni, che hanno
pagato mediamente 160 euro.
Dall’analisi effettuata da Sintesi,
inoltre, emerge che l’aliquota media
dell’Imu sugli immobili a destinazione produttiva è aumentata dal 6,9
per mille del 2011 al 9,9 per mille
IMU
IRPEF
+76,9
+35,1
Complessivamente i 18 Comuni analizzati hanno visto crescere le entrate Imu
di 79 milioni in 5 anni
Si passa da 102 a 181 milioni di euro
È l’incremento rilevato dal 2009 al 2013
degli incassi Irpef in seguito
alla possibilità di aumentare
le addizionali a partire dal 2012
per cento
per cento
Prima casa Le stime sulla Tasi fatte dalla Federconsumatori sui 107 capoluoghi di provincia italiani
Con la nuova imposta fino a 243 euro a Perugia e 269 a Terni
PERUGIA - Per una prima casa a
Perugia si potrebbe arrivare a pagare
fino a 243 euro, che salgono a 269
euro nella città di Terni. A fare i conti sulla spesa che dovranno sostenere
le famiglie che abitano nelle due città umbre è la Federconsumatori, che
ha effettuato uno studio con le previsioni per i 107 capoluoghi di provincia italiani. Per quanto riguarda Perugia, facendo il calcolo su una ren-
dita rendita catastale media di
619,74 euro, con una detrazione di
100 euro, l’associazione dei consumatori stima una spesa di 35,30 euro
per un’aliquota dell’1,3 per mille, di
160,29 euro per un’aliquota al 2,5
per mille, di 201,94 se si adotta il 2,9
per mille e di 243,58 euro, l’importo
massimo, se il Comune sceglie il 3,3
per mille.
Passando a Terni, invece, conside-
rando una rendita catastale media di
666,18 euro per una casa di 100 metri quadri abitato da moglie e marito
con un figlio, ipotizzando una detrazione di 100 euro la Tasi 2014 potrebbe oscillare dai 45,49 euro (se
l’aliquotaè dell’1,3 per mille) a
179,80 euro (2,5 per mille) fino ad
arrivare a 224,56 euro (2,9 per mille)
e a 269,33 euro se si raggiunge l’aliquota massima del 3,3 per mille.
Mercoledì 19 marzo 2014 il Giornale dell’Umbria
economiaUMBRIA
29
Faccia a faccia
con i candidati
Cna presenterà le proprie richieste
dove si vota per il sindaco
Batosta del fisco locale su cittadini e imprese
LE ENTRATE TRIBUTARIE DEI COMUNI UMBRI
COMUNE
ENTRATE PROCAPITE 2013*
IMU
IRPEF
RIFIUTI
Perugia
Terni
Foligno
Città di Castello
Spoleto
Gubbio
Assisi
Bastia Umbra
Orvieto
Narni
Marsciano
Todi
Umbertide
C. del Lago
Magione
Amelia
Città della Pieve
Fabro
292
335
223
287
240
280
378
243
290
160
269
286
226
346
240
220
473
285
109
97
70
64
86
84
0
65
92
90
61
56
52
77
51
85
76
47
274
189
201
196
126
220
172
236
181
163
175
178
201
204
125
259
158
ENTRATE DA IMU**
2012
2013
58.700
30.997
9.575
9.600
8.451
7.686
6.350
3.800
7.018
4.430
4.000
3.970
3.830
4.240
3.074
2.080
2.700
568
47.362
36.500
12.471
11.500
9.200
9.060
10.350
5.247
6.091
3.199
5.032
4.841
3.725
5.338
3.498
2.588
3.675
827
DIFF.%
-19,3
17,8
30,2
19,8
8,9
17,9
63,0
38,1
-13,2
-27,8
25,8
21,9
-2,8
25,9
13,8
24,4
36,1
45,6
ENTRATE ADD. IRPEF**
2012
2013
14.800
10.044
2.942
2.537
3.050
2.380
0
1.400
2.150
1.750
1.140
700
800
1.120
750
1.000
442
137
17.741
10.544
3.934
2.550
3.300
2.731
0
1.400
1.940
1.804
1.140
950
850
1.180
750
1.000
588
136
DIFF. %
19,9
5,0
33,7
0,5
8,2
14,7
0,0
0,0
-9,8
3,1
0,0
35,7
6,3
5,4
0,0
0,0
32,9
-0,4
*valori in euro
** valori in migliaia di euro
Fonte: Studio Sintesi su bilanci di previsione 2012 e 2013
del 2013, con 7 Comuni (Perugia,
Città di Castello, Spoleto, Gubbio,
Orvieto, Marsciano e Amelia) che
hanno deliberato l’aliquota massima del 10,6 per mille. È vero che
l’Imu sulla prima casa è stata abolita
nel 2013, ma non sfugge che la cosiddetta mini-Imu (il conguaglio
fatto nei Comuni che applicano
un’aliquota al di sopra del 4 per mille) ha riguardato 12 Comuni su 18,
di cui due - Perugia ed Umbertide hanno applicato l’aliquota massima
del 6 per mille.
Sul fronte dell’rpef le cose non
vanno meglio: il gettito dei Comuni
è aumentato in media del 35% in due
anni, con in testa Todi (+35,7%), seguita da Foligno (+33,7%) e da Città
della Pieve (+32,9%). L’aliquota
media dei 18 Comuni umbri è passata dallo 0,53% del 2011 allo 0,66%
del 2013 ed attualmente 8 amministrazioni sulle 18 analizzate (Perugia, Terni, Spoleto, Gubbio, Orvieto, Narni, Castiglione del Lago ed
LA SPESA CORRENTE
INVESTIMENTI
+13
-28
per cento
per cento
Pur con qualche eccezione,
la spesa corrente cresce
mediamente del 13%,
con forti differenze da Comune a Comune
A fronte dell’incremento delle entrare tributarie le amministrazioni comunali
fanno rilevare un calo degli investimenti,
scesi da 392 a 281 milioni in 5 anni.
Amelia) applicano l’aliquota massima dello 0,8%. In termini assoluti,
per l’Irpef si va da una quota massima di 109 euro a carico di ciascun
abitante applicata dal Comune di
Perugia a una minima di 54 euro per
i cittadini di Fabro. L’unica amministrazione a non aver applicato
l’addizionale Irpef è quella di Assisi, nonostante rientri tra i Comuni
con le maggiori entrate tributarie.
Ancora. In seguito ai continui
cambiamenti normativi che hanno
portato al passaggio dalla Tarsu alla
Tia e poi alla Tares (che nel 2014 diventerà Tari), l’analisi del quadro
sulle entrate comunali provenienti
dal servizio asporto rifiuti risulta
più impegnativa. Dal 2009 al 2013
le entrate dei Comuni sono aumentate di 20 milioni, pari al +61% (come detto il dato riguarda soltanto 14
Comuni). Il costo procapite più alto
si rileva nel Comune di Perugia (per
Terni il dato non è stato rilevato perchè il servizio è stato esternalizzato
e quindi non risulta nei dati di bilancio) quello più basso ad Amelia
(125 euro).
PERUGIA - Serve un’inversione di tendenza per arginare l’aumento vertiginoso della tassazione da parte dei Comuni.
E dunque, alla luce dei risultati dell’indagine condotta sui
bilanci previsionali dei 18 comuni della regione e in vista
delle prossime elezioni amministrative, la Cna non starà con
le mani in mano.
Va ricordato che i Comuni
hanno tempo fino al 30 aprile
per presentare i bilanci di previsione 2014, e quindi c’è ancora
tempo per far sentire le proprie
ragioni.
Come affermato ieri da Roberto Giannangeli, direttore di
Cna Umbria «le nostre proposte
in tema di imposizione fiscale
locale, verranno discusse in una
serie di incontri su tutto il territorio regionale e presentate ai
candidati a sindaco nelle diverse città umbre».
Per quanto riguarda la Tasi,
l’associazione degli artigiani
chiede di differenziare le aliquote applicate ai capannoni industriali e ai laboratori artigianali da quelle previste per le seconde, o terze, o quarte case
nonchè di applicare ai capannoni industriali e ai laboratori artigianali l’aliquota minima
dell’8,6 per mille.
Sul fronte Tari, si chiede di distribuire i costi relativi allo
smaltimento dei rifiuti al 50%
tra utenze domestiche e non domestiche), di escludere dalla
base imponibile le superfici dei
capannoni industriali e dei laboratori artigianali dove si svolgono le lavorazioni e si producono
La presentazione dello studio
Le proposte
Giannangeli, direttore
regionale di Cna:
presenteremo le nostre
idee, serve un’inversione
di tendenza
rifiuti speciali, i cui costi vengono sostenuti a parte dalle imprese, di introdurre premialità
per le utenze non domestiche
che avviano a recupero rifiuti e
di eliminare le inefficienze nei
servizi di smaltimento.
Infine, per quanto riguarda
l’Irpef, la Cna chiede di reintrodurre le detrazioni Irpef per le
fasce più deboli come gli anziani, di applicare le detrazioni a
tutte le categorie produttrici di
redditi, compresi i lavoratori
autonomi, e di non compensare
le detrazioni Irpef con aumenti
delle imposte sui capannoni industriali e i laboratori artigianali.
IL QUADRO
Città della Pieve è la più cara: a carico
di ogni cittadino ci sono oltre 800 euro
PERUGIA - A conti fatti, nel 2013 le tasse comunali hanno pesato
maggiormente a Città della Pieve, dove ogni cittadino ha pagato 827
euro, poi a Perugia (732 euro) e ad Orvieto (658 euro). Al quarto posto
c’è Castiglione del Lago con 654 euro a carico di ciascun cittadino, seguito da Assisi (649), Città di Castello (588 euro), Spoleto (577 euro),
Narni (568 euro), Bastia Umbra (547 euro), Todi (540 euro), Marsciano (540 euro), Magione (532 euro) Gubbio (515 euro), Amelia (510
euro), Foligno (502 euro), Fabro (502 euro), Umbertide (484 euro) e
Terni (457 euro). In sostanza a Città della Pieve ogni cittadino ha pagato quasi il doppio rispetto a Terni (ricordiamo che per Terni manca il
dato della raccolta rifiuti perchè il servizio è stato esternalizzato).
Tasi, sugli immobili commerciali anche 400 euro in più
PERUGIA - In base alle stime fatte da Sintesi,
i livelli di tassazione dei Comuni nel 2014 saranno strettamente correlati al debutto della
Iuc, la nuova tassa comunale che si articola in
Tari e Tasi, destinate rispettivamente a coprire
il costo del servizio asporto rifiuti e a finanziare i servizi indivisibili dei Comuni.
L’aliquota base della Tasi è fissata all’1 per
mille, e per le abitazioni principali non si potrà
superare il tetto del 2,5 per mille, mentre per
gli immobili a destinazione produttiva e com-
merciale
l’imposizione
complessiva
(Imu+Tasi) non potrà oltrepassare il 10,6 per
mille.
La Tasi sostituisce
l’Imu sulle abitazioni
% principali, ma a differenza dell’Imu non preL’ulteriore aumento
a discrezione
vede le detrazioni fisse
dei sindaci
(200 euro di base e ulteriori 50 euro per ciascun figlio). Per tale ra-
+0,8
gione vi è il rischio per molti proprietari di prime case che la Tasi 2014 sia più onerosa
dell’Imu 2012. Per finanziare sgravi fiscali a
favore delle abitazioni principali, il decreto
“Salva Roma-ter” ha previsto la facoltà per i
Comuni di incrementare l’aliquota Tasi fin o
allo 0,8% oltre il livello massimo, con la possibilità di modulare tale margine tra abitazioni
principali e altri immobili. Alla luce di tali modifiche, vi è il rischio - sottolinea lo studio - che
le possibili maggiorazioni si concentrino pre-
valentemente sugli immobili a destinazione
produttiva e commerciale. Ad esempio, per un
laboratorio artigiano in Umbria l’Imu media
nel 2013 era pari a 582 euro (+292 euro sull’Ici
2011), con l’avvento della Tasi l’imposizione
potrebbe salire ulteriormente di un importo
che oscillerebbe dai +41 euro ai +88 euro. Per
un opificio, invece, l’Imu media nel 2013 ammontava a 2.838 euro, che con la Tasi potrebbe
salire da un minimo di 201 euro in più fino ad
un massimo di 430 euro in più.
Mercoledì 19 marzo 2014 il Giornale dell’Umbria
30 economiaUMBRIA
Affitti, sostegni
alle famiglie
per 1,5 milioni
Aiuti dalla Regione alle famiglie che hanno difficoltà
con i canoni d’affitto
Regione, bandi solo per chi cofinanzia
di MATTEO BORRELLI
PERUGIA - Un milione e mezzo di
euro sarà a disposizione di 73 comuni dell’Umbria per sostenere
economicamente i nuclei familiari
che corrispondono canoni di locazione eccessivamente onerosi rispetto al loro reddito. La giunta regionale, su proposta dell’assessore
alle Politiche abitative Stefano Vinti, ha approvato infatti la ripartizione del fondo di sostegno agli affitti
assegnando il finanziamento regionale per agevolare le famiglie in
difficoltà che sono rientrate nelle
graduatorie di ciascun comune.
«La Regione, ha affermato Vinti,
per alimentare questo fondo, mette
a disposizione 1.093.252 euro che
si aggiungeranno alle risorse impegnate da ciascun comune (366.816
euro). Com’è noto, l’entità dei finanziamenti ha subito, in questi ultimi anni, una progressiva diminuzione, a causa della drastica riduzione dell’impegno dello Stato. E
così la Regione ha integrato sempre
il Fondo con proprie risorse. In particolare dal 2003 al 2010 il finanziamento regionale è rimasto costante
(1 mln di euro) e, addirittura, negli
anni 2011 e 2012 è raddoppiato (2
mln di euro) per supplire alla carenza di quello statale. E proprio in
considerazione dell’esiguo importo a disposizione, anche per l’anno
2013 la Giunta ha dovuto confer-
mare la partecipazione ai bandi solo
ai nuclei familiari titolari di un reddito annuo uguale o inferiore alla
somma di due pensioni minime Inps e l’autorizzazione ad emanare i
bandi solo a quei Comuni che avessero cofinanziato il Fondo per la locazione». In base a questi criteri, 73
comuni, 48 in provincia di Perugia
e 25 in quella di Terni, hanno potuto
elaborare le proprie graduatorie
provvisorie che hanno permesso alla Regione di approvare la ripartizione del fondo. Le erogazioni a favore dei Comuni verranno effettuate solo dopo l’invio, da parte degli
stessi, del provvedimento di approvazione delle graduatorie definitive
perchè, ha sottolineato Vinti, «qualora un Comune non rilevi alcun
fabbisogno la somma assegnata sarà trattenuta dalla Regione e, qualo-
ra un Comune rilevi un fabbisogno
inferiore rispetto alle risorse complessive a disposizione, la somma
eccedente sarà ridotta in misura
proporzionale sia dal finanziamento comunale che da quello regionale. I comuni infine non potranno liquidare i contributi d’importo
uguale o inferiore ad 50 euro e ridistribuendo le economie così conseguite tra gli altri beneficiari collocati in graduatoria».
«Stiamo lavorando per il prossimo bando che riguarderà il 2014.
Ed anche qui, se non riusciremo a
trovare ulteriori finanziamenti, rischiamo di non poter soddisfare la
domanda crescente. Lo scorso anno
siamo arrivati oltre novantamila
domande pervenute ai comuni per
accedere al fondo. In vista del bando 2014 abbiamo già segnali che ci
indicano un aumento delle domande. Il rischio è quello di ritrovarsi
con centinaia e centinaia di sfratti».
L’ELENCO
Tutti i 73 comuni dove si può fare domanda
PERUGIA - Ecco l’elenco completo con i 73 comuni umbri dove sarà possibile richiedere il
contributo affitti.
Una volta presentata la domanda, il Comune di residenza dovrà
elaborare le graduatori sulla base
delle quella la Regione procederà ad erogare il contributo previ-
sto. Assisi, Bastia Umbra, Bevagna, Bettona, Campello sul Clitunno, Cannara, Cascia, Castel
Ritaldi, Castiglione del Lago,
Citerna, Città della Pieve, Città
di Castello, Collazzone, Corciano, Costacciaro, Deruta, Foligno, Fossato di Vico, Fratta Todina, Giano dell’Umbria, Gual-
do Cattaneo, Gualdo Tadino,
Gubbio, Marsciano, Massa Martana, Monte Castello di Vibio,
Montefalco, Monte Santa Maria,
Tiberina, Nocera Umbra, Norcia, Paciano, Panicale Passignano sul Trasimeno, Perugia, Piegaro, Pietralunga, San Giustino,
Sigillo, Spello, Spoleto, Todi,
Torgiano, Trevi, Tuoro sul Trasimeno, Umbertide, Valfabbrica, Valtopina, Acquasparta, Allerona, Alviano, Amelia, Attigliano, Avigliano Umbro, Baschi, Calvi dell’Umbria, Castel
Viscardo, Fabro, Ferentillo, Ficulle, Giove, Guardea, Montecastrilli, Narni, Orvieto, Otricoli,
Penna in Teverina, Porano, San
Gemini, San Venanzo, Stroncone, Terni,
SVILUPPUMBRIA
Siglato l’accordo con Confindustria
Regione, incentivi per le nuove imprese
“Bando microcredito” da 300mila euro
Sace, consulenze
per l’export
Settori: chi “tira”
PERUGIA - Sace, il gruppo assicurativo-finanziario che sostiene la
crescita e la competitività delle
aziende italiane, ha annunciato la
firma di un accordo di collaborazione con Confindustria Umbria e ha
presentato i risultati dell’ultimo
Rapporto Export 2014-2017 in un
convegno a Perugia, insieme ad alcune imprese umbre (TerniEnergia,
Maglital/Cruciani,
Angelantoni
Group, Tiberina Group).
L’accordo, firmato dal presidente
di Confindustria, Ernesto Cesaretti,
e dal direttore Rete Italia di Sace, Simonetta Acri, prevede l’apertura di
un Sace Point presso la sede di Confindustria a Perugia: uno sportello a
disposizione delle imprese per ricevere consulenza tecnica gratuita sui
prodotti e i servizi di Sace, in particolare sugli strumenti a supporto
dell’internazionalizzazione. «Il futuro dell’export italiano - ha detto
Acri - è sempre più legato ai mercati
emergenti. E sono molte le imprese
umbre che stanno approcciando
questa sfida». Nel 2013, nonostante
le esportazioni umbre abbiano risentito dell’andamento negativo del
settore dei metalli, alcuni settori
hanno mostrato invece performance
brillanti nelle vendite estere. Un dato a cui ha contribuito la performance dei distretti, il cui export è cresciuto a un tasso del 10,3% nei primi
La platea
all’incontro
di ieri
a Confindustria
nove mesi del 2013. Le tre A del
Made in Italy sono il traino delle
esportazioni umbre, con tassi di crescita nell’ultimo anno rispettivamente del 19,2% per l'agroalimentare, 9,9% per l’abbigliamento e 9,1%
per l'arredamento. Ma anche la meccanica strumentale si conferma uno
dei settori top in Umbria, con una
crescita del 5,3% e livelli di export
molto elevati (600 milioni di euro).
Per le esportazioni provenienti da
questi comparti, il rapporto di Sace
segnala prospettive di crescita interessanti nei prossimi quattro anni,
soprattutto verso i mercati emergenti: non solo i Brics, ma anche diverse
destinazioni meno battute come
Arabia Saudita, Angola, Cile, Emirati, Messico e Thailandia.
PERUGIA - Ammonta a 300mila
euro lo stanziamento a sostegno
delle imprese di nuova costituzione, messo a disposizione attraverso
il “Bando microcredito”, pubblicato oggi sul Bollettino Ufficiale della Regione. Il bando, a valere sul
“Fondo per il microcredito” finalizzato alla promozione e al sostegno
di progetti di creazione d’impresa
realizzati da giovani, donne e soggetti svantaggiati, si inserisce
nell’Asse 4 “Creazione d’impresa”
del Programma annuale 2013 della
Regione. L’agevolazione consiste
in un finanziamento a tasso agevolato fino al 75% delle spese ammissibili, compreso tra un minimo di
3mila euro e un massimo di 12mila
euro, erogato direttamente da Sviluppumbria, individuata dalla Regione quale società competente per
la gestione del “Fondo per il microcredito”. Beneficiari sono le imprese di nuova costituzione, con sede
nel territorio regionale, di tutti i set-
tori extra-agricoli costituite nella
forma giuridica di società di persone, società cooperative di produzione lavoro, incluse le società cooperative sociali e imprese individuali.
Le spese ammissibili sono quelle
sostenute per l’acquisto di macchinari, attrezzature, arredi funzionali,
mezzi di trasporto strumentali alle
attività, hardware e software, ma
anche piccole opere murarie e ristrutturazione e spese di start-up
quali affitto, utenze e pubblicità.
«Con questo importante strumento
finanziario - sottolinea il direttore
generale di Sviluppumbria, Mauro
Agostini - la nuova Sviluppumbria
mette a disposizione della creazione d’impresa un complesso di competenze di settore». Le domande
dovranno pervenire a Sviluppumbria entro il 30 aprile 2014. Il bando
è disponibile on-line sul portale
istituzionale
www.regione.umbria.it e su www.microcredito.sviluppumbria.it.
Alla Mercedes Benz Rossi la presentazione della “Classe C”
Berlina, station wagon, coupé e tre allestimenti possibili
PERUGIA - Anima sportiva e design raffinato.
Sono gli aspetti coniugati abilmente da casa
Mercedes per la nuova Classe C. Automobile
che a Perugia è stata lanciata nella concessionaria Mercedes Benz Rossi diretta da Roberto Rossi, in via Gerardo Dottori 60, località San Sisto.
«Nel 2013 e nei primi mesi del 2014 - ha detto
Lorenzo Carlini, responsabile marketing di Mercedes Benz Rossi - il marchio ha conquistato la
vetta del segmento ‘premium’ rispetto alle concorrenti. Un risultato di grande soddisfazione a
livello locale ed europeo, frutto anche per noi di
un’offensiva-prodotto molto importante, che vive il suo culmine in questo mese con il lancio di
due nuove vetture. La prima è appunto la nuova
Classe C, da tutti definita come una piccola Classe S». Disponibile nella versione berlina, station
wagon o coupé, la nuova Classe C si declina in
tre linee. Quella “sport” con cerchi in lega da 17
pollici, quella “exclusive” che aggiunge alla
sportiva i sedili in pelle ecologica; quella, infine,
“premium” con cerchi in lega da 18 pollici.
La nuova “Classe C”
Mercoledì 19 marzo 2014 il Giornale dell’Umbria
lettere&OPINIONI
Monteluce -Porta Pesa,
situazione insostenibile
Ho letto nei giorni scorsi, fra le lettere che pubblicate, una presa di posizione di un lettore riguardante la
frana di via Sant’Antonio. Vorrei
dire la mia: a causa della chiusura
della strada omonima, il traffico ora
confluisce tutto, come noto, attraverso Monteluce-Porta Pesa. In
quest’ultima piazza la situazione sta
peggiorando di giorno in giorno, data anche la concomitanza delle varie
scuole ubicate in zona, a partire dalle Elementari di viale Brunamonti.
La domanda è duplice: cosa sta facendo il Comune per affrontare questo problema? Ed inoltre: dato che
la situazione che si è creata va a danno di tanti cittadini-automobilisti,
non ritiene il Comune che sia un suo
preciso dovere informare in maniera costante, diciamo almeno una
volta al mese, cosa sta facendo e come sta provvedendo ad eliminare il
problema della frana, con quali interventi e quali tempi? Oppure si limita a chiudere una strada, punto e
basta?
LETTERA FIRMATA
Perugia
Non si possono avere
malati di serie B
Non è ammissibile che un paese “civile” ci siano malati di serie A e malati di serie B, afferma l’assessore
Vinti. Come si legge nell’appello è
giusto assicurare anche ad “un lavoratore autonomo, con partita Iva la
possibilità di una malattia dignitosa. Il cosiddetto popolo delle partite
Iva soffre anche di questa ineguaglianza, tanto più grave in quanto
colpisce in momenti della vita particolarmente delicati. È giusto assicurare diritti ed assistenza ai lavoratori autonomi che si ammalano
STEFANO VINTI
Assessore regionale Prc
Spoleto riconquisti
la sua centralità
Il momento politico del tutto particolare che stiamo attraversando ha
in un certo modo riportato l’attenzione su sacrosanti principi che tendono sempre di più ad essere dimenticati: l’importanza della politica e
l’importanza di fare politica sul territorio. La politica deve riappropriarsi del ruolo che le spetta ed impegnarsi in prima persona per mi-
>>>
Segue dalla prima
Università: che si la “svolta buona”?
candidati selezionati dalla speciale
commissione, che torna a riunirsi
oggi per redigere il verbale con le
motivazioni delle scelte effettuate.
Capitolo chiuso, dunque? Calma.
Cda, il parto
Quel parto non è senza doglie. Per
averne un’idea, basta (come sempre) andare a curiosare in quel che
succede a Medicina. Dove rumors
insistenti davano ieri come più che
probabile la sostituzione di uno dei
due candidati “promossi” dalla
commissione: quello di Medicina
sperimentale. Ovvero, Paolo Puccetti. Correva anche il nome della
new entry: Rosario Francesco Donato, ordinario di Anatomia umana.
Doglie a Medicina
Il motivo del cambio in corsa?
Stando ai rumors, il titolatissimo
scienziato Puccetti, essendo un farmacologo (pur se ora nel dipartimento di Medicina sperimentale)
avrebbe avuto meno chance di successo nel confronto con Annibale
Donini, proposto dal dipartimento
di Chirurgia. Perché, “se rappresentante di Medicina ha da essere,
meglio chi a Medicina ha fatto tutto
il cursus honorum”.
Rimpiazzi
Conseguenza: alta tensione in quel
dipartimento, con una girandola
anche di altri nomi (Alba Minelli).
Riunione convocata per ieri pomeriggio dal direttore Vincenzo Talesa. E improvvisamente sconvocata. Trovato l’accordo, o preso atto
che la commissione non avrebbe
accettato rimpiazzi? Ovvero, giochi fatti e partita chiusa. Fatto è che,
rebus sic stantibus, la sfida a Medicina sarà tra Donini e Puccetti.
Sfide con suspense
E già si fa la conta su quale maggioranza nel cda avrà il rettore, Franco
Moriconi. Dati per scontanti i due
membri esterni scelti dal Magnifico - e i nomi restano Mauro Agostini e Massimo Bugatti -, corrono
pronostici sull’esito dei confronti
diretti. Che in una delle due aree
scientifiche vedono la sfida tra
Fausto Elisei e Massimo Giulietti,
nell’altra tra Franco Cotana e Massimo Pepe. Nelle due aree umanistiche, competizioni ad alta suspense: in zona “Lettere” tra Gianluca Grassigli e Cristina Papa e
nella Conca tra Giorgio Eduardo
Montanari e Pierluigi Daddi.
Ballottaggi
Non ininfluente è la maggioranza
stabilita per l’elezione dei consiglieri: i due terzi. La qualcosa pare
abbia consigliato il ballottaggio
(due a due) per ogni area, invece
del voto per tutto il pacchetto. Nel
“due a due”, infatti, in caso non sia
raggiunto il quorum in qualche
area, si riapre la procedura solo per
quell’area. Col “pacchetto”, invece, dovrebbe ripartire tutto da capo,
arrivando ad avere il nuovo cda
chissà quando.
Rebus ministro
E c’è un’altra data importante per
lo Studium: il 9 aprile, inaugurazione dell’anno accademico. La
notizia ora è ufficiale, comunicata
via mail dall’ateneo. Ma non vi si fa
cenno alla partecipazione del ministro Stefania Giannini, già data per
certa con dichiarazioni alla stampa
dal Magnifico. Un particolare che
ha provocato altri, maliziosi rumors.
Coincidenze
Causa la Finanza alla Stranieri per
fatti relativi alla gestione dell’ex
rettore, di cui ha dato notizia proprio ieri questo giornale? «Pura
coincidenza», assicura il prorettore, Fabrizio Figorilli: «Il ministro,
alla inaugurazione, ci sarà». Insomma, ci siamo. Per il consiglio di
amministrazione è questione di
giorni, arriverà anche il direttore
generale. E il Magnifico inaugura
ufficialmente la sua stagione. Che
sia la “svolta buona” (anche) per lo
Studium?
gliorare la vita quotidiana dei cittadini Spoletini. Può sembrare un’affermazione banale e scontata, ma
che al contrario, con senso di riflessione, appare quantomeno calpestata nel suo significato originario, soprattutto in questi ultimi anni cui la
nostra città ha subito una costante
emarginazione e spogliazione della
propria centralità. Quel significato
autentico che, invece, a mio modesto avviso andrebbe riscoperto e
vissuto in tutta la sua importanza
nua ad intaccare in maniera
preoccupante i margini di reddito
delle strutture ricettive, con una domanda che si dimostra ancora troppo debole in termini di presenze,
arrivi, fatturati, permanenza media,
riempimenti, oltre che di occupazione e capacità di acquisto prodotti
locali. La necessità di evitare di un
comparto come quello turistico
che da sempre viene indicato come
uno dei settori strategici per la nostra economia umbra, perugina in
particolare, ci impone un cambio di
passo e di rinnovamento immediati.
Il turismo è un modello di sviluppo
da perseguire senza indugi, perché
non è delocalizzabile ed è immediatamente spendibile, ma occorre renderlo fruibile anche come prodotto
economico con una politica di sistema, mettendo in relazione il patrimonio ambientale e storico-culturale con quello imprenditoriale, con
politiche in grado di orientare le re-
lazioni del mercato e riattivarlo. Soluzioni che passano necessariamente attraverso alcuni step obbligati:
una maggiore programmazione e
una strategia di marketing, sviluppo, innovazione nel lungo periodo;
abolizione della tassa di soggiorno,
percepita come “odiosa” dai turisti e
non funzionale all’obiettivo finale;
creazione di eventi incoming e outgoing; progetti formativi che tutto
l’anno permettano di dialogare con i
professionisti del settore, di cogliere le domande e dare risposte concrete; sostegno alla nascita e alla
valorizzazione di nuove attività imprenditoriali. Occorre investire sul
recupero del patrimonio architettonico, puntando sull’ambiente e la
bellezza dei centri storici della nostra regione che devono essere resi
più fruibili ai cittadini; creare op-
WOLFGANG BERNELLI
Consigliere comunale di Spoleto
Turismo, non si può
indietreggiare
Gli operatori del settore hanno dimostrato la loro voglia di futuro con
contenuti innovativi e con una capacità notevole di fare squadra nonostante una crisi che conti-
MARCELLA CALZOLAI
63
portunità di crescita, a partire dalla
tutela del paesaggio come valore e
come capacità di attrazione, ma soprattutto lavorare sul fronte delle
nuove tecnologie e sulle più avanzate tecniche di marketing territoriale. Una corretta pianificazione
regionale non può prescindere dalla
costruzione di un sistema di destination management e da un sistema informativo e informatico innovativo,
per prendere decisioni adeguate che
nascano non solo dalla valutazione
di arrivi e presenze, ma considerino
anche il giudizio degli utenti: web
sentiment e web reputation.
ANNA RITA FIORONI
Coordinatrice nazionale Commercio Dipartimento economia Pd
Cassa in deroga,
nuovo allarme rosso
Il ministro Poletti con le sue dichiarazioni a proposito del miliardo che
mancherebbe per rifinanziare la
cassa integrazione in deroga conferma purtroppo le nostre previsioni.
Già nel mese di gennaio la Cgil lanciava l’allarme circa l’esiguità delle
risorse. Ora la situazione è diventata
esplosiva, visto che quel finanziamento, dopo aver soddisfatto le richieste del 2013, non è minimamente sufficiente a coprire le oltre 2000
richieste che le aziende umbre hanno avanzato in questi primi mesi del
2014, il rischio infatti è che solo poco più della metà vengano coperte.
L’unico strumento in grado di ammorbidire il ricorso alla cassa in deroga e cioè i contratti di solidarietà
ex 236/93 .Se a tutto ciò aggiungiamo che il 31 marzo scadrà la proroga dell’accordo 2013 e non sappiamo ancora cosa accadrà, siamo davanti ad una vera emergenza.
La Cgil chiede da tempo una riforma degli ammortizzatori che sia più
inclusiva e dia le stesse risposte a
tutte le aziende, a prescindere dalla
loro grandezza, ma fino a quel momento l’unica possibilità per salvare le tante realtà produttive resta il
ricorso agli ammortizzatori in deroga, che diventano pertanto indispensabili.
La Cgil Umbria chiede al governo
risposte chiare e certe nel rifinanziamento degli ammortizzatori in deroga e alla Regione Umbria di dare
quanto prima comunicazioni sulla
prosecuzione dell’accordo
GIULIANA RENELLI
Cgil Umbria
Nuova direttiva Ue sul tabacco,
per i fumatori ci saranno sorprese
PERUGIA - Migliorare il funzionamento del mercato interno dei
prodotti del tabacco dell’UE assicurando, nel contempo, un livello
elevato di protezione della salute
pubblica. Questo l’obiettivo della
direttiva unionale riveduta, approvata oggi dal Parlamento europeo,
che dovrebbe entrare in vigore a
maggio 2014. Cosa cambierà? In
futuro, innanzitutto, i pacchetti recheranno obbligatoriamente immagini e scritte contenenti avvertimenti sanitari che copriranno il
65% della parte anteriore e posteriore del pacchetto, da apporsi sul
bordo superiore. Il 50% dei lati dei
pacchetti sarà anch’esso coperto di
avvertimenti sanitari (come «il fumo uccide – smetti subito»; «il fumo del tabacco contiene oltre 70 sostanze cancerogene»), che sostituiranno le attuali indicazioni sul teno-
re di catrame, nicotina e monossido
di carbonio (TNCO). Per assicurare
la visibilità degli avvertimenti sanitari, i pacchetti di sigarette dovranno
avere forma parallelepipeda e ciascun pacchetto conterrà un minimo
di 20 sigarette.
Sui pacchetti non potranno figurare elementi o caratteristiche di natura promozionale o fuorviante. In ciò
rientrano, ad esempio, i riferimenti a
un miglioramento dello stile di vita,
al gusto o agli aromi oppure alla loro
assenza (ad esempio «senza additivi»), ad offerte speciali o il suggerimento che un prodotto particolare è
meno nocivo di un altro.
Regole analoghe si applicheranno
ai pacchetti di tabacco da arrotolare:
dovranno sempre recare sul verso e
sul recto un 65% di avvertimenti sanitari combinati nonché ulteriori avvertimenti testuali. I prodotti da ar-
rotolare possono avere confezioni
parallelepipede o cilindriche o essere venduti in sacchetti e ciascuna
confezione dovrà contenere almeno
30g di tabacco.
Maggiore discrezionalità in tema
di regole di etichettatura: gli Stati
membri potranno scegliere di esonerare questi prodotti dalle regole
rigorose in tema di etichettatura, ad
esempio dagli avvertimenti sanitari
che combinano immagini e scritte,
ma dovranno assicurare che questi
prodotti rechino un avvertimento a
carattere generale e un ulteriore avvertimento testuale. I prodotti di tabacco senza fumo dovranno recare
avvertimenti sanitari sulle due superfici maggiori della confezione.
Come accadeva con la direttiva precedente, vi saranno regole specifiche in tema di posizionamento e dimensioni di tutti gli avvertimenti.
Per gli aromatizzanti, la direttiva
prevede che questi non devono essere usati in quantità tali da conferire al prodotto un aroma distinguibile (“caratterizzante”) diverso da
quello del tabacco.
Nuove regole anche per le sigarette elettroniche, per le quali la direttiva punta ad assicurare la parità
di trattamento nell’UE. Si fa riferimento alle sigarette elettroniche
contenenti nicotina (i prodotti che
non contengono nicotina non rientrano nel campo di applicazione
della direttiva). I consumatori di sigarette elettroniche, ad esempio,
saranno informati meglio grazie alle nuove disposizioni in materia di
confezionamento e d’etichettatura;
saranno così “protetti” meglio.
I fabbricanti, invece, dovranno
notificare i nuovi prodotti agli Stati
membri prima di immetterli sul
mercato; presentare con cadenza
annuale relazioni agli Stati membri; rispettare regole specifiche in
tema di pubblicità.
(V.C. - Help Consumatori)
Seguici anche su
Mercoledì 19 marzo 2014
Anno XXXII n. 77 - euro 1,20
www.corrieredellumbria.it
w.corrieredellumbria.it
UMBRIA
PERUGIA
Poliziotti in sala giochi
Gestore finisce nei guai
Sciopero dei trasporti
Oggi possibili disagi
A
FOLIGNO
A
a pagina 12
GUBBIO
Pony express della droga
Arrestato uno studente
A
a pagina 18
Focaroni “spenti”
per San Giuseppe
A
a pagina 31
Indagine della Cna nei Comuni: impennata dei tributi dell’81 per cento pari a 168 milioni
Siamo un popolo di tartassati
ITALIA & MONDO
Spending review
Cottarelli: “Risparmi
per 5 miliardi di euro
già a partire dal 2014”
Il commissario straordinario Carlo Cottarelli
A
a pagina 3
A PERUGIA
Un aumento vertiginoso delle
entrate tributarie dei Comuni,
che dal 2009 al 2013 sono cresciute dell'81% a fronte di una
riduzione dei trasferimenti statali del 38%; una spesa corrente incrementata del 13% e spese per investimenti ridotte del
28%.
È questa l’istantanea che emerge dall'indagine commissionata da Cna Umbria sui bilanci
previsionali di 18 comuni della
regione. Il dato più allarmante
è proprio quello relativo al prelievo fiscale, impennatosi soprattutto con l'avvento dell'
Imu, ma non solo. Nel 2013 il
prelievo pro-capite sui cittadiniè pesato su tutti, inparticolari per gli abitanti di Città della
Pieve, il Comune più esoso sui
18 analizzati. L’impennata del
prelievo fiscale da parte dei comuni in termini assoluti equivale a un incremento delle tasse pari a 168milioni di euro.
A
a pagina 27
IN FONDO
AL POZZO
La Crimea
e la geografia
di Guido Barlozzetti
Terni La showgirl Tommasi si confessa in esclusiva al Corriere
“Sesso e amore, ecco la vera Sara”
A
Allenamento Sara Tommasi in palestra
a pagina 10
a pagina 38
A
L
a Crimea ci ricorda
che esiste la geografia e che la geografia è, come ha rivendicato il Presidente Putin, “intrisa di
storia”. Ce ne eravamo
quasi dimenticati nella retorica della rete e del villaggio globale dove tutto
è in diretta qui-e-ora. I
confini? Un retaggio anacronistico di quando gli
stati presidiavano il loro
territori con il filo spinato, superati dai flussi di informazione in tempo reale. La cittadinanza? Una
dimensione angusta, a
meno di non ricondurla
alla nuova scena immateriale dove tutti si collegano e parlano con tutti e
l'identità di ciascuno passa per quello che mettiamo sui social network (...)
[continua a pagina 4]
Abbinamento opzionale con: “Quello che devi sapere sul denaro” Euro 3,80;
“English in viaggio” Euro 9,80; + il prezzo del quotidiano
La crisi in Ucraina
Kiev: “Hanno ucciso
un nostro soldato”
Putin annette la Crimea
A
a pagina 4
Spoleto L’incendio si è sviluppato nel primo pomeriggio, l’uomo ha tentato invano di rifugiarsi in una cantinetta
Garage in fiamme, anziano muore soffocato
A SPOLETO
GUBBIO
Terremoto: 2 scosse
Torna la paura
La crisi in Italia
Rapporto dell’Ocse : il reddito
delle famiglie italiane
è sceso di 2.400 euro in 5 anni
A
a pagina 5
L’INIZIATIVA
Cronache del sabato sera
E
’ partito ufficialmenteieri il Premio istituto dal Corriere dell’Umbria per le scuole Superiori della regione. In massimo trenta righe di sessanta battute ciascuna, gli studenti che parteciperanno
dovranno affrontare una
tematica a loro certamente vicina: Cronache del sabato sera. Il bando è nel
sito del Corriere on line.
A
a pagina 9
A
a pagina 27
A
Affitto mancato,nel mirino
ilministroGiannini
A
a pagina 44
SERIE B Ieri solo differenziato per Rispoli ma recupererà
La Ternana si gode
la premiata ditta
Antenucci-Litteri
E rientra Ceravolo
a pagina 43
LEGA PRO
LEGA PRO
Il Grifo si prepara per la Paganese
Gubbio, il ds chiede serenità
Filipe non molla mai
“Cambiamo passo
Il Frosinone si fermerà”
I cori razzisti ad Addae
costano la chiusura
della tribuna del Barletta
a pagina 44
a pagina 45
A
Il franchising dei tiratori
di Anton Carlo Ponti
A
Sport
A
GIOVENALE
UNIVERSITA’
L’incendio lo ha sorpreso mentre armeggiava nel garage della
propria abitazione a San Martino in Trignano. E lui, Aldo
Marinucci, 83 anni e dipendente Enel in pensione, dopo aver
tentato inutilmente di spegnere il rogo si è rifugiato in una
delle due cantine del locale, dove i pompieri hanno poi trovato il suo corpo privo di vita.
A
a pagina 9
N
on moriranno mai. Sono una malerba che infesta la vigna e impedisce ai grappoli di nutricarsi. Sono i cacciatori dell'intrigo e del golpe, coloro che coi
panni del magnifico inganno - del duca
Valentino Borgia...[ continua a pagina 21]
Mercoledì 19
Marzo 2014
DELL’UMBRIA
8
CORRIERE
u
Umbria
Delle tendenze dell’agriturismo si parlerà domani a Perugia nell’assemblea regionale di Turismo Verde, l’associazione di settore promossa dalla Cia
Anche l’ospitalità in campagna avverte la crisi economica: presenze in calo dell’1,41 per cento
A PERUGIA
Quasi 1.300 aziende con oltre 20mila posti
letto. Questo il traguardo raggiunto nel
2013 dall’agriturismo in Umbria; un comparto che, apparentemente, risulta impermeabile alle conseguenze della crisi con numeri da anni in costante aumento e con
un’offerta sempre più variegata. Andando
a scavare nelle statistiche ufficiali riguardanti i flussi turistici nella Regione, però, si percepisce chiaramente come anche per
l’ospitalità in campagna i problemi non
manchino: arrivi solo lievemente superiori
a quelli del 2012 (+0,44%), presenze ridotte
dell'1,41% ed un indice di utilizzo medio delle strutture sceso del 2,86% fanno pensare
al 2013 come ad un anno nel quale si sono
fatte sentire ancora e pesantemente le conseguenze della crisi economica e del crollo dei
consumi. Dell’agriturismo, dei suoi problemi e delle sue potenzialità si parlerà domani
a Perugia in via Angeloni 1, in occasione
dell’assemblea regionale di Turismo Verde,
l’associazione agrituristica promossa dalla
Cia. All’assemblea, che avrà inizio alle 9,30
con la relazione del presidente regionale di
Turismo Verde, Giampiero Rosati e che sarà conclusa nella tarda mattinata dal presidente della Cia dell'Umbria Domenico Brugnoni, parteciperà anche l'assessore regionale all’Agricoltura Fernanda Cecchini,
che illustrerà i contenuti del disegno di legge
di riforma dell'agriturismo recentemente
adottato dalla giunta regionale. Domenica
23 marzo in tutta Italia si svolgerà l’ottava
edizione della Giornata nazionale dell’agri-
turismo, ormai diventata la Festa nazionale
dell’ospitalità in campagna; un appuntamento che ogni anno offre la possibilità di
visitare aziende che, in tutte le regioni, aprono le porte ai numerosi visitatori con iniziative tese a mettere in evidenza lo spirito dell'
agriturismo fatto di tradizioni, produzioni
di qualità e sapori genuini. Proprio quello
delle produzioni tipiche e tradizionali è il
tema che fa da filo conduttore alla edizione
di quest’anno attraverso lo slogan “AgrituriB
smo è bontà garantita”.
Cgil, Cisl e Uil, categorie e Rsu preoccupate per la situazione
In 16 comuni si concentra il 60 per cento degli impianti fotovoltaici
“Il socio privato di Gesenu
svolga appieno il suo ruolo
o si faccia da parte”
Dall’acquaairifiutilucieombre
A PERUGIA
A PERUGIA
Le organizzazioni sindacali Cgil, Cisl e Uil dell’Umbria, insieme alle federazioni di categoria e alla Rsu
aziendale, esprimono grande preoccupazione per la situazione della Gesenu, la principale azienda di gestione
dei rifiuti dell’Umbria. “Tale preoccupazione - spiegano - è dovuta alla ormai nota difficoltà di liquidità e alla
incapacità di provvedere agli investimenti necessari per
la messa in sicurezza dell’azienda, per lo sviluppo, l’innovazione tecnologica e la conquista di nuovi pezzi di
mercato”. I sindacati si dicono “sconcertati dall’atteggiamento del socio privato che, mentre annuncia la necessità di investimenti e di ricapitalizzazione per l’azienda, non sta in realtà facendo quanto necessario alla
messa in sicurezza della società e al suo necessario sviluppo, in termini di innovazione tecnologica e di sbocchi di mercato”.
Se viene quindi chiesto a tutti i soci di fare la propria
parte, l’esortazione è rivolta in particolare al socio privato affinché dimostri “di credere ancora in questa società”. “Nel caso ciò non dovesse avvenire, riteniamo necessario un ripensamento sugli attuali assetti societari”,
dicono Cgil, Cisl e Uil dell’Umbria, riservandosi di promuovere azioni di mobilitazione qualora l’attuale situaB
zione non evolva nel senso indicato”.
Rifiuti prodotti, consumi idrici, inquinamento da polveri
sottili e da biossido di azoto,
incidenza di impianti radio televisivi e antenne di telefonia,
diffusione dell’agricoltura
biologica e del fotovoltaico.
Ecco gli indicatori che fotografano pregi e criticità ambientali di sedici comuni dell’Umbria. Sono quelli con
più di 15mila abitanti e includono dunque anche i due capoluoghi di provincia, oltre
ad Assisi, Bastia Umbra, Castiglione del Lago, Città di
Castello, Corciano, Foligno,
Gualdo Tadino, Gubbio,
Marsciano, Narni, Orvieto,
Spoleto, Todi, Umbertide.
Ad analizzare lo stato di salute dell’Umbria (dati riferiti al
2012) è un rapporto dell’Arpa.
Rifiuti “Positiva” è definita la
situazione in relazione ai rifiuti urbani per abitante: nel 75
per cento dei comuni considerati, la quantità prodotta è al
di sotto della media nazionale (nel 2012 pari a 567 chili
per abitante). I comuni più
virtuosi sono Narni, Gualdo
Tadino e Gubbio, con una
media inferiore di oltre 130
chili per abitante rispetto a
quella nazionale. La produzione più elevata (fra i 552 e i
582 chili/abitante) si riscontra invece nel gruppo che include Corciano, Perugia, Spoleto, Terni, Orvieto, Bastia
Umbra. Oltre ai rifiuti domestici, si considerano quelli
provenienti da attività commerciali e artigianali, servizi e
turismo. Sul fronte differenziata, nessuno dei 16 comuni
raggiunge l’obiettivo nazio-
Dato positivo per l’Umbria. Si tratta soprattutto di monitor e tv
Apparecchiature elettriche gettate via
La raccolta supera la media nazionale
A PERUGIA
Nel 2013 l’Umbria raccoglie 3.884.906 chili di rifiuti
da apparecchiature elettriche ed elettroniche (Raee).
La media pro capite, pari a 4,39 kg/abitante supera il
dato nazionale. Sul territorio sono presenti 67 centri di
raccolta e due altri centri; pertanto risultano 7,8 centri
di conferimento ogni 100mila abitanti. Con 2.946.439
chili, la Provincia di Perugia è quella che raccoglie di
più mentre Terni si ferma a 938.467. In linea con la
tendenza nazionale il raggruppamento più raccolto
risulta essere R3 (tv e monitor) con 1.584.764 chili,
seguito da R1 (freddo e clima) con 1.008.860 chili. I
dati sono forniti dal “Rapporto annuale 2013 sul Sistema di ritiro e trattamento dei rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche in Italia", realizzato dal
Centro di coordinamento Raee, presentato ieri a MilaB
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nale del 65 per cento per il
2012, ma in 14 comuni su 16
la differenziata supera la media nazionale (35 per cento).
Cinque i comuni che vanno
oltre il 50 per cento. Marsciano nel 2012 batte tutti (62,5
per cento).
Acqua Quanto è intenso il
consumo domestico di acqua (ossia quella a uso potabile fatturata dal gestore del
servizio idrico)? Il valore pro
capite annuo più basso - che
non tiene conto della popolazione fluttuante (turismo, studenti, ecc.) - si registra a Marsciano (30 metri cubi per abitante), comune seguito da
Umbertide e Città di Castello (rispettivamente 33,7 e
35,8). Il consumo più alto si
registra, senza sorprese, a Perugia (54,3) e Terni (52,9).
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Aria Le polveri sottili, ossia il
famigerato Pm10, risultano
da tenere sotto controllo soprattutto in alcune zone di Perugia e Marsciano, ma, alla
luce dei superamenti annui
dei valori soglia nelle 24 ore,
rientrano tra i punti critici anche i centri urbani di Terni e
Foligno (35 superamenti annui secondo le centraline di
monitoraggio Terni-Le Grazie e Foligno-Porta-Romana).
Quanto alla concentrazione
media annua di biossido di
azoto (lagata a emissioni di
industria, traffico e riscaldamento), le criticità riguardano soprattutto Perugia, Gubbio, Terni e Narni. Nel capoluogo umbro, è oltre la soglia
di attenzione il 30 per cento
del territorio. A Terni invece
ci sono zone che superano la
soglia critica, ossia il limite di
legge.
Elettromagnetismo L’Arpa
guarda poi alle “fonti di pressione” da campi elettromagnetici di impianti radio televisivi: ben 11 comuni, tra
quelli considerati, sono sopra
la media nazionale di 0,57 impianti ogni mille abitanti.
Stanno al di sotto solo Bastia
Umbra (0,0), Castiglione
(0,0), Perugia (0,3), Todi
(0,4), Marsciano (0,5). Nove
comuni su 16 sono sopra il
dato medio italiano (1,3 impianti ogni mille abitanti) anche per numero di “stazioni
radio base” ogni mille abitanti. Si tratta delle stazioni per
telefonia mobile. Il primato
in questo caso spetta ad Assisi: 2,6 impianti ogni mille abitanti.
Suolo Ma si misura anche la
percentuale di coltivazioni
biologiche rispetto alla superficie agricola totale per vedere quanto tirano le pratiche
sostenibili. Se a livello nazionale la percentuale è dell’8,7,
in 11 dei 16 comuni si resta al
di sotto. La propensione per
il biologico appare invece
concentrata (in ordine crescetente) a Orvieto, Spoleto,
Narni, Foligno, Gubbio (negli ultimi tre casi, si attesta oltre il 10 per cento).
Energia Quanto sono diffusi
in Italia gli impianti fotovoltaici? In Italia la densità è di
1,5 impianti per chilometro
quadrato. Nei comuni umbri
considerati dal rapporto, solo sei sono al di sopra di questa media. Il totale degli impianti è di 5.245 (60 per cento
B
di quelli regionali).
CORRIERE
DELL’UMBRIA
Umbria
t
Mercoledì 19
Marzo 2014
9
Ateneo Ci sono le proposte dei tre dipartimenti ed entro quindici giorni la riunione operativa
Scuola di Medicina c’è l’accordo ora tutti al tavolo
di Sabrina Busiri Vici
A PERUGIA - Scuola di medicina
e chirurgia dell’Università di Perugia, c’è l’intesa. Dopo le tensioni del
passato, i tre dipartimenti dell’ex facoltà di Medicina sono decisi a marciare avanti tutta. Fino a poco tempo fa, sul tavolo c’erano solo due
proposte su tre: ovvero quelle del
dipartimento di Chirurgia (Puma)
e Medicina (Riccardi) mancava
quella di Medcina sperimentale (Talesa), ma di recente il consiglio del
dipartimento “indeciso” ha sciolto
le riserve e ha messo a verbale la
terza adesione, pur auspicando la
formazione di una commissione.
Per varare la Scuola sarebbero bastate per legge due proposte, ossia
z
Una candidatura
forte?
Potrebbe arrivare
dall’area
di Medicina interna
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due dipertimenti, e il rettore Moriconi avrebbe comunque mandato
avanti il progetto. Avere raggiunto
l’adesione totale è per il Magnifico
un bel risultato da portare a casa.
La Scuola di Medicina servirà a dare omogeneità ai tre corpi dipartimentali rafforzandone l’offerta formativa. Del resto, nei ranking internazionali solo gli atenei che hanno
una School of medicine sono i pri-
mi, perciò raggiungere l’obiettivo significa aumentare l’attrattività
dell’Università degli studi di Perugia.
Forti delle tre proposte, nel giro di
quindici giorni il polo di Medicina
si riunirà (cinque professori per dipartimento) e lavorerà per concretizzare il progetto. Va comunque ricordato che la Scuola dovrà essere
dotata di un consiglio composto da
una rappresentanza dei docenti dei
singoli dipartimenti proponenti.
Quanti? Non più del 10 per cento
(compresi i ricercatori) per ogni dipartimento da scegliere attraverso
elezioni. Il consiglio, poi, redigerà il
regolamento della scuola e lo manderà agli organi di ateneo per l’approvazione. Dopo l’ok, si darà il via
Nuovo corso Segreterie dell’Università e sede dei dipartimenti dell’area medica
all’elezione del coordinatore/direttore.
I giochi sono aperti e i bene informati parlano di una candidatura
forte proveniente dal settore della
Medicina interna.
Tanto autorevole da mettere (forse)
tutti d’accordo.
B
L’ex rettore della Stranieri: “Spese pazze? No, solo un affitto mancato”. Monni (Ncd): “E adesso rassegni le dimissioni”
Ministro Giannini nel mirino del fiamme gialle
A PERUGIA (sabusvi) “Non si tratta di spese pazze, si tratta di soldi non
ricevuti per un progetto fallito”. Il ministro dell’Istruzione
Stefania Giannini, fino a poco più di un anno fa rettore
della Gallenga, legge così la
mattinata di lunedì passata
dalle
fiamme
gialle
all’Università per Stranieri.
Con un provvedimento firmato dal procuratore capo della
Procura della Corte dei Conti
Agostino Chiappiniello, gli
agenti della guardia di finanza hanno acquisito i documenti relativi a un’accusa di
presunto danno erariale di oltre 500mila euro. Una vicenda legata al mancato introito
dell’affitto per dei locali
dell’Università (già del pub ex
Contrappunto), portata in bilancio, almeno secondo la magistratura contabile, con eccessiva leggerezza. Il ministro
Giannini, all’epoca dei fatti
primo
ermellino
dell’Università, aggiunge: “In
pratica si tratta di mancate entrate nelle casse universitarie
per un progetto andato male
a causa di un mancato affitto”. All’origine della vicenda
ci sono delibere del consiglio
di amministrazione della Gal-
ne: qui ci sono gli atti che lo di l’università ha perso le risordimostrano” dice Paciullo. E se perché questa persona non
il rettore va avanti spiegando i ha pagato. All’esito dei canofatti
in
dettaglio: ni non pagati lo ha messo in
“L’università ritenne di usare mora e poi ha dato seguito aluno spazio, attiguo a palazzo la cosa. Quando i revisori dei
Gallenga, per offrirlo agli stu- conti hanno visto questi condenti, lo prese in locazione dai ti, hanno giustamente fatto
proprietari che avevano di- presente la cosa. Il danno erasmesso l’attività ricreativa, e riale non v’è dubbio che sia
fece una gara di evidenza pub- prodotto, ma bisogna vedere
blica per affidarlo a un opera- a chi è imputabile”. Dalla giutore che potesse gestirlo legan- stizia alla politica, il caso sul
dolo a un processo di forma- ministro di Scelta civica arriva
zione, non solo a una struttu- fra gli scranni di palazzo Cesara di ristorazione. A quel pun- roni dove il consigliere regioto si fece
nale Massiavantiunopemo Monni
ratore,che ac(Nuovo CenE l’Università
cettòle conditrodestra) audegli studi
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spica
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piuttosto imGiannini raspegnative posegni le proper aprire l’anno
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ni. “Per l’ex
à. All’iniziatirettore - dice
va si associarono anche il Co- Monni - deve valere lo stesso
mune, la Provincia e la Regio- metro di giudizio che ha recenne che sostennero questa co- temente portato alle dimissiosa,
incoraggiarono ni di un sottosegretario del
l’università a dare corso all’ini- Ncd pur senza nessuna inchieziativa”. Paciullo quindi pro- sta in corso”. Intanto, però,
segue: “Solo che poi il sogget- l’Università degli studi di Peto che si era aggiudicato la ga- rugia lucida gli ottoni per prera non ha pagato la locazione. pararsi all’inaugurazione delNon ha rimborsato il canone l’anno accademico il 9 aprile.
come era stato stabilito. Quin- Con il ministro Giannini. B
z
y
lenga, che risalgono al 2008,
con le quali venne dato il via
alla nascita della Scuola internazionale di cucina italiana
con sede in una proprietà dell’ateneo data a un inquilino
che però non ha mai onorato
l’affitto. A portare all’attenzione della Corte quel mancato
incasso sono stati gli stessi re-
visori
dei
conti
dell’Università, Antonio Buccarelli (presidente) e Maria
Adele Paolucci, dopo avere
preso in esame i bilanci di quegli anni. Loro parlano di una
“spesa inutilmente erogata
dall’Università di 385.613,95
euro. Un danno erariale certo”, una cifra cui il revisore ag-
giunge altri 140mila euro per i
mancati introiti dell’attività di
ristorazione mai partita, fino
a superare le 500mila euro. A
una ulteriore spiegazione non
si sottrae Giovanni Paciullo,
attuale Magnifico della Stranieri: “La cosa è molto trasparente e la gestione del ministro Giannini è la mia gestio-
Per i trent’anni del nostro giornale iniziativa in collaborazione con gli assessorati all’Istruzione delle Province di Perugia e Terni. L’articolo dovrà essere spedito entro il 10 maggio
Cronache del sabato sera: Premio del Corriere per le scuole superiori
E
’ partito ieri il Premio che il
Corriere dell’Umbria ha istituito per le scuole Superiori “Cronache del sabato sera”. Si tratta, in effetti, del prosieguo del cammino intrapreso dal nostro giornale fin da
quando ha mosso i primi passi, trent’anni fa. Prima con l’adesione al
giornale in classe, poi con una pagina settimanale dedicata al mondo
della scuola con problematiche nazionale e locali, quindi, con questo
premio che vuole saldare ancora di
piàù il rapporto con studenti e docenti. Ad aiutarci in questo compito
la Provincia di Perugia e quella di
Terni con gli assessorati che si dedicano al settore scuola e quindi di Do-
natella Porzi e di Stefania Cherubini. Senza contare la fondamentale
presenza e sostegno dell’Ufficio Scolastico Regionale e del direttore Domenico Petruzzo.
Facevamo presente, ieri, le tre motivazioni principale che hanno motivato la nascita di questo premio. Li
abbiamo definiti, tre obiettivi. Vale
la pena ricordarli. Il primo è quello
di proseguire e fortificare il contatto
tra il nostro giornale e la realtà scolastica regionale. In secondo luogo far
conoscere da vicino caratteristiche e
peculiarità del lavoro giornalistico,
sia nella sua dimensione di diramazione nella realtà sociale e culturale
sia nella sfera operativa redazionale
vera e propria. Infine, come terzo
obiettivo, stimolare l’attenzione e la
capacità di racconto su ciò che per i
giovani significa e rappresenta un
giornodedicato allo svago e alla condivisione ma che, talvolta, può nascondere tensioni e disagi. E ora, come dire, l’elenco delle regole.
Il concorso, per favorire l’integrazione e la collaborazione tra gli studenti, non ammette la partecipazione individuale e potrà coinvolgere l’intera
classe o anche gruppi di studenti (almeno cinque). E’ previsto che negli
Istituti che aderiranno e lo richiederanno, si terranno incontri con i redattori del “Corriere dell’Umbria”
per introdurre alle tecniche e al lin-
guaggio giornalistico. In questo caso sarà sufficiente inviare la richiesta
attraverso una mail da indirizzare a
questo indirizzo: [email protected]. Dal punto di vista formale gli elaborati dovranno essere contenuti in massimo 30 righe da 60 battute ciascuna e accompagnati da
una lettera della dirigenza dell’Istituto scolastico che indichi chiaramente gli allievi e gli insegnanti partecipanti. I lavori prodotti dovranno essere inviati al Corriere dell’Umbria
entro e non oltre il 10 maggio. Nel
box a fianco, trovate i contenuti del
bando di partecipazione al premio.
Il bando completo si trova nel sito
del Corriere dell’Umbria on line. B
ECONOMIA
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Redazione: via Pievaiola, 166 F-6
PERUGIA
Tel. 075 91191
Fax 075 4659140
[email protected]
FISCO Le entrate delle amministrazioni salite dell’81%
mentre le spese per investimenti sono in calo: indagine di Cna
TARTASSATI DAI TRIBUTI
ECCOQUANTOPESANO
NEICOMUNIUMBRI
di Errico Mascioli
A PERUGIA - Secondo l'indagine
commissionata da Cna Umbria al
centro studi Sintesi, condotta sui bilanci previsionali di diciotto Comuni della nostra regione, le entrate tributarie delle amministrazioni comunali analizzate, dal 2009 al 2013, sono cresciute dell'81%. Questo dato è
stato fornito ieri mattina, nel corso
di una conferenza stampa organizzata alla sede di Cna Umbria, dal direttore della confederazione umbra
dell'artigianato e della piccola e media impresa, Roberto Giannangeli, e
da Alberto Cestari, ricercatore del
centro studi Sintesi. “Si è verificato
un notevole aumento dell'imposizione fiscale locale - ha spiegato Giannangeli -. Parliamo di Tarsu, Tia, Tasi, Tari, ma anche di Imu, Irpef e
quant'altro". Nello specifico, il dato
più allarmante è proprio quello relativo al prelievo fiscale, impennatosi
soprattutto con l'avvento dell'Imu.
Nel 2013 la pressione tributaria è pesata su tutti, ma in modo particolare
per gli abitanti di Città della Pieve, il
Comune più esoso dei 18 analizzati.
Afronte di questa impennata del prelievo fiscale da parte dei Comuni,
che in termini assoluti equivale a un
incremento delle tasse, variamente
composto, pari a 168 milioni di euro,
la ricerca rileva che i trasferimenti da
parte dello Stato sono diminuiti
DELL’UMBRIA
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Imprese umbre tartassate Presentata ieri
un’indagine della Cna sulla fiscalità in Umbria
complessivamente di 95 milioni di
euro. In pratica, una differenza positiva di 73 milioni, che non giustifica
imposte così elevate. Entrando nel
dettaglio delle tasse, risulta che l'Imu
ha pesato per 473 euro su un abitante di Città della Pieve, che conserva il
primato di Comune più "esigente",
mentre i cittadini meno vessati, si fa
per dire, sono stati quelli di Narni,
che hanno pagato mediamente 160
euro. Sul fronte dell'Irpef le cose non
vanno meglio: con l'abolizione del divieto per gli enti locali di aumentare
le aliquote delle addizionali, il gettito dei Comuni è aumentato del 35%
in due anni, passando dai 39milioni
di euro del 2011 ai 53 del 2013, con
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una quota massima di 109 euro per
abitante applicata dal Comune di Perugia e una minima di 54 euro per i
cittadini di Fabro. L'unica amministrazione a non aver applicato l'addizionale Irpef è quella di Assisi, nonostante rientri tra i Comuni con i maggiori introiti tributari. E se i cittadini
sono chiamati sempre più a far fronte alle esigenze di cassa degli enti locali, nei Comuni non vi è cenno a
una riduzione significativa delle spese correnti. Infatti, pur con qualche
eccezione, la spesa corrente cresce
mediamente del 13%, anche qui con
differenze sensibili da Comune a Comune (+ 39,9% a Foligno, + 1% a
Città di Castello). Se tali aumenti
possono essere imputati in alcuni casi alla gestione interna di alcuni servizi, come ad esempio quello della raccolta dei rifiuti, è pur vero che i Comuni fanno molta fatica a risparmiare. Tolta una lieve riduzione delle spese per il personale, dovuta essenzialmente alla mancata sostituzione di
dipendenti andati in pensione, le spese sostenute per acquisto di beni e
servizi crescono quasi ovunque. Le
spese che diminuiscono maggiormente, invece, sono quelle per investimenti, calate del 28,4%, sebbene nel
2013 si sia registrata un'inversione di
tendenza. “Alla luce dei risultati dell'
indagine e in vista delle prossime elezioni amministrative - ha concluso
Roberto Giannangeli, direttore di
Cna Umbria - presentiamo le nostre
proposte in tema di imposizione fiscale locale, che verranno discusse in
una serie di incontri su tutto il territorio regionale e presentate ai candidati a sindaco nelle diverse città umbre”.
In particolare, il Cna Umbria propone di differenziarele aliquote applicate ai capannoni industriali e ai laboratori artigianali da quelle previste
per le seconde case, di applicare ai
capannoni industriali e ai laboratori
artigianali l'aliquota minima dell'8,6
per mille, di distribuire i costi relativi
allo smaltimento dei rifiuti al 50%
tra utenze domestiche e non domestiche, di escludere dalla base imponibile le superfici deicapannoni industriali e dei laboratori artigianali dove si svolgono le lavorazioni e si producono rifiuti speciali, i cui costi vengono sostenuti a parte dalle imprese,
di introdurre premi per le utenze
non domestiche che avviano a recupero rifiuti, di eliminare le inefficienze nei servizi di smaltimento, di reintrodurre le detrazioni Irpef per le fasce più deboli (come ad esempio gli
anziani), di applicare le detrazioni a
tutte le categorie produttrici di redditi (compresi i lavoratori autonomi),
di non compensare le detrazioni Irpef con aumenti delle imposte sui capannoni industriali ei laboratori artiB
gianali.
CREDITO Ammonta a tanto la cifra stanziata dalla Regione, nel Bollettino ufficiale il bando che prevede il sostegno per l’attivazione di una nuova azienda, anche altri strumenti da sfruttare
VUOI AVVIARE UN’IMPRESA’? DISPONIBILI 300MILA EURO
A PERUGIA
Ammonta a 300mila euro lo stanziamento a sostegno delle imprese di
nuova costituzione, messo a disposizione attraverso il “bando microcredito”, pubblicato ieri sul Bollettino
ufficiale della Regione Umbria (supplemento ordinario al Bur, serie Avvisi e concorsi, n.11). Il bando, a valere sul “Fondo per il microcredito”
(istituito con la legge regionale 30
marzo 2011, n. 4) finalizzato alla promozione e al sostegno di progetti di
creazione d’impresa realizzati da giovani, donne e soggetti svantaggiati,
si inserisce nell'Asse 4 “Creazione
d'impresa” del Programma annuale
2013 della Regione Umbria per la
crescita
l'innovazione
e
la
competitività del sistema produttivo
regionale. L’agevolazione consiste in
un finanziamento a tasso agevolato
fino al 75% delle spese ammissibili,
compreso tra un minimo di 3mila
euro e un massimo di 12mila euro,
erogato direttamente da Sviluppumbria, individuata dalla Regione Umbria quale società competente per la
gestione del “Fondo per il microcredito”. Beneficiari sono le imprese di
nuova costituzione, con sede nel territorio regionale, di tutti i settori extra-agricoli costituite nella forma giuridica di società di persone, società
cooperative di produzione lavoro, incluse le società cooperative sociali e
imprese individuali. Le spese ammissibili sono quelle sostenute per l'acquisto di macchinari, attrezzature,
arredi funzionali, mezzi di trasporto
strumentali alle attività, hardware e
software, ma anche piccole opere
murarie e ristrutturazione e spese di
start-up quali affitto, utenze e pubblicità. “Con questo importante strumento finanziario - sottolinea il direttore generale di Sviluppumbria,
Mauro Agostini - la nuova Sviluppumbria mette a disposizione della
creazione d'impresa un complesso di
competenze di settore, con un team
dedicato in grado di assistere e sostenere nuovi imprenditori dalla fase di
planning delle attività, fino alla rendicontazionedel progetto”. Ledomande dovranno pervenire a Sviluppum-
bria entro il 30 aprile 2014. Il bando
è disponibile on line sul portale istituzionale www.regione.umbria.it e su
www.microcredito.sviluppumbria.
it. Sempre di sostegno alle imprese
da parte del mondo del credito si è
parlato in terza commissione provinciale di Perugia. Il presidente Luca
Baldelli (Prc) ha aperto i lavori ricordando che l'incontro in oggetto intende essere il primo di una serie che
si protrarrà nel tempo al fine di portare il problema all'attenzione delle
istituzioni, così da spronarle a ristabilire un flusso creditizio che rilanci la
rete imprenditoriale umbra. La problematica è stata inquadrata alla luce della mozione presentata dal consigliere Maurizio Ronconi (Udc) in
cui si lamenta il totale disinteresse
delle istituzioni riguardo la situazione bancaria dell'Umbria, territorio
in cui manca una banca regionale ed
in cui le piccole banche territoriali
vengono acquistate dai grandi colos-
si, che si basano su sistemi organizzativi accentrati e dunque lontani da
imprese e risparmiatori. Ronconi ha
definito la questione totalmente politica, chiedendosi poi come possa,
una regione piccola e quindi finanziariamente vulnerabile come l'Umbria, immaginare di avere un sistema
produttivo solido senza un sistema
creditizio di supporto autonomo. Alla commissione ha partecipato, in
rappresentanza di Sviluppumbria,
Simone Peruzzi che ha confermato
la grosse difficoltà di interfacciamento tra imprese e sistema bancario,
con gravi conseguenze per la velocità di erogazione dei crediti. Peruzzi
ha, poi, illustrato alla commissione
gli strumenti di supporto all'imprenditoria messi in campo da diverse istituzioni pubbliche con la collaborazione di banche e di Sviluppumbria
(in qualità di ente tecnico, con funzioni di supporto e valutazione delle
B
candidature).
della ThyssenKrupp con i sindacati
AST,PIANOINDUSTRIALE
ENTROL’ESTATE
IL MANAGEMENT RESTA
di Giuseppe Magroni
A TERNI - Piano industriale entro l’estate, l’Ast non potrà che
avere vantaggi dall’inserimento in
una rete commerciale più ampia,
bisogna ridurre i costi e ottimizzare la produzione perché viale Brin
continua a perdere circa dieci milioni di euro al mese: nel 2013 ha
perso circa 130 milioni di euro.
Non ci saranno sconvolgimenti
nel management, resterà quello
attuale, a partire dall’amministratore delegato, il ternano Marco
Pucci. Questo ha detto ieri pomeriggio alle delegazioni sindacali il
capo della divisione Materials di
ThyssenKrupp, Joachim Limberg, con lui c’erano l’ad Pucci e
gli altri dirigenti apicali di viale
Brin, Ferrucci, Della Volpe e Schmit. All’altro capo del tavolo i segretari provinciali dei metalmeccanici, Cipolla (Fiom), Marcelli
(Fim), Pasini (Uilm), Olimpieri
(Fismic) e Francescangeli (Ugl).
E questo ripeterà questa mattina,
l’incontro è programmato per le
9, il manager tedesco alle istituzioni locali: il sindaco Di Girolamo,
il presidente della Provincia Polli
e la governatrice Marini.
Il grosso del colloquio di ieri pomeriggio è stato il nuovo posizio-
La nuova proprietà si presenta Ieri primo incontro della TK con i sindacati
namento di Ast. Ast e controllate,
la tedesca Vdm, Terni inox e gli
altri centri servizi, cioè tutto quello che è tornato in ThyssenKrupp
dopo l’accordo con Outokumpu,
finiscono, come era stato anticipato nella lettera di qualche giorno
fa ai dipendenti, nella divisione
Materials, che è essenzialmente
un’area che commercializza i prodotti. Da oggi diventa un’area in
cui sono inseriti anche poli produttivi di cui il più grande è proprio Ast. I sindacati hanno espres-
so le loro perplessità, che in questo modo Ast diventa solo una pedina nello scacchiere, solo un centro di costo. Limberg ha replicato
che per Terni è una grande opportunità perché i laminati piani e gli
acciai speciali di Ast potranno godere di una rete commerciale immensa e raggiungere clienti fino a
ieri inimmaginabili.
Ma di questo si è parlato solo a
grandi linee, per principi, senza
scendere nel dettaglio. Così come
Limberg non ha aperto bocca su
come e dove tagliare e ottimizzare
per ridurre i costi di produzione.
Questa mattina con le istituzioni
Limberg parlerà dei problemi e
delle richieste di sempre: costo dell’energia troppo alto, completamento della Terni - Orte - Civitavecchia e della collegata linea ferroviaria per poter arrivare al porto industriale più rapidamente e
con minori costi. Con le istituzioni il manager tedesco e quelli locali probabilmente parleranno anche del progetto di ampliamento
in Valnerina della discarica. Argomento bollente in campagna elettorale, anche perché la richiesta è
ferocemente avversata dagli ambientalisti, da Italia nostra e Wwf
e da tutte le forze dell’opposizioB
ne in consiglio comunale.
IMMOBILI Il sostegno alle locazioni arriva dalla Regione che ha predisposto la ripartizione dei fondi tra 73 comuni
CORRIERE
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Siderurgia Ieri primo incontro ufficiale
DELL’UMBRIA
Economia
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Mercoledì 19
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ALIMENTARE
SANGEMINI, A NORDA
LE CONCESSIONI
DELLE ACQUE MINERALI
A TERNI
Un altro passaggio importante per il superamento dell’annosa vertenza della
Sangemini arriva dalla Regione dell’Umbria.
L'assessorato regionale all'Ambiente,
nel pieno rispetto delle conclusioni del
tribunale di Terni, ha infatti dato il via
all'attuazione delle procedure di concordato finalizzate al superamento della
vertenza Sangemini e all'individuazione di un nuovo gestore per le concessioni di acqua minerale dei Bacini Sangemini e Amerino": la comunicazione arriva dall'assessore, Silvano Rometti,
con la precisazione che alla Regione
spetta la concessione dell'autorizzazione all'utilizzo delle acque minerali sulla
base di un piano industriale ed economico.
“In attesa della definitiva acquisizione
delle aziende - ha riferito l'assessore Rometti - il nuovo gestore Sangemini Acque s.p.a. del Gruppo Norda, ha ottenuto dalla Regione il trasferimento temporaneo delle concessioni minerarie per
poter garantire le attività di gestione dei
bacini idrominerali e di imbottigliamento per il periodo di fitto del ramo aziendale fatto salvo il definitivo trasferimento dopo l'acquisizione delle aziende stesse. Confidando nelle note capacità imprenditoriali nel settore delle acque minerali dimostrate in questi ultimi anni
da parte del Gruppo Norda - l'assessore Rometti - auspica una positiva conclusione dell'iter concordatario, nonché
il definitivo superamento della crisi
aziendale per dare certezze ai tanti lavoratori coinvolti e alle loro famiglie".
Questo dovrebbe consentire di rimettersi in carreggiata e ripartire nella normale attività aziendale che, a causa di questi passaggi, ha avuto momenti difficili.
B
y
LAVORO Petizione su change.org per sostenere chi è malato
UN MILIONE E MEZZO PER GLI AFFITTI INATTIVITA’ FORZATA
A PERUGIA
Un milione e mezzo di euro sarà a disposizione di 73 comuni
dell'Umbria per sostenere economicamente i nuclei familiari
che corrispondono canoni di
locazione eccessivamente onerosi rispetto al loro reddito. La
giunta regionale, su proposta
dell'assessore alle Politiche abitative Stefano Vinti, ha approvato infatti la ripartizione del
fondo di sostegno agli affitti assegnando il finanziamento regionale per agevolare le famiglie in difficoltà che sono rientrate nelle graduatorie di ciascun comune. “La Regione haaffermato Vinti - peralimentare questo fondo, mette a disposizione 1.093.252 euro che
si aggiungeranno alle risorse
impegnate da ciascun comune
(366.816 euro). Com'è noto,
l'entità dei finanziamenti ha subito, in questi ultimi anni, una
progressiva diminuzione, a causa, essenzialmente, della drastica riduzione dell'impegno economico dello Stato, che ha praticamente vanificato gli effetti
positivi inizialmente auspicati.
E così laRegione, che haritenuto indispensabile garantire un
livello di contribuzione quanto
più possibile adeguato alle esigenze manifestate dai cittadini, ha integrato sempre il Fon-
do con proprie risorse. In particolare dal 2003 al 2010 il finanziamento regionale è rimasto
costante (1.000.000 di euro) e,
addirittura, negli anni 2011 e
2012 è raddoppiato (2.000.000
di euro) per supplire alla carenza di quello statale. E proprio
in considerazione dell'esiguo
importo a disposizione, anche
per l'anno 2013 la giunta ha dovuto confermare la partecipazione ai bandi solo ai nuclei familiari titolari di un reddito annuo uguale o inferiore alla somma di due pensioni minime
INPS e l'autorizzazione ad
emanare i bandi solo aquei Comuni che avessero cofinanziato il Fondo per la locazione".
In base a questi criteri, 73 comuni, 48 in provincia di Perugia e 25 in quella di Terni, han-
no potuto elaborare le proprie
graduatorie provvisorie che
hanno permesso alla Regione
di approvare la ripartizione del
fondo. Le erogazioni a favore
dei Comuni verranno effettuate solo dopo l'invio, da parte
degli stessi, del provvedimento
di approvazione delle graduatorie definitive perchè - ha sottolineatoVinti- qualora unComune non rilevi alcun fabbisogno la somma assegnata sarà
trattenuta dalla Regionee, qualora un Comune rilevi un fabbisogno inferiore rispetto alle risorse complessive a disposizione, la somma eccedente sarà ridotta in misura proporzionale
sia dal finanziamento comunale che da quello regionale. I comuni infine non potranno liquidare i contributi d'importo
uguale o inferiore ad 50 euro e
ridistribuendo le economie così conseguite tra gli altri beneficiari collocati in graduatoria”.
“Questa è la situazione dello
scorso anno - ha proseguito
l'assessore - . Nel frattempo però stiamo lavorando peril prossimo bando che riguarderà il
2014. Ed anche qui, se non riusciremo a trovare ulteriori finanziamenti, rischiamo di non
poter soddisfare la domanda
sempre crescente. Già lo scorso anno siamo arrivati oltre no-
vantamila domande pervenute ai comuni per accedere al
fondo a sostegno degli affitti.
In vista del bando 2014, in programma per il prossimo mese
di settembre, abbiamo già segnali che ci indicano un aumento delle domande e, se non
riusciamo a dare risposte adeguate, il rischio è quello di ritrovarsi con centinaia e centinaia
di sfratti, che sarebbero quasi
tutti per morosità incolpevole,
e dunque a dover gestire problemi ancora maggiori". Per
questi motivi, ha ribadito l'assessore Vinti, "è assolutamente
necessario che il Governo trasferisca alle regioni i finanziamentiprevisti. Sono insufficienti (100 milioni annui, per l'Umbria un contributo di circa 1milione e 96 mila euro) visto che il
totale a disposizione, ha concluso Vinti, non riuscirebbe a
coprire nemmeno il 50 per cento delle domande posizionate
nella prima fascia (oltre 5 milioni di fabbisogno nel 2012), tenendo conto anche del fatto
che il provvedimento del Governo ripristina l'obbligo di finanziare tutte e due lefasce previste nella legge 431 del 1998 e
dunque anche coloro con un
reddito fino a 16 mila euro potranno richiedere l'accesso al
B
Fondo".
A PERUGIA
L'assessore regionale Stefano Vinti (nella foto) ha firmato la
petizione lanciata su change.org da Daniela Fregosi, lavoratrice autonoma malata di cancro al seno che chiede il riconoscimento, a lei e a tutti coloro che si trovano nelle stesse condizioni di inattività forzata dovuta a malattie gravi e relative cure,
gli stessi diritti già riconosciuti ai lavoratori dipendenti. “Non
è infatti ammissibile che un paese civile ci siano malati di serie
A e malati di serie B - afferma l'assessore Vinti - . Come si
legge nell'appello è giusto assicurare anche ad "un lavoratore
autonomo, con partita Iva la possibilità di una malattia dignitosa”. Il cosiddetto popolo delle partite Iva soffre di questa
ineguaglianza, tanto più grave in quanto colpisce in momenti
della vita particolarmente delicati. E' giusto assicurare diritti
B
e assistenza ai lavoratori autonomi che si ammalano”.
Mercoledì 19
Marzo 2014
DELL’UMBRIA
12
CORRIERE
u
Economia
P
TRASPORTI Giornata di protesta
Ecco le fasce garantite nei vari comparti
VIAGGIARE OGGI?
POSSIBILI DISAGI
PER LO SCIOPERO
A PERUGIA
Stazione Fs piazza Italia: il serviDisagi oggi per chi si muove sui zio non sarà garantito. Servizio
mezzi pubblici. Le segreterie nazio- ascensori e scale mobili di Perugia:
nali di Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltra- I servizi saranno garantiti per l'intesporti, Faisa-Cisal e Ugl hanno ra giornata con il normale orario.
proclamato una giornata di mobili- Ilpersonale impiegatizio e degli imtazione di 24 ore del trasporto pub- pianti fissi, in caso di adesione allo
blico locale. Per i pendolari di treni sciopero, si asterrà dal lavoro per
e autobus ci potrebbe essere degli l'intera giornata.
inconvenienti. Nel rispetto delle Provincia di Terni Servizi autobus
leggi 146/90, 83/2000 e successive urbani ed extraurbani, funicolare
modifiche ed integrazioni, il perso- di Orvieto (Garantita l’effettuazionale viaggiante, in caso di adesio- ne dei servizi nelle fasce orarie:
ne, si asterrà dal
6:30/9:30
e
lavoro secondo le
12:30/15:30. Le
modalità di seguicorse che partono
Gli addetti iscritti
to riportate.
dal capolinea, all'
alle sigle sindacali
Provincia di Peruinterno delle preincrociano
gia Servizi autodette fasce orarie,
bus urbani ed exraggiungeranno il
le braccia
traurbani; navigacapolinea di destiper tutto il giorno
zione Lago Trasinazione. Il persomeno; minimetrò
nale impiegatizio
di Perugia, mobilità alternativa di e degli impianti fissi, in caso di adeSpoleto (percorsi meccanizzati dei sione allo sciopero, si asterrà dal
parcheggi "Spoletosfera" e "Pon- lavoro per l'intera giornata.
zianina-Rocca") (Garantita l’effet- Servizi ferroviari Umbria mobilità
tuazione dei servizi nelle fasce ora- Per quanto riguarda lo sciopero di
rie: 6/9 e 12/15). Le corse che parto- 24 ore di oggi, il personale di Um
no dal capolinea, all'interno delle garantisce l’effettuazione dei servipredette fasce orarie, raggiungeran- zi nelle fasce orarie: 5:45/8:45 e
no il capolinea di destinazione. Ser- 11:45/14:45. Servizi ferroviari effetvizio biglietterie città di Perugia: tuati nella rete Regionale e servizi
piazza Partigiani: il servizio sarà effettuati in proprio nella rete nagarantito con il normale orario. zionale. I treni che partono dalla
z
y
stazione di origine nella fasce orarie sopra riportate giungeranno
nella stazione di termine corsa. I
treni che partono dalla stazione di
origine al di fuori delle fasce orarie
sopra riportate non saranno garantiti in caso di adesione. Servizi fer-
roviari effettuati in nome e per conto di Trenitalia: in caso di adesione, si effettueranno esclusivamente
i servizi minimi previsti nell'orario
di servizio di Trenitalia che potranno anche essere realizzati con autoB
bus.
OCCUPAZIONE Sono disponibili in rete i moduli sulla situazione delle aziende con più di cento dipendenti
z
TRASPORTI/1
UGL ESCLUSA DAL TAVOLO
PER UMBRIA MOBILITA’
PERFETTI: “INACCETTABILE”
A PERUGIA
“Abbiamo appreso da fonti aziendali
che la presenza dell'Ugl autoferrotranvieri al tavolo del 20 marzo con Umbria
mobilità Esercizio non è gradita ad alcune sigle sindacali. Tutto questo è inaccettabile”. Parole del segretario dell'Ugl
Tpl Roberto Perfetti sull’esclusione del
sindacato dall’incontro con l’azienda
convocato per giovedì 20 per discutere
dell’organizzazione del lavoro del personale in esercizio su gomma e in navigazione. Uno strappo che secondo il segretario “mina il concetto stesso di democrazia e gioca a sfavore dei lavoratori.
L'unica spiegazione - prosegue Perfetti è che le altre sigle sindacali soffrano di
un evidente complesso di inferiorità, talmente grave da spingerli a fare di tutto
pur di tagliare fuori noi”. E ancora:
“Noi dell'Ugl difenderemo in ogni sede
opportuna i nostri associati e la nostra
dignità, e soprattutto il valore della democrazia negli ambienti di lavoro.
Quest'ultimo valore dovrebbe essere inviolabile e difeso in ogni occasione con
tutte le forze dalle organizzazioni sindacali. Peccato che in Umbria mobilità
spa prima ed Esercizio srl ora più che
mai è evidente che viviamo da tempo il
declino assoluto della democrazia sindacale, ed addirittura l'Ugl, al fine di difendere la propria esistenza e partecipazione sindacale in azienda, è stata costretta
a rivolgersi al tribunale di Perugia che ha
riconosciuto le nostre ragioni”. La conclusione è del segretario generale Ugl
Enzo Gaudiosi: “La rappresentanza sindacale non va più concessa per motivi
ideologici o clientelari, ma per difendere
realmente i lavoratori. La tutela dei diritti e la salvaguardia della retribuzione minima salariale sono le componenti fondamentali di questa nostra 'battaglia'.
B
Una battaglia per i diritti di tutti”.
y
SINDACATO Cgil: “Mancano i fondi per gli ammortizzatori sociali”
RAPPORTO SUL PERSONALE ON LINE CASSA,NUOVOALLARME
A PERUGIA
“Quest'anno, per la prima volta, le aziende umbre con più di
cento dipendenti potranno assolvere all'obbligo della compilazione dei rapporti biennali
sulla situazione del personale
utilizzando un'applicazione on
line”. È la novità annunciata
dalla consigliera regionale di
parità, Elena Tiracorrendo. “Il
30 aprile prossimo - ricorda - è
il termine per la compilazione
dei Rapporti biennali sulla situazione del personale (art. 46
d.lgs. 198/2006) da parte delle
aziende pubbliche e private
con più di 100 dipendenti e
con unità locali situate in Umbria. Il biennio oggetto di rilevazione è il 2012-2013 e il rapporto va inviato, oltre che alle
rappresentanze sindacali aziendali, alla consigliera regionale
di parità, che provvederà alla
successiva elaborazione ed inoltro alle autorità competenti”.
Le aziende devono fornire i dati, distinti per genere femminile
e maschile, relativi allo stato di
assunzioni, formazione, promozione professionale, inquadramenti, passaggi di categoria o di qualifica, fenomeni di
mobilità, intervento della Cassaintegrazione guadagni, licenziamenti, prepensionamenti e
pensionamenti, retribuzione ef-
L’annuncio La consigliera regionale di parità, Elena Tiracorrendo
ha reso nota la disponibilità on line dei moduli sul personale
fettivamente corrisposta. “Ora
si potrà evitare l'invio del documento cartaceo - rileva la consigliera di parità - compilando il
questionario nella pagina della
consigliera di parità sul sito della Regione Umbria (www.consiglieradiparita.regione.umbria.it). Per l'utilizzo dell'applicazione - spiega - è necessario
essere in possesso delle creden-
ziali per l'autenticazione, ottenibili facilmente attraverso la
registrazione. Solo la ricevuta
di invio, che attesta l'avvenuta
compilazione del rapporto, dovrà essere inviata alla Consigliera regionale di parità tramite Pec, la posta elettronica certificata, all'indirizzo [email protected]".
Il rapporto, compilato sia per
ilcomplesso delle unità produttive che per ciascuna unità produttiva con più di 100 dipendenti, "si basa su un modello
ministeriale (D.M. 17 luglio
1996) che necessiterebbe di essere rivisto - sottolinea Elena
Tiracorrendo - alla luce delle
novità normative intervenute
dal 1996 ad oggi in materia di
contratti di lavoro e ammortizzatori sociali. A tal fine, un
gruppo di lavoro appositamente costituito presso la Rete nazionale delle consigliere di parità ha fornito al ministero del
Lavoro tutta una serie di indicazioni che però, nonostante le
assicurazioni dei vari Ministri
che si sono succeduti, non hanno avuto come esito l'aggiornamento del questionario". In caso di mancata trasmissione del
rapporto, la Direzione Regionale del Lavoro, previa segnalazione della Consigliera regionale di parità, inviterà l'azienda inadempiente a provvedere
entro 60 giorni, termine dopo
il quale, in caso di inottemperanza verrà applicata una sanzione amministrativa (ai sensi
dell'art. 11 del Dpr 19 marzo
1955, n. 520). Nei casi più gravi
può essere anche disposta la sospensione per un anno dei benefici contributivi eventualmente goduti dall'azienda. B
A PERUGIA
“Il ministro Poletti con le sue dichiarazioni a proposito del
miliardo che mancherebbe per rifinanziare la cassa integrazione in deroga conferma purtroppo le nostre previsioni”.
A dirlo è la segretaria della Cgil Giuliana Renelli. “Già nel
mese di gennaio, con l’arrivo della prima tranche di finanziamento, che per l'Umbria ammontava a 7.361.760, la
Cgil lanciava l'allarme circa l'esiguità delle risorse, anche in
considerazione del fatto che mancavano ancora da coprire
gli ultimi due mesi del 2013. Ora la situazione è diventata
esplosiva - continua la cgiellina - visto che quel finanziamento, dopo aver soddisfatto le richieste del 2013, non è
minimamente sufficiente a coprire le oltre 2000 richieste
che le aziende umbre hanno avanzato in questi primi mesi
del 2014, il rischio infatti è che solo poco più della metà
vengano coperte. Gravità su gravità, c'è da sottolineare che
l'unico strumento in grado di ammorbidire il ricorso alla
cassa in deroga e cioè i contratti di solidarietà ex 236/93
hanno ormai esaurito il finanziamento che nella legge di
stabilità 2014 si è fermato a 40 milioni (erano 57,5 milioni
nel 2013). Se a tutto ciò aggiungiamo che il 31 marzo
scadrà la proroga dell'accordo 2013 e non sappiamo ancora cosa accadrà, siamo davanti ad una vera emergenza.
Aziende e lavoratori ci chiedono come procedere: cosa
rispondiamo? La Cgil - aggiunge ancora - chiede da tempo una riforma degli ammortizzatori che sia più inclusiva
e dia le stesse risposte a tutte le aziende, ma fino a quel
momento l'unica possibilità per salvare le tante realtà produttive resta il ricorso agli ammortizzatori in deroga, che
diventano pertanto indispensabili. La Cgil Umbria chiede
al governo risposte chiare e certe nel rifinanziamento degli
ammortizzatori in deroga e alla Regione Umbria di dare
quanto prima comunicazioni sulla prosecuzione dell'accordo, per evitare che le tante aziende nel pieno della crisi
procedano a nuovi e pesanti licenziamenti che andrebbero
a sommarsi a quelli già operati nel periodo precedente,
portando il tasso di disoccupazione in regione oltre l'11%
B
circa 6 punti in più rispetto all'inizio della crisi”.
-MSGR - 06 UMBRIA - 29 - 19/03/14-N:
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Tutti i dubbi
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dall’incontro
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Contrabbando
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sequestrata
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Perugia
Ugolini a pag. 40
Servizio a pag.40
Gasperini a pag. 58
«Via dei Filosofi, stop
a spaccio e strisce blu»
Maxi petizione di residenti e commercianti: oltre 800 firme per chiedere
più illuminazione, marciapiedi e sosta libera. Boccali: «Interverremo»
Spending, così cambia l’Umbria
Fisco comunale
un peso
da 800 euro
a persona
`Tagli alle società partecipate e misure per sanità e trasporti. Accorpamenti tra i Comuni
Nucci
Scuola di polizia, serve un miracolo ma forze dell’ordine salvate. Province commissariate Fabio
PERUGIA Se la crisi ha rosicchiaMarco Brunacci
PERUGIA Come uscirà l’Umbria
dalla cura della spending review
che sta per varare il Governo
Renzi? Non si sa ancora tutto,
ma comincia a delinearsi la manovra che cambierà in maniera
rilevante anche la fisionomia della (molto) rilevante spesa pubblica dell’Umbria. Il progetto è nelle mani della cabina di regia guidata dallo stesso Renzi con il
commissario Cottarelli, tre ministri (Padoan, Boschi e Madia) e
un sottosegretario, l’umbro Bocci. Abbiamo già accennato lunedì scorso ai record di spesa dell’Umbria in materia di pensioni
di invalidità e di indennità di accompagnamento. Di sicuro saranno disposti nuovi e più stringenti controlli per rassicurare i
tanti onesti e smascherare i sempre troppi furbi. Ma la regione
ha numeri, se non da record, comunque meritevoli di approfondimento anche per quel che attiene gli oneri sostenuti dalle
pubbliche amministrazioni per
il mantenimento delle società
partecipate. Risultano 756 partecipazioni per un totale di 262 milioni di euro. Alla fine della spending review saranno di meno.
Molto o poco, si vedrà.
Continua a pag. 31
Case a luci rosse,
affitti nel mirino
Spoleto
Muore nel rogo del garage
SPOLETO È rimasto intrappolato nel fumo, nel bel
mezzo del rogo che ha
interessato la
taverna-garage a piano
terra dell'abitazione che
divideva con la moglie.
Così, ieri pomeriggio, è
morto Aldo Marinucci, 84
anni da compiere fra
qualche mese. L'allarme è
scattato poco prima delle
15 e soccorritori e vicini di
casa hanno sperato a lungo
che l'anziano non si
trovasse in quel momento
all'interno del garage
situato nel seminterrato
della villetta
quadrifamiliare di San
Martino in Trignano.
Bosi a pag. 38
Il sottosegretario Bocci
Il blitz della Finanza all’Università per Stranieri
Perugia, battaglia sicurezza: tremano
venti proprietari. Chiusa una sala giochi
Michele Milletti
PERUGIA La storia comincia dalla
fine. Ma la fine potrebbe coincidere con l’inizio. Perché il ragionamento è semplice: se la zona
intorno alla stazione Fontivegge
è diventata una specie di piccola
“zona rossa” Amsterdam-style,
con prostitute che in pieno giorno passeggiano e adescano
clienti da «far salire di sopra»
negli appartamenti in cui vivono, il bisogno di vederci chiaro
sugli affitti è piuttosto evidente.
Soprattutto se, come accertato dagli agenti della polizia municipale seguendo le indicazioni
dei residenti, sono almeno venti
le lucciole di giorno intorno alla
stazione.
Continua a pag. 31
Bps, provincia di
Desio. Con un
avvicente calembour alcuni
sostengono che nella quota di
minoranza, insieme a Mps e
Scs, troverà posto
“Campellus” ma non
“Clitunnus”. Il riferimento
sarà a gruppi industriali?
*****
Largo a Corrado Zaganelli:
il candidato a sindaco a
Perugia del centrodestra alla
fine ha avuto la benedizione
anche di Monni, che ha fatto il
beau geste del passo indietro.
STUDIO CNA:
LE ENTRATE
DEI COMUNI
SONO SALITE
MOLTO PIÙ
DEI TAGLI
SUBITI
Giannini: «Spese folli? Fantasie»
È il ministro, già rettore della Gallenga, Stefania Giannini a spiegare l’inchiesta della Corte dei Conti e il
conseguente blitz della Finanza per presunti sprechi alla Stranieri.
Carmignani e Priolo a pag.39
L’angolo del meteo
Ancora sole
Gilberto Scalabrini
Il tempo dell'alta pressione sta
per finire. Nel week end, in particolare da domenica e l'inizio della
settimana prossima, la pioggia
tornerà a farsi vedere e le temperature tardo-primaverili diverranno un ricordo. Si avvicina un peggioramento con nuvole irregolari,
con instabilità e precipitazioni. E
non sarà una battuta d'arresto di
breve durata. Ci sarà anche un calo delle temperature, ma si tratterà ovviamente di un freddo relativo. Oggi, foschie al mattino e qualche nube. Domani, cielo sereno e
temperature in lieve aumento.
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to redditi e fatturato non altrettanto può dirsi del fisco locale
le cui entrate, nel periodo
2009-2013 sono
cresciute
dell'81,4%, pesando fino a 827
euro a cittadino. Lo rivela una
ricerca del Centro studi Sintesi,
realizzata per Cna Umbria, che
ha analizzato i bilanci e le politiche fiscali dei 18 comuni maggiori della regione. A pesare
maggiormente sulle tasche degli umbri sono imposta sugli
immobili, addizionale comunale e tariffe dei rifiuti che negli
ultimi quattro anni sono cresciute del 238%. «Le entrate tributarie hanno subito uno scatto nel 2012 per l'introduzione
dell’Imu - spiega Alberto Cestari, Centro studi Sintesi - ma anche per i rincari subiti dalle tariffe dei rifiuti e dall’addizionale comunale Irpef. Tributi che a
livello pro capite presentano
un'elevata variabilità da comune a comune, in funzione della
base imponibile e delle aliquote
applicate». L'incidenza delle entrate tributarie varia, in effetti,
dai 484 di Umbertide agli 827 di
Città della Pieve, con Perugia a
quota 732 euro a Terni a 457 euro, ma in questo caso il dato
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non comprende la tariffa sui rifiuti che, per una famiglia media, pesa circa 250 euro l'anno. I
18 comuni esaminati, nel 2013
hanno incassato 181 milioni dall’Imu, il cui peso pro capite
oscilla tra i 160 euro di Narni ai
473 di Città della Pieve. Altri 53
milioni sono legati dall’addizionale che incide maggiormente
a Perugia (109 euro pro capite)
dove l'aliquota è stata spinta al
massimo, rispetto ad Assisi, ad
esempio, che non la applica. Le
entrate dal servizio asporto rifiuti sono passate da 33 a 112 milioni, alimentate anche dai continui cambiamenti normativi
che nel 2013 hanno introdotto
anche la maggiorazione di 30
cent a metro quadrato inclusi
nella Tares e destinata allo Stato. L'impennata delle entrate
tributarie comunali è solo parzialmente giustificata dalla
mannaia statale: nello stesso
periodo risulta, infatti, che i trasferimenti centrali sono scesi
del 38,4%. «Questi dati - spiega
Roberto Giannangeli, direttore
Cna Umbria (nella foto con Cestari) - saranno utilizzati come
base per un serrato confronto
con i territori in vista delle prossime amministrative. Le piccole imprese non ce la fanno a sostenere il peso del fisco locale
con una crisi che non esaurirà i
suoi effetti nel 2014».
Continua a pag. 39
-MSGR - 06 UMBRIA - 31 - 19/03/14-N:
31
Perugia
(C) Il Messaggero S.p.A. | ID: 00155924 | IP: 151.12.186.133
Spending,
commissariati
salvi. Tagli
alle società
`Fusioni tra Comuni
Cura dimagrante
per sanità e trasporti
segue dalla prima pagina
Non è difficile immaginare che
anche il numero dei dipendenti
delle Regioni verrà passato al setaccio nei prossimi mesi, se è vero come è vero - che Cottarelli ha già
indicato potenziali esuberi nell’ordine di decine di migliaia nell’apparato statale e ha citato uno studio di Confartigianato che racconta di 24.396 impiegati di troppo
nelle Regioni, con l’Umbria che
non è tra le peggiori ma ben lontana dalle virtuose. Questo tipo di intervento però non è previsto nelle
prossime due settimane. Quando
invece si farà un attento screening
di tutte le possibilità di tagli nelle
strutture periferiche dei Ministeri.
La Difesa indicherà le caserme da
vendere (qui ce ne sono almeno
quattro). Al Ministero dell’Interno
il compito più gravoso, vista la
vastità delle competenze. Dalle
fondate indiscrezioni raccolte, risulta che si salveranno tutti i commissariati e le varie strutture intermedie sul territorio. Un bel colpo
visto che cadranno per mano della
task force salva-conti punti di riferimento come Osimo, Frascati,
Genzano, Pescia, per dirne alcuni
delle zone intorno all’Umbria regioni limitrofe. L’Umbria dovrà rinunciare soltanto ai presìdi orvietani di polizia postale e ferroviaria.
Il personale verrà comandato nelle sedi capoluogo di provincia, come è per altro nell’ordine delle cose. E un risultato positivo di questo
tipo si ottiene anche in virtù della
sensibilità di un presenza umbra
(Bocci) nella cabina di regia. Ma ci
vorrà un vero miracolo per salvare
la Scuola di polizia di Spoleto,
obiettivo naturale di ogni spending review. Credere e sperare.
Non sono all’ordine del giorno ma forse lo diventeranno tra un
po’ - gli accorpamenti di Questure
e Prefetture, che per alcuni sono il
passaggio successivo dell’abolizione delle Province. A proposito: dall’8 giugno saranno nominati i commissari (gli ex presidenti) per guidare questi enti verso la liquidazione. Fin da ora lo Stato studierà incentivi perchè i piccoli Comuni (in
Umbria i municipi al momento sono 92) si decidano ad avviare fusioni tra loro. Dall’Orvietano è venuto
il primo buon esempio.
Infine, ulteriore cura dimagrante ma non drastica (almeno per
ora) per sanità e trasporti.
Come si vede dalla spending review uscirà un’Umbria diversa,
più snella e meno costosa. Basterà
per farla sopravvivere come autunoma regione?
Marco Brunacci
Mercoledì 19 Marzo 2014
www.ilmessaggero.it
Appartamenti a luci rosse
venti affitti nel mirino
segue dalla prima pagina
L’ingresso del commissariato di polizia di Assisi
Allerta furti notturni
Assaltati bar e studio professionale
`Continua l’emergenza dei
furti notturni. Nella notte fra
lunedì e martedì si ha notizia di
almeno due assalti, uno in zona
Ellera e un altro in via
Settevalli. Per quanto riguarda
il primo, preso di mira è stato
un bar. I banditi sono entrati
all’interno del locale
dirigendosi immediatamente
nella stanza in cui sono
presenti quattro videopoker e
una macchina per cambiare le
monete. L’arrivo però della
volante della polizia,
sollecitata nell’intervento da
qualche residente che ha
sentito strani movimenti, ha
impedito il peggio dal
momento che i ladri sono
dovuti scappare velocemente
senza poter portare via
granché. In zona Settevalli,
invece, i banditi sono entrati in
uno studio professionale dove
avrebbero portato una
cassetta degli attrezzi.
Probabilmente una specie di
indennizzo, dal momento che
l’obiettivo dei ladri sarebbe
stato il bar tabaccheria a fianco
dello studio ma un buco
sbagliato nel muro avrebbe
mandato in fumo i piani.
Nel blitz degli agenti diretti dal
colonnello Nicoletta Caponi, è
stata riscontrata e identificata la
presenza di almeno venti prostitute romene e cinesi di giorno fra
via Canali, via Campo di Marte e
via del Lavoro. Tranne una, tutte
hanno i documenti in regola: la
donna, cinese, trovata in attesa
di clienti senza documenti, è risultata già colpita da un provvedimento di espulsione dalla prefettura di Prato nel 2013 e dunque è stata di nuovo espulsa dal
prefetto di Perugia.
Per quanto riguarda le altre diciannove, gli agenti della municipale hanno ricostruito situazioni molto simili: tutte vivono in
appartamenti della zona, dunque la "passeggiata" diurna serve
per adescare i clienti e poi farli
salire in appartamento. Fra i
clienti, stangato un automobilista controllato domenica pomeriggio mentre in evidente stato
di alterazione alcolica stava contrattando sul prezzo con una ragazza. E allora ecco che la fine
coincide con l’inizio. Perché inevitabili ed accurati controlli sono partiti e sono ancora in corso
sui contratti di affitto degli appartamenti in cui le ragazze vivono e portano i clienti. Il sospetto
degli agenti della municipale è
che, a fronte di situazioni in cui
ci possano essere regolari contratti a persone che poi all’insaputa dei proprietari svolgevano
la professione di prostitute, spulciando fra i venti contratti di affitto possano trovarsi situazioni
sospette e di irregolarità.
CHIUSA SALA GIOCHI
Controlli straordinari nei locali
concessionari di videolottery disposti dal questore Carmelo Gugliotta ed effettuati dal personale della divisione Polizia ammini-
strativa, sociale e dell’immigrazione, diretta da Maria Letizia
Tomaselli. Si inquadrano nella
più ampia attività di controllo
dei frequentatori di questo tipo
di locali per prevenire e reprimere situazioni di illegalità. Quando gli agenti hanno fatto ingresso nel locale di via Settevalli,
hanno riscontrato la mancanza
delle misure minime di rispetto
della normativa antincendio che
ogni locale affollato deve avere.
In particolare il gestore, cinese,
non ha potuto dimostrare che
nel locale c’è personale addestrato per la gestione di un’emergenza, oltre al fatto che le porte di
emergenza erano rese inservibili
dall’incuria e dalla mancata manutenzione. La revoca da parte
dei vigili del fuoco del certificato
prevenzione incendi ha così portato alla revoca della licenza.
Michele Milletti
© RIPRODUZIONE RISERVATA
FONTIVEGGE
PICCOLA AMSTERDAM:
PROSTITUTE DI GIORNO
CONTRATTANO IN STRADA
E POI USANO LE CASE
IN CUI VIVONO
-MSGR - 06 UMBRIA - 39 - 19/03/14-N:
39
Umbria Regione
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Mercoledì 19 Marzo 2014
www.ilmessaggero.it
Stranieri, dal blitz della Finanza le prove per le spese folli
«SI TRATTA SOLO
DI ENTRATE MANCATE»
Stefania Giannini
Ministro Istruzione
L’INCHIESTA
PERUGIA L’atto era dovuto, praticamente obbligato, effetti e frutti
compresi. La guardia di finanza
poteva solo eseguire
quell’accertamento
all’Università per Stranieri. E
non solo perché la richiesta
portava la firma e l’ordine di
Agostino Chiappiniello, numero
uno della Procura della Corte dei
Conti umbra, convinto di un
danno di 525mila euro allo Stato
per avere chiuso un occhio, forse
due, sui conteggi. I dubbi per
quelle voci di bilancio non erano
arrivate da una voce anonima e
oscura o dalla perfidia di un
nemico della Gallenga e del suo
ex rettore Stefania Giannini
attuale ministro dell’Istruzione.
Erano arrivate direttamente
dalle stanze dei revisori dei
conti, la forza di controllo
contabile dell’Università, come
anticipava sei mesi fa il
Messaggero. Quelle voci ora
potrebbero far annuire
l’inchiesta perché ieri qualche
risultato è arrivato. Lei, il
ministro, ha sempre negato ogni
addebito, ma ieri per la prima
volta ha rilasciato una
dichiarazione: «Si parla di spese
pazze, ma in effetti si tratta di
mancate entrate nelle casse
universitarie per un progetto
fallito di affittuari. Si tratta di
soldi non ricevuti a causa di un
mancato affitto». Così la
Giannini. Passo indietro per il
rewind e per capire. L’inchiesta
parla di una scuola di cucina, un
ristorante per docenti e studenti,
un centro di attività ricreative.
Progetti passati per la locazione
di un locale da 78mila euro più
Iva, senza contare le bollette di
luce, acqua e spazzatura. Ma il
conto finale lo ha fatto il
presidente del collegio dei
revisori dei conti della Stranieri,
Antonio Buccarelli, che con
Maria Adele Paolucci ha firmato
la segnalazione. Lo conferma lo
stesso Chiappiniello, firmatario
del provvedimento eseguito ieri
dalla Finanza: «Abbiamo aperto
un'istruttoria sulla gestione dei
locali di via Scortici a Perugia. E
il danno erariale presunto
supera le 500mila euro».
Sarebbero 525mila se i conti di
Buccarelli fossero esatti e su cui
ora la procura contabile vuole
maggiore chiarezza. Non c'è
stato un invito a dedurre, ma la
macchina di via Martiri dei lager
è partita. Lunedì gli
accertamenti per capire se sia
possibile che la Stranieri, dal
2008, abbia speso mezzo
milione di soldi pubblici per un
«progetto che non vedrà mai la
luce». Tutto parte dall'affitto dei
locali dell'ex Contrappunto «con
la finalità di stabilirvi il Centro
attività ricreative». Insomma,
uffici, ristorante, bar e
spettacoli. Con in più il progetto
di una scuola internazionale di
cucina. Ma i problemi arrivano
subito: il subconduttore non
paga, iniziano le cause, poi ci
sono i traslochi da fare e le
bollette da pagare. Con una
«spesa inutilmente erogata
dall'Università di 385.613,95
euro. Un danno erariale certo»,
scrive Buccarelli nel suo esposto.
Cifra a cui il revisore aggiunge
altri 140mila euro per i mancati
introiti dell'attività di
ristorazione mai partita. Il
collegio parla di «responsabilità
personali» e attacca chi ha
proposto l'iniziativa, chi l'ha
autorizzata, chi ne ha
rappresentato gli interessi. «La
proposta è del Rettore
dell'epoca», chiarisce il revisore.
Cioè il ministro Giannini, ora
pronta a difendere il suo
operato. «La cosa è molto
trasparente e la gestione del
ministro Giannini è la mia
gestione: qui ci sono gli atti che
lo dimostrano - spiega l’attuale
rettore della Stranieri, Giovanni
Paciullo -. L'università ritenne di
usare uno spazio, attiguo a
palazzo Gallenga, per offrirlo
agli studenti, lo prese in
locazione dai proprietari che
avevano dismesso l'attività
ricreativa, e fece una gara di
evidenza pubblica per affidarlo a
un operatore che potesse
gestirlo legandolo a un processo
di formazione, non solo a una
struttura di ristorazione. A quel
punto si fece avanti un
operatore, che accettò le
condizioni anche piuttosto
impegnative poste
dall'università. All'iniziativa si
associarono anche il Comune, la
Provincia e la Regione che
sostennero questa cosa,
incoraggiarono l'università a
dare corso all'iniziativa».
Conclude Paciullo: «Solo che poi
il soggetto che si era aggiudicato
la gara non ha pagato la
locazione. Quindi l'università ha
perso le risorse perchè questa
persona non ha pagato. All'esito
dei canoni non pagati lo ha
messo in mora e poi ha dato
seguito alla cosa. Quando i
revisori dei conti hanno visto
questi conti, hanno giustamente
fatto presente la cosa. Il danno
erariale non v'è dubbio che sia
prodotto, ma bisogna vedere a
chi è imputabile». Ancora fonti
ministeriali: «Il progetto in
sostanza è morto e ancora è
aperto un contenzioso tra
l'università di Perugia e
l'affittuario, trattato dalla sede
distrettuale dell'Avvocatura
dello Stato, per il recupero delle
somme dovute». Chiusura con il
ministro Giannini: «Mi chiedete
se c’è stata una spesa inutile?
Siete molto fantasiosi».
Italo Carmignani
Egle Priolo
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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Gli uffici dell’Agenzia delle
Entrate hanno ricevuto diverse
segnalazioni di cittadini che
hanno utilizzato i siti
“www.catasto.it” e
“www.agenziadelterritorio.it”
per visure e altri servizi catastali
a pagamento, ritenendo
erroneamente che si trattasse di
siti ufficiali dell’Agenzia delle
Entrate. L’Agenzia ricorda che il
proprio portale istituzionale è
www.agenziaentrate.gov.it,
accedendo al quale è possibile
usufruire gratuitamente dei
servizi relativi a Consultazione
rendite catastali, Correzione dati
catastali online (Contact
Center), Fabbricati non
dichiarati - Ricerca particelle,
Interrogazione schede
monografiche punti fiduciali
(Mon), Interrogazione stato
pratica catastale, Prenotazione
appuntamenti servizi catastali,
Variazioni colturali - Ricerca
particelle. I siti “www.catasto.it”
e “www.agenziadelterritorio.it”
appartengono a una società
privata che non ha alcun
rapporto con l’Agenzia delle
Entrate. Per maggiori
informazioni o segnalazioni i
contribuenti possono rivolgersi
ai nostri uffici.
Massimo Avenoso
Agenzia delle Entrate
direzione regionale Umbria
LA CONCILIAZIONE
La conciliazione paritetica, è
una procedura per la risoluzione
delle controversie tra utenti e
imprese, che con una certa
celerità e facilità, permette al
consumatore di ottenere il
riconoscimento per un danno
ingiusto scaturito da prodotti o
servizi non idonei. Mentre la
giustizia ordinaria presenta
tempi lunghi, esito incerto e
costi elevati, (in Italia ci vogliono
circa tre anni e mezzo per
recuperare un credito), per cui
molto spesso il consumatore
non è incoraggiato a rivolgersi
ad essa, la conciliazione
paritetica è una procedura
gratuita e semplice, che
permette un tentativo di
composizione dei conflitti possa
risolversi in un mese circa con
esito spesso a favore del
consumatore.
La conciliazione paritetica è uno
strumento che consente ad
entrambe le parti di perseguire
indubbi vantaggi: le imprese,
possono risolvere con enormi
vantaggi, un elevato numero di
controversie,senza correre il
rischio che comportamenti
scorretti e sentenze di condanna
siano denunciati sui mezzi di
informazione di massa,
causando una fama negativa
all’impresa; i consumatori,
invece, possono ottenere
soluzioni economiche, rapide ed
efficaci rispetto a controversie,
che, spesso, a causa della
esiguità del loro valore
economico, difficilmente
vengono portate davanti alla
Giustizia ordinaria, i cui tempi e
costi necessari, se rapportati
all’interesse del consumatore,
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Angelo Garofalo
Adoc Umbria
Perugia, per quattro giorni si respira energia pulita: tornano i Green days
IL PROGRAMMA
Oggi l’anteprima al Post
L’INIZIATIVA
PERUGIA Da giovedì a domenica
nell'acropoli sarà Perugia Green
Days. Quattro giorni all'insegna
delle energie pulite, con una anteprima oggi alle 15 al Post.
Il tutto attraverso un ricco ed articolato programma con convegni,
anche in diretta streaming, visite
guidate, eventi, attività, con impianti aperti, spettacoli itineranti, presentazione dei lavori degli
studenti per Smart Generation,
con un open day sulle botteghe
artigiane di Perugia, con contri-
Pmi alla prova
Tasi: aumenti
fino al 15%
CNA E IL FISCO LOCALE
«Razionalizzare la spesa comunale»
segue dalla prima pagina
In Umbria, a dispetto della
spending review, le spese correnti dei comuni nel periodo
2009-2013 sono salite del 13,4%;
quelle per il personale sono scese del 9,1% ma solo per effetto
del blocco del turn over. In salita, del 29,8%, le spese per acquisti di beni e servizi anche per il
ricorso a consulenze e collaborazioni esterne. «Di contro, anche
per gli effetti negativi del patto
di stabilità - spiega Alberto Ce-
buti culturali anche da Psiquadro, Energia Focus. Il 23 domenica ecologica, e appuntamento
con il giornalista scientifico Maurizio Melis e tanto altro ancora.
Questo in sintesi lo spirito della
quinta edizione di Perugia Green
Days, definita una manifestazione di Buona Volontà, una sorta di
sottolineatura a tutto campo sulle energie rinnovabili, occasione
per informare, più e meglio, il cittadino sulla green economy e sui
risultati conseguiti dalla città in
ambito ambientale ed energetico.
Città che in Italia si è posizionata,
prima città capoluogo, dopo
Trento e Bolzano.
L'evento, organizzato dall'assessorato comunale alle Politiche
Energetiche ed Ambientali, in collaborazione con l'associazione
Progettare il futuro, e il sostegno
economico della Regione, che ha
stanziato 25mila euro, è stato presentato ieri mattina dal sindaco
Wladimiro Boccali, dagli assessori, comunale, Lorena Pesaresi, e
regionale all'Ambiente, Silvano
Rometti, e dal presidente di Progettare il Futuro, Francesco Pinelli. «In cinque anni, abbiamo costruito una città green, in grado
di competere a livello europeo,
tanto che Perugia si conferma città capoluogo anche per gli importanti risultati conseguiti in ambito ambientale ed energetico - ha
dichiarato Boccali - come è stato
più volte riconosciuto dalla stessa Regione Umbria, ma non solo,
perché siamo punto di riferimento per le altre città, riuscendo così
a portare l'Umbria ad attestarsi
stari, ricercatore Centro studi
Sintesi - si è assistito a una
riduzione degli investimenti di
132 milioni tra il 2009 e il 2012,
con una ripresa lo scorso anno
(+8%)». Intanto, la revisione di
alcune forme di imposizione rischiano di appesantire il carico
fiscale delle pmi. Prospettive legate alla Iuc, la nuova tassa comunale articolata nelle componenti Tari, destinata a coprire il
servizio rifiuti, e Tasi, per finanziare i servizi indivisibili che per
seconde case e altri immobili si
aggiunge all’Imu. «Con la Tasi si
prospettano aumenti dal 7 al
15%», osserva Cestari. Un laboratorio artigiano con una rendita
di 400 euro potrebbe pagare da
41 a 88 euro in più, mentre per
un opificio (rendita 4.200 euro)
gli aumenti potrebbero essere
compresi tra 201 e 430 euro. In
entrambi i casi, rispetto all’Ici, il
carico fiscale è più che raddoppiato, fino a 670 euro per un laboratorio, fino a 3.268 euro per
l’opificio. «I comuni potranno
differenziare le aliquote su seconde case e strutture produttive – aggiunge Cestari - e starà a
loro adottare un profilo vicino
alle esigenze delle imprese e che
non le penalizzi ulteriormente».
Per questo Cna Umbria chiede
che a capannoni industriali e laboratori sia applicata l’aliquota
minima dell’8,6 per mille, differenziando il carico rispetto alle
seconde case. «Rispetto alla tariffa sui rifiuti - osserva Roberto
Giannangeli, direttore Cna Umbria - chiediamo che il 50% del
costo di smaltimento sia ridistribuito tra utenze domestiche e
non domestiche, escludendo dalla base imponibile Tari, le superfici delle strutture che ospitano
lavorazioni dove si producono
rifiuti speciali il cui smaltimento è già a carico delle imprese.
Chiediamo inoltre che sull’addizionale Irpef, le detrazioni siano
estese a tutte le categorie che
producono redditi e che le detra-
tra le prime regioni in Italia per
raccolta differenziata e riduzione
della produzione dei rifiuti». «Abbiamo aperto lo Sportello dell'
Energia, a Palazzo Grossi - ha detto Pesaresi -, ulteriore strumento
al servizio dei cittadini». «Le risorse messe in campo - ha spiegato Rometti - fanno parte dell'asse
energia della Regione, che riserva una quota parte proprio alla
comunicazione e informazione ai
cittadini, in quanto l'atteggiamento culturale è prioritario nella capacità di imprimere i cambiamenti necessari in tema ambientale». Hanno fatto seguito gli interventi di Nives Tei del Fai e di alcuni rappresentanti dei partner
partecipanti.
Luigi Foglietti
La presentazione dei Perugia Green days
zioni Imu non siano compensate aumentando la Tasi sulle imprese locali che non ce la fanno
più. La spesa dei comuni, a partire da quella per il sevizio rifiuti,
va razionalizzata. La strada per
tornare a crescere è lunga, specie per una regione dove le pmi
sono legate al mercato interno e
frenate dal peso della crisi e del
fisco».
SPERANZA CHIAMATA EXPORT
In presenza di una domanda interna debole, segnali incoraggianti arrivano ancora dall’estero. Il Rapporto export di Sace, il
gruppo assicurativo-finanziario
che sostiene la crescita e la
competitività delle aziende italiane, rivela che in Umbria la
crescita dei settori tradizionali
del made in Italy ha compensato
l’andamento negativo dei metalli. «Il Rapporto indica quali possono essere per i prossimi anni i
mercati a maggior potenziale spiega Simonetta Acri, direttore
rete Italia Sace - e rivela che il futuro dell’export italiano è sempre più legato ai mercati emergenti. Una sfida che hanno accettato molte imprese umbre». Non
a caso la presentazione del rapporto, ieri a Perugioa, è stata abbinata alla firma dell’accordo
con Confindustria Umbria che
prevede l’apertura di un Sace
point, in via Palermo, cui le imprese locali potranno rivolgersi
per orientarsi nell’offerta di servizi specifici a supporto dell’internazionalizzazione.
Servizi
che hanno già supportato vari
settori, materiali per costruzioni, abbigliamento, macchinari
agricoli, automotive e aeronautica, energie rinnovabili, garantendo forniture, finanziamenti,
fidejussioni per svariati milioni
di euro. «L’accordo è un ulteriore passo a favore dello sviluppo
e del consolidamento dei rapporti con l’estero delle Pmi umbre», spiega Ernesto Cesaretti,
presidente Confindustria Um-
© RIPRODUZIONE RISERVATA
bria.
Sono le “tre A” del made in Italy
a brillare anche in Umbria con
agroalimentare, abbigliamento
e arredamento che nell’ultimo
anno sono cresciuti del 19,2, del
9,9 e del 9,1%. Il rapporto indica
anche come la meccanica strumentale si confermi uno dei settori top della regione con un
+5,3% di export. Per tali comparti, nei prossimi 4 anni il rapporto segnala prospettive di crescita importanti anche in mercati
emergenti come Arabia Saudita,
Angola, Cile, Eau, Messico e
Thailandia.
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MERCOLEDÌ 19 marzo 2014
Perugia èsempre piùa«luci rosse»
La mappa urbana del sesso a pagamento. Blitz della Municipale a Fontivegge
Verso il voto: Perugia
A destra
si punta
su Corrado
Zaganelli
La Corte dei Conti indaga sull’Università per Stranieri
SCUOLA
Stefania
Giannini
PONTINI e NUCCI · A pag. 5
Almeno tre inchieste
riferite a quando
Stefania Giannini
era rettore
del prestigioso ateneo
SERVIZI
· Alle pagine 2 e 3
Soccorsa dalla polizia
Ha le doglie
alla fermata
del bus
CINAGLIA · A pagina 17
Nuovo «Conad» a Ellera
Cinquemila
domande
per 200 posti
· A pagina 7
FFAARRII PPUUNNTTAATTII
SSUULL M
MIINNIISSTTRROO
Fiamme nel garage, muore un anziano
BELVEDERE · A pagina 8
Bloccata in ascensore
Attacco di panico
per la cinese
miliardaria
· A pagina 4
Tragedia a San Martino in Trignano: 84enne soffocato dal fumo
PEPPOLONI · A pagina 16
Il caso Scontro tra impiegati del Broletto e colleghi di Palazzo Fioroni
Così i dipendenti difendono il posto (auto)
COME indiani e cowboys. Il terreno di
scontro non sono però le sconfinate praterie del selvaggio west, bensì le stanze di
un palazzone a pochi metri dalla stazione
di Fontivegge. Dipendenti della Regione
contro dipendenti della Regione al Broletto. Una contesa al Broletto, tra i vecchi
occupanti dell’edificio e gli «usurpatori»
venuti da Palazzo Fioroni. Lo scontro si
è inasprito dopo che alcuni degli impiegati trasferiti dalla vecchia sede alla nuova
avevano manifestato perplessità per la si-
stemazione nelle stanze e per i problemi
di parcheggio. E’ arrivata la risposta dei
vecchi «inquilini» del Broletto: «Dire
che siamo rimasti sgomenti è poco. Questi signori arrivano con tracotanza, arroganza, nei confronti di colleghi che lavorano al Broletto da anni e che non si sono
mai lamentati. Per trovare un posto auto
arriviamo un’ora prima. Se queste sono
le premesse la convivenza non sarà facile,
soprattutto perché manca dai colleghi
una cosa basilare: il rispetto».
Brega, multa all’auto blu
«Beccata»
la vettura
del presidente
· A pagina 7
OGGI SU:
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Note & Gusto
Gli eventi in città
LEGGI L’ARTICOLO
A Roma la fiaccola
benedettina
LEGGI L’ARTICOLO
“Necknomination”
Ubriachi sul web
MERCOLEDÌ 19 MARZO 2014
IL GIORNO - Il Resto del Carlino - LA NAZIONE
CRONACHE 19
L’Umbria nella giungla delle tasse
«Aliquote pazze» in ogni Comune
Irpef, Imu e rifiuti: cambiando città si rischia di pagare il doppio
· PERUGIA
UMBRIA: Comune che vai, tassazione che trovi. I cittadini più vessati sul fronte dell’Imu?
Di sicuro quelli di Città della Pieve, mentre a
Narni il balzello è il più soft, visto che gli utenti hanno pagato in media 160 euro. Quanto
all’Irpef, questa volta è Palazzo dei Priori a
non aver scherzato: il municipio capoluogo ha
applicato una quota massima di 109 euro per
abitante. Decisamente meglio è andata ai contribuenti di Fabro, dove è scattata soltanto la
tariffa minima di 54 euro. Intanto, l’unica amministrazione a non aver applicato l’addizionale Irpef è stata quella di Assisi, nonostante
rientri tra i Comuni con le maggiori entrate
tributarie. Sfogliando il dossier elaborato dalla Cna, condotto sui bilanci previsionali di 18
L’ANALISI E I NUMERI
Rapporto della Cna: l’Irpef a Perugia
‘pesa’ 109 euro, a Fabro soltanto 54
Ma la spesa pubblica fatica a scendere
Comuni della regione, emerge comunque un
aumento vertiginoso delle entrate tributarie
dei municipi, che dal 2009 al 2013 sono cresciute dell’81% a fronte di una riduzione dei
trasferimenti statali del 38%, una spesa corrente incrementata del 13 per cento e spese per investimenti ridotte del 28%.
IL DATO PIÙ ALLARMANTE è proprio quello
relativo al prelievo fiscale, impennatosi soprattutto con l’avvento dell’Imu, ma non solo. Andando nel dettaglio delle imposte, risulta che
l’Imu ha pesato per 473 euro su un abitante di
Città della Pieve, che conserva il primato di
Comune più «esigente». Sul fronte dell’Irpef
le cose non vanno meglio: con l’abolizione del
IL REBUS
A sinistrala
presentazione
delrapporto
dellaCna
SottoPalazzo
deiPriori
•
FOCUS
Le detrazioni
Solo Assisi non ha
applicato l’addizionale
Irpef. Cna chiede «di
reintrodurre le
detrazioni per le fasce
deboli e di applicare le
detrazioni a tutte le
categorie produttrici di
redditi, compresi i
lavoratori autonomi. Non
compensare le detrazioni
con aumenti delle
imposte sui capannoni»
divieto per gli enti locali di aumentare le aliquote delle addizionali, il gettito dei Comuni
è aumentato del 35% in due anni, passando
dai 39 milioni di euro del 2011 ai 53 del 2013.
«SE I CITTADINI sono chiamati sempre più a
far fronte alle esigenze di cassa degli enti locali, nei Comuni non vi è cenno a una riduzione
significativa delle spese correnti. Infatti, pur
con qualche eccezione, la spesa corrente cresce mediamente del 13%, anche qui con differenze sensibili da territorio a territorio (+
39,9% a Foligno, + 1% a Città di Castello). Tali aumenti — spiega il direttore della Cna Roberto Giannangeli (nel riquadro a destra),
presente anche Alberto Cestari, del Centro studi Sintesi — possono essere imputati in alcuni
casi alla gestione «in house» di alcuni servizi,
ad esempio quello della raccolta dei rifiuti. Ma
è vero che i Comuni fanno molta fatica a risparmiare. Se togliamo una lieve riduzione
delle spese per il personale, dovuta essenzialmente alla mancata sostituzione di dipendenti
Le variabili
andati in pensione, le spese sostenute per acquisto di beni e servizi crescono quasi ovunque, segno inequivocabile della necessità di revisione non solo delle piante organiche delle
amministrazioni locali, ma anche di tutta la gestione dei servizi. Le spese che diminuiscono
maggiormente, però, sono quelle per investimenti, calate del 28,4%, sebbene nel 2013 si
sia registrata un’inversione di tendenza».
Correttivi anche per Tasi
e Tari. Quanto alla prima
la Cna propone di
differenziare le aliquote
applicate ai capannoni
industriali e ai laboratori
artigianali, da quelle
previste per le seconde
case. Per la Tari:
distribuire i costi relativi
allo smaltimento dei
rifiuti al 50% tra utenze
domestiche e non
MERCOLEDÌ 19 MARZO 2014
IL GIORNO - Il Resto del Carlino - LA NAZIONE
ECONOMIA & FINANZA 29
CRISI INFINITA LA CGIL REGIONALE LANCIA L’ALLARME: ‘MANCANO I SOLDI PER IL RIFINANZIAMENTO’
•
«Cassa in deroga, la situazione si fa esplosiva»
· PERUGIA
CASSA IN DEROGA: in Umbria è
allarme rosso. Il grido arriva da
Giuliana Renelli segretaria della
Cgil. «Già nel mese di gennaio,
con l’arrivo della prima tranche
di finanziamento, che per l’Umbria ammontava a 7.361.760 euro,
il nostro sindacato — spiega la Renelli — lanciava l’allarme circa
l’esiguità delle risorse, anche in
considerazione del fatto che mancavano ancora da coprire gli ultimi due mesi del 2013.
Ora la situazione è diventata
EMERGENZA VERA
«Esauriti i fondi statali:
tasso di disoccupazione
oltre l’11 per cento»
esplosiva, visto che quel finanziamento, dopo aver soddisfatto le richieste del 2013, non è minimamente sufficiente a coprire le oltre 2000 richieste che le aziende
umbre hanno avanzato in questi
primi mesi del 2014, il rischio infatti è che solo poco più della me-
CONFINDUSTRIA UMBRIA FIRMATO UN ACCORDO
Sace aiuta le pmi locali
a promuovere l’export
· PERUGIA
SACE, il gruppo assicurativo-finanziario che sostiene la crescita e
la competitività delle aziende italiane, ha annunciato la firma di un
accordo di collaborazione con Confindustria Umbria e ha presentato
i risultati dell’ultimo Rapporto
Export 2014-2017 in un convegno
dedicato a imprese, banche e operatori economici della Regione.
L’accordo, firmato dal presidente
di Confindustria Umbria, Ernesto
Cesaretti, e dal direttore Rete Italia di Sace, Simonetta Acri, prevede l’apertura di un Sace Point nella sede di Confindustria a Perugia
(via Palermo 80/A) cui le imprese
locali potranno rivolgersi per
orientarsi nell’offerta dei servizi di
Sace sviluppati per rispondere alle
difficoltà congiunturali e crescere
in sicurezza.
«Questo accordo rappresenta per
noi — ha sottolineato Ernesto Cesaretti, presidente di Confindu-
I NUMERI
L’agroalimentare cresce
del 19,2%; l’abbigliamento
del 9,9% e l’arredo del 9,1%
stria Umbria — un ulteriore passo
a favore dello sviluppo e del consolidamento dei rapporti con l’estero delle pmi umbre. Con la persistente stagnazione del mercato domestico, la via dei mercati internazionali rimane l’unica strada da
percorrere per garantire la sopravvivenza del nostro tessuto socioeconomico».
«L’OBIETTIVO è sostenere le imprese umbre nei loro piani di crescita all’estero — ha dichiarato Simonetta Acri —. Il Rapporto
Export indica alle imprese i mercati a maggior potenziale per i prossimi anni». Nel 2013, nonostante le
esportazioni umbre abbiano risentito dell’andamento negativo del
settore dei metalli, alcuni settori
fiore all’occhiello della regione
hanno mostrato invece performan-
IL PRESIDENTE
ErnestoCesarettiè allaguida
di ConfindustriaUmbria
ce brillanti nelle vendite estere.
Un dato a cui ha contribuito la performance dei distretti, il cui
export è cresciuto a un tasso del
10,3% nei primi nove mesi del
2013. Le tre A del made in Italy sono il traino delle esportazioni regionali con tassi di crescita nell’ultimo anno rispettivamente del
19,2% per l’agroalimentare, 9,9%
per l’abbigliamento e 9,1% per l’arredamento. Ma anche la meccanica strumentale si conferma uno
dei settori top in Umbria, con una
crescita del 5,3% e livelli di export
molto elevati (600 milioni di euro). Sace segnala prospettive di crescita interessanti nei prossimi
quattro anni, soprattutto verso i
mercati emergenti: non solo i Brics, ma anche diverse destinazioni
meno battute (come Arabia Saudita, Angola, Cile, Emirati Arabi
Uniti, Messico e Tailandia). Sace
ha assicurato per 12 milioni le forniture di beni per l’allestimento di
centri commerciali in Kenya commissionati a due pmi umbre. Sace
ha garantito5,4 milioni per sostenere i piani di sviluppo all’estero
di Brunello Cucinelli e Maglital
(con i brand Cruciani e Cruciani
C). Assicurati anche 6,9 milioni alla Nardi e garantiti finanziamenti
da 4,1 milioni per completare l’acquisizione di una società tedesca
da parte di Metalmeccanica Tiberina. Dieci milioni anche a Umbra
Cuscinetti[/QSPARAICO]; 21 a
TerniEnergia.
tà vengano coperte.
Gravità su gravità , c’è da sottolineare che l’unico strumento in
grado di ammorbidire il ricorso alla cassa in deroga e cioè i contratti
di solidarietà ex 236/93 hanno ormai esaurito il finanziamento che
nella legge di stabilità 2014 si è fermato a 40 milioni (erano 57,5 milioni nel 2013).
SE A TUTTO ciò aggiungiamo
che il 31 marzo scadrà la proroga
dell’accordo 2013 e non sappiamo
ancora cosa accadrà, siamo davan-
ti ad una vera emergenza.
Aziende e lavoratori ci chiedono
come procedere: cosa rispondiamo? Ma soprattutto cosa risponde il governo? La Cgil — conclude la Renelli — chiede da tempo
una riforma degli ammortizzatori
che sia più inclusiva e dia le stesse
risposte a tutte le aziende, a prescindere dalla loro grandezza, ma
fino a quel momento l’unica possibilità per salvare le tante realtà
produttive resta il ricorso agli ammortizzatori in deroga, che diventano pertanto indispensabili».
S.A.
IN PRIMA LINEA
GiulianaRenelli(Cgil)