Del 15 Novembre 2014 Estratto da pag. 8 Trovata l’intesa tra de Magistris e Sel E parte la trattativa con D’Angelo Borriello sarà assessore. Dialogo con «Sim» aspettando il verdetto del Consiglio di Stato NAPOLI L’accordo con Sel è stato trovato. Ma le «firme», se così vogliamo dire, sono rinviate a dopo il 20 novembre, quando il Consiglio di Stato si sarà espresso sul ricorso del ministero dell’Interno contro la sentenza del Tar che ha riammesso de Magistris a Palazzo San Giacomo. L’intesa col partito di Vendola è stata trovata ieri in municipio nel corso de vertice tra Carlo Giordano, segretario provinciale del partito, e il sindaco. In sostanza, Sinistra e Libertà, che comunque finora ha sempre appoggiato la maggioranza dell’ex pm in Consiglio comunale, entrerà organicamente nella coalizione con tanto di assessorato che verrà assegnato, salvo sorprese, a Ciro Borriello, attuale capogruppo al Comune di Sel. Diventando assessore, Borriello si dimetterebbe dal Consiglio comunale e subentrerebbe il primo dei non eletti, cioè Salvatore Parisi che al momento è assessore alla terza Municipalità. Che l’incontro con Sel sia andato bene lo dimostrano le parole di de Magistris, che parla di un confronto «rilevante, significativo e che può essere foriero di prospettive interessanti»; e che Sel convocherà la prossima assemblea provinciale del partito per decidere ufficialmente l’ingresso nella maggioranza che sostiene de Magistris. Un faccia a faccia, quello al Comune, «non tanto in vista di un rimpasto» che, ha detto de Magistris, «non è il tema», quanto nell’ottica di «un lavoro politico importante che va nella direzione di allargare la maggioranza». Un lavoro che il sindaco porta avanti da alcune settimane e per cui «si lavora in più direzioni». Gli esiti di questa attività potrebbero portare a «novità» in prossimità del Natale. Indipendentemente dalla parole di de Magistris, di rimpasto si è parlato eccome. Eppure di nomi. Visto che al sindaco sarebbe piaciuto che Sel indicasse una donna avendo in tal senso lui più leve a disposizione per il rimpasto. E anche perché — dovendo fare nei prossimi giorni lo stesso tipo di incontro con Sinistra in movimento, che ha come leader l’ex assessore comunale al Welfare Sergio D’Angelo, che, ugualmente, non ha a disposizione il nome di una donna ma per ora solo quello di Antonio Vuolo, vicepresidente della Lega per le cooperative — alla fine il sindaco rimarrebbe col problema di dover far rispettare le quote rosa in giunta. In uscita ci dovrebbero essere Monia Aliberti e Roberta Gaeta. Eppoi Errico Panini, assessore al Lavoro. Si vedrà. Come si vedrà cosa accadrà dal 20 novembre in poi. Il sindaco non esclude nulla, prende in considerazione anche l’ipotesi di una nuova sospensione. Ecco perché stavolta, pur essendo ottimista sull’esito del pronunciamento del Consiglio di Stato e vista l’esperienza passata, non intende aspettare l’ultimo momento per scegliere eventualmente chi sarà il “facente funzioni”. Sodano già lo è, già lo ha fatto, e quindi è assolutamente in pole anche perché serve un politico per governare anche il Consiglio metropolitano. In tanti, però, non dimenticano che al sindaco sarebbe piaciuta una rotazione, impossibile da mettere in pratica, tra Sodano e Annamaria Palmieri. Anzi, quando fu sospeso, de Magistris avrebbe cominciato proprio dalla Palmieri, rischiando però di perdere Sodano. C’è poi chi parla di Attilio Auricchio come possibile vice, indipendentemente dall’esito del Consiglio di Stato. Paolo Cuozzo
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