LICEO SCIENTIFICO STATALE “GOBETTI – SEGRE’ ” Via Maria Vittoria n. 39/bis – 10123 Torino Tel. 011/817.41.57 – 011/839.52.19 - Fax 011/839.58.97 e-mail: [email protected] Succursale Via. Giulia di Barolo 33 – 10124 Torino Succursale C.so Alberto Picco, 14 – 10131 Torino Esame di stato DOCUMENTO DEL CONSIGLIO DI CLASSE CLASSE V F Anno scolastico 2013-2014 MATERIA ITALIANO LATINO LINGUA STRANIERA INGLESE (COORDINATRICE) MATEMATICA FISICA STORIA FILOSOFIA SCIENZE STORIA DELL’ARTE RELIGIONE EDUCAZIONE FISICA INSEGNANTE FIRMA MARIATTI BARBARA MARIATTI BARBARA CADDIA SILVIA MARIA CUPPARI ANTONELLA CUPPARI ANTONELLA CRESTO-DINA PIETRO CRESTO-DINA PIETRO PALAIA ILARIA SCARCIA LAURA COCCO GIUSEPPE GARBARINO COSTANTINO 1 1. PROFILO DELL’INDIRIZZO La classe ha attuato la Sperimentazione di Scienze, che prevede l’inizio di questa disciplina fin dal primo anno di corso e l’ampliamento dei programmi e delle ore di lezione negli anni successivi, con un potenziamento delle attività di laboratorio. Per consolidare la conoscenze nel corso dei cinque anni, si sono approfonditi temi di Scienza delle Terra, di Biologia e Fisiologia umana, di Chimica. Le finalità dell’insegnamento delle scienze nella classe ad indirizzo sperimentale sono state: a) far comprendere i procedimenti caratteristici dell’indagine scientifica, il continuo rapporto tra costruzione teorica ed attività sperimentale, le potenzialità e i limiti delle conoscenze. b) rendere gli allievi capaci di reperire ed utilizzare in modo autonomo e finalizzato le informazioni e comunicarle in forma sintetica e chiara, ma anche di recepire e considerare criticamente le informazioni provenienti dai mezzi d’informazione di massa. c) far acquisire un insieme organico di contenuti e di metodi finalizzati ad un’adeguata interpretazione della natura. d) sviluppare l’abitudine al rispetto dei fatti, alla critica e alla ricerca di riscontri delle proprie ipotesi esplicative. e) far acquisire strumenti intellettivi che possano essere utilizzati nelle scelte successive di studio e di lavoro. f ) promuovere la crescita di consapevolezze cercando di creare negli studenti una maggiore attenzione ai problemi della salute e una maggiore sensibilità per la fragilità delle risorse del Pianeta. 2. STORIA DELLA CLASSE La classe V F del Liceo Scientifico “P. Gobetti”, corso di Sperimentazione Scienze, è composta da 18 allievi, 8 maschi e 10 femmine. I ragazzi provengono tutti dalla IV^ F dello scorso anno e quasi tutti hanno seguito il percorso dalla classe prima. Nel corso del triennio il gruppo classe ha subito le seguenti modifiche: Nel TERZO ANNO (a.s. 2011/2012) sono state inserite due allieve ripetenti, provenienti dalla III F del precedente anno scolastico , a conclusione dell’a.s. sei alunni sono stati respinti . Alunni all’inizio dell’anno: 25 , alunni ammessi a frequentare la Classe Quarta: 19 Nel QUARTO ANNO (a.s. 2012/2013) un’alunna proveniente da un altro Istituto è stata inserita in classe, un alunno ha cambiato scuola alla fine del Trimestre ed un alunno non si è presentato all’esame di riparazione del debito. Alunni all’inizio dell’anno scolastico: 20, alunni ammessi a frequentare la Classe Quinta: 18 In QUINTA (a.s. 2013/2014) la classe non ha subito variazioni rispetto alla situazione di inizio anno scolastico: 18 ammessi a frequentare la classe Quinta hanno seguito regolarmente le lezioni. La classe non ha goduto della continuità in alcune discipline come Matematica/Fisica, Storia/Filosofia e Arte. 2 2.1 INSEGNANTI 3a 4a 5a COCCO GIUSEPPE COCCO GIUSEPPE COCCO GIUSEPPE MARIATTI BARBARA MARIATTI BARBARA MARIATTI BARBARA MARIATTI BARBARA MARIATTI BARBARA MARIATTI BARBARA INGLESE CADDIA SILVIA CADDIA SILVIA CADDIA SILVIA FILOSOFIA CAIANO CRISTINA (PIRETTO MICHELA) CAIANO CRISTINA (PIRETTO MICHELA) CRESTO-DINA PIETRO CRESTO-DINA PIETRO CRESTO-DINA PIETRO CRESTO-DINA PIETRO FENOCCHIO LAURA PUCCIO SERAFINO CUPPARI ANTONELLA FENOCCHIO LAURA PUCCIO SERAFINO CUPPARI ANTONELLA PALAIA ILARIA PALAIA ILARIA PALAIA ILARIA MAZZINI PAOLA MAZZINI PAOLA SCARCIA LAURA GARBARINO COSTANTINO GARBARINO COSTANTINO MATERIA RELIGIONE ITALIANO LATINO STORIA MATEMATICA FISICA SCIENZE DISEGNO E STORIA DELL’ARTE EDUCAZIONE FISICA 2.2 GARBARINO COSTANTINO STUDENTI inizio anno STUDENTI fine anno Promossi da classe precedente Ripetenti TOTALE senza con sospensione del sospensione giudizio del giudizio 3a A.S. 2011/2012 23 2 25 12 4a A.S. 2012/2013 19 1 20 18 5a A.S. 2013/2014 18 0 18 7 Non promossi Ritirati 6 (4 a giugno + 0 2 settembre) 1 1 3 2.3 1 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 14 15 16 17 18 Pertanto la classe V F risulta formata dai sottoelencati allievi COGNOME ANTONICIELLO BORASO BRIATA CAREDDU CAROSSO COGNO DA SILVA SOUSA GALVAN LA NOTTE LUNGU MINI’ NARESE ORSITTO RONDOT RUGGIERO SCORNAVACCHE VIGNETTA VIGOLUNGO NOME FEDERICO CAMILLA CHIARA ALESSANDRO FEDERICO GIULIA YARA NAMI JACOPO DIANA GABRIELE ANNA GIULIA CAMILLA STEFANO ADRIANO CECILIA ALBERTO 4 2.4 ATTIVITÀ DI RECUPERO NEI CONFRONTI DEGLI ALUNNI CON SOSPENSIONE DEL GIUDIZIO MATERIA ITALIANO LATINO STORIA FILOSOFIA MATEMATICA FISICA SCIENZE INGLESE MATERIA ITALIANO LATINO STORIA FILOSOFIA MATEMATICA FISICA SCIENZE INGLESE MODALITA’ DI RECUPERO 2011-2012 studio individuale corso di recupero (in gruppo) X X X X MODALITA’ DI RECUPERO 2012-2013 studio individuale corso di recupero (in gruppo) X X 5 3. ATTIVITÀ DIDATTICHE PROGRAMMATE E REALIZZATE CON LA CLASSE NELL’A.S. 2013/2014: 3.1 PARTECIPAZIONE AD ATTIVITÀ CULTURALI: Partecipazione al Concorso “Giovani Europei” con qualifica per la finale (dallo scorso anno) Serate al Teatro Regio con lezioni preparatorie al Regio Stagione teatrale al Teatro Carignano (alcuni alunni) Partecipazione allo Stage ”La Fisica in Gioco” organizzato dall’AIF a Torgnon (2 alunni) Mostra su Renoir alla GAM di Torino Partecipazione al progetto “Tre mattine all’Università” presso l’Istituto di Fisica (2 allievi) Conferenza C.E.R.N. (Fisica delle Particelle - Acceleratori) tenuta dalla Dott.ssa Arnaldi presso la sede di Corso Picco Caffè filosofico: (2 incontri di 2 ore ciascuno), sotto la guida dell’esperto esterno, dott. Guido Brivio e del prof. Cresto-Dina, sui temi: «Bellezza», «Colpa e responsabilità». Conferenza sul tema «Modelli di verità», con la partecipazione della prof.ssa Franca D’Agostini (Politecnico di Torino) e del prof. Gaetano Chiurazzi (Università di Torino). Intento della lezione è stato quello di presentare agli studenti le principali teorie filosofiche sul tema della verità. Incontro tematico su Marx (Prof. Giuseppe Bonfratello) Percorso di approfondimento interdisciplinare su: «Gli scienziati e l’atomica» (Progetto Manhattan), a cura della prof.ssa Cuppari (Matematica e Fisica) e del prof. Cresto-Dina (Filosofia e Storia). 6 3.2 VISITE E VIAGGI DI ISTRUZIONE/SCAMBI (in Italia e/o all’estero): Viaggio di Istruzione: soggiorno naturalistico all’Isola d’Elba con partecipazione ad attività inerenti alla Mineralogia. Sono state proposte attività di Trekking e Mountain Bike. 4. TEMPI DEL PERCORSO FORMATIVO DISCIPLINA RELIGIONE ITALIANO LATINO LINGUA STRANIERA INGLESE FILOSOFIA STORIA MATEMATICA FISICA SCIENZE STORIA DELL’ARTE EDUCAZIONE FISICA TOTALE 5. Ore previste fino al 15/5/2014 Ore effettivamente svolte fino al 15/5/2014 30 120 90 120 90 90 90 90 90 60 60 930 27 123 83 119 86 83 99 84 78 53 56 891 CREDITO SCOLASTICO DELLA CLASSE TERZA (A.S. 2011/12) E DELLA CLASSE QUARTA (A.S. 2012/13) ALUNNI 1) ANTONICIELLO FEDERICO 2) BORASO CAMILLA 3) BRIATA CHIARA 4) CAREDDU ALESSANDRO 5) CAROSSO FEDERICO 6) COGNO GIULIA 7) DA SILVA SOUSA YARA 8) GALVAN NAMI 9) LA NOTTE JACOPO 10) LUNGU DIANA 11) MINI’ GABRIELE 12) NARESE ANNA 13) ORSITTO GIULIA 14) RONDOT CAMILLA 15) RUGGIERO STEFANO 16) SCORNAVACCHE ADRIANO 17) VIGNETTA CECILIA 18) VIGOLUNGO ALBERTO CREDITO SCOLASTICO III ANNO 6 6 4 5 5 4 4 4 6 6 5 4 4 6 5 7 4 5 CREDITO SCOLASTICO IV ANNO 6 7 5 6 6 5 6 5 6 6 6 5 5 7 5 7 5 6 7 6. VALUTAZIONE 6.1 CRITERI ADOTTATI DAL COLLEGIO DOCENTI PREMESSA VOTO DI PROFITTO Nella scuola secondaria superiore le indicazioni del DM 122/2009 relative al sistema di valutazione del profitto degli studenti e studentesse hanno sostanzialmente confermato il sistema vigente. La valutazione del profitto è espressa con voto in decimi con individuazione del valore insufficiente al di sotto del voto di sei decimi. Il Collegio dei Docenti, sulla base delle norme vigenti, ha deliberato i criteri generali per l’attribuzione del voto di profitto in decimi. Le corrispondenze tra voti numerici e livelli raggiunti nei vari descrittori sono sintetizzati nella seguente griglia di valutazione: 6.2 GRIGLIA VALUTAZIONE PROFITTO VOTO 10 – 9 GIUDIZIO ECCELLENTE 8 BUONO 7 DISCRETO 6 SUFFICIENTE 5 INSUFFICIENTE 3-4 GRAVEMENTE INSUFFICIENTE 1-2 NULLO DESCRITTORI-INDICATORI Conoscenza approfondita dei contenuti disciplinari, anche con capacità notevoli di rielaborazione critica; buona o completa padronanza della metodologia disciplinare; ottime capacità di trasferire le conoscenze maturate; ottima o brillante capacità espositive e sicura padronanza dei linguaggi specifici. Sicura conoscenza dei contenuti; buona rielaborazione delle conoscenze; comprensione e padronanza della metodologia disciplinare; capacità di operare collegamenti tra i saperi se guidato; chiarezza espositiva e proprietà lessicali; utilizzo preciso e adeguato di linguaggi specifici. Conoscenza di gran parte dei contenuti; discreta rielaborazione delle conoscenze; buon possesso delle conoscenze non correlato alla capacità di operare collegamenti tra le stesse; capacità di risolvere semplici problemi; adeguata proprietà espressiva e utilizzo dei linguaggi specifici. Conoscenza degli elementi basilari del lessico specifico, padronanza delle conoscenze essenziali, capacità di riconoscere / risolvere problemi fondamentali, sufficiente proprietà espositiva. Conoscenza lacunosa dei contenuti; scarsa capacità di individuazione /risoluzione di problemi; incerta capacità espositiva e uso di un linguaggio impreciso. Conoscenza al più frammentaria dei contenuti; incapacità di riconoscere semplici questioni; scarsa o nulla capacità espositiva; assenza di un linguaggio adeguato. Conoscenze ed abilità nulle o non verificabili per ripetuto rifiuto del momento valutativo. 8 6.3 PARAMETRI PER I VOTI DI CONDOTTA Vedi parametri allegati al P.O.F. 7. CRITERI PER L’ATTRIBUZIONE DEL CREDITO SCOLASTICO/FORMATIVO Risultati conseguiti Assiduità della frequenza Motivazione e interesse Eventuale credito formativo derivato da certificazioni di attività extrascolastiche (linguistiche, scientifiche, sportive, teatrali, di volontariato, etc.) • • • • Riferimenti normativi fondamentali 7.1 CREDITO SCOLASTICO Candidati interni Decreto Ministeriale 16 dicembre 2009, n. 99 TABELLA A attribuzione credito scolastico in punti MEDIA DEI VOTI 3° anno 4° anno 5° anno M=6 3-4 3-4 4 -5 6< M ≤7 4 -5 4 -5 5–6 7< M ≤8 5-6 5-6 6-7 8< M ≤9 6-7 6-7 7-8 9 < M ≤ 10 7-8 7-8 8-9 M rappresenta la media dei voti conseguiti in sede di scrutinio finale di ciascun anno scolastico. 7.2 Criteri di attribuzione dei punteggi: istruzioni per l’uso Il Consiglio di classe può incrementare, nei limiti previsti dalla banda di oscillazione di appartenenza, il punteggio minimo previsto dalla banda in presenza di una o più delle seguenti condizioni: 1. partecipazione con interesse e impegno alle attività didattiche o ad attività integrative dell’Offerta Formativa; 2. presenza di documentate esperienze formative, acquisite al di fuori della scuola di appartenenza (CREDITO FORMATIVO), e da cui derivano competenze coerenti con le finalità didattiche ed educative previste dal POF . 9 8. CREDITO FORMATIVO Riferimenti normativi fondamentali Criteri di valutazione delle esperienze Le esperienze, al fine di una valutazione per il credito formativo, devono contribuire a migliorare la preparazione dell’alunno attraverso l’acquisizione di competenze ritenute coerenti con gli obiettivi del corso di studi seguito in relazione all’omogeneità con i contenuti tematici del corso alle finalità educative della scuola o al loro approfondimento o al loro ampliamento o alla loro concreta attuazione. Perché l’esperienza sia qualificata deve avere carattere di continuità ed essere realizzata presso enti, associazioni, istituzioni, società legalmente costituite e riconosciute, che siano titolate a svolgere quella tipologia di attività. Lo studente deve partecipare all’esperienza con un ruolo attivo e non limitarsi ad assistervi. 10 9. VERIFICHE SOMMATIVE SVOLTE DURANTE L’ANNO Materia RELIGIONE ITALIANO LATINO LINGUA STRANIERA INGLESE FILOSOFIA STORIA MATEMATICA FISICA SCIENZE STORIA DELL’ARTE EDUCAZIONE FISICA N° verifiche orali N° verifiche scritte Tipologie di prove prevalentemente usate 4 0 1 8 7 1,3,8,9,18 6 6 1,4,8,18 4 5 1, 8, 9, 18 3 3 1, 2, 7, 8, 18 4 2 1, 2, 3, 7, 8, 18 2 10 1, 14, 15 3 4 1, 7, 14, 15, 18 2 6 2 4 1,10,12,18 8 (pratiche) 2 18, 19 19 TEST MULTISTRUTTURATO 1. Interrogazione 2. Interrogazione semistrutturata con obiettivi predefiniti 3. Tema 4. Traduzione da lingua classica/straniera in italiano 5. Traduzione in lingua straniera 6. Dettato 7. Relazione 8. Analisi di testi 9. Saggio breve 10. Quesiti vero/falso 11. Quesiti a scelta multipla 12. Integrazioni/completamenti 13. Corrispondenze 14. Problema 15. Esercizi 16. Analisi di casi 17. Progetto 18. Quesiti a risposta aperta (tipologia B della terza prova) 19. Altro (specificare) 11 10. PROVE SCRITTE SECONDO LE TIPOLOGIE PREVISTE PER LA TERZA PROVA D’ESAME GIÀ EFFETTUATE ENTRO IL 15. 5. 2014. T o t A partire a da un testo di l riferimento e Materia (prove effettuate in singole materie) Trattazione sintetica di argomenti (Tipologia A) Quesiti a risposta singola (Tipologia B) Quesiti a scelta multipla (Tipologia C) Problemi a soluzione rapida numero prove RELIGIONE ITALIANO LATINO LING. STR. INGLESE FILOSOFIA STORIA MATEMATICA FISICA SCIENZE STORIA DELL’ARTE EDUCAZIONE FISICA 10.1 0 1 2 5 2 2 0 1 2 3 0 X X X X X X X X X PROVE SCRITTE PREVISTE SECONDO LE TIPOLOGIE PER LA TERZA PROVA D’ESAME DOPO IL 15.5.2014 T o t A partire a da un testo di l riferimento e Materia (prove effettuate in singole materie) Trattazione sintetica di argomenti (Tipologia A) Quesiti a risposta singola (Tipologia B) Quesiti a scelta multipla (Tipologia C) Problemi a soluzione rapida numero prove RELIGIONE ITALIANO LATINO LING. STR. INGLESE FILOSOFIA STORIA MATEMATICA FISICA SCIENZE STORIA DELL’ARTE EDUCAZIONE FISICA 0 0 0 0 0 0 0 0 1 1 0 X X 12 11. ATTIVITÀ DIDATTICHE DISCIPLINARI Si rimanda agli allegati contenenti la relazione finale e il programma analitico di ogni singola disciplina 12. PROFILO DELLA CLASSE Gli allievi della V F hanno avuto un processo di maturazione nel corso degli anni che li ha portati ad essere più consapevoli e meglio organizzati nel lavoro. Pur sempre formalmente educati e corretti, sia nei rapporti con i compagni che nel rapporto con i docenti, i ragazzi si sono talvolta mostrati poco attivi nella partecipazione al dialogo educativo, in linea di massima pochi alunni hanno evidenziato una buona disponibilità all’intervento. Per alcuni l’impegno è stato talvolta discontinuo, non tutti gli allievi hanno mostrato il rigore e la continuità nell’applicazione richiesti dal tipo di studio intrapreso. Si distingue un gruppo di alunni, mediamente determinati e con discreti prerequisiti e disponibilità all’approfondimento, che ha raggiunto un buon livello di competenza nelle varie discipline; un secondo gruppo ha raggiunto dei risultati nel complesso soddisfacenti, pur con un impegno talvolta discontinuo e la tendenza ad uno studio poco approfondito. Alcuni studenti presentano insufficienze in Matematica e in Fisica, probabilmente risentendo del disagio causato dal non aver avuto la continuità didattica in queste materie 13. Simulazioni della Terza prova d’esame (Indicare per esteso le tipologie scelte nell’anno e le motivazione delle scelte stesse ) SIMULAZIONI PROVE SCRITTE D’ESAME DI STATO T o t A partire a da un testo di l riferimento e Materia (prove effettuate in singole materie) Trattazione sintetica di argomenti (Tipologia A) Quesiti a risposta singola (Tipologia B) Quesiti a scelta multipla (Tipologia C) Problemi a soluzione rapida numero prove ITALIANO LATINO STORIA FILOSOFIA INGLESE SCIENZE ARTE FISICA MATEMATICA 1 1 1 2 1 1 1 1 X X X X X X X 13 13.1 DATA MATERIE DATA DELLE SIMULAZIONI: PRIMA PROVA 07/05/14 ITALIANO SECONDA PROVA 22/05/14 TERZA PROVA 26/11/2013 MATEMATICA INGLESE FISICA STORIA LATINO DATA 31/03/2014 MATERIE INGLESE ARTE FILOSOFIA SCIENZE 14. TESTI DELLE SIMULAZIONI DI PRIMA E TERZA PROVA 15. ESEMPI DI PROVE DISCIPLINARI ASSEGNATE DURANTE L’ANNO 16. PROGRAMMA SVOLTO NELLE MATERIE 17. RELAZIONE FINALE DI OGNI SINGOLA MATERIA 18. PROPOSTE DI GRIGLIE DI VALUTAZIONE DELLA PRIMA E TERZA PROVA 14 14.0 SIMULAZIONI DI PRIMA E TERZA PROVA D’ESAME 15 CLASSI V SIMULAZIONE DELLA PROVA D'ESAME DI ITALIANO (Prima prova scritta) 7/05/2014 TIPOLOGIA A –ANALISI DEL TESTO Luigi Pirandello, Una giornata, 1937, in Novelle per un anno UNA GIORNATA Strappato dal sonno, forse per sbaglio, e buttato fuori dal treno in una stazione di passaggio. Di notte; senza nulla con me. Non riesco a riavermi dallo sbalordimento. Ma ciò che più mi impressiona è che non mi trovo addosso alcun segno della violenza patita; non solo, ma che non ne ho neppure un’immagine, neppur l’ombra confusa d’un ricordo. Mi trovo a terra, solo, nella tenebra d’una stazione deserta; e non so a chi rivolgermi per sapere che m’è accaduto, dove sono. Ho solo intravisto un lanternino cieco, accorso per richiudere lo sportello del treno da cui sono stato espulso. Il treno è subito ripartito. È subito scomparso nell’interno della stazione quel lanternino, col riverbero vagellante del suo lume vano. Nello stordimento, non m’è nemmeno passato per il capo di corrergli dietro per domandare spiegazioni e far reclamo. Ma reclamo di che? Con infinito sgomento m’accorgo di non aver più idea d’essermi messo in viaggio su un treno. Non ricordo più affatto di dove sia partito, dove diretto; e se veramente, partendo, avessi con me qualche cosa. Mi pare nulla. Nel vuoto di questa orribile incertezza, subitamente mi prende il terrore di quello spettrale lanternino cieco che s’è subito ritirato, senza fare alcun caso della mia espulsione dal treno. È dunque forse la cosa più normale che a questa stazione si scenda così? Nel bujo, non riesco a discernerne il nome. La città mi è però certamente ignota. Sotto i primi squallidi barlumi dell’alba, sembra deserta. Nella vasta piazza livida davanti alla stazione c’è un fanale ancora acceso. Mi ci appresso; mi fermo e, non osando alzar gli occhi, atterrito come sono dall’eco che hanno fatto i miei passi nel silenzio, mi guardo le mani, me le osservo per un verso e per l’altro, le chiudo, le riapro, mi tasto con esse, mi cerco addosso, anche per sentire come son fatto, perché non posso più esser certo nemmeno di questo: ch’io realmente esista e che tutto questo sia vero. Poco dopo, inoltrandomi fin nel centro della città, vedo che a ogni passo mi farebbero restare dallo stupore, se uno stupore più forte non mi vincesse nel vedere che tutti gli altri, pur simili a me, ci si muovono in mezzo senza punto badarci, come se per loro siano le cose più naturali e più solite. Mi sento come trascinare, ma anche qui senz’avvertire che mi si faccia violenza. Solo che io, dentro di me, ignaro di tutto, sono quasi da ogni parte ritenuto. Ma considero che, se non so neppur come, né di dove, né perché ci sia venuto, debbo aver torto io certamente e ragione tutti gli altri che, non solo pare lo sappiano, ma sappiano anche tutto quello che fanno sicuri di non sbagliare, senza la minima 16 incertezza, così naturalmente persuasi a fare come fanno, che m’attirerei certo la maraviglia, la riprensione, fors’anche l’indignazione se, o per il loro aspetto o per qualche loro atto o espressione, mi mettessi a ridere o mi mostrassi stupito. Nel desiderio acutissimo di scoprire qualche cosa, senza farmene accorgere, debbo di continuo cancellarmi dagli occhi quella certa permalosità che di sfuggita tante volte nei loro occhi hanno i cani. Il torto è mio, il torto è mio, se non capisco nulla, se non riesco ancora a raccapezzarmi. Bisogna che mi sforzi a far le viste d’esserne anch’io persuaso e che m’ingegni di far come gli altri, per quanto mi manchi ogni criterio e ogni pratica nozione, anche di quelle cose che pajono più comuni e più facili. Non so da che parte rifarmi, che via prendere, che cosa mettermi a fare. Possibile però ch’io sia già tanto cresciuto, rimanendo sempre come un bambino e senz’aver fatto mai nulla? Avrò forse lavorato in sogno, non so come. Ma lavorato ho certo; lavorato sempre, e molto, molto. Pare che tutti lo sappiano, del resto, perché tanti si voltano a guardarmi e più d’uno anche mi saluta, senza ch’io lo conosca. Resto dapprima perplesso, se veramente il saluto sia rivolto a me; mi guardo accanto; mi guardo dietro. Mi avranno salutato per sbaglio? Ma no, salutano proprio me. Combatto, imbarazzato, con una certa vanità che vorrebbe e pur non riesce a illudersi, e vado innanzi come sospeso, senza potermi liberare da uno strano impaccio per una cosa – lo riconosco – veramente meschina: non sono sicuro dell’abito che ho addosso; mi sembra strano che sia mio; e ora mi nasce il dubbio che salutino quest’abito e non me. E io intanto con me, oltre a questo, non ho più altro! Torno a cercarmi addosso. Una sorpresa. Nascosta nella tasca in petto della giacca tasto come una bustina di cuojo. La cavo fuori, quasi certo che non appartenga a me ma a quest’abito non mio. È davvero una vecchia bustina di cuojo, gialla scolorita slavata, quasi caduta nell’acqua di un ruscello o d’un pozzo e ripescata. La apro, o, piuttosto, ne stacco la parte appiccicata, e vi guardo dentro. Tra poche carte ripiegate, illeggibili per le macchie che l’acqua v’ha fatte diluendo l’inchiostro, trovo una piccola immagine sacra, ingiallita, di quelle che nelle chiese si regalano ai bambini e, attaccata ad essa quasi dello stesso formato e anch’essa sbiadita, una fotografia. La spiccico, la osservo. Oh! È la fotografia di una bellissima giovine, in costume da bagno, quasi nuda, con tanto vento nei capelli e le braccia levate vivacemente nell’atto di salutare. Ammirandola, pur con una certa pena, non so, quasi lontana, sento che mi viene da essa l’impressione, se non proprio la certezza, che il saluto di queste braccia, così vivacemente levate nel vento, sia rivolto a me. Ma per quanto mi sforzi, non arrivo a riconoscerla. È mai possibile che una donna così bella mi sia potuta sparire dalla memoria, portata via da tutto quel vento che le scompiglia la testa? Certo, in questa bustina di cuojo caduta un tempo nell’acqua, quest’immagine, accanto all’immagine sacra, ha il posto che si dà a una fidanzata. Torno a cercare nella bustina e, più sconcertato che con piacere, nel dubbio che non m’appartenga, trovo in un ripostiglio segreto un grosso biglietto di banca, chi sa da quanto tempo lì riposto e dimenticato, ripiegato in quattro, tutto logoro e qua e là bucherellato sul dorso delle ripiegature già lise. Sprovvisto come sono di tutto, potrò darmi ajuto con esso? Non so con qual forza di convinzione, l’immagine ritratta in quella piccola fotografia m’assicura che il biglietto è mio. Ma c’è da fidarsi d’una testolina così scompigliata dal vento? Mezzogiorno è già passato; casco dal languore: bisogna che prenda qualcosa, ed entro in una trattoria. Con maraviglia, anche qui mi vedo accolto come un ospite di riguardo, molto gradito. Mi si indica una tavola apparecchiata e si scosta una seggiola per invitarmi a prender posto. Ma io son trattenuto da uno scrupolo. Fo cenno al padrone e, tirandolo con me in disparte, gli mostro il grosso biglietto logorato. Stupito, lui lo mira; pietosamente per lo stato in cui è ridotto, lo esamina; poi mi dice che senza dubbio è di gran valore ma ormai da molto tempo fuori di corso. Però non tema: presentato alla banca da uno come me, sarà certo accettato e cambiato in altra più spicciola moneta corrente. Così dicendo il padrone della trattoria esce con me fuori dell’uscio di strada e m’indica l’edificio della banca lì presso. 17 Ci vado, e tutti anche in quella banca si mostrano lieti di farmi questo favore. Quel mio biglietto – mi dicono – è uno dei pochissimi non rientrati ancora alla banca, la quale da qualche tempo a questa parte non dà più corso se non a biglietti di piccolissimo taglio. Me ne danno tanti e poi tanti, che ne resto imbarazzato e quasi oppresso. Ho con me solo quella naufraga bustina di cuojo. Ma mi esortano a non confondermi. C’è rimedio a tutto. Posso lasciare quel mio danaro in deposito alla banca, in conto corrente. Fingo d’aver compreso; mi metto in tasca qualcuno di quei biglietti e un libretto che mi dànno in sostituzione di tutti gli altri che lascio, e ritorno alla trattoria. Non vi trovo cibi per il mio gusto; temo di non poterli digerire. Ma già si dev’esser sparsa la voce ch’io, se non proprio ricco, non sono certo più povero; e infatti, uscendo dalla trattoria, trovo una automobile che m’aspetta e un autista che si leva con una mano il berretto e apre con l’altra lo sportello per farmi entrare. Io non so dove mi porti. Ma com’ho un’automobile, si vede che, senza saperlo, avrò anche una casa. Ma sì, una bellissima casa, antica, dove certo tanti prima di me hanno abitato e tanti dopo di me abiteranno. Sono proprio miei tutti questi mobili? Mi ci sento estraneo, come un intruso. Come questa mattina all’alba la città, ora anche questa casa mi sembra deserta; ho di nuovo paura dell’eco che i miei passi faranno, movendomi in tanto silenzio. D’inverno, fa sera prestissimo; ho freddo e mi sento stanco. Mi faccio coraggio; mi muovo; apro a caso uno degli usci; resto stupito di trovar la camera illuminata, la camera da letto, e, sul letto, lei, quella giovine del ritratto, viva, ancora con le due braccia nude vivacemente levate, ma questa volta per invitarmi ad accorrere a lei e per accogliermi tra esse, festante. È un sogno? Certo, come in un sogno, lei su quel letto, dopo la notte, la mattina all’alba, non c’è più. Nessuna traccia di lei. E il letto, che fu così caldo nella notte, è ora, a toccarlo, gelato, come una tomba. E c’è in tutta la casa quell’odore che cova nei luoghi che hanno preso la polvere, dove la vita è appassita da tempo, e quel senso d’uggiosa stanchezza che per sostenersi ha bisogno di ben regolate e utili abitudini. Io ne ho avuto sempre orrore. Voglio fuggire. Non è possibile che questa sia la mia casa. Questo è un incubo. Certo ho sognato uno dei sogni più assurdi. Quasi per averne la prova, vado a guardarmi a uno specchio appeso alla parete dirimpetto, e subito ho l’impressione d’annegare, atterrito, in uno smarrimento senza fine. Da quale remota lontananza i miei occhi, quelli che mi par d’avere avuti da bambino, guardano ora, sbarrati dal terrore, senza potersene persuadere, questo viso di vecchio? Io, già vecchio? Così subito? E com’è possibile? Sento picchiare all’uscio. Ho un sussulto. M’annunziano che sono arrivati i miei figli. I miei figli? Mi pare spaventoso che da me siano potuti nascere figli. Ma quando? Li avrò avuti jeri. Jeri ero ancora giovane. È giusto che ora, da vecchio, li conosca. Entrano, reggendo per mano bambini, nati da loro. Subito accorrono a sorreggermi; amorosamente mi rimproverano d’essermi levato di letto; premurosamente mi mettono a sedere, perché l’affanno mi cessi. Io, l’affanno? Ma sì, loro lo sanno bene che non posso più stare in piedi e che sto molto molto male. Seduto, li guardo, li ascolto; e mi sembra che mi stiano facendo in sogno uno scherzo. Già finita la mia vita? E mentre sto a osservarli, così tutti curvi attorno a me, maliziosamente, quasi non dovessi accorgermene, vedo spuntare nelle loro teste, proprio sotto i miei occhi, e crescere, crescere non pochi, non pochi capelli bianchi. – Vedete, se non è uno scherzo? Già anche voi, i capelli bianchi. E guardate, guardate quelli che or ora sono entrati da quell’uscio bambini: ecco, è bastato che si siano appressati alla mia poltrona: si son fatti grandi; e una, quella, è già una giovinetta che si vuol far largo per essere ammirata. Se il padre non la trattiene, mi si butta a sedere sulle ginocchia e mi cinge il collo con un braccio, posandomi sul petto la testina. Mi vien l’impeto di balzare in piedi. Ma debbo riconoscere che veramente non posso più farlo. E con gli stessi occhi che avevano poc’anzi quei bambini, ora già così cresciuti, rimango a guardare finché posso, con tanta tanta compassione, ormai dietro a questi nuovi, i miei vecchi figliuoli. 18 1. Comprensione del testo Si descriva il genere letterario, la struttura del comportamento e la raccolta a cui appartiene Si riassuna e si spieghi il contenuto del testo (max 15 righe) 2. Analisi del testo i) Si indichino e si spieghino i punti nodali del percorso compiuto dal personaggio ii) Si spieghi il significato dell’evento iniziale”essere buttato fuori dal treno in una stazione di passaggio” iii) Si individuino i opassi significativi per la questione dell’identità e la si spieghi nell’ambito della poetica di Pirandello iv) Si spieghino quali altri aspetti della poetica pirandelliana sono presenti nel testo v) Si spieghino le parole vagellante, riprensione, languore vi) Di cosa parla la metafora il “lanternino cieco” vii) Si indichi e si spieghi una figura retorica a scelta 3. Interpretazione complessiva approfondimenti Si presenti L’autore nel contesto culturale di appartenenza e si illustrino la poetica e gli esiti artistici. Come è presente il metodo dell’umorismo in questo testo? Si spieghino i caratteri della novellistica pirandelliana e i legami con le altre opere dell’autore TIPOLOGIA B - REDAZIONE DI UN SAGGIO BREVE O ARTICOLO DI GIORNALE CONSEGNE Sviluppa l’argomento scelto in forma di "saggio breve" o di“ articolo di giornale” utilizzando i documenti e i dati che lo corredano Se scegli la forma del "saggio breve", interpreta e confronta i documenti e i dati forniti e su questa base svolgi, argomentandola, la tua trattazione, anche con opportuni riferimenti alle tue conoscenze ed esperienze di studio. Da' al saggio un titolo coerente con la tua trattazione e ipotizzane una destinazione editoriale(rivista specialistica, fascicolo scolastico di ricerca e documentazione, rassegna di argomento culturale, altro). Se lo ritieni, organizza la trattazione suddividendola in paragrafi cui potrai dare eventualmente uno specifico titolo. Se scegli la forma dell' "articolo di giornale" individua nei documenti e nei dati forniti uno o più elementi che ti sembrano rilevanti e costruisci su di essi il tuo “pezzo”. Da’ all’articolo un titolo appropriato e indica il tipo di giornale sul quale ne ipotizzi la pubblicazione (quotidiano, rivista divulgativa, giornale scolastico, altro). Per attualizzare l’argomento, puoi riferirti a circostanze immaginarie o reali (mostre, anniversari, convegni o eventi di rilievo). Per entrambe le forme di scrittura non superare le quattro o cinque colonne di metà di foglio protocollo. AMBITO ARTISTICO LETTERARIO ARGOMENTO: L’esperienza della città e della modernità nell’immaginario artisticoletterario (stimoli, inquietudini e reazioni) 1. “L’Impressionismo è l’arte urbana per eccellenza, e non solo perché scopre la città e alla città riporta, dalla campagna, la pittura di paesaggio, ma anche perché vede il mondo con gli occhi del cittadino e reagisce alle impressioni dall’esterno con l’ipertensione nervosa 19 A) dell’uomo educato alla tecnica moderna. E’ lo stile urbano perché ritrae la mutevolezza, il ritmo nervoso, le impressioni subitanee, una nuova acuita sensibilità, una nuova eccitabilità nervosa e, accanto all’arte gotica e al Romanticismo, rappresenta una fra le più importanti svolte della storia dell’arte occidentale. “ Torino) ( A. Hauser, Storia sociale B) dell’arte, Einaudi, Lo studioso Arnold Hauser, storico e critico dell’arte inglese, Impressionismo, vita urbana e dinamismo della civiltà moderna. mostra il rapporto fra 2. Riferimenti iconografici (vedi allegati) A) Claude Monet, La stazione Saint-Lazare (1877) – La rappresentazione di una stazione ferroviaria in quanto soggetto non poetico suscitò scandalo, ma fu un segno della scelta di privilegiare le impressioni reali della vita quotidiana non solo della natura, ma anche della dimensione cittadina. B) Auguste Renoir, Il mulino della “Galette” (1876) – Un tema della vita cittadina che affascina i pittori impressionisti è la folla; qui la folla è rappresentata mentre danza e dà la sensazione vertiginosa del movimento, del rapido mutamento delle sensazioni visive. 3. “Quando maggiore è la parte dello choc nelle singole impressioni; quanto più la coscienza deve essere continuamente all’erta nell’interesse della difesa dagli stimoli; quanto maggiore è il successo con cui essa opera; e tanto meno esse penetrano nell’esperienza, tanto più corrispondono al concetto di esperienza vissuta. La funzione peculiare della difesa dagli chocs si può forse scorgere, in definitiva, nel compito di assegnare all’evento, a spese dell’integrità del suo contenuto, un esatto posto temporale nella coscienza. Sarebbe questo il risultato ultimo e maggiore della riflessioni. Essa farebbe dell’evento un’esperienza vissuta. In caso di mancato funzionamento della riflessione, si determinerebbe lo spavento, lieto oper lo più - sgradevole, che sancisce secondo Freud, il fallimento della difesa contro gli choc. Questo elemento è stato fissato da Baudelaire in un’immagine cruda. Egli parla di un duello in cui l’artista, prima di soccombere, grida di spavento. Questo duello è il processo stesso della creazione. Baudelaire ha quindi l’esperienza dello choc al centro del suo lavoro artistico. […] (W. Benjamin, Angelus Novus, Saggi e Frammenti, Einaudi, Torino) 20 Walter Benjamin, pensatore tedesco vicino alla scuola sociologica di Francoforte, morto suicida nel 1940, distinse il concetto di esperienza dal concetto di ‘esperienza vissuta’. L’esperienza vissuta permette di rielaborare razionalmente, attraverso la riflessione, gli choc della vita, così da impedirne la penetrazione nel profondo e da difendere la coscienza dal loro assalto. La semplice esperienza è invece quella subita direttamente dallo choc, senza alcuna mediazione. E’ quest’ultimo il caso di Baudelaire, che nella vita cittadine subisce incessantemente l’esperienza degli chocs prodotti dagli urti della folla, dalle luci, dalle novità dei prodotti e dalle situazioni più diverse presenti nella metropoli moderna. 4. “ - Come, Voi qui, mio caro? In un bordello voi, il bevitor di quintessenza, voi, il mangiator d’ambrosia! Veramente c’è di che stupirsi! “ - Mio caro, sapete quanto temo i cavalli e le carrozze. Poco fa nell’attraversare il boulevard, in gran fretta, mentre saltellavo nel fango tra quel caos dove la morte giunge al galoppo da tutte le parti tutt’ in una volta, la mia aureola è scivolata, a causa d’un brusco movimento, giù dal capo nel macadam. Non ebbi coraggio di raccattarla, e mi parve meno spiacevole perder le insegne, che non farmi rompere le ossa. E poi, ho pensato, non tutto il male viene per nuocere. Ora posso passeggiare in incognito, commettere bassezze, buttarmi alla crapula come un semplice mortale. Eccomi qua, proprio simile a voi, come vedete!" “ - Per lo meno dovreste mettere un avviso per chi trova quest’aureola…” “- D’altronde la dignità mi annoia, e inoltre penso con gioia che qualche poetastro la prenderà e se la porrà impudentemente.” (C. Baudelaire, Poemetto in prosa, La perdita dell’aureola, da Poesie e Prose) 5. “D’attorno a me urlava la strada assordante. Alta sottile, in lutto stretto, maestosa nel suo dolore, una donna passò, sollevando con la mano superba il festone e l’orlo della gonna; era così agile e nobile, con la sua gamba statuaria…Io bevevo, teso come un folle, nel suo occhio, cielo livido in cui nasce l’uragano, la dolcezza che incanta e il piacere che uccide. Un lampo…poi la notte! – O fugace bellezza, il cui sguardo mi ha ridato improvvisamente la luce, non ti rivedrò che nell’eternità? […] (A. Baudelaire, A una passante, in Fiori del male, Einaudi) La folla cittadina, verso cui il poeta prova attrazione e ostilità, è diventata il luogo privilegiato della visione e osservazione poetica; la donna viene sottratta dentro un flusso caotico e incessante e l’incontro fugace finisce per rappresentare quell’esperienza dello choc a cui la realtà cittadina assoggetta l’artista. 6. “Carissimo Luigi, verrai finalmente? Non credere che sia egoismo d’amico il mio desiderio d’averti qui, o almeno che non sia soltanto ciò. Tu hai bisogno di vivere alla grand’aria, come me, e per noi altri infermieri di mente e nervi* la grand’aria è la vita di una grande città, le continue emozioni, il movimento, le lotte con sé e con gli altri, se vuoi pure così. Tutto quello che senti ribollire dentro di te irromperà improvviso, vigoroso, fecondo appena sarai in mezzo ai combattenti di tutte le passioni e di tutti i partiti. Costà tu ti atrofizzi. Vedi che per essere nella capitale bacologica* seta io me la cavo per ben… Io immagino te, venuto improvvisamente dalla quiete della tranquilla Sicilia, te artista, poeta, matto, impressionabile, nervoso come me, a sentirti penetrare da tutta questa febbre violenta di una vita in tutte le sue più ardenti manifestazioni, l’amore, l’arte, la soddisfazione del cuore, le misteriose ebbrezze del lavoro, pioverti da tutte le parti, dall’attività degli altri, dalla 21 pubblicità qualche volta clamorosa, pettegola, irosa, dagli occhi delle belle donne, dai facili amori, o dalle attrattive pudiche …” (Giovanni Verga, Lettera a Capuana, da Lettere, Le Monnier) Milano si presenta a verga, che vi va ad abitare nel 1873, come l’immagine stessa della frenesia della modernità e, nello stesso tempo, come spinta e prospettiva indispensabile al lavoro artistico che solo in una grande metropoli può trovare alimento e giustificazione. *esperti nella conoscenza dell’uomo; * capitale dei bachi da seta – Milano era il centro dell’industria tessile della seta. 7. a. “[…] Il nonno poi aveva certi singolari argomenti per confortarsi e per confortare gli altri: - Del resto volete che vel dica? Un po’ di soldato gli farà bene a quel ragazzo; ché il suo paio di braccia gli piaceva meglio di portarsele a spasso la domenica, anziché servirsene a buscarsi il pane. Oppure: - Quando avrà provato il pane salato che si mangia altrove, non si lagnerà più della minestra di casa sua. Finalmente arrivò da Napoli la prima lettera di ‘Ntoni, che mise in rivoluzione tutto il vicinato. Diceva che le donne, in quelle parti là, scopavano le strade con le gonnelle di seta, e che sul molo c’era il teatro di pulcinella, e si vendevano le pizze, a due centesimi, di quelle che mangiano i signori, e senza soldi non ci si poteva stare, e non era come a Trezza, dove se non si andava all’osteria della Santuzza non si sapeva come spendere un baiocco. -Mandiamogli dei soldi per comprarsi le pizze, al goloso! Brontolava padron ’Ntoni; già lui non ci ha colpa, è fatto così; è fatto come i merluzzi, che abboccherebbero un chiodo arrugginito. […] 7.b. “[…] Padron ‘Ntoni spalancò tanto d’occhi, e andava ruminando quelle parole, come per poterle mandar giù. – Ricchi! Diceva, ricchi1 e che faremo quando saremo ricchi? ‘Ntoni si grattò il capo e si mise a cercare anche lui che cosa avrebbe fatto. -‐ Faremo quel che fanno gli altri… Non faremo nulla, non faremo!...Andremo a stare in città, a non far nulla, e a mangiare pasta e carne tutti i giorni. -‐ Va, va a starci tu in città. Per me io voglio morire dove son nato; - e pensando alla casa dove era nato, e che non era più sua si lasciò cadere la testa sul petto. […]” (Giovanni Verga, I Malavoglia, Capitoli I e XI) ARTICOLO DI GIORNALE DI AMBITO SOCIO ECONOMICO DOCUMENTO 1 Al giorno d'oggi si definisce economia verde (in inglese green economy), o più propriamente economia ecologica, un modello teorico di sviluppo economico che prende origine da una analisi econometrica del sistema economico dove oltre ai benefici (aumento del Prodotto Interno Lordo) di un certo regime di produzione si prende in considerazione anche l'impatto ambientale cioè i potenziali danni ambientali prodotti dall'intero ciclo di trasformazione delle materie prime a partire dalla loro estrazione, passando per il loro trasporto e trasformazione in energia e prodotti finiti fino ai possibili danni ambientali che produce la loro definitiva eliminazione o smaltimento. Tali danni spesso si ripercuotono, in un meccanismo tipico di retroazione negativa, sul PIL stesso diminuendolo a causa della riduzione di resa di attività economiche che traggono vantaggio da una buona qualità dell'ambiente come agricoltura, pesca, turismo, salute pubblica, soccorsi e ricostruzione in disastri naturali. Questa analisi propone come soluzione misure economiche, legislative, tecnologiche e di educazione pubblica in grado di ridurre il consumo d'energia, di rifiuti, di risorse naturali (acqua, 22 cibo, combustibili, metalli, ecc.) e i danni ambientali promuovendo al contempo un modello di sviluppo sostenibile attraverso l'aumento dell'efficienza energetica e di produzione che produca a sua volta una diminuzione della dipendenza dall'estero, l'abbattimento delle emissioni di gas serra, la riduzione dell'inquinamento locale e globale, compreso quello elettromagnetico, fino all'istituzione di una vera e propria economia sostenibile a scala globale e duratura servendosi prevalentemente di risorse rinnovabili (come le biomasse, l'energia eolica, l'energia solare, l'energia idraulica) e procedendo al più profondo riciclaggio di ogni tipo di scarto domestico o industriale evitando il più possibile sprechi di risorse. Si tratta dunque di un modello fortemente ottimizzato dell'attuale economia di mercato almeno nei suoi intenti originari. (da Wikipedia, s.v. Economia verde) DOCUMENTO 2 Ecco come eco-convertire un’azienda. Parola di green manager Complici la crisi e la crescente domanda di prodotti verdi, aumentano le figure dei professionisti che aiutano le imprese a passare alla produzione sostenibile e a ottenere certificazioni ambientali. Come racconta a Sky.it uno di loro, Paride Raspadori [..] Paride Raspadori, 52 anni di cui 21 passati a lavorare come pubblicitario, ha deciso di diventare green manager nel 2088. “Mi sono licenziato dal’agenzia in cui ero direttore creativo e ha cominciato a studiare da autodidatta – allora non c’erano corsi o master – per capire come indirizzare un’impresa verso una produzione più sostenibile”. Di solito il green manager comincia dalle piccole cose:”Il primo obiettivo è il contenimento dei danni dell’ambientw, la riduzione degli sprechi e dei costi. Per esempio, si convince, o si obbliga, a seconda dei casi, i dipendenti di un’azienda a usare meno carta, meno inchiostro, a stampare su entrambi i lati del foglio o a non stampare del tutto”. Insomma, prima si sponsorizzano le buone pratiche per risparmiare. Poi , si pensa a un progetto più ampio: “In alcuni casi aiuto a ottenere le certificazioni ambientali, che oggi sono un costo per un imprenditore, ma in futuro diventano un investimento. […] (I.Fantigrossi, da tg24.sky.it/tg24/eco_style/2011/04/28/green_manager_storia_paride_raspadori.html DOCUMENTO 3 Roma - Dopo soli sei mesi dalla fine degli studi l'80% di studenti con una laurea in materia ambientale trova un'occupazione, di alto profilo e in buona misura coerente con la formazione realizzata. E' quanto emerge dalla ricerca condotta dall’Isfol (Progetto Ambiente) relativa alle ricadute sul versante dell’occupazione della formazione ambientale. Circa il 58% degli occupati ha raggiunto l’obiettivo di far coincidere il proprio percorso di studi con le aspirazioni professionali e il lavoro svolto. Il 68% degli occupati ha trovato una collocazione rispondente al livello formativo acquisito: il 31% circa ha un lavoro nell’ambito delle professioni intellettuali, scientifiche e di elevata specializzazione, il 31,7% svolge professioni di tipo tecnico ed il 5,2% è collocato nelle posizioni di legislatore, dirigente, imprenditore. A dare maggiori garanzie di successo per quanto concerne la collocazione lavorativa sono i master ambientali di II livello con l’85% di occupati, seguono i master privati con l’83%. Cresce, inoltre, l’offerta formativa legata all'ambiente: sono più di 2mila i corsi attivati e ci sono oltre 50mila persone in formazione all'anno. I Green Jobs valorizzano il lavoro femminile: cresce infatti la percentuale della componente femminile impiegata nel settore ‘verde’, che dal 23 12,7% del 1993 passa al 25,5% del 2008. Migliora anche la posizione occupata: il 57,8% delle donne contro il 35,3% degli uomini ricopre posizioni di livello medio-alto di tipo impiegatizio DOCUMENTO 4 Nel nostro paese esistono aziende che usano i fanghi e scarti di lavorazione delle concerie per produrre fertilizzanti organici impiegati in agricoltura. Altr utilizzano plastiche miste, di per sé materiale difficile da recuperare, le lavano e le rafforzano grazie a sistemi innovativi, dopo di che si trasformano in materiali di ampio utilizzo sociale, quali, ad esempio, le panchine. Nel mercato enogastronomico vengono ampiamente utilizzati sacchetti e stoviglie monouso biodegradabili e soggetti a compostaggio in conformità con le norme europee. Si tratat di prodotto che nascono da risorse rinnovabili di origine agricola; grazie al loro uso diminuiscono le emissioni di gas a effetto serra, si riducono il consumo di energia e di risorse non rinnovabili e le materie prime di origine agricola tornano alla terra attraverso processi di biodegradazione o di compostaggio senza il rilascio di sostanze inquinanti. Si diffondono sempre più le imprese edilizie che hanno come obiettivo la sostenibilità ambientale degli edifici. Ciò viene realizzato attraverso la rinuncia o fonti energetiche esterne: gli immobili costruiti devono essere autosufficienti nella produzione di energia pulita attraverso pannelli solari, impianti fotovoltaici e turbine eoliche. Essi inoltre , non devono produrre emissioni nocive e devono risultare riciclabili, nel senso che i materiali utilizzati per la loro costruzione devono essere separabili tra loro, riciclabili e riutilizzabili per costruzioni successive. (M.R. Cattani, Una finestra sul mondo, classe terza, Paravia, Milano-Torino 2012) DOCUMENTO 5 DOCUMENTO 6 Environment Park nasce nel 1996 per iniziativa della Regione Piemonte, della Provincia di Torino, del Comune di Torino e dell’Unione Europea e rappresenta un’esperienza originale nel panorama dei Parchi Scientifici e Tecnologici in Europa per aver saputo coniugare innovazione tecnologica ed ecoefficienza. In un territorio dove sono presenti importanti centri di produzione di conoscenza e un tessuto industriale caratterizzato da molteplici piccole e medie imprese, il ruolo di Environment Park è stimolare e raccogliere la domanda di innovazione promuovendo iniziative progettuali che 24 coinvolgono il mondo accademico piemontese, centri di ricerca, parchi tecnologici e poli di innovazione. Environment Park è articolato in due Business Unit, rispettivamente dedicate alla gestione immobiliare del complesso e all’attività di ricerca e innovazione. La Business Unit dedicata alla ricerca si è storicamente sviluppata intorno al concetto di ecoefficienza, con un approccio tipicamente trasversale alla tematica ambientale. Se è vero che da tale approccio si sono generate attività anche estremamente settorializzate, l’esperienza ha portato con il tempo a selezionare quattro ambiti operativi: - Bioedilizia: dedicato all’attività di supporto alla progettazione a privati e istituzioni nell’ambito dell’architettura eco-compatibile; - Progetti Ambientali Integrati: rivolto ad imprese e istituzioni per offrire soluzioni innovative ed eco-efficienti basate su trasferimento tecnologico, analisi ambientali e territoriali, strumenti innovativi di gestione ambientale; - Energia: finalizzato a offrire un servizio di assistenza a imprese ed a enti pubblici nel campo delle tecnologie energetiche attraverso attività di ricerca di soluzioni gestionali, tecnologiche ed impiantistiche-innovative, studi di fattibilità tecnico-economica e test sui prodotti. Dell’Osservatorio Energia fanno parte HySyLab, centro di eccellenza e supporto alle imprese sulle tecnologie dell’idrogeno e Bioenergy Lab, laboratorio di ricerca sui sistemi di produzione di idrogeno da biomasse; - Plasma: orientato alla ricerca e al trasferimento tecnologico nell’ambito del trattamento delle superfici con nano-tecnologie eco-efficienti basate sul plasma. L’attività è svolta nel laboratorio Clean NT Lab, dotato di tre impianti per processi al plasma La Business Unit dedicata alla gestione immobiliare (property management) è accompagnata da servizi di carattere tecnologico e logistico: - Facilities come assistenza alle imprese fin dalla fase di insediamento - Allacciamento alle infrastrutture di telecomunicazione - Condizionamento e riscaldamento con energie rinnovabili - Manutenzione delle aree verdi - Affitto del Centro Congressi di Environment Park per conferenze, seminari ed esposizioni TIPOLOGIA B - AMBITO STORICO-POLITICO La Resistenza italiana: significati ideologici e morali DOCUMENTI “Il primo significato di libertà che assume la scelta resistenziale è implicito nel suo essere un atto di disobbedienza. Non si trattava tanto di disobbedienza a un governo legale, perché proprio chi detenesse la legalità era in discussione, quanto di disobbedienza a chi aveva la forza di farsi obbedire. Era cioè una rivolta contro il potere dell’uomo sull’uomo, una riaffermazione del principio che il potere non deve averla vinta sulla virtù […]. La scelta dei fascisti per la Repubblica sociale […] non fu avvolta da questa luce della disobbedienza critica. «L’ho fatto perché mi è stato comandato» sarà, come è noto, il principale argomento di difesa dei fascisti e dei nazisti nei processi loro intentati dopo la guerra”. Claudio PAVONE, “La scelta”, in Una guerra civile. Saggio storico sulla moralità della Resistenza, Bollati Boringhieri, Torino, 1991. “Con argomenti che a volte sono paralleli e a volte si elidono reciprocamente, a sinistra e a destra si sostiene la tesi che la Resistenza non ha raggiunto i suoi obiettivi, dunque ha sostanzialmente fallito. 25 Questo atteggiamento discende da una banalizzazione del dato di fatto semplice e forte che grazie alla Resistenza armata (oltre che agli Alleati) si sono poste in Italia le basi di una democrazia che gode di un consenso minimo che si è rivelato, nonostante tutto, consistente nella sua tenuta. Esso ha consentito una competizione politica in cui interessi e identità si confrontano e si scontrano in modo regolato, culminante nella consultazione popolare tramite voto e altre forme di partecipazione. Non è certamente la democrazia ideale ma è una democrazia reale. Sappiamo che per molti resistenti questo risultato è troppo modesto, sproporzionato alle loro aspettative rivoluzionarie e al loro stesso impegno soggettivo. In particolare, gli antifascisti di area azionista, comunista e socialista per lungo tempo non si sono rassegnati all'idea che la Resistenza abbia prodotto soltanto l'instaurazione della democrazia parlamentare - «borghese» aggiungevano molti per essere espliciti o «formale» per essere più eleganti sul piano concettuale”. Gian Enrico RUSCONI, Resistenza e postfascismo, Il Mulino, Bologna, 1995. Giugno 1944-43 partigiani catturati durante il grande rastrellamento nel Verbano-Ossola fucilati dai tedeschi a Fondotoce. Nel cartello: "Sono questi i liberatori d'Italia oppure sono i banditi?" “Possa il mio grido di "Viva l'Italia libera" sovrastare e smorzare il crepítio dei moschetti che mi daranno la morte; per il bene e per l'avvenire della nostra Patria e della nostra Bandiera, per le quali muoio felice! “ (Franco Balbis, anni 32 - uffìciale in Servizio Permanente Effettivo – nato a Torino. All’indomani dell’8 settembre 1943 entra nel movimento clandestino di Torino – è designato a far parte del 1° Comitato militare regionale piemontese con compiti organizzativi e di collegamento. Arrestato il 31/III/1944 da elementi della Federazione dei Fasci repubblicani di Torino – processato nei giorni 2-3 aprile [“processo di Torino”], insieme ai membri del Cmrp, dal tribunale per la difesa dello Stato – fucilato il 5/IV/1944 al Poligono nazionale del Martinetto in Torino da plotone di militi GNR) Lettere di condannati a morte della resistenza italiana, http://www.resistenzaitaliana.it/, portale ANPI) "Se voi volete andare in pellegrinaggio nel luogo dove è nata la nostra Costituzione, andate sulle montagne dove caddero i partigiani, nelle carceri dove furono imprigionati, nei campi dove furono impiccati. Dovunque è morto un italiano per riscattare la libertà e la dignità, andate lì, o giovani col pensiero, perché lì è nata la nostra Costituzione." Pietro Calamandrei, Discorso agli studenti milanesi (1955) 26 “Odio gli indifferenti. Credo che vivere voglia dire essere partigiani. Chi vive veramente non può non essere cittadino e partigiano. L’indifferenza è abulia, è parassitismo, è vigliaccheria, non è vita. Perciò odio gli indifferenti. (…) L’indifferenza è il peso morto della storia. L’indifferenza opera potentemente nella storia. Opera passivamente, ma opera. È la fatalità; è ciò su cui non si può contare; è ciò che sconvolge i programmi, che rovescia i piani meglio costruiti; è la materia bruta che strozza l’intelligenza. Ciò che succede, il male che si abbatte su tutti, avviene perché la massa degli uomini abdica alla sua volontà, lascia promulgare le leggi che solo la rivolta potrà abrogare, lascia salire al potere uomini che poi solo un ammutinamento potrà rovesciare. Tra l’assenteismo e l’indifferenza poche mani, non sorvegliate da alcun controllo, tessono la tela della vita collettiva, e la massa ignora, perché non se ne preoccupa. (…) Sono partigiano, vivo, sento nelle coscienze della mia parte già pulsare l’attività della città futura che la mia parte sta costruendo. E in essa la catena sociale non pesa su pochi, in essa ogni cosa che succede non è dovuta al caso, alla fatalità, ma è intelligente opera dei cittadini. Non c’è in essa nessuno che stia alla finestra a guardare mentre i pochi si sacrificano, si svenano. Vivo, sono partigiano. Perciò odio chi non parteggia, odio gli indifferenti”. A. Gramsci, Gli Indifferenti , "Il Grido del Popolo", n. 655, 11 febbraio I9I7 pubblicato su Un numero unico dei giovani, e il sommario de "La Città futura". Processato nel 1947 per crimini di Guerra (Fosse Ardeatine, Marzabotto e altre orrende stragi di innocenti), Albert Kesselring, comandante in capo delle forze armate di occupazione tedesche in Italia, fu condannato a morte. La condanna fu commutata nel carcere a vita. Ma già nel 1952, in considerazione delle sue "gravissime" condizioni di salute, egli fu messo in libertà. Tornato in patria fu accolto come un eroe e un trionfatore dai circoli neonazisti bavaresi, di cui per altri 8 anni fu attivo sostenitore. Pochi giorni dopo il suo rientro a casa Kesselring ebbe l'impudenza di dichiarare pubblicamente che non aveva proprio nulla da rimproverarsi, ma che - anzi - gli italiani dovevano essergli grati per il suo comportamento durante i 18 mesi di occupazione, tanto che avrebbero fatto bene a erigergli... un monumento. A tale affermazione rispose Piero Calamandrei, con una famosa epigrafe, dettata per una lapide "ad ignominia", collocata nell'atrio del Palazzo Comunale di Cuneo in segno di imperitura protesta per l'avvenuta scarcerazione del criminale nazista. L’epigrafe afferma: Lo avrai camerata Kesselring il monumento che pretendi da noi italiani ma con che pietra si costruirà a deciderlo tocca a noi Non coi sassi affumicati dei borghi inermi straziati dal tuo sterminio non colla terra dei cimiteri dove i nostri compagni giovinetti riposano in serenità non colla neve inviolata delle montagne che per due inverni ti sfidarono non colla primavera di queste valli che ti videro fuggire Ma soltanto col silenzio dei torturati più duro d'ogni macigno soltanto con la roccia di questo patto giurato fra uomini liberi. che volontari si adunarono per dignità e non per odio decisi a riscattare la vergogna e il terrore del mondo. Su queste strade se vorrai tornare ai nostri posti ci ritroverai morti e vivi collo stesso impegno popolo serrato intorno al monumento che si chiama ora e sempre RESISTENZA 27 Tipologia B – Saggio breve o Articolo di giornale ARGOMENTO: SCIENZA NATURA UMANITÀ Documenti 1. E’ storia ormai a tutti nota che Fermi e i suoi collaboratori ottennero senza accorgersene la fissione (allora scissione) del nucleo di uranio nel 1934. Ne ebbe il sospetto Ida Noddack: ma né Fermi né altri fisici presero sul serio le sue affermazioni se non quattro anni dopo, alla fine del 1939. Poteva averle benissimo prese sul serio Ettore Majorana, aver visto quello che i fisici dell’Istituto romano non riuscivano a vedere. E tanto più che Segrè parla di “cecità”. La “ragione della nostra cecità non è chiara nemmeno oggi”, dice. Ed è forse disposto aconsiderarla come provvidenziale, se quella loro cecità impedì a Hitler e Mussolini di avere l’atomica. Non altrettanto – ed è sempre così per le cose provvidenziali – sarebbero disposti a considerarla gli abitanti di Hiroshima e Nagasaki. L. Sciascia, La scomparsa di Majorana, Einaudi, Torino, 1975 2. E quando, con l’andar del tempo, avrete scoperto tutto lo scopribile, il vostro progresso non sarà che un progressivo allontanamento dall’umanità. Tra voi e l’umanità si scaverà un abisso così grande, che ad ogni vostro eureka risponderà un grido di dolore universale. B. Brecht, Vita di Galileo, trad. it., Einaudi, Torino, 1963 3. Per dolorosa esperienza abbiamo imparato che il pensiero razionale non è sufficiente a risolvere i problemi della nostra vita sociale. La sottile ricerca e l’attento lavoro scientifico hanno spesso avuto delle conseguenze per l’umanità, poiché hanno, sì, prodotto, da un lato, le invenzioni che hanno liberato l’uomo dalla fatica fisica estenuante, rendendone la vita più facile e più ricca; ma, dall’altra parte, hanno introdotto una grave inquietudine nella sua vita, lo hanno reso schiavo del suo mondo tecnologico e, cosa più catastrofica ancora, hanno creato i mezzi per la sua stessa distruzione in massa. In verità, una tragedia spaventosa! A. Einstein, Pensierideglianni difficili, trad. it. Boringhieri, Milano, 1965 4. Robb Non vorrà negarlo professore. (Oppenheimer ride). Ha fatto la bomba atomica in un lasso di tempo straordinariamente breve, l’ha sperimentata e alla fine l’ha laqnciata in Giappone: è così? Oppenheimer No. Robb No? Oppenheimer Il lancio della bomba atomica su Hiroshima è dipeso da una decisione politica, non mia. Robb Ma lei ha appoggiato ono, il lancio della bomba sul Giappone? Oppenheimer Cosa intende per «appoggiare»? Robb Ha aiutato a scegliere gli obiettivi, non è vero? Oppenheimer Ho fatto il mio lavoro. Abbiamo ricevuto una lista dei possibili obiettivi…[…] Noi abbiamo fatto in qualità di tecnici ciò che ci veniva chiesto. Ma non per questo siamo stati noi a decidere di lanciare la bomba. Robb Lei sapeva naturalmente che il lancio della bomba atomica sull’obbiettivo scelto da lei avrebbe ucciso migliaia di civili. Oppenheimer Non tanti quanti sono stati in realtà. Robb Quanti morti ci sono stati? Oppenheimer Settantamila. Robb In seguito a questo fatto, ha avvertito degli scrupoli di natura morale? 28 Oppenheimer Terribili. Robb Degli scrupoli terribili? Oppenheimer Non conosco nessuno che non abbia avuto dei terribili scrupoli morali dopo il lancio della bomba. Robb Questo non le pare un poco schizofrenico? H. Kipphardt, Sul casodi J. Robert Oppenheimer, trad. it., Einaudi, Torino, 1964 5. La questione non è se qualcuno debba dire ai ricercatori che cosa fare o che cosa non fare, ma chi impone tali limiti e impartisce le direttive e secondo quali criteri. Per la maggioranza degli scienziati, i cui istituti di ricerca vengono direttamente o indirettamente finanziati con fondi pubblici, i controllori sono i governi, i quali, per quanto rispettino sinceramente i valori della libera ricerca, non aderiscono certo agli stessi criteri ispiratori di un Planck o di un Rutherford o di un Einstein. E. J. Hobsbawm, Il secolo breve, trad. it., BUR, Milano, 2000 6. Marino Chiunque abbia esperienza di malati che conducono un’esistenza dipendente in tutto da risorse esterne e senza speranza di ripresa, sa bene che la tecnologia utilizzata è spesso fuori dall’ordinario. Nel momento in cui un essere umano perde la capacità di alimentarsi da solo, la tecnologia gli viene in supporto con un tubicino inserito attraverso le narici, oppure chirurgicamenete nello stomaco, per fornire all’organismo le sostanze chimiche sostitutive del nutrimento. Il tutto avviene sotto controllo medico, per cui appare del tutto evidente che stiamo parlando di terapie e, in quanto tali, debbano essere nella disponibilità dell’individuo il quale può decidere se accettarle o rifiutarle. Su questo specifico aspetto le gerarchie della Chiesa cattolica appaiono irremovibili: alimentazione e idratazione non sono nella disponibilità dell’individuo che non può indicare di rifiutarle nel suo testamento biologico. Perché questo atteggiamento? Martini La legge si basa sul principio di indisponibilità della vita, che non è da considerarsi privo di eccezioni. Partendo da questo punto si potrebbe immaginare di ripensare la legge per renderla più aderente alle reali necessità degli ammalati. Ma si deve anche tenere conto delle ragioni dei molti che dubitano sulla possibilità di provvedere a tutti i casi reali che si incontrano nel momento della malattia mediante le regole precise che si scrivono in una legge. In alcuni casi la sofferenza può essere davvero insopportabile. Qui è necessaria la terapia del dolore e molta comprensione per chi, entrato in una esistenza estrema, se ne voglia liberare. C. M. Martini-I. Marino, Credere e conoscere, Einaudi, Torino, 2012 TIPOLOGIA C - TEMA STORICO I due volti del Novecento. Da un lato esso è secolo di grandi conquiste civili, economiche, sociali, scientifiche, tecniche; dall’altro è secolo di grandi tragedie storiche. Rifletti su tale ambivalenza del ventesimo secolo, illustrandone i fatti più significativi. TIPOLOGIA D - TEMA di ordine generale L’artista nella società moderna, tra ideale romantico del genio creatore che non deve essere costretto da nessuna legge e la logica di mercato. Chi deve o può essere l’artista di oggi? Un rivoluzionario, un giullare di corte, un cacciatore del bello al di fuori della storia o cos’altro ? In base alle tue personali riflessioni, letture, ascolti e visioni di opere filmiche, pitture, installazioni etc. , prova a riflettere sul ruolo dell’artista e la funzione dell’arte oggi nella società occidentale. 29 LICEO SCIENTIFICO “P.GOBETTI” TORINO NAME______________________________ DATE: 26/11/2013 SIMULAZIONE DELLA TERZA PROVA D’ESAME - CLASSE 5^F - INGLESE ANSWER THE QUESTIONS WRITING DOWN 8 TO 10 LINES “When old age shall this generation waste , thou shall remain, in midst of other woe than ours, a friend to man, to whom thou say’st, Beauty is truth, truth beauty, - that is all Ye know on earth, and ye need to know.” WRITE A COMMENT ON THESE LINES, STATE WHO THE AUTHOR IS, WHERE THEY ARE TAKEN FROM AND WHICH ARE THE CHARACTERISTICS OF THE ODE. WHICH IS THE FINAL MESSAGE THE POET WANTS TO CONVEY? ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ The American critic M.H. Abrams gave his book the title “The Mirror and the Lamp”, this identifies the two common and antithetic metaphors the mind has had in the English literature, explain the concept. ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ___________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ 30 LICEO SCIENTIFICO “GOBETTI-SEGRE’” TORINO NAME_________________________________ DATE: 31/03/2014 SIMULAZIONE DELLA TERZA PROVA D’ESAME - CLASSE 5^F - INGLESE ANSWER THE QUESTIONS WRITING DOWN 8 TO 10 LINES 1) WRITE A COMMENT ON THESE LINES, STATE WHO THE AUTHOR IS, WHERE THEY ARE TAKEN FROM AND WHICH IS THE FINAL MESSAGE THE POET WANTS TO CONVEY. “But the old man would not so, but slew his son, And half the seed of Europe, one by one” ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ 2) ILLUSTRATE WILLIAM JAMES’S THEORY OF “THE STREAM OF CONSCIOUSNESS” AND ITS APPLICATION IN THE NOVEL IN THE FORM OF THE “INTERIOR MONOLOGUE” ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ 3) DEVELOP THE THEME OF “PARALYSIS” IN JOYCE’S “DUBLINERS” EXPLAIN IN WHICH WAY IT IS REVEALED TO THE CHARACTERS. ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ 31 LICEO SCIENTIFICO “GOBETTI-SEGRE’ ” Classe V F (TO) Data: 31/03/2014 STORIA DELL'ARTE Simulazione di terza prova - Tipologia B: 3 quesiti Allievo/a: ……………….…………………. a risposta singola ……………….…………….......................... Prof. L. Scarcia 1) La pittura di Vincent Van Gogh è contraddistinta da fasi differenti che corrispondono a particolari momenti della vita dell’artista. Delinea i caratteri principali della produzione artistica relativa al suo soggiorno ad Arles, facendo riferimento ad alcune delle opere studiate. ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… 2) In Spagna il linguaggio dell’Art Nouveau è espresso in modo originale nell’opera di Antoni Gaudì. Spiega brevemente i caratteri della sua architettura fantasiosa ed esuberante. ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………….. ……………………………………………………………………………………………………........ ………………………………………………………………………………………………………… 32 3) Le Secessioni nascono in Europa sul finire del XIX secolo dalla contrapposizione con la cultura precedente. Evidenzia le innovazioni introdotte in campo architettonico dalla Secessione austriaca. ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………...……………………….. 33 FISICA – NOME……………………………………………………………………………………….…CLASSE 5^F 1. Nel circuito rappresentato in figura si sa che la d.d.p fornita dal generatore è 200 V e che le resistenze valgono rispettivamente R1 = 40 Ω, R2 = 70 Ω, R3 = 30 Ω, R4 = 20 Ω. Determina: a. la resistenza equivalente; b. l’intensità di corrente indicata dall’amperometro; c. la tensione indicata dal voltmetro; d. l’intensità di corrente che attraversa la resistenza R2; e. l’energia dissipata sulla resistenza R3 in 5 minuti. ……………………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………………… Illustra la dipendenza della resistenza elettrica dalla temperatura evidenziando la differenza nel comportamento di conduttori e superconduttori. ……………………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………………………… …………………………………………………………………………………………………………………… Dopo aver descritto le trasformazioni energetiche che avvengono in un filo conduttore al passaggio di corrente, determina la resistenza elettrica che serve a uno studente che, volendosi preparare un tè, riscalda 300 ml d’acqua da 20° a 80° con una resistenza a immersione collegata alla rete, quindi a una d.d.p. di 220 V, per 25 min. ……………………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………………………… ………………………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………………………… 34 CLASSE 5^F - SIMULAZIONE TERZA PROVA D’ESAME – LATINO - 26 novembre 2013 COGNOME_________________________ NOME________________________ 1) A partire dall’affermazione vita, si uti scias, longa est (De brevitate vitae, 2, 1), illustra il tema della brevità della vita e del corretto uso del tempo in Seneca. _______________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________ 2) Qual è il tema centrale delle tragedie di Seneca? _______________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________ 3) Come vengono descritti Cesare e Pompeo nel I libro del Bellum civile di Lucano? _________________________________________________________________________________ _________________________________________________________________________________ _________________________________________________________________________________ _________________________________________________________________________________ _________________________________________________________________________________ _________________________________________________________________________________ _________________________________________________________________________________ _________________________________________________________________________________ _________________________________________________________________________________ _________________________________________________________________________________ 35 LICEO SCIENTIFICO STATALE PIERO GOBETTI - TORINO COGNOME NOME CLASSE 5 F DATA 31.03.2014 SIMULAZIONE DI TERZA PROVA DI SCIENZE 1. Spiega perché un calcare può appartenere a diversi gruppi di rocce sedimentarie. (Max 10 righe) ………………………………………………………………………………………………………………. ……………………………………………………………………………………………………………….. ……………………………………………………………………………………………………………….. ……………………………………………………………………………………………………………….. ……………………………………………………………………………………………………………….. ……………………………………………………………………………………………………………….. ……………………………………………………………………………………………………………….. ……………………………………………………………………………………………………………….. ……………………………………………………………………………………………………………….. ……………………………………………………………………………………………………………….. 2.Illustra quale è l’origine del calore interno della Terra. (Max 10 righe) ……………………………………………………………………………………………………………….. ……………………………………………………………………………………………………………….. ……………………………………………………………………………………………………………….. ……………………………………………………………………………………………………………….. ……………………………………………………………………………………………………………….. ……………………………………………………………………………………………………………….. ……………………………………………………………………………………………………………….. ……………………………………………………………………………………………………………….. ……………………………………………………………………………………………………………….. ……………………………………………………………………………………………………………….. 3. Descrivi le principali caratteristiche di un arco insulare magmatico posto all’interno di un oceano e di un arco che coincide con un margine continentale, evidenziando le somiglianze e le differenze. (Max 10 righe) ……………………………………………………………………………………………………………….. ……………………………………………………………………………………………………………….. ……………………………………………………………………………………………………………….. ……………………………………………………………………………………………………………….. ……………………………………………………………………………………………………………….. ……………………………………………………………………………………………………………….. ……………………………………………………………………………………………………………….. ……………………………………………………………………………………………………………….. ……………………………………………………………………………………………………………….. ……………………………………………………………………………………………………………….. 36 26/11/2013 cl. VF Nome e cognome: III prova: STORIA ............................................. 1. Italia 1914-1915: le diverse posizioni sul fronte interventista. 2. Spiega il significato del programma enunciato da Lenin con le Tesi di aprile (1917): «Niente repubblica parlamentare, ma una repubblica dei soviet [...]» 37 3. Quali furono le principali condizioni imposte alla Germania con il trattato di Versailles (1919)? 38 a.s. 2013-2014 Classe VF Nome e cognome .............................................................................. Simulazione terza prova scritta (31/03/2014) FILOSOFIA 1) A che cosa si riferisce Nietzsche con l’espressione “malattia storica”? ......................................................................................................................................... ......................................................................................................................................... ......................................................................................................................................... ......................................................................................................................................... ......................................................................................................................................... ......................................................................................................................................... ........................................................................................................................................ ......................................................................................................................................... ......................................................................................................................................... ......................................................................................................................................... 2) In base a quali criteri viene svolta la classificazione delle scienze nel Corso di filosofia positiva di Comte? Quali sono, nell’ordine, le cinque scienze in essa considerate? ......................................................................................................................................... ......................................................................................................................................... ......................................................................................................................................... ......................................................................................................................................... ......................................................................................................................................... ......................................................................................................................................... ......................................................................................................................................... ......................................................................................................................................... 39 ......................................................................................................................................... ......................................................................................................................................... 3) In che senso Marx afferma che la filosofia, intesa come pura speculazione, deve essere superata? In quale testo del periodo giovanile si ha la più efficace formulazione di questa esigenza? ......................................................................................................................................... ......................................................................................................................................... ......................................................................................................................................... ......................................................................................................................................... ......................................................................................................................................... ......................................................................................................................................... ......................................................................................................................................... ......................................................................................................................................... ......................................................................................................................................... ......................................................................................................................................... 40 15.0 ESEMPI DI PROVE DISCIPLINARI ASSEGNATE DURANTE L’ANNO 41 04/11/2013 CLASSE V F Nome e Cognome ___________________________________ VERIFICA SCRITTA: FILOSOFIA TEMA: Descrivete l’itinerario della “Fenomenologia dello spirito” di Hegel ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________ 42 A B C NOME…………………………………………………………………………………………………….…CLASSE 5^F VERIFICA DI FISICA Rispondere ai seguenti quesiti a scelta multipla, motivando nelle righe sottostanti (2 punti ciascuno) ……………………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………………… 2) Si misurano le d.d.p. tra i punti A e B e tra i punti B e C in figura. Si trova che ∆VAB = 30 V e che ∆VBC = 10 V. Che cosa si può dire dei resistori AB e BC? a) AB è attraversato da una corrente tripla di quella che attraversa BC b) AB è attraversato da una corrente pari a un terzo di quella che attraversa BC c) la resistenza di AB è tripla di quella di BC d) la resistenza di AB è pari a un terzo di quella di BC e) nessuno dei preceddenti ……………………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………………… 3) La forza che si esercita fra due cariche elettriche puntiformi poste ad una certa distanza ha intensità F. Se si triplicano i valori di ciascuna carica e della distanza, l’intensità della forza agente fra le cariche assume il valore a) F b)3F c)2F d)F/3 e)F/2 ……………………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………………… 4) Se attraverso una sezione di un conduttore in 5 s passa una carica elettrica di 30 C, l’intensità di corrente che percorre il conduttore è a) 6A b) 0,16 A c) 150 A d) 5 A e) nessuna delle precedenti …………………………………………………………………………………………………………………….. ……………………………………………………………………………………………………………………… 43 ……………………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………………… Rispondere, entro le righe indicate, ai seguenti quesiti a risposta aperta (3 punti ciascuno) 6) Dopo aver descritto la forza elettrica agente tra cariche puntiformi, evidenziane analogie e differenza con la forza gravitazionale ……………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………… 7) Descrivi l’esperimento svolto in laboratorio per verificare se un conduttore è ohmico ………………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………… ……………………………………………………………………………………………………………… 44 Risolvere due dei seguenti problemi (4 punti ciascuno) 8) Il campo elettrico nel punto A(5;0) punta nel verso positivo dell’asse x con un modulo di 10 N/C. Nel punto B(10;0) il campo elettrico punta nel verso positivo dell’asse x con un modulo di 15 N/C. Assumendo che questo campo sia prodotto da una singola carica puntiforme, trovare la posizione, il segno e il modulo di tale carica. Una batteria da 12 V con resistenza interna di 3 Ω viene collegata al circuito in figura. Cosa indica l’amperometro quando l’interruttore S è aperto? E quando è chiuso? 9) 10) Due cariche elettriche Q1 = +2µC e Q2 = -1µC sono poste nel vuoto ad una distanza di 20 cm. Determina se e dove esistono, sulla retta congiungente le cariche, punti in cui il campo elettrico risultante è nullo, motivando esaurientemente. 11) Nel circuito rappresentato in figura si sa che l’intensità di corrente totale che attraversa il circuito è 5A e che le resistenze valgono R1 = 10 Ω, R2 = 20 Ω, R3 = 70 Ω. Determina: a. la resistenza equivalente; b. c. d. e. l’intensità di corrente indicata dall’amperometro; la tensione indicata dal voltmetro; la corrente che attraversa la resistenza R1; l’energia dissipata su R2 in 10 minuti. 45 COMPITO DI MATEMATICA – CLASSE V F – 14/3/2014 Risolvere un problema e cinque quesiti, indicando sulla prima pagina del foglio protocollo la scelta effettuata. Il compito verrà valutato anche per l’ordine e la completezza della trattazione. PROBLEMA 1 (Esame di Stato 2008) Assegnato nel piano il semicerchio Γ di centro C e diametro AB = 2, si affrontino le seguenti questioni: a) Si trovi il rettangolo di area massima inscritto in Γ. b) Sia P un punto della semicirconferenza di Γ, H la sua proiezione ortogonale su AB. Si ponga ! = x e si esprimano in funzione di x le aree S1 e S2 dei triangoli APH e PCH. Si calcoli il rapporto PCB S (x) f(x)= 1 S2 (x) c) Si studi f(x) e se ne disegni il grafico prescindendo dai limiti geometrici del problema. d) Si disegni nello stesso semipiano di Γ un secondo semicerchio Γ1 tangente ad AB in C e di uguale raggio 1. Si calcoli l’area dell’insieme piano intersezione dei due semicerchi Γ e Γ1. PROBLEMA 2 E’ dato un cono di raggio r e altezza h, essendo r e h due numeri reali postivi. Nel cono è inscritto un cilindro. a) Indicata con x l’altezza del cilindro, si esprima in funzione di essa il volume V(x) del cilindro. b) Si determini per quale valore di x il cilindro ha volume massimo e stabilisca se tale valore dipende dall’apertura del cono. c) Si calcoli il volume massimo del cilindro Posto r=h=1, si studi la funzione y = d) 1 ! V(x) e ne disegni il grafico in un sistema di riferimento Oxy. e) Si calcoli l’area della regione finita di piano delimitata dal grafico di cui al punto d) e dall’asse x. QUESITI 1. 1 ! P(x) dx = 0 Si 1 12 determini un polinomio di terzo grado P(x) tale che P(0)=P’(0)=0, P(1)=0 e (Esame di Stato 2008) 2. Si consideri la seguente proposizione: “ Se due solidi hanno uguale volume allora tagliati da un fascio di piani paralleli, intercettano su di essi sezioni di uguale area”. Si dica se essa è vera o falsa e si motivi esaurientemente la risposta. (Esame di Stato 2008) 3. Un titolo di stato ha perso ieri l’x% del suo valore. Oggi quel titolo, guadagnando l’y%, è ritornato al valore che aveva ieri prima della perdita. Esprimere y in funzione di x. (Esame di Stato 2002) 4. Risolvere l’equazione 5. " x # " x ! 1# $ 2 % + $ 2 % = 16 & ' & ' eterminare, se esistono due numeri a,b in modo che la seguente relazione: un’identità. 6. D 1 a b = + sia x ! 2x ! 3 x ! 3 x +1 2 Enunciare il teorema di Rolle e stabilire se la funzione y= x4 + x2 x2 ! 4 ne verifica nell’intervallo [-1,1] le ipotesi e, in caso affermativo, trovare i punti dell’intervallo che verificano il teorema. 46 7. In un piano cartesiano, l’insieme dei punti verificanti la condizione: xy ! 3 x + 5 y ! 15 = 0 è costituito: A. dai punti (5,0) e (0,-3); B. dai punti (-5,0) e (0,3); C. dall’intersezione delle rette x = 5 e y = 3; D. dall’unione delle rette x = -5 e y = 3; E. da una figura diversa dalle precedenti. Motivare esaurientemente. (Esame di Stato 2003) 8. Due punti materiali A e B si muovono su una stessa retta con equazioni orarie che sono rispettivamente s A = t 3 ! 4t + 8 s B = 2t 3 ! 8 . Calcolare in quale istante si incontrano e quali sono in quell’istante le rispettive velocità. 9. Dopo aver determinato i " ax + 2 2 $bx + 5 x valori dei parametri a e b in modo che la funzione f ( x ) = # x !1 x <1 sia continua e derivabile in tutto il suo dominio, disegnarne il grafico e determinare il punto dell’intervallo [0;2]per il quale risulta verificato il teorema di Lagrange. 10. Sia f una funzione derivabile in un intorno di x0 = 2 , f (2) = 5 e f '(2) = 10 . Quali sono le derivate di g ( x ) = f ( x) ! 1 e h ( x ) = ln f ( x ) in x0 = 2 ? 47 LICEO SCIENTIFICO “GOBETTISEGRE’” (TO) STORIA DELL'ARTE Verifica-Tipologia B: 3 quesiti a risposta singola (max 10 righe) Prof. L. Scarcia Classe: V F Data: …………………………………….. Allievo/a: ……………….………………. ……………….…………….......................... 1) Tratta del rapporto uomo-natura nella lettura del Viandante sul mare di nebbia di Caspar David Friedrich (FOTO SUL RETRO). .......................................................................................................................................................................................................…................................................................................................................. .......................................................................................................................................................................................................…................................................................................................................. 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Indica quando e perché incomincia ad affermarsi la nuova figura professionale dell’ingegnere. .......................................................................................................................................................................................................…................................................................................................................. .......................................................................................................................................................................................................…................................................................................................................. .......................................................................................................................................................................................................…................................................................................................................. .......................................................................................................................................................................................................…................................................................................................................. .......................................................................................................................................................................................................…................................................................................................................. .......................................................................................................................................................................................................…................................................................................................................. .......................................................................................................................................................................................................…................................................................................................................. .......................................................................................................................................................................................................…................................................................................................................. .......................................................................................................................................................................................................…................................................................................................................. .......................................................................................................................................................................................................…................................................................................................................. 49 T. Gericault “La zattera della Medusa” C. D. Friedrich “Viandante sul mare di nebbia” 50 VERIFICA DI INGLESE - CLASSE V^F - 27/02/2014 __________________________________ WRITE A PARAGRAPH ON DARWIN’S THEORY , EXPLAIN IN WHICH WAY HIS IDEAS HAVE BEEN APPLIED TO THE VICTORIAN SOCIETY. (8 to 10 lines) _______________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________ EXPLAIN WHY WILDE’S PREFACE TO “THE PICTURE OF DORIAN GRAY” AND WORDSWORTH’S PREFACE TO “THE LYRICAL BALLADS” ARE SO IMPORTANT. STATE WHICH ARE THE DIFFERENCES BETWEEN THEM CONCERNING IDEAS, STYLE AND THE IMAGE OF THE ARTIST/POET . (8 to 10 lines) _______________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________ “My friend, you would not tell with such high zest / To children ardent for some desperate glory, / The old lie: Dulce et decorum est Pro patria mori” WRITE A COMMENT ON THESE LINES, STATE WHO THE AUTHOR IS AND WHICH IS THE MESSAGE CONVEYED BY HIS POEM. (8 to 10 lines) _______________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________ 51 VERIFICA DI INGLESE - CLASSE V^F - 11/11/2013 __________________________________ WRITE A SHORT ESSAY ON THE BYRONIC HERO, UNDERLINE ITS RELATIONSHIP WITH NATURE _______________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________ DEFINE KEAT’S CONCEPT OF NEGATIVE CAPABILITY AND SYMPATHY AS IT APPEARS IN “ODE ON A GRECIAN URN” , UNDERLINE ALSO THE FIGURE OF THE POET AS SEEN BY KEATS, WHICH IS THE MAIN DIFFERENCE WITH WORDSWORTH’ S IDEA OF THE POET? _______________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________ 52 Nome ............................. Cognome .................................... Classe: V F Data: 20/03/2014 ANALISI DEL TESTO Italo Svevo Il fumo (La coscienza di Zeno, cap. 3) Il capitolo 3 del romanzo contiene il lavorio di memoria che Zeno, su ordine del dottor S., esegue sull’arco temporale della vita per compiere l’“analisi storica” della sua propensione al fumo. Ma allora io non sapevo se amavo o odiavo la sigaretta e il suo sapore e lo stato in cui la nicotina mi metteva. Quando seppi di odiare tutto ciò fu peggio. E lo seppi a vent'anni circa. Allora soffersi per qualche settimana di un violento male di gola accompagnato da febbre. Il dottore prescrisse il letto e l'assoluta astensione dal fumo. Ricordo questa parola assoluta! Mi ferì e la febbre la colorì: un vuoto grande e niente per resistere all'enorme pressione che subito si produce attorno ad un vuoto. Quando il dottore mi lasciò, mio padre (mia madre era morta da molti anni) con tanto di sigaro in bocca restò ancora per qualche tempo a farmi compagnia. Andandosene, dopo di aver passata dolcemente la sua mano sulla mia fronte scottante, mi disse: - Non fumare, veh! Mi colse un'inquietudine enorme. Pensai: "Giacché mi fa male non fumerò mai più, ma prima voglio farlo per l'ultima volta". Accesi una sigaretta e mi sentii subito liberato dall'inquietudine ad onta che la febbre forse aumentasse e che ad ogni tirata sentissi alle tonsille un bruciore come se fossero state toccate da un tizzone ardente. Finii tutta la sigaretta con l'accuratezza con cui si compie un voto. E, sempre soffrendo orribilmente, ne fumai molte altre durante la malattia. Mio padre andava e veniva col suo sigaro in bocca dicendomi: - Bravo! Ancora qualche giorno di astensione dal fumo e sei guarito! Bastava questa frase per farmi desiderare ch'egli se ne andasse presto, presto, per permettermi di correre alla mia sigaretta. Fingevo anche di dormire per indurlo ad allontanarsi prima. Quella malattia mi procurò il secondo dei miei disturbi: lo sforzo di liberarmi dal primo. Le mie giornate finirono coll'essere piene di sigarette e di propositi di non fumare più e, per dire subito tutto, di tempo in tempo sono ancora tali. La ridda delle ultime sigarette, formatasi a vent'anni, si muove tuttavia. Meno violento è il proposito e la mia debolezza trova nel mio vecchio animo maggior indulgenza. Da vecchi si sorride della vita e di ogni suo contenuto. Posso anzi dire, che da qualche tempo io fumo molte sigarette... che non sono le ultime. Sul frontispizio di un vocabolario trovo questa mia registrazione fatta con bella scrittura e qualche ornato: "Oggi, 2 Febbraio 1886, passo dagli studii di legge a quelli di chimica. Ultima sigaretta!!". Era un'ultima sigaretta molto importante. Ricordo tutte le speranze che l'accompagnarono. M'ero arrabbiato col diritto canonico che mi pareva tanto lontano dalla vita e correvo alla scienza ch'è la vita stessa benché ridotta in un matraccio1. Quell'ultima sigaretta significava proprio il desiderio di attività (anche manuale) e di sereno pensiero sobrio e sodo. Per sfuggire alla catena delle combinazioni del carbonio cui non credevo ritornai alla legge. Pur troppo! Fu un errore e fu anch'esso registrato da un'ultima sigaretta di cui trovo la data registrata su di un libro. Fu importante anche questa e mi rassegnavo di ritornare a quelle complicazioni del mio, del tuo e del suo coi migliori propositi, sciogliendo finalmente le catene del carbonio. M'ero dimostrato poco idoneo alla chimica anche per la mia deficienza di abilità manuale. Come avrei potuto averla quando continuavo a fumare come un turco? Adesso che son qui, ad analizzarmi, sono colto da un dubbio: che io forse abbia amato tanto la sigaretta per poter riversare su di essa la colpa della mia incapacità? Chissà se cessando di fumare io sarei divenuto l'uomo ideale e forte che m'aspettavo? Forse fu tale dubbio che mi legò al mio vizio perché è un modo comodo di vivere quello di credersi grande di una grandezza latente. Io avanzo tale ipotesi per spiegare la mia debolezza giovanile, ma senza una decisa convinzione. Adesso che sono vecchio e che nessuno esige qualche cosa da me, passo tuttavia da sigaretta a proposito, e da proposito a sigaretta. Che cosa significano oggi quei propositi? Come quell'igienista vecchio, descritto dal Goldoni, vorrei morire sano dopo di esser vissuto malato tutta la vita? 1. matraccio: ampolla di vetro usata nei laboratori di chimica. 53 Comprensione del testo 1. Riassumi il contenuto del passo in non più di dieci righe. Analisi del testo 2. Facendo riferimento ai tempi verbali del testo, individua e indica le modalità con cui Zeno rievoca le sue esperienze passate. 3. Il rituale dell’«ultima sigaretta» viene adottato da Zeno in occasione di particolari eventi della vita. Come spieghi questa strategia? 4. Al tempo della scrittura Zeno, ormai vecchio, si interroga sul suo attaccamento al fumo in età giovanile. Indica quali spiegazioni fornisce a se stesso e se esse siano attendibili, per lui e per il lettore. Interpretazione complessiva e approfondimenti 5. Nel Profilo autobiografico Svevo afferma: «Zeno si crede malato di una malattia a percorso lungo. E il romanzo è la storia della sua vita e delle sue cure». Sostieni questa affermazione facendo riferimento al passo proposto e al resto del romanzo (o alle pagine lette) e collocando “presunzione” di malattia, malattia e salute nel contesto sociale e culturale in cui si muove Zeno. SAGGIO BREVE Consegna Sviluppa l’argomento proposto in forma di “saggio breve” utilizzando i documenti e i dati che lo corredano e facendo riferimento alle tue conoscenze ed esperienze di studio. Del tuo testo indica sempre il titolo e la destinazione editoriale (rivista specialistica, ricerca scolastica o altro). Non superare le cinque colonne di metà foglio protocollo. Argomento: Gli scienziati e l’atomica. Ricostruite il contesto storico entro il quale l’amministrazione americana, nella fase conclusiva della Seconda guerra mondiale, giunse alla decisione di utilizzare contro il Giappone le due bombe atomiche di Hiroshima e Nagasaki. Utilizzate le fonti proposte per svolgere una breve riflessione sul ruolo e sulla responsabilità degli scienziati di fronte agli imperativi di carattere politico e militare. Signor Presidente, recenti lavori di Enrico Fermi e Leo Szilard, che mi sono stati comunicati sotto forma di manoscritto, mi inducono a ritenere che nell’immediato avvenire l’elemento uranio possa essere convertito in un’importante fonte di energia. Alcuni aspetti del problema sembrano richiedere all’Amministrazione la massima vigilanza e, se necessario, un tempestivo intervento. Stimo pertanto doveroso portare alla sua attenzione i seguenti fatti e raccomandazioni. Negli ultimi quattro mesi, grazie agli studi di Joliot in Francia e di Fermi e Szilard in America, ha preso sempre più consistenza l’ipotesi che si possa provocare una reazione nucleare a catena in una grande massa di uranio, con un enorme sviluppo di energia e la formazione di un gran numero di elementi simili al radio. Oggi appare quasi certo che a tale risultato si possa giungere in breve. Questo nuovo fenomeno potrebbe portare alla costruzione di bombe ed è pensabile [...] che si arrivi a bombe di un nuovo tipo, estremamente potenti [...]. Alla luce della situazione, Lei potrebbe ritenere opportuno stabilire un contatto permanente tra l’Amministrazione e il gruppo di fisici che, in America, lavorano alla reazione a catena [...]. Mi si dice che la Germania abbia attualmente sospeso la vendita di uranio delle miniere cecoslovacche che ha occupato. Una simile azione preventiva si può forse interpretare alla luce del fatto che il figlio del sottosegretario di stato, Von Weizsäcker, è membro del Kaiser Wilhelm Institut di Berlino, dove sono attualmente in corso esperimenti con uranio analoghi a quelli svolti in America. (Lettera di A. Einstein a F.D. Roosevelt, agosto 1939, in J. Bernstein, Il club dell’uranio di Hitler. I fisici tedeschi nelle registrazioni segrete di Farm Hall, Sironi, Milano 2005) NEWTON: Al giorno d’oggi si fa un gran parlare della responsabilità dei fisici. A un tratto tutti hanno una gran paura e cominciano a tirare in ballo la morale. Cosa completamente assurda. Il nostro compito è di 54 fungere da pionieri della scienza, e niente più. Se poi l’umanità è capace o no di seguire il sentiero che noi le tracciamo è affar suo e non nostro. EINSTEIN: D’accordo. A noi tocca fare da pionieri. Anch’io sono di questa opinione. Ma non possiamo eliminare il problema della responsabilità. Dopo tutto noi forniamo all’umanità degli straordinari strumenti di potenza. Ciò ci dà il diritto di porre delle condizioni. Dobbiamo diventare anche noi uomini politici e operare in termini di potenza, proprio perché siamo dei fisici. Dobbiamo scegliere a favore di chi vogliamo applicare la nostra scienza, e questa scelta io l’ho fatta. (F. Dürrenmatt, I fisici, in Id. Teatro, Einaudi, Torino 19753) Aspettammo finché l’onda d’urto fu passata, uscimmo dal rifugio e poi ci fu un momento estremamente solenne. Sapevamo che il mondo non sarebbe più stato lo stesso. Alcuni ridevano, altri piangevano. Ma quasi tutti erano silenziosi. Io mi ricordai di un verso del Bhagavad Gita, la sacra scrittura indu. Vishnu sta cercando di convincere il Principe che deve fare il suo dovere, e per impressionarlo assume la forma dalle molte braccia e dice: «Ora sono diventato Morte, il distruttore di mondi». (testimonianza di Robert Oppenheimer in occasione del Trinity Test nel deserto di Alamogordo, 16 luglio 1945, in R. Rhodes, L’invenzione della bomba atomica. 6 agosto 1945: l’inizio di una nuova era, Rizzoli, Milano 2005) Non sapevamo assolutamente nulla della situazione militare in Giappone. Non sapevamo se era possibile convincere i giapponesi ad arrendersi usando altri mezzi, oppure se l’invasione era inevitabile. Avevamo in testa che l’invasione fosse inevitabile perché ci era stato detto così. (dichiarazione di R. Oppenheimer, che insieme a E. Fermi, E.O. Lawrence e A.H. Compton era stato chiamato a consigliare il governo americano sull’uso della bomba atomica, in G. Alperovitz, The Decision to Use the Atomic Bomb, Vintage Books, New York 1995) Prima dell’attacco, sia Hiroshima che Nagasaki erano tra le pochissime città giapponesi sufficientemente grandi rimaste ancora integre. Anche per questo furono scelte come obiettivi: infatti, se le due atomiche fossero state usate contro aree urbane piccole o già pesantemente bombardate, non sarebbe stato possibile «apprezzare» l’effettiva capacità distruttiva dei due ordigni. (S. Maurizi, Una bomba, dieci storie. Gli scienziati e l’atomica, Bruno Mondadori 2004) Il ricorso all’atomica resta un fatto controverso, e sono numerose le questioni che dividono aspramente gli storici [...]. La motivazione secondo cui [l’uso della bomba su Hiroshima e Nagasaki] era stato necessario per salvare vite di americani resta quella fondamentale [...]. Altri commentatori insistono però sulle scelte politiche degli americani. A loro giudizio il lancio dell’atomica fu necessario per ragioni puramente politiche, in quanto essa rappresentava un’arma importante nella montante competizione fra USA e URSS: gli americani speravano che l’utilizzo del nucleare avrebbe reso l’Unione Sovietica più malleabile dopo la guerra, dimostrando inoltre che il suo aiuto non era stato necessario nel conflitto col Giappone, e che pertanto gli Stati Uniti non avrebbero accettato l’influenza sovietica nella regione alla fine dell’ostilità. (J. Burke, La seconda guerra mondiale, il Mulino, Bologna 2005) Idea-chiave della nostra epoca: che i nostri prodotti sono ontologicamente e assiologicamente superiori a noi uomini. (G. Anders, L’uomo è antiquato vol. 2, Sulla distruzione della vita nell’epoca della terza rivoluzione industriale, Bollati Boringhieri, Torino 1992) 55 01/10/2013 Classe V F VERIFICA di ITALIANO (Orale) 1) Nei testi letti nel percorso “Il lato oscuro della realtà” compaiono elementi inquietanti, fantastici o mostruosi. Fai alcuni esempi spiegandone il valore simbolico. __________________________________________________________________________ __________________________________________________________________________ __________________________________________________________________________ __________________________________________________________________________ __________________________________________________________________________ __________________________________________________________________________ __________________________________________________________________________ __________________________________________________________________________ __________________________________________________________________________ __________________________________________________________________________ __________________________________________________________________________ __________________________________________________________________________ 2) “Le parole lontano, antico e simili sono poeticissime e piacevoli, perché destano idee vaste, e indefinite, e non determinabili e confuse. Le parole notte notturno ecc. , le descrizioni della notte ec., sono poeticissime, perché la notte confondendo gli oggetti, l’animo non ne concepisce che un’immagine vaga, indistinta, incompleta, sì di essa che quanto ella contiene. Così oscurità, profondo ec”. (Leopardi, Zibaldone, 28 sett. 1821). Commenta il pensiero sopra riportato con opportuni riferimenti alle liriche di Leopardi lette. __________________________________________________________________________ __________________________________________________________________________ __________________________________________________________________________ __________________________________________________________________________ __________________________________________________________________________ __________________________________________________________________________ __________________________________________________________________________ __________________________________________________________________________ __________________________________________________________________________ __________________________________________________________________________ __________________________________________________________________________ __________________________________________________________________________ __________________________________________________________________________ __________________________________________________________________________ 56 3) Spiega struttura e temi delle Operette morali soffermandoti poi su uno dei testi letti a tua scelta. __________________________________________________________________________ __________________________________________________________________________ __________________________________________________________________________ __________________________________________________________________________ __________________________________________________________________________ __________________________________________________________________________ __________________________________________________________________________ __________________________________________________________________________ __________________________________________________________________________ __________________________________________________________________________ __________________________________________________________________________ __________________________________________________________________________ __________________________________________________________________________ __________________________________________________________________________ __________________________________________________________________________ 4) Commenta i seguenti versi: a) E quando pur questa invocata morte / sarammi allato, e sarà giunto il fine / della sventura mia; quando la terra / mi fia straniera valle, e dal mio sguardo / fuggirà l’avvenir; di voi [le speranze] per certo / risovverrammi; e quell’imago ancora / sospirar mi farà, farammi acerbo / l’esser vissuto indarno, e la dolcezza / del dì fatal tempererà d’affanno. (Le ricordanze, vv. 95-103) _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ b) Godi, fanciullo mio; stato soave, / stagion lieta è cotesta. / Altro dirti non vo’; ma la tua festa / ch’anco tardi a venir non ti sia grave. (Il sabato del villaggio, vv. 48-51) _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ _______________________________________________________________________ 57 Nome ................... Cognome ................... Classe ................... Data ................... Saggio breve o articolo di giornale Consegna Sviluppa l’argomento proposto in forma di “saggio breve” o di “articolo di giornale”, utilizzando i documenti e i dati che lo corredano e facendo riferimento alle tue conoscenze ed esperienze di studio. Del tuo testo indica sempre il titolo e la destinazione editoriale (rivista specialistica, ricerca scolastica o altro per il “saggio breve”; quotidiano, settimanale, giornalino scolastico o altro per l’“articolo di giornale”). Per il “saggio breve” non superare le cinque colonne di metà foglio protocollo; per l’“articolo di giornale” non superare le tre colonne. Argomento IL CONCETTO DI “INFINITO” TRA SPIRITUALITÀ E MATERIALISMO. Documenti 1. Nell’ordine ch’io dico sono accline [ricevono una tendenza] tutte nature [le cose create], per diverse sorti, più al principio loro [Dio] e men vicine; onde si muovono a diversi porti per lo gran mar dell’essere, e ciascuna con istinto a lei dato che la porti. Dante, Paradiso, I, vv. 109-114 2. Tutto questo mondo visibile è solo un punto impercettibile nell’ampio seno della natura, Nessun’idea si avvicina a tanto. Abbiamo un bel gonfiare le nostre concezioni, al di là degli spazi immaginabili: non generiamo che degli atomi, in paragone alla realtà delle cose. È una sfera il cui centro è dappertutto, la circonferenza in nessun luogo [è quindi una sfera infinita]. Infine, è il maggior carattere sensibile dell’onnipotenza di Dio, che la nostra immaginazione si perda in questo pensiero. E ora l’uomo, dopo essere ritornato in sé, consideri quel che egli è in paragone a ciò che esiste; si contempli come sperduto in questo remoto cantuccio della natura; e da questo piccolo carcere dove si trova rinchiuso, intendo l’universo, apprenda a stimare al giusto valore la terra, i regni, le città e se stesso. Che cos’è un uomo nell’infinito? […] Chi si considererà in questo modo, si sbigottirà di se stesso; e, considerandosi sospeso, nella mole che la natura gli ha data, tra i due abissi dell’infinito e del nulla, tremerà alla vista di queste meraviglie; e credo che, mutandosi la sua curiosità in stupefazione, sarà più disposto a contemplarle in silenzio che ad indagarle con presunzione. B. Pascal, Pensieri, trad. it. di V. E. Alfieri, Rizzoli, Milano 1952 3. La religione sensuale de’ Greci non prometteva che beni esteriori e temporali. L’immortalità, se pur vi credevano, non era da essi che appena appena scorta in lontananza, come un’ombra, come un leggier sogno che altro non presentava se non una languida immagine della vita, e spariva dinanzi alla sua luce sfolgoreggiante. Sotto il punto di vista cristiano tutto è precisamente l’opposito; la contemplazione dell’infinito ha rivelato il nulla di tutto ciò che ha dei limiti; la vita presente si è sepolta nella notte, ed oltre alla tomba soltanto brilla l’interminabile giorno dell’esistenza reale. W. A. Schlegel, Corso di letteratura drammatica, trad. it. di G. Gherardini, Rossi-Romano, Napoli 1859 4. Niente […] nella natura annunzia l’infinito, l’esistenza di alcuna cosa infinita. L’infinito è un parto della nostra immaginazione, della nostra piccolezza ad un tempo e della nostra superbia. Noi abbiam veduto delle cose inconcepibilmente maggiori di noi, del nostro mondo ec., delle forze inconcepibilmente maggiori delle nostre, dei mondi maggiori del nostro ec. Ciò non vuol dire che esse sieno grandi, ma che noi siamo minimi a rispetto loro. G. Leopardi, Zibaldone, 1° maggio 1826 5. Sebbene l’uomo desidera sempre un piacere infinito, egli desidera però un piacer materiale e sensibile, quantunque quella infinità, o indefinizione ci faccia velo per credere che si tratti di qualche cosa spirituale. Quello spirituale che noi concepiamo confusamente nei nostri desiderii, o nelle nostre sensazioni più vaghe, indefinite, vaste, sublimi, non è altro, si può dire, che l’infinità, o l’indefinito del materiale. Così che i nostri desiderii e le nostre sensazioni, anche le più spirituali, non si estendono mai fuori della materia, più o meno 58 definitamente concepita, e la più spirituale e pura e immaginaria e indeterminata felicità che noi possiamo o assaggiare o desiderare, non è mai né può esser altro che materiale: perché ogni qualunque facoltà dell’animo nostro finisce assolutamente sull’ultimo confine della materia, ed è confinata intieramente dentro i termini della materia. G. Leopardi, Zibaldone, 9 maggio 1821 6. Sempre caro mi fu quest’ermo colle, e questa siepe, che da tanta parte dell’ultimo orizzonte il guardo esclude. Ma sedendo e mirando, interminati spazi di là da quella, e sovrumani silenzi, e profondissima quiete io nel pensier mi fingo; ove per poco il cor non si spaura. E come il vento odo stormir tra queste piante, io quello infinito silenzio a questa voce vo comparando: e mi sovvien l’eterno, e le morte stagioni, e la presente e viva, e il suon di lei. Così tra questa immensità s’annega il pensier mio: e il naufragar m’è dolce in questo mare. G. Leopardi, Canti, L’infinito 7. C. D. Friedrich, Viandante sul mare di nebbia, 1818 ca, olio su tela, Amburgo, Kunsthalle 59 ANALISI del TESTO Charles Baudelaire, Ossessione (I fiori del male, Spleen e Ideale, LXXIX) La lirica è una delle ottantacinque che compongono la prima sezione della raccolta, intitolata Spleen e Ideale. Voi, grandi boschi, mi spaventate come cattedrali; urlate come l’organo; e nei nostri cuori maledetti, stanze di lutto eterno tremanti in rantoli1 antichi, risponde l’eco dei vostri De profundis2. 5 10 Oceano, io ti odio! i tuoi slanci e tumulti, il mio spirito in sé li riconosce; il riso amaro dell’uomo sconfitto, pieno di singhiozzi e di insulti, lo sento nell’enorme riso del mare. Come ti amerei, o Notte! senza la luce delle stelle che parlano un linguaggio troppo noto! Io cerco la nudità, il buio, il vuoto! Ma le stesse tenebre diventano come tele in cui vivono, uscendo a mille da miei occhi, esseri scomparsi a ogni sguardo familiare. Ch. Baudelaire, I fiori del male, trad. it. di C. Ortesta, Giunti Gruppo Editoriale, Firenze 1996 Grands bois, vous m'effrayez comme des cathédrales;/ Vous hurlez comme l'orgue; et dans nos cœurs maudits,/ Chambres d'éternel deuil où vibrent de vieux râles,/ Répondent les échos de vos De profundis. // Je te hais, Océan! tes bonds et tes tumultes,/ Mon esprit les retrouve en lui; ce rire amer/ De l'homme vaincu, plein de sanglots et d'insultes,/ Je l'entends dans le rire énorme de la mer. // Comme tu me plairais, ô nuit! sans ces étoiles/ Dont la lumière parle un langage connu!/ Car je cherche le vide, et le noir, et le nu! // Mais les ténèbres sont elles-mêmes des étoiles/ Où vivent, jaillissant de mon œil par milliers,/ Des êtres disparus aux regards familiers. 1. rantoli: respiri affannosi delle persone moribonde. 2. De profundis: sono le prime parole del Salmo 129, che viene recitato in suffragio dei defunti. Comprensione del testo 1. Presenta il contenuto della lirica in non più di cinque righe. Analisi del testo 2. Osserva il lessico e individua i termini riconducibili alle aree semantiche della sofferenza e della morte. Quali osservazioni puoi fare? 3. I boschi sono «cattedrali», i cuori degli uomini «camere»: che cosa vuol sottolineare il poeta richiamando le immagini di questi due diversi ambienti? Motiva la tua risposta. 4. Le parole latine della litania per i defunti focalizzano l’attenzione sull’idea di lutto o servono anche a sottolineare la sacralità e l’importanza dell’immagine? Motiva la tua risposta. 5. Identifica la figura retorica presente in «riso amaro» (verso 6) e spiegane il significato. 6. I boschi urlano, l’oceano ride, le stelle parlano: che significato assumono queste personificazioni? 7. «Io cerco la nudità, il buio, il vuoto!» (verso 11). Questo verso sembra esprimere la compiutezza di un progetto: quale condizione cerca di raggiungere il poeta? 8. In che cosa consiste, secondo la tua interpretazione, l’«ossessione» con cui Baudelaire intitola il sonetto? Interpretazione complessiva e approfondimenti La lirica presenta termini e immagini che richiamano la poesia-manifesto di Baudelaire Corrispondenze, quarta della stessa sezione della raccolta. Confronta il contenuto dei due testi, mettendone in risalto analogie e differenze per quanto riguarda sia la tipologia sia la qualità delle immagini utilizzate. Rifletti su come l’uso di queste immagini incida sulle emozioni del lettore. Indica infine gli elementi di originalità che caratterizzano la raccolta I fiori del male rispetto alla lirica europea della metà dell’Ottocento. 60 Classe V F 10-10-2013 VERIFICA di LATINO (SCRITTO) – Il concetto del tempo in Seneca I. 1 Maior pars mortalium, Pauline, de naturae malignitate conqueritur, quod in exiguum aevi gignimur, quod haec tam velociter, tam rapide dati nobis temporis spatia decurrant, adeo ut exceptis admodum paucis ceteros in ipso vitae apparatu vita destituat. Nec huic publico, ut opinantur, malo turba tantum et imprudens vulgus ingemuit: clarorum quoque virorum hic adfectus querellas evocavit. Inde illa maximi medicorum exclamatio est: "vitam brevem esse, longam artem". (De brevitate vitae, 1) 1) Traduci il testo (max. 2,5 p.) 2) Rispondi alle seguenti domande: a) Quale valore ha la coppia di subordinate introdotte da quod e perché la prima è espressa con il modo indicativo, mentre la seconda con il congiuntivo? (0.5 p.) b) Quale proposizione è introdotta da adeo ut? (0.25 p.) c) Quale costrutto sintattico rintracci nel sintagma exceptis admodum paucis? (0.25 p.) Seneca Lucilio suo salutem. Ita fac, mi Lucili: vindica te tibi, et tempus quod adhuc aut auferebatur aut subripiebatur aut excidebat collige et serva. Persuade tibi hoc sic esse ut scribo: quaedam tempora eripiuntur nobis, quaedam subducuntur, quaedam effluunt. Turpissima tamen est iactura quae per neglegentiam fit. Et si volueris adtendere, magna pars vitae elabitur male agentibus, maxima nihil agentibus, tota vita aliud agentibus. ( Epistulae ad Lucilium, 1) 1) Traduci il testo (max. 2,5 p.) 2) Il passo è l’incipit della prima lettera a Lucilio di Seneca. In questa lettera Seneca affronta uno dei temi centrali della sua riflessione, l’uso del tempo: spiega qual è il valore del tempo per l’autore. (max. 2 p.) 3) Spiega la concezione del passato espressa da Seneca nella Epistula 49 a Lucilio (“Passato senza prospettiva”). (max. 2 p.) 61 Classe V F 12-10-2013 VERIFICA di LATINO (SCRITTO) – Il concetto del tempo in Seneca - RECUPERO I. 2 Quid de rerum natura querimur? Illa se benigne gessit: vita, si uti scias, longa est. Alium insatiabilis tenet avaritia; alium in supervacuis laboribus operosa sedulitas; alius vino madet, alius inertia torpet; alium defetigat ex alienis iudiciis suspensa semper ambitio, alium mercandi praeceps cupiditas circa omnis terras, omnia maria spe lucri ducit; quosdam torquet cupido militiae, numquam non aut alienis periculis intentos aut suis anxios; sunt quos ingratus superiorum cultus voluntaria servitute consumat […] (De brevitate vitae, 2) 1) 2) a) b) c) Traduci il testo (max. 2,5 p.) Rispondi alle seguenti domande: Che funzione ha il quid iniziale? (0.25 p.) Individua le figure retoriche nel periodo che inizia con Alium (0.5 p.) Quale tipo di subordinata è introdotta da sunt quos? (0.25 p.) Seneca Lucilio suo salutem. Ita fac, mi Lucili: vindica te tibi, et tempus quod adhuc aut auferebatur aut subripiebatur aut excidebat collige et serva. Persuade tibi hoc sic esse ut scribo: quaedam tempora eripiuntur nobis, quaedam subducuntur, quaedam effluunt. Turpissima tamen est iactura quae per neglegentiam fit. Et si volueris adtendere, magna pars vitae elabitur male agentibus, maxima nihil agentibus, tota vita aliud agentibus. ( Epistulae ad Lucilium, 1) 1) Traduci il testo (max. 2,5 p.) 2) Il passo è l’incipit della prima lettera a Lucilio di Seneca. In questa lettera Seneca affronta uno dei temi centrali della sua riflessione, l’uso del tempo: spiega qual è il valore del tempo per l’autore. (max. 2 p.) 3) Spiega il valore che Seneca attribuisce al passato nel De brevitate vitae (max. 2 p.) 62 Classe V F 01/02/2014 Quintiliano, L’osservazione del bambino in classe - FILA A 1 – Tradito sibi puero docendi peritus ingenium eius in primis naturamque perspiciet. Ingenii signum in parvis praecipuum memoria est: eius duplex virtus, facile percipere et fideliter continere. Proximum imitatio: nam id quoque est docilis naturae, sic tamen, ut ea, quae discit, effingat, non habitum forte et ingressum et si quid in peius notabile est. 2 – Non dabit mihi spem bonae indolis, qui hoc imitandi studio petet, ut rideatur. Nam probus quoque in primis erit ille vere ingeniosus, alioqui non peius duxerim tardi esse ingenii quam mali. Probus autem ab illo segni et iacente plurimum aberit. 3 – Hic meus quae tradentur non difficulter accipiet, quaedam etiam interrogabit: sequetur tamen magis quam praecurret. Illud ingeniorum velut praecox genus non temere umquam pervenit ad frugem. 1) Tradurre i primi due paragrafi. max. 4,5 punti 2) Qual è il giudizio di Quintiliano sui “bambini prodigio”? Spiega la figura retorica presente nell’ultimo periodo (Illud… frugem) max. 1 p. 3) Quale costrutto sintattico individui nel sintagma Tradito… puero e che valore ha? (r. 1) max. 0.5 p. 4) Quale differenza di significato indicano percipere e continere? (r. 2) max. 0.5 p. 5) Quale natura ha la proposizione ut rideatur e da che cosa dipende? (r.5) max. 0.5 p. 6) Quale atteggiamento indicano gli aggettivi segni e iacente? (r. 7) max. 0.5 p. 7) Illustra i principi della pedagogia esposti da Quintiliano nell’Institutio oratoria sottolineandone gli aspetti maggiormente innovativi. max. 2,5 p. Classe V F 01/02/2014 Quintiliano, L’osservazione del bambino in classe - FILA B 1 – Tradito sibi puero docendi peritus ingenium eius in primis naturamque perspiciet. Ingenii signum in parvis praecipuum memoria est: eius duplex virtus, facile percipere et fideliter continere. Proximum imitatio: nam id quoque est docilis naturae, sic tamen, ut ea, quae discit, effingat, non habitum forte et ingressum et si quid in peius notabile est. 2 – Non dabit mihi spem bonae indolis, qui hoc imitandi studio petet, ut rideatur. Nam probus quoque in primis erit ille vere ingeniosus, alioqui non peius duxerim tardi esse ingenii quam mali. Probus autem ab illo segni et iacente plurimum aberit. 3 – Hic meus quae tradentur non difficulter accipiet, quaedam etiam interrogabit: sequetur tamen magis quam praecurret. Illud ingeniorum velut praecox genus non temere umquam pervenit ad frugem. 1) Tradurre i paragrafi 2 e 3. max. 4,5 punti 2) Qual è il giudizio di Quintiliano sui “bambini prodigio”? Spiega la figura retorica presente nell’ultimo periodo (Illud… frugem) max. 1 p. 3) Quale valore ha il congiuntivo duxerim? (r. 6) max. 0.5 p. 4) A quali complementi corrispondono tardi ingenii e mali (ingenii) ? (r. 6) max. 0,5 p. 5) Quale atteggiamento indicano gli aggettivi segni e iacente? (r. 7) max. 0.5 p. 6) Indica il valore della subordinata quae tradentur (r. 8) max. 0,5 p. 7) Illustra i principi della pedagogia esposti da Quintiliano nell’Institutio oratoria sottolineandone gli aspetti maggiormente innovativi. max. 2,5 p. 63 CLASSE V^F VERIFICA DI STORIA PAUL GINSBORG, L’Italia del tempo presente, cap. VI, «Corruzione e mafia» 1) Da quali fattori dipende, secondo Ginsborg, il processo di formazione di un’etica pubblica? (339-40) _______________________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________________________ 2) A proposito della riscossione delle tangenti, quali sistemi avevano (e hanno) a disposizione i politici per estorcere illegalmente denaro alle imprese? (341-42) ______________________________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________________ 3) Ginsborg sostiene che la mafia è stata (ed è) soprattutto un’organizzazione di servizi. Quali sono i «servizi» tradizionalmente erogati dall’organizzazione mafiosa? (367-68) _______________________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________________ 4) Quale fu la principale fonte di profitti per la mafia siciliana negli anni ‘70? (373-74) _______________________________________________________________________________________________ 5) Quali fazioni contrapposte diedero vita alla guerra di mafia che si combattè in Sicilia fra il 1981 e il 1983? (374) _______________________________________________________________________________________________ 6) organizzazione > (374-76) regione o città > ‘ndrangheta Sicilia Sacra Corona Unita Napoli Napoli 7) Perché il nesso mafia/politica si intensificò nel periodo del grande boom edilizio di Palermo alla fine degli anni ‘50? (378-79) _______________________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________________ 8) Quali grandi lavori pubblici contribuirono a rafforzare il fenomeno mafioso in Calabria negli anni ’60 e a Napoli dopo il 1980? (379) _______________________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________________ 64 9) Individua la ragione del legame tra il fenomeno mafioso e il degrado ambientale (380). _______________________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________________ 10) Di quale corrente della DC entrò a far parte nei primi anni ’70 l’ex sindaco di Palermo, Salvo Lima? (381 sgg.) _______________________________________________________________________________________________ 11) Che cosa cambia nei rapporti fra mafia e Stato quando nei primi anni ’80 entrano in scena nuovi leader come Salvatore Riina e Bernardo Provenzano? (385-86) _______________________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________________ 12) Quale politico nei primi mesi del 1979 incontrò in Sicilia Salvo Lima, i fratelli Salvo, il boss mafioso Stefano Bontate? (387) _______________________________________________________________________________________________ 13) Carlo Alberto Dalla Chiesa descrive la propria sensazione di isolamento al suo arrivo alla Prefettura di Palermo nel 1982. A quali circostanze si doveva questo isolamento? (389) _______________________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________________ 14) Nel 1982, dieci giorni dopo la morte di Dalla Chiesa fu approvata la proposta di legge La Torre, che introduceva per la prima volta il reato di ............................................................................................................................... (389-90). 15) Quale importanza ebbe, nelle indagini del magistrato Giovanni Falcone, l’esame della documentazione bancaria? (391) _______________________________________________________________________________________________ 16) La professionalità del pool antimafia di Palermo e la collaborazione del pentito ........................................................ portarono nel 1986-87 al famoso maxiprocesso contro la mafia (392) 17) Che cos’è la cosiddetta «primavera palermitana»? (393) ________________________________________________________________________________________________ ______________________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________________ 18) In che senso Ginsborg individua una contraddizione nella politica andreottiana nei confronti della mafia? Perché lo storico definisce Andreotti «una grande figura tragica»? (395, 397-99) ________________________________________________________________________________________________ ________________________________________________________________________________________________ _____________________________________________________________________________________________ _______________________________________________________________________________________________ 21) Indica quale ruolo ricoprivano le seguenti persone, che furono vittime della mafia (magistrato, politico, giornalista, poliziotto, prefetto, imprenditore): Rocco Chinnici, m. 1983 (.........................), Pio La Torre, m. 1982 (.........................), Piersanti Mattarella, m. 1980 (.........................), Carlo Alberto Dalla Chiesa, m. 1982 (.........................), Rosario Livatino, m. 1990 (.........................), Libero Grassi, m. 1991 (.........................). 65 Cognome Nome Classe VERIFICA DI SCIENZE 1.Sottolinea tra le seguenti rocce e minerali, quelli che fanno parte del mantello: granati mica pirosseno peridotite olivina feldspato magnetite eclogite basalto anfibolite granulite 2. Indica se le seguenti affermazioni sono vere o false. a. la tomografia sismica fornisce indicazioni sullo stato termico b. lo strato D è caratterizzato dalla deviazione delle onde sismiche c. il trasporto convettivo del calore non è continuo ma si ripete ciclicamente d. il campo magnetico terrestre non può essere misurato, la sua esistenza viene solamente ipotizzata e. la crosta continentale è costituita da rocce antichissime e di tipo femico 3. Perché l’area in cui si trova una catena montuosa sottoposta a un intenso processo di erosione tende a sollevarsi? 4.Le informazioni sulla composizione del nucleo terrestre derivano principalmente da ……………. …………………………………………………………………………………………………………………. 5. Scegli la definizione esatta: a. il calore interno ella Terra è dovuto in parte alla radioattività b. il flusso di calore è la variazione di temperatura in funzione della profondità c. il grado geotermico è la quantità di calore che sfugge alla Terra d. il calore radiogenico è dovuto alla presenza di u nucleo incandescente 6. Disegna il profilo della crosta oceanica e indica la composizione dei vari strati. 7.Perchè il campo magnetico non può essere generato da un magnete permanente? 8. Che cosa sono le inversioni di polarità e come vengono utilizzate? 9. In base al comportamento reologico dei materiali la Terra è suddivisa in : a. ………………………………………………………………………………………………………………. b. ……………………………………………………………………………………………………………… c. . ……………………………………………………………………………………………………………… 10.Riguardo le superfici di discontinuità : a. cosa rappresentano b. cosa rilevano? 11. Spiega brevemente in che cosa consiste la teoria del rimbalzo elastico. 12. Per determinare la distanza di un punto dall’epicentro a. le dromocrone b. le isosisme c. almeno tre sismografi d. i periodi di ritorno 13. Cosa s’Intende per magnitudo? E in che modo è utilizzata nella scala Richter? 14. Quale caratteristica delle onde P e S rende possibile la propagazione delle prime nei corpi in qualsiasi stato fisico e impedisce alle seconde di propagarsi nei fluidi? 15. Quale differenza esistono tra scistosità di una roccia metamorfica e la stratificazione di una roccia sedimentaria? 16.Nel processo di metamorfismo la temperatura e la pressione non sono sufficienti per operare la trasformazione, in quanto necessari anche i fattori cinetici : cosa sono e quali sono le loro caratteristiche? 17. Il metamorfismo è un processo che: a. avviene allo stato solido b. cambia la tessitura della roccia c. cambia la composizione chimica della roccia d. cambia la giacitura della roccia 18. Che cosa rappresentano le facies metamorfiche? 19.Il marmo è una roccia metamorfica che si origina da: a. argillite siltiti b. calcari e dolomie c. graniti e granodioriti 66 16.0 RELAZIONI FINALI: 67 Anno scolastico 2013-2014 Classe: V F Insegnante: Barbara MARIATTI Materie d’insegnamento: italiano, latino RELAZIONE FINALE CLASSE V F Giudizio sugli obiettivi educativi e didattici raggiunti dalla classe La classe è composta da 18 allievi (di cui 8 maschi e 10 femmine), tutti provenienti dalla IV F dello scorso anno. Il gruppo classe risulta abbastanza unito e i rapporti interpersonali sono sereni. Nel suo complesso la classe, di cui sono stata docente di italiano dal primo anno e anche di latino dal terzo anno, nel corso del quinquennio ha intrapreso un percorso di maturazione e consapevolezza a partire da una situazione iniziale problematica sia dal punto di vista disciplinare sia per il profitto. Un piccolo gruppo di ragazzi ha mantenuto interesse ed impegno costanti raggiungendo sempre risultati discreti o buoni che sono andati consolidandosi negli anni; un altro gruppo ha invece dimostrato un sensibile miglioramento nel corso degli anni arrivando a risultati anche discreti a partire da situazioni di impegno e metodo scarsi o insufficienti. Un ultimo gruppo è riuscito a raggiungere risultati per lo più sufficienti pur con difficoltà e con impegno non sempre adeguato e costante ma finalizzato alle verifiche. L’attenzione e il comportamento durante le lezioni sono generalmente buoni ma i ragazzi hanno un atteggiamento poco propositivo; la partecipazione deve essere continuamente sollecitata e pochi allievi esprimono autonomamente opinioni o richieste di chiarimenti o di approfondimento. Programma-Metodologie-Valutazione: Italiano Il programma presentato ad inizio anno è stato svolto integralmente e si è riservata all’ultimo mese di lezione la presentazione di alcuni temi ed autori del secondo Novecento. Sono inoltre state assegnate alcune letture integrali di romanzi o raccolte di novelle, anche a scelta degli allievi (cfr. Programma svolto), in modo da stimolare il più possibile l’interesse e la capacità critica dei ragazzi. Per le lezioni ci si è attenuti alle indicazioni metodologiche segnalate nella Programmazione collegiale del dipartimento di Lettere. I problemi maggiori permangono nella produzione scritta mentre sensibili miglioramenti si sono verificati nell’esposizione orale, con una capacità di rielaborazione generalmente discreta ed in alcuni 68 casi buona. La classe ha dimostrato interesse per gli argomenti trattati, compresa l’attività con il Teatro Regio, All’Opera ragazzi, dedicata al Flauto Magico di Mozart. Le valutazioni, sulla base del quadro tassonomico approvato dal collegio docenti, sono state elaborate in seguito a prove scritte, interrogazioni orali e test di verifica (cfr. quadro riassuntivo delle verifiche). Nelle interrogazioni orali è stato dato rilievo alle capacità di analisi e commento dei testi, di rielaborazione personale degli argomenti e di confronto fra le tematiche dei vari autori. Il profitto degli allievi è globalmente abbastanza positivo e la maggior parte degli allievi ha valutazioni sufficienti o discrete; alcuni ragazzi raggiungono risultati buoni. Latino Il programma presentato ad inizio anno è stato svolto integralmente (cfr. Programma svolto). Per le lezioni ci si è attenuti alle indicazioni metodologiche segnalate nella Programmazione collegiale del dipartimento di Lettere. Molti allievi continuano a presentare difficoltà nel commento linguistico dei testi, carenza pregressa che deriva da scarsa motivazione e applicazione sia in classe sia a casa. Interesse ed impegno, in questa disciplina, sono infatti discontinui e non sempre adeguati. Le valutazioni, sulla base del quadro tassonomico approvato dal collegio docenti, sono state elaborate in seguito a verifiche scritte (versioni, commento ed analisi di testi), interrogazioni orali e test di verifica (simulazione di terza prova). I risultati sono per lo più sufficienti o discreti. Torino, 15 maggio 2014 Barbara Mariatti 69 LICEO SCIENTIFICO STATALE “GOBETTI-SEGRE’” RELAZIONE FINALE DEL DOCENTE (classi quinte) A. S. 2013/2014 CLASSE: DOCENTE: MATERIA: LIBRO IN ADOZIONE: 5a F Sperimentazione Scienze SCARCIA Laura STORIA DELL’ARTE M. Bona Castellotti “Nella Storia dell’Arte”, vol. 4, vol. 5 Electa Scuola 1. OBIETTIVI (conoscenze, competenze, capacità) Sapere • Conoscenza dei processi storico-artistici oggetto del programma dell’anno • Conoscenza del periodo storico dell’opera e/o dell’artista • Conoscenza delle vicende biografiche degli artisti • Conoscenza della genesi delle singole opere, anche in relazione ai committenti • Conoscenza del linguaggio visivo applicato alla lettura dell’opera d’arte Saper fare • Lettura dell'opera (analisi) • Utilizzazione del linguaggio specifico e della terminologia tecnica Saper essere • Capacità di analisi e sintesi • Capacità di inquadrare gli artisti e le opere nei relativi contesti storico-critici • Capacità di stabilire confronti e collegamenti tra opere, modelli, artisti e iconografie appartenenti a contesti culturali diversi, nel tempo e nello spazio • Capacità di stabilire relazioni e confronti con le altre discipline Tenendo presente la fisionomia della classe, gli obiettivi prefissati nella programmazione iniziale sono stati mediamente raggiunti. I risultati conseguiti, pur nella varietà dei profitti, sono stati nel complesso più che sufficienti, in alcuni casi anche discreti e buoni. 2. CONTENUTI (Unità didattiche – Moduli - Percorsi formativi) - Il Neoclassicismo - Il Romanticismo - Il Realismo - La scuola di Barbizon e il Realismo francese - L’architettura del ferro in Europa e in Italia e Urbanistica del secondo Ottocento - I Macchiaioli - L'Impressionismo - Il Post-impressionismo - Il Divisionismo - L'Art Nouveau - Il Protorazionalismo - L’Espressionismo in Francia - I Fauves - L‘Espressionismo in Germania – il Die Brucke - L‘Espressionismo in Austria - Le Avanguardie figurative - Il Cubismo 70 - Il Futurismo - Il Dadaismo - L'Astrattismo - La Pittura metafisica - Il Surrealismo - L’architettura del ‘900: il Razionalismo; l'architettura organica - Correnti artistiche del secondo dopoguerra: Action Painting; Pop-Art. (Il programma dettagliato con indicazione degli artisti e delle opere analizzate, firmato dai rappresentanti di classe, è allegato alla presente relazione ed è depositato in segreteria didattica). 3. OBIETTIVI NON COGNITIVI (impegno - attenzione - partecipazione - osservazione linguaggio appropriato – motivazione - capacità di lavoro autonomo - rispetto dell’ambiente, degli insegnanti, dei compagni) La classe è costituita da allievi che hanno dimostrato sempre un comportamento corretto e rispettoso delle regole, determinando un clima sereno per lo svolgimento delle lezioni. Si è registrato tuttavia un atteggiamento poco partecipativo con rari interventi e scarse sollecitazioni da parte degli studenti. Lo studio è stato svolto prevalentemente in modo scolastico con poca rielaborazione personale. L’impegno non è stato sempre costante e spesso è stato finalizzato alle interrogazioni o alle verifiche scritte. 4. METODOLOGIE Le spiegazioni in classe hanno presentato i vari periodi artistici partendo dall’inquadramento storico e procedendo all’analisi delle caratteristiche principali del movimento e degli autori con l’analisi delle singole opere. Sono state effettuate verifiche orali e verifiche scritte. 5. MATERIALI DIDATTICI Gli strumenti utilizzati durante le lezioni sono stati i seguenti: libro di testo, lavagna, L.I.M., testi forniti dall’insegnante, video. 6. APPROFONDIMENTI/ATTIVITA’ SPECIFICHE Visita alla mostra “Renoir” alla GAM di Torino nel mese di gennaio. 7. VERIFICHE Sono state effettuate nel trimestre due verifiche scritte ed una verifica orale; nel pentamestre tre verifiche scritte e due orali. Una delle verifiche scritte è stata simulazione di terza prova. Torino, 15/05/2014 Il docente Laura Scarcia LICEO SCIENTIFICO “GOBETTI-SEGRE’ ” - TORINO 71 ANNO SCOLASTICO 2013-2014 CLASSE 5^F INGLESE - PROF.SSA CADDIA RELAZIONE FINALE PRESENTAZIONE DELLA CLASSE E RISULTATI FINALI La classe 5^F è composta da 18 allievi, tutti provenienti dalla 4^F dello scorso anno. Educati e corretti nei rapporti con l’insegnante i ragazzi hanno seguito il corso di Inglese con alterno impegno e interesse. Gli studenti hanno completato un percorso di apprendimento, iniziato nel biennio, che li ha portati a sviluppare gli strumenti necessari all’espressione e allo sviluppo della capacità critica di analisi dei contenuti. Non sempre disponibili a svolgere le attività di approfondimento extrascolastico, gli allievi hanno talvolta deluso le aspettative in merito ad una maggiore rielaborazione degli argomenti trattati. In linea di massima tutti hanno raggiunto un livello soddisfacente nella conoscenza dei contenuti trattati. Alcuni ragazzi con qualche difficoltà iniziale sono riusciti, grazie ad un maggiore impegno, a colmare le incertezze nella materia, raggiungendo a fine anno scolastico una preparazione almeno sufficiente. Un gruppo intermedio, se pur a volte con un impegno non continuativo, ha raggiunto un discreto livello di conoscenza della materia e di abilità nell’espressione. Infine una terza fascia, composta da pochi studenti, si è impegnata in maniera costante nel corso degli anni e ha raggiunto un buon livello di competenza. Il programma preventivato all’inizio dell’anno scolastico è stato rispettato in tutti i suoi punti, sono stati aggiunti degli argomenti su richiesta della classe. METODOLOGIA Nel corso del triennio si è cercato il più possibile di coinvolgere gli studenti in un lavoro di elaborazione personale, sollecitando in loro l’interesse per le tematiche del mondo contemporaneo, nella prospettiva della comprensione interculturale. Unitamente all’approfondimento della Lingua Inglese, il corso nel triennio è stato incentrato sullo studio della Letteratura e della Storia, avendo come obiettivo finale anche lo sviluppo delle capacità critiche e delle facoltà di analisi. In linea con la programmazione iniziata in terza, si è lavorato allo sviluppo degli strumenti metodologici, all’acquisizione e all’elaborazione personale dei contenuti, si è inoltre cercato di sollecitare l’interesse dei ragazzi per i problemi del mondo contemporaneo nella prospettiva della comprensione interculturale. Obiettivo della materia è stato anche il miglioramento della qualità espressiva, sia nella produzione scritta che nell'esposizione orale, anche attraverso un valido e significativo lavoro testuale. Si è lavorato allo sviluppo delle capacità di sintesi finalizzato alla trattazione di argomenti a carattere letterario/storico/generale, all’acquisizione di una terminologia adatta alla discussione di argomenti specifici e all’inserimento delle tematiche di studio in un’ottica pluridisciplinare. I ragazzi sono stati incoraggiati ad intervenire in L2 e ad esprimere il proprio giudizio sui testi oltre che a comparare autori diversi e diversi generi letterari. Il programma ha proposto una scelta di autori Inglesi e Americani dell’800 e del 900 con l’inquadramento del periodo storico e sociale. Si è cercato il più possibile di seguire il programma dei colleghi di altre materie per fornire una visione più ampia degli argomenti trattati. Nel corso dell’anno sono stati svolti dei moduli di riflessione sulle strutture/funzioni della L2, con la revisione/approfondimento di argomenti grammaticali già trattati nel corso degli anni precedenti. Detti moduli erano incentrati sullo sviluppo delle 4 abilità (Listening-Speaking-Reading-Writing) e hanno coinvolto gli studenti in interventi di carattere generale/personale. La L2 è stata impiegata il più possibile in tutte le attività proposte, sia di verifica (scritta e orale) che nelle spiegazioni e interventi degli studenti. PAG 1 DI 2 72 Obiettivi principali perseguiti: Sapere analizzare ed interpretare i testi in prospettiva storica, letteraria, artistica. Saper operare confronti fra autori ed opere diverse, motivandoli in modo coerente. Saper utilizzare diversi linguaggi di comunicazione. Possedere solide conoscenze. Consolidare i processi logici rigorosi di analisi e di sintesi. Utilizzare un valido metodo di studio Esprimere opinioni personali. MATERIALE DIDATTICO: il Libro di testo - CD - Laboratorio linguistico - DVD - registratore lavagna - fotocopie - riferimento ad altri testi - Readers - Lavagna Interattiva Multimediale - Internet TIPOLOGIA DELLE VERIFICHE SCRITTE/ORALI: Verifiche di Letteratura a domanda aperta secondo la tipologia B dell’esame di Stato- Composizione di brani - Riassunto di Testi - Trattazione di argomenti storico/letterari- analisi di testi- Simulazioni della terza prova dell’esame di stato. TORINO, 15 MAGGIO 2014 Prof.ssa Caddia 73 LICEO SCIENTIFICO STATALE "P. GOBETTI-SEGRE’" Anno scolastico 2013/2014 Classe 5^F Insegnante: Antonella Cuppari Materia: MATEMATICA e FISICA RELAZIONE FINALE Ho conosciuto la classe solo all’inizio di questo anno scolastico. La situazione in cui ci siamo trovati non è stata facile da gestire, sia a causa dell’inevitabile periodo di adattamento reciproco per impostare un metodo di lavoro efficace sia, soprattutto, per la necessità di recuperare molte parti di programma lasciate indietro negli anni passati. La 5^ F è una classe non troppo numerosa formata da studenti gradevoli e generalmente collaborativi, seppur un po’ infantili e non sempre determinati nello studio. Il comportamento e la partecipazione in classe alle mie ore di lezione sono stati generalmente positivi così come la disponibilità al cambiamento di insegnante e di metodo, che non è risultato certo facile in quinta, benché da molti di loro auspicato. Anche a causa dei continui cambiamenti di insegnante, la preparazione di base era lacunosa così come era scarsa l’abitudine al sistematico lavoro di consolidamento e esercizio e casa; è stato necessario lavorare molto in classe al fine di recuperare, almeno parzialmente, i contenuti non svolti e far acquisire un metodo di studio un po’ più autonomo ed efficace che consentisse agli studenti di adeguarsi alle più alte richieste dell’anno e di affrontare l’esame di stato con cognizione di causa. Molte sono state le ore anche extracurricolari dedicate all’esercizio e alla revisione del programma degli anni precedenti e totale è stata la mia disponibilità a supportare la classe nel percorso di recupero. Per tutto l’anno ho anche invitato la classe a frequentare gli sportelli di matematica e fisica che il Dipartimento ha organizzato, ma solo alcune persone hanno sfruttato talvolta questa opportunità. Devo ammettere che, pur con livelli diversi di impegno e capacità, comunque tutti si sono lasciati aiutare e si sono dati da fare anche se, i numerosi impegni collaterali hanno ripetutamente spezzato il ritmo di lavoro e hanno solo in parte permesso agli studenti di dedicarsi al recupero con la dedizione che sarebbe stata necessaria. Certo è che accanto a studenti che, pur partendo con lacune evidenti, hanno ben sostenuto un percorso di recupero e hanno raggiunto una preparazione adeguata, un profitto discreto o buono e una certa sicurezza e autonomia di lavoro, altri raggiungono la stretta sufficienza mediando con l’orale e altri ancora hanno evidenziato gravi difficoltà e risultano davvero poco equipaggiati per sostenere le prove d’esame, nonostante le numerosissime possibilità di recupero a loro offerte. Il programma sia di matematica che di fisica dell’anno è stato un po’ tagliato in alcune parti teoriche ma comunque portato a termine nel suo insieme e concluso in anticipo per permettere un adeguato ripasso e un periodo di allenamento mirato alla prova d’esame. E’ stato possibile in fisica anche dedicare del tempo alla trattazione di argomenti suggeriti da alcuni studenti. 74 Oltre alla simulazione di II prova che verrà svolta il 22 maggio e avrà la durata di cinque ore, nel corso dell’anno sono state svolte numerose prove scritte di matematica di durata di tre/quattro ore per abituare gli studenti a restare concentrati a lungo e a organizzare il proprio lavoro con tempi lunghi a disposizione. Torino, 15 maggio 2014 75 CLASSE 5^ F DOCENTE: Ilaria Palaia MATERIA: Scienze RELAZIONE FINALE La classe ha evidenziato, nel corso del triennio, un andamento discontinuo relativamente all’attenzione durante l’attività didattica svolta in classe, alternando momenti di curiosità, interesse, partecipazione attiva, a momenti passivi e di scarsa attenzione. Soddisfacente è stata l’attività svolta in laboratorio nella prima parte dell’anno, in cui sono state effettuate esercitazioni di studio di campioni di roccia. Rispetto al profitto, tutti gli allievi hanno raggiunto gli obiettivi minimi, solo un piccolo numero ha raggiunto livelli molto buoni di conoscenza e comprensione, grazie all’impegno costante e serio dimostrato durante tutto l’anno scolastico. Nel secondo pentamestre una buona parte degli studenti ha partecipato alla gita d’istruzione (Isola d’Elba), durante la quale sono stati approfonditi argomenti relativi al programma di scienze di questo anno scolastico ed è stata svolta attività in campo relativamente alla mineralogia. Gli obiettivi prefissati all’inizio dell’anno scolastico sono stati quasi del tutto raggiunti, anche se una serie di interruzioni dell’attività didattica e le poche ore disponibili ha impedito un approfondimento degli argomenti trattati. 76 CLASSE VF a.s. 2013-2014 Relazione dell’insegnante Pietro Cresto-Dina Storia ed Educazione alla cittadinanza Prospetto sintetico degli obiettivi perseguiti: COMPETENZE E CAPACITA’ 1. Conoscenza e utilizzo consapevole del 4. Individuazione dei diversi ordini del lessico e dei concetti fondamentali della discorso storico: sociale, economico, disciplina politico, ideologico e culturale 2. Individuazione dei nodi fondamentali 5. Sviluppo delle capacità di valutazione della storia del Novecento e di critica nei confronti del mondo storico-sociale 3. Valutazione delle capacità argomentative e di sintesi 6. Capacità di effettuare collegamenti interdisciplinari Metodologie didattiche Le lezioni si sono svolte per lo più nella forma di lezioni frontali, ma sono stati utilizzati anche strumenti di tipo multimediale e materiali video. I contenuti sono stati presentati in modo da dare la massima evidenza agli snodi fondamentali della storia del Novecento, privilegiando sempre l’individuazione delle strutture di lungo periodo rispetto alla dimensione evenemenziale. Modalità e strumenti utilizzati per la verifica e la valutazione Le verifiche sono state prevalentemente di tipo orale e sono state effettuate a conclusione delle diverse unità di svolgimento del programma. Sono state effettuate inoltre alcune verifiche scritte secondo la tipologia B della terza prova d’esame. Esiti didattici La classe ha manifestato un certo interesse nei confronti della materia, giungendo tuttavia soltanto a tratti a realizzare un’apprezzabile partecipazione alle discussioni in classe. Benché l’impegno nello studio non sia stato per tutti gli alunni all’altezza delle aspettative dell’insegnante, una diffusa consapevolezza delle implicazioni del discorso storiografico può essere registrata quale esito positivo del lavoro svolto. 77 CLASSE VF a.s. 2013-2014 Relazione dell’insegnante Pietro Cresto-Dina Filosofia Prospetto sintetico degli obiettivi perseguiti: COMPETENZE E CAPACITA’ 1. Conoscenza e utilizzo consapevole del 4. Individuazione dei diversi ambiti del lessico e dei concetti fondamentali della discorso filosofico: epistemologico, disciplina etico, metafisico, estetico ecc. 2. Individuazione dei percorsi principali 5. Comprensione del potenziale critico della filosofia tra Otto- e Novecento della filosofia nei confronti delle ideologie dominanti 3. Valutazione delle capacità logicoargomentative e di sintesi 6. Capacità di effettuare collegamenti interdisciplinari Metodologie didattiche Le lezioni si sono svolte per lo più nella forma di lezioni frontali, ma è stata sempre sollecitata anche la discussione in classe, cercando di evidenziare ogni volta la dimensione problematica dalla quale scaturiscono i percorsi della filosofia. La lettura di testi di approfondimento è stata svolta in due tempi: prima sotto forma di lettura individuale da parte degli alunni, poi attraverso la presentazione in classe e il commento del testo sotto la guida dell’insegnante. Modalità e strumenti utilizzati per la verifica e la valutazione Le verifiche sono state prevalentemente di tipo orale e sono state effettuate a conclusione delle diverse unità di svolgimento del programma. Sono state effettuate inoltre alcune verifiche scritte secondo la tipologia B della terza prova d’esame. Esiti didattici Gli alunni, pur avendo mostrato già nel corso del precedente anno scolastico una certa disponibilità al dialogo educativo, hanno avuto qualche difficoltà nell’adattarsi a metodologie didattiche basate sulla problematizzazione e sulla continua messa in discussione delle idee filosofiche. Per questa ragione, se si escludono alcune eccezioni, l’approccio ai problemi sollevati dai vari autori è rimasto un po’ confinato a una dimensione prevalentemente “scolastica”. 78 CLASSE VF A.S. 2013-14 RELAZIONE FINALE DI ED. FISICA PROF.GARBARINO COSTANTINO La classe quinta F ha partecipato con interesse e impegno alle attività proposte in questo anno e nel triennio in generale, il loro atteggiamento è sempre stato corretto e collaborativo. I risultati ottenuti sono soddisfacenti nelle attività individuali, con alcune eccellenze. Nelle attività di squadra, negli sport con la palla, i risultati ottenuti sono un pò inferiori. Alcuni ragazzi hanno fatto parte delle rappresentative di istituto dei Giochi Sportivi Studenteschi negli anni passati, in questo anno molte attività non si sono svolte a causa dei tagli alle attività sportive. La gita della classe ha avuto anche caratteristiche sportive, trekking e percorsi in mountain bike, e tutti i ragazzi hanno risposto molto positivamente. TORINO 15-5-2014 79 Relazione finale di Religione Classe 5 F Anno scolastico 2013-14 Liceo scientifico P. Gobetti Torino La classe 5F è formata da allievi abbastanza disponibili, aperti al dialogo fra loro e con l’insegnante. La relazione fiduciaria ha permesso nel corso dell’anno di confrontare talvolta opinioni anche personali in un clima sereno e stimolante. L’impegno è stato costante durante tutto il corso dell’anno a coronamento di un percorso che nei 5 anni di liceo ha visto una partecipazione ed un interesse positivi. Il lavoro di approfondimento e di discussione in classe si è rivelato adeguato alle caratteristiche del gruppo classe e stimolante. L’utilizzo del laboratorio multimediale durante il corso dei 5 anni ha giovato allo sviluppo del programma perché ha consentito di avvicinare gli studenti al metodo della ricerca fornendo l’opportunità di accesso a siti e testi e l’utilizzo di modalità di presentazione dei risultati della ricerca. Il profilo della preparazione degli allievi risulta buono. Torino 8 maggio 2014 Giuseppe Cocco 80 17.0 PROGRAMMA ANALITICO DELLE MATERIE: 81 Anno scolastico 2013-2014 Classe: V F Insegnante: Barbara MARIATTI Materie d’insegnamento: italiano, latino PROGRAMMA SVOLTO di ITALIANO Testi in adozione: G. Baldi, S. Giusso, M. Razetti, G. Zaccaria, La letteratura, Paravia, 2007, volume 4 L’età napoleonica e il Romanticismo; volume 5 La Scapigliatura, il Verismo e il Decadentismo; volume 6 Il primo Novecento e il periodo tra le due guerre; volume 7 Dal dopoguerra ai giorni nostri; Guida alla scrittura a cura di Silvia Giusso. Dante Alighieri, La Divina Commedia, edizione integrale a cura di S. Jacomuzzi, SEI, 2006. ARGOMENTI SVOLTI FINO AL 15 MAGGIO Dante, Paradiso, Canti I, II (vv. 1-45), III, IV, VI, VIII, XI, XII, XV, XVII, XX, XXII (vv. 100154), XXVII (vv. 1-66), XXX, XXXIII. Il Romanticismo e la letteratura fantastica. Giacomo Leopardi: la vita (lettura di alcune lettere significative ai familiari e agli amici) e le opere (lo Zibaldone, i Canti, le Operette morali). Due autori “scandalosi”: Charles Baudelaire, I fiori del male; Gustave Flaubert, Madame Bovary. Bohème francese e Scapigliatura italiana: un’avanguardia mancata. Testi di E. Praga, A. Boito, I. U. Tarchetti, C. Boito. Il romanzo in Europa. Sviluppo del romanzo in Francia dopo Flaubert: il naturalismo di E. Zola. Il verismo in Italia: Luigi Capuana e Federico De Roberto. Giovanni Verga: vita ed opere. La poetica dell’impersonalità e la tecnica narrativa. Confronto con il naturalismo di Zola. Il ciclo di Vinti. Testi da Eva, Vita dei campi, I Malavoglia, Novelle rusticane, Mastro-don Gesualdo. Giosuè Carducci: vita, opere, poetica. Testi da Rime Nuove e Odi barbare. Il romanzo russo: F. Dostoievskij e Lev Tolstoj. La condizione femminile nella letteratura europea: da Madame Bovary ad Anna Karenina a Nora in Casa di bambola di H. Ibsen. La situazione italiana: Tristi amori di G. Giacosa e Una donna di Sibilla Aleramo. La poesia simbolista dopo Baudelaire: P. Verlaine, A. Rimbaud, S. Mallarmé. 82 Il Decadentismo: temi e miti. Estetismo, vitalismo, superomismo. Elementi di continuità con il Romanticismo e legami con Naturalismo e Positivismo. La crisi del ruolo dell’intellettuale. Il romanzo decadente: J. K. Huysmans. Il decadentismo in Italia: A. Fogazzaro e G. Deledda. Gabriele D’Annunzio: la vita fra estetismo, vitalismo e superomismo. L’opera e la poetica. La lettura di Nietzsche. Il periodo “notturno”. Testi da Il piacere, Le vergini delle rocce, La figlia di Iorio, Alcyone, Notturno. Giovanni Pascoli: la vita e la visione del mondo. Il tema del “nido” e la poetica del Fanciullino. L’ideologia politica. Elementi del Decadentismo. Soluzioni formali. Testi da Il fanciullino, Myricae, Poemetti, Canti di Castelvecchio, Poemi conviviali. Le avanguardie in Italia: gruppi, programmi, manifesti. I futuristi. Le avanguardie in Europa e il surrealismo. I crepuscolari: tematiche e modelli. Testi di S. Corazzini, G. Gozzano, M. Moretti. L’esperienza della rivista fiorentina “La Voce”. Italo Svevo: la vita e l’interesse per la letteratura. La formazione culturale mitteleuropea; l’incontro con la psicoanalisi. Analogie e differenze fra il monologo di Zeno e il “flusso di coscienza” nell’Ulisse di Joyce. La figura dell’inetto nei romanzi di Svevo. Testi da Una vita, Senilità, La coscienza di Zeno (lettura integrale). Luigi Pirandello: la vita e l’opera. La visione del mondo e la poetica. L’esperienza del teatro e del metateatro. Testi da L’umorismo, Novelle per un anno, Il fu Mattia Pascal (lettura integrale), Uno, nessuno e centomila, Il giuoco delle parti, Sei personaggi in cerca d’autore. L’ultima produzione teatrale (I Giganti della Montagna). La nuova narrativa straniera del primo Novecento: Marcel Proust, J. Joyce e Franz Kafka. Umberto Saba: vita, opere e poetica. Tematiche e soluzioni formali. Testi dal Canzoniere. Giuseppe Ungaretti: vita, opere e poetica. L’uso dell’analogia. I mutamenti formali e tematici fra la prima e la seconda raccolta. L’ultima produzione. Testi da L’Allegria, Sentimento del tempo, Il dolore. La poesia ermetica: S. Quasimodo. Eugenio Montale: vita, opera, poetica. Tematiche e soluzioni formali. Il “secondo” Montale: la poetica degli oggetti e la donna salvifica. Testi da Ossi di seppia, Le occasioni, La bufera e altro, Satura. ARGOMENTI SVOLTI DOPO IL 15 MAGGIO La letteratura e l’impegno politico: A. Gramsci. La critica sociale di P.P. Pasolini. Il conflitto fra l’artista e la borghesia: A. Moravia e C. E. Gadda (la visione del mondo e lo sperimentalismo linguistico). La narrativa piemontese del secondo dopoguerra: la realtà contadina, l’esperienza della guerra, la Resistenza. Autori: Beppe Fenoglio, Cesare Pavese, Primo Levi. Italo Calvino: vita e opera. L’evoluzione della poetica: dal neorealismo al fantastico allo strutturalismo. Testi da Il barone rampante, La giornata di uno scrutatore, Le cosmicomiche, Se una notte d’inverno un viaggiatore (lettura integrale de Le Cosmicomiche o de Le città invisibili). 83 La narrativa di Elsa Morante. La classe ha inoltre partecipato all’attività All’opera ragazzi! del teatro Regio sull’opera Il flauto magico di Mozart (lezione preparatoria e prove in teatro; rappresentazione). TESTI Il Romanticismo e la letteratura fantastica. Testi da: Novalis, Primo Inno alla Notte; Hoffmann, L’uomo della sabbia; Coleridge, La ballata del vecchio marinaio; J. Keats, La Belle Dame sans merci; M. Shelley, Frankenstein; E. A. Poe, La rovina della casa degli Usher; H. Melville, Moby Dick. Giacomo Leopardi Dallo Zibaldone: La teoria del piacere, riflessioni sull’infinito, l’indefinito e il ricordo. Le scelte poetiche. Lettura e commento, con rimandi allo Zibaldone e alle Lettere, de L’infinito e de La sera del dì di festa. Le canzoni: temi e metrica. Lettura e commento di Ad Angelo Mai e dell’Ultimo canto di Saffo. Le Operette morali: temi e forma del testo. Lettura del Dialogo della natura e di un Islandese e del Dialogo di un folletto e di uno gnomo. La riflessione di Leopardi sulla morte: Il cantico del Gallo silvestre e il Dialogo di Tristano ed un amico. Il soggiorno pisano. I grandi idilli: temi e stile. Lettura e commento di A Silvia, Le ricordanze, La quiete dopo la tempesta, Il sabato del villaggio. Gli ultimi idilli. Da Recanati a Firenze: Il canto notturno di un pastore errante dell’Asia e Il passero solitario. L’ultimo periodo della vita di Leopardi: il soggiorno a Firenze, l’amore per Fanny Targioni Tozzetti e il ciclo di Aspasia: A se stesso. La riflessione di Leopardi sul dolore e sulla “social catena”: La ginestra. Charles Baudelaire, da I fiori del male: Corrispondenze, L’albatro, Moesta et errabunda, Spleen, Paesaggio, Il cigno, Il viaggio. Gustave Flaubert, da Madame Bovary, I, capp. VI-VII (I sogni romantici di Emma). L’Italia post-unitaria: la Scapigliatura e la crisi dell’intellettuale. Scapigliatura italiana e bohème francese; Arrigo Boito, Dualismo; Emilio Praga, Preludio; Iginio Ugo Tarchetti, da Fosca (l’attrazione per la morte); Camillo Boito, Senso. Il romanzo europeo nell’Ottocento: passi da opere di Emile Zola (dal Romanzo sperimentale); Fedor Dostojevskij (da Delitto e castigo); Lev Tolstoj (da Anna Karenina). La figura femminile nel romanzo dell’ ‘800: Giuseppe Giacosa (da Tristi amori); Ibsen (da Casa di bambola); Sibilla Aleramo (da Una donna). Il verismo: Capuana (recensione a Verga) e De Roberto, dai Vicerè, I, IX (politica, interesse di casta e decadenza biologica della stirpe). Giovanni Verga Prefazioni a Eva e a L’amante di Gramigna Lettere a Capuana, Cameroni, Torraca, Rod Da Vita dei campi: Rosso Malpelo, Fantasticheria, La lupa. Il ciclo dei Vinti: dai Malavoglia: l’irruzione della storia nel mondo arcaico dei Malavoglia, la comunità del villaggio alla morte di Bastianazzo, lo scontro fra padron ‘Ntoni e ‘Ntoni, la conclusione del romanzo. Da Novelle rusticane: La roba Da Mastro don Gesualdo: attivismo e tensione; Diodata e l’emergere dei valori positivi; la morte di Gesualdo. 84 Giosuè Carducci Da Rime nuove: Il comune rustico, San Martino, Fantasia; Da Odi barbare: Nella piazza di San Petronio, Alla stazione in un mattino d’autunno, Nevicata. La poesia simbolista: A. Rimbaud, Il battello ebbro, Vocali; P.Verlaine, Arte poetica, Languore; S. Mallarmé, Brezza marina, Un colpo di dadi non abolirà mai il caso. Il romanzo decadente in Europa: Huysmans, da Controcorrente; il romanzo decadente in Italia: A. Fogazzaro, da Malombra, L’Orrido; G. Deledda, da Elias Portolu, cap. III . Gabriele D’Annunzio da Il Piacere, libro III, cap. II e cap. III; da Le vergini delle rocce, libro I; da La figlia di Iorio, atto II scene VII-VIII (il parricidio di Aligi); da Elettra, Ferrara; da Alcyone: Lungo l’Affrico, La sera fiesolana, La tenzone, Stabat nuda Aestas, La pioggia nel pineto, Meriggio, Il vento scrive, Nella belletta, I pastori; dal Notturno: dalla I Offerta. Giovanni Pascoli Lettura e commento di parti significative del Fanciullino da Myricae: I puffini dell’Adriatico, Arano, X Agosto, Dall’argine, L’assiuolo, Novembre; dai Poemetti: Il vischio, Digitale purpurea, L’aquilone, Italy, La vertigine; dai Canti di Castelvecchio, Il gelsomino notturno; dai Poemi conviviali: Alexandros. Le avanguardie: il futurismo e Marinetti. Manifesto del futurismo, Manifesto tecnico della letteratura futurista, Bombardamento di Adrianopoli. Le avanguardie in Europa: V. Majakovskij, La guerra è dichiarata; T. Tzara, Manifesto del Dadaismo; A. Breton, Manifesto del Surrealismo. I crepuscolari: Corazzini, Desolazione del povero poeta sentimentale; Moretti, A Cesena; Palazzeschi, E lasciatemi divertire. Guido Gozzano: dai Colloqui, La signorina Felicita, Totò Merumeni, Invernale. La lirica della “Voce”: Rebora, da Poesie sparse, Viatico. Italo Svevo da Una vita, cap. VIII (le ali del gabbiano) da Senilità, dal cap. I (ritratto dell’inetto); dal cap. XII (il male avveniva, non veniva commesso); Conclusione (la “trasfigurazione” di Angiolina); lettura integrale de La coscienza di Zeno. Luigi Pirandello Dall’Umorismo (dalla seconda parte: Essenza, caratteri e materia dell’umorismo) Dalle Novelle per un anno: La trappola, Ciaula scopre la luna, Il treno ha fischiato, C’è qualcuno che ride; lettura integrale de Il fu Mattia Pascal; da Uno, nessuno e centomila, pagina conclusiva (“nessun nome”); da Il giuoco delle parti; da Sei personaggi in cerca d’autore (visione del video della rappresentazione della Compagnia dei Giovani). La nuova narrativa straniera del primo Novecento: Marcel Proust, da Alla ricerca del tempo perduto. Dalla parte di Swann (le intermittenze del cuore); J. Joyce, da Ulisse, XVIII (il monologo di Molly Bloom); F. Kafka, da Lettera al padre, da La metamorfosi e da Il processo (capp. I, II, X). L’ermetismo: S. Quasimodo, Ed è subito sera, Vento a Tindari, Alle fronde dei salici. Umberto Saba Dal Canzoniere: A mia moglie, Trieste, La capra, Città vecchia, Mia figlia, Goal, Amai, Ulisse. 85 Giuseppe Ungaretti Da L’Allegria: Noia, In memoria, Il porto sepolto, Veglia, I fiumi, San Martino del Carso, Commiato, Mattina, Soldati, Girovago, Natale; da Sentimento del tempo: L’isola, Di luglio; da Il dolore: Tutto ho perduto, Non gridate più. Eugenio Montale Da Ossi di seppia: I limoni, Non chiederci la parola, Meriggiare pallido e assorto, Spesso il male di vivere ho incontrato, Gloria del disteso mezzogiorno, Cigola la carrucola del pozzo, Forse un mattino andando in un’aria di vetro. Da Le Occasioni: Dora Markus, Non recidere, forbice, quel volto, La casa dei doganieri. Da La bufera e altro: La primavera hitleriana, L’anguilla, Piccolo testamento. Da Satura: Xenia 1, La storia. Alberto Moravia, da Gli indifferenti, cap. III; da Agostino (la scoperta della realtà sociale). Carlo Emilio Gadda, da La cognizione del dolore, cap. VI (i borghesi al ristorante). Beppe Fenoglio, da Il partigiano Johnny (Il settore sbagliato della parte giusta). Cesare Pavese, pagine da Il mestiere di vivere; da Lavorare stanca, I mari del Sud; da Verrà la morte e avrà i tuoi occhi, Verrà la morte e avrà i tuoi occhi; da La casa in collina, cap. XXIII; da La luna e i falò, cap. I. Primo Levi, da Se questo è un uomo, cap. II; da Il sistema periodico, Zolfo Elsa Morante, da La storia (la scoperta infantile del mondo). A. Gramsci, da Quaderni del carcere (il carattere non nazional-popolare della letteratura italiana) P. P. Pasolini, da Scritti corsari (rimpianto del mondo contadino e omologazione contemporanea). Italo Calvino, da Il sentiero dei nidi di ragno, capp, IV e VI; da Il barone rampante, capp. VIII e IX, da La giornata di uno scrutatore, capp. VIII e IX; da Le cosmicomiche, Tutto in un punto; da Se una notte d’inverno un viaggiatore, cap. I, lettura integrale de Le cosmicomiche o de Le città invisibili. Romanzi / Raccolte di racconti in lettura integrale: A scelta due testi fra: G. Flaubert, Madame Bovary; Ch. Baudelaire, I fiori del male; H. Ibsen, Casa di bambola; F. Dostoevskij, Delitto e castigo; C. Boito, Senso e altre storielle vane; I. U. Tarchetti, Fosca; G. Verga, I Malavoglia. I. Svevo, La coscienza di Zeno L. Pirandello, Il fu Mattia Pascal A scelta un testo fra: C. Pavese, La luna e i falò; P. Levi, Il sistema periodico; E. Morante, L’isola di Arturo. A scelta: I. Calvino, Le città invisibili o Le cosmicomiche Torino, 15 maggio 2014 Barbara Mariatti _________________________ Gli allievi _______________________________ 86 Anno scolastico 2013-2014 Classe: V F Insegnante: Barbara MARIATTI Materie d’insegnamento: italiano, latino PROGRAMMA SVOLTO di LATINO Testo in adozione: Giovanna Garbarino, Opera, Paravia 2007, vol. 3 Dalla prima età imperiale ai regni romano-barbarici. ARGOMENTI La politica culturale della dinastia giulio-claudia; le letteratura nell’età di Nerone. Il genere della favola: Fedro La storiografia: Velleio Patercolo, Valerio Massimo e Curzio Rufo. Seneca: vita ed opere. Caratteristiche formali. Tematiche filosofiche: il tema del tempo, il saggio (l’inquietudine del saggio, il suo rapporto con gli altri e con le divinità). La vecchiaia, la morte e il suicidio nella riflessione di Seneca. La posizione nei confronti degli schiavi e la condizione degli schiavi a Roma fra la repubblica e l’impero. La struttura dei dialoghi. Le tragedie. La satira menippea. Gli intellettuali e il potere. La poesia nell’età di Nerone: Lucano, Bellum civile e l’evoluzione del genere epico; elementi innovativi del poema. Persio e la poetica della satira. Petronio; la questione del genere letterario “romanzo” e il realismo del Satyricon. L’età flavia e la stabilizzazione del principato. La poesia nell’età dei Flavi. Marziale e l’epigramma; poetica e tecnica compositiva. La prosa nella seconda metà del I secolo d. C. Quintiliano e l’oratoria: l’analisi del rapporto allievo-insegnante e il ruolo della famiglia. Il giudizio sui poeti latini e su Seneca; imitazione ed emulazione. – Percorso tematico sull’educazione a Roma (Terenzio, Cicerone, Quintiliano) Il principato adottivo; la letteratura nell’età di Traiano ed Adriano. Giovenale e la satira: scelte tematiche (la satira dell’indignatio; la scelta del genere satirico, l’ingiustizia a Roma, l’invettiva contro le donne e il tema dell’educazione) e formali. Oratoria ed epistolografia: Plinio il Giovane. I temi delle epistole; il letterato “allineato” e la vita dei ceti elevati a Roma; il carteggio con Traiano e le lettere sui cristiani. Biografia ed erudizione: Svetonio. Tacito: vita ed opere. Agricola e il genere biografico. Germania e il genere etnografico. L’evoluzione della storiografia: concezione e prassi storiografica di Tacito nelle Historiae e negli Annales. I limiti della coscienza storica in Tacito. Dall’apogeo alla crisi dell’impero fra II e III secolo. 87 Apuleio: vita e opere. Il rapporto con la magia e l’erudizione; le fonti. Il significato delle Metamorfosi (La favola di Amore e Psiche). Lo stile. Gli inizi della letteratura cristiana: Atti e Passioni dei martiri (Passio Perpetuae et Felicitatis); l’apologetica, Tertulliano, Minucio Felice (differenze stilistiche). La letteratura nella crisi del III secolo: letteratura pagana e cristiana. Storiografia: Ammiano Marcellino. Gerolamo: la Vulgata. Agostino: vita e opere. Le confessiones. La scelta del genere autobiografico. La riflessione sul tempo. AUTORI Fedro, Fabulae, I, 1, IV, 3 (il lupo e l’agnello, la volpe e l’uva in latino), I, 5 e 26, III, 7, II, 5, IV, 10, Appendix Perottina, 13 (la parte del leone, la volpe e la cicogna, il lupo magro e il cane grasso, Tiberio e lo schiavo zelante, i difetti degli uomini, la novella della vedova e del soldato) in italiano. Seneca De brevitate vitae, I, 1; 2, 1-4; 10, 2-5 (in latino); 12, 1-7 e 13, 1-3 (in italiano) De tranquillitate animi, 2, 6-11 e 13-15 (in italiano) Epistulae ad Lucilium, 1 (in latino); 7, 1-3 (in latino); 12 (in italiano); 24, 17-21 (in latino); 41 (paragr. 1,2, 8 in latino, dal 3 al 7 in italiano); 47 (1-4 e 10-21 in latino; 5-9 in italiano); 49, 2-5 (in latino); 70 (4-5 e 8-9 in latino, 10-16 e 24-25 in italiano. (Approfondimento: il suicidio di Seneca nel racconto di Tacito, in italiano); 104, 13-17 (in italiano) Naturales Quaestiones, Praefatio, 13-17 (in italiano) Apokolokyntosis, 4,2-7,2 (in italiano) Phaedra, vv. 589-684, 698-718 (in italiano) Thyestes, vv. 970-1067 (in italiano) Lucano, Bellum civile, I, vv. 129-157; II, vv. 284-391 (Ritratto di Pompeo e Cesare, Catone e Catone e Marcia, tutti i testi in italiano). Persio, Satirae, I, vv. 1-21, 41-56, 114-125 (in italiano); II (in italiano) Petronio, dal Satyricon, 32-34 (l’ingresso di Trimalchione, in italiano); 37,1-38,5 (presentazione dei padroni di casa, in latino); 94, 1-15 (mimica mors, in italiano); 110,6-112,8 (la matrona di Efeso, in italiano). Marziale, Epigrammata, I, 10; X, 8; X, 43; VIII, 79; XI, 35; III, 77; X, 10; XII, 32; XII, 18; III, 65; I, 15 (tutti i testi in italiano); V, 34 in latino. Quintiliano, Institutio oratoria, I, 1, 1-7 (in italiano); I, 2, 1-2 (in latino); I, 2, 11-13 (in italiano); I, 2, 18-20 (in latino); I, 3, 1-3 e 6-7 (in latino); I, 3, 8-12 e 14-17 (in italiano); II, 2, 4-8 (in latino); II, 9, 1-3 (in latino); X, 1, 85-88, 90, 93-94, 125-131 (in italiano); X, 2, 4-10 (in italiano). Percorso: l’educazione a Roma. Testi da Terenzio, Adelphoe, Il monologo iniziale di Micione (in italiano); Cicerone, Pro Caelio, 17, 39; 17, 41; 18, 42 (dal latino). Testi di Quintiliano (cfr. supra). Giovenale, Satirae, I, vv. 1-87, 141-171; III, 164-222; VI, 231-241, 246-267, 434-456; XIV, 1-58 (tutti i testi dall’italiano) Plinio il Giovane, dalle Epistulae, in italiano: I, 9; I, 15; VI, 16; IX, 6; in latino: IV, 25; VII, 22, X, 96 e 97. Tacito, Agricola, 1; 30,1-31,3; 45,3-46 (tutti i testi in italiano) Germania, 1, 4, 9, 11-12 (in latino); 16, 18-19 (in italiano) Historiae, I, 1; I, 16; IV, 73-74 (tutti i testi in italiano) Annales, I, 1 (in latino); IV, 32-33 (in italiano); XIII, 15-16 (in italiano); XV, 38-39 (in latino); XV, 42-43 (in italiano); XV, 44 (in latino) 88 Apuleio, De Magia, 68-69; 72-73 (in italiano); Metamorfosi, I, 1-3, 11-13 e 18-20 (in italiano); III, 24-26 (in italiano); IV, 28-31 (in italiano); V, 21-23 (in italiano); VI, 20-21 (in latino); XI, 1-2 e 13-15 (in italiano) Tertulliano, Apologeticum, 9, 1-8 e 17, 1-6; 18, 1-4 (infanticidio e aborto; il Dio dei cristiani; in italiano). Passio Perpetuae et Felicitatis, 3, 1-9 dall’italiano; par. 10 dal latino Ammiano Marcellino, Rerum gestarum libri, XIV, 6 e XXV, 3, 15-20 (vizi del Senato e del popolo romano; ultime parole di Giuliano; in italiano) Agostino, Confessiones, I, 1,1 (in latino); I, 12, 19 (in italiano); VIII, 12, 28-29 (in latino); XI, 1621 – 18, 23; 27, 36 (in italiano); Torino, 15 maggio 2014 Barbara Mariatti _________________________ Gli allievi _______________________________ 89 LICEO SCIENTIFICO “P.GOBETTI-SEGRE’ “ TORINO ANNO SCOLASTICO 2013/2014 PROGRAMMA DI LINGUA E LETTERATURA INGLESE CLASSE 5^F PROF.SSA SIVIA CADDIA LIBRI DI TESTO: “ONLY CONNECT... NEW DIRECTIONS” ED. ZANICHELLI VOL. 2 (the 19th Century) “ONLY CONNECT... NEW DIRECTIONS” ED. ZANICHELLI VOL. 3 (From the early Romantic Age to the Present Age) “NEW HEADWAY - UPPER INTERMEDIATE” ED . OXFORD PROGRAMMA SVOLTO AL 15 MAGGIO 2014 TRIMESTRE The Romantic Age : Ripasso (Fotocopia) G. Byron : life, The Byronic hero, Byron’s individualism, The style (D112-113) The Byronic Hero da “Childe Harold’s Pilgrimage” analisi di due estratti: Self-exiled Harold” D115 e 116 (stanza I e stanza XIII) J. Keats (D126-127) Life and works, Keat’s Reputation, the substance of poetry, the role of Imagination, Beauty: the central theme of his poetry, Physical beauty, negative capability ( D126, 127) Negative Capability (from Jackson Bates) pag D 128 Analisi della poesia “Ode on a Grecian Urn” (D129, 130) The novel of manners (D66) Fiction 6 - Flat and round characters - the point of view (D72-73) Jane Austen (D136,137) Lettura di “Pride and Prejudice” in versione Reader Analisi dell’estratto “Mr and Mrs Bennet” (D149,150) The early Victorian age (E4, 5) The Victorian compromise (E14,15) The later years of Queen Victoria’s reign (E7, E8) From “The Victorian frame of mind” : Darwin and the “Social Darwinism”(E18) The Victorian Novel (E20,21) + FOTOCOPIA Types of Novels (E23) Charles Dickens: (E37,38) “Oliver Twist” (E40) , analisi da un estratto: “Oliver wants some more” (E41,42) PENTAMESTRE Robert Louis Stevenson: Life and works, the origins of “The Strange case of Dr Jekyll and Mr Hyde”, Plot, the double nature of the setting, Good and evil, Narrative technique, Influences and interpretations (E96, 97) Analisi dell’estratto: “Jekyll’s experiment” (E102-104) Aestheticism and Decandence (E31, 32) Oscar Wilde (E110, 111) The picture of Dorian Gray (E112) , “The Preface” (E 114) “The Importance of Being Earnest” a new commedy of Manner, the institution of marriage, Irony and Imagination (E124, 125) Lettura e analisi di un estratto: “Mother’s worries” (E125-127) The Edwardian Age (F4, F5) Britain and World War I (F6, F7) The great Depression of the 1930s in the USA (F12) Modernism (F17) Modern Poetry (F19) The War poets (F42-F44) Analisi delle poesie : “The Soldier” R. Brooke (F45) “Dulce et Decorum est” W. Owen (F46) “Parable of the Old Man and the Young” W. Owen (F50) “The Death of the Ball Turret Gunner” R. Jarrell (F51) Pag 1 di 2 90 T.S. Eliot: life and works, the conversion, the impersonality of the artist (F52, F53) “The Waste Land”: the sections, The main themes, the new concept of history, the mythical method, Innovative style devices (F54, F55) Analisi di alcuni estratti da “The Waste Land”: “The Burial of the Dead” (F57,58) “The Fire Sermon” (F59, F60) Analisi delle lines 266 - 291 “The Fire Sermon” (extra libro: fotocopia) The Age of Anxiety and The Stream of Consciousness (F14, F15, F16) The Interior Monologue (F24) Analisi di due estratti da “Ulysses” di Joyce (F25, F26) J. Joyce: (F138, F139) “Dubliners”(F141, F142) Analisi di “Eveline” (F 143- F146) ”Ulysses”: Plot, The relation to Odyssey, the setting, the representation of human nature, the mythical method, a revolutionary prose (F 152, F153) Analisi dell’estratto “The Funeral” (F 154) Samuel Becket (G100) “Waiting for Godot” (G 101, 102) analisi dell’estratto “We’ll come back tomorrow” (G 104- G106) The Theatre of the Absurd - Contemporary Drama (FOTOCOPIA) PROGRAMMA PREVISTO DOPO IL 15 MAGGIO 2014 Ernest Hemingway (F222, F223) “A farewell to Arms” (F224) analisi dell’estratto”Catherine’s death”(F228, F229) American Literature after the war (G26, G27) Jack Kerouac (G130, G131) “On the Road”(G133) Doris Lessing (G48, G49) “The Grass is singing” (G50) LETTURA DI OPERE IN VERSIONE RIDOTTA (READERS): “Pride and Prejudice” , “The Strange Case of Dr Jekyll and Mr Hyde” “Waiting for Godot” (integrale) VISIONE DVD v.o. (film intero o estratti del film) : “Pride and Prejudice” - “The Importance of Being Earnest” - “Oliver Twist” DAL TESTO NEW HEADWAY: UNITA’ 7-11: FUNZIONI - STRUTTURE - ATTIVITA’ PROPOSTE DAL TESTO. TORINO. 12 MAGGIO 2014 L’INSEGNANTE I RAPPRESENTANTI DI CLASSE Prof.ssa Caddia Antoniciello Federico ______________________________ --------------------------------------------------------- Carosso Federico _________________________________ Pag. 2 di 2 91 LICEO SCIENTIFICO STATALE "PIERO GOBETTI” Anno scolastico 2013/2014 Classe 5^ F Insegnante: Antonella Cuppari Programma di matematica Funzioni di una variabile: definizione di funzione reale di variabile reale, classificazione delle funzioni, funzioni pari e dispari, funzioni crescenti e decrescenti, funzioni periodiche, funzioni invertibili, funzione inversa e funzione composta, dominio e codominio di una funzione, insieme di positività e negatività e sua determinazione, ripasso su funzioni elementari: grafici e proprietà. Limiti di una funzione: introduzione intuitiva al concetto di limite, funzioni convergenti e divergenti, teorema del confronto(*), operazioni con i limiti(*), forme indeterminate, calcolo di limiti, limiti notevoli ( lim senx = 1 con dimostrazione, definizione del numero e di Nepero). x x !0 Asintoti: definizione di asintoto di una funzione, asintoti orizzontali, verticali, obliqui e loro determinazione (*). Funzioni continue: definizione di funzione continua in un punto e in un intervallo, esempi, punti di discontinuità e loro determinazione, teorema di Weierstrass(*), di esistenza degli zeri(*), dei valori intermedi(*). Derivate: rapporto incrementale di una funzione e suo significato geometrico, definizione di derivata di una funzione in un punto, interpretazione geometrica della derivata, determinazione delle derivate delle principali funzioni elementari, equazione della retta tangente e della normale in un punto ad una curva, teorema sulla continuità delle funzioni derivabili in un punto, esempi di funzioni continue ma non derivabili, flessi a tangente verticale, punti angolosi, cuspidi, applicazione alla cinematica e cenni ad altre applicazioni alla fisica, derivate delle funzioni fondamentali, teoremi sulle operazioni con le derivate(*): derivata della somma/differenza/prodotto/quoziente di funzioni, derivazione delle funzioni composte, calcolo di derivate. Massimi e minimi: funzioni crescenti e decrescenti in un punto e in un intervallo, massimi e minimi assoluti e relativi, teorema sulla condizione necessaria per i punti di massimo e minimo relativi di una funzione derivabile, flessi a tangente orizzontale, metodo per la ricerca dei massimi e minimi relativi e dei flessi a tangente orizzontale mediante lo studio del segno della derivata prima, problemi di massimo e minimo. 92 Teoremi sulle funzioni derivabili: teoremi di Rolle, di Lagrange, di Cauchy(*), di De L'Hopital(*), loro applicazione, conseguenze del teorema di Lagrange: legame tra segno della derivata e andamento della funzione, relazione tra funzioni con la stessa derivata, funzione con derivata nulla. Concavità e convessità: derivata seconda di una funzione, ricerca dei punti di flesso a tangente obliqua, metodo delle derivate successive per lo studio dei massimi, dei minimi e dei flessi di una funzione. Studio di funzione: schema generale per lo studio di una funzione, studio di funzioni algebriche, razionali, intere e fratte, irrazionali, trigonometriche, logaritmiche, esponenziali e di funzioni con alcuni termini in valore assoluto, grafico di una funzione. Calcolo integrale: funzioni primitive, definizione di integrale indefinito e sue proprietà, integrali immediati, integrazione mediante trasformazione della funzione integranda, integrazione di funzioni razionali fratte (con denominatore di II grado), integrazione per parti (*) e per sostituzione (casi semplici), definizione di integrale definito e suo significato geometrico, funzione integrale e sue proprietà, teorema fondamentale del calcolo integrale, calcolo dell'integrale definito, teorema della media e suo significato geometrico, valor medio di una funzione, calcolo di aree e di volumi di solidi di rotazione. Calcolo combinatorio: definizione di fattoriale di un numero, coefficienti binomiali, permutazioni, disposizioni, combinazioni semplici e con ripetizione. Risoluzione di esercizi di vario tipo su tutto il programma svolto, con particolare attenzione a problemi che richiedono una visione globale della materia e una padronanza dei concetti e delle tecniche acquisite nei vari anni. I teoremi citati sono da intendersi con dimostrazione ad eccezione di quelli contrassegnati con l’asterisco (*). Torino, 15 maggio 2014 L' insegnante: I rappresentanti di classe: Federico Antoniciello Federico Carosso 93 LICEO SCIENTIFICO STATALE "PIERO GOBETTI-SEGRE’” Anno scolastico 2013/2014 Classe 5^ F Insegnante: Antonella Cuppari Programma di fisica Le parti in grassetto saranno svolte presumibilmente entro fine anno Elettrostatica: carica elettrica e sua conservazione, isolanti e conduttori, elettrizzazione per strofinio e per contatto, elettroscopio, induzione elettrostatica, elettrizzazione per induzione, elettroforo di Volta, polarizzazione dei dielettrici, densità superficiale di carica, forza elettrostatica e sue proprietà, legge di Coulomb, costante dielettrica relativa e assoluta, concetto e definizione di campo elettrostatico, il vettore campo elettrico, rappresentazione del campo elettrico mediante linee di campo, sovrapposizione di campi elettrici, determinazione del campo generato da una carica puntiforme, campo di una distribuzione piana di cariche e di un condensatore, cenni al concetto di energia potenziale elettrica e di potenziale, cenni alla definizione di potenziale elettrico, differenza di potenziale elettrico, flusso del campo elettrico, teorema di Gauss (dimostrazione nel caso del campo generato da una carica puntiforme). Cariche in moto: movimento spontaneo di cariche, la conduzione nei solidi, portatori di carica nei solidi metallici, corrente elettrica nei conduttori metallici dal punto di vista macroscopico, intensità di corrente, conduttori ohmici e non, curva caratteristica, leggi di Ohm, resistenza elettrica, resistività e sua dipendenza dalla temperatura, applicazione della legge di Ohm ad un circuito chiuso, resistenze in serie e in parallelo e resistenza equivalente, energia e potenza elettrica, effetto Joule, circuiti puramente resistivi in corrente continua, cenni alla superconduttività, conduzione elettrica nei gas configurazione a bande di: conduttori, isolanti e semiconduttori, semiconduttori drogati e portatori maggioritari di carica, giunzione n-p, diodi a giunzione, componenti sensibili alla luce: led, fotoresistenze, fotodiodi. Magnetismo: i magneti e le loro interazioni, campo magnetico B e sua natura vettoriale, rappresentazione del campo magnetico mediante linee di campo, sovrapposizione di campi magnetici, l'esperimento di Oersted, campo magnetico di un filo rettilineo percorso da corrente, legge di Biot Savart, interazione corrente-corrente e legge di Ampère, definizione dell’ampere 94 come unità fondamentale del S.I, permeabilità magnetica, campo magnetico di un solenoide percorso da corrente, flusso del campo magnetico, teorema di Gauss per il magnetismo. Moto di una carica in campo elettrico e magnetico e applicazioni: azione di un campo elettrico su una carica elettrica, azione di un campo magnetico su una carica elettrica, forza di Lorentz, moto di una carica elettrica in un campo magnetico, raggio e periodo dell'orbita, confronto tra moto di una carica in un campo elettrico e in un campo magnetico. Induzione elettromagnetica: esperienze di Faraday sulle correnti indotte, d.d.p. indotta, legge di Faraday-Neumann, legge di Lenz, produzione di tensione alternata con campi magnetici, trasformatore, trasporto di energia elettrica, campo elettrico indotto, campi elettrici e magnetici variabili nel tempo, equazioni di Maxwell (*), genesi di una perturbazione elettromagnetica e di un'onda elettromagnetica, spettro delle onde elettromagnetiche, propagazione delle onde elettromagnetiche, principali proprietà dei diversi tipi di onde elettromagnetiche (onde radio, microonde, raggi infrarossi, luce visibile, raggi ultravioletti, raggi X e raggi γ), esperimenti di Hertz e di Marconi per la rivelazione delle onde elettromagnetiche. Fisica delle particelle: elettronvolt e i suoi multipli, acceleratori di particelle, acceleratori lineari, ciclotrone, spettrografo di massa, isotopi, cenno all’uso degli acceleratori per creare materia, cenni agli attuali ambiti di ricerca sulla fisica delle particelle al CERN, modello standard, leptoni, quark e particelle mediatrici delle forze fondamentali. Fisica nucleare: numero atomico e numero di massa, confronto tra reazioni chimiche e reazioni nucleari, forza nucleare forte, difetto di massa, energia di legame, radioattività naturale e artificiale, decadimenti, legge del decadimento radioattivo, tempo di dimezzamento, reazioni di scissione nucleare. Attività sperimentale: esperimenti di elettrostatica: isolanti e conduttori, elettrizzazione per strofinio e per contatto, uso dell’elettroscopio, induzione elettrostatica, elettrizzazione per induzione, elettroforo di Volta, polarizzazione dei dielettrici, distribuzione della carica su un conduttore, montaggio di circuiti elettrici, utilizzo di amperometri e voltmetri, verifica della I legge di Ohm, studio della curva caratteristica di diversi utilizzatori, esperimenti con led, fotodiodi, fotoresistenze, celle fotovoltaiche, dipendenza della resistenza dalla lunghezza e dalla sezione del filo conduttore, resistenze in serie e in parallelo, verifica sperimentale dell’effetto Joule, esperimenti qualitativi su 95 campi magnetici generati da magneti e da correnti, conduzione elettrica nei gas e raggi catodici, esperimenti qualitativi su correnti indotte, trasformatore. Applicazione del calcolo differenziale e integrale alla fisica: grandezze cinematiche e elettriche. Esercizi di applicazione relativi agli argomenti fondamentali del programma. (*) La trattazione della III e IV equazione di Maxwell è stata svolta, per scelta didattica, in modo descrittivo senza introdurre il concetto di circuitazione e di corrente di spostamento, seguendo l’impostazione dei testi: AA.VV - PROGETTO FISICA – Zanichelli e J.D. Wilson, A.J. Buffa – FISICA - Principato Torino, 15 maggio 2014 L'insegnante: I rappresentanti di classe : Federico Antoniciello Federico Carosso 96 LICEO SCIENTIFICO STATALE “GOBETTI-SEGRE’” – TORINO Anno Scolastico: 2013/2014 PROGRAMMA SVOLTO AL 15/05/2014 PROF. MATERIA CLASSE LIBRO IN ADOZIONE SCARCIA Laura STORIA DELL’ARTE QUINTA SEZ. F INDIRIZZO Sperimentaz. Scienze M. Bona Castellotti “Nella Storia dell’Arte” Electa Scuola vol. 4, vol. 5 L’età dell’ILLUMINISMO: inquadramento storico IL NEOCLASSICISMO: caratteri generali Canova (Dedalo e Icaro, Amore e Psiche, Paolina Borghese come Venere vincitrice, Monumento funebre di Clemente XIV, Monumento funebre di Maria Cristina d’Austria) David: (Il giuramento degli Orazi, La morte di Marat, Napoleone al passo del Gran San Bernardo) Mengs (Il Parnaso); J.A.D. Ingres (La bagnante di Volpiçon, La grande odalisca) L’architettura in Europa dal Neoclassicismo all’età napoleonica: Francia (Boullée e Ledoux), Inghilterra (Adam), Russia (Quarenghi), Italia (Roma: Piazza del Popolo; Milano: il Teatro alla Scala, il Foro Bonaparte; Villa Reale a Monza; Napoli: il Foro Murat; Torino: Chiesa della Gran Madre) Inquietudini preromantiche: Fussli (L’incubo), Blake (L’Onnipotente); Goya (Il parasole, La famiglia di Carlo IV, Le fucilazioni del 3 Maggio 1808 sulla montagna del Principe Pio, le Pitture nere) La cultura artistica romantica: caratteri generali Il Pittoresco e il Sublime: Constable (Il campo di grano), Turner (Luce e colore-la mattina dopo il diluvio, Vapore al largo di Harbour’s Mouth durante una tempesta di neve) Il romanticismo in Germania: Friedrich (Viandante sul mare di nebbia, Le tre età, Mare di ghiaccio, Le bianche scogliere di Rugen) Il romanticismo in Francia: Gericault (Il corazziere ferito che si allontana dal fuoco, La zattera della Medusa, gli Alienati), Delacroix (Il massacro di Scio, la Libertà guida il popolo, Donne di Algeri) Il romanticismo in Italia: Hayez (I profughi di Parga, i Vespri siciliani, il Bacio) Il realismo: inquadramento storico e caratteri generali La scuola di Barbizon (senza analisi di opere) Courbet (Gli Spaccapietre, Un Funerale ad Ornans, Lo Studio dell’artista), Daumier (Il vagone di terza classe), Millet (Il seminatore, Le spigolatrici, L’Angelus) L’architettura in età romantica - l'Eclettismo storicistico: architetture neogotiche, neorinascimentali, neobarocche. Viollet le Duc e J.Ruskin e il restauro architettonico. L’architettura del ferro in Europa e in Italia: Paxton (Il Crystal Palace); Dutert (La Galerie des Machines); Eiffel (La tour Eiffel); Antonelli (La Mole Antonelliana; Mengoni (La Galleria Vittorio Emanuele a Milano) Urbanistica del secondo Ottocento: sventramenti e ricostruzioni - Parigi, Vienna, Barcellona I Macchiaioli: inquadramento storico e caratteri generali Sernesi (Tetti al sole); Fattori (In vedetta, Il campo italiano alla battaglia di Magenta, La rotonda Palmieri, Buoi al carro); Lega (La visita, Il pergolato). Un pre-impressionista: Manet (Colazione sull’erba, Olympia, Il balcone, Ritratto di E. Zola) L'Impressionismo: caratteri generali 97 Monet (Impressione: levar del sole, Donne in giardino, Gare de St. Lazaire, serie de “La Cattedrale di Rouen”, serie de “Le ninfee”) Renoir (La Grenouillère, Ballo al Moulin del la Galette, Colazione dei canottieri, Le bagnanti) Degas (La famiglia Bellelli, La Lezione di ballo, Ballet, La ballerina nello studio del fotografo, L’assenzio, La tinozza) Pissarro (Tetti rossi, Boulevard Montmatre-notte, Boulevard Montmatre-pomeriggio giornata di sole) Sisley (Neve a Lauveciennes, Inondazione a Port-Marly) Il Post-impressionismo: principi fondamentali Il Pointillisme: Seurat (Una domenica pomeriggio all’isola della Grande Jatte, Le modelle, Il circo) P. Signac (Il pino di Bertaud) Toulouse-Lautrec (Ballo al Moulin Rouge o l’addestramento delle nuove arrivate, Jane Avril, Moulin Rouge – La Goulue, Il Salon della Rue des Moulins, In una saletta privata al Rat Mort) Cezanne (La colazione sull’erba, La casa dell’impiccato, Natura morta con tenda e brocca a fiori, Donna con caffettiera, I giocatori di carte, serie de La montagna Sainte-Victoire, I Bagnanti, Le Grandi Bagnanti) Gauguin (La Visione dopo il sermone, Il Cristo giallo, Ta Matete, Da dove veniamo? Chi siamo? Dove andiamo?) Van Gogh (I mangiatori di patate, Ritratto di Pere Tanguy, La camera da letto, Il ponte di Langlois, I girasoli, Notte stellata, La cattedrale di Auvers, Campo di grano con volo di corvi, Gli autoritratti) Il Divisionismo: Segantini (Ave Maria a trasbordo, il trittico della natura: La vita, la natura, la morte), Pellizza da Volpedo (Il Quarto Stato); Previati (Maternità, Le due madri) I presupposti dell’Art Nouveau: W. Morris e la Arts and Crafts Exibition Society L'Art Nouveau: caratteri generali La Secessione viennese: Klimt (Il fregio di Beethoven, Giuditta I, Giuditta II, Il Bacio) L’architettura dell’Art Nouveau: Belgio: Horta (Casa Tassel, La Maison du Peuple); Van de Velde (scrivania, servizio di posate); Francia: Guimard (ingressi alla stazione della metropolitana di Parigi); Olanda: Berlage (la Borsa di Amsterdam); Scozia: Mackintosh (Scuola d’arte di Glasgow); Austria: Wagner (Stazioni della metropolitana viennese, facciate di palazzi viennesi), Olbrich (Il Palazzo della Secessione); Spagna: Gaudì (La Sagrada Familia, Casa Battlò, Casa Milà, Parc Guell) Il Protorazionalismo: Perret (La Casa di Rue Franklin); Howard (a città-giardino); Garnier (la città industriale); Loos (il Raumplan, Villa Muller, la casa di Michaelerplatz); il Deutscher Werkbund e P. Beherens (Fabbrica AEG a Berlino); Gropius (le Officine Fargus) Le Avanguardie figurative: caratteri generali Tra Simbolismo ed Espressionismo – Munch (Bambina malata, Il bacio, Madonna, La danza della vita, Il grido) L’Espressionismo in Francia - I Fauves: Matisse (Lusso, calma e voluttà, La gioia di vivere, Donna con cappello, La tavola imbandita, La Danza, La Musica, Nudo blu III) L‘Espressionismo in Germania - Die Brucke: Kierchner (Scene di strada berlinese) L‘Espressionismo in Austria – Kokoschka (La sposa nel vento); Schiele (L’abbraccio) Il Cubismo: caratteri generali Picasso (Il pasto frugale, La Vita, i Saltimbanchi, le Damoiselles d’Avignon, Ritratto di Ambroise Vollard, Natura morta con sedia impagliata, Tre donne alla fontana, Guernica, la Guerra e la Pace nella cappella del castello di Vallauris) Braque (Case all’Estaque, Piano e mandola) Il Futurismo: caratteri generali Boccioni (La città che sale, Forme uniche della continuità nello spazio, Stati d’animo II – Gli addii, Stati d’animo I – Quelli che vanno ); Balla (Bambina che corre sul balcone, Dinamismo di un cane al guinzaglio) 98 Le architetture di Sant’Elia Il Dadaismo: Duchamp (Fontana, Ruota di bicicletta, L.H.O.O.Q.) Man Ray (Cadeau, Rayograhs, Le Violon d’Ingres) L'Astrattismo: Kandinskij (Primo acquerello astratto, Composizione IV, Composizione VIII, Azzurro di cielo); Mondrian (Serie di alberi, Composizione con rosso, giallo e blu, Broadway Boogie-Woogie) La Pittura metafisica: De Chirico (L’enigma dell’ora, Le Muse inquietanti). PROGRAMMA CHE SI INTENDE SVOLGERE DOPO IL 15/05/2014 Il Surrealismo: Magritte (Il tradimento delle immagini: questa non è una pipa, Golconde), Dalì (Preannuncio della guerra civile, Persistenza della memoria), Mirò (Il Carnevale di Arlecchino) L’architettura del ‘900: Il Razionalismo in architettura: Gropius (Il Bauhaus), Mies van der Rohe (Il Padiglione per l’Esposizione Universale a Barcellona del 1929) Le Corbusier (Villa Savoye a Poissy, Unità d’abitazione a Marsiglia, Cappella di Notre-Dame-du-Haut a Rochamp) L'architettura organica: Wright (Robie Hause, Casa Kaufmann, Il Museo Guggenheim di New York) Action Painting – Pollock (Cathedral) La Pop-Art – Warhol (Green Coca-Cola Bottles, Minestra in scatola Campbell I, serie di serigrafie di Marilyn), Liechtenstein (World fire girl, I Know How You Must Feel, Brad). Gli allievi …………………………….. Il docente …………………………….. …………………………….. 99 LICEO SCIENTIFICO "P. Gobetti-Segrè" a.s.2013-2014 PROGRAMMA SVOLTO - CLASSE 5^ F LIBRO DI TESTO: A. Bosellini, T.Cavattoni, F.Fantini "Corso di Scienze della Terra e del Cielo”, Bovolenta editore DOCENTE: Ilaria Palaia MATERIA: Scienze della terra Introduzione Introduzione allo studio delle scienze della terra - Presentazione del programma, degli obiettivi - Suddivisione delle discipline e dei campi di studio - Il sistema Terra - Le sfere geochimiche - Ipotesi di Gaia -- Metodi d’indagine delle scienze della terra Composizione della terra I minerali - I minerali e il reticolo cristallino - Le proprietà fisiche dei minerali – Isomorfismo e polimorfismo -Classificazione dei minerali -Classificazione dei silicati I processi litogenetici - Le rocce e i processi litogenetici - Le rocce ignee effusive e intrusive - Plutoni e batoliti - Genesi dei magmi - Cristallizzazione magmatica e differenziazione - Fenomeni vulcanici . il meccanismo eruttivo, i tipi di attività vulcanica, le manifestazioni gassose - Rocce sedimentarie: classificazione e processo sedimentario - Meccanismo di sedimentazione e ambienti di sedimentazione - Rocce metamorfiche e tipi di metamorfismo - Ciclo litogenetico 100 Struttura interna della terra e dinamica della litosfera. Alla ricerca di un modello per la struttura interna della terra - Le onde sismiche strumenti d’indagine della struttura interna della terra - Caratteristiche fisiche e chimiche degli strati della terra - La litosfera e l’astenosfera - Crosta terrestre e oceanica a confronto - Origine del calore interno della terra - Equilibrio gravitazionale della crosta terrestre e stato d’isostasia -Il magnetismo terrestre ed ipotesi sulla sua origine La dinamica della terra solida -Storia del pensiero geologico:ipotesi mobiliste e contrazioniste a confronto - La deriva dei continenti: teoria di Wegener e le prove a sostegno - Geologia dei fondali oceanici: dorsali e fosse - Prove dell’espansione dei fondali oceanici -Tettonica delle placche: una visione d’insieme - Classificazione dei margini delle placche - I punti caldi - Fenomeni sismici e vulcanici associati al moto delle placche - Ipotesi interpretative sulle cause del moto delle placche - Le sequenze ofiolitiche - L’orogenesi e la tettonica delle placche -La struttura dei continenti e degli orogeni -Il ciclo di Wilson Idrosfera - Idrosfera marina e nascita degli oceani - Salinità, temperatura, luminosità e gas disciolti nelle acque marine . - I moti marini: le onde, le maree, le correnti marine superficiali e profonde - L’inquinamento marino: inquinamento solido, eutrofizzazione,inquinamento da idrocarburi, da materiale radioattivo, prodotti chimici e metalli pesanti 101 Elementi di astrofisica: L’osservazione del cielo - Analisi della luce, spettro continuo e a righe -Classificazione delle stelle e parametri fisici delle stelle - Le stelle e l’evoluzione stellare - il diagramma Hertzsprung- Russell - Le stelle variabili - Ammassi stellari - Cenni di cosmologia: la nostra galassia e i tipi di galassie - La legge di Hubble e l’espansione dell’universo - Teoria del big-bang - Ipotesi sul futuro dell’Universo I rappresentanti di classe ll docente 102 PROGRAMMA DI STORIA ED EDUCAZIONE ALLA CITTADINANZA a.s. 2013-2014 (prof. P. Cresto-Dina) Testo adottato: - A. DE BERNARDI, S. GUARRACINO, La discussione storica, vol. 3, Il Novecento, Bruno Mondadori, Milano 2009. 1) LA GRANDE GUERRA E LA RIVOLUZIONE BOLSCEVICA La prima guerra mondiale Lo scoppio del conflitto e le sue molteplici cause Dalla guerra-lampo alla guerra di posizione e di logoramento La «guerra totale»: gli anni del massacro Il crollo della Russia e l’intervento degli USA L’Italia in guerra Dalla neutralità all’intervento Le operazioni militari dal 1915 al 1918 La rivoluzione russa La crisi del regime zarista e la rivoluzione di febbraio Da marzo a ottobre: la nuova funzione dei soviet e le posizioni bolsceviche 2) L’IMPOSSIBILE PACIFICAZIONE I nuovi scenari mondiali I trattati di pace e la Società delle nazioni La fine dell’egemonia europea e l’isolazionismo americano Le tensioni negli imperi coloniali La costruzione dell’Urss Il consolidamento del potere sovietico, la guerra civile e il comunismo di guerra Dal comunismo di guerra alla NEP Le lotte interne al partito negli anni Venti L’avvento del fascismo in Italia La crisi dello stato liberale Il «biennio rosso» e l’occupazione delle fabbriche Lo squadrismo agrario Il fascismo al potere e il consolidamento del regime 3) IL MONDO NELLA GRANDE CRISI Gli anni Trenta in Europa e nel mondo La crisi del 1929: cause ed effetti Roosevelt e il New Deal Il nazionalsocialismo in Germania La crisi della Repubblica di Weimar L’inflazione del 1923 e la crisi del 1929 Hitler e la NSDAP: il suo programma politico La presa del potere e la costruzione dello stato totalitario La propaganda antiebraica e le sue basi ideologiche Economia e politica nel Terzo Reich Il regime fascista in Italia La mobilitazione delle masse La ripresa del colonialismo: la conquista italiana dell’Etiopia Le leggi razziali La politica economica del fascismo Le tre interpretazioni “classiche” del fascismo L’età staliniana in Urss Industrializzazione forzata e collettivizzazione delle campagne Le conseguenze umane e sociali I gulag sovietici 103 4) LA SECONDA GUERRA MONDIALE Le premesse del conflitto La politica estera tedesca negli anni Trenta La guerra civile spagnola Dall’Anschluss al patto Ribbentrop-Molotov Le varie fasi della guerra sui vari fronti L’Europa sotto il tallone tedesco: 1939-1942 La svolta del ‘43 La resistenza al nazismo in Europa Lo sbarco in Normandia e il crollo dell’Asse La conclusione della guerra, le bombe atomiche sul Giappone L’Italia nella Seconda guerra mondiale L’Italia dalla «non belligeranza» alla «guerra parallela» Le sconfitte militari Lo sbarco degli Alleati in Sicilia 25 luglio ’43: la caduta del fascismo L’armistizio dell’8 settembre La Repubblica Sociale Italiana La Resistenza e la liberazione La deportazione e lo sterminio degli ebrei I Lager nazisti fra repressione, sfruttamento economico e annientamento La macchina concentrazionaria durante la guerra I principali centri di sterminio e il loro funzionamento 5) IL NUOVO ORDINE MONDIALE E LA «GUERRA FREDDA» Le nuove relazioni internazionali: il bipolarismo Usa-Urss La nascita dell’Onu La minaccia atomica La Germania divisa: il muro di Berlino Scenari extraeuropei: il Sud-est asiatico, l’America Latina, il Medio Oriente La coesistenza pacifica La destalinizzazione in Urss L’avvio del processo di integrazione europea La “primavera” di Praga Il Sessantotto in Europa e nel mondo I seguenti argomenti verranno svolti dopo il 15 maggio: 6) LA RINASCITA DEMOCRATICA NELL’ITALIA REPUBBLICANA L’Assemblea Costituente e il referendum istituzionale La Costituzione come compromesso Le elezioni del 1948 Gli anni del “centrismo” Il miracolo economico 1958-1963 La fuga dalle campagne e l’emigrazione I governi di centrosinistra Gli anni Sessanta: la rivolta degli studenti e le lotte operaie Il terrorismo negli anni Settanta Il compromesso storico La lotta alla mafia e alla corruzione L’INSEGNANTE I RAPPRESENTANTI DI CLASSE 104 PROGRAMMA DI FILOSOFIA a.s. 2013-2014 (prof. P. Cresto-Dina) Testi adottati: - N. ABBAGNANO, G. FORNERO, Il nuovo Protagonisti e testi della filosofia, a cura di G. Fornero, vol. 3 A-B, Paravia, Torino 2006. Un testo a scelta fra i seguenti: K. Marx, Manifesto del partito comunista F. Nietzsche, Sull’utilità e il danno della storia per la vita F. Nietzsche, Umano, troppo umano F. Nietzsche, Aurora F. Nietzsche, Al di là del bene e del male S. Freud, L'interpretazione dei sogni S. Freud, Casi clinici (uno dei volumi a scelta) B. Russell, L'ABC della relatività 1. Hegel L’assoluto come oggetto della filosofia La concezione dialettica e l’assoluto come processo. L’identità reale/razionale La Fenomenologia dello spirito come scienza dell’esperienza della coscienza e scienza del manifestarsi dello spirito. La dialettica servo-padrone. Stoicismo, scetticismo, coscienza infelice La storia dello spirito e la tripartizione del sistema hegeliano La filosofia del diritto, il concetto di eticità e la filosofia della storia Lo spirito assoluto: arte, religione, filosofia 2. La crisi dell’hegelismo Kierkegaard La critica del sistema hegeliano e la dialettica dell’esistenza Vita estetica, vita etica e passaggio alla sfera religiosa La categoria della possibilità e l’angoscia Marx: la concezione materialistica della storia Le opere giovanili e il confronto critico con Hegel Antropologia marxiana: lavoro e alienazione Il materialismo storico L’analisi della società capitalistica: la forma-merce, valore d’uso e valore di scambio, plusvalore e accumulazione Scienza e filosofia nel Positivismo Caratteri generali della cultura positivista Comte: la classificazione delle scienze e la legge dei tre stadi 3. Nietzsche e il problema del nichilismo La visione tragica del mondo Il carattere apollineo-dionisiaco della tragedia greca e la metafisica d’artista La concezione della storia La critica della morale e della metafisica L’ultima filosofia di Nietzsche Morte di Dio e nichilismo Volontà di potenza, oltreuomo ed eterno ritorno 105 4. Freud e la psicoanalisi Dagli studi sull’isteria all’interpretazione dei sogni e alla formulazione del metodo terapeutico La teoria freudiana della sessualità: sessualità infantile, complesso edipico e origine delle nevrosi La metapsicologia freudiana 5. Ontologia ed esistenza: Heidegger Temporalità ed esistenza: l’analitica esistenziale di Essere e Tempo; temporalità autentica ed essere-per-la-morte. Da Heidegger all’ermeneutica di Gadamer: il problema dell’interpretazione. I seguenti argomenti verranno affrontati dopo la data del 15 maggio: 6. Il dibattito epistemologico nel Novecento Il Circolo di Vienna: la concezione scientifica del mondo. Schlick e Carnap: la critica della metafisica e il criterio di verificazione. Il linguaggio della scienza e i protocolli. Neurath: il progetto di una scienza unificata. Popper e il falsificazionismo. L’INSEGNANTE I RAPPRESENTANTI DI CLASSE 106 CLASSE V F A.S. 2013-14 EDUCAZIONE FISICA PROGRAMMA SVOLTO prof: GARBARINO Esercizi a corpo libero a carico naturale, circuiti, esercizi di stretching e di respirazione. Esercizi a corpo libero di preacrobatica: capovolte tuffate, verticali, ribaltate. Esercizi di varia difficoltà alle parallele, al cavallo e alla cavallina. Atletica leggera: corse di resistenza e di velocità, salto in alto, getto del peso. Fondamentali individuali e di squadra di Pallavolo. Altri sport praticati: Pallapugno, Calcio, Rugby, Ultimate. Approfondimento di conoscenze relative a metodologie di allenamento, processi energetici, alimentazione, guida sicura, benefici dell'attività fisica e norme di primo soccorso. TORINO 15-5-2014 107 Liceo scientifico P.Gobetti, Torino Programma di Religione della classe V° F Anno scolastico 2013/14 • La critica alla religione tra la fine dell’800 ed il 900 (presentazione e analisi di alcuni testi): la critica di Ludwigh Feuerbach, di Karl Marx, di Sigmund Freud, e di Friedrich Nietzsche. • La psicologia della religione oggi: nuove prospettive di lavoro e di studio. Il concetto di rappresentazione di Dio. • Il pensiero e la riflessione ebraica sulla Shoa: presentazione del testo di Hans Jonas “Dire Dio dopo Auschwitz”. • Il pensiero cristiano sui totalitarismi. Presentazione del testo “Resistenza e resa” di Dietrich Bonhoeffer: l’uomo moderno davanti alla religione e di fronte all’ipotesi Dio. • Presentazione del testo “Dal nulla al Mistero Assoluto” di Bernhard Welte, un itinerario verso Dio. • L’uomo contemporaneo di fronte alla problematica e al mistero del male. • Tematiche relative alle religioni contemporanee e al processo di secolarizzazione in Europa: pluralismo religioso, libertà di religione e laicità. • Cenni su tematiche relative al sul dialogo euro mediterraneo: culture, immigrazione, diritti umani, democrazia, religioni. • Cenni di storia del cristianesimo del 900. Il movimento ecumenico, i rapporti tra la chiesa e lo stato italiano, cenni sul pensiero sociale della chiesa, introduzione al Concilio Ecumenico Vaticano II. Il movimento dei preti operai e la figura di don Milani. • Il movimento ecumenico nel ‘900. • Teologie contemporanee. La teologia delle religioni e alcuni cenni sulla teologia della liberazione in America Latina, sulla teologia nera africana. • Visione del film “Salvador”. I martiri latinoamericani, la Chiesa durante il periodo delle dittature in America Latina. La figura di Monsignor Romero. Libro testo: Bibiani Cocchi “Per il mondo che vogliamo”(cod. 978-88-05-06030-6 SEI) L’insegnante Giuseppe Cocco Torino 8 maggio 2014 Gli studenti 108 18.0 PROPOSTE DI GRIGLIE DI VALUTAZIONE PRIMA E TERZA PROVA PER LA SECONDA PROVA SI FA RIFERIMENTO ALLA GRIGLIA MINISTERIALE 109 LICEO SCIENTIFICO STATALE “GOBETTI – SEGRE’ ” Via Maria Vittoria n. 39/bis – 10123 Torino Tel. 011/817.41.57 – 011/839.52.19 - Fax 011/839.58.97 e-mail: [email protected] Succursale Via. Giulia di Barolo 33 – 10124 Torino Tel. 011/817.23.25 – Fax 011/8177061 Succursale C.so Alberto Picco, 14 – 10131 Torino Tel. 011/8194533 – Fax 011/8196931 Esame di Stato conclusivo dei corsi di studio di istruzione secondaria superiore – a.s. 2013/2014 GRIGLIA PER LA VALUTAZIONE DELLA TERZA PROVA Candidato: ___________________________________________ Livello Conoscenza dell’argomento Sintesi ed organizzazione dell’elaborato Uso del linguaggio specifico Valutazione Punti Conosce e comprende in modo approfondito i contenuti Ottimo 6 Conosce e comprende in modo corretto e adeguato i contenuti. Buono 5 Conosce i contenuti pur con qualche lacuna e imprecisione. Conosce solo parzialmente i contenuti Conosce e comprende solo in minima parte i contenuti richiesti. Si esprime in modo sicuro, coerente ed efficace. Si esprime in modo corretto e complessivamente coerente. Si esprime in modo lineare, pur con qualche imprecisione. Si esprime con errori formali e presenta difficoltà a coordinare i dati in modo coerente. Usa in modo sicuro ed appropriato il linguaggio Pur con qualche imprecisione, usa in modo complessivamente corretto il linguaggio Il linguaggio risulta carente e/o con qualche errore formale. Il linguaggio presenta gravi improprietà terminologiche e formali. Sufficiente 4 Insufficiente 3 Gravemente insufficiente 1/2 Ottimo 5 Buono 4 Sufficiente 3 Insufficiente 1/2 Buono/Ottimo 4 Sufficiente 3 Insufficiente 2 Gravemente insufficiente 1 Qualora la prova non presentasse alcuna risposta il punteggio complessivo da attribuire è 1 110 LICEO SCIENTIFICO STATALE “P.GOBETTI-‐ G.SEGRE’ “ – TORINO Esame di Stato Griglia di valutazione con uso di descrittori COMMISSIONE N° __________ Attribuzione del punteggio della prima prova scritta – ITALIANO FASCIA VALUTAZIONE ANALITICA PUNTEGGIO ( /15) 0-‐5 REALIZZAZIONE LINGUISTICA Correttezza ortografica, morfosintattica e sintattica; coesione testuale; uso del registro e, dove richiesto, di linguaggi settoriali adeguati alla forma testuale, al contesto e allo scopo 0-‐5 CORRETTEZZA E ADEGUATEZZA ALLA FORMA TESTUALE E ALLA CONSEGNA Capacità di pianificazione: struttura complessiva, articolazione del testo in parti; coerente e lineare organizzazione dell’esposizione e delle argomentazioni; presenza di modalità discorsive appropriate alla forma testuale e al contenuto (parafrasi e citazioni nelle prime due tipologie); complessiva aderenza all’insieme delle consegne date. 0-‐5 CONTROLLO DEI CONTENUTI Ampiezza, padronanza, ricchezza, uso adeguato dei contenuti in funzione delle diverse tipologie di prove e dell’impiego dei materiali forniti. Per tutte le tipologie: significatività e problematicità degli elementi informativi, delle idee e delle interpretazioni. Tipologia A: comprensione, interpretazione del testo proposto, coerenza degli elementi di contestualizzazione. Tipologia B: comprensione dei materiali forniti e loro utilizzo coerente ed efficace. Tipologia C e D: coerente esposizione delle conoscenze in proprio possesso in rapporto al tema dato, complessiva capacità di collocare il tema assegnato nel relativo contesto culturale. PUNTEGGIO FINALE 111 ESAME DI STATO 2013/2014 LICEO SCIENTIFICO STATALE “GOBETTI - SEGRE’” – TORINO GRIGLIA DI VALUTAZIONE TERZA PROVA STORIA DELL’ARTE Commissione N° ………….... Candidato/a ………………………………………. Classe V F Domanda 1 Domanda 2 Domanda 3 Conoscenza del Ottimo 6 6 6 contenuto specifico Buono/Discreto 5 5 5 Sufficiente 4 4 4 Insufficiente 3 3 3 Grav. Insufficiente 2 2 2 Sintesi ed Ottimo 4 4 4 organizzazione Buono/Discreto 3 3 3 Sufficiente 2 2 2 Insufficiente 1 1 1 Ottimo/Buono 5 5 5 Discreto/Suff. 4 4 4 Insufficiente 3 3 3 Grav. Insufficiente 2 2 2 (aderenza alla traccia) dell’elaborato Uso del linguaggio disciplinare, correttezza lessicale e grammaticale PUNTEGGIO QUESITI PUNTEGGIO TOTALE /3 /15 Il docente ……………………………. 112 ESAME DI STATO 2013-2014 Commissione n. ______________ A.S.______________ Classe 5^ _______ Liceo Scientifico “Gobetti - Segrè” - Torino GRIGLIA DI VALUTAZIONE PER LA TERZA PROVA - LINGUA STRANIERA Candidato/a: _______________________________________ La prova considerata sufficiente deve essere valutata con almeno 10 punti su 15 Conoscenza del contenuto specifico Sintesi ed organizzazione dell’elaborato Uso del linguaggio disciplinare, correttezza lessicale e grammaticale Ottimo Buono Sufficiente Insufficiente Gravemente Insuff. Ottimo Buono Sufficiente Insufficiente Ottimo - Buono Discreto - Sufficiente Insufficiente Gravemente Insuff. Domanda 1 Domanda 2 Domanda 3 6 5 4 3 2 4 3 2 1 5 4 3 2 6 5 4 3 2 4 3 2 1 5 4 3 2 6 5 4 3 2 4 3 2 1 5 4 3 2 VOTO FINALE: 113 LICEO SCIENTIFICO STATALE " GOBETTI - SEGRE’ “ via. Maria Vittoria 39 bis – 10123 Torino Tel. 011/817.41.57 – 011/839.52.19 – Fax 011/839.58.97 Succursale: via Giulia di Barolo 33 – 10124 Torino Tel. 011/817.23.25 – Fax 011/817.70.61 !"##"$%&'()*+%,)-'.($/,)01##,2)34)5)36373)8,$19,) 8('+)633:;3<4=77)5)>&?)633:;3<@<73 GRIGLIA PER LA VALUTAZIONE DELLA TERZA PROVA Classe 5 ___ Candidato: _______________________ Griglia di valutazione della terza prova1 • Ottimo Conoscenza del contenuto specifico Sintesi ed organizzazione dell’elaborato • Buono • Sufficiente 6 5 4 • Insufficiente • Scarso 2 • Buono 3 • Sufficiente 2 • Insufficiente 1 • Ottimo • Buono 6 3 5 Uso del linguaggio • Sufficiente disciplinare • Insufficiente • Scarso 4 3 2 Totali Voto finale 1 /15 La prova considerata sufficiente va valutata con almeno 10 punti su 15. 114
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