22 GIUGNO - Webdiocesi

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Domenica, 18 novembre 2012
a cura dell’UFFICIO DIOCESANO
COMUNICAZIONI SOCIALI
LA
SPEZIA
SARZANA-BRUGNATO
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L’omelia del cardinale Betori alla "festa del Sangue"
Il pegno della redenzione
L’arcivescovo di Firenze ha
presieduto a Sarzana le
celebrazioni solenni in onore
della reliquia giunta a Luni nel
primo millennio cristiano
DI GIUSEPPE SAVOCA
I
l cardinale Giuseppe Betori,
arcivescovo di Firenze, ha
presieduto lunedì scorso a
Sarzana la Messa pontificale in
occasione della solennità cittadina
del Preziosissimo Sangue, in onore
della reliquia che si venera da molti
secoli nella basilica concattedrale di
Santa Maria Assunta. Con Betori,
che fu ordinato sacerdote dal
vescovo di Foligno Siro Silvestri,
originario del Sarzanese, hanno
concelebrato il vescovo diocesano
Luigi Ernesto Palletti, il vescovo
emerito Bassano Staffieri ed una
cinquantina di sacerdoti delle
diocesi “eredi” di quella
antichissima di Luni. All’omelia, il
cardinale Betori dopo aver
ricordato che “ i cristiani di questa
terra, in questa giornata di festa,
rendono grazie a Dio per essere
stati destinatari del dono di una
preziosa reliquia, il Sangue stesso di
Cristo, giunta in una ampolla,
secondo la tradizione nel mare di
Luni”, si è soffermato sul significato
teologico e pastorale della
devozione al Sangue di Cristo.
Questa festa infatti riconduce i
cristiani “al centro del mistero della
salvezza, a quel sacrificio redentivo
da cui trae la sua sorgente e in cui si
manifesta l’amore stesso di Dio.
Quella della del Preziosissimo
Sangue non è quindi una qualsiasi
devozione, ma un invito prezioso
per mettersi in atteggiamento di
contemplazione e di rendimento di
grazie di fronte al sacrificio di
Cristo.” E “la liturgia – ha
proseguito Betori – ci invita a farlo,
Soviore
Incontro del clero
prossimo 27 giugno,
Valenerdì
santuario di Soviore, sopra Monterosso, ci sarà un incontro di tutti i sacerdoti della
diocesi con il vescovo Palletti in
occasione della Giornata per la
santificazione del clero. La giornata inizierà alle 9.30 con la recita corale dell’ora Media. A seguire, il vescovo Luigi Ernesto
Palletti presenterà l’oratore invitato, monsignor Marco Fabbri,
vicario generale della diocesi di
Volterra. Monsignor Fabbri terrà
una meditazione sulla “Spiritualità del presbitero diocesano
alla luce del decreto conciliare
Presbyterorum Ordinis”. L’incontro si concluderà con il pranzo in comune presso le strutture del santuario.
a partire da un testo dell’Antico
Testamento, in cui è fatta memoria
del gesto che Mosè compie sul
popolo mentre gli trasmette la legge
di Dio. Le parole di adesione del
popolo all’ascolto delle parole del
Signore non sono sufficienti a
sancire il patto di reciproca fedeltà.
A farlo è un rito, in cui il sangue
degli animali sacrificati sull’altare ai
piedi del monte viene in parte
versato sull’altare stesso, che
diventa così presenza sostitutiva
della presenza del Signore, e in
parte asperso sul popolo. Due
affermazioni svelano il significato
del rito stesso: il popolo proclama:
”Quanto il Signore ha ordinato noi
lo faremo e lo eseguiremo” e Mosè
dichiara: ”Ecco il sangue
dell’alleanza che il Signore ha
concluso con voi sulla base di tutte
queste parole”. La parola della
Legge, che viene donata al popolo,
si presenta come ciò che permette
al popolo di diventare una cosa
sola con Dio, legato a lui da un
patto che egli stesso gli offre, un
patto di comunione che si esprime
come un’unità di vita: lo stesso
sangue che è la sede e il simbolo
della vita, scorre, per così dire, nelle
vene di Dio e in quelle dei membri
del suo popolo. Ma questo implica
che d’ora in poi il popolo non
potrà avere nella sua esistenza altra
guida che quella Parola che ha
ricevuto da Dio. Ambedue questi
aspetti del significato dell’evento
del Sinai ci interrogano. Anzitutto
ci dicono che la vita non può essere
intesa come un’esperienza del tutto
autonoma, individuale, senza
vincoli. Al contrario il sangue che ci
fa vivere è un legame comune tra
appartenenti a una comunità e
soprattutto un vincolo
indissolubile con la vera fonte della
vita, che è Dio. Vengono così messe
in crisi tutte le pretese di falsa
autonomia dell’uomo del nostro
tempo, che ritiene di affermare se
stesso nella negazione di ogni
vincolo, soprattutto se trascendente
e quindi fondante. Come cristiani
siamo però chiamati a compiere un
ulteriore passo in avanti in questa
consapevolezza, quello che ci
deriva dal fatto che noi
riconosciamo la persona di Gesù
come la nuova alleanza che Dio ha
offerto a tutta l’umanità, dopo che
ha dovuto constatare come quella
prima alleanza donata al popolo
era naufragata nelle continue
infedeltà. Ora alla fedeltà del Padre
risponde la fedeltà del Figlio, ed è il
sangue suo a diventare lo
strumento di una nuova
comunione che stabilmente abita la
storia umana, a partire dal suo
sacrificio sulla croce.”
MOSAICO
Dalla Pianta a San Pietro
Mercoledì scorso la parrocchia di San Paolo
alla Pianta ha partecipato a Roma all’udienza
di Papa Francesco con due pullman di fedeli.
I ventisette ragazzi e ragazze che sabato prossimo, nella Messa vigiliare dei Santi Pietro e
Paolo, riceveranno la Cresima erano accompagnati dai genitori e dai catechisti. Al passaggio del Papa i cresimandi hanno avuto la
possibilità di consegnargli un cappellino con
le loro firme e, addirittura, di scambiare uno zucchetto bianco con quello che Francesco indossava. Nel pomeriggio il parroco
monsignor Giorgio Rebecchi, per ricordare il
ventesimo di consacrazione della chiesa parrocchiale, ha celebrato la Messa a San Giovanni in Laterano.
Celebrazioni del vescovo
Il vescovo Palletti celebra Messa e amministra la Cresima domani alle 10 a Pozzuolo di
Lerici, venerdì alle 18.30 a Molicciara, nella
festa del Sacro Cuore. Per la ricorrenza dei
Santi Pietro e Paolo lo farà sabato alle 18.30
alla Pianta e domenica alle 9.30 a Sesta Godano, alle 11.30 a Brugnato ed alle 18 a Luni Mare. Inoltre, il vescovo celebra Messa e
guida la processione martedì alle 21 a Monterosso nella festa patronale di San Giovanni Battista.
Sessantesimo di don Marchi
Il cardinale Betori celebra a Sarzana
«Corpus Domini», i riti odierni
ella domenica in cui si celebra la
solennità del Corpo e del Sangue del
Signore (”Corpus Domini”), il vescovo
diocesano Luigi Ernesto Palletti presiede la
solenne processione eucaristica nelle due
città vescovili della Spezia e di Brugnato. A
Sarzana l’ha invece presieduta giovedì sera.
Alla Spezia la celebrazione si tiene nel
pomeriggio ed ha carattere cittadino.
Pertanto, per disposizione della curia
vescovile, tra le 17 e le 20 di oggi non sarà
celebrata nelle parrocchie cittadine
nessun’altra funzione vespertina.
L’appuntamento per il rito presieduto dal
vescovo è alle 17 nella chiesa parrocchiale di
San Pietro a Mazzetta. Qui monsignor Palletti
presiederà la Messa solenne insieme al
vescovo emerito Bassano Staffieri, ai canonici
del capitolo, ai parroci ed agli altri sacerdoti
presenti. Al termine, lungo via Veneto si
N
formerà la processione, diretta alla cattedrale
di Cristo Re. Il percorso sarà quello consueto:
via Veneto, via XX Settembre e via dei Colli.
Nel piazzale di Cristo Re, il vescovo impartirà
la benedizione conclusiva. In serata, alle 21,
monsignor Palletti si reca poi a Brugnato,
dove la ricorrenza del “Corpus Domini” da
molti anni è caratterizzata dall’antica
tradizione ligure della “Infiorata”: un grande
ed artistico tappeto di petali di fiori e di erbe
realizzato, a cura dei diversi rioni cittadini,
lungo tutto il percorso dell’ostensorio con il
Santissimo Sacramento. Palletti presiederà i
secondi Vespri della solennità nella chiesa
concattedrale dei Santi Pietro, Lorenzo e
Colombano. Quindi prenderà il via la
suggestiva tradizionale processione lungo le
strade dell”Infiorata”, sempre assiepate di
persone. Tutti i fedeli sono invitati ad
intervenire a queste celebrazioni.
Nuovo
priore al
monastero
di Bocca di
Magra
Per esprimere l’amicizia e la solidarietà dell’intera diocesi a don Giovanni Marchi, che
festeggia venerdì prossimo il sessantesimo di
ordinazione sacerdotale, una piccola delegazione del Centro missionario diocesano,
composta da don Giovanni Tassano e dal diacono Bruno Canese con la consorte, partirà
martedì alla volta di Caracas. Nella capitale
del Venezuela don Marchi svolge infatti da
molti anni il suo ministero. Auguri da parte
nostra e “ad multos annos !”.
Il vescovo a Cassego
Mercoledì prossimo, nel pomeriggio, il vescovo diocesano sale alla casa diocesana di
Cassego dove è in corso il primo capo estivo,
quello delle scuole elementari. Palletti incontra ragazzi e ragazze e celebra la Messa.
Ricordo di padre Taddei
A Roma, nella cappella dei Gesuiti al cimitero del Verano, viene ricordato oggi l’ottavo anniversario della scomparsa di padre
Nazareno Taddei, spezzino d’adozione, fondatore e direttore della rivista “Edav” e del
Centro internazionale dello spettacolo e della comunicazione sociale. Alle 11 il confratello gesuita padre Virgilio Fantuzzi, della Civiltà cattolica, celebra la Messa di suffragio.
Messa di san Escrivà
Giovedì alle 19 il vescovo Palletti presiede una Messa nella chiesa dei Santi Giovanni e
Agostino, alla Spezia, nella ricorrenza di San
Escrivà de Balaguer, fondatore dell’Opus Dei.
Tutti sono invitati.
Le “Sentinelle” a Levanto
Tornano le “Sentinelle in piedi”, questa volta a Levanto, dove la veglia si terrà domenica prossima alle 18.45, ai giardini di piazza
Staglieno. Le “Sentinelle”, aggregazione spontanea di cittadini che danno una testimonianza pubblica in favore della libertà di espressione e contro l’imposizione dell’ideologia del “gender”, dopo una breve presentazione dell’iniziativa a cura di un portavoce, si disporranno a scacchiera, a distanza di
circa un metro l’uno dall’altro, leggendo un
libro, in silenzio, per un’ora.
Il monastero carmelitano della Santa Croce, a
Bocca di Magra, ha un nuovo priore. Si tratta di
padre Marco Calabrese, che lunedì scorso –
come vediamo nella foto – ha celebrato la sua
prima Messa nella cappella della casa di
accoglienza, presente anche l’uscente, padre
Marco Chiesa, destinato ad Arenzano quale
primo consigliere al santuario del Bambino di
Praga. Padre Chiesa, negli ultimi anni, ha
promosso numerose iniziative per il rilancio del
monastero e per un suo inserimento attivo nel
contesto diocesano. Ha collaborato strettamente
con i vescovi Moraglia e Palletti, svolgendo
anche l’incarico di confessore straordinario in
Seminario. Ad entrambi, da parte nostra, un
saluto cordiale e l’augurio di un proficuo lavoro.
E’ scomparso Agostino Dettoni
Sono stati celebrati ieri a Lerici i funerali di
Agostino Dettoni, padre di suor Giuliana, religiosa dell’ istituto “Regina Apostolorum”. Ha
presieduto il rito monsignor Paolo Cabano,
presenti numerosi sacerdoti e fedeli. A suor
Giuliana, ai familiari ed alle consorelle le nostre più sentite condoglianze.
Così la carità solidale coinvolge il "dopo Cresima"
Cinque parrocchie e le
suore vincenziane hanno
promosso con successo i
“Sabati della Carità”
ome fare perché la Cresima non
diventi l’ultima tappa nel cammino di fede ? Come mostrare
che una vita senza Dio è una vita vuota, triste, senza orizzonte ? Come rispondere al bisogno di sicurezza, stabilità, benessere, felicità, amore dei ragazzi ? E, ancora, come contrastare
quella che il Papa definisce la “globalizzazione dell’indifferenza” che ci porta a pensare solo a noi stessi senza accorgerci di chi ci sta accanto, che ci
porta ad “abituarci” alla sofferenza del-
C
l’altro tanto che diventa un qualcosa
che non ci riguarda, non ci interessa ?
La necessità pastorale ed educativa di
rispondere a queste domande, forse
provocatorie, ma tanto attuali, ha spinto alla Spezia le suore Figlie della carità di San Vincenzo de’ Paoli a promuovere “i sabati della Carità”. Iniziati
con il gruppo del post–cresima e delle scuole superiori all’interno di una
prima parrocchia, i “sabati” sono diventati l’espressione della preziosa collaborazione di cinque parrocchie del
centro cittadino: Santa Rita, Sacro Cuore, Santa Maria Assunta, Santi Giovanni e Agostino, Rebocco. Hanno poi
partecipato altri ragazzi e ragazze, già
studenti alla “Pia Casa di misericordia” e privi di parrocchie di riferimento. In cosa consistono i “sabati
della Carità” ? Durante l’anno, alla
“Pia Casa”, le suore incontrano i ragazzi ogni quindici giorni, il sabato. La
cadenza quindicinale intende lasciare
due incontri formativi al mese all’interno della parrocchia di appartenenza, per non perdere il legame con la
propria comunità ed anzi suggerendo
l’idea di essere “inviati” dalla stessa.
Ragazzi e ragazze arrivano intorno alle 17 per un primo momento di gioco, di dialogo e di merenda insieme.
Dopo la preghiera, ha inizio il nodo
centrale della giornata, il “servizio ai
poveri”. In realtà, forse, non dovrebbero essere chiamati poveri, per cui si
preferisce chiamarli “fratelli” o “amici”. Fatto sta che il gruppo lascia la “Pia
Casa” ed esce per le strade. Mentre i ragazzi più grandi delle scuole superiori, a piccoli gruppi di due o tre, effettuano visite a domicilio ai “nonni”,
anziani soli, e ad alcune famiglie in
difficoltà per la consegna del pacco viveri, i giovanissimi del “dopo Cresima” si mettono in cammino per le
strade del centro, con alcune suore. E
lì incontrano, dialogano, si confrontano con le persone costrette dalla vita a mendicare, a rinnegare se stesse, a
perdere la speranza. Magari a un crocicchio, all’ingresso di una chiesa, in
un angolo ignorato della città. Questo
impegno si traduce in cinque punti:
cercare, piegarsi, chiedere permesso,
guardare negli occhi, lasciarsi trasformare. Dopo le 19, la giornata prosegue con un momento di formazione
in chiesa e poi con una pizza tutti insieme. Questo è un punto di forza,
perché risponde al bisogno grande degli adolescenti di parlare, di essere ascoltati e soprattutto di stare insieme
in modo vero e vivo,
non “virtuale”. L’iniziativa, che è insieme
di catechesi, di missione e di solidarietà,
coinvolge anche i parrocchiani. Una volta
al mese si tiene infatti la ”Domenica della
Dialogo e sostegno con chi è nel bisogno
Carità”, con la raccolta degli alimenti che
verranno distribuiti
poi nei sabati successivi. L’esperienza
no per riprenderla. Insieme ai parroè stata davvero positiva, e ha dato ai
ci, c’è stata la presenza, gradita e imragazzi del “dopo Cresima” l’occasioportante, del vescovo Luigi Ernesto Palne di collegare l’insegnamento riceletti. A nome di tutti, possiamo dire
vuto per il Sacramento con una testidavvero “Grazie” alle suore vincenmonianza vera e indelebile di vita visziane e, insieme a loro, ai ragazzi ed
suta. Una grande festa, l’altro sabato,
alle ragazze che hanno voluto dimoha concluso la “stagione”, con l’imstrare il valore fondativo di un Sacrapegno forte a ritrovarsi tutti in autunmento così importante.