033 1 www.spezia.chiesacattolica.it Domenica, 18 novembre 2012 a cura dell’UFFICIO DIOCESANO COMUNICAZIONI SOCIALI LA SPEZIA SARZANA-BRUGNATO Via Don Minzoni, 56 19121 La Spezia Tel. e fax: 0187.734865 e-mail: [email protected] L’omelia del cardinale Betori alla "festa del Sangue" Il pegno della redenzione L’arcivescovo di Firenze ha presieduto a Sarzana le celebrazioni solenni in onore della reliquia giunta a Luni nel primo millennio cristiano DI GIUSEPPE SAVOCA I l cardinale Giuseppe Betori, arcivescovo di Firenze, ha presieduto lunedì scorso a Sarzana la Messa pontificale in occasione della solennità cittadina del Preziosissimo Sangue, in onore della reliquia che si venera da molti secoli nella basilica concattedrale di Santa Maria Assunta. Con Betori, che fu ordinato sacerdote dal vescovo di Foligno Siro Silvestri, originario del Sarzanese, hanno concelebrato il vescovo diocesano Luigi Ernesto Palletti, il vescovo emerito Bassano Staffieri ed una cinquantina di sacerdoti delle diocesi “eredi” di quella antichissima di Luni. All’omelia, il cardinale Betori dopo aver ricordato che “ i cristiani di questa terra, in questa giornata di festa, rendono grazie a Dio per essere stati destinatari del dono di una preziosa reliquia, il Sangue stesso di Cristo, giunta in una ampolla, secondo la tradizione nel mare di Luni”, si è soffermato sul significato teologico e pastorale della devozione al Sangue di Cristo. Questa festa infatti riconduce i cristiani “al centro del mistero della salvezza, a quel sacrificio redentivo da cui trae la sua sorgente e in cui si manifesta l’amore stesso di Dio. Quella della del Preziosissimo Sangue non è quindi una qualsiasi devozione, ma un invito prezioso per mettersi in atteggiamento di contemplazione e di rendimento di grazie di fronte al sacrificio di Cristo.” E “la liturgia – ha proseguito Betori – ci invita a farlo, Soviore Incontro del clero prossimo 27 giugno, Valenerdì santuario di Soviore, sopra Monterosso, ci sarà un incontro di tutti i sacerdoti della diocesi con il vescovo Palletti in occasione della Giornata per la santificazione del clero. La giornata inizierà alle 9.30 con la recita corale dell’ora Media. A seguire, il vescovo Luigi Ernesto Palletti presenterà l’oratore invitato, monsignor Marco Fabbri, vicario generale della diocesi di Volterra. Monsignor Fabbri terrà una meditazione sulla “Spiritualità del presbitero diocesano alla luce del decreto conciliare Presbyterorum Ordinis”. L’incontro si concluderà con il pranzo in comune presso le strutture del santuario. a partire da un testo dell’Antico Testamento, in cui è fatta memoria del gesto che Mosè compie sul popolo mentre gli trasmette la legge di Dio. Le parole di adesione del popolo all’ascolto delle parole del Signore non sono sufficienti a sancire il patto di reciproca fedeltà. A farlo è un rito, in cui il sangue degli animali sacrificati sull’altare ai piedi del monte viene in parte versato sull’altare stesso, che diventa così presenza sostitutiva della presenza del Signore, e in parte asperso sul popolo. Due affermazioni svelano il significato del rito stesso: il popolo proclama: ”Quanto il Signore ha ordinato noi lo faremo e lo eseguiremo” e Mosè dichiara: ”Ecco il sangue dell’alleanza che il Signore ha concluso con voi sulla base di tutte queste parole”. La parola della Legge, che viene donata al popolo, si presenta come ciò che permette al popolo di diventare una cosa sola con Dio, legato a lui da un patto che egli stesso gli offre, un patto di comunione che si esprime come un’unità di vita: lo stesso sangue che è la sede e il simbolo della vita, scorre, per così dire, nelle vene di Dio e in quelle dei membri del suo popolo. Ma questo implica che d’ora in poi il popolo non potrà avere nella sua esistenza altra guida che quella Parola che ha ricevuto da Dio. Ambedue questi aspetti del significato dell’evento del Sinai ci interrogano. Anzitutto ci dicono che la vita non può essere intesa come un’esperienza del tutto autonoma, individuale, senza vincoli. Al contrario il sangue che ci fa vivere è un legame comune tra appartenenti a una comunità e soprattutto un vincolo indissolubile con la vera fonte della vita, che è Dio. Vengono così messe in crisi tutte le pretese di falsa autonomia dell’uomo del nostro tempo, che ritiene di affermare se stesso nella negazione di ogni vincolo, soprattutto se trascendente e quindi fondante. Come cristiani siamo però chiamati a compiere un ulteriore passo in avanti in questa consapevolezza, quello che ci deriva dal fatto che noi riconosciamo la persona di Gesù come la nuova alleanza che Dio ha offerto a tutta l’umanità, dopo che ha dovuto constatare come quella prima alleanza donata al popolo era naufragata nelle continue infedeltà. Ora alla fedeltà del Padre risponde la fedeltà del Figlio, ed è il sangue suo a diventare lo strumento di una nuova comunione che stabilmente abita la storia umana, a partire dal suo sacrificio sulla croce.” MOSAICO Dalla Pianta a San Pietro Mercoledì scorso la parrocchia di San Paolo alla Pianta ha partecipato a Roma all’udienza di Papa Francesco con due pullman di fedeli. I ventisette ragazzi e ragazze che sabato prossimo, nella Messa vigiliare dei Santi Pietro e Paolo, riceveranno la Cresima erano accompagnati dai genitori e dai catechisti. Al passaggio del Papa i cresimandi hanno avuto la possibilità di consegnargli un cappellino con le loro firme e, addirittura, di scambiare uno zucchetto bianco con quello che Francesco indossava. Nel pomeriggio il parroco monsignor Giorgio Rebecchi, per ricordare il ventesimo di consacrazione della chiesa parrocchiale, ha celebrato la Messa a San Giovanni in Laterano. Celebrazioni del vescovo Il vescovo Palletti celebra Messa e amministra la Cresima domani alle 10 a Pozzuolo di Lerici, venerdì alle 18.30 a Molicciara, nella festa del Sacro Cuore. Per la ricorrenza dei Santi Pietro e Paolo lo farà sabato alle 18.30 alla Pianta e domenica alle 9.30 a Sesta Godano, alle 11.30 a Brugnato ed alle 18 a Luni Mare. Inoltre, il vescovo celebra Messa e guida la processione martedì alle 21 a Monterosso nella festa patronale di San Giovanni Battista. Sessantesimo di don Marchi Il cardinale Betori celebra a Sarzana «Corpus Domini», i riti odierni ella domenica in cui si celebra la solennità del Corpo e del Sangue del Signore (”Corpus Domini”), il vescovo diocesano Luigi Ernesto Palletti presiede la solenne processione eucaristica nelle due città vescovili della Spezia e di Brugnato. A Sarzana l’ha invece presieduta giovedì sera. Alla Spezia la celebrazione si tiene nel pomeriggio ed ha carattere cittadino. Pertanto, per disposizione della curia vescovile, tra le 17 e le 20 di oggi non sarà celebrata nelle parrocchie cittadine nessun’altra funzione vespertina. L’appuntamento per il rito presieduto dal vescovo è alle 17 nella chiesa parrocchiale di San Pietro a Mazzetta. Qui monsignor Palletti presiederà la Messa solenne insieme al vescovo emerito Bassano Staffieri, ai canonici del capitolo, ai parroci ed agli altri sacerdoti presenti. Al termine, lungo via Veneto si N formerà la processione, diretta alla cattedrale di Cristo Re. Il percorso sarà quello consueto: via Veneto, via XX Settembre e via dei Colli. Nel piazzale di Cristo Re, il vescovo impartirà la benedizione conclusiva. In serata, alle 21, monsignor Palletti si reca poi a Brugnato, dove la ricorrenza del “Corpus Domini” da molti anni è caratterizzata dall’antica tradizione ligure della “Infiorata”: un grande ed artistico tappeto di petali di fiori e di erbe realizzato, a cura dei diversi rioni cittadini, lungo tutto il percorso dell’ostensorio con il Santissimo Sacramento. Palletti presiederà i secondi Vespri della solennità nella chiesa concattedrale dei Santi Pietro, Lorenzo e Colombano. Quindi prenderà il via la suggestiva tradizionale processione lungo le strade dell”Infiorata”, sempre assiepate di persone. Tutti i fedeli sono invitati ad intervenire a queste celebrazioni. Nuovo priore al monastero di Bocca di Magra Per esprimere l’amicizia e la solidarietà dell’intera diocesi a don Giovanni Marchi, che festeggia venerdì prossimo il sessantesimo di ordinazione sacerdotale, una piccola delegazione del Centro missionario diocesano, composta da don Giovanni Tassano e dal diacono Bruno Canese con la consorte, partirà martedì alla volta di Caracas. Nella capitale del Venezuela don Marchi svolge infatti da molti anni il suo ministero. Auguri da parte nostra e “ad multos annos !”. Il vescovo a Cassego Mercoledì prossimo, nel pomeriggio, il vescovo diocesano sale alla casa diocesana di Cassego dove è in corso il primo capo estivo, quello delle scuole elementari. Palletti incontra ragazzi e ragazze e celebra la Messa. Ricordo di padre Taddei A Roma, nella cappella dei Gesuiti al cimitero del Verano, viene ricordato oggi l’ottavo anniversario della scomparsa di padre Nazareno Taddei, spezzino d’adozione, fondatore e direttore della rivista “Edav” e del Centro internazionale dello spettacolo e della comunicazione sociale. Alle 11 il confratello gesuita padre Virgilio Fantuzzi, della Civiltà cattolica, celebra la Messa di suffragio. Messa di san Escrivà Giovedì alle 19 il vescovo Palletti presiede una Messa nella chiesa dei Santi Giovanni e Agostino, alla Spezia, nella ricorrenza di San Escrivà de Balaguer, fondatore dell’Opus Dei. Tutti sono invitati. Le “Sentinelle” a Levanto Tornano le “Sentinelle in piedi”, questa volta a Levanto, dove la veglia si terrà domenica prossima alle 18.45, ai giardini di piazza Staglieno. Le “Sentinelle”, aggregazione spontanea di cittadini che danno una testimonianza pubblica in favore della libertà di espressione e contro l’imposizione dell’ideologia del “gender”, dopo una breve presentazione dell’iniziativa a cura di un portavoce, si disporranno a scacchiera, a distanza di circa un metro l’uno dall’altro, leggendo un libro, in silenzio, per un’ora. Il monastero carmelitano della Santa Croce, a Bocca di Magra, ha un nuovo priore. Si tratta di padre Marco Calabrese, che lunedì scorso – come vediamo nella foto – ha celebrato la sua prima Messa nella cappella della casa di accoglienza, presente anche l’uscente, padre Marco Chiesa, destinato ad Arenzano quale primo consigliere al santuario del Bambino di Praga. Padre Chiesa, negli ultimi anni, ha promosso numerose iniziative per il rilancio del monastero e per un suo inserimento attivo nel contesto diocesano. Ha collaborato strettamente con i vescovi Moraglia e Palletti, svolgendo anche l’incarico di confessore straordinario in Seminario. Ad entrambi, da parte nostra, un saluto cordiale e l’augurio di un proficuo lavoro. E’ scomparso Agostino Dettoni Sono stati celebrati ieri a Lerici i funerali di Agostino Dettoni, padre di suor Giuliana, religiosa dell’ istituto “Regina Apostolorum”. Ha presieduto il rito monsignor Paolo Cabano, presenti numerosi sacerdoti e fedeli. A suor Giuliana, ai familiari ed alle consorelle le nostre più sentite condoglianze. Così la carità solidale coinvolge il "dopo Cresima" Cinque parrocchie e le suore vincenziane hanno promosso con successo i “Sabati della Carità” ome fare perché la Cresima non diventi l’ultima tappa nel cammino di fede ? Come mostrare che una vita senza Dio è una vita vuota, triste, senza orizzonte ? Come rispondere al bisogno di sicurezza, stabilità, benessere, felicità, amore dei ragazzi ? E, ancora, come contrastare quella che il Papa definisce la “globalizzazione dell’indifferenza” che ci porta a pensare solo a noi stessi senza accorgerci di chi ci sta accanto, che ci porta ad “abituarci” alla sofferenza del- C l’altro tanto che diventa un qualcosa che non ci riguarda, non ci interessa ? La necessità pastorale ed educativa di rispondere a queste domande, forse provocatorie, ma tanto attuali, ha spinto alla Spezia le suore Figlie della carità di San Vincenzo de’ Paoli a promuovere “i sabati della Carità”. Iniziati con il gruppo del post–cresima e delle scuole superiori all’interno di una prima parrocchia, i “sabati” sono diventati l’espressione della preziosa collaborazione di cinque parrocchie del centro cittadino: Santa Rita, Sacro Cuore, Santa Maria Assunta, Santi Giovanni e Agostino, Rebocco. Hanno poi partecipato altri ragazzi e ragazze, già studenti alla “Pia Casa di misericordia” e privi di parrocchie di riferimento. In cosa consistono i “sabati della Carità” ? Durante l’anno, alla “Pia Casa”, le suore incontrano i ragazzi ogni quindici giorni, il sabato. La cadenza quindicinale intende lasciare due incontri formativi al mese all’interno della parrocchia di appartenenza, per non perdere il legame con la propria comunità ed anzi suggerendo l’idea di essere “inviati” dalla stessa. Ragazzi e ragazze arrivano intorno alle 17 per un primo momento di gioco, di dialogo e di merenda insieme. Dopo la preghiera, ha inizio il nodo centrale della giornata, il “servizio ai poveri”. In realtà, forse, non dovrebbero essere chiamati poveri, per cui si preferisce chiamarli “fratelli” o “amici”. Fatto sta che il gruppo lascia la “Pia Casa” ed esce per le strade. Mentre i ragazzi più grandi delle scuole superiori, a piccoli gruppi di due o tre, effettuano visite a domicilio ai “nonni”, anziani soli, e ad alcune famiglie in difficoltà per la consegna del pacco viveri, i giovanissimi del “dopo Cresima” si mettono in cammino per le strade del centro, con alcune suore. E lì incontrano, dialogano, si confrontano con le persone costrette dalla vita a mendicare, a rinnegare se stesse, a perdere la speranza. Magari a un crocicchio, all’ingresso di una chiesa, in un angolo ignorato della città. Questo impegno si traduce in cinque punti: cercare, piegarsi, chiedere permesso, guardare negli occhi, lasciarsi trasformare. Dopo le 19, la giornata prosegue con un momento di formazione in chiesa e poi con una pizza tutti insieme. Questo è un punto di forza, perché risponde al bisogno grande degli adolescenti di parlare, di essere ascoltati e soprattutto di stare insieme in modo vero e vivo, non “virtuale”. L’iniziativa, che è insieme di catechesi, di missione e di solidarietà, coinvolge anche i parrocchiani. Una volta al mese si tiene infatti la ”Domenica della Dialogo e sostegno con chi è nel bisogno Carità”, con la raccolta degli alimenti che verranno distribuiti poi nei sabati successivi. L’esperienza no per riprenderla. Insieme ai parroè stata davvero positiva, e ha dato ai ci, c’è stata la presenza, gradita e imragazzi del “dopo Cresima” l’occasioportante, del vescovo Luigi Ernesto Palne di collegare l’insegnamento riceletti. A nome di tutti, possiamo dire vuto per il Sacramento con una testidavvero “Grazie” alle suore vincenmonianza vera e indelebile di vita visziane e, insieme a loro, ai ragazzi ed suta. Una grande festa, l’altro sabato, alle ragazze che hanno voluto dimoha concluso la “stagione”, con l’imstrare il valore fondativo di un Sacrapegno forte a ritrovarsi tutti in autunmento così importante.
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