Laurea in Matematica Esercitazioni di Geometria proiettiva - 24 ottobre 2014 1. Nello spazio proiettivo di coordinate reali [X : Y : Z : T ] sia data la quadrica Γ = V(F ) con F (X, Y, Z, T ) = Y 2 − Z 2 − T 2 − 2XY + 2XT − 2Y T + 2ZT. Fra le seguenti affermazioni: (a) Γ `e proiettivamente equivalente alla quadrica V(a0 X 2 +a1 Y 2 +a2 Z 2 −a3 T 2 ) se ciascuno dei coefficienti a0 , a1 , a2 , a3 `e positivo; (b) Γ `e una quadrica degenere; (c) Γ `e una quadrica a punti iperbolici; (d) Γ ha sostegno vuoto; individuare quella corretta. Soluzione: La forma quadricatica F 0 −1 A= 0 1 `e definita dalla matrice −1 0 1 1 0 −1 0 −1 1 −1 1 −1 che ha rango massimo, dunque Γ `e certamente una quadrica non degenere. Poich´e il punto [1 : 0 : 0 : 0] ∈ Γ, il sostegno di Γ non `e vuoto, dunque possiamo escludere le eventualit` a presentate in (b) e (d) e si deve decidere se Γ `e a punti iperbolici o a punti ellittici. Una quadrica proiettivamente equivalente a Γ `e rappresentata da una matrice P AP T per qualche P ∈ GL(4, R), una matrice il cui determinante ha lo stesso segno di det(A) = −1: guardando le forme canoniche delle quadriche non degeneri di P 3 (R) vediamo che solo le quadriche a punti ellittici sono definite da matrici con determinante negativo. Si pu`o osservare che anche la quadrica in (a) `e rappresentata da una matrice con determinante negativo 1 . 2. Nelle ipotesi dell’esercizio precedente studiamo le seguenti tracce affini di Γ. • Sia X = 0 il piano all’infinito e sia γX la traccia affine data dai punti di Γ di coordinate [1 : y : z : t]. Tale traccia `e (a) una sfera; (b) un iperboloide; (c) un paraboloide. 1 Il segno del determinante di una matrice a coefficienti reali che definisce una quadrica di P n (R) ` e un invariante della quadrica solo in presenza di un numero pari di coordinate, cio` e se n dispari; quando le coordinate sono in numero dispari le forme quadratiche F e −F definiscono la stessa quadrica ma si rappresentano con matrici aventi determinanti discordi nel segno. 1 Soluzione: La traccia affine γX `e data da V(y 2 −z 2 −t2 −2yt+2zt−2y+2t) e per classificarla si devono studiare i suoi punti all’infinito che sostengono la conica γ eX : Y 2 − Z 2 − T 2 − 2Y T + 2ZT = 0 del piano V(X) di coordinate [Y : Z : T ]. Poich´e γ eX non `e vuota (contiene, per esempio, il punto [0 : 1 : 1 : 0] di Γ), certamente γX non `e una sfera. La matrice che rappresenta γ eX `e data da 1 0 −1 0 −1 1 −1 1 −1 ed ha rango massimo, dunque la conica `e non degenere e γX corrisponde ad un iperboloide (a due falde essendo Γ a punti ellittici) 2 . • Sia Y = 0 il piano all’infinito e sia γY la traccia affine dei punti di Γ di coordinate [x : 1 : z : t]. Fra le seguenti affermazioni: - i suoi punti all’infinito sostengono una conica non degenere; - `e una superficie rigata, cio`e contiene rette; - `e un iperboloide ad una falda. quelle corrette sono (a) esattamente una; (b) esattamente due (c) tutte (d) nessuna. Soluzione: Essendo Γ a punti ellittici, γY `e certamente non rigata, in particolare non pu`o essere un iperboloide ad una falda. I punti all’infinito di γY sono i punti di coordinate [X : 0 : Z : T ] che sostengono la conica non degenere a punti reali γ eY = V(Z 2 + T 2 − 2XT − 2ZT ), cio`e anche γY `e un iperboloide a due falde. • Sia Z = 0 l’iperpiano all’infinito e sia γZ la traccia affine dei punti di Γ di coordinate [x : y : 1 : t]. Individuare l’affermazione falsa (a) γZ `e affinememente equivalente alla traccia affine γY −Z ottenuta prendendo V(Y − Z) come piano all’infinito; (b) La conica γ eZ che si sostiene nei punti di Γ di coordinate [X : Y : 0 : T ] `e non degenere; (c) La sezione di γZ rispetto al piano x = y + t `e affinemente equivalente ad un’iperbole; (d) Esiste un’affinit`a che trasforma γZ nella quadrica affine γT −Y dei punti di Γ non appartenenti al piano V(T − Y ). 2 Guardando la classificazione delle quadriche di A3 (R) si vede che quelle i cui punti impropri sostengono una conica non degenere sono gli iperboloidi. 2 Soluzione: γZ `e costituita dai punti di Γ di coordinate [x : y : 1 : t] ed i suoi punti all’infinito sono dati dalla conica γ eZ = V(−Y 2 + T 2 + 2XY − 2XT + 2Y T ), una conica non degenere a punti reali: anche in questo caso la traccia affine `e un iperboloide a due falde. Per classificare γY −Z dobbiamo studiare la conica γ eY −Z dei punti all’infinito di γY −Z , cio`e la conica che ha sostegno nei punti di coordinate [X : Y : Y : T ] tali che T 2 + 2XY − 2XT = 0, una conica non degenere a punti reali. Quindi anche γY −Z `e un iperboloide a due falde ed `e pertanto affinemente equivalente ad γZ . Ne concludiamo che sia l’affermazione (a) che la (b) sono vere. La quadrica affine γZ `e l’iperboloide a due falde d’equazione γZ : −y 2 + t2 + 2xy − 2xt + 2yt − 2t + 1 = 0 e la sua sezione col piano x = y + t `e l’iperbole y 2 − t2 + 2yt − 2t + 1 = 0, cio`e anche l’affermazione (c) `e corretta. La quadrica affine γT −Y dei punti di Γ non appartenenti al piano V(T −Y ) ha per punti impropri i punti di coordinate [X : Y : Z : Y ] tali che Y 2 + (Y − Z)2 = 0, ovvero ha [1 : 0 : 0 : 0] come unico punto improprio ed `e quindi un paraboloide (a punti ellittici) 3 : non pu`o quindi esistere un’affinit`a che trasforma γZ in γT −Y . • Sia T = 0 l’iperpiano all’infinito e sia γT la traccia affine dei punti di Γ di coordinate [x : y : z : 1]. Fra le seguenti affermazioni - γT `e affinemente equivalente alla quadrica V(x2 − y 2 + 2yz + 2z + 1); - la conica γ eT dei punti di Γ di coordinate [X : Y : Z : 0] `e degenere; - γT `e affinemente equivalente a γX . quelle false sono (a) esattamente una; (b) esattamente due (c) tutte (d) nessuna. Soluzione: γT si sostiene nei punti di Γ di coordinate [x : y : z : 1] e ha per punti all’infinito esattamente quelli della conica γ eT = V(Y 2 − Z 2 − 2XY ), ancora una volta una conica non degenere a punti reali. Dunque anche γT `e un iperboloide a due falde ed `e pertanto affinemente equivalente a γX . γT non pu` o essere affinemente equivalente alla quadrica V(x2 − y 2 + 2yz + 2z + 1) che `e una quadrica di rango 3. 3 Guardando la classificazione delle quadriche di A3 (R) si vede che quelle aventi un unico punto improprio sono i paraboloidi a punti ellittici. 3
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