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Numero
Numero Catalogo Sirpac
OSIMO - 32
-
Titolo
Cattedrale di San Ciriaco di Ancona
Autore
Bruno da Osimo
Anno di realizzazione
1941
Riferimenti presenti
sull’opera
Iscrizione incisa sul margine superiore
“SIONIS ALTA CULMINA ANCONA VOS NON INVIDET NOVI
ARCA NAMQUE FOEDERIS HANC SERVAT ORNAT
RECREAT”
Iscrizione incisa sul margine inferiore
“ANNO NOSTRAE REPARATIONIS MDCMXLI
BRUNO AUXIMAS *** AD CELEBRANDAM
INSTAURATIONEM ECCLESIAE CATHEDRALIS
ANCONITANAE E LIGNO SCULPSIT ”
Iscrizione autografa a matita sul margine inferiore del foglio:
“Bruno da Osimo al caro Collegio Campana che mi ebbe istitutore
dal 1908 al 1910 ***”
Collocazione nel Museo
Tipologia di opera
Sezione contemporanea
Opera grafica
Tecnica
Incisione (xilografia)
Misure
cm 52 x 62,5
Soggetto
Descrizione dell'opera
Chiesa di San Ciriaco di Ancona
Quattro delle opere di Bruno da Osimo esposte all’interno del Museo
civico sono dedicate alla rappresentazione di monumenti simbolo di
Ancona. L’artista marchigiano fu molto legato alla città dorica perché
gran parte della sua attività di insegnante presso le scuole elementari
fu svolta proprio lì. Tali xilografie evidenziano la conoscenza
approfondita e lo studio degli edifici, raffigurati con grande cura e
abilità. Nello specifico, l’incisione in esame riproduce la Cattedrale,
intitolata a San Ciriaco. Essa si erge in tutta sua raffinatezza,
dominando, dal colle Guasco, il paesaggio circostante.
Come evidenzia la presenza dei tre asterischi posti nell’iscrizione
autografa nel margine inferiore, accanto alla firma, l’opera è
riconducibile ad un periodo posteriore alla morte della sorella Anita,
avvenuta nel 1938, a seguito della quale i simboli che l’artista era
solito apporre nelle sue incisioni da due divennero tre.
Informazioni sull'artista Bruno Marsili, meglio noto come Bruno da Osimo, pseudonimo con
cui firmava i suoi lavori, nasce ad Osimo nel 1888. Il padre è
falegname e la madre tessitrice, e le condizioni economiche della
numerosa famiglia – è ultimo di dodici figli – non gli consentiranno di
proseguire agli studi fino all’Accademia di Belle Arti. Conseguirà
quindi il diploma di Scuola Tecnica con il quale inizierà ad insegnare
in alcune scuole della sua zona, dedicandosi al disegno dal vero di
monumenti, incisioni lignee, miniature e paesaggi marittimi della
Riviera Adriatica.
Con lo scoppio della Prima Guerra Mondiale, è al fronte come
Ufficiale; le incisioni di questo periodo sono ispirate alla vita al fronte
e firmate per prima volta con lo pseudonimo Bruno da Osimo.
Dopo la fine della guerra a Bologna conoscerà Adolfo De Carolis:
l’incontro con il grande artista, farà nascere in lui l’interesse per la
xilografia, tecnica alla quale si sentiva particolarmente vicino anche
grazie al lavoro del padre, e da questo momento comincerà a dedicarsi
all’incisione di ex libris.
Le sue illustrazioni, così come tutta la sua produzione xilografica,
esprimono un forte senso di lirismo in cui il richiamo religioso, a tratti
si vena di un certo misticismo. Questa sensibilità religiosa è tuttavia
mitigata da una grazia decorativa tipica dell’Art Nouveau, che gli
deriva probabilmente proprio dalla lezione del suo grande “maestro”
De Carolis.
Negli anni ’20 fa rientro ad Ancona e torna all’insegnamento; inoltre
fonda insieme al poeta Mario Blasi la rivista di arte e letteratura Il
Desco. È l'inizio della sua attività pubblica come xilografo, che
proseguirà anche con la partecipazione a diverse esposizioni e con
l’inizio dell’attività di illustratore di libri per diversi editori, tra i quali
Mondadori, Bemporad e Laterza.
Nel 1933 sposa Alma Andreani, donna colta e grande ammiratrice
delle sue incisioni, che lo aiuta organizzandogli mostre, ma che tre
anni dopo lo lascerà vedovo; questo è il primo di una serie di lutti che
accompagneranno la sua vita.
Durante la Seconda Guerra Mondiale – alla quale partecipa come
volontario a Pola, col grado di capitano – perderà infatti sia un fratello
che alcuni nipoti.
Con la fine della guerra torna ad insegnare fino al 1946, quando
deciderà di dedicarsi soltanto alla sua produzione artistica.
Muore nel 1962.
Proprietà
Bibliografia di
riferimento
Comune di Osimo
Mi avanzo verso il sogno : Bruno da Osimo (1888-1962), a cura di
Stefano Papetti, Osimo, 2012;
Osimo Museo Civico, piccola guida, a cura di Ivana Lorenzini, Osimo,
2006.
Note
Immagine n°
OSIMO - 32
Miniatura immagine
Anna Chiara Broggi