Gruppo Studi Storici e Sociali Pordenone Pordenone-Udine-Venezia RASSEGNA STAMPA 2014 Domenica 9 febbraio 2014 2 marzo 2014 – pagina 29 ed. Gorizia Sito internet di F.A. 26.3.2014 SEMINARIO INFORMATIVO SULLA COMUNICAZIONE Si è concluso, lo scorso 21 marzo il 6° Seminario Informativo sulla Comunicazione, presso il Comando della Brigata di Cavalleria “Pozzuolo del Friuli” dal titolo “Le dinamiche comunicative in operazione”, organizzato dalla Sezione Pubblica Informazione della Grande Unità goriziana in collaborazione con la 132° Brigata Corazzata “Ariete” di Pordenone. I lavori, che quest’anno hanno ottenuto il patrocinio del Dipartimento di Scienze Politiche e Sociali del Corso si Laurea in Scienze Internazionali e Diplomatiche dell’Università degli Studi di Trieste, del corso di Laurea in Relazioni Pubbliche dell’Università di Udine, dell’Ordine dei Giornalisti del Friuli Venezia Giulia, dell’Associazione Nazionale Arma di Cavalleria, di Rivista di Cavalleria, dei Lions Club Gorizia Host e da Historia Gruppo Studi Storici e Sociali Pordenone, sono stati aperti dal Comandante della Brigata di Cavalleria, Generale di Brigata Vasco Angelotti e dal Vice Comandante della 132° Brigata Corazzata “Ariete” Colonnello Paolo Pomella. Il seminario è stato finalizzato all’aggiornamento del personale militare impiegato nel settore della Pubblica Informazione e comunicazione. Per il terzo anno, l’attività è stata aperta anche agli studenti dei due corsi di laurea, ad alcuni soci del Club Atlantico Giovanile del Friuli Venezia Giulia e ad alcuni soci dell’UniFERPI(Federazione Relazione Pubbliche Italiana). Il Gazzettino Mobile - PAY http://m.ilgazzettino.it/m/gazzettino/articolo/PAY/639498 M ETEO 20°C HOME 12:28 - Istat: per 3 mln famiglie disagio lavoro, nessun occupato Vicino/lontano riflette sui temi del presente - Aa + 18-Aprile-2014 Cos'è Vicino/Lontano? Per i suoi organizzatori, una lunga ricerca di senso. Non è un caso allora che alla sua decima edizione, spinta alla metariflessione anche dall'anniversario, la manifestazione punti sul filone del pensiero e della memoria, invitando i frequentatori a indagare il presente con oltre 100 eventi, tra l'8 e il 18 maggio. Un'avventura intellettuale che indaga le mutazioni e i problemi del nostro tempo, come ad esempio le tensioni tra Ucraina e Russia, affrontate in due tavole rotonde: il 16 maggio (in collaborazione con Limes e Historia) con il responsabile dell'Osservatorio Caucaso-Asia Centrale dell'Ispi di Milano, Aldo Ferrari, lo studioso Oleg Rumiantsev e il giornalista russo Sergej Startsev e il 17 maggio con Sergio Canciani, storico inviato Rai a Mosca, in collaborazione con la Fondazione Lucchetta, Ota, D'Angelo, Hrovatin. Ma l'apertura vera e propria, l'8 maggio alla Chiesa di San Francesco, si avrà con la lezione magistrale del filosofo Roberto Esposito dal titolo emblematico: "A cosa serve pensare?", per indagare una società che vuole liberarsi del pensiero critico. In stretta connessione, gli incontri sulla memoria (e l'amnesia) col sociologo Alessandro Dal Lago, lo psichiatra Peppe Dall'Acqua e il filosofo Pier Aldo Rovatti (15 maggio). Il secondo percorso si sviluppa invece attorno alle utopie, con gli approfondimenti sulle figure di Adriano Olivetti (come avvenuto la scorsa settimana a Pordenone durante il festival Le voci dell'inchiesta) e Aurelio Peccei e i contributi, tra gli altri, di Antonio Calabrò, Bruno Laborghini e lo psicanalista Luigi Zoja. L'economia torna protagonista, questa volta a partire dalla parola "denaro" per discutere su "quante disuguaglianze possiamo sopportare" e ritorna un altro dei temi forti della manifestazione, quello delle differenze, con una lectio dello storico Adriano Prosperi (su tolleranza e intolleranza in Europa) e alcuni dibattiti sulle lingue europee. Oltre alla nuova sezione dedicata al web e al digitale, tra gli altri appuntamenti si segnalano un focus sulla burocrazia (il 10 maggio e uno spettacolo con Paolo Rossi e Gian Antonio Stella il 12 maggio), sul fine vita (il 17 maggio, con filosofi, medici e giuristi) e sulla Chiesa e il Papa (11 maggio). Ritorna anche Fabrizio Gatti, che presenterà il suo racconto scenico sui tragici naufragi del 2013 mentre il 17 maggio, alla consegna del Premio Terzani a Pierluigi Cappello e al pakistano Mohsin Hamid, interverrà l'attore Marco Perrotta (premio Ubu 2014) a dar voce alle pagine dello stesso Terzani. © riproduzione riservata SERVIZI OROSCOPO METEO TROVACINEMA 20°C TORNA SU Home Dal Gazzettino Notizie Locali 1 di 2 Venezia Treviso Padova Belluno 28/05/2014 12:41 Giovedì 19 giugno 2014 pag. XXXIV 20 giugno 2014 pag. XXIX Lunedì 30 Giugno 2014 pag. 20 f *ffiw&ffi&wffi&€&*#&ffi& SI$TEMATO TARGHIUIO PERSONATE DEttE MINIERE DIARSIA lluouauita [Gf I'arohiuio minerario diAlbona Sgc$'*fmag* #x r**eexc*r* #gFE'er*f*s*m sc?feB*r**x*faf#&**m&wwm* **&Hmfws*awE*#*&AW&{&**#,***s#xsÉw.w**Éw #tÉ#€g##, &'*w*gs*ewesa#ww"fg#É&g&&",&&"#*#EeÉ&" f*Eg&rgg*&,c&*&aa*** *awa*w x**E*WgEaefr;&&***w **'&g**c*waw &a #fi#E# #É #$6,arju*. ffisw ****st#" &sf!:fr&s* :';É#e #e#a*ffi*arjf,ra* ww &m **xsr;w*éF;àtrjz?uww*: aaÉ**E* xxs*##se E* sx&w &*&*'*a #as *eci*m* ffie'F;** w*rr.*q*w ffi rlffiÉsl,ffiffi# &a &* xuw Tania Skopac È, tr tunqa tcb./ metfl ta oocumentazione dell'archivio mrnerario sistemata nei mesi scorsi secondo gli standard archivistici croati presso l'edificio dell'ex Scuola industriale e mineraria f RtSt OiAlbona. Ora bisognerebbe trasferirla in un luogo climaticamente piu adatto. ldeali sarebbero, anche dal punto dÌ vista storico, gli soazi sotto Ia sede della Biblioteca civica di Albona, che dall'ottobre 2013 ooera nella Sala marmorea dell'ex Direzione delle Miniere istriane di Arsia. E ouanto confermato in una conferenza stampa convocata lo scorso 25 ottobre alla Civica a conclusione della prima fase degli interventi di recupero dell'archivio minerario albonese. Hanno oarlato del lavoro svolto nella prima fase i raporesentanti delle istituzioni che hanno collaborato alla sistemazione dell'archivio: si tratta di Guglielmo Cevolin, docente di Legislazione dei beni culturali all'Università di Udine e all'Università di Bologna, che è intervenuto a nome del Coordinamento adriatico, associazione in seno alla ouale coordina i progetti archivistici, e a nome di "Historia", di cui è presidente; Angelo Rigo, a nome della "Disma" di Treviso, ditta che da21 anni ooera nel campo dei beni culturalì (negli ultimi 10 anni anche in Croazia), con interventi di recupero dei materiali archivistici e con catalogazione e gestione delle biblioteche; e Tullio Vorano, presidente della Giunta esecutiva della Comunità degli ltaliani "Giuseppina Martinuzzi" di Albona, grande conoscitore della storia mìneraria albonese e già dirigente del Museo civico di Albona, istituzione operante in seno all'Università popolare aperta. E stata sua l'iniziativa di avviare il progetto. uil'ttrtP0RTAilÌt t0ilTl sTonmA "La documentazione sulle attività delle Miniere diArsia è conservata negli archivi croati, 50 ma anche in quelli dei paesi limitrofi. in ltalia. Slovenia e Austria. Albona ha la fortuna di avere il cosiddetto archivio personale". ha detto all'incontro Vorano, che con Olja Viékovic, archivista del Museo civico di Albona. ha lavorato oer tre mesi alla orima fase di sistemazione e salvaguardia dell'archivio minerario, gran parte del quale è ora conservata in 1.330 faldoni archivistici. Parlando del contenuto dei documenti compresi nella prima fase dell'iniziativa, Vorano ha orecisato che si tratta di 1 .189 contenitori o faldoni sistemati in ordine alfabetico con circa 3Smila fascicoli con nomi e cognomi di operai che hanno lavorato nelle Miniere per lo più nel periodo tra il 1930 e il 1960, ma anóhe negli anni prima e dopo. Ulteriori sforzi dovranno essere investiti oer mettere in ordrne alfabetico i fascicoli dentro ciascun faldone. Ogni fascicolo contiene i dati sull'educazione o sull'ao- partenenza a un partito dell'operaio, sulle sue origine, la sua famiglia, i lavori che ha svolto nella miniera, la sua salute e altro. Dai documenti si evince che un minatore che era assente per malattia per oltre tre mesi veniva licenziato, come pure il fatto che nei primi anni dopo la guerra nelle miniere albonesi era in atto il bilinguismo: i documenti erano redatti in lingua croata e in quella italiana. Vi sono poi le schede anagrafiche, che si utilizzavano solo durante I'amministrazìone itallana, contengono i dati anagrafici, ma anche ouelli su stato di famiglia, avanzamenti, premi e castighi, e fanno parte di 63 faldoni. ln 27 faldoni sono sistemati i libretti di lavoro. men- tre in 18 faldoni la documentazione sugli infortuni. "Si tratta. senza dubbio. di una fonte storica molto importante, soprattutto per la situazione demografica del nostro paese, per cui va salvaguardata. Spe- riamo che la Città crei Ie condizioni affinché il materiale possa essere ospitato sotto la Biblioteca civica, soprattutto per motivi storici. Dovrebbe poi seguire la digitalizzazione del fondo per poterlo mettere su internet", ha sottolineato Vorano dooo aver definito le dimensioni del fondo secondo il metodo adottato dagli archivisti, ossia in metri lineari. Asuo avviso, nella d g italizzazione dell'archivio un problema sarà la grafia dei cognomi in quanto essi furono cambiati sotto l'amministrazione italiana spesso in modo molto radicale, come nel caso del cognome Zgrabljic, diventato Grabelli. i G01t[B0n[il01rrI I.IUTIT|| TURI|PI|| "Un importante aspetto di questi progetti archivistici è che fanno collaborare molte istituzioni in un'ottica eurooea". ha dichiarato Cevolin, confermando che il progetto albonese è una delle iniziative oer le ouali il Coordinamento adriatico ha ottenuto i finanziamenti dal ministero degli Esteri e da quello dei Beni culturali della Repubblica ltaliana. L'obiettivo è quello di conservare e studiare dal ounto di vista archivistico parti e sezionl +a". :.i;., È * ? i tz É t È * ;z Ie r degli archivi che si trovano in Croazia e che raPPresentano un momento di storia dell'ltalia' stato sottolineato Pure il ruolo dell'Archivio di Stato di Pisino, in collaborazione con ll ouale il lavoro è stato svolto' Per quanto riguarda il contributo di "Historia", che si ocE llani fefboltouic i Boris Babi G iohiednici urnim u mori cuoa dello studio della storia locale, Cevolin ha rilevato che l'associazione ha la caPacità di diffondere questi Progetti a diversi livelli, italiano e anche europeo, tramite le Pubblicazioni multimediali, come fatto Per alcune delle iniziative degli anni scorsl. sT0RlAtlllllmARn, uil UIIIGUM PTR AI.BO]IA Cevolin ha, inoltre, confermato che nel Prosieguo del oroqetto si intende realizzare Oei-video sulla storia delle miniere e di Albona, sfruttando le competenze della Comunità deqli ltaliani, ossia del Professoivorano, che è uno dei massimi studiosi di questa realtà. Secondo il dottor Rigo, per la 'Disma" i Primi interventi finalizzali alla salva gu aro la dell'archivio delle Miniere di Arsia costituiscono il quarto proqetto che la ditta ha Portato a te"rmine riguardo alla sistemazione del materiale italiano presso gli archivi croati. "ll vaiore di una storia locale è quello di valorizzare il suo unicum. E PerAlbona la storia della miniera è un unicum che dobbiamo consegnare alla storia d'EuroPa e a quella del mondo", ha detto Rigo' Per confermare l'imPortanza di trasferire l archivio nei vani sotto la Biblioteca. "ll primo intervento è stato quello di salvaouardare il materiale attraverso ie lndicazioni date dall'Archivio di Pisino. Lo abbiamo fatto in modo tale che Possa esser conservato", ha detto Rigo" A suo avviso, la seconda fase dell'intervento è costituita dalla possibilità di indicizzare i nomi dei minatori Presenti nelle schede anagrafiche trovate, ossia di dare un accesso internet per tutte le Persone, figli, nipoti e ProniPoti di quanti hanno lavorato nelle miniere di Albona, tra cui molti del territorio dell'odierna ltalia. Dooo la conferenza stampa partecipanti, tra cui Daniela Mohorovió, direttrice dell'UPA albonese e Presidente della Cl di Albona, e il sindaco Tulio Demetlika, hanno visitato l'archivio all'ex RlS. Nella Prima fase del Progetto sarebbero state sPese 40mila kune. Dani Ferbokovió i Boris Babic pobjednici su sada vec tradicionalnog turnlra u morl, koii se veÓ Òetvrtu godinu oroànizira u Óepicu. Turnir se iradicionalno organizira krajem oodine. a 14. studenog nat1eóalo se 14 Parova- Pobjednicki pat za nagradu Je osvojlo bOolt<a, a drugoPlasirani Anoetó i Vtaoo stojéió dobili su sir. Trece miesto ove je godine pripalo parú Bazilio RadoviÓ i Mario MuZul, koji su nagradeni litara vina. s oet 'Ferbokovicu i Babicu ovo je druol naslov na òePljonskom turnìru. Pobiedu su odnijeli i prije dvije góOine, dok je lani btàvna óaqrada PriPala Zdenku Zulicu i Bùnu Honovicu. Na orvom turniru, odrZanom 17' btudenoq 2011. godine Pobijedili su Miroslav Babic i Sebastiian Belic. (D'8.) Ba5ani obilieÍili 40.o[liGtniou male matufe I t:v ussr, É rÉ fuÉ za s è i ?É *,. í + I + Biv5i uóenici Osnovne ékole lvan Batelic iz Raée, koji su osmi razred osnovne ékole zavrSili 1974. godine, obiljeZili su 26. ruina 40. obljetnicu tzv. male mature. OkuPilo ih se tridesetak ili PribliZno Polovica od dva razreda, odnosno jutarnje i popodnevne smjene. Nakon éto su Posjetili Skolsku zgardu, druZenie su nastavili feétom u konobi na Dubrovi' (R'S,) 51 Data 28.12 .2014 Pag. XXXI ed. PN
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