PRESENTAZIONE 50 anni. Niente lavoro. Niente più moglie. Niente più casa. Una stanza. Tre coinquilini. Di 25 anni più giovani. “E’ Zio Gianni”, la nuova esilarante e scanzonata serie, la prima per la tv, scritta dal gruppo creativo “The Pills”, uno tra i più amati e seguiti sul web, formato da Luigi Di Capua, Luca Vecchi e Matteo Corradini, insieme agli sceneggiatori Luca Ravenna, Matteo Rovere e a Sydney Sibilia e Daniele Grassetti che firmano anche la regia. Venticinque appuntamenti, più due episodi speciali di Natale, della durata di nove minuti l’uno, in onda dal lunedì al venerdì dal 22 dicembre, alle 21.00 su Rai2. “Zio Gianni”, una coproduzione Rai Fiction e Ascent Film, prodotto da Andrea Paris e Matteo Rovere. Paolo Calabresi è il ragioniere cinquantenne Gianni Coletti. Un uomo mite, tranquillo, senza pretese. Sposato da vent’anni, lavora come impiegato. Un giorno, come succede, viene licenziato a causa del fallimento della banca. Poco dopo anche la moglie lo lascia, perché stufa di vedere come si sia lentamente arreso alla routine quotidiana, portandosi via il figlioletto di 7 anni. Assodato che persino i genitori ottuagenari non lo vogliono con loro, da un giorno all’altro il buon Gianni è costretto a cercarsi una nuova sistemazione e un nuovo impiego. Calcoli alla mano, l’unica possibilità per le sue tasche è quella di andare a vivere con tre studenti/lavoratori/ fancazzisti poco più che ventenni. I tre scelgono di piazzare in casa un uomo che è tutto fuorché il paradigma del buon coinquilino, un po’ per il gusto dell’avventura, un po’ perché gli servono i soldi dell’affitto. Ecco quindi che Gianni, fra ritardi nei pagamenti delle bollette, turni delle pulizie e della spesa, e poi sesso, alcol, feste, continui problemi di lavoro, soldi e fiducia nel futuro, proverà a cavarsela da solo per la prima volta nella vita, nella speranza di riconquistare la moglie e di riprendersi il posto che gli spetta. Ad aiutarlo in queste ripetizioni di vita vissuta ci sono tre fra i peggiori maestri che si possano incontrare. A qualsiasi età. Si tratta di Chiara (Cristel Checca), l’unica femmina del gruppo. Ingenua e dai modi buffi, studia biologia marina ed è una strenua sostenitrice della cucina vegana. PRESENTAZIONE Poi c’è Fulvio (Luca Di Capua), quello che si crede creativo, iscritto al Dams perché fa colpo. Si dice fotografo, ma è più credibile come viveur e amante del “dolce far niente”. Infine Rodolfo (Francesco Russo), il cinico del gruppo, il pessimista, per giunta avaro e con la passione delle commercio online. Sullo sfondo ci sono la Roma dei nostri giorni, le problematiche legate alla crisi, il bisogno di confronto tra giovani e adulti e la necessita di capirsi al di là delle barriere generazionali. Il tutto condito da una comicità fresca e ricettiva delle novità che arrivano dal racconto del web. NOTE DI REGIA In un mondo in continua evoluzione, chi si ferma è perduto. Il ragionier Gianni Coletti, classe 1964, più che fermarsi, ha proprio inchiodato di brutto. Ma prima o poi, la vita, ci regala sempre una seconda possibilità. Beh, forse nel suo caso, più che di seconda possibilità, parliamo di una valanga di sfighe che la metà basterebbero per lanciarsi a volo d’angelo dal ponte di Ariccia, ma questi sono dettagli. Nel bel mezzo della sua mediocre esistenza, ancorata a un mondo che ormai non esiste più, Gianni viene cacciato di casa dalla moglie e, come se non bastasse, perde anche il lavoro. Dopo l’estenuante ricerca di una nuova casa, il cinquantenne trova una sistemazione provvisoria in una stanza in subaffitto con tre studenti: Fulvio, Chiara e Rodolfo. La convivenza con questi tre “pischelli”, in quella casa caotica e fatiscente, “piena di cose ma dove non ci sono le cose”, si rivela per Gianni un’opportunità per mettersi in discussione, scrollarsi di dosso principi e certezze appartenenti ormai al secolo scorso ed imparare a fare i conti con questa valle di lacrime chiamata realtà. Una realtà fatta di precarietà, approssimazione, hipster, radical, urban, vintage, street, metal, il tutto condito da un bassissimo livello di attenzione… di che stavamo parlando? Ah sì, Gianni! Beh, definirlo un pesce fuor d’acqua sarebbe riduttivo. Per descrivere l’inadeguatezza di Zio Gianni in questo nuovo mondo, si dovrebbe immaginare un tonno che passeggia in un sentiero di montagna, con i mocassini, la tuta di flanella e una bottiglia di vodka lemon in una pinna. Ma, nonostante tutto, Zio Gianni, detto anche “Gianni lo sfigato”, affronta questa crisi con determinazione e, giorno dopo giorno, sconfitta dopo sconfitta, umiliazione dopo umiliazione, si rialza sempre e continua a crederci. Alla fine non ci riesce mai, ma anche questi sono dettagli, anzi, meglio così no?! Ma sì! Perché, in fondo, ti fa sentire bene svegliarti la mattina e sapere che c’è qualcuno che sta messo peggio di te! In questo caso molto peggio! Ma proprio male male… RAI FICTION presenta diretto da Daniele Grassetti e Sydney Sibilia con Paolo Calabresi, Cristel Checca, Luca Di Capua, Francesco Russo una coproduzione RAI FICTION e ASCENT FILM prodotto da ANDREA PARIS e MATTEO ROVERE CAST ARTISTICO ZIO GIANNI PAOLO CALABRESI CHIARA Cristel CHECCA RODOLFO FRANCESCO RUSSO FULVIO LUCA DI CAPUA CAST TECNICO REGIA DANIELE GRASSETTI SYDNEY SIBILIA SOGGETTO LUIGI DI CAPUA LUCA RAVENNA SCENEGGIATURA LUIGI DI CAPUA LUCA RAVENNA LUCA VECCHI MATTEO CORRADINI SYDNEY SIBILIA MATTEO ROVERE DANIELE GRASSETTI DIRETTORE DELLA FOTOGRAFIA PASQUALE REMIA SCENOGRAFIA LARA SIKIC COSTUMI LISANGELA SABBATELLA SUONO FILIPPO TOSO ORGANIZZATORE GENERALE FABIO FERRANTE MONTAGGIO DAVIDE VIZZINI MUSICA FEDERICO BISOZZI PRODOTTO DA ANDREA PARIS E MATTEO ROVERE PRODUTTORE RAI DELEGATO DI PRODUZIONE UNA PRODUZIONE CON LEONARDO FERRARA FABIO FERRO GABRIELE LILLI RAIFICTION
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