Etica clinica. Confini sfumati

giovedì 28 agosto 2014
L’OSSERVATORE ROMANO
pagina 5
Marc Chagall
«Belle e Ida alla finestra» (1916)
Per un ritorno dell’etica clinica
In un altro racconto, il golem di Praga giace coperto di ragnatele nella soffitta dei discendenti del suo creatore, il Maharal di Praga. «E la ragnatela cresce e cresce e la gente
non osa toccarla. Tutto è perduto!». Il racconto che dà il titolo alla raccolta, Il tempo
del Messia, ci riporta alla tensione messianica
ebraica trasposta secolarmente, al tempo di
Peretz, in speranza del futuro. C’è un pazzo
simile ai profeti, uno shtetl, il villaggio ebraico
dell’est, che come un ghetto si chiude al tramonto, un sognatore oppresso dalla vita di
ogni giorno e dalla mancanza di speranze,
un’immagine straordinaria dell’era messianica:
Otto racconti yiddish di Itskhok Leybush Peretz
«Il Messia avrà le ali, e tutti avranno ali. Sarà
così: d’improvviso nascerà un bambino con le
ali; poi un secondo, un terzo e così continuerà (...) all’inizio le persone si spaventeranno,
poi si abitueranno, finché arriverà un’intera
generazione con le ali, una generazione che
non vorrà più voler giacere nel fango, e non
si azzannerà più per un verme di guadagno».
Ben quattro dei raccontini hanno come oggetto le donne, donne povere ed escluse, piene di rabbia, o anche donne amate, come la
Chane di Chaim in Felicità domestica, che
linguistica depurandolo dalle sue forme più Chaim non vuole usare come poggiapiedi in
di ANNA FOA
particolaristiche.
Paradiso, come gli dice il rabbino, ma far seLo yiddish giocò un ruolo importantissimo dere accanto a lui, insieme su una sola poltrodavvero un piccolo gioiello questo libretto che raccoglie otto rac- nell’ideologia del Bund, il partito socialista na. Perché la donna di cui Peretz racconta, la
conti di Itskhok Leybush Peretz — ebraico fondato nel 1897: lingua del popolo donna del mondo dei chassidim, non ha certo
Il tempo del Messia e altri racconti ebraico, essa doveva essere il supporto cultu- una vita facile, intenta a tutte le incombenze
(Roma, Edizioni di Storia e Lette- rale della sua autonomia nella diaspora. Alla domestiche mentre il marito si occupa solo di
ratura, 2014, pagine 131, euro 9) — conferenza di Czernowitz del 1908, a cui an- studiare la Torah.
In La rabbia di un’ebrea, la donna ha il
mai tradotti prima in italiano e qui presentati che Peretz partecipò, esso si conquistò una
tanto in traduzione che nella loro lingua ori- dignità linguistica alta e
bambino malato, lavora
duramente e non ha
ginaria, lo yiddish, da Elissa Bemporad e da affiancò l’ebraico come
lingua nazionale. La culneanche di che comprarMargherita Pascucci.
gli le medicine. E alla fiNato intorno all’inizio del secondo millen- tura del mondo ebraico
ne, quando il marito ha
nio nella Germania meridionale, lo yiddish orientale di questi anni è
sbattuto la porta di casa
non è, com’è noto, un dialetto ma una vera e infatti tutta bilingue, yidinfuriato per le sue ripropria lingua: di base, un antico tedesco dish ed ebraica, oltre che,
naturalmente,
russa
e
pochieste gridando di voler
scritto in lettere ebraiche, arricchito di apporti
essere lasciato in pace a
slavi. In yiddish si espressero nell’Est Europa lacca. È questo il contepregare, vorrebbe impici chassidim, anche se soltanto oralmente, per- sto in cui scrive Peretz
carsi con una corda, ma
ché la produzione chassidica religiosa veniva (1852-1915), nato a Zanon può perché il suo
poi redatta per iscritto in ebraico, prima di mość, nel governatorato
bambino si sporge dalla
essere eventualmente ritradotta in yiddish per di Lublino, importante
centro chassidico polacco
culla e la chiama e lei dediventare comprensibile a tutti.
ve impedire che cada e
Durante l’illuminismo ebraico, l’Haskalah, annesso all’Impero russo,
dargli il seno per nutrirlo yiddish subì forti attacchi, ma sopravvisse, e vissuto dal 1880 a Varlo. E similmente, in La
tanto che gli stessi illuministi furono talvolta savia, anch’essa annessa
vedova, un bambino dorcostretti a ricorrervi per essere capiti. È solo alla Russia con il suo
me nella culla accanto alnegli anni Sessanta dell’Ottocento che il pri- trenta per cento di popola madre appena divenumo dei tre grandi scrittori yiddish, Mendele lazione ebraica, duecenta vedova, in una casa
tomila
persone
circa.
Roman Vishniac
Moicher Sfurim, fino a quel momento scrittopoverissima in cui «pian«Jewish schoolchildren» (1935-1938)
re in ebraico, pubblicò il suo primo romanzo Frutto del contrasto creagono tutti e quattro i
tivo
tra
la
cultura
tradiin yiddish. Sia le sue opere che quelle degli
muri». Poco prima di
altri due grandi scrittori yiddish di quegli an- zionalista chassidica e le
morire, il marito le aveva
ni, Scholem Aleichem e appunto Peretz, por- spinte modernizzanti, la
tarono lo yiddish a una sorta di unificazione produzione letteraria di Peretz ebbe nella sorriso e chiesto di passargli le forbici, e la
Russia del tempio una fortuna immensa. Lo vedova non ricorda se gliele aveva date oppuscrittore divenne una sorta di nume tutelare re no, e questo dubbio la tormenta.
della cultura yiddish, idolatrato dalle folle
Donne escluse, come Chane in L’esclusa,
ebraiche. Compose ballate, racconti, opere che aveva scelto proprio il giorno di Shavuot,
teatrali, e scrisse anche in ebraico, come molti il giorno che ricorda la consegna a Mosé deldegli scrittori yiddish del suo tempo.
le Tavole della Legge, per passare al mondo
I racconti qui pubblicati, scritti tra il 1891 e dei gentili. Nel mondo ebraico era stata
il 1900, attingono tanto alla sua vena chassidi- un’esclusa, nessuno fra gli ebrei le aveva «sveca quanto a quella di impegno politico e so- lato ciò che vi è di bello, prezioso, elevato».
ciale, mescolandole in una creazione di gran- Era una donna e nulla contava per gli uomide suggestione, al tempo stesso straordinaria- ni. «Ci avete bandite!»
mente aperta alla modernità e profondamente
È un mondo, questo, che abbiamo imparalegata alla tradizione. La lingua scabra e terto a conoscere nella letteratura, in quella di
sa, nella bella traduzione delle curatrici, ne
Peretz e di Sholem Aleichem, ma anche in
accresce il fascino.
«Morire quando rimane tanto da
Straordinario, nella sua vena polemica con- quella più recente dei fratelli Singer: il monfare in tuo ossequio!» dice Francesco
tro le ipocrisie dei religiosi, è Il gatto pio, la do dello shtetl. Poco ne è rimasto, non perché
Saverio poco prima di perdere
storia di un gatto molto pio che trova nella sia riuscito ad accedere alla modernità, tranne
conoscenza sulla spiaggia di San
religione la giustificazione per divorare l’uno che per una parte almeno di quanti sono miChuan a Canton, dove concluderà la
dietro l’altro tre innocenti canarini, convinto grati oltre Oceano, ma perché è stato distrutsua vita terrena; sono le ultime
com’è che sia compito suo impedir loro di to nella Shoah, insieme con i suoi abitanti
battute del dramma teatrale El divino
peccare. Di grande poesia il breve raccontino che parlavano in grande maggioranza la linimpaciente di José María Pemán,
Alberi, che ci descrive l’abbraccio di due alberi gua di questi racconti. Un fatto questo che
scritto nel 1933.
nel rigoglio di fronde e di boccioli nella pri- rende il nazismo, come ha scritto uno studio«A me è sempre piaciuto pensare al
mavera e la loro distante estraneità nel rigido so, Jean Baumgarten, «un’ideologia “linguicitramonto del gesuita, quando un
da” fra le più distruttive del secolo».
inverno senza foglie.
gesuita finisce la vita, quando
tramonta» aveva detto Papa
Francesco il 31 luglio 2013 a Roma,
nella Chiesa del Gesù, per la festa di
sant’Ignazio di Loyola, ricordando
l’ultimo tratto della vita del
preposito generale Pedro Arrupe e i
versi della pièce di Pemán. El divino
impaciente, tradotto in italiano, è
l’uscita settimanale della collana
Di solito i diari saltano la pagina della domenica, o le
proposta dal «Corriere della Sera»,
dedicano uno spazio minuscolo, giusto per rispettare la
«La Biblioteca di Papa Francesco»,
sequenza del calendario. Nel diario Don Book invece
venti opere selezionate da padre
succede il contrario: alla domenica è dedicata una pagina
Antonio Spadaro tra quelle più
intera, riempita da testi che permettono di seguire i
amate da Bergoglio. Parlando del
Vangeli dell’anno liturgico con un commento scritto
libro nella prefazione, Ignacio Pérez
appositamente per i ragazzi. L’omaggio a don Bosco è
del Viso sottolinea l’importanza per
esplicito, a partire dal titolo, e torna nelle pagine del
Bergoglio dei tre protagonisti
dell’opera, Ignazio di Loyola,
diario scolastico pensato per il bicentenario salesiano
Francesco Saverio e Pietro Fabro, e
2014-2015 anche sotto la forma di una graphic novel creata
cita la lunga intervista al Papa
appositamente da Alessandro Sabatini che illustra, mese
pubblicata dalla rivista dei gesuiti
per mese, l’infanzia e l’adolescenza di Giovanni Bosco.
nel 2013: «Abramo è partito senza
Logo e mascotte dell’agenda, il Grigio, il cane
sapere dove andava, per fede (...) La
minaccioso e aggressivo con chi voleva fare del male a
nostra vita non ci è data come un
don Bosco e affettuoso con lui e i suoi ragazzi. Il diario
libretto d’opera in cui c’è tutto
costa 10 euro e può essere ordinato via mail
scritto, ma è andare, camminare,
([email protected]); fra le pagine sono presenti
fare, cercare, vedere. Si deve entrare
non solo i richiami alle festività e alle memorie liturgiche
nell’avventura della ricerca
più importanti della Chiesa cattolica, ma anche le feste
dell’incontro e del lasciarsi cercare e
Giovanni Bosco bambino in una pagina del diario
lasciarsi incontrare da Dio».
degli ebrei, dei musulmani e delle religioni d’oriente.
Il gatto pio
e le sue sorelle coraggiose
È
José María Pemán
e la divina
impazienza
A scuola col Grigio
Confini
sfumati
sono però, almeno in Europa, poco
numerose.
Nella seconda situazione il parere
a distinzione tra pratica
clinica e sperimentazione è fornito da un comitato o commisè importante sia sotto il sione. In genere i pareri adottati
profilo medico-scientifi- dai comitati etici per la clinica non
co, sia sotto il profilo eti- sono vincolanti: infatti, è opportuco. Nella pratica clinica si utilizza- no sia il medico curante a prendere
no terapie validate (per le quali so- le decisioni che, in scienza e cono note la sicurezza e l’efficacia), scienza, considera migliori per il
basate su linee guida periodicamen- suo assistito. Oltre il ruolo di conte aggiornate alla luce delle nuove sulenza su casi clinici, i comitati di
conoscenze. Nella sperimentazione, etica per la clinica hanno altre due
invece, viene chiesto al paziente di funzioni: formazione del personale
acconsentire a essere sottoposto a sanitario e partecipazione alla redaun trattamento la cui efficacia non zione di linee guida.
In alcune nazioni, e in particolaè ancora stata verificata, ma che il
medico reputa essere la migliore re negli Stati Uniti, i comitati di
scelta per il paziente. L’obiettivo etica per la clinica sono diffusi, codella sperimentazione è duplice: cu- me attesta anche la vasta disponibirare il paziente e acquisire nuove lità di manuali (anche prodotti da
istituzioni cattoliche) e di altre pubconoscenze generalizzabili.
La sperimentazione pone notevo- blicazioni specializzate. In tali nali problemi di etica (specialmente nel caso in cui
si voglia verificare l’efficaI comitati etici hanno perso
cia di un potenziale nuovo farmaco) e deve essere
la funzione di “auctoritas”
autorizzata dai comitati
ed esercitano quella di “imperium”
di etica. Tuttavia, anche
nella normale pratica cliEppure la prima
nica si incontrano spesso
è quella per cui sono nati
gravi problemi di etica.
Tra i molteplici motivi vi
sono, per esempio, il
massiccio intervento della tecnolo- zioni i comitati di etica per la clinigia in ogni ambito (nascita, malat- ca assumono denominazioni divertia, disabilità, morte); la pratica me- se. Per esempio sono chiamati
dica sempre meno caratterizzata da «Commissies
voor
medische
una relazione a due tra medico e ethiek» nei Paesi Bassi, «Clinical
persona assistita, e sempre più arti- ethics committees» nel Regno Unicolata in relazioni complesse tra to, «Comités asistencial de ética» in
specialisti che si confrontano per Spagna. In altri Stati, tra cui l’Itacondividere le decisioni; la regola- lia, tali comitati sono pressoché asmentazione sempre più pervasiva, senti: le normative sui comitati di
che rende necessario non solo cono- etica, infatti, riguardano esclusivamente le responsabilità
loro attribuite per l’autorizzazione delle sperimentazionie non prevedono
comitati di etica per la
clinica.
Ciò non impedisce che
siano istituiti comitati di
etica per la clinica mediante spontanee iniziative locali, ma i dati attestano che ciò avviene raramente. È questo un
aspetto all’attenzione dei
bioeticisti fin dall’istituzione dei primi comitati
di etica (in genere, a seconda delle nazioni, tra la
fine degli anni Ottanta e
l’inizio degli anni Novanta del secolo scorso). In
molte nazioni, infatti, i
comitati di etica hanno
progressivamente perso il
Joseph Turner
ruolo consultivo finalizza«Snow Storm. Steam-Boat off a Harbour’s Mouth» (1842)
to all’emanazione di autorevoli documenti di indirizzo e sono diventati orscere, ma anche interpretare, nor- ganismi burocratici per l’autorizzamative e linee guida. Si noti inoltre zione di sperimentazioni.
che spesso i confini tra pratica cliPer usare un’immagine cara a
nica ricerca medica sono sfumati.
molti bioeticisti, i comitati etici
Dunque, anche la pratica clinica, hanno cioè perso la funzione di
e non soltanto la sperimentazione, auctoritas ed esercitano una funziomolto spesso necessita di una con- ne di imperium (limitata specificasulenza di etica. La consulenza di mente alle sperimentazioni). La prietica clinica può avvenire mediante ma funzione è invece la principale
singoli eticisti oppure mediante co- ragion d’essere per cui sono stati
mitati o commissioni di etica. Vi so- istituiti i comitati di etica.
In Italia, il Comitato nazionale
no notevoli differenze tra le due siper la bioetica (Cnb) ha prodotto
tuazioni.
Nella prima situazione l’eticista diversi documenti riguardanti il
fornisce pareri che, salvo rare ecce- ruolo e le funzioni dei comitati di
zioni, non sono vincolanti. La con- etica. Uno dei primi documenti
sulenza di un eticista è importante prodotti dal Cnb dopo l’istituzione,
specialmente nelle situazioni clini- adottato il 27 febbraio 1992, è inteche in cui l’urgenza non è compati- ramente dedicato all’argomento. In
bile con i tempi di lavoro dei comi- un successivo documento, adottato
tati. Esistono numerosi documenti e il 18 aprile 1997, si afferma che «il
linee guida, di provenienza soprat- Cnb ritiene importante sottolineare
tutto nordamericana, che elencano la distinzione tra le due funzioni
competenze e caratteristiche neces- (etica della assistenza clinica e sanisarie per svolgere il ruolo di consu- taria ed etica della ricerca biomedilente di etica clinica. Per esempio ca) che i comitati etici possono
l’American Society for Bioethics svolgere singolarmente o congiuntaand Humanities ha pubblicato nel mente. Ritiene comunque che tali
2011 una nuova edizione del rap- funzioni si possano ricomprendere
porto Core Competencies for Heal- sotto la stessa denominazione».
thcare Ethics Consultation.
A distanza di tempo, il problema
Il consulente di etica dovrebbe segnalato dal Cnb è non solo anfacilitare il consenso su scelte con- cora attuale, ma per molti aspetti
divise, ma anche indicare criteri irri- più acuto, essendo la funzione di
nunciabili sui quali non sono am- autorizzazione per le sperimentamissibili compromessi. Le strutture zioni largamente dominante rispetsanitarie che prevedano, nel loro or- to alla funzione di consulenza per
ganico, la figura dell’eticista clinico la clinica.
di CARLO PETRINI
L