S.M.S. “Rosa Venerini” di Oriolo GENNAIO 2015 Num. 1 LA GAZZETTA DELLA 3A Periodico di attualità, satira e informazione UNA C H IAC C H IERATA CON... LA NOST RA DIRIG ENT E ROSARIA FAINA Diretto re: Prof. Valeria Ferrari C ap i red atto ri: Alice Diamanti, Damiano Di Padova, Beatrice Lavini Abbiamo dedicato il primo articolo del primo numero ad un'intervista con la nostra dirigente per conoscerla meglio e farci spiegare la sua idea di scuola. La ringraziamo per essersi prestata con disponibilità e simpatia. Siamo noi, 3 A, con Red atto ri: Julia Antonik; Emanuele Canzonetta, Alessia Cersosimo; Lucretia De Vecchi; Danilo Di Carlo; Sofia Fischer; Luca Giannini; Oana Gradinaru; Alessandro Leonardi; Giulia Leonardi; Virginia Marcantoni; Nadia Ouedragogo; Vittorio Pelino, Elisa Pompili; Mattia Sgamma; Stefano Tosi al centro la nostra dirigente, Rosaria LE REC ENSIONI DELLA 3A Faina Il libro: Dieci DAMIANO: Lei condivide questa iniziativa di dar vita ad un giornalino d’Istituto organizzato da noi alunni? Lo spettacolo D.S.: Non solo la condivido, ho incoraggiato l'iniziativa. Trovo questa esperienza molto costruttiva per i ragazzi perché è un modo per imparare più coinvolgente delle lezioni frontali. Quando si redige un proprio giornale tutti vengono coinvolti, c'è un lavoro d'équipe e ognuno si ritaglia un proprio ruolo a seconda delle proprie capacità. Ringrazio i professori e la classe che l'ha accolta favorevolmente. Segue a pag. 2, 3 e 4 I PROF E I LORO MODI DI DIRE!!! teatrale: Il Primo bacio Il film: Interstellar Segue a pag. 11 ADDIO NAT URA W IL CALCIO L'ambiente in cui viviamo è sempre Grande più a rischio. Inquinamento, deforestazione e disboscamento Segue a pag. 15 piccoli indiani sono solo alcuni dei pericoli che stanno minacciando il nostro bel pianeta. Segue a pag. 6 passione, il calcio si può definire lo sport nazionale. La squadra intervista per il primo numero della nostra Gazzetta il Mister Tosi. Segue a pag. 17 LA GAZZETTA DELLA 3A NADIA e JULIA: Quali sono alunni con grande rimpianto e verso gli obiettivi che lei, in qualità mi riempie il cuore quando per grande responsabilità. di strada Dirigente Scolastica, mi sento chiamare intende perseguire in questo maestra da un mio ex alunno. Il Istituto? lavoro di dirigente D.S.: Il mio obiettivo principale è di assicurare ad ogni alunno il successo formativo, un apprendimento che sia produttivo e che serva per essere un cittadino attivo, una parte società di integrante cui sarà maggiore responsabilità, tanto i miei studenti ai quali ho voluto tanto bene e che mi hanno arricchito. L'insegnante è il lavoro più bello del mondo. della DANILO e ALESSIA: Quali poi sono state le motivazioni che l’hanno ragazzi al proprio progetto di intraprendere vita come una mamma fa col dirigenziale? bambino con ma meno gratificante. Mi mancano protagonista. Preparare bene i proprio è di tanta spinta ad la carriera di voi abbiamo una LUCA e ALICE: Quali sono i compiti principali Dirigente Scolastico? del Quali svolge più volentieri e quali meno? D.S.: Sono due o tre lavori in uno! Il dirigente scolastico si occupa di due settori: quello principale è quello educativo: la scuola, i docenti, programmazioni Svolge il le didattiche.... ruolo di guida educativa. Ed è quello che preferisco. Ma c'è anche un D.S.: Me lo domando tutti i aspetto amministrativo molto giorni! Io vengo da una lunga importante. Questa scuola non carriera da insegnante. Ho è molto grande, ci sono 730 insegnato otto anni nella scuola iscritti circa, vuol dire avere a dell'infanzia e diciannove in che fare con 730 famiglie. A quella sono volte ho la sensazione che diventata dirigente grazie alla tutti vogliano parlare con me! diventare Dirigente è stata mia Più insegnante. tanti fatica e amore. Se si fa bene il proprio lavoro i risultati arrivano con la collaborazione di tutti. VITTORIO Sappiamo e che MATTIA: prima Quale di dei due Sono stata e mi considero ancora una maestra, che per me è la parola più bella del mondo. Anche gli apostoli chiamavano Gesù “maestro”, colui che indica la via. Dovevo mettere a frutto tutto quello che avevo imparato come docente e dare un senso agli studi che avevo fatto. Bisogna sempre migliorarsi, darsi nuovi traguardi. Io ho lasciato i miei e determinazione. anni mentre ruoli le è piaciuto di più? D.S.: primaria, di Dopo insegnamento lavoravo i dipendenti, la contabilità, i rapporti con gli sono enti esterni, le ASL, il comune, iscritta all'università e nello i rapporti con il territorio... e stesso questo aspetto mi piace meno tempo mi tutti ero anche assessore comunale. Mi sono laureata nel 2008, nel 2011 ho fatto il concorso da preside e ho dovuto dire addio alla carriera di insegnante. Sono diventata dirigente per mettere la mia esperienza a disposizione degli altri docenti e per migliorare la scuola che è il punto nevralgico della nostra società. Il futuro siete voi, e e mi preoccupa di più BEATRICE: Che ricordi ha da studentessa della nostra età? D.S.: I ricordi delle medie sono i ricordi più belli. Sono 47 anni che sono nella scuola. Mia mamma mi ha portato all'asilo che avevo due anni, ero LA GAZZETTA DELLA 3A piccolissima. Ma il periodo più D.S.: A me interessa tutto condividere le responsabilità felice è stato quello delle quello che faccio. Ultimamente con nessuno. medie mi sta entusiasmando molto perché avevo più consapevolezza, i ragazzi mi tutto facevano il filo, uscivamo col l'offerta professore appena stati accreditati come d'arte per quello che riguarda formativa. dipingere il nostro paese, la centro mia professoressa di lettere ci conseguimento portò sera, certificazioni che riguardano caricandoci sulla sua auto, per le competenze informatiche. vedere spettacolo Si stanno formando docenti femminile. del nostro e di altri istituti. a teatro una uno sull'emancipazione EIPASS Siamo per il di C'era tanta amicizia. Alla fine Inoltre della terza ci portarono in attiveranno corsi pomeridiani Francia ed è il ricordo più bello per che ho della vita. conoscenze linguistiche e per ALESSANDRO e SOFIA: Quali sono secondo lei le doti principali che occorrono per essere una Dirigente brava ed efficiente? D.S.: Essere stata una brava insegnante. Amare la scuola. Non fare per caso il dirigente scolastico. Oggi servono competenze che non finiscono mai. Ci aggiorniamo in continuazione, si fra un po' l'ampliamento si delle la loro certificazione. Questi corsi li considero una risorsa non solo per voi ragazzi e per i professori, ma per l'intero territorio. VIRGINIA: Ricorda invece episodi particolarmente spiacevoli? Come si comporta davanti ad situazioni alunni o a particolarmente difficili? D.S.: Ricordo bene degli sovrappongono adempimenti e avvenimenti spiacevoli, me li responsabilità. Bisogna avere sogno anche di notte. Dentro conoscenze la scuola c'é la vita e la vita di normativa e didattiche. comprende GIULIA E OANA: Qual è l'obiettivo raggiunto nella nostra scuola che Le ha dato maggiore soddisfazione? tanti problemi. Devo fare un lavoro psicologico su me stessa e godere delle cose buone senza soccombere ai numerosi problemi che ogni giorno devo affrontare. Problemi in cui il dirigente è solo perché non può ELISA: Che rapporto ha con alunni, docenti e personale scolastico in genere? D.S.: Mi considero una persona molto aperta, molto umana, ma molto rigorosa quando la situazione lo richiede. Voglio essere vicina agli alunni, alla loro età, così come ai docenti, anche nella loro vita privata. Penso che l'empatia sia molto importante in ogni lavoro che si svolge. STEFANO: Per avere una sua conoscenza più familiare, ci può dire quali sono i suoi hobby preferiti? Come trascorre il tempo libero? D.S.: Io sono una cantante da quando avevo 12 anni. Faccio parte di un complesso musicale del quale ero la voce solista. Abbiamo fatto concerti in ogni momento dell'anno in tutto il viterbese, siamo stati in TV, abbiamo partecipato a un concorso radiofonico. Siamo in 4 e ci chiamiamo HYPATON, che è il nome di un antico strumento greco a 4 corde. A distanza ritrovati, di anni ci siamo periodicamente ci riuniamo, facciamo le prove, ridiamo e suoniamo per i nostri amici. LA GAZZETTA DELLA 3A LUCRETIA: E’ facile per una Chi studia durante l'anno non Ricordo che mi scendevano le donna in carriera come Lei può avere paura degli esami, io lacrime quando li leggevo, mi conciliare non ci credo alla sfortuna, in hanno toccato il cuore. Non queste cose ognuno è artefice bisogna mai dimenticare la del proprio destino. E per la barbarie di cui è stato capace scuola superiore armatevi di l'uomo. il lavoro con le esigenze familiari? D.S.: Le donne ce la fanno. Sono forti. Soprattutto se hanno accanto gli uomini giusti. EMANUELE: Qual è il consiglio che può dare a noi alunni di affrontare Terza serenamente per la scuola superiore? E per gli esami? D.S.: coraggio, ricordatevi lo sforzo per il passaggio elementari alle medie, ci sarà lo stesso impatto anche alle superiori. l'hanno sereni. Non preoccuparsi troppo, il che non significa adagiarsi, ma avere consapevolezza che con l'impegno tutto va come deve. 3A: Grazie mille per la sua disponibilità e cortesia. D.S. Grazie a voi per l' invito, mi è piaciuta molto l'idea PROF. FERRARI: Quali libri emozionata Essere dalle maggiormente e vuole consigliare ai ragazzi? dell'intervista. Io vengo da un altro paese, lontano da qui, e questa intervista un'occasione è per anche farmi conoscere meglio da voi e dalle D.S.: “Se questo è un uomo” e vostre famiglie. In bocca al “I sommersi e i salvati” di lupo per tutto!! Primo Levi. Libri che mi hanno aperto gli occhi. Classe 3A 27 GENNAIO: UN GIORNO DA RICORDARE Ecco come si presentava l'entrata del campo di concentramento di Auschwitz con la tristemente celebre scritta “Arbeit macht frei”, “il lavoro rende liberi” LA GAZZETTA DELLA 3A Il 27 gennaio del 1945 le truppe sovietiche dell'Armata Rossa varcavano i cancelli di Auschwitz, il più grande dei campi di sterminio costruiti dai nazisti nel corso della seconda guerra mondiale. Per noi è diventato il Giorno della Memoria, per ricordare le milioni di vittime dell'Olocausto e delle leggi razziali e coloro che hanno aiutato, a costo della propria vita, gli ebrei perseguitati. Nessuno deve dimenticare l’orrore di cui è stato capace una volta l’uomo. Primo Levi, un partigiano antifascista, un ebreo, uno scrittore che è stato prigioniero ad Auschwitz e ha vissuto in prima persona la tragedia della shoah, ci ha lasciato una struggente testimonianza della sua terribile esperienza. Beatrice Lavini Virginia Marcantoni Se questo è un uomo Voi che vivete sicuri Nelle vostre tiepide case, voi che trovate tornando a sera Il cibo caldo e visi amici: Considerate se questo è un uomo Che lavora nel fango Che non conosce pace Che lotta per mezzo pane Che muore per un sì o per un no. Considerate se questa è una donna, Senza capelli e senza nome Senza più forza di ricordare Vuoti gli occhi e freddo il grembo Come una rana d'inverno. Meditate che questo è stato: Vi comando queste parole. Scolpitele nel vostro cuore Stando in casa andando per via, Coricandovi alzandovi; Ripetetele ai vostri figli. O vi si sfaccia la casa, La malattia vi impedisca, I vostri nati torcano il viso da voi. (Primo Levi, Se questo è un uomo, 1947) LA GAZZETTA DELLA 3A ADDIO NATURA Il futuro del nostro pianeta è sempre più a rischio per i comportamenti sconsiderati dell'uomo. Occorre modificare al più presto le nostre abitudini sbagliate prima che sia troppo tardi. Dobbiamo rispettare l'ambiente in cui viviamo. “Fatti non foste a viver come bruti, ma per seguir virtute e canoscenza”: sono le parole che Dante fa dire ad Ulisse nel XXVI canto dell'Inferno per far capire che l'uomo creatura non è una creata per comportarsi da mostro, ma per praticare la virtù e la conoscenza. spesso Oggi lo comportarsi però vediamo proprio da mostro nei confronti della natura. Per questo la difesa del nostro ambiente è diventato uno dei problemi più urgenti della nostra società. Noi ragazzi siamo spaventati di tutto ciò che accade intorno a noi e di come sarà il nostro futuro. I recenti fatti di Genova, le alluvioni, le esondazioni ci mettono in allarme. Non fanno altro che dimostrarci Anche quanto abbiamo sfruttato e continua di case ed edifici devastato ha in maniera la costruzione portato danni al insensata il territorio che ci paesaggio naturale in quanto ospita. Un altro esempio di sono stati necessari per degrado civile è la raccolta fare differenziata che dovrebbe disboscamenti che a loro tutelare volta hanno causato frane e l'ambiente, ma tutto ciò spesso o non si fa o è fatta valanghe. male, e si vedono sacchi distruzione della natura ha d'immondizia sui bordi delle fatto si che molti animali strade. non Da quando le industrie si sono sviluppate e si sono insediate nei maggiori centri urbani l'inquinamento mette in pericolo la natura in quanto genera un'elevata tossicità Noi che nell'atmosfera. respiriamo quell'aria inquiniamo. continuiamo a Eppure La abbiano continua più il loro habitat naturale e che non abbiano più cibo da procurarsi. Per questo molte specie si sono estinte e molte altre sono in via di estinzione. Tutto questo cambiare uniti solo senza si potrà se stiamo disprezzare farlo. l'altro, senza fare guerre Possibile che nessuno se ne inutili che non servono al renda conto? bene di nessuno. Se ognuno riuscisse a cambiare il proprio modo di LA GAZZETTA DELLA 3A vivere il mondo Nel 1992 una bambina di 12 Per questo noi ragazzi della meglio. anni di nome Severn Suzuki 3° A condividiamo la frase Siamo gli unici esseri dotati tenne finale di intelligenza, ma perché Nazioni usarla del candore e una scioltezza state di incredibili, espose davanti ai piangere rappresentanti di tutti i continuate a dire che ci paesi del amate, ma vi lancio una degrado ambientale. E per sfida, fate che le vostre sei minuti riuscì a zittire il parole riflettano le vostre mondo intero. azioni”. gli altri, privo di coscienza e A 23 anni di distanza quei Julia di virtù. problemi Diamanti, Giulia Leonardi, cambierebbe mondo? per E in il male sopratutto poveri animali indifesi? Se l'uomo si comporterà ancora in questo modo significa davvero che è un semplice animale come tutti un discorso Unite. il Con problema sono alle un ancora attuali, e forse peggiorati. del discorso di Severn Suzuki: “Ciò che voi facendo la mi fa notte.Voi Antonik, Alice Nadia Ouedragogo UN SALUTO AL PROFESSOR BLASI CARO PROFESSORE, IN QUESTE GIORNATE UN PENSIERO VA A LEI CHE SE NE E’ ANDATO NEL BEL MEZZO DI QUESTO ANNO, LASCIANDOCI UN VUOTO DENTRO. SI RICORDA QUANDO ALLE 13:18 DELL’ULTIMA ORA LE CHIEDEVAMO DI ANDARE ALLA PORTA DI USCITA E LEI CI DICEVA CHE MANCAVANO ANCORA 2 MINUTI? OPPURE QUANDO LE CHIEDEVAMO DI ANDARE IN BAGNO IN DUE E INVECE CI ANDAVAMO IN QUATTRO E LEI SI ARRABBIAVA? SA CI MANCA TANTISSIMO, CI HA FATTO PASSARE DUE ANNI MERAVIGLIOSI. CI MANCHERA’. CIAO PROFESSORE LA SUA 3°A LA GAZZETTA DELLA 3A LA TECNOLOGIA: AMICA O NEMICA? La tecnologia è un grande vantaggio e una risorsa preziosa, ma siamo sicuri di usarla sempre in maniera corretta? La tecnologia fa sempre ipod, tablet, iphone…Per Il mondo intero sembra più chiacchierare un essere a portata di mano, su si può comunicare nello parlare stesso momento con più parte della nostra quotidianità. Noi ragazzi amico di facebook, oggi parte passiamo della contatto gran con andiamo per giornata a usiamo con la scambiarci le foto usiamo Ma Instagram. questo sia solo un bene? tecnologia: internet whatsapp, per persone in tutto il mondo. siamo sicuri che LA GAZZETTA DELLA 3A Una volta i bambini può La tecnologia può essere giocavano all’aria aperta, rivelarsi pericoloso: non nostra amica, ma solo se usavano la fantasia per puoi sapere con certezza usata creare chi ci sia dall’altra parte consapevole dello responsabile. giochi passatempi e sempre più Internet inoltre schermo, puoi in maniera e Deve far diversi, non passavano il scaricare informazioni di parte della nostra vita loro tempo chiusi in una ogni genere e navigare su senza farla diventare una stanza, a chattare, o sui siti illegali accrescendo il dipendenza social network, mentre i rischio possiamo fare a meno. giovani ne persone malintenzionate o stanno diventando sempre trovarsi a spendere soldi più dipendenti. inutilmente. ultimamente di incontrare Luca di Giannini, cui non Oana Gradinaru, Elisa Pompili, Mattia Sgamma A SCUOLA DI CUCINA!! Le ricette delle mamme della 3A BISCOTTI ALLA NUTELLA LA GAZZETTA DELLA 3A Ingredienti: 180gr nutella; 1 uovo ; 160gr di farina; Tempo di cottura: 170° per 10 minuti PREPARAZIONE Occorrente: 1 scodella; 1 cucchiaio(preferibilmente di legno); carta da forno; 1 teglia bassa Prendere la scodella e aggiungerci: uovo,farina e nutella e mescolare con l’apposito cucchiaio di legno. Quando l’impasto è pronto formare tante piccole palline distanti una dall’altra, schiacciarle e mettetele nella teglia dopo aver steso la carta da forno. Infornare a 170° per 9 minuti. Appena sfornati lasciateli freddare per qualche minuto e aggiungere zucchero a velo. E i biscotti sono pronti… BUON APPETITO!!! Giulia Leonardi, Oana Gradinaru LA GAZZETTA DELLA 3A LE RECENSIONI DELLA 3A Spettacoli, cinema, libri e altro DIECI PICCOLI INDIANI di Agatha Christie Una misteriosa lettera, dieci persone su un’isola, una strana filastrocca sono gli ingredienti di questo appassionante giallo. Otto persone che non si conoscono tra di loro, ricevono una lettera in cui vengono invitati a soggiornare per l’estate nella splendida isola di Nigger Island. Nonostante nessuno degli invitati conosca il padrone di casa per curiosità o LA GAZZETTA DELLA 3A necessità tutti accettano. Ma al loro arrivo li aspetta un’amara sorpresa: la vacanza non è che una trappola per attirarli lì e eliminarli uno ad uno. Perché? E chi può essere visto che sull’isola non è arrivato nessun altro? Dieci piccoli indiani è considerato giustamente il capolavoro di Agatha Christie. A noi il libro è piaciuto molto, è ricco di suggestioni e descrizioni che coinvolgono il lettore, è scorrevole, ha un linguaggio semplice e facile da capire, ma efficace. E riesce a tenerti col fiato sospeso fino alla fine. Lo consigliamo in maniera particolare a tutti i ragazzi appassionati di giallo, di intrighi e di omicidi. Julia Antonik, Alessia Cersosimo, Danilo Di Carlo IL PRIMO BACIO A dicembre la compagnia Teatro in movimento ci ha offerto uno spettacolo a scuola sulle prime esperienze d’amore. Con un bacio si esprime un sentimento e, soprattutto il primo, segna il passaggio dall’infanzia all’adolescenza. La compagnia Teatro in movimento ci racconta tramite Giulio e Costanza la vita degli adolescenti con i loro problemi e le loro preoccupazioni e di come il mondo stia cambiando. Giulio e Costanza sono migliori amici, frequentano la stessa classe alle scuole medie e condividono tutto tra di loro, anche l’imbarazzante foglio che Giulio porta sempre con sé e usa per annotare le figuracce e le prese in giro ricevute dai compagni. Nella loro classe, come in tutte del resto, sono presenti vari tipi di personalità. In fin dei conti chi è che in classe non ha il bulletto di turno o la ragazza che ama mettersi in mostra? Tutto diventa più difficile quando, oltre ai soliti problemi adolescenziali, si aggiunge un compito che gli viene assegnato dal loro professore di scienze. Il compito, da consegnare entro una settimana ,richiede ai ragazzi di parlare del loro primo bacio che ci sia stato o meno, bello o brutto,appassionato o deludente. Durante questa settimana i due protagonisti decidono di trovare una persona a cui dare il primo bacio ma nessuno sembra all’altezza. Alla fine i due protagonisti troveranno l’amore l’uno nell’altra e capiranno che il primo bacio va condiviso con una persona a cui si tiene veramente. Lo spettacolo ci è piaciuto molto, ci siamo ritrovate in alcune situazioni e personaggi che sembrano tali e quali ad alcuni nostri compagni di classe. Divertenti le scene in cui gli alunni si giustificavano con i professori per non aver studiato e le scene in cui i protagonisti leggevano le scritte sui muri dei bagni. Questo spettacolo ci ha insegnato che dobbiamo saper aspettare e non avere fretta di diventare grandi, perché il periodo dell’adolescenza è il più bello e spensierato. Oana Gradinaru e Elisa Pompili LA GAZZETTA DELLA 3A dei cunicoli temporale. spazio INTERSTELLAR regia di Cristopher Nolan Cast: Matthew McConaughey, Anne Athaway, Micheal Caine In un futuro imprecisato, un drastico cambiamento climatico ha colpito duramente l'agricoltura. Un gruppo di scienziati, sfruttando un "whormhole", un cunicolo spazio temporale, per superare le limitazioni fisiche del viaggio spaziale e coprire le immense distanze del viaggio interstellare, cercano di esplorare nuove dimensioni. Il granturco è l'unica coltivazione ancora in grado di crescere e loro sono intenzionati a trovare nuovi luoghi adatti a coltivarlo per il bene dell'umanità. Interstellar è un piacere per gli occhi abbinato ad una colonna sonora eccezionale. Apprezzato anche da veri fisici per la valida rappresentazione Ha anche dei lati negativi, però. Del film è stato detto: è un “fantasy sentimentale con delle astronavi”. In generale si punta il dito contro il fatto che esista una specie di forza cosmica dell’amore che possa risolvere anche i problemi più difficili della fisica quantistica. L’ amore è una bella cosa ma non rende possibili le comunicazioni interplanetarie. In generale a noi il film è piaciuto molto: lo consigliamo a tutti. Le cose che più abbiamo apprezzato del film sono le rappresentazioni dei vari mondi e le calamità presenti in esse. Damiano Di Padova, Alessandro Leonardi, Vittorio Pelino LA GAZZETTA DELLA 3A COSA SONO I LUOGHI COMUNI? Quest'anno a scuola con la prof. di lettere abbiamo studiato i luoghi comuni. Luogo comune è “un'opinione, non necessariamente vera, o un concetto, la cui diffusione, ricorrenza o familiarità ne determinano l'ovvietà o l'immediata riconoscibilità. Il luogo comune viene utilizzato per attirare simpatia e approvazione, inoltre, essendo ovvio, resiste ad ogni critica ed è affermato con tale frequenza che è impossibile risalire alla fonte. Oggi si sentono tantissimi luoghi comuni: sul tempo, sullo sport, sulla politica... In classe ci siamo divertiti ad immaginare un dialogo, per esempio, tra due persone che si incontrano in un bar. A: Ieri la Juve ha vinto B: Certo, paga gli arbitri! A: Prima il calcio era più genuino, oggi sono tutti uguali, contano solo i soldi! B: Infatti il calcio è diventato solo un business A: Comunque io ormai seguo solo la Nazionale A: Eh...si stava meglio quando si stava peggio! B: Non è più come una volta, ma finché c'è la salute! A: Già, ma chi ti garantisce? Ormai non si sa più cosa si mangia B: Vero! E la vita era più sicura potevi andare a dormire con la porta aperta A: Proprio così, oggi gira certa gente...E anche i giovani non hanno più valori B: Ai nostri tempi ci si divertiva con poco! A: Invece adesso tutti in discoteca a drogarsi! B: Io sono preoccupato per mio nipote, per distrarlo gli ho regalato un gattino A: Hai fatto benissimo, il gatto è meno impegnativo del cane! Ora vado! C'è un freddo...le mezze stagioni non ci sono più! Emanuele Canzonetta, Alice Diamanti, Alessandro Leonardi, Virginia Marcantoni LA GAZZETTA DELLA 3A E I PROFESSORI???!!! Passando tanto tempo a contatto con loro, ci siamo accorti che anche loro hanno dei modi di dire fissi, delle frasi che ripetono continuamente, un po' dei luoghi comuni che li caratterizzano. Noi ci siamo divertiti a raccoglierli, l'abbiamo fatto con affetto e simpatia, per dimostrare loro che alla fine noi li ascoltiamo davvero! PROF. FELIZIANI (matematica): “Presto che è tardi!!” “Nella prossima verifica i 4 fioccheranno come la neve quattro anni fa!” “Compito Damiano!” educativo a “Sgamma zitto!” “Shhhhhhh!” PROF. Tecnica) FERRI (ed. “Prendete il foglio!” “Quando iniziate studiare???!!!” a “Questi non shtudieno!” PROF. (religione) BERNABEI “Conto fino a 3: 1....2....(non arriverà mai al 3!) “Vi sembra ridendo?!” PROF. (francese) che stia PROF. QUAGLIA (arte) Alunno: “Prof. come si fa il ROMANO disegno?” Prof: “Con la matita!! “Hai fatto i compite?” “Chiudete la fenetre!” PROF. TRENTACARLINI (musica) Alunno: “Prof. quanto ho preso al compito?” Prof: “Di sicuro 3!!!” LA GAZZETTA DELLA 3A Alunno: “Prof. che media PROF. FERRARI (lettere) ho?” Prof: “la terza!” “A grandi linee” Alunno (leggendo): vado?” Prof: “Dove?!” “Prof. “Avete il vuoto totale!” “Ahimé!” Classe 3A E ORA... SPORT, CHE PASSIONE! LA GAZZETTA DELLA 3A CALCIO UNA PAROLA, MILLE EMOZIONI!! Il calcio per noi ragazzi di Oriolo più che uno sport è una passione. Per noi rappresenta liberazione, divertimento, complicità. Noi della squadra abbiamo intervistato il nostro Mister: Amedeo Tosi Mister cosa si prova ad essere un allenatore di calcio di una squadra giovanile? Si prova ciò che prova un professore quando deve educare i ragazzi. Bisogna essere oltre che un istruttore soprattutto un “educatore”, deve far capire che anche nello sport ci sono delle regole da rispettare anche se si tratta di un gioco, non è facile infatti spiegare ai ragazzi come comportarsi in un gruppo dove deve regnare rispetto sia delle persone che delle regole e far capire che anche nello sport è necessario impegnarsi e sacrificarsi per poter ottenere risultati. Va d'accordo con i suoi giocatori? Qual è il suo obiettivo per quest'anno? Non è facile riuscire a capire tutti, soprattutto quando qualche ragazzo ha un problema, di qualsiasi natura, ma non lo manifesta apertamente per cui bisogna riuscire ad entrare nella psicologia di ciascun ragazzo e far si che il momento di sport vissuto assieme diventi un momento di gioco, pur affrontato con serietà ed impegno. Non arrivare a comprendere le problematiche che ogni ragazzo può passare,diventa una sconfitta per l’allenatore, l’approccio psicologico è importantissimo. L’ obiettivo principale di ogni allenatore del settore giovanile è quello di far crescere i ragazzi non solo nell’ aspetto tecnico-tattico ma soprattutto farli crescere all’insegna del rispetto ed educazione, iniziando a fargli assumere le loro responsabilità dando loro linee guida che serviranno sia nello sport che nel percorso di crescita della vita stessa. Come festeggerà se la sua squadra dovesse vincere il campionato? L’ importante non è come festeggiare ma LA GAZZETTA DELLA 3A coinvolgere sia i ragazzi che tutti i loro famigliari facendoli sentire tutti partecipi del progetto di crescita di ogni ragazzo e comunque più sono i momenti di “gioia” che si riescono a condividere meglio sarà, aldilà del risultato sportivo. Le piace professione? questa Come tutte le professioni o si ha una passione o è meglio non farla e comunque stare con i ragazzi è motivo di crescita anche per noi adulti.E' soddisfatto dei suoi giocatori finora? Si, soprattutto perché nello specifico siamo riusciti a formare un gran bel gruppo nel segno del reciproco rispetto sia delle persone che delle regole, ed in quest’epoca “multimediale” non è poco, e poi anche i buoni risultati sportivi ottenuti, sono motivo di soddisfazione. Una frase che spesso coi giocatori? usa suoi “Mi raccomando, senza impegno e senza sacrificio, non si possono ottenere i risultati”, ma soprattutto mettere sempre davanti a voi il rispetto e l’educazione anche se non vi deve mancare il giusto agonismo per ottenere dei risultati che vi siete prefissati. Damiano Di Padova, Alice Diamanti, Virginia Marcantoni, Stefano Tosi Polisportiva Oriolo ARRIVEDERCI AL PROSSIMO NUMERO!!!!
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