Schuler: la Cia incontra l'assessore provinciale di Bolzano I miliardi che mancano all'Europa Un anno con i giovani agricoltori Anno XXXIV - Numero 1/2015 Direttore Massimo Tomasi Direzione e Redazione Michele Zacchi Trento - Via Maccani, 199 Tel. 0461 1730452 - Fax 0461 422259 e-mail: [email protected] In Redazione: Ivonne Chistè, Gabriele Dalprà, Francesca Eccher, Stefano Gasperi, Sabrina Grillo, Nicola Guella, Francesca Tonetti, Gianluca Turrina, Nadia Paronetto, Martina Tarasco Iscrizione n. 150 del Tribunale di Trento 30 ottobre 1970 A cura di AGRIVERDE CIA SRL - Trento - Via Maccani 199 Realizzazione grafica e stampa: Studio Bi Quattro - Trento Concessionaria esclusiva per la pubblicità AGRIVERDE CIA SRL Via Maccani, 199 38121 Trento 0461/1730452 [email protected] SOMMARIO 5 6 7 9 10 11 12 14 16 20 24 25 26 27 28 29 30 Lavis, unità e condivisione per uscire dalla crisi Parola di direttore Insieme, per superare le difficoltà Verso una nuova alleanza I miliardi che mancano all’Europa Un nuovo modo di operare in agricoltura, in esenzione fiscale e nel pieno rispetto della normativa! Faccia a faccia con Arnold Schuler Il vero valore del settore agricolo Capra pezzata mochena -Pletzen Goes van der Bersntol La Confederazione Notizie dal Caa Italiana Agricoltori del Notizie dal Caf Trentino, Novità etichette alimentari i suoi collaboratori e dipendenti Donne in Campo augurano ai Un anno con i giovani agricoltori della CIA propri soci e ai propri lettori L’arte del riuso in cucina: come valorizzare gli avanzi un sereno Natale e un felice anno Notizie dalla Fondazione Edmund Mach nuovo! Vendo&Compro Le nostre sedi VAL D’ADIGE TRENTO - UFFICIO PROVINCIALE Via Maccani 199 Tel. 0461.420969 - 0461.421230 0461.1730440 - Fax 0461.422259 0461.1738860 Da lunedì a giovedì dalle 8.00 alle 12.45 e dalle 14.00 alle 17.30, il venerdì dalle 8.00 alle 13.00 E-mail: [email protected] ALDENO Mercoledì dalle 8.15 alle 10.00 c/o Studio Maistri - via Giacometti 9/2 Tel. 0461.842636 MEZZOLOMBARDO Via Degasperi 41/b c/o Studio Degasperi Martinelli giovedì dalle 8.30 alle 10.30 Tel. 0461.211451 VERLA DI GIOVO Venerdì dalle 8.30 alle10.00 c/o Cassa Rurale di Giovo VAL DI NON CLES - UFFICIO DI ZONA Via Dallafior 40 Tel. 0463.422140 - Fax 0463.423205 Da lunedì a giovedì dalle 8.00 alle 12.15 e dalle 14.00 alle 18.00, il venerdì dalle 8.00 alle 12.15 E-mail: [email protected] Avviso chiusura permanenza sede periferica di Malè Abbiamo deciso, dopo attento monitoraggio e valutazione delle presenze, che dal 01 luglio 2014 la permanenza settimanale di Malè, presso il Municipio, verrà chiusa. Per mantenere un livello qualitativo elevato così come è nostro obiettivo, concentreremo l’attività nell’ufficio di Cles aperto durante tutta la settimana: dal lunedì al giovedì 8:00/12:15 14:00/18:00 e venerdì 8:00/12:15. SANT’ORSOLA TERME Il 1° e il 3° martedì del mese dalle 8.00 alle 10.00 presso il Municipio FIEROZZO Il 1° e il 3° martedì del mese dalle 10:30 alle 12:30 presso il Municipio VALLAGARINA ROVERETO martedì: 8.30-13.30, giovedì: 8.30-13.00 e 14.00-16.30, venerdì: 8.30-12.30 piazza Achille Leoni, 33 (Follone) c/o Confesercenti (3° piano). Tel. 0464.424931 - Fax 0464.400457 E-mail: [email protected] VALSUGANA ALTO GARDA E GIUDICARIE BORGO VALSUGANA Lunedì dalle 8.00 alle 12.45 e il pomeriggio su appuntamento Mercoledì dalle 8.00 alle 12.45 e il pomeriggio dalle 14.00 alle 17.30 Venerdì dalle 8.00 alle 13.00 via Gozzer, 6 Tel. 0461.757417 E-mail: [email protected] ARCO martedì dalle 14.30 alle 16.00, via Galas, 13 TIONE lunedì dalle 9.00 alle 12.00 su appuntamento mercoledì dalle 9.00 alle 12.00, via Roma, 53 Tel. 0465.765003 E-mail: [email protected] Tieniti aggiornato sugli adempimenti e le scadenze consultando il nostro sito internet www.cia.tn.it CIA Lavis, unità e condivisione per uscire dalla crisi di Paolo Calovi L a vicenda della cantina di Lavis ha chiuso l’anno passato e probabilmente ci terrà sul chi vive anche nel 2015. È una storia che si trascina ormai da tempo e che ha dato il la, in alcuni casi, a battaglie combattute a colpi di comunicati stampa che non hanno certo contribuito alla soluzione del problema. E quando pensiamo ad una soluzione per noi c’è una bussola che non può essere ignorata. Prima di tutto vanno salvaguardati il reddito degli agricoltori coinvolti, i prestiti sociali versati in passato senza trascurare chi ci lavora. Non è un’affermazione così scontata, solo avendo presente questo obbiettivo si potranno costruire proposte e progetti adeguati. C’è poi un secondo elemento da sottolineare: auspichiamo una nuova (o rinnovata) partecipazione attiva dei soci in tutte le cooperative. Senza il loro contributo nessuna soluzione sarà davvero soddisfacente. Ci auguriamo che il confronto e le discussioni assembleari riprendano forza, e che i soci siano dotati di tutti gli strumenti necessari per conoscere ed approfondire tutte le questioni sul tappeto. Senza questo impegno ogni socio rischia di essere informato attraverso i giornali, le radio e le televisioni, così come si sta rischiando di fare in questo periodo con la cantina di Lavis. Abbiamo già visto che su que- sta vicenda esistono posizioni diverse che, nei più, ingenerano confusione e voglia di “affidarsi”, magari a chi fa le dichiarazioni più rassicuranti. In merito alla cantina di Lavis, Cia del Trentino ha fatto la propria proposta, a voce alta, per arrivare ad una soluzione: tutti i soggetti del mondo agricolo devono sedersi attorno ad un tavolo e cercare il percorso migliore per chiudere in maniera certa questa lunga fase di incertezza. Non aiuta l’azienda questa perenne ansia sul destino della società, dei suoi dipendenti, del patrimonio dei soci. Aiuta soltanto la voglia di uscire da lì e cercare rifugio in altri lidi. La nostra proposta non è assolutamente vincolante; saremo ben felici di sentire che, al tavolo di lavoro, altri vengono con proposte che possono anche essere Paolo Calovi, presidente della CIA del Trentino migliori della nostra. Il punto sul quale però dobbiamo essere tutti d’accordo, è il principio della condivisione e della corresponsabilità. Senza questi due elementi le eventuali soluzioni sono costruite sulla sabbia e rischierebbero di franare al minimo sommovimento. Abbiamo già detto che il tempo delle attese è scaduto. Ora dobbiamo agire e chi fino ad ora è rimasto in silenzio deve far sentire la propria voce. CIA È Parola di direttore normale fare il bilancio dell’anno appena trascorso, soprattutto quando è stato così carico di eventi. La Cia del Trentino, nel 2014, ha rinnovato il suo gruppo dirigente, ma ha anche cominciato a tirare le fila della “macchina”, della sua struttura operativa. “Anche quest’anno – ci racconta il direttore Massimo Tomasi - abbiamo messo a bilancio una piccola crescita della nostra organizzazione, in particolare per quel che riguarda i servizi. Il nostro slogan è sempre molto chiaro: offrire i migliori servizi al miglior prezzo e credo che il nostro lavoro sia stato coerente con queste parole. Abbiamo avvicinato alla Cia del Trentino aziende che cercano un’alta qualità dei servizi… E vuol dire che le altre si accontentano? “Niente affatto, anzi posso dire che spesso sono le piccole realtà ad avere bisogno della massima attenzione.” C’è una ragione particolare? “La vita burocratica per le aziende, a prescindere dai numeri, è diventata molto più pesante. E se la grande azienda può sopportare questo costo (e uso il termine in tutti i sensi) per le piccole e piccolissime sono dolori e in tanti rischiano di uscire di scena.” Con quali conseguenze? “Molto serie. Possiamo tentare di sintettizzarle in poche parole: minor prodotto disponibile alle strutture cooperative, chiaramente non se ci riferiamo al singolo caso, ma tante piccole assieme si fanno sentire e soprattutto l’abbandono della coltivazione di appezzamenti che spesso sono anche piccoli e scomodi e quindi poco appetibili ad altre imprese. E tutti dobbiamo stare attenti, specialmente nei territori di montagna, a questo fenomeno, perché il terreno incolto è il primo passo verso situazioni che possono diventare drammatiche.Pensiamo a quel che è purtroppo successo recentemente durante le alluvioni in Liguria e capiamo bene che i costi che la comunità dovrà sostenere sono ben più alti di quelli che servono per garantire quelle semplificazioni burocratiche che tutti vogliono, almeno a parole.” Torniamo alla Cia del Trentino e parliamo della sua presenza periferica. “Il cuore dell’organizzazione è a Trento, ma per essere vicini ai nostri soci abbiamo da tempo aperto, in varie forme, uffici periferici nelle valli. Lì siamo strutturati in maniera da rispondere al meglio alle esigenze di chi si rivolge a noi per una ampia serie di problemi ed in caso di necessità abbiamo il supporto dalla sede centrale. La novità più importante riguarda Rovereto, perché la Federazione Coltivatori Trentini ha deciso di entrare nella nostra struttura e questo fatto dà uno slancio particolare alla Vallagarina con un ufficio aperto tutta la settimana e con una presenza di personale che permette un supporto importante ai bisogni dell’impresa. Questa crescita è un impegno forte sia per chi ci lavora sia per il gruppo dirigente della Cia; la crescita chiede anche investimenti, e sappiamo bene che non sempre è possibile fare queste scelte soprattutto in questo periodo. Noi ci crediamo ed abbiamo fatto investimenti importanti.” Voi aiutate soci e cittadini nei meandri della burocrazia, ma dovrebbe arrivare dal prossimo anno il 730 precompilato. “Si tratta di una grande rivoluzione, ma ci vorrà tempo per digerirla con una selezione fra coloro che offrono determinati servizi ai cittadini. Noi dovremo diventare ancor più professionali, essere ancora più attenti e quindi fornire un servizio ineccepibile facendo aumente il valore del nostro lavoro. Ge6 stire il passaggio imposto dal governo (ed è la direzione giusta) richiederà impegno e sappiamo già che nulla sarà facile. Lo stesso processo dovrebbe interessare anche le domande legate alla PAC. Anche qui il lavoro è avviato e dovrebbe interessare molte imprese agricole, ma trattandosi di risorse europee i vincoli sono ancora più pesanti e complicati da gestire.” Un elemento forte, sulla base dell’esperienza, è la richiesta pressante di sburocratizzazione. “Dobbiamo fare in fretta, noi siamo davvero sommersi da una burocrazia che è pensata per un paese uniforme e sempre uguale che non esiste da nessuna parte, tanto meno in Italia. Come si possono chiedere le stesse procedure a chi ha una grande azienda e a chi lavora su 1000 metri? So bene che la Provincia non può risolvere tutto e che il centralismo romano è pesante, ma da qui devono partire azioni in controtendenza, per rappresentare un significativo momento a livello nazionale. Il prossimo PSR, che speriamo riesca a partire per quest’anno, sarà un banco di prova per valutare concretamente la semplificazione provinciale.” Cia è attenta ai bisogni di chi rappresenta e opera affinchè abbiano la giusta considerazione. Spesso si lavora per tutto il mondo agricolo, non solo per chi è nostro socio perchè i problemi sono comuni e quindi è nostro dovere darne risalto indipendentemente da chi ne benificerà. Per capire come fare al meglio questo importante compito abbiamo aperto un interessante canale di collaborazione con Bolzano e pensiamo di estenderlo anche oltreconfine essendo aree con le nostre stesse esigenze. Prosegue poi il preziosissimo lavoro delle Donne in Campo che rappresentano la non meno importante altra metà dell’agricoltura. Con Agia abbiamo dato una solida organizzazione ai giovani agricoltori e si dedica a dare ancora più rilevanza alle loro esigenze e soprattutto alle loro proposte. Inoltre prosegue la spinta verso l’alto di Csa che conferma sempre più la sua validità. Un anno faticoso, insomma, ma qualche soddisfazione è arrivata, ma non è finita qui, nel 2015 il lavoro prosegue.” Convegno CIA Insieme, per superare le difficoltà L’intervento di Diego Schelfi, presidente della Federazione Trentina della Cooperazione al convegno della Cia del Trentino “Tutti per uno…”, svoltosi a Trento il 24 novembre U n saluto particolare a tutti voi anche da parte mia e un grazie alla CIA per l’invito che non manca mai di farci arrivare e, devo dire la verità, e al quale ho sempre partecipato con interesse e affezione. Parto dal tema che avete messo sul tavolo e considero il “tutti per uno”...” un elemento importante di cooperazione. Noi abbiamo, se volete, un’ulteriore frase che la completa e che Don Lorenzo Guetti ha sempre riportato: “Uno per tutti e tutti per uno”. Questa frase completa il quadro e mostra come siamo molto vicini, perché l’idea è, non solo originale, ma piena di significato e devo dire la verità: i tanti temi toccati su questo filone di ragionamento ci trovano completamente in sintonia. Il presidente, Paolo Calovi ci ha richiamato alla necessità di avere visione comune. Lo dico anche io, specie in questo mo- mento. Siamo chiamati davvero, in questo momento di difficoltà, a unire le poche forze che abbiamo per centrarle tutte su obiettivi comuni e devo dire che le rappresentanze, la CIA, la cooperazione, le istituzioni su questo devono trovare tavoli di ragionamento e di condivisione perché adesso o facciamo così o sarà difficile in futuro. Noi siamo in questo momento lavorando sui territori perché prepariamo il cambio al vertice della Cooperazione e sentiamo da parte dei nostri cooperatori la necessità di avere questi riferimenti: c’è n’è bisogno perchè in ogni situazione, in ogni realtà, c’è preoccupazione. Diego Schelfi, presidente della Federazione Trentina della Cooperazione E hanno bisogno di fiducia, di visione, anche nei momenti difficili. La nostra gente, che Paolo Calovi, in chiusura della relazione, indicato come un valore, se ha un gancio a cui legarsi è fortissima e non ha paura. Però bisogna individuare le cose e dirle con chiarezza e con coraggio. In questo senso è vero, noi da un po’ di anni, e devo dire in totale sintonia con la CIA, cerchiamo di dare qualche riferimento, che è l’unità, certo, ma anche la visione. Calovi ha fatto riferimento al valore della qualità. Su tutto: qualità di prodotto, Convegno CIA qualità di territorio, qualità naturale delle persone. Questa è una strada che noi continuiamo da un po’ di tempo, ma l’ha fatto anche il presidente intravedere; dobbiamo essere una parte del futuro del Trentino che è un bel territorio; con l’occhio dei poveri, diciamo noi. Poveri, povertà: ha suscitato questo termine perplessità. Non deve. Povero, le povertà che abbiamo noi sono tante, davvero. Pensate ai giovani, pensate al tema del lavoro, pensate al tema del territorio come avete hai ricordato, ne abbiamo un’infinità... pensiamo alle difficoltà sociali. Il fatto che qui ci siano meno differenze tra chi ha e chi non ha è un valore o un disvalore? Noi diciamo che questo nostro modo di ragionare ci aiuta, noi li chiamiamo valori, però sono in pericolo perché non sono regali che abbiamo in eredità, che esistono senza un continuo lavoro di riassestamento, di modifica, di declinazione nella storia. Per cui parlare di sociale è fondamentale. Hai ricordato più volte il volontariato, e diciamo anche la difficoltà e le povertà culturali, delle persone, le nuove malattie: ce n’è una infinità. Allora, questa è una finalità che noi condividiamo con voi e sulla quale bisogna essere veramente chiari anche per il futuro. Un altro elemento che voglio sottolineare: unione vuol dire anche sforzo di stare insieme. Voi sapete che da tanti anni noi puntiamo all’unione, anche del sindacato. Il Trentino ha una storia che lo rende unico, per esempio nel mondo della cooperazione. Non esiste nel territorio europeo una realtà come quella del Trentino, dove si è riusciti a superare i confini del colore, dell’ideologia e si è puntato sulle cose che uniscono e non su quelle che dividono. E questo è un valore straordinario che secondo noi, e so che lo condividete, vale anche per questa realtà. Una breve riflessione su Agrinsieme. Non credevo che la manifestazione di qualche giorno fa avesse un successo come quello che ha avuto e per cui tanto di cappello, e come diceva Calovi possiamo pensare ad un laboratorio che includa anche chi non ne fa parte e che è importante per questa terra. L’abbiamo lanciata insieme, qualche anno fa, e non abbiamo mai mollato. Forse anche l’incontro di oggi potrebbe rilanciare questo messaggio forte e trovare elementi di novità. In questa sala c’è Luca Rigotti che è il vice della Federa- 8 zione e anche con responsabilità in agricoltura. Se non sbaglio è iscritto alla Coldiretti, prendiamoci dunque, questo impegno. Un altro passaggio che non voglio dimenticare è quello su La Vis. C’è una ferita che abbiamo: avete fatto bene a ricordarla, perché non può un mondo essere sereno se ha un malato in casa. È il tema che ci preoccupa di più, lo dico senza alcun timore, e devo dire che convengo con voi sulla visione di fondo. Ricordate il piano Pedron? Il piano partiva dalle riflessioni che voi avete fatto e la proposta che indicato la Cia è quella di allora, che non è stata presa in considerazione purtroppo, e in questo caso ci sono responsabilità anche nostre. Io dico forse non siamo stati generosi come certe situazioni richiedono, perché è vero, ci può essere un progetto, ma se uno non ci mette il cuore e l’anima, anche dall’altra parte le cose poi non avvengono. E devo dire, tavoli ne abbiamo fatti su questo e anche io ritengo che la soluzione vada assolutamente trovata. Nel frattempo la situazione non si è sistemata, anzi. E diciamo, sono 1150 i soci ancora presenti sono tante le imprese che vivono di quella realtà.E allora, il senso di unione e di solidarietà, e il “tutti per uno…” ci devono impegnare a non lasciare le cose come stanno. Oltretutto, voi sapete che accanto alla cantina c’è anche il consorzio della frutta deii cinque comuni, che sta soffrendo. Per cui davvero quello è un tema sul quale io, così con tutto il mio mondo, diamo la disponibilità a mettersi in gioco. Non è semplice trovare una via d’uscita, però anch’io penso, che se tutti fanno la loro parte qualche soluzione la possiamo anche trovare e dare a quella terra - che ormai da cinque anni è in subbuglio - un po’ di pace, farla rientrare in quel giusto alveo, che è quello che ci permette poi di traguardare la crisi complessiva. Verso una nuova alleanza L’intervento di Walter Nicoletti, vicepresidente delle Acli trentine, al convegno della Cia. Dalla fine del ciclo lungo della “rivoluzione verde” ad una nuova intesa fra produttori ed acquirenti in una logica di compatibilità ambientale e valorizzazione etica dei prodotti di montagna L’ anno internazionale dell’agricoltura famigliare celebrato lo scorso anno dalle Nazione Unite ci ha indicato un cambiamento di paradigma dello sviluppo. Un cambiamento che, per la prima volta nella storia dell’umanità, viene dal sud del mondo. Questa mutazione del modello di riferimento dell’agricoltura segna la fine del ciclo espansivo della cosiddetta “rivoluzione verde”, inaugurata nel secondo dopoguerra negli Stati Uniti e trasferita in Europa e quindi al resto del mondo nei decenni successivi. Una rivoluzione che è stata insieme alimentare e produttiva, ambientale ed occupazionale e che ha contribuito all’estensione massiccia del modello industriale applicato all’agricoltura. Dentro questa mutazione c’è tutta la nostra storia, con il passaggio dall’agricoltura contadina e di sussistenza alla rivoluzione industriale e a quella informatica. L’agricoltura ha retto, e lo ha fatto anche bene, la sfida dello sviluppo, assicurando benessere e prosperità ad una parte significativa dell’umanità. Il problema è che oggi quel modello di crescita risulterebbe semplicemente insostenibile se venisse esteso alla totalità del pianeta. Da qui l’innescarsi di fenomeni inediti e forieri di nuove contraddizioni come la progressiva desertificazione in tanti paesi cosiddetti in via di sviluppo e il progressivo inaridimento dei suoli. Accanto alle contraddizioni ambien- tali e climatiche emergono altri volti di un’agricoltura di rapina come nel caso del land grabbing, letteralmente l’accaparramento della terra, da parte di nuove potenze piratesche come nel caso della Cina in Africa. Ma il limite più grande del modello espansivo e produttivistico dell’agricoltura industriale è la sua insostenibilità dal punto di vista energetico. Oggi, per produrre una caloria di prodotto agricolo ne sono necessarie mediamente 8-9 di petrolio. Superato il picco di Hubbert, fra qualche anno il costo degli idrocarburi sarà destinato ad aumentare vertiginosamente, con conseguenze inimmaginabili sul versante dei costi di produzione e dei prezzi al consumo. Da qui la necessità, ecologica ed economica, di cambiare rotta. L’agricoltura di montagna si caratterizza da sempre per un grande legame con la dimensione famigliare e comunitaria. Il nostro modello è, in altre parole, quello dell’agricoltura famigliare. Nel clima di condivisione e di forte empatia che si è sviluppato attorno all’iniziativa dell’anno internazionale dell’agricoltura famigliare è quindi possibile definire una sorta di naturale feeling fra il nostro modello rurale e quello auspicato da tanti sostenitori del ritorno da un’economia primaria di tipo durevole e sostenibile. Questo non significa, sia chiaro, un ritorno all’autarchia localistica. Significa semmai lavorare con convinzione sul concetto di sovranità alimentare e di regiona- 9 Walter Nicoletti, vicepresidente delle Acli trentine lizzazione delle filiere commerciali. Significa assumere un’inedita capacità organizzativa per far funzionare realmente, senza retorica, sia il sistema cooperativo della distribuzione che quello turistico, in una logica di nuovo patto con il consumatore e i cittadini. Un patto che non può che svilupparsi sull’impegno condiviso della salubrità dei prodotti e sulla crescita responsabile di una nuova cultura alimentare legata alle produzioni locali. Un altro punto essenziale del patto riguarda poi la compatibilità ambientale, senza la quale le nostre produzioni rischiano l’appiattimento sul prezzo in una spirale di inevitabile sconfitta sul piano della competitività. L’orientamento strategico della nostra agricoltura, pensiamo ad esempio alle conseguenze pratiche conseguenti alla fine delle quote latte, non dovrà orientarsi meramente al confronto con le produzioni della pianura, ma dovrà assumere la capacità di individuare un “mercato identitario” dentro il quale la scelta per il marchio Trentino si identifica solo ed unicamente con la montagna. Solo che la montagna, in questo caso, dovrà assumere, sempre di più il significato di ambiente, salute e dimensione etica intesa come riconoscimento dei diritti, buon governo, tracciabilità e trasparenza. Fattori che indicano i nuovi contenuti per un patto con un consumatore sempre più attento, al prezzo, ma anche ai valori che sono incorporati nei nostri prodotti. Europa I miliardi che mancano all’Europa La crisi entra nel portafoglio Comunità Europea, e se permane il blocco con la Russia… Herbert Dorfmann di Massimo Tomasi L e difficoltà economiche dell’Europa provocano meccanismi spiacevoli. Dai mezzi di comunicazione abbiamo appreso che il bilancio previsto per la Pac subirà dei tagli e quindi ci siamo rivolti all’on. Dorfmann, eurodeputato a Bruxelles, per avere qualche chiarimento. Cosa sta succedendo al bilancio comunitario ? “Negli ultimi anni l’Unione europea ha accumulato debiti per 24 miliardi di euro (situazione al 31.12.2013). Si tratta di fatture per programmi comunitari spesso già terminati che devono essere pagate. Negli ultimi esercizi finanziari parte del budget annuale è stato utilizzato per saldare impegni presi gli anni precedenti costruendo un circolo vizioso con un aumento di debito.” In termini pratici cosa significa? “I 24 miliardi non sono un vero e proprio debito che può rimanere contabilizzato per anni, ma piuttosto dei pagamenti inevasi. Alla fine dell’esercizio finanziario invece di ritornare in una situazione di equilibrio ci troviamo nella nuova programmazione 2014-2020 senza aver saldato tutti i debiti della precedente.” le risorse per pagamenti diretti e sviluppo rurale sono già state votate e non ci dovrebbero essere ripercussioni. A rischiare sono invece i fondi per fare fronte a situazioni eccezionali come quella legata alla crisi con la Russia. In questo caso potrebbe essere molto difficile trovare nuovi fondi.” Quale sarebbe la soluzione caldeggiata dal Parlamento europeo ? “La Commissione ha incassato 5 miliardi da multe erogate agli Stati Membri. Anche se tale somma dovrebbe essere ridata agli stati stessi, si propone di trattenere nel bilancio comunitario i 5 miliardi per fare fronte agli impegni pregressi.” Potrebbero saltare i pagamenti per la crisi con la Russia già richiesti dai nostri produttori? “In questo caso abbiamo avuto la fortuna che la gran parte di fondi stanziati non saranno erogati visto che la maggior parte delle domande era stata presentata da produttori che in Russia non hanno mai esportato i loro prodotti. Per questo chi ha presentato, avendone diritto, la propria domanda di aiuto nei termini previsti non dovrebbe avere problemi a ricevere l’ aiuto finanziario comunitario.” Data la situazione finanziaria è certo che caleranno le risorse per la Pac? “Per fortuna Quindi pericolo scampato ? “No, direi piuttosto rimandato. Se la crisi con la Russia dovesse perdurare, rischiamo di non poter più intervenire con aiuti economici al settore agricolo. Rimane poi il problema del debito che rischia di mettere in pericolo il funzionamento stesso dell’Unione. Non possiamo quindi chiedere a Bruxelles di intervenire su un numero sempre più ampio di settori come giovani, lavoro, PMI o trasporti senza un’adeguata dotazione finanziaria.” Un nuovo modo di operare in agricoltura, in esenzione fiscale e nel pieno rispetto della normativa! CSA - Trentino è un’associazione agraria, strumento previsto dalla normativa nazionale. Permette una collaborazione tra aziende che possono fornire servizi ad altre aziende che ne necessitano purché aderenti ed accreditati all’associazione stessa. CSA - Trentino permette lo scambio di macchinari tra agricoltori, favorendo lo sviluppo di rapporti tra chi necessita di utilizzare macchinari e chi li possiede; favorisce lo scambio di manodopera per attività tecniche specifiche, ovvero facilita l’incontro tra chi possiede competenze tecniche e chi necessita di manodopera agricola specializzata. L’accreditamento è necessario affinché siano garantiti il rispetto dei requisiti previsti dalla normativa, la qualità del servizio prestato e la corretta corresponsione del lavoro eseguito. Tutte le aziende agricole e non che prestano o si avvalgono di servizi da esterni, possono beneficiare dei vantaggi di adesioni all’associazione. Gli associati si distinguono in: Agricoltore (o Ente pubblico) committente Chi non intende, o non ritiene opportuno, effettuare investimenti per l’acquisto di macchinari agricoli, può utilizzare macchine messe a disposizione da altri. Inoltre chi non è in grado di realizzare specifici lavori agricoli per mancanza di competenze tecniche o per impossibilità temporanea, può contare su manodopera specializzata. Agricoltore realizzatore Chi ha investito nell’acquisto di macchinari può riuscire ad ammortizzare i costi sostenuti e quindi integrare il proprio reddito, anche grazie alla prestazione del proprio lavoro presso altre aziende. Inoltre chi è in possesso di competenze tecniche specifiche può metterle a disposizione di altre aziende. Sono considerati servizi d’interscambio i lavori relativi alla sistemazione e manutenzione del territorio montano, quali lavori di forestazione, di costruzione di piste forestali, di arginatura, di sistemazione idraulica, di difesa dalle avversità atmosferiche e dagli incendi boschivi, sia lavori agricoli e forestali tra i quali l’aratura, la semina, la potatura, la falciatura, la mietitrebbiatura, i trattamenti antiparassitari, la raccolta di prodotti agricoli, il taglio del bosco, e qualunque altra attività di tipo agricolo. Quanto svolto all’interno e grazie a CSA - Trentino è interamente escluso da qualsiasi tassazione (rif. normativo: Legge 31 gennaio 1994, n. 97 - Art. 17, comma 1 bis.) purché: il macchinario agricolo venga utilizzato direttamente dal titolare dell’azienda del socio prestante o da un suo collaboratore famigliare; i lavori svolti riguardino la conduzione agricola o i miglioramenti fondiari; il macchinario agricolo utilizzato sia di proprietà del socio prestante; il valore complessivo delle attività svolte nell’anno imputabili al singolo non deve superare gli euro 25.822,00 (euro venticinquemilaottocentoventidue/00). Inoltre chi riceve il servizio lo fa con la tranquillità di essere coperto dagli obblighi in materia di sicurezza. Il mancato rispetto, anche di uno solo dei predetti punti, comporta la perdita dell’agevolazione fiscale. Per informazioni e adesioni: CSA - Trentino Trento - Via E. Maccani, 199 - tel. 0461/1730440 Cles - Via Dallafior, 40 - tel. 0463/422140 P.IVA 02284860224 / CF 96094660220 csa.cia.tn.it / e-mail: [email protected] 11 11 Bolzano Faccia a faccia con Arnold Schuler Una delegazione della Cia del Trentino ha incontrato l’assessore all’agricoltura della provincia di Bolzano/Bozen, Arnold Schuler D oveva essere un incontro quasi simbolico, una prima relazione diretta fra la Cia del Trentino, rappresentata dal presidente Paolo Calovi e dal direttore Massimo Tomasi, e l’assessore all’Agricoltura di Bolzano/Bozen, Arnold Schuler; invece si è trasformata in una occasione importante, in un ricco scambio di opinioni. Pur nei limiti della mezz’ora concordata, il colloquio ha affrontato tante questioni, a partire dalla vicenda della Pac. “Abbiamo messo a bilancio ci ha detto l’assessore – la stessa cifra dello scorso anno, ma è evidente che dobbiamo stare attenti a quel che succede a Bruxelles, e capire bene dove vanno a colpire i tagli previsti al finanziamento per l’agricoltura comunitaria.” Ha poi ricordato che su questo tema si tiene in contatto costante con l’assessore Dallapiccola e questa collaborazione va sostenuta con impegno. Quanto alle nuove tasse per gli edifici e per i terreni, Schuler ha affermato che in Alto Adige/Sudtirolo la legislazione provinciale ha fatto sì che non ci fossero novità di rilievo (diversamente dal Trentino, dove verranno sottoposte a tassazione anche i terreni fabbricabili ma attualmente coltivati). Se a Trento alcune esenzioni spariscono, a Bolzano/Bozen rimangono. Dopo questi confronti veloci sui temi di attualità più immediata, il direttore della Cia ha chiesto cosa sta succedendo dopo il referendum di Malles (che ha regolamentato in maniera estremamente severa l’uso degli interventi con i fitofarmaci n.d.r.) e Schuler ha risposto in maniera articolata. “Tutti i pareri legislativi ci dicono che il risultato di quel referendum non è attuabile nella realtà. Attualmente la discussione va avanti e il sindaco può fare, a quel che s a p pia m o, Arnold Schuler, assessore all’agricoltura della provincia di Bolzano un nuovo regolamento entro i binari della legislazione esistente. Quindi ci troviamo di fronte ad un bivio importante. O non succede niente, oppure prendono scelte drastiche e allora per tutti i comuni si apre un altro mondo.” La Cia ha poi aggiunto che in questa fase, in Trentino, si accentuano episodi di scontro fra gli agricoltori biologici e quelli a lotta integrata, con i primi in posizione molto aggressiva. “Da 25 anni facciamo produzione integrata - ci ha ricordato Arnold Schuler – e possiamo dire di aver fatto grandi passi in avanti. Oggi è cambiata la sensibilità di tutti e la difesa dell’ambiente è diventata, giustamente, una priorità. Nella nostra società sono ormai forti le voci critiche verso chi non tiene conto dell’equilibrio del territorio. La lezione di Malles è importante: ci dice che non abbiamo fatto abbastanza per far conoscere ai cittadini il nostro lavoro, per spiegare come opera, adesso, l’agricoltore. Io credo che là il voto sia stato condizionato da componenti emozionali (e chi non lo sarebbe deve scegliere fra “il ve- Bolzano Da Bruxelles: Stop ai Gigaliner leno o la salute”, come si chiedeva nel referendum? Dobbiamo tener conto sono entrati in gioco soggetti nuovi (gli ambientalisti e gli agricoltori biologici) e quindi la situazione è molto più complicata. Dobbiamo stare attenti ed evitare uno scontro che non fa bene a nessuno. Gli è stato poi chiesto se nella nuova Pac resisterà il sistema del Maso chiuso, che attualmente è oggetto di invidia. “Io credo che resisterà e noi vogliamo difendere questa istituzione (so bene che in Trentino non è stato possibile). Come si può difendere un territorio di montagna Da Bruxelles: Stop ai Gigaliner Oggi il Parlamento europeo e la Presidenza italiana del Consiglio europeo confermano il divieto di transito per i Gigaliner in Europa. Con questa decisione i viaggi transnazionali di questi super camion da 60 tonnellate rimangono vietati. La posizione dell’europarlamentare sudtirolese Herbert Dorfmann, che ha presentato un emendamento in materia, è stata confermata. Già a marzo di quest’anno il Parlamento europeo ha respinto la proposta della Commissione europea di autorizzare la circolazione transfrontaliera dei Gigaliner in Europa. Il deputato SVP Herbert Dorfmann: “i gigaliner sono troppo pesanti e lunghi per le nostre strade è più intelligente e utile spostare il traffico da gomma a rotaia.” www.herbert-dorfmann.eu 13 se viene via via frazionato in appezzamenti sempre più piccoli?” Poi una cortese segretaria ricorda all’assessore che lo aspetta un altro appuntamento e quindi si conclude un incontro molto positivo che, come hanno detto Paolo Calovi e Arnold Schuler, vedrà altre occasioni di confronto. Cooperazione Il vero valore del settore agricolo di Eddi Fontanari* I n questi ultimi anni di crisi economica lancinante, l’agricoltura sembra essere ritornata al centro della cronaca, dei dibattici pubblici e delle agende politiche. Ciò grazie alla sua funzione anticiclica, strettamente legata alla capacità dei prodotti agricoli italiani di conquistare l’apprezzamento dei mercati esteri e di rappresentare degnamente il made in Italy. In molti casi (e questo è sicuramente il caso del Trentino) in virtù dell’aggregazione tra produttori agricoli, i quali hanno potuto proporre in questo modo prodotti di elevata qualità (soprattutto produzioni tipiche) sfruttando le economie di scala esterne all’azienda agricola (come nel caso della cooperazione agricola) per le attività di lavorazione, conservazione e commercializzazione (attraverso lo sviluppo di una politica di marca comune). Ma specialmente mediante un sistema di gestione e controllo (certificazione) della qualità lungo la filiera, ottimizzato dalla capacità propria della formula organizzativa cooperativa di creare i giusti incentivi nel processo di produzione, gestione e diffusione della conoscenza e dell’innovazione (soprattutto all’interno della base sociale, ovvero tra i contadini e tra questi ultimi e la cooperativa). Per non cadere nuovamente nell’errore commesso in passato di sottovalutare il ruolo del comparto agricolo anche nei sistemi economici avanzati, è utile comprendere, soprattutto in sede di politica economica, la complessità e la reale rilevanza del settore in questione. L’agricoltura andrebbe infatti intesa più correttamente 14 come un sistema produttivo, che mette in relazione (intersettoriale) imprese a monte e a valle dell’attività agricola. Questo cambiamento di prospettiva (di definizione) consente di tener conto, non solo del valore creato nel settore primario, ma anche della parte dispersa in altri settori, come per esempio nell’industria alimentare e nel commercio. Il processo produttivo agroalimentare abbisogna poi di beni e servizi intermedi, la cui produzione attiva ulteriore valore, il quale sommato a quello direttamente prodotto (passaggio precedente) contribuisce alla formazione di redditi distribuiti ai fattori produttivi (per es. contadini, dipendenti) spesi (in parte) in consumi finali, che a loro volta mobilitano altra produzione ancora. Il valore creato dall’agricoltura è dato dalla somma di questi tre stadi di attivazione. Il calcolo fatto sulla cooperazione agricola della Provincia Autonoma di Trento (dati anno 2012) restituisce un’immagine nitida del sottodimensionamento operato solitamente ai danni del settore agricolo. In Trentino, la cooperazione agricola controlla infatti oltre i 3/4 della produzione lorda vendibile del comparto primario e approssima quindi in buona sostanza la sua totalità. Adottando il modus operandi delle statistiche ufficiali, il contributo dell’agricoltura cooperativa alla formazione del valore aggiunto provinciale nel suo complesso (banalmente, il fatturato al netto dei costi intermedi) sarebbe stato pari a 387,8 milioni di euro (relativo alle sole aziende agricole). In realtà, con gli aggiustamenti proposti, ovvero innanzitutto sommando Cooperazione il valore creato dalle cooperative agricole (e loro controllate), il contributo diretto cresce a 553,1 milioni di euro. Considerando anche le parti indiretta e indotta, il valore aggiunto trentino attivato dall’attività agricola sale invece a oltre 900 milioni di euro (914,3). Anche in termini occupazionali, la differenza è degna di nota. Oltre alle 10 mila ULA (unità di lavoro equivalenti a tempo pieno) delle sole aziende agricole socie delle cooperative agricole, si aggiunge un numero quasi equivalente di lavoratori impiegati a seguito delle attivazioni indiretta e indotta, per un totale complessivo di occupati dalla cooperazione agricola che supera le 19 mila unità complessive. In termini percentuali, seguendo sempre il mede- simo ragionamento, il contributo del settore agricolo alla formazione del valore aggiunto provinciale passa dal 2,6% al 3,7% includendo anche le cooperative agricole e le loro controllate, per arrivare fino al 6,2% considerando pure gli effetti indiretto e indotto. Parallelamente, sul fronte occupazionale, dal 4,3% si raggiunge in successione il 5,8% e l’8,1% delle ULA trentine. Oltre a questo valore quantificabile, l’attività agricola genera una serie di esternalità positive che i dati contabili non riescono a rendicontare. Basti pensare alle ricadute positive garantite dal presidio di aree marginali/ montane, come il mantenimento dell’equilibrio idrogeologico, la valorizzazione paesaggistica, la promozione territoriale (anche at- 15 traverso l’estensione dell’attività agricola a quella turistica, come nel caso degli agriturismi, o la nascita di marchi territoriali e l’adozione di pratiche di marketing esperienziale) e l’incremento della coesione sociale. Per citarne alcune. Risulta dunque del tutto evidente come il settore agricolo sia stato sistematicamente ridimensionato e relegato a un ruolo di subalternità, a vantaggio di altri comparti e proprio a causa della scarsa ricognizione definitoria, che ne ha sottostimato pesantemente la capacità di creare (attivare) reddito e occupazione (oltre che a rendere più competitivo il Sistema Italia su scala globale). Di qui l’imprescindibilità di una corretta delimitazione e misurazione del fenomeno. Pletzen Goes Capra pezzata mochena Pletzen Goes van der Bersntol Ezio Quaresima, Presidente della Associazione allevatori capra pezzata mochena Pletzet Goes van der Bersntol – Zuchterverein è stato contattato dal nostro giornale per illustrarci i motivi che hanno spinto alcune persone a rilanciare un’attività che rischiava di scomparire per sempre. Invece dell’intervista ha preferito fornirci il materiale che noi “saccheggeremo” per illustrare la situazione L a razza: situazione e prospettive Al momento dell’attivazione del Registro Anagrafico nel 2004 c’erano all’incirca 100 capi suddivisi in 17 allevamenti. Nel corso degli anni la popolazione è risultata in co- stante aumento. Nella fase iniziale l’accrescimento del numero dei capi era attribuibile al ritrovamento di capre non ancora individuate con conseguente iscrizione al registro. Circa dal 2008 la costante espansione fu identificata in una crescita reale con la proliferazione dei soggetti già cen- 16 siti. Insieme alla crescita numerica della popolazione si è visto aumentare anche il numero di aziende. Un dato incoraggiante è che i nuovi allevatori sono quasi tutti giovani, particolarmente motivati ed attenti alle buone pratiche di allevamento. Quasi tutti sono interessati a proseguire Pletzen Goes questo lavoro e lo testimonia il fatto che la gran parte abbia intrapreso un percorso scolastico presso l’Istituto Agrario di San Michele all’Adige. Tutte le aziende sono a gestione familiare e il numero dei capi, salvo un caso, non supera mai i trenta. L’evoluzione della razza è stata costante, soprattutto a livello di aziende coinvolte. Rispetto al 2008, nel 2013 il numero di aziende che allevano capra pezzata è quasi raddoppiato. La distribuzione territoriale ha visto un espansione geografica dalle aree originarie (Pinè - Val dei Mocheni); in valle dei Mocheni sono presenti circa il 43% dei capi allevati; il numero degli allevatori Mocheni è in diminuzione compensato dall’aumento dei capi detenuti da un allevatore di Fierozzo. Sull’ Altopiano di Pinè risultano in crescita sia i capi allevati che gli allevatori. Nell’ultimo anno sono stati venduti capi ad aziende di Fiemme, Vallagarina, Fassa, ecc. La consistenza media aziendale è ufficialmente passata dai 7,7 capi/azienda del 2009 agli 8,7 del 2013. L’incremento dei capi e degli allevatori coinvolti può essere attribuito principalmente a due fattori. Un primo riguarda le attività dell’Associazione Allevatori Capra pezzata mochena, grazie al servizio di gestione estiva del gregge, la relativa attività di selezione dei riproduttori e le attività di promozione dei prodotti. Un secondo fattore fondamentale è dato dalla Provincia Autonoma di Trento, che da quasi un decennio promuove azioni di salvaguardia delle razze ovicaprine autoctone in via di estinzione come la Capra Bionda dell’Adamello (nel PSR dal 2003), la Pecora Tingola e la Capra Mochena (nel PSR dal 2005). L’efficacia di tali azioni è evidente nell’incremento del numero di capi allevati. I premi concessi per l’allevamento consentono agli allevatori un pareggio delle spese sostenute per l’allevamento e quindi una maggior propensione all’allevamento e incremento dei capi detenuti. Dei circa 300 capi attualmente censiti in provincia (Dati ASSONAPA + esclusi) circa 150 sono di proprietà di soci dell’Associazione Allevatori Capra Pezzata Mochena con sede a Bedollo. All’Associazione sono inoltre iscritti soci simpatizzanti e allevatori di altre razze che sostengono comunque il progetto. Organizzazione di manifestazioni zootecniche L’Associazione ha partecipato e organizzato nell’ultimo triennio (201117 2013) due manifestazioni: la Desmontegada di Bedollo che si svolge a settembre e nel mese di ottobre una propria rassegna, l’Esposizione della capra pezzata mochena, che ha visto la partecipazione di quasi tutti gli allevatori della razza e di numerosi appassionati. Per importanza la rassegna ufficiale che annualmente si tiene a Bedollo è quella che ha dato i migliori risultati, contribuendo in maniera fondamentale a dare visibilità alla razza. Giunta alla settima edizione questa rassegna è cresciuta nel tempo sia nel numero di partecipanti che di ospiti. Nell’ultimo triennio il programma si è anche arricchito con manifestazioni parallele, mercatini tradizionali e rassegna gastronomica. Miglioramento genetico Il numero limitato di soggetti che costituisce la popolazione ha impedito fino ad oggi l’avvio di un programma di studio e interventi per la conservazione e la selezione genetica della razza finalizzate all’incremento delle performance produttive (quantitative e qualitative) e del mantenimento della variabilità genetica, nel rispetto delle caratteristiche di rusticità ed adattabilità della razza al territorio. Nel corso del 2012, al fine di valutare lo status della razza pezzata e di impostare un corretta pratica di gestio- Pletzen Goes ne genetica, l’Associazione Allevatori ha supportato la realizzazione di una specifica Tesi di Laurea. Promozione prodotti tipici legati alla capra pezzata Dal 2011 l’Associazione ha iniziato la produzione di prodotti tipici a base di carne e latte di capra pezzata. In concreto si è provveduto ad un analisi storica delle produzioni tipiche locali attraverso interviste a persone anziane, lettura di documenti, testi e articoli dell’epoca. Successivamente sono stati contattati due produttori specializzati nella trasformazione di latte e carne di capra e con loro è iniziata la produzione di prodotti caseari e salumi. I prodotti caseari sono stati lavorati presso un caseificio aziendale di Bedollo (Az. Le Mandre) mentre i salumi a Masi di Cavalese presso la macelleria Dagostin. Entrambe le produzioni sono state promosse nell’ambito delle attività dell’associazione Slow Food Valsugana Lagorai. In occasione della manifestazione del 2012, accanto al mercato dei prodotti tipici locali è stato proposto il seminario “Prove di Presidio” in collaborazione con la “Condotta Slow Food Valsugana Lagorai”, presieduta da Tullio Valcanover. In quell’occasione sono stati presentati i prodotti delle capre pezzate quali: formaggio caprino, le luganeghe, i salamini kaminwurst. Il progetto prevede di tutelare ed identificare tale produzione attraverso un nuovo Presidio Slow Food e un disciplinare di produzione improntato al rispetto della tradizione e della sostenibilità ambientale. Il progetto si pone come obiettivo quello di garantire una nicchia di mercato, ed un reddito, seppur minino, a produttori che ancora credono nell’allevamento e nella pastorizia; un modo reale per dare futuro e nuove prospettive economiche ad un’attività di tutela e salvaguardia, che non può contare solo sulla buona volontà e la passione di pochi amanti delle tradizioni e delle attività del passato. 18 l'associazione Pletzen Goes L’ASSOCIAZIONE L’associazione allevatori della capra pezzata mochena si è costituita nel settembre del 2008 grazie alla volontà di alcuni allevatori e amici. Il direttivo dell’Associazione è costituita da 10 persone con sede nel comune di Bedollo. Scopo dell’associazione è quello di: • Provvedere all’espletamento del lavoro di miglioramento zootecnico mediante i controlli delle attitudini produttive del bestiame; • Promuovere e collaborare alla organizzazione di manifestazioni zootecniche atte ad evidenziare i progressi realizzati attraverso la selezione, integrandole e sviluppandole ai fini economici; • Svolgere attività di carattere promozionale e divulgativo finalizzate alla conoscenza, alla valorizzazione e conservazione della razza gestita; • Valorizzare il ruolo sociale, scientifico, economico, ambientale e culturale della razza Pezzata Mochena; • Promuovere, tutte quelle attività ed iniziative che reputa utili ai fini del buon rendimento della funzionalità dell’Associazione; • Promuovere ed eventualmente gestire centri di allevamento, aziende agricole o Centri Genetici al fine di favorire il miglioramento e la valutazione genetica della razza gestita, subordinatamente al possesso dei requisiti stabiliti dalla legge e nei limiti della normativa vigente; • Assistere gli associati e provvedere, per delega ed esclusivamente a nome degli stessi, all’acquisto ed al collocamento, sia all’interno che all’esterno, di bestiame, materie prime, prodotti derivati e quanto altro necessario agli allevamenti; • Provvedere, per delega ed esclusivamente a nome degli associati, ad ogni adempimento necessario per l’ottenimento dei contributi previsti per iniziative zootecniche; • Favorire la formazione di imprese, comitati, cooperative, società per la valorizzazione e lo smercio di prodotti zootecnici e derivati; • Promuovere ed attuare, anche d’intesa ed in collaborazione con l’autorità competente, azioni di profilassi e di lotta contro malattie infettive e diffusive del bestiame. Ad inizio anno 2011 l’Associazione a ricevuto un incarico dal Servizio Vigilanza e promozione agricola della Provincia Autonoma di Trento per la salvaguardia e la valorizzazione della capra pezzata mochena. L’incarico triennale prevede anche la gestione di un gregge in purezza con custode nel periodo estivo, la mungitura dei capi e il recupero di aree abbandonate. L’Associazione è accreditata per il progetto 1% for the planet. CONTATTI Associazione Allevatori Capra Pezzata mochena pletzet goes van der bersntol – zuchterverein via Verdi 1- bedollo 38043 Presidente Ezio Quaresima 3493911803 19 CAA notizie dal caa a cura di Stefano Gasperi (Responsabile CAA-CIA) annotazione del comodato sulla carta di circolazione MOTORIZZAZIONE: ESCLUSI I MEZZI AGRICOLI A proposito della seguente notizia pubblicata sul numero di novembre di “Agricoltura Trentina” e tratta tale e quale dal Sole 24 ore: “La concessione in comodato del veicolo per più di 30 giorni a un soggetto diverso dal proprietario, dovrà essere sempre annotato sulla carta di circolazione: lo ha chiarito la circolare n. 23743 del Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, ricordando che l’obbligo scatta per gli affidamenti che inizieranno il prossimo 3 novembre. Al riguardo si ricorda che: a. si è in presenza di un comodato nei casi in cui l’utilizzo è esclusivo, personale e a titolo gratuito; b. l’obbligo non sussiste per gli utilizzi effettuati in ambito familiare, a titolo di fringe benefit nonché per i veicoli di servizio; c. è invece tenuto all’adempimento in esame l’imprenditore individuale in relazione al veicolo iscritto quale bene strumentale dell’impresa. (Il Sole 24 Ore del 28 ottobre 2014, paga. 37, di Maurizio Caprino). Gli uffici della Motorizzazione della Provincia ci comunicano che le annotazioni di cui tratta l’articolo non riguarda i mezzi agricoli che ne sono esclusi. MENO GASOLIO DEFISCALIZZATO PER GLI AGRICOLTORI NEL 2015 Con la legge di stabilità è stato decurtato del 23% il quantitativo di gasolio agricolo defiscalizzato destinato agli agricoltori per l’anno 2015. Questo ulteriore taglio del contingente di carburante agevolato porta a quasi il 50% la riduzione dal 2013 a oggi: - 10% nel 2013 e -15% nel 2014. Questo significa che, per ogni litro di gasolio complessivamente assegnabile, quasi un quarto del carburante dovrà essere acquistato presso la rete di distribuzione stradale, con un maggior costo di oltre 11 centesimi di euro per la sola accisa. PER 8 GIOVANI AGRICOLTORI POSSIBILITÀ DI PARTECIPARE A PROGRAMMA DI FORMAZIONE E SCAMBIO DI ESPERIENZE CON IMPRENDITORI DEL TEXAS Il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali, al fine di favorire gli scambi di esperienza e l’internazionalizzazione delle imprese agricole giovanili, seleziona 8 giovani agricoltori titolari di aziende agricole come individuate dall’art. 2 della legge 20 441/98, a cui è data la possibilità di partecipare ad un programma di formazione e scambio di esperienze con altri imprenditori nello Stato americano del Texas. Il programma prevede visite studio presso aziende agricole operanti nei settori dell’allevamento (bovino, ovino ed equino), della produzione del mais, della frutta con e senza guscio, degli ortaggi e nel settore vivaistico ed incontri con istituzioni texane operanti nel settore agricolo e della ricerca. La candidatura dovrà essere presentata tramite il MOD. A ed il MOD. B, allegati al decreto, che dovranno pervenire al Ministero, a pena di esclusione, entro e non oltre le ore 14.00 del 30 gennaio 2015, data di scadenza del concorso, secondo le modalità stabilite dall’art. 5 del decreto. ulteriori informazioni e modulistica al seguente indirizzo: http:// w w w. p o l i t i c h e a g r i c o l e.i t / f l e x / cm/pages/ServeBLOB.php/L /IT/ IDPagina/8202 PSR 2014/2020 ANCORA NESSUNA INDICAZIONE Al momento in cui scriviamo non sono ancora giunte, al Servizio Politiche sviluppo rurale della Provincia, le osservazioni e le richieste di modifica della comunità alla bozza di Piano di Sviluppo Rurale a suo tempo presentate (che trovate pubblicate sul sito di APPAG al seguente indirizzo: http://www.trentinoagricoltura.it/ Trentino-Agricoltura/Sviluppo-Rurale-2014-2020/Programma. Risulta pertanto altamente improbabile l’apertura di bandi quantomeno sulle misure di investimento, insediamento giovani, formazione e consulenza, diversificazione attività, piani leader nei primi mesi dell’anno. CAA RIMBORSO AI CONSORZI DI DIFESA PER LE POLIZZE COLLETTIVE PER LA CAMPAGNA 2014 ENTRO IL 17 APRILE bollettini truffa Agea Comunica che Il rimborso da parte dei produttori ai Consorzi di difesa del pagamento dei premi da questi effettuati in relazione alle polizze stesse, il cui termine era fissato al 30 settembre è anticipato, per la campagna 2014, al 17 aprile 2015. Tale modifica si rende necessaria sia al fine di razionalizzare la gestione della misura sia per dare positivo riscontro alle osservazioni dei Servizi della Commissione e della Corte dei Conti europea che hanno più volte criticato la fissazione di un termine successivo a quello di scadenza dei pagamenti per l’esecuzione del rimborso in questione. Si precisa che detta anticipazione concerne esclusivamente i rimborsi dei premi relativi alle polizze collettive e richieste ad aiuto nell’ambito del regime di sostegno specifico dell’art. 68 del Reg. (CE) n. 73/2009. ANCORA BOLLETTINI TRUFFA: ATTENZIONE NON PAGATE Nonostante ancora negli anni novanta del secolo scorso la Cia del Trentino si fosse attivata per denunciare all’Autorità garante per la concorrenza e il mercato l’invio di bollettini ai neo iscritti alla Ca- mera di Commercio dal contenuto truffaldino e ingannevole i furbetti continuano a lavorare pressoché indisturbati. Le nostre denunce avevano ottenuto quale massimo risultato l’applicazione, da parte del Garante, di una multa di 14 milioni di lire per pubblicità ingannevole, il massimo come ci fu comunicato che la stessa autorità potesse comminare. La Cia nazionale era stata poi presente anche in una puntata della trasmissione di denuncia “Mi manda Rai3”. Della questione si sono occupate perfino Le iene (vedi di seguito). Ma a distanza di circa 20 anni una Nel servizio della Iena Casciari si parla di una ditta operante in Campania, la Kuadra srl – che poi diventerà Servimpresa srl – autrice della truffa postale che avrebbe fruttato la bellezza di 85mila euro al mese. Identica modalità viene utilizzata anche dalla Daxit, con sede in via Pietro Nenni a Sassari, che già a fine 2011 spediva alle ditte questo tipo di bollettini sotto il nome di Elenco Servizi. Il collegamento tra le due aziende che spediscono i bollettini è ancora da appurare, ma è lecito presumere che in tanti abbiano già pagato queste somme pensando ad un importo dovuto per legge. 21 CAA ditta denominata Daxit continua a inviare, alle ditte di nuova iscrizione alle camere di commercio, dei bollettini che in nulla assomigliano ad una proposta pubblicitaria e in tutto, invece, a una richiesta di pagamento istituzionale. Quindi attenzione. CARBURANTe AGEVOLATO 2015: ASSEGNAZIONE INIZIALE MASSIMA DEL 50% ATTENZIONE!! Con una nota del 15 dicembre il dott. Luca Sighel, direttore dell’Unità tecnica e di autorizzazione investimenti di Appag ci comunica che: 1. a partire da gennaio 2015 è possibile procedere all’assegnazione di carburante solo nei casi di motivata urgenza e per un massimo del 50% dell’ammissibile ; 2. in caso di assegnazioni di cui al punto precedente si dovrà procedere alla rettifica delle domande non appena si avrà certezza dei nuovi quantitativi ammissibili; 3. i quantitativi di carburante in giacenza presso le aziende al 31,12,2014 devono essere dichiarati correttamente e compatibili con le date di prelievo (alti quantitativi prelevati in negli ultimi mesi dell’anno danno normalmente alte giacenze in ATTENZIONE!! Tutte le aziende che nel corso del 2013 hanno acquistato gasolio per autotrazione (escluso quello del libretto uma e dei distibutori stradali) Entro il 31 marzo 2014 devono trasmettere apposita comunicazione alla provincia chi non assolve tale obbligo è soggetto a sanzioni quanto non vi sono operazioni aziendali tali da giustificarne il sostanziale consumo). COEFIFCENTI DI RIVALUTAZIONE DA APPLICARE A AI CONONI DI AFFITTO DI TERRENI AGRARI E FONDI RUSTICI Con determinazione del dirigente del Servizio agricoltura della PAT è stato approvato il coefficiente di rivalutazione da applicare ai canoni d’affitto per la corrente annata agraria (2014/2015) nel 1,11%. Tale coefficente andrà applicato, nella generalità dei casi, alla rata del canone scadente il 10.11.2015 Di seguito pubblichiamo i coefficenti per le ultime 15 annate, utilizzabili per il calcolo degli importi di aggiuntivi per annate di canone liquidate ai concedenti senza applicazione della rivalutazione. Il riferimento deve essere però e sempre il contratto di affitto. Per contratti di breve durata è infatti frequente il ricorso ad un canone fisso per l’intero periodo contrattuale. LA RINUNCIA ALLA PRELAZIONE SULL’AFFITTO è INAVLIDA Inefficacia del nuovo contratto di affitto agrario in caso di inosservanza del diritto di prelazione dell’affittuario di cui all’art. 4 bis legge 203/82 E invalidità della rinuncia preventiva al relativo diritto, non ancora sorto. L’art. 4 bis della legge 203/82, introdotto dall’art. 5 del decreto legislativo 228/2001, introduce e regola l’istituto della prelazione dell’affittuario sui nuovi contratti di affitto che il concedente intenda stipulare con terzi per il medesimo fondo alla scadenza di quello in corso. Con sentenza n. 1309 del del 14/11/2002 la Sezione Specializzata Agraria del Tribunale di Rimini afferma che l’inosservanza delle norme di cui all’art. 4 bis legge 203/82 in tema di diritto di prelazione dell’affittuario sui nuovi contratti di affitto determina l’inefficacia dei nuovi contratti ed il subentro nel nuovo rapporto dell’af- ANNATA agraria COEFFICENTE DI RIVALUTAZIONE RISPETTO ALL’ ANNO PRECEDENTE 2000/2001 1,55% 2001/2002 2,42% 2002/2003 2,35% 2003/2004 2,75% 2004/2005 2,43% 2005/2006 2,00% 2006/2007 1,72% 2007/2008 1,96% 2008/2009 2,65% 2009/2010 2,10% 2010/2011 0,93% 2011/2012 1,37% 2012/2013 2,14% 2013/2014 2,42% 2014/2015 1,11% 22 ANCCA vendita diretta validamente transigere è necessario, sempre, avere la disponibilità dei diritti che costituiscono l’oggetto della transazione. Sul punto, la Cassazione è costante nell’affermare l’impossibilità di disporre validamente di un diritto non ancora sorto, quale è, p. es., pacificamente, il diritto di prelazione del conduttore di cui all’art. 8 legge 590/65, prima della relativa comunicazione da parte del concedente. La prassi della contrattazione agraria di inserire, nei testi-tipo dei contratti di affitto in deroga, clausole che prevedono la dichiarazione preventiva del conduttore di rinuncia alla prosecuzione dell’affitto dopo il termine contrattuale convenuto (nella nostra provincia da parte dell’Istituto Diocesano Sostentamento Clero e altri enti religiosi) dovrebbe ritenersi radicalmente nulla anche se inserita in un accordo sottoscritto con l’assistenza delle organizzazioni professionali agricole ex art. 45 legge 203/82. Quindi: l’inserimento, in deroga, nei contratti di affitto di clausole cciaa trento fittuario preferito alle medesime condizioni e, che non è valida la rinuncia ad un diritto espressa quando ancora lo stesso non sia sorto in capo al rinunciante, ancorché la rinuncia sia contenuta in un accordo in deroga, stipulato con l’assistenza delle organizzazioni professionali agricole ex art. 45 legge 203/82. Si ritiene che la decisione in esame faccia buon governo delle nuove disposizioni, in sintonia con l’intenzione del legislatore, che è quella di assicurare all’affittuario insediato sul fondo maggiori possibilità di continuare sui medesimi terreni l’esercizio dell’impresa agraria. In estrema sintesi, la norma prevede che il concedente che, alla scadenza del contratto di affitto, intenda concedere nuovamente il fondo in affitto (evidentemente a diverso conduttore), deve comunicare al conduttore le proposte ricevute, con lettera raccomandata con avviso di ricevimento, almeno 90 giorni prima della scadenza. Nei quarantacinque giorni successivi l’affittuario che intenda esercitare il diritto di prelazione deve offrire al concedente, con le medesime modalità, uguali condizioni. La comunicazione, tuttavia, non è dovuta, oltre che in caso di inadempimento del conduttore o di recesso dallo stesso ex articolo 5 legge 203/82, anche se quest’ultimo abbia comunicato al concedente che non intende proseguire nella conduzione. Occorre evidenziare che per poter di preventiva rinuncia alla riconduzione o, più genericamente, alla prosecuzione all’affitto parrebbe inidoneo a produrre gli effetti di cui al comma 2 dell’art. 4 bis legge 203/82 nonché l’automatica rinuncia alla prelazione dell’affittuario sui nuovi contratti di affitto. BEN ARRIVATa nicole! Congratulazioni alla nostra collega Ivonne e al neopapà Claudio per la nascita di Nicole! I dipendenti CIA CCIAA TRENTO – NOMINA VICEPRESIDENTI Giovanni Bort, Presidente della Camera di Commercio di Trento ha nominato vicepresidenti della Giunta camerale Graziano Rigotti, Consigliere designato dall’Associazione artigiani e piccole imprese della provincia di Trento, e Luca Rigotti, Consigliere designato dalla Federazione trentina della Cooperazione. Tali nomine assicureranno al Presidente un ulteriore supporto per un costante dialogo e confronto con la realtà imprenditoriale provinciale. Sei un associato CIA e vuoi essere sempre informato sulla possibilità di partecipare a mercati e fiere? Sempre più spesso CIA è invitata a partecipare a mercati, fiere e altre iniziative. Al fine di diffondere gli inviti e le comunicazioni in modo efficace, stiamo raccogliendo gli indirizzi e-mail degli interessati alle iniziative di vendita diretta, con l’obiettivo di creare una mailing list dedicata. Invitiamo quindi tutti gli associati che desiderano essere coinvolti e informati su questo tipo di eventi a contattare i nostri uffici, mandando una mail a [email protected] o chiamando il numero di telefono 0461/1730452. 23 CAF Notizie dal Caf a cura di Nadia Paronetto (responsabile CAF-CIA Agriverde) REVISIONE DEI TERRENI MONTANI Il decreto interministeriale del 28 novembre 2014 ha rivisto l’elenco dei terreni montani e ha rimodulato l’applicazione dell’esenzione dall’IMU per i terreni agricoli che si trovano in questi comuni. È stata rivisto il criterio di individuazione, che ora si basa sulla base dell’altitudine riportata nell’elenco dei Comuni italiani predisposto dall’Istat, al fine di delimitare i Comuni montani nei quali si applica l’esclusione dall’IMU per i terreni agricoli, Il decreto interministeriale suddivide i Comuni in tre fasce, in base all’altitudine (della Casa comunale): • quelli con altitudine fino a 280 metri s.l.m.: i terreni agricoli posseduti dai contribuenti e ricadenti in tali Comuni sono soggetti a IMU nel 2014; • quelli con altitudine compresa fra 281 e 600 metri s.l.m.: i terreni agricoli se posseduti da contribuenti con qualifica di CD e IAP iscritti alla previdenza agricola, ricadenti in tali Comuni sono stati e rimarranno esenti da IMU anche nel 2014. Viceversa se il contribuente non possiede tale qualifica, dovrà conguagliare l’intera imposta a gennaio 2015. Il DM 28/11/2014 (all’ art.2 comma 3) specifica che l’esenzione si estende ai casi di terreni concessi in affitto o in comodato a CD e IAP iscritti alla previdenza agricola. I terreni a immutabile destinazione agro-silvo-pastorale a proprietà collettiva indivisibile e inusucapibile, ubicati a un’altitudine compresa tra i 281 e i 600 m. s.l.m. posseduti da CD e IAP o concessi a loro in affitto, sono esenti da Imu (art. 2 co.6, DM 28/11/2014). • quelli con altitudine superiore ai 600 metri s.l.m.: i terreni agricoli posseduti dai contribuenti (tutti) e ricadenti in tali Comuni sono esenti da IMU anche nel 2014. Per quanto riguarda il Trentino, che fino ad ora era considerato tutto montano, 26 comuni rientrano nella prima fascia, 53 nella seconda e 144 nella terza. La provincia di Trento ha però deciso per il 2014 di mantenere l’attuale esenzione dall’imposizione IMU dei terreni agricoli (o incolti). Esonerando tutti dal pagare l’ IMU del 2014 sui terreni. NUOVE MODALITÁ DI EROGAZIONE DELLE TARIFFE INCENTIVANTI A partire dal 2015 il GSE cambierà le modalità operative relative all’erogazione in acconto-conguaglio delle tariffe incentivanti per impianti solari fotovoltaici di qualsiasi potenza. Il comma 2 dell’art. 26, prevede, relativamente a tutti gli impianti solari fotovoltaici che beneficiano dei meccanismi relativi al I, II, III, IV e V Conto Energia, che il GSE “eroga le tariffe incentivanti con rate mensili costanti, in misura pari al 90 per cento della producibilità media annua stimata di ciascun impianto, nell’anno solare di produzione ed effettua il conguaglio, in relazione alla produzione effettiva, entro il 30 giugno dell’anno successivo”. La producibilità media annua di ciascun impianto è stimata sulla base del numero totale di ore di produzione dell’impianto riferite all’anno precedente (se disponibili le misure valide di tutti i mesi dell’anno precedente), ovvero in caso contrario, del numero di ore annue medie, definite in funzione della regione in cui è localizzato l’impianto. In riferimento a ciò, il GSE effettuerà specifiche azioni di verifica e controllo volte a consentire la corretta erogazione delle tariffe incentivanti, attraverso la definizione di un sistema di monitoraggio che raffronti, per ciascun impianto, la produzione effettiva con la producibilità media annua stimata. L’e- 24 sito di tale azione di monitoraggio consentirà al GSE di rimodulare o sospendere, ove necessario, gli acconti erogati. I pagamenti in acconto sono eseguiti alla fine del secondo mese successivo a quello del periodo di competenza e vengono effettuati, se d’importo superiore a 100 euro, con cadenza: • quadrimestrale, per gli impianti di potenza fino a 3 kW; • trimestrale, per gli impianti di potenza superiore a 3 kW e fino a 6 kW; • bimestrale, per gli impianti di potenza superiore a 6 kW e fino a 20 kW; • mensile, per gli impianti di potenza superiore a 20 kW. Nel caso in cui non sia raggiunta la soglia di 100 euro, il conguaglio viene erogato contestualmente al successivo acconto. In caso di conguaglio è negativo, il GSE avvia tutte le azioni ne TAPPI ANTIRABBOCCO PER L’OLIO D’OLIVA L’art. 18 della legge 30 ottobre 2014, n. 161 stabilisce che “Gli oli di oliva proposti in confezioni nei pubblici esercizi, fatti salvi gli usi di cucina e di preparazione dei pasti, devono essere presentati in contenitori etichettati conformemente alla normativa vigente, forniti di idoneo dispositivo di chiusura in modo che il contenuto non possa essere modificato senza che la confezione sia aperta o laterata e provvisti di un sistema di protezione che non ne permetta il riutilizzo dopo l’esaurimento del contenuto originale indicato nell’etichetta”. Una circolare del 15 dicembre ha dato ulteriori precisazioni sulle due caratteristiche fondamentali che deve avere un “tappo antirabbocco”: 1. deve impedire un nuovo riempimento della confezione o una modifica del contenuto; 2. deve essere saldamente vincolato al recipiente in modo che non sia possibile asportarlo. Viene chiarito inoltre che le confezioni monodose assolve all’obbligo di legge. Formazione NOVITÁ ETICHETTE ALIMENTARI Cosa cambia con l’entrata in vigore del Reg. 1169/2011 (UE) Trento, Mercoledì 21 gennaio 2015 orario 14:00 – 18:00 Obiettivo: Dal 13 Dicembre 2014 il Regolamento Europeo 1169/2011 è diventato legge. Viste le numerose richieste pervenute si vuole offrire una seconda opportunità di aggiornamento (già nel febbraio 2014 CIA aveva realizzato un seminario per anticipare le novità). L’etichettatura dei prodotti agroalimentari è un aspetto molto delicato in quanto rappresenta l’interfaccia tra il produttore e il consumatore. Durante il seminario verrà offerta una panoramica delle novità introdotte dal Regolamento e verrano forniti esempi pratici di etichette. Docente: dott.ssa Manuela Malavolta Destinatari: operatori del settore agroalimentare che etichettano prodotti destinati alla vendita. Il seminario verrà attivato al raggiungimento di 25 iscrizioni. Durata: 4 ore Sede: Trento, via Maccani 211, presso sede dell’Associazione Nazionale Consulenti del Lavoro. Modalità di iscrizione: iscriviti on-line su www.cia.tn.it oppure contatta la sede ai recapiti sotto per ricevere il modulo cartaceo. Quota di iscrizione: € 30,00 INFORMAZIONI CIA DEL TRENTINO - AGRIVERDE CIA SRL - Via Maccani 199 – Trento tel. 0461.1730452 fax. 0461.422259 - 0461.1738860 - e-mail [email protected] - sito www.cia.tn.it 25 Donne in Campo san martino a piedicastello Piedicastello di Trento, domenica 9 novembre 2014 L’album della manifestazione bre” “L’album della manifestazione del 9 novem AGIA UN ANNO CON I GIOVANI AGRICOLTORI DELLA CIA di Francesca Eccher a meno di un anno dalla costituzione dell’associazione, i giovani imprenditori agricoli si sono riuniti nella assemblea di fine anno. Obiettivo dell’incontro è stato dare conto agli associati delle attività della Giunta nel corso del 2014, aggiornare sulle ultime iniziative (Accordo sul credito con Cassa Centrale Banca e incontri con i Giovani cooperatori), raccogliere idee e spunti per le iniziative del prossimo anno. A chiudere l’assemblea un brindisi per gli auguri di Natale e una cena insieme in agritur a Faedo. Erano presenti anche il Presidente CIA Paolo Calovi, il vice Francesco Cattani e il membro di Giunta CIA Moreno Fedrigoni. REPORT ATTIVITÁ AGIA 2014 10 gennaio - Assemblea elettiva Nomina del Presidente e acquisizione dello Statuto nazionale 25 marzo - Assemblea Elezione del vice-presidente, definizione dei membri di Giunta, approvazione del Documento Programmatico 15 aprile - seduta di Giunta Approvazione del Documento Programmatico 8 maggio - incontro con Assessore Dallapiccola Presentazione dell’Associazione e del Documento programmatico 13 maggio Assemblea Nazionale AGIA Andrea Recchia e Riccardo Fiamozzi a Roma con il Ministro Martina 15 maggio - seduta di Giunta Osservazioni per consultazioni nuovo PSR 4 luglio - incontro con Cassa Centrale Banca Accordo AGIA sul credito 8 luglio - seduta di Giunta Incontro con i Giovani Cooperatori ottobre - Ceja Andrea Recchia è membro per il settore “Foreste” nei gruppi di dialogo civile 4 novembre - seduta di Giunta Relazione sulla Giunta nazionale del 28-10 24 novembre – convegno CIA Intervento del membro di Giunta Silvano Dominici 9 novembre – San Martino a Piedicastello Organizzazione laboratorio “Le Barelliadi ovvero.. la Gimkana agricola” 11 dicembre- Assemblea Tra le attività 2015 c’è la pagina Facebook 27 L’arte del riuso in cucina: come valorizzare gli avanzi A grande richiesta tornano le ricette di Agricoltura Trentina! Quest’anno proporremo alcuni piatti creati a partire dai prodotti del territorio trentino. Particolare attenzione sarà data all’arte del riuso in cucina, alla tradizione del recupero degli ingredienti e alla capacità di “fare economia” in cucina. Cestino alle pere Kaiser, Casolet e cioccolato Ingredienti per la frolla: 400 grammi di farina; 200 grammi di zucchero; 200 grammi di burro; 6 tuorli d’uovo; Una raschiatina di limone Unite tutti gli ingredienti assieme e formate un impasto liscio. Foderare gli stampini da tartellette e cuocete in forno per 4 minuti a 180°. Per il ripieno: 2 pere Kaiser 200 grammi di panna 200 grammi di cioccolato 100 grammi di formaggio Casolet della val di Sole Pelate le pere e tagliatele a cubetti, successivamente spadellatele con il burro. Portate ad ebollizione la panna e poi unite il Casolet ed il cioccolato precedentemente sciolto. Posizionate le pere all’interno delle tartellette di frolla e ricoprite con la “ganache” di cioccolato e Casolet. Buon Appetito dallo Chef Bruno Famiglia Sicher Pineta Hotels Via al Santuario, 17 38010 Tavon – Coredo (TN) +39.0463.536866 [email protected] www.pinetahotels.com Per pubblicare la tua ricetta contattaci all'indirizzo: [email protected] 28 Edmund Mach Vitienologia trentina, 2014 annata difficile Il 2014 non sarà certo un anno da ricordare per la viticoltura trentina. La produzione ha raggiunto i minimi storici attestandosi ad un meno 25 per cento rispetto all’anno scorso. Tutto ciò a causa del clima umido e piovoso (1600 millimetridi pioggia caduti ad oggi) che ha provocato botrite e peronospora, ma anche marciume acido, giallumi, in particolare flavescenza dorata, e problemi di Drosophila suzukii. Un’annata difficile in campo, con una qualità delle uve non Mach, nell’ambito della 7^ giornata tecnica della vite e del vino che ha chiamato a raccolta 180 operatori del settore, tra viticoltori, tecnici di campagna ed enologi. Scuola FEM sempre più attrattiva Gli incontri di orientamento destinati alle scuole medie inferiori hanno registrato nelle scorse settimane un boom di presenze di alunni e genitori, più di 400 persone. Una scuola dunque, quella di San Michele, molto attrattiva, come dimostra anche la recente classifica Eduscopio Notizie dalla Fondazione Edmund Mach DI SAN MICHELE ALL’ADIGE a cura di Silvia Ceschini (Ufficio Stampa Fondazione Edmund Mach) sempre ottimale, che ha richiesto un notevole lavoro di selezione in vigneto e un’oculata gestione dei mosti e delle fermentazioni in cantina, ma che ha portato a vini bianchi complessivamente buoni e vini rossi soddisfacenti con un livello di qualità superiore alle aspettative per le varietà autoctone. Il punto è stato fatto l’ 11 dicembre scorso alla Fondazione Edmund Seguici su fmach.it e sui nostri social media! della Fondazione Agnelli che colloca la Fondazione Mach al secondo posto nella classifica provinciale dei migliori istituti tecnici-tecnologici. Gli studenti che il prossimo anno intendono frequentare l’istituto superiore o la scuola professionale della Fondazione Edmund Mach avevano tempo fino a martedì 16 dicembre per iscriversi al test di ingresso, introdotto a settembre per porre un Facebook www.facebook.com/ fondazionemach Twitter www.twitter.com/ fondazione_mach 29 Youtube www.youtube.com/ fondazionemach freno all’elevato numero di iscritti e gestire al meglio l’offerta formativa. 3° Executive Master per export manager del vino Al via la terza edizione dell’Executive Master in Wine Export Management, promosso dalla Fondazione Edmund Mach in collaborazione con Winejob. Il master è in programma dal 30 gennaio al 23 maggio 2015 con formula week end di 16 giornate formative e 126 ore in aula; si propone di formare export manager nel settore vinicolo ed è indirizzato a neolaureati, imprenditori del settore, addetti commerciali del settore vitivinicolo o dei beni di lusso o dei beni di consumo che ambiscano ad acquisire o perfezionare le competenze nella gestione dell’export del vino. Sono 25 i posti disponibili. Il percorso formativo si rivolge a laureati o professionisti con alle spalle due anni nel settore vinicolo o nel marketing/vendite di beni di consumo o beni di lusso ed è richiesta una buona conoscenza della lingua inglese. “Questa iniziativa formativa è uno dei nostri punti di forza- spiega il responsabile dell’area post secondaria e Universitaria del Centro Istruzione e Formazione, Massimo Bertamini-. Le prime due edizioni sono andate molto bene e abbiamo riscontrato molto apprezzamento da parte dei frequentanti per la formula week end ovvero lezioni concentrate il venerdì e sabato. L’anno scorso abbiamo avuto più di 60 domande per 25 posti”. Pinterest www.pinterest.com/ fondazionemach Linkedin www.linkedin.com/company/ fondazione-edmund-mach Google+ http://bit.ly/100AuHx Vendo Compr & o 150, alzata 3 pistoni, in buone condizioni, prezzo da concordare. Per info: 338-6709078 M.06.4 Vendo martellante cm 145 hfm per cessata attività. Mastelli nuovi, spostamento idraulico. Prezzo da concordare. Tel. 338-6709078 M.06.5 Vendo motocoltivatore 9 kw a benzina per la lavorazione della terra. Prezzo da definire. Per informazioni: 338-6709078 MACCHINE AGRICOLE M.06.6 CERCO atomizzatore usato per frutteto da 10 hl con pompa da 140 litri. Claudio 320-7109990 M.01.1W Cerco falciatrice con barra non superiore a un metro, in buone condizioni. 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Se interessati: cell. 3383375990, e-mail: [email protected]. T.10.1 Vendesi mq 1800 diritto impianto vigneto 700 euro. Info: 335/5713080 T.11.1W vendo terreno agricolo pianeggiante piantumato a mele Golden di 10 anni, di mq 1640, CLES. Per informazioni Immobiliare Valli del Noce 339-3008638. T.11.2W Cerco terreni in affitto in val di non anche solo per un anno. Cell. 3386747975 T.12.1 Vendo terreno agricolo superficie mq 5.259 (prato) + Bosco superficie mq 1.121 (da tagliare) Zona Valsugana prezzo da concordare. Tel.3774016284 T.12.1W Cerco a Cles e dintorni terreni in affitto. Massima serietà e professionalità. e-mail: [email protected] VARIE V.01.1 Vendo cuccioli di cane da pastore maremmano abruzzese alta genealogia (nascita metà febbraio); ideale per la difesa della proprietà e del gregge. Tel. 347.1168128 V.06.2 CERCO frigo latte - abbat- titore - refrigeratore saremmo interessati con pagamento in contanti presso la loro azienda agricola. casa della mungitrice verona. 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Martini, 28 Fiera di Primiero Via Fiume, 10 Malè Piazza Regina Elena, 17 Mezzolombardo Via Filos, 2 Pergine Valsugana Viale Venezia, 2/F Pozza di Fassa Strada de Meida, 23 Riva del Garda Via Vannetti, 2 Rovereto Viale Trento, 31 c/o Centro Intercity Tione Via Circonvallazione, 63 Trento Via Maccani, 80 Orario: da lunedì a venerdì dalle 8.30 alle 13.00 e il giovedì anche dalle 14.30 alle 16.00 MARIO ROSSI PROMOZIONE VALIDA DAL 01/01/2015 AL 31/03/2015 Per i clienti Telepass, l’inverno è tutto in discesa. Scegli Telepass per arrivare prima, ovunque stai andando. E con Telepass Premium Extra viaggi ancora più tranquillo, grazie al soccorso stradale gratis per le auto associate al tuo Telepass ovunque e in ogni momento. RITIRALO SUBITO ALLO SPORTELLO OPPURE RICHIEDILO ONLINE! Offerta valida per chi attiva il Telepass e/o l’opzione Premium Extra dal 1.01.2015 al 31.03.2015 presso le Filiali aderenti all’iniziativa. La promozione è valida solo per i nuovi contratti. 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