Carità è essere se stesse e se stessi TRACCE QUOTIDIANE Immagine e somiglianza ■ «Una donna forte chi potrà trovarla?». La donna descritta nel libro dei Proverbi è davvero una meraviglia! È forte perché rende felice il suo sposo ogni giorno della vita; perché lavora, creando cose nuove, belle, utili che le permettono di rendersi autonoma; perché partecipa alla vita sociale nella vicinanza verso i poveri. Davvero una donna forte, che vale per ogni aspetto della sua personalità. Questo testo risale ad un tempo e ad una cultura in cui le donne contavano poco o niente, eppure racconta una donna bella, capace di farsi valere. Oggi abbiamo imparato il nome di questo valore: dignità della persona umana, di qualunque genere, nazionalità, religione, cultura, ceto sociale sia. ■ In questa ricchezza di umanità intuisco la somiglianza con Dio. Anche Gesù, per raccontare l’Altissimo, non si è accontentato di una sola immagine: oltre ad un padre sempre accogliente, a uno straniero che si cura di noi quando siamo bastonati dalla vita, ha voluto usare anche storie femminili. «A che cosa posso paragonare il regno di Dio? È simile al lievito, che una donna prese e mescolò in tre misure di farina, finché non fu tutta lievitata». «Quale donna, se ha dieci monete e ne perde una, non accende la lampada e spazza la casa e cerca accuratamente finché non la trova? E dopo averla trovata, chiama le amiche e le vicine, e dice: “Rallegratevi con me!”». Chiara Benciolini Dall’alba al tramonto 1
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