Rete anti infarto, un flop

IL QUOTIDIANO - Lunedì 9 Febbraio 2015
Latina
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La notifica del Comune agli ex di via Respighi: lasciate il camping entro quattro giorni
Uno sfratto dopo l’altro
Le famiglie dopo l’ultimatum: c’è pochissimo tempo per trovare una sistemazione
DI JACOPO PERUZZO
ono scomparsi, ma
soltanto dalle cronache dei giornali. Gli
ex occupanti di via Respighi sono ancora lì, nel
Camping Stella Mare nel
lido di Latina, ospitati grazie ad un accordo siglato
dal Comune e dal campeggio in seguito alle proteste.
Perché, bisogna ricordarlo,
se da una parte hanno commesso il reato dell’occupazione abusiva, dall’altro
sanno bene di essere vittime di un’emergenza abitativa non indifferente, e non
sono affatto gli unici. Persone per bene, che vorrebbero soltanto un tetto sopra
la testa e un posto da chiamare «casa». Sei giorni fa,
esattamente il 3 febbraio, le
14 famiglie hanno ricevuto
una lettera del tutto inaspettata. Questo documento, inviato dal Comune di
Latina, riporta nero su
bianco la volontà del titolare del Camping: gli ospitati
devono «sloggiare». Va bene, loro non hanno intenzione di fare resistenza, si
sentono già ospiti e figuriamoci se vogliono pesare su
un privato. Ma c’è un problema: la data prevista per
questo secondo sgombero
che vede protagonisti i
S
DETTAGLI
POCHI GIORNI FA
PER I 14 NUCLEI
FAMILIARI
ARRIVA LA BRUTTA
SORPRESA
CON LA LETTERA
SI PROFILA UN NUOVO
SFRATTO PER LE FAMIGLIE
DI VIA RESPIGHI
«Quelli di via Respighi»,
che segue quello della palazzina in Q5, sarebbe dovuto essere effettuato in
L’OSPEDALE
«GORETTI»
DI LATINA
soli 5 giorni, cioè entro ieri.
Come si fa a trovare una
soluzione alternativa e a
chiudere le valigie in così
poco tempo? Impossibile.
La risposta del gruppo di
famiglie arriva tramite la
nota dell’avvocato Luigi
D’Aniello indirizzata al
Comune di Latina, al camping Stella Mare, al sindaco Giovanni Di Giorgi e al
Prefetto. La lettera, scritta
per conto dei nuclei familiari in soggiorno con autorizzazione di una conclamata emergenza sociale
con nota del Gabinetto del
Sindaco in data 20 settembre 2014, vuole contestare
«La pessima gestione della
vicenda in oggetto da parte
degli organi competenti,
caratterizzata da ampie criticità», già rappresentate
dallo stesso avvocato in
precedenza. A questo segue quindi una diffida formale al responsabile della
struttura perché «ripensi»
allo sgombero repentino,
altrimenti seguirà un esposto alla Procura. Dall’altra
parte si invitano gli uffici
del Comune a trovare una
idonea e definitiva sistemazione. Ora dimentichiamoci di quei famosi container
stabiliti dal patto d’intesa
tra Comune e Provincia,
che dovrebbero essere
pronti già da almeno sei
mesi. Resta aperta la souzione degli alloggi Erp, per
i quali i «Respighi» hanno
già fatto domanda da tempo. Nel mentre, la richiesta
temporanea sembra cadere
su soluzioni quali agriturismi o strutture simili, come
già accaduto in casi analoghi.
L’intervento di Rifondazione comunista sulla situazione del Goretti
Rete anti infarto, un flop
«Dalla Pisana devono dare risposte urgenti ai cittadini»
a rete dell'infarto è un sistema che
trasmette i dati dei tracciati elettrocardiografici direttamente dalle ambulanze a chi può intervenire tempestivamente. Una
rete dalle maglie larghe o meglio dalle grosse
falle, a quanto ci dicono». Lo afferma Pina Necci,
segretario di Rifondazione comunista a Latina.
«Anche se sono state apportate sui mezzi di
soccorso, tecnologie dalle grandi opportunità,
come PRC riteniamo che servano competenze
«L
avanzate per integrare efficacemente queste tecnologie. Intanto va detto che un sistema, non
integrato a tutte le unità, è un sistema che non
garantisce nulla . Non può essere lasciata al caso,
una diagnosi che salva la vita. Se hai la fortuna di
capitare su un mezzo provvisto del collegamento
forse porti a casa la pelle ,altrimenti sono guai. Il
fatto che ormai le unità di intervento siano, in gran
parte , sprovviste dei medici a bordo, è un
ulteriore elemento di gravità. Siamo stufi della
I ragazzi del Centro Armonia visitano la Questura
«Poliziotti» per un giorno
anno visitato la Questura di
Latina ieri i ragazzi del
Centro Armonia di Borgo
Piave. A fare gli onori di casa il
Dirigente e il personale dell’Ufficio Prevenzione Generale e Soccorso Pubblico che li hanno accompagnati a visitare gli uffici più
affascinanti, tra cui la centrale
operativa della Questura dove ai
ragazzi è stato illustrata la procedura per gestire le emergenze e di
coordinamento delle pattuglie che
lavorano sul territorio. La visita
H
poi ha riguardato anche il Gabinetto della Polizia Scientifica dove
i giovani hanno visto come avviene
il foto-segnalamento e come si rilevano le impronte digitali e infine
sono saliti sulle «pantere» della
polizia e cioè sulle Volanti e sulle
motociclette: è stato un modo per
ammirare i dispositivi acustici e di
illuminazione di cui sono dotate
sia le auto che le motociclette. Per
i ragazzi del Centro Armonia è
stato un giorno di festa e sono
tornati con diversi gadget della
polizia. La visita organizzata dal
Centro per le persone con disabilità che stanno seguendo un progetto riabilitativo che ha come
obiettivo quelo di offrire un’opportunità di fare nuove esperienze
formative che incrementino la socializzazione e favoriscano la conoscenza del territorio, si inserisce
nei progetti educativi di legalità e
cittadinanza attiva della Polizia di
Stato della Questura di Latina su
input del Questore Giuseppe De
Matteis.
propaganda che ci descrive un sistema sanitario
con innovazioni volte a migliorare la risposta di
salute, quando ormai ad ogni cittadino di questa
città, appare del tutto evidente lo squilibrio tra i
rischi che si corrono ed i benefici che si ottengono. Dalla Pisana debbono prendere atto che le
politiche dei tagli non sono salutari per nessuno.
Servono politiche nuove di investimenti ed occorre agire di urgenza perché oltre al sistema delle
ambulanze, è il Goretti che è al collasso».
LA QUESTURA
DI LATINA