Data: 13/02/2015 | Fonte: Alto Adige | Pagina: 22 | Categoria: unibz » GIOVANI E SOLIDARIETÀ Sfida in Renault 4 per aiutare l’Africa I DIALOGHI DELL’ALTO ADIGE Due studenti di Bolzano e Merano, insieme a ventenni di tutta Europa, porteranno medicine, materiale didattico e sportivo di Antonella Mattioli ◗ BOLZANO C’è un po’ di tutto in quest’avventura: dalla passione per le auto d’epoca di Manfred Giovanazzi e Massimo Perini, a papà Moreno Maiorano, meccanico, che nelle ultime settimane ha dedicato tutto il suo tempo libero a rimettere a nuovo la vecchia R4 rossa; poi c’è Giorgio Scuttari, insegnante alle scuole professionali Einaudi che si è dato da fare per trovare parte del materiale da dare in beneficienza. Ma il filo rosso che unisce tutti è la voglia di fare qualcosa per gli altri: in particolare per i bambini poveri del Marocco. Protagonisti di quello che è diventato un gioco di squadra due studenti: Giulio Giovanazzi, 18 anni, iscritto all’ultimo anno del liceo scientifico di Merano che sogna di diventare un giorno avvocato, e Ivan Maiorano, 20 anni, iscritto alla facoltà di Economia della Lub che pensa ad un futuro lavorativo all’estero. Formeranno l’equipaggio che sabato partirà per il raid umanitario “4L Trophy” che li porterà da Biarriz (Francia) a Marrakesh, lungo un percorso di circa 6 mila chilometri. Saranno di ritorno a Bolzano il primo marzo. Ieri sono stati nostri ospiti in redazione. L’avventura. «Ci stiamo preparando - raccontano - da mesi: abbiamo cercato di documentarci sulla situazione in Marocco e preso contatti con altri partecipanti al raid. Si attraverserà il deserto e si dormirà nei campi tendati, ci hanno detto che di notte fa freddo e quindi in valigia abbiamo abbigliamento pesante. Adesso siamo pronti e non vediamo l’ora di partire». A convincerli a partecipare alla manifestazione, nata in Francia e giunta quest’anno alla diciottesima edizione, l’aspetto umanitario ma anche la prospettiva di ritrovarsi con altri 1.800 equi- Da sinistra: Ivan Maiorano e Giulio Giovanazzi (Fotoservizio Minisini e Bocchin) Domenica la giornata mondiale contro il cancro nei bambini In Alto Adige ogni anno venti bambini si ammalano di cancro. Peter Pan vuole investire in un progetto per le cure palliative pediatriche e aiutare i bambini che, anche per le conseguenze della malattia, faticano a reinserirsi in una vita normale. E’ il messaggio che l’associazione, nata16 anni, lancia per domenica 15 febbraio quando si celebrerà la Giornata mondiale contro il cancro infantile. Sedici anni fa in Alto Adige per i bambini malati di tumore non esisteva una struttura dedicata, un ambulatorio, una sala giochi, una scuola. L'associazione si è fatta carico di queste problematiche e ha finanziato la ristrutturazione e l'arredamento del Day Hospital e della scuola, ne ha fatto un luogo a misura di bambino, colorato, accogliente. È diventato un luogo, dove può essere svolta gran parte delle chemioterapie e tutta la terapia di supporto. Ciò ha determinato una riduzione dei ricoveri a Padova o a Innsbruck con notevoli vantaggi per il bambino malato e per la sua famiglia. L’insegnante Giorgio Scuttari paggi (3.600 persone) che arrivano da ogni parte del mondo e hanno tutti lo stesso obiettivo: aiutare i bambini poveri. «Dall’Italia - raccontano - partiranno altri tre equipaggi di Ferrara, Volterra e Messina. L’iniziativa è aperta solo a giovani tra i 18 e 28 anni che studiano. Altro requisito: l’uso di una Renault 4 che per forza di cose, se non è d’epoca, poco di manca visto che l’ultima è stata prodotta nel 1993». Ivan ha appena finito gli esami del primo semestre, mentre Giulio ha ottenuto l’autorizzazione del presidente del liceo Ghandi di Merano per assentarsi dalla scuola per tre settimane. «Prima tappa dell’avventura Documento generato da Marta Colasanti il 13/02/2015 alle 08:04:01 Powered by TCPDF (www.tcpdf.org) Il pediatra Massimo Perini Biarriz, dove sono previsti rigorosi controlli delle macchine e un colloquio dei partecipanti con i medici. Se non supereremo i test, non si parte». Ad accompagnarli in Francia, oltre a Scuttari, ci saranno i padri Moreno Maiorano e Manfred Giovanazzi: il primo ha dato ad entrambi un’ infarinatura di meccanica visto che dovran- no sapersi arrangiare almeno un po’per sistemare eventuali guasti, il secondo ha trasmesso loro la passione per le macchine d’epoca. In particolare per quella Renault 4, scelta 18 anni fa da tre studenti che per primi partirono da Reims in Francia per portare aiuti umanitari in Marocco. «Scelsero quell’auto - spiega il pediatra Perini - perché è leggera e robusta nello stesso tempo, pensata in particolare per i contadini che all’interno ci possono mettere anche due balle di fieno». Le auto d’epoca. Era stata proprio la passione per le auto d’epoca a portare alcuni anni fa Perini ad interessarsi al «4L Trophy»: avrebbe voluto andarci personalmente ma ormai non rientra più nella fascia d’età prevista. Ha deciso comunque che valeva la pena impegnarsi: per questo lui che già fa parte di Medici dell’Alto Adige per il mondo fondata dal collega Toni Pizzecco, ha dato vita assieme a Scuttari a «Run 4 Children». L’associazione ha acquistato la vecchia Renault 4 e lo scorso anno ha partecipato per la prima volta. È andata bene e hanno deciso che sarebbero tornati. Detto e fatto. «Trovare i ragazzi pronti a partire è forse la cosa meno difficile, il problema - spiega Perini è trovare le famiglie che siano disposte a sostenere i costi. Solo l’iscrizione al raid costa 3.200 euro ed è a carico dell’associazione, a queste si aggiungono le spese di viaggio che sono a carico delle famiglie (circa 1.200 euro ciascuno), inoltre c’è tutta la preparazione della macchina da fare. Fortunatamente questa parte l’ha curata Moreno. Complessivamente la spedizione costa intorno agli 8 mila euro». L’equipaggio bolzanino porterà in Marocco materiale medico messo a disposizione dalla ditta Tachezy di via Druso, oltre al kit di pronto soccorso offerto dalla farmacia Bonvicini, materiale didattico dato del negozio Cartomania di via Milano, e ancora palloni e abbigliamento sportivo di Fc Alto Adige e Bolzano calcio. GUARDAILVIDEO ECOMMENTA WWW.ALTOADIGE.IT Pagina 1/1
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