Gli studenti valutano i prof Un terzo ha già risposto

- domenica 15 febbraio 2015 - CORRIERE DEL TRENTINO - Pagina: 5
Gli studenti valutano i prof
Un terzo ha già risposto
Borga (Stazione futuro): «Strumento di dialogo»
Inizia nel migliore dei modi la
valutazione sperimentale degli insegnanti. Più di un terzo degli studenti interpellati ha risposto al questionario
proposto da «Stazione futuro» in collaborazione con il dipartimento della conoscenza. L’indagine proseguirà per
tutta la prossima settimana.
Sono 60 i docenti che hanno accettato di sperimentare questa forma di valutazione, simile a quella adottata in università. In 17 sono volontari distribuiti
fra differenti indirizzi di studio e diverse zone del Trentino. Gli altri 43 appartengono al «Veronesi», il centro di formazione professionale che in blocco ha
deciso di sottoporsi alla valutazione.
Gli studenti coinvolti sono poco più
di mille, ma i 300 del «Veronesi» hanno
ricevuto solo lunedì i questionari. Dei
700 già recapitati, più di 230 hanno già
risposto. Un numero che Lorenzo Borga, uno dei fondatori di Stazione futuro,
ritiene ampiamente soddisfacente.
I questionari sono stati elaborati assieme agli insegnanti e anche ad alcuni
sindacati che hanno accettato di collaborare alla buona riuscita dell’iniziativa
(Flc-Cgil, Cisl scuola, Stati generali e Uil
scuola, anche se quest’ultima sigla non
in forma ufficiale). Raccolti consigli e
suggerimenti, studenti ed esperti del
dipartimento hanno predisposto la versione definitiva, quella presente sul sito
di Stazione futuro.
Nel questionario — del tutto anonimo — gli studenti devono esprimere il
loro parere in merito alla didattica
(chiarezza nelle esposizioni e nelle verifiche), quantità di compiti a casa, criteri
di valutazione, capacità di mantenere la
TRENTO
Giudicati
Un’insegnante
durante
una lezione:
saranno
valutati
dagli studenti
disciplina, efficacia del metodo didattico, relazione docente-studente (capacità di coinvolgimento) e strategie di recupero. Viene inoltre lasciato uno spazio per indicare suggerimenti per migliorare la didattica.
Gli studenti puntano a ottenere una
risposta intorno al 70% dei questionari
distribuiti. «Se sarà inferiore — questa
l’analisi di Borga — dovremo capire cosa non ha funzionato. Potrebbe trattarsi
soltanto di un problema di comunicazione da migliorare oppure, e sarebbe
più grave, si dovrà prendere atto che la
questione non è sentita dagli studenti».
Conclusa la raccolta delle risposte, i
dati saranno elaborati dal Dipartimento
della conoscenza e messi a disposizione
dei docenti coinvolti. Spetterà a loro decidere se discuterne in classe assieme
agli allievi oppure utilizzare altre forme
di comunicazione. «Al termine dell’indagine — spiega Borga — una commissione valuterà gli esiti della sperimentazione per stabilire come procedere. La
commissione sarà formata da alcuni
studenti, da una rappresentanza dei docenti e del dipartimento nonché da alcuni componenti del comitato di valutazione».
L’obiettivo immediato di Stazione futuro, dunque, non è quello di dare un
voto ai prof, ma di contribuire a elaborare un sistema di valutazione degli insegnanti. «Il questionario — scrive Borga
— non è tanto uno strumento di valutazione, ma è uno strumento di feedback,
di ulteriore dialogo tra professori e docenti».
P. B.
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