LA SETTIMANA DEL CERVELLO NELLA SVIZZERA ITALIANA «E lei come si chiama?» «Aspetti, ce l'ho sulla punta della lingua.» Umberto Eco. La misteriosa fiamma della regina Loana. COMUNICATO STAMPA - Programma marzo 2015 Memoria, oblio, cervello e persone Io non sono il mio cervello! Sono anche le relazioni, il mio corpo, l’ambiente. Sono anche la tazza del caffè che tengo in mano al mattino. Sono anche i miei vestiti, il mio lavoro, io sono lo sguardo degli altri. Sono le mie scarpe, io sono la persona che amo. È vero. Ma quando la patologia trafigge il cervello e sfilaccia la rete di neuroni, io non sono più. Non sono più nemmeno le mie scarpe. Non riconosco la mia tazza del caffè e nemmeno le storie che vi si riflettevano ogni mattino. Non discerno più, non mi riconosco più. Per tanti anni abbiamo cura dei nostri neuroni, li nutriamo di incontri ed esperienze, li coltiviamo con l’immaginazione e gli stimoli sensoriali, li rinforziamo delicatamente con l’apprendimento. Ma un giorno, senza sapere il perché, il cervello si sfilaccia. Come un castello di sabbia raggiuto dall’alta marea, appiattito dalle onde. Il solido mastio del pensiero si sgretola, mura e fossati lasciano entrare fragilità e confusione, il ponte levatoio resta fermo, senza sapere più se alzarsi o abbassarsi. La persona si dissolve. Che cosa resta di quel castello ferito dalle onde? Che cosa significa non sapere più di avere moglie, figli o nipoti e non sapere più nulla di se stessi? Cos’è un uomo senza quel racconto che oggi giorno trova conferma nella sua casa, nelle relazioni, nella propria storia? Che cosa succede quando i nostri ricordi spariscono e esploriamo il quotidiano senza sapere più nulla di noi? La malattia di Alzheimer colpisce il 5 % delle persone che hanno superato i 65 anni e il 40 % delle persone che hanno superato gli 85 anni. I meccanismi sono complicati e in parte ancora poco chiari: due proteine presenti nel nostro cervello (il peptide amiloide o la proteina tau) si trasformano da amici a nemici e bloccano le comunicazioni fra i nostri neuroni portandoli alla degenerazione. La vita familiare viene messa a dura prova e gli equilibri relazionali devono trovare nuovi sbocchi. La malattia di Alzheimer, come anche altre forme di demenza, ci interroga, ci obbliga a trovare nuove cure capaci di arginare la caduta delle mura, ma ci invita anche a ripensare alla nostra società, che sempre più anziana, avrà bisogno di nuove forme di cura e accoglienza e nuove modalità per assicurare un sostegno ai famigliari del malati. La “Settimana del cervello” quest’anno rifletterà su questo tema con un simposio medico che farà il punto su quanto oggi sappiamo sulla perdita di memoria (tra normale invecchiamento e patologie), ma anche con due momenti rivolti al pubblico: una conferenza con tre esperti sulla malattia di Alzheimer e un film che ci aiuterà a riflettere sui cambiamenti che i malati e i famigliari affrontano quando la perdita di memoria entra nella loro vita. Il fascino per il cervello, organo del pensiero e della creatività, sarà anche presente con 8 conferenze in diverse scuole del Cantone. www.settimanacervello.ch LA SETTIMANA DEL CERVELLO NELLA SVIZZERA ITALIANA Gli incontri pubblici Domenica 15 marzo 2015, ore 18.00 Cinestar di Lugano , Via Ciani 100, Lugano Still Alice Proiezione speciale del film di R. Glatzer, W. Westmoreland. Con Julianne Moore, Kristen Stewart, Alec Baldwin, Kate Bosworth, Hunter Parrish, durata 99 min. USA 2014. Proiezione gratuita. Ritirare i biglietti alla cassa del Cinestar il giorno stesso della proiezione dalle 14.00 alle 18.00. Posti disponibili fino ad esaurimento dei biglietti. Alla fine del film seguirà un breve commento da parte di Dr. med. Claudio Staedler, primario di Neurologia presso il Neurocentro della Svizzera italiana e presidente della Settimana del cervello Ticino, Dr. med. Alain Kaelin, Direttore Neurocentro, Ospedale Regionale di Lugano. Moderazione: Dr. Giovanni Pellegri, neurobiologo e divulgatore scientifico. Alice Howland è una donna alla soglia dei cinquant'anni, orgogliosa degli obiettivi raggiunti. È un'affermata linguista e insegna alla Columbia University, ha una solida famiglia composta dal marito chimico e da tre figli, Anna, Tom e Lydia, tutti e tre realizzati. Ma improvvisamente la sua vita cambia, quando le viene diagnosticata una forma presenile di Alzheimer. Tutte le sue certezze crollano, diventando una donna fragile e indifesa, anche agli occhi della famiglia che l'ha sempre vista come un pilastro. La pellicola è l'adattamento cinematografico del romanzo Perdersi (Still Alice) scritto nel 2007 dalla neuroscienziata Lisa Genova e pubblicato in Italia da Edizioni Piemme. Martedì 17 marzo 2015, ore 20.30 Auditorium dell’Università della Svizzera italiana, Via G. Buffi 13, Lugano Sto perdendo la memoria? Malattia Alzheimer oppure semplici problemi di memoria? Conferenza pubblica con Dr med. Pierluigi Quadri, Caposervizio Geriatria OBV e ORL , Dr. Paolo Paganetti, responsabile ricerca di base del Neurocentro della Svizzera italiana e Dr. Med. Leonardo Sacco, capoclinica presso il Neurocentro della Svizzera italiana. Moderazione: Dr. Giovanni Pellegri La malattia di Alzheimer colpisce il 5 % delle persone che hanno superato i 65 anni e il 40 % delle persone che hanno superato gli 85 anni. Delle sostanze (il peptide amiloide o la proteina tau) si trasformano da amici a nemici nel nostro cervello e bloccano le comunicazioni fra i nostri neuroni portandoli alla degenerazione. Un fenomeno che si riscontra anche in altre malattie neurodegenerative come la malattia di Parkinson. Inizialmente vengono coinvolti i centri delle memoria, si dimentica dove si è parcheggiata la macchina, dove si sono messe le chiavi, l’appuntamento con il dentista. Poi i nostri ricordi del passato e le nostre conoscenze culturali e lessicali si affievoliscono e la nostra iniziativa spesso scema con l’umore che diventa altalenante. La nostra vita familiare viene messa a dura prova e gli equilibri relazionali devono trovare nuovi sbocchi. Nella terapia farmacologica in corso di sperimentazione e negli aiuti sociali dobbiamo trovare una risposta a questo problema che coinvolge tutti noi. LA SETTIMANA DEL CERVELLO NELLA SVIZZERA ITALIANA Conferenze nelle scuole Gli insegnanti che lo desiderano possono richiedere alla Settimana del cervello delle conferenze con a tema il cervello e le importanti sfide per combattere le numerose malattie che lo affliggono. Nel 2015, si parlerà di cervello con gli studenti in queste scuole: Lunedì 16 marzo 2015, ore 9.00, Scuola cantonale di commercio, Bellinzona Mercoledì 25 marzo, ore 13.30, Liceo cantonale di Bellinzona Martedì 30 marzo, ore 8.00, Scuola cantonale di commercio, Bellinzona Mercoledì 1° aprile, ore 10.00, Scuola cantonale di commercio, Bellinzona Martedì 21 aprile, ore 8.00, Liceo cantonale di Mendrisio Mercoledì 22 aprile, ore 8.00, Liceo cantonale di Lugano 1 Lunedì 27 aprile, ore 14.00, Liceo cantonale di Locarno Martedì 28 aprile, ore 8.00, Liceo cantonale di Lugano 2 Il simposio per medici Martedì 17 marzo 2015 dalle 16.00 alle 19.30 “Memoria” fra normale e patologico Ospedale Regionale di Lugano, Civico – Aula Magna Scarica il programma: www.settimanacervello.ch/programma/ Quest’anno la settimana del cervello s’interesserà di memoria e invecchiamento. Sarà un’occasione per affrontare le novità riguardo la terapia e la diagnostica della malattia di Alzheimer che fa sempre più passi in avanti. Il simposio medico dedicherà particolare attenzione alla diagnostica neuropsicologica e alla biologia dell’invecchiamento patologico. Abbiamo poi deciso di dare uno spazio a un argomento poco affrontato e molto eccitante della neuropsicologia che riguarda la memoria dei delitti. Per questo abbiamo invitato un esperto internazionale che ha fatto da perito a casi famosi di cronaca e gli abbiamo chiesto di parlarci di come i giudici fondano spesso la tesi dell’accusa su un’idea della memoria del testimone che non sempre è dimostrata da prove neuropsicologiche. LA SETTIMANA DEL CERVELLO NELLA SVIZZERA ITALIANA Il comitato nella Svizzera italiana Le attività nella Svizzera italiana sono coordinate da un comitato regionale composto da: Dr.med. Claudio Städler (presidente), primario di neurologia, Neurocentro della Svizzera Italiana, Ospedale Regionale di Lugano Prof. Dr. phil. med. Alain Kaelin, Direttore Neurocentro, Ospedale Regionale di Lugano Dr. Med Rafael Traber, direttore medico della Clinica psichiatrica cantonale dell’Organizzazione sociopsichiatrica cantonale Dr. Med. Claudio Gobbi, viceprimario di neurologia, Ospedale Regionale di Lugano Dr. Med. Leonardo Sacco, Leonardo Sacco Capo-clinica Neurologia, Neurocentro della Svizzera Italiana Dr. Giovanni Pellegri, neurobiologo e divulgatore scientifico, Università della Svizzera italiana, Lugano Comunicazione e relazioni pubbliche Settimana del cervello c/o L’ideatorio USI Università della Svizzera italiana Via Lambertenghi 10a CH - 6904 Lugano Tel. +41 58 666 45 20 E-mail: [email protected] Le attività della Settimana del cervello sono possibili grazie al lavoro di volontariato di medici e ricercatori e grazie al sostegno di alcuni enti che promuovono le iniziative. Neurocentro della Svizzera italiana Università della Svizzera italiana – L’ideatorio
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