Provveditorato cattolico nei guai, tra deficit e commissariamento Il buco fino al 2018 supera i 48 milioni di dollari. A pag. 4 ITALIAN COMMUNITY DAILY NEWSPAPER $1.00 Più tasse nella Gta (prezzo più alto fuori) ■ Anno 03 ■ N. 35 www.corriere.com Lunedi 23 Febbraio 2015 La comunità ancora maltrattata Polemica per il trattamento ingiusto alla penalista italocanadese Laura Liscio, in manette in tribunale TORONTO - In manette in tribunale, con indosso ancora la toga da avvocato penalista. Ha suscitato scalpore e provocato polemiche l’arresto in un’Aula di giustizia di Laura Liscio, accusata di aver portato della droga a un imputato direttamente nel tribunale di Hurontario Street. ARTICOLI IN ITALIANO E IN INGLESE ALLE PAGINE 2 E 3 COLUMBUS CENTRE “Leaders” Pal, Nina e Karen: dove siete? TORONTO - Nuova udienza in tribunale, nuovo rinvio. Lawrence Grecchi, ex dipendente del Columbus Centre, accusato di aggressione sessuale, ha fatto un’altra apparizione in tribunale in una vicenda che potrebbe provocare gravissimi danni reputazionali a Villa Charities e al Columbus Centre. Il tutto con il silenzio da parte della dirigenza delle due organizzazioni. ARTICOLI IN ITALIANO E IN INGLESE A PAGINA 3 ROMA Renzi avverte: tre anni davanti e non mi fermeranno A PAG. 6 La delusione dei giocatori della Roma dopo l’ennesimo pareggio, questa volta contro il Verona di Mandorlini Pari Roma, la Juventus allunga Corsa all’Europa, si rialzano la Lazio e il Milan. L’Empoli continua a stupire NELLO SPORT SUMMER SOCCER HOUSE LEAGUE PLAYER DEVELOPMENT PROGRAM An excellent opportunity for children 4 – 15 to improve their soccer skills, stay it and have fun this summer. 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Secondo quanto era stato riportato da numerosi organi di stampa, Laura liscio 32 anni, era stata ammanettata in Aula e non le era stato permesso di togliere la toga che indossava. Un fatto, questo, che aveva suscitato proteste da parte delle associazioni di categorie, che avevano invece sottolineato come sarebbe stato più opportuno offrire la possibilità alla Liscio di cambiarsi e di essere condotta alla centrale di polizia in abiti civili. La versione riportata in un primo momento era stata categoricamente smentita dagli ufficiali della Polizia di Peel. L’avvocato penalista Laura Liscio Le Peel Police aveva diramato un comunicato stampa nel quale invece si sottolineava come alla Liscio fosse stata offerta “l’op- portunità di cambiarsi, di togliersi i vestiti che indossava in tribunale per poter lasciare l’aula con i suoi vestiti da civile”. Oltre a questo, la Peel Police si era sentita in dovere di smentire quanto scritto sulle manette. “In nessun momento - si leggeva ancora in un comunicato - lei è stata ammanettata mentre indossava la toga”. Circostanze queste che poi sono state smentite da più parti, tanto da costringere la stessa polizia di Peel a tornare indietro sui propri passi. Così la polizia di Peel ha ammesso di aver fatto alcuni errori. “La Peel Regional Police - recitava un nuovo comunicato - rimpiange sinceramente di aver pubblicato informazioni sbagliate e l’impatto che questo ha avuto sui membri della comunità, sui membri dei media e sulla signora Liscio”. Un fatto che è poi stato confermato al portavoce della Peel Police Thomas Ruttan. «Si tratta di un errore di comunicazione, e al momento è l’unica risposta che possa dare”. Le circostanze che hanno condotto all’arresto della Liscio sono state fortemente criticate anche da Clayton Ruby, famoso legale penalista. «Quello della polizia di Peel è stato un atto deliberato volto a umiliare la Liscio. Questo non sarebbe accaduto se la Liscio fosse stata un procuratore della pubblica accusa o un agente di polizia di Peel». LA LETTERA ENGLISH VERSION “Un caso vergognoso” “An humiliating arrest” D i seguito, pubblichiamo una lettera di una lettrice non italiana. Abbiamo deciso di pubblicare la missiva in italiano e in inglese. Un prominente costituzionalista/avvocato penalista ebreo, Clayton Ruby, sta guidando la difesa contro l’orribile e umiliante arresto di un avvocato di difesa penalista con un nome italiano, Laura Liscio, dalla polizia della Peel Region. C’è una virulente cultura di razzismo e bigottismo contro chiunque che non sia “angli-scozzese”, ma in particolare contro le persone di origine italiana qui nella Regione di Peel. Circa un anno fa, quando la vecchia guardia di Brampton si scontrava per decidere come rimuovere l’allora sindaco Susan Fennell dalla sua carica, molti nomi prominenti vennero fatti come possibili sostituti della Fennell. Uno di quelli suggeriti era il mio Consigliere comunale, John Sprovieri dei Ward 9 e 10, un veterano con alle spalle 25 anni di politica municipale di Peel. Non appena il suo nome venne menzionato, un famoso ex politico se ne venne fuori dicendo: “È italiano, sono tutti mafiosi”. John Sprovieri è un individuo splendido e molto colto, un vero gentleman europeo. Lui si sta avvicinando ai settantanni. Molto a modo. Ho lavorato in politica sin da quando avevo 14 anni, iniziando a Montreal, ho dovuto conoscere letteralmente migliaia di persone attraverso il mio lavoro politico lungo questi ultimi 48 anni. Non tutte sono state belle mi ha aiutato a “ Anna sfruttare quegli sconti di cui non conoscevo nemmeno l’esistenza. - Nancy R. ” “ Amo il fatto che Anna possa parlare in italiano e sia più facile per me capire. - Paulino M. ” persone. Ma in assoluto i peggiori razzisti, bigotti, ottusi e stupidi sono stati proprio qui a Brampton e nella Peel Region. Negli anni Novanta mi venne detto da un liberale locale che c’era stata una regola non scritta nella Regione di Peel per decenni che “nessuna persona di colore, nessun cattolico e nessun italiano” sarebbe stato assunto per un qualsiasi lavoro serio nella Regione di Peel e nella Città di Bramtpon. Quando un istruito italocanadese, Joe Pennacchetti, alla fine ottenne un ottimo lavoro alla Regione di Peel, venne poi mandato via: alla fine si trovò a fare il city Manager di Toronto. Qualche anno fa, gente del locale apparato politico mi dissero che se Brampton avesse permesso a gente di origine italiana di avere posizioni di potere nella Peel Region e nella Città di Brampton, il nostro comune avrebbe fatto la fine di Hamilton, che è pieno di persone che fanno parte “del crimine organizzato italiano.” Sono assolutamente certa che l’orribile, umiliante e non professionale trattamento riservato a Laura Liscio dalla polizia di Peel ha tanto a che fare con il portare un nome italiano, che lei abbia un backgroud italiano per nascita o matrimonio. Certo, il fatto che sia un avvocato di difesa penalista e non un procuratore dell’accusa o un agente di polizia, sono stati fattori importanti che hanno portato la polizia di Peel a gestire in così malo modo il suo arresto. Questo non deve più accadere. Sheila Jacobson A prominent Jewish Constitutional/Criminal Lawyer, Clayton Ruby, is leading the “charge” against the ugly and humiliating arrest of Criminal Defense Lawyer with an Italian family name, Laura Liscio, by the Peel Regional Police. There is a virulent culture of “racism” and “bigotry” against almost everyone who isn’t “Anglo-Scottish”, but particularly against people of Italian background here in the Region of Peel. About a year or so ago, when the Old Guard of Brampton huddled to decide how to remove then Mayor Susan Fennell from office, several prominent names were brought forward as possible replacements for Fennell. One of those suggested was my own Councilor, John Sprovieri from Wards 9 and 10 – a 25 year veteran of Peel Municipal Politics. No sooner was his name mentioned at that small gathering of “The Who’s Who” of Brampton than a very famous former Politician burst out saying …”He’s Italian, and they’re all “Mafia”. John Sprovieri is a wonderful individual and very cultured … a true “European Gent”. He is in his late-60s; very dignified. I have been working in back room Politics since the age of 14, starting in Montreal, and, I have gotten to know literally thousands of people through my political work over these last 48 years. They haven’t all been good people. narrow-minded HICKS have been right here in Brampton and the Region of Peel. Back in the 1990s, I was told by a local Liberal that there has been an unwritten “rule” in the Region of Peel (for decades) that “NO coloureds, NO Catholics, and NO Italians” were to be hired in any serious job at the Region of Peel or the City of Brampton. When a highly educated Italian-Canadian, Joe Panachetti, finally DID land a top job at the Region of Peel, he was pushed out, ending up at The City of Toronto as its Manager. Some years ago, people from the local political apparatus told me that if Brampton were to allow people of Italian background to hold powerful jobs at the Region of Peel or at the City of Brampton, our Brampton City Hall would end up like Hamilton City Hall, which is “full of Italian organized crime persons”. I am absolutely certain that the ugly, humiliating, and unprofessional treatment of Laura Liscio by the Peel Police has a great deal to do with her having an Italian family name, whether she is of Italian background by birth or by marriage. Of course, the fact that she is a Criminal Defense Lawyer, and not a Crown Prosecutor or a Police Officer, also were major factors that led the Peel Police to “rough handle” her during an arrest. This has to stop. But the absolute WORST racists, bigots, Inizia a risparmiare oggi fino al 40% di sconto Per un preventivo gratuito senza obblighi, chiamate Anna Zangari-Talarico al 905-265-2711 o il numero gratuito 1-866-621-6980. una persona “ Finalmente preparata e amichevole che comprenda me e le mie esigenze. - Dante R. ” Sheila Jacobson standrewsinsurance.com CORRIERE CANADESE • LUNEDI 23 FEBBRAIO 2015 3 CANADA IL PROCESSO ... “Leaders” Pal, Nina e Karen: dove siete? L’Onorevole Joe Volpe, Editore S ono andato per il malfamato caso di aggressione sessuale che ha coinvolto un dipendente del Columbus Centre e una [ex] cliente. Ma mi sono sentito come uno spettatore non voluto dietro le quinte durante l’intervallo. Ma questa non era una produzione teatrale. Ero infatti nell’Aula di giustizia di Finch. Ma bisogna tener presente che c’erano molti “attori” tutti vestiti per il loro ruolo: il personale del tribunale, poliziotti in borghese, avvocati alle prime armi e pezzi da novanta. I corridoi erano popolati da queste persone. La scena assomigliava a un mercato medievale e il suo trambusto fatto di fornitori, venditori, compratori e vedette (per la sicurezza) che scorrazzavano avanti e indietro per “siglare l’accordo” prima di un intervallo temporale indefinito. Tutti sembrava di conoscere il proprio manoscritto ed erano vestiti per la loro parte. Gli ufficiali del tribunale erano tutti vestiti in nero, a testimonianza della gravità della loro posizione, che si muovono e parlano con una deliberazione e con una auto sicurezza che indica quelli che sanno di essere ai posti di comando delle tabelle di marcia, dell’accesso e dell’informazione. Gli ufficiali di polizia, qui per i doveri della Corte, stringevano i loro fascicoli mentre si ammassavano insieme per provvedere le loro testimonianze ben riprovate. Loro non sembravano comodi nei loro vestiti neri, ovviamente scelti dall’ex sindaco di Toronto in uno dei suoi momenti di “stupore alcolico”. Vestiti in altre gradazioni di nero, le vittime/testimoni e l’accusato rannicchiato nervosamente da un lato, alcuni attenti al loro legali, altri meno. Questi ultimi, giovani, probabilmente senza molta esperienza, erano un po’ più a loro agio nei loro vestiti. Ancora, non riuscivo a non pensare che loro assomigliassero a delle “salsicce appena insaccate” in vestiti che erano di tre taglie più piccole. Reputazione di un’icona comunitaria in dubbio nella Corte Conciati da parrucchieri recentemente fuggiti da un manicomio, sembravano la caricatura di qualche modaiolo contemporaneo. C’erano anche degli altri. Le loro uniformi e comportamen- ti suggerivano che erano dei “pesi massimi” - i pezzi grossi del sistema della giustizia criminale gli “avvocatini” che correvano da loro per consigli e guida. E come non potrebbero? Loro ricordavano pavoni carichi di autostima che si esibivano di modo che tutti potessero vederli. Chissà perché avrei pensato di trovare anche il Ceo del Columbus Centre in questo lotto? Ingenuamente, forse, ho pensato che il signor Di Iulio o i rispettivi Chairs del Columbus Centre e di Villa Charities avessero voluto assistere al processo per affrontare il danno reputazionale alle loro organizzazioni - non importa il risultato. Posso concedere che loro devono essere molto occupati ad organizzare gli venti comunitari; ma viene da chiedersi perché non abbiano inviato i loro avvocati dello studio Fogler Rubinoff per gestire le domande da parte dei media. L’accusa e la difesa non hanno alcun obbligo di trattare il Columbus Centre o Villa Charities con i guanti di velluto mentre lo- ro perseguo gli interessi dei rispettivi clienti. Chissà, forse sono arrivato tardi io o loro probabilmente sono partiti prima. Appena sono ripartiti i lavori della Corte, i ruoli sono stati recitati così come era stato provato. Per un’ora, l’accusa ha strigliato la vittima/testimone per spremere ogni singola goccia di prova. Lei ha parlato con un tono e una velocità che anche il mio nipote che sta imparando adesso a scrivere potrebbe prendere appunti. Per non essere da meno in prevedibilità, la Difesa si è imbarcata in una strategia di dissezione che avrebbe fatto impallidire un distruggi documenti. Dovevo tornare in ufficio. Il caso è stato aggiornato al 23 giugno 2015. Ancora quattro mesi di bisbigli e insinuazioni. Più il caso non viene risolto e peggio diventa per il Centre e la Villa. ENGLISH VERSION Columbus Centre... Pal, Nina, Karen where are you? The Honourable Joe Volpe, Publisher I had come for the infamous sexual assault trial involving Staff from the Columbus Centre and [former] client. But, I felt like an unwanted spectator backstage during intermission. This was no theatrical production. It was the Courthouse on Finch. Mind you, there were plenty of “actors” all dressed for their part: Court personnel, police in civilian attire, paralegals, junior lawyers and heavy hitters. The corridors were filled with them. The scene was as close as one can get to a medieval marketplace and its hustle and bustle of suppliers, vendors, buyers and lookouts (security)scurrying back and forth to “seal the deal” before a undefined time lapses. Everyone seemed to know their script and dressed for their part. Court officials all wore black, exhuding the gravitas of their position, moving and speaking with a deliberation and self- assurance indicative of those who know they are in command of timetables, access and information. Police officers, there for Court duty, clutched their files as they clustered together before being beckoned to provide their well-rehearsed testimony. They didn’t seem comfortable in their black clothing, obviously picked for them by Toronto’s former mayor in a moment of drunken stupor. Dressed in yet another shade of black, “victims”/witnesses and accused huddled nervously to one side, some attentive to their counsel some less so. The latter, young, probably juniors learning the ropes, were a little more comfortable in their skin. Yet, I couldn’t help thinking they resembled “salsiccie appena insaccate” in clothing that was 3 sizes too small for them. Coiffed by hairstylists recently escaped from an insane asylum, they looked like someone’s caricature of a contemporary foppish fashionista. There were others of course. Their uniforms and demeanour suggested they were “heavy hitters” – the big boys of the criminal justice system – the “avvocatini” scurried to them for advice and guidance. How could they not? They resembled peacocks filled with self-importance and parading themselves for all to see. Why would I think that I would find the CEO of Columbus Centre among this lot? Naively, perhaps, I thought that Mr. Di Iulio or the respective Chairs of the Columbus Centre and Villa Charities might also wish to be at a trial to address reputational damage to their organizations – no matter the outcome. I conceded that they must be busy organizing community events; but, did wonder why they did not send their lawyers from Fogler Rubinoff to handled Media queries. The Crown and the Defense don’t have an obligation to treat Columbus Centre or Villa Charities with kid gloves as they pursue the interests of their respective clients. Oh well, I was late and they probably left early. Once the Court resumed, the roles were played out according to cue as rehearsed. For one hour, the Crown squeezed and strained every possible drop of evidence from her victim/witness. She spoke in a tone and at a pace that even my grandson who is just learning to write could have taken notes. Not to be outdone in predictability, the Defense embarked on a character dissection strategy that would have put a paper shredder to shame. I needed to return to the office. The case resumes June 23, 2015. Four more months of whispers and innuendo. The longer this goes unresolved, the worse it becomes for the Centre and the Villa. L’IMPUNITÀ ENGLISH VERSION Il tragico caso Romagnuolo Tony Romagnuolo’s tragedy L a vicenda di Laura Liscio richiama alla mente quella di un altro italocanadese, Tony Romagnolo. Di seguito facciamo una breve ricostruzione della sua tragica storia. Anche all’epoca c’era silenzio. TORONTO - Tre giorni dopo Natale, quattro agenti di polizia giunsero nella casa rurale di Tony Romagnuolo, in connessione per una infrazione di guida minore commessa da uno dei figli adolescenti dell’uomo. Enzo Romagnuolo apparentemente si lasciò scappare una minaccia. Ora, otto giorni dopo, quell’agente voleva “insegnargli una lezione”. Minuti dopo Romagnuolo era steso per terra, ucciso dai proiettili esplosi dalla polizia. Suo figlio Rocco di 17 anni era stato ferito gravemente, raggiunto da un proiettile all’addome. La moglie di Tony Romagnuolo, Nancy, venne ammanettata e fatta sedere sui sedili posteriori di una volante della polizia. Lei venne portata via mentre suo marito era sdraiato per terra, morente sul loro prato di casa. Venne trattenuta e interrogata per nove ore prima di essere liberata. Nessun capo di imputazione. Anche Enzo venne arrestato. Nessuno della famiglia era armato o possedeva un’arma qualsiasi. L’allora capo della polizia, Julian Fantino, difese i suoi ufficiali, perché Tony Romagnuolo apparentemente cercò di strappare la pistola dalla mano dell’agente: questo non poteva essere tollerato, disse all’epoca. Tredici agenti di polizia sono stati coinvolti in sparatorie mortali. Tutti eccetto due sono stati riconosciuti innocenti. Laura’s case is reminiscent of a similar circumstance several years ago. There was silence then too. Three days after Christmas, four police officers arrived at the rural Ontario home of Tony Romagnuolo, in connection to a minor traffic infraction committed by one of the man’s teenage sons. Enzo Romagnuolo had apparently uttered a threat. Now, eight days later, that officer wanted to “teach him a lesson”. Minutes later Romagnuolo lay dead from police bullets. His 17-year-old son Rocco was critically wounded, shot in the abdomen. Tony Romagnuolo’s wife, Nancy, had her wrists handcuffed behind her back and was stuffed in the back of a cruiser. She was taken away while her husband lay dying on their front lawn. She was held and interrogated for nine hours before being released. No charges laid. Enzo was also arrested. None of the family were armed, or even possessed any weapons. The then chief of police, Julian Fantino, defended his officers, because, Tony Romagnuolo apparently attempted to wrest the pistol from the officer’s hand: that cannot be tolerated, he intoned at the time. Thirteen police officers in the Greater Toronto Area have been involved in fatal shootings. All but two so far have been acquitted. Sab. 21 feb. 2015 MIDDAY 2 5 Sabato 21 feb. 2015 Ven. 20 feb. 2015 AVETE VINTO? 26 34 38 41 46 48 49 Bonus: 10 2101556 03 04 09 14 23 48 Bonus: 26 Sabato 21feb. 2015 04 15 22 35 44 47 Bonus: 42 ENCORE 0 7 0 3 6 5 0 VINCITA GARANTITA 98747418-02 0703650 EVENING 1 6 Sabato 21 feb. 2015 Sab. 21 feb. 2015 15 17 22 25 28 39 Bonus: 05 01 07 12 31 34 45 Bonus: 04 EARLY BIRD: 02 08 21 32 0703650 Sab. 21 feb. 2015 MIDDAY 1 4 8 EVENING 3 5 6 Sab. 21 feb. 2015 MIDDAY 5 4 2 7 EVENING 4 3 4 1 LUNEDI 9 FEBBRAIO 2015 • CORRIERE CANADESE 4 CANADA MEETING STRAORDINARIO QUESTA SERA RACCOLTI OLTRE $172MILA TCDSB, deficit multi-milionario Elijah ricordato con una veglia TORONTO - Che il provveditorato pubblico fosse in difficoltà lo si sapeva. Quel che emerge ora è che anche quello cattolico non nuota nell’oro. Tutt’altro. Il Toronto Catholic District School Board si trova a dover far fronte a un deficit di $16.9 milioni che sommati al previsto taglio di $26.75 milioni da parte del Ministero dell’Istruzione portano a un deficit complessivo di ben 43 milioni di dollari. Una situazione molto grave quella che si prospetta al punto che questa sera si terrà un meeting straordinario dei fiduciari scolastici per discutere due possibili piani per eliminare il deficit: sotto la lente d’ingrandimento saranno posti i due piani finanziari elaborati dallo staff del TCDSB. Il primo piano propone una riduzione di $32.55 milioni di dollari in spesa durante l’anno fiscale che termina il 31 agosto 2016 e una riduzione complessiva della spesa di $58.75 milioni dollari entro il 31 agosto 2018 mentre il secondo piano propone una riduzione della spesa di $42.55 milioni di dollari durante l’anno fiscale in corso: tuttavia la riduzione totale necessaria entro il 31 agosto 2018 ammonta a soli $48.75 milioni. «Sono problemi, questi, presenti da anni - dice il fiduciario scolastico del TCDSB Maria Rizzo - il deficit non è però emerso prima delle elezioni, non era noto fino a quando cioè non è stato comunicato dal revisore dei conti. Il problema è molto più profondo di quan- ROMA - «Siamo devastati dalla morte di Elijah ma anche veramente commossi dall’affetto e dal sostegno dimostratoci dai canadesi». Georgette Marsh, mamma del piccolo di tre anni che giovedì scorso è morto dopo aver trascorso sei ore al freddo, ricorda tra le lacrime il suo bambino. «Elijah era meraviglioso, sempre sorridente, allegro - dice la mamma - molto affettuoso. Ora, tra gli angeli, non avrà più freddo». La vicenda di Elijah ha toccato il cuore dei residenti di Toronto: il bimbo, è uscito di casa alle 4.20 del mattino con addosso solo una maglietta, gli stivali e il pannolino ed è stato ritrovato assiderato qualche centinaio di metri lontano dal suo appartamento che si trova su Neptune Drive. Inutili i tentativi di rianimarlo. La raccolta fondi per pagare le spese del funerale del bimbo ha superato i $172mila. Sabato sera, alla veglia per ricordare il bimbo, hanno partecipato circa 30 persone tra le quali il sindaco di Toronto John Tory. Ha avuto un esito diverto fortunatamente un’altra vicenda simile a questa di Elijah: un altro bambino è stato trovato nudo, infreddolito e in lacrime nelle vicinanze di Lake Shore Boulevard: a dare l’allarme dono stati dei vicini di casa che hanno chiamato la polizia. La madre del bambino, una donna di 23 anni, è stata arrestata e rilasciata dietro pagamento di una cauzione di $2mila. Maria Rizzo, trustee del Toronto Catholic District School Board to non appaia a prima vista». Correggere il tiro prendendo delle misure che possano portare ad un pareggio di bilancio nelle casse del TCDSB è quel che i fiduciari scolastici si prefiggono. «Il responsabile delle finanze non lavora più per il board - afferma la Rizzo - ora il provveditorato dovrà lavorare al fianco degli esperti di finanze del Ministero per formulare un piano finanziario triennale speciale di risanamento ma non vogliamo fare tutto questo in silenzio o a porte chiuse. Vogliamo operare in piena trasparenza e quindi ci piacerebbe ascoltare il parere della comunità su questa questione così importante». Il conteggio esatto dei tagli che il Ministero dell’Istruzione opererà verrà reso noto il 31 marzo. Intanto prende sempre più consistenza il timore che, considerata la situazione, Queen’s Park possa decidere di inviare un commissario per revisionare le spese del board. CRONACA Violenze sessuali, è caccia a un uomo TORONTO - La polizia sta dando la caccia ad un uomo ritenuto responsabile di una serie di aggressioni sessuali ai danni di prostitute cinesi avvenute a North York nella zona tra Finch e Sheppard Avenue. L’uomo fingeva di essere un cliente prima di violentare e derubare le sue vittime. Chiunque abbia informazioni può contattare la polizia al 416-808-3200. • La York Region Police chiede la collaborazione dei cittadini per riuscire a trovare un uomo che avrebbe rubato una carta di credito ad una anziana ricoverata in un ospedale di Richmond Hill. Il furto PRIMO PIATTO è avvenuto tra lo scorso 1 e 6 gennaio: transazioni fraudolente sono state condotte nei giorni seguenti a Vaughan e a Brampton. Chiunque abbia informazioni è invitato a telefonare agli investigatori all’1-866-876-5423, interno 7241. • Tre persone sono rimaste ferite in un incidente, avvenuto sulla QEW a Burlington, che ha coinvolto un autobus turistico del Safeway Tours, un suv e una automobile. Nessuno dei 27 passeggeri che viaggiavano sull’autobus sono rimasti feriti. L’Opp sta investigando per far luce sulle cause dell’incidente. • Un pedone di circa 20 anni è stato ricoverato in ospedale in gravi condizioni dopo essere stato investito ieri a Scarborough da un’automobile. L’incidente ha avuto luogo su McCowan Road, all’incrocio con Town Centre Court. • Gwendolyn Cartwright, 63 anni, versa in condizioni critiche in seguito all’incendio che si è sviluppato nel suo appartamento al piano terra del 19 Monck Road a Bracebridge. La donna è stata trasportata in aereo al Sunnybrook Hospital di Toronto. Nell’incendio sono morti i suoi due cani. Brodetto con le acciughe Calorie per porzione: 765 Tempo di preparazione: 40 min. Economico: no Vegetariano: no Ingredienti per 4 persone : 1,5 kg. di pesce assortito - mezza cipolla - un ciufo di prezzemolo - un gambo di sedano - una foglia d’alloro - 5 iletti d’acciuga sott’olio - uno spicchio d’aglio - 8 fettine di pane fritte nel burro - mezzo bicchiere di vino bianco - 6 cucchiai di olio extravergine d’oliva - sale e pepe. La Cucina di Teresina SECONDO PIATTO Il Corriere Canadese invita le sue afezionate lettrici a inviare le ricette a loro più care, quelle che fanno leccare i bai a tutta la famiglia, che magari vengono preparate per celebrare una occasione speciale oppure che sono semplici da eseguire, ideali quando si rientra a casa dal lavoro. La cucina italiana di oggi nasce dalla tradizione: condividete le vostre ricette con noi: le pubblicheremo in italiano e in inglese! L’indirizzo è: [email protected] Filetti di spigola al formaggio Calorie per porzione: 285 Tempo di preparazione: 50 min. Economico: no Vegetariano: no Ingredienti per 4 persone : 2 spigole da circa 400 gr. l’una - un cucchiaio di prezzemolo tritato - 2 cucchiai di pangrattato - 30 gr. di burro - 2 cucchiai di parmigiano grattugiato - mezzo bicchiere di vino bianco secco - sale e pepe. CONTORNO Preparazione: “Pulire e lavare i pesci, eliminarne la testa, spellarli, diliscarli e tagliarli a iletti. Disporli in una piroila imburrata; condirli con sale e un pizzico di pepe, coprirli con il vino bianco e il prezzemolo tritato e spolverarli di parmigiano grattugiato e pangrattato mescolati insieme. Versarvi il rimanente burro fuso e infornare 20 minuti a 180°C. Servirli caldissimi. Fagiolini alla pancetta Calorie per porzione: 190 Tempo di preparazione: 35 min. Economico: si Vegetariano: no Ingredienti per 4 persone : 600 gr. di fagiolini - 50 gr. di pancetta afumicata - 3 cucchiai di parmigiano - 20 gr. di burro - un ciufo di prezzemolo - un cucchiaio di olio extravergine d’oliva - sale. DOLCE Preparazione: Pulire, lavare e tagliare a pezzi i pesci. In un tegame sofriggere in olio un trito di prezzemolo, aglio, cipolla, sedano, alloro e acciughe. Adagiatevi i pesci a carne dura e via via quelli più teneri. Bagnare col vino, salare, pepare e unire acqua ino a coprire. Cuocere 20 minuti e servire col pane fritto. Preparazione: Lessare i fagiolini in acqua bollente salata per 20 minuti. Tagliare la pancetta a dadini e rosolarla in una piccola pentola con l’olio. A parte, scaldare il burro ed incorporarvi parmigiano, lasciandolo sciogliere. Scolare i fagiolini e disporli in un piatto da portata; unire la pancetta rosolata, cospargere con la salsa di formaggio preparata, spolverizzare con il prezzemolo tritato e servire. Mirtilli al cucchiaio Calorie per porzione: 355 Tempo di preparazione: 40 min. Economico: si Vegetariano: si Ingredienti per 4 persone : 300 gr. di mirtilli - mezzo litro di vino bianco - 100 gr. di zucchero semolato - un limone - 2 cucchiaini di fecola - un bicchiere di panna - 50 gr. di zucchero a velo. Editore - Consorzio M.T.E.C. Consultants Italia, nr 86 Via Maria, 03100 Frosinone. M.T.E.C. Consultants Limited. 3800 Steeles Ave. W., Suite 300, Vaughan Ont., Canada Preparazione: Lavare i mirtilli e mescolarli in una casseruola con lo zucchero semolato, il vino, un bicchiere d’acqua ed il succo di limone iltrato, lasciando sobbollire a fuoco basso per 5 minuti. Unirvi la fecola diluita con due cucchiai d’acqua e cuocere ancora per 5 minuti. Lasciar rafreddare, mescolando spesso e versare il composto in una coppa; decorare con la panna montata, dolciicata con lo zucchero a velo e servire. Redazione: Corriere Canadese Italia, nr 86 Via Maria, 03100 Frosinone. Canada, 2790 Duferin St., Toronto, On, M6B 3R7 Amministrazione: L'On. Joe Volpe, Presidente Francesco Veronesi, Direttore Nicola Sparano, Vice-Direttore K.T. WEB Printing Ltd. 287 Bridgeland Ave. Toronto, On, M6A 1Z6 CORRIERE CANADESE • LUNEDI 23 FEBBRAIO 2015 5 ESTERI ISIS L’INCHIESTA Video con i Pashmerga in gabbia Indagini su asse Isis-’ndrangheta Claudio Accogli REGGIO CALABRIA, - La ’ndrangheta disponibile a fornire un appoggio logistico ai terroristi dell’Isis? L’ipotesi, inquietante, viene avanzata da chi la ’ndrangheta la conosce bene e la combatte quotidianamente, il procuratore di Reggio Calabria Federico Cafiero de Raho. Si tratta solo di una ipotesi, specifica, ma su «cui vale la pena lavorare e su cui tenere un’attenzione molto alta». Tanto più che da alcune inchieste aperte dal suo ufficio basate sul monitoraggio internet per verificare se soggetti extracomunitari provenienti da aree calde possano avere rapporti con esponenti dell’Isis o comunque con quel mondo vicino al terrorismo o con persone che si sono addestrate in quei territori emergono, dice il magistrato, «indizi di vicinanza ma non intraneità al terrorismo». La ’ndrangheta, è il ragionamento del capo della Dda reggina, è un’organizzazione criminale il cui fine ultimo è il profitto. E poco importa da dove viene. «Per l’importazione delle armi - spiega il magistrato - con chi ha rapporti la ’ndrangheta se non con determinati ambienti che sono vicini al terrorismo o che sono vicini alle guerre che si sono sviluppate negli ultimi anni in alcuni Paesi? Quindi, comunque, le armi vengono da quei territori». E da quei territori può arrivare anche la droga, soprattutto eroina. Le cosche del reggino sono protagoniste del traffico di cocaina grazie ai rapporti diretti con i narcos sudamericani ma anche dell’importazione di eroina da Paesi come Turchia, Iraq, Nigeria. Tutti Paesi in cui l’Isis è comunque presenze in varie forme. Pensare dunque ad uno scambio armi e droga per appoggi logistici, per de Raho, è una «ipotesi da percorre», visto anche il controllo capillare che le cosche hanno del territorio calabrese e quindi la possibilità di offrire «un appoggio logistico, coperture in aziende agricole, in terreni di montagna o coperture attraverso documenti falsificati in cambio di armi e droga». Al momento, comunque, non vi è traccia di basi col vessillo nero issato in Calabria, così come non è emersa la presenza di soggetti individuabili come appartenenti allo Stato Islamico. Le inchieste della Dda reggina, tuttavia, hanno evidenziato la presenza di sostenitori dell’Isis, soggetti che «dimostrano di condividere in pieno quella propaganda, addirittura quelle modalità operative, ma non ci risulta che siano già dentro l’area del terrorismo». ROMA - L’Isis fa ancora sfoggio della sua barbarie mettendo letteralmente in gabbia 21 prigionieri, soprattutto Peshmerga curdi, per farli sfilare in parata in una cittadina irachena. Ma gli Shabaab somali, alleati di Al Qaeda, contendono la scena agli uomini del Califfo e fanno scattare la massima allerta in Usa e Gb dopo le minacce di attacchi ai centri commerciali dei due Paesi e del Canada. Le nuove vittime predestinate dell’Isis vengono immortalate tutte con la tuta arancione. Uno a uno vengono fatti sfilare a capo chino davanti alla telecamera, poi rinchiusi in una gabbia. Un flashback inserisce l’immagine del pilota giordano bruciato vivo, anche lui dietro le sbarre. Le gabbie vengono caricate sui pickup, che in parata fendono una folla di sostenitori, anche tanti ragazzini, che inneggiano al califfo Abu Bakr al Baghdadi. L’ultimo video shock dell’Isis sarebbe stato girato qualche giorno fa nel mercato principale di Hawija, un villaggio controllato dai miliziani a circa 50 chilometri da Kirkuk, la città irachena dove i miliziani sono stati costretti alla ritirata proprio dai curdi. I prigionieri sono 16 Peshmerga, 2 ufficiali dell’esercito iracheno e tre poliziotti. Alcuni vengono “intervistati” nelle gabbie, costretti a dare le proprie generalità e “recitare” il copione scritto dai loro boia. «Sono prigioniero da 15 giorni e il mio Miliziani dell’Isis in Iraq governo non fa nulla», afferma uno. Un altro condanna i bombardamenti, e accusa i propri leader: «Fanno il gioco degli Usa e degli ebrei». «Questo è un messaggio al popolo dei musulmani curdi. La nostra guerra non è contro di voi, ma contro i laici e gli atei. Peshmerga fermatevi, o il vostro destino sarà lo stesso di quelli in gabbia o sottoterra», dice il miliziano dell’Isis che introduce il video. Nelle inquadrature finali, i prigionieri sono inginocchiati a terra con alle loro spalle i boia armati di pistola. La sequenza è interrotta da altri flash: sono le terri- bili immagini dei copti cristiani decapitati su una spiaggia libica che hanno fatto scattare i raid egiziani. Poi il silenzio. L’inquadratura stringe sull’occhio di uno degli ufficiali prigionieri. Per loro, come nel caso dei 20 egiziani copti e di un cittadino del Ciad sgozzati in Libia, non sembrano esserci speranze. Le autorità curde non hanno intenzione di intavolare alcuna trattativa e minacciano: «Se li uccideranno, pagheranno un caro prezzo». Intanto, fonti irachene rivelano che a qualche centinaio di chilometri di distanza da Kirkuk, nei pressi di Ramadi, i miliziani «stanno scavando una fossa comune per accelerare le esecuzioni dei loro oppositori, che vengono bruciati vivi». In attesa di pubblicare nuovi tremendi video, la macchina di propaganda dell’Isis mette in rete altre immagini drammatiche, quelle di decine di ragazzini in tenuta militare in un campo di addestramento a Raqqa, in Siria. Gli osservatori segnalano che si tratta di ennesimi tentativi di coprire con la propaganda le sconfitte che l’Isis sta patendo su quasi tutti i fronti, con la maxi offensiva per la riconquista di Mosul che si avvicina. LA CRISI Evacuare il mausoleo: blitz turco in Siria Francesco Cerri ANKARA - È tempesta ad Ankara, dove l’opposizione insorge e grida al tradimento, mentre Damasco denuncia una “flagrante aggressione” turca dopo il blitz condotto la notte scorsa in Siria dalle forze armate della Mezzaluna per evacuare il mausoleo di Suleyman Shah, nonno del fondatore dell’impero ottomano, e i 38 soldati turchi che lo difendevano, circondati dai miliziani dell’Isis. Il colpo di mano notturno, il primo intervento militare a terra turco dall’inizio della guerra in Siria, è stato un pieno “successo”, si è congratulato il presidente Recep Tayyip Erdogan. Circa 100 blindati e 600 soldati, appoggiati da droni e caccia, sono penetrati per 35 chilometri in territorio siriano fino alla tomba di Suleyman Shah, sulle rive dell’Eufrate, considerata una enclave turca in base ad un trattato del 1921. La zona, nella travagliata provincia di Aleppo, è nelle mani dell’Isis da un anno. Secondo la stampa turca i 38 soldati erano stretti d’assedio e non potevano muoversi da almeno otto mesi. Le forze turche hanno fatto l’andata e ritorno in sei ore senza dover combattere, ha detto il premier Ahmet Davutoglu. Un soldato però è morto in un “incidente” sembra del traffico. Le forze turche hanno evacuato i 38 difensori del mausoleo e portato via le spoglie del nonno del sultano Osman I. Quindi la struttura è stata fatta esplodere. Con ogni probabilità ROMA DEVASTATA Raccolta fondi in Olanda ROMA - Arrivano i primi provvedimenti nei confronti dei tifosi del Feyenoord arrestati nei giorni scorsi in seguito alle devastazioni nel centro di Roma, alla vigilia del match di Europa League contro i giallorossi. Ieri i sei arrestati sono stati ascoltati nell’interrogatorio di garanzia nel carcere di Regina Coeli. Il giudice ha accolto la richiesta del pm titolare dell’inchiesta, Eugenio Albamonte, ed ha deciso di confermare l’arresto emettendo anche il divieto di dimora in Italia. Ai tifosi, che saranno rimpatriati probabilmente oggi a loro spese, vengono contestati i reati di resistenza a pubblico ufficiale e lesioni. Intanto il sindaco di Roma Ignazio Marino e l’assessore allo sport Paolo Masino hanno proposto alla Figc un’amichevole Olanda-Italia da giocare a Rotterdam, «un grande appuntamento di sport e amicizia il cui ricavato servirà a riparare i danni di piazza di Spagna». Solidarietà concreta arriva dalla stessa Olanda con l’azione “Scusa Roma Actie” lanciata via web da una cittadina olandese, Elisabeth Jane Bertrand, sconvolta dai danni provocati a Roma dai tifosi del Feyenoord, che in due giorni ha raccolto circa 4mila euro. L’obiettivo è di raggiungere quota 100mula euro, per contribuire a restaurare la Barcaccia di Piazza di Spagna. Nel frattempo a Roma continuano le indagini a Roma con la visione di centinaia di filmanti degli scontri. è già stata rioccupata dall’Isis. La tomba simbolicamente sarà spostata in un pezzo di territorio siriano molto più facile da difendere, a 180 metri dal confine turco. Il sito è stato occupato durante la notte dai tank di Ankara. Ad Ankara però l’opposizione, furibonda, attacca, accusando il governo islamico di essersi “inchinato davanti ai terroristi”. L’Isis da tempo esigeva la partenza dei soldati di Ankara. «Per la prima volta in 90 anni di repubblica cedete nostre terre senza combattere: è inaccettabile», ha tuonato il capo dell’opposizione Kemal Kilicdaroglu, parlando di «fuga e umiliazione» nazionale. Il partito nazionalista Mhp ha denunciato un «totale tradimento e l’abbandono della nostra terra all’Isis». La vicen- da del blitz turco comporta aspetti oscuri, se non ambigui, come è stata finora la politica di Ankara verso i jihadisti in Siria. Secondo l’agenzia curda Ajansamed, i tank turchi sono passati nella notte da Kobane, la città martire riconquistata dai curdi il mese scorso, strappandola all’Isis. E i blindati sono sfilati indisturbati davanti ai posti di blocco dei miliziani curdi-siriani dell’Ypc, vicini al Pkk turco che Ankara accusa di essere un gruppo terrorista: a Kobane la Turchia si era rifiutata di intervenire accanto ai curdi contro l’Isis. Il fatto che non ci siano stati durante il blitz combattimenti con i jihadisti, che circondavano il mausoleo, potrebbe inoltre indicare che la mossa aveva il via libera del gruppo jihadista. LUNEDI 23 FEBBRAIO 2015 • CORRIERE CANADESE 6 ITALIA ROMA - “Qualcuno dice che di riforme ne stiamo facendo anche troppe, ma il meglio deve ancora venire». È solo un inciso, in un lungo discorso sulla scuola. Ma così festeggia, Matteo Renzi, il primo anno di governo. Con una dichiarazione d’intenti che poco dopo declinerà in avvertimento a chi si mette di traverso: «Ascoltare tutti non vuol dire non fare più niente, sennò è paralisi, palude». È la replica a chi lo contesta sulla riforma della scuola e a chi lo critica sul Jobs act. Così se Laura Boldrini attacca, «è un problema suo», non del governo. E se Maurizio Landini evoca «sfida democratica» a Renzi, il premier replica tranchant: è «naturale» che si butti in politica dopo la «sconfitta sindacale» sulla Fiat. A un anno dal giuramento al Quirinale con i suoi ministri, Renzi sceglie di celebrare con un’iniziativa su «la scuola che cambia l’Italia». La prossima settimana venerdì, probabilmente - porterà in Consiglio dei ministri il decreto e il disegno di legge che compongono la riforma. Perché, ribadisce, «l’Italia riparte» davvero dall’istruzione, da un investimento culturale sulla Rai («da cambiare se serve anche con decreto, perché non può essere disciplinata da una legge che si chiama Gasparri») e subito dopo dalla riforma di università e ricerca. L’obiettivo è rimettere «in moto, in piedi» il Paese. Lo si fa con le altre riforme avviate («lavoro, p.a., giustizia civile, legge elettorale e Senato»). E quelle che verranno. Perché «c’è molto da fare», ma il tempo non manca: «Siamo alla prima parte del primo tempo. È passato un anno. Ne mancano ancora tre». «Noi cambieremo l’Italia», dichiara Renzi. E che suona soprattutto come un avver- IL BOSS Casalesi, è morto il pentito Schiavone Il presidente del Consiglio Matteo Renzi IL GOVERNO Renzi: «Tre anni davanti, non mi fermeranno» timento ai suoi avversari. Il leader del Pd li affronta a muso duro. Tutti. Sindacalisti, politici e insegnanti. Quando inizia a parlare in un affollato centro congressi di Roma, alcuni insegnanti gli urlano contro. Ma lui: «Pagliacciate. Se questa è una contestazione...», commenta. «È falso che non abbiamo ascoltato gli insegnanti. Può darsi che sbaglieremo meglio la prossima volta», ma «ascoltare tutti non vuol dire non fare più niente, sennò è paralisi, è la palude che ha bloccato l’Italia per 20 anni. Non lo consentiremo». Respinge perciò, il presidente del Consiglio, anche le accuse di autoritarismo rivoltegli dalla sinistra dopo il via libera al superamento dell’articolo 18 con il Jobs act. «Mio obiettivo non è costruire una leadership carismatica». Boldrini critica? «È un problema suo, non nostro. Noi andiamo avanti col programma». Il Jobs act «è andato ormai». Cosa fatta, critichino pure. Ma la parte più dura è quella riservata, nello studio tv di In Mezz’Ora, a Maurizio Landini. Il segretario della Fiom, con un’intervista al Fatto, annuncia una legge popolare o referendum per cancellare il Jobs act e dichiara che il sindacato deve «aprirsi a una rappresentanza anche politica». In serata, dopo una presa di distanze anche della Cgil, preciserà di non avere in mente un «impegno di tipo elettorale». LA TRAGEDIA Valanga al Gran San Bernardo, quattro morti Marisa Alasia MILANO - «Nessuno di loro era un incosciente o uno sprovveduto: quell’escursione non era considerata problematica, altrimenti mai avrebbero messo a repentaglio la loro sicurezza». Sono disperati gli amici e i conoscenti dei quattro milanesi travolti sabato pomeriggio dalla valanga del Gran San Bernardo, versante svizzero. Erano tutti professionisti, tra i 50 e i 52 anni, accomunati da una grande passione per la montagna, e molto conosciuti nel mondo accademico e scientifico. Come Gianluca Spina, presidente del Mip, la School of Management del Politecnico di Milano. O Francesca Clerici, nota neurologa dell’ospedale Sacco di Milano, esperta del morbo di Alzheimer. Le altre due vittime sono Valeria Bassi, prof in un noto liceo classico di Milano e il marito Paolo Agugini, commercialista. Il bilancio della tragedia è diventato di 4 vittime in nottata. Le due donne e uno dei due uomini, portati in rianimazione negli ospedali del canton vallese, erano morti poco dopo il loro arrivo nelle strutture sanitarie. Per qualche ora i medici hanno fatto di tutto per salvare la vita al loro compagno. Poi hanno dovuto arrendersi. La comitiva era impegnata nella sali- ta all’ospizio del Gran san Bernardo, quando attorno alle 13,30, una grossa slavina si è staccata a 2.300 metri di quota, travolgendoli in località La Combe des Morts e seppellendoli nella neve. Il maltempo ha rallentato i soccorsi, al punto che le squadre sono state scaricate dagli elicotteri ad a una quota più bassa e sono risalite a piedi fino al luogo della slavina. Quando li hanno trovati erano in condizioni disperate sia per l’ipotermia che per i traumi. «La montagna, che tanto amava, ci ha portato via, ieri, il nostro Presidente». Così i colleghi e collaboratori del Politecnico hanno voluto salutare dalla pagina uiciale del Mip, Giancarlo Spina. “Lascia un grande vuoto, che sarà diicile colmare, tanto in quel MIP che guidava con intelligenza, passione e abnegazione - scrivono ancora quanto nella comunità della conoscenza e della ricerca che la nostra business school costruisce e interpreta giorno dopo giorno”. Sposato, due figli, ingegnere elettronico, era in carica dal 2011 e sotto la sua guida la School of management del Politecnico di Milano è entrata nella classifica del Financial Times tra le più prestigiose del mondo. Anche Francesca Clerici era una professionista molta conosciuta, autrice di pubblicazioni, relatore in tanti convegni sull’Alzheimer. NAPOLI - «Il nostro era un clan di Stato: noi facevamo i sindaci in tutti e 106 i comuni della provincia di Caserta. Noi potevamo fare tutto». Non era un pentito qualsiasi, Carmine Schiavone: il boss che teneva l’amministrazione dei Casalesi, morto d’infarto nella sua casa nell’alto Lazio, è stato il primo a svelare i traici del più potente clan camorristico e, soprattutto, a raccontare come e quando la provincia di Caserta è stata trasformata in un’immensa discarica dove accogliere ogni tipo di rifiuto tossico. Omicidi, guerre tra clan, collegamenti con le altre organizzazioni criminali, rapporti tra politica e camorra, infiltrazioni nell’economia, traico di rifiuti: le parole di Schiavone, raccolte in decine e decine di verbali a partire dal maggio del 1993, hanno sconquassato un sistema che andava avanti da decenni e hanno portato, due anni dopo, al maxi bliz contro i casalesi che fece finire in cella 136 persone. Dissero che si pentì perché sospettava che qualcuno all’interno del clan lo avesse tradito, dopo un’evasione dai domiciliari. Fatto sta che le sue dichiarazioni al processo furono la base per una pioggia di condanne, tra cui quelle per suo cugino Francesco Sandokan Schiavone, Francesco Bidognetti e Michele Zagaria, la cupola del clan. «La sua collaborazione fu fondamentale - racconta il procuratore di Reggio Calabria Federico Cafiero de Raho, che nel 1993 raccolse le parole di Schiavone e sostenne l’accusa al processo - fu il primo esponente del clan che ha aperto uno squarcio sul sistema criminale creato dai casalesi». Per spiegare come funzionavano le cose nella provincia di Caserta, il boss pentito raccontò un aneddoto. “A Villa Literno ho fatto io stesso l’amministrazione comunale. Abbiamo candidato determinate persone al di fuori di ogni sospetto ed abbiamo fatto eleggere 10 consiglieri...un seggio lo hanno preso i repubblicani, 8 i socialisti ed uno i comunisti, un certo Fabozzo...ho detto: “tu fai il sindaco tu l’assessore e così via”. Mi hanno detto che mancava un consigliere per avere la maggioranza e allora ho detto “andate a prendere Fabozzo” e lo facciamo diventare democristiano. La mattina dopo lo facemmo assessore al personale. Era cosi che si facevano le amministrazioni». C’è chi legge... Notizie per tutti ABBONATEVI! ...c’è chi si informa... ...c’è chi ride... e c’è chi comincia... Chiamate 416-782-9222 CORRIERE CANADESE • LUNEDI 23 FEBBRAIO 2015 7 CALCIO SPORTISSIMO L’OPINIONE Una mentalità perdente dietro ai tanti pareggi Mario Cagnetta D C’eravamo tanto amati... La Roma non vince più: Totti protesta con Garcia per la sostituzione oveva essere l’anno della rivincita, la vendetta dopo i furti bianconeri. Ma per la Roma anche questa stagione non sembra essere quella della gloria. I risultati sembrano confermalo oltre a ogni logica di complotto contro i colori giallorossi: sei pareggi su sette partite non sono soltanto un bottino troppo magro per una squadra che guarda alla vetta della classifica ma anche per una che vuole mantenere il secondo posto. Ora infatti il Napoli è vicino e sarà sempre più dura tenerlo lontano. Le proteste di Totti a Garcia per la sostituzione sembrano poi rievocare un triste ritorno ai vecchi vizi della Capitale: ovvero quell’irrefrenabile istinto di spaccare lo spogliatoio che a Trigoria conoscono bene e che forse a dirla tutta è sempre stata la vera causa della vuota bacheca giallorossa. Piagnistei continui contro arbitri e guardalinee, complotti a ogni angolo della strada, insulti a compagni di squadra non sono certo la strategia migliore per vincere scudetti e Champions League. Garcia viene dato già come futuro partente. E anche De Rossi potrebbe fare presto le valigie destinazione America. E nella Capitale sembrano tutti pronti all’ennesima rivoluzione. Una rivoluzione già spuntata che vedrà approdare sul Tevere anche grandi nomi del calcio. Ma che rischia di essere nulla se non si cambia una mentalità perdente interrotta soltanto da Fabio Capello. A Roma, è proprio vero, tutto è eterno, anche le cattive abitudini. LA GIORNATA Pareggite giallorossa e la Juve scappa a +9, Inzaghi salva la panchina ROMA - La Roma lascia le residue speranze di tenere testa alla Juve, almeno fino allo scontro diretto tra otto giorni, pareggiando 1-1 a Verona contro un’altra squadra in lotta per non retrocedere e scivolando a nove punti di lunghezza dalla Juventus capolista. Dal giorno del derby è il settimo pareggio in dieci gare, un andamento lento e goffo per una squadra involuta e sfiduciata che Garcia non riesce più a ravvivare. In attesa dei posticipi di oggi, Napoli Sassuolo e Cagliari-Inter (domani il recupero di Samp-Genoa), a trarre beneficio dal turno odierno sono Milan e Lazio. I rossoneri si aggrappano a Bonaventura per superare in casa il Cesena (il 2-0 finale è di Pazzini su rigore) salvando la panchina a Inzaghi. La Lazio soffre ma ribalta la gara con il Palermo segnando il gol decisivo col solito Candreva, che poi si infortuna festeggiando. Per la squadra di Pioli è un successo fondamentale, perché vale il quarto po- sto in solitudine, visto che la Fiorentina, nel posticipo serale, non va al di là dell’1-1 casalingo contro il Torino, che acciuffa l’1-1 con Vives a 3’ dalla fine. Tre punti rassicuranti e facili per il positivo Empoli che strapazza 3-0 un Chievo deludente. È una giornata che si sviluppa all’insegna del made in Italy: finora i giocatori italiani hanno segnato 10 dei 13 gol finora siglati. Ora la Roma comincia a guardarsi con preoccupazione alle spalle, visto che se il Napoli vince domani si porta a tre punti, ed è attesa da una settimana infernale: prima il ritorno insidioso di Europa League a Rotterdam e poi la sfida dell’Olimpico con la Juventus, che con la vittoria sull’Atalanta si è portata a +9. I giallorossi giocano la solita partita in sofferenza: il Verona assiste al possesso palla dei giallorossi con Ljajic e Gervinho a proporre sulle fasce, ma è capitan Totti a suonare la carica. Un suo tiro potente da fuori area prende terra e si insacca per il vantaggio. Ma il raddoppio non arriva e il Verona trova il pari con Jankovic e una doppia deviazione di Manolas e Keita. Ljajic fa tremare la traversa su punizione, poi nella ripresa la gara diventa più equilibrata e le occasioni capitano a entrambe le squadre. Esce Totti lamentandosi per la sostituzione, entra Doumbia che non combina nulla. La “pareggite” è una malattia insidiosa e neanche a Verona Garcia trova l’antidoto giusto con una situazione che comincia a sfuggirgli di mano. Il Milan gioca una gara caparbia e generosa e salva la panchina a Pippo Inzaghi: il tecnico prova la coppia Menez-Destro contro un Cesena meno concentrato rispetto al recente passato, ma a fare la differenza è Jack Bonaventura che prima trova un gol con un fendente angolato da fuori area, poi centra anche un palo. Non è la svolta, ma comunque ora per il tecnico c’è la possibilità di lavorare un po’ più tranquillo. Partita di pura sofferenza anche per la Lazio che trova però la forza di ribaltare la situazione sfavorevole contro il solito Palermo effervescente di Iachini. Per la verità la Lazio le prova tutte per farsi del palo: Mauricio regala la palla a Quaison che innesta Dybala per il 12º centro stagionale. Poi De Vrij e Radu provano a farsi autogol per la disperazione di Marchetti. Ci pensa Mauri a ristabilire le distanze in mischia su dormita palermitana, poi alla distanza i tre punti li porta Candreva con un’ottima conclusione. Il successo più facile lo ottiene l’Empoli su un Chievo deludente: apre le marcature il promettente Rugani, poi chiude la pratica la vecchia quercia Maccarone con una pregevole doppietta. Per i toscani un passo forse decisivo sulla strada di una meritata salvezza. In attesa di definizione la situazione societaria del Parma, con la gara con l’Udinese rimandata. LUNEDI 23 FEBBRAIO 2015 • CORRIERE CANADESE 8 SPORT 12 Tatarusanu 40 Tomovic 2 Rodriguez 19 Basanta 38 Rosi 5 Badelj 10 Aquilani 6 Vargas 72 Ilicic 18 Diamanti 30 Babacar 31 Rosati 15 Savic 7 Pizarro 17 Joaquin 32 Lazzari 74 Salah 4 Richards 23 Pasqual 9 Gilardino 33 Gomez 16 Kurtis 14 Fernandez All Montella 5,5 5,5 7 6 5 6,5 6 5,5 6 5,5 5 Bruno Peres Vargas Maksimovic Diamanti Basanta Benassi Quagliarella Aquilani Tatarusanu Padelli Jansson Babacar Rodriguez Vives 5,5 7 6 5,5 7 5,5 5 6 6 4,5 7 5,5 6 5,5 6,5 Ilicic Badelj sv sv 5,5 - M. Lopez Moretti Tomovic Farnerud Rosi Molinaro (3-4-2-1) (3-5-2) Arbitro: Guida 5 Padelli Maksimovic Jansson Moretti B. Peres Benassi Vives Farnerud Molinaro Quagliarella Lopez Amauri Gazzi Darmian Masiello Basha Martinez Silva Glik Ichazo Castellazzi 6 Ventura 30 19 18 24 33 94 20 8 3 27 11 22 14 36 32 4 17 21 25 1 13 All Bella e sprecona, la Viola si fa raggiungere In vantaggio con Salah, la Fiorentina subisce il pari del Torino in contropiede e perde i tre punti FIRENZE - La sfida fra due delle squadre più in forma del campionato, reduci dalle fatiche europee, non ha visto vincitrici: la Fiorentina non è riuscita a difendere il gol trovato a 5’ dalla fine con Salah, ormai già idolo dei tifosi viola. E così due minuti dopo ha subito il contropiede dei granata pronti a sfruttare una svagatezza difensiva degli avversari e a battere Tatarusanu con Vives. È finita così 1-1, con la squadra di Ventura che allunga a 11 i risultati utili di fila in campionato e quella viola che recrimina anche per il rigore fallito da Babacar dopo 10’. È stata una gara piena di errori ma anche di colpi di scena. L’arbitro Guida, che poco prima aveva sorvolato su un tocco di mano di Moretti in area fra le proteste dei viola, ha concesso con fare riparatore un rigore generoso alla Fiorentina per un fallo di Benassi su Badelj al 10’: sul dischetto è andato Babacar, l’attaccante senza patente, che ha tirato piano e centrale favorendo l’intervento di Padelli. Sollievo per la squadra granata che aveva cominciato la partita come peggio non avrebbe potuto: senza partecipazione e idee, quasi la cosa non la riguardasse. La Fiorentina stravolta dal turn over, visto che hanno cominciato in panchina i vari Gomez, Pizarro, Salah, Joaquin, dentro ben 8 uomini diversi rispetto a quelli che hanno fermato sull’1-1 il Tottenham compreso Rosi al debutto da titolare. Il Toro si è invece presentato con 4 novità rispetto alla sfida con il Bilbao e la coppia Quagliarella-Maxi Lopez. La squadra di casa ha preso campo e iniziativa da subito e, affatto scossa dal rigore fallito, ha costretto Vives a rischiare il rosso per fermare Ilicic che si stava pericolosamente portando al tiro. Il Torino si è fatto vedere al 25’ con Maxi Lopez che ha impegnato di piede Tatarusanu e di lì a poco Benassi ha sprecato un ghiotto contropiede. Prima dell’intervallo la Fiorentina, meno ordinata del solito (i troppi cambi pesano), ha provato ad aumentare i ritmi ma senza incisività. Nella ripresa gli allenatori hanno provato a correggere le loro squadre: Montella ha inserito Joaquin e Salah per Rosi e Diamanti, Ventura ha risposto togliendo Quagliarella per Martinez. Proprio quest’ultimo al 26’ ha avuto l’occasione di sbloccare la gara approfittando di un’uscita sciagurata di Tatarusanu, ci ha pensato Gonzalo Rodriguez a salvare la LE REAZIONI Vincenzo Montella “ C’è un po’ di amarezza. La squadra ha provato a vincere con molta più convinzione dell’avversario. Dispiace perché i ragazzi ci tenevano. Abbiamo concesso troppi contropiedi” Salah festeggia il gol con una genuflessione: due minuti dopo arriverà il pari di Vives sua porta sguarnita. Il finale ha visto la Fiorentina spingere in cerca del gol: Babacar ci è andato vicino con un gran tiro alto di poco ma è stato Salah, ormai già idolo del popolo viola, a far esplodere il Franchi con il suo gol dopo una triangolazione con il neo entrato Gilardino. La gioia dei tifosi viola però è durata pochissimo perché il Torino in contropiede, sfruttando una distrazione difensiva degli avversari, riusciva a pareggiare con Vives pronto a ricacciare in porta una respinta di Tatarusanu su Maxi Lopez. Finale con un arrembaggio viola, rivelatosi inutile. LA MOVIOLA Molto generoso il rigore concesso ai rossoneri Milan-Cesena, arbitro Tommasi: Molto generoso il rigore concesso ai rossoneri nel finale di partita: l’arbitro Tommasi vede il braccio di Carbonero sulle spalle di Antonelli e punisce con il penalty quella che giudica una spinta. Decisione contestata dai romagnoli: la forza della “spinta” in questione sembra in effetti alquanto ridotta. Giusto, in apertura di match, annullare il gol di Poli: l’assistente Di Fiore segnala la posizione di fuorigioco di Destro sulla conclusione di Bonaventura, la parata Leali da cui scaturisce la respinta per il colpo vincente di Poli è dunque ostacolata dalla posizione irregolare dell'ex romanista. La rabbia dei giocatori del Cesena Verona-Roma, arbitro Gervasoni: Hallfredsson due volte graziato da Gervasoni: due interventi su Florenzi che avrebbero meritato il cartellino giallo. Non solo non arriva l’ammonizione ma nel secondo caso neppure viene fischiato il fallo. C’è poi un rigore non fischiato a favore dei giallorossi: nel primo tempo Ionita aggancia in piena area il piede di Liajic, Gervasoni lascia correre. C’erano gli estremi per il penalty. Juventus-Atalanta, arbitro Irrati: Fa discutere il pareggio di Llorente. Quando Bonucci colpisce il pallone, la posizione di Tevez, che partecipa all’azione, sembra regolare. Giusto, quindi, convalidare la rete dello spagnolo. Visibilmente dentro il pallone sulla rete del vantaggio atalantino di Migliaccio: nessun dubbio in questo caso. Gianpiero Ventura “ Fare risultato a Firenze è importante: abbiamo meritato il pareggio. Abbiamo concesso poco: Padelli a parte il rigore non è mai stato impegnato mentre noi abbiamo avuto anche delle buone occasioni da gol” CORRIERE CANADESE • LUNEDI 23 FEBBRAIO 2015 9 SPORT CALCIO La Roma non guarisce, la pareggite è cronica Con il Verona di Mandorlini finisce 1-1: è il sesto pari in sette partite. La Vecchia Signora è a più nove VERONA - La Roma non esce dalla morsa del pareggio, il sesto nelle ultime sette partite, e la Juventus allunga la sua fuga portando a 9 i punti di vantaggio. A bloccare i giallorossi di Garcia stavolta è il Verona di Mandorlini che reagisce all’iniziale svantaggio a irma di capitan Totti e difende senza particolari problemi il pareggio nel secondo tempo, creando anche qualche occasione favorevole. E allontanando gli spettri sulla panchina del tecnico gialloblù. Anche in riva all’Adige, così, la squadra di Garcia ha dilapidato il vantaggio, ma soprattutto ha messo in campo una gara scialba, priva di mordente, che non è parsa all’altezza di una formazione che vuole cercare ancora di dare la caccia ai bianconeri. Un pareggio che suona come l’ennesimo segnale: la squadra capitolina deve fare una seria rilessione sulla classiica, cominciare a guardarsi anche alle spalle, piuttosto che alzare il tiro per una lotta scudetto che, ora come ora, sembra avere un padrone assoluto in terra piemontese. In casa Verona, invece, il punto in più in classiica è salutare, è una boccata di ossigeno per la panchina di Mandorlini, che stava co- il tecnico della Roma Rudi Garcia minciando a scricchiolare, viste le tre sconitte consecutive. La partita nel primo scorcio del primo tempo mostra gli uomini di Garcia all’attacco con i padroni di casa a maglie strette. La Roma palleggia bene, non af- fonda con forza negli ultimi sedici metri, ma si fa pericolosa con i tiri da fuori. Ci prova prima Nainggolan e poi, al 26’, è il turno di Totti. Da una trentina di metri dalla porta parte un tiro che buca Benussi e porta in vantaggio i giallorossi. Per l’undici di Garcia sembra l’avvio di una cavalcata, con un altro paio di occasioni. Nella prima mezzora il Verona non vede la palla. Al 38’, però, il cielo si oscura per la Roma: su un cross da sinistra Jankovic salta più in atto di tutti, la palla carambola sul corpo di Keita e inisce alle spalle di De Sanctis. Al 46’ Lajijc prova su punizione dai venticinque metri ma trova l’incrocio dei pali. Si va negli spogliatoi con i giallorossi che hanno all’attivo tante tessiture, buone occasioni, ma poca sostanza e con l’incubo di un segno pari. Nella ripresa è il Verona a cambiare atteggiamento. La squadra di Mandorlini alza leggermente il proprio baricentro ma soprattutto riesce a ripartire con più frequenza. Al 54’, i padroni di casa siorano il vantaggio. A salvare la rete romanista è Torosidis che respinge una palla di Hallfredsson. La Roma fa un possesso di palla sterile, ma in attacco non punge e continua ad aidarsi ai tiri da fuori, ma senza impensierire più di tanto il portiere veneto. Gli ultimi minuti sono una girandola di cambi e nei tre di recupero i giallorossi tentano le ultime chance ma senza portare a casa il risultato. VERONA-ROMA 1-1 Verona (4-3-3): Benussi 5,5, Pisano 6, Moras 6, Marquez 5,5, Brivio 6, Ionita 6 (24’ st Obbadi 6), Tachtsidis 6,5, Hallfredsson 6, Gomez 6,5 (38’ st Lazaros sv), Toni 6, Jankovic 6,5 (24’ st Greco 6). (95 Gollini, 5 Sorensen, 7 Saviola, 17 Lopez, 25 Marques, 30 Campanharo, 33 Agostini, 70 Fernandinho, 71 Martic). All.: Mandorlini 6. Roma (4-3-3): De Sanctis 6, Florenzi 6 (40’ pt Torosidis 6,5), Manolas 6, Astori 6, Cole 5,5, Pjanic 5,5 (38’ st Verde sv), Keita 5,5, Nainggolan 6, Gervinho 5,5, Totti 6,5 (20’ st Doumbia 5,5), Ljajic 6. (12 Curci, 28 Skorupski, 2 Yanga-Mbiwa, 16 DeRossi, 25 Cholevas, 32 Paredes, 33 Spolli, 48 Ucan, 96 Sanabria). All.: Garcia 6. Arbitro: Gervasoni di Mantova 5,5. Reti: nel pt 25’ Totti, 38’ Jankovic. LA CAPOLISTA ALL’OLIMPICO Candreva gol, la Lazio va La Juve non sbaglia e ora il Borussia ROMA - La Lazio vince la sida dal sapore d’Europa contro il Palermo e sale momentaneamente a soli due punti dal terzo posto del Napoli, impegnato oggi contro il Sassuolo. Un pomeriggio di festa per i biancocelesti belli solo a metà anche per merito del Palermo che per più di un’ora ha fatto sofrire i padroni di casa e che avrebbe meritato di più se non fosse stato per Mauri e Candreva (nella foto, ndr) che hanno preso per mano i compagni, verso una vittoria ino a quel punto insperata. Già perché il Palermo di Iachini, mix di muscoli e tecnica, è davvero una bella squadra, col quel folletto lì davanti, Dybala, arrivato al 12º centro stagionale e Vazquez e Barreto ancora una volta protagonisti (il paraguayano due volte, visto che al 95’ si è fatto espellere). Alla Lazio mancano le accelerazioni di Felipe Anderson (squaliicato) mentre Candreva all’inizio va a sprazzi e non sempre il suo piede inventa. È però decisivo quando serve, con una giocata d’autore a un quarto d’ora dalla ine che indirizza il match e fa scoppiare di gioia la Nord. Il Palermo non è certo quello dell’andata (0-4): Iachini in questi mesi l’ha plasmato e al resto ci pensa il gioiellino Dybala che da solo tiene in apprensione la difesa biancazzurra. Basta poco al gioiellino argentino per mettere la sua irma sul match: al 26’ approitta di un erroraccio di Mauricio in disimpegno (il brasiliano poi ha chiesto scusa al pubblico) e traigge Mar- chetti. Tocca al sempreverde capitan Mauri (35 primavere) ristabilire la parità, approittando di una mischia in area. La partita la risolve Candreva che prende palla, si accentra e scarica un bolide all’incrocio dei pali: 2-1, 4º posto e tutti a casa. Lazio (4-3-3): Marchetti 6,5; Cavanda 5,5, Mauricio 4,5, De Vrij 6, Radu 5; Cataldi 6,5, Biglia 5,5 (15’ st Ledesma 6), Parolo 5,5; Candreva 7,5 (35’ st Onazi sv), Klose 5 (29’ Keita 6), Mauri 7. (1 Berisha, 77 Strakosha, 5 Braafheid, 27 Cana, 85 Novaretti, 10 Ederson, 34 Perea). All.: Pioli 6,5. Palermo (3-5-2): Sorrentino 6; Terzi 6, Gonzalez 6,5, Andelkovic 5; Morganella 6 (39’ st Rispoli sv), Quaison 6 (29’ st Belotti 6), Barreto 6,5, Jajalo 5,5, Lazaar 6 (24’ st Daprelà 6); Vazquez 6,5, Dybala 7. (1 Ujkani, 2 Vitiello, 5 Milanovic, 22 Ortiz, 14 Della Rocca, 18 Chochev, 96 Bentivegna, 10 Joao Silva). All.: Iachini. 6,5. Arbitro: Di Bello di Brindisi 6. Reti: nel pt 26' Dybala, 33' Mauri; nel st 33' Candreva. “A man who stops advertising to save money is like a man who stops a clock to save time” - Henry Ford TORINO - C’è voluta una sberla, la zuccata di Migliaccio che ha fatto sognare l’Atalanta, per svegliare la Juventus, forse un po’ distratta dall’imminente impegno di Champions League contro il Borussia Dortmund. Una zampata di “Re Leone” Llorente in mischia ed un bolide di Pirlo da oltre 20 metri hanno rimesso le cose a posto per i bianconeri, temporaneamente a +10 sulla Roma. Ma i bergamaschi di Colantuono, espulso al 29’ del secondo tempo per proteste, non hanno mai gettato la spugna. Anzi, sono stati loro ad attaccare nell’ultimo quarto d’ora, lasciando alla Juventus solo i contropiede, sprecati da Morata e Coman. Brava l’Atalanta malgrado le tante assenze (gli infortunati Biava e Moralez, i tre squaliicati Carmona, Pinilla e Benalouane), forse la meno timorosa tra le squadre della seconda metà della classiica allo “Juventus Stadium”. È stato Migliaccio a sorprendere tutti, a cominciare da Caceres. Fino a quel momento la Juventus non aveva combinato molto per schiodare lo 0-0: una girata di Llorente sul primo palo, un destro ancora dello spagnolo ma abbondantemente fuori. In compenso, Bufon si era scaldato salvando su Baselli, ma è poi capitolato primo sul corner. Poi il protagonista è diventato il portiere dell’Atalanta, Sportiello, perfetto a chiudere su Pereyra che aveva saltato Bellini, e poi a mandare in angolo il sinistro di Caceres, smarcato da un lancio in profondità di Pogba. È stato poi an- carda, allontanandosi dalla zona retrocessione e guadando con maggiore ottimismo alla sida allo Juventus Stadium martedì prossimo. Di Aubameyang (al 25’ pt), Gündogan (39’ pt) e Reus (44’ st) i gol dei gialloneri, mentre per i padroni di casa le reti portano la irma di Klein (al 32’ pt per il momentaneo 1-1) e Niedermeier nel recupero (46’ st). JUVENTUS-ATALANTA 2-1 Bonucci abbraccia Pirlo cora decisivo, su Bonucci, ma nel mischione successivo, non è riuscito ad evitare il tocco in porta di Llorente. Juve sull’1-1 e 5’ dopo rimonta completata da Pirlo, prima un po’ in ombra. Sportiello ancora insuperabile su Pogba (colpo di testa sul primo palo, alla ine di un’azione creata da Tevez). Allegri ha poi cambiato modulo, passando al 3-5-2, dopo aver tolto Pogba. L’Atalanta ci ha provato: un tiro dalla distanza di Scaloni ha messo i brividi ai bianconeri. E per poco Migliaccio di testa non ha fatto il bis proprio nei minuti inali. *Terza vittoria consecutiva in Bundesliga per il Borussia Dortmund. La squadra di Jurgen Klopp ha vinto 3-2 sul campo dello Stoc- REACH YOUR MARKET advertise in Il premier Renzi sfida sindacati e minora nza: la scissione non serve Il presidente del Il nuovo $1.00 Più tasse nella Gta TORONTO - Dean stato riconosciuto Del Mastro è colpevole di aver superato i limiti spesa per la campagnamassimi di elettorale del 2008. In tutto, il eletto nelle fila del parlamentare Partito Conservatore è stato trovato colpevole di tre capi di imputazione, ciascuno dei quali prevede un’ammenda di 2mila dollari e un massimo di un anno di carcere. Del Mastro rischia di perdere il suo seggio. ARTICOLI A PAGINA Consiglio: il Jobs ITALIAN COMMUNITY (prezzo più alto fuori) ■ Anno 02 ■ N. 210 Lunedi 3 Novembre La Corte condanna Ontario Court convicts MP Dean Del Mastro. Act non cambia. A pag. 6 DAILY NEWSPAPER 2014 www.corriere.com Dean Del Mastro A sentencing hearing schedule for November 4 L'EPIDEMIA ITALIAN COMMUNITY DAILY NEWSPAPER Ebola, niente visto a persone dei Paesi colpiti OTTAWA - Sulla scia lia, anche il Canada dell’Austradrastiche per evitare vara misure la diffusione dell’ebola sul proprio territorio. Ottawa ha deciso il rilascio dei visti di sospendere ai cittadini dei Paesi dell’Africa occidentale colpiti dal virus e alle hanno soggiornato persone che vi negli ultimi 3 mesi. Dopo l’Australia, il Canada è il secondo Paese decidere di chiudereoccidentale a le frontiere. ARTICOLO A PAG. del Palermo dopo il 3-1 alla Fiorentina, IMMIGRAZIONE “Immigrati di più The GTHA received TORONTO - Continua a startling 0.35% of la nostra inchiesta sull’immigrazione. Il governo federale colpisce duramente le aziende e le compagnia della GTHA anche per quanto riguarda la distribuzione degli Lmo alle singole categorie che chiesta, costringendo ne fanno rigli imprenditori a rivolgersi al mercato nero del lavoro o ad andare in Corte per far valere i loro diritti. A PAG. 6 call 416.782.9222 La gioia dei giocatori ARTICOLI ALLE Anna mi ha aiutato “ quegli a sfruttare sconti di cui non conoscevo nemmeno l’esistenza. - Nancy ” R. il fatto che Anna “ inAmo possa parlare italiano e sia più facile per me capire.”- Paulino M. una persona preparata “ eFinalmente amichevole che comprenda me e le mie esigenze. ” - Dante R. la prima delle due reti che hanno permesso Impresa del Palermo a Milano Sampdoria terza dopo 5 PAKISTAN Kamikaze fa strage al confine con l’India il Genoa sbanca Udine alto calibro” the LMOs available to Ontario ai siciliani di battere il Milan a San Siro e sale al quarto posto NELLO SPORT IL PROCESSO Cucchi, al vaglio nuove indagini PAGINE 2 E 3 Inizia a risparmiare A PAG. 6 oggi fino al 40% di sconto Per un preventivo gratuito senza obblighi, chiamate Anna Zangari-Talarico al 905-265-2711 o il numero gratuito 1-866-621-6980. standrewsinsurance.com 21 Juventus (4-3-1-2): Bufon 6.5, Caceres 6, Bonucci 6, Chiellini 6, Padoin 6, Marchisio 6, Pirlo 7, Pogba 6 (20’ st Lichtsteiner 6), Pereyra 5.5, Llorente 6.5 (29’ st Morata 6) Tevez 5.5 (44’ st Coman sv).(30 Storari 34 Rubinho 5 Ogbonna 7 Pepe 15 Barzagli 17 De Ceglie 27 Sturaro 32 Matri 33 Evra). All.: Allegri 6.5. Atalanta (4-5-1): Sportiello 7, Scaloni 6, Masiello 6, Bellini 6.5, Dramè 6, Emanuelson 6, Baselli 6.5 (38’ st Gomez sv), Migliaccio 6.5, Cigarini 6, Zappacosta 6 (6’ st D’Alessandro 6) Denis 6 (25’ st Boakye sv). (1 Avramov 78 Frezzolini 3 Del Grosso 9 Bianchi 95 Grassi 96 Kresic). All.: Colantuono 6.5. Arbitro: Irrati 6. Reti: nel pt 25’ Migliaccio, 40’ Llorente, 45’ Pirlo. Angoli: 7 a 4 per la Juventus. Recupero: 0’ e 4’. Espulsione: Espulso il tecnico dell’Atalanta Colantuono al 29’ del secondo tempo per proteste. “Creative without strategy is called ‘art.’ Creative with strategy is called ‘advertising.’”- Jef I. Richards LUNEDI 23 FEBBRAIO 2015 • CORRIERE CANADESE 10 CALCIO Il Milan si ritrova, Inzaghi è più tranquillo A San Siro contro il Cesena finisce 2-0 con reti di Bonaventura e Pazzini: lievi segnali di ripresa MILANO - Due gol per esorcizzare la paura, una vittoria per non finire nel baratro, tre punti che allungano la vita rossonera di Filippo Inzaghi: il Milan batte il Cesena per 2-0, ed è ottavo in classifica (insieme al Palermo) con 33 punti. Segnano Bonaventura e Pazzini su rigore, rifiata il gruppo, si stemperano le polemiche. Berlusconi aveva saltato la visita a Milanello del venerdì, il clima non era dei migliori, solo Inzaghi continuava a chiedere una svolta. Non si può dire che sia arrivata anche se il Milan di ieri inizia bene, segna subito, non perde la testa, resiste contro un buon Cesena che era riuscito a fermare la Juventus. Inzaghi, assillato dagli infortuni e dagli squalificati, cambia ancora: in avanti manda Menez insieme a Destro, alle loro spalle Bonaventura nel ruolo di trequartista. In tribuna c’è Gullit, mito ed eroe di altri tempi. Il Milan scende in campo meno impaurito e, subito, dopo appena sessanta secondi, scatta in piedi il pubblico di San Siro per un gol di Poli annullato per fuorigioco attivo di Destro. Al 3’ Bonaventura manda alto, poi è il Cesena a impensierire i rossoneri con Djuric sul quale salva Bocchetti. Ancora un buon recupero della difesa con Bonera bravo a sventare una occasione di Ze’ Eduardo. Il Cesena non soffre di alcun timore reverenziale ma al 22’ Bonaventura porta in vantaggio la sua squadra con gran destro angolato e preciso. L’ex atalantino è un valore aggiunto e forse il migliore acquisto del Milan. Bravo anche Menez sempre vivace e abile nel saltare l’uomo, veloce sulla fascia. Cerca inutilmente Destro, piuttosto avulso dalla manovra e isolato in area avversaria. Montolivo torna in regia, mostra personalità e cerca anche la conclusione personale. Sul finire del primo tempo, occasione incredibile per il Cesena con De Feudis che tira ma trova un Abbiati in stato di grazia. Il Milan non è del tutto Giampaolo Pazzini esulta dopo il rigore trasformato guarito ma è meno rinunciatario e molle: nel secondo tempo comunque si abbassano i ritmi. Menez serve Bonaventura che colpisce il palo, poi il Cesena fa vedere un’ottima combinazione De Giorgi-Defrel. Inzaghi sostituisce Destro con Pazzini. Menez si confer- ma il cuore del Milan, calcia e corre alla ricerca del raddoppio. Il francese sforna cross sui quali però gli attaccanti non sono precisi. Pazzini manda alto di testa, poi Menez stesso non trova la porta dopo un’azione solitaria e travolgente sulla fascia. Anco- ra Pazzini manda sull’esterno della rete, mentre Capelli cerca il gol d’effetto con un tacco pericoloso. La partita sembra esaurirsi cosi’, inchiodata sull’1-0. A un minuto dalla fine l’ultimo colpo di scena: l’arbitro Dino Tommasi fischia un rigore per un fallo non chiarissimo di Carbonero su Antonelli. Protesta il Cesena in campo e Di Carlo alla fine. Si incarica Pazzini che trasforma e segna la sua prima rete in campionato. Nei 5 minuti di recupero, il Milan potrebbe anche trovare il tris. Il Milan migliora lentamente e, tuttavia, non sembra fuori dalla crisi di gioco e di personalità che l’ha colpita. La vittoria è sempre una cura. I tre punti sono una boccata d’ossigeno per un gruppo che annaspava e per un allenatore in bilico. Inzaghi per ora è salvo. Il suo destino è appeso a un filo, quello dei prossimi risultati. Adesso, si gode la vittoria e il ritrovato calore del pubblico, dopo fischi e contestazioni. MILAN-CESENA 2-0 Milan (4-3-1-2): Abbiati 6; Bonera 6, Rami 6, Bocchetti 6, Antonelli 6; Poli 6, De Jong 6, Montolivo 6 (35’ st Van Ginkel s.v.); Bonaventura 7; Menez 7 (41’ st Cerci s.v.), Destro 5 (18’ st Pazzini 6). (66 Gori, 99 Donnarumma, 4 Muntari, 8 Suso, 10 Honda, 15 Essien, 21 Van Ginkel, 33 Alex, 37 Felicioli, 97 De Santis). All.: Inzaghi 6. Cesena (4-3-3): Leali 5.5; Nica 6 (21’ st Capelli 6), Lucchini 6, Volta 5.5, Renzetti 5.5; Giorgi 5.5, De Feudis 6.5 (29’ st Carbonero 5), Ze Eduardo 5.5 (42’ pt Mudingayi 5.5); Brienza 5.5, Defrel 6, Djuric 5.5 (30 Agliardi, 81 Bressan, 9 Rodriguez, 15 Krajnc, 17 Magnusson, 19 Succi, Dalmonte) All.: Di Carlo 5.5. Arbitro: Tommasi 6. Reti: nel pt 22’ Bonaventura; nel st 45’ Pazzini (rigore). Recupero: 3’ e 5’. AL CASTELLANI Tre schiaffi al Chievo, è un Empoli da perdere la testa EMPOLI - Più cuore, più qualità, più tutto. È l’Empoli in edizione straordinaria, ragazzi. Asfalta il Chievo, mai così arrendevole, e avvicina la salvezza con i gol pesanti di Rugani e Maccarone (doppietta), rapaci in area di rigore quando conta esserlo. Finisce così lo spareggio salvezza tra le provinciali in carriera del campionato. Chievo in pericolo già in avvio: Tavano impacchetta un cross, Saponara conclude a rete ma Dainelli e Bizzarri riescono in due tempi a deviare il pallone in angolo. Avvio pirotecnico dell’Empoli: al 6’ la punizione dal margine destro calciata da Valdifiori attraversa tutta l’area di rigore degli ospiti senza che nessun compagno riesca a deviare in porta. Al 10’ è Maccarone a salvare su Schelotto in area di rigore, poi lo stesso attaccante si rende minaccioso chiudendo un bel triangolo in area con Saponara: anche in questo caso nessuno dei toscani riesce ad intercettare il pallone restituito in mezzo da Big Mac. Ma è solo questione di minuti. Dai e dai, l’Empoli passa: sull’ennesima traiettoria carica di veleno di Valdifiori in mezzo, il “golden boy” Rugani colpisce imperioso di testa e non dà scampo a Bizzarri. Non passa nemmeno un minuto nella ripresa e l’Empoli raddoppia: splendida la percussione a destra di Vecino (Zukanovic surclassato), il cui passaggio all’indietro viene spedito al volo sotto la traversa da Maccarone. Azione da manuale, Chievo rimasto negli spogliatoi. Il Castellani è colmo di gioia, mentre gli ospiti riorganizzano una strategia offensiva attorno a Meggiorini, l’ultimo ad arrendersi. Che al 10’ ispira in profondità Paloschi: il tiro dell’attaccante è però telefonato e finisce tra le braccia di Sepe. L’Empoli ha sempre il predominio costante e 2’ dopo va vicino al tris con Croce (attento nella circostanza Bizzarri) e Tavano su assist di Maccarone. Che al 22’ lascia partire un missile sul palo più lontano che non lascia scampo a Bizzarri. Fine dei giochi. Toscani quasi con un piede in salvo, lunghe giornate di battaglia in prospettiva per il Chievo che non t’aspetti. Empoli (4-3-1-2): Sepe 6, Hysaj 6.5, Tonelli 6.5, Rugani 6.5, Mario Rui 7, Vecino 7.5 (38’ st Signorelli 6), Valdifiori 6.5, Croce 6, Saponara 6 (14’ st Zielinski 6.5), Maccarone 8 (29’ st Mchedlidze 6), Tavano 6.5. (1 Pugliesi, 28 Bassi, 2 Laurini, 19 Barba, 50 Somma, 25 Brillante, 18 Verdi, 20 Pucciarelli). All.: Sarri 7. Chievo (4-4-2): Bizzarri 6, Schelotto 6, Dainelli 5.5, Gamberini 5.5, Zukanovic 5.5, Birsa 4.5 (1’ st Paloschi 6), Izco 6, Radovanovic 6 (19’ st Fetfatzidis 5,5), Hetemaj 6, Meggiorini 5.5 (19’ st Pellissier 5.5), Botta 5.5. (25 Bardi, 90 Seculin, 7 Mattiello, 12 Cesar, 20 Sardo, 34 Biraghi, 14 Cofie, 9 Pozzi). All.: Maran 5,5. Arbitro: Tagliavento di Terni 6.5. Reti: nel pt 22’ Rugani, nel st 1’ Maccarone, 22’ Maccarone. SAMPDORIA-GENOA LA SITUAZIONE Derby: la Lega si difende sui teloni Parma verso il fallimento pilotato ROMA - I teloni c’erano ma “erano inutili’’, perché su Genova è caduto un nubifragio: in ogni caso, allo stadio Ferraris è stato imposto il completo rifacimento del drenaggio del campo, a giugno. È la posizione della Lega di Serie A, dopo le polemiche per il rinvio del derby Samp-Genoa per domani. “In merito alla presunta assenza o al mancato utilizzo dei teloni in occasione del derby di Genova di ieri sera, la Lega Serie A precisa che lo stadio di Genova, come previsto dalle norme federali, è regolarmente dotato di teloni antipioggia”, sottolinea la Lega in una nota. “Nella giornata di ieri (sabato, ndr), nella zona di Marassi, sono caduti complessivamente circa 50 millimetri di pioggia: 20 soprattutto nella tarda mattinata e gli altri 30 concentrati a partire dalle 6.30 pm. In tali condizioni - sottolinea il comunicato - l’uso dei teloni sarebbe stato praticamente inu- tile, dal momento che gli stessi vanno abitualmente tolti un paio di ore prima dell’inizio della partita”. “Alle 6 pm si è regolarmente giocata sul prato del Luigi Ferraris la gara della Junior Tim Cup tra due oratori di Genova, come si evince dalle immagini sul sito della Lega: non pioveva e il campo era in buone condizioni - ricorda la Lega di via Rosellini - La precipitazione abbattutasi sullo stadio a partire dalle 6.30-7 pm è stata a carattere di nubifragio, senza più interruzioni fino alla tarda serata”. “A rendere il campo impraticabile ha certamente contribuito, oltre alla quantità di pioggia caduta in pochissime ore, l’insuiciente capacità di drenaggio del terreno dello Stadio di Genova - conclude - per questo, a novembre e gennaio la Lega Serie A ha imposto l’integrale rizollatura del campo e a giugno imporrà il rifacimento integrale del sottofondo e del sistema di drenaggio». PARMA - “Chiuso per rapina”. È il cartello aisso sui cancelli dello stadio Tardini per una domenica senza calcio ma all’insegna dell’orgoglio crociato. Orfani del match Parma-Udinese, i tifosi della formazione emiliana si sono comunque ritrovati all’esterno dell’impianto sportivo parmigiano per una pacifica, ma arrabbiatissima manifestazione di protesta per la disastrosa situazione della propria squadra di calcio. Una manifestazione parallela alla mobilitazione dei giocatori, che, soprattutto via web, hanno raccolto e rilanciato la protesta dei tifosi con l’hashtag “SaveParma”: si sono uniti capitan Lucarelli, Gobbi e Palladino ed alcuni ex. Nonostante la pioggia in più di mille si sono ritrovati fuori dall’ingresso principale dello stadio per poi sfilare nei quartieri limitrofi, attraversando ad esempio la Cittadella (storica sede degli allenamenti del- la squadra ai tempi dell’era Scala) e toccando anche l’abitazione del direttore generale Pietro Leonardi. E così sindaco, Figc e Lega Calcio vanno avanti da sole per cercare di trovare una soluzione. Questa mattina saranno ancora in Procura per un incontro con i pm che hanno presentato l’istanza di fallimento del club (udienza fissata il 19 marzo). Con loro ci saranno anche i giocatori ormai indirizzati non tanto sulla messa in mora della società ma direttamente sulla richiesta di fallimento per rendere la procedura più rapida e indolore per i dipendenti. Si lavora infatti per arrivare ad un fallimento pilotato in grado di preservare il titolo sportivo e, magari, permettere alla squadra di poter iscriversi il prossimo anno alla serie B. I tempi però sono strettissimi ed il pressing su Manenti perché getti la spugna è asfissiante. 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Si allontana dall’8° posto il Trapani, incapace di sbloccare lo 0-0 contro il Varese. Il Bari supera il Lanciano e il Pescara batte il Catania. Carpi-Virtus Entella 0-0 - Il Carpi allunga a 282’ il digiuno di reti e rallenta ulteriormente il passo in vetta. Cittadella-Bologna 0-1 - Il Bologna strappa tre punti d’oro a Cittadella e conserva il 2° posto. Dopo un’occasione per parte i felsinei passano al 41’ con il solito Laribi che gira in rete con un bel sinistro sotto la traversa. Il Cittadella reagisce con rabbia ma non è fortunato e colpisce il palo con Minesso. Vicenza-Crotone 1-0 - Il Vicenza centra il 5° successo di fila a spese del Crotone e sale al quar- stiglia. Spezia-Modena 3-2 - Con un finale al cardiopalmo, lo Spezia supera in rimonta il Modena e consolida il proprio piazzamento in zona play-off. I canarini passano al 9’ con Fedato, ma lo Spezia si sveglia e pareggia al 34’ con un bel colpo di testa in tuffo di Nenè. Il Modena torna avanti al 62’ con Zoboli e resiste fino a pochi minuti dal termine. Lo Spezia però pareggia all’87’ con Giannetti e ribalta il risultato al 90’ con Nenè. Al 95’ Chichizola nega il 3-3 a Granoche parandogli un rigore. Brescia-Perugia 1-2 - Il Perugia passa in rimonta a Brescia e continua a sognare i play-off. Gli um- to posto in classifica. I veneti dominano nel primo tempo sul piano del possesso palla ma trovano il gol da tre punti soltanto al 72’ con Giacomelli. Frosinone-Pro Vercelli 3-2 - Il Frosinone vince lo scontro diretto con la Pro Vercelli e cancella la brutta sconfitta di Avellino. I padroni di casa sbloccano il risultato all’11’ con un tiro da 25 metri di Soddimo che, dopo aver picchiato sulla traversa viene deviato in rete da Russo. I ciociari raddoppiano al 40’ con Gucher, ma la Pro torna in partita al 48’ con Luppi. Il Frosinone trova il tris al 61’ con Soddimo prima che i piemontesi accorcino di nuovo all’81’ con Ca- bri vanno sotto al 39’ per un colpo di testa di Tonucci ma pareggiano al 47’ con Ardemagni e trovano il gol da tre punti al 76’ col subentrato Falcinelli. Ternana-Latina 0-2 - Con un gol per tempo il Latina espugna Terni e aggancia il quintultimo posto in classifica. I laziali sbloccano il risultato dopo appena 12’ con Alhassan e raddoppiano all’87’ con Valiani. Trapani-Varese 0-0 - Il Trapani fallisce con Basso un rigore al 69’ contro il Varese e manca l’occasione per restare agganciato al treno play-off. Bari-Virtus Lanciano 2-0 - Un brutto Lanciano cade al San Nicola e scivola all’8° posto. Il Bari alla mezzora piazza un micidiale uno-due in 5’: il vantaggio lo firma (32’) Galano. Poi, al 37’, arriva il raddoppio di Donati. Livorno-Avellino 0-1 - Marcello Trotta firma il colpo grosso e rovina la festa del centenario del Livorno. L’Avellino trova il quarto successo consecutivo e scavalca in classifica i labronici grazie al gol dell’ex attaccante del Fulham a 6’ dalla fine. Pescara-Catania 1-0 - Il destino della partita si decide al 91’ con il rossazzurro Martinho che spara alto. Due minuti dopo Sansovini pesca l’incrocio dei pali da 20 metri e manda gli abruzzesi a un punto dalla zona play off. MARCATORI Maccarone sale a sette reti 14 reti: Tevez (2 rigori-Juventus). 13 reti: Icardi (1-Inter). 12 reti: Menez (6-Milan); Higuain (2-Napoli); Dybala (1-Palermo). 10 reti: Gabbiadini (Sampdoria/Napoli). 9 reti: Callejon (Napoli); Quagliarella (2-Torino); Di Natale (Udinese); Toni (2-Verona). 8 reti: Mauri (Lazio); Zaza (1-Sassuolo); Ljajic (1-Roma); Thereau (Udinese). 7 reti: Maccarone (1-Empoli); Matri (Genoa); Babacar (Fiorentina); Djordjevic (Lazio); Vazquez (Palermo); Eder (1-Sampdoria); Berardi (3-Sassuolo). 6 reti: Morata, Pogba, Vidal (2-Juventus); Honda (Milan), Destro (Roma-Milan). 5 reti: Maxi Moralez (Atalanta); Brienza (2), Defrel (Cesena); Falque (Genoa); Guarin e Osvaldo (Inter); Llorente (Juventus); Anderson, Parolo (1) e Klose (Lazio); Belotti e Rigoni (Palermo); Cassano (1-Parma); Totti (1-Roma); Glik (Torino). LE CLASSIFICHE SERIE A e B offerte da: Ontario Provincial District Council Head Office 1263 Wilson Avenue Toronto ON M3M 3G3 • Tel: 416.241.1183 • Toll free: 1.877.834.1183 • Website: www.liunalocal183.ca Website: www.liunalopdc.org SERIE B - 27ª GIORNATA SERIE A - 24ª GIORNATA SQUADRA PUNTI G V N P GF GS Juventus 57 24 17 6 1 51 13 Roma 48 24 13 9 2 37 18 Napoli* 42 23 12 6 5 42 30 Lazio 40 24 12 4 8 40 27 Fiorentina 39 24 10 9 5 36 24 Sampdoria* 35 23 8 11 4 29 26 Genoa* 35 23 9 8 6 35 28 Palermo 33 24 8 9 7 38 39 Milan 33 24 8 9 7 35 30 Torino 33 24 8 9 7 27 25 Inter* 32 23 8 8 7 37 30 Sassuolo* 29 23 6 11 6 29 33 Udinese* 28 23 7 7 9 26 31 Empoli 27 24 5 12 7 25 27 Verona 25 24 6 7 11 27 43 Chievo 24 24 6 6 12 18 30 Atalanta 23 24 5 8 11 21 35 Cagliari* 20 23 4 8 11 30 43 Cesena 16 24 3 7 14 23 47 Parma* (-1) 10 23 3 2 18 20 47 Parma penalizzato di un punto per inadempienze amministrative. 3750 Chesswood Drive, Toronto, ON M3J 2W6 • Tel: 416.638.0506 • Fax: 416.638.1334 • Website: www.local506.ca SQUADRA 24ª GIORNATA Juventus-Atalanta 2-1 Empoli-Chievo Verona 3-0 Verona-Roma 1-1 Lazio-Palermo 2-1 Milan-Cesena 2-0 Parma-Udinese rinv. Fiorentina-Torino 1-1 Napoli-Sassuolo oggi Cagliari-Inter oggi Sampdoria-Genoa domani PROSSIMO TURNO SABATO 28 FEBBRAIO Chievo-Milan 2.45 pm DOMENICA 1 MARZO Cagliari-Verona 6.30 am Atalanta-Sampdoria 9 am Cesena-Udinese Genoa-Parma Palermo-Empoli Sassuolo-Lazio Inter-Fiorentina 12 pm Torino-Napoli 2.45 pm LUNEDÌ 2 MARZO Roma-Juventus 2.45 pm PUNTI G V N P GF Carpi 52 27 14 10 3 43 Bologna (-1) 47 27 13 9 5 36 Avellino 45 27 12 9 6 28 Livorno 43 27 12 7 8 44 Vicenza 43 27 12 7 8 28 Frosinone 41 27 11 8 8 38 Spezia 39 27 10 9 8 31 Lanciano 37 27 8 13 6 39 Perugia 36 27 8 12 7 29 Pescara 36 27 9 9 9 42 Ternana 35 27 9 8 10 24 Bari 33 27 9 6 12 30 Pro Vercelli 33 27 9 6 12 29 Trapani 33 27 8 9 10 39 Entella 30 27 6 12 9 23 Modena* 30 26 6 12 8 24 Latina 30 27 6 12 9 23 Cittadella 30 27 6 12 9 33 Brescia 29 27 7 8 12 32 Catania* 28 26 7 7 12 38 Varese (-3) 28 27 7 10 10 31 Crotone 25 27 6 7 14 27 Varese penalizzato di 3 punti, bologna di un punto. Catania e Modena una gara in meno. o Celebriamo il il nostro 30Anniversario Anniversario Celebriamo 30.mo MIGLIORA I TUOI INDICI D’ASCOLTO Columbus Medical Arts building 8333 Weston Rd #105 Woodbridge L4L 8E2 905 264 9975 GS 21 23 23 31 24 33 26 33 31 35 31 36 36 50 34 24 26 38 39 41 38 38 27ª GIORNATA Brescia-Perugia Carpi-Virtus Entella Cittadella-Bologna Frosinone-Pro Vercelli Spezia-Modena Ternana-Latina Trapani-Varese Vicenza-Crotone Bari-Virtus Lanciano Livorno-Avellino Pescara-Catania 1-2 0-0 0-1 3-2 3-2 0-2 0-0 1-0 2-0 0-1 1-0 PROSSIMO TURNO VENERDÌ 27 FEBBRAIO Latina-Trapani 1 pm Bologna-Vicenza 3 pm SABATO 28 FEBBRAIO Avellino-Ternana 9 am Catania-Frosinone Crotone-Livorno Modena-Bari Perugia-Spezia Pro Vercelli-Carpi Varese-Brescia Virtus Entella-Pescara Virtus Lanciano-Cittadella DOMENICO COSENTINO (HIS) Specialista Apparecchi Acustici DR. G. CASTILLO (M.D.F.R.C.S.’C’) SILVANA KASI (HIS) FILIPPO COSENTINO (HIS) ProSound 1420 Burnhamthorpe Rd # 350 Mississauga, On L4X 2J9 905 232 0606 Chin Building 622 College St #204 Toronto M6G 1B6 416 924 5033 CORRIERE CANADESE • LUNEDI 23 FEBBRAIO 2015 12 CALCIO LEGA PRO Girone A LEGA PRO Girone B LEGA PRO Girone C 26ª giornata 26ª giornata 26ª giornata Como-Feralpi Salò Cremonese-Pordenone Lumezzane-Renate Mantova-Pro Patria Sud Tirol-Alessandria Giana Erminio-Monza Novara-Torres Unione Venezia-Real Vicenza Arezzo-Bassano Virtus AlbinoLeffe-Pavia Novara Alessandria Pavia (-1) Bassano FeralpiSalò Real Vicenza Como Südtirol Arezzo* Unione Venezia Torres Mantova (-3) Monza Renate Cremonese Giana Erminio Lumezzane* AlbinoLeffe Pro Patria (-1) Pordenone P 50 50 50 46 41 41 41 40 36 34 34 33 33 32 31 30 24 21 17 17 G 26 26 26 26 26 26 26 26 25 26 26 26 26 26 26 26 25 26 26 26 V 14 14 15 12 11 10 12 11 10 10 9 10 9 8 7 8 6 5 3 4 1-1 0-0 3-1 2-0 1-2 2-1 2-0 1-2 1-0 0-2 NP 8 4 8 4 6 5 10 4 8 7 11 5 5 9 7 8 6 9 4 12 7 10 6 10 6 11 8 10 10 9 6 12 6 13 6 15 9 14 5 17 Ascoli-Savona Pontedera-Pisa Santarcangelo-Tuttocuoio Pro Piacenza-Reggiana Grosseto-Ancona Carrarese-Lucchese Pistoiese-Forlì L’Aquila-Teramo Gubbio-Prato Spal-San Marino Ascoli Teramo Reggiana* Pisa* L’Aquila** Ancona Pontedera* Grosseto (-1) Pistoiese Carrarese Gubbio Spal Lucchese Tuttocuoio* Prato Forlì Savona Santarcangelo Pro Piacenza (-8) San Marino P 50 48 44 44 38 38 36 33 33 33 32 32 31 31 29 28 27 26 22 20 1-0 0-0 2-3 2-0 1-1 3-0 2-1 0-0 1-1 1-1 G 26 26 25 25 24 26 25 26 26 26 26 26 26 25 26 26 26 26 26 26 V 14 13 13 12 9 9 9 8 9 6 7 9 7 7 6 7 7 6 8 4 NP 8 4 9 4 5 7 8 5 11 4 11 6 9 7 10 8 6 11 15 5 11 8 5 12 10 9 10 8 11 9 7 12 6 13 8 12 6 12 8 14 Barletta-Lupa Roma Benevento-Melfi Cosenza-Reggina Ischia-Savoia Matera-Casertana Salernitana-Foggia Juve Stabia-Paganese Vigor Lamezia-Martina Aversa Normanna-Catanzaro Lecce-Messina Benevento Salernitana Juve Stabia Casertana Lecce* Matera Foggia (-1) Catanzaro Barletta Vigor Lamezia Lupa Roma Paganese Martina Franca Cosenza Melfi (-2) Messina* Ischia Isolaverde Savoia Reggina Aversa P 59 55 48 45 45 44 43 39 35 32 30 29 28 28 25 25 22 20 20 18 G 26 26 26 26 25 26 26 26 26 26 26 26 26 26 26 25 26 26 26 26 V 17 15 13 13 13 12 11 11 9 7 7 7 7 6 5 5 5 4 4 3 0-2 2-1 2-0 2-0 2-1 2-2 2-0 1-1 3-0 oggi NP 8 1 7 3 9 4 6 7 6 6 8 6 11 4 6 9 8 9 11 8 9 10 8 11 7 12 10 10 12 9 10 10 7 14 8 14 8 14 9 14 SERIE D Girone A SERIE D Girone B SERIE D Girone C SERIE D Girone D SERIE D Girone E 26ª giornata 26ª giornata 23ª giornata 26ª giornata 23ª giornata Correggese-A. Terme 2-3 D.P. Tolle-Fiorenzuola 0-0 Formigine-Bellaria 0-3 Imolese-Fidenza 1-2 Montemurlo-San Paolo 3-1 Ribelle-Fortis Juventus 0-1 Rimini-Mezzolara 2-0 Romagna C.-Piacenza 0-1 Scandicci-Este 1-1 T. Abano-V.Castelfranco 2-1 Colligiana-Trestina 0-0 Flaminia C.-Bastia 3-1 Foligno-S.Donato T. 2-2 Gavorrano-V.Spoleto 2-0 Gualdo-Pianese 4-1 Massese-Sansepolcro 1-1 Poggibonsi-Siena 0-0 Ponsacco-Rieti 1-3 S.Giovanni V.-Villabiagio 5-0 Rimini* Este Correggese* D. Porto Tolle Rovigo Piacenza Bellaria Fiorenzuola* Abano Fortis Juventus Scandicci Imolese Mezzolara Jolly Montemurlo Virtus Castelfranco Fidenza* Romagna Centro Ribelle Termal Abano Teolo San Paolo Padova Formigine Robur Siena Poggibonsi Rieti Sansepolcro Massese Ponsacco Foligno Fl. Civitacastellana Gualdo Pianese Voluntas Spoleto Olimpia Colligiana Gavorrano San Giovanni Valdarno San Donato Tavarnelle Villabiagio Trestina Bastia Argentina-Asti Bellinzago-Vado Bra-Valle d’Aosta Chieri-Cuneo Derthona-Acqui Novese-Caronnese P.Settimo-Borgosesia Rapallo B.-Oltrepo V. S.Levante-Borgoman. Sancolomb.-Lavagnese 3-0 0-2 rinv. 2-1 1-2 rinv. 1-2 1-4 0-0 2-2 Caravaggio-V.V.Verona 0-0 Ciserano-Pro Sesto 2-1 F.Caratese-Seregno 2-1 Inveruno-P.S.Pietro 0-2 Mapello B.-Castiglione 0-3 Montichiari-Castellana 0-1 Pergolettese-Ciliverghe 0-1 Sondrio-Aurora Seriate rinv. Villafranca-Olginatese 1-3 ha riposato il Lecco Altovicentino-Triestina Belluno-Arzignano Clodiense-Mori Dro-Tamai Giorgione-Mezzocor. Kras Repen-U. Ripa Legnago-Union Pro Padova-Fontanafredda Sacilese-Montebelluna Chieri Cuneo Caronnese* Pro Settimo Oltrepo Voghera Borgosesia Sestri Levante Bra** Lavagnese Sporting Bellinzago* Acqui* Vado Argentina Novese* Asti Sancolombano Rapallo Bogliasco Derthona Valle D’Aosta* Borgomanero* 50 49 48 48 47 46 46 43 41 36 34 34 33 30 27 26 21 20 18 8 Castiglione Seregno Lecco* Ciserano Sondrio* Virtus Vecomp Verona Pergolettese Ponte S.Pietro Isola Inveruno* Pro Sesto Olginatese Folgore Caratese Aurora Seriate** Caravaggio* Ciliverghe Mazzano Mapello Bonate Villafranca Veronese Castellana Castelgoff. Atletico Montichiari Biancoscudati Padova 56 Altovicentino 46 Belluno 43 Sacilese 40 Clodiense 38 Union Arzignano 37 Montebelluna 35 Union Pro 33 Tamai 31 Fontanafredda 31 Union Ripa La Fenadora 30 Giorgione 29 Legnago 23 Kras Repen 22 Dro 21 Unione Triestina 21 Mezzocorona (-4) 11 Mori Santo Stefano 11 54 49 45 45 39 39 38 37 36 33 31 30 30 30 28 28 25 18 3 2-3 1-1 3-1 1-1 2-1 1-0 2-4 2-0 1-2 61 48 48 47 45 42 36 36 35 33 29 29 28 28 27 26 26 25 24 24 SERIE D Girone F SERIE D Girone G SERIE D Girone H SERIE D Girone I 23ª giornata 23ª giornata 23ª giornata 23ª giornata 46 43 40 40 39 37 36 36 35 32 28 28 28 25 22 17 14 9 Amiternina-Maceratese Campob.-Recanatese Celano-Giulianova Civitanov.-Castelfid. Fano-O.Agnonese Fermana-Matelica Jesina-Chieti S.Nicolò-Vis Pesaro Termoli-Sambenedett. 0-1 1-0 0-2 1-1 4-1 3-1 4-0 1-1 2-2 Aprilia-Palestrina Arzachena-Selargius Castelli Romani-Sora Fondi-Astrea Isola Liri-Anziolavinio Nuorese-Ostiamare Olbia-Terracina San Cesareo-Budoni Viterbese-Cynthia G. 1-1 3-1 2-0 2-1 0-1 0-0 3-0 1-0 0-1 Arzanese-Sarnese 1-1 Bisceglie-Puteolana 2-0 Brindisi-Potenza 4-2 Francavilla-Manfredonia 2-2 Gallipoli-San Severo 3-1 Gelbison-Cavese 2-1 Monopoli-Fidelis Andria 2-0 Pomigliano-Grottaglie 2-0 Scafatese-Taranto 1-3 Agropoli-Battipagliese Akragas-Noto C.Montalto-Sorrento Gioiese-Neapolis Hinterreggio-Frattese Leonfortese-Due Torri Marcianise-Roccella Rende-Torrecuso Tiger Brolo-Orlandina Maceratese Alma Juventus Fano Campobasso Sambenedettese Civitanovese Matelica Chieti Jesina San Nicolò Teramo Fermana Giulianova Recanatese Amiternina Scoppito Castelfidardo Olympia Agnonese Termoli Vis Pesaro Celano Marsica 55 47 43 42 40 39 34 33 32 30 27 26 23 22 19 17 15 14 Lupa Castelli Romani Viterbese San Cesareo Ostiamare Fondi Aprilia* Arzachena Nuorese Astrea Olbia Budoni Sora (-1) Cynthia Genzano* Selargius Isola Liri (-1) Palestrina (-2) Terracina (-1) Anzio Lavinio 56 49 44 39 36 35 34 33 31 30 30 29 28 23 20 20 15 10 Fidelis Andria Rossoblù Potenza Taranto Bisceglie Brindisi Cavese (-5) Sarnese Gelbison Gallipoli Monopoli Manfredonia Francavilla in Sinni Grottaglie (-1) Pomigliano San Severo Arzanese Scafatese Puteolana Internapoli Akragas 50 Torrecuso 46 Agropoli 44 Rende 41 Frattese 40 Neapolis 39 Progreditur Marcianise 37 Leonfortese 33 Roccella 31 Hinterreggio 31 Due Torri 30 Sorrento 27 Tiger Brolo 25 Gioiese 24 Battipagliese 23 Noto (-1) 22 Compr. Montalto Uffugo 16 Orlandina (-2) 6 53 47 44 41 41 38 37 35 33 31 29 23 22 21 20 18 17 15 2-1 3-1 1-2 0-0 1-2 1-0 1-1 3-0 3-0 CORRIERE CANADESE • LUNEDI 23 FEBBRAIO 2015 13 SPORT Napoli, col Sassuolo è assalto alla Roma Fuori Higuain, gli azzurri puntano il secondo posto. Inter a Cagliari senza Handanovic, obiettivo tre punti NAPOLI - Rimettere il turbo anche in campionato per salire a -3 dalla Roma. È questo l’obiettivo del Napoli che oggi affronta il Sassuolo sulla scia dell’entusiasmo dopo 4-0 in casa del Trabzonspor e con la spinta di un San Paolo che si annuncia pieno, visti anche i prezzi popolari voluti dal club. Benitez arriva alla gara con gli emiliani, battuti 1-0 all’andata con un gol di Callejon, senza lo squalificato Higuain ma con abbondanza di scelte in attacco: per il posto di punta è in pole position Zapata, in rete anche in Turchia, anche se resta in piedi l’idea di provare Gabbiadini, in gol da quattro gare consecutive, nel ruolo di punta. L’ex doriano ha il piede caldissimo e il tecnico spagnolo potrebbe anche proporlo nella linea dei tre alle spalle del colombiano, anche se lì ci sono Callejon e Hamsik, freschi dopo aver riposato in Turchia. Proprio loro potrebbero prendersi sulle spalle il peso del gol azzurro, pungolati anche dalla media gol del nuovo arrivato Gabbiadini. Lo slovacco non segna in campionato da quattro mesi, da quando cioè realizzò una doppietta nel 6-2 al Verona. Per lo spagnolo, invece, il digiuno dura dal 4-1 al Cesena seei gare fa. Ma i dubbi di Benitez non riguardano solo l’attacco: quello principale riguarda infatti il portiere con Andujar, che ha scalato le gerarchie dopo la papera di Rafael a Palermo. La scelta sarà però condizionata dalle risposte che il tecnico sentirà di avere proprio da Rafael. A centrocampo dovrebbe essere confermata la coppia Gargano-Lopez ma ci sono chances anche per Jorginho. Sarà in campo, invece, Paolo Cannavaro, ca- Rafa Benitez e Roberto Mancini si salutano durante Napoli-Inter di Coppa Italia. Le squadre dei due tecnici cercano oggi tre punti nei posticipi pitano azzurro per cinque stagioni e mezza, che torna per la prima volta al San Paolo da avversario: lo scorso anno affrontò il Sassuolo a Napoli ancora con la maglia azzurra, stavolta saluterà i suoi ex tifosi con cui il feeling è rimasto immutato. Lo spazio per i sentimenti sarà d’obbligo, ma si chiuderà al fischio d’inizio: dopo la chance sprecata a Palermo, il Napoli non può più sbagliare se vuole meritarsi davvero il secondo posto. Intanto nell’altro posticipo del lunedì l’Inter va a caccia della terza vittoria consecutiva che in campionato manca addirittura dal 2012, quando in panchina c’era Stramaccioni. Le premesse questa volta sembrano tutte a favore. I nerazzurri hanno vinto e convinto con il Palermo e con l’Atalanta, e in Europa League col Celtic il passaggio del turno è cosa quasi fatta. La squadra sta bene, sta migliorando e anche lo stesso Mancini è fiducioso senza però abbassare la guardia. «Lo spero - dice - Ci servono i tre punti, ma domani (oggi, ndr) sarà una partita diicile come tutte le partite fuori casa: il Cagliari mi sembra solido in questo momento. Vogliamo centrarla, ma dobbiamo fare bene come a Glasgow in fase offensiva e meglio in fase difensiva». Questo l’auspicio del tecnico nerazzurro nella conferenza lash della vigilia durata poco meno di dieci minuti, complice anche l’imminenza dei match di Serie A. L’allenatore interista potrebbe effettuare anche un po’ di turnover, per far rifiatare chi giovedì ha affrontato il Celtic e concedere una chance a coloro che hanno avuto poco spazio nelle ultime uscite, come Kovacic. Per il croa- to, escluso dall’undici titolare per quattro partite consecutive, non è una bocciatura. Lo ha ribadito anche Mancini: «Kovacic è importante ma ha 20 anni, la squadra ora non può essere basata su di lui. Deve essere aiutato da giocatori più esperti, rimane un titolare dell’Inter e si baserà su di lui il futuro del club - chiarisce il tecnico - Ma deve imparare a fare delle cose, è splendido, straordinario, deve solo capire questioni tattiche, ci vuole tempo e lui sa che avrà occasioni». Insomma Mancini tiene tutti sull’attenti, vuole il meglio dalla rosa a disposizione. Anche perché l’obiettivo è sfruttare il momento positivo e trovare quella continuità che manca da troppo tempo. Oggi però Mancini vuole i tre punti anche per arrivare al ritorno di Europa League giovedì, con il giusto spirito. MLS Toronto Fc, primo successo contro il Koge TORONTO - Primo successo stagionale per Toronto Fc che sabato ha battuto 1-0 i danesi dell’Hb Koge. Non è stata una partita spettacolare, quella giocata sul campo della Img Academy a Bradenton in Florida, ma ha permesso ai giocatori di Greg Vanney di aumentare l’intesa tra i nuovi e vecchi e di mettere ulteriori minuti nelle gambe. I Reds hanno sofferto molto gli avversari in difesa, specialmente nelle loro ripartenze, ma hanno portato a casa il risultato grazie a un bel gol realizzato da Osorio al 53’. Buona la prova di Sebastian Giovinco nei 76’ in cui è stato in campo prima di lasciare il posto a Luke Moore. La Formica Atomica, schierata da mezza punta centrale nel 4-2-3-1 di Vanney, ha cercato principalmente di ainare la sua intesa col centravanti Jozy Altidore e di entrare nei meccanismi della squadra. Ha pure cercato il gol, ma il portiere danese gliel’ha impedito in due occasioni. Prossimo impegno mercoledì alle 7.30 pm contro i New York Red Bulls FORMULA UNO Mistero Alonso, incidente e “giallo” sul malore: «Fernando sta bene» ROMA - Momenti di paura sul circuito di Montmelò per Fernando Alonso, autore di un incidente che ha assunto i contorni del giallo per le sue modalità. Poco prima di mezzogiorno, il pilota spagnolo della McLaren è uscito di pista per ragioni ancora tutte da spiegare, tra la curva numero 3 e 4, finendo sulla via di fuga interna, urtando le barriere e danneggiando pesantemente la monoposto. E subito è scattata la macchina dei soccorsi con l’ex ferrarista immobile nel suo abitacolo, trasportato dopo poco nel più vicino ospedale di Barcellona. Nel frattempo sia la Fia sia il fisioterapista dell’asturiano hanno rasserenato tutti assicurando che «è cosciente e sta bene». Testimone oculare dello strano incidente capitato ad Alonso è stato proprio l’uomo che lo ha sostituito alla Ferrari dall’inizio di questa Fernando Alonso dopo il malore avuto al volante della sua McLaren stagione: mentre la McLaren dello spagnolo usciva dal tracciato, la Rossa di Sebastian Vettel stava sopraggiungendo. «Alonso andava piano - ha spiegato il tedesco quattro volte campione del mondo - ha fatto una manovra strana: è andato a destra verso il muro e lo ha urtato un paio di volte. A quel punto l’ho perso di vista». Arrivato all’ospedale generale di Cataluna l’ex ferrarista è stato sottoposto alla Tac che ha dato esito negativo come assicurato anche dal suo “padrino sportivo” Flavio Briatore: «Fernando è ok, tutti i test sono negativi. Solo un po’ di riposo e poi più forte che mai..Vamos». Resta però un alone di mistero su quanto sia accadu- to, un errore, un cedimento meccanico o un malore le prime ipotesi. E se la McLaren non ha ancora chiarito le cause dello schianto, a fare un po’ di luce su quanto accaduto ci ha pensato Garcia Abad, agente dello spagnolo, che ha smentito l’ipotesi di un mancamento: «Smentisco che Alonso si sia sentito male prima dell’incidente. Tutto è accaduto in una situazione normale e smentisco anche qualsiasi colpa della macchina. Ha perso grip ed è uscito di pista. La telemetria della macchina dice che stava girando da sinistra verso destra poi è stato spinto improvvisamente verso bordo pista, c’era molto vento, un incidente come ne capitano tanti in F1». L’agente dell’ex pilota della Ferrari ha poi spiegato come Alonso sia «andato in ospedale per precauzione, hanno fatto tutti gli esami del caso, e sono andati bene. Lo scontro con la recinzione ha causato tutto il resto. Resterà in osservazione per le prossime 24 ore secondo il protocollo medico». E mentre tutto il Circus era in attesa di avere buone notizie sullo stato di salute di Alonso (“in bocca al lupo Fernando”, il tweet d’auguri della Ferrari) l’ultima giornata di test è andata avanti regolarmente con la Lotus di Romain Grosjean più veloce di tutti con il tempo di 1’24’’067. Il francese ha preceduto la Mercedes di Rosberg (1’24.321) e la Red Bull di Kvyat (1’24’’941). Solo settima la Ferrari di Vettel (1’26’’312), mentre la McLaren di Alonso, fermato dall’incidente, ha segnato il nono e ultimo tempo con solo 20 giri all’attivo. I prossimi test, gli ultimi prima del via della stagione in Australia all’Albert Park di Melbourne, si correranno sempre al Montmelò da giovedì a domenica prossima. TENNIS HOCKEY Fognini super, batte Nadal e centra la finale di Rio I Maple Leafs vincono, finalmente! ROMA - Impresa di Fabio Fognini, primo italiano del tennis mondiale al numero 28, che ha raggiunto la nona finale in carriera (tre i titoli vinti) battendo a Rio de Janeiro per 1-6 6-2 7-5 lo spagnolo Rafa Nadal, numero 3 e prima testa di serie, oltre che campione in carica nel torneo brasiliano. In passato solo un altro azzurro, Andreas Seppi, era riuscito a sconfiggere il 28enne mancino di Maiorca nel 2008 a Rotterdam - ma sul veloce indoor, non sulla terra rossa, sua superficie preferita. In finale il 27enne ligure, al primo successo in cinque sfide contro Nadal, sfiderà stanotte un altro spagnolo, David Ferrer, numero 9 del ranking, che ha superato per 7-5 6-1 l’austriaco Andreas Haider-Maurer e contro il quale ha sempre perso nelle sette sfide precedenti. Sul 2-1 per Nadal nel secondo set, il match sembrava compromesso per l’azzurro, che aveva ceduto malamente il primo. Ma Fabio ha reagito con sei game di fila, aggiudicandosi la seconda frazione e portandosi sull’1-0 nella terza. Di lì è cominciata una battaglia punto per punto, con i due che mantenevano i turni di servizio e lo spagnolo che però manifestava un problema muscolare alla coscia destra. Unico break nel set decisivo sul 6-5 in favore del ligure, che si è guadagnato l’accesso in finale al terzo match point, con un angolatissimo rovescio incrociato sotto rete. TORONTO - Finalmente! I Toronto Maple Leafs vincono all’overtime per 4-3 contro i Winnipeg Jets. Niente di clamoroso in grado di riparare alla disastrosa stagione che li ha visti perdenti in 23 delle ultime 27 partite. Ma almeno una dimostrazione di orgoglio nei confronti dei tifosi per dimostrare almeno un briciolo di dignità. James van Riemsdyk ha siglato la rete della vittoria, la 22esima della stagione, riuscendo a battere Michael Hutchinson capce di ben 29 salvataggi su 33 tiri. Anche i Jets non sembrano tanto in forma dopo la sconfitta rimediata giovedì scorso contro i Capitals per 4-1. Anche se restano pur sempre in corsa per i playoffs. Cosa che invece sembra ormai pura utopia per i Leafs reduci da cinque sconfitte consecutive, l’ultima contro i Carolina Hurricanes per 2-1. Ora il bilancio per la franchigia canadese è di 24-31-5. Un bottini davvero magrissimo. LUNEDI 23 FEBBRAIO 2015 • CORRIERE CANADESE 14 CLASSIFIED Tel: 416-782-9222 - Fax: 416-782-9333 - Email: [email protected] - Sito web: www.corriere.com CHIROMANTI Signor 3 CONSULTI: Sfera di cristallo Tarrocchi o mano ANGELO PSYCHICDiana $10.00 Psychic Risultati in 12 ore Aiuta in amore matrimonio depressione Specializzato nel riunire i separati Rimuove l'inluenza diabolica Aiuta in problemi d’amore, salute, matrimonio, inluenza maligno - 22 ANNI D’ESPERIENZA - Nessun problema troppo grande o piccola - Tutti i risultati garantiti - Parla Italiano Una visita gratuita 2 domande al telefono GRATIS 5 $ Noto per aver aiutato la comunità italiana e portoghese per oltre 30 anni. 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Carattere: Fantasioso e dotato di una grande sensibilità, si commuove con facilità davanti alle ingiustizie umane come la guerra e la fame nel mondo. E' un esteta poco pratico. Si innamora di donne emotivamente forti, è convinto che l'amore può durare solo se con il proprio partner si riesce a parlare di tutto, anche di tradimenti e dubbi personali. Con gli altri ha rapporti saltuari e, pur non frequentando spesso gli amici, ricorda dopo anni i loro gusti e interessi. Numero fortunato: 1 Sei nato oggi? Chi ti circonda sa apprezzare la tua simpatia, il tuo altruismo e il tuo senso dell'amicizia. Nel lavoro sei portato alla sociologia e alla psicologia, ma per riuscire dovrai tenere a bada la tua volubilità. Dopo i quarant'anni potrai contare su un lungo periodo positivo. La tua vita affettiva è un po' instabile, ma se vuoi un rapporto più solido devi cercare di essere più realistico e meno sognatore. Proverbio "Febbraio, se perde una luna, ti porterà fortuna" Oggi Accadde "Il 24 febbraio 1530 Carlo V viene incoronato a Bologna, da Clemente VII, imperatore del Sacro Romano Impero e re d'Italia, con una solenne e fastosa cerimonia." Compleanni Arrigo Boito - 1842 Victor Fleming - 1883 Peter Fonda - 1939 Daniela Rosati - 1963 EUREKA! Scienza Può un'oca credere che uno scienziato austriaco sia sua madre? Incredibile, ma può succedere, anzi è successo e la cosa è spiegabilissima a sentire il fondatore dell'etologia Konrad Lorenz, che poi è anche il protagonista della strana vicenda. Nel 1935 Lorenz pone le basi di una nuova scienza che studia il comportamento degli animali e degli uomini, formulando il concetto di "imprinting". é questo una sorta di marchio comportamentale, che viene impresso in ogni nuovo nato dal primo oggetto che egli vede muoversi e che viene identificato con la propria madre. Lo scienziato ne ha una prova diretta, assistendo alla nascita di Martina, un'oca selvatica che da quel momento lo considera come sua madre. LUNEDI 23 FEBBRAIO 2015 • CORRIERE CANADESE 16 SPORT T he Soul of Italy IN THE HEART OF TORONTO LIMITED TIME OFFER LIVE FREE FOR ONE YEAR! (SAVINGS FROM $2,300 TO $7,400) 5% ONLY DEPOSIT FREE LOCKER MOVE IN AS EARLY AS 3 MONTHS! Italian inspired living at Duferin & Lawrence, steps to the TTC, subway, highways and minutes to Yorkdale Mall. Stunning landscaping, water feature, outdoor pool and luxurious condominium suites. ONLY A FEW SPECTACULAR SUITES LEFT! VISIT THE PRESENTATION CENTRE TODAY! STUDIOS TO 3 BEDROOMS WITH LARGE BALCONIES & TERRACES FROM $202,900 TO $591,900 TREVISOCONDOS.COM 416 787 8882 PRESENTATION CENTRE IS LOCATED ATT THE NORTHEAST CORNER OF DUFFERIN ST. & LAWRENCE AVE. 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