Notizie di famiglia Ha ricevuto il Santo Battesimo: Iole Teresa Campus; Matteo Cossu; Davide Cuccia. Auguri: Al signor Piero Brosolo che il primo Febbraio ha festeggiato il suo 100° compleanno, accanto alla moglie, circondato dai pronipoti, nipoti e figli. È nato a Monfalcone nel 1915 e fino all’età di 78 anni ha fatto il barbiere. L’avvenimento è stato solennizzato con la partecipazione dei Diri- genti e pazienti della Casa di riposo, del Sindaco, del Parroco, della Banda musicale Città di Arzachena. Auguri anche ai coniugi Rosalba Fresi e Salvatore Marongiu che hanno celebrato 25 anni di matrimonio. si svolgeranno Giornate penitenziali per i giovani in preparazione alla Giornata diocesana dei giovani, il 20 Febbraio 2015 a Pergugas; il sei Marzo ad Olbia; il 13 marzo a Tempio (San Pietro - Cattedrale –); il 20 Marzo ad Arzachena. Tutti gli incontri avverranno nei luoghi suddetti alle ore 21. Il primo marzo si svolgerà ad Arzachena la giornata diocesana dell’A. C. per tutti i giovani e i giovanissimi sul tema della responsabilità e della legalità nel territorio. Programma della giornata: Ore 13:00: Pranzo al sacco; Ore 14:30: Festa e Grande Gioco; Ore 16:30: Saluti e Partenze. Incontri quaresimali parrocchiali: dal giorno 14 febbraio c. m. è iniziato il corso per i fidanzati e proseguirà ogni lunedì sino a lunedì santo, nel salone, alle ore 20,30. Durante la quaresima ogni venerdì si celebrerà la Via Crucis, alle ore 21,00, nel Tempio Nuovo. 11 marzo: incontro biblico alle ore 19:00; Il 19 marzo, festa di San Giuseppe, sarà celebrata la S. Messa alle ore 15, 30, nella cappella di Surrau; Durante la quaresima si celebreranno le sante messe nei rioni secondo il seguente calendario Rione San Paolo Rione San Pietro Rione Santa Lucia Rione San Vincenzo Rione Santa Maria Rione San Tommaso Rione San Giacomo Rione San Francesco 19-02-2015 20-02-2015 23-02-2015 24-02-2015 25-02-2015 26-02-2015 27-02-2015 02-03-2015 Rione Sant’Anna Rione S. Maria Maddalena Rione Madonna di Lourdes Rione di Pastura Rione San Antonio Rione Santa Caterina Rione San Luigi Rione Sacro Cuore n° 2 Anno XXXX - n° 02 Febbraio 2015 Parrocchia S. Maria Della Neve - Arzachena Direttore Responsabile Don Francesco Cossu-R. Stampa del Tribunale di Tempio P. al n.101, in data 18-V–2001-Stampato e diffuso in proprio-Hanno collaborato Maria Piera Fresi-Salvatore Scugugia-Anna Maria Sposito-Maddalena Carta-Giovanna Orecchioni “Un futuro migliore? Prepariamolo insieme!” Incontri quaresimali diocesani: Ore 9.30: Arrivi e accoglienza dei gruppi; Ore 10:30: Santa messa insieme alla comunità di Arzachena; Ore 11:30: Laboratorio “Le isole di pensiero”; Rinnovamento 03-03-2015 04-03-2015 05-03-2015 06-03-2015 09-03-2015 10-03-2015 11-03-2015 12-03-2015 Defunti: Mario Columbano; Angelino Fiori; Maria Rosa Ledda; Mariuccia Meloni a Borghen (Germania); Michelino Mossa e Caterina Nieddu (a Sant’Antonio); Maria Muzzu (a La Maddalena). C arissimi parrocchiani, vi scrivo in un clima di allegria che si respira ovunque, fra i ragazzi dell’Oratorio, fra le brigate mascherate (siamo a Carnevale!), nel contesto musicale più vasto del festival della canzone di San Remo. In questo mese di Febbraio, in cui abbiamo celebrato la festa della Famiglia, ho visto con piacere i vostri bambini durante la celebrazione della Candelora, ho incontrato alcune persone veramente bisognose ed altre davvero generosissime, fidanzati entusiasti che si preparano a celebrare le nozze e famiglie felici di rinnovare le promesse matrimoniali, anziani che reprimono le lacrime in presenza di ragazzi e di giovani che li visitano e li festeggiano, vedove/i che sentono la “mancanza dell’altro”. È universalmente ineluttabile che un certo giorno venga a mancare il rapporto con l’altro/a, cessi la presenza fisica, si patisca e si viva nella vedovanza. È il nostro dramma antropologico, la constatazione che non c’è situazione storica che colmi la nostra fame e sete di essere, di verità e di felicità, che nessun “possesso” ci appartenga completamente e per sempre, che nessuna persona possa soddisfare l’intima verità della nostra condizione umana. Ma è proprio “la mancanza”, quella vedovanza ad indicarci l’intima verità della nostra condizione umana e può diventare un dono nel cuore di ogni autentica esperienza umana, come lievito che ci fa lentamente maturare, così che la mancanza inizi a svelare – nel dolore del realismo della croce – forme inedite della presenza di ciò che manca a noi stessi e in noi stessi. Allora la mancanza del “proprio tu” ci apre la via cruciale, quell’andarsene ci offre un “ancora”, “un oltre”, “un al di là”, “un Regno” che non è di questo mondo. Guai se “manca la mancanza”, se su di essa cala violento il tentativo di sopprimerne la voce, di temerne la compagnia. Quando “manca la mancanza” la vita di coppia viene alterata, si esaspera e falsa le attese e la espone a forme sottili di violenza e di alienazione. Il nostro cuore è inquieto perché siamo stati creati da Dio a Sua immagine e somiglianza! Cristo Risorto è la misura della nostra vita, la pienezza offerta al nostro Desiderio. La verità unica ed autentica di tutta la storia umana è nella universale chiamata alla Festa eterna, alle Nozze intime di Dio con l’uomo, alle relazioni amicali fra gli umani ed i popoli della storia. La missione di tutta la Chiesa è la profezia, l’annuncio di una nuova edizione delle nozze, la chiamata ad aprire il corteo, ad intonare il canto in questa che resta sempre una terra straniera, finché quell’amplesso non sia vissuto pienamente e singolarmente da ogni uomo e da ogni donna con il suo Dio. Il vertice biblico della rivelazione di Dio e dell’uomo sta nella sponsalità che si rivela in tre luoghi: –a) nel Cantico Cantici che assume la sponsalità come roveto ardente del Desiderio che Dio ha di noi, del suo desiderio di rispondere all’amore con l’amore; –b) nella Croce dove Gesù, nella sua sconfinata misericordia, canta con le sue lacrime il Suo Amore abissale offrendoci tutto senza chiedere nulla e ci offre la possibilità di nascere, dal varco del suo costato trafitto la nostra nuova immagine come amati che amano; –c) nella Cena del Signore o Eucaristia, celebrata come l’interminabile fare memoria di questo dono sponsale che tutto offre e nulla prende. La quaresima che iniziamo ci renda coscienti di ciò che ci manca, crocifigga la nostra falsa immagine della vita e della storia come possesso, dominio, godimento, ci illumini perché quando Lui verrà, noi “saremo simili a Lui”. Un augurio sincero ed un fraterno saluto da don Romolo e da me. don Francesco Leggiamo la Bibbia: il libro dei Proverbi N ella cultura ebraica, dal punto di vista stilistico, i proverbi si articolano in due modelli fondamentali: il proverbio che rileva fatti facilmente verificabili ed il proverbio che cerca di motivare le cause di ciò che si esperimenta. La collezione dei Proverbi inizia probabilmente con Salomone nel X secolo a. C., mentre la redazione finale è dopo l’esilio di Babilonia. I capitoli 1 – 9 presentano lo schema classico dell’insegnamento “padre – figlio” e descrivono il destino dello stolto e la beatitudine del sapiente. Viene affrontata la questione femminile secondo la costante tendenza antifemminista, propria della sapienza popolare di ogni epoca, ma la Sapienza, presentata come una personaliz- zazione femminile che appartiene al mondo di Dio, quindi eterna, che si incarna nella storia umana. I capitoli 10 – 15 procedono per antitesi con le coppie del giusto e dell’empio, del saggio e dello stolto, dell’ozioso e del diligente ed infine di ciò che Dio ama e ciò che Egli odia. I capitoli 16 – 22 raccolgono 191 proverbi che si riferiscono ancora alle coppie antitetiche precedenti, ma con sfumature nuove. C’è una seconda sezione, attribuita agli uomini di Ezechiele, che comprende i capitoli 25 – 29. Vi si trova la natura e la cultura rurale e toni etico – religiosi sulla calunnia, le liti, i tradimenti… I capitoli 28 – 29 contengono dei proverbi per la famiglia reale e per il principe. Gli ultimi capitoli (30 – 31) raccolgono proverbi eterogenei. Interessante è l’inno alla donna sapiente, punto essenziale per il marito ed per i figli, che intonano un canto di gratitudine. La concezione teologica dei Proverbi presenta Dio sempre in contatto, perché creatore, con la realtà del mondo, con l’esistenza umana universale e quotidiana. Il richiamo del Libro è l’ascolto dell’insegnamento sapienziale. La quaresima: Le ceneri in famiglia Tutti fanno il segno della croce: Nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Amen. Un membro della famiglia dice: Il Signore sia con voi! Tutti rispondono: E con il tuo Spirito. Lettura biblica: Esodo 3, 7-8.10: Il Signore disse: «Ho osservato la miseria del mio popolo in Egitto e ho udito il suo grido a causa dei suoi sovrintendenti: conosco le sue sofferenze. Sono sceso per liberarlo dal potere dell’Egitto […] Perciò va’! Io ti mando dal faraone. Fa’ uscire dall’Egitto il mio popolo, gli Israeliti!». (Dopo l’imposizione delle ceneri ai membri della famiglia, recitiamo questa preghiera): “Signore, noi siamo fatalisti, feriti dall’abitudine di delegare ed accusare sempre gli altri… A Te, attribuiamo tutto: le crisi, le disgrazie, le malattie, la morte… Dicendo: “Dio ha voluto così, Ti facciamo fare tante brutte figure: ti pensiamo e ti dipingiamo come un padre - padrone ed alcuni non ti accettano perché saresti molto crudele. Signore, tu non sei colui che dà la morte! Sei, invece, Dio della vita, sei onnipotente solo nell’amore, e lo manifesti nel vincere l’odio, nel darti… L’unica competenza che hai è andare a mangiare in casa di chi ti critica, dei peccatori, degli ammalati. Nella notte del tradimento, tu ami, sei il Dio del servizio, del catino, della croce, dove ti lasci uccidere, ma senza uccidere. Signore, Tu ci inviti ad uscire dalla gabbia del fatalismo culturale che ci tiene in prigione, facendoci credere che noi non possiamo far niente, perché Tu fai tutto. Tu sei il Dio dell’Esodo, ci inviti ad uscire dal nostro Egitto, ci ripeti: “Andiamo, alzati, cingiti i fianchi, fai un piccolo passo, poi un altro… non arrenderti, più in là c’è pane e libertà”. Ci affidi la creazione perché hai fiducia in noi, ci ordini di costruirci il giardino e ci prometti che dopo averlo lavorato, ci dirai: “Entra con me nel Settimo Giorno”. Amen Le esperienze degli sposi che hanno celebrato gli anniversari di matrimonio: “Grazie a Dio, siamo riusciti a vivere insieme, non ostante i diversi caratteri, la povertà e la salute precaria”. “Se si affrontano i problemi “a picc’a picca” si arriva alla guerra ed alla rottura dei rapporti ed allora è la rovina dei figli!”. “Le giornate non sono state tutte uguali, il tempo non è stato sempre bello!”. “Ai figli si dà in base a ciò che c’è in casa e non tutto ciò che richiedono! “Bisogna abbiturli al poco!”. “Abbiamo avuto figli buoni: tutte le sere vengono a trovarci, oppure telefonano!”. “Oggi c’è troppa libertà non solo per i figli, ma anche fra i coniugi!”. “Purtroppo oggi, quando si dà un consiglio, ci sentiamo rispondere: “Figghjùla li toi!”. I sentimenti dei fidanzati “Speriamo Bene!”. “Speriamo che non venga a mancare il lavoro!”. “Chiediamo di essere accolti dalla Comunità parrocchiale”. “Vogliamo andare contro corrente!”. “Noi vogliamo amarci per sempre!”. “Vogliamo restare fermi nella fede!”. Una richiesta delle vedove/i “Nel triste giorno della morte dei nostri cari, siamo state visitate e circondate di affetto. Ora ci sentiamo sole!”. Angolo della Posta Gli ospiti della Comunità per anziani “Demuro e Geromino” di Arzachena, il direttore dott. Fabio Fresi e tutta l’équipe ringraziano con affetto tutti coloro che si sono recati presso la nostra Casa perché con i loro sorrisi, il loro conforto, la loro compagnia e le loro esibizioni hanno rafforzato il legame con la comunità arzachenese e ci hanno fatto sentire ancora parte di essa. Il nostro ringraziamento va particolarmente a Don Francesco, che in occasione del Santo Natale è venuto nella nostra Casa per celebrare la Santa Messa e che, insieme a don Romolo ed al Comitato ha dato inizio alle Feste patronali con la processione partendo proprio dalla Casa di riposo; alla signora Gina Cossu che tutti i venerdì recita il rosario in- sieme ai nostri ospiti, all’ UNITALSI, coordinata da Quirica Azzena, a Gesuino Pileri e il Gruppo Folk di Santa Maria d’Arzachena, a Loredana Garancini che coordina il gruppo Don Bosco, a Giovanni Fresi che coordina il gruppo Giovani Loreto, a Graziella Giua e li “Pupureddi Alzachinesi”, alla Banda Musicale di Arzachena diretta da Nando Giua, ai bambini della terza elementare di Arzachena, coordinati dalla maestra Romina Addis, ai bambini della terza sezione della Scuola dell’infanzia San Vincenzo, coordinati dalla maestra Antonella Corona e dalla coordinatrice Chiara Columbano, agli studenti dell’Istituto Alberghiero coordinati dai professori Tore Mendula e da Donatella Masu. Lettera dedicata a Giovanni Musu “ Papà, un giorno ti sei accorto che tutto il tuo mondo era immerso nella nebbia, i volti delle persone che hai sempre amato erano diventati sfocati, ti sei sentito perso nel tempo… Hai cercato la nostra mano per aggrapparti e noi abbiamo preso la tua mano e abbiamo lottato insieme. Ora siamo soli… ma siamo felici di saperti in paradiso, finalmente in pace. Enrico, Piero e Maria Grazia Musu.
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