“Applicazioni della Musicoterapia in campo clinico”

con il patrocinio del Comune di Torino
“Applicazioni della Musicoterapia in campo clinico”
Torino 19 febbraio ore 19,00 sala “+incontri” (+spazio4) via saccarelli 18
- ingresso libero -.
Conoscere la musicoterapia: fondamenti teorici e pratici principali
ambiti applicativi
Anna Maria Gheltrito: musicista, musicoterapista e tecnico assistente
sociale
La Musicoterapia nelle Scuole pubbliche, nelle Comunità per disabili e
nelle Strutture per persone con Demenza e Malattia di Alzheimer
Gianni Vizzano, musicoterapista
La Musicoterapia in ambito psichiatrico e negli interventi con pazienti in
stato vegetativo
Antonio Mauro Sarcinella, musicoterapista
Ri flessi visibili - “La vita del mio familiare in comunità”
Cinzia Piasentini, psicologa di comunità
“MTR” (MusicTherapy Resort”) il primo Centro Unitario di Musicoterapia
in Italia.
Stefano Ianne, compositore e musicoterapeuta
Al termine della conferenza sarà organizzato un Drum Circle
con la partecipazione di Stefano Calvano e Stefano Ianne
ECA sas Ente di Certi ficazione Artistica p.iva 02464490396 [email protected] tel. 800 418310
Conoscere la musicoterapia: fondamenti teorici e pratici principali ambiti applicativi
Anna Maria Gheltrito: musicista, musicoterapista e tecnico assistente sociale
La musicoterapia è una modalità di approccio alla persona che utilizza i parametri (altezza, intensità e timbro) e gli elementi musicali (ritmo, melodia, armonia...) come strumento per intervenire a li vello preventivo, abilitativo, riabilitativo e terapeutico. La finalità è quella di ottenere la massima 'armonizzazione' dell'individuo o del gruppo. Tra gli obiettivi generali citiamo: favorire e facilitare la
comunicazione, la relazione; sviluppo e/o potenziamento cognitivo, motorio ed espressivo; sviluppo della consapevolezza delle proprie emozioni.
Il compito del musicoterapista è quello di rinforzare, sviluppare o mantenere le fusioni potenziali
e/o residue del soggetto, allo scopo di migliorare la qualità della vita. La condivisione di emozioni
importanti fa sì che si instauri una forte relazione tra musicoterapista e 'paziente'. Elemento essenziale per poter sviluppare il 'desiderio', la 'forza', la 'volontà' di 'cambiare'.
La Musicoterapia nelle Scuole pubbliche, nelle Comunità per disabili e nelle Strutture per
persone con Demenza e Malattia di Alzheimer
Gianni Vizzano, musicoterapista
La musicoterapia trova applicazione sia nell’ambito riabilitativo-terapeutico che in quello preventivo
e si fonda principalmente sull’impiego della libera improvvisazione sonoro-musicale in un contesto
prevalentemente non verbale. L’elemento sonoro-musicale viene utilizzato in chiave espressiva,
comunicativa e relazionale.
La condivisione della modalità espressiva delle persone coinvolte nell’intervento, è il punto di
partenza della comunicazione. Nei dialoghi sonori nascono scambi basati su emozioni condivise. Il
materiale musicale viene continuamente variato ed arricchito, pur mantenendo una parte di
riconoscibilità nelle risposte.
Nell’intervento musicoterapico proposto a scuola il musicoterapista utilizza le sue capacità in un
contesto educativo integrato, ovvero con una classe intera (suddivisa in gruppi), in cui sono
presenti alunni in situazione di handicap (spesso anche più di uno per classe). Il percorso è
strettamente contestualizzato alla realtà scolastica ed ha come obiettivo primario una migliore
inclusione dell’allievo nel gruppo classe.
Nelle comunità per persone diversamente abili, la musicoterapia è spesso destinata agli ospiti con
particolari dif ficoltà relazionali e comunicative, che talvolta è dif ficile coinvolgere in altre attività.
Percorsi di improvvisazione sonoro-corporeo-musicale basati sulle sintonizzazioni affettive, che
possano realmente accogliere e valorizzare con opportuna attenzione le modalità espressive di
queste persone, sono possibili solo se proposti in contesti individuali o in piccoli gruppi.
“Agganciare” ad una relazione i suoni ed i movimenti proposti spontaneamente dai pazienti più
gravi (le cui modalità espressive non possono essere prese in considerazione con continuità dagli
operatori), contribuisce a ridurre gli eventuali comportamenti aggressivi ed ampliare le potenzialità
comunicative e relazionali.
Nelle demenze l’intervento musicoterapico si propone come principale finalità una riduzione dei
disturbi comportamentali e psichici manifesti attraverso un processo relazionale basato sulle
“sintonizzazioni affettive” e sui processi di organizzazione e regolazione emotiva. In termini più
generali ci si pongono obiettivi legati ad un miglioramento complessivo del livello di qualità di vita,
che passa attraverso l’integrazione sociale e l’abbattimento di alcune componenti quali
l’isolamento, l’apatia e i conseguenti stati depressivi che ne derivano.
La Musicoterapia in ambito psichiatrico e negli interventi con pazienti in stato vegetativo
Antonio Mauro Sarcinella, musicoterapista
La musicoterapia trova applicazione in ambito psichiatrico conncorrendo alla realizzazzione di
progetti riabilitativi e terapeutici. Attraverso l'utilizzo del parametro sonoro, finalizzato all'instaurarsi
di relazioni signi ficative, il musicoterapista partecipa al conseguimento degli obiettivi, rielaborativi e
progettuali, che le diverse figure professionali che operano nei DSM condividono con pazienti nel
loro percorso di cura. Gli inerventi si svolgono attraverso sedute di musicoterapia individuali o di
gruppo nei diversi servizi del dipartimento, sia per la realizzazione di percorsi a medio e lungo
termine che per interventi in situazione di crisi acuta.
La Musicoterapia è inserita nei percorsi di facilitazione che mirano all'arricchimento emotivo delle
persone in stato vegetativo. Fa parte di una serie di interventi che concorrono a questo obiettivo
attraverso l'utilizzo di linguaggi speci fici per aumentare il ventaglio delle stimolazioni offerte e che
hanno, come caratteristica comune, il volersi prendere cura della totalità della persona che si trova
in questa situazione (nella struttura in cui opero sono stati attivati interventi di shiatsu, agopuntura,
reiki, touch therapy, ri flessologia plantare, pet therapy).
Lo sforzo congiunto di tutti i professionisti che operano con i pazienti in stato vegetativo è orientato
quindi a cercare il canale di comunicazione più adatto ad evidenziare funzionalità residue, quelle
da tenere in considerazione per stimolare più ef ficacemente le vie integre che possano permettere
un sempre più possibile contatto con l'ambiente.
Il musicoterapista persegue questi obiettivi attraverso l'attivazione di patterns alternativi della
funzione cognitiva grazie allo stimolo sonoro-musicale che può essere modulabile nelle proprie
caratteristiche e che ha un duplice impiego di vie di trasmissione, quella timpanica e quella ossea,
quest'ultima frequentemente conservata integra in questi pazienti.
Ri flessi visibili - “La vita del mio familiare in comunità”
Cinzia Piasentini, psicologa di comunità
Comunità, luogo di vita quando si è diventati grandi ed è il tempo di sperimentare un contesto
differente dalla propria famiglia d’origine. Esperienza di vita scandita dalla quotidianità accanto ad
oss che si de finiscono “accompagnatori delle loro vite” ed educatori che individuano nell’ascolto,
nel dialogo e nella relazione l’essenza e il senso del loro lavoro. Il collante che permette di
edi ficare un pezzo della casa interiore della persona è la relazione, però nell’essere e sentirsi
“accompagnatori” e “costruttori” si scopre di essere stati accompagnati e di aver costruito qualcosa
di nuovo dentro di sé attraverso la relazione con la persona di cui ci si prende cura.
Condividere lo stesso obiettivo di servizio e declinarlo per il proprio ruolo professionale signi fica
non frammentare la persona in aree o settori bensì ragionare in termini unitari. Si parte
dall’individuazione in équipe allargata, composta dai consulenti, dei bisogni della persona, dei
desideri e delle sue aspettative; ci si attiva per capire cosa la persona desidera ed accetta, si
condividono gli obiettivi del suo progetto di vita; si promuovono le sue capacità e la si sostiene
nelle parti più fragili del suo stare al mondo.
Alla persona arriva un univoca intenzionalità ovvero la ricerca dei signi ficati per poter ripristinare
nuovi equilibri esistenziali qualora si fossero perduti. Tenendo conto dell’invecchiamento, quale
fase della vita che le persone qui residenti stanno vivendo, si sta lavorando per raccogliere la loro
esperienza di vita, custodirla e condividerla.
“MTR” (MusicTherapy Resort”) il primo Centro Unitario di Musicoterapia in Italia.
Stefano Ianne, compositore e musicoterapeuta
Vi è oggi nella società una attenzione particolare alle problematiche relative alla disabilità. Ciò è dovuto
all'aumento, soprattutto in età infantile, di disturbi, infortuni e malattie che impediscono ai bambini di vivere
una vita normale, a cominciare dalla scuola. In questo contesto è la famiglia nel suo complesso ad essee
coinvolta
“Nella mia esperienza di studio mi ha particolarmente colpito la tenacia e l’abnegazione delle famiglie colpite
dal drammatico evento di avere un caro con una cerebrolesione permanente. Sono famiglie agguerrite e che
non “mollano” mai. E si ritrovano nella solitudine del loro ineluttabile e forzato cambio vita. Quando escono
dalla riabilitazione e vanno nelle loro dimore con il loro caro la loro vita è cambiata e non ha pause. In USA
sostengono che “no family, no rehabilitation”, per far capire che senza il supporto psicologico e logistico della
famiglia il paziente è spacciato. In questo senso ho deciso di progettare l'apertura del “MTR” (MusicTherapy
Resort), il primo Centro Unitario di Musicoterapia orientato alle famiglie (nel loro complesso) di persone
disabili. E' un centro vacanze che ha la funzione di dare la possibilità a queste famiglie di rilassarsi con il loro
caro. In questo centro si svolgono sedute di Musicoterapia e attività cliniche di supporto quali fisioterapia,
logopedia, psicologia, terapia occupazionale. Tutte le attività insomma necessarie e richieste. Inoltre in
questa struttura si svolgono altre attività (escursioni, attività in piscina, teatro, musica, etc.) che coinvolgono
pazienti e famiglia insieme”.
Anna Maria Gheltrito (Acqui Terme, 1965), musicista, musicoterapista, tecnico servizi sociali
Diplomata in canto al conservatorio di Bologna, diplomata in musicoterapia al corso quadriennale di Assisi.
Lavora, da più di vent'anni, come musicoterapista in ambito preventivo, collaborando con i distretti scolastici
della provincia di Alessandria e Asti. In ambito riabilitativo, attualmente lavora nel centro diurno di Novi Ligu re e nelle comunità terapeutiche 'la conchiglia' di Monastero Bormida (At), Comunità S. Rocco di Grondona.
Docente nel corso triennale di musicoterapia del Conservatorio A. Vivaldi di Alessandria.
Docente nella Scuola di Musica Gianfranco Bottino di Acqui Terme.
Ha collaborato con il GRIMED (gruppo di ricerca universitario - dipartimento di matematica delle università di
Bari, Bologna, Cagliari, Parma, Pisa, Pavia e Politecnico di Torino), portando avanti il progetto MUSIA E MA TEMATICA i cui interventi sono pubblicati su "Matematica & Dif ficoltà" nei numeri 12, 13 e 14 "Atti del Con vegno Nazionale" ed. Pitagora- Bologna.
Due suoi progetti dedicati all'integrazione scolastica e applicati in due scuole elementari sono stati premiati
al concorso sulla qualità dell'integrazione scolastica promosso dal Centro Studi Erickson di Trento e pubbli cati sulla rivista "Dif ficoltà di apprendimento " ed. Erickson- Trento.
Ha pubblicato articoli su riviste e manuali ( Manuale di musicoterapia di G. Mandarono; " Le cure musicali.
Applicazioni musicoterapiche in ambito psichiatrico" editi da Cosmopolis-Torino.
Nel 2009, edito da Musica Practica, esce un libro (Esperienze di musicoterapia in comunità terapeutiche) in
cui sono raccolte le ricerche svolte in dieci anni, all'interno della comunità terapeutica "la conchiglia" di Monastero Bormida, dove viene esposto il metodo ideato dall'autrice e il materiale ottenuto durante questo lun go periodo. Ha inciso due cd di canti popolari per l'infanzia con Azzurra music. Da quattro anni è direttore
della Corale Città di Acqui Terme e direttore artistico della Scuola di Musica Gianfranco Bottino.
Gianni Vizzano, (Torino, 1968), musicoterapista
Diplomato in Musicoterapia presso il Corso Triennale di Musicoterapia organizzato a Torino da A.P.I.M.
(Associazione Professionale Italiana Musicoterapisti). Ha conseguito l’Attestato di Specializzazione presso il
Corso di Specializzazione in Musicoterapia applicata alle Demenze e alla Malattia di Alzheimer finanziato dal
Fondo Sociale Europeo e promosso da Fondazione Istituto Musicale Valle d’Aosta, Università della Valle
d’Aosta, Assessorato alla Sanità e Unità Sanitaria Locale.
Lavora come musicoterapista per la Città di Torino e per il Comune di Alpignano (progetti di musicoterapia
rivolti alle scuole pubbliche, per favorire l’inclusione scolastica degli alunni in situazione di handicap), per il
Gruppo Agape (presso tre comunità residenziali per disabili) e per la Diaconia Valdese (in strutture
residenziali e diurne per pazienti affetti da Demenza e Malattia di Alzheimer). Ha realizzato percorsi di
musicoterapia per l’INAIL (Istituto Nazionale per l’Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro), rivolti a
lavoratori infortunati o tecnopatici e ai loro familiari, e familiari superstiti dei lavoratori deceduti per cause
lavorative. Docente (Area Musicoterapica, Seminari) presso il Centro Studi Musicoterapia Alto Vicentino di
Thiene (VI) e nei Corsi Triennali di Musicoterapia organizzati a Torino dall’A.P.I.M. e a Lecco dal Centro di
Formazione nelle Artiterapie. Autore di diverse pubblicazioni nell’ambito musicoterapico, ha partecipato a
numerosi Convegni di Musicoterapia in qualità di relatore.
Antonio Mauro Sarcinella, (Torino, 1964), musicoterapista
Laureato in psicologia all'università di Aosta e diplomato in Musicoterapia presso il Corso Quadriennale di
Musicoterapia organizzato ad Assisi dal Cep (Centro Educazione Permanente) della Pro Civitate Christiana.
Lavora e collabora come musicoterapista con diversi enti pubblici, ASL, scuole e cooperative di Torino e
Provincia che gestiscono servizi per portatori di handicap, pazienti psichiatrici, detenuti, bambini. Con il
"Progetto Slancio" della cooperativa "La Meridiana" di Monza svolge interventi di musicoterapia per pazienti
affetti da SLA, per pazienti in stato vegetativo e per pazienti affetti da demenza e malattia di Alzheimer.
Svolge attività di docente presso le scuole di Musicoterapia di Torino, organizzata dall'A.P.I.M, e del Centro
Studi Musicoterapia Alto Vicentino di Thiene e collabora con l'agenzia formativa "Forcop" di Torino. Ha
partecipato, in qualità di relatore, a convegni e seminari. In ambito musicoterapico è autore di articoli per
diverse riviste, ha collaborato in qualità di autore e curatore alla pubblicazione di libri e ha partecipato a
progetti di ricerca.
Stefano Ianne, (Padova, 1963), compositore, polistrumentista, musicoterapeuta
Laureato in “Musicoterapia”, con indirizzo neuro-riabilitativo nelle gravi cerebrolesioni acquisite (GCA).
Laureato in “Conservazione dei Beni Culturali”.
E' stato Uf ficiale E.I. dal 1985 al 1988 e Funzionario del Ministero dell'Interno dal 1989 al 1995.
E' “Operatore di Pace”, formato dall'Istituto Italiano per l'Africa e l'Oriente.
Corsi specialistici: Corso di Alta Formazione in “Conservazione, gestione e catalogazione delle raccolte e
collezioni in archivi, biblioteche e musei”.
Come musicista è autore di colonne sonore di film e spot TV (uno fra tutti quello di “Acqua Panna”). Edito
RAI, ha pubblicato 5 album.
Le orchestrazioni delle sue musiche sono di Valter Sivilotti.
Tra i musicisti che hanno partecipato ai suoi album ci sono Mario Marzi, Rolf Hind, Emanuele Arciuli, Ricky
Portera, Antonella Ruggiero, John De Leo, Trilok Gurtu, Terl Bryant, Nick Beggs, UT Gandhi, Franca Drioli,
Paolo Pasqualin, Simone d'Eusanio, Gennaro Cosmo Parlato, Sebastiano Zorza.
Nel 2010 Stefano Ianne ha sostenuto UNICEF con una tournee il cui scopo è stato diffondere il movimento
Younicef. Come editore ha pubblicato “Freak”, il fumetto bimestrale ideato insieme a Roberto “Freak” Antoni,
leader e vocalist del gruppo demenziale Skiantos.
Oltre alla musica è appassionato di scacchi e collezionismo. Vive a Porto Corsini con la famiglia, in mezzo a
pescherecci e gabbiani.