-MSGR - 05 LATINA - 39 - 21/02/15-N: 39 Latina Sabato 21 Febbraio 2015 www.ilmessaggero.it Addio Bankitalia chiude anche la sede di Latina Palazzo in vendita `Circa venti dipendenti saranno trasferiti a Roma I sindacati: sciopero IL CASO Latina perde un altro pezzo di storia. La Banca d’Italia ha deciso di chiudere altre 22 filiali, entro il 2018, tra le quali c’è anche quella in piazza della Libertà. Ieri si è tenuto un incontro tra i vertici della Banca e i sindacati dal quale è emersa la ferma volontà di andare avanti nella cura dimagrante già avviata nel 2008 da Mario Draghi che portò alla chiusura di 39 filiali delle 97 originarie. Ora tocca ad altre sedi decentrate, come Latina, dove lavorano circa venti dipendenti. Per loro la destinazione più probabile sarà Roma, l’unica sede regionale che resterà attiva, visto che il piano prevede anche la chiusura di Viterbo. I sindacati Cgil, Cisl, Uil e Falbi annunciano una mobilitazione dei lavoratori «con iniziative tese a sensibilizzare l’opinione pubblica sul grave e irreparabile danno per il territorio». L’ipotesi è di due giorni di sciopero di quattro ore ciascuno e probabilmente una manifestazione per sensibilizzare l’opinione pubblica. «Sul territorio - sostengono i sindacati - la Banca d’Italia è riferimento fondamentale per il funzionamento del sistema economico e insieme un irrinunciabile presidio contro la Depuratore, controlli dell’Anticorruzione APRILIA criminalità e l’illegalità». Il sindacato autonomo Sibc tenterà un’ultima strada di dialogo chiedendo formalmente di essere ricevuto dal Consiglio Superiore della Banca «per esporre direttamente a ciascuno dei consiglieri le ragioni che riteniamo comuni a tutti i lavoratori della Banca d’Italia». IL SENATORE Un lavoratore “eccellente” in servizio a Latina è il senatore Giuseppe Vacciano, ex M5S, il quale ritiene inopportuna la chiusura pur ammettendo la necessità di una razionalizzazione. «Penso - spiega Vacciano - che la Banca sia un punto di riferimento per i cittadini e un simbolo importante della legalità in un territorio in cui pesa gravemente l’infiltrazione criminale. E’ anche vero che ci sarebbe bisogno di una cura dimagrante per l’intera struttura, sulla quale sarebbe opportuno ragionare invece di chiudere direttamente le sedi. Senza parlare della enorme difficoltà nel vendere palazzi storici a prezzi altissimi, come sta accadendo anche in altre città». Un problema che probabilmente riguarderà anche il palazzo in piazza della Libertà, bersaglio durante la guerra di un bombardamento rimasto nella storia perché consentì a molte famiglie di arraffare milioni di lire in banconote rimaste incustodite. Quanto potrà essere valutato? Chi lo potrebbe acquistare? Marco Cusumano © RIPRODUZIONE RISERVATA PIAZZA DELLA LIBERTA’ La sede della Banca d’Italia Sanità, in consiglio regionale Pronto soccorso, impegno unanime Le ricette, come quella dell’elisoccorso 24 ore su 24, sono datate, ma almeno sulla situazione di emergenza negli ospedali il Consiglio regionale del Lazio, è riuscito ad approvare un documento unitario, firmato da capigruppo di maggioranza e opposizione. Un testo che «impegna la giunta su 30 punti». I principali riguardano l'inserimento delle prestazioni rilevate nei pronto soccorso fra i criteri di valutazione dei direttori generali delle aziende; più posti letto di osservazione breve intensiva; realizzazione di un sistema di monitoraggio delle degenza media; utilizzo degli infermieri per la presa in carico dei pazienti con codici di bassa intensità; rimodulazione dell'organizzazione in base ai picchi orari di accesso; una campagna di informazione sui servizi territoriali; un piano di ristrutturazione dei pronti soccorso; superamento del blocco del turn over; potenziamento dell'elisoccorso einformatizzazione della procedura di controllo dei posti letto. L’appalto da 9 milioni di euro del depuratore di via del Campo nel mirino dell’Autorità Anticorruzione. Ieri mattina, in un intervento congiunto, guardia di Finanza e carabinieri – coordinati dalla Prefettura di Latina – hanno visitato gli uffici del Comune di Aprilia. I militari si sono diretti presso l’assessorato ai Lavori Pubblici, al secondo piano in piazza Roma. Per un’intera mattinata fino al primo pomeriggio, sono stati visionati i faldoni relativi al progetto del depuratore in fase di realizzazione. Per ore i finanzieri, con il supporto dei carabinieri, hanno analizzato passaggio dopo passaggio l’iter che ha accompagnato l’imponente intervento per cui si impegneranno 8 milioni e 772 mila euro, di cui 6 milioni e 250 mila euro con fondi regionali e 2 milioni e 522 mila euro con fondi dell’Ato4. Il suo potenziamento permetterà di ampliare la capacità dell’impianto a coprire il fabbisogno di 120 mila abitanti. Un’opera strategica, dunque, non solo per il territorio apriliano, ma anche per i comuni limitrofi. Le forze dell’ordine al termine dell’ispezione hanno portato via dei documenti per procedere con calma ad altri accertamenti disposti dalla Prefettura di Latina nell’ambito della recente normativa anticorruzione messa a punto dall’Anac, l’Autorità Nazionale Anticorruzione presieduta da Raffaele Cantone. Le ultime disposizioni puntano a chiarire appalti e subappalti legati a progetti da importi consistenti e che potrebbero nascondere pericolose insidie in materia di infiltrazioni mafiose nelle pubbliche amministrazioni. In particolare i militari voglio- no capire la natura di un subappalto legato ai lavori del depuratore di via del Campo, eseguendo verifiche sulle aziende coinvolte nell’intervento. Dall’amministrazione comunale si dicono comunque tranquilli, pare che proprio questo progetto sia dotato di una ricca documentazione. «Abbiamo sottoscritto un accordo con la Prefettura – precisa il sindaco Antonio Terra – proprio in materia di anticorruzione. Siamo tranquilli sul nostro operato e su come procedono le cose all’interno dell’ente. Per questo riteniamo che controlli di questo genere siano solo un’ulteriore garanzia per le attività amministrative che abbiamo avviato. Gli interventi procedono, di recente abbiamo anche ricevuto l’ok da parte di Acqualatina per la parte di finanziamento che le compete». Raffaella Patricelli © RIPRODUZIONE RISERVATA GUARDIA DI FINANZA E CARABINIERI VERIFICANO I DOCUMENTI CUSTODITI NEGLI UFFICI DEL COMUNE
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