Parrocchia S. Giovanni Battista M. via Belvedere, 36 23874 Montevecchia (Lc) Telefono e Fax 039/9930094 Diocesi di Milano IL TEMPO DELLA QUARESIMA E’ UN TEMPO PER PREGARE, PER DARE DEL TU A DIO. La capacità di vivere un po’ di silenzio connota il vero credente e lo stacca dal mondo dell’incredulità. Il credente, come il Signore Gesù che all’alba saliva solitario sulle cime dei monti, aspira ad avere per sé qualche spazio immune da ogni frastuono alienante, dove sia possibile tendere l’orecchio e percepire qualcosa della festa eterna e della voce del Padre. È necessario lottare per assicurare al cielo della nostra anima qualche spazio di silenzio, che sia un silenzio vero, colmo della Presenza di Dio, risonante della sua Parola, teso all’all’ascolto, aperto alla comunione. ( C. M. Martini) UN TEMPO PER VIVERE UN’APPARTENENZA. L’appartenenza è avere gli altri dentro di sé… E’ quella forza che ti fa sentire vivo, che ti rende capace di fermare i fiumi e spostare i monti. Sarei certo di cambiare vita, se potessi cominciare a dire noi. (Giorgio Gaber) La comunità parrocchiale è fatta non da tanti “io”, ma da tanti “tu” impegnati a costruire un “noi”. La comunità parrocchiale sente il dovere di essere ospitale, paziente, longanime, lungimirante; di essere una casa le cui porte non devono essere chiuse a nessuno che domanda sinceramente asilo, che è alla ricerca di Dio. UN TEMPO PER VIVERE IN USCITA La Parrocchia è fatta per tutti. Ricordatelo: è per voi, per ciascuno di voi; nessuno è dimenticato, tutti invece sono chiamati per nome, nessuno può rimanere assente. ( Paolo VI) Occorre essere una Chiesa in uscita, una chiesa che non sta chiusa nel tempio, ma che esce per le strade per cercare e incontrare il volto dell’altro. L’altro è un volto da scoprire, contemplare, accarezzare ( Levinas) “Usciamo, usciamo ad offrire a tutti la vita di Gesù Cristo … Preferisco una Chiesa accidentata, ferita, sporca per essere uscita per le strade, piuttosto che una Chiesa malata per la chiusura e la comodità di aggrapparsi alle proprie sicurezze … Più che la paura di sbagliare, spero ci muova la paura di rinchiuderci nelle strutture che ci danno una falsa protezione (Papa Francesco) LE PROPOSTE PER LA QUARESIMA 1. LA PROPOSTA DELLA DOMENICA *La domenica è il giorno del Signore. Dobbiamo rimettere al centro della domenica la celebrazione dell’Eucaristia. La nostra vita e la vita della parrocchia qui converge e da qui riparte. Non ci può essere domenica senza la Messa. Dobbiamo fare in modo che la famiglia insieme partecipi alla Messa, per sentirsi parte viva della comunità parrocchiale. In questo tempo di quaresima faremo le domeniche insieme per i vari gruppi di catechismo: * Domenica 22 febbraio per il gruppo di IV elementare che si sta preparando alla Messa di I comunione * Domenica 15 marzo per il gruppo di V elementare che si sta preparando alla Cresima * Domenica 22 marzo il gruppo dei preadolescenti *La domenica è anche il giorno dell’oratorio * L’oratorio non è un luogo qualunque, ma un luogo differente, cioè che fa differenza * L’oratorio è fatto non da tanti “io”, ma da tanti “tu” impegnati a costruire un “noi”. * L’oratorio sa che tutti sono uguali, ma tutti sono diversi e riconosce in ogni volto la carezza di Dio. * L’oratorio è il luogo dove si fa il catechismo, ma non solo il catechismo. L’oratorio è il luogo dove tutte le domeniche dalle ore 14.30 alle ore 16.30 ci incontriamo per giocare insieme, cantare insieme, suonare insieme, fare teatro insieme, SOLO INSIEME Il nostro oratorio è un luogo da frequentare, da amare, da costruire perché deve diventare la nostra seconda casa 2. LA PROPOSTA DEI GIOVEDI’ DELLA COMUNITA’ * Per coltivare la responsabilità nella parrocchia La formazione deve essere una scelta prioritaria della Parrocchia. Occorre dar vita a cammini di formazione precisi, alti, perché senza momenti di formazione seria e costante ( preghiera, scuola della Parola, catechesi, scuole di formazione …) la Parrocchia non va da nessuna parte. Questi momenti sono i tratti significativi della vita e del volto di una parrocchia. Occorre esigere che chi si impegna in parrocchia dedichi del tempo alla formazione. * Per imparare a costruire insieme la parrocchia Siamo chiamati a costruire insieme la parrocchia come Chiesa tra le case, vicina alla vita della gente, che non lascia nessuno ai margini, che cerca di ripartire dagli ultimi, le cui porte si aprono sempre a tutti quelli che cercano il Signore. La parrocchia è una Chiesa dal volto fraterno. La Parrocchia deve prendersi a cuore e manifestare una cura particolare perché i vicini diventino “prossimi” e nessuno si senta lontano, anche se abita accanto. Nessuno diventa cristiano da solo e nessuno può continuare a essere cristiano se non condivide la sua fede e la sua vita insieme agli altri. Solo in una comunità concreta e visibile, si può diventare grandi e sperimentare la bellezza esigente e consolante del Vangelo ( Card. A. Scola) * Per prepararci ad eleggere il nuovo Consiglio Pastorale e il nuovo Consiglio Affari Economici Questi due consigli sono strumenti fondamentali per il governo della parrocchia. Il consigliare nella Chiesa non è facoltativo, ma necessario per il cammino che la comunità è chiamata a compiere e per le scelte pastorali che è chiamata a fare. La data dell’elezione del Consiglio Pastorale ‘ domenica 12 aprile Dobbiamo fare un cammino di preparazione. I giovedì di quaresima sono un cammino di preparazione per tutta la comunità perché tutta la comunità è chiamata a vivere con responsabilità il rinnovo dei due Consigli. Il calendario degli incontri ore 21.00 in oratorio Un giovedì rifletteremo sulla parrocchia e sul Consiglio Pastorale Un giovedì guarderemo alla Chiesa degli Atti degli Apostoli *Giovedì 26 febbraio: La parrocchia e il nuovo Consiglio Pastorale. *Giovedì *Giovedì *Giovedì *Giovedì 5 marzo: Scuola della Parola sugli Atti degli Apostoli 12 marzo: Quale Consiglio Pastorale eleggere? 19 marzo: La Scuola della Parola sugli Atti degli Apostoli 26 marzo: Incontro di preparazione alla settimana santa 3 LA PROPOSTA DELLA PREGHIERA “ Dove sono due o tre riuniti nel mio nome, lì sono io in mezzo a loro ( Mt.18,20) Mosè parlava a Dio faccia a faccia. La preghiera è sentire il respiro di Dio, i rumori dei suoi passi nel nostro giardino, la sua presenza che non ci abbandona. Per conoscere una persona non ci si può accontentare del sentito dire, occorre dialogare con lei. La cosa straordinaria del nostro dialogare con Dio è che all’inizio sembriamo noi a incominciare a parlare; ad una certo punto ci troviamo a parlare con Lui ed infine scopriamo che pregare è ascoltare Dio che parla con noi. Concretamente * Trova il tempo di pregare da solo ogni giorno. Quando vuoi pregare entra in camera tua e chiudi la porta e prega il Padre tuo che vede ciò che c’è nel tuo cuore e ti dà la ricompensa ( Mt. 6,6) * Trova il tempo di pregare una sera la settimana con la tua famiglia per non dimenticare che il Signore è presente nella tua famiglia, per cercare di capire che cosa il Signore vuole dalla tua famiglia, per ringraziarlo del dono grande della famiglia. * Trova il tempo di pregare con la tua comunità >Ricorda sempre la Messa della domenica >ll venerdì di quaresima, nella comunità, è il giorno della Via Crucis *Ogni venerdì di quaresima alle ore 15 in chiesa parrocchiale c’è la via Crucis *Venerdì 6 marzo ore 20.30 faremo la Via Crucis in via dei Gelsi, via del Brughé, via S. Francesco *Venerdì 20 marzo ore 20.30 faremo la via Crucis in Santuario *Venerdì santo 3 aprile ore 20.30 faremo la via Crucis al Butto 4. L’INIZIATIVA CARITATIVA DELLA QUARESIMA Dice Papa Francesco: Nella comunità cristiana, l’indifferenza che sembra prendere così spesso il potere sui nostri cuori, non deve trovare posto. La parrocchia è una comunità dove si condivide quanto Dio ci dona; si prende cura dei più deboli, dei poveri, dei piccoli; non si dimentica Lazzaro seduto davanti alla propria porta chiusa. ( Vangelo di Luca 16,19-31) Concretamente In questa Quaresima vogliamo sostenere un progetto Caritas, “IL RIFUGIO DI VIA SAMMARTINI” a Milano che accoglie i senza casa. Non è solo un dormitorio, ma un luogo dove si cerca di ricuperare quella dignità che è dovuta ad ogni persona e che spesso la vita di strada e i problemi lentamente cancellano.
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