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Segreterie Provinciali Lecco
COMUNICATO STAMPA
Si chiede al territorio di sostenere la scuola. Affermazione più che
condivisibile.
Purtroppo la realtà è un’altra.
Con rammarico registriamo che, ormai, la progettazione del piano dell’offerta
formativa territoriale, le politiche scolastiche e le strategie organizzative sono in
mano a pochi …. altro che condivisione e co-progettazione.
In primis il Dirigente dell’Ufficio scolastico di Lecco; dopo le promesse di
massima collaborazione con le parti sociali, registriamo un nulla di fatto.
I rapporti si limitano a semplici informative a seguito di nostre sollecitazioni e
comunque a decisioni già assunte.
Citiamo ad esempio l’ultimo fatto: lo spostamento del CTS dall’IC Bosisio
Parini all’IC di Cernusco Lombardone. Scelta fatta in “sordina”, non condivisa con il
territorio (solo con alcuni diretti interessati) e con noi organizzazioni sindacali.
Non è più accettabile un comportamento che ignori sistematicamente le
componenti sociali del territorio. Se il dirigente dell’Ufficio scolastico di Lecco pensa
di poter utilizzare la nostra disponibilità per coprire solo le emergenze, diciamo con
chiarezza che non vogliamo diventare complici di un burocrate. Se non cambia
atteggiamento nei confronti dei problemi che attendono soluzioni, forse è meglio
che se ne vada.
Il Dirigente, in assenza di un progetto complessivo dell’offerta formativa
dell’intero territorio provinciale, tende ad affrontare i singoli problemi in quanto
tali, dando risposte che soddisfano alcuni ma creano problemi ad altri; è di
esempio il dimensionamento che riguarda il plesso di scuola primaria di Rossino e
l’Istituto comprensivo di Calolziocorte, la deroga alla concessione della classe prima
media alla scuola di Pescate con soli 10 alunni, in quanto comune di montagna,
scelta che determinerà, in altri plessi classi “pollaio” con inseriti alunni ben oltre i
limiti consentiti anche in riferimento alle norme di sicurezza,…
Riteniamo che Dirigente fatichi ad interagire con il territorio, attuando una
politica miope, non lungimirante, una politica priva di prospettiva che mira solo a far
“tacere” i piccoli “mal di pancia” senza promuovere i veri interessi per il bene
dell’intera comunità locale.
Un Dirigente dell’Ufficio scolastico territoriale dovrebbe adoperarsi sia per
definire un modello culturale in grado di guidare e soddisfare i cambiamenti sia per
collaborare ed integrare tutte le risorse disponibili; dovrebbe creare le condizioni
per avviare un rapporto di fattiva collaborazione al fine di verificare la situazione
esistente e riprogettare complessivamente la politica scolastica della provincia in
modo da creare le condizioni che permettano, alle istituzioni autonome, di fornire
risposte formative adeguate all’esigenze espresse dall’utenza e da una realtà in
continuo cambiamento.
Occorre affrontare il problema in maniera organica e per farlo occorre
avviare un rapporto di confronto e collaborazione stabile, finora mancato, per
arrivare a chiarire in modo preciso quali sono gli obiettivi raggiungibili e concordare
le strategie per perseguirli.
Come organizzazioni sindacali, più che mai convinti di avere responsabilità
proporzionali al nostro peso organizzativo, ribadiamo che solo attraverso un clima di
relazioni strutturate, trasparenti sarà possibile continuare a collaborare per
individuare percorsi e azioni utili a risolvere i problemi della scuola del nostro
territorio.
Se, invece, il Dirigente pensa di continuare a gestire le politiche scolastiche
territoriali in “solitudine”, dimostrando di non avere a cuore i problemi del
territorio, allora è meglio che se ne vada.
Le segreterie FLC CGIL LECCO - CISLSCUOLA MBL - UIL SCUOLA LECCO