Turistica di primavera a Ravenna

sOsat
http://www.sosat.it
email: [email protected]
Ravenna15_539
Proposta da:
Giorgio Bertagnolli
38100 Trento, Via Malpaga, 17 - Tel./Fax: 0461.98.66.99
RAVENNA 2015
GITA SOCIETARIA A RAVENNA DEL 22 MARZO 2015
Partenza : ore 6.00 vicino alla funivia per Sardagna;
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Arrivo presunto a Ravenna : ore 9.45;
Visita della città con guida;
Pranzo : ore 13.00;
Visita della città con guida;
Partenza per Trento : ore 17.00;
Arrivo presunto a Trento : ore 21.00.
Ravenna : La storia:
N
on ci sono notizie relative alla fondazione della città. Si sono trovate traccie degli Etruschi,
degli Umbri (5° e 4° sec. a.C.), dei Celti e dei Romani. Con la supremazia romana, tra l’età di
Cesare e quella di Augusto, Ravenna si cinge di mura e si arricchisce di costruzioni pubbliche e
private. Avanti il 14 d.C. Ottaviano Augusto inaugura il porto militare (Classis), base per la flotta
che controllerà l’Adriatico e l’Oriente. In questo periodo Claudio erige Port’Aurea (43 d.C) e
Traiano (98-117) il primo acquedotto di Ravenna.Con l’avvento del Cristianesimo, Ravenna
accoglie e diffonde il Messaggio proveniente da Roma e dall’Oriente grazie all’opera
evangelizzatrice di Sant’Apollinare (santo patrono della città). Nel 402 Onorio trasferisce la
capitale dell’Impero Romano d’Occidente a Ravenna. È Galla Placidia, sorella di Onorio, a
comandare in una città che s’illumina della personalità religiosa e culturale del vescovo di
Ravenna, San Pier Crisologo. Lo splendore edilizio continua: sorgono San Giovanni Evangelista,
la chiesa di Santa Croce e il Mausoleo di Galla Placidia. La storia di Ravenna segue quella di un
Impero che scricchiola sotto il peso delle invasioni barbariche. Dai barbari a Giustiniano 476 d.C.:
Romolo Augustolo, ultimo imperatore d’Occidente, è deposto da Odoacre. Pochi anni dopo, lo
stesso Odoacre capitola al re goto Teoderico, che diffonde il culto ariano. Il dominio goto continua
fino al 540, quando l’esercito romano-bizantino inviato da Giustiniano entra a Ravenna. Con
Giustiniano, che sognava l’unione di Occidente latino e Oriente greco in un sistema politico e
religioso di pace, Ravenna vive un’epoca di massimo splendore. Un’età legata all’episcopato di
Massimiano, il Vescovo di Ravenna che nel 547 consacra San Vitale e nel 549 S.Apollinare in
Classe. Il fascino di quest’epoca trova massima espressione nella “cattedra d’avorio”, che oggi
troneggia nel palazzo arcivescovile. La Cappella Arcivescovile è un monumento ortodosso
cattolico costruito durante il regno di Teoderico. I mosaici sono di grande suggestione storicoteologica: la glorificazione di Cristo dominante è un chiaro elemento antiariano, mentre i martiri
rappresentati sono una chiara affermazione dell’ortodossia cattolica. Alla morte di Giustiniano, con
la calata dei Longobardi in Italia, Ravenna diventa Esarcato, stato bizantino governato dall’esarca.
L’”insula esarcale” resisterà a lungo all’invasione longobarda, rimanendo l’unico punto della
penisola retto da leggi e costumi di derivazione romana. È in questo periodo che la chiesa
Ravennate diffonde il cristianesimo nelle campagne con l’istituzione delle pievi. La storia
dell’Esarcato termina nel 751 con la conquista longobarda, cui segue quella franca: sarà proprio
Pipino re dei Franchi a cedere la Romagna (donazione contestata da vari storici) al Pontefice
Ricordarsi di verificare in caso di maltempo la regolare effettuazione della gita.
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Proposta da:
Giorgio Bertagnolli
38100 Trento, Via Malpaga, 17 - Tel./Fax: 0461.98.66.99
Stefano II. Con la nascita dell’istituzione comunale, la signoria di Ravenna è contesa tra le famiglie
Ubertini, Dusdei, Anastagi e Traversari. Saranno questi ultimi ad affermarsi, prima della calata di
Federico II. Dal XIII secolo alla guida di Ravenna arriva la celebre famiglia Da Polenta, che
ospiterà Dante fino alla sua morte (1318-1321). Nel 1440 la flotta veneta occupa Ravenna: il
dominio veneziano durerà fino al 1509 e lascerà come grande testimonianza edile la Rocca
Brancaleone. Successivamente, la sovranità dei papi su Ravenna si conserva fino alla rivoluzione
francese. Dal 1797 Ravenna passa ai Francesi fino al 1815, in cui viene restaurato il governo
pontificio. Nel 1849 Ravenna accoglie Garibaldi e Anita in fuga da Roma. Insorta nel 1859
Ravenna proclama l’annessione al Regno del Piemonte nel marzo 1860. Di questo periodo sono
nuovi edifici e restauri:
- Palazzo Comunale e il Palazzetto Veneto, del XV sec.,
- Sant’ Agata Maggiore e Santa Maria in Porto (XVII), i palazzi Rasponi e Spreti, XVIII secolo.
Visita alla città:
L’itinerario segue i principali monumenti che sono la Basilica di S.Apollinare in Classe, il
Mausoleo di Teodorico, la Chiesa di S.Vitale, il Mausoleo di Galla Placidia, la Tomba di
Dante, la Chiesa di S.Francesco, il Battistero Neoniano, il Museo Arcivescovile e la Basilica
di S.Apollinare Nuovo.
Vi sarà pure la visita ad un laboratorio di mosaico.
Menù del pranzo
- Garganelli alle verdurine fresche
- Arista di maiale al forno steccata con aromi
- Patatine al rosmarino
- gelato
- ½ minerale e caffè
Note per i soci partecipanti:
 La quota di partecipazione presunta è di circa 60 € e dipende dal numero dei soci
partecipanti;
 Non sono ammessi animali;
 E’ richiesto un anticipo di 20 € all’iscrizione.
Ricordarsi di verificare in caso di maltempo la regolare effettuazione della gita.