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QUINDICINALE DI SPORT E CULTURA FONDATO NEL 1972
N.5
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SPORTREVIGIANO
2
Treviso, 6 marzo 2015
KARATE
BASKET
Il Sindaco di Villorba
consegna agli atleti
le cinture nere
NEL WEEKEND A RIMINI LA FINAL-SIX DI LEGADUE
Da sinistra: Il Cav. Sergio Collodet Il Sindaco Avv. Marco
Serena, Crozzolin Matteo, Piccolo Matilde, l'Ass.re allo Sport
Egidio Barbon, Bettiol Federico, Krasniqi Bilall e Gallina
Alberto.
unedì 23 febbraio
2015, durante il consiglio comunale, alla
presenza dei cittadini
intervenuti ed alle rappresentative sportive civili e
sociali, il Sindaco Avv.
Marco
Serena
e
l'Assessore allo sport
Egidio Barbon hanno uffi-
L
cializzato l'evento consegnando le cinture nere 1°
dan di karate ai 5 atleti
della ASD Studio Karate
Ju Jitsu 2002 che lo scorso 4 ottobre 2014, davanti
alla
Commissione
FIJLKAM, hanno brillantemente superato l'esame
Federale.
Treviso Basket:
Coppa Italia da capolista
L
a De’ Longhi affronterà
da capolista la FinalSix di Coppa Italia, in
programma a Rimini il prossimo weekend (dal 6 all’8
marzo). Il successo di domenica scorsa contro Treviglio,
che all’andata aveva interrotto la striscia positiva di 9
vittorie dei biancoazzurri, ha
regalato non solo la conferma del vertice in solitaria,
ma anche una nuova fiducia
in vista della tre giorni romagnola. Contro Treviglio, Tvb
ha mostrato tutto il suo valore di squadra, vincendo 7057 grazie a un super Powell
(21 per lui alla fine, supportato da Williams (12),
Fantinelli 813) e Rinaldi (11).
A inizio gara, prima della
palla a due, è stato ricordato
Treviso basket -Treviglio: Matteo Fantinelli conclude l’azione con successo (Foto Film).
Enzo Lefebre, a tre anni
dalla scomparsa di uno
degli artefici del progetto
Tvb che ha salvato il basket
trevigiano. Ed infatti il
Palaverde gli ha tributato il
giusto riconoscimento, con
un lunghissimo e commosso applauso.
LA CRONACA - In apertura Coron Williams insacca
subito una tripla, ma gli
risponde Marino con un
2+1. Powell mette un paio
di canestri di forza, ma deve
uscire per un contatto di
gioco. La fortuna aiuta
Treviglio che resta a contatto: la formazione di
Vertemati ha un’ottima circolazione di palla, ma la
pressione difensiva trevigiana è costante ed elevata.
Treviso è già lontana (19-7),
corre in attacco e morde in
difesa. Il 25-14 di fine quarto è del tutto meritato per i
ragazzi di Pillastrini. È Negri
ad aprire le danze nel
secondo
quarto,
poi
Fantinelli imbuca la tripla.
Treviso resta asfissiante,
l’attacco continua a girare
bene; Treviglio segna praticamente solo con Marino e
Rossi, che deve uscire gravato di tre falli. La De’
Longhi va al riposo con un
confortante +19 di vantaggio (47-28), forte di una
netta superiorità al tiro
(53% contro 28%) e soprattutto di un saldo attivo tra
palle recuperate e palle
perse (6 e 3 per Treviso, 1 e
10 per Treviglio).
Al rientro dopo la pausa
lunga, Powell segna il +21,
e Fantinelli spinge fino al
+25. I quasi cinquemila tifosi sono in delirio, la squadra
che non molla di un centimetro, facendo sudare ogni
passaggio, ogni tiro, ogni
punto ai bergamaschi. Ma a
un certo punto la De’ Longhi
si inceppa, non segna per
otto lunghissimi minuti
prima che Rinaldi sblocchi il
punteggio con un’azione
personale, bissando con un
bel piazzato per il 57-37 che
conclude un terzo quarto di
gioco ricco di nervosismo. Gli ultimi dieci minuti
scorrono veloci. Gli ospiti
rimontano fino al -7, sbagliando il -5. Rientra Fabi
che fa 2/2 dalla lunetta
quando mancano 91 secondi all’ultima sirena. Powell
realizza, poi dopo il libero
Fabi segna in entrata.
Fantinelli decreta il 70-57
finale, con cui Treviso ribalta
anche la differenza canestri
nel confronto diretto, oltre
ad aggiungere altri due
punti in classifica, per un
confortante +6.
COPPA ITALIA – Final Six
a Rimini dal 6 all’8 marzo;
per Tvb primo match contro
Ferentino venerdì alle
18:00; la vincente contro
Brescia. Dall’altra parte del
tabellone, lo scontro tra
Torino e Ravenna produrrà
l’avversaria di Verona.
Prossima gara per la De’
Longhi domenica 15 marzo
alle 18 a Matera.
Serena Masetto
Marshawn Powell a canestro (Foto Film di Nicola Mattiuzzo).
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SPORTREVIGIANO
Treviso, 6 marzo 2015
3
ATLETICA
TrevisoMarathon: è nata
una “star”, Stefano La Rosa
Il dominatore della 12a
TrevisoMarathon, il grossetano Stefano La Rosa è la
nuova promessa della corsa
dei km. 42,195 (Foto L.
Riboni).
La vincitrice assoluta femminile
Laura
Giordano
dell’Atletica
Silca
Conegliano (Foto L. Riboni).
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Manildo (a destra) e il presidente di Treviso Basket Paolo
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4
Treviso, 6 marzo 2015
CALCIO
Treviso Pit Stop d'angoscia.
Oderzo, il ritorno di “Re Leone”
G
...Vi aspettiamo!
iudizio sospeso. Era
attesa da tutti, tifosi,
giocatori e addetti ai
lavori. Si è fatta aspettare
per una settimana, poi è
arrivata in anticipo quasi
all'improvviso ed è passata
altrettanto rapida, non
senza prima aver lasciato
una tanto delicata quanto
bollente patata da pelare.
Anzi esaminare. Treviso –
Passerella,
l'anteprima
offerta dalla ventiduesima
giornata,
rappresentava
già, in chiave play – offs,
per i padroni di casa, una
sfida quasi decisiva da dentro o fuori, la prima delle
nove "finali", come aveva
definito lo stesso allenatore
Rorato nell'intervista concessa al sito ufficiale del
Treviso. Un “mister” che,
alla vigilia, analizzando l'imminente avversario, aveva
delineato le direttive da
seguire, apparendo molto
convinto e ottimista: "Il
morale è sempre alto, ci
siamo allenati, chi ha lavorato ha lavorato e gli altri
hanno spinto per esserci
contro il Passerella. È una
squadra tosta, fatta di bravi
giocatori di categoria, perché Santagata, Mensah,
Fonti, De Cecco, Carli e gli
altri sono gente che sa
stare in categoria, sa giocare in Eccellenza. E' una
squadra che ha più di qualche mossa in attacco e in
più hanno un allenatore
molto preparato, molto
bravo per cui dobbiamo
stare attenti più che a
Mensah, al collettivo che
potrebbe metterci in difficoltà. Il morale è buono,
l'obiettivo è quello dei playoffs, perciò non possiamo
guardare in faccia nessuna
squadra che incontriamo,
dobbiamo pensare solo a
noi stessi e a raggiungere i
risultati positivi che possano permetterci di arrivare ai
play – offs". Alla vigilia
insomma tanta speranza
era stata condivisa pure da
Gianmarco Orfino, giovane
talentuoso difensore classe
'95 che alla vigilia del match
aveva pronosticato una
gara complessa: "Contro il
Passerella i tre punti ci servono per ripartire e avvicinare la zona calda della
classifica – aveva detto –
non sarà una gara semplice, all'andata abbiamo
perso, è una squadra ostica
che ha i suoi punti di forza
in avanti e c'è anche gente
che conosciamo, che giocava con noi fino all'anno
Il terzino del Treviso Calcio Nicola Fornasier (Foto Film)
Fatmir Sakajewa scappa al suo avversario (Foto Film).
scorso, si tratta solo di prepararla nel migliore dei
modi. Il gruppo è solido e
unito, c'è un gran clima
durante la settimana, da lì
siamo partiti e abbiamo
fatto una grande rimonta
l'anno scorso, quest'anno ci
possono essere le prerogative giuste. Le partite incominciano a essere sempre
meno, però dobbiamo ricominciare in fretta a ripartire
e vincere".
Insomma, le aspettative in
casa biancoceleste c'erano
tutte e, questa volta, (nemmeno a dirlo), anche il risultato, perché a secondo
tempo avanzato i biancocelesti si son trovati a condurre, grazie al penalty vincente di Conte che, da par suo,
stava contribuendo a scrivere un copione perfetto
che attendeva di essere
solo concluso. Ma, puntualmente, ancora una volta, a
un passo dal traguardo,
ecco la “maledizione della
Marca” materializzarsi beffardamente, questa volta
celandosi suo malgrado
negli involontari panni proprio dello stesso Mensah,
per creare il paradosso più
grande, fin qui vissuto, della
stagione del Treviso. Come
nelle migliori pellicole cinematografiche, infatti,
lo
scontato "The End", non
arriva mai. 35'. L'allenatore
del Passerella, Susic (ex
giocatore del Treviso in
serie B. negli anni '90) decide di effettuare un cambio:
fuori il giovanissimo Vio
classe
'96
e
dentro
Mensah, classe '91. Niente
di particolare, sembra semplice routine, tuttavia qui
arriva il coupe de théatre,
perché lo stesso Susic,
dopo aver consegnato il
foglietto che decreta l'ufficialità del cambio, si accorge di essere andato contro
la cosiddetta obbligatorietà
dei fuoriquota, ovvero la
regola che costringe ogni
squadra a schierare in
campo tre giocatori di classe compresa tra il '94 e il
'96. Decide così di rimediare, inserendo Sotgia, ma
l'arbitro non demorde e insiste nel voler far entrare
Mensah. A questo punto la
panchina degli ospiti si dice
disposta a voler proseguire
anche se in 10, pur di non
compromettere il prosieguo
della gara. Si accende un
intenso dibattito con l'assistente, al termine del quale,
il giudice di gara, il signor
Lipizer, decide di sospendere l'incontro, decretando
così, almeno per il momento, l'unico vero vincitore: la
confusione. Così alla clamorosa beffa machiavellica
a cui i poveri spettatori si
sono ritrovati a dover assistere nell'anticipo, (tale da
essere
teoricamente
dimenticata subito), rischia
di aggiungersi il danno la
trepidante attesa per il verdetto sul match che ha certamente influito sulla preparazione in settimana,
scaricando sull'ambiente
tutto il peso dell'incertezza
a livello psicologico. Non
basta:
concretamente,
potrebbe anche, nel suo
lato peggiore, aggiungere
ulteriori minuti indesiderati
al campionato, qualora il
ricorso
del
Passerella
dovesse essere accettato.
Eventualità questa che, tuttavia, per il momento, pare
non spaventare più di tanto
la società, la quale attraverso l'esperta figura e voce
del segretario generale
Leandro Casagrande, prova
a ricostruire la dinamica
dell'episodio e dissipare
così la matassa nel post
partita: "Quello che è successo penso che lo abbiate
visto tutti. Frankie (Mensah)
ha messo due piedi dentro
la linea. A testimonianza
che l'arbitro e il collaboratore avevano concesso il suo
ingresso in campo. Adesso
dobbiamo solo aspettare
cosa deciderà il giudice
sportivo. Molto probabilmente può darsi che questa
partita non venga omologata, con il
reclamo del
Passerella e la perdita a
tavolino per 3-0” Davanti a
un'esposizione così nitida il
caso sembra già chiuso in
partenza, ma Susic prova a
smontare la tesi avversaria
con una veemente dichiarazione rilasciata a Venetogol:
"Noi non ci siamo rifiutati di
giocare, sia ben chiaro!
Dopo aver capito il nostro
errore, volevamo giocare in
10. Cosa che è perfettamente lecita, per non incorrere nella massima punizione del Giudice Sportivo."
Aspettando allora il decisivo
referto, al Treviso non resta
che cercare di consolarsi
con la consapevolezza di
SEGUE A PAG. 5
SPORTREVIGIANO
Treviso, 6 marzo 2015
CALCIO
- segue da pagina 4 aver forse trovato, in
maniera definitiva, quella
continuità di gioco che, fino
alla sfida con il Lia Piave, i
tifosi biancocelesti erano
riusciti ad ammirare solo a
corrente alternata, un
dominio che è stato attestato oltre che dal numero
degli angoli (6-2), anche
dal computo delle occasioni
create.
Complessivamente
il
Treviso è riuscito a mantenere i ritmi alti fino all'inaspettata
interruzione.
Mister Rorato pare, ora
poter finalmente disporre
nello scacchiere biancoceleste al meglio oltre che
dello stesso autore del gol,
Conte, pure di altre pedine
fondamentali
come
Moresco
e
Sakajeva:
Insomma nonostante l'inquietante pensiero della
pendente
spada
di
Damocle burocratica, i trevigiani possono dormire
sonni leggermente più tranquilli, aspettando, nel prossimo incontro, l'occasione
giusta per potersi finalmente togliere i tormentati
panni del Paperino eternamente sfortunato e indossare quelli più felici di
Gastone e magari (per la
classifica) anche ricchi, di
Paperon de Paperoni.
La squadra, però, prima
di riuscire a riconciliarsi
con la tanto invocata Dea
Bendata, se vorrà continuare a ravvivare il fuoco
della speranza, come ha
dimostrato
quest'ultima
uscita, dovrà soprattutto
fare tesoro della prestazione espressa per poter così
capitalizzare i miglioramenti ottenuti e diventare ancora più competitiva.
I ragazzi di Treviso
andranno ora a far visita
nientemeno che alla seconda forza del campionato,
quel Nervesa che, nonostante il gol preso ad
Istrana, possiede, in linea
con la posizione attuale, un'
invidiabile difesa che ha
subito solo 17 reti. In virtù
di ciò, sarà utile avere proprio quella stessa dose di
cinica concretezza che
potrebbe diventare il decisivo ago della bilancia non
solo in questa partita, ma
anche, e soprattutto, nel
decisivo scorcio finale. Se
il Treviso prepara la durissima "battaglia" vivendo praticamente sospeso nel
Limbo, il Quinto, dopo essere stato spazzato da una
Liventina “forza 6”, discende irrimediabilmente, con le
ossa rotte, all'Inferno, salutando in anticipo il gruppetto di 4 squadre che ancora
si contendono la salvezza.
L'ennesimo scivolone (questa volta ampiamente prevedibile)
del
Laguna
Venezia, caduto di misura
contro il Calvi Noale, ora
lancia all' Opitergina un
invitante corda che potrebbe permettere al “Leone
Gregorio Granati (Foto Film)
biancorosso”, fresco reduce dal pesante colpaccio
sul QDP, di risalire la china
e togliersi così definitivamente dalla vischiosa orbita del... buco nero di fondo
classifica, a patto però,
che, naturalmente, gli opitergini nella prossima puntata, riescano da una parte
ad avere la meglio su una
Vigontina redenta sì brutalmente dal S. Giorgio Sedico
ma, tuttavia, ancora in vantaggio nello scontro diretto;
dall'altra, vengano magari,
favoriti da un'improbabile
vittoria della Mestrina a
Venezia e dal possibile
undicesimo trionfo del
Vittorio Falmec che, stavolta, dovrà vedersela con
l'Istrana, avversario sempre
difficile da affrontare.
Tutto insomma è ancora
in bilico. Tutti ancora sono
in corsa. Persino il campionato, per ora, si astiene da
giudizi finali. Sia in campo
che fuori.
Luca Antonello
5
SPORTREVIGIANO
6
Treviso, 6 marzo 2015
BOCCE
PAREGGIO CASALINGO
1-1 PER LA FASHION CATTEL MONASTIER - Sabato
28 febbraio, al bocciodromo
comunale di Villorba, si è
disputata la seconda giornata del girone di ritorno del
Campionato Italiano a squadre di società di Serie “A” e
la portacolori trevigiana
Fashion Cattel Monastier
non è andata oltre ad un sofferto pareggio, 1-1 il risultato
finale con il Circolo Bocce
Cagliari. L’incontro era partito in salita: nel primo turno
Terna ed Individuale i trevigiani erano sotto per 1-3, poi
nel secondo turno a Coppie,
dopo un incontro molto sofferto, sono riusciti a recuperare mantenendo il vantaggio sulle inseguitrici che le
garantisce una tranquilla
salvezza. Sabato prossimo a
Villorba ci sarà la Virtus
Aquila
di
Gianluca
Formicone e Mirko Savoretti.
Questo
lo
score:
Pappacena,
Bonifacci,
D’Alterio (Tv) - Brucciani,
Farris, Cossu (Ca) 6-8, 0-8;
Provenzano
(2°set
Maione)(Tv) - Frongia (Ca)
5-8, 8-7; Bonifacci, D’Alterio
(Tv) – Brucciani, Farris (Ca)
8-2,
8-3;
Pappacena,
Maione (Tv) - Cossu,
Frongia (Ca) 8-7, 4-8. Gli
altri risultati: Alto Verbano
(Va) - Ancona 2000 0-0 (An);
Attività bocciofila:
le gare e i risultati
Boville
Marino
(Rm)Montecatini Avis (Pt) 2-0;
Isia Global Service (Kr)Montegranaro (Ap) 2-0;
L’Aquila (Aq) - MP Filtri
Rinascita
(Mo)
1-1.
Classifica: Boville Marino 25
punti, MP Filtri Rinascita 23,
Alto Verbano, L’Aquila 20,
Ancona 2000,Montecatini
Avis 15, Fashion Cattel 14,
Montegranaro
10,
CB
Cagliari 7, Isia Global
Service 4.
GIULIANO MIRANDOLAFEDERICO
PIOVESAN
(AZZURRALPINA)
E
RENZO FURLANETTO ELIO ZAMBON (PONTE DI
PIAVE) SI LAUREANO
CAMPIONI PROVINCIALI Domenica 1 marzo il
Comitato Provinciale in collaborazione con la Bocciofila
Dlf Cortesissima di Treviso
hanno
organizzato
i
Campionati Provinciali a
Coppie delle categorie "A"
(21) e "C" (32). Le eliminatorie si sono disputate al mattino nei bocciodromi di
Mogliano
Veneto,
classificata
Giuliano
Mirandola-Federico
Piovesan (Azzurralpina), 2^
Luca Biliato-Patrik Corò
(Giorgione3villese),
3^
Giovanni
Camerin-Valter
Vendrame
(Boschetto
Villorba). Per la categora
"C": 1^ Elio Zambon-Renzo
TENNISTAVOLO
Foto di gruppo ai Campionati provinciali organizzati dalla
Bocciofila Dlf Cortesissima.
Preganziol, Ponte di Piave e
Dlf Cortesissima dove nel
pomeriggio si sono disputate le finali alla presenza di un
numeroso pubblico. A contendersi l'ambitissimo titolo
di Campione Provinciale
nelle coppie di categoria "C"
sono stati Claudio Bellù e
Giafrido Cappellaro della
Giorgione3villese
di
Castelfranco Veneto e
Renzo Furlanetto ed Elio
Zambon della Ponte di
Piave, si sono imposti que-
st'ultimi con merito per 12-6.
Il titolo della categoria "A" ha
visto protagonisti della finale
Patrik Corò e Luca Biliato
della Giorgione3villese di
Castelfranco Veneto e
Federico
Piovesan
e
Giuliano Mirandola della
Azzurralpina di Caerano di
S. Marco. Tutti prevedevano
un incontro equilibrato, ma la
partita non ha avuto storia e
a fregiarsi del titolo sono
stati i caeranensi. Queste le
classifiche categoria "A": 1^
“IL GIORNALE DISTRIBUITO... OVUNQUE!”
A RONCADE
LO PUOI TROVARE
ANCHE PRESSO:
Furlanetto (Ponte di Piave),
2^
Claudio
Bellù
(Giorgione3villese), 3^ Luigi
Brugnera-Luigi Collodet (Dlf
Cortesissima) e Walter
Zanetti-Bruno Coden (Dlf
Cortesissima). Alle premiazioni erano presenti i dirigenti della bocciofila organizzatrice
con
Luigi
Brugnera, Giancarlo Cervi,
Sergio Bellato, Giampaolo
Corso e per la FIB di Treviso
il presidente Paolo Tortato
ed il segretario Ottavio
Bardelle. Ha diretto Pompeo
Rossetto di Breda di Piave.
Paolo Tortato
IN VIA GIOVANNI XXIII, 7
IN VIA ROMA, 82/84
Duomofolgore bene
nella serie “B2” e “D2”
l campionato nazionale a squadre serie D1 ha visto la
prima sconfitta dei pongisti trevigiani della
Duomofolgore ad opera di un rinforzato Venezia per 4
a 5. Assente Marco Omiciuolo non è bastata la superlativa prova di Franco Modolo (3 punti). Negative le prestazioni di Franco De Vincenzis (1 punto) e
Massimiliano Bertelli. Treviso ora guida la classifica a
pari merito col sorprendente Trevignano.
Continua la serie positiva e l’imbattibilità la formazione della B2 che va a vincere per 5 a 3 a Bissuola con
Stefano Borin, Samuele Bianchin (2 punti) e Pierangelo
Ragazzo (3) per il quale non ci sono ormai più aggettivi. Ora hanno 4 punti di vantaggio sulla seconda.
Vittoria esterna in casa della capolista Padova per
5 a 3 anche per la D2 del sempre valido Massimo
Mutton (3 punti), dell’esperto Narciso Susnea (2) e
del fantasista Michele Saracco. Con questo sorprendente risultato sono balzati al secondo posto a 2
punti dalla capolista.
Ora i campionati riprenderanno il 14 marzo.
G. F.
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Treviso, 6 marzo 2015
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Treviso, 6 marzo 2015
RUGBY
ITALIA CHE VINCE, MA LE STRANEZZE DI BRUNEL…
Angelo Esposito, autore di una delle 5 mete del Benetton
contro I Cardiff Blues. (Foto Rita Grosso)
Zebre, crisi di un modello
a vittoria sulla Scozia
reca commozione ma
anche gioia velata.
Porta tranquillità, questo sì.
Almeno per qualche mese
gli Inglesi non romperanno
le scatole. Si può guardare
avanti. Ma le perplessità
restano. Se non battevamo
una Scozia così potevamo
andare a seminar patate.
Una Scozia così povera di
risorse e talento. E abbiamo faticato le duemila
camicie. Forse l’entusiasmo lo si deve al finale da
cardiopalma con quell’arbitro che non si decideva a
punire il giusto. Ma quanto
al resto… Sarà la Francia a
fornire la cartina di tornasole. La sciagurata Francia
di questa gestione insensata. Vista col Galles pare
battibile. Ma si vedrà. A noi
mancano cadenze, ritmo,
anche un bel po’ di mentalità. Soprattutto ci mancano i
fondamentali. E questo
rimanda al disastro del
giorno prima. Ai 45 punti (a
zero) che hanno beccato i
nostri ragazzi dai pari età
scozzesi. Sui due piatti
della bilancia la gioia per la
vittoria non contrappesa la
delusione per quel futuro
che non abbiamo. Le accademie denunciano la loro
inadeguatezza e il loro fallimento ad ogni occasione.
Ne abbiamo parlato, ne
riparleremo. Ora vale la
pena di parlare delle stranezze nel comportamento
di Brunel. Che per certi
aspetti appare addirittura
schizofrenico. Nei match di
preparazione manda in
campo i senatori e innesta i
nuovi nelle partite che contano davvero. Per carità,
abbiamo vinto e allora si
parla di giovane Italia, di
Italia degli esordienti. Ma
come fai a mandare in
campo ragazzi che hanno
avuto pochi minuti (forse un
paio di sedute di allenamento) per affiatarsi con i
compagni? È incomprensibile. E vincere non vuol dire
aver ragione. E tuttavia
un’altra bomba è accesa
sotto il già fragile rugby italiano. Parliamo di Zebre.
Che la rissa tra Cavinato e
Manghi fosse solo un sintomo lo si era capito subito. I
due sono stati dimissionati
e ovviamente le dimissioni
sono state accettate. Il
disagio era più profondo. E
lo ha razionalizzato l’ultimo
consiglio federale svoltosi
proprio a Parma che delle
Zebre è sede. La volontà
L
Enrico Bacchin, neo azzurro, sempre un protagonista del
Benetton. (Foto Rita Grosso)
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leria”
“Calzo
DA
LA RAPI
A TREVISO IN VIA S. AGATA, 5
della FIR è mantenere la
sede in quella città ma la
FIR ora passa alla cassa.
Lo aveva detto mettendo in
piedi il giocattolo Zebre.
Dovranno subentrare dei
soggetti privati che rilevino
nella sua totalità il capitale
sociale della franchigia. Il
consiglio federale che si
svolgerà a Roma tra qualche giorno (il 14, salvo
variazioni) dovrà appurare
se questi privati si sono fatti
avanti. La FIR continuerà a
metterci 4 milioni, i privati
dovranno buttarcene sopra
altri 2. E fischia. Nella
Parma disastrata nel calcio
dove li trovi due milioni per
il rugby? Appare scontato
che, come previsto, la FIR
formulerà un bando pubblico per assegnare la licenza
di partecipazione al Pro12.
La sede dovrà avere
impianti e strutture. Roma
appare tagliata fuori, di
Milano manca si parla, si
mormora di Genova. Ma se
non si quaglia? Buon gusto
e un sano e onesto discor-
so sul conflitto di interessi
suggerirebbero
che
Calvisano non dovrebbe
neanche entrare in gioco. Il
presidente della FIR è il
patron della squadra locale.
Ma se fosse, diciamo,
messo con le spalle al
muro e “costretto” ad
accettare? Gavazzi ha
spostato il cuore del rugby
italiano
nella
sua
Calvisano.
La
sede
Comitato Nazionale Arbitri
è a Calvisano (gli arbitri
non sono più indipendenti
ma
dipendono
dalla
Commissione
Tecnica
Federale il cui presidente
ha ufficio a Calvisano, di
fatto un commissariamento
permanente); il nuovo
responsabile dei medici
della FIR è l’ex medico del
Calvisano.
Inoltre
a
Calvisano è stato realizzato un campo in sintetico a
totale carico della FIR
(circa 420mila euro) e a
Calvisano si trovano gli
uffici del presidente sono a
Calvisano. La sede degli
arbitri, del presidente della
Commissione
tecnica
Federale (CTF) e del presidente FIR sono all’interno
del Centro sportivo del
rugby Calvisano a carico
FIR(regolare contratto d'affitto tra Calvisano e FIR).
Se fosse proprio necessario, se non ci fosse alcun
altra piazza disponibile,
vabbè, ci sacrifichiamo. Lo
diciamo pulito pulito: sono
solo ipotesi nostre. Ma noi
apparteniamo alla generazione di quelli che sostengono che pensar male è
peccato, però qualche
volta… In realtà ad essere
in crisi è un modello.
Disgiunta dalla realtà di un
club, la franchigia resta un
corpo estraneo, fatica a
respirare. E questo dice
ancora una volta che è
solo a Treviso che si pensa
bene, che si ha la filosofia
giusta. Sì, proprio quella
Treviso che il sior Gavazzi
osteggia da sempre.
Gian Domenico Mazzocato
www.giandomenicomazzocato.it
LOTTA GRECOROMANA
Polisportiva S. Bona 3a forza in Italia:
due argenti ed un bronzo
a Polisportiva Santa
Bona si è confermata la
terza forza in Italia nella
lotta grecoromana,ad passo
dalla secoda piazza, nonostante la giovanissima età
dei suoi lottatori, portando
sul podio la metà dei suoi
atleti con Giacomo Coassin,
argento nei 54 kg,( è tra i
finalisti anche nella pesistica) unitamente a Davide De
Marchi argento, ed all'esordiente Riccardo Bergantino,
bronzo, entrambi nei 100 kg.
E’ mancato solamente il
titolo, sfiorato per un nulla
dagli ottimi Coassin e De
Marchi, però il risultato di
squadra rimane e conferma i
trevigiani sul podio nazionale delle migliori formazioni.
La competizione, nono-
L
stante i sorteggi non proprio
favorevoli, ha visto un
Coassin pronto anche per la
nazionale come l'altro lottatore De Marchi che ha replicato l'argento degli esordienti, provando una categoria che fra poco sarà sicuramente la sua. Ha doti enorme e si cimenta nella lotta
come nella pesistica (campione italiano esordienti nel
2014). Lo aspettiamo ai
campionati italiani esordienti
di lotta come assoluto favorito.
Ancora due volti nuovi lanciati
dai
trevigiani:
Bergantino, stoppato dal
compagno di squadra De
Marchi, nei 100 kg, ha
dimostrato di possedere
numeri vincenti per eccellere
e Caracuian che nei 63 kg
sarà sicuro protagonista a
breve.
Ora la Polisportiva può
contare di avere una formazione di giovani di assoluto
valore.
Nei 58 kg, Nino Pisanu,
atleta da podio nazionale
deve recuperare un pò di
autostima. Esperienza utile
per Edoardo Gravante nei
76 kg e per l'altro esordiente
Adrian
Caracuian.
Soprattutto Gravante lo
vedremo da protagonista
agli esordienti. Soddisfatti i
tecnici Paolo Torresan e
Giorgio Gastaldon che dopo
gli under 17 di pesistica s'impongono anche nella lotta
grecoromana con autorevolezza.
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Treviso, 6 marzo 2015
SPORTREVIGIANO
9
SPORTREVIGIANO
10
GINNASTICA ARTISTICA
Un week-end ricco con la
Gymnasium Treviso
ancora protagonista
nche nella Ginnastica
artistica ormai stiamo
assistendo ad una
crescita esponenziale di
interesse e di riscontro di
pubblico. Grande successo
infatti per la seconda prova
del campionato di serie A1A2, maschile e femminile,
svoltasi a Milano, al forum di
Assago, alla presenza di
circa 7000 persone.
Presente alla chiamata
anche la squadra di serie
A1
della
Gymnasium
Treviso, unica compagine
veneta nella massima
serie, che sta però vivendo
questo campionato contrastando una serie di eventi
negativi, legati a infortuni:
Buona prova per Nicole
Simionato, juniores a caccia di una maglia azzurra,
che ha svolto la gara completa,dimostrando che davvero "sta tornando", buttando alle spalle un periodo
complicato. Come sempre
splendida in particolare a
corpo libero (13,150) e a
trave (12,750).
Lorenza Migotto ancora
reduce dall'infortunio alla
caviglia, è stata costretta
ad un programma super
ridotto sui 4 attrezzi commettendo peraltro un errore in trave che le è valso
soltanto 11,450. Anche
A
La squadra A1 della Gymnasium Treviso.
Chiara dalla Vecchia reduce da una settimana di
influenza, ha portato a termine 3 attrezzi: volteggio
(13,800), corpo libero (
12,450) e trave (10,450).
A dover di cronaca precisiamo che il contesto era
davvero impegnativo, per
la dimensione dell'impianto
e la quantità di pubblico
insolita per questo sport,
accentuate dal volume
della musica davvero troppo alto. Certo, le atlete a
questo livello sono ben
allenate alla concentrazione, ma la confusione intorno puo' essere molto limitante.
Nota di merito a Camilla
Franceschin, alla prima
esperienza in serie A, che
si sta impegnando moltissi-
mo e con determinazione
per rinforzare sia il corpo
libero che la parallela.
Prestazione standard per
Giulia Bergantin, inossidabile al volteggio (12.750).
Strada tutta in salita, la
classifica non perdona e
sentenzia ancora 11mo
posto, in piena area retrocessione, ma nessuna
intenzione di darsi per
vinte. Prossimo obiettivo:
ristabilire buone condizioni
fisiche velocemente per
mostrare il vero valore di
questa squadra e gareggiare bene nelle ultime 2
prove a Firenze e Pesaro.
Ancora assente, ma in via
di ripresa, anche la stellina
di casa Joana Favaretto, il
cui contributo potrebbe
essere decisivo.
Treviso, 6 marzo 2015
CICLOTURISMO
Il campionato sociale della
San Lazzaro-Goppion Caffe'
D
omenica 1° marzo ha
preso
il
via
il
Campionato Sociale
della S. Lazzaro Goppion
Caffè, giunta quest'anno al
suo 40°di fondazione. Nel
programmare gli impegni in
calendario, si è cercato di
offrire la possibilità, a tutti i
soci partecipanti, di praticare un ciclismo sostenibile.
Quest'anno il Campionato
prevederà due classifiche
sociali; per cicloamatori e
cicloturisti e gli stessi
potranno scegliere dove
cimentarsi, a seconda del
loro grado di preparazione.
Citiamo solo alcuni degli
appuntamenti, i più rilevanti,
tra i tanti che il calendario
propone.
Nel mese di marzo la G.F.
Cassani e la Randonnèe
delle acque. Ad aprile: scale
di Primolano, G.F. Fisik di
Marostica,
Cime
di
Romagna e la “classicissima” Milano-Sanremo, che
con i suoi 298 km., dovrà
essere affrontata da corridori veramente preparati.
Con l'avanzare della stagione gli impegni si fanno via
via più ardui e dopo una
sociale sul Grappa e la
G.F.per Haiti, verso fine
maggio, si incontra la G.F.
Del
centenario
di
Il team rosa della San Lazzaro-Goppion Caffè con a sinistra il
dott. Goppion e a destra il presidente Longo.
Montebelluna.
Nella prima decade di giugno si svolgerà l'evento clou
della stagione: il “Giro dei
mari e dei monti della
Campania”. Corsa a tappe,
(dal 6 al 12 giugno) che
quest'anno si correrà in
gemellaggio con altre due
società ciclistiche romane. Il
5 di luglio, la soc. Ciclistica
S. Lazzaro Goppion Caffè,
organizzerà la M.F. Della
Pedemontana; in edizione
speciale del 40° con partenza alla francese. A seguire
la Pina Cycling Marathon e
la riedizione del giro della
Valcellina; già teatro, nel
2014, di esilaranti “performances” per alcuni dei corridori della San Lazzaro.
Anche a inizio agosto,
prima della pausa, altra
esaltante prova con il
“Memorial G. Bronca” tra le
dolomiti di Auronzo e
Sappada.
Si ritornerà in montagna
anche a settembre, dal 3 al
6, per l'attesa: “quattro giorni sui passi del Comelico”.
La M.F. Di S. Cristina e la
corsa a cronometro “6 per
Andrea” a Jesolo, concluderà le fatiche di settembre.
Si giunge a fine stagione
con la G.F. Del Prosecco, la
G.F. Campagnolo a Roma
e, il 18 ottobre, fine del campionato con il tradizionale
saluto presso gli stabilimenti della ditta Goppion Caffè.
Plauso quasi unanime da
parte dei soci per un programma sportivo così ben
nutrito e conseguente ringraziamento del presidente
Raffaello Longo che augura
a
tutti
un...
Buon
Campionato 2015!
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Treviso, 6 marzo 2015
SPORTREVIGIANO
11
SPORTREVIGIANO
12
Matteo Tosatto, classe
1974, professionista dal 1997,
è il più vecchio tra i corridori
trevigiani nell'ambito del World
Tour. Primato che rende merito alla sua longevità agonistica. "Finché le gambe e la
testa me lo consentono proseguirò” - ha dichiarato il
ciclista trevigiano, immortalato
sui giornali (unica nota stonata), in una foto accanto ad
Diego Armando Maradona
che in fatto di longevità (ma
quella legata ad ogni avversità legale) fa il pari con quella
agonistica dell campione trevigiano. Anche se per l'ex campione argentino i fondi (spennato dal fisco argentino e perseguitato da quello italiano)
sembrano essersi ormai prosciugati. Dal tosato al Tosatto.
Dopo l'anticipo le spalle il
Treviso si trova ora a dover
gestire una brutta "gatta da
pelare” per via dell'incredibile
epilogo della partita che lo ha
visto opposto sabato scorso al
Tenni al Passarella; pur portando in porto un soffertissimo
vantaggio, al 35º della ripresa
la partita è stata infatti sospesa in seguito ad un'incredibile
pasticcio da parte dei dirigenti
ospiti. Poiché l'ex di turno, l'allenatore Susic, si è reso protagonista di un incredibile svarione quando ha deciso di
sostituire il giovane Vio con
Menshah, per fatalità ambedue protagonisti nel Treviso
della precedente stagione,
quando militavano nel campionato biancoceleste in
Promozione. A cambio effettuato lo staff del Passarella si
è infatti accorto di un incredibile leggerezza, contravvenendo con il cambio al regolamento, cercando poi vanamente di convincere l'arbitro a
proseguire il match in 10
uomini, pur di non contravvenire le regole. Ma il direttore di
gara è stato inflessibile e clamorosamente, ha deciso di
sospendere
l'incontro.
Ovviamente si tratta di una
partita vinta sulla carta (e in
campo) dai ragazzi di Treviso.
Ma negli ambienti vicini ai tifosi c'è molta incertezza sulla
possibilità che l'incontro
venga addirittura recuperato,
per via una chiara svista non
imputabile
al
Treviso.
L'anticipo è stato dunque un
autentico naufragio per vincitori e vinti. Accomunati nella
sfiga: la passerella della
Concordia.
Ancora una volta la diplomazia sportiva pare aver trovato un mezzo per addivenire
ad un compromesso tra una
sacrosanta ammenda sportiva e l'altrettanto sacrosanto
tentativo di scagionare un fior
di campione dall'accusa di
doping. Così, pur volendo
infliggere a Alessandro Ballan
una pesante squalifica, la
commissione giudicante ha
trovato il modo di rendere
meno amara la pillola, considerandola retroattiva, accogliendo così solo in parte le
richieste dei difensori del ciclista trevigiano, facendo si che
possa ritornare in sella fra
pochi mesi. La classica soluzione all'italiana che, se da un
lato riscatta in parte la figura
dell'atleta, dall'altra lascia
aperto il dubbio su quanto
valga oggi davvero la giustizia
sportiva. Ballan coi dubbi.
Fervono i lavori in casa del
Coni di Treviso per accogliere
negli uffici di viale della
Repubblica la segreteria del
Basket Treviso che, tra poche
settimane, verrà accolta nella
nuova sede. Sarà un modo
per animare ulteriormente gli
uffici di Giovanni Ottoni e del
suo staff, vedendoli popolare
ogni giorno di vecchi e nuovi
nomi del basket nostrano
che, vista la stazza e l'altezza, non passeranno inosservati. Insomma stanno spostando gli armadi per far
posto a quelli nuovi…
La vittoria della Nazionale
Italiana in Scozia ridona il sorriso alla Federazione e al suo
staff. Una vittoria che ha conquistato addirittura i titoli dei
telegiornali della sera, tanto
incredibile quanto inattesa.
Ma in una logica sportiva
stringata e senza troppi fronzoli si è trattato di una vittoria
piccola piccola contro quelli
che, secondo pronostico,
potevano e dovevano essere
gli unici avversari abbordabili
del Sei Nazioni. Buon per i
molti trevigiani in maglia
azzurra: fortunatamente per
loro non si è trattata dell'ennesima doccia scozzese.
Vittorio Veneto si mobilita
per cercare di dar luce ad una
nuova struttura capace di
ospitare eventi, spettacoli,
manifestazioni. Sono così
scese in campo ben 62 associazioni e 41 sponsor per far
fronte alla raccolta fondi per
costruire l'auditorium che
dovrebbe ospitare manifestazioni di vario genere, comprese quelle sportive. Questo
inatteso sforzo collettivo è del
resto sostenuto dai politici
locali che sottolineano come
la città trevigiana debba assolutamente rompere l'equilibrio
soporifero in cui è avvolta.
"L'inverno che vogliamo metaforicamente superare - dice
Carlo De Poi , referente della
Palafendersl – è quello delle
relazioni tra le associazioni
che si sono frantumate negli
ultimi 15 anni. Periodo (va
detto) coincidente con le ultime tre amministrazioni leghiste. Speriamo che dall'auditorium non si passi come solito
al parlatorium…
Il mondo dello sport minore trevigiano è in subbuglio
poiché sono ben 464 i calciatori amatori non in regola con
le visite mediche che fanno
parte della Lega Amatori
Calcio Treviso. Il completamento dei controlli necessari
voluti sulle 40 squadre iscritte
ha decisamente raggelato il
sangue nelle vene dei dirigenti trevigiani, poiché solo poche
società (tra cui Ponzano,
Susegana, Paese) sono risultate totalmente in regola. Una
piaga che mette a repentaglio
dirigenti ed atleti, in scia con le
OPEL ZAFIRA 1.9 CDTI 120CV, anno 2006 allestimento
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RENAULT MEGANE 1.9DCI SW anno 2003 full optionals
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molte irregolarità di gestione
delle tante società sportive di
casa nostra. Gli amatori del
rischio…
Leandro Casagrande ha
festeggiato qualche giorno fa
i settant'anni quale dirigente
del Calcio Treviso, la cui storia si è intrecciata con la sua
vita di sportivo. Eleganza e
forma fisica non gli mancano.
Sembra ancora di doverlo
vedere (come ai bei tempi
quando portiere difendeva la
porta della squadra di casa),
da un momento all'altro uscire dallo spogliatoio in maglia
grigia e cappellino, come ai
vecchi tempi, tanto il nostro è
in forma smagliante! Per
quattro anni ha difeso la
porta trevigiana, collezionando 72 presenze. Per poi
aggiungere al suo palmares
una miriade di campionati
dietro la scrivania come
segretario, segretario generale, direttore generale.
Amando tal punto l'entourage biancoceleste da rinunciare a molte offerte come
dirigente in molti quotati club
non solo veneti. Insomma
Casagrande è come una
pianta solidissima: l'Oldleandro.
Walter Frandoli è tornato a
far parlare di sé le cronache
locali poiché dato tra i dirigenti che fanno parte della cordata in corsa per acquistare la
Triestina ed agganciare in
breve la serie C e quindi la
serie cadetta, per ridare
lustro alla antica squadra giuliana. Walter, deluso dalla
“cacciata” della società trevigiana, non ha mancato nella
circostanza
di
lanciare
pesanti strali all'indirizzo degli
ex colleghi dirigenti: "Vedere il
Treviso a metà classifica in
Eccellenza mi rende molto triste. I nuovi dirigenti cos'hanno fatto? Hanno alternato
due allenatori e due direttori
sportivi, mostrando di avere
poche idee e per giunta confuse. Questa gente non può
far calcio!" Insomma Frandoli
è passato dalle frecce alle
armi decisamente più pesanti: il nuovo alabardato...
C'è un pizzico di malcelata polemica nella scelta che
il Coni di Treviso ha operato
ufficialmente nei giorni scorsi,
ratificando la decisione che
non saranno più le piazze e le
mura di Treviso ad ospitare la
prossima Giornata nazionale
dello sport, che l'anno scorso
ha fatto registrare un grande
successo
di
pubblico.
Giovanni Ottoni e il fiduciario
provinciale del Coni Mario
Sanson (nella duplice veste
di assessore allo sport a
Ponzano) hanno raggiunto
l'accordo per celebrare questo importante evento ma
fuori Treviso. Molte le giustificazioni di carattere organizzativo e propagandistico, le
solite dichiarazioni di maniera. Ma in realtà i ben informati dicono che il presidente del
Coni non abbia gradito lo
"scippo" della paternità dell'ultima
edizione
della
Giornata dello sport da parte
dell'Assessorato trevigiano,
capeggiato da Michielan.
Insomma al CONI una ne
fanno e cento ne ponzano...
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Treviso, 6 marzo 2015
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SPORTREVIGIANO
Treviso, 6 marzo 2015
CULTURA
u questo foglio sportivo molto ho scritto,
nel tempo, sulla
prima guerra mondiale
della quale quest’anno
ricorre il centenario del suo
inizio, guerra che a Treviso
ed al suo territorio lasciò
profonde ferite perché
divenne lo scudo della
Patria.
Ho accennato ai pesanti
bombardamenti aerei, alle
distruzioni del suo tessuto
urbano ed ai cittadini
costretti ad esulare in
molte parti della penisola.
Ho pure scritto che per
vent’anni ho diretto le
Scuole Medie di San
Biagio di Callalta e Zenson
di Piave, comuni i cui territori a mattina sono accompagnati dalle acque del
Piave e dove c’è il Sacrario
militare di Fagarè della
Battaglia.
Termino questo breve
preambolo e idealmente mi
unisco alle manifestazioni
programmate per quest’anno col richiamare il lettore
a quanto mi occorse vent’anni fa a proposito di questa epica guerra nella
quale i due citati Comuni
furono sentinelle avanzate
sul fiume ch’è “sacro alla
Patria”.
Da due anziani fratelli
miei dirimpettai di casa a
Treviso, costretti a trasferire in un nuovo loculo la
salma del loro genitore
che, a suo tempo, era stato
capostazione a S. Biagio di
Callalta, fui pregato di
S
●
STORIA
●
ARTE
●
13
FOLCLORE
●
ATTUALITA’
Una tomba dimenticata
dalla Prima Guerra Mondiale
occuparmi del caso con
l’ufficio competente del
Comune.
Ottenuta la licenza richiesta, volli recarmi di persona nel cimitero che è dietro
la vecchia e sconsacrata
chiesa parrocchiale e dove
mai avevo messo piede,
per rendermi conto dei
lavori subito avviati.
Quanto vado a scrivere
l’ho documentato in un mio
articolo uscito sul quindicinale del Comune di San
Biagio col titolo “Una
tomba dimenticata” nel
numero di luglio del 1991.
Ricordo che, prima di arrivare in cimitero, fui sorpreso del grave abbandono in
cui versava la sconsacrata
vecchia chiesa, risalente al
XVI secolo, un degrado
che già allora ne minacciava l’intero crollo.
Si tratta di un edificio a
metà dell’antica Callalta,
un tempo importante scolta
col suo robusto campanile
che divideva la zosagna
superiore dalla inferiore.
Anche oggi mi chiedo
perché non si intervenga a
salvare da completa rovina
un bene religioso di importanza storica locale, tenuto
Cippo sepolcrale di genieri morti a San Biagio di Callalta nel
1917- 18.
conto che questa terra fu
particolarmente feconda e
ricca di interessi agricoli e
commerciali.
Illustri famiglie vi ebbero
possedimenti e villa, quali i
Camporacolèr, i Sugana, i
Sala, i da Lezze, i Morosini,
i da Collalto.
A Biancade, prima cappella della chiesa di San
Biagio e possesso dei da
Collalto, lavorò ad opera il
poverello
Arrigo
da
Bolzano e qui fiorì la grande devozione per la
Madonna del Carmine.
Non capisco perché
ancor oggi non si tenti di
salvare un bene religioso e
storico che un tempo imponeva la sua importanza in
una vastissima plaga da
Nerbon al Piave.
Torno a riprendere parte
del mio scritto di cui sopra.
Invitato a visitare la vecchia chiesa pericolante
dall’arciprete cav. Don
Piero Bellinaso, ebbi modo
di constatare sul fianco
sinistro del sacro edificio...
che
affioravano
ossa
umane in gran quantità alla
base di un piccolo monumento formato da una
colonna sostenuta da un
dado ornato dalla fiamma
del genio militare, il tutto in
uno stato di grande trascuratezza.
Informato il Sindaco e con
l’aiuto di un operario comunale, il terreno fu pulito
dalle erbacce, furono recuperate le ossa e col contributo volontario di insegnanti e alunni, fu sistemata una targa in bronzo con
la scritta LA SCUOLA
MEDIA STATALE DI SAN
BIAGIO DI CALLALTA.
Seguì la benedizione del
restaurato
monumento,
presente la scuola al completo.
Di chi fossero quei resti lo
seppi dal parroco che mi
mise a disposizione l’archivio parrocchiale.
Con
la
ritirata
di
Caporetto su tutto il territorio sambiagese venne
apprestata opportuna difesa con lo scavo di trincee,
fossati sulle strade e sui
campi.
Vi operarono due reggimenti di fanteria, il 153°, il
154° della brigata Novara,
nonché due compagnie del
reggimento
Zappatori
sceso nella ritirata da
Castagnevina.
La canonica fu adibita a
ospedaletto da campo e vi
morirono per ferite dieci
militari, seppelliti nell’attiguo cimitero.
Le notizie sono tratte
dagli atti di morte che
vanno dal 1886 al 1929
dell’Archivio Parrocchiale
e, per gli anni della guerra,
furono scritte da don Carlo
Agostini, vicario parrocchiale con residenza nella
frazione di San Martino,
prete
successivamente
divenuto
vescovo
di
Padova e morì preconizzato cardinale prima di ricevere il galero.
Ecco i nomi dei dieci militari:
capitano Virginio
Calosio, tenente Emilio
Benni, aspirante ufficiale
Nicola Romei, caporalmaggiore Alessandro Piccolo,
soldati Giuseppe Gherri,
Contardo Giacovini, Filippo
Palombi, Sante Randi,
Giulio Sandelli, Attilio Sarti.
Non sono riuscito a sapere perché le dieci salme
non abbiano avuto sepoltura nel Sacrario
militare di Fagaré, eretto
nel 1935.
D’intesa col parroco di
Zenson di Piave, don Luigi
Sfera, fu posta nel locale
cimitero una targa commemorativa in luogo di altra
perduta.
Giorgio Renucci
SPORTREVIGIANO
14
CULTURA
STORIA
●
●
ARTE
●
FOLCLORE
A
®
Quindicinale di Sport e Cultura
fondato nel 1972
ANNO XXXXIII - N. 5/2015
FONDATORE
DIRETTORE ONORARIO
Giorgio Garatti
●
EDITORE
DIRETTORE RESPONSABILE
Antonio Garatti
●
Autorizz. Tribunale Treviso
N. 324 in data 10-9-1973
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Videoimpaginazione:
GARATTI GRUPPO EDITORIALE
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Stampa:
Centro Stampa delle Venezie (PD)
l’Associazione
Artisti
Trevigiani. Le artiste delle due
associazioni saranno presentate dalla dott.ssa Ombretta
Frezza, critica e storica
dell’Arte. La rassegna è aperta fino al 19 marzo
FUORI MURA
● Al Foyer della Provincia di
Treviso Sant’Artemio venerdì
6 marzo alle ore 18,30 inaugurazione della mostra fotografica “Grande Guerra
“Isonzo e Piave: Soldati al
fronte. La rassegna durerà
fino al 29 marzo. Ingresso
libero. Orario d’apertura:
lunedì e mercoledì dalle 8
alle 19; martedì, giovedì e
venerdì dalle 8 alle 16; sabato mattina su appuntamento,
info: O422 656695; [email protected]
● Al Foyer della sede provinciale della Confederazione
dell’Artigianato (viale della
Repubblica, 154) TIZIANO
MARCHIONI espone, fino ad
aprile, 20 incisioni calcografiche. Orari ufficio: mattino dal
lunedì al venerdì 8,30-12,30;
pomeriggio dal lunedì al giovedì 14-18, venerdì 14-17.
NELLA MARCA
● Alla Funzione Arte “Neno
Moretti” a Paese (via
Postumia, 153) continua, fino
al 31 marzo, la mostra “riflessi
inoxidabili” di MARIO FAVERO . Orario: tutti i giorni dalle
10 alle 20; sabato e domenica
dalle 10 alle 14.
Scrive il critico d’arte
Francesca
Cursi:
“L’esperienza professionale è
determinante per chi opera in
un ambito tecnico, però, se
esiste una passione che oltrepassa i limiti della tecnologia,
questa lascia spazio per riflettere, organizzarsi e sviluppare
l’aspetto creativo.
Mario Favero, da sempre, ha
unito la competenza alla
espressività, raggiungendo
nell’arco degli anni una capacità compositiva sapiente ed
emotiva.”
●
A Valdobbiadene nel
palazzo “Simon Benetton”
(via Manzoni 15-21) mostra
permanente
di
SIMON
BENETTON. Opera grafica e
scultorea (1950-2014).
● A Cordignano (via Vittorio
Veneto, 51) presso la sala riunioni
del
Teatro
“E.
Francesconi” continua, fino al
15 marzo, la mostra “L’incanto
della Natura” del pittore friulano GIOVANNI CENTAZZO.
Orario: venerdì ore 16-19,
sabato e domenica dalle
10,30 alle 12,30 e dalle 15
alle 19.
Emanuele Bellò
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ATTUALITA’
ORGANIZZATA DALLA FILATELIA TREVISANA
LA MOSTRA RESTERA’ APERTA FINO AL 28 MARZO
ITINERARI D’ARTE
IN CITTA’
● Al Chiostro di San
Francesco sabato 7 marzo ,
alle ore 17, avrà luogo l’inaugurazione della mostra “Arte al
Femminile”, presso la sala
conferenze del Convento di
San Francesco, organizzata
dall’Alliance Française di
Treviso in collaborazione con
Treviso, 6 marzo 2015
I Centesimi dalla
Lira all’Euro
i è aperta il 28 febbraio e si concluderà
il 28 marzo un’interessante mostra numismatica che vale la pena di
visitare
intitolata
“I
Centesimi
dalla
Lira
all’Euro”.
La mostra, organizzata
dalla Filatelia Trevisana di
Mario e Bianca Prestianni,
trova ideale collocazione
nella prestigiosa Sala del
Capitolo nel complesso
monastico di S. Margherita
sede dell’Archivio di Stato
di Treviso e si occupa della
monetazione contemporanea. Cerca di dimostrare
che, se le monete hanno
principalmente una funzione di scambio, nel contempo, se non ci fosse il collezionismo, non potremmo
studiarle, toccarle, possederle.
S
La mostra è stata realizzata con la collaborazione
dell’appassionato collezionista, nonchè esperto consulente
numismatico
Vittore Anoè.
Il periodo storico delle
monete
esposte
va
dall’Unitò d’Italia fino
all’inizio della Repubblica.
Sono monete che hanno
circolato e sono state nelle
tasche degli italiani.
Volutamente si è fatto
un’esposizione di monetazione “circolata”, quindi gli
esemplari esposti non
sempre sono in uno stato
di conservazione ottimale
(ed è quello che fa la differenza nelle quotazioni).
Quando si ha in mano
una moneta non si pensa
mai quanto lavoro ha
richiesto la sua realizzazione, principalmente al
decreto legislativo che ne
definisce le modalità tecniche (valore, metallo, data
d’emissione,
quantità),
successivamente l’assegnazione al progettista e/o
realizzatore della moneta
stessa, per non parlare poi
della prova di conio e della
verifica della capacità da
parte della Zecca di Stato
di poterla effettivamente
realizzare. Può capitare,
infatti, che ci si debba servire di altri Stati per battere moneta (ed ecco perchè
sussistono diversi simboli
di zecca).
Con
l’avvento
della
monetazione unica europea anche in Italia sono
tornati a circolare i centesimi; un nuovo periodo storico, nuove monete, nuovo
collezionismo... e altre
considerazioni.
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della tradizione trevigiana
...bollito misto
con cotechino, manzo,
nervetti, lingua e gallina
Lasagne, arrosti, cacciagione
e molti altri piatti!
Treviso, 6 marzo 2015
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Treviso, 6 marzo 2015