L`acqua come terapia. Rivista Medibio, 1/2015

LA MEDICINA BIOLOGICA
RUBRICA A CURA
DELLA
PROF.SSA MARIA CORGNA
GENNAIO - MARZO 2015
P.N.E.I.
WORLD
L’ACQUA COME TERAPIA
Gentili Amici,
in questo numero di P.N.E.I.
desidero fare il punto su un
WORLD
argomento dibattuto e controverso: l’acqua ed i pericoli presenti
nell’acqua del rubinetto, non solo in termini di durezza, ma anche a
causa di inquinanti, metalli pesanti e batteri.
– Nel recente convegno “Acqua e ambiente nella prevenzione oncologica” tenutosi a Erba - Lario Fiere, 14-16 Novembre 2014 è stato più
volte ribadito il concetto dell’importanza dell’acqua in terapia (anche
l’acqua con cui vengono prodotti i medicinali omotossicologici).
In quest’ottica ho cercato di sintetizzare i principali punti a sostegno
delle due fondamentali correnti di pensiero emerse negli ultimi dieci anni tra gli addetti ai lavori: osmosi inversa e ionizzazione.
Ne risulta che, probabilmente, sarebbe utile disporre di un sistema
di trattamento “integrato” delle acque che vengono utilizzate per
bere e cucinare, mentre all’acqua ionizzata verrebbe riservato un
ruolo più terapeutico in termini di alcalinizzazione della matrice connettivale.
– Per tale motivo l’acqua alcalina ionizzata andrebbe bevuta separatamente e lontano dai pasti.
LE PRINCIPALI CAUSE DI INQUINAMENTO
LAVANDERIE: TRIELINA
FERTILIZZANTI:
NITRATI E
ATRAZINA
TIPOGRAFIE
GALVANICHE
LABORATORI FOTOGRAFICI
COLORIFICI
TESSITURE
PIOMBO
IDROCARBURI
ACIDI O SOLVENTI
SCARICHI
FOGNARI
OLIO
MACCHINE
TENSIOATTIVI
FALDA
ACQUEDOTTO
USO DELL’ACQUA
PER LAVARE E PER
CUCINARE
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LA MEDICINA BIOLOGICA
GENNAIO - MARZO 2015
L’argomento è di grande interesse e di rilevanza per la salute, anche
alla luce dei recenti fatti di cronaca che documentano massicci inquinamenti delle falde acquifere, scarsa igiene degli acquedotti, tubature vecchie nella stragrande maggioranza degli appartamenti e,
infine, presenza di metalli pesanti e tossici.
Nel Viterbese, subito dopo l’allarme “Arsenico”, un Comune ha messo a disposizione dei cittadini alcune fontanelle che erogano acqua
depurata ad osmosi inversa per pochi centesimi di euro al litro.
– Riporto il testo di un articolo tratto dal sito www.ok-salute.it che
lancia un allarme sull’inquinamento delle acque nel Milanese, anche
se gli esperti “rassicurano” sulla totale mancanza di pericolo.
ACQUE CONTAMINATE, MA NIENTE ALLARME
Una ricerca condotta sulle acque delle provincia di Milano ha riscontrato
una forte presenza di farmaci e sostanze chimiche: 2,5 tonnellate di farmaci finirebbero nel Po.
A dirlo sono i risultati di un progetto di ricerca presentato nel corso di
un convegno svoltosi all’IRCCS Istituto di Ricerche Farmacologiche ‘Mario
Negri’ - Milano.
L’indagine, co-finanziata dalla Fondazione Cariplo, condotta dall’Istituto
diretto da Silvio Garattini, in collaborazione con la società Metropolitana
Milanese che gestisce a Milano il Servizio idrico integrato, ha studiato il
livello di inquinamento nelle acque sotterranee (fra cui quelle potabili),
e in quelle superficiali (come i fiumi) della Provincia di Milano.
Il Lambro, in particolare, dopo aver attraversato il territorio milanese e fino allo sbocco nel Po, presenta un altissimo carico inquinante a cui si aggiungono i cosiddetti ‘contaminanti emergenti’ come farmaci, droghe d’abuso e sostanze chimiche in generale.
Per i farmaci, ad esempio, è stato calcolato un carico di circa 1 kg al giorno (considerando la somma di tutti i farmaci) già presente nelle acque
dei fiumi in entrata a Milano.
A questi si aggiungono circa 2,7 kg residuati nelle acque depurate dei tre
L’ACQUEDOTTO AGGIUNGE IL CLORO
(IPOCLORITO DI SODIO) ALL’ACQUA
PER UCCIDERE VIRUS E BATTERI.
MA DOVE VANNO A FINIRE I CADAVERI
DI VIRUS E BATTERI AVVELENATI?
DEFINIRESTI QUEST’ACQUA “PURA”?
depuratori cittadini, ed altri 2,8 kg che sono presumibilmente riversati
nel reticolo fluviale al di fuori della città di Milano o direttamente nel
Lambro, soprattutto nella zona sud della Provincia del capoluogo lombardo.
“I risultati della ricerca escludono qualsiasi rischio in relazione alla qualità
e alla sicurezza delle acque potabili sulla base dei parametri fissati dalla
legge – commenta Ettore Zuccato, Capo del Laboratorio di Tossicologia
della Nutrizione dell’Istituto di Ricerche Farmacologiche ‘Mario Negri’.
La ricerca ha tuttavia evidenziato che tra le diverse falde si cominciano
a vedere delle connessioni, probabilmente dovute anche ai diversi interventi dell’uomo nel sottosuolo, che favoriscono il passaggio anche dei
‘contaminanti emergenti’, la cui dimensione in superficie è in rilevante
crescita. Mettere a punto strategie di protezione permetterà di prevenire
i problemi, anziché doverli affrontare in eventuali situazioni di contaminazione diffusa”.
“In profondità, ad esempio – aggiunge Enrico Davoli, Capo del Laboratorio
di Spettrometria di Massa dell’Istituto di Ricerche Farmacologiche ‘Mario
Negri’ – sono state trovate tracce di carbamazepina, un farmaco antiepilettico e antidolorifico, la cui molecola non degrada.
Negli ultimi anni, fortunatamente, è cresciuta una particolare attenzione
sui cosiddetti contaminanti emergenti, quali farmaci, ormoni, droghe e
sostanze chimiche, molte delle quali di uso domestico. Oggi gli ‘emergenti’ vengono particolarmente studiati per vedere come cercare di controllarne le emissioni e, dove possibile, rimuoverli dall’ambiente”.
“Lo sviluppo della ricerca – conclude Sara Castiglioni, Capo dell’Unità di
Biomarkers Ambientali dell’Istituto di Ricerche Farmacologiche ’Mario Negri’ – consentirà di effettuare una accurata valutazione del rischio ambientale dell’inquinamento delle acque superficiali e del rischio per la
salute correlato al tipo e al livello di inquinamento rilevato nelle acque
di falda e potabili” (da http://www.ok-salute.it/diagnosi-cure/acquecontaminate-ma-niente-allarme).
LA NOSTRA SALUTE È PROFONDAMENTE
CONNESSA ALL’ACQUA
VERSERESTI DUE GOCCE DI CANDEGGINA NELL’ACQUA DI UNA PENTOLA PER RENDERE PIÙ
SICURA LA PASTASCIUTTA DI TUO FIGLIO?
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Il metodo PNEI System – che si propone come un’innovazione nel campo
della diagnosi sistemica e delle terapie integrate – ha come assunto basilare la riduzione del sovraccarico allostatico.
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GENNAIO - MARZO 2015
Andamento della percentuale di acqua
dalla nascita alla morte
Feto
Neonato
Senza dubbio la qualità dell’acqua, che costituisce un aspetto fondamentale della nostra vita e della nostra salute, deve essere presa in considerazione.
L’alimentazione, e tutto ciò che ad essa è correlato (acqua inclusa), costituisce uno dei 4 pilastri cardine della metodologia terapeutica Pnei
System.
OSMOSI INVERSA
Il principio dell’osmosi fu scoperto dal premio Nobel Jacobus Hendricus
Van t’Hoff nel 1901, quando rilevò che i sali minerali attraggono i liquidi,
vincendo la pressione atmosferica anche attraverso ostacoli che offrono
resistenza, come i materiali semipermeabili.
– È il principio fisico secondo il quale le cellule del nostro organismo possono alimentarsi correttamente.
Infatti esse sono ricoperte da una membrana semipermeabile che permette loro di filtrare ciò che serve (l’alimento e i sali minerali) e di espellere le sostanze inutilizzate.
In natura l’osmosi si manifesta quando due soluzioni a differente concentrazione salina vengono separate da una barriera semipermeabile.
La soluzione più diluita passa attraverso la membrana per andare a diluire
la soluzione più salina.
– Invertendo questo procedimento, si ottiene l’osmosi inversa: spingendo a pressione una soluzione salina contro una membrana, si ottiene acqua pura. Le impurità, per le loro dimensioni, non sono in grado di superare i micropori della membrana.
L’acqua della terra è sottoposta ad un continuo riciclo: evaporazione, condensazione atmosferica, precipitazioni, scorrimento, infiltrazioni sotterranee, risorgenza.
Durante questi processi essa rappresenta anche un habitat di microorganismi e di prodotti chimici, sia naturali sia derivanti dalle attività umane,
che potenzialmente hanno effetti tossici o nocivi.
Adulto
Anziano
nell’acqua e viene misurata in gradi francesi.
L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha fissato a 30 gradi francesi
(300mg/lt) il limite massimo della durezza per l’acqua potabile, anche
se la nostra legge ha stabilito che il valore massimo consentito sia 50.
• Il residuo fisso rappresenta la quantità di minerali inorganici presenti
nell’acqua e si ottiene facendo evaporare l’acqua a 180°C.
Recenti ricerche concordano nel considerare la maggior parte di tutti
i minerali contenuti nell’acqua, prevalentemente di origine rocciosa e
perciò inorganica, difficilmente o per nulla assimilabili dal corpo umano.
– Nel tempo questi ultimi potrebbero creare un affaticamento dell’emuntorio renale depositandosi nei tessuti e favorendo l’insorgenza di malattie
croniche (calcolosi renale, arteriosclerosi, deposizione di calcificazioni articolari, gotta). L’incidenza di queste malattie è generalmente più alta
dove l’acqua ha un elevato contenuto in minerali inorganici.
L’osmosi inversa consente di modulare il residuo fisso e riteniamo ottimale un residuo fisso di circa 100 mg/dl.
L’acqua così ottenuta si presta ad essere ulteriormente trattata mediante
il processo di ionizzazione che la rende alcalina ed antiossidante.
IL PRINCIPIO DELL’OSMOSI
Se mettiamo in 2 vasche 2 liquidi differenti per concentrazione
(il 1° contenente acqua pura, il 2° contenente sostanze disciolte più o
meno inquinanti) e le separiamo mediante una membrana
semipermeabile, il liquido puro passerà attraverso la membrana
a diluire il liquido più concentrato.
L’OSMOSI INVERSA è il principio scoperto in America nel 1950
dallo studio degli uccelli marini.
Se applichiamo una pressione all’acqua meno pura, spingendola
contro la membrana, tutte le particelle di acqua
che erano andate a diluirla, tornano indietro.
Così otteniamo un sistema di estrazione di acqua pura
dall’acqua sporca, la cosiddetta, “separazione molecolare”.
Nonostante l’impegno profuso a difesa della sua sicurezza, l’inquinamento batteriologico (e ancor più quello chimico) rendono continuamente
precario il dominio dell’acqua e le varie legislazioni sono costrette a tollerare la presenza più o meno rilevante di componenti non desiderabili.
• La durezza è data dalla quantità di sali di Calcio e di Magnesio contenuti
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1° SOSTANZE TOSSICHE
(molto pericolose per la salute):
Arsenico
94-96% Cianuro
86-92% Pesticidi
96-98% Rame
98-99%
Mercurio
96-98% Solventi
96-98% Piombo
96-98% Erbicidi
96-98%
Selenio
94-96% Detergenti
96-98% Tensioattivi 98-99% Trialometani 98-99%
Ammoniaca 86-92% Insetticidi
Batteri
100% Nitrati
Cromo
96-98% Nichel
96-98% Idrocarburi 98-99%
92-95% Alluminio
2° SOSTANZE RISCHIOSE
(pericolose per la salute):
Cloro
Fosfato
100% Sodio
98-99% Argento
96-99%
98-99% Radioattività 96-98%
3° SOSTANZE INDESIDERABILI
93-98% Fluoruri
87-93% Silicati
85-90%
93-95% Ferro
95-99% Magnesio
96-98%
Solfati
96-98% Torbidità
98-99%
Potassio
87-90%
Manganese 95-99%
L’acqua ripolarizzata e con una dimensione molecolare più piccola di quella del rubinetto o della bottiglia penetra più facilmente nelle cellule ed
aumenta l’idratazione del corpo.
Nella nostra esperienza consigliamo di bere acqua a pH superiore a 8.5
lontano dai pasti come una vera e propria terapia alcalinizzante, mentre
riteniamo idonea l’acqua depurata ad osmosi inversa ed eventualmente
a pH 7-7.5 per usi gastronomici e per il consumo a tavola.
– È opportuno dotarsi di strumenti altamente affidabili sia per l’osmosi
che per l’eventuale ionizzazione.
Con l’augurio di avervi fornito qualche utile spunto di riflessione, rimango a disposizione, anche attraverso i siti (www.pnei4u.com –
www.pneisystem.com), di coloro che vogliano approfondire la metodologia Pnei System.
ACQUA IONIZZATA
L’acqua ionizzata è il prodotto dell’elettrolisi che avviene nello ionizzatore
dell’acqua. L’acqua ionizzata è acqua potabile trattata che viene trasformata in acqua alcalina-antiossidante, ricca in minerali alcalinizzanti altamente biodisponibili e in ossigeno (in forma OH-).
– Lo ionizzatore d’acqua è un filtro elettronico collegabile, oltre che al normale rubinetto, anche al rubinetto dell’acqua già filtrata con osmosi inversa per effettuare un’elettrolisi controllata a basso voltaggio prima che
venga bevuta.
L’acqua ottenuta mediante il processo di filtrazione ad osmosi inversa
passa in una camera dotata di elettrodi di Titanio rivestiti di Platino, dove
avviene l’elettrolisi.
Cationi (ioni positivi) circondano gli elettrodi negativi producendo acqua
catodica o ridotta; anioni (ioni negativi) circondano gli elettrodi positivi
producendo acqua anodica o ossidata.
Grazie a questo processo di elettrolisi, l’acqua non solo acquisisce un potenziale di ossido-riduzione negativo, ma i cluster dell’acqua vengono ridotti per dimensione da 10-13 molecole per cluster a 5-6 molecole per
cluster (maggior capacità idratante e disintossicante).
– L’acqua ionizzata alcalina esce dal tubo in metallo, mentre l’acqua acida
ossidata esce da un tubetto in plastica abboccato al lavello.
Si può utilizzare l’acqua alcalina ionizzata per bere e cucinare.
Il potenziale di ossidazione dell’acqua acida ossidata la rende un buon
agente sterilizzante, utile per lavarsi le mani, lavare gli alimenti o gli
utensili da cucina e per trattare piccole ferite ed eczemi.
L’acqua alcalina ionizzata apporta importanti benefici:
• è priva di ogni tipo di inquinante (metalli pesanti, cloro, batteri, ecc);
• aiuta l’organismo ad eliminare gli acidi e le scorie prodotti dal metabolismo quotidiano favorendo la depurazione organica;
• aiuta l’organismo ad eliminare i radicali liberi prodotti in seguito a
malattie, invecchiamento, farmaci e stress.
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Per consultazione di
P.N.E.I.
, visitare il sito: www.medibio.it
WORLD
→ La Medicina Biologica
Pubblicati
1) La Medicina Biologica 2007/1; 47-49.
2) La Medicina Biologica 2007/2; 63-66.
3) La Medicina Biologica 2007/3; 47-50.
4) La Medicina Biologica 2008/1; 51-54.
5) La Medicina Biologica 2008/2; 53-56.
6) La Medicina Biologica 2008/3; 51-54.
7) La Medicina Biologica 2009/1; 49-52.
8) La Medicina Biologica 2009/2; 51-54.
9) La Medicina Biologica 2009/3; 59-62.
10) La Medicina Biologica 2010/1; 55-58.
11) La Medicina Biologica 2010/2; 53-56.
12) La Medicina Biologica 2010/3; 53-56.
13) La Medicina Biologica 2011/1; 51-54.
14) La Medicina Biologica 2011/2; 57-59.
15) La Medicina Biologica 2011/3; 61-64.
16) La Medicina Biologica 2011/4; 63-65.
17) La Medicina Biologica 2012/1; 53-57.
18) La Medicina Biologica 2012/2; 63-66.
19) La Medicina Biologica 2012/3; 55-58.
20) La Medicina Biologica 2013/1; 65-68.
21) La Medicina Biologica 2013/2; 57-60.
22) La Medicina Biologica 2013/3; 53-56.
23) La Medicina Biologica 2013/4; 59-62.
24) La Medicina Biologica 2014/1; 57-60.
25) La Medicina Biologica 2014/2; 53-56.
26) La Medicina Biologica 2014/3; 59-62.