07.03.2015 La migliore Guardia Costiera del

DICHIARAZIONI ALLA STAMPA
La migliore Guardia Costiera del Mediterraneo considerata dal Governo poco
più di una Brigata
Sono trascorsi circa venti giorni dai fatti accaduti nel Canale di Sicilia con le minacce da parte
di scafisti armati nei confronti dei nostri “Guardia Coste”. Le rappresentanze a livello nazionale
della Guardia Costiera, stanche delle continue difficoltà per il personale a essere tutelato sotto
l’aspetto fisico e giuridico, hanno chiesto lo status di forza di polizia. Nonostante ciò tutto il
personale rappresentato è unito nella lodevole attività di soccorso di naufraghi e migranti. Gli
equipaggi della Marina lo scorso 2014 hanno svolto l’encomiabile attività di “Mare
Nostrum”. Tale operazione, a dire dei vertici della Marina, ha fermato anche le attività di
addestramento che sono riprese pochi giorni fa con l’esercitazione “Mare Aperto”. Oggi i fatti
sono che la Guardia Costiera, in concorso con la Marina Mercantile e le Unità Navali
dell’operazione “Triton” e senza il dispositivo della “Mare Nostrum”, ha già salvato oltre il 40% in
più di naufraghi rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Ciò dimostra la grande
professionalità del personale che inoltre svolge gli importanti compiti di amministrazione dei
porti e polizia a 360° in forza di legge speciali. Nonostante ciò tutto il personale compresi gli
eroi di Lampedusa, infatti, raramente percepisce straordinari a fronte di centinaia di ore in
esubero che forse non recupereranno mai perché è innanzitutto il senso morale che ce lo
impedisce. Si ha bisogno di personale che costerebbe veramente poco. Ad esempio 200 “Guardia
Coste” in più costerebbero solo 4.000.000 di euro l’anno, oppure si potrebbero inglobare gli
esuberi dei colleghi tecnici della Marina che saranno messi in mobilità in seguito alla “legge Di
Paola”. Non si comprende perché molti politici auspicano una ripresa di “Mare Nostrum”
nonostante i normali costi più elevati di carburante ed equipaggio delle navi adatte ad attività
belliche, e non pensano che per la nostra economica flotta “non da guerra” a confronto
basterebbe molto meno. Ma la cosa più paradossale è che a fronte della dimostrazione di tanta
capacità, il Governo Renzi per dare l’impressione di risparmiare (circa 20.000 euro l’anno) non
ricosce il grado apicale il Comandante Generale della Guardia Costiera perché lo considera solo il
Capo di un Corpo militare. Se nonostante tutto ciò il Capo viene trattato in questo modo, cosa ne
sarà del suo personale? Non ricorda invece che è l’effettivo Comandante di 11.000 uomini e
donne di una Guardia Costiera che non ha eguali nel Mediterraneo e di cui l’Italia non può fare a
meno. Infatti con 8.000 chilometri di costa, si riesce a garantire sotto l’aspetto amministrativo
e operativo, la sicurezza dei Porti, delle coste e dei cittadini e, quindi, la ricchezza e l’economica
che va e che viene nella nostra Nazione. Nonostante ciò la vera ricchezza di cui ci sentiamo
portatori, così come tutti i militari e poliziotti, è l’onesto servizio per la Nazione.
Antonello Ciavarelli
delegato del Co.Ce.R. M.M.- Guardia Costiera
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