COMUNICATO TENARIS DI DALMINE E SABBIO, ADESIONE DEL 100% ALLO SCIOPERO DI 24 ORE In presidio dalle 5 di questa mattina e fino a mezzanotte. Arrivata la solidarietà del Comitato Sindacale Mondiale dei lavoratori del gruppo e della rete sindacale globale di Tenaris e Ternium (Techint) Bergamo, martedì 10 marzo 2015 Contro la decisione dell'azienda di licenziare 400 lavoratori (sui 1.800 in organico) annunciata il 25 febbraio scorso, alla Tenaris di Dalmine e di Sabbio lo sciopero proclamato per oggi ha ottenuto il 100% dell’adesione (per i primi due turni e per i lavoratori a giornata, naturalmente con l’eccezione dei dipendenti cosiddetti “comandati”, impegnati nella salvaguardia dei macchinari). Impianti fermi, uffici senza impiegati, dalle 5 di questa mattina è in corso anche un presidio che verrà smantellato a mezzanotte. “Tutti i lavoratori Tenaris hanno capito e condiviso le ragioni dello sciopero” ha commentato poco fa Eugenio Borella, segretario generale provinciale della FIOMCGIL. “Da parte nostra ci auguriamo che ora possa partire una trattativa su tutte le questioni aperte, a partire dalla conferma degli apprendisti (che sono circa 120) ma anche, nel caso perduri la situazione di difficoltà produttiva, rispetto all’ipotesi del ricorso al contratto di solidarietà”. “La tenuta occupazionale nello stabilimento della Tenaris di Dalmine è di importanza vitale per il territorio” ha aggiunto poco fa Luigi Bresciani, segretario generale provinciale della CGIL, presente questa mattina al presidio. “Dopo anni di ridimensionamento occorre, anche attraverso un nuovo piano industriale, rilanciare il futuro produttivo del sito incrementando e non diminuendo l’occupazione. Ai lavoratori della Dalmine, alle RSU va tutto l’appoggio e la solidarietà mia personale e della CGIL di Bergamo”. In queste ore è arrivata anche la nota di solidarietà da parte del Comitato Sindacale Mondiale dei lavoratori di Tenaris e della rete sindacale globale di Tenaris e Ternium (Gruppo Techint). Si esprime “vicinanza e solidarietà con i dipendenti di Dalmine in lotta, per l’ennesima volta, a difesa dell’occupazione e del futuro industriale del sito bergamasco. I 406 esuberi dichiarati per il solo stabilimento storico di Dalmine, rappresentano un costo sociale insopportabile per i lavoratori coinvolti, le loro famiglie e la comunità locale dalminese. Inoltre, sono una minaccia per gli altri siti produttivi italiani del Gruppo: Costa Volpino (Bergamo), Arcore (Monza e Brianza) e Piombino (Livorno). La fase congiunturale legata al calo del prezzo del petrolio e alla relativa domanda dell’industria petrolifera non giustifica una riduzione della capacità produttiva del Gruppo Tenaris in Italia e nel resto del mondo. Rinunciare ad investire nei giovani e nel ricambio generazionale, sospendere gli investimenti nell’innovazione e diversificazione produttiva (esattamente il contrario di quanto previsto in accordi recenti con i rappresentanti sindacali di Dalmine) rischia di avviare una fase di declino pericolosa. Per questo facciamo nostro lo slogan scelto per lo sciopero di oggi che sta bloccando la fabbrica per 24 ore: ‘Spegniamo un giorno la Dalmine, per non spegnerla per sempre’. Per questo ci uniamo alla vostra lotta unitaria, sotto le bandiere della FIMCISL, della FIOM-CGIL e della UILM-UIL, affinché la direzione aziendale della Tenaris inverta la rotta e sia coerente con quanto dichiarato anche di recente dai suoi vertici. Chiediamo che gli esuberi siano ritirati! Chiediamo che, attraverso il dialogo con i sindacati e il coinvolgimento dei lavoratori, si ricerchino le soluzioni ai problemi per uscire da questa situazione di difficoltà, guardando al futuro”.
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