- lunedì 9 marzo 2015 - L’INCIDENTE l'Adige - Pagina: 19 - Ha battuto la testa ed è svenuta. Il mezzo si era bloccato per l’arrivo di un altro autobus da corso Bettini. Autisti: «La nostra è propaganda? No, da tre anni denunciamo quell’incrocio» Frenata sul bus donna all’ospedale Ed è bufera sulla sicurezza Sindacati: «Punto a rischio» Tecnicamente non si è trattato nemmeno di un incidente. Nessun mezzo è stato coinvolto, o è finito fuori strada o ancora è stato danneggiato in qualche modo. Non c’è stato schianto. Ma è bastata la manovra necessaria ad evitare lo scontro, per mandare all’ospedale la passeggera di un autobus, che è caduta sbattendo la testa. Un colpo violento abbastanza da farle perdere conoscenza nell’immediatezza, e da renderla estremamente confusa nel momento in cui si è ripresa. Per questo la donna è ancora all’ospedale, perché i medici possano assicurarsi che quella caduta non abbia lasciato conseguenze fisiche. Ed ora sull’accaduto non può che scoppiare la polemica. Perché la donna è caduta per via di una frenata decisa di un autista dell’autobus, costretto a bloccarsi in piazza Rosmini, dall’arrivo, dalla stretta di corso Bettini, di un altro mezzo di Trentino Trasporti. Può succedere, certo. Peccato che proprio la pericolosità di quella stretta e proprio questo tipo di rischi aveva denunciato recentemente la Uil trasporti, che aveva chiesto un segnalatore luminoso. Una richiesta che è stata rispedita al mittente dall’assessore Giuseppe Bertolini, che ha parlato di «propaganda elettorale», guadagnandosi ieri la replica di Nicola Petrolli: «Quale propaganda? A noi interessano le soluzioni. Che, tra l’altro, non costerebbero nemmeno molto». Ma veniamo ai fatti. Tutto è accaduto sabato verso le 19.30. A quell’ora un autobus era in piazza Rosmini, stava concludendo il percorso della rotonda e si stava immettendo sulla stretta di corso Bettini. È stato allora che l’autista ha notato un altro mezzo di Trentino Trasporti che aveva già iniziato il suo percorso nella strettoia. Ma chi arriva da nord ha la precedenza, in quel tratto. Quindi l’autista ha frenato. Forse avrà anche frenato un po’ bruscamente. Certo le conseguenze non erano prevedibili: una passeggera, che viaggiava in piedi, è caduta a terra. Forse non si stava tenendo, forse ha perso la presa. I PRECEDENTI La stretta di corso Bettini: della sua pericolosità la Uil si lamenta da tre anni: a novembre ha inviato una lettera al commissariato del governo. La settimana scorsa, il battibecco con l’assessore Bertolini, che ha accusato il sindacato di fare propaganda elettorale. Accusa che ieri la Uil rigettava al mittente: «Chiediamo solo soluzioni». Fatto sta che è caduta. E qui ci si è messa la sfortuna. Perché è caduta all’indietro, battendo la testa violentemente. Non è stato un incidente da nulla: la donna per qualche minuto ha perso conoscenza, e anche quando si è ripresa, non era in grado di ricordare il proprio nome. Tutti segni di un trauma cranico commotivo. Immediato l’allarme al 118, mentre quello alla polizia locale non è stato necessario: gli agenti erano già in zona, sono intervenuti subito. La donna è stata portata all’ospedale, dov’è tuttora ricoverata. Ed ora è bufera sulla sicurezza. Con la Uil sulle barricate: «Ci ac- Documento generato da Walter Alotti il 09/03/2015 alle 07:17:11 Powered by TCPDF (www.tcpdf.org) cusano di propaganda, quando a noi la politica non interessa sbotta Nicola Petrolli - noi abbiamo denunciato la pericolosità di tre punti, e la stretta di corso Bettini era uno dei tre. L’amministrazione poteva risolvere alcune questioni con poco, invece preferisce occuparsi, visto il periodo, della campagna stampa. In corso Bettini basterebbe un segnalatore che avverta quando sta arrivando l’autobus, se non un semaforo». La stretta di corso Bettini, come detto, è solo uno dei problemi segnalati: a questo si aggiungono la ciclabile di via Dante all’altezza del ponte, nonché la viabilità davanti al liceo. C.Z. Pagina 5/5 - lunedì 9 marzo 2015 - T R E N T I N O - Pagina: 20 - » INIZIATIVA UIL TRASPORTI «Caos viabilità e autobus inascoltati i nostri appelli» LA DENUNCIA Petrolli: «Visto che il Comune non interviene ci siamo rivolti al commissariato del Governo». E all’assessore Bertolini: «Noi non facciamo campagna elettorale» ◗ ROVERETO « Noi non facciamo campagna elettorale: sono richieste e problemi che abbiamo evidenziato ormai da due anni, senza però trovare ascolto». A parlare è Nicola Petrolli, sindacalista della Uil trasporti; denunciando tre punti "caldi" per la viabilità in centro per gli autisti delle corriere, è stato tacciato dall'assessore competente Giuseppe Bertolini di "fare campagna elettorale". E, entrando nel merito, l'assessore rispondeva che un semaforo non si può mettere tra piazza Rosmini e corso Bettini, lasciando la soluzione al "senso civico". «É inaccettabile essere tacciati di essere in campagna elettorale da un professionista della politica nei confronti di un sindacalista che da anni si batte per problemi concreti», risponde Petrolli, che invita l'assessore ad occuparsi delle soluzioni, piuttosto che della campagna elettorale. «Abbiamo inviato le nostre osservazioni sulle criticità in città già due anni fa, e quindi ben al di fuori della campagna elettorale», continua il sindacalista. Su alcuni punti l'amministrazione ha risposto, su altri no. «Tanto che lo scorso novembre, resasi evidente la non volontà di accogliere le richieste fatte dal delegato Uil di Rovereto, Maurizio Frizzera, il segretario autoferrotranvieri ha inviato una nota al commissariato del Governo». Petrolli non vede la "mobilità dolce", a cui fa appello l'assessore Bertolini, come soluzione, nè la vede in quanto avviene davanti ai poli scolastici di corso Bettini a mezzogiorno. Nè la vede nell'innesto Autobus che esce dalla strettoia di corso Bettini: non sempre le auto danno la precedenza (F. Festi) della ciclabile dal ponte degli Alpini. Petrolli ribadisce la pericolosità della strettoia tra corso Bettini e piazza Rosmini, nelle ore di punta, soprattutto attorno a mezzogiorno; l'intasamento crea pericolo, ricorda che spesso gli autobus, trovandosi di fronte un' automobile nella strettoia, finiscono per fare retromarcia con alle spalle delle biciclette o dei motorini, che rischiano ogni volta di essere investiti, non visti dal conducente. Per questo la Uil trasporti continua a chiedere un trasponder (come quello presente tra via Lagarina e il ponte per Villa) o un segnalatore di arrivo imminente dell'autobus, su piazza Rosmini. Ma al momento le richieste sono rimaste sulla carta e la soluzione tarda ad arrivare. (m.s.) ©RIPRODUZIONE RISERVATA
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