Lieurac presenta FERDINAND KNAPP un film di Andrea Baldini Prodo o da Louis Le Bayon e Duncan Way con Dominique Pinon, Philippe du Janerand e Dominique Uber 2014, Francia - Durata : 15 minu - Formato: 2.35 - Suono: stereo Distribuzione Lieurac Produc ons 14 bis rue de Cambrai 75019 Paris +33(0)680648204 [email protected] Ufficio Stampa Thomas Compère-Morel 54 rue Lepic 75018 Paris durante il fes val: +393454315177 dopo il fes val: +33(0)607478324 [email protected] SINOSSI NOTA DI REGIA Ferdinand Knapp è un grande a ore, il piu' grande di tu . Mentre interpreta un nuovo ruolo a teatro, il personaggio si impadronisce di lui spingendolo a comme ere un a o irreparabile. Realtà e follia si mescolano e si confondono nella mente del protagonista. Liberamente ispirato alle sedicen vicissitudini astronau co-catodiche del grande ingegnere minerario nel sistema mentale, Oreste Fernando Nanne . Morto nell’ospedale psichiatrico di Volterra nel 1994, ma sempre vivente, come un’ombra so o il cosmo. Ho voluto creare con Ferdinand Knapp un’opera cinematografica libera ed irrazionale, come il personaggio a cui è ispirata. Il tema del doppio, il bianco e nero profondo, la mente che manipola la realtà, la materia sonora di Edgar Varèse, l’onirismo delle immagini sperimentali, raccontano un viaggio immaginario verso una terra promessa: la follia. INTERVISTA CON ANDREA BALDINI Come è nato il proge o del cortometraggio Ferdinand Knapp e a chi si è ispirato per il personaggio protagonista? La storia è liberamente ispirata alla vita di Oreste Fernando Nanne , un paziente dell'ex ospedale psichiatrico di Volterra, in Toscana, che trascorse la maggior parte della sua degenza ad incidere con graffi circa 70 metri del muro esterno della stru ura in cui era ricoverato. Il Nanne aveva creato un linguaggio singolare, fa o di segni, che gli perme eva di comunicare col mondo esterno. Ho avuto la fortuna di conoscere la sua opera ad una mostra di art brut a Parigi, dove era esposta una parte del muro da lui inciso. L’interesse per la storia ar s ca ed umana del Nanne mi ha portato a Volterra dandomi la possibilità non solo di visitare i luoghi in cui era vissuto, ma anche di toccare con mano il suo lavoro. Mi sono accorto che più mi avvicinavo al personaggio, più il suo linguaggio, all’inizio incomprensibile, offriva aspe leggibili della sua condizione umana. D’altro canto sono stato da sempre affascinato dall’irriverenza e dalle manie di grandezza di Carmelo Bene così come dalla sregolaezza e dalla libertà di Antonin Artaud. Penso che Oreste Fernando Nanne , Carmelo Bene ed Antonin Artaud abbiano una cosa in comune: aver u lizzato «la creazione come mezzo per raggiungere un po’ della realtà che gli stava sfuggendo» (André S. Labarthe). È dalla rivisitazione e mescolanza dei loro des ni, che è nata l'idea ispiratrice del film, quella di un grande a ore di teatro che scivola a poco a poco nella follia. Perché ha scelto Dominique Pinon nel ruolo principale? Volevamo lavorare assieme da molto tempo ed avevo già scri o per lui un lungometraggio. Abbiamo deciso di cominciare l’avventura di Ferdinand Knapp per poter sperimentare da subito una narrazione breve di una storia intensa. Dominique è un a ore incredibile che potrebbe interpretare qualsiasi ruolo. Il suo volto si ada a a mille maschere di auten ca umanità. Insieme abbiamo preparato le scene con cura prima delle riprese, dialogando sulla costruzione del personaggio e sulle modalità più efficaci dell’espressione, ma sul set talvolta ci siamo presi la libertà di uscire dagli schemi previs . Come avete cos tuito l’équipe e come si rapporta lei agli altri collaboratori? Ho avuto la fortuna di lavorare con Louis Le Bayon et Duncan Way, produ ori che mi hanno lasciato grande autonomia, e di poter contare su un’équipe che ha condiviso il proge o con entusiasmo. Prima dell’inizio delle riprese ho incontrato ogni membro della troupe per discutere delle rispe ve visioni del film. Quali sono i riferimen cinematografici di Ferdinand Knapp? Penso che Ferdinand Knapp sia un film originale, una specie di ogge o non iden ficato, che si allontana dalla narrazione classica. La trama è volutamente slegata, il tempo e lo spazio non esistono, la realtà diventa onirica. Ho pensato a film come La Belle et la Bête di Jean Cocteau, Persona di Ingmar Bergman et Lost Highway di David Lynch. Perché ha scelto il bianco e nero ed un’immagine così contrastata? Ho immaginato il film in bianco e nero fin dal principio. Ho parlato a lungo dell’immagine con Philippe Piffeteau, dire ore della fotografia. Il mio film di riferimento era Ordet di Carl Theodor Dreyer, il suo bianco e nero rigoroso, dolce e brillante nello stesso tempo. Philippe ha saputo creare con Ferdinand Knapp una fotografia più contrastata, coerente con l’atmosfera del film, ma pur sempre rigorosa e dolce come quella del film di Dreyer. Ed il colore? Il climax dinamico della sequenza a colori simboleggia l’omicidio della moglie del protagonista. Il montaggio delle immagini sperimentali traduce un’improvvisa esplosione di colori, un’interruzione dras ca della forma e del contenuto. E per quanto riguarda la musica che accompagna il film? Si tra a di Hyperprism di Edgar Varèse. Questa composizione mi è stata suggerita dal co-sceneggiatore Thomas Compère-Morel. Ho pensato che questa «materia sonora» fosse perfe a per le immagini oniriche di Ferdinand Knapp. Hyperprism è composta da suoni che producono sensazioni stranian accompagnando lo spe atore verso un’atmosfera misteriosa. È una corrispondenza che, a mio avviso, funziona: a raverso la musica siamo invita a perderci nel film. Che proge ha per il futuro? Girerò alla fine di quest’anno un nuovo cortometraggio Les Souffrances du Père Jean. L’anno prossimo spero finalmente di potermi dedicare ad uno dei miei due lungometraggi, L’homme le plus drôle du monde o Le vieil homme va mourir. Cast ar s co Ferdinand Knapp - Dominique Pinon Il doppio - Philippe du Janerand La moglie di Ferdinand Knapp - Dominique Uber L’uomo con lo smoking - Chris an Diaz Filmografia - Andrea Baldini 2000 - Il sapore della pena 2005 - Il migliore 2007 - Film lumière, couleur, ma ère 2014 - Ferdinand Knapp Jean-Michel Grandoli - Serge Feuillard Marine Bonnefoy - Sarah-Laure Estragnat Il regista - Nikolas Blay Filmografia sele va - Dominique Pinon 1983 - La Lune dans le caniveau, di Jean-Jacques Beineix 1988 - La leggenda del santo bevitore, di Ermanno Olmi Cast tecnico Produ ori - Louis Le Bayon, Duncan Way Regia - Andrea Baldini Sceneggiatura - Andrea Baldini, Thomas Compère-Morel 1988 - Fran c, di Roman Polanski 1991 - Delicatessen, di Jean-Pierre Jeunet 2001 - Le Fabuleux Des n d'Amélie Poulain, di Jean-Pierre Jeunet 2007 - Roman de gare, di Claude Lelouch 2013 - L'extravagant voyage du jeune et prodigieux T.S. Spivet Dire ore della fotografia - Philippe Piffeteau (AFC) Montaggio - Alice Moine Suono - César Mamoudy Scenografie - Jean-Pierre Gavignet Assistente alla regia - Ma eo Porrani Segretari di edizione - Gaïa Giafferi Costumi - Sarah Patris Trucco - Sophie Castellan Post produzione - Vidéo de poche Correzione colore - Technicolor 2014, Francia - Durata: 15 minu - Formato: 2.35 - Suono: stereo © Lieurac Produc ons
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