Scarica il progetto AVSI per l`Emilia Romagna

(Allegato 1)
SCHEDA PROGETTO PER L’IMPIEGO DI VOLONTARI IN
SERVIZIO CIVILE IN ITALIA
ENTE
1) Ente proponente il progetto:
FONDAZIONE AVSI
2) Codice di accreditamento:
3) Albo e classe di iscrizione:
NZ00197
ALBO REGIONALE EMILIA ROMAGNA
3
CARATTERISTICHE PROGETTO
4) Titolo del progetto:
SOLIDARIETÀ E COOPERAZIONE PER LA PACE- EMILIA- ROMAGNA-
5) Settore ed area di intervento del progetto con relativa codifica (vedi allegato 3):
Settore E –Educazione e promozione culturale
E7 - Educazione alla pace
6) Descrizione dell’area di intervento e del contesto territoriale entro il quale si
realizza il progetto con riferimento a situazioni definite, rappresentate mediante
indicatori misurabili; identificazione dei destinatari e dei beneficiari del progetto:
Breve accenno del contesto territoriale in relazione alla visione dei bisogni
emersi dal Piano Provinciale 2014
In occasione delle assemblee dei soci svoltesi nell’anno 2014, sono state ribadite
dagli enti che quotidianamente vivono e operano nel territorio le due macroaree di “bisogno” individuate in occasione dei precedenti Piani Provinciali del
Servizio Civile.
In particolare il territorio fa emergere quanto i volontari in servizio civile siano
importanti per contribuire nell’area:
• socio assistenziale
e
• dell’educazione e promozione culturale.
Da anni vengono realizzati progetti di servizio civile nei diversi settori di
intervento delle aree sopra indicate tra cui:
- Tutela delle categorie svantaggiate: anziani, persone con disabilità, minori ed
adulti con disagio sociale, stranieri;
- Contrasto al problema della dispersione scolastica: azioni di tutoraggio;
- Contrasto ai problemi di devianza: azioni di prevenzione alla salute;
- Contrasto ai problemi di integrazione e/o solitudine: azioni relative alla
pubblicizzazione ed attuazione di progetti relativi alla multiculturalità e alla
cultura della Pace.
- Sostegno al settore artistico: azioni dirette alla promozione divulgazione e
salvaguardia del patrimonio artistico; azioni di progettazione e sviluppo di
eventi culturali rivolti a specifici target (bambini, adolescenti, anziani,
immigrati ecc…) e alla popolazione in generale.
Gli Enti che aderiscono al Co.Pr.E.S.C., sviluppano progetti di servizio civile
che tentano di garantire il pieno coinvolgimento delle nuove generazioni
rispetto a queste tematiche, cercando di fornire risposte nuove e dinamiche alle
esigenze della popolazione.
Per ulteriori approfondimenti della lettura dei bisogni si faccia riferimento al
Piano Provinciale realizzato dal Co.Pr.E.S.C FC in sinergia con gli Enti.
L’analisi del contesto prosegue con alcuni cenni sulle istituzioni non profit ed in
particolare quelle operanti nel settore del volontariato, un’analisi dell’attività
dell’ente promotore e la propensione alla solidarietà internazionale.
Secondo il Censimento delle istituzioni non profit, realizzato dall’Istat nel 2011,
sono ben 301.191 le istituzioni non profit attive in Italia. Le 3.565
organizzazioni non profit che si occupano di cooperazione e solidarietà
internazionale sono particolarmente presenti in Lombardia (862 pari al 24,1%)
e in Emilia Romagna (318 pari al 8,9%) in rapporto alla popolazione.
Secondo i dati Istat in Italia la partecipazione ad attività di volontariato
sarebbe inoltre in costante crescita:, in poco meno di 20 anni la percentuale di
persone che si dedicano al volontariato è infatti passata dal 6,9% al 10%: nel
2011 sono stati più di 5 milioni gli italiani che hanno svolto qualche attività
gratuita. L’incremento della quota di persone che svolgono attività di
volontariato ha riguardato soprattutto alcune fasce d’età: i giovani e gli
anziani. Gli over sessantenni sono aumentati, dal 1993 al 2011, di oltre il 7%,
mentre i giovani di oltre il 3%, con picchi di 6% per i 18-19enni. A livello
territoriale, gli abitanti del Nord-Est sono i più sensibili alle tematiche del
volontariato.
Il settore non profit nel 2011 conta sul contributo lavorativo di 4,7 milioni di
volontari, 681 mila dipendenti, 270 mila lavoratori esterni, 5 mila lavoratori
temporanei. Sono inoltre presenti altre tipologie di risorse umane che prestano
a vario titolo la loro attività nelle istituzioni rilevate: 19 mila lavoratori
comandati/distaccati, 40 mila religiosi e circa 19 mila giovani del servizio civile
I volontari censiti nelle istituzioni di cooperazione e solidarietà internazionale
sono 78.901, mentre i dipendenti e i lavoratori esterni sono 4.805.
Il 96,3% delle organizzazioni operanti nei settori della Cooperazione e
solidarietà internazionale svolgono esclusivamente attività solidaristica
finanziate per oltre la metà delle entrate (53,8%) da contributi, offerte,
donazioni, lasciti testamentari e liberalità di soggetti privati. Il 50,8% sono
impegnate in interventi relativi a progetti di cooperazione allo sviluppo mentre
per il 49,2% di esse il sostegno e/o adozione a distanza costituisce l’attività
prevalente.
Per sostenere azioni di solidarietà internazionale, cooperazione allo sviluppo,
educazione alla pace e la promozione del volontariato l’ente Fondazione AVSI
(ONG riconosciuta) utilizza le seguenti risorse umane: in Italia 58 dipendenti e
lavoratori esterni e 24 volontari distribuiti nelle due sedi di Milano e Cesena,
mentre nel resto del mondo ben 1.318 persone di cui 103 espatriati in 28 paesi
in tutto il mondo che collaborano con oltre 700 partner locali (istituzioni
governative, educative, sanitarie, organizzazioni non governative,
organizzazioni religiose e autorità locali, ecc…). I 272 AVSI point in Italia sono
referenti volontari non retribuiti che operano su un determinato territorio con
una delega dell’organizzazione: in Emilia Romagna gli AVSI point sono 19,
distribuiti in tutte le province della Regione (3 Bologna, 2 Forlì-Cesena, 1
Ferrara, 1 Modena, 2 Piacenza, 4 Parma, 4 Ravenna, 1 Reggio-Emilia, 1
Rimini).
I volontari complessivamente coinvolti dall’ente AVSI nel 2013 sono 885
persone, di cui 149 Emilia Romagna, ancora una volta distribuiti in modo
omogeneo su tutto il territorio regionale (27 Bologna, 18 Forlì-Cesena, 4
Ferrara, 9 Modena, 28 Piacenza, 16 Parma, 28 Ravenna, 8 Reggio-Emilia, 11
Rimini).
Queste risorse umane permettono di coinvolgere direttamente in Italia 26.086
destinatari delle azioni di educazione alla solidarietà e alla pace, cooperazione
allo sviluppo e promozione del volontariato e complessivamente circa 400.000
persone. A livello territoriale nel 2013 sono stati organizzati oltre 760 eventi, di
cui ben 75 nella Regione Emilia Romagna.
Propensione alla solidarietà internazionale degli italiani
I dati dell’ultima edizione 2009 dell’indagine DOXA effettuata su un campione
di 1.500 persone promossa da una federazione di organizzazioni attive nel
settore “Barometro sulla solidarietà internazionale degli italiani”, evidenziano
alcuni interessanti risultati.
La ricerca classifica la popolazione italiana in 5 gruppi in base alla loro
predisposizione e attività in materia di solidarietà.
- Impegnati (6%), cioè di quanti svolgono in modo concreto e in prima
persona attività di solidarietà, sia in forma individuale che organizzata,
sia a livello nazionale che internazionale.
- Disponibili (20%), quanti già fanno delle donazioni economiche e che
non sono direttamente impegnati in attività di tipo solidaristico in
campo internazionale, ma lo farebbero se si presentassero loro delle
opportunità che tenessero conto delle loro disponibilità di tempo e di
coinvolgimento.
- Sostenitori semplici (20%), cioè da quanti fanno esclusivamente
donazioni di natura economica e dichiarano di non essere disponibili ad
uscire da questa forma di solidarietà.
- Italiani sensibili (32%), un gruppo piuttosto numeroso che, pur non
avendo fatto donazioni nel corso dell’ultimo anno e non avendo una
forma di impegno diretto, dichiarano una disponibilità massima ad
esprimere delle forme di solidarietà che vanno dalle donazioni
all’impegno vero e proprio.
- Estranei (22%), rappresentato dagli italiani che esprimono una
completa estraneità e disinteresse a qualsiasi forma di solidarietà.
Il gruppo degli italiani sensibili rappresenta la parte di popolazione italiana a
cui è possibile rivolgersi per sostenere ed ampliare il fronte della solidarietà
internazionale attraverso le attività di promozione e sensibilizzazione.
Per quanto riguarda il livello di fiducia e di affidabilità dei soggetti della
solidarietà internazionale il sondaggio colloca al primo posto le ONG e le
associazioni umanitarie (67%) tra tutte le organizzazioni non profit
Il 45% degli italiani ha partecipato in passato a forme di donazione di denaro o
di viveri, in particolare orientate verso i settori della ricerca medica e aiuto ai
malati (57%), le emergenze umanitarie (33%) e a lotta contro la fame del
mondo (32%), mentre negli ultimi anni si è rilevato un interesse crescente verso
problematiche italiane (38%) rispetto alle tematiche internazionali (19%).
Dal 2009 pur non disponendo di analoghi confronti statistici, a causa della crisi
economica e sociale la propensione alla solidarietà internazionale degli italiani
è percepita nettamente in calo da parte di tutti gli operatori del settore e si
rende pertanto necessaria un’azione specifica.
Nell’ottica della cittadinanza attiva (come richiamato dalla Costituzione
Italiana, art. 4, comma 2, “Ogni cittadino ha il dovere di svolgere, secondo le
proprie possibilità e le proprie scelte, una attività o funzione che concorra al
progresso materiale o spirituale della società”), la promozione di eventi e
progetti, che diffondano una cultura della pace e della solidarietà
internazionale, diventa una forma concreta di lotta alla povertà e di
promozione dell’educazione per la pace nel mondo.
Infatti nonostante gli sforzi profusi negli ultimi decenni la condizione
dell’infanzia nel mondo è ancora critica. Una recente relazione Unicef 2013
sull’impatto della povertà tra i bambini nei paesi in via di sviluppo evidenzia
che:
- 135 milioni di bambini ed adolescenti tra i 7 e i 18 anni sono completamente
privi di istruzione, il 16% delle femmine nella fascia di età considerata e il 10%
dei maschi,
- 781 milioni di adulti (uno su cinque) sono analfabeti, e di questi 2/3 sono
donne. I tassi di alfabetizzazione più bassi si registrano in Asia Sud-Occidentale
(59%), Africa Sub-Sahariana (61%), Stati Arabi (66%) e Carabi (70%).
- 121 milioni di bambini in età di istruzione primaria non frequentano alcuna
scuola.
La povertà è una delle cause principali dell’analfabetismo: tra i bambini poveri
di età compresa tra 7 e 18 anni il 17% delle femmine e il 12% dei maschi non
hanno mai frequentato la scuola, mentre tra i bambini provenienti da famiglie
non povere queste percentuali scendono al 5% per le femmine e il 3% per i
maschi.
I principali motivi di abbandono scolastico di bambini ed adolescenti nei paesi
più poveri del mondo sono: 43% mancanza di denaro; 22% obbligo di
lavorare, 22% necessità di aiutare la famiglia, 19% non vuole frequentare; 4%
non ci sono scuole disponibili.
Inoltre la percentuale di bambini provenienti da zone rurali che non
frequentano la scuola è maggiore rispetto a quella di bambini residenti in città.
Un bambino la cui madre non ha ricevuto alcun tipo di educazione ha il doppio
delle possibilità di non frequentare la scuola rispetto ad un bambino con madre
almeno alfabetizzata.
Ogni anno, AVSI raggiunge con i progetti educativi oltre 90 mila bambini e le
loro famiglie, dei quali 7 mila coinvolti in programmi per la prima infanzia
attraverso nursery e asili nido e circa 20 mila ragazzi dai 6 ai 18 anni con
attività educative informali, di recupero e dopo scuola. Inoltre, vengono
organizzati training per insegnanti, educatori e assistenti sociali in numerosi
paesi.
L’ente non offre opportunità di volontariato occasionale e di breve periodo nei
Paesi in cui opera, poiché la complessità dei temi trattati, le caratteristiche delle
attività normalmente realizzate nelle situazioni di emergenza o nei progetti di
sviluppo, non consentono la saltuarietà di impegno adeguata ad per altre forme
di volontariato. La principale forma possibile di volontariato riguarda il
supporto alla rete di sostenitori e dei volontari presente in tutta Italia.
Sulla base dell’analisi del contesto i Destinatari del progetto sono:
A) I N 19 AVSI point e i n. 149 volontari coinvolti a livello territoriale dell’ente
nella Regione , persone di tutte le età e condizioni sociali che volontariamente si
impegnano nella solidarietà e nella promozione della cooperazione allo sviluppo
per favorire la pace nel mondo (cfr target Barometro gruppo impegnati pari al
6% della popolazione)
B) Numero 28.118 persone tra tutte le categorie di soggetti coinvolti dalle
iniziative di educazione alla pace e della solidarietà internazionale realizzati nel
territorio regionale (cfr target Barometro disponibili e sensibili pari al 52%
della popolazione) suddivisi nelle varie provincie:
Bologna 2.518
Forlì-Cesena 2.152
Ferrara 3.527
Modena 3.321
Piacenza 3.489
Parma 3.508
Ravenna 2.985
Reggio Emilia 3.452
Rimini 3.166
Fonte dei dati è il database interno dei volontari e sostenitori di AVSI gestito in
piena osservanza delle vigenti leggi sulla privacy.
I beneficiari indiretti del progetto sono i 90.000 bambini e le loro famiglie
raggiunte dai 100 progetti di cooperazione allo sviluppo e solidarietà
internazionale nei settori socio-educativo, sviluppo, urbano, sanità, lavoro,
agricoltura, sicurezza alimentare e acqua, energia e ambiente, emergenza
umanitaria e migrazioni, in 37 paesi di Africa, America Latina, Caraibi, medio
oriente, Est Europa e Asia, realizzati da AVSI annualmente per un importo
aggregato di 44.133.388 euro nel 2012.
A titolo di esempio si presentano alcuni degli importanti iniziative di
cooperazione e solidarietà internazionale in corso:
Uganda: il Meeting Point International (mPi) in collaborazione con il
Permanent Centre for Education ha realizzando a Kampala la scuola
secondaria Luigi Giussani dove 600 ragazzi studiano grazie al Sostegno a
distanza. Una scuola di qualità nata grazie all’iniziativa delle donne dell’MPI,
diretto da Rose Busingye. Per contribuire a costruirla, hanno realizzato
artigianalmente oltre 30mila collane distribuite dagli amici degli AVSi Point.
HAITI: a due anni dal terremoto sono state inaugurate 16 opere, tra le quali 9
scuole, un centro educativo, atelier artigianali e 5 centri nutrizionali, dove
soprattutto i giovani e le madri vengono accompagnati in un cammino
educativo. opere costruite con i diversi partner e descritte anche nel nuovo
libro “diario da haiti”, a cura di Luca Sanfelici per Marietti Editore.
REP. DEM. CONGO: scolarizzazione per oltre 32mila bambini con il
programma “back to school” in partnership con UNICEF.
Sud Sudan: AVSI è partner di unicef in programmi per la ricostruzione
dell’educazione nel Paese più giovane del mondo
MEDIO ORIENTE: scuola per i bambini rifugiati palestinesi e iracheni e
interventi di sostegno ai profughi siriani.
BRASILE: formazione per 100 educatori in collaborazione con 10 partner
locali di 7 città.
BRASILE: attività sportive a favore di 5mila giovani per stimolare i talenti e
promuovere la partecipazione sociale, con FIAT Brasile, il governo di Betim nel
minas gerais.
Grazie al sostegno raccolto la Fondazione AVSI sostiene a distanza 30.603
bambini e ragazzi in tutto il mondo (al 31 dicembre 2012). il sostegno a distanza
(sad) è una forma di condivisione realizzata attraverso un contributo
economico stabile e continuativo versato da un soggetto in italia (una persona,
una famiglia, un gruppo di amici, un’azienda...) e destinato a un “beneficiario”
ben identificato (bambino o ragazzo) in un paese del mondo.
Grazie al sostegno ricevuto il beneficiario può accedere a cure mediche,
interventi igienico–sanitari, sostegno alimentare, scolarizzazione e partecipa ad
attività ricreative ed educative.
Si tratta di un percorso personalizzato, dove il bambino rappresenta un punto
di entrata per coinvolgere anche la sua famiglia e la sua comunità, non
sostituendosi alle responsabilità proprie di ciascuno, ma accompagnando le
persone verso una propria autonomia e rendendo esse stesse fattore di sviluppo
economico e di cambiamento per la società.
Il sostenitore riceve informazioni periodiche sul bambino, sul paese, sul
progetto e sulle attività di AVSi in tutto il mondo, e partecipa alla possibilità di
un rapporto interpersonale, che educa il bambino alla gratitudine e allo stesso
tempo apre il sostenitore alla comprensione della realtà in cui il bambino vive.
Caratteristica distintiva del sostegno a distanza personalizzato di AVSI è
l’accompagnamento educativo che garantisce, insieme agli aiuti materiali, la
presenza di adulti che seguono il bambino nel suo percorso.
Il precedente progetto di servizio civile dell’ente realizzato in Emilia Romagna
per il quale è stato impiegato un piano di monitoraggio condiviso con il
COPRESC FC è stato il progetto “Sostegno a distanza educazione alla pace”
bando 2011 regione Emilia Romagna.
Le ricadute del monitoraggio interno del precedente progetto consistono in una
maggiore definizione e nella precisa individuazione dei beneficiari e nella loro
suddivisione nelle provincie del territorio dell’Emilia Romagna.
7) Obiettivi del progetto:
Obiettivo specifico 1. Promuovere il volontariato nel settore della solidarietà e
cooperazione allo sviluppo.
Indicatori di contesto
Incremento dei volontari attivi nel settore non profit dello
0,3% in media all’anno (fonte Istat)
Risultati attesi:
Incrementare il numero di volontari attivi in eventi di
sensibilizzazione alla solidarietà internazionale e di
educazione alla pace
Indicatori di risultato (al termine del progetto):
 numero dei volontari attivi dell’ente incrementato del 3%
 100% degli AVSI point nel territorio regionale coinvolti
 Numero di persone partecipanti a iniziative/eventi
incrementato del 5%
Ob specifico 2. Promuovere una maggiore attenzione dei cittadini italiani ai
problemi dello sviluppo internazionale e della pace.
Indicatori di contesto
Riduzione al 19% della propensione e dell’interesse degli
italiani ai temi della solidarietà e cooperazione per la pace
negli ultimi anni (fonte barometro solidarietà)
N. 28.118 Destinatari presenti nel territorio regionale
Risultati attesi:
Incrementare il numero di persone coinvolte in eventi e
iniziative di sensibilizzazione alla solidarietà internazionale e
alla pace e nel sostegno a distanza
Indicatori di risultato (al termine del progetto):
 numero di sostegni a distanza dei destinatari nel territorio
regionale incrementato del 5%
 almeno 80% dei destinatari presenti nel territorio
regionale raggiunti
 Numero 120 iniziative di sostegno a distanza in corso
Obiettivo specifico 3. Migliorare la capacità di risposta ai problemi dello
sviluppo internazionale e della pace.
Indicatori di contesto
N. 100 progetti di cooperazione
90.000 bambini e le loro famiglie vulnerabili beneficiari dei
progetti AVSI
Risultati attesi:
Incremento del numero di bambini beneficiari dei progetti di
cooperazione e di sostegno a distanza promossi dall’ente.
Indicatori di risultato (al termine del progetto):
 numero di progetti presentati incrementato del 5%
 numero dei beneficiari finali verificato
 coinvolgimento soggetti pubblici e privati nei progetti
incrementato del 5%
Obiettivo trasversale
Offrire opportunità qualificate di formazione ai giovani volontari di servizio
civile presso una delle più importanti ONG di cooperazione internazionale in
Italia. E’ di fondamentale importanza costruire un percorso che vada a
stimolare e rinforzare i giovani in servizio civile nelle loro motivazioni, dando
loro la possibilità di trovare nell’anno formativo di servizio un’occasione per
mature motivazioni, verificare sensibilità e interessi. Questo significa che sia la
formazione iniziale, che quella in itinere devono aiutare i giovani a maturare la
capacità di un impegno concreto sui temi della Cittadinanza attiva, della
Solidarietà Internazionale e dell’Educazione allo pace e allo Sviluppo.
L’obiettivo è quello di far crescere nei giovani in servizio civile il desiderio di
spendere le proprie energie, soprattutto dopo la fine dell’anno di servizio, in
questi ambiti che permettono di accedere anche a significative esperienze
professionali e di vita.
Negli anni passati il 25% dei volontari, conclusa l’esperienza di servizio civile,
hanno ricevuto una proposta di contratto in Italia o all’estero direttamente
dall’ente stesso. In numerose ricerche si evidenzia come il servizio civile in
Italia e all’estero sia una delle poche opportunità di formazione non formale,
complementare a master specifici per intraprendere una carrierà
internazionale nel settore delle organizzazioni non profit ma non solo.
Indicatori di contesto
Almeno 80 giovani all’anno chiedono di fare esperienze di
servizio civile/stages/volontariato presso l’ente
Risultati attesi:
Opportunità di
incrementate
formazione
per
giovani
volontari
Indicatori di risultato (al termine del progetto):
 10% dei candidati ha possibilità di accedere al servizio
civile
 100% giovani volontari servizio civile formati
 Incremento competenze e opportunità di lavoro per il
100% dei giovani volontari di servizio civile
 Numero dei volontari ha imparato la redazione
professionale di progetti
 100 % dei volontari inseriti positivamente in un team di
lavoro
 100% dei volontari ha imparato l’uso professionale delle
tecnologie informatiche
La condivisione del percorso di monitoraggio con il Copresc FC dei progetti del
bando 2011 ha permesso una crescita delle capacità e degli strumenti dell’ente
per valutare e gestire i progetti di servizio civile in modo efficiente e analitico.
La definizione degli obiettivi è stata quindi meglio specificata ed ampliata in
considerazione dei risultati ottenuti.
8) Descrizione del progetto e tipologia dell’intervento che definisca in modo
puntuale le attività previste dal progetto con particolare riferimento a quelle dei
volontari in servizio civile nazionale, nonché le risorse umane dal punto di vista
sia qualitativo che quantitativo:
8.1 Complesso delle attività previste per il raggiungimento degli obiettivi
8.1.0 attività trasversali: orientamento/selezione/avvio/formazione/monitoraggio
Le attività necessarie per l’avvio del progetto e l’inizio della formazione saranno
svolte durante la prima settimana di servizio civile, durante la quale ai volontari
in servizio viene fornito un primo orientamento presso l’ente, circa le attività
effettive da svolgere e conoscenza dell’ambiente.
Nei primi 5 mesi sarà svolta la formazione generale durante la quale il
volontario potrà venire a conoscenza degli scopi dell’ente, , i propri diritti e
doveri, e di tutti gli aspetti organizzativi come la gestione degli orari, dei
permessi e dei giorni di malattia e viene erogata la formazione specifica (metodo
di lavoro, priorità e obiettivi generali)
In questa fase ogni volontario sarà accompagnato dall’OLP che deve agevolare
la collaborazione dei volontari con lo staff dell’ente e favorire l’inserimenrto del
volontario nelle mansioni quotidiane. L’inserimento dei volontari nel progetto
sarà completato entro i primi 3 mesi anche per dare possibilità di eventuali
subentri in caso di abbandono.
Al termine di questa fase verrà svolto il monitoraggio della formazione, mentre
sarà continuativa l’attività di monitoraggio dei risultati del progetto.
8.1.1 attività per obiettivo specifico 1 Promuovere il volontariato nel settore della
solidarietà e cooperazione allo sviluppo.
Questa attività si svolgerà prevalentemente nei mesi tra ottobre e marzo e
comprende azioni di educazione alla pace ed eventi di sensibilizzazione nel
territorio rivolte ai destinatari identificati nel territorio regionale. Le azioni di
comunicazione saranno svolte per tutta la durata del progetto.
I principali destinatari di questa azione sono N 19 AVSI point e i n. 149 volontari
coinvolti a livello territoriale dell’ente nella Regione, i sostenitori e i potenziali
nuovi volontari
Le seguenti attività si svolgono in diretta relazione con i volontari e il personale
dell’ente:
• contatto e supporto alle iniziative della rete di volontari nel territorio
regionale
• organizzazione di eventi di sensibilizzazione alla cultura della pace e della
solidarietà internazionale in regione
• supporto alle attività di comunicazione e ricerca di informazioni per la
promozione del volontariato nella solidarietà internazionale
• organizzazione di incontri con volontari o personale rientrato dall’estero
• verifica e raccolta delle disponibilità al volontariato
• distribuzione e utilizzo del materiale di sensibilizzazione e educazione allo
sviluppo prodotto dall’ente (newsletter, periodico Buone Notizie, Mostre
fotografiche, pubblicazioni, sito web, social network, etc..)
8.1.2 attività per obiettivo specifico 2. Promuovere una maggiore attenzione dei
cittadini italiani ai problemi dello sviluppo internazionale e della pace
Questa attività si svolgerà dal mese 2 al mese 12 e comprende varie azioni per
migliorare per la promozione del sostegno a distanza
• distribuzione e utilizzo del materiale di sensibilizzazione e educazione allo
sviluppo prodotto dall’ente (newsletter, periodico Buone Notizie, Mostre
fotografiche, pubblicazioni, sito web, social network, etc..)
• gestione dei contatti con i sostenitori esistenti e i potenziali sostenitori futuri
• traduzione del materiale che arriva dai paesi in cui i bambini sono sostenuti
dalle varie lingue straniere all’italiano
• conoscenza e tenuta dell’archivio informatico
• gestione dei contatti con i coordinatori locali AVSI nei Paesi dei bambini
vulnerabili beneficiari
• supporto alle azioni di comunicazione (mailing, incontri, newsletter)
• attività di sensibilizzazione e promozione dei diritti dell’infanzia
• Iniziative di sostegno a distanza come descritte di seguito:
Grazie a un piccolo contributo economico un bambino in condizioni difficili
riceve un sostegno personalizzato, può andare a scuola, avere alimenti, vestiario,
cure mediche, e aiuti per la sua famiglia e la sua comunità. Insieme agli aiuti
materiali assicuriamo la presenza di adulti che accompagnano il bambino nel
suo percorso educativo e sostengono la famiglia, naturale o affidataria, nella
propria responsabilità. I bambini sono seguiti in loco da operatori dell’ente o di
organizzazioni partner, che individuano i beneficiari, organizzano l’erogazione
dei beni e dei servizi, lo svolgimento delle attività, la formazione degli educatori e
la preparazione degli aggiornamenti che vengono spedite due volte all’anno.
Quando il bambino conclude il suo percorso il sostenitore in Italia viene
informato, insieme alla proposta di continuare l’impegno a favore di un nuovo
bambino
Dopo aver inviato il modulo di adesione, il sostenitore riceve la documentazione
iniziale del bambino: una scheda anagrafica, una sua foto e, qualora sia
possibile, brevi informazioni sulla sua storia personale e una presentazione della
realtà locale e della destinazione del contributo versato. Riceve inoltre le
istruzioni necessarie per effettuare il pagamento secondo la modalità prescelta.
Successivamente riceverà almeno due aggiornamenti all'anno. Il sostenitore
riceverà inoltre “Buone Notizie”, il periodico gratuito della nostra Associazione.
In questo modo potrà rimanere costantemente aggiornato su tutte le iniziative in
corso e su quelle future. Se lo desidera, può iscriversi alla newsletter per ricevere
informazioni sulle attività e le iniziative di educazione alla pace ed alla
solidarietà
La durata del sostegno continua finché permane lo stato di bisogno o per la
durata del progetto all’interno del quale il bambino è seguito. Per dare a quanti
più possibile l’opportunità di aiutare i bambini in condizioni difficili, l’impegno
richiesto ai donatori per il sostegno a distanza è annuale, tacitamente rinnovato
di anno in anno. Al termine di ogni anno il donatore può revocare la propria
adesione dandone comunicazione scritta all’enet con almeno 60 giorni di
preavviso in modo che si possa provvedere ad affidare il bambino ad un altro
sostenitore e a consentirgli così di continuare il percorso intrapreso
Tutti possono sostenere a distanza un bambino: persone singole, famiglie, gruppi
di amici, classi di scuola, aziende, enti locali, parrocchie, associazioni... Il
sostegno a distanza è un impegno morale a cui chiunque può partecipare.
Sostenere a distanza un bambino è un gesto di amicizia e di unità tra persone, è
un gesto educativo per i propri figli o in ambito scolastico, può essere anche
l’occasione di un regalo a persone care in momenti particolari dell’anno o della
vita.
Le persone italiane o locali, che lavorano per l’ente o per le organizzazioni locali
con cui l’ente collabora, vivono a contatto con i bambini e sono ben radicati sul
territorio. Individuano i bambini da sostenere, organizzano la gestione dei
contributi, lo svolgimento delle attività e la preparazione delle informazioni per i
sostenitori. Niente di quello che l’ente fa nasce a tavolino, ogni bambino ha una
sua storia e noi cerchiamo di sostenere il suo percorso nella condizione concreta
in cui si trova, in base alle sue necessità e alla possibilità di dare un aiuto reale.
Il metodo è un sostegno personalizzato che ha come scopo principale
l’educazione, e la presenza di adulti è fondamentale per seguire ed
accompagnare il bambino nel suo percorso. Gli operatori svolgono perciò una
costante attività di formazione per potere sempre migliorare la qualità del
proprio lavoro educativo con i bambini e con le loro famiglie.
In linea con il principio della sussidiarietà, si cerca di sostenere lo sviluppo di
soggetti e organizzazioni locali per potenziare le loro capacità e il riconoscimento
della loro dignità sociale e civile all’interno del paese in cui operano e a livello
internazionale.
Il contributo del sostegno a distanza non è inviato direttamente al bambino o alla
sua famiglia, ma serve per realizzare attività a favore del bambino, della sua
famiglia e della sua comunità (centro educativo, recupero nutrizionale, sostegno
scolastico, attività con le famiglie, formazione degli educatori, etc), e per le
attività di coordinamento del progetto. I contributi dei sostenitori vengono
raggruppati e inviati ai nostri coordinatori locali, indicativamente con cadenza
trimestrale e secondo la programmazione delle attività sul campo, cercando di
ridurre al minimo i costi dei trasferimenti bancari. In molti casi il Sostegno a
distanza integra altre attività del’ente sul territorio, cui contribuiscono anche
altri finanziatori (Ministero Affari Esteri, Unione Europea, etc.) e perciò,
accanto al sostegno personalizzato, il bambino viene a beneficiare di un
programma complessivo di sviluppo e il contributo del sostegno a distanza
permette di moltiplicare le risorse a favore suo, della sua famiglia e della sua
comunità. In questo modo il contributo del sostenitore a distanza viene
valorizzato al massimo e permette al bambino di essere aiutato in misura molto
maggiore rispetto a quanto si potrebbe fare con la sola quota del sostegno a
distanza.
8.1.3 Attività per Obiettivo specifico 3 Migliorare la capacità di risposta ai
problemi dello sviluppo internazionale e della pace.
Questa attività si svolge nei mesi 1-12 e comprende una serie di azioni per lo
sviluppo della capacità progettuale in risposta ai bisogni dei bambini vulnerabili
nel mondo
• redazione, presentazione, gestione e rendicontazione di progetti di
cooperazione allo sviluppo
• trattamento ed elaborazione informatica di dati (uso di programmi word,
excel, database)
• ricerca ed aggiornamento di informazioni ed opportunità di finanziamento
per la cooperazione decentrata, cooperazione ai sensi di legge 49/1987,
progetti della Comunità Europea e di altri enti finanziatori, pubblici o
privati.
• Utilizzo di internet per ricerca informazioni, partecipazione a webinar e a
seminari
• Gestione amministrativa di progetti di cooperazione
Diagramma di Gantt (cronogramma attività di progetto)
Obiettivi/ATTIVITA
'
1
5
MESI
6
7
8
9
10
11
12
►
►
►
►
►
►
►
►
▓
▓
●
►
►
►
►
►
►
►
►
►
●
▓
▓
▓
▓
▓
▓
▓
▓
▓
▓
▓
▓
▓
▓
▓
▓
▓
▓
▓
▓
▓
▓
▓
▓
▓
▓
█
█
█
█
█
█
█
█
█
█
█
█
█
█
█
█
█
█
█
█
►
►
►
►
►
►
►
►
►
►
█
█
█
█
█
█
█
█
█
█
█
█
█
█
█
█
█
█
█
█
►
►
►
►
►
►
►
►
►
►
2
3
4
▓
▓
▓
▓
►
►
►
►
▓
▓
▓
▓
Attività trasversali 1
Selezione e avvio
Formazione generale
Coordinamento del
progetto
Formazione specifica
Monitoraggio
formazione
Monitoraggio del
progetto
●
►
►
Attività 1 promozione
volontariato
Realizzazione eventi
e iniziative
Supporto volontari e
organizzazione
incontri
Attività
comunicazione
Attività 2 promozione
solidarietà
Rapporti con i
sostenitori e i
destinatari in
regione
Rapporti con i
partner locali nei
paesi
Gestione del
Sostegno bambini
vulnerabili
►
►
Attività 3
incremento
beneficiari
Attività progettuale
e di presentazione
Attività di gestione e
rendicontazione
Attività di
reperimento
informazioni
█ attività a tempo
pieno
▓ attività part time
● singolo evento
►
►
► attività continuata
8.2 Risorse umane complessive necessarie per l’espletamento delle attività
previste, con la specifica delle professionalità impegnate e la loro attinenza con le
predette attività
8.2.0. Attività trasversali
Sono previste le seguenti risorse umane in affiancamento ai volontari in servizio
civile
1 Operatore locale di progetto con esperienza precedente di servizio civile
1 responsabile del servizio civile dell’ente con esperienza pluriennale sul servizio
civile già docente universitario e formatore accreditato
6 formatori specifici laureati con le seguenti competenze;
Chiara Savelli esperienza pluriennale in comunicazione, relazioni con la stampa
e organizzazione di eventi (giornalista pubblicista)
Giampaolo Silvestri e Nada Perovic esperienza pluriennale in progettazione nel
settore della cooperazione allo sviluppo
Pierpaolo Bravin esperienza pluriennale in attività di educazione allo sviluppo e
formatore accreditato servizio civile
Faggi Rita esperta informatica
Valeria Presciutti esperienza pluriennale in Italia e all’estero in progetti di tutela
dell’infanzia
1 esperto di monitoraggio dell’ente laureato e con precedenti esperienze già
responsabile gestione qualità (Franco Argelli)
8.2.1. Risorse umane per attività OS1 Promuovere il volontariato nel settore
della solidarietà e cooperazione allo sviluppo
1 Operatore locale di progetto con esperienza precedente di servizio civile
1 responsabile del servizio civile dell’ente con esperienza pluriannuale sul
servizio civile già docente universitario e formatore accreditato
1 responsabile della rete dei volontari nel territorio regionale
2 addetti attività di comunicazione con competenza specifica nella conduzione
dell’ufficio stampa e nelle relazioni con i volontari
1 tutor del volontario selezionato tra i dipendenti dell’ente che accompagna
l’inserimento del volontario negli specifici ambiti d’azione e che opera in
affiancamento all’OLP, previsto per garantire almeno il rapporto 1:1 tra
dipendenti dell’ente e volontari in servizio civile con una costante
preoccupazione formativa in tutto il periodo del progetto .
Almeno 10 Volontari dell’ente (AVSI point) coinvolti nell’organizzazione di
specifiche iniziative di sensibilizzazione ed educazione alla pace
8.2.2 risorse umane per attività OS 2. Promuovere una maggiore attenzione dei
cittadini italiani ai problemi dello sviluppo internazionale e della pace
Sono previste le seguenti risorse umane in affiancamento ai volontari in servizio
civile
1 Operatore locale di progetto con esperienza precedente di servizio civile
1 responsabile del servizio civile dell’ente con esperienza pluriannuale sul
servizio civile già docente universitario e formatore accreditato
1 responsabile del sostegno a distanza
4 dipendenti a tempo indeterminato dell’ente impiegati nel settore del sostegno a
distanza
2 tutor dei volontari selezionati tra i dipendenti dell’ente che accompagna
l’inserimento dei volontari negli specifici ambiti d’azione e che opera in
affiancamento all’OLP, previsto per garantire almeno il rapporto 1:1 tra
dipendenti dell’ente e volontari in servizio civile con una costante
preoccupazione formativa in tutto il periodo del progetto.
8.2.3. Risorse umane per attività OS 3 Migliorare la capacità di risposta ai
problemi dello sviluppo internazionale e della pace.
Sono previste le seguenti risorse umane in affiancamento ai volontari in servizio
civile
1 Operatore locale di progetto con esperienza precedente di servizio civile;
1 responsabile del servizio civile dell’ente con esperienza pluriannuale sul
servizio civile già docente universitario e formatore accreditato;
4 dipendenti a tempo indeterminato dell’ente addetti alla presentazione, gestione
e rendicontazione interventi di cooperazione internazionale con esperienza
pluriennale nel settore;
2 tutor dei volontari selezionati tra i dipendenti dell’ente che accompagna
l’inserimento dei volontari negli specifici ambiti d’azione e che opera in
affiancamento all’OLP, previsto per garantire almeno il rapporto 1:1 tra
dipendenti dell’ente e volontari in servizio civile con una costante
preoccupazione formativa in tutto il periodo del progetto.
8.3 Ruolo ed attività previste per i volontari nell’ambito del progetto
A seguito positivo riscontro dei monitoraggi intermedi e finali dei precedenti
progetti (bando 2011) si conferma ruolo ma si ampliano le attività dei volontari.
Il ruolo dei volontari sarà quello di portare a termine i compiti specifici, di
affiancare dipendenti e volontari dell’ente nelle mansioni descritte funzionali al
raggiungimento degli obiettivi.
Tutti i volontari parteciperanno alle attività trasversali, di seguito ogni
volontario sarà assegnato in modo prevalente a una delle attività descritte.
8.3.0. Ruolo ed attività previste per i volontari impegnati nelle azioni trasversali:
orientamento/selezione/avvio/formazione
Il ruolo di tutti i volontari in servizio civile sarà di partecipare proattivamente
alla formazione e alle azioni trasversali.
Nel dettaglio le mansioni sono:
o Partecipazione a colloqui ed incontri di orientamento con i responsabili
dell’ente al fine di individuare l’attività specifica più adeguata alle
caratteristiche personali ed aspettative;
o Partecipazione attiva alla formazione generale e alla formazione specifica
come articolate nel successivo punti da 30 a 42;
o Presa in consegna da parte di ciascun volontario delle risorse tecniche
strumentali come descritte al punto 26;
o Incontro e conoscenza con il personale dell’ente dipendenti e volontari;
o Inserimento e presa di contato dei volontari negli specifici ambiti
d’intervento
o collaborazione dei volontari con dipendenti e volontari dell’ente ed
assistenza nelle mansioni quotidiane per un migliore inserimento;
Una volta completata la fase di inserimento si concluderà la formazione specifica
entro i primi 5 mesi dall’avvio del progetto ed il volontario sarà completamente
operativo.
Il ruolo specifico dei volontari nell’esecuzione di ciascuna attività viene di
seguito descritto. Indicativamente sarà assegnato n. 1 volontario in servizio civile
all’azione 1; n. 2 volontari in servizio civile all’azione 2 e n. 2 volontari in
servizio civile all’azione 3:
8.2.1. Ruolo ed attività previste per i volontari impegnati a Promuovere il
volontariato nel settore della solidarietà e cooperazione allo sviluppo. (OS 1)
Volontario 1
I Volontari in servizio civile affiancheranno i volontari e i collaboratori dell’ente
nell’organizzazione e promozione di eventi culturali, incontri, mostre
fotografiche e attività di educazione alla pace tramite iniziative con diffusione sul
territorio regionale e/o di rilevanza nazionale
I compiti specifici dei volontari in servizio civile saranno i seguenti (è necessaria
la disponibilità a brevi trasferte):
o Partecipazione alla preparazione e organizzazione di eventi di
sensibilizzazione alla cultura della pace e della solidarietà internazionale;
o Contatti con le scuole e con altri enti nelle attività di educazione e
sensibilizzazione;
o ricerca di informazioni;
o collaborazione con i volontari dell’ente nel territorio locale ed a livello
nazionale;
o promozione di eventi culturali;
o affiancamento ai volontari ed ai sostenitori dell’ente;
o attività di comunicazione sensibilizzazione e promozione dei diritti
dell’infanzia.
8.3.2 Ruolo ed attività previste per i volontari impegnati a Promuovere una
maggiore attenzione dei cittadini italiani ai problemi dello sviluppo
internazionale e della pace (OS2)
Il ruolo dei Volontari 2 e 3 sarà quello di affiancare il personale dell’ente per la
promozione del sostegno a distanza.
I compiti specifici dei volontari in servizio civile saranno i seguenti:
o supporto alla gestione dei contatti con gli aderenti del sostegno a
distanza;
o traduzione del materiale informativo dalle varie lingue straniere
all’italiano e viceversa;
o conoscenza e tenuta dell’archivio informatico;
o aiuto alla gestione dei contatti con i coordinatori locali nei Paesi in via di
Sviluppo;
o supporto alla gestione informatica ed al trattamento dei dati nel rispetto
della privacy;
o collaborazione con i volontari dell’ente nel territorio locale ed a livello
nazionale;
o monitoraggio del numero di beneficiari e destinatari raggiunti;
o attività di sensibilizzazione e promozione dei diritti dell’infanzia nel
territorio.
Questa attività sarà svolta in collaborazione con i referenti locali del sostegno a
distanza nei vari paesi che concretamente rendono disponibili gli aiuti ai
beneficiari attraverso il pagamento di rette scolastiche, fornitura di alimenti,
vestiario, attività sociali e di prevenzione sanitaria.
8.3.3 Ruolo ed attività previste per i volontari impegnati a Migliorare la
capacità di risposta ai problemi dello sviluppo internazionale e della pace (OS3)
Il ruolo dei Volontari 4 e 5 sarà quello di affiancare il personale dell’area
progetti dell’ente e il responsabile delle relazioni con Unione Europea.
I compiti specifici dei volontari in servizio civile saranno:
• redazione, presentazione, gestione e rendicontazione di progetti di
cooperazione allo sviluppo;
• trattamento ed elaborazione informatica di dati (uso di programmi word,
excel, database);
• ricerca ed aggiornamento di informazioni ed opportunità di finanziamento
per la cooperazione decentrata, cooperazione ai sensi di legge 49/1987,
progetti della Comunità Europea e di altri enti finanziatori, pubblici o
privati;
• Utilizzo di internet per ricerca informazioni, partecipazione a webinar e a
seminari;
• Gestione amministrativa a livello base di progetti di cooperazione;
• Archiviazione documenti e immagini, ricerca fonti informative.
8.3.4 Ruolo ed attività previste per i volontari impegnati a nella formazione
Per quel che riguarda l’obiettivo trasversale della formazione qualificata dei
volontario i risultati attesi e gli indicatori sono comuni a tutti i settori d’impiego
dei volontari.
Il ruolo dei volontari sarà quello di partecipare attivamente e criticamente a un
percorso formativo che permetterà:
• Acquisire competenze e metodologie a livello professionale nella
preparazione, gestione e rendicontazione di progetti di cooperazione allo
sviluppo, iniziative di sostegno a distanza e attività di educazione alla pace;
• Valorizzare interessi, capacità e conoscenze dei giovani attraverso
l’educazione alla pace e la sensibilizzazione ai problemi dello sviluppo;
• Formare i giovani al lavoro di gruppo, all’organizzazione di eventi, all’utilizzo
delle tecnologie informatiche e all’impiego professionale delle lingue straniere.
Il precedente progetto di servizio civile dell’ente realizzato in Emilia Romagna
per il quale è stato impiegato un piano di monitoraggio condiviso con il
COPRESC FC è stato il progetto Sostegno a distanza educazione alla pace bando
2011 regione Emilia RomagnaAllo scopo di applicare i risultati del precedente
monitoraggio del bando 2011 condiviso alla nuova progettazione, l’ente ha
ridefinito alcune delle attività del progetto di servizio civile ampliando l’impegno
di ore del proprio personale anche per garantire la partecipazione alle numerose
azioni condivise con il COPRESC. Anche il confronto con altri enti e l’utilizzo
degli strumenti proposti ci ha aiutato alla migliore definizione delle attività del
presente progetto
9)
Numero dei volontari da impiegare nel progetto:
10) Numero posti con vitto e alloggio:
5
0
0
11) Numero posti senza vitto e alloggio:
12) Numero posti con solo vitto:
5
13) Numero ore di servizio settimanali dei volontari, ovvero monte ore annuo:
1.400
14) Giorni di servizio a settimana dei volontari (minimo 5, massimo 6) :
5
15) Eventuali particolari obblighi dei volontari durante il periodo di servizio:
Si richiede ai volontari flessibilità negli orari di servizio e nelle mansioni nel
rispetto dei contenuti del presente progetto e riservatezza sulle informazioni
acquisite
Si richiede disponibilità a brevi trasferte in Italia per iniziative promosse
dall’ente, da UNSC, dalla regione Emilia Romagna per il tramite dei Copresc
Forlì-Cesena e nelle altre sedi di servizio civile dell’ente (Cesena, Milano) per
attività di formazione generale e specifica.
I volontari dovranno adeguarsi agli orari di apertura dell’ente e quindi in
considerazione della pausa pranzo di durata limitata consumare il pasto fuori
casa per cui si rende necessario il rimborso spese vitto che sarà garantito
dall’ente Le ore settimanali obbligatorie di servizio civile non saranno inferiori
a 12. Per un periodo non superiore ai 30 giorni complessivi il volontario in SCN
potrà essere chiamato a svolgere la propria attività all’esterno della Sede di
Attuazione per le finalità del progetto stesso
Cesena
AVSI
CESENA
N.
1
2
3
4
5
6
7
8
9
10
11
12
13
14
15
16
17
18
Comune
Sede di
attuazione del
progetto
Via Padre Vicinio
Da Sarsina 216
Indirizzo
27863
Cod.
ident.
sede
5
N. vol. per
sede
Argelli
Franco
Cognome
e nome
09/09/
1965
Data di
nascita
RGL FNC
65P09 D458V
C.F.
Nominativi degli Operatori Locali di
Progetto
Cogno
me e
nome
Data di
nascita
C.F.
Nominativi dei Responsabili Locali di
Ente Accreditato
16) Sede/i di attuazione del progetto, Operatori Locali di Progetto e Responsabili Locali di Ente Accreditato:
17) Eventuali attività di promozione e sensibilizzazione del servizio civile nazionale:
Per la promozione e sensibilizzazione del servizio civile nazionale l’ente svolge
varie attività continuative durante tutto l’anno ed azioni specifiche in occasione
del bando di reclutamento dei volontari, coinvolgendo diversi uffici dell’ente
(Comunicazione, risorse umane e servizio civile)
Questa azione avviene attraverso diverse modalità, tra cui:
- pubblicazione sul sito internet dell’ente (www.avsi.org), del progetto se
approvato e delle modalità di reclutamento per tutta la durata del bando;
- comunicazione specifica tramite e-mail ai sostenitori dell’ente ed ai giovani
candidati per posizioni di volontariato/stage (l’ente riceve circa 300
candidature all’anno da parte di giovani interessati a collaborare);
- comunicati stampa su organi di stampa locali e nazionali, radio e tv;
- pubblicazione sulla newsletter dell’ente inviata a 25.000 contatti email a cura
dell’ufficio comunicazione;
- coinvolgimento attivo dei partner di progetto (Copresc, Alphaservice sas) alle
attività di sensibilizzazione promozione mirata a specifici ambiti di
aggregazione giovanile;
- comunicazione a istituti scolastici, enti di formazione e altri enti;
- comunicazione agli uffici di tirocinio/stage di diverse Università con le quali
l’ente intrattiene regolari rapporti ed ha stipulato convenzioni (università
Cattolica, Università di Bari, Università di Bologna, Statale e politecnico di
Milano..);
- comunicazioni a organismi di coordinamento ai quali l’ente aderisce (es. AVSI
Network, Centro Servizi per il Volontariato, coordinamento ONG dell’Emilia
Romagna...);
- organizzazione di incontri specifici per la presentazione e l’orientamento al
servizio civile rivolti a giovani . Durante gli incontri di orientamento ai
candidati vengono fornite tutte le informazioni fondamentali relative al
Servizio Civile Volontario e alle modalità di selezione. Inoltre vengono
approfonditi aspetti cruciali e strategici per un’efficace pre-selezione delle
candidature, ovvero: approccio/scelta di un progetto e aspettative/interessi
legati al progetto.
L’impegno da parte di dell’ente può essere quantificato come segue per un
totale di 21 ore:
Ufficio Comunicazione Newsletter, sito web, invio e-mail, comunicati stampa 10
ore.
Ufficio risorse umane: ricerca database disponibilità e sensibilizzazione
giovani, comunicazione a Università, attività con i partner 11 ore.
Inoltre l’Ente partecipa alle attività di promozione e sensibilizzazione realizzate
in maniera coordinata e congiunta con il CoPrESC di Forlì-Cesena e con gli
enti del territorio provinciale, come indicato nell’allegata scheda di attuazione
del Protocollo d’Intesa con il Copresc e nel Piano Provinciale del Servizio
Civile. Complessivamente, l’ente garantirà la sua presenza, attraverso
responsabili, olp e volontari in Servizio Civile, per un totale di 21 ore, per lo
svolgimento delle seguenti attività:
1. Sensibilizzazione al servizio civile
L’ente sarà coinvolto dal CoPrESC per garantire la piena realizzazione di tutte
le attività volte alla sensibilizzazione dei giovani verso i valori e i contenuti del
servizio civile nazionale e regionale e sull’opportunità offerta da Garanzia
Giovani.
19
SCUOLE DI SECONDO GRADO
In tal senso, viene proposta agli istituti superiori della provincia la
realizzazione di incontri informativi (con l'impiego di volontari in servizio civile
presso gli enti aderenti al Co.Pr.E.S.C. e loro referenti). Tali incontri sono
finalizzati a sensibilizzare i ragazzi delle scuole superiori ai temi della
solidarietà e della cittadinanza attiva. Gli incontri sono soprattutto rivolti alle
classi 4° e 5° superiori, in collaborazione anche con gli insegnanti deputati
all’orientamento dei ragazzi/e.
UNIVERSITA’
Sono previsti incontri nelle sedi universitarie di Forlì e Cesena per “formare”
ed informare i ragazzi e le ragazze sui temi che sottendono il valore del servizio
civile e la coesione sociale. Gli incontri avvengono grazie all’apporto di canali
istituzionali e alla collaborazione delle associazioni studentesche. Tali incontri
prevedano momenti di testimonianza di volontari in servizio civile in Italia e
all’estero.
Per dare impulso e valorizzare concretamente il servizio civile sul territorio, si
proporranno incontri di sensibilizzazione rivolti a vari gruppi di aggregazione
giovanile (gruppi scout, oratori, centri sociali, ...) e, in generale, a tutta la
cittadinanza, avvalendosi in questo della collaborazione di enti e associazioni
già attivi in alcuni ambiti di intervento del servizio civile.
2. Promozione del Servizio Civile durante tutto l'anno
Il CoPrESC, attraverso il coinvolgimento degli Enti aderenti, attuerà sul
territorio una serie di azioni volte alla sensibilizzazione del servizio civile
attraverso:
♦ Promozione sul territorio provinciale delle diverse esperienze di servizio
civile: l'intento è quello di coinvolgere direttamente le strutture e i
volontari che in esse operano, trasmettendo la loro esperienza attraverso
testimonianze.
♦ Oltre alle testimonianze dirette dei volontari si utilizzeranno una serie di
strumenti atti a promuovere l'esperienza valoriale del singolo: produzione
di
interviste
da
inserire
sul
sito
www.coprescfc.it
http://www.provincia.forli-cesena.it/coprescfc.it
e
in
eventuali
pubblicazioni.
♦ Partecipazione a manifestazioni di carattere pubblico che riguardano i
temi fondanti il servizio civile.
♦ Ricerca di canali che permettano di sponsorizzare il servizio civile
durante eventi in cui sia prevista una forte affluenza di giovani (feste
universitarie, concerti, manifestazioni sportive o ricreative, ...).
Tutte queste attività vengono realizzate grazie alla disponibilità da parte degli
enti di volontari e propri referenti.
3. Promozione dei Bandi di Selezione Volontari (non applicabile per garanzia
giovani)
Poco prima della pubblicazione del bando/avviso di servizio civile il
Co.Pr.E.S.C. si impegna ad attivare, in collaborazione con gli Enti attraverso
tavoli azione e/o scambio di idee ed esperienze via e-mail, le strategie di
pubblicizzazione.
La partecipazione attiva degli Enti nella definizione delle strategie mira a:
♦ strumenti da utilizzare (es. interviste dei volontari su quotidiani locali,
comunicati stampa ecc..);
♦ individuazione dei luoghi dove è necessario porre più energia nel
20
veicolare le informazioni;
♦ quali aiuti pratici possono apportare gli enti soci e le associazioni
aderenti al Co.Pr.E.S.C.
Viene predisposto anticipatamente il materiale informativo per avviare la
diffusione entro la prima settimana d’uscita del bando/avviso, il quale è
distribuito in “luoghi strategici” grazie alla collaborazione degli enti aderenti al
Co.Pr.E.S.C.
Durante il periodo di apertura del bando/avviso, verrà incrementata l’attività
di promozione attraverso la pubblicazione di articoli nei giornali locali e
pubblicazione di comunicati stampa.
Inoltro all'interno del sito www.coprescfc.it - http://www.provincia.forlicesena.it/coprescfc.it. vengono inseriti tutti i progetti approvati e finanziati per
garantirne la massima visibilità attraverso la predisposizione di schede
riassuntive delle attività e dei fini di ogni singolo progetto, segnalando i recapiti
degli enti con il relativo nominativo a cui i ragazzi possono fare riferimento.
Contemporaneamente ogni ente si impegna ad inserire un link sul proprio sito
internet che rimandi al sito del Copresc www.coprescfc.it http://www.provincia.forli-cesena.it/coprescfc.it.
Inoltre verrà incrementata l'attività di sportello informativo CoPrESC.
4. Promozione Garanzia Giovani
Il CoPrESC si impegna a collaborare con le sedi dei Centri per l’Impiego del
territorio forlivese e cesenate affinché sia data ampia visibilità alle opportunità
offerte da Garanzia Giovani dagli enti accreditati per l’impiego dei volontari in
servizio civile nella Provincia di Forlì-Cesena, dando altresì la disponibilità a
tenere i contatti tra Enti e giovani aderenti al programma.
Si sottolinea che tutte le iniziative e le proposte di sensibilizzazione e
promozione al servizio civile sono pensate con l’obiettivo di intercettare in
maniera trasparente e ponderata i giovani interessati realmente a vivere
l’esperienza.
18) Criteri e modalità di selezione dei volontari:
In fase di selezione il candidato è tenuto a presentare i seguenti documenti:
- domanda di adesione al servizio civile con indicazione di 1 progetto e di una
sede;
- proprio curriculum vitae;
- fotocopia carta d’identità e codice fiscale;
- consenso al trattamento dei dati personali;
- 1 fototessera.
La selezione prevede tre momenti:
1) un momento nel quale il candidato esprime le proprie motivazioni alla
partecipazione al bando di servizio civile, nonché le aspettative che ha maturato
e che crede gli/le siano richieste in relazione al progetto prescelto;
2) la presentazione del curriculum vitae;
3) un momento finale di valutazione (attraverso un colloquio individuale) da
parte dei responsabile del servizio civile, dei referenti dei paesi e del
responsabile risorse umane dell’ente nel quale vengono valutate competenze
quali: competenze relazionali, cognitive e personali.
21
I selezionatori, dopo la valutazione del colloquio e del curriculum vitae del
candidato, trasmettono documentazione e valutazione al responsabile del
servizio civile dell’ente il quale procede alla sua valutazione del candidato,
compilando la scheda di valutazione coi criteri UNSC.
Al termine del processo di selezione il responsabile del servizio civile dell’ente
procede alla stesura della graduatoria finale.
I punteggi attribuiti al candidato per la graduatoria finale sono così distribuiti:
- curriculum vitae: punteggio da 0 a 20.
- lettera motivazionale (punteggio da 0 a 20)
- colloquio individuale/scheda di valutazione: punteggio da 0 a 60.
Per essere considerato idoneo e inserito in graduatoria, il candidato deve
ottenere un punteggio minimo di 60/100.
Una volta stesa la graduatoria finale questa viene inviata direttamente
all’Ufficio Nazionale per il Servizio Civile insieme alla documentazione
richiesta dallo stesso.
La graduatoria viene quindi pubblicata sul sito dell’associazione in modo che
sia accessibile a tutti coloro che hanno partecipato al bando.
STRUMENTI UTILIZZATI
1. CURRICULUM VITAE (punteggio da 0 a 20)
Del CV si valutano in particolare il titolo di studio, le competenze informatiche
e le competenze linguistiche. Le altre informazioni saranno prese in
considerazione dall’Operatore locale di progetto nel corso del colloquio
individuale.
2. LETTERA MOTIVAZIONALE (punteggio da 0 a 20)
Si tratta di un lettera breve in forma libera teso ad indagare le motivazioni per
la scelta del Servizio Civile ed in particolare del progetto scelto e le relative
aspettative; i punti di debolezza e le risorse personali che il soggetto ritiene di
possedere e di dover mettere in campo nell’esperienza di SC.
I candidati compilano la lettera prima del colloquio individuale, in modo da
permettere loro un utilizzo razionale dei loro tempi di vita oltre che abbattere i
tempi legati allo spostamento dai luoghi di residenza alla sede dell’ente di
Milano
4. COLLOQUIO INDIVIDUALE (punteggio da 0 a 60)
Si tratta di un colloquio conoscitivo e motivazionale tra il candidato e
l’operatore locale di progetto teso a valutare l’idoneità a svolgere il progetto di
Servizio Civile scelto.
Durante il colloquio viene data al candidato la possibilità di conoscere la realtà
nella quale si potrebbe trovare a operare: confrontandosi col responsabile può
chiarire dubbi e perplessità circa il progetto. Da parte sua l’OLP inizia a
conoscere i possibili candidati, in relazione alle attività ed agli obiettivi previsti
dai progetti.
I documenti a disposizione dell’OLP sono le valutazioni dei selezionatori, il
curriculum vitae del candidato e la griglia descrittiva dei fattori di valutazione
fornita da UNSC
19) Ricorso a sistemi di selezione verificati in sede di accreditamento (eventuale indicazione
dell’Ente di 1^ classe dal quale è stato acquisito il servizio):
NO
22
20) Piano di monitoraggio interno per la valutazione dell’andamento delle attività del
progetto:
Obiettivi del piano di monitoraggio interno
Il Piano di Monitoraggio interno è uno strumento per la rilevazione periodica
dell’andamento delle attività
I Livelli da misurare
• Verifica risultati raggiunti, raccolta e monitoraggio indicatori
(rilevazione mensile del numero di destinatari e del numero dei
beneficiari)
• Grado di realizzazione delle attività previste (scala da 0 a 100%);
• Modalità di organizzazione del progetto e modelli di gestione dei
volontari;
• Registro della formazione generale e specifica dei volontari in SCN;
• Valutazione della crescita individuale dei volontari e benefici dichiarati
all’interno del progetto presentato;
• Grado di soddisfazione dei volontari e degli operatori dell’ente
(intermedia e finale).
• N ore di servizio civile svolte da ciascun volontario e verifica del
calendario mensile di attività
Modalità di attuazione
L’ente
effettuerà
le
seguenti
azioni
di
monitoraggio:
questionari ai volontari ad inizio servizio ed a fine servizio, colloqui individuali
con i volontari, gli OLP ed il responsabile del servizio civile, raccolta indicatori
di progetto a cadenza mensile, tenuta dei registri della formazione e dei registri
di presenza.
Tempistiche
Incontri periodici tra gli operatori coinvolti ed i volontari a cadenza mensile,
ogni mese saranno inoltre raccolti i dati di monitoraggio
Figure coinvolte nel monitoraggio saranno:
Responsabile del monitoraggio accreditato è Franco Argelli nato il 09/09/1965 a
Faenza (RA), dipendente a tempo indeterminato dell’ente.
Responsabile del servizio civile dell’ente Pierpaolo Bravin
Operatore locale di progetto ,
Strumenti
Data base dell’ente dove vengono registrati i numeri dei sostenitori ed il
numero dei bambini e ragazzi sostenuti a distanza in ciascun paese
Registri della formazione e registri di presenza dei volontari
Oltre al proprio piano di monitoraggio interno l'Ente partecipa al percorso di
monitoraggio condiviso a livello provinciale dal CoPrESC di Forlì-Cesena,
come programmato nel Piano Provinciale 2014.
Obiettivi del monitoraggio condiviso:
−
attuare un percorso multidimensionale prendendo in considerazione le
diverse mission e visioni degli Enti coinvolti. Per questo motivo ci si
avvarrà dell'utilizzo di strumenti di analisi valutati flessibili e adattabili
alle singole situazioni con lo scopo ultimo di effettuare una chiara e reale
23
−
indagine sul valore del progetto per il volontario, per l’ente e per il
territorio.
La condivisione del percorso di monitoraggio trova il senso nell'idea di
accompagnamento degli Enti verso una crescita delle capacità e degli
strumenti per valutare i propri progetti di servizio civile in modo
efficiente e analitico.
I livelli da misurare:
♦ l'esperienza del giovane all'interno del progetto e della struttura;
♦ gli obiettivi raggiunti rispetto al progetto, alla struttura, al territorio e al
giovane in servizio civile;
♦ il rapporto del giovane con gli utenti e le figure di riferimento (olp,
responsabile della struttura, volontari della struttura, operatori della
struttura);
♦ il risultato finale di un anno di servizio civile: la crescita dell'individuo.
Modalità di attuazione:
I tavoli di lavoro verranno organizzati coinvolgendo gli enti di tutto il territorio
provinciale, attuando il programma seguendo le modalità di seguito riportate:
• mailing-list per la condivisione dei dati emersi e delle considerazioni di
carattere generale sull’andamento del servizio civile nel territorio. Questa
metodologia viene adottata per potere condividere agevolmente ed
efficacemente il materiale prodotto. I momenti di confronto virtuale con gli
enti saranno nel corso dell’anno diversi, per questo motivo si è deciso di
chiamare questa metodologia di scambio di informazioni tavolo-azione
virtuale.
• tavoli-azione che coinvolgeranno l’intero territorio provinciale di ForlìCesena. È previsto un primo incontro di presentazione e condivisione del
piano di monitoraggio, altri due momenti (attraverso la mailing list con il
tavolo di azione virtuale) nel corso di attuazione del progetto. Un ultimo
incontro provinciale per condividere tutti i dati emersi e la preparazione del
materiale da presentare all’evento pubblico relativo ai risultati raggiunti e
la ricaduta sul territorio del servizio civile stesso.
Tempistiche:
ex ANTE è l'incontro in plenaria previsto qualche giorno prima dell'inizio
dell'entrata in servizio dei ragazzi. A questo tavolo, oltre alla partecipazione dei
referenti del monitoraggio è prevista anche la partecipazione degli olp.
Condivisione del programma ed eventuali integrazioni. Visione e riflessione sui
questionari previsti e sulle metodologie di analisi che si intende adottare.
In ITINERE verranno effettuati i tavoli-azione virtuali.
Il primo avverrà già al secondo mese di inserimento dei ragazzi in servizio
presso le strutture. In questa fase si coglierà l'occasione per aprire un
confronto sulla fase di inserimento dei volontari e sugli obiettivi prefigurati dai
progetti; elaborazione dei dati emersi dai primi questionari; condivisione di
altri metodi di valutazione che gli enti intendono adottare all'interno della loro
realtà (es. colloqui individuali con i volontari, domande aperte agli olp,
interviste agli utenti, ecc..).
Il secondo invece è previsto a metà servizio dei ragazzi. Condivisione dei dati
emersi dalla somministrazione del questionario ai volontari, ai referenti della
formazione e ai Rappresentanti Legali degli Enti. I temi trattati saranno
relativi alla valutazione dell’andamento in generale del SC, sullo stato di
avanzamento del progetto, sulla formazione generale svolta dai ragazzi e
24
sull’impatto/ricaduta del servizio civile nell’ente e sul territorio.
ex POST: verso la conclusione del servizio civile si convocherà un ultimo tavolo
azione durante il quale verranno presi in esame i seguenti punti:
− il funzionamento degli strumenti adottati durante il monitoraggio per
misurare i livelli condivisi;
− I risultati emersi;
− come applicare i risultati alla futura progettazione;
− costruzione del materiale da presentare all’evento pubblico.
Evento pubblico: avverrà a conclusione del servizio civile.
Si sottolinea come uno degli scopi del monitoraggio condiviso è quello di
rilevare i dati relativi alle diverse esperienze di servizio civile sul territorio di
Forlì- Cesena identificando in questo modo la mappa del valore del servizio
civile e la reale ricaduta sul territorio dell'operato dei ragazzi in servizio civile.
Grazie all'esperienza di monitoraggio condiviso verranno predisposti dei
report.
Strumenti di lavoro:
− Incontri in plenaria
− Tavoli - azione
− Tavoli - azione virtuale
− Somministrazione di questionari:
scheda 1: questionario di inizio – volontari
scheda 2: questionario in itinere – volontari
scheda 3: questionario formazione – volontari
scheda 4: questionario/intervista ai Legali Rappresentanti degli Enti
scheda 5: questionario finale - volontari
scheda 6: questionario finale – olp
Figure coinvolte nel monitoraggio condiviso:
- Referenti del monitoraggio indicati dagli Enti stessi nelle schede di
attuazione con il CO.PR.E.S.C per l'anno 2014;
- Olp delle diverse sedi di attuazione dei progetti;
- Legali rappresentanti degli Enti;
- Referente del monitoraggio individuato all’interno del Consiglio
Direttivo CoPrESC
Operatore del CO.PR.E.S.C FC.
21) Ricorso a sistemi di monitoraggio verificati in sede di accreditamento (eventuale
indicazione dell’Ente di 1^ classe dal quale è stato acquisito il servizio):
NO
22) Eventuali requisiti richiesti ai candidati per la partecipazione al progetto oltre quelli
richiesti dalla legge 6 marzo 2001, n. 64:
Oltre ai requisiti richiesti dalla legge 6 marzo 2001, n. 64, possono essere
requisiti utili e funzionali al progetto:
- interesse per i temi della solidarietà internazionale e della pace
- volontà e capacità di lavorare in modo cooperativo, in gruppo e in rete con
volontari, operatori ed altri soggetti
- desiderio di sperimentare concretamente la solidarietà a sostegno di
25
popolazioni vulnerabili
- interesse alle relazioni umane e desiderio di dialogo interculturale
- Minima conoscenza delle lingue straniere
- Interesse per percorsi a carattere formativo e di crescita individuale
23) Eventuali risorse finanziarie aggiuntive destinate in modo specifico alla realizzazione
del progetto:
Le risorse finanziarie aggiuntive ammontano a 10.700 €, così calcolate:
Formazione specifica: 1.000 euro
Rimborsi spese di trasporto, alloggio e vitto ai volontari per formazione
generale e specifica descritte ai punti seguenti (30-43)
media di 200 euro x 5 volontari: 1.000 euro
pubblicazioni e materiale didattico per formazione 5 volontari x 50 euro: 250
euro
Risorse tecniche e strumentali: 3.000 euro
Spesa messa a disposizione dei volontari in servizio civile (manutenzione e costi
funzionamento) delle risorse tecniche e strumentali descritte al punto 26)
Costo medio manutenzione ed ammortamento 50 euro al mese x 5 postazioni x
12 mesi: 3.000 euro
Attività di promozione: 1.500 euro
Costi per le attività descritte al punto 17: 1.500 euro
Vitto volontari: 5.200 €
Il progetto prevede anche l’erogazione del vitto ai volontari tramite un buono
pasto giornaliero del valore di 5,20 euro per le particolari esigenze di continuità
del servizio in caso di impegno giornaliero superiore alle 5 ore. Tale rimborso
di vitto sarà a carico dell’ente.
5,2 €/giorno x 5 volontari x 200 giorni di servizio (media): 5.200 €
24) Eventuali reti a sostegno del progetto (copromotori e/o partners):
L’ente in riferimento al progetto attuerà attività coordinate e congiunte con il
COPRESC di Forlì- Cesena attraverso:
- sensibilizzazione congiunta su:
- Carta d’impegno etico e previsioni della L.R.20/03: valori dell’obiezione di
coscienza e tematiche collegate (nonviolenza, difesa civile, povertà,
solidarietà, mondialità e intercultura, pace e diritti umani, ecc.)
- Servizio civile svolto sia in Italia che all’estero, con le dirette testimonianze
dei giovani già coinvolti;
- Promozione congiunta del bando/avviso e di orientamento dei giovani alla
scelta del progetto;
- Formazione coordinata e congiunta per gli operatori locali di progetto e le
figure accreditate degli enti della provincia.
- Formazione coordinata e congiunta dei volontari in servizio civile
regionale/nazionale.
- Attività di monitoraggio condiviso del progetto in ambito Copresc.
Grazie agli esiti emersi dal monitoraggio realizzato da Copresc- Enti, che
26
dimostrano un sempre maggiore miglioramento della qualità del Servizio Civile
realizzato su questi territorio, si sottolinea che le attività sopra indicate
continueranno ad essere realizzate in maniera congiunta e in modo sempre più
attivo e proficuo.
Grazie agli esiti emersi dal monitoraggio congiunto realizzato tra CoprescEnti, che dimostrano un significativo miglioramento della qualità del Servizio
Civile realizzato su questi territorio, si sottolinea che le attività sopra indicate
continueranno ad essere realizzate in maniera congiunta e in modo sempre più
attivo e proficuo.
Altri enti partner di progetto di cui si allegano le dichiarazioni saranno:
Università Cattolica
Partecipazione attività di promozione e sensibilizzazione al servizio civile e
riconoscimento eventuali crediti didattici
ALPHASERVICE Sas (azienda di stampa creativa digitale e litografica)
Partecipazione alle attività di promozione e sensibilizzazione del servizio civile
nazionale con stampa di materiale informativo
25) Risorse tecniche e strumentali necessarie per l’attuazione del progetto:
Saranno messe a disposizione dei volontari le seguenti risorse:
- Materiale per l’organizzazione degli eventi culturali e di educazione alla pace
(stand, banchetti, pubblicazioni, espositori in cartoncino…)
- Materiale di consumo, volantini, brochures, pubblicazioni e manifesti per la
promozione delle attività di educazione alla pace e sensibilizzazione
- sala riunioni con capienza di 50 posti dotata di videoconferenza
- postazione telefonica collegata al centralino dell’ente con possibilità di
chiamate all’esterno
Ogni volontario avrà a disposizione una postazione di lavoro composta da:
- sedia, scrivania e archivio;
- computer (con collegamento Internet, posta elettronica, software e supporti
multimediali);
- possibilità di utilizzare stampanti, fax e fotocopiatrice, connessione internet;
- cancelleria (fogli, penne, matite, gomme, puntatrici, evidenziatori…).
La sede di svolgimento del progetto rispetta la normativa sulla sicurezza sul
posto di lavoro. La sede si è dotata di un piano per la sicurezza che prevede
apposita cartellonistica, certificazione degli impianti elettrici, piano di
prevenzione incendi ed estintori, nomina del responsabile della sicurezza che ha
specifici corsi di formazione e di aggiornamento.
A seguito positivo riscontro dei monitoraggi intermedi e finali dei precedenti
progetti sono stati definite con maggiore precisione le risorse tecniche e
strumentali necessarie.
27
CARATTERISTICHE DELLE CONOSCENZE ACQUISIBILI
26) Eventuali crediti formativi riconosciuti:
La partecipazione al progetto da diritto a crediti formativi per gli studenti
dell’Università di Bologna secondo quanto previsto dall’ art. 7 Convenzione
stipulata con l’ente in data 16/07/2004, che recita:
“Essendo AVSI ente accreditato per il servizio civile nazionale, gli studenti
iscritti all’Università di Bologna che parteciperanno su base volontaria ai
progetti di servizio civile gestiti dalla ONG in Italia o all’estero possono
ottenere il riconoscimento dei crediti formativi come previsto dalla normativa
vigente (in particolare, L 64/2001 e LR Emilia Romagna in materia, DM
509/1999 Regolamenti dei singoli corsi di studio”.
27) Eventuali tirocini riconosciuti :
Una specifica convenzione per il riconoscimento del tirocinio è stata stipulata in
data 21/07/2014 con l’Università Cattolica del Sacro Cuore
L’ente ha stipulato convenzioni per l’effettuazione di tirocinio degli studenti
con varie Università italiane e che permettono il riconoscimento del periodo di
tirocinio a volontari in servizio civile qualora vengano selezionati studenti delle
seguenti Università:
Università degli Studi di Bologna – Facoltà di Scienze Politiche – Corso di
Laurea in Servizio Sociale, secondo la Convenzione tra il Preside del Corso di
Laurea e l’ente, in base al quale il periodo di servizio civile può essere
considerato sostitutivo del tirocinio obbligatorio previsto dal corso di studi ai
fini della qualifica professionale di “operatore del Servizio sociale” (cfr art 1
convenzione art 1 regolamento)
Altre Convenzioni (sono già state inviate in copia nei progetti degli anni
precedenti e sono disponibili a richiesta dei valutatori ).
Università degli Studi di Bologna – Polo scientifico didattico di Forlì, secondo la
convenzione quadro di tirocinio stipulata con l’ente in data 15/01/2003 e
rinnovata a scadenza.
Facoltà Scienze Politiche Forlì in data 11/12/2002
Università Bocconi di Milano in data 20/11/2001
Politecnico di Milano in data 03/02/2004
Università di Siena in data 17/04/2003
28) Competenze e professionalità acquisibili dai volontari durante l’espletamento del servizio,
certificabili e validi ai fini del curriculum vitae:
A seguito positivo riscontro dei monitoraggi intermedie finali dei precedenti
progetti sono state verificate le effettive competenze e professionalità acquisibili
Conseguentemente a quanto descritto, i giovani volontari avranno
l’opportunità di acquisire competenze e sviluppare specifiche professionalità e
maturare una capacità di vivere la propria cittadinanza in termini attivi e
solidali
Il progetto consentirà inoltre l'acquisizione delle seguenti competenze
28
trasversali rinvenibili nel “Primo prontuario delle competenze riconoscibili
nell’esperienza del servizio civile” della Regione Emilia Romagna:
 collaborare con i professionisti coinvolti nel progetto
 lavorare in team
 sviluppare capacità linguistiche ed informatiche
 adottare stili di vita improntati alla cortesia
 integrarsi con altre figure e ruoli professionali
 adeguarsi al contesto: linguaggio ed atteggiamenti, rispetto delle regole
ed orari
 fronteggiare situazioni di emergenza ed imprevisti
 controllare la propria emotività
Le suddette competenze verranno certificate dall’ente mediante il rilascio della
“Dichiarazione delle competenze, a valere come credito formativo” e
riconosciute dalla Regione Emilia Romagna in attuazione dell’articolo 10,
primo comma, della L.R. 20 del 2003.
Tale certificazione sarà riconosciuta dall’ente come titolo di merito per
l’accesso a posizioni di lavoro.
Di seguito vengono descritte le tipologie di competenze e professionalità
acquisibili dai volontari che saranno certificate e riconosciute autonomamente
dall’ente :
- Sviluppo della capacità di problem solving.
- Comprensione delle dinamiche organizzative in un contesto lavorativo
del Terzo Settore.
- Conoscenza delle procedure tecnico/amministrative dell’Ente per la
presentazione di progetti, rendiconti,
- Capacità di collaborare e integrarsi con figure professionali e
professionisti coinvolti nella realizzazione del progetto.
- Capacità di lavorare in team per produrre risultati collettivi.
- Accrescimento della consapevolezza di esercitare in maniera efficace il
proprio diritto di cittadinanza attiva a livello nazionale e internazionale.
- Competenze nella realizzazione di attività didattiche
- Sviluppo delle capacità di animazione e/o educazione.
- Capacità di organizzare e condurre attività di educazione alla pace, ed
alla solidarietà internazionale
- Sviluppo di capacità di intervento sul territorio e di coinvolgimento di
volontari
L’ente di formazione IRECOOP accreditato presso la Regione Emilia
Romagna (codice 270) è disponibile a certificare le competenze acquisite dai
volontari come ente terzo ai sensi DGR 177/2003 e successive integrazioni.
Le competenze certificabili fanno riferimento alle normative della Regione
Emilia Romagna.
Formazione generale dei volontari
29) Sede di realizzazione:
Comprensorio Forlivese:
29
−
−
−
−
−
Provincia di Forlì- Cesena sede di Forlì – Piazza G.B. Morgagni n° 2 e 9
- 47121 Forlì
Sala Polivalente Ass.I.Pro.V. Viale Roma n° 124 – 47121 Forlì
Centro per la Pace Forlì -Via Andrelini n°59, 47121 Forlì
Sala Consigliare Comune di Forlimpopoli - Piazza Fratti n° 3 – 47034
Forlimpopoli
Caritas Forlì- Bertinoro Via dei Mille, 28 . 47121 Forlì
Comprensorio Cesenate:
− Sala Polivalente Ass.I.Pro.V. Serraglio n° 18 – 47521 Cesena
− Caritas Cesena –Sarsina Via Martiri d’Ungheria, 1 – 47023 Cesena
− Sala Riunioni c/o Sede Provinciale di Cesena Viale Bovio, 425 – 47023
Cesena
All'occorrenza, alcune lezioni si potranno svolgere in aule messe a disposizione
dagli enti e dalle associazioni coinvolte nei corsi. Tali aule si troveranno
comunque all'interno delle sedi degli enti e delle associazioni in questione e le
variazioni verranno comunicate all’UNSC.
Una lezione consisterà in una visita strutturata ad una realtà del territorio che
si distingue per il proprio impegno a sostegno del servizio civile e dei valori ad
esso connessi.
30) Modalità di attuazione:
Regione Emilia Romagna attraverso il Coordinamento Provinciale Enti di
Servizio Civile (CO.PR.E.S.C.) di Forlì–Cesena.
31) Ricorso a sistemi di formazione verificati in sede di accreditamento ed eventuale
indicazione dell’Ente di 1^ classe dal quale è stato acquisito il servizio:
SI
Regione Emilia Romagna
32) Tecniche e metodologie di realizzazione previste:
Il Percorso di Formazione Generale sarà organizzato secondo le nuove linee
guida per la formazione generale dei giovani in servizio civile nazionale
pubblicate con Decreto del Capo del Dipartimento della Gioventù e del Servizio
Civile Nazionale n. 160/2013 prot. 13749/1.2.2 del 19/07/2013.
Il percorso di formazione generale ha come obiettivi la formazione civica,
sociale, culturale dei volontari, attraverso percorsi di cittadinanza attiva e
responsabile e sarà realizzato trasversalmente a più Progetti di Servizio Civile
attivati da Enti differenti sul territorio provinciale, con il supporto di:
 lezioni frontali, letture, proiezione video e schede informative;
 kit del volontario: predisposizione di materiale informativo relativo alle
normative che regolano il servizio civile nazionale e servizio civile
regionale; carta etica; bibliografia, filmografia e siti consigliati;
 dinamiche non formali: incontri interattivi con coinvolgimento diretto
dei partecipanti, training, giochi di ruolo, di cooperazione e di
30
simulazione, giochi di conoscenza e di valutazione, role play.
 coinvolgimento diretto attraverso la visita di una realtà attiva sul
territorio per l’affermazione dei valori alla base del servizio
civile(solidarietà, nonviolenza, cittadinanza attiva, …);
Inoltre, a seconda dei moduli trattati, verrà proposto al gruppo classe di
svolgere alcuni moduli in determinati luoghi significativi messi a disposizione
dagli enti.
Sarà chiesto ad ogni volontario di utilizzare e mettere in atto le competenze
apprese in aula, potenziando i risultati della formazione ricevuta, attraverso il
confronto diretto con la realtà dell’ente e dello specifico settore di intervento.
L’intero percorso formativo verrà attuato entro i primi 180 giorni dall’avvio al
servizio e sarà suddiviso in giornate da 4 ore ciascuna per consentire una piena
partecipazione ed attenzione dei partecipanti.
I volontari saranno obbligati a frequentare i corsi di formazione generale e
specifica e non possono, durante lo svolgimento dei predetti corsi, avvalersi di
permessi.
Ad ogni incontro sarà presente un tutor d’aula con il compito di accoglienza
della classe, raccolta dei materiali/lavori prodotti dai volontari durante le
lezioni, passaggi di consegne tra i formatori; predisposizione delle aule,
somministrazione/raccolta questionari di verifica del percorso formativo.
Questa figura oltre a compiti puramente organizzativi è indispensabile al fine
di dare omogeneità e continuità ai moduli formativi, presentando di volta in
volta i formatori, i contenuti del modulo e sottolineando i legami tra i moduli e i
temi della formazione generale con le attività svolte dai singoli volontari. Il
tutor d’aula partecipa ai tavoli dei formatori e alla progettazione della
formazione.
Nella realizzazione delle classi di formazione si terranno conto dei seguenti
fattori:
a) Essendo la Provincia di Forlì- Cesena una realtà complessa perchè
strutturata su due città verrà prediletta una omogeneità del territorio di
appartenenza degli Enti in cui sono inseriti i ragazzi in Servizio Civile;
b) Si cercherà di creare classi eterogenee per quello che riguarda il settore di
intervento dei ragazzi in servizio civile nell'ottica di costruire un confronto il
più ampio possibile sulle diverse realtà;
c) Il limite massimo di ogni classe sarà di 25 unità, come da normativa.
La totalità dei moduli di formazione generale previsti dalle “Linee Guida per la
Formazione Generale dei volontari” sono stati affidati a diversi formatori
accreditati, in base alle competenze e alle predisposizioni di ciascuno.
Per alcuni moduli potranno essere previsti, sotto la guida dei formatori incontri
con esperti del tema affrontato.
Qualora fosse necessario, al termine del percorso saranno predisposti dei corsi
di recupero per un massimo di tre lezioni, fermo restando che la responsabilità
dell’effettiva frequenza del percorso formativo da parte del giovane resta in
capo all’ente ospitante.
33) Contenuti della formazione:
31
I temi affrontati sono quelli contenuti nella nuova circolare dell’UNSC
pubblicata a luglio 2013 “Linee guida per la formazione dei volontari”, di volta
in volta declinati in base alle metodologie utilizzate dai formatori coinvolti e in
base al programma delle giornate stabilito dagli stessi.
La formazione sarà organizzata in una serie di moduli raggruppati in tre
macroaree tematiche.
MACROAREA 1
VALORI E IDENTITA’ DEL SERVIZIO CIVILE
1° GIORNATA: 4 ORE
Modulo UNSC: L'identità di gruppo in formazione e patto formativo
-Presentazione del corso e dell'agenda dei lavori;
-Introduzione alla formazione generale: cos’è e perché la formazione generale
del
servizio
civile
in
modo
coordinato
e
congiunto
-Chi è il Copresc e quale impegno della RER
- Presentazione personale dei partecipanti e dei propri enti
-Confronto e condivisione di aspettative, motivazioni e obiettivi individuali.
Modalità e tecniche specifiche del corso: Attraverso dinamiche frontali i
formatori definiscono l'identità di gruppo dei volontari in scn, e
successivamente in modo interattivo attraverso schede di esercizio. Verranno
coinvolti i ragazzi attraverso il confronto diretto sulle motivazioni. Queste
dinamiche hanno lo scopo di analizzare le motivazioni e le aspettative del
volontario su due linee: il proprio servizio civile e la formazione generale.
Materiali utilizzati: Distribuzione del Kit formativo (cartellina con calendario
del corso; riferimenti del Copresc; dispense create dai formatori; filmografia e
bibliografia, ecc...); schede di esercizio; slide; supporto cartaceo; quaderno per
appunti.
2° GIORNATA: 4 ORE
Modulo UNSC: Dall'obiezione di coscienza al Servizio Civile Nazionale + la
normativa vigente e la carta di impegno Etico
-Definizione del concetto di Odc
- Storia dell’Odc fino al SCN (movimenti, avvenimenti, corpi civili di pace e
personaggi)
- Analisi dei principi della legge 64/2001 (Art. 1)
- Le normative principali e la carta di impegno etico
Tramite l’analisi del concetto di Obiezione di Coscienza, si affronteranno le
tappe principali dell’evoluzione del servizio civile, attraverso i movimenti ed i
personaggi storici che hanno sostenuto gli odc fino ad arrivare alla nuova legge
sul SCN. Differenze e considerazioni tra obiezione di coscienza e servizio civile.
Analisi delle normative e principali e importanza della sottoscrizione della
Carta di Impegno Etico da parte del legale rappresentante dell’Ente, in cui
UNSC e Ente di impegnano reciprocamente al rispetto dei valori posti alla base
della cultura e dell’identità del servizio civile.
Modalità e tecniche specifiche del corso: Momenti frontali, proiezione di video,
slide, foto, lettura della carta Etica.
Materiali utilizzati: Video proiettore, slide, video, dispense specifiche, lavagna a
fogli mobili, fotocopie, quaderno per appunti
32
3° GIORNATA: 4 ORE
Modulo UNSC: Il dovere di difesa della patria – difesa civile non armata e
nonviolenta
- Il dovere di difesa della patria: principi costituzionali
- La difesa civile non armata e nonviolenta
- storia della nonviolenza
- la difesa nonviolenta oggi
- riferimento di diritto internazionale
La riflessione sui termini “difesa” e “patria”, partirà dai principi costituzionali
(art. 2, 3, 4 9 e 11 Cost.) per arrivare dalle Sentenze della Corte Costituzionale
nn.164/85, 228/04, 229/04 e 431/05.
Si passerà brevemente alla storia della nonviolenza e dei movimenti
nonviolenti, accennando anche i concetti di “peacekeeping”, “peace- en
forcing” e “peacebuilding”, oltre che approfondire il significato della
nonviolenza ai giorni nostri, applicando lo stesso al vivere quotidiano e alla vita
di comunità.
Modalità e tecniche specifiche del corso: Lezioni frontali, proiezione di slide,
lavori di gruppo sul tema della difesa discussione di casi.
Materiali utilizzati: Video proiettore, slide, fotocopie della normativa.
MACROAREA 2
LA CITTADINANZA ATTIVA
4° GIORNATA: 4 ORE
Modulo UNSC: La formazione civica
-La Dichiarazione Universale dei Diritti Umani e la Costituzione come base
della civile convivenza
-L’educazione alla legalità democratica: diritti e doveri dei cittadini, i diritti
umani, le forme di partecipazione democratica, civile e politica alla vita della
società
-Funzione degli organi costituzionali
-L’iter di formazione delle leggi.
Affinché i giovani possano diventare cittadini attivi, appare indispensabile dare
un quadro di riferimento anche normativo alla convivenza civile. Verranno
analizzati quindi la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani e e la Carta
Costituzionale. Verranno poi analizzati funzioni e ruoli degli organi
costituzionali dando particolare rilievo all’iter legislativo.
Modalità e tecniche specifiche del corso: Lezioni frontali, proiezione di slide e
filmati.
Materiali utilizzati: Video proiettore, slide, fotocopie della normativa.
5° GIORNATA: 4 ORE
Modulo UNSC: Le forme di cittadinanza + La rappresentanza dei volontari nel
servizio civile
- La cittadinanza attiva: valore del SCN
- le forme attive di partecipazione individuali e collettive
- la rappresentanza dei volontari in sc come forma di partecipazione.
33
Durante il modulo, partendo dal concetto di formazione civica, si andranno ad
analizzare le diverse modalità per essere cittadini attivi: dalla scelta del sc,
all’impegno politico e sociale, alle azioni nonviolente, ecc.
Questo vasto tema sarà collegato alla rappresentanza dei volontari, quale
forma di partecipazione e cittadinanza attiva. Verranno illustrate le modalità
di partecipazione a tale possibilità, prevedendo anche la partecipazione di ex
volontari e/o dei rappresentanti in carica.
Modalità e tecniche specifiche del corso: discussione di gruppo, giochi di ruolo,
schede di esercizio.
Materiali utilizzati: Video proiettore; slide; fotocopie per le schede di esercizio,
quaderno
per
appunti;
colori
fogli
matite
e
cartelloni
6° GIORNATA: 4 ORE
Modulo UNSC: La protezione Civile
- La protezione civile
Nel modulo verranno illustrati gli elementi base sulla Protezione Civile
individuando i collegamenti tra difesa della Patria e difesa dell’ambiente, del
territorio e delle popolazioni.
Modalità e tecniche specifiche del corso: Momenti frontali, discussione di
gruppo, visioni di filmati.
Materiali utilizzati: Video proiettore; slide; fotocopie, quaderno per appunti
MACROAREA 3
IL GIOVANE VOLONTARIO NEL SISTEMA DEL SERVIZIO CIVILE
7° GIORNATA: 4 ORE
Modulo UNSC: L’organizzazione del servizio civile e le sue figure + Disciplina
dei rapporti tra enti e volontari del sc
-il sistema di servizio civile: UNSC, le Regioni, gli enti di SC
- le figure che operano all’interno del progetto (OLP, RLEA, altri volontari,…)
- Prontuario rapporti enti- volontari
È importante che i giovani conoscano in maniera approfondita il sistema del
servizio civile dal punto di vista della sovrastruttura, oltre che dal punto di
vista dell’ente. Verranno analizzate le funzioni dell’UNSC, delle Regioni, degli
Enti di SC oltre che le figure che ruotano attorno al volontario in sc.
Verrà poi analizzato punto per punto il Prontuario concernente la disciplina
dei rapporti tra enti e volontari del sc (DPCM 4 febbraio 2009).
Modalità e tecniche specifiche del corso: Momenti frontali, discussione di
gruppo, lavori di gruppo.
Materiali utilizzati: Video proiettore, slide, fotocopie, quaderno per appunti.
8° GIORNATA: 4 ORE
Modulo UNSC: Comunicazione interpersonale e gestione dei conflitti
− la comunicazione quale elemento essenziale di esperienza quotidiana
− gli elementi costitutivi della comunicazione
− I conflitti nella quotidianità: gestione efficace della comunicazione
− tecniche di risoluzione dei conflitti in un gruppo
34
Il modulo prevede una prima parte relativa al concetto di comunicazione quale
elemento fondamentale per la gestione dei rapporti tra singoli individui e
gruppi. Successivamente verrà affrontato il tema del conflitto, spostando l’
attenzione sui microconflitti che ogni giorno i ragazzi si ritrovano ad
affrontare, nella vita quotidiana e presso l’ente di servizio. Attraverso tecniche
di simulazione di eventi realmente vissuti presso le proprie strutture, i ragazzi
analizzeranno le potenziali possibilità alternative per gestire un conflitto
vissuto/subito al meglio delle proprie capacità.
Modalità e tecniche specifiche del corso: dinamiche non formali, proiezione di
video, slide, foto, discussione di casi e giochi di ruolo.
Materiali utilizzati: Video proiettore, slide, fotocopie, quaderno per appunti.
9° GIORNATA: 4 ore
Modulo: La coesione sociale e la multiculturalità
−
Percorsi di coesione sociale: la realtà dell'immigrazione e la società
multiculturale
Il modulo sarà occasione per riflettere sul macro tema della multiculturalità e
sull’interculturalità.
Modalità e tecniche specifiche del corso: Momenti frontali, discussione di
gruppo, giochi di ruolo, schede di esercizio.
Materiali utilizzati: Video proiettore; slide; fotocopie per le schede di esercizio,
quaderno
per
appunti;
colori
fogli
matite
e
cartelloni
10° GIORNATA: 4 ORE
Modulo: Incontro/Visita ad una realtà viva o storica di significativa importanza
per l’affermazione dei diritti umani.
Per calare le tematiche affrontate nel territorio in cui i giovani svolgono il
proprio servizio e per dare maggiore concretezza a quanto appreso in aula, è
prevista una visita presso una organizzazione che lotta per l’affermazione dei
valori fondanti il servizio civile, come la pace, la solidarietà, la cittadinanza
attiva, la nonviolenza, ecc.
I volontari verranno affiancati ed accompagnati da un formatore durante la
visita.
11° GIORNATA
Modulo UNSC: Presentazione dell’Ente + Il lavoro per progetti + chiusura del
percorso formativo
- presentazione degli enti ospitanti
- attività di gruppo sul senso del percorso formativo
- attività suddivisa in sottogruppi sul lavoro di progetto
- Valutazione e verifica del corso
I giovani, affiancati dal formatore, avranno la possibilità di condividere con gli
altri giovani in aula le caratteristiche del loro ente ospitante con l’obiettivo di
creare nel gruppo classe consapevolezza del contesto globale in cui sono inseriti
in qualità di volontari in servizio civile.
Al termine del percorso formativo si prevede un momento laboratoriale
relativo al lavoro per progetti. Verranno predisposti sottogruppi all'interno dei
quali verranno identificati gli elementi base della progettazione: tramite il
racconto del proprio progetto i ragazzi analizzeranno i progetti in cui sono
35
inseriti cercando di collegarli alla valutazione dei bisogni del territorio. Breve
stesura di un progetto e presentazione di questo agli altri gruppi.
Somministrazione di un questionario di valutazione finale del percorso
formativo.
Modalità e tecniche specifiche del corso: momenti frontali, discussioni in
plenaria, lavori di gruppo, questionari.
Materiali utilizzati: cartelloni, quaderni per appunti, videoproiettore, pc, slide,
fotocopie.
TOTALE ORE: 44
34) Durata:
44 ore
suddiviso in 11 moduli da 4 ore da svolgere entro 180 giorni dall’avvio al
servizio.
Formazione specifica (relativa al singolo progetto) dei volontari
35) Sede di realizzazione:
La formazione specifica si svolgerà presso la sede accreditata AVSI di Cesena,
sita in via Padre Vicinio da Sarsina 216, e presso la sede dell’ente accreditata di
Milano in Via Legnone 4
È prevista anche l’eventuale partecipazione dei volontari in servizio civile a
seminari ed incontri di formazione che AVSI organizza periodicamente in varie
località italiane rivolti ai propri volontari e collaboratori.
36) Modalità di attuazione:
In proprio, con formatori dell’ente, con durata complessiva di 72 ore.
L’ente organizza due seminari annuali di formazione per volontari della durata
di una settimana, a cui partecipano sia volontari in partenza per servizio
all’estero e sia volontari da impiegare in Italia. Si ricorda che l’ente è ONG
idonea per la selezione e formazione di volontari ai sensi L49/1987.
La formazione specifica comprende una sessione comune in aula e dei seminari
di ripresa.
Gli obiettivi che si intendono raggiungere con la formazione specifica sono:
- offrire ai volontari l’opportunità di un percorso formativo all’interno
del settore non profit, incentrato sull’educazione alla pace e sulla
partecipazione diretta alle fasi di preparazione di progetti di sviluppo;
- acquisire competenze sulle modalità di comunicazione e di
sensibilizzazione alle problematiche dello sviluppo e dei diritti dei
bambini
- Acquisire competenze sui seguenti argomenti:
- formazione di base informatica.
- Progettazione e rendicontazione interventi di cooperazione
36
internazionale,
- conoscenze operative per la gestione iniziative di sostegno a distanza.
Attività di comunicazione, sensibilizzazione ed educazione alla pace
37) Nominativo/i e dati anagrafici del/i formatore/i:
Savelli Chiara
Argelli Franco
Bravin Pierpaolo
Faggi Rita
Presciutti Valeria
Perovic Nada
Silvestri Giampaolo
nata a Forlimpopoli (FC) il 05/10/1971
nato a Faenza (RA) il 09/09/1965
nato a Cesena (FC) il 01/10/1964
nata a Cesena (FC) il 31/08/1983
nata a Fabriano (AN) il 15/03/1979
nata a Kotor (Yugoslavia) il 12/05/1978
nato a Lerici (SP) il 04/02/1970
38) Competenze specifiche del/i formatore/i:
Chiara Savelli
Competenze:
Titoli:
Esperienze:
Argelli Franco
Competenze:
Titoli:
Esperienze:
Bravin Pierpaolo
Competenze:
Comunicazione, area progetti, presentazione ente, attività
di comunicazione
Laurea in Scienze Politiche, indirizzo internazionale
Iscritta all’ordine dei giornalisti dal 1994
Dal 2001 Docente a Corsi di formazione dell’ente per
volontari espatriati e volontari servizio civile
Dal 2004 partecipazione ad incontri e gruppi di lavoro
internazionali di ONG, partecipazione a missioni di
valutazione e monitoraggio in paesi africani, gestione e
progettazione interventi di cooperazione internazionale
Dal 1992 collaborazione giornalistica con periodici di Forlì
e Cesena
Dal 2000 al 2004 consiglio regionale Emilia Romagna
Accreditato come responsabile del monitoraggio e
formatore progetti servizio civile
Progettazione e monitoraggio, Sostegno a distanza
Laurea in Scienze Agrarie indirizzo economico, corsi di
specializzazione europei sulla progettazione internazionale
Dal 1997Responsabile sede di Cesena;
Dal 1994 esperto progettazione, gestione e monitoraggio
interventi di cooperazione allo sviluppo,
Dal 2004 responsabile qualità area progetti (certificazione
ISO 9000) , tutor tirocini
Dal 1993 docente ai corsi di formazione dell’ente per
volontari internazionali e volontari in servizio civile
OLP accreditato dal 2004
Accreditato come responsabile del monitoraggio e
formatore progetti servizio civile
responsabile servizio civile, progettazione e monitoraggio,
educazione alla pace, comunicazione e cooperazione
37
decentrata, formazione informatica
Titoli:
Master in educazione cooperativa , Laurea Scienze agrarie
indirizzo economico
Esperienze:
dal 2001 Docente universitario in Management delle ONG,
Facoltà di economia università di Bologna corso delle
organizzazioni Non profit
dal 2005 formatore accreditato volontari in SCV,
responsabile servizio civile
dal 1997 progettista interventi di cooperazione
internazionale, associazioni di volontariato, fund raising
pubblico e privato
dal 1996 tutor tirocini e stage volontari e docente ai corsi
dell’ente per volontari espatriati
Accreditato come responsabile nazionale e formatore progetti servizio civile
Faggi Rita
Competenze:
Titoli:
Esperienze:
Presciutti Valeria
Competenze:
Titoli:
Esperienze:
Perovic Nada
Competenze:
Responsabile area database
Ottima conoscenza del SO Windows e dei pacchetti
applicativi più diffusi. Buona conoscenza dei SO MacOSX
e Linux. Ottima conoscenza dei software applicativi per la
gestione di posta elettronica, quali Eudora, Outlook,
Thunderbird e dei relativi protocolli. Ottima capacità di
creazione e gestione dei siti web, conoscenza degli standard
W3C coinvolti (HTML, CSS, RDF, XML) e degli strumenti
di sviluppo. Progettazione, gestione e consolidamento dati
in CRM.
Laurea in Scienze dell’informazione
Dal 2009 ad oggi impiegata presso la Fondazione AVSI
come coordinatrice del database del sostegno a distanza e
del fund raising; Assistenza tecnica presso la Olidata Spa.
Responsabile area comunicazione sostegno a Distanza in
AVSI
Laurea vecchio ordinamento in Scienze Internazionali e
Diplomatiche, Dottorato di Ricerca in Sociologia e Sistemi
Politici.
2002: stage in Burkina Faso per ricerca ed elaborazione
tesi di laurea;
2004: Servizio Civile Volontario all’estero, in Uruguay:
ausiliare scuola d’infanzia e responsabile delle attività di
un gruppo di donne vulnerabili;
2006: stage in Burundi per una ricerca sul sistema
educativo nel paese;
2007-2010: Responsabile del Sostegno a Distanza di AVSI
in Rwanda;
2010- oggi: Responsabile area comunicazione sostegno a
distanza Fondazione AVSI.
Coordinatrice area progetti e responsabile del personale:
coordinamento del processo di presentazione di progetti di
38
Titoli:
Esperienze:
cooperazione internazionale; organizzazione, gestione e
sviluppo delle risorse umane, attività di selezione e
programmazione della formazione del personale.
Laurea in Scienze Politiche e delle Relazioni Internazionali
2004: Assistente al manager regionale dei Balcani;
2006-2011
Assistente
al
Responsabile
Adozioni
Internazionali in AVSI
2011-2013 Impiegata nel settore progettuale presso AVSI
2013-oggi Coordinatrice area progetti e responsabile del
personale presso AVSI.
Silvestri Giampaolo
Competenze:
Segretario generale della Fondazione AVSI
Titoli:
Laurea in Economia
Esperienze:
1995-1996
Assistente
responsabile
del
settore
amministrativo presso AVSI;
1996-2000: Responsabile dell’Est Europa presso AVSI;
2001-2013: Responsabile dell’Africa e del Medio Oriente
presso AVSI;
2003-oggi: Capo dell’ufficio e dell’area progetti presso
AVSI;
2013-oggi: Segretario Generale presso AVSI.
39) Tecniche e metodologie di realizzazione previste:
La formazione specifica si articola in una prima parte in aula (durata di 32 ore)
ed una seconda parte a seminari tematici a cadenza settimanale(durata di 40
ore).
La formazione specifica avverrà in aula con la partecipazione di tutti i
formatori. La formazione seminariale avverrà all’inserimento operativo nel
progetto e sarà curata in particolare dall’OLP, dai formatori accreditati e dal
responsabile di servizio civile per ciascun volontario in servizio civile.
La formazione sarà realizzata privilegiando una metodologia attiva per
favorire il coinvolgimento dei volontari e l’instaurarsi di una relazione
interpersonale costruttiva tra i formatori ed il personale dell’ente
Vengono utilizzate lezioni frontali, lavori di gruppo, testimonianze, e momenti
di dibattito ed seminari su argomenti specifici.
Si prevede inoltre una formazione informatica di base, garantita in maniera
costante dal consulente informatico in forma personalizzata
Al termine della fase formativa verrà effettuata una valutazione delle
conoscenze e competenze apprese.
Per quanto attiene la formazione specifica e in particolare il “Modulo di
formazione e informazione sui rischi connessi all’impiego dei volontari nei
progetti di servizio civile” esso sarà realizzato con la metodologia della
formazione a distanza, utilizzando l’ambiente on line del sistema SELF della
Regione Emilia-Romagna.
Il precedente progetto di servizio civile dell’ente realizzato in Emilia Romagna
per il quale è stato impiegato un piano di monitoraggio condiviso con il
COPRESC FC è stato il progetto Sostegno a distanza educazione alla pace
bando 2011 regione Emilia Romagna.
39
Al termine della formazione abbiamo partecipato anche al monitoraggio della
stessa in ambito Co.P.RESC e in particolare al tavolo dei formatori,
elaborazione e analisi delle schede di valutazione della formazione che saranno
di grande utilità per la pianificazione della nuova formazione.
40) Contenuti della formazione:
Formazione in aula:
1° GIORNATA: 8 ORE
- Presentazione del corso e dell'agenda dei lavori;
- Introduzione alla formazione specifica: cos’è e perché la formazione specifica
del servizio civile
- Presentazione dell’ente
- Annual Report e Bilancio sociale, sito web www.avsi.org
- Progetti di cooperazione internazionale e principali ambiti di attività dell’ente
dal 1972
- Presentazione operatori e formatori dell’ente
- Presentazione personale dei partecipanti
Modalità e tecniche specifiche del corso: Attraverso dinamiche frontali i
formatori definiscono l'identità di gruppo dei volontari in scn, e
successivamente in modo interattivo attraverso schede di esercizio. verranno
coinvolti i ragazzi attraverso il confronto diretto sulle motivazioni. Queste
dinamiche hanno lo scopo di analizzare le motivazioni e le aspettative del
volontario su due linee: il proprio servizio civile e la formazione specifica.
Materiali utilizzati: Distribuzione del Kit formativo (cartellina con calendario
del corso; riferimenti dell’ente; dispense; filmografia e bibliografia, ecc...);
Videoproiettore e personal computer collegato a server di rete, sito internet e
stampanti, schede di esercizio; slide; supporto cartaceo; quaderno per appunti,
videoconferenza
Formatore nominato: Giampaolo Silvestri, Nada Perovic, Franco Argelli,
Chiara Savelli, Pierpaolo Bravin
2° GIORNATA: 8 ORE
- I soggetti della cooperazione internazionale allo sviluppo, l’Unione Europea,
gli organismi internazionali, la cooperazione decentrata
- Elementi di base per l’attività di progettazione per la cooperazione allo
sviluppo (quadro logico, ciclo di progetto) Analisi Strumenti promozionali e/o
di comunicazione
- Educazione alla pace, come organizzare incontri nelle scuole ed eventi
pubblici
Modalità e tecniche specifiche del corso: Lezioni frontali; proiezione di slide;
presentazione di tabelle e di progetti;
Materiali utilizzati: Video proiettore; personal computer slide; fotocopie,
videoconferenza
Formatore nominato: Nada Perovic, Franco Argelli, Chiara Savelli, Pierpaolo
Bravin, Valeria Presciutti
3° GIORNATA: 8 ORE
- Carta dei principi del Sostegno a Distanza
- Manuale operativo per la gestione del sostegno a distanza
- Attività di comunicazione, presentazione Depliant e strumenti
40
- Analisi Rassegna stampa attività comunicazione e sensibilizzazione
Il gruppo e la comunicazione: Le modalità comunicative; la comunicazione in
gruppo; modalità per gestire al meglio la comunicazione nella relazione
interpersonale e di gruppo. La comunicazione è lo strumento base del rapporto
umano. Si analizzeranno, attraverso attività/esercizi, le connessioni che la
comunicazione ha con gli aspetti organizzativi di un gruppo, come ne
condiziona scambi e relazioni interne e come di conseguenza ne condiziona
anche l’operatività.
Modalità e tecniche specifiche del corso: Momenti frontali; proiezione di video,
slide; foto; studio dei casi e discussione dei casi pratici all'interno del proprio
ente.
Materiali utilizzati: Video proiettore e personal computer; slide; dispense
specifiche; lavagna a fogli mobili; quaderno per appunti, videoconferenza
Formatore nominato: Valeria Presciutti, Rita Faggi, Franco Argelli
4° GIORNATA: 8 ORE
- Formazione di base sui Sistemi operativi Windows
- Stesura di un testo (Word)
- Utilizzo del foglio elettronico (Excel)
- Database generali (Access
Formazione di base agli strumenti informatici
Modalità e tecniche specifiche del corso: Utilizzo di PC in rete , esercizi e
assistenza ai singoli volontari da parte di un tecnico informatico
Materiali utilizzati: Video proiettore e personal computer, stampanti e server
di rete, connessione ad Internet; slide; dispense specifiche; lavagna a fogli
mobili; quaderno per appunti, videoconferenza
Formatore nominato: Rita Faggi, Franco Argelli
FORMAZIONE SEMINARIALE: 40 ORE (comprensive di 4 ore sulla
sicurezza)
Testimonianze di volontari ed operatori
Seminari per l’affronto di argomenti specifici relativi alle attività previste dal
progetto
Modalità e tecniche specifiche del corso
I seminari sono momenti di incontro e formazione a cadenza settimanale Sono
previste 2 ore per ciascun incontro settimanale per la durata di 20 settimane
con un impegno complessivo di 40 ore La modalità di formazione è il dialogo
aperto e l’approfondimento di specifici argomenti anche tra quelli oggetto della
formazione generale e specifica
Materiali utilizzati Video proiettore e personal computer, stampanti e server di
rete, connessione ad Internet; slide; dispense specifiche; lavagna a fogli mobili;
quaderno per appunti, videoconferenza.
Formatore nominato: Giampaolo Silvestri, Nada Perovic, Franco Argelli,
Chiara Savelli, Pierpaolo Bravin, Valeria Presciutti, Rita Faggi
SPer quanto attiene la formazione specifica e in particolare il “Modulo di
formazione e informazione sui rischi connessi all’impiego dei volontari nei
progetti di servizio civile” esso sarà realizzato in maniera coordinata e
congiunta nell’ambito del CoPrESC di Forlì- Cesena mediante 4 ore di
approfondimento dei concetti generali in tema di prevenzione e sicurezza nei
luoghi di servizio.
41
41) Durata:
72 ore
Altri elementi della formazione
42) Modalità di monitoraggio del piano di formazione (generale e specifica) predisposto:
Obiettivi: Monitorare lo svolgimento della formazione generale e specifica, dal
punto di vista qualitativo e quantitativo Nel dettaglio, attraverso la fase di
monitoraggio della formazione, l'Ente avrà a disposizione un quadro
complessivo dell’andamento della Formazione volto a evidenziare i seguenti
livelli quantitativi:
Numero di ore effettivamente svolte;
Effettiva presenza dei volontari alla formazione ed eventuali recuperi per cause
di forza maggiore;
Livelli qualitativi
Conoscenze Statiche:
- Aspetti Motivazionali relativi alla partecipazione agli incontri formativi;
- Obiettivi e Contenuti.
Conoscenze Dinamiche:
- Analisi della dinamica delle fasi formative;
- Metodi e Strumenti;
Capacità Cognitive:
- Acquisizione di capacità legate/necessarie al progetto di Servizio Civile;
- Strategie e tecniche;
- Relazione con il proprio contesto di impiego;
Capacità comportamentali:
- Acquisizione da parte dei Volontari in SCN di capacità Comportamentali;
- Acquisizione da parte dei Volontari in SCN di capacità di Autovalutazione
Figure coinvolte nel monitoraggio saranno:
Responsabile del monitoraggio accreditato è Franco Argelli nato il 09/09/1965 a
Faenza (RA), dipendente a tempo indeterminato dell’ente.
Responsabile del servizio civile dell’ente
Operatore locale di progetto
L’ente, al fine di monitorare la propria formazione specifica, utilizza i seguenti
strumenti per il tramite del responsabile del monitoraggio
Strumenti
Registri di presenza
colloqui con i volontari in servizio civile,
riunione tra i formatori dell’ente,
tenuta del registro delle presenze,
somministrazione di questionari di valutazione ,
riunione conclusiva e discussione per rilevare il grado delle conoscenze della
formazione specifica.
Tempistiche
All’inizio del progetto,
42
Al termine dei primi 5 mesi,e comunque della formazione specifica
al termine del progetto
Per quanto riguarda la formazione generale:
- il CoPrESC al termine del percorso formativo somministrerà e
raccoglierà un questionario rivolto ai volontari in servizio*
- il CoPrESC convocherà incontri specifici del Tavolo– Azione sulla
formazione, in cui i formatori e/o i referenti della formazione, segnalati
nella scheda di attuazione del Protocollo d’Intesa con il CoPrESC,
parteciperanno per ri-progettare il percorso formativo alla luce dei dati
conclusivi raccolti.
*come già sottolineato, l’ente parteciperà al programma di monitoraggio
condiviso con il CoPrESC, che prevede l’elaborazione di strumenti specifici atti
a monitorare i percorsi di formazione generale.
Data 21/07/2014
Il Responsabile legale dell’ente
Giampaolo Silvestri
43