27/03/2015 Tavolo nazionale del 25 marzo

Roma, 26 marzo 2015
Alle Strutture territoriali FP CGIL con preghiera di inoltro
alle delegate e ai delegati FP CGIL Mibact
Tavolo nazionale del 25 marzo: si apre il balletto sugli organici
Care compagne e cari compagni,
Ieri abbiamo avuto un importante incontro sulla delicata fase transitoria che sta vivendo il ministero.
Una riunione che apre di fatto la fase concreta che dovrà portare all'emanazione del DM di
rimodulazione degli organici partendo dalla necessità comune di gestire questa fase transitoria con
regole certe, a fronte del caos in cui versano gli uffici territoriali, dove stiamo assistendo alle più
fantasiose interpretazioni dei nuovi regolamenti organizzativi al punto da costringere il Segretario
Generale ad emanare la circolare n.7 per richiamare all'ordine i propri dirigenti.
Nella riunione pertanto abbiamo tentato di affrontare complessivamente la problematica della fase
transitoria e quella della costruzione dei nuovi organici e lo abbiamo fatto proponendo una intesa su
alcuni passaggi delicati che troverete ricompresi nel testo dell'accordo che vi trasmettiamo.
Nel merito l'accordo, riportando i temi in premessa contenuti nel protocollo di intesa del 17 ottobre
scorso, identifica un percorso ed alcune materie da trattare propedeuticamente all'individuazione dei
fabbisogni, in primis la prioritaria risoluzione delle problematiche relative ai passaggi orizzontali.
Il testo concordato assume come identificazione numerica delle istanze di passaggio orizzontale tutte
quelle già pervenute e che perverranno entro il 20 aprile. Questo termine va chiarito non preclude la
possibilità di avanzare richieste anche successivamente ma serve semplicemente ad identificare la
dimensione statistica del fenomeno ai fini di una più corretta identificazione dei fabbisogni professionali
degli specifici profili. Pertanto invitiamo tutti i lavoratori che si trovano nelle condizioni normative utili a
richiedere il passaggio orizzontale a presentare istanza entro quel termine (20 aprile 2015) al fine di
produrre una ipotesi di fabbisogno professionale che possa consentire più ampie possibilità di
passaggio nei limiti della capienza dei profili.
Entro la prima metà del mese di aprile ci verrà consegnata una prima bozza di dotazione organica sulla
quale aprire il confronto per un processo complesso e non di brevissima durata, in quanto dovrà
definire gli organici su base nazionale, regionale e di Ufficio. La fase sarà accompagnata dal tour
nazionale del DG dr. Angelini previsto dalla Circolare n.7 che sarà anche una utile occasione per lo
stesso di incontro con le nostre rappresentanze a livello regionale e di scambio di vedute sulle
specifiche criticità degli organici territoriali e in riferimento alle ricadute dei processi di attuazione della
riforma sui singoli territori.
Allo stesso tempo l'accordo consente in via provvisoria di dotare le strutture prive di personale di avere
un minimo supporto nella fase transitoria, senza che questo possa comportare spostamenti di
personale né tantomeno mobilità geografica. Allo scopo verrà emanata una circolare dedicata nei
prossimi giorni, che ci sarà inviata in visione preventiva per le nostre osservazioni eventuali.
L'accordo non ha visto l'adesione della CISL , certamente legittima, ma dal nostro punto di vista non
condivisibile. La nostra preoccupazione è di garantire in questa fase la gestione dei rapporti di lavoro e
l'ordinaria amministrazione, e questo si può fare solo dettando delle regole e non lasciando i territori
preda del caos organizzativo e senza riferimenti certi. Allo stesso tempo noi pensiamo sia giusto
coinvolgere nel processo le organizzazioni territoriali per evitare che le proposte relative alle dotazioni
organiche delle sedi siano prodotte con un atto meramente unilaterale del Segretario regionale. Fermo
restando l'importanza di una regia attenta e costante del tavolo nazionale su tutta la materia.
Ci è stato inoltre preannunciato che il Ministro ha accolto la nostra richiesta di incontro sulle
problematiche delle riqualificazioni e pertanto siamo in attesa di una data per la riunione. Una riunione
che noi riteniamo assolutamente necessaria ed importante per affrontare e possibilmente risolvere tutte
le questioni che riguardano gli avanzamenti di carriera, sia dei passaggi di area che delle progressioni
economiche.
Accompagna il processo la fase di nomine dei dirigenti di seconda fascia, ancora non conclusa e per la
quale ieri ci è stato illustrato il percorso che dovrà portare al completamento delle nomine. Noi abbiamo
fatto presente le forti criticità che stanno vivendo gli Uffici che non hanno avuto la nomina del dirigente,
in particolare Sardegna e Calabria, per le quali si fa ricorso ancora una volta agli interim. Ci è stato
comunicato che gli interim disposti o in via di assegnazione sono del tutto transitori e legati ai tempi
burocratici occorrenti per procedere alla copertura delle 12 sedi dirigenziali rimaste vacanti. Posti che
saranno ricoperti una volta avuta la registrazione degli incarichi che adesso sono alla Corte dei Conti
tramite il ricorso alle graduatorie vigenti degli idonei dirigenti nel numero autorizzato dal decreto
milleproroghe (5 dirigenti assumibili) e tramite l'assegnazione di incarichi comma 6 sempre attingendo
alle medesime graduatorie. Una volta definita questa procedura i restanti posti (ad esempio quelli per i
quali, come gli archeologi, non esiste una graduatoria di idonei) saranno coperti tramite il ricorso al
comma 6. La procedura è certamente corretta in quanto rispetta il principio concorsuale, ma la
lunghezza dei tempi lascia a desiderare e prolunga in modo non sopportabile la vacatio in territori
particolarmente delicati ed importanti per il nostro patrimonio culturale.
La riunione ha visto inoltre la sottoscrizione delle verifiche del piano di valorizzazione 2014, che adesso
devono avere solo lo stanziamento delle risorse per la dovuta retribuzione ai lavoratori. Sul punto
abbiamo chiesto di verificare anche l'andamento dei progetti ai fini di una loro revisione di quelli che
non hanno registrato risultati significativi, in particolare il prolungamento serale del venerdì che si è
rivelato un autentico flop.
Per quanto riguarda le contrattazioni in corso sui progetti locali la dr.ssa Passarelli ci ha comunicato
che, contrariamente a quanto ci era stato comunicato in precedenza, gli accordi locali non devono
essere inviati all'UCB per la registrazione e pertanto le contrattazioni di sede si possono concludere ed
avviare di conseguenza i progetti. Noi abbiamo fatto presente che manca ancora una determinazione di
budget per definire la quota procapite di progetto assegnabile ed abbiamo chiesto una circolare
esplicativa sia rispetto alla questione dell'invio o meno all'UCB che nella determinazione del budget di
riferimento per le contrattazioni locali. Una circolare da emanare tempestivamente per consentire l'avvio
dei progetti e per chiarire l'iter degli accordi locali una volta per tutte.
Nelle pieghe della riunione il collega dell'USB ha chiesto lumi rispetto ad una querelle relativa alla
titolarità negoziale sulle Biblioteche laziali annesse ai monumenti. È stato ancora una volta chiarito che
la titolarità è definita nell'accordo sulle mappature RSU e pertanto i lavoratori che stanno in quelle
Biblioteche fanno riferimento alla BNC per la contrattazione locale e l'amministrazione deve pertanto
tenere conto di questa situazione nell'assegnazione delle risorse di competenza per il salario
accessorio.
Infine il Consiglio Superiore: con ogni probabilità si andrà al voto nella prima settimana di Giugno.
Abbiamo al riguardo espresso grandi perplessità sull'utilizzo della modalità di voto elettronico, per gli
evidenti limiti che tale modalità può comportare in sedi prive di collegamento informatico e per la
necessaria garanzia sulla segretezza del voto. Riteniamo per questi motivi preferibile la votazione nella
modalità tradizionale e su questo attendiamo risposta prima di avviare le relative procedure.
Cari saluti
Claudio Meloni