CLOUd: CONtINUA LA CREsCItA E L`EUROpA

N. 7 GENNAIO 2014
jOURNAL
Cloud: continua la crescita e l’Europa
accelera
I
Ormai tecnologia matura, il cloud è destinato a crescere ancora in modo costante
nei prossimi anni perché imprese, pubbliche amministrazioni e la stessa UE ne
hanno intuito il valore. Ma la tutela della privacy e le differenze normative sui
contratti commerciali negli Stati membri della UE rappresentano ancora uno
scoglio. La Commissione Europea sta lavorando per accelerare la corsa anche
grazie a un impianto normativo chiaro e affidabile a sostegno di un trend che,
si spera, farà crescere il Pil nell’Eurozona
l mercato del cloud computing complessivo è destinato a toccare i
percorso. L’ultimo intervento in ordine di tempo riguarda l’ambito normativo.
244 miliardi di dollari entro il 2017: a dirlo è la società di analisi
Inserito nel più ampio dibattito relativo alla definizione di norme contrattuali
americana Gartner [“Forecast: Public Cloud Services Worldwide,
condivise tra gli stati dell’Unione in materia di vendita di beni e servizi, lo
2011-2017, 3Q13 Update” – ndr] che, nell’ultimo Symposium te-
scorso ottobre 2013 la Commissione Europea ha istituito un gruppo di esper-
nutosi ad Orlando (Florida), ha stimato una crescita interessante
ti incaricato di individuare clausole contrattuali sicure ed eque per i servizi
per la spesa in tecnologia IT (inglobando nel calcolo l’IT più tradi-
cloud; lo strumento contrattuale identificato potrà essere facoltativo (le im-
zionale, hardware, software e servizi ICT ma anche i nuovi dispo-
prese dell’UE non saranno obbligate ad adottarlo) ma rappresenta un primo
sitivi mobile, i servizi cloud e il mercato dell’Internet of Things-IoT) la quale
tentativo di armonizzare le diverse legislazioni nazionali. L’obiettivo è identi-
raggiungerà i 3,8 trilioni di dollari nel 2014, a livello globale, segnando un
ficare le migliori prassi per rispondere alle preoccupazioni dei consumatori e
+4% rispetto alla chiusura del 2013.
delle piccole imprese, spesso riluttanti ad acquistare questi servizi a causa di
Anche i numeri dell’Eurozona sono incoraggianti, seppur ancora deboli
contratti poco chiari.
rispetto ad altre economie: secondo gli ultimi dati rilasciati direttamente dalla
La creazione del gruppo di esperti è una delle azioni intraprese dalla
Commissione Europea, la spesa in tecnologie informatiche e di comunica-
Commissione proprio per aumentare la fiducia dei consumatori nei servi-
zione nell’UE sta crescendo con una media del 10% [dati rilevati tra il 2010
zi di cloud computing e sfruttarne la capacità di stimolare la produttività
e il 2013 con le stime fino al 2016 – ndr], contro il 15% del Nord America e
economica in Europa. “In occasione dell’ultimo Consiglio europeo, i leader
il 35% dell’Asia Pacifico. Sulla base di un recente report Idc, la Commissione
dell’UE hanno sollecitato l’adozione di misure che contribuiscano a creare
Europea ha sottolineato come il cloud possa abbattere dal 10% al 20% i co-
un mercato unico per il cloud. La Commissione sta facendo la sua parte.
sti delle aziende; ecco perché intende favorirne strategicamente la diffusione;
in particolare, il Consiglio dell’Unione Europea vuole puntare sui servizi cloud
per generare nell’Eurozona 160 miliardi di crescita del Pil e 2,5 milioni di
Se sapremo cogliere appieno le opportunità
offerte dal cloud si potranno creare 2,5
milioni di nuovi posti di lavoro in Europa
posti di lavoro entro il 2020.
Di conseguenza, il 27 settembre 2012 la Commissione Europea ha adottato una strategia denominata “Sfruttare il potenziale del cloud computing
in Europa” con il chiaro obiettivo di incrementare il ricorso alla nuvola in
tutti i settori economici, intervenendo in modo diretto per accelerare tale
Akhela Journal n. 7 - gennaio 2014
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Se sapremo cogliere appieno le opportunità offerte da questa tecnologia si
applicativi ospitati su piattaforme diverse, ma i cui must devono essere la
potranno creare 2,5 milioni di nuovi posti di lavoro in Europa e il Pil dell’UE
flessibilità e la scalabilità. Ecco perché a fronte di una crescita considerata
crescerà di circa l’1% l’anno entro il 2020”, confermava lo scorso 23 ottobre
ormai inarrestabile dei servizi cloud la sicurezza rappresenta l’elemento tra-
la Vicepresidente Viviane Reding, Commissaria UE per la Giustizia. “Stiamo
sversale imprescindibile. Secondo l’ultimo rapporto di Assintel, il mercato
chiedendo agli esperti di proporre un insieme equilibrato di clausole contrat-
del public cloud in Italia vale già oggi 848 milioni di euro (con una crescita
tuali che aiutino i consumatori e le piccole e medie imprese a usufruire dei
impressionante dallo scorso anno: + 43,2%); di questi, 487 milioni vengono
servizi cloud con maggiore sicurezza”.
dal Saas, 221 dall’Iaas e 39 dal Paas. La sicurezza in questo ambito, insieme
Un approccio necessario dato che gli stessi analisti di Gartner confer-
al cloud management, genera ben 101 milioni di euro, ma i dati sono desti-
mano la focalizzazione delle aziende sempre più rivolta alla gestione e alla
nati a crescere, soprattutto in Europa dove il tema della tutela della privacy
protezione dei dati e degli accessi ai servizi digitali piuttosto che sul client o
rappresenta ancora un freno all’adozione dei servizi nella nuvola. La stessa
il dispositivo attraverso il quale si accede alla nuvola e si usufruisce di dati,
Gartner, a livello globale, stima un mercato attuale di servizi di sicurezza ba-
app, servizi. Secondo la società di analisi americana, infatti, i modelli di com-
sati su cloud di 2,1 miliardi di dollari, in crescita a 3,1 miliardi entro il 2015,
puting tradizionale (client/server) si stanno già oggi trasformando: il client
con focalizzazione su ambiti quali l’e-mail security, i web security services,
sta divenendo sempre più un ambiente virtuale accessibile da un qualsiasi
l’Identity and access management (Iam), l’encryption e la Siem (Security in-
dispositivo connesso a Internet; il server rappresenta un insieme di servizi
formation and event management).
CASO
UTENTE
Equens:
Solid solutions,
solid results
E
quens SE è un payment processor, di carte di credito e di
debito, domestiche e internazionali. Nel mercato italiano
Equens nasce nel 2008 a seguito di una joint venture
Cinque milioni di transazioni di carte e pagamenti
al giorno, destinati a crescere ulteriormente. Sono
questi i volumi del business di una realtà che fa della
tecnologia ICT, unita alla consolidata esperienza
della squadra Equens, il cuore pulsante ed il motore
di fenomeni in linea con l’innovazione come il Cloud,
l’IoT ed il Mobile Payment
tra Equens SE e l’Istituto Centrale delle Banche Popolari
Italiane (Icbpi). Oggi Equens ha sedi operative in Olanda,
in Germania ed in Italia, ma anche in Inghilterra ed una,
di recente costituzione, anche in Finlandia.
Michaela Marai,
Team Manager Product
Management Equens SE
“Equens ha come obiettivo quello di presentarsi
al mercato europeo come fornitore globale sia per i servizi legati alle carte
che per i sistemi di pagamento”, commenta Michaela Marai, Team Manager
Product Management di Equens SE in Italia. “Strategia messa in atto anche
attraverso la massima focalizzazione su sistemi tecnologici avanzati, sicuri e
ad alta affidabilità, che consentono di attivare ed erogare servizi di valore sia
standardizzati che personalizzati”.
“Tra disposizioni bancarie, pagamenti Pos e prelievi di contante presso
Atm, elaboriamo annualmente miliardi di transazioni con un fortissimo impatto sociale”, spiega in dettaglio Marai. “Se una transazione di pagamento
con carta di credito per un acquisto online si blocca nel bel mezzo di una
promozione occasionale limitata nel tempo, o la transazione via Bancomat
alla cassa del supermercato di sabato mattina non va a buon fine, o ancora
non si riesce a concludere la ricarica del cellulare via ATM, le ripercussioni
sulla clientela sono innumerevoli; ancor più gravi sono le conseguenze sulle
imprese coinvolte”. In Equens la parola d’ordine è ‘operational excellence’ e
la tecnologia rappresenta il cuore dei servizi offerti ma anche il motore per
l’offerta di servizi innovativi.
Akhela Journal n. 7 - gennaio 2014 2 www.zerounoweb.it
Sul fronte tecnologico, lavorare nella direzione del mobile payment
significa preparare adeguatamente le infrastrutture sottostanti
guardando al cloud e all’Internet of Things
Front end processing:
verso un IT Management As A Service
“In questa direzione, le competenze di Akhela potrebbero risultare vincenti, anche se le prospettive sono ancora molto ampie ed Equens sta ancora
Per il ‘business più tradizionale’ Equens, in Italia, si è da sempre affidata
valutando il partner ideale per compiere i prossimi passi progettuali”, ci dice
ad Akhela per il supporto operativo al front end processing. In particolare
Marai. “Dal 2006 ad oggi, infatti, il supporto di Akhela si è evoluto, passando
Akhela si occupa del system management delle transazioni Pos, compresa la
dai servizi di gestione dei sistemi al management delle applicazioni mission
gestione, il test e la messa in produzione degli upgrade della piattaforma sof-
critical”.
tware sottostante. “La gestione di servizi mission critical come quelli che of-
Tra gli ultimi progetti strategici a cui ha partecipato Akhela c’è stata la
friamo alla nostra clientela (24x7x365) presuppone l’esistenza di infrastruttu-
migrazione della piattaforma Pos in Olanda e l’implementazione del sito di
re affidabili ed altamente performanti”, specifica Marai. “Il supporto da parte
disaster recovery in modalità Active-Active. “Una tappa molto importante è
di Akhela si concretizza in quello che potremmo definire un ‘IT Management
stata la certificazione Visa e Mastercard per l’avvio di un nuovo servizio di
as a service’, ossia una gestione da remoto dei sistemi e delle applicazioni
routing internazionale”, conclude Calamida.
- afferma Massimo Calamida, Service Manager di Akhela. - Le infrastrutture
sono proprietà Equens in gestione ad Akhela che, dalla sede di Cagliari, opera
sui sistemi che si trovano in due data center distinti a Milano. Il servizio di
gestione applicativa si divide in parti uguali tra il mantenimento della piattaforma e la sua evoluzione e crescita. Per mantenimento si intendono tutte
le attività di gestione ‘day by day’ e tutte quelle rivolte al conseguimento
degli SLA contrattuali, ossia la gestione dei processi di monitoring, alerting,
reporting, capacity planning, business continuity ed incident management.
L’evoluzione dei sistemi, invece, riguarda la crescita del servizio sia dal punto
di vista dei requisiti funzionali sia da quello dei volumi di traffico, quindi le
attività legate ai processi di release e change management”
Verso il Mobile Payment
Se la tecnologia assume un ruolo determinante come motore di innovazione, in Equens l’attenzione in questo momento è rivolta al mondo dell’ecommerce e del mobile payment ed anche in questo caso Akhela è coinvolta
in relazione ai possibili sviluppi tecnologici non solo in Italia, ma anche nel
resto d’Europa.
“In Equens, sia in Italia che nelle altri paesi del Gruppo, siamo parte
attiva nei progetti di sviluppo in questo particolare ambito - conferma Marai
- ne sono un esempio i gruppi di lavoro Visa e Mastercard per l’innovation
ed il gruppo Epc (Consiglio Europeo per i pagamenti) per le evoluzioni Sepa
(Single Euro Payments Area). Abbiamo inoltre un nostro ‘Innovation Board’
al quale partecipano anche nostri clienti con i quali condividiamo i trend di
mercato e studiamo le possibili soluzioni da realizzare”.
Sul fronte tecnologico, perseguire l’obiettivo del mobile payment significa preparare adeguatamente le infrastrutture guardando al Cloud e all’Internet of Things (per esempio per i pagamenti via cellulare tramite tecnologia
Nfc-Near Field Communication).
Akhela per Equens:
un team dedicato che cresce
con il cliente
D
al 2006 Akhela fornisce supporto specialistico per
la progettazione e l’implementazione di nuove
soluzioni di pagamento ed eroga servizi di IT Management ad Equens nell’ambito della gestione
dei sistemi e delle applicazioni (compresi i task
operativi quali change e release managemet, la
produzione dei report contabili, la gestione delle
basi dati), con la garanzia di un monitoraggio end to end dei servizi. Il servizio è nato e si è sviluppato gradualmente nel tempo. Inizialmente Akhela
è intervenuta per gestire la migrazione fisica dei sistemi di Equens, progetto
per il quale ha potuto portare la propria diretta esperienza vissuta in seguito
al trasferimento del data center Akhela dal centro di Cagliari a una differente
zona industriale della provincia, in totale continuità di servizio.
Dalla gestione di servizi prettamente di carattere sistemistico, al crescere
delle esigenze del business di Equens, la gestione da remoto dei servizi si
Akhela Journal n. 7 - gennaio 2014 3 www.zerounoweb.it
Equens è una realtà dove
la tecnologia è pervasiva
sia lato operations sia
lato innovazione , quindi lo
sguardo al mobile payment
rappresenta la naturale
evoluzione dei servizi
di pagamento; un passo
obbligato per mantenere
vantaggio competitivo
e offrire sempre servizi
nuovi alla clientela
Massimo Calamida,
Service Manager
di Akhela
è estesa alle architetture applicative (uno step progettuale che ha richiesto
l’integrazione da parte di Akhela con l’organizzazione e i processi di Equens);
a garanzia del servizio reso, Akhela ha sviluppato anche una piattaforma di
monitoraggio per recuperare in un unico punto di controllo e gestione tutte le
informazioni utili alla diagnosi e alla prevenzione dei problemi.
Nel corso degli anni, le dimensioni del servizio offerto sono cresciute in
modo considerevole, arrivando nel 2012 alla gestione di oltre 5 milioni di
transazioni al giorno. La gestione di servizi considerati mission critical ne-
Mobile payment: Akhela
si pone come
Trusted Service Manager
cessariamente disponibili H24, oltre a presupporre infrastrutture adeguate
alla base, richiede una governance molto strutturata, processi consolidati e
competenze adeguate. Per Equens, affidare il servizio ad Akhela ha dunque
coinciso con una riqualificazione degli skill: le persone che in passato si erano
occupate della gestione operativa hanno potuto concentrarsi sul core business dell’azienda.
Il tutto è avvenuto non senza difficoltà. La prima, tipica del passaggio di
consegne in un progetto così complesso, riguardava il trasferimento di processi e procedure già in uso, che ha richiesto un intenso affiancamento con
il personale esperto. “Il servizio in quel periodo, pur essendo mission-critical,
Equens è una realtà ‘IT intensive’: “Tutto ciò che propone ai propri
non richiedeva frequenti interventi, ed era tutto sommato molto stabile, an-
clienti (servizi di monetica, pagamenti, transazioni finanziarie) è profon-
che grazie al fatto che la dinamica di business era alquanto conservativa”,
damente legato alla tecnologia”, conferma Alessandro Rena, Business
dicono dal team di Akhela. “Al crescere dei volumi e del mercato siamo en-
Development Manager - Banking & Finance Industry di Akhela che se-
trati in un vero e proprio vortice di richieste per l’implementazione di nuo-
gue direttamente la società di processing non soltanto per la gestione
ve customizzazioni che di fatto hanno reso il sistema altamente dinamico e
dei sistemi e delle applicazioni ma anche nel percorso evolutivo di in-
quindi anche più fragile”.
novazione. Percorso che in questo momento sta coinvolgendo Akhela
“Siamo arrivati a gestire duecento release in un anno”, evidenziano i
nell’ambito del mobile payment. “Si tratta di un tema sul quale vediamo
oggi moltissimo fermento, soprattutto in Europa - commenta Rena -. In
Italia si sta studiando il fenomeno ma esistono alcune barriere infrastrutturali (connettività, architetture abilitanti come il cloud, comunicazione che rende efficace l’IoT) che ne rallenteranno la crescita, almeno
nei prossimi mesi. Tuttavia, si tratta di una strada tracciata perché il
servizio garantisce valore sia all’utente finale sia alle imprese coinvolte
nell’erogazione del servizio”.
“Equens è una realtà dove la tecnologia è pervasiva sia lato operations sia lato innovazione – prosegue Rena – quindi lo sguardo al mobile
payment rappresenta la naturale evoluzione dei servizi di pagamento; un
passo obbligato per mantenere vantaggio competitivo e offrire sempre
servizi nuovi alla clientela”.
Ed è con aziende di questo tipo che Akhela riesce a trovare gli sbocchi
Davide Caredda,
Service Specialist
di Akhela
Akhela Journal n. 7 - gennaio 2014 4 www.zerounoweb.it
Per Equens, affidare
il servizio ad Akhela
ha coinciso con una
riqualificazione degli skill:
le persone che in passato
si erano occupate della
gestione operativa hanno
potuto concentrarsi sul
core business dell’azienda
Alessandro Rena,
Business Development Manager Banking & Finance Industry di Akhela
professionisti di Akhela che hanno seguito l’evoluzione di Equens e, con essa,
dei servizi resi. “Non solo: poiché le richieste provenivano da aree di busiideali per concretizzare la lunga esperienza maturata nei propri laboratori
ness differenti, abbiamo gestito anche la pianificazione degli interventi (cosa
di ricerca dove mobile, cloud, IoT sono i pilastri che guidano la ricerca
non facile in quanto ciascun interlocutore vede la propria richiesta come la
e l’innovazione. “Nell’ambito del mobile payment si verrà a creare una
più critica e urgente)”. La seconda difficoltà è stata quindi quella di entrare
filiera totalmente nuova – spiega Rena –, con nuove figure professiona-
nelle logiche di processo specifiche di un’azienda di tipo bancario/finanzia-
li e nuovi provider come il Tsm, Trusted Service Manger, il cui compito
rio. “Al crescere delle necessità abbiamo fatto fronte con un nuovo assetto
sarà gestire per conto degli istituti finanziari o delle Telco (o ancora delle
Alessandro Robba,
Service Specialist di
Akhela
aziende di trasporti o altri operatori come retailer, se si parla per esempio
di mobile ticketing o mobile card) il cosiddetto ‘secure element’ a bordo
di dispositivi mobili (ossia l’applicazione che consentirà di effettuare la
transazione economica in modo sicuro)”.
Oltre a realizzare sistemi IoT sfruttando diversi protocolli di comunicazione, sviluppare sistemi mobile e app, Akhela intende posizionarsi in
questa ‘nicchia’ proponendosi al mercato come Tsm: “Abbiamo già intrapreso il percorso di autenticazione e riconoscimento che ultimeremo a
breve con le ultime certificazioni - conclude Rena -. Per noi rappresenta
una nuova opportunità, da un lato per confermare le competenze che abbiamo consolidato negli anni nell’ambito della gestione dei sistemi e della
sicurezza, dall’altro per dare seguito all’attività di ricerca e sviluppo che ci
ha portati ad avvicinare il mobile, il cloud e l’IoT già da diversi anni”.
organizzativo, dedicando una figura esclusivamente alla gestione dei rilasci.
Abbiamo anche implementato un sistema di trouble ticketing per la gestione
interna delle richieste e dei flussi di lavoro, condiviso con il cliente e individuato un medesimo insieme di processi di gestione, proprio per facilitare
l’adozione e l’utilizzo di meccanismi comuni di lavoro”.
Di fatto, il servizio reso ad Equens è cresciuto enormemente, passando
dai 20 milioni di transazioni/mese del 2008 agli oltre 160 nel 2012, con un
aumento del 700%. Secondo il team che segue l’inarrestabile percorso evolutivo di Equens, gli elementi di successo della capacità propositiva di Akhela
vanno ricercati in:
riferimento unico per le problematiche tecniche: spaziando dalle infrastrutture, alla rete, ai backup, ai sistemi e alle applicazioni, Akhela è riuscita a
essere un punto unico di contatto tra i vari fornitori del servizio.
flessibilità: apertura, dialogo e confronto anche quando le richieste
non rientrano nei limiti contrattuali.
competitività: offerta di una proposta economica competitiva rispetto
agli standard di mercato per questa tipologia di servizi.
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Internet of Things:
arriva la ‘connected economy’
Nel 2020, quando
i dispositivi connessi
alla Rete saranno oltre
30 miliardi nel mondo,
l’Internet delle cose
applicato
al mondo della Sanità,
del Retail e dei Trasporti
genererà un business
globale di 1,9 trilioni
di dollari. Sono le stime
di Gartner che dice:
“Sta arrivando
la connected economy”
M
Peter Sondergaard
Senior Vice President e
Global Head of Research,
Gartner
entre la spesa IT in Europa, Medio Oriente e
Africa (Emea) mostrerà un tasso di crescita
medio annuo del 2,2% fino al 2017, l’Internet
delle cose creerà nuovi mercati e una nuova
economia. Con questa premessa, la società di
analisi americana Gartner preannuncia l’arrivo della cosiddetta ‘connected
economy’. Il senior vice president e global head of Research, Peter Sondergaard, recentemente ha infatti sottolineato come “il mercato IT tradizionale
non possa più crescere a un ritmo veloce (non riuscirà a crescere di più rispetto al passato) ma assisteremo a un’accelerazione di un ‘mercato non
tradizionale’ dell’IT”. “Nel 2015 sarà la convergenza tra IT e TLC a generare
un business complessivo di 4 trilioni di dollari, ma il reddito incrementale generato dall’Internet of Things (IoT) [cioè il business complessivo prodotto dai
fornitori di hardware (gli oggetti connessi alla Rete), di software embedded,
di servizi di connettività e comunicazioni, di servizi di informazione, come
quelli sull’analisi di modelli di utilizzo e dei dati del sensore – ndr] potrebbe
anche toccare i 309 miliardi di dollari all’anno entro il 2020”, evidenzia Sondergaard. “Peraltro, la metà di questo reddito generato dai supplier arriverà
Lo IoT genererà maggior valore economico
per tutte le tipologie di organizzazioni e l’economia
globale legata a questo fenomeno arriverà a toccare
i 1,9 trilioni di dollari nel 2020
da nuove start-up che cresceranno dell’80% e saranno focalizzate principalmente sull’offerta di servizi”.
Akhela Journal n. 7 - gennaio 2014 6 www.zerounoweb.it
Considerazioni che Sondergaard ha reso pubbliche al Gartner Symposium/ITxpo 2013, tenutosi a metà novembre a Barcellona, dal quale emergono numeri impressionanti sul fronte della connettività: nel 2009, ci sono
stati 2,5 miliardi di dispositivi collegati a Internet, la maggior parte di questi
erano telefoni cellulari, Pc e tablet; nel 2020, ci saranno più di 30 miliardi
di dispositivi connessi la cui varietà sarà maggiore (accanto a smartphone e
tablet troveremo altri innumerevoli device; già oggi vediamo la comparsa di
smartwatch e braccialetti digitali connessi a Internet, solo per fare un esem-
L’Internet delle cose
consente soluzioni
ottimizzate per il cliente
e abilita nuovi e innovativi
modelli di business.
Questo permetterà alle
aziende di allontanarsi
dal tradizionale approccio
al pricing per muoversi
verso soluzioni più
personalizzate a beneficio
sia dell’azienda CHE dei
clienti
pio, ma tra i dispositivi connessi troveremo sempre più anche sensori, sistemi
industriali, dispositivi medici, ecc.).
“Lo IoT genererà maggior valore economico per tutte le tipologie di organizzazioni – commenta l’analista americano – e l’economia globale legata
curazione sulla base di un profilo utente dettagliato e di un’analisi del rischio
a questo fenomeno arriverà a toccare i 1,9 trilioni di dollari nel 2020. Le
individuale e reale aprendo in questo settore meccanismi di “pay as you dri-
industrie maggiormente ‘toccate’ da questo nuovo business saranno il ma-
ve” (che in parte già oggi esistono).
nufacturing (15%), la sanità (15%) e il mondo delle assicurazioni (11%)”.
“L’Internet delle cose consente soluzioni ottimizzate per il cliente e abi-
Il settore manifatturiero, per esempio, trarrà beneficio da tutti quei dispo-
lita nuovi e innovativi modelli di business. Questo permetterà alle aziende di
sitivi che consentiranno un più efficiente monitoraggio delle materie prime,
allontanarsi dal tradizionale approccio al pricing per muoversi verso soluzio-
della componentistica o dei materiali e macchinari necessari al processo pro-
ni più personalizzate a beneficio sia dell’azienda sia dei clienti “, evidenzia
duttivo, con risultati diretti sul controllo e l’efficienza dei costi.
Sondergaard.
In ambito sanitario, “ciabatte intelligenti” e altri “dispositivi indossabili”
con integrati sensori di controllo e monitoraggio consentiranno agli anziani
Certo non sarà semplice. Trarne beneficio per le organizzazioni significa
intervenire su tre livelli:
di ricevere immediata assistenza anche preventivamente, innescando mecca-
1) processi di business: in questo caso, la tecnologia digitale sta
nismi automatici di alert (e-mail al medico, chiamata al pronto soccorso, ecc.).
già producendo risultati consentendo alle aziende di lavorare meglio e più
L’installazione di sensori nelle automobili innescherà nuovi modelli di
velocemente migliorando di conseguenza la filiera produttiva o l’offerta di
business per le imprese assicuratrici che potranno definire il premio di assi-
prodotti e servizi al mercato;
2) modello di business: mentre la digitalizzazione dei processi aiuta
a ‘fare meglio’ il proprio business, la tecnologia fa nascere contemporaneamente nuovi modi per differenziarsi sul mercato e guadagnare vantaggio
competitivo. Hung Le Hong, research vice president e Gartner Fellow porta
l’esempio di Nike che innovando il mondo dell’abbigliamento tecnico e degli
accessori dotati sempre più di sensoristica per il monitoraggio delle condizioni fisiche o delle prestazioni dell’utente sta avvicinandosi sempre più al
confine del mondo sanitario, stabilendo un nuovo business in un settore che
non è quello tradizionale per l’azienda.
3) business moment: il terzo livello di quella che Gartner definisce la
“digital re-invention” è creato dalla necessità di competere con una velocità
e un’agilità di business senza precedenti. L’istante di business, fa la differenza, quindi il real-time assumerà un’importanza decisiva. È in questo contesto
che lo IoT genera valore: producendo dati in tempo reale con i quali cogliere
l’istante di business.
Akhela Journal n. 7 - gennaio 2014 7 www.zerounoweb.it
La ‘nuova’ Akhela parla la lingua
della Business Technology
Data Center & Cloud services, Internet of Things, security, ricerca e
innovazione con particolare focus sul mondo mobile. Sono i pilastri
della ‘nuova’ Akhela che rifocalizza l’offerta
per indirizzare più efficacemente il proprio
mercato di riferimento, quello delle large enterprise
S
Andrea Gaspari,
Direttore Marketing di Akhela
trategia di business condivisa, complementarietà
d’offerta ma autonomia d’azione. Si colloca in questo modo Akhela all’interno del Gruppo Solgenia
da cui, naturalmente, nasce la strategia di business
che però l’azienda declina in modo autonomo rispetto ai processi consolidati del Gruppo, al rapporto con
il mercato e la clientela. “Dietro la scelta di acquisizione di Akhela da parte di Solgenia era chiara fin da
subito la logica di business - ribadisce Andrea Gaspari, Direttore Marketing
tion (vedi Akhela Journal n.5). “Il software integrato all’interno delle automo-
di Akhela -. Akhela si è sempre posta come fornitore di servizi per il mercato
bili o dei sistemi di trasporto apre scenari incredibili che potrebbero in pochi
Enterprise, mentre la natura di Solgenia è quella di provider di prodotti sof-
anni rivoluzionare completamente alcuni tradizionali modelli di business - in-
tware per il mercato Midsize”.
vita a riflettere Gaspari -. Pensiamo per esempio al soccorso pubblico attivato
Uno dei pilastri portanti del nuovo assetto organizzativo e di proposta
in real-time attraverso opportuni sensori sui mezzi di trasporto o nelle città; ai
commerciale di Akhela è rappresentato dal cloud: “In questo caso la natura
premi assicurativi personalizzati a seconda del profilo individuale degli utenti
di complementarietà tra le due società del Gruppo emerge chiaramente -
monitorati alla guida, oppure ai sistemi di navigazione intelligente che comu-
spiega Gaspari -. Solgenia si colloca come public cloud provider con una
nicando con i sensori della città individuano il percorso più veloce…”.
propria piattaforma d’offerta in ambito Saas (che poggia sull’avanzato data
È poi sul fronte dello ‘Smart Mobile Development & Integration’ che
center di Akhela a Cagliari), mentre Akhela in qualità di private cloud service
l’azienda guarda al futuro: Akhela progetta dispositivi e applicazioni in gra-
provider indirizza progetti complessi di trasformazione dei data center per
do di trasformare lo smartphone in uno strumento per accedere al mondo
aiutare le aziende a superare i tradizionali modelli ICT e passare all’approccio
esterno attraverso i protocolli di comunicazione come Ant, Bluetooth, Nfc
as a service”.
e WiFi. “L’idea è quella di sfruttare l’enorme successo che stanno avendo
Akhela ha fatto della ‘gestione della complessità’ il proprio cavallo di bat-
smartphone e tablet per farli diventare strumenti di comunicazione ancora
taglia che ripropone negli attuali percorsi di trasformazione dei Dipartimenti
più efficaci”, precisa Gaspari. “Pensiamo per esempio al mondo del mobile
IT verso la cosiddetta Business Technology. “Evolvere verso modelli di private
payment dove, attraverso il protocollo Nfc, lo smartphone può fungere da
o hybrid cloud significa compiere un importante percorso di trasformazione
carta di credito oppure al mobile ticketing (smartphone=biglietto) e al mobile
che deve essere governato e controllato in ogni aspetto, dalle infrastrutture
key (smartphone=chiave)”.
tecnologiche, all’organizzazione e ai processi, fino alla sicurezza e alla gestio-
La ricerca sul fronte mobile e IoT è gestita direttamente dall’Akhelab, il
ne dei dati”, sottolinea Gaspari. “Il servizio di Akhela sta nell’accompagnare
laboratorio di ricerca aziendale, oggi particolarmente impegnato sul fronte de-
le aziende nella comprensione del fenomeno e nella capacità di coglierne
gli smart systems: smart cities, smart grid, sensor networks e connected cars.
i benefici, progettando e gestendo l’adeguato percorso di cambiamento”.
Infine, trasversale a tutto, Akhela conferma le proprie competenze stori-
Anche la tradizionale proposta di gestione da remoto di sistemi, infra-
che in ambito sicurezza dove l’azienda propone soluzioni e servizi che vanno
strutture e architetture applicative si è evoluta verso un modello di IT Ma-
dalla sicurezza fisica di persone, impianti industriali, materiali, impianti pro-
nagement as a Service (ITMaaS) che può estendersi, facendo leva sul data
duttivi, ecc. fino a quella logica/digitale con proposte per la cyber security,
center di Cagliari, fino all’hosted private cloud (soluzione già adottata dallo
cyber crime - computer forensics e la security governance.
storico cliente Saras).
Altro importante pilastro della nuova offerta riguarda l’Internet of Things
(IoT); su questo tema Akhela sta giocando un ruolo rilevante nel settore
dell’Automotive nell’ambito delle Connected Cars e dello Smart Transporta-
Per ulteriori informazioni
www.akhela.com
mail: [email protected]
testi di Nicoletta Boldrini - Next Editore srl - via dei Martinitt, 3 - 20146 Milano - www.zerounoweb.it - progetto grafico Blu GraphicDesign
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